Journal articles on the topic 'Storia degli Attori'

To see the other types of publications on this topic, follow the link: Storia degli Attori.

Create a spot-on reference in APA, MLA, Chicago, Harvard, and other styles

Select a source type:

Consult the top 18 journal articles for your research on the topic 'Storia degli Attori.'

Next to every source in the list of references, there is an 'Add to bibliography' button. Press on it, and we will generate automatically the bibliographic reference to the chosen work in the citation style you need: APA, MLA, Harvard, Chicago, Vancouver, etc.

You can also download the full text of the academic publication as pdf and read online its abstract whenever available in the metadata.

Browse journal articles on a wide variety of disciplines and organise your bibliography correctly.

1

Gurisatti, Paolo. "Progettare il processo costituente di un cluster. Il caso del distretto trentino dell'energia e dell'ambiente." ARGOMENTI, no. 32 (September 2011): 95–123. http://dx.doi.org/10.3280/arg2011-032005.

Full text
Abstract:
Questo articolo racconta la storia di una ricerca-intervento realizzata da un gruppo di, impegnati a sperimentare nuove tecniche di animazione dello sviluppo economico a livello locale. La storia č focalizzata sui problemi incontrati nella fase costituente di un distretto tecnologico in Trentino, dove il gruppo č stato incaricato di promuovere processi di innovazione tra le imprese del settore costruzioni, nel segmento emergente degli edifici sostenibili. Lo studio di caso evidenzia che la nascita di un nuovo cluster richiede un elevato livello di imprenditorialitŕ tra ie non solo tra gli attori privati.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Parmiggiani, Paola. "Filiera etica e consumi sostenibili." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 116 (April 2010): 160–73. http://dx.doi.org/10.3280/sl2009-116014.

Full text
Abstract:
Parmiggiani Il saggio propone alcune riflessioni sulla tendenza da parte dei consumatori, rilevabile negli ultimi anni, a scegliere i prodotti non solo in base alla qualitŕ e al prezzo, ma anche in base alla loro storia, alla loro biografia, alle scelte effettuate dalle imprese produttrici e distributrici. L'ipotesi č che la tracciabilitŕ sociale della filiera, rendendo visibile il legame tra il prodotto acquistato e tutti gli attori che hanno contribuito a portarlo nelle mani del consumatore, consenta di scegliere pratiche di consumo che tutelino, oltre alla sostenibilitŕ eco-ambientale, anche la dignitŕ umana e promuovano l'inclusione e lo sviluppo degli anelli piů deboli della filiera.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Triola, Filippo. "Il riavvicinamento dell'Italia alla Germania tra il 1945 e il 1949." MONDO CONTEMPORANEO, no. 3 (March 2013): 31–80. http://dx.doi.org/10.3280/mon2012-003002.

Full text
Abstract:
L'autore ricostruisce ed esamina la storia dei rapporti italo-tedeschi negli anni immediatamente precedenti la riapertura ufficiale delle relazioni diplomatiche tra Italia e Repubblica federale tedesca. Un riavvicinamento economico e politico progressivo, ma che suscitň forti contrasti tra i principali attori della diplomazia italiana. Il saggio si basa su una documentazione conservata presso l'Archivio Storico del Ministero degli Esteri e l'Archivio Centrale dello Stato. L'autore sostiene che le relazioni economiche italo-tedesche assunsero un ruolo centrale nel processo di elaborazione della politica estera italiana sulla questione tedesca nel corso di questi anni. Prima dell'istituzione della Repubblica federale tedesca, l'Italia divenne un partner economico fondamentale per la Germania occidentale. Tra il 1945 e il 1949 l'Italia fu il primo paese europeo favorevole alla rinascita di un nuovo Stato tedesco non sottoposto alla diretta influenza dell'Unione Sovietica. Il presidente del Consiglio De Gasperi e il ministro degli Esteri Sforza per sostenere la nuova Germania attuarono una precisa azione diplomatica di riavvicinamento politico, promuovendo diversi scambi di visite e di incontri con i rappresentanti tedeschi.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Luatti, Lorenzo. "Durham x Chianina: storia di un incrocio fallito (1856-1859)." a. LXII, n. 1, giugno 2022, no. 154 (July 1, 2022): 1–25. http://dx.doi.org/10.35948/0557-1359/2022.2325.

Full text
Abstract:
Il contributo ricostruisce, attraverso le fonti archivistiche e a stampa coeve, il tentativo di incrocio tra razza bovina Durham e razza Chianina realizzato in Val di Chiana nel 1856-58, per volere del governo granducale, in contrasto con l’indirizzo zootecnico seguito dagli allevatori autoctoni. Ne esplora le motivazioni storiche, le fasi e le vicende specifiche di sua realizzazione, gli esiti, i ruoli degli attori a vario titolo coinvolti, e raccoglie la testimonianza del medico veterinario che seguì l’intera sperimentazione, oggetto, vent’anni più tardi (1875), di un’accesa discussione a un Congresso nazionale di veterinaria. The contribution describes the controversial attempt to crossbreed two cattle breeds, Durham x Chianina, in Val di Chiana, at the behest of the Grand Duchy of Tuscany between 1856 and 1858. Through the examination of authentic documents of that period and the important testimony of the veterinarian that led the trial, it was possible to reconstruct the reasons behind the crossbreeding trial, which actors were involved and their roles, the different phases, events, and conclusions of it.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Cheli, Mariagnese, and Salvatore Busciolano. "Il ruolo del Trauma e del Linguaggio nel sistema penale minorile." MINORIGIUSTIZIA, no. 2 (January 2022): 116–31. http://dx.doi.org/10.3280/mg2021-002011.

Full text
Abstract:
L'articolo mette in luce la necessità di una prospettiva trauma orientata nell'ambito degli interventi sui minori devianti perché la letteratura scientifica evidenzia sempre più come, da un lato, il Disturbo di Personalità Antisociale (Dpa) possa collegarsi a una storia traumatica e, dall'altro, come i ragazzi reduci da esperienze sfavorevoli infantili (Esi) più frequentemente possono avere condotte devianti. Questo orientamento porta a modificare l'approccio ai ragazzi all'interno di una nuova e necessaria progettualità sistemica che parte dalla giustizia minorile fino a toccare tutti gli attori istituzionali coinvolti e le famiglie dei minori, una progettualità coerente e condivisa negli obiettivi, nelle prescrizioni e nelle azioni. In questa progettualità è fondamentale, all'interno del processo minorile, il ruolo di un linguaggio istituzionale comprensibile ai ragazzi, medium necessario per attivare una relazione che porti a una corretta assunzione delle proprie responsabilità, per poter riattivare un itinerario educativo efficace.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Tizzoni, Elisa. "Tourism will tear us apart. Turismo e ambiente nell'Italia del boom attraverso un caso di studio nel Levante ligure." ITALIA CONTEMPORANEA, no. 297 (January 2022): 95–116. http://dx.doi.org/10.3280/ic2021-297005.

Full text
Abstract:
Nonostante il crescente interesse per il turismo da parte degli storici ambientali, l'impatto sull'ambiente della diffusione della vacanza balneare lungo le coste mediterranee nella seconda metà del XX secolo ha riscosso un'attenzione limitata sino a oggi. Al fine di contribuire a colmare questa lacuna nell'attuale panorama di studi, l'articolo indaga i conflitti ambientali causati dal tentativo di sviluppare il turismo di massa nel Levante ligure, un'area costiera situata nel Nord-Ovest dell'Italia. L'articolo applica una duplice prospettiva, analizzando sia gli aspetti materiali che quelli immateriali dei conflitti ambientali; inoltre, la ricerca ricostruisce il ruolo giocato dai diversi attori coinvolti nello scontro per la protezione / lo sfruttamento del patrimonio naturale. L'articolo tiene conto delle più recenti acquisizioni della storia ambientale e offre una prospettiva multi-disciplinare sulle conseguenze ambientali del turismo di massa lungo le coste del Mediterraneo.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Rapini, Andrea, and Elena Pavan. "Reti, poteri e confini nelle "discipline amministrative" italiane (1885-1935): per una storia sociale delle idee." ITALIA CONTEMPORANEA, no. 299 (August 2022): 19–48. http://dx.doi.org/10.3280/ic2022-299002.

Full text
Abstract:
L'articolo racconta la parabola della Scienza dell'amministrazione dalla sua istituzionalizzazione nella facoltà di Giurisprudenza nel 1875 alla sua de-istituzionalizzazione nel 1935 e lo slittamento del suo oggetto, dei confini disciplinari e dello statuto scientifico. Dopo una ricostruzione della normativa concorsuale, l'articolo mostra - con l'ausilio della Social network analysis - la struttura della rete di relazioni tra commissari che governò tutti i concorsi universitari in Scienza dell'amministrazione, individuando al suo interno due zone distinte: da una parte un core di giuristi che si trovarono nella posizione di affermare i criteri di scientificità in seno alle discipline amministrative; dall'altra, all'opposto, una periferia del sistema decisionale. Infine, valorizzando le indicazioni provenienti dai networks, l'articolo approfondisce la biografia scientifica di alcuni giuristi per intendere il loro contributo specifico alla riproduzione del sapere e coniugare l'analisi delle idee e delle strutture sociali con quella degli attori.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

Fauri, Francesca. "La special relationship Fiat-Chrysler Dall'accordo del 10 aprile 1947 a quello del 30 aprile 2009." ITALIA CONTEMPORANEA, no. 258 (September 2010): 57–72. http://dx.doi.org/10.3280/ic2010-258003.

Full text
Abstract:
L'articolo ripercorre le origini della relazione preferenziale che ha legato Fiat a Chrysler dall'immediato dopoguerra e in particolare durante gli anni del piano Marshall. Grazie ai contatti fra Vittorio Valletta e Philip Hills, dirigente della divisione esportazioni della Chrysler, tra il 1945 e il 1947 l'azienda torinese riuscě a concretizzare la prima importante intesa con una casa automobilistica americana in base alla quale gli ingegneri Fiat avrebbero avuto libero accesso alle risorse tecnologiche e di progettazione della Chrysler. Oggi invece la storia ha cambiato la posizione degli attori, la Chrysler per non chiudere ha dovuto ricorrere all'aiuto della Fiat. L'accordo di partnership siglato il 30 aprile 2009 permetterŕ la ristrutturazione e il rilancio del brand americano sul mercato interno e internazionale grazie alla condivisione della piů innovativa tecnologia Fiat per quanto riguarda i motori ecologici e a risparmio energetico (Multi-air) e l'impiego della tecnologia Chrysler nei propulsori elettrici per la progettazione di una nuova auto elettrica.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

Fossati, Fabio. "IL DEBITO ESTERO IN AMERICA LATINA. ATTORI, CONFLITTI E COALIZIONI." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 23, no. 2 (August 1993): 283–313. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200022255.

Full text
Abstract:
IntroduzioneL'obiettivo di questo articolo è l'approfondimento del conflitto distributivo che si è sviluppato sull'applicazione di programmi di aggiustamento economico da parte dei governi dell'America Latina. Tale conflitto ha coinvolto sia gli attori interni che quelli internazionali, e all'interno di questi ultimi, soprattutto i creditori. La crisi del servizio del debito estero dei paesi dell'America Latina negli anni ottanta, ha rappresentato la variabile condizionale determinante dell'aggiustamento, almeno in questa congiuntura storica. L'analisi comparata di tre paesi chiarirà quanto l'influenza di altri fattori, come il ruolo dei governi o degli attori in gioco, abbiano introdotto elementi di diversità rispetto all'evoluzione storica condizionata dalla variabile internazionale, cioè dal debito estero.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

Amsler, Nadine. "Going Native or Remaining Foreign?" Quellen und Forschungen aus italienischen Archiven und Bibliotheken 97, no. 1 (December 20, 2017): 372–80. http://dx.doi.org/10.1515/qfiab-2017-0020.

Full text
Abstract:
Riassunto Negli ultimi decenni la ricerca storica ha portato la propria attenzione sulle missioni cattoliche nell’Asia moderna in quanto laboratori di contatti culturali. Il passaggio da una visione eurocentrica ed espansionistica delle missioni a un quadro che metteva in risalto il ruolo di attori non europei e le specificita culturali dei cristianesimi sorti in area extraeuropea ha comportato una progressiva articolazione e specializzazione del discorso accademico sull’argomento. Un convegno svoltosi a Roma e dedicato ai missionari cattolici attivi nell’Asia moderna si e prefisso di radunare esperti delle varie regioni del continente al fine di promuovere un dialogo transregionale sul radicamento dei missionari nelle societa locali. L’autrice e uno degli organizzatori del convengo. Nel presente contributo colloca il convegno nel contesto delle ultime tendenze storiografiche, ne riassume i punti salienti e individua nuovi campi di ricerca.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
11

Amsler, Nadine. "Going Native or Remaining Foreign?" Quellen und Forschungen aus italienischen Archiven und Bibliotheken 97, no. 1 (December 1, 2017): 372–79. http://dx.doi.org/10.1515/qufiab-2017-0020.

Full text
Abstract:
Riassunto Negli ultimi decenni la ricerca storica ha portato la propria attenzione sulle missioni cattoliche nell’Asia moderna in quanto laboratori di contatti culturali. Il passaggio da una visione eurocentrica ed espansionistica delle missioni a un quadro che metteva in risalto il ruolo di attori non europei e le specificità culturali dei cristianesimi sorti in area extraeuropea ha comportato una progressiva articolazione e specializzazione del discorso accademico sull’argomento. Un convegno svoltosi a Roma e dedicato ai missionari cattolici attivi nell’Asia moderna si è prefisso di radunare esperti delle varie regioni del continente al fine di promuovere un dialogo transregionale sul radicamento dei missionari nelle società locali. L’autrice è uno degli organizzatori del convengo. Nel presente contributo colloca il convegno nel contesto delle ultime tendenze storiografiche, ne riassume i punti salienti e individua nuovi campi di ricerca.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
12

Ventrone, Angelo. "LA STRAGE DI PIAZZA FONTANA." Il Politico 251, no. 2 (March 3, 2020): 105–20. http://dx.doi.org/10.4081/ilpolitico.2019.238.

Full text
Abstract:
Qual è il significato della strage di Piazza Fontana nella recente storia italiana? Innanzitutto, un insieme di cesure che segnano profondamente il rapporto tra i cittadini e lo Stato. In particolare, l'emergere di una violenza politica radicale, insieme al coinvolgimento degli apparati statali nella sua attuazione, e la diffusione di un forte sentimento di sfiducia nei confronti della classe politica dominante (sempre più implicata nella cosiddetta trame nere) e delle istituzioni. In quel momento inizia un processo di delegittimazione, che ha colpito in primo luogo la classe politica dominante, ma che nella seconda metà degli anni Settanta si ripercuoterà sempre più anche sui partiti dell'opposizione, considerati ugualmente incapaci di fermare il degrado del Paese. Una parte significativa dell'opinione pubblica comincerà allora a guardare ai settori più attivi e anticonformisti della magistratura nella speranza di far luce su ciò che è oscuro sullo sfondo della Repubblica. Un auspicio che rappresenta un'esplicita richiesta alla magistratura di svolgere un ruolo di sostituzione e di controllo su un mondo politico ormai considerato chiuso in sé, non di rado corrotto e privilegiato, e comunque lontano dal "Paese reale".
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
13

Paola Arena, Libera. "Scoperte paleontologiche e sfruttamento industriale: il caso degli scisti bituminosi e dei fossili di Besano nell'Ottocento." STORIA IN LOMBARDIA, no. 1 (September 2022): 5–47. http://dx.doi.org/10.3280/sil2022-001001.

Full text
Abstract:
Il territorio di Besano (Varese) attirò l'attenzione di molti geologi fin dai primi decenni dell'Ottocento da un punto di vista mineralogico, stratigrafico e soprattutto paleontologico. Questa storia risale al 1830 quando Giulio Curioni raccolse alcuni esemplari di scisti bituminosi richiamando l'attenzione sia degli industriali, per il loro valore economico, sia dei geologi, per il loro contenuto fossilifero. Le prime due campagne di scavi paleontologici compiute a Besano nel 1863 e nel 1878, mostrarono l'interesse della comunità scientifica della seconda metà dell'Ottocento verso gli scisti di quest'area della Lombardia. In tali occasioni vennero portate alla luce numerose nuove specie fossili di piante e animali la cui scoperta consentì agli scienziati di meglio comprendere la struttura stratigrafica, l'età dei terreni e di proporre ipotesi sulle condizioni di vita e sull'ambiente di questo luogo nelle passate epoche geologiche.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
14

Tavares, Vanessa Sant’Anna Bonifacio. "The Comprehensive Nuclear Test-Ban Treaty, a legal anomaly?" Military Law and the Law of War Review 59, no. 1 (June 2, 2021): 71–88. http://dx.doi.org/10.4337/mllwr.2021.01.04.

Full text
Abstract:
It is well-recorded that nuclear attacks happened twice in history, in Hiroshima and Nagasaki, but it is often overlooked that nuclear explosions were more frequent, with over 2,000 tests taking place in more than 60 locations worldwide. These special circumstances prompted the General Assembly to adopt a comprehensive ban treaty (CTBT) in 1996, which has yet to enter into force. Borrowing from Kelman’s social conformity theory, this article explains how and why states chose to conform to a non-binding agreement. It argues that, as interested parties developed an anti-testing narrative that seemed simultaneously hopeful and realistic, they stabilized actor’s reaction and catalyzed a shift in attitudes towards nuclear testing from forbearance to an authoritative global moratorium, which accounts for the complete eradication of the atmospheric experiments. C’est un fait bien établi que l’histoire a connu deux attaques nucléaires, à Hiroshima et Nagasaki. Ce que l’on sait moins, c’est que les explosions nucléaires étaient bien plus fréquentes, avec plus de 2 000 tests effectués sur une soixantaine de sites de par le monde. Ces circonstances particulières ont poussé l’Assemblée générale des Nations unies à adopter, en 1996, un traité d’interdiction complète des essais nucléaires (TICE), qui n’est pas encore entré en vigueur. S’inspirant de la théorie du conformisme social de Kelman, cet article explique comment et pourquoi des États ont choisi de respecter un accord non contraignant. Il avance que, à mesure que les parties intéressées développaient un discours anti-essais nucléaires qui paraissait à la fois réaliste et porteur d’espoir, elles ont stabilisé les réactions des acteurs et déclenché un changement des mentalités à l’égard des essais nucléaires, passant de l’indulgence à un moratoire général faisant autorité, ce qui explique la disparition complète des essais atmosphériques. Het is algemeen bekend dat er in de geschiedenis twee kernaanvallen zijn geweest, in Hiroshima en Nagasaki, maar vaak wordt over het hoofd gezien dat er nog andere kernexplosies hebben plaatsgevonden, met ruim 2000 proeven op meer dan 60 locaties over de hele wereld. Deze bijzondere omstandigheden hebben de Algemene Vergadering ertoe aangezet om in 1996 een alomvattend verbodsverdrag (CTBT) goed te keuren, dat nog steeds niet in werking is getreden. Aan de hand van de sociale-conformiteitstheorie van Kelman wordt in dit artikel uitgelegd hoe en waarom staten ervoor kiezen zich te conformeren aan een niet-bindende overeenkomst. Het betoogt dat, naarmate de betrokken partijen een narratief tegen kernproeven ontwikkelden dat tegelijk hoopvol en realistisch leek, zij de reactie van de actoren stabiliseerden en als katalysator werkten voor de verschuiving in de houding ten opzichte van kernproeven van gedoging naar een wereldwijd officieel moratorium, wat de volledige uitroeiing van de atmosferische experimenten verklaart. Está bien documentado que los ataques nucleares han sucedido dos veces en la historia, en Hiroshima y Nagasaki, pero en ocasiones pasa desapercibido que las explosiones nucleares han sido más frecuentes, con más de 2.000 ensayos llevándose a cabo en más de 60 emplazamientos a escala mundial. Estas circunstancias especiales llevaron a la Asamblea General a adoptar el tratado de prohibición completa (TPCEN) en 1996, el cual aun no ha entrado en vigor. Basándose en la teoría de la conformidad social de Kelman, este artículo explica cómo y porqué los Estados eligieron conformarse con un acuerdo no vinculante. Se argumenta que a medida que las partes interesadas desarrollaron una narrativa anti-ensayo que parecía esperanzadora y realista a la vez, ello mismo llevó a apaciguar la posible reacción de los actores y a catalizar un cambio en relación a los ensayos nucleares que fuera de la tolerancia a una moratoria global fidedigna, lo cual equivale a una completa erradicación de los experimentos atmosféricos. É ben noto che nella storia siano avvenuti due attacchi nucleari, a Hiroshima e Nagasaki, ma è spesso trascurato che le esplosioni nucleari siano state molto più frequenti, con oltre 2000 test che hanno avuto luogo in più di 60 sedi nel mondo. Queste circostanze speciali hanno indotto l'Assemblea generale nel 1996, ad adottare un trattato di messa al bando globale (CTBT), che deve ancora entrare in vigore. Prendendo spunto dalla teoria della conformità sociale di Kelman, questo articolo spiega come e perché gli Stati hanno scelto di conformarsi a un accordo non vincolante. Sostiene che, dato che le parti interessate hanno sviluppato una narrativa anti-test che sembrava allo stesso tempo speranzosa e realistica, esse hanno stabilizzato la reazione degli attori e catalizzato un cambiamento negli atteggiamenti nei confronti dei test nucleari dalla tolleranza a un'autorevole moratoria globale, che spiega la completa eliminazione degli esperimenti atmosferici. Es ist bekannt, dass es in der Geschichte zweimal zu nuklearen Angriffen kam, in Hiroshima und Nagasaki. Es wird aber oft übersehen, dass es häufiger nukleare Explosionen gegeben hat, mit über 2.000 Tests an mehr als 60 Orten weltweit. Diese besonderen Umstände veranlassten die Generalversammlung 1996 zur Verabschiedung eines umfassenden Verbotsvertrags (CTBT), der noch nicht in Kraft getreten ist. In Anlehnung an die soziale Konformitätstheorie von Kelman erklärt dieser Artikel, wie und warum Staaten sich dafür entschieden haben, sich einem unverbindlichen Abkommen zu fügen. Er argumentiert, dass je nachdem die beteiligten Parteien ein Anti-Test-Narrativ entwickelten, das gleichzeitig hoffnungsvoll und realistisch erschien, diese die Reaktion der Akteure stabilisierten und eine Verschiebung in der Haltung gegenüber Atomtests von der Duldung zu einem autoritativen globalen Moratorium herbeiführten, was die vollständige Abschaffung der atmosphärischen Experimente erklärt.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
15

Nerbano, Mara. "“Et questa è la storia et la festa.” Il festival orvietano del 1508 e la microsocietà del capitolo della cattedrale." Quaderni d'italianistica 32, no. 2 (April 9, 2012): 101–20. http://dx.doi.org/10.33137/q.i..v32i2.16310.

Full text
Abstract:
Nel periodo compreso tra il 7 maggio e il 20 agosto 1508, a Orvieto, furono messe in scena cinque suggestive sacre rappresentazioni. A darne notizia è il canonico del duomo ser Tommaso di Silvestro, autore di una cronaca degli anni 1482-1514. Il contesto in cui fiorirono tali eventi è quello delle confraternite laiche di disciplinati. Tuttavia, grande rilievo è conferito alla presenza di recitanti di condizione ecclesiastica, appartenenti allo stesso milieu del cronista, spesso reclutati come organisti e organari al servizio della cattedrale e attivi in un’ampia varietà di contesti: dalla performance carnevalesca, all’entrata pontificia, agli spettacoli confraternali. L’ambiente vivace e spesso turbolento del Capitolo della Cattedrale fu, dunque, la fucina in cui maturarono esperienze recitative semi-professionistiche che continuarono, e in parte rinnovarono, la grande tradizione cittadina di teatro religioso.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
16

Lanzalaco, Luca. "LA FORMAZIONE DELLE ASSOCIAZIONI IMPRENDITORIALI IN EUROPA OCCIDENTALE." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 19, no. 1 (April 1989): 63–89. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200017494.

Full text
Abstract:
IntroduzioneLa progressiva attenzione della scienza politica per le tematiche organizzative sembra essere una tendenza incontrovertibile. Gli attori politici collettivi sono visti sempre meno come delle «scatole nere», dei semplici canali di trasmissione di domande e interessi, e si sottolinea, invece, sempre più come essi siano delleorganizzazioni complessela cui condotta è regolata da meccanismi ed imperativispecificiedautonomie come, di conseguenza, l'individuazione di queste dinamiche organizzative contribuisca in modo determinante alla comprensione del funzionamento del sistema politico nel suo complesso. La configurazione di una organizzazione politicanonè un fatto meramente «tecnico» o «ingegneristico», e men che meno «formale», ma determina l'autonomia e la discrezionalità di cui gode il gruppo dirigente nel ridefinire gli interessi dei gruppi sociali rappresentati e nel «guidare» lamembershipverso determinate mete collettive. Una delle acquisizioni più rilevanti che sono state fatte in questo campo di indagine è che per spiegare le caratteristiche strutturali di una organizzazione politica occorre risalire al modo in cui essa è nata, si è formata e si è consolidata. Il concetto distruttura, infatti, appartiene ad una classe di concetti utilizzati nelle scienze sociali — i cosiddettitime oriented concepts— che assumono significato solo in un orizzonte temporalediacronico(Rosenthal 1978). Ciò che si percepisce come «strutturale» al tempo T sono modelli di comportamento e interazioni sociali che sono perdurati e si sono stabilizzati al tempo T-1, T-2, T-3, … T-n, e che per questo motivo diventano elementicostitutividi quella relazione sociale. Quella che potremmo chiamare lafallacy of synchronic reductionismporta a «fotografare» una organizzazione in un dato momento e a considerare tutti i suoi caratteri strutturali in un orizzonteatemporale.Invece, le proprietà strutturali di una organizzazione sono il risultato di scelte organizzative e di processi di adattamento che si sono verificati inmomenti e fasi differentidella vita dell'organizzazione e i cui risultati si sono poi «congelati», «sedimentati», «stratificati» nel tempo. Una semplice analisi del contesto ambientale in cui opera un'organizzazione, come suggerisce l'approcciocontingency, non è sufficiente in quanto organizzazioni con «storie»differentipotranno daredifferentirisposte, in termini di proprietà organizzative, agliidenticiimperativi posti in un dato momento dallo stesso ambiente. Per spiegare le proprietà strutturali di una organizzazione politica occorre quindi integrare opportunamente l'analisistrutturale-morfologica, basata sull'ipotesi che le organizzazioni tendano ad adattarsi razionalmente alla struttura del loro ambiente, con l'analisistorico-genetica, in base alla quale la razionalità degli attori organizzativi è vincolata dalle loro esperienze passate, dallastoriadell'organizzazione e, in particolare, dal modo in cui l'organizzazione stessa è nata e si è formata. L'approccio genetico ha trovato ampie applicazioni nello studio di vari tipi di organizzazioni politiche: i partiti, i sindacati dei lavoratori, i gruppi di interesse, i movimenti collettivi, le organizzazioni terroristiche. Con questo articolo mi propongo di estendere l'utilizzazione, e di dimostrare l'utilità, di questo approccio anche per quanto riguarda l'analisi di un tipo particolare di organizzazioni politiche, che solo recentemente sono diventate oggetto di studio, cioè leassociazioni imprenditoriali.In particolare, mi occuperò dellepeak associations, cioè delle confederazioni nazionali intersettoriali, come la confindustria e le sue omologhe in altre nazioni. Nella prossima sezione traccerò una tipologia dellepeak associationssulla base del loro «modello originario», cioè del modo in cui sono nate, e del loro grado di istituzionalizzazione; nella seconda sezione verificherò la validità di questa tipologia attraverso l'analisi storico-comparata: illustrerò un «modello a dicotomie successive», costruito alla luce dell'evidenza empirica disponibile, per l'analisi dei processi di formazione delle associazioni imprenditoriali, mettendo in evidenza come a diversi processi di formazione siano corrisposti differenti «modelli originari». Nelle sezioni finali, infine, esaminerò i fattori esplicativi che hanno determinato il prevalere di uno o dell'altro dei vari processi di formazione.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
17

Roche, Elise. "Village for social inclusion: a territorial event?" Sociétés plurielles Humanities and social..., Articles (May 19, 2017). http://dx.doi.org/10.46298/societes-plurielles.2017.3666.

Full text
Abstract:
International audience The event is a regular topic of history and sociology. Crossing historic field and social geography, we suggest the concept of « territorial event ». This article examines how the spatial approach could improve the concept of event, exceeding the time or media analysis approach. This study is focused on two specific housing projects for Roma, named « Village for social inclusion » and both located in Saint-Denis (93). Roma people live specific social difficulties, because of their migratory status. Characteristics of « territorial event » are in number of three: (1) the new territorial structure bring out surprise and a lack of comprehension; (2) the event is established as “event” for specific actors and specific scale: it depends of the context and it allows to detect several territorial and historical structures; (3) the shortage in the structure of territory: it will be different before and after the territorial event. L’événement a fait l’objet d’attentions diverses en histoire et en sociologie notamment. Nous proposons ici d’examiner en quoi une approche géographique de l’événement - par une saisie territoriale, et non seulement temporelle ou sociétale - viendrait enrichir son appréhension. Nous envisageons ici l’« événement territorial » en l’appliquant à un cas d’étude : la construction de villages d’insertion à Saint-Denis. Ces dispositifs sont à destination de populations migrantes désignées comme « Roms » par les acteurs locaux, qui rencontrent des difficultés spécifiques liées notamment aux conditions de leur migration. Nous examinerons trois aspects de l’événement territorial : la rupture d’intelligibilité qu’il occasionne et la surprise face à une organisation territoriale inédite ; la pluralité de territorialités et de temporalités qu’il met en lumière et son caractère situé et contextualisé ; la discontinuité qu’il traduit dans l’approche territoriale du traitement de l’habitat spontané auto-construit. L'evento è stato spesso un oggetto della storia e della sociologia. Proponiamo di analizzare come la geografia sociale potrebbe sviluppare il suo trattamento via un approccio territoriale, e non solo temporale o societale. Studiremo per caso di studio del « evento territoriale » due « villaggi per l'integrazione » di Saint-Denis (93). Questi villaggi sono costruiti per un gruppo di migranti identificati come « Rom » dagli attori locali. In fatti, questi migranti avevano uno statuto particolare fino a 2014, che rendeva molto difficile la loro integrazione. I caratteri dei questi eventi territoriali sono in tre : (1) l'evento crea una rottura nella comprensione e ha per conseguenza della sorpresa da parte degli attori. (2) Quest'evento è « evento » per attori specifici e per una scala anche specifica : dipende dunque del contesto che ci permette di identificare strutture territoriale e storiche. (3) Quest'evento territoriale constituisce una discontinuità nel trattamento del alloggio auto-costruito e spontaneo (campi nomadi).
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
18

Desnica, Dusan. "La Nave della legalità: gli effetti negli istituti scolastici del Centro Italia." Rivista di Studi e Ricerche sulla criminalità organizzata 8, no. 2 (December 29, 2022). http://dx.doi.org/10.54103/cross-19501.

Full text
Abstract:
Il presente articolo ha l’obiettivo di analizzare gli effetti dell’esperienza della “Nave della legalità” sulla mobilitazione scolastica nelle regioni del Centro Italia. In particolare, l’intento è di restituire, in una prima parte, il valore di questa iniziativa attraverso le storie degli insegnanti e degli istituti scolastici più attivi e impegnati sul versante dell’educazione alla legalità; in una seconda parte mettere in luce il lascito che l’esperienza della “Nave della legalità” ha prodotto negli studenti e nelle studentesse che hanno partecipato al viaggio.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
We offer discounts on all premium plans for authors whose works are included in thematic literature selections. Contact us to get a unique promo code!

To the bibliography