Academic literature on the topic 'Stima del Valore'

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Journal articles on the topic "Stima del Valore"

1

Baraldi, Mario. "La rilevanza del patrimonio residuo del debitore nei confronti del quale sia esercitata azione revocatoria (A. Ancona 28 maggio 2021)." gennaio-febbraio, no. 1 (February 3, 2022): 121–25. http://dx.doi.org/10.35948/1590-5586/2022.58.

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Abstract:
MassimaE' revocabile ex art. 2901 c.c. il vincolo di destinazione ex art. 2645-ter posto in essere dal costituente, socio e fideiussore della debitrice principale nei confronti, successivamente al rilascio della fideiussione, essendo irrilevante la stima effettuata dal CTU diretta ad accertare il valore del compendio immobiliare ancora di proprietà del costituente.
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2

Torrieri, Francesca, Alessandra Oppio, and Marco Rossitti. "Damage assessment for architectural heritage: the Cavallerizza Reale complex in Turin / La stima dei danni al patrimonio architettonico: il caso della Cavallerizza Reale di Torino." Valori e Valutazioni 30 (August 2022): 71–84. http://dx.doi.org/10.48264/vvsiev-20223005.

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Abstract:
Damage assessment for architectural heritage stands as a relevant issue from an appraisal perspective due to heritage properties’ peculiar technological and building techniques and their complex social values. The specificity of Italian cultural heritage, widespread on the national territory, even in high environmental risk (landslides, earthquakes, and floods) areas, calls for dealing with the damage assessment theme by considering tangible and intangible features. Indeed, architectural heritage value is not limited only to its market or use value but must be expressed as a Total Economic Value, in its tangible and intangible components, that can be destroyed or affected by damages. In this context, the paper provides a relevant case study concerning the assessment of fire, lack of maintenance, and occupation damages for the ‘Pagliere’ buildings, located within the building complex ‘Cavallerizza Reale’ in Turin, which is included in the Unesco World Heritage list. Thanks to the specificities and the historical-architectural significance of the properties under analysis, this case study provided an interesting reflection on the methodological approach for the total damage assessment, given by the sum of its three different components: fire damage, lack of maintenance damage, and abandonment damage. Based on the discussion of the results, the paper proposes some possible insights for future research focusing on assessing architectural heritage damages. La stima dei danni al patrimonio storico-architettonico rappresenta una questione interessante da un punto di vista estimativo in considerazione delle particolari caratteristiche tecnologiche-costruttive dei manufatti in oggetto e dei valori sociali complessi di cui essi sono espressione. La specificità del modello italiano di patrimonio culturale, diffuso sul territorio in modo capillare, anche in aree dove sono presenti alti rischi ambientali (frane, terremoti ed alluvioni), pone il tema della stima dei danni rispetto sia alle componenti tangibili sia a quelle intangibili. Il valore del patrimonio architettonico, pertanto, non si limita ai soli valori di mercato e ai valori d’uso, ma si estende al Valore Economico Totale, nelle sue dimensioni tangibili e intangibili, che possono essere distrutte o compromesse dal danno. In questo quadro, il paper presenta un caso studio di rilevante interesse, relativo alla stima dei danni da incendio, da mancata manutenzione e da abbandono del compendio delle Pagliere, sito all’interno del complesso immobiliare, patrimonio dell’Unesco, della Cavallerizza Reale a Torino. Data la particolarità dell’immobile oggetto di analisi e le caratteristiche storico-architettonico di evidente rilievo, il caso ha sollecitato interessanti riflessioni in merito alla metodologia da adottare per la stima del danno nel suo complesso, nonché alla stima delle sue singole componenti, ossia danno da incendio, occupazione e abbandono. A partire da una discussione dei risultati, il contributo traccia potenziali spunti per avviare ricerche che possano essere di supporto all’esercizio della stima del danno arrecato al patrimonio culturale.
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3

Nadia Covini, Maria. "Consumi di pregio nel Quattrocento milanese: storicità e problemi della stima." CHEIRON, no. 1 (April 2021): 87–110. http://dx.doi.org/10.3280/che2019-001005.

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Abstract:
La stima del valore di beni appartenenti alle diverse categorie del con-sumo cospicuo poteva essere complicata da vari fattori, come l'eterogeneità dei pezzi e della loro qualità, o i cambiamenti del gusto e delle mode in vista di modelli di distinzione sociale. Con riferimento alla Lombardia del secondo Quattrocento, lo scritto considera il mo-mento della stima e delle sue valenze (legale, economica, morale e so-ciale), e riguarda alcune categorie significative di beni di lusso come gioie e pezzi di abbigliamento, libri manoscritti e a stampa, oggetti anti-chi e oggetti d'arte, per analizzare alcune peculiarità delle procedure di stima e individuare i più importanti cambiamenti rilevabili nel tempo; e per stabilire, inoltre, chi fossero le persone e le expertises ritenute adat-te a valutare le diverse tipologie di beni.
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4

Martini, Angela, and Roberto Ricci. "Un esperimento di misurazione del valore aggiunto delle scuole sulla base dei dati PISA 2006 del Veneto." RIVISTA DI ECONOMIA E STATISTICA DEL TERRITORIO, no. 3 (November 2010): 80–107. http://dx.doi.org/10.3280/rest2010-003004.

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Abstract:
Il principale obiettivo di questo lavoro č di misurare il valore aggiunto della scuola utilizzando i dati del campione PISA 2006 del Veneto. Le graduatorie di 45 istituti superiori basate sui punteggi grezzi sulla scala di scienze e su indicatori di valore aggiunto sono state poste a confronto per valutare in che misura esse differiscano e per identificare le scuole che si collocano significativamente al di sopra o al di sotto della media in base all'uno e all'altro criterio. Per realizzare l'obiettivo della ricerca si č fatto ricorso a un modello di regressione lineare gerarchica a due livelli. Le variabili considerate per giungere a una stima del valore aggiunto sono le caratteristiche di sfondo degli studenti e il loro livello cognitivo iniziale, valutato sintetizzando in un unico indicatore i voti conseguiti dagli alunni al termine del primo quadrimestre del primo anno di scuola secondaria superiore e il giudizio finale ottenuto all'esame di licenza media. Il confronto tra i punteggi grezzi delle scuole e i punteggi di valore aggiunto mostra l'esistenza di una notevole differenza tra di essi e che i migliori risultati in termini di valore aggiunto sono nel Veneto ottenuti non dai licei ma dagli istituti tecnici. Questo lavoro indica che una valutazione dei risultati delle scuole che si limiti ai soli risultati grezzi porta a conclusioni fuorvianti. L'articolo mostra che il livello cognitivo iniziale degli studenti che frequentano una scuola č particolarmente importante e che di esso si deve tener conto nel valutare i risultati degli istituti.
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5

Maffei Alberti, Verónica. "Fashion Design: Libertà dello stilista e onere di differenziazione nella giurisprudenza europea." REVISTA LEX MERCATORIA Doctrina, Praxis, Jurisprudencia y Legislación 5, no. 1 (February 6, 2018): 71. http://dx.doi.org/10.21134/lex.v5i1.1438.

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Abstract:
L’industria del fashion e del lusso è un’eccellenza tutta europea, il cui valore costituisce senza dubbio un importante apporto all’economia dell’Unione. Secondo i dati raccolti dalla Commissione Europea, infatti, in tale indotto sono impiegate circa 5 milioni di persone, il valore dei beni di lusso (quali abbigliamento, accessori, gioielli e orologi, articoli in pelle, profumi e cosmetici), provenienti dalle grandi marche europee, rappresenta il 74% del valore mondiale di tutti i prodotti della stessa categoria, con una stima delle esportazioni che si aggira sui 260 miliardi di euro, corrispondenti al 10% di tutte le esportazioni europee (su questi dati, si veda la pagina web: https://ec.europa.eu/growth/sectors/fashion/high-end-industries/eu_it).
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6

Gabrielli, Laura, Aurora Greta Ruggeri, and Massimiliano Scarpa. "Detecting information transparency in the italian real estate market: a machine learning approach [Identificare la trasparenza informativa nel mercato immobiliare italiano: un approccio machine learning]." Valori e Valutazioni 31 (February 2023): 33–47. http://dx.doi.org/10.48264/vvsiev-20223104.

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Abstract:
This research aims to understand how market transparency and data reliability can influence valuation procedures and decision-making processes in the Italian real estate market. Through the analysis of three different real estate markets and the validation of the information collected, this paper’s goal is to understand whether and to what extent the use of asking prices instead of actual purchase and sale prices can lead to valuation errors, increase the uncertainty of valuation, and undermine investment decision-making processes. The research results highlight the primary sources of information opacity in the Italian real estate market, classifying them according to their impact on real estate value. The novelty of this research lies in the integrated use of machine learning techniques, computer programming and multi-parametric valuation procedures to understand and manage information opacity in the Italian real estate market, particularly regarding the estimation of the market value of properties belonging to the residential segment. Questa ricerca si pone come obiettivo il comprendere come la trasparenza del mercato e correttezza delle informazioni influenzino i procedimenti di stima e i proessi decisionali nel mercato immobiliare italiano. Attraverso l’analisi di tre differenti mercati immobiliari e la verifica delle informazioni relative ai prezzi di offerta, il presente contributo vuole capire se, e in quale dimensione, l’impiego dei prezzi di offerta in luogo dei reali prezzi di compravendita possano portare a commettere errori valutativi, ad aumentare l’incertezza nelle stime e a pregiudicare il processo decisionale negli investi- menti. I risultati della ricerca evidenziano quali sono le fonti primarie di opacità informativa nel mercato immobiliare italiano, classificandole in base al loro impatto sulla stima del valore immobiliare. La novità di questa ricerca risiede nell’uso integrato di tecniche di machine learning, programmazione informatica e procedure di stima multi-parametrica al fine di comprendere e gestire l’opacità informativa nel mercato immobiliare italiano, in particolare riguardo la stima del più probabile valore di mercato degli immobili appartenenti al segmento residenziale.
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7

Benedetti, G., and F. Carbone. "Estimation procedure of stumpage value: characteristics, contents and self-validation." Forest@ - Rivista di Selvicoltura ed Ecologia Forestale 15, no. 1 (August 31, 2018): 75–86. http://dx.doi.org/10.3832/efor2764-015.

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Danovi, Alessandro, and Serena Maurutto. "La responsabilità degli organi sociali nella riforma del diritto della crisi d'impresa. Un'interpretazione azienda." CORPORATE GOVERNANCE AND RESEARCH & DEVELOPMENT STUDIES, no. 2 (January 2022): 121–45. http://dx.doi.org/10.3280/cgrds2-2021oa12562.

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Abstract:
La responsabilità degli organi di governance, nel contesto delle procedure concorsuali, ha visto nel tempo alterne interpretazioni. Il presente contributo propone una razionalizzazione in chiave aziendalistica per evitare il rischio di riconoscere una natura inopportunamente oggettiva alla fattispecie.Nesso di causalità e misurazione del danno vengono riletti con la lente delle teorie manageriali e della creazione di valore, in modo da ottenere una valutazione più oggettiva che funga da giusto equilibrio tra tendenze eccessivamente garantiste e approcci inopportunamente deterministici. Il superamento di tale determinismo si perfeziona con la proposta di un metodo di stima del danno liquidabile, che si sostiene proprio sulla logica decrementale della misurazione del valore distrutto, in luogo di quella meramente contabile del profitto.Nell'attuale contesto di riforma del diritto della crisi, soprattutto alla luce del dovere di agire in prevenzione come disposto dal novellato art. 2086 c.c., non si può prescindere da una valutazione di ciascun atto di gestione, nel contesto specifico dell'azienda in cui esso è compiuto superando approcci pericolosamente generalisti.
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9

Manetti, Giacomo, and Massimo Valeri. "La valutazione del patrimonio museale: il caso del Museo di Storia Naturale di Firenze." FINANCIAL REPORTING, no. 3 (November 2012): 111–33. http://dx.doi.org/10.3280/fr2012-003006.

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Abstract:
Il presente lavoro mira ad individuare le prassi per la valutazione dei beni culturali di proprietà delle pubbliche amministrazioni attraverso lo studio del caso del Museo di Storia Naturale di Firenze. Dopo aver esaminato le principali indicazioni della prassi e della dottrina in tema di valutazione dei beni culturali, gli autori affrontano un caso di studio nel quale è stato adottato, per l'inventariazione dell'intero patrimonio museale, uno dei metodi in precedenza discussi, ossia la stima degli esperti, quale proxy del valore di mercato delle collezioni. Con riferimento al caso di studio si indicano le motivazioni a supporto del metodo adottato e le difficoltà incontrate nella conduzione del processo valutativo. Dall'indagine condotta emergono alcuni limiti ed alcuni potenziali sviluppi della ricerca, evidenziati nelle conclusioni, sui criteri di valutazione del patrimonio museale.
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10

Baiardi, Donatella, and Carluccio Bianchi. "Come misurare l'evoluzione congiunturale a livello locale: Una proposta metodologica." SCIENZE REGIONALI, no. 2 (July 2012): 73–100. http://dx.doi.org/10.3280/scre2012-002005.

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Abstract:
Questo lavoro propone un indicatore coincidente di attivitŕ economica ad alta frequenza, mediante l'utilizzo di un dynamic factor model costruito secondo l'approccio di Stock e Watson (1998a,b). Tale metodologia prevede l'applicazione dell'analisi delle componenti principali per sintetizzare le informazioni contenute in un ampio dataset di base in un numero limitato di fattori capaci di descrivere le alterne fasi cicliche. Attraverso l'algoritmo EM (Expectation Maximization) si č in grado di ricavare dai fattori costruiti una stima della variazione tendenziale del PIL regionale o del valore aggiunto provinciale. Lo studio č applicato alla regione Lombardia e alle province di Milano e Pavia.
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Dissertations / Theses on the topic "Stima del Valore"

1

Bagna, Emanuel. "Intangibili e valore nelle banche." Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2010. http://hdl.handle.net/10077/3668.

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Abstract:
2008/2009
Il lavoro si propone di introdurre un criterio di valutazione delle banche commerciali. Il modello proposto si fonda sul criterio del residual income e permette di enucleare il valore dei beni intangibili di una banca.
XXII Ciclo
1978
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2

Libero, Monica <1991&gt. "Benefit Corporation: un nuovo modo di fare impresa attraverso la creazione di valore condiviso Analisi empirica per la stima del rendimento di un investimento a impatto sociale." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/10490.

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Abstract:
Negli ultimi anni si sta diffondendo sempre di più tra i decision makers la consapevolezza che gli aspetti sociali e ambientali rappresentano fattori critici per il successo e il raggiungimento di vantaggio competitivo di un’impresa. Nella presente tesi si evidenzia come il concetto di Responsabilità Sociale d’Impresa si è evoluto nel perseguimento del nuovo obiettivo di “Creare Valore Condiviso”: lo Shared Value diventa la nuova mission dell’impresa. Questo ha portato al riconoscimento nella legislazione americana e successivamente in quella italiana di una nuova forma giuridica d’impresa: le Benefit Corporation. Basandosi sull’esperienza italiana, lo studio analizza questo fenomeno nell’ottica di un investitore in una Società Benefit, attraverso l’invio di un questionario alle Società Benefit italiane allo scopo di raccogliere i dati necessari alla stima del rendimento di questo investimento ad impatto sociale. L’obiettivo della ricerca è il calcolo del Social Responsibility Discount, cioè la misura di quanto un investitore di una Società Benefit, per perseguire uno scopo anche sociale, rinuncia in termini di rendimento annuo rispetto a quanto otterrebbe dall’investimento in una società tradizionale.
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3

Galli, Federico. "Studio di fattibilità, metaprogettazione e analisi del valore con il metodo SMART per il caso di studio dei padiglioni 29-30 della Fiera di Bologna." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/13987/.

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Abstract:
La tesi è rivolta alle grandi imprese che si trovano di fronte alla necessità di realizzare un nuovo Organismo Edilizio. Il metodo utilizzato ha come obbiettivo quello di individuare, tra più soluzioni proposte, quella che genera i maggiori benefici per l’azienda. Tale metodo, ideato dal Prof. Green e chiamato Simple MultiAttribute Rating Technique (SMART) si basa su due giornate di workshop e termina con una comparazione multiparametrica delle proposte sviluppate. Nella prima giornata vengono definiti gli obbiettivi che l’Organismo deve soddisfare, decisi in accordo tra gli Stakeholders, oltre alle soluzioni in grado di soddisfarli. Tra i due workshop un progettista svilupperà gli studi di fattibilità per ciascuna soluzione. Nella seconda giornata di workshop, verrà attributo a ciascuno obbiettivo un peso in base alla sua importanza. Le due soluzioni vengono poi valutate sulla base del grado di soddisfazione che ciascuna ipotesi dà per ogni attributo. Moltiplicando ciascun voto per il relativo peso dell’attributo è possibile procedere al calcolo della soddisfazione aggregata di entrambe le soluzioni. Quest’ultimo valore verrà poi rapportato con i costi delle due proposte. La proposta con il punteggio finale maggiore risulta essere quella che genera i maggiori benefici. Si è ipotizzato che il metodo SMART venisse utilizzato dalla Fiera di Bologna, che di fronte alla necessità di dover intervenire sui Pad. 29-30, chieda al progettista al termine del primo workshop, di sviluppare due soluzioni: • restyling dei padiglioni esistenti; • costruzione ex-novo dei padiglioni. Gli studi di fattibilità sono stati redatti seguendo i principi della metaprogettazione ambientale, tecnologica ed economica secondo la norma UNI 10723 1998. La soluzione che al termine del secondo workshop risulta essere la vincente è quella di costruzione ex-novo. Al termine del lavoro sono state fatte delle considerazioni finali sul metodo SMART e sui risultati raggiunti nella tesi.
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4

Farinelli, Valeria. "La razionalità della stima dei beni storico-architettonici: le Ville Venete." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2016. http://hdl.handle.net/11577/3424520.

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Abstract:
For over a century, the condition of neglect and lack of preservation of the architectural heritage has been the focus of political and legal discussions. During the years, the historical "things" have become heritage that needs of protection and enhancement measures. The historical heritage enhancement has been treated mainly focusing on the concept of cultural heritage, as presented by the regulations, which have taken place from the 800s to the present day. After the concept of cultural heritage and its values have been defined, it appeared necessary to explore the tools used to implement the enhancement projects, in particular, the alienation process. As regards the latter, the valuation moment and the role of the valuer are strategic. The comparison between the different historical assets highlights their heterogeneity and dissimilarity, for this reason it is possible to assert that it does not exist any kind of consolidated valuation methodology in literature. It is, therefore, necessary to dwell on a particular historical building type, such as that of the Venetian Villas. Therefore, the rationality of the valuers of this type of assets was explored, focusing on the study of the valuation process and its function, with the application of multiple linear regression. Then, it was first applied to the whole sample and then to its main homogeneous groups, to test and compare the prediction functions of the different created models, and for studying the more or less uniform trend, through the results about the variance and the coefficient of determination, R2. In the last part the research wants to check how the valuers' choices can change when the judgments are taken on an hypothetical level, because it doesn't exist a comparable asset. For this purpose, a multi-attribute model was used, specifically, an Analytic Hierarchy Process.
La condizione, in molti casi, di abbandono, mancata conservazione, utilizzo non idoneo in cui versa il patrimonio architettonico di interesse storico è, da oltre un secolo, al centro dei dibattiti politici e giuridici. Nel corso degli anni, le “cose” storiche hanno assunto la definizione di patrimonio che, essendo tale, necessita di misure di protezione e valorizzazione. Una volta definito il concetto di bene culturale e dei valori che esso incarna, è stato inquadrato il contesto legislativo italiano che regola la conservazione e la valorizzazione del patrimonio storico-architettonico. Successivamente, è stato approfondito il tema degli strumenti che, a livello nazionale, vengono utilizzati per attuare e concretizzare i progetti di valorizzazione di siti di interesse storico, studiando, nello specifico, il processo di alienazione. In merito a quest’ultimo, sono risultati determinanti il momento della stima ed il ruolo del valutatore. Poiché si tratta di un patrimonio del tutto eterogeneo l’attività di ricerca è, quindi, proseguita con lo studio di una particolare tipologia di beni storici, quali le Ville Venete. Nello specifico sono stati approfonditi l’analisi del processo decisionale e la formazione della funzione di valutazione di una Villa. A tal fine, è stato utilizzato il procedimento pluri-parametrico della regressione lineare multipla, applicato dapprima all’intero campione, successivamente, ai gruppi omogenei in cui è stato suddiviso, per poter, così, verificare e confrontare la funzione di stima dei diversi modelli, studiandone l’andamento più o meno uniforme, attraverso i risultati relativi alla varianza. Il lavoro di ricerca vuole, poi, verificare quanto si modificano le scelte dei valutatori quando devono esprimere giudizi a livello teorico, senza un bene concreto con cui confrontarsi. A tale scopo è stato utilizzato un modello di valutazione multi-attributo, nello specifico un approccio gerarchico (Analytic Hierarchy Process_AHP).
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Ch?vez, Fajardo Soledad. "Diccionarios del espan?ol de Chile en su fase precient?fica : un estudio metalexicogr?fico." Tesis, Universidad de Chile, 2009. http://repositorio.uchile.cl/handle/2250/108586.

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6

PANTINI, SARA. "Analysis and modelling of leachate and gas generation at landfill sites focused on mechanically-biologically treated waste." Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2013. http://hdl.handle.net/2108/203393.

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Abstract:
Despite significant efforts have been directed toward reducing waste generation and encouraging alternative waste management strategies, landfills still remain the main option for Municipal Solid Waste (MSW) disposal in many countries. Hence, landfills and related impacts on the surroundings are still current issues throughout the world. Actually, the major concerns are related to the potential emissions of leachate and landfill gas into the environment, that pose a threat to public health, surface and groundwater pollution, soil contamination and global warming effects. To ensure environmental protection and enhance landfill sustainability, modern sanitary landfills are equipped with several engineered systems with different functions. For instance, the installation of containment systems, such as bottom liner and multi-layers capping systems, is aimed at reducing leachate seepage and water infiltration into the landfill body as well as gas migration, while eventually mitigating methane emissions through the placement of active oxidation layers (biocovers). Leachate collection and removal systems are designed to minimize water head forming on the bottom section of the landfill and consequent seepages through the liner system. Finally, gas extraction and utilization systems, allow to recover energy from landfill gas while reducing explosion and fire risks associated with methane accumulation, even though much depends on gas collection efficiency achieved in the field (range: 60-90% Spokas et al., 2006; Huitric and Kong, 2006). Hence, impacts on the surrounding environment caused by the polluting substances released from the deposited waste through liquid and gas emissions can be potentially mitigated by a proper design of technical barriers and collection/extraction systems at the landfill site. Nevertheless, the long-term performance of containment systems to limit the landfill emissions is highly uncertain and is strongly dependent on site-specific conditions such as climate, vegetative covers, containment systems, leachate quality and applied stress. Furthermore, the design and operation of leachate collection and treatment systems, of landfill gas extraction and utilization projects, as well as the assessment of appropriate methane reduction strategies (biocovers), require reliable emission forecasts for the assessment of system feasibility and to ensure environmental compliance. To this end, landfill simulation models can represent an useful supporting tool for a better design of leachate/gas collection and treatment systems and can provide valuable information for the evaluation of best options for containment systems depending on their performances under the site-specific conditions. The capability in predicting future emissions levels at a landfill site can also be improved by combining simulation models with field observations at full-scale landfills and/or with experimental studies resembling landfill conditions. Indeed, this kind of data may allow to identify the main parameters and processes governing leachate and gas generation and can provide useful information for model refinement. In view of such need, the present research study was initially addressed to develop a new landfill screening model that, based on simplified mathematical and empirical equations, provides quantitative estimation of leachate and gas production over time, taking into account for site-specific conditions, waste properties and main landfill characteristics and processes. In order to evaluate the applicability of the developed model and the accuracy of emissions forecast, several simulations on four full-scale landfills, currently in operative management stage, were carried out. The results of these case studies showed a good correspondence of leachate estimations with monthly trend observed in the field and revealed that the reliability of model predictions is strongly influenced by the quality of input data. In particular, the initial waste moisture content and the waste compression index, which are usually data not available from a standard characterisation, were identified as the key unknown parameters affecting leachate production. Furthermore, the applicability of the model to closed landfills was evaluated by simulating different alternative capping systems and by comparing the results with those returned by the Hydrological Evaluation of Landfill Performance (HELP), which is the most worldwide used model for comparative analysis of composite liner systems. Despite the simplified approach of the developed model, simulated values of infiltration and leakage rates through the analysed cover systems were in line with those of HELP. However, it should be highlighted that the developed model provides an assessment of leachate and biogas production only from a quantitative point of view. The leachate and biogas composition was indeed not included in the forecast model, as strongly linked to the type of waste that makes the prediction in a screening phase poorly representative of what could be expected in the field. Hence, for a qualitative analysis of leachate and gas emissions over time, a laboratory methodology including different type of lab-scale tests was applied to a particular waste material. Specifically, the research was focused on mechanically biologically treated (MBT) wastes which, after the introduction of the European Landfill Directive 1999/31/EC (European Commission, 1999) that imposes member states to dispose of in landfills only wastes that have been preliminary subjected to treatment, are becoming the main flow waste landfilled in new Italian facilities. However, due to the relatively recent introduction of the MBT plants within the waste management system, very few data on leachate and gas emissions from MBT waste in landfills are available and, hence, the current knowledge mainly results from laboratory studies. Nevertheless, the assessment of the leaching characteristics of MBT materials and the evaluation of how the environmental conditions may affect the heavy metals mobility are still poorly investigated in literature. To gain deeper insight on the fundamental mechanisms governing the constituents release from MBT wastes, several leaching experiments were performed on MBT samples collected from an Italian MBT plant and the experimental results were modelled to obtain information on the long-term leachate emissions. Namely, a combination of experimental leaching tests were performed on fully-characterized MBT waste samples and the effect of different parameters, mainly pH and liquid to solid ratio (L/S,) on the compounds release was investigated by combining pH static-batch test, pH dependent tests and dynamic up-flow column percolation experiments. The obtained results showed that, even though MBT wastes were characterized by relatively high heavy metals content, only a limited amount was actually soluble and thus bioavailable. Furthermore, the information provided by the different tests highlighted the existence of a strong linear correlation between the release pattern of dissolved organic carbon (DOC) and several metals (Co, Cr, Cu, Ni, V, Zn), suggesting that complexation to DOC is the leaching controlling mechanism of these elements. Thus, combining the results of batch and up-flow column percolation tests, partition coefficients between DOC and metals concentration were derived. These data, coupled with a simplified screening model for DOC release, allowed to get a very good prediction of metal release during the experiments and may provide useful indications for the evaluation of long-term emissions from this type of waste in a landfill disposal scenario. In order to complete the study on the MBT waste environmental behaviour, gas emissions from MBT waste were examined by performing different anaerobic tests. The main purpose of this study was to evaluate the potential gas generation capacity of wastes and to assess possible implications on gas generation resulting from the different environmental conditions expected in the field. To this end, anaerobic batch tests were performed at a wide range of water contents (26-43 %w/w up to 75 %w/w on wet weight) and temperatures (from 20-25 °C up to 55 °C) in order to simulate different landfill management options (dry tomb or bioreactor landfills). In nearly all test conditions, a quite long lag-phase was observed (several months) due to the inhibition effects resulting from high concentrations of volatile fatty acids (VFAs) and ammonia that highlighted a poor stability degree of the analysed material. Furthermore, experimental results showed that the initial waste water content is the key factor limiting the anaerobic biological process. Indeed, when the waste moisture was lower than 32 %w/w the methanogenic microbial activity was completely inhibited. Overall, the obtained results indicated that the operative conditions drastically affect the gas generation from MBT waste, in terms of both gas yield and generation rate. This suggests that particular caution should be paid when using the results of lab-scale tests for the evaluation of long-term behaviour expected in the field, where the boundary conditions change continuously and vary significantly depending on the climate, the landfill operative management strategies in place (e.g. leachate recirculation, waste disposal methods), the hydraulic characteristics of buried waste, the presence and type of temporary and final cover systems.
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7

ARSENA, Rosalia. "VALUTAZIONE DEL VALORE PREDITTIVO DEI DIFFERENTI METODI DI STIMA DEL FILTRATO GLOMERULARE BASATI SELL'ANALISI DELLA CISTATINA C E DELLA CREATININA E CORRELAZIONE CON LE ALTERAZIONI MORFOFUNZIONALI RENALI." Doctoral thesis, 2012. http://hdl.handle.net/10447/94682.

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8

BESTETTI, Fiorella. "Le metodologie di stima dell’età in ambito forense: il contributo dell’AgEstimation Project." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251079.

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Abstract:
La stima dell’età è un elemento importante in ambito medico-legale, connesso sia a questioni legali che sociali. L’età è un fattore determinante per l’identificazione di un corpo: costituisce un elemento per la ricostruzione del profilo biologico, che verrà poi confrontato con i dati disponibili per le persone scomparse. Nella nostra società alcuni diritti e alcune tutele sono direttamente correlate con l’età anagrafica della persona; serve una specifica età per votare, per sposarsi, per lavorare, per ottenere la patente di guida, e soprattutto per essere considerati legalmente degli adulti. Nei soggetti in vita, l’età è determinante anche nei casi di imputabilità o responsabilità criminale, di pedopornografia e di adozione, ma è anche relazionata al fenomeno dell’immigrazione. Negli ultimi anni infatti, c’è stato un incremento proprio delle richieste di accertamento dell’età sulle persone in vita, dovuto all’aumento degli immigrati giunti nei nostri paesi privi di documenti. L’accertamento dell’età può essere richiesto dalle autorità proprio in riferimento alle domande di asilo. La legislazione europea assicura protezione ai “minori non accompagnati”, cioè a quei minori che arrivano sul suolo europeo soli, senza la figura di riferimento di un adulto. La corretta determinazione dell’età è quindi un elemento centrale per la protezione: solo se identificati, i minori possono essere protetti. In questo specifico ambito d’applicazione, l’accertamento dell’età può avere ripercussioni notevoli sulla vita di un migrante: se riconosciuto come minore il soggetto ha il diritto di restare, diversamente, la procedura prevede il respingimento alla frontiera ed il rimpatrio. In Italia, così come in Europa, la soglia d’età che separa i minorenni dagli adulti è quella dei diciotto anni; ma oltre a questa possono esistere altre soglie d’età, come ad esempio la Minimal Age of Criminal Responsability (MACR). Questa particolare soglia d’età riconosce ai soggetti minorenni, anche se ritenuti responsabili di un crimine, il diritto di essere giudicati da una corte per i minori. Una delle sfide della pratica forense dell’accertamento riguarda la necessità di assicurare nuovi e validi standard di riferimento, basati sullo studio di popolazioni attuali. Infatti gli studi che vengono utilizzati come riferimento sono basati sull’analisi di popolazioni europee o nord americane e i dati raccolti sono riferiti a studi di più di cinquant’anni fa. Per questo motivo attualmente le metodologie sviluppate in passato vengono applicate allo studio di popolazioni attuali, proprio al fine di ottenere dati aggiornati utili al confronto: una metodologia si applica ad una determinata popolazione per valutare quanto precisi ed accurati possano essere i risultati. Nell’ambito dell’AgEstimation Project, supportato dall’Istituto di Medicina Legale dell’Università di Macerata, a partire dal 204, l’equipe coordinata dal Dott. Roberto Cameriere ha presentato nuove metodologie per la stima dell’età, sviluppando formule specifiche e testando queste formule in diverse popolazioni. Le metodologie sviluppate prevedono l’analisi e la misurazione delle ossa carpali e dell’area del carpo nelle radiografie della mano di soggetti infantili e la misurazione dello sviluppo del terzo molare per la valutazione dell’età dei soggetti giovanili. Questa seconda tecnica prevede il calcolo dell’indice del terzo molare: se tale indice risulta minore del valore 0.08, preso come valore di riferimento, il soggetto viene considerato un adulto. L’ultima tecnica analizzata in questa ricerca permette di stimare l’età nei soggetti adulti, sfruttando il fenomeno dell’apposizione della dentina secondaria. Si tratta di un fenomeno continuo, che determina la riduzione della cavità pulpare dei denti, dove questa dentina si deposita. In pratica i giovani adulti hanno una camera pulpare larga, mentre i soggetti senili presentano una cavità pulpare molto più stretta. La tecnica prevede la rilevazione di misure specifiche del dente utilizzando una radiografia panoramica, utilizzate anche per la tecnica che valuta lo sviluppo del terzo molare. In questo progetto di ricerca, queste tre metodologie sono state applicate a tre diversi campioni.
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FORESI, Elisa. "A Multisectoral Analysis for economic policy: an application for healthcare systems and for labour market composition by skills." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251178.

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Abstract:
L’Agenda Digitale Europea stabilisce il ruolo chiave delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) grazie a un mercato digitale unico basato su internet veloce e superveloce e su applicazioni interoperabili, al fine di ottenere vantaggi socioeconomici sostenibili COM(2010)245. Le TIC producono un'innovazione di prodotto e cambiamenti strutturali all'interno di tutto il sistema economico e possiamo affermare che dal punto di vista multisettoriale hanno un ruolo moltiplicativo sulla crescita economica, poiché l’aumento della domanda di TIC stimola a sua volta tutte le altre produzioni. Inoltre come riscontrato in letteratura economica, nelle istituzioni internazionali, nonché confermate dai dati periodici rilasciati dagli uffici statistici nazionali, una maggiore incidenza della popolazione attiva formalmente istruita in associazione con l'adozione delle TIC è altamente correlata ad una crescita robusta, sostenibile ed equa. In questo quadro è importante valutare il ruolo delle TIC nel sistema economico, in particolare verrà analizzato il ruolo delle TIC sia rispetto ad un particolare settore quello della sanità, che dal lato dei soggetti che dovrebbero essere parte attiva nella gestione delle TIC ovvero la situazione delle abilità digitali dei lavoratori dipendenti. Il primo articolo si focalizza sul ruolo delle TIC nella determinazione dell’output del settore sanitario, utilizzando il database WIOD (World Input Output Database), di 24 paesi nell’arco temporale 2000-2014, tenendo conto anche dei differenti sistemi sanitari nazionali. La produzione del settore “Sanità e Servizi Sociali” assume, almeno in alcuni paesi specifici, il ruolo di stimolo all’innovazione che compensa ampiamente quello di peso sul bilancio pubblico. Nel secondo articolo analizziamo come l’uso delle TIC stia progressivamente aumentando nel sistema sanitario italiano e in particolare come l'introduzione del Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE), strumento di condivisione dei dati sanitari del singolo cittadino, potrebbe determinare cambiamenti nella produzione sui servizi sanitari. Verranno analizzati gli eventuali cambiamenti strutturali dei processi produttivi e della produzione totale applicando l'Analisi Strutturale di Decomposizione (SDA). La base dati di riferimento sarà la tavola di Input-Output riferita a due diversi periodi al fine di individuare i risultati sia degli effetti tecnologici sia della domanda finale a livello settoriale. Infine l’ultimo articolo ha l’obiettivo di valutare le conseguenze dei cambiamenti nella composizione dell'occupazione per competenza digitale all’interno del flusso di produzione e distribuzione del reddito. Verrà costruita una Matrice di Contabilità Sociale (SAM) che consente di rappresentare le relazioni tra i cambiamenti di produzione delle attività e i cambiamenti di compensazione dei dipendenti per competenze, grado di digitalizzazione e genere. LA SAM sviluppata nel documento è relativa all'Italia nel 2013; il lavoro è disaggregato in competenze formali / non formali / informali e, inoltre, competenze digitali / non digitali. Le abilità digitali del lavoro seguono la definizione di “competenza formale” della Commissione Europea (2000): i) competenza formale a seconda del livello di istruzione e formazione; ii) competenza non formale acquisita sul posto di lavoro e attraverso le attività delle organizzazioni e dei gruppi della società civile; iii) competenza informale non acquisita intenzionalmente durante la vita. In questo quadro è stata introdotta un'ulteriore classificazione di input di lavoro basata sull'uso / non utilizzo di computer collegati a Internet. Sulla base della SAM, è stato implementato un modello multisettoriale esteso. Infine, verrà individuata una struttura adeguata di domanda finale che consente di ottenere i migliori risultati in termini di valore aggiunto distribuiti a lavoratori più qualificati con una elevata competenza digitale.
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Books on the topic "Stima del Valore"

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Bernardo, adb Aldo Di. La stima dei valori caratteristici dei parametri geotecnici: Normativa e approcci di calcolo. Createspace Independent Publishing Platform, 2016.

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Processo produttivo e analisi di qualità delle stime del valore aggiunto nel settore dei servizi vendibili: Servizi alle impresse e Trasporto su strada di merci. Roma: Istituto nazionale di statistica, 1994.

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Book chapters on the topic "Stima del Valore"

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Farooqi, I. Sadaf. "Assessment of Obesity in Children." In Oxford Textbook of Endocrinology and Diabetes 3e, edited by John A. H. Wass, Wiebke Arlt, and Robert K. Semple, 1838–45. Oxford University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.1093/med/9780198870197.003.0227.

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Abstract:
It is becoming increasingly important for physicians to have a systematic approach to the assessment of children with severe obesity. While a small proportion of severely obese children have features associated with classical genetic obesity syndromes such as Prader–Willi syndrome, there is increasing recognition that genetic disorders can present as severe obesity alone without developmental delay, dysmorphology, or other clinical signs. The diagnosis of a genetic obesity syndrome is of value for families and may help both children and families deal with the social stigma around severe childhood obesity. The finding of a genetic cause for a patient’s obesity sometimes leads to specific therapy. Exome and genome sequencing have accelerated discovery of genes and mechanisms that explain a variety of previously unrecognized childhood obesity syndromes.
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Conference papers on the topic "Stima del Valore"

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Rodriguez-Hart, Cristina, Cory Bradley, Danielle German, Ifeanyi Orazulike, Blessing Kayode, Hongjie Liu, Trevor A. Crowell, Stefan Baral, Man Charurat, and Rebecca G. Nowak. "P4.29 The value of building social networks among nigerian men who have sex with men affected by sexual stigma: a qualitative study of barriers and benefits." In STI and HIV World Congress Abstracts, July 9–12 2017, Rio de Janeiro, Brazil. BMJ Publishing Group Ltd, 2017. http://dx.doi.org/10.1136/sextrans-2017-053264.526.

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