Academic literature on the topic 'Stato di sicurezza'

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Journal articles on the topic "Stato di sicurezza"

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Buzzacchi, Camilla. "Energia e ambiti materiali connessi: la lettura della Corte costituzionale." ECONOMICS AND POLICY OF ENERGY AND THE ENVIRONMENT, no. 3 (November 2011): 115–40. http://dx.doi.org/10.3280/efe2010-003007.

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Abstract:
La giurisprudenza della Corte costituzionale in tema di energia sta mettendo in evidenza, a partire dal 2004, un complesso di interessi che sono coinvolti dalle decisioni energetiche, talvolta prevalendo sull'interesse alla sicurezza dell'approvvigionamento energetico, talvolta recedendo rispetto ad esso. Si tratta degli ambiti tutela dell'ambiente, della tutela del paesaggio, della tutela della salute, della tutela della concorrenza, dei livelli essenziali delle prestazioni, della sicurezza: il contributo analizza singolarmente i vari ambiti materiali interessati dalle decisioni di Stato e Regioni in materia di energia, indicando il bilanciamento che di essi č stato effettuato da parte della Corte costituzionale.
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Jean, Carlo. "SICUREZZA E DIFESA IN ITALIA." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 17, no. 3 (December 1987): 377–97. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200016968.

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Abstract:
IntroduzioneDopo il disastro della seconda guerra mondiale si produsse in Italia un sentimento collettivo di rimozione del problema politico della guerra. Da esso derivò la rinuncia, solennemente sancita nella costituzione postbellica, all'uso della forza, eccetto nel caso dell'autodifesa dello stato e dell'ordine democratico. Tale scelta andava al di là della situazione di fatto contingente, cioè della disfatta e dei limiti imposti dal trattato di pace. Comportava per l'Italia, così come per la Germania e per il Giappone, una radicale ridefinizione dei propri interessi ed aspirazioni nazionali.
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Scatolini, Ezio, Alessandro Gattai, and Giovanni Marocci. "Un approccio quali-quantitativo per la rilevazione dello stress lavoro correlato e lo sviluppo organizzativo nelle organizzazioni." RISORSA UOMO, no. 1 (May 2011): 69–82. http://dx.doi.org/10.3280/ru2011-001006.

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Abstract:
La recente normativa sulla sicurezza e salute dei lavoratori impone alle aziende di rilevare le dimensioni stress lavoro correlate (SLC). A tal fine č stato elaborato un proto collo di intervento per la rilevazione dello SLC che permette una analisi dei rischi psicosociali presenti, e soprattutto una partecipazione allargata sul tema sicurezza. Viene qui presentato un intervento in un'azienda municipalizzata del servizio pubblico, che si č rivelato anche come un'opportunitŕ di Sviluppo Organizzativo (SO).
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Benazzo, Michele. "FAILED STATES AND TILLY’S THEORY: A HISTORICAL REVISION OF FUNCTIONAL FAILURE IN THE AFGHAN CASE." Il Politico 252, no. 2 (January 15, 2021): 39–57. http://dx.doi.org/10.4081/ilpolitico.2020.508.

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Abstract:
Con il declinare delle necessitàdi sicurezza internazionale, il concetto di‘Stato Fallito’ è lentamente uscito dall’interessegenerale della politica internazionale e della ricercaaccademica. Ciònonostante, questa nozionepuò essere ancora rilevante se intesa comeespressione delle difficoltà nell’applicare la categoriadello stato occidentale in contesti non-Europei. A tal proposito, l’approccio storico hagiocato un ruolo chiave nel integrare un’analisilocale ad un’ idea generale quale è lo ‘Stato Fallito’.Questo articolo cerca di riunire in un’ analisistorica la dimensione generale e quellalocale di tale nozione ed in particolare della cosiddetta‘functional failure’- l’incapacità di unostato di soddisfare le funzioni di Sicurezza,Rappresentanza e Welfare. L’articolo romperàil termine functional failure nelle sue tre componentiprincipali e si concentrerà sulla funzionedi Welfare la quale verra integrata con lateoria del ‘warmaking-statemaking’ di Tilly.Quest’ultima verrà rielaborata in modo alternativoe successivamente paragonata con il processodi formazione dello stato afghano. Glielementi emersi verrano infine reintegrati nellateoria di Tilly per verificarne l’applicabilità generalein un contesto non Occidentale. Il lavorocercherà di dimostrare come e perchè in Afghanistanla funzione economica dello stato, al contrariodel percorso occidentale, si sia declinatain un realizzazione ibrida del modello di ‘rentierstate’. In secondo luogo, verrà consideratocome e perchè il modello economico europeosia concettualmente inadatto a diventare terminedi paragone generale per determinare ilfallimento o il successo di uno stato. Infine verrannoespresse alcune conclusioni sulla ricostruzionedell’economia afghana.
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Rosati, G., A. Morisetti, and P. Tirone. "Tossicità nell'animale e sicurezza nell'uomo." Rivista di Neuroradiologia 7, no. 4 (August 1994): 595–600. http://dx.doi.org/10.1177/197140099400700405.

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Abstract:
Fino ai primi anni '80, le indagini epidemiologiche condotte sulle reazioni avverse ai mezzi di contrasto iodurati uroangiografici iniettati per via endovenosa, non erano riuscite a stabilire una correlazione significativa fra l'incidenza delle reazioni e il tipo e/o la dose del composto somministrato. Di conseguenza si era ritenuto che nello scatenamento delle reazioni avverse sistemiche il ruolo delle caratteristiche farmaco-tossicologiche delle diverse molecole iodurate fosse trascurabile rispetto ai fattori di rischio individuali. Studi più recenti hanno tuttavia messo in luce che con i composti non-ionici il rischio di reazioni avverse gravi è circa sei volte inferiore al rischio che si ha con i composti ionici. Questi risultati clinici confermano i dati derivati da studi sugli animali, che hanno evidenziato come i composti non-ionici abbiano un margine di sicurezza da due a tre volte superiore rispetto agli ionici. Alla luce di questi dati è stato riesaminato il valore predittivo degli studi preclinici per la sicurezza dell'impiego clinico dei mezzi di contrasto iodurati. Appare in questo senso utile un approccio «interspecies scaling», possibile grazie al fatto che il comportamento farmacocinetico di questi composti è ormai ben conosciuto ed estremamente semplice sia nell'uomo che nell'animale.
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Aitala, Rosario Salvatore. "Obiettivo: La magistratura italiana e il futuro della comunitŕ internazionale." QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 3 (July 2009): 106–15. http://dx.doi.org/10.3280/qg2009-003010.

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Abstract:
- 1. Introduzione2. Le politiche esterne dell'Unione europea fra politiche criminali, istanze di sicurezza e prospettive geopolitiche. Il caso dell'Albania3. L'impegno italiano nella stabilizzazione dell'Afghanistan. In particolare la costruzione dello Stato di diritto e della funzione giudiziaria.
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Pascucci, Paolo. "Sicurezza sul lavoro e cooperazione del lavoratore." GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no. 171 (December 2021): 421–58. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2021-171003.

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Abstract:
Il saggio analizza il particolare ruolo del lavoratore in tema di sicurezza sul lavoro, destinatario della disciplina di tutela ma anche soggetto obbligato a cooperare con il datore di lavoro per rendere efficiente il sistema di prevenzione aziendale. Dopo aver evidenziato il carattere dove-roso e non solo oneroso della cooperazione creditoria del lavoratore e le ricadute di tale posi-zione sul piano del contratto di lavoro e dell'esercizio dei poteri datoriali, l'autore esamina le previsioni del d.lgs. 81/2008 sugli obblighi di sicurezza del lavoratore per poi passare a rico-struire i principali orientamenti della giurisprudenza in merito alle responsabilità di un infortu-nio di cui il lavoratore sia stato artefice o coartefice, soffermandosi in particolare sulla questione della configurabilità del concorso di colpa del lavoratore. Infine, soffermando l'attenzione su due recenti sentenze della Corte di Cassazione che limitano le ipotesi del con-corso colposo del lavoratore a causa della prevalenza delle violazioni del datore di lavoro, propone di rileggere la questione alla luce delle norme del d.lgs. 81/2008 che responsabilizzano il lavoratore come parte attiva del sistema di prevenzione.
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Ragionieri, Maria Pia, and Alessandro Chiarabolli. "Coexistence of GM Crops with Conventional and Organic Agriculture: the European approach." RIVISTA DI STUDI SULLA SOSTENIBILITA', no. 2 (January 2013): 145–59. http://dx.doi.org/10.3280/riss2012-002008.

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Abstract:
L'articolo presenta uno stato dell'arte delle politiche internazionali ed europee e una rassegna delle iniziative implementate dagli operatori privati per la sicurezza sanitaria nelle filiere agroalimentari. L'analisi č incentrata sugli effetti economici della combinazione degli approcci pubblico e privato in comparazione con i potenziali effetti in termini di riduzione del rischio sanitario a cui č esposto il consumatore. Partendo da una rassegna critica della letteratura economica e da un'analisi basata sugli strumenti della Nuova Economia Industriale, gli autori mostrano come, a determinate condizioni, l'obiettivo della sicurezza sanitaria nella filiere agroalimentari possa essere soltanto parzialmente conseguito per effetto di distorsioni economiche derivanti dall'effetto combinato di politiche pubbliche e standard privati.
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Balboni, Marco. "Diritto dell'Unione europea. Giurisprudenza." DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no. 2 (September 2011): 111–27. http://dx.doi.org/10.3280/diri2011-002008.

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Abstract:
Rassegna di giurisprudenza (periodo 1.12.2010/15.6.2011). Corte di Giustizia dell'Unione europea 28.4.2011, caso Hassen El Dridi, alias Soufi Karim, causa C-61/11 - spazio di libertŕ, di sicurezza e di giustizia - rimpatrio dei cittadini di Paesi terzi il cui soggiorno č irregolare - normativa nazionale che prevede la reclusione per i cittadini di Paesi terzi in soggiorno irregolare in caso di inottemperanza all'ordine di lasciare il territorio di uno Stato membro - compatibilitŕ.
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Pinho, Humberto Dalla Bernadina de, and Michele Pedrosa Paumgartten. "L’esperienza italo-brasiliana nell'uso della mediazione in risposta alla crisi del monopolio statale di soluzione di conflitti e la garanzia di acceso alla giustizia." Revista de Direitos e Garantias Fundamentais, no. 11 (August 6, 2012): 171. http://dx.doi.org/10.18759/rdgf.v0i11.178.

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Abstract:
L’obiettivo di quest’articolo è quello di esaminare il trattamento del conflitto in un momento in cui la crisi dello Stato-giurisdizione riguarda vari paesi i cui Tribunali operano al di lá dei loro limiti. Di fronte a questo quadro, la ricerca di alternative per la soluzione di conflitti che soddisfino il binomio necessità-utilità dell’accesso alla giustizia, si dimostra evidente e necessaria per la sicurezza giuridica. Tuttavia la ricerca di questa effettività deve avvenire con cautela, affinché nell’ansia di risolvere la crisi dello Stato-giurisdizione non si vengano a creare ostacoli ancor più gravi all’accesso alla giustizia, come l’adozione di un sistema di mediazione obbligatoria o la processualizzazione della mediazione, che ne snaturerebbe l’essenza.
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Dissertations / Theses on the topic "Stato di sicurezza"

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Braho, Besmira, and Francesco Ranicchi. "Pierle. Un castello allo stato di rudere. Dall'analisi alla messa in sicurezza." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5337/.

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Abstract:
La Rocca di Pierle è un castello allo stato di rudere che si trova nel comune di Cortona(AR). Il nostro intervento parte dall'analisi dell'edificio, tramite il rilievo con la stazione totale e il laser scanner. Questa è stata la base per una progettazione diretta verso la messa in sicurezza del manufatto.
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Tamburri, Simone. "Chiesa di San Paolo in Monte a Bologna: un criterio di classificazione BIM come ausilio alla progettazione della messa in sicurezza." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/13381/.

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Abstract:
L’utilizzo di processi legati al Building Information Modeling (BIM) è di grande attualità. La sua applicazione a realtà come quella italiana, caratterizzata principalmente da edifici storici e monumentali, è ancora tutta da esplorare. Si vuole quindi proporre un metodo per la realizzazione di modelli BIM del patrimonio storico, ai quali introdurre le informazioni relative allo stato di danno rilevato per la valutazione del rischio sismico. Il processo comincia dallo studio di un rilievo tradizionale, composto da rappresentazioni bidimensionali, nonché dallo studio dell’edificio da documentare, tramite sopralluoghi e ricerca d’archivio. Prosegue con un’analisi di tipo semantico della costruzione, utile a comprendere le componenti da modellare. A questa segue la realizzazione del modello tridimensionale dell’edificio. Parallelamente alla modellazione del fabbricato, si inseriscono all’interno del modello tutte le informazioni rilevate, o già disponibili presso gli archivi delle pubbliche amministrazioni. È in questo modo possibile raccogliere tutte le conoscenze, di qualunque ambito, all’interno del modello. Infine si costruiscono le famiglie necessarie all’inserimento delle lesioni rilevate, rendendo possibile un’analisi più accurata, ed il calcolo dell’indice di vulnerabilità definito dalle linee guida del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il risultato del processo è quindi un modello tridimensionale che raccoglie al suo interno, oltre alle informazioni riguarda la geometria dell’edificio, dettagli riguardo i materiali, i metodi di costruzione, informazioni storiche e riguardo lo stato di danno. Sarà quindi possibile utilizzarlo come “indice” di accesso a tali informazioni; sarà possibile generare la documentazione necessaria (disegni ortografici, assonometrici, tabelle, ecc.) all’analisi e conservazione dell’edificio. Il modello risultante è stato confrontato con la nuvola di punti ottenuta dal rilievo per verificarne la precisione geometrica.
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Testi, Cesare. "Lo stato dell’arte della sicurezza antincendio in italia: il passaggio dall'approccio di tipo prescrittivo a quello di tipo prestazionale e le nuove prospettive per la tutela dagli incendi negli edifici di interesse storico-artistico. Un caso di studio: l'incendio del Teatro La Fenice di venezia." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/12226/.

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Abstract:
L'elaborato ha l'obiettivo di illustrare lo stato dell'arte della sicurezza antincendio in Italia e descrivere al contempo il cambiamento che, negli ultimi anni, sta interessando la materia in ordine alle modalità di approccio progettuale, ovvero della repentina traslazione da un quadro normativo di tipo "prescrittivo" a quello di tipo "prestazionale". Verranno illustrate le principali disposizioni europee che hanno dato avvio a questo nuovo modo di intendere la sicurezza contro il rischio di incendio, nonchè come l'Italia abbia recepito tali nuovi concetti e strumenti non solo nei settori della normazione e della certificazione, ma anche in quello della ricerca su prodotti ed opere di costruzione. Verranno illustrati in modo particolare il DM 9/5/2007, con il quale vengono fornite le prime direttive per l’attuazione dell’approccio prestazionale ed il recente DM 3/8/2015, cosiddetto Codice di Prevenzione Incendi, con il quale il Dipartimento VV.F. ha di fatto ufficializzato la necessità di ricorrere ai principi della Fire Safety Engineering. Alla luce poi delle difficoltà inerenti l'applicazione di misure prescrittive negli edifici tutelati ai sensi del D. Lgs. 22 gennaio 2004 n. 42, l'elaborato illustrerà come il metodo prestazionale, pur sempre nel rispetto della sicurezza di persone e beni, risulti più flessibile verso determinate esigenze. Verrà illustrato come i mezzi e le tecnologie oggi disponibili consentano un approccio alla materia sicuramente più mirato, oltre che per l'ovvia necessità di limitare gli oneri inutili. L'elaborato si conclude con un caso di studio relativo all'evento che nel 1996 ha coinvolto, e quasi del tutto distrutto, il Teatro La Fenice di Venezia: verranno illustrate le varie fasi dell'evento, a partire dall'accertamento delle cause da parte della Procura fino alle attuali misure di protezione dagli incendi adottate nel nuovo Teatro ricostruito su progetto di Aldo Rossi.
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BRESSI, Barbara. "Efficacia, fattibilità e sicurezza di un programma di esercizio fisico per la salute delle ossa negli uomini che ricevono la terapia di deprivazione androgenica per il tumore della prostata: stato dell’arte e proposta di intervento evidence-based." Doctoral thesis, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, 2022. http://hdl.handle.net/11380/1278338.

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Abstract:
Introduzione La terapia di deprivazione androgenica (TDA) causa svariati effetti collaterali che aumentano il rischio di cadute accidentali e fratture negli uomini con cancro alla prostata (PCa). Anche se l'esercizio fisico (EF) e uno stile di vita sano sono raccomandati nei sopravvissuti al cancro per contrastare gli effetti collaterali del trattamento, pochi individui rispettano il livello di EF raccomandato. Obiettivi L’obiettivo di questa tesi di dottorato è accertare l'efficacia di un programma di EF nel prevenire la salute delle ossa (densità minerale ossea (DMO), cadute accidentali e fratture), e di verificarne la sua fattibilità e sicurezza nei pazienti con PCa che ricevono TDA. Metodi Sono state condotte due revisioni sistematiche della letteratura. Abbiamo cercato in MEDLINE, EMBASE, CINAHL e Cochrane Library studi randomizzati controllati che valutassero l’efficacia dell’EF sulla salute delle ossa, e anche la sua fattibilità e sicurezza negli uomini con PCa che ricevono TDA. Abbiamo condotto uno studio osservazionale nel territorio di Reggio Emilia per descrivere lo stile di vita e le abitudini di EF dei pazienti con nuova diagnosi di PCa, invitandoli a partecipare ad una intervista svolta di persona o per telefono. Inoltre, abbiamo progettato uno studio pilota in corso che esamina la fattibilità e sicurezza di un intervento sperimentale di EF multicomponente in pazienti con PCa che attualmente ricevono TDA associata a radioterapia. Questo intervento allineato con le preferenze individuali, rivolto alle funzioni psicofisiche e cognitive, è specificamente mirato a prevenire cadute accidentali e fratture con un adeguato volume di esercizio. Risultati Nessuno degli studi inclusi nelle due revisioni sistematiche ha indagato l'efficacia di un programma di EF nel prevenire cadute accidentali e fratture. Tuttavia, i dati preliminari suggeriscono che interventi di EF multicomponenti sono probabilmente efficaci nel ridurre la perdita di DMO, soprattutto quando comprendono esercizi di rinforzo muscolare e di impatto o l'allenamento di calcio. Anche se l’EF sembra fattibile nei pazienti con PCa che ricevono TDA, l'allenamento di calcio dovrebbe essere prescritto con cautela per motivi di sicurezza. Più della metà degli uomini intervistati nello studio osservazionale (21 su 40) non raggiungeva il livello di EF raccomandato per i sopravvissuti al cancro, e non erano disposti a cambiare il loro stile di vita. Tuttavia, il 40% del campione ha riferito il proprio interesse a partecipare ad un programma di EF. Ad oggi, cinque partecipanti sono stati inclusi nello studio pilota in corso: oltre ai dati sulla fattibilità e sicurezza dell'intervento sperimentale, indaghiamo il suo impatto su forza muscolare, equilibrio, fatigue, disturbi dell'umore, funzione cognitiva, qualità della vita e soddisfazione dei partecipanti. Registreremo anche cadute accidentali e fratture che si verificano durante l'intervento, fino a un anno di follow-up. Conclusioni L'EF è raccomandato per contrastare gli effetti collaterali della TDA negli uomini con PCa. Tuttavia, ad oggi mancano prove dell'efficacia dell’EF nel prevenire cadute accidentali e fratture e la perdita di DMO. I programmi di EF multicomponente sembrano fattibili e sicuri in questa popolazione, ma gli eventi avversi dovrebbero essere sistematicamente documentati secondo le attuali linee guida. I nostri dati suggeriscono che una parte rilevante degli uomini con nuova diagnosi di PCa non è sufficientemente attiva, e anche quando esposti a fattori di rischio comportamentali, non sono disposti a cambiare il loro stile di vita. Gli operatori sanitari dovrebbero approfittare del momento della diagnosi e applicare strategie per motivare i pazienti alla pratica di EF e all'adesione a stili di vita più sani.
Background Androgen Deprivation Therapy (ADT) has side effects which increase the risk of accidental falls and fractures in men with prostate cancer (PCa). Although physical exercise (PE) and healthy lifestyle are recommended in cancer survivors to counteract the side effects of treatment, few individuals comply with the recommended level of PE. Objectives The aim of this Ph.D. research thesis is to ascertain the effectiveness of PE on bone health (bone mineral density (BMD), accidental falls and fractures), and to verify its feasibility and safety in patients with PCa receiving ADT. Methods Two systematic reviews were conducted. We searched in MEDLINE, EMBASE, CINAHL and the Cochrane Library for randomized controlled trials (RCTs) investigating the effectiveness of PE on bone health and, also its feasibility and safety in men with PCa receiving ADT. A cross-sectional study was conducted in an Italian hospital setting to describe the lifestyle of individuals with PCa. Men newly diagnosed with PCa were consecutively invited to participate in a structured interview that was conducted either in person or by telephone. We collected data on their PE habits and motivation to change towards healthier behaviors. Furthermore, we designed an ongoing pilot study that examines the feasibility and safety of a multicomponent experimental PE intervention in patients with PCa that are currently receiving ADT associated with radiotherapy. This PE intervention is aligned with individual preferences, it addresses psychophysical and cognitive functions, and it is specifically targeted at preventing accidental falls and fractures with an appropriate volume of exercise. Results None of the RCTs included in the two systematic reviews investigated the risk of accidental falls and fractures. Nevertheless, preliminary data suggest that multicomponent PE interventions are likely to be effective in reducing BMD loss, especially when involving resistance and impact-loading exercise or football training. Although PE seems feasible in patients with PCa receiving ADT, football training should be prescribed with caution for safety reasons. More than half of the men interviewed in the cross-sectional study (21 out of 40) did not reach the recommended PE level for cancer survivors, and were not willing to change their lifestyle. However, 40% of the sample reported their interest in participating in an exercise program. To date, five participants have been included in the ongoing pilot study: in addition to data on feasibility and safety of the experimental intervention, we investigate its impact on muscle strength, balance, fatigue, mood disturbances, cognitive function, quality of life, and participants’ satisfaction with the intervention. We are also going to record the number of accidental falls and fractures occurring during the intervention, up to one year of follow-up. Conclusions PE is recommended to counteract the side effects of ADT in individuals with PCa. Nevertheless, the evidence of the effectiveness of PE to prevent the risk of accidental falls and fractures and the loss of BMD is lacking. Multicomponent PE targeting bone health seems feasible and safe in this population, but adverse events should be systematically documented, according to current guidelines. Our data suggest that a relevant proportion of the men newly diagnosed with PCa are insufficiently active and, even when exposed to behavioral risk factors, they are not willing to change their lifestyle. Health-care professionals who deal with this population should take advantage of the teachable moment and apply strategies that support patients' motivation to exercise and adherence to healthier lifestyles.
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FADDA, MARIA LUISA. "Giudizio immediato sullo stato di degrado dei ponti in c.a. basato su indagini low-cost." Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2016. http://hdl.handle.net/11584/266696.

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Abstract:
The structural engineer is often involved to express an opinion on the state of efficiency of the existing structures. This is partly because, in Italy, a large part of structures was built before the middle of the last century. Indeed, the 14th General Census of Population and Housing in 2001, released by Istat, that counted 12.774.131 buildings and 38.397 building complexes, for a total of 12.812.528 units, shows that 19,2% (2.150.259) was built before 1919, 12,3% between 1919 and 1945, 50,0% between 1946 and 1981; 11,5% from 1982 to 1991 and 7,0% since 1991. In addition to building, the field of road infrastructure requires as well special attention. In recent years the efficiency of infrastructure has been questioned due to various phenomena such as the increase in traffic loads, increasing the speed of travel, the changes of the relevant legislation relating to safety standards. The functionality of the bridges depends closely on a good inspection activities, and the lack of a proper and timely maintenance, entails an increase of the deterioration and therefore higher costs of repair. The periodic assessment of the conditions of stability of infrastructures is part of the duties of the company and Agencies owners of the roads. They are therefore directly responsible for any damage suffered by road users in dependence of instability or collapse of the bridges. There is therefore the need to assess the reliability of the infrastructure, with particular attention to those who, although they have far exceeded their threshold of useful life, are still in operation. In recent years, many companies of management of road networks have turned their interest to the definition of systems of Bridge Management System (BMS). BMS is the set of inspection, investigation, maintenance, repair of a group of bridges, organized according to priority, with the support of computer databases and algorithms officers. The state of conservation is characterized by assigning qualitative judgments. Some BMS provide for the detection of the extension and intensity of the defects, others associate to each element a qualitative index relative to the condition in which is each element. The bibliographic study, showed that no existing method considers the location of the damage within the element in which it manifests itself, although it a fundamental parameter for a correct diagnosis as closely related to the kinematic mechanism of collapse. The goal of my research work has been to provide a useful decision support tool during the data analysis of inspection, identifying a mode of low-cost and immediate investigation, for concrete bridges, which achieves a reliable judgment on the static condition of the structure inspected. It has been given special attention to concrete structures, the most widely used material in the field of civil construction. Forty years ago, it was presented as a material with low maintenance and almost unlimited duration. Quite different is the situation that presents itself today to the industry, it is remarkable the presence in Italy of reinforced concrete structures subjected to situations of instability for which you need to make thorough checks to assess their strength. The process that we propose is based: on visual observation of the bridge and on the analysis of the data obtained by means of instrumental tests carried out on the material to be inspected. Assuming that to do a good structural diagnosis, we must find the right compromise between reliability and invasiveness, it has been chosen, as a primary investigation, non-destructive tests, ie the complex of tests and surveys that do not alter the material and do not require the destruction of the structure. In particular, among the various non-destructive techniques, I chose to use the rebound hammer and ultrasonic testing techniques. In order to verify the reliability of non-destructive testing, it has been arranged a campaign of experimental investigation of a series of mixtures, packaged with concrete class different to be able to evaluate a wide range of resistances. They were made a total of 100 cubic test pieces of side 15 cm. They were then subjected to non-destructive tests for the measurement of the ultrasonic velocity and the rebound number, and in the end they were subjected to a breaking test for the determination of the compressive strength. It was then studied the correlation between the non-destructive testing and compression testing. The classical approach for the study of the correlation is to calibrate the regression lines between the indirect properties and the material characteristics and constructional of interest. The proposed methodology is based instead on the use of neural networks, which is a simple and quick tool of correlation between the measured and the mechanical properties of the material. From this practical application it has been identified neural networks as a way to better predict the value of concrete strength investigated, starting from the use of the results obtained by the low-invasive investigations. The proposed method of assessment can be summarized into two steps: • Visual inspection: identification and classification of any degradations and failures on the structure, it must be targeted to the identification of critical points that present and guide the subsequent phases of diagnostic. During the visual inspection is to be assessed the condition of each structural element, identifying extension, intensity and localization of all types of defect present. • Instrumental analysis: mechanical characterization of materials based on low-invasive investigations (NDT). For each significant parameter is assigned a numeric value that will form the basis for the calculation of the function of judgment of the single element (Fe). Adding the evaluation carried out for every individual element that make up the bridge and comparing this value to the sum of the defects that may potentially occur in the observed structure, you obtain the function evaluation of the whole structure (Fs). The parameters for the assessment of the condition of the structure are therefore: • data observable during visual inspections; technical arguments made by experts about the static scheme of the structure from which flows the importance that can have the location of the defect within the element on which it appears, • the results of instrumental tests carried out on the material constituting the bridge. The innovative aspect of the proposal, compared to the existing methods, is the introduction of two factors by which you can evaluate the location of the damage (Li), and use the mechanical characterization of the material as a parameter of judgment (Ti). In support of the calculation method I proposed the Evaluation Tables to be completed during the visual inspections to note down observations. In this way you can make it clear how, starting from what was found during the inspection, for each structural element, it was possible to issue the final judgment. The applicability of the method was verified by means of application on three real structures. The first two are located in Pixina Manna (Pula) and the third structure is located a few kilometres far from the city of Cagliari. Application examples show that the method is an important aid to the evaluation of the structure, providing a guide for the technician who must carry out the survey and directing a uniformity of opinion.
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LYSOVA, TATIANA. "The Problematization of Urban Insecurity and Video Surveillance as a Solution in Budapest (Hungary) and Milan (Italy)." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2022. http://hdl.handle.net/10281/382009.

Full text
Abstract:
This study is devoted to the investigation of urban insecurity and the implementation of video surveillance in public spaces. It aims at contributing to the current body of knowledge by conducting a problematisation analysis of urban insecurity, grounding it in the local context. Given the logic of the problematisation analysis, video surveillance is analysed as a solution. Focusing on Budapest and Milan, two contrasting cases within Europe regarding their socio-economic situation, the research draws on two theoretical approaches: surveillance society and security state, based on Foucault’s ideas. The research applies a mixed-methods approach to the study, utilising desk-based research, semi-structured interviews, and multilevel modelling. The desk-based research facilitates the profound exploration of the local contexts and the analysis of the discourses on urban insecurity in the relative legislation. Semi-structured interviews are used for acquiring knowledge on the ways of construction of urban insecurity and video surveillance by the experts and representatives of NGOs directly involved in dealing with the problem of urban insecurity in the studied contexts. Lastly, the multilevel analysis facilitates understanding the impact of the presence of video surveillance cameras on the perception of insecurity in Hungary and Italy. The research findings suggest that urban insecurity is a complex social phenomenon deeply grounded in objectively existing and constructed phenomena. Therefore, video surveillance might be a partial solution, implemented along with other situational and social interventions and in compliance with several conditions. The findings propose policy recommendations that include a suggestion to invest in obtaining high-quality and reliable data on the roots of urban insecurity in the city to fill in the gaps in knowledge and policies. Another significant proposal is to open a communication channel with the local inhabitants.
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DI, FELICE LORENA. "Qualità della sicurezza in Europa: la formazione dell'operatore di Polizia come leva stategica per l'integrazione: studio di caso in quattro paesi UE e indicazioni metodologiche per una sperimentazione internazionale." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2011. http://hdl.handle.net/10280/1028.

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Abstract:
La ricerca approfondisce il rapporto tra qualità della sicurezza e qualità della formazione ai fini di realizzare uno spazio di sicurezza libertà e giustizia in Europa. Lo studio rivolge particolare attenzione alla formazione di polizia erogata in Europa dai differenti sistemi organizzativi che determinano l’accesso alla professione sviluppando un’analisi trasversale dei diversi Paesi da cui trarre gli elementi comuni attinenti al profilo di poliziotto. L’organizzazione delle forze di polizia negli Stati dell’Unione è risultata complessa e diversificata si è quindi impostato lo sviluppo della ricerca secondo la metodologia dello studio di caso, riferendosi a Italia Francia, Regno Unito, Polonia, Quattro Paesi significativi e rappresentativi . Obiettivo specifico dell’ analisi è pervenire a un profilo professionale formativo comune che permetta l’elaborazione di un’azione finalizzata alla definizione e alla successiva sperimentazione di un sistema di monitoraggio della qualità della formazione erogata nelle Scuole di polizia europee.
This Research investigates the relationship between security and education to realize an Area of security, freedom and justice in Europe. The focus is on Constable Courses of Police Training Schools within The European Union to find out a competency framework for cope. The Study is fully aware of the fact that different Police Training Systems are used within the Member States. Regarding this aspect the Research proposes study cases about Italy, France, United Kingdom and Poland. Its purpose is to have a vision on the core tasks of police and then to propose quality control standards to be implemented in National Police Courses.
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Gambato, Francesco. "Utilizzo di tecnologie avanzate per applicazioni di "high speed cooking"." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2015. http://hdl.handle.net/11577/3424635.

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Abstract:
The microwave (MW) technology has become crucial in "high speed cooking" equipment. This new generation of cooker is still being refined and still finding its place in today's kitchens, but it is clear that these new high speed ovens can cook a wide variety of products and cook them faster than anything previously on the market. In ordinary cooking, heat is applied to the outside of food and it gradually penetrates to the inside. In MW cooking, the heat is generated within the food. Thus, a shorter heating time and a higher efficiency are some of the benefits of this technology. MW cooking is rapid, but non-uniform. MW heating is non-uniform mainly because of the inherently uneven distribution of the electromagnetic (EM) field inside the oven cavity. As the energy penetrates a lossy material, it is absorbed and less of it remains to penetrate further. Thus, energy absorption is non-uniform. Moreover, the energy absorption process is strongly affected by shape, size, dielectric properties of materials, position of the workload, as well as by the cavity geometry and dimensions. MW heating systems must provide uniform heating to obtain high quality products and avoid the so-called hot spots and cold spots. Traditionally, the temperature uniformity is accomplished by moving parts within the applicator, using mode stirrers, employing turntable or a combination of these techniques. Unfortunately, these techniques are not applicable within all type of resonant cavities. Other techniques which do not involve moving parts are: the pulsing MW energy or the phase shifting for different sources of MW energy. The phase shift technique and its effects on the EM field distribution and heating of a workload is discussed in the Thesis. The study of MW power sources has increased popularity among researchers in the field of cooking systems. In the last few years the innovative high frequency power solid state devices has gained much attention in place of magnetron due to their higher performances. In particular, a more careful control of the cooking process, which guarantees a more uniform heating of the foodstuff, can be achieved by using the solid state devices. This result can be reached, for instance, by using a properly phase shift for different sources of MW energy and it is discussed in the Thesis. Another solution, that is examined, involves the use of slots in the waveguide wall, which radiate EM energy from the waveguide. Since a multi slotted waveguide can be considered as an antenna array, a proper design of the slotted waveguide antennas, which feed the launch box and the MW applicator, is proposed in order to attain a more uniform temperature distribution without the need of moving parts. The effectiveness of the aforementioned technical solutions has been verified by means of numerical simulations on a test case model of practical interest, named "panini grill". The use of MW technology ensures a sandwich is heated through without a cold centre while reducing cooking time significantly. In the 3D numerical model two physical phenomena, i.e. EM wave propagation and heat transport, are coupled together by the thermal effects of MW energy deposition and the temperature-dependent material parameters. The coupled problem is solved by means of a FEA commercial software (COMSOL). In order to achieve the design parameters for the slotted waveguide feeding system and the phase shifting, which guarantee the more uniform hating, an optimization problem has been solved. More specifically, a metamodels-based optimization method has been set up. The metamodels can significantly reduce the problem complexity and simulation time. The optimization procedure has been characterized by pre-processing, programming, and post-processing coupling COMSOL Multiphysics and Matlab software.
Nella progettazione di sistemi di cottura "high speed cooking" l"utilizzo della tecnologia a microonde si rivela essenziale. A differenza dei metodi tradizionali di riscaldamento in cui il calore fluisce dall"ambiente esterno verso l'interno, nel riscaldamento a microonde il campo elettromagnetico (EM) permette la generazione del calore all"interno del cibo stesso. Alcuni vantaggi di questo metodo sono i tempi di riscaldamento molto brevi e il rendimento elevato. Per contro, il riscaldamento a microonde è intrinsecamente non uniforme: la distribuzione del campo EM all'interno di una camera di cottura è disomogenea, altresì, l'onda EM che attraversa un workload cede energia e via via si attenua, determinando un assorbimento di energia non uniforme da parte del carico. Lo scenario si complica ulteriormente in relazione a geometria e dimensioni della cavità nonchè alla geometria, dimensioni, posizione e proprietà dielettriche del carico di cottura. Per migliorare l'uniformità del riscaldamento vengono adottate tecniche che favoriscono il rimescolamento del campo EM durante il processo, come ad esempio il piatto rotante e gli agitatori di campo (stirrers). Non sempre la tipologia del sistema di cottura permette l'utilizzo di parti meccaniche in movimento per l'agitazione del campo e quindi la mitigazione di hot spot e cold spot. In alcuni casi vengono utilizzate tecniche senza parti mobili quali: l'accensione intermittente di sorgenti a microonde di potenza o lo sfasamento tra le sorgenti. Quest'ultima tecnica, ed in particolare i suoi effetti sulla distribuzione del campo EM e sul riscaldamento del carico di cottura sono stati affrontati in questa tesi di dottorato. Lo studio delle sorgenti a microonde di potenza è diventato sempre più importante tra i ricercatori che si occupano di sistemi di cottura. Negli anni recenti, i dispositivi a stato solido, caratterizzati da prestazioni sempre più elevate, hanno trovato impiego in molte aree di applicazioni prima riservate ai magnetron. In particolare, l'utilizzo di generatori a stato solido consente un controllo della cottura più accurato garantendo un riscaldamento uniforme del cibo, per esempio agendo sullo sfasamento tra le diverse sorgenti a microonde. Una ulteriore tecnica, oggetto di indagine in questa tesi, per migliorare le prestazioni di cottura del cibo si giova dell'utilizzo di opportune aperture di accoppiamento tra le guide d'onda e la camera di lancio, ovvero antenne a fessura utilizzate per realizzare una schiera di antenne in una guida d'onda. L'efficacia delle tecniche proposte per migliorare l'obiettivo del riscaldamento uniforme è stata verificata tramite simulazione numerica di un prototipo d'interesse pratico: un sistema di cottura detto "panini grill" che grazie all'utilizzo della tecnologia a microonde permette di riscaldare un sandwich anche all'interno e ridurre significativamente i tempi di cottura. Il corrispondente modello multifisico 3D è stato realizzato mediante il software commerciale COMSOL Multiphysics che sfrutta il metodo degli elementi finiti per le simulazioni. In relazione agli accorgimenti impiegati, il problema di determinare quali siano i valori delle loro grandezze peculiari (e.g. sfasamento tra le sorgenti a microonde, layout schiera di antenne) che assicurano una cottura uniforme, è stato affrontato come un problema di ottimizzazione. In particolare, il metodo di ottimizzazione utilizzato si basa sulla costruzione di metamodelli al fine di ridurre la complessità ed il tempo complessivo di simulazione del modello numerico multifisico. Il processo di ottimizzazione ha coinvolto fasi di pre-elaborazione, programmazione e postelaborazione attraverso l'accoppiamento tra COMSOL e il software di calcolo scientifico Matlab
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Marconi, Enrico. "Influenza dell'orditura delle travi nella risposta sismica di strutture a telaio." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:
Nella presente trattazione vengono presentati i risultati ottenuti da analisi sulle proprietà dinamiche e sulla risposta sismica di strutture in c.a. intelaiate con travi principali ordite in modo differente ai vari livelli di piano. Dopo alcune considerazioni iniziali sulle problematiche della valutazione della sicurezza strutturale e di conseguenza della riduzione della vulnerabilità sismica degli edifici esistenti,si è proceduto alla descrizione della struttura di riferimento, all'analisi dei carichi ed alla progettazione statica. Si è quindi passati alla descrizione dei modelli considerati nello studio; essi sono 7 e si differenziano per la disposizione delle travi ai vari piani. Solamente nel perimetro della struttura, sui lati ortogonali alle travi, sono disposti cordoli. L'analisi modale è stata condotta ricavando i periodi propri di vibrazione nelle tre direzioni X,Y,ϑ per i modi di vibrare dei modelli considerati; in particolare i periodi del primo modo di vibrare sono stati riportati in un istogramma in funzione dei modelli studiati. Lo studio della risposta sismica è stato ricavato mediante analisi sismica con spettro di risposta e analisi sismica con accelerogrammi di tipo lineare dinamica. Dal confronto dei risultati dei due diversi tipi di analisi si osserva che la diversa disposizione delle travi principali ai vari livelli di un edificio con struttura intelaiata in c.a. determina negli elementi verticali resistenti sollecitazioni e spostamenti caratterizzati da una certa variabilità. La conoscenza dei comportamenti non è solo utile quando si deve affrontare il tema della valutazione degli edifici esistenti, ma anche quando si devono progettare nuove costruzioni. Dallo studio emerge che le strutture con orditura delle travi alternata ad ogni piano hanno un comportamento molto simile a quello delle strutture 3D, uniforme nelle due direzioni ortogonali, quindi si può affermare che, a conti fatti, non sono così sbagliate le soluzioni alternate singole.
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CARTOCETI, GRETA. "EMPLOYEE BENEFIT PLANS E PIANI DI WELFARE AZIENDALE NEI SISTEMI DI SICUREZZA SOCIALE STATUNITENSE E ITALIANO." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2018. http://hdl.handle.net/2434/551280.

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Abstract:
Il presente studio analizza le componenti pubblicistiche e privatistiche del Sistema di Sicurezza Sociale statunitense, rispettivamente rappresentate dalla Social Security e dai programmi di Medicare e Medicaid, nonché dagli Employment-Based Benefit Plans e dagli Individual Saving Accounts. L’analisi si focalizza in particolare sulla disciplina dettata dalla legge federale (ERISA) in riferimento ai Pension Benefit Plans, Health Care Plans e Welfare Benefit Plans, dei quali vengono analizzate la genesi, le funzioni e le previsioni normative che ne regolano il funzionamento. La seconda parte dello studio, invece, descrive il Sistema di Sicurezza Sociale italiano, con particolare attenzione per i problemi di sostenibilità che oggi affliggono la Previdenza obbligatoria e per il ruolo di “sostengo” che la cd. Previdenza contrattuale è chiamata a svolgere per sopperire alle carenze della prima. Quest’ultima, in particolare, viene analizzata in tutte le sue componenti, rappresentate dalla previdenza complementare, dai fondi sanitari integrativi, dagli enti bilaterali, dagli ammortizzatori contrattuali e dal welfare aziendale. Costituisce, tuttavia, il focus principale dello studio il fenomeno più recente del Welfare Aziendale, del quale vengono messe in luce le potenzialità e gli aspetti controversi, specialmente in ordine alla sua collocazione all’interno del Sistema di Sicurezza Sociale. Non mancano, infine, considerazioni sulle conseguenze derivanti dal progressivo spostamento del baricentro delle tutele previdenziali e assistenziali tradizionalmente erogate dalla Previdenza obbligatoria verso forme di collaborazione “integrata” tra soggetti pubblici e privati, che lascia presagire un progressivo e preoccupante retrenchment dello Stato nella gestione della “cosa pubblica”.
The first part of the study analyzes the public and private components of the U.S. Social Security System, represented respectively by the Social Security and Medicare & Medicaid Programs, as well as the Employment-Based Benefit Plans and the Individual Saving Accounts. The analysis focuses particularly on the discipline provided by the federal law (namely ERISA) regulating the Pension Benefit Plans, the Health Care Plans and the Welfare Benefit Plans. The second part of the study describes the Italian Social Security System in its general features and the problems of sustainability currently affecting the Public Pension Pillar, as well as the role played by the so-called Occupational Schemes to cover the shortcomings of the former. The latter is comprised by complementary pensions schemes and supplementary health care schemes, bilateral bodies, contractual dampers and the so-called Welfare Aziendale. In conclusion, the study highlights the consequences of the gradual shift from the Public Pension Pillar to Occupational Voluntary Schemes in providing pension and health care treatments, which suggests a progressive and worrying retrenchment of the State from the management of public affairs.
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Books on the topic "Stato di sicurezza"

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Mastelloni, Carlo. Cuore di Stato: Storie inedite delle Br, i servizi di sicurezza, i Protocolli internazionali. Milano: Mondadori, 2017.

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Graziano, Giuseppe. Più sicurezza, più garanzia: Scelte politiche ed opzioni tecniche in materia di sicurezza e di giustizia nel quadro della riforma federale dello Stato. Formello, RM: Edizioni SEAM, 2000.

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Calabrò, Gian Pietro. Diritto alla sicurezza e crisi dello Stato costituzionale: Saggio di teoria e filosofia del diritto. Torino: G. Giappichelli, 2003.

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Cestone, Giovanna, and Lucilla Conigliello, eds. La conservazione di interi nuclei documentali. Un diverso approccio alla conservazione e al restauro. Il caso della Biblioteca di scienze sociali di Firenze. Florence: Firenze University Press, 2018. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-728-3.

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Abstract:
Nel 2012 i libri del fondo antico della Biblioteca di scienze sociali di Firenze presentano i primi segnali di deterioramento delle legature, a causa delle forti escursioni di temperatura e umidità dell’ambiente di conservazione. Mentre l’Ateneo realizza un nuovo impianto di climatizzazione, la Regione Toscana e i funzionari della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze elaborano un progetto per la messa in sicurezza dell’intero fondo, per rallentare il processo di deterioramento dei materiali e prevenire o stabilizzare i danni già presenti. L’innovativa metodica messa in atto nella Biblioteca è stata illustrata in un seminario tenuto il 24 novembre 2016 presso il Polo di scienze sociali dell’Università di Firenze e il presente volume raccoglie gli interventi dei partecipanti.
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Baggiossi, Italo. Le torri costiere della Toscana: Un affascinante itinerario lungo il litorale toscano alla scoperta di quei singolari monumenti che per secoli garantirono la sicurezza degli stati costieri, un viaggio a ritroso nel tempo, attraverso vicende storiche, testimonianze, e leggende di coloro che vissero e lottarono attorno a questi antichi baluardi. Roma: Newton Compton, 1988.

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Arcuri, Alberto. Sicurezza integrata e welfare di comunità. Edited by Tommaso Giupponi. Fondazione Bologna University Press, 2022. http://dx.doi.org/10.30682/sg314.

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Abstract:
Il volume affronta il rapporto tra la sicurezza integrata (intesa come l’insieme degli interventi assicurati dai diversi livelli territoriali di governo, al fine di concorrere, alla promozione e all’attuazione di un sistema unitario e integrato di sicurezza per il benessere delle comunità territoriali) e il welfare di comunità (inteso come l’insieme delle azioni che istituzioni e comunità territoriali realizzano per creare un senso condiviso di benessere e una maggiore inclusione sociale). L’obiettivo è quello di offrire un contributo alla riflessione che, negli ultimi tempi, si va sviluppando intorno all’evoluzione che ha aperto la nozione giuridica di sicurezza oltre il nucleo primigenio della tutela all’integrità fisica delle persone e dei loro beni, per agganciarla alla questione sociale e ai temi del welfare, con un approccio integrato non solo a livello istituzionale, ma anche sociale, grazie all’apporto di quella “capillare” rete di prossimità fatta di singoli cittadini, enti e associazioni del c.d. privato sociale. I diversi contributi ospitati, in questo senso, offrono uno sguardo, interdisciplinare e teorico-pratico, su alcune delle principali manifestazioni di tale complesso rapporto. Infatti, se la sicurezza integrata deve essere intesa come una richiesta di protezione complessiva, allora essa non può prescindere né dai meccanismi attraverso cui la Repubblica garantisce i diritti e redistribuisce risorse e oneri, né dalla partecipazione attiva dei cittadini e delle comunità, le cui energie possono (e devono) essere valorizzate non solo nella realizzazione di specifici interventi, ma anche nella loro ideazione e programmazione, in conformità con le recenti previsioni del Codice del Terzo settore. Tommaso F. Giupponi è Professore ordinario di Diritto costituzionale nell’Università di Bologna, dove insegna anche Diritto parlamentare e Diritto della sicurezza pubblica. I suoi principali filoni di ricerca sono la condizione giuridica dello straniero, la forma di governo e la sua evoluzione, le immunità costituzionali, il segreto di stato, il referendum abrogativo, il processo di integrazione europea, la sicurezza, la decisione di bilancio, le autonomie regionali e locali. Tra le sue pubblicazioni, si ricordano gli studi monografici Le immunità della politica (2005) e Le dimensioni costituzionali della sicurezza (2010). Per i tipi di BUP ha curato, da ultimo, il volume L’Amministrazione di pubblica sicurezza e le sue responsabilità (2017). Alberto Arcuri è Assegnista di ricerca in diritto costituzionale alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e docente a contratto di Constitutional Law: foundations and global perspectives all’Università di Bologna. Le sue ricerche e pubblicazioni riguardano soprattutto le fonti del diritto, la forma di governo e la loro evoluzione, con particolare riferimento al Governo, alla sua organizzazione e al suo potere normativo.
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Vincieri, Martina. L'integrazione dell'obbligo di sicurezza. Bononia University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.30682/sg288.

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Abstract:
Il presente studio monografico indaga gli strumenti variamente deputati ad accrescere le garanzie di tutela della salute dei lavoratori e ad elevare gli standard di sicurezza previsti normativamente. Rispetto alle previsioni di cui al d.lgs. n. 81/2008 possono essere create, ad iniziativa del datore di lavoro o in accordo tra le parti, misure o soluzioni ulteriori dirette al perfezionamento e all’integrazione dell’obbligo di sicurezza. La trattazione si snoda attraverso le «buone prassi», quali atti unilaterali del datore di lavoro, le misure inserite e negoziate all’interno di una intesa contrattuale, prevalentemente a livello d’azienda, nonché i modelli organizzativi, frutto di una scelta libera e insieme “necessitata” del datore di lavoro. L’Autrice si sofferma sull’esatto raccordo con l’art. 2087 c.c., posto che le soluzioni migliorative, unilaterali o contrattate, e i modelli organizzativi sono considerati misure per adempiere l’obbligo di sicurezza. La rilevanza degli strumenti menzionati induce a riflettere sulle conseguenti implicazioni giuridiche e a verificarne la diffusione in altri Stati membri. L’analisi comparata è, in particolare, volta a mettere in luce i meccanismi partecipativi e le sedi di confronto e di promozione della formazione di regole in azienda per la tutela della sicurezza sul lavoro.
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Bellosta-López, Pablo, Julia Blasco-Abadía, Javier Belsué Pastora, Morten S. Hoegh, Thorvaldur S. Palsson, Steffan Wittrup Mc Phee Christensen, Pedro L. Berjano, et al. Linee guida di buona pratica per la gestione del dolore e i disturbi muscolo-scheletrici nei lavoratori e nelle aziende. Universidad San Jorge, 2022. http://dx.doi.org/10.54391/123456789/753.

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Abstract:
Le azioni volte a migliorare la salute e la sicurezza sul lavoro sono nate dalla necessità di proteggere dagli incidenti i dipendenti che lavorano nelle industrie europee, come le centrali nucleari o le grandi industrie chimiche. Oggi, questo campo si è evoluto in molte direzioni, e la prevenzione e la gestione dei disturbi muscoloscheletrici (DMS) è una delle sue principali linee d'azione, dato che sono la ragione principale per cui i lavoratori si assentano dal lavoro. In particolare, la prevalenza dei DMS rappresenta più di 1,3 miliardi di persone e una perdita di più di 100 milioni di anni di vita a causa della disabilità; sono una causa comune di inabilità e di assenza per malattia. Storicamente, l'approccio ai DMS sul posto di lavoro si è concentrato sull'adozione di misure ergonomiche, che in alcuni casi sono state positive. Tuttavia, nonostante le misure ergonomiche e biomeccaniche siano ampiamente implementate sul posto di lavoro, la crescente prevalenza dei DMS su scala globale indica che non sono misure sufficienti da sole, quindi sono necessari nuovi approcci olistici che tengano conto degli aspetti biologici, psicologici e sociali per affrontarli. L'Alleanza europea Prevent4Work per la prevenzione dei DMS sul posto di lavoro ha sviluppato questo documento come guida basata sulle più recenti e rilevanti conoscenze scientifiche. Sia le aziende che i loro dipendenti possono beneficiare delle raccomandazioni di questa guida.
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Fondaroli, Désirée. Le ipotesi speciali di confisca nel sistema penale. Bononia University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.30682/sg234.

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Abstract:
Le ipotesi speciali di confisca si contraddistinguono nel sistema penale per l’allontanamento dal modello della misura di sicurezza patrimoniale ex art. 240 c.p. e per le peculiarità comuni alla loro disciplina (obbligatorietà, anche in caso di applicazione della pena su richiesta delle parti; estensione della ablazione al valore equivalente). La misura di prevenzione patrimoniale (artt. 2 ter ss. l.n. 575/1965) e la confisca ex art. 12 sexies l.n. 356/1992 in primis, ma soprattutto la disciplina penale societaria e la legislazione relativa alla responsabilità "da reato" degli enti, testimoniano della tendenziale rinuncia del legislatore alla confisca dei beni "pertinenti" al reato a favore della re-introduzione di figure lato sensu di "confisca generale", che registrano nei fatti una significativa compressione dei diritti non solo dell’interessato, ma – nonostante il tenore delle norme – anche del "terzo" individuato, a seconda dei casi, nella "persona estranea al reato", nella "persona offesa", nel "danneggiato", nel "terzo di buona fede"). Lungo tale direttrice, evidente nell’ambito delle strategie di contrasto alla c.d. criminalità economica e condivisa dalla normativa europea e sovranazionale, l’ablazione patrimoniale è divenuta sanzione a pieno titolo: talora "pena principale" (art. 19, D.lgs. n. 231/2001), più spesso "pena accessoria", addirittura anticipata alla fase delle indagini preliminari attraverso lo strumento del sequestro preventivo finalizzato alla confisca (art. 321, comma 2 c.p.p.; art. 53 D.lgs. n. 231/2001). Dalle premesse poste scaturisce l’esigenza di una rinnovata attenzione verso le guarentigie costituzionali, che in ordinamenti come quello della Repubblica Federale Tedesca sono state invocate dal "Giudice delle Leggi" (Bundesverfassungsgericht) in funzione di garanzia dei diritti fondamentali dei singoli.
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Indagine conoscitiva ai sensi dell'articolo 144 del regolamento, sullo stato attuale della fusione nucleare ai fini degli usi pacifici, sulle sue prospettive e sui problemi di sicurezza: Indagine conoscitiva deliberata e svolta dalla XII Commissione industria nel corso della IX Legislatura, riassunta e conclusa dalla X Commissione attività produttive nel corso della X Legislatura. [Italy]: Servizio commissioni parlamentari, 1987.

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Conference papers on the topic "Stato di sicurezza"

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Mastronardi, Luigi, and Elena Battaglini. "Turismo sostenibile e tensioni urbane nel terzo millennio." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7990.

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Abstract:
Il processo di urbanizzazione è un fenomeno che, negli ultimi decenni, ha registrato notevoli cambiamenti, i quali hanno avuto delle ripercussioni sulla distribuzione della popolazione mondiale tra aree urbane e rurali. L’aumento di popolazione nei centri urbani sta già creando problemi relativi alla produzione e allo smaltimento dei rifiuti e alla disponibilità e qualità della risorsa idrica, come anche problemi di sicurezza sanitaria nelle periferie che continuano ad espandersi in assenza di infrastrutture e servizi. In relazione a ciò, il modello di sviluppo urbano sostenibile assume una valenza strategica in termini sociali, economici ed ambientali. Il turismo può, infatti, contribuire ad aumentare la vitalità economica delle città e a rafforzare il senso di identità urbana. Il turismo sostenibile contribuisce, inoltre, a mantenere l'integrità ambientale e culturale delle comunità, a conservare il patrimonio naturale e le zone ecologicamente sensibili. In questa Sessione dedicata al turismo è stata avviata una riflessione su ciò che il turismo può e deve fare per la sostenibilità del territorio, in maniera particolare di quello urbano. Diventa fondamentale comprendere in che modo il turismo può essere un elemento che può dare un contributo significativo allo sviluppo e all’innovazione sostenibile urbana, dato il suo impatto trasversale sulla società e le sue molteplici sfaccettature ambientali, economiche, sociali, culturali. In conclusione, sulla base degli spunti emersi è lecito affermare che il turismo rappresenti una opportunità di trasformazione delle città e dei territori circostanti, modificando gli equilibri sociali e culturali, economici e urbanistici, riuscendo persino a cambiare il modo di intendere e di vivere le città.
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