Academic literature on the topic 'Spiegazioni'

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Journal articles on the topic "Spiegazioni"

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Stella, Aldo, John L. Dennis, and Chiara Nucci. "La spiegazione psico-logica di un comportamento: riflessioni su un possibile modello." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 4 (March 2012): 479–503. http://dx.doi.org/10.3280/rip2010-004001.

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Abstract:
La ricerca si incentra sulla spiegazione delle azioni e dei comportamenti e si propone l'obiettivo di confrontare la spiegazione meccanicista, da molti considerata l'unica spiegazione scientifica, con la spiegazione ermeneutica, che comprende anche la spiegazione intenzionale, fondantesi su ragioni, piuttosto che su cause. Se il sillogismo pratico esplicita la ragione, che sta alla base di un'azione e che e indicata nelle premesse, allora il pensiero esprime il suo potere causale in ordine al configurarsi dei comportamenti. Si viene cosi a delineare una spiegazione che, poiche rende manifeste inferenze, presenta il rigore della logica e si esprime nella forma di sillogismi condizionali. Tuttavia, poiche ha a che fare con ragioni e significati, che giustificano le azioni intenzionali, non si riduce alla semplice spiegazione meccanicista. Quando compaiono i significati, i processi di elaborazione cessano di essere solo automatici ed entra in gioco la soggettivita. La dimensione formale e sintattica viene integrata dalla dimensione semantica e la funzione cognitiva diventa funzione ermeneutica, che e frutto del pensiero cosciente e si esprime mediante la lingua naturale. Quest'ultima, nel suo valere come meta-linguaggio, consente di formulare la spiegazione come un discorso, il quale, adeguatamente rigorizzato, configura la "spiegazione psico-logica", che emerge oltre le spiegazioni meccaniciste e fisicaliste, pur conservandone la scientificita
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Fornaro, Mauro. "La questione della convalida in psicoterapia e psicoanalisi: tra ricerca empirica e ricerca clinica." GRUPPI, no. 2 (July 2012): 49–68. http://dx.doi.org/10.3280/gru2011-002004.

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Abstract:
Constatate le notevoli difformitŕ di interpretazioni e spiegazioni tra i vari indirizzi di psicoterapia/ psicoanalisi, l'autore avanza l'esigenza di pervenire a criteri comuni di convalida di interpretazioni e spiegazioni. Si interroga dapprima sulla cosiddetta ricerca empirica in psicoterapia, nata anche a risposta di detta esigenza. Mostrando come essa non riesca a cogliere coi suoi metodi, per lo piů "oggettivistici", le peculiaritŕ dell'oggetto della clinica, l'autore conclude che essa č complementare e non sostitutiva della clinica, anche quanto a pertinenza epistemologica. Spezza pertanto una lancia a favore della ricerca clinica, cioč della possibilitŕ di convalidare interpretazioni e spiegazioni entro l'itinerario stesso di cura. Il che puň avvenire grazie alla convergenza di vari criteri di convalida, in parte suggeriti dagli sviluppi dell'epistemologia del secondo Novecento.
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Ugazio, Valeria, Lisa Fellin, Roberto Pennacchio, Attŕ Negri, and Francesca Colciago. "L'ermeneutica triadica sistemica č davvero estranea al senso comune?" TERAPIA FAMILIARE, no. 92 (April 2010): 31–56. http://dx.doi.org/10.3280/tf2010-092002.

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Abstract:
La teoria sistemico-narrativa del cambiamento terapeutico suppone che le persone: a) normalmente non utilizzino schemi esplicativi triadici, b) ma siano in grado di contribuire a costruirli in seduta, grazie alle tecniche di conduzione del terapeuta. Per verificare questi presupposti sono state analizzate le spiegazioni fornite da 400 soggetti (studenti universitari) ad un comportamento inaspettato presentato attraverso 4 situazioni-stimolo in cui č stata manipolata l'ampiezza del campo di osservazione. I risultati dimostrano che le spiegazioni triadiche sono inconsuete, ma non del tutto estranee al senso comune e aumentano significativamente con l'allargamento del campo di osservazione dalla monade alla triade. Č soprattutto la situazione- stimolo "triadica enigmatica" che - aggiungendo una discrepanza disorientante nel comportamento degli attori - sollecita una frequenza maggiore di spiegazioni triadiche. I risultati emersi, se confermati da un campione clinico, accreditano tecniche terapeutiche che privilegiano ridefinizioni costruite attivamente dai pazienti anziché reframing "preconfezionati". Sembrano inoltre suggerire ai terapeuti di esaminare, assieme ai loro pazienti, le contraddittorietŕ che proprio l'allargamento del campo di osservazione spesso rivela.
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Maturana, Humberto. "Biologia delle spiegazioni scientifiche e riflessioni sull'amore." EDUCAZIONE SENTIMENTALE, no. 22 (September 2014): 51–61. http://dx.doi.org/10.3280/eds2014-022005.

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Palazzani, Laura. ""Spiegazioni filosofiche" di Robert Nozick: Implicazioni bioetiche." Medicina e Morale 39, no. 6 (December 31, 1990): 1157–88. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1990.1154.

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Abstract:
Il presente lavoro si propone di esaminare il pensiero di Robert Nozick (uno degli esponenti della corrente statunitense contemporanea denominata "etica pubblica"), riferendosi all'opera Spiegazioni filosofiche (1981), nella quale l'autore delinea le premesse filosofiche che supportano il suo intervento in ambito giuridico e sociale. La teoria metafisica dell'"autosussunzione riflessiva", la teoria epistemologica del "rintraccio" e la teoria etica della "spinta" e della "attrazione" convergono nell'affermazione soggettivista che sta alla base del relativismo pluralistico morale e del libertarismo politico. L'articolo mira ad evidenziare le implicazioni, implicite ed esplicite, di tali teorie nel dibattito bioetico al fine di riproporre il riferimento al personalismo realista quale autentico fondamento per una proposta in ambito pubblico che tuteli la persona nella sua globalità.
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Scamardella, Francesca. "Il silenzio "a piů voci" nelle narrazioni di clienti e avvocati." SOCIOLOGIA DEL DIRITTO, no. 2 (July 2012): 127–50. http://dx.doi.org/10.3280/sd2012-002007.

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Abstract:
Questo articolo si iscrive in un recente orientamento di ricerca, sviluppatosi prevalentemente in area statunitense e che considera il ruolo del cliente come centrale per la ri-costruzione dei fatti della causa. Esso propone l'analisi di una specifica situazione relativa al rapporto cliente-avvocato, quella in cui il cliente rimane in silenzio, omettendo circostanze rilevanti all'avvocato, per incapacitŕ ad "esprimerle" o per una specifica volontŕ. A partire da una ricostruzione di alcune delle principali spiegazioni teoriche sul tema del silenzio nel lawyering process, questo contributo analizza alcuni casi che hanno come protagonisti clienti silenziosi, ricercandone in parte le spiegazioni nella "cultura" di provenienza del cliente (e dell'avvocato) e piů in generale nel contesto in cui il caso si origina e trova soluzione.
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Loporcaro, Michele. "Da dove vengono, cosa significano e come si usano sfiga, sfigato e (che) figo/fico." XII, 2020/1 (gennaio-marzo) 12, no. 1 (March 31, 2020): 72–76. http://dx.doi.org/10.35948/2532-9006/2020.3276.

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Abstract:
Un lettore pone un quesito mettendo insieme alcune parole apparentemente tutte connesse: “Mi chiedo perché la parola fico/figo indicante normalmente il frutto dell’albero omonimo (e le grazie femminili se il sostantivo è al femminile […]) abbia assunto la connotazione gergal-giovanile di ‘bello, ganzo, sorprendente’. Come ci si è arrivati? E come si è arrivati ad usare la medesima parola per descrivere un/a bello/a ragazzo/a? E per quanto riguarda la parola sfiga invece?”. Su quest’ultimo termine chiedono spiegazioni anche una lettrice e un altro lettore che ipotizzano una possibile correlazione con il termine gergale fica e/o figa. Su quest’ultimo termine chiedono spiegazioni anche una lettrice (“Vorrei sapere come e da che cosa è nata la parola sfiga, se ha qualche correlazione con il termine gergale fica o figa e se è una parola maschilista”) e, con formulazione sintomaticamente diversa (che qui non riteniamo opportuno riportare per esteso), un altro lettore, il quale chiede se sia “iellato chi non dispone” liberamente del denotato del termine di cui sopra.
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Naticchioni, Paolo, and Antonio Scialà. "Mercato del lavoro e disuguaglianze salariali: evidenze empiriche e possibili spiegazioni." QA Rivista dell'Associazione Rossi-Doria, no. 4 (February 2015): 37–64. http://dx.doi.org/10.3280/qu2014-004003.

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Antonielli, Livio. "Donati e gli studi militari." SOCIETÀ E STORIA, no. 129 (December 2010): 585–96. http://dx.doi.org/10.3280/ss2010-129008.

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Abstract:
Claudio Donati ha sempre descritto il suo approdo alle ricerche di storia militare come casuale. Il saggio, ripercorrendo la produzione di Donati in questo ambito, mira a mettere in luce come tale passaggio sia stato tutt'altro che casuale, ma che lo studioso si sia progressivamente impadronito di metodi e strumenti della storiografia militare nella lucida prospettiva di arrivare, per questa via, a spiegazioni piů convincenti di fenomeni complessi.
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Zucchini, Francesco. "VETO PLAYERS E INTERAZIONE FRA ESECUTIVO E LEGISLATIVO: IL CASO ITALIANO." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 31, no. 1 (April 2001): 109–37. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200029567.

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Abstract:
Introduzione La maggior parte degli studi sul parlamento italiano durante la prima repubblica, rende conto delle caratteristiche permanenti della produzione legislativa (Di Palma 1978; 1987). Gli studiosi che hanno prestato attenzione al mutamento hanno finito per considerarlo come la manifestazione matura di quei fattori. Sia le spiegazioni delle caratteristiche generali del processo legislativo nel parlamento italiano, sia le spiegazioni della sua evoluzione nel tempo appaiono problematiche. Se per esempio la polarizzazione e la sfiducia reciproca fra le principali forze politiche servono a spiegare l'assenza (o la presunta assenza) di grandi riforme e sostanziali mutamenti di politica (Di Palma 1978; Sartori 1974), perché è proprio quando la polarizzazione, e verosimilmente anche il grado di sfiducia, si attenuano che il governo fatica maggiormente a ottenere per vie ordinarie l'approvazione dei propri disegni di legge, normalmente dal contenuto più ambizioso e indirizzati ad una platea più ampia di quelli di origine parlamentare? Se l'elevato grado di consenso nell'approvazione delle leggi è una conseguenza della peculiare attitudine culturale della nostra classe politica all'accordo, se non addirittura alla collusione (Pizzorno 1993), perché lo stesso fenomeno è presente in altri sistemi politici, come per esempio negli Stati Uniti, della cui somiglianza culturale al caso italiano è lecito dubitare?
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Dissertations / Theses on the topic "Spiegazioni"

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Bracchi, Luca. "I-eXplainer: applicazione web per spiegazioni interattive." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/20424/.

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Abstract:
Lo scopo di questa tesi è dimostrare che è possibile trasformare una spiegazione statica relativa all'output di un algoritmo spiegabile in una spiegazione interattiva con una maggior grado di efficacia. La spiegazione cercata sarà human readable ed esplorabile. Per dimostrare la tesi userò la spiegazione di uno degli algoritmi spiegabili del toolkit AIX360 e andrò a generarne una statica che chiamerò spiegazione di base. Questa verrà poi espansa ed arricchita grazie a una struttura dati costruita per contenere informazioni formattate e connesse tra loro. Tali informazioni verranno richieste dall'utente, dandogli la possibilità di costruire una spiegazione interattiva che si sviluppa secondo il suo desiderio.
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Gjeka, Mario. "Uno strumento per le spiegazioni di sistemi di Explainable Artificial Intelligence." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Abstract:
L'obiettivo di questa tesi è quello di mostrare l’importanza delle spiegazioni in un sistema intelligente. Il bisogno di avere un'intelligenza artificiale spiegabile e trasparente sta crescendo notevolmente, esigenza evidenziata dalla ricerca delle aziende di sviluppare sistemi informatici intelligenti trasparenti e spiegabili.
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TOFFANIN, TANIA. "LA FRAMMENTAZIONE DELL'ATTIVITA' IMPRENDITORIALE IN ITALIA: PROBLEMI, ESITI E SPIEGAZIONI A PARTIRE DA UNO STUDIO DI CASO." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2010. http://hdl.handle.net/2434/150043.

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Abstract:
In spite of the postwar economic development seen in most industrialized countries, in Italy, small-scale firms have become hegemonic. The diffusion of most small firms arose during the “economic miracle” and has produced many micro production systems across the country. As small firms have increased, diffusion and the strength of labor intensive specialization patterns have been explained by the theories of delayed development and backwardness or “last-comers” theories that have assigned Italy to a low position in the global value chain. Industrial process lag has often been considered the heritage of rural roots, strictly related to human relations and institutions preceding industrialization. Nevertheless, this distinctive form adopted by industrial development has filled a strategic position in promoting national economic growth. The division of labor within firms in Italy has been associated with rapid growth in self-employment and activities related to finance and rental intermediation. Italian entrepreneurial spirit has mostly based its wealth on labor-force accessibility and State financing, which has driven the manufacturing specialization in textiles and leather products, basic metal products, and furniture. These manufacturers need a low technological outlay and a high human labor amount that can easily be portioned. The low capital investment required for enterprise start up has supported a huge increase of firms all over the country. The State has provided a huge range of measures to decrease the production costs, including incentives for many types of firms, financial aid for areas with low socioeconomic status, interventions for exportation and trade, a special system of shock absorbers, and monetary devaluation policies. Despite the significant amount of economic analysis concerning the firm size and its transformations, only contingent research has deepened the relations between industrial structure and State regulation. Contrary to historical approaches based on backwardness late-comers or economic sociology theories of “small firms society”, this phd thesis shall attempt to investigate the central role played by national institutional laws in modeling manufacturing structure. This analysis will point out the engagement of institutions in providing huge financial aid to the growth of enterprises and regulation of specific labor relations. Hence, the system of incentives and financing has produced a dependence attitude that has reduced the entrepreneurial hazard and the commitment to firm investment over a long-term period. Despite economic and historical explanations about Italian poor specialization and backwardness, I will show that the State contingent strategy approach, involving the replacement of industrial policies, indeed, has caused the progressive diminishing of resources to converge to innovation and research, in addition to inducing skill downgrading. The result is a circular process which is enhancing the erosion of Italian manufacturing industry and increasing the vulnerability of the economic system.
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Ventani, Alessia. "Generare con transformer lineare spiegazioni di concept set medicali costituiti da termini correlati estratti da social post di pazienti." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/23059/.

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Abstract:
Le malattie rare pongono diversi scogli ai pazienti, ai loro familiari e ai sanitari. Uno fra questi è la mancanza di informazione che deriva dall'assenza di fonti sicure e semplici da consultare su aspetti dell'esperienza del paziente. Il lavoro presentato ha lo scopo di generare da set termini correlati semanticamente, delle frasi che abbiamo la capacità di spiegare il legame fra di essi e aggiungere informazioni utili e veritiere in un linguaggio semplice e comprensibile. Il problema affrontato oggigiorno non è ben documentato in letteratura e rappresenta una sfida interessante si per complessità che per mancanza di dataset per l'addestramento. Questo tipo di task, come altri di NLP, è affrontabile solo con modelli sempre più potenti ma che richiedono risorse sempre più elevate. Per questo motivo, è stato utilizzato il meccanismo di recente pubblicazione del Performer, dimostrando di riuscire a mantenere uno stesso grado di accuratezza e di qualità delle frasi prodotte, con una parallela riduzione delle risorse utilizzate. Ciò apre la strada all'utilizzo delle reti neurali più recenti anche senza avere i centri di calcolo delle multinazionali. Il modello proposto dunque è in grado di generare frasi che illustrano le relazioni semantiche di termini estratti da un mole di documenti testuali, permettendo di generare dei riassunti dell'informazione e della conoscenza estratta da essi e renderla facilmente accessibile e comprensibile al pazienti o a persone non esperte.
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Antonello, Irene <1991&gt. "Teoria della mente e Disturbi dello Spettro Autistico: una possibile spiegazione del deficit sociale." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/11479.

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Abstract:
I Disturbi dello Spettro Autistico sono fenomeni complessi dei quali la ricerca scientifica possiede poche certezze, nonostante i casi siano in continuo aumento. I soggetti colpiti presentano numerosi sintomi, primo fra tutti una carente capacità ad intrattenere rapporti sociali: essi hanno delle difficoltà a esprimere le loro emozioni, a comprendere quelle altrui e in alcuni casi non cercano spontaneamente il contatto sociale. In questa ricerca si descriveranno le principali caratteristiche dei Disturbi dello Spettro Autistico, prestando una maggiore attenzione al deficit sociale e si esporranno i diversi modelli teorici che sono stati offerti per spiegare la presenza di questo deficit. Si cercherà di verificare, in particolare, se le difficoltà delle persone con ASD (Autistic Spectrum Disorders) ad instaurare relazioni sociali adeguate possono derivare dallo mancato sviluppo della teoria della mente, meccanismo che nello sviluppo tipico permette di spiegare il comportamento altrui in termini di stati mentali, o, in altre parole, attribuendo loro pensieri, credenze, opinioni e desideri. Si tratterà infine delle principali pratiche terapeutiche che sino ad ora sono state proposte per sviluppare le abilità sociali di queste persone.
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PAGANELLI, MATTEO. "Gestione ed Analisi di Big Data: Sfide e Opportunità nell'Integrazione e nell'Estrazione di Conoscenza dai Dati." Doctoral thesis, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, 2021. http://hdl.handle.net/11380/1239979.

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Abstract:
Nell'era dei Big Data, l'adeguata gestione e consumo dei dati rappresenta una delle attività più sfidanti, a causa di una serie di criticità che si è soliti categorizzare in 5 concetti chiave: volume, velocità, varietà, veridicità e variabilità. In risposta a queste esigenze, negli ultimi anni numerosi algoritmi e tecnologie sono stati proposti, tuttavia rimangono molti problemi aperti e nuove sfide sono emerse. Tra queste, solo per citarne alcune, ci sono la necessità di disporre di dati annotati per l'addestramento di tecniche di machine learning, di interpretare la logica dei sistemi utilizzati, di ridurre l'impatto della loro gestione in produzione (ovvero il cosiddetto debito tecnico o technical debt) e di fornire degli strumenti a supporto dell'interazione uomo-macchina. In questa tesi si approfondiscono in particolare le criticità che affliggono gli ambiti dell'integrazione dati e della moderna gestione (in termini di riadattamento rispetto i nuovi requisiti) dei DBMS relazionali. Il principale problema che affligge l'integrazione di dati riguarda la sua valutazione in contesti reali, la quale richiede tipicamente il costoso coinvolgimento, sia a livello economico che di tempo, di esperti del dominio. In quest'ottica l'impiego di strumenti per il supporto e l'automazione di questa operazione critica, nonché la sua risoluzione in maniera non supervisionata, risulterebbero molto utili. In questo ambito, il mio contributo può essere riassunto nei seguenti punti: 1) la realizzazione di tecniche per la valutazione non supervisionata di processi di integrazione di dati e 2) lo sviluppo di approcci automatici per la configurazione di modelli di matching basati su regole. Per quanto riguarda i DBMS relazionali, essi si sono dimostrati di essere, nell'arco degli ultimi decenni, il cavallo di battaglia di molte aziende, per merito della loro semplicità di governance, sicurezza, verificabilità e dell'elevate performance. Oggigiorno, tuttavia si assiste ad un parziale ripensamento del loro utilizzo rispetto alla progettazione originale. Si tratta per esempio di impiegarli nella risoluzione di compiti più avanzati, quali classificazione, regressione e clustering, tipici dell'ambito del machine learning. L'instaurazione di un rapporto simbiotico tra questi due ambiti di ricerca potrebbe rivelarsi essenziale al fine di risolvere alcune delle criticità sopra elencate. In questo ambito, il mio principale contributo è stato quello di verificare la possibilità di eseguire, durante la messa in produzione di un sistema, predizioni di modelli di machine learning direttamente all'interno del database.
In the Big Data era, the adequate management and consumption of data represents one of the most challenging activities, due to a series of critical issues that are usually categorized into 5 key concepts: volume, velocity, variety, veridicity and variability. In response to these needs, a large number of algorithms and technologies have been proposed in recent years, however many open problems remain and new challenges have emerged. Among these, just to name a few, there is the need to have annotated data for the training of machine learning techniques, to interpret the logic of the systems used, to reduce the impact of their management in production (i.e. the so-called technical debt) and to provide tools to support human-machine interaction. In this thesis, the challenges affecting the areas of data integration and modern management (in terms of readjustment with respect to the new requirements) of relational DBMS are studied in depth. The main problem affecting data integration concerns its evaluation in real contexts, which typically requires the costly and time-demanding involvement of domain experts. In this perspective, the use of tools for the support and automation of this critical task, as well as its unsupervised resolution, would be very useful. In this context, my contribution can be summarized in the following points: 1) the realization of techniques for the unsupervised evaluation of data integration tasks and 2) the development of automatic approaches for the configuration of rules-based matching models. As for relational DBMSs, they have proved to be, over the last few decades, the workhorse of many companies, thanks to their simplicity of governance, security, audibility and high performance. Today, however, we are witnessing a partial rethinking of their use compared to the original design. For example, they are used in solving more advanced tasks, such as classification, regression and clustering, typical of the machine learning field. The establishment of a symbiotic relationship between these two research fields could be essential to solve some of the critical issues listed above. In this context, my main contribution was to verify the possibility of performing in-DBMS inference of machine learning pipeline at serving time.
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Benvenuto, Fabrizio. "I terremoti storici hanno fatto più danni nella parte nord-occidentale di Bologna: ricerca di una spiegazione geofisica per questo fenomeno." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/10589/.

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Abstract:
Dallo studio della sismicità storica della città di Bologna (Guidoboni e Boschi, 2003) emerge che la maggior parte dei danni causati dai terremoti è concentrata nella parte Nord e Nord-Ovest della città, a nord delle attuali vie S. Donato e S. Isaia. In questo lavoro abbiamo studiato la risposta sismica in diversi siti del centro storico di Bologna, per capirne il comportamento in caso di terremoto e verificare se i risultati fossero compatibili con i dati storici. È stata effettuata una campagna di misure geofisiche: 52 con tecnica passiva a stazione singola HVSR per misurare le frequenze di amplificazione dei sottosuoli (47 all’interno delle mura), 5 in array per misurare l’andamento delle velocità delle onde di taglio nel sottosuolo (tutte all’interno delle mura). 22 delle 47 misure H/V mostrano amplificazione nell’intervallo di frequenze tra 1 e 10 Hz, quello di interesse per le strutture del centro storico. Le cause di queste amplificazioni si ipotizzano essere un livello ghiaioso a circa 10-15 m di profondità (Fiori, 2002) in approfondimento da centro città verso est, e un livello sabbioso a circa 10 m di profondità (Amorosi, 2014). Le misure in array, invece, indicano sostanzialmente che l’estremità orientale della città storica ha rigidezze maggiori a profondità maggiori di 50 m. Il dato derivante dalla sismologia storica, in sintesi, non pare essere completamente supportato da evidenze geologiche o geofisiche: la risposta sismica all’interno delle mura di Bologna varia leggermente da punto a punto, ma senza mostrare trend applicabili ad estese macroaree. Solo l’estremo Nord-Est della città ha un comportamento amplificativo più omogeneo (amplificazione a 1-3 Hz) in linea con la geologia locale, che presenta livelli marcatamente ghiaiosi sotto i 15 m di profondità. La variabilità geologica e di risposta sismica locale è stata verificata essere molto maggiore fuori dalle mura di cinta della città.
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8

Donna, Diego <1979&gt. "Induzione, enumerazione e modelli della spiegazione scientifica. Il metodo di Descartes dagli studi di ottica alla fisica della luce (1618-1637)." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/834/1/Tesi_Donna_Diego.pdf.

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9

Donna, Diego <1979&gt. "Induzione, enumerazione e modelli della spiegazione scientifica. Il metodo di Descartes dagli studi di ottica alla fisica della luce (1618-1637)." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/834/.

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10

Grigolon, Matilde <1993&gt. "Cultura Nazionale e Cultura Organizzativa: Come la cultura di una Nazione influenzi la gestione aziendale. La Svezia: la spiegazione del “Soft Swedish Management Style” attraverso l’analisi di valori, tradizioni e pensieri." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13798.

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Abstract:
la Tesi indaga il concetto di Cultura cercando di definire la relazione esistente tra Cultura Nazionale e Cultura Organizzativa, con l’intento di cogliere le dimensioni culturali che più influenzano le attività gestionali. Per comprendere tale relazione viene considerato il ruolo svolto dal management cross culturale sottolineando l’importanza della comprensione culturale per la gestione aziendale nelle sue fasi di internazionalizzazione. Il successo mondiale di numerose aziende Svedesi hanno spinto a ricercare le fonti che conducono a tali risultati, e ad indagare i segreti che definiscono il così-detto “Swedish Model”. Con il supporto di espatriati italiani in Svezia, si è cercato dunque di scoprire in che modo si strutturino le loro scelte e le loro attività aziendali. L’indagine ha portato a dover svolgere una ricerca culturale che mettesse in luce valori, abitudini e tradizioni svedesi che chiarissero il perché di determinate “practices” nel contesto lavorativo . Nel fare ciò sono inoltre emerse le maggiori sfide comunicative affrontate dagli espatriati e il modo con cui sono state abbattute quelle barriere culturali che impediscono l’adattamento ad una cultura differente.
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Books on the topic "Spiegazioni"

1

Antropologia del rito: Interpretazioni e spiegazioni. Torino: Bollati Boringhieri, 2000.

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2

Rebaglia, Alberta. Critica della ragione metascientifica: Argomenti antropici e spiegazioni scientifiche. Milano: Franco/Angeli, 1996.

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3

Jeremy, Kaposy, ed. Scienza da paura: Spiegazioni scientifiche per cose spaventose e orripilanti. Trieste: Editoriale scienza, 2010.

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4

Barbara, Amato, ed. Acrotismo cameracense: Le spiegazioni degli articoli di fisica contro i peripatetici. Pisa: F. Serra, 2009.

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5

Azzone, G. F. Biologia e medicina tra molecole, informazione e storia: Logica delle spiegazioni e struttura del pensiero. Roma: Laterza, 1991.

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6

Piccola storia d'Italia: Breve manuale di storia con spiegazioni e adattamenti anche ad uso degli stranieri. Perugia: Guerra edizione, 2001.

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7

Facchi, Paolo. Descrizione e spiegazione. Trieste, Italia: Edizioni Università di Trieste, 2002.

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8

Balla, Naim. cia Fjalor frazeologjik italisht-shqip: Me shpjegime të zanafillës së tyre = Dizionario dei modi di dire italiano-albanese : con le spiegazioni della loro origine. Tiranë: Shtëpia Botuese "Afërdita", 1997.

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9

Boudon, Raymond. Spiegazione scientifica e relativismo culturale. Roma: Luiss, 2000.

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10

Sciolla, Loredana, and Massimo Borlandi. La spiegazione sociologica: Metodi, tendenze, problemi. Bologna: Il Mulino, 2005.

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Book chapters on the topic "Spiegazioni"

1

Imbasciati, Antonio. "Una spiegazione della genesi del trauma nel quadro della Teoria del protomentale." In Neuroscienze e teoria psicoanalitica, 55–76. Milano: Springer Milan, 2014. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-5346-5_4.

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2

Materni, Marta. "Fra esortazioni, commenti e spiegazioni : l’autore di fronte al suo pubblico, l’autore all’interno della sua opera." In Del peccato alessandrino. e-Spania Books, 2013. http://dx.doi.org/10.4000/books.esb.605.

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