Academic literature on the topic 'Spazializzazioni'

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Journal articles on the topic "Spazializzazioni"

1

Biondi, Edoardo, and Mariantonia Baldoni. "Un Metodo Per la Spazializzazione dei Dati Fitoclimatici." Giornale botanico italiano 128, no. 1 (January 1994): 462. http://dx.doi.org/10.1080/11263509409437266.

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2

Genova, Angela. "La telemedicina per l'assistenza domiciliare: le professioni sanitarie nella nuova spazializzazione della malattia." WELFARE E ERGONOMIA, no. 1 (August 2022): 141–56. http://dx.doi.org/10.3280/we2022-001011.

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Abstract:
La pandemia ha contribuito ad accelerare in Italia l'uso della "telemedicina". Focalizzandosi sull'analisi delle Linee Guida per la Telemedicina nell'assistenza domiciliare (2022), questo lavoro mette in luce come il modello proposto di cura sancisce l'ambiente di azione del medico lontano dal paziente non solo nello spa-zio, ma anche a volte nel tempo; mentre mantiene a fianco del paziente la semi-professione degli infermieri e delinea spazi potenzialmente di grande innovazio-ne anche per la figura dell'Operatore Socio Sanitario (OSS), anche se ufficial-mente non è mai menzionata. La telemedicina, con le sue innovazioni nei luoghi e nei tempi delle pratiche di cura, delinea una nuova spazializzazione della malat-tia con delle caratteristiche specifiche e delle implicazioni sostanziali per le pro-fessioni sanitarie sia per quanto attiene le loro singole identità che le relazioni tra loro.
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3

Avallone, Gennaro. "L'ecologia-mondo capitalistica: tra accumulazione per appropriazione e processi di spazializzazione del capitale." SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, no. 120 (October 2019): 47–61. http://dx.doi.org/10.3280/sur2019-120004.

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4

Grüning, Barbara. "Il vuoto in corpo: la spazializzazione del sé nelle autobiografie di donne anoressiche." SOCIOLOGIA E RICERCA SOCIALE, no. 119 (October 2019): 118–39. http://dx.doi.org/10.3280/sr2019-119006.

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5

Blasi, C., G. Chirici, P. Corona, M. Marchetti, F. Maselli, and N. Puletti. "Spatialization of climatic data at the Italian national level by local regressive models." Forest@ - Rivista di Selvicoltura ed Ecologia Forestale 4, no. 2 (June 19, 2007): 213–19. http://dx.doi.org/10.3832/efor0453-0040213.

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6

Di Pasquale, Fabrizio. "Approcci interdisciplinari: letteratura e cartografia. Tra immagini e parole." e-Scripta Romanica 4 (December 27, 2017): 43–53. http://dx.doi.org/10.18778/2392-0718.04.04.

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Abstract:
Nell’ultimo ventennio, un numero importante di lavori sono stati consacrati allo studio della rappresentazione dello spazio nei testi letterari. Tale interesse sembra inscriversi sia nell’evoluzione dei generi, caratterizzati da una spazializzazione crescente delle forme narrative, sia nello sviluppo di pratiche artistiche legate alla creazione di carte letterarie. In seguito all’affermarsi dello spatial turn negli studi letterari e culturali, parte della critica ha focalizzato la sua attenzione sulla relazione che intercorre tra spazio immaginario, spazio referenziale e pratica cartografica. Quest’ultimo aspetto costituisce uno dei temi più interessanti della metodologia geocritica. Il presente articolo mira a studiare questa “convergenza” tra la letteratura e la cartografia, con l’intento di esaminare la testualità delle carte letterarie e, in particolare, la loro dimensione retorica. Le carte letterarie sono in grado di rappresentare i luoghi in cui si svolge l’azione di un romanzo, o di più romanzi, permettendo allo scrittore di costruire un mondo immaginario che i lettori esplorano assieme ai personaggi.
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7

Cullotta, S., DS La Mela Veca, F. Maccari, R. Cibella, and M. Marchetti. "Simplified methods for spatial sampling: application to first-phase data of Italian National Forest Inventory (INFC) in Sicily." Forest@ - Rivista di Selvicoltura ed Ecologia Forestale 3, no. 3 (September 20, 2006): 407–19. http://dx.doi.org/10.3832/efor0387-0030407.

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8

Valese, E., T. Anfodillo, S. Rossi, V. Carraro, A. Deslauriers, M. Carrer, M. Monai, A. Lemessi, and E. Ramon. "Implementation and spatialisation of the Canadian Fire Weather Index in the Veneto Region." Forest@ - Rivista di Selvicoltura ed Ecologia Forestale 5, no. 1 (June 20, 2008): 176–86. http://dx.doi.org/10.3832/efor0526-0050176.

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9

Bertini, R., G. Chirici, P. Corona, and D. Travaglini. "Comparison between parametric and non-parametric methods for the spazialization of forest standing volume by integrating field measures, remote sensing data and ancillary data." Forest@ - Rivista di Selvicoltura ed Ecologia Forestale 4, no. 1 (March 21, 2007): 110–17. http://dx.doi.org/10.3832/efor0439-0040110.

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10

Chitata, Joaquim Gome André, and Gustavo Sobrinho Dgedge. "Cartografia a rischio di malaria nel comune di Maxixe: Caso del quartiere Chambone." Revista Científica Multidisciplinar Núcleo do Conhecimento, May 28, 2020, 139–54. http://dx.doi.org/10.32749/nucleodoconhecimento.com.br/geografia-it/cartografia-a-rischio.

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Abstract:
Questo articolo si concentra sulla valutazione della spazializzazione del rischio di malaria, sulla base di dati provenienti da aree residenziali per tipo di siti di riproduzione nel quartiere di Chambone (Maxixe, Mozambico). Per l’operativizzazione degli obiettivi, abbiamo optato, oltre alla revisione bibliografica, per un approccio quali-quantitativo, per osservazioni e indagini accompagnate. I risultati rivelano che le aree ad alto rischio di malaria a Chambone sono l’estremo nord-est, il centro-est, il sud e l’entroterra centro-sud-occidentale. Queste aree ad alto rischio, secondo la riclassificazione data dalla densità del nocciolo, sono di maggiore concentrazione di siti di riproduzione e abitazioni. Data la diversità nel modello di distribuzione spaziale del rischio e nei fattori con fattori di condizionamento, tenendo conto del tipo di pianificazione per tutte le aree del quartiere Chambone, era possibile sviluppare piani adeguati agli interessi locali per modificare l’attuale modello spaziale di distribuzione del rischio di malaria.
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Dissertations / Theses on the topic "Spazializzazioni"

1

MAZZARINO, GIUSEPPE. "Farsi Spazio. Costruzione dello spazio e politiche di gestione del territorio in una piccola comunità galleggiante." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2019. http://hdl.handle.net/10281/241105.

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Abstract:
La tesi si propone di riflettere, con sguardo antropologico, sull’importanza che ricopre lo spazio nell’affermazione dell’identità politica dei gruppi svantaggiati che vivono nelle città. Il caso di studio preso in esame riguarda Harbor, una piccola comunità galleggiante sorta tra le acque di un canale nel centro della città di Copenaghen. Il lavoro è il frutto di un periodo di ricerca di campo della durata di un anno. Il periodo di ricerca è stato condotto nella capitale danese, dal giugno del 2016 al giugno del 2017. L’obiettivo principale della tesi è quello di analizzare le pratiche di produzione dello spazio e indagando il conflitto tra progettazione urbana e occupazione dello spazio della città da parte dei cittadini. A partire da alcune linee teoriche vicine alle recenti prospettive degli studi urbani in antropologia, la tesi di propone di analizzare la capacità umana di produrre significazione attraverso l’uso e la gestione delle risorse spaziali, concentrandosi sui modi di produzione semiotica degli spazi e sulla capacità di questi di veicolare significati. Lo spazio, considerato come vero e proprio linguaggio, risulta essere un mezzo attraverso cui instaurare nuove forme di dialogo tra cittadini e istituzioni che controllano il territorio. Il lavoro etnografico cerca di fare leva l’importanza che certe pratiche di occupazione e gestione del territorio hanno per migliorare le condizioni di riconoscimento dei gruppi in condizioni svantaggiate che vivono e occupano lo spazio della città. Verrà utilizzata l’espressione farsi spazio per indicare tutte quelle azioni politiche in cui lo spazio unico linguaggio attraverso il quale poter migliorare le condizioni di dialogo tra istituzioni e abitanti della città. Infine, la tesi cercherà, inoltre, di contribuire al dibattito, interno alla disciplina antropologica, sull’importanza dello studio dello spazio per un rinnovamento dell’antropologia urbana. Lo studio delle pratiche di produzione semiotica dello spazio verrà ritenuto l’oggetto principale degli studi urbani in antropologia.
This work wants to reflect on the importance given to the concept of space within the formation of political identity among marginal groups living in the city. The case study is a small “floating community” called Harbor located in the city center of Copenhagen. The research is based on a year-long fieldwork conducted in the Danish capital from June 2016 to June 2017. The main aim of this work is to analyze the practices of space creation within the tension between urban planning and citizen autonomous dwelling the urban space. Drawing upon the latest theoretical frameworks in urban anthropology and urban studies this work will look into Harbor settler’s capacity to use spatial resources and spatial practices for identity and political affirmations. We consider space as a language used by Harbor’s settlers to communicate with institutions, when performing political actions. In this regard we use the emic concept of “Take up space” to indicate those practices in which space is used as a language to communicate the instances and identities of marginal groups living in urban environments. Focusing on the importance of space analysis, we argue that our ethnographic case would enrich the discussion within the theoretical framework of urban studies in anthropology.
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Montecchio, Serena. "Metodi innovativi per le misure della spazializzazione acustica nei teatri storici." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.

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Abstract:
Lo scopo di questa tesi è quello di misurare ed analizzare completamente le caratteristiche spaziali della distribuzione del suono nel Teatro all’Antica di Sabbioneta, patrimonio UNESCO. Dopo una breve storia sulla città e sul teatro, sono state svolte misurazioni acustiche in diversi punti di misura. Vengono analizzati e calcolati i principali parametri acustici quali tempo di riverbero, indice di robustezza, early decay time, indici di definizione e chiarezza, indici di intelligibilità, parametri spaziali. Viene poi utilizzato un array microfonico che permette di ottenere una completa informazione sulla distribuzione spaziale del suono in un teatro, mappando varie direzioni di arrivo delle riflessioni.
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Valentini, Nicola. "Universi sonoro-visivi e digitali in ambito europeo." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amslaurea.unibo.it/1141/.

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Abstract:
Lo scopo principale di questa dissertazione e quello di investigare il rapporto che si crea tra suono, immagine e sistemi informatico-tecnologici attraverso l'analisi di tre grandi centri europei di ricerca, formazione e produzione, all'avanguardia per quanto riguarda la produzione di opere sonoro-visive multimediali e interattive: Ircam di Parigi, Tempo Reale di Firenze e United Visual Artists di Londra. Saranno analizzati il rapporto tra lo sviluppo delle tecnologie digitali e le sue applicazioni in campo artistico, nonche il modo in cui, nei tre centri citati, viene trattato il suono. Saranno inoltre analizzate quali sperimentazioni sono state effettuate, quali sono in corso d'opera e come vengono utilizzati i risultati di queste ricerche combinando suono e tecnologia per dar vita a quegli universi sonoro-visivi citati nel titolo stesso della tesi.
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SANTORO, Luisa Bianca. "Studio dei modelli matematici di deflusso e spazializzazione dei parametri petrofisici e idrodispersivi applicati al caso studio della Wilaya di Dakla nei campi profughi Saharawi." Doctoral thesis, 2009. http://hdl.handle.net/11573/918185.

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Books on the topic "Spazializzazioni"

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Romano, Antonella. Architettura per la cultura nella Francia contemporanea: Spazializzazione postmoderna del tempo e crisi semantica. Roma: Gangemi, 2004.

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