Academic literature on the topic 'Società teatrale internazionale'

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Journal articles on the topic "Società teatrale internazionale"

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Bianchi, Carlo. "Vladimir Vysotskij e le Sue Canzoni: Note Sulla Ricezione Italiana." IASPM Journal 4, no. 2 (December 31, 2014): 103–16. http://dx.doi.org/10.5429/ij.v4i2.624.

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Abstract:
Abstract (English) From the beginning of the sixties to the end of the seventies, the singer-songwriter, poet and actor Vladimir Vysotsky (1938-1980) embodied an archetypical Soviet Russian dissident: while ostracized by the Brezhnev regime, he was very popular and beloved by Russian people, to whom he was known for his prolific concert activity and career as a stage and film actor. After the fall of the USSR, his life and work were the subject of a growing body of studies, with publications of texts and new multimedia offerings from both the Russian community (as an emblematic example, the V.S. Vysotsky State Cultural Centre and Museum, founded in Moscow during the early ‘90s) and at the international level. This article will utilize historical-critical evidence, in order to understand Vysotsky’s poetics in relation to Soviet society of his time, within an Italian context. In doing so, it will review the reception of Vysotsky’s work in Italian academic, journalistic and musical sources, and explore the bibliography, discography and audio and video offerings, such as a television documentary by Demetrio Volcic (1979-1982), utilizing historical-critical evidence to understand Vysotsky’s work in relation to an Italian frame of reception. Abstract (Italian) Nella Russia sovietica fra l’inizio degli anni Sessanta e la fine degli anni Settanta, il cantautore, poeta e attore Vladimir Vysotskij (1938-1980) ha incarnato una peculiare figura di dissidente: ostracizzato dal regime brežneviano, nel contempo assai popolare, amatissimo dal popolo russo, nonché noto alle stesse autorità per la sua intensa attività concertistica e la sua carriera di attore teatrale e cinematografico. Dopo la caduta dell’URSS, la sua vita e la sua opera sono state oggetto di una mole di studi sempre crescente, con pubblicazioni di testi e nuovi prodotti multimediali sia da parte della comunità russa (emblematico il Museo e Centro Culturale di Stato “V. Vysotskij” allestito a Mosca all’inizio degli anni Novanta) sia a livello internazionale. Il presente articolo si propone di passare in rassegna la ricezione dell’opera di Vysotskij nel mondo accademico, giornalistico e musicale italiano. L’autore descrive ed esplora la bibliografia, la discografia e vari contributi audio e video, come il dossier televisivo di Demetrio Volcic (1979-82), ricorrendo ad alcuni cenni storico-critici utili per comprendere la poetica di Vysotskij nel rapporto con la società sovietica del suo tempo.
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Rocca, Lorena, and Demis Quadri. "Teatro di suoni. Spazi acustici teatrali e territoriali." Geography Notebooks 4, no. 1 (August 5, 2021). http://dx.doi.org/10.7358/gn-2021-001-roc2.

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Abstract:
4° Workshop Internazionale sui Paesaggi Sonori La Società Svizzera di Studi Teatrali, in collaborazione con l’Accademia Teatro Dimitri e il Dipartimento Formazione e Apprendimento della Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana e con il sostegno della Accademia Svizzera di Scienze Umane e Sociali, nell’ambito della rassegna di manifestazioni “La Suisse existe - La Suisse n’existe pas / Raum - Espace” ha promosso la realizzazione del 4° Workshop Internazionale sui Paesaggi Sonori, che si è svolto il 13 e 14 giugno 2019 tra Verscio e Locarno (CH).
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Books on the topic "Società teatrale internazionale"

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Ludovisi, Gloria, and Maria Teresa De Nigris. La Società teatrale internazionale, 1908-1931: Archivio e storia di una grande impresa teatrale. Roma: Viella, 2016.

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De Nigris, Maria Teresa, Gloria Ludovisi, and Matteo Paoletti, eds. La Società Teatrale Internazionale 1908-1931. Archivio e storia di una grande impresa teatrale. Viella editrice, 2016. http://dx.doi.org/10.52056/9788867288236.

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Abstract:
La Società Teatrale Internazionale (STIn) rappresenta un caso di studio eccezionale nel panorama italiano. Fondata nel 1908 da un gruppo di speculatori convinti di risolvere la crisi del teatro attraverso i mezzi propri della grande industria, la STIn è nazionalizzata nel 1926 dal Governatorato fascista di Roma e liquidata nel 1931. Nei suoi 23 anni di vita la STIn gestisce i maggiori teatri italiani, dal Costanzi di Roma al Regio di Torino, stringe accordi con numerose sale internazionali e coinvolge i principali artisti, impresari e compositori della sua epoca, da Mascagni, che della società sarà azionista e direttore, all’editore Sonzogno. La complessa ed entusiasmante parabola della STIn può essere ricostruita attingendo ai numerosi fascicoli dell’archivio societario che, conservato presso l’Archivio Storico Capitolino di Roma, rappresenta uno dei pochi archivi di società teatrale giunto a noi integralmente per ampi tratti della sua storia. Dell’Archivio STIn, recentemente riordinato, questo volume pubblica l’inventario.
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Book chapters on the topic "Società teatrale internazionale"

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Kowalzig, Barbara. "Nothing to Do with Demeter? Something to Do with Sicily! Theatre and Society in the Early Fifth-Century West." In Performance, Iconography, Reception, 128–58. Oxford University PressOxford, 2008. http://dx.doi.org/10.1093/oso/9780199232215.003.0006.

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Abstract:
Abstract June 2006, the end of term. Oliver was off on a weekend jaunt south, this time to Sicily. He returned highly decorated and exceptionally pleased, accompanied by the Eschilo d’Oro –– the annual prize awarded by the Istituto Nazionale del Dramma Antico (INDA) at Syracuse during the institute’s summer festival. A lavish ceremony autothen, Syracuse’s grand theatre, and the likely location where Aiskhylos’ famous Sicilian plays were performed –– no wonder Oliver was impressed! However . . . Eschilo d’Oro? A little research into the matter reveals that the prize of this extraordinary image is given to ‘personalità che si sono distinte, in Italia e negli scenari internazionali, nel campo degli studi e della prassi teatrale e della classicità greca e latina’. A silver medal showing the theatre of Syracuse from the upper left of the terrace above the cavea (Figure 5.1), it is an award that usually goes to Italians, and Oliver was the first xenos – or shall we say proxenos? –– to receive this distinction.
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