Academic literature on the topic 'Società politica'

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Dissertations / Theses on the topic "Società politica"

1

Carella, Danny <1984&gt. "Benedetto XVI: società e politica in Italia." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6233.

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Abstract:
L’elaborato si propone di analizzare la figura di Joseph Ratzinger nell’ottica dei punti di contatto tra l’agire del pontefice e il mondo politico italiano e società civile. I primi tre capitoli si soffermano cronologicamente sugli anni da prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, quando si vanno formando molte delle posizioni che poi Joseph Ratzinger farà proprie anche da capo della chiesa cattolica. Ad un inizio di matrice progressista ben presto segue un’evoluzione improntata ad un forte conservatorismo, con venature reazionarie. Gli anni successivi all’elezione vengono analizzati tematicamente, pur mantenendo un’impostazione tendenzialmente cronologica. La tesi si sofferma quindi sui temi della bioetica, della famiglia, dei rapporti con le altre religioni, dei diritti civili e della questione dei casi di pedofilia all’interno della chiesa. In tutti questi ambiti vengono messe in relazione le vicende vaticane con le conseguenze e le reazioni presso la classe politica italiana. Nessuna di queste vicende è stata gestita adeguatamente. Dalla ricostruzione emergono legami con settori trasversali dei partiti italiani, rapporti di subalternità da parte di esponenti politici, una generale carenza di strategia vaticana. Gli ultimi capitoli illustrano la parte finale del pontificato: il caso “vatileaks”, le falle comunicative, la perdita di prestigio presso l’opinione pubblica. Infine le dimissioni, con il carico mediatico che comportano.
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2

CANTARELLA, MICHELE. "Società in evoluzione nell'era del post-crash: saggi in economia politica." Doctoral thesis, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, 2020. http://hdl.handle.net/11380/1245182.

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Abstract:
La ricerca è intesa come una raccolta di articoli sui cambiamenti socio-economici che hanno fatto seguito alla crisi finanziaria del 2008. Un'attenzione specifica sarà riservata allo sviluppo di nuove forme di lavoro, agli effetti della politica basata sulla post-verità, alla migrazione forzata di massa e a cambiamenti distributivi della ricchezza, valutando aspetti di questi fenomeni attraverso gli strumenti della microeconometria applicata. Il primo capitolo “Workers in the Crowd: The Labour Market Impact of the Online Platform Economy”, si concentra sull'outsourcing di micro-task online, confrontando le caratteristiche del mercato del lavoro tra i lavoratori tradizionali e quelli su piattaforma. Il secondo saggio, “Does fake news affect voting behaviour?”, si concentra sugli effetti della diffusione della disinformazione sugli esiti elettorali nel corso delle elezioni generali del 2018 in Italia, sfruttando un esperimento naturale tipico della provincia dell'Alto Adige. Il terzo saggio, "#Portichiusi: the human costs of migrant deterrence in the Mediterranean", studia l'effetto delle politiche migratorie di dissuasione al salvataggio in termini di variazioni nei flussi migratori e costi umani, studiando anche le caratteristiche avversità al rischio, relativamente ad aumenti nel tasso di mortalità a breve termine, tra i rifugiati. Il saggio finale esaminerà l'efficacia degli aggiustamenti basati sulla stima della distribuzione Pareto nelle indagini sulle famiglie in sede di valutazione dei cambiamenti nella distribuzione della ricchezza in Europa dopo la crisi economica del 2008.<br>The research is intended as a collection of papers on the changing functioning of post-crisis societies. Specific attention will be given to the development of new forms of work, to the effects of post-truth politics, to forced mass migration and to distributional changes in wealth, assessing aspects of these phenomena through the tools of applied micro-econometrics. The first chapter “Workers in the Crowd: The Labour Market Impact of the Online Platform Economy”, focuses on micro-task outsourcing, comparing labour market outcomes between platform and traditional workers. The second paper, “Does fake news affect voting behaviour?”, focuses on the effects of the spread of misinformation over electoral outcomes during the 2018 Italian General elections, taking advantage of a natural experiment typical of the the South Tyrol province. The third paper, "#Portichiusi: the human costs of migrant deterrence in the Mediterranean", studies the effect of rescue-deterrence migration policies in terms of variations in migration flows and human costs, while also investigating risk adversity, relative to short-term increases in mortality rate, among forced migrants. The final paper will investigate the effectiveness of Pareto adjustments to the top tail of the wealth distribution in household surveys when assessing the distributional changes in wealth in Europe after the 2008 economic crisis.
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3

Zanetti, Lorenzo <1957&gt. "La Sicilia. Secoli XVI - XVII. Politica - Società - Economia." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2012. http://hdl.handle.net/10579/1769.

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Abstract:
Nell'ambito di questa tesi si prendono in considerazione tutte le tematiche inerenti la politica, la società e l'economia della regione durante i secoli di riferimento. Le istituzioni principali e gli uomini che per mano la conducono attraverso i primi secoli dell'età moderna.
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4

Tognon, Mattia <1991&gt. "La politica dei dividendi nelle società non quotate Italiane." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/18650.

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Abstract:
La politica dei dividendi è uno strumento importantissimo per creare valore d’impresa per le società quotate. Distribuire la ricchezza significa erogare un compenso monetario (o in altre forme) nei confronti del socio/azionista e allo stesso tempo questo è indice di una buona gestione finanziaria da parte dell’azienda. L’obiettivo di questo elaborato è dimostrare se anche per le società con ristretta base societaria, come la maggior parte delle società italiane, la politica dei dividendi generi valore per l’impresa stessa e i propri stakeholders. Nel primo capitolo sono riepilogate le principali teorie di distribuzione dei dividendi elaborate da diversi studiosi. Il secondo capitolo è incentrato sulle società non quotate, in particolare viene trattata la gestione degli utili e la conseguente politica dei dividendi per questo tipo di società. Infine, nel terzo capitolo vengono riportate due analisi sviluppate su un campione di aziende italiane: la prima analizza la gestione degli utili sulla base delle teorie presentate nel secondo capitolo; nella seconda analisi vengono applicate le teorie di distribuzione dei dividendi presentate nel primo capitolo al campione di aziende selezionate per verificare l'applicazione delle stesse nelle società Italiane non quotate.
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5

Rosin, Matteo <1992&gt. "la tassazione sulle società di capitali." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/11569.

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Abstract:
Analisi di quanto effettivamente è il peso dell'imposizione fiscale posta a carico delle società di capitali in Italia, e un breve raffronto con le gli altri Paesi Europei. Le principali imposte sulle società in Italia. Caso di studio su quanto effettivamente è il carico fiscale sopportato
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6

Del, Savio Alessandro <1990&gt. "Rivoluzione sessuale nella società capitalistica del XX secolo." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14713.

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Abstract:
La tesi ripercorre lo sviluppo storico, sociale e ideologico della Rivoluzione sessuale. Un periodo che nell’immaginario collettivo si concentra troppo superficialmente nell’iconico Sessantotto, in cui la sessualità è stata sdoganata da una morale sociale sentita troppo restrittiva e coercitiva. Tuttavia non è possibile pensare a una Rivoluzione sessuale senza fare riferimento al lavoro di Wilhelm Reich, iniziato tra gli anni Venti e Trenta, il quale attribuiva gran parte dei disturbi psichici alla repressione sessuale che è stata imposta dalla società borghese del tempo. Tema, quello della repressione delle pulsioni, che sarà ripreso da Marcuse sotto il concetto di principio di realtà al quale l’individuo si è dovuto adeguare così da permettere lo sviluppo della civiltà. Si concluderà con l’analisi del sociologo Zygmunt Bauman, secondo il quale l’uomo moderno, soggiogato dalla società dei consumi, ha perso la propria libertà diviso “tra il desiderio di emozioni e la paura del legame”.
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7

Garbeglio, Alessandro <1986&gt. "Cultura,politica e società nell'era del web 2.0: Il caso egiziano." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/5521.

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Abstract:
La ricerca tratta del rapporto che intercorre tra l'emergente, e oramai affermato, mezzo di comunicazione quale è internet e la formazione e perpetrazione di una data cultura sociale e politica esistenti all'interno della società, e conclude con un'analisi dello specifico caso egiziano durante la primavera araba. In prima istanza, l'analisi è finalizzata al sistema dei rapporti che intercorrono tra cittadino/individuo e struttura politica. Specificatamente, è analizzato il sistema di valori/credenze che compongono una società e la loro diretta interazione con il sistema politico vigente, inteso come “ente” in divenire e in continua mutazione. In un secondo momento, l'analisi si concentra sul singolo individuo e su come si rapporta con la società civile, è quindi preso sotto esame come il singolo, attraverso l'interazione con una moltitudine, crea nuova cultura e coscienza politica. Successivamente viene analizzato internet quale nuovo mezzo di creazione di cultura politica e sociale. La differenza che esso detiene rispetto ai precedenti media (televisione, giornali) e l'impatto che il singolo cittadino detiene nell'affacciarsi a molteplici e diversi canali di informazione, ha reso conseguente una diversa distribuzione dei meccanismi di creazione e modificazione di cultura politica e sociale. In tal senso son stati studiati i meccanismi attraverso cui il mondo del web 2.0 (blog, youtube, social media) si è configurato nella realtà odierna. Come caso specifico di analisi empirica, è stato analizzato il contesto egiziano della primavera araba, in cui il web, nelle diverse forme e metodologie, si è visto parte importante nello sviluppo delle rivolte protrattasi da Piazza Tharir in poi.
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8

Birtolo, Marco Stefano. "Democrazia e secolarismo. Il pluralismo religioso nelle società multiculturali." Doctoral thesis, Università degli studi del Molise, 2013. http://hdl.handle.net/11695/66431.

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Abstract:
If we recognize that the concept of secularism originates and develops from the influence of Western culture and Christianity, we must take into account the possibility to rethink the distinction between politics, religion and law in multicultural and multireligious democracies. The aim of this work is to question the neutralist conception of secularism, which is characterized by the belief that the exclusion of religious elements from public sphere and legislation to guarantee of equality in a context characterized by religious pluralism. At this aim, I analyze the thought of two of the most influential political philosophers, John Rawls and Jürgen Habermas, who represent the neutralist view of secularism, as well as the criticism addressed to them by multiculturalist theorists – Bhikhu Parekh and Tariq Modood –, who suggest giving up the abandon of the rhetoric of neutrality in the construction of the political sphere and regulations, to pay more attention to the demands coming from individuals belonging to religious and cultural minorities. Indeed, particularly when these issues involve significant areas where the culturally conditioned nature of some institutions is more visible – family, marriage, hereditary issues – the possibility that they can be regulated in a different way is also taken into account. Therefore, a detailed analysis of the proposal is given to adopt a system of legal pluralism, with a special attention to an experiment started in the UK, which provides religious communities the possibility to go to religious arbitration tribunals, operating under the indirect control of the English courts, related to family law. The description of this case aims at emphasizing the need to seek for new consistent means with the idea of secularism I have tried to suggest. Such a secularism is based upon the belief that only a neutral public sphere and legislation can guarantee equality, but tries to embrace diversity and to suggest new political theories. As matter of fact, the channels of participation through which democratic systems have tried to integrate diversity do not seem to be able to face the requests from individuals who do not fully identify into the majority culture, which means thinking about new strategies of inclusion – for example legal pluralism – so to ensure the very value assumptions promoted by democracy, that is to say pluralism and equal liberty.<br>Riconoscere che i concetti di laicità e secolarismo possiedono un’origine e uno sviluppo condizionato dalla cultura occidentale e dal cristianesimo significa prendere in considerazione l’eventualità di un ripensamento della distinzione tra ordine politico, religione e diritto nelle democrazie multiculturali e multireligiose. L’obiettivo di questo lavoro è mettere in discussione una concezione neutralista del secolarismo, alla cui base vi è il convincimento per cui l’esclusione dell’elemento religioso dalla sfera pubblica e normativa sono garanzia di eguaglianza in un contesto caratterizzato dal ‘fatto del pluralismo’. Pertanto abbiamo analizzato il pensiero di due fra i più influenti filosofi politici, John Rawls e Jürgen Habermas, portavoci di una visione neutralista del secolarismo, e le critiche a essi rivolte da alcuni teorici del multiculturalismo – Bikhu Parekh e Tariq Modood –, che propongono, invece, l’abbandono della retorica della neutralità nella costruzione della sfera politica e normativa. Di conseguenza questi ultimi si rivolgono con maggiore apertura rispetto alle richieste provenienti dagli individui appartenenti a minoranze religiose e culturali, senza respingerle sulla base della loro natura culturale o religiosa. Al contrario, in particolare quando tali richieste di riconoscimento riguardano aree rilevanti della vita degli individui, come possono essere la famiglia, il matrimonio, le questioni ereditarie ecc., ossia aree in cui la natura culturalmente condizionata di alcune istituzioni è maggiormente visibile, viene presa qui in considerazione la possibilità che esse possano essere regolate e gestite in maniera differente. A tal proposito si è approfondita la proposta di far fronte a queste richieste attraverso l’adozione di sistemi di pluralismo normativo, con una particolare attenzione a un esperimento avviato in Gran Bretagna, che prevede per le comunità religiose la possibilità del risolvere le proprie controversie in materia di diritto di famiglia in tribunali arbitrali religiosi, che tuttavia operano sotto il controllo indiretto delle corti inglesi. La descrizione di questo caso è stata finalizzata a mettere in luce la necessità di ricercare nuovi strumenti coerenti con la visione del secolarismo che abbiamo cercato di proporre, ossia di una laicità che di fronte alle nuove istanze presenti nei contesti culturalmente e religiosamente plurali, piuttosto che arroccarsi dietro la convinzione che si possa garantire uguaglianza solo se si dà una sfera pubblica e normativa neutrale e che vi sia una soluzione razionale ai conflitti tra valori, tenta di accogliere la diversità nei suoi propri termini, andando alla ricerca di nuovi strumenti teorico-politici. Infatti, i canali di partecipazione attraverso i quali i sistemi democratici hanno cercato d’integrare la diversità non sembrano riuscire a far fronte alle richieste provenienti da individui che non si riconoscono a pieno titolo nella cultura della maggioranza. Ciò significa pensare a nuove strategie d’inclusione – di cui il pluralismo normativo può essere un esempio –, se si vogliono garantire proprio quei presupposti di valore che la democrazia promuove, ossia il pluralismo e l’eguale libertà di tutti i cittadini.
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9

COSSU, SARA. "I consoli francesi in Sardegna nel decennio preunitario. Politica, economia e società." Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2014. http://hdl.handle.net/11584/266523.

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Abstract:
The center of attention of this thesis is the commercial relations between France, the island of Sardinia and the city of Genoa, as well as the business ventures of French capitalists thanks to the support of the most important businessmen in the two financial cities of the Kingdom of Sardinia (Genoa and Turin) during the so-called Cavourian decade. This work is based mainly on French both political and economical consular reports sent from the post of Cagliari, one of the strategic Mediterranean ports. The thesis is divided into four chapters. The first chapter is entirely dedicated to the economic junctures that contributed to create a wide and integrated French-Ligurian-Sardinian trading and industrial area. The second chapter examines the commercial activity, the investment areas and the entrepreneurial units and companies in Sardinia, where there was a strong presence of French and Ligurian businessmen (mines, salines, agriculture, infrastructures, banks and so forth). The third chapter recreates the setting (cities and coastal towns) where French consuls, viceconsuls and consular agents were called to protect the French interests. The work analyses also the social setting by offering a description of the condition of life and economical problems that obliged people to strive for the annexation of Sardinia to an European main power as France. To conclude, the thesis describes the main aspects of the French community in Sardinia, mostly composed by merchants. It includes the biographies of French consuls in Cagliari from 1848 to 1861 .
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10

Sora, D. "IL MONASTERO DELLA VISITAZIONE DI MILANO (XVIII-XIX SECOLO). RELIGIONE, POLITICA, SOCIETÀ." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2016. http://hdl.handle.net/2434/354297.

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Abstract:
The purpose of this research is to go over and to examine the history of Milan’s nunnery of Visitation, called Santa Sofia, between 18th and 19th century. The large amount of documents kept into the archive of the convent allowed to investigate many aspects, especially those concerning the bonds with the others convents of the same order and with the Milan’s society. Other important aspects investigated are those concerning the nuns' relationships with the political power and the analysis of religious practices and cultural aspects. From the middle 18th century Santa Sofia joined in the wide-ranging process of catholic missionary openness.
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