Journal articles on the topic 'Sistemi territoriali'

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1

Lombardini, Giampiero. "Ontologie per rappresentare conoscenza nei sistemi informativi territoriali." SCIENZE REGIONALI, no. 3 (October 2011): 127–34. http://dx.doi.org/10.3280/scre2011-003007.

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2

Malcevschi, Sergio. "Reti ecologiche polivalenti ed alcune considerazioni sui sistemi eco-territoriali." TERRITORIO, no. 58 (September 2011): 54–60. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-058008.

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Abstract:
Le reti ecologiche polivalenti esprimono la morfologia che il sistema eco-paesaggistico-territoriale dovrŕ assumere per ottimizzare l'adattamento del sistema uomoambiente nei confronti degli scenari critici futuri. Esse associano i temi della biodiversitŕ e dei servizi ecosistemici attivi al contenimento degli impatti ambientali potenzialmente negativi attraverso lo sfruttamento ottimale delle opportunitŕ del sistema eco-territoriale. Si inseriscono nei processi decisionali che accompagnano la pianificazione territoriale proponendosi come infrastruttura prioritaria accanto alle altre tradizionalmente considerate (trasportistiche, energetiche) e come scenario di riferimento sul medio periodo in sede di Vas. Una rete di questo tipo deve garantire un'adeguata base per la biodiversitŕ, partendo dallo scheletro di Natura 2000 e dal sistema dei Parchi, ma deve poi saper utilizzare le matrici intermedie, integrando ad esempio quanto previsto dalle nuove politiche per un'agricoltura multifunzionale.
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3

Crisci, Massimiliano. "Popolazione e territorio: sistemi urbani della mobilità pendolare e domiciliare come spazi di vita quotidiana." ARGOMENTI, no. 34 (June 2012): 81–102. http://dx.doi.org/10.3280/arg2012-034004.

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Abstract:
Il contributo propone un accostamento tra le traiettorie territoriali sviluppate dai cambiamenti di domicilio e dal pendolarismo all'interno di una metropoli come Roma. La cadenza con cui si cambia abitazione è ovviamente più ampia rispetto alla frequenza giornaliera dello spostamento casa-lavoro. Tuttavia, è ipotizzabile che il gigantismo del territorio romano, lo squilibrio nella distribuzione territoriale delle residenze e delle unità produttive e la forte dipendenza della mobilità cittadina da infrastrutture di comunicazione inadeguate, rappresentino dei vincoli agli spostamenti, tali da incanalare buona parte delle traiettorie lungo percorsi circoscritti all'interno di analoghe porzioni di città, sia nel caso della mobilità quotidiana per lavoro, che dei trasferimenti di abitazione.
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4

Calza Bini, Paolo. "Quale sviluppo? Quale locale? Ripensando i sistemi territoriali nel terzo millennio." ARGOMENTI, no. 30 (March 2011): 119–47. http://dx.doi.org/10.3280/arg2010-030006.

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Abstract:
L'articolo rilegge criticamente e discute le interpretazioni degli ultimi trenta anni dello sviluppo locale, analizzando le diverse componenti del concetto. Da una parte si constata la necessitŕ di aggettivare lo sviluppo non piů analizzabile come una mera crescita economica né come un succedersi di univoci modi organizzativi del produrre e del ridistribuire, dall'altra si sottolinea come le forze omogeneizzanti della globalizzazione siano contrastate e rimodellate da radicamenti e sedimentazioni sociali delle diversitŕ socio-economiche, dei contesti locali. Non potendo disporre di schemi di sintesi sullo sviluppo locale, che č un fenomeno multidimensionale le istituzioni devono quindi avviare percorsi di riflessivitŕ attente alle direzioni e alle ricadute che le loro scelte possono avere nella regolazione locale e globale.
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Calza Bini, Paolo, and Caterina Cortese. "Sistemi di regolazione locale in una prospettiva di governance: proposte per l'analisi." ARGOMENTI, no. 33 (December 2011): 51–73. http://dx.doi.org/10.3280/arg2011-033003.

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Abstract:
Il saggio propone una rivisitazione del concetto di governance al fine di analizzare la sua validitŕ come modello per l'analisi dei sistemi locali di sviluppo. La riflessione inizia evidenziando le continuitŕ che esso dimostra di avere con sistemi pregressi di regolazione locale (modello distrettuale) nei quali i fattori socio-relazionali rappresentavano l'anello forte dello sviluppo e si conclude proponendo di utilizzare il modello di governance per osservare gli impatti socio-economici dei piů recenti programmi integrati territoriali. Tra limiti e opportunitŕ, gli autori convergeranno nell'osservare come l'utilizzo di una prospettiva propria della sociologia economica nello studio della governance locale possa rappresentare un'occasione per continuare a dare un'attenzione specifica alla dimensione meso (istituzioni) e micro (attori) dei processi che entrano nelle dinamiche dello sviluppo locale studiandone il sistema di relazioni e le pratiche di coordinamento.
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Bocchi, Stefano, and Roberto Spigarolo. "Bioregione, un percorso di ricerca agroecologica nei sistemi alimentari, fra produzione e consumo." TERRITORIO, no. 93 (January 2021): 21–25. http://dx.doi.org/10.3280/tr2020-093003.

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Abstract:
Il sistema agro-alimentare italiano sta cercando percorsi innovativi, atti a garantire più equi assetti economici, una generale riappropriazione dei valori di cura e cultura del territorio, una maggiore attenzione alle tematiche sociali. Tale ampia e profonda innovazione di sistema, in contrasto con la cultura dei mercati alimentari delle commodity, risponde alla necessità di assumere consapevolmente le indicazioni di Agenda 2030. Con nuove politiche territoriali, sviluppate a scala locale, possono essere recuperati e rinforzati i legami esistenti fra gli ambiti della produzione agricola e quelli della ristorazione collettiva istituzionale. I nuovi sistemi agroalimentari locali e sostenibili possono essere studiati, sviluppati, gestiti all'interno di bioregioni, vale a dire aree individuate e analizzate utilizzando criteri ecosistemici, superando gli attuali più rigidi confini amministrativi.
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Cavallo, Aurora, and Benedetta Di Donato. "I sistemi agrari nel fenomeno urbano: geografie e processi territoriali di roma metropolitana." ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE, no. 2 (July 2016): 55–69. http://dx.doi.org/10.3280/es2016-002005.

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Adornato, Francesco. "La politica agricola comune verso il 2020: tra mercati globali e sistemi territoriali." AGRICOLTURA ISTITUZIONI MERCATI, no. 2 (October 2011): 5–11. http://dx.doi.org/10.3280/aim2011-002001.

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Orazi, Francesco. "Innovazione, tecnologia e governance: il ruolo dell'universitŕ nel rilancio delle economie locali." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 125 (March 2012): 155–73. http://dx.doi.org/10.3280/sl2012-125010.

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Abstract:
L'articolo, a partire da ipotesi innovative di governance (Rete di Competenza) descrive il ruolo strategico dell'universitŕ in un contesto di economie basate sul fattore conoscenza, mettendo in luce ipotesi di ammodernamento dei sistemi territoriali. L'obiettivo del lavoro intende verificare le condizioni di persistenza, presso i territori provinciali della Terza Italia, di condizioni favorevoli per lo sviluppo di tessuti produttivi innovativi basati sui fattori tecnologia e conoscenza e caratterizzati per capacitŕ operative di tipo reticolare/virtuale. Il prodotto della ricerca da un lato propone una specifica pratica di governance diffusa per il coordinamento istituzionale delle risorse di sviluppo, dall'altro una dorsale connettiva web based per l'interazione strategica degli attori produttivi, istituzionali e sociali e per l'incremento delle attivitŕ di networking territoriale e virtuale.
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Romano, Bernardino. "Le reti ecologiche tra ‘zoning approach' e ‘urban policy approach'." TERRITORIO, no. 58 (September 2011): 27–35. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-058004.

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Abstract:
Gli organismi di governo territoriale nazionale ancor oggi sono affezionati a tradizionali forme di tutela ‘insulare', faticosamente proiettati verso politiche di ‘rete', nelle regioni, invece, quasi tutte le leggi sull'uso e la trasformazione del territorio emanate dopo il 2002 contengono riferimenti alle reti ecologiche o ai sistemi di continuitŕ ambientale, anche se spesso si rileva una sostanziale inapplicabilitŕ dei concetti. Lo ‘zoning approach' e l'‘urban policy approach' attribuiscono un significato ecologico relazionale, e quindi un ruolo ecosistemico non necessariamente secondario, a settori territoriali quali gli incolti, i coltivi in abbandono, le aree incendiate, i boschi degradati ed altre aree che la tradizione urbanistica ha sempre relegato ad uno stato di pre-urbanizzazione ineluttabile. Si richiede una revisione profonda dei paradigmi programmatici che crea negli attuali equilibri uno sbilanciamento delle certezze acquisite.
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De Marchi, Marta. "Foodspace. Leggere le trasformazioni territoriali attraverso lo spazio del cibo: il caso Veneto." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 128 (August 2020): 80–105. http://dx.doi.org/10.3280/asur2020-128006.

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Abstract:
I sistemi agroalimentari al contempo trasformano i territori di riferimento e si adattano ad essi e alle loro configurazioni urbane. Leggere queste interdipendenze risulta cruciale in termini di spazio e occupazione del suolo, soprattutto alla luce della scala globale di molte filiere del cibo. Il Veneto si offre come caso paradigmatico dei territori a diffusione urbana europei, in cui gli spazi della produzione, della distribuzione e del consumo di cibo sono in prossimità fisica tra loro.
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Conti Puorger, Adriana, and Pierpaolo Napolitano. "Caratterizzazione socio-economica della regione Marche per sezioni di censimento." RIVISTA DI ECONOMIA E STATISTICA DEL TERRITORIO, no. 2 (September 2011): 30–59. http://dx.doi.org/10.3280/rest2011-002002.

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Abstract:
La suddivisione del territorio realizzata dall'ISTAT in occasione dei censimenti della popolazione e delle abitazioni, utilizzata inizialmente per finalitŕ organizzative e di gestione dell'operazione censuaria, ha assunto a partire dal 1981 una specifica valenza informativa, che risulta possibile finalizzare a una conoscenza di dettaglio del territorio. La disponibilitŕ di tale informazione rende possibile l'analisi territoriale al di lŕ della soglia dei confini amministrativi, rispondendo alla convinzione ormai diffusa che si debba entrare nei dettagli della struttura insediativa e residenziale per una proficua analisi del territorio regionale. L'obiettivo č l'identificazione delle morfologie sociali ed economiche descritte nel loro dispiegarsi sul territorio e analizzarle nelle loro reciproche interdipendenze, trasformando la grande mole di dati in una sintesi informativa fruibile. L'accresciuta potenza di elaborazione e di memorizzazione dei dati da parte degli strumenti HW e SW (Vickers e Rees, 2007), rende possibile l'applicazione di avanzati metodi statistici a insiemi di dati anche piů grandi di quelli qui considerati. La classificazione delle sezioni di censimento in tipologie socio-economiche fornisce uno strumento di lettura e interpretazione semplificata dei dati statistici, pur nelle dovute cautele suggerite dalle inevitabili scelte effettuate nel corso dell'analisi e dai possibili ulteriori miglioramenti con l'applicazione di metodologie piů complesse Una volta definite le tipologie, la ricerca sviluppa un'analisi multi-scala, sovrapponendo i risultati ottenuti dall'applicazione statistica con alcune principali partizioni territoriali che insistono sulla regione. Ricomporre le tipologie individuate a livello di sezione, a scala provinciale e comunale, come anche alla dimensione distrettuale e dei sistemi locali del lavoro, puň servire ad arricchire la loro interpretazione, come pure su un piano piů operativo, risultare di possibile ausilio alla stesura dei piani territoriali. In sede di conclusione si collegherŕ quanto analizzato a un contesto piů ampio per valutare la loro rispondenza alla volontŕ di orientare i territori verso uno sviluppo territoriale inteso, secondo le attuali tendenze delle pianificazione europea,.
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Pilotti, Luciano, Roberta Apa, Alessandra Tedeschi-Toschi, and Igor Sarman. "La competitività dinamica degli ecosistemi territoriali. Il caso degli eco-sistemi turistici multilocali tra Italia e Svizzera." Sinergie Italian Journal of Management, no. 91 (September 17, 2013): 83–102. http://dx.doi.org/10.7433/s91.2013.05.

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Betti, Marco. "Nuove tendenze delle politche di sviluppo nei sistemi locali di piccola impresa: il caso di Thiene." ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE, no. 1 (June 2011): 115–42. http://dx.doi.org/10.3280/es2011-001010.

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Abstract:
L'articolo analizza le trasformazioni avvenute nel modo di regolazione dello sviluppo locale nel distretto industriale di Thiene, in seguito all'affermazione nel governo locale della Lega Nord. Il primo paragrafo illustra l'influenza delle subculture politiche territoriali sullo sviluppo economico di piccola e media impresa, mentre il secondo si concentra sul processo di erosione della subcultura e sulla crescita della Lega Nord. Vengono poi ricostruite le caratteristiche del modo di regolazione, sia a livello regionale che a livello locale, e le sue trasformazioni recenti. Il quarto paragrafo, infine, concentra l'attenzione sullo studio di caso. A questo proposito, le interviste a testimoni privilegiati - della politica e dell'economia -, hanno messo in evidenza come nel distretto industriale di Thiene l'affermazione elettorale della Lega Nord si accompagni ad una sostanziale continuitÀ con le politiche economiche e sociali precedenti.
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Amoretti, Ugo M. "DA ANDREOTTI A BERLUSCONI: LA RAPPRESENTATIVITÀ TERRITORIALE DEI GOVERNI ITALIANI, 1976–2001." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 32, no. 2 (August 2002): 269–304. http://dx.doi.org/10.1017/s004884020003015x.

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Abstract:
IntroduzioneIl governo è uno degli argomenti di cui si sono tradizionalmente occupati gli studi politici. Oltre che a tematiche di carattere generale, i cultori di questo tema si sono indirizzati prevalentemente verso questioni quali le forme di governo, la formazione (e dissolvimento) delle coalizioni governative nei sistemi parlamentari e multipartitici, il ruolo dei partiti politici, l'espansione della sfera pubblica, nonché lo studio dei governanti e delle loro carriere. A fianco di questi temi di ricerca, esiste tuttavia un'ulteriore area di indagine interessante e rilevante: la rappresentatività territoriale dei governi. Rimasta relativamente inesplorata perlopiù a causa delle originarie caratteristiche sistemiche di questi ultimi – nati come leve di comando dello stato e divenuti organi esecutivi delle leggi approvate in parlamento in seguito all'affermarsi del costituzionalismo liberale – tale problematica costituisce oggi, dato il ruolo di primo piano progressivamente acquisito dai governi nell'ambito del policy making (Pasquino 1997, 170–171), un tema di particolare importanza, soprattutto nei paesi eterogenei dal punto di vista geopolitico. Se gran parte della produzione legislativa ha origine nel governo, è tutt'altro che un esercizio scolastico esaminare come le unità territoriali in cui si suddivide amministrativamente o politicamente uno stato siano rappresentate al suo interno.
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Tavoletti, Ernesto. "Un'alternativa alla retorica della dimensione aziendale e degli IDE: sistemi agro-alimentari sostenibili di PMI ed internazionalizzazione endogena per mezzo delle indicazioni geografiche." AGRICOLTURA ISTITUZIONI MERCATI, no. 2 (January 2021): 27–42. http://dx.doi.org/10.3280/aim2018-002003.

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Abstract:
Le indicazioni geografiche (IG) fanno riferimento a prodotti con speciali caratteristiche, qualità o reputazione riconducibili all'origine geografica, e sono proprietà intellettuali. Sono, quindi, per loro natura uno strumento di marketing e di tutela della denominazione, ed hanno il potenziale per innescare un circolo virtuoso di sviluppo economico locale endogeno, coinvolgendo tutti gli stakeholder territoriali. Offrono un'alternativa alla retorica della dimensione aziendale e degli investimenti diretti esteri. La sostenibilità economica è una pregiudiziale a tutto questo e il multiple case study Fao di Vandecandelaere et al. (2018) aggiunge un modello ed una generalizzazione analitica alle meta-analisi quantitative esistenti, che già evidenziano il contributo positivo delle IG alla sicurezza alimentare, ai prezzi, ai redditi dei produttori e alle quantità prodotte. La raccomandazione di policy principale è quella di promuovere le IG a livello globale perché, lungi dall'essere strumenti protezionistici, favoriscono lo sviluppo di sistemi di produzione alimentari endogeni, sostenibili e resilienti, capaci di contribuire allo sviluppo economico ed imprenditoriale locale, oltre che alla sicurezza e alla qualità alimentare.
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Staiano, Sandro. "LA FRATTURA NORD-SUD. L’ASIMMETRIA TERRITORIALE COME QUESTIONE DEMOCRATICA." Il Politico 251, no. 2 (March 3, 2020): 268–307. http://dx.doi.org/10.4081/ilpolitico.2019.249.

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Abstract:
Lo schema analitico delle fratture elaborato da Stein Rokkan e Seymour M. Lipset può essere utilmente applicato alla "questione meridionale", in quanto riguarda la doppia dimensione del processo politico, caratterizzato da conflitti culturale-territoriali ed economicofunzionali Passando da queste opzioni metodologiche, per quanto riguarda il "Mezzogiorno", è importante notare che le premesse costitutive prevedevano il superamento della frattura all'interno dei processi di democratizzazione dell'ordinamento giuridico guidati dai partiti politici e basati, in larga misura, sulla regionalizzazione; il ritardo nell'attuazione delle Regioni, tuttavia, ha portato immediatamente al carattere centralizzato e tecnocratico delle grandi riforme volte a incidere sulla condizione meridionale: la riforma agraria e l'intervento straordinario attraverso la "Cassa per il Mezzogiorno". E, una volta costituite, le Regioni non sono più quelle auspicate dall'assemblea costituente: da enti legislativi e pianificatori, diventano minuscoli organi amministrativi affollati di dipendenti, in sistemi ipertrofici. Diventano quindi il veicolo di infiltrazione dei partiti politici - lontani dall'idea costituzionale - che pervadono le agenzie che avrebbero dovuto occuparsi della frattura Nord-Sud. Le politiche - dopo un primo successo - si degradano e falliscono. Ma l'asimmetria territoriale rimane la questione principale. Senza risolverla, l'Italia sarà sempre meno adeguata ad affrontare la concorrenza nella dimensione europea e internazionale: al "ritardo" del "Mezzogiorno" si aggiunge ora quello dell'intero Paese. Per questo motivo, i nuovi impulsi per una "separazione del Nord", nell'illusione di creare piccole patrie economiche su scala regionale, sono particolarmente rischiosi.
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Pasquariello, Massimo, Michela Bia, and Alberto Cassone. "Uno studio economico-territoriale del Nord-Ovest italiano tramite l'analisi delle componenti principali." RIVISTA DI ECONOMIA E STATISTICA DEL TERRITORIO, no. 1 (March 2011): 43–81. http://dx.doi.org/10.3280/rest2011-001002.

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Abstract:
L'analisi economica di contesti micro-territoriali č di grande interesse per le scienze sociali, in quanto capace di contribuire all'interpretazione di processi sociali ed economici complessi spesso sottostanti a dinamiche macro-economiche. Scopo di questo studio č descrivere e analizzare una realtŕ economica e sociale articolata, attraverso l'utilizzo di adeguati indicatori. In particolare il presente lavoro sviluppa un'analisi empirica dei Sistemi locali del lavoro. L'area geografica presa in considerazione č il Nord-Ovest dell'Italia (Piemonte, Liguria, Lombardia e Valle d'Aosta). Allo scopo di individuare i principali fattori economici descrittivi delle diverse realtŕ locali, applichiamo la tecnica dell'analisi delle componenti principali. In particolare i risultati ottenuti mettono in evidenza tre componenti che risultano meglio descrivere le aree studiate: la componente, la componentee la componente. La prima segnala la relazione positiva tra la numerositŕ delle imprese manifatturiere, livelli occupazionali piů elevati e infrastrutture piů diffuse nell'area oggetto di studio; la seconda individua una relazione positiva tra i settori dei servizi alle imprese, il commercio e piů alti tassi di disoccupazione; la terza rileva la correlazione positiva tra il valore aggiunto, il tasso di occupazione e la densitŕ imprenditoriale ma negativa se ci si condiziona alle strutture imprenditoriali di tipo micro. L'articolo pone in evidenza le relazioni esistenti tra il territorio, le specializzazioni produttive e il posizionamento geografico delle unitŕ di osservazione. Particolare attenzione č stata data all'aspetto geo-spaziale individuando aree di analisi omogenee che trascendono i meri confini amministrativi.
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Percudani, Mauro, and Martin Knapp. "The economic perspective in the care and treatment of patients with diagnosis of schizophrenia." Epidemiologia e Psichiatria Sociale 7, no. 3 (December 1998): 197–209. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00007399.

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Abstract:
RIASSUNTOScopo - Considerare le principali problematiche connesse all'assistenza ed al trattamento dei pazienti con diagnosi di schizofrenia alia luce della piu recente letteratura sugli aspetti economici di questa patologia. Metodo - È stata effettuata una analisi della letteratura relativa ai costi sociali della schizofrenia, all'analisi economica di diversi modelli di assistenza, alia valutazione dei costi dei trattamenti antipsicotici. Risultati - La schizofrenia è una patologia che genera ingenti costi sociali. I costi sanitari legati all'assistenza alia schizofrenia assorbono una percentuale significativa delle risorse dei sistemi sanitari dei principali paesi industrializzati. I costi indiretti, dovuti principalmente al mancato inserimento al lavoro dei pazienti, risultano superiori ai costi diretti di trattamento. Nei paesi ove l'assistenza centrata sul territorio è stata supportata da un reale sforzo organizzativo per la creazione di servizi territoriali e residenziali, è emerso che essa è meno costosa dell'assistenza centrata sull'ospedale psichiatrico e genera un miglior esito per pazienti e familiari. L'introduzione di nuovi farmaci antipsicotici e lo sviluppo di interventi di tipo psicosociale possono rappresentare strumenti che favoriscono nuove strategie di assistenza. Conclusion! - Utilizzare una prospettiva economica implica pensare a quale organizzazione, quali strumenti tecnologici, quali strategie permettono di investire con razionalita le risorse disponibili. Una riflessione su questi temi appare oggi ineludibile non solo per gli amministratori ed i decisori politici, ma anche per gli operatori dei servizi di salute mentale.
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Butera, Federico, and Fernando Alberti. "Il governo delle reti inter-organizzative per la competitivitŕ." STUDI ORGANIZZATIVI, no. 1 (December 2012): 77–111. http://dx.doi.org/10.3280/so2012-001004.

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Abstract:
I policy maker sono costantemente alla ricerca delle forme e degli strumenti per contribuire ad aumentare la prosperitŕ economica e sociale del proprio territorio. Gli studi a livello internazionale ci dicono che la prosperitŕ di un territorio č direttamente riconducibile alla sua competitivitŕ, e quindi in primis al livello di produttivitŕ e innovazione del sistema delle imprese. Come verrŕ ampiamente illustrato in questo articolo, le reti inter-organizzative - nella varietŕ di forme che l'evidenza empirica ci suggerisce - attraverso una flessibilitŕ senza precedenti, una piů veloce circolazione delle informazioni, la condivisione di visioni, saperi e conoscenza, l'efficiente e rapido scambio di risorse e competenze per competere, assicurano al tempo stesso specializzazione, efficienza e alti livelli di produttivitŕ. La configurazione e la natura di tali reti č in via di continua ridefinizione ed espansione e l'uso del termine rete č spesso generico o inappropriato. Anche i confini delle reti vanno continuamente ridefiniti, in un continuum che va dalle imprese tradizionali che esternalizzano e delocalizzano parte della loro produzione fino al puro networking di varia natura. Noi ci concentreremo solo su quelle reti interorganizzative che rappresentano forme nuove di impresa, di quasi impresa, di sistemi di imprese che consentono una gestione competitiva e innovativa della catena del valore e dei processi fondamentali, conseguendo risultati economici e sociali, in una parola prosperitŕ. Ci occuperemo in particolare del fenomeno piů nuovo che caratterizza l'Italian way of doing industry, ossia lo sviluppo e i successi delle medie imprese, nodi di reti inter-organizzative che coinvolgono non solo imprese piccole, ma anche imprese grandi, in una proiezione spesso globale. Su queste nuove forme di reti inter-organizzative, si apre uno spazio di intervento straordinario per i policy maker in azioni di attivazione, incentivazione e supporto, capaci di condurre a superiori livelli di competitivitŕ le imprese componenti le reti, le reti stesse e i territori da cui esse muovono, ovvero capaci di favorire una maggiore prosperitŕ. Tali spazi di governo delle reti inter-organizzative possono avere natura infrastrutturale (trasporti, edilizia, tecnologie, credito, servizi, ecc.), relazionale (governo della catena del valore, dei processi, dei flussi, delle architetture d'impresa, dei sistemi informativi e di comunicazione, dei sistemi professionali ecc.) e cognitiva (capitale umano, capitale intellettuale, sistema di valori e norme, ecc.). Tutte e tre queste dimensioni sono importantissime e vanno gestite congiuntamente in nuove forme di management assicurate dalle imprese "pivotali" e nell'ambito di quello che nell'articolo č definito come meta-management, ovvero quelle posizioni di attori pubblici e privati - spesso in raccordo fra loro - che assicurano supporto e guida strategica alle reti. Nuovi modelli di management e di meta-management implicano una conoscenza profonda della rete e, di conseguenza, una visione d'insieme attuale e futura sicura e convincente e una capacitŕ di execution che sappia consolidare o riorientare la rete; valorizzare le risorse, materiali e personali, lě racchiuse e soprattutto perseguire obiettivi e misurare risultati. Meta-management non significa favorire il mero networking tra imprese, ma attivarsi come agenzie strategiche e provvedimenti concreti capaci di disegnare politiche di accompagnamento e sostegno alla creazione e alla valorizzazione di robusti network tra imprese e tra imprese e istituzioni, che trascendano le consuete filiere e agglomerazioni locali. Una economia e una societŕ fatta di reti inter-organizzative non č uguale a quella fatta prevalentemente di singole imprese "castello". Sulle reti di impresa e sull'impresa rete incombono alcune rilevanti questioni a cui il nostro lavoro tenta di dare alcune risposte Vediamole qui di seguito. 1. Diagnosi. L'organizzazione a rete č oggi scarsamente riconoscibile. Come diagnosticarla, come identificarne le caratteristiche strutturali e comprenderne i problemi critici? 2. Sviluppo e progettazione. L'organizzazione a rete si puň supportare con adeguati servizi, sviluppare intenzionalmente o addirittura progettare, come qui si sostiene? E se sě, in che modo? I metodi da adoperare per gestire questo sviluppo sono certo diversi da quelli adottati da strutture accentrate, sono meno top-down e meno razionalistici: ma quali possono essere? 3. Stabilitŕ e mutamento. Ogni nodo o soggetto della rete fa parte di reti diverse, in alcuni casi abbandona in rapida successione le une per legarsi ad altre. Come combinare l'estrema mutevolezza di queste multiple appartenenze con l'esigenza di stabilitŕ e crescita di ogni singolo nodo, come far sě che l'intera rete si comporti come un "attore collettivo" capace di un governo? 4. Risultati. Se e come definire obiettivi o ri-articolarli velocemente nel tempo? Come valutare i risultati delle diverse dimensioni economiche e sociali? 5. Decisioni e misura. L'organizzazione a rete - come e piů dell'impresa tradizionale - cambia per repentine innovazioni, per adattamento, per micro-decisioni, per miglioramento continuo, č il risultato di scelte su cosa fare dentro e cosa comprare, su quali funzioni accentrare e quali decentrare, su quando acquisire o vendere unitŕ aziendali e su quando fare accordi, dove allocare geograficamente le attivitŕ. Vi sono criteri e metodi da adottare, per operare in questi contesti di agilitŕ, velocitŕ e rapiditŕ di processi decisionali? 6. Sistemi. Quali tecniche o sistemi operativi adatti all'impresa rete dovranno essere sviluppati? Quali sistemi di pianificazione e controllo di gestione dell'impresa rete, if any? Č possibile stabilire standard di qualitŕ per la rete? Come sviluppare dimensioni quali linguaggi, culture, politiche di marchio e di visibilitŕ, come potenziare le comunitŕ, come promuovere formazione e apprendimenti? 7. Strutture. Le reti di impresa includono una grande varietŕ di forme, come vedremo. La rete di imprese puň includere una parte di gerarchia: quali modelli di organigrammi sono compatibili? Quali sistemi informativi, di telecomunicazioni, di social network sono adatti per la rete di imprese? Quali sistemi logistici? Quali regole e contratti formali? Quali flussi finanziari? Le risorse umane si possono gestire e sviluppare lungo la rete? E in che modo? E che dire dei sistemi di controllo della qualitŕ? 8. Nascita e morte. La rete di imprese e soprattutto i suoi "nodi" hanno un tasso di natalitŕ/ mortalitŕ piů elevato dell'impresa tradizionale. Gestire la nascita e la morte delle imprese diventerŕ ancora piů importante che gestire le imprese. Chi lo farŕ e come? 9. Vincoli e opportunitŕ. La legislazione, le relazioni industriali, la cultura manageriale sono oggi vincoli e opportunitŕ allo sviluppo di forme di rete di imprese. La globalizzazione dell'economia, lo sviluppo dei servizi, le nuove tecnologie, la cultura dei giovani, invece, sembrano operare piů come fattori facilitanti quando addirittura non cogenti. Come gestire (e non subire) vincoli e opportunitŕ? Cosa puň fare l'impresa, e cosa possono fare le istituzioni pubbliche? Vi sono nuovi programmi e regole nazionali e regionali per la costituzione delle reti di impresa: quale č la loro efficacia e impatto? In tale quadro, un'Agenzia Strategica (una grande impresa, una media impresa, un ente governativo, una Camera di commercio, un'associazione imprenditoriale, un istituto di credito) puň esercitare un ruolo centrale nella promozione e governo delle reti inter-organizzative per la competitivitŕ dei territori, mettendo a fuoco i propri interventi di policy avendo come oggetto prioritario queste nuove forme di impresa, quasi-impresa, sistemi di impresa usando diverse leve: - innanzitutto, fornendo o favorendo l'accesso a risorse chiave, come credito, finanziamenti, sgravi fiscali, servizi per l'internazionalizzazione, conoscenze, marketing ecc.; - agendo da fluidificatore delle reti tra imprese, che sappia rimuovere ostacoli nelle strutture relazionali e irrobustire nodi, processi, strutture di governance laddove necessario; inserendosi direttamente nelle strutture relazionali come ponte per connettere nodi disconnessi; - esercitando a pieno il ruolo di meta-manager di reti inter-organizzative ossia imprimendo al sistema un indirizzo strategico di fondo, governando i processi "politici" interni alla rete ossia la distribuzione di potere e risorse e creando le condizioni culturali, strategiche organizzative e tecnologiche; - facendo leva sull'essere un policy maker cross-settoriale e multi-territoriale. Le reti di impresa hanno successo se si integrano entro "piattaforme industriali" (ad es. IT, Green economy, portualitŕ e logistica), entro cluster territoriali (es. distretti, economie regionali, etc.), sistemi eterogenei interistituzionali (che includono imprese pubbliche, amministrazioni, istituzioni e associazioni). La nostra tesi č che azioni di governo della rete attraverso nuove forme di management e di meta-management sono tanto piů efficaci quanto piů contribuiscono a supportare e strutturare reti organizzative robuste o che tendono a diventare tali, ossia imprese reti e reti di impresa governate; sono tanto meno efficaci o quanto meno misurabili quanto piů supportano solo processi di networking poco definiti destinati a rimanere tali. Nei termini di Axelsson, policy e management hanno effetto su reti che esprimono a) modelli di relazione fra diverse organizzazioni per raggiungere fini comuni. Hanno un effetto minore o nullo quando le reti di cui si parla sono solo b) "connessioni lasche fra organizzazioni legate da relazioni sociali" o c) un insieme di due o piů relazioni di scambio.
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Franco-Cuervo, Beatriz, and Javier Andrés Flórez. "La partecipazione elettorale in America Latina ed il caso dei dipartimenti della Colombia." Quaderni dell Osservatorio elettorale QOE - IJES 63, no. 1 (June 30, 2010): 77–102. http://dx.doi.org/10.36253/qoe-9726.

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Abstract:
La partecipazione elettorale in Colombia è sempre stata oggetto di discussione, sia da parte degli esperti che della classe politica, se non altro perché è stata storicamente bassa, tanto più se comparata con quella degli altri sistemi latino-americani. Si è cercato quindi di continuo di trovare spiegazioni a questo fenomeno, anche dando vita ad intense polemiche, per intendere le motivazioni o le cause dello scarso entusiasmo degli elettori colombiani per la democrazia elettorale. Gli studi tuttavia si sono incentrati sulla ricerca di un approccio a livello nazionale, trascurando il livello regionale e quello dipartimentale. Il che ha rappresentato un evidente limite per intendere la partecipazione elettorale in Colombia. Parrebbe ovvio supporre che il comportamento dell’intero paese si ripeta in misura quasi identica al livello delle regioni e dei dipartimenti. Questa supposizione, però, non può reggere, se non viene verificata empiricamente scendendo a livello delle singole realtà territoriali. Perseguendo questo obiettivo, il lavoro che segue si divide in due parti. Nella prima il caso colombiano viene collocato in una prospettiva comparata con riferimento sia alla legislazione elettorale che ai dati statistici degli altri paesi latino-americani. Nella seconda parte si prendono in considerazione gli indici di partecipazione di ciascun dipartimento della Colombia nelle elezioni del Senato dall’anno 1974, il che dovrebbe servire come punto di riferimento per ulteriori analisi e come contributo allo studio delle elezioni e della partecipazione elettorale nel paese.
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Föetsch, Alcimara Aparecida. "Sistema Faxinal e áreas de caíva: identidades territoriais no espaço agrário da região do Contestado (PR/SC) / Faxinal System and caíva’s areas: territorial identities in the agrarian space in the Contestado region (PR/SC)." Caderno de Geografia 28, no. 53 (May 12, 2018): 467–89. http://dx.doi.org/10.5752/p.2318-2962.2018v28n53p467-489.

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Abstract:
Num cenário de mobilização política assiste-se a partir da década de 1980 no Paraná, sobretudo na região Centro-Sul do estado, a (re)construção da identidade territorial faxinalense por meio da atuação de associações, articulações, organizações não governamentais, universidades, movimentos populares e poder público. Em contrapartida, no Planalto Norte de Santa Catarina, região de divisa com o estado paranaense, que compartilha similares características físico-naturais e histórico-geográficas, o Sistema aparenta invisibilidade. Neste destoante e controverso contexto, o presente artigo analisa a territorialidade dos elementos que caracterizam o Sistema Faxinal na região do Contestado, localizada entre os estados do Paraná e Santa Catarina, buscando compreender sua consolidação, desarticulação e reminiscências na perspectiva das identidades territoriais. Para tanto, discute-se a forma com que vêm sendo construída a identidade territorial faxinalense no Paraná e se investiga o que ocorreu com a territorialidade dos elementos que compõem o Sistema em Santa Catarina.Palavras–chave: Sistema Faxinal. Caívas. Identidades Territoriais. Espaço Agrário. Contestado.Abstract In a scenery of political mobilization, it is seen from the 1980s decade in Paraná, especially in the South-Center region of the state, the (re) construction of territorial identity of Faxinal due to the association acting, articulations, non-governmental organizations, universities, popular movements and public power. In contrast, in the Planalto Norte of Santa Catarina, the border region with Paraná state, which shares similar physical-natural, and historical-geographic characteristics, the system presents invisibility. In this aspect and controversial context, this present article analyses the elements territoriality that feature the faxinal System in the Contestado region, located between Paraná and Santa Catarina states, aiming at understanding its consolidation, disarticulation, and reminiscences in the perspective of territorial identities. Therefore, it is discussed the way that the territorial identity has been built on the faxinalense territorial identity in Paraná and it is investigated what occurred with the elements that compound the System territoriality in Santa Catarina.Keywords: Faxinal System. Caíva. Territorial Identities. Agrarian Spaces. Contestado.
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Gallas, Juliana Cristina, Tatiana Ghedine, Cláudio Reis Gonçalo, and Adriana Marques Rossetto. "O Papel dos Ativos Territoriais e da Inovação no Desenvolvimento de Cidades Criativas." Desenvolvimento em Questão 16, no. 43 (May 22, 2018): 113. http://dx.doi.org/10.21527/2237-6453.2018.43.113-146.

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Abstract:
O objetivo deste ensaio teórico é discutir o papel do desenvolvimento territorial, através dos ativos territoriais, e da inovação no desenvolvimento de cidades criativas. Para isso buscou-se estabelecer possíveis ligações entre ativos territoriais e inovação territorial como forma de alavancar o desenvolvimento de cidades criativas. Percebeu-se que os ativos territoriais (tangíveis e intangíveis) podem ser entendidos como as entradas do sistema de inovação territorial que geram como saída inovações que podem alavancar a produtividade e o desenvolvimento do território. Consequentemente, estas inovações serão colocadas a prova no ambiente e permitirão ou suportarão mudanças em todos os ativos territoriais que com elas estiverem relacionadas, gerando e difundindo conhecimento que poderá tornar o sistema de inovação territorial mais eficiente e eficaz, favorecendo o desenvolvimento de cidades criativas.
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Botero Ospina, María Elena, Juana Marina Hofman Quintero, and Daniel Eduardo Hernández Chitiva. "Inequidades territoriales en Colombia: un balance del Sistema General de Regalías (SGR) en el cierre de la brecha interregional." OPERA, no. 17 (December 20, 2015): 27–66. http://dx.doi.org/10.18601/16578651.n17.03.

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Abstract:
La transformación del Sistema General de Regalías (SGR) atiende al desarrollo territorial y al mejoramiento de las condiciones de bienestar de los habitantes de municipios y departamentos, por lo que se esperaría un impacto significativo frente a las condiciones de desequilibrio territorial. Este artículo evalúa el impacto de la transformación del SGR en el desarrollo territorial. Primero, se examina el cambio en el sistema, sus causas y sus beneficios. Seguidamente, se analizan las dinámicas de las economías departamentales, así como el crecimiento económico departamental en los últimos veinte años, para establecer las condiciones sobre las que partió el sistema. En tercer lugar, se establece su contribución al desarrollo territorial, los sectores que atiende y las entidades territoriales beneficiarias del mismo. Finalmente, se evalúa la relación entre capacidad administrativa municipal y asignación de recursos de regalías, que muestran indicios de influencia política en la aprobación de proyectos a las entidades territoriales.
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Silva, Olavo Fagundes da. "Lacunas cartográficas na delimitação territorial em áreas protegidas." PRACS: Revista Eletrônica de Humanidades do Curso de Ciências Sociais da UNIFAP 13, no. 2 (October 11, 2020): 399. http://dx.doi.org/10.18468/pracs.2020v13n2.p399-407.

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Abstract:
<p>As sobreposições territoriais constituem um dos problemas mais comuns para o processo de gestão territorial e ambiental das áreas protegidas no Brasil. Este trabalho faz a análise das sobreposições territoriais da área de manejo florestal do Grupo Jari, de iniciativa privada, na Reserva de Desenvolvimento Sustentável do Rio Iratapuru e no Projeto de Assentamento Agroextrativista do Rio Maracá, situados no sul do Amapá e suas implicações no processo de gestão territorial e ambiental. Com base em análise espacial de dados em Sistema de Informações Geográficas e pesquisa documental confeccionou-se o mapa das sobreposições territoriais existentes. A partir desse mapa calculou-se a extensão e localização das sobreposições territoriais e algumas implicações nas dinâmicas territoriais, sociais, econômicas e ambientais em função dos usos da terra.</p>
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García Cruz, Juan Israel. "El análisis del impacto territorial del tercer boom turístico en Canarias (España) a través de la aplicación de un Sistema de Información Geográfica (SIG)." Cuadernos de Turismo, no. 36 (July 14, 2015): 219. http://dx.doi.org/10.6018/turismo.36.230971.

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Abstract:
Las Tecnologías de la Información Geográfica (TIG) son una herramienta con un gran potencial en el análisis espacial. Ante múltiples y complejos problemas territoriales, su capacidad permite dar una respuesta, siempre que su uso se plantee e implemente de forma adecuada. Así, la geografía del turismo, desde su punto de vista territorial, puede hacer uso de esta tecnología en el análisis de su dimensión territorial. La información georeferenciada (geoinformación) permite incorporar una nueva variable al análisis del turismo. La dimensión espacial incorpora valores que enriquecen el análisis y permiten obtener resultados más completos del dinamismo territorial del fenómeno turístico, así como sus impactos territoriales. Este trabajo hace una aproximación a la aplicación de las TIG en el análisis territorial del turismo, tomando como ejemplo el contexto del tercer boom turístico de Canarias (España), con el fin de concretar y explicar sus efectos en el territorio.
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Mesquita, Fernando Campos, and André Tosi Furtado. "GLOBALIZAÇÃO E RELAÇÕES TERRITORIAIS NA AGRICULTURA: PARTICULARIDADES NA EXPANSÃO DA SOJA E DA CANA-DE-AÇÚCAR NO ESTADO DE GOIÁS." GEOgraphia 20, no. 43 (October 16, 2018): 71. http://dx.doi.org/10.22409/geographia.v20i43.1032.

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Abstract:
O objetivo do artigo é analisar as distintas relações territoriais envolvidas na expansão do agronegócio para as regiões de cerrado, tendo como ênfase um comparativo entre a soja e a cana-de-açúcar no Estado de Goiás. Para verificar a forma de organização dessas atividades, selecionamos quatro variáveis: a amplitude do mercado, a relação com o sistema de transporte, a geração e qualificação local de empregos e a interação com as atividades de P&D. O artigo se encaixa em estudos que apontam para uma heterogeneidade das relações territoriais do processo de globalização, apresentando essa discussão no âmbito do desenvolvimento agrícola. Analisamos forças que aproximam ou distanciam as atividades do meio local. Os resultados indicam que na soja as relações territoriais pautadas por vínculos externos assumem maior peso, ao passo que na cana-de-açúcar se tem uma maior dependência de vínculos internos. Palavras-chave: Território. Soja. Cana-de-açúcar. GLOBALIZATION AND TERRITORIAL RELATIONS IN THE AGRICULTURE: PARTICULARITIES IN THE GROWTH OF SOYBEAN AND SUGARCANE IN THE STATE OF GOIÁS Abstract: The aim of this paper is to analyze the distinctions in the territorial relations related to the moving of agribusiness into the regions of cerrado. Our focus is a comparative analysis between soybean and sugarcane in the State of Goiás. To verify the organization of these activities, we selected four variables: market size, relation with the transportation system, local generation of jobs, and local interaction with R&D activities. The paper is part of a discussion that argues about the heterogeneity of territorial relations in globalization process, showing, in agricultural development, forces that makes economic activities being more connected to the local or to long distance networks. The results indicate that in soybean the territorial relations based on external linkages are stronger, while the importance of internal linkages are higher in sugarcane production. Keywords: PTerritory. Soybean. Sugarcane. LA MONDIALISATION ET LES RELATIONS TERRITORIALES DANS L’AGRICULTURE: LES SPÉCIFICITÉS DE L’EXPANSION DU SOJA ET DE LA CANNE À SUCRE DANS L’ÉTAT DE GOIÁS Resumen: L’objectif de cet article est d’analyser les diferentes sortes de relations territoriales qui sont concernées par l’expansion de l’agrobusiness dans les regions du Cerrado brésilien, en nous appuyant sur une comparaison entre les cultures du soja et de la canne à sucre dans l’etat de Goiás. Pour verifier la forme par laquelle ces activités s’organisent, nous avons choisi quatre variables: la taille du marché, le rapport avec le système de transport, la création et la qualification des emplois locaux, et l’interaction avec les activités de recherche et développement. L’article se place dans le cadre des études qui montrent une croissante héterogeneité dans les relations territoriales issues de la mondialisation, éclairant ce débat à propos du développpement agricole. Nous analisons les forces qui rapprochent ou eloignent les activités du milieu local. Les résultats demontrent que dans le cas du soja ces relations territoriales sont dictées par des liaisons externes tandis que dans le cas de la canne à sucre ces liaisons sont plutôt internes. Monts-clés: Territoire. Soja. Canne à sucre.
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Mesquita, Fernando Campos, and André Tosi Furtado. "GLOBALIZAÇÃO E RELAÇÕES TERRITORIAIS NA AGRICULTURA: PARTICULARIDADES NA EXPANSÃO DA SOJA E DA CANA-DE-AÇÚCAR NO ESTADO DE GOIÁS." GEOgraphia 20, no. 43 (October 16, 2018): 71. http://dx.doi.org/10.22409/geographia2018.v20i43.a27212.

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Abstract:
O objetivo do artigo é analisar as distintas relações territoriais envolvidas na expansão do agronegócio para as regiões de cerrado, tendo como ênfase um comparativo entre a soja e a cana-de-açúcar no Estado de Goiás. Para verificar a forma de organização dessas atividades, selecionamos quatro variáveis: a amplitude do mercado, a relação com o sistema de transporte, a geração e qualificação local de empregos e a interação com as atividades de P&D. O artigo se encaixa em estudos que apontam para uma heterogeneidade das relações territoriais do processo de globalização, apresentando essa discussão no âmbito do desenvolvimento agrícola. Analisamos forças que aproximam ou distanciam as atividades do meio local. Os resultados indicam que na soja as relações territoriais pautadas por vínculos externos assumem maior peso, ao passo que na cana-de-açúcar se tem uma maior dependência de vínculos internos. Palavras-chave: Território. Soja. Cana-de-açúcar. GLOBALIZATION AND TERRITORIAL RELATIONS IN THE AGRICULTURE: PARTICULARITIES IN THE GROWTH OF SOYBEAN AND SUGARCANE IN THE STATE OF GOIÁS Abstract: The aim of this paper is to analyze the distinctions in the territorial relations related to the moving of agribusiness into the regions of cerrado. Our focus is a comparative analysis between soybean and sugarcane in the State of Goiás. To verify the organization of these activities, we selected four variables: market size, relation with the transportation system, local generation of jobs, and local interaction with R&D activities. The paper is part of a discussion that argues about the heterogeneity of territorial relations in globalization process, showing, in agricultural development, forces that makes economic activities being more connected to the local or to long distance networks. The results indicate that in soybean the territorial relations based on external linkages are stronger, while the importance of internal linkages are higher in sugarcane production. Keywords: PTerritory. Soybean. Sugarcane. LA MONDIALISATION ET LES RELATIONS TERRITORIALES DANS L’AGRICULTURE: LES SPÉCIFICITÉS DE L’EXPANSION DU SOJA ET DE LA CANNE À SUCRE DANS L’ÉTAT DE GOIÁS Resumen: L’objectif de cet article est d’analyser les diferentes sortes de relations territoriales qui sont concernées par l’expansion de l’agrobusiness dans les regions du Cerrado brésilien, en nous appuyant sur une comparaison entre les cultures du soja et de la canne à sucre dans l’etat de Goiás. Pour verifier la forme par laquelle ces activités s’organisent, nous avons choisi quatre variables: la taille du marché, le rapport avec le système de transport, la création et la qualification des emplois locaux, et l’interaction avec les activités de recherche et développement. L’article se place dans le cadre des études qui montrent une croissante héterogeneité dans les relations territoriales issues de la mondialisation, éclairant ce débat à propos du développpement agricole. Nous analisons les forces qui rapprochent ou eloignent les activités du milieu local. Les résultats demontrent que dans le cas du soja ces relations territoriales sont dictées par des liaisons externes tandis que dans le cas de la canne à sucre ces liaisons sont plutôt internes. Monts-clés: Territoire. Soja. Canne à sucre.
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Clarke Bloomfield, Merlinda, Ana Gloria Madruga Torres, Crecencio Ramón Rodríguez Galindo, and José Luis Carballosa Ramírez. "Sistemas productivos locales y encadenamientos productivos a favor del desarrollo local: El sistema productivo local agropecuario del destino turístico Gibara en holguín." Explorador Digital 5, no. 1 (January 2, 2021): 437–57. http://dx.doi.org/10.33262/exploradordigital.v5i1.1512.

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Abstract:
El Eje Estratégico Transformación productiva e inserción internacional contenido en el Plan de la Nación hasta el 2030 enfatiza en la necesidad del desarrollo de sectores estratégicos que a largo plazo impacten en el desarrollo de la economía y la sociedad; el turismo fue identificado como dinamizador de las economías territoriales, lo cual tiene una expresión concreta en el nivel local, por lo que debe formar parte del desarrollo a escala territorial a partir de los encadenamientos productivos como una de las vías para gestionar tal desarrollo. La presente investigación tuvo como objetivo diagnosticar el Sistema Productivo Local (SPL) Agropecuario del municipio Gibara y sus condiciones para tributar a la estrategia de desarrollo del municipio y el sector del turismo, así como la identificación de las cadenas productivas presentes en el SPL estudiado; para ello se elaboró y aplicó un procedimiento que parte del análisis de la estructura económica del municipio que contribuya a potenciar el desarrollo del turismo como sector estratégico en la estructura económica territorial. El procedimiento aplicado permitió crear las condiciones organizativas necesarias para el desarrollo de la investigación a partir de establecer la información básica de entrada para el diagnóstico obteniendo como resultados la determinación de la situación actual del SPL Agropecuario, la identificación de 31 cadenas productivas y el diagnóstico, diseño e implementación de la cadena productiva de la guayaba.
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López Trigal, Lorenzo, and José Cortizo Álvarez. "Instrumental de análisis espacial (sistemas, soportes y modelos) aplicado a la ordenación del territorio en España." Ciudades, no. 15 (November 29, 2017): 167. http://dx.doi.org/10.24197/ciudades.15.2012.167-188.

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Abstract:
La presente aportación es una síntesis del estado de la cuestión sobre herramientas de análisis espacial en materia de ordenación del territorio y planificación regional y urbana, de cara a la labor del experto territorial en su tarea técnica en la Administración pública o en la empresa de consultoría e ingeniería, particularmente en el ámbito español. Este instrumental básico se va a referir de forma sucinta al sistema estadístico (censo demográfico e indicador de cuota de mercado), el sistema y soporte cartográfico y de SIG, el sistema normativo específico (ambiental, urbanístico y de ordenación territorial), y el uso de modelos espaciales (con referencia a las teorías de los lugares centrales y de la difusión espacial de las innovaciones). Se reflexiona, finalmente, sobre la labor del diagnóstico territorial, que ha de incluir la definición de los problemas territoriales a afrontar, la explicación de las posibles relaciones entre ellos y los objetivos perseguidos, previa a la operación del planeamiento territorial y su gobierno.
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Sofritti, Federico. "Morire di disorganizzazione: la gestione sanitaria del Covid-19 in Italia." PRISMA Economia - Società - Lavoro, no. 1 (August 2021): 26–42. http://dx.doi.org/10.3280/pri2020-001003.

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Abstract:
La pandemia sta rendendo evidente come il rapporto tra ospedale e territorio non sia pensabile in termini dicotomici, come enucleatosi storicamente nel sistema sa-nitario italiano. Le riforme sanitarie, dal 1978, hanno infatti consolidato la preesi-stente differenziazione tra sanità ospedaliera e territoriale. All'interno di questa cornice, l'articolo affronta la questione della riorganizzazione delle cure territoriali. In particolare, si sostiene come l'emergenza Covid-19 renda necessario un ripen-samento dell'assistenza territoriale nel quadro delle cure primarie, discutendone alcuni punti chiave: l'implementazione delle tecnologie digitali; il ruolo delle co-munità locali; la questione professionale; il paradigma di salute e malattia sottostante.
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Ther Ríos, Francisco. "Complejidad territorial y sustentabilidad: notas para una epistemológia de los estudios territoriales." Horizontes Antropológicos 12, no. 25 (June 2006): 105–15. http://dx.doi.org/10.1590/s0104-71832006000100006.

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Abstract:
La epistemología que se enuncia en las siguientes líneas pregunta y repite continuamente "¿para qué y para quién son los estudios territoriales?" planteándose en ellas que las aproximaciones a los procesos locales exige esencialmente la aplicación de enfoques y métodos interdisciplinarios junto a la existencia de modelizaciones que contengan el doble desafío: primero, estar abiertas a la reflexión y, segundo ser posibles de aplicar a la realidad local inmediata. En la primera parte del texto, y a partir de la relación entre conocimiento y territorio, se discute acerca de la necesidad de contar con una epistemología del territorio; en la segunda parte, se avanza hacia una virtualización del territorio local en el contexto del sistema-mundo. Estas "notas para una epistemología de los estudios territoriales" constituyen una invitación abierta para desanquilosar el pensamiento y la acción que tratan sobre el territorio para desde ahí comentar acerca de la réplica- en-proceso de lo local.
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Delgadillo, Maritza Del Socorro. "Caracterización del Sistema Territorial Nicaragüense." REICE: Revista Electrónica de Investigación en Ciencias Económicas 4, no. 7 (September 12, 2016): 286–310. http://dx.doi.org/10.5377/reice.v4i7.2835.

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Abstract:
Esta investigación titulada “Caracterización del sistema territorial nicaragüense” tiene como finalidad detectar las potencialidades económicas, sociales, culturales y ambientales del territorio nacional, así como prever desafíos en su dinámica económica y demográfica. Con éste propósito, primero, se determina el marco histórico del proceso de ordenamiento, luego se señalan las características y potencialidades de los componentes político administrativo, natural-ambiental, socio-cultural y económico-social del territorio, y finalmente se elaboraron algunos lineamientos de políticas públicas que puedan contribuir a mejorar la gestión territorial.
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Machado, Lia Osorio. "O visível e o invisível: o sistema financeiro-corporativo mundial sob o prisma da extraterritorialidade e do binômio legal/ilegal." GEOUSP: Espaço e Tempo (Online) 21, no. 2 (October 19, 2017): 325. http://dx.doi.org/10.11606/issn.2179-0892.geousp.2017.136846.

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Abstract:
Tomando a abordagem do sistema financeiro-corporativo como um paradigma para compreender o processo de globalização, este artigo discute alguns argumentos favoráveis ou contrários à ideia de que esse processo anuncia o fim do sistema de Estados territoriais soberanos. Propõe que a convivência entre eles é captada pelo conceito de extraterritorialidade, exposto na análise de arranjos espaço-jurisdicionais vinculados ao sistema financeiro-corporativo. Por depender do princípio de soberania territorial, esses arranjos apontam questões mais complexas, entre elas, a disputa entre ordens legais e a manifesta ambiguidade do binômio legal/ilegal nas sociedades atuais.
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Troitiño Vinuesa, Miguel Ángel, and Libertad Troitiño Torralba. "Visión territorial del patrimonio y sostenibilidad del turismo." Boletín de la Asociación de Geógrafos Españoles, no. 78 (September 13, 2018): 212–44. http://dx.doi.org/10.21138/bage.2716.

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Abstract:
En la dialéctica territorio, patrimonio y turismo, este artículo busca avanzar en algunas de las claves de la sostenibilidad en los destinos patrimoniales, como piezas singulares de las estructuras territoriales del siglo XXI. Se reflexiona sobre las posibilidades que conceptos como, patrimonio territorial y sistema patrimonial territorial, abren para abordar relaciones e interdependencias entre patrimonio, territorio y destinos, con el fin de proseguir sobre los principios teóricos de las cartas y cumbres internacionales. La interpretación territorial del patrimonio, un adecuado manejo de herramientas de medición y la consideración de dimensiones sociales, culturales, paisajísticas y funcionales, permitirán abordar aspectos concretos de la sostenibilidad patrimonial y turística.
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Lombardi, Mauro, and Nicolň Bellanca. "Le traiettorie reticolari dell'innovazione territoriale." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 122 (June 2011): 17–30. http://dx.doi.org/10.3280/sl2011-122002.

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Abstract:
I sistemi socio-economici locali (Ssl) sono stati interpretati dalle tradizioni di studi risalenti a Marshall, Porter e Krugman principalmente considerando la prossimitŕ spaziale degli attori. Era l'ancoraggio territoriale a far lievitare forme peculiari di economie esterne, di vantaggi competitivi e di dinamiche endogene. Negli ultimi decenni, tuttavia, questi sistemi hanno attraversato cambiamenti multi-dimensionali a molteplice scala. Le nuove connotazioni strutturali - tra cui la prossimitŕ cognitiva, la, la complementaritŕ di contratti formali e accordi informali nelle collaborazioni tra imprese, le reti translocali - richiedono un differente quadro teorico e comportano diverse implicazioni di policy. Il quadro teorico pone al centro la co-evoluzione di tecnologie, modelli organizzativi, culture e istituzioni. Entro la molteplicitŕ di traiettorie rese possibili da tale co-evoluzione, ciascun Ssl è sia correlato ad un sistema socio-tecnico che ne limita le dinamiche di mutamento, sia inserito in percorsi lungo i quali puň accedere in modi discontinui ad orizzonti tecno-economici lontani. Le implicazioni di policy debbono pertanto riferirsi alle traiettorie innovative che l'attuale transizione socio-tecnica globale rende possibili ad uno specifico gruppo di Ssl, che è nel nostro caso la Toscana. Sul piano strategico operativo - considerando i limiti politici e civili della societŕ in oggetto - tentiamo di cogliere alcuni cruciali "colli di bottiglia" che bloccano la percezione e il perseguimento degli interessi collettivi di lungo periodo. Questi blocchi riguardano la miopia cosě degli imprenditori come delle istituzioni pubbliche nei riguardi del potenziale tecnico-scientifico effettivamente accessibile e dei percorsi evolutivi che converrebbe imboccare; l'inadeguatezza delle forme istituzionali entro cui vengono prodotti e gestiti i beni comuni o; la carenza di appropriati modi per capitalizzare le imprese innovative. Per ognuno di tali lock-in avanziamo proposte costruttive percorribili.
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Faria, Rivaldo Mauro. "OS DESIGUAIS LIMITES DA PORTA DE ENTRADA DO SISTEMA ÚNICO DE SAÚDE (SUS) EM POUSO ALEGRE-MG, BRASIL." Raega - O Espaço Geográfico em Análise 29 (December 6, 2013): 135. http://dx.doi.org/10.5380/raega.v29i0.30624.

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Abstract:
O planejamento territorial dos serviços de atenção primária à saúde é um processo fundamental para se definir a porta de entrada do Sistema Único de Saúde (SUS) no Brasil. A atenção primária é a própria porta de entrada, mas o que a define são seus limites territoriais. Por isso, ter um território definido e uma população adscrita é uma normativa para a organização dos serviços nas unidades de atenção primária. Entretanto, uma porta de entrada mal desenhada pode comprometer a entrada, de um lado, e a coordenação dos fluxos, de outro. Do que derivam custos sociais (iniquidades) e econômicos (irresolutividades) enormes. Sob esse contexto, e considerando a natureza geográfica desta prática, este artigo propõe discutir o planejamento territorial da porta de entrada do SUS em Pouso Alegre, Minas Gerais. Portanto, é uma discussão dos limites territoriais e dos modos de planejamento destes limites. Os procedimentos metodológicos utilizados incluíram uma fase de matriz teórica, através da investigação dos instrumentos regulatórios das políticas de atenção primária à saúde no Brasil; e outra fase de natureza prática, através do mapeamento dos limites de atuação das unidades de atenção primária à saúde, de um lado, e dos limites das desigualdades socioterritoriais, de outro. Os resultados indicaram inadequações territoriais entre os limites político-administrativos dos serviços de atenção primária e os limites das desigualdades socioterritoriais. O que pode desencader problemas não apenas na atenção à saúde do SUS, mas também no aprofundamento das desigualdades sociais em saúde.
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Díaz Fernández, José Antonio. "red urbana de La Coruña y la dinámica del desarrollo metropolitano." HUMAN REVIEW. International Humanities Review / Revista Internacional de Humanidades 17, no. 6 (March 3, 2023): 1–17. http://dx.doi.org/10.37467/revhuman.v17.4848.

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Abstract:
El conocimiento del medio urbano de La Coruña constituye una temática básica para el estudio de la realidad territorial regional de Galicia. Así, el análisis del modelo de ciudad, su evolución histórica, su red urbana y sus características territoriales, nos facilitan la interpretación de la conformación evolutiva de la red urbana. Para ello, al estudiar mediante el manejo de las diferentes cartografías históricas de la ciudad podremos disponer de una relevante información sobre sus características físicas y territoriales; su articulación en el sistema urbano español, etc.
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Gutiérrez Ossa, Jahir Alexander, and Gleidy Alexandra Urrego Estrada. "Los sistemas de información geográfica y los planes de ordenamiento territorial en Colombia." Perspectiva Geográfica, no. 16 (June 20, 2012): 247–66. http://dx.doi.org/10.19053/01233769.1758.

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Abstract:
Este artículo de reflexión está dirigido a analizar la aplicabilidad y el contexto de los sistemas de información geográfica (SIG), en el ordenamiento y la planeación territorial para el desarrollo en Colombia. La implementación de los sistemas obedece a la relevancia de codificar y monitorear por medio de las herramientas tecnológicas, la información que se tiene de la estructura geográfica de cada región, marco que implica la revisión de las formas estipuladas hasta ahora para evaluar y hacer gestión territorial. Mediante los sistemas, como guía y metodología, se espera superar los vacíos relacionados con la poca estructura de datos e información geográfica que se tiene al servicio de las administraciones públicas territoriales. Uno de los hallazgos cruciales derivados de dicha fundamentación radica en poder establecer los criterios de convergencia entre los planes de ordenamiento y los de desarrollo territorial, tan dispares en el país.
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Porras Acevedo, Stephanie. "Desarrollo territorial de Guanacaste, Costa Rica desde el enfoque de sistemas territoriales de producción agroalimentaria." Política Económica para el Desarrollo Sostenible 3, no. 1 (March 23, 2018): 44. http://dx.doi.org/10.15359/peds.3-1.3.

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Abstract:
El objetivo de este artículo es identificar los factores territoriales que impulsan o frenan el establecimiento de un sistema territorial de producción agroalimentaria (STPA), bajo el enfoque de desarrollo territorial, en el cantón de Carrillo de la provincia de Guanacaste, Costa Rica. Debido al dinamismo que ha experimentado la provincia en los últimos años y al desplazamiento de la actividad agrícolas desde los 90, debido a la actividad terciaria, se busca investigar aquellos factores que promuevan el crecimiento considerando las condiciones que proyectos actuales, como la creación del Mercado Regional PIMA en Carrillo, la ampliación terminal de carga en el aeropuerto Daniel Oduber Quirós en Liberia y la construcción del canal seco de La Cruz hacia Puerto Limón pueden ofrecer. Como resultado del análisis se proponen los componentes de un sistema territorial de producción agroalimentaria para la provincia, considerando las características de las empresas y la sinergia que estos actores deben tener con las instituciones. El artículo concluye que los STPA promueven una alta asociatividad y encadenamientos entre empresas, gobierno y recursos disponibles. Además, incluye el medio ambiental como una variable a circunscribir en los procesos. En su conjunto, los STPA pueden considerarse una alternativa para promover la seguridad y soberanía alimentaria de las regiones, a través del abastecimiento de un mercado con productos locales.
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Souza, Deborah Valandro, Diogenes Cortijo Costa, and Henrique Cândido de Oliveira. "O Potencial do Sistema Nacional de Gestão de Informações Territoriais (Sinter) como Ferramenta de Transparência e Integração de Cadastros." Revista Brasileira de Cartografia 72, no. 3 (September 22, 2020): 532–40. http://dx.doi.org/10.14393/rbcv72n3-50087.

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Abstract:
Este estudo busca analisar, a partir das informações já divulgadas sobre o Sistema Nacional de Gestão de Informações Territoriais (SINTER), criado em 2016 e administrado pela Receita Federal do Brasil, seu potencial como ferramenta de transparência e como sistema integrador de diferentes bases cadastrais. Metodologicamente o artigo adotou uma revisão bibliográfica exploratória e qualitativa, apresentando um histórico do Cadastro e do registro de imóveis no Brasil, passando por conceitos sobre o Land Administration Domain Model (LADM), modelo desenvolvido pela International Organization for Standardization (ISO), a criação do SINTER, do Cadastro Territorial Multifinalitário (CTM) como instrumento de gestão territorial, finalizando com uma abordagem acerca dos desafios que aguardam o SINTER após sua implementação, que residem principalmente, na realização de um CTM que atenda às diretrizes publicadas pela Portaria nº 511, do Ministério das Cidades.
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Linheira, Guilherme, and Francisco Henrique de Oliveira. "Características Técnicas do Cadastro Territorial Temático de Sítios Arqueológicos Brasileiros." Revista Brasileira de Cartografia 72, no. 3 (September 22, 2020): 399–414. http://dx.doi.org/10.14393/rbcv72n3-52827.

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Abstract:
Os cadastros territoriais consistem em inventários públicos de dados diretamente relacionados à representação gráfica das parcelas e dos objetos territoriais. De modo complementar à geração do banco de dados do cadastro há a necessidade da caracterização jurídica da feição territorial representada (parcela ou objeto territorial). O objeto territorial é definido como uma porção de terra com condições homogêneas em seus limites, em função de sua finalidade. Portanto, todo elemento natural, artificial ou restritivo por legislação sobre o solo – tais como cursos d’água, áreas de conservação ambiental, e ainda os sítios arqueológicos potencialmente se enquadram como objeto territorial. A identificação e mapeamento destes elementos requisitam um conhecimento específico, mobilizando a participação de instituições especializadas, configurando os chamados cadastros territoriais temáticos. Sendo assim, o presente artigo apresenta como foco de estudo o Cadastro Nacional de Sítios Arqueológicos – CNSA. O CNSA é o sistema cadastral que contém as informações espaciais dos sítios arqueológicos localizados no território brasileiro, apresentando atualmente cerca de 27 mil registros, sendo gerenciado pelo Instituto do Patrimônio Histórico e Artístico Nacional - IPHAN. Neste contexto, o artigo caracteriza e analisa as características técnicas do cadastro temático vinculado aos sítios arqueológicos. Como resultado, destaca-se que o CNSA apresenta fragilidades com relação ao rigor no processo de medição geométrica de seus limites ao não estabelecer critérios mínimos e padronização técnica no referido processo. Dessa forma, gera incertezas e consequentemente inseguranças jurídicas no posterior uso destes dados.
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Cosío Ruiz, Celsa. "Sistema Silvopastoril en la Unidad Doméstica de Producción agropecuaria: enfoque estratégico y regionalización, Península de Yucatán." SOCIAL. Review International Social Sciences Review / Revista Internacional de Ciencias Sociales 9, no. 3 (November 17, 2020): 163–79. http://dx.doi.org/10.37467/gka-revsocial.v9.2519.

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Abstract:
La Unidad Doméstica de Producción (UDP), es la unidad de producción familiar más extendida en el territorio mexicano, localizada en microrregiones muy diversas. La UDP debiera ser considerada el factor endógeno básico para el desarrollo rural sostenible en México. Siendo así ¿cómo se podría fortalecer a la UDP y su entorno territorial para alcanzar un desarrollo sostenible? Para el caso específico de las UDP agropecuarias se considera una estrategia sostenible la implementación del Sistema Silvopastoril, mismo que debiera ser contextualizado a las características territoriales.
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Pacheco Pérez, Camilo Ernesto, Nancy Giovanna Cocunubo, and Saulo Andres Olarte Buritica. "Información cartográfica del departamento del Meta, opción de desarrollo desde aspecto socioeconómicos territoriales y ambientales: caso municipio de Mesetas." Revista GEON (Gestión, Organizaciones y Negocios) 6, no. 1 (January 25, 2019): 56–68. http://dx.doi.org/10.22579/23463910.83.

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Abstract:
Se establece los por menores del desarrollo de un software agropecuario para el departamento del Meta que inicia una fase piloto en el municipio de Mesetas el cual tiene el potencial de presentar información territorial, económica, productiva, sociocultural y ambiental que será utilizada por campesinos, productores empresas profesores y funcionarios gubernamentales con el objeto de tomar decisiones ajustadas a las realidades en pro del crecimiento y desarrollo económico sostenible y sustentable. Para ello se adelantó una recolección de datos con la metodología acción participativa desde cada una de las variables mencionadas que constituyeron la base para la construcción de información almacenada en un software cartográfico, el cual fue denominado sistema cartográfico agropecuario SISCARTAGRO, constituyéndose en una herramienta fiable e innovadora de desarrollo, toda vez que; presenta realidades territoriales desde un enfoque multidimensional. Definitivamente el sistema cartográfico agropecuario se presenta como un factor determinante en el desarrollo de la producción y desarrollo territorial en el departamento del Meta, toda vez que dicho territorio ha albergado históricamente, una vocación socioeconómica que debe ser potencializada con estrategias diseñadas desde las realidades de los territorios más no por capricho de expertos y/o cualquier protagonista con buenas intenciones tomando decisiones desacertadas toda vez que no corresponden a las realidades territoriales propias de las poblaciones presentes.
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Silva, Suzana Daniela Rocha Santos e., Artur Caldas Brandão, Andrea Flávia Tenório Carneiro, and Alzir Felippe Buffara Antunes. "Por uma Estruturação Sistêmica e de Abrangência Nacional para o Cadastro Territorial Brasileiro." Revista Brasileira de Cartografia 73, no. 2 (April 7, 2021): 685–706. http://dx.doi.org/10.14393/rbcv73n2-57862.

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Abstract:
Este artigo tem como objetivo discutir e apresentar uma proposta de gestão sistêmica para a administração do sistema cadastral brasileiro a nível nacional, envolvendo os aspectos relacionados à estrutura organizacional, compartilhamento de responsabilidades na perspectiva administrativa, questões técnicas e legais. Foram apresentados os principais documentos elaborados durante as conferências internacionais da ONU, bem como trabalhos científicos fortalecendo a necessidade e importância da consolidação de estruturas nacionais e a descrição da estrutura organizacional do cadastro de alguns países. Buscou-se também apresentar uma visão do cadastro brasileiro, apresentando a história e estrutura organizacional do cadastro urbano e rural, e uma visão sobre a governança de terras para o Brasil. A proposta para estruturação sistêmica para o cadastro brasileiro teve foco principalmente na lacuna dos cadastros urbanos municipais, bem como nas respectivas validações desses cadastros e de outros cadastros territoriais temáticos produzidos no Brasil, sem rigor técnico. A proposta apresentada passa pelo estabelecimento de um Sistema Nacional de Cadastro Territorial (SNCT) e sua estrutura operacional, bem como pela criação de um Serviço Nacional de Certificação para o Cadastro Territorial (SNCCT), integrados e articulados com estruturas já existentes - o Sistema Nacional de Gestão de Informações Territoriais (SINTER) e o Comitê Nacional de Certificação e Credenciamento (CNCC/INCRA/SIGEF). A proposta, portanto, está aderente às tendências internacionais de desenvolvimento de sistemas cadastrais com base em iniciativas e estruturas existentes, aproveitando as expertises e capacidade tecnológica e gerencial produzida.
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Materán, Maritzabel, and Lissette Bustillo. "Dinámicas Territoriales como base para la Gestión Pública: Modelo sistémico funcional." Revista Venezolana de Gerencia 22, no. 77 (October 6, 2017): 249. http://dx.doi.org/10.31876/revista.v22i78.22877.

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Abstract:
El desarrollo rural sustentable es una materia pendiente en América Latina. Para alcanzarlo se propone el enfoque territorial que promueve el estudio de las dinámicas territoriales, resultado de interacciones en el transcurso del tiempo, que generan procesos de cambio en el territorio. Por ello el objetivo de esta investigación es proponer un modelo para el estudio de las dinámicas territoriales que sirva de base para la implementación de una gestión pública eficiente. Apoyado en la Teoría General de Sistema se diseñó un modelo funcional, cuyas entradas están constituidas por los componentes institucionales, actores, agrupaciones sociales y activos. El proceso del sistema se refiere a las interacciones clasificadas en niveles de análisis, el primero hace referencia a las interacciones directas de los componentes; el segundo se refiere a las acciones operativas en el territorio; el tercero a las actividades productivas, vínculos y coaliciones. La salida está representada por el grado de desarrollo. La identificación de las dinámicas territoriales en un territorio brindará a la gestión pública la información necesaria para su buen desempeño.
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Gutiérrez Chaparro, Juan José. "Planeación en sistemas complejos: el enfoque comunicativo en la formulación de planes de desarrollo urbano." Cuadernos de Vivienda y Urbanismo 8, no. 16 (October 30, 2015): 118. http://dx.doi.org/10.11144/javeriana.cvu8-16.psce.

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Abstract:
La complejidad que caracteriza a los sistemas territoriales en la actualidad exige un cambio en la concepción de los instrumentos de conducción de su desarrollo. La experiencia demuestra que las tradicionales formas de planeación han sido superadas, entre otras razones, porque el conocimiento disponible en este campo es insuficiente para explicar la compleja problemática que caracteriza los ámbitos territoriales. Las actuaciones públicas han logrado resolver parcialmente la complejidad presente y, desde el campo de de la teoría de planeación, el análisis se dirige a explorar las contribuciones del enfoque comunicativo como paradigma emergente de nuestro campo de conocimiento y destacan sus aportaciones en materia de renovación de los actuales esquemas de intervención territorial que favorecen la participación y el consenso social.
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Muchnik, José, Javier Sanz Cañada, and Gerardo Torres Salcido. "Sistemas agroalimentarios localizados: estado de las investigaciones y perspectivas." Estudios Latinoamericanos, no. 27-28 (October 6, 2011): 33. http://dx.doi.org/10.22201/cela.24484946e.2011.27-28.49375.

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Abstract:
Desde hace una década, el concepto de "Sistemas agroalimentarios localizados" (Sial) ha alcanzado gran difusión a nivel internacional. La referencia al territorio y a las culturas alimentarias locales constituye un elemento central de este enfoque basado en el estudio de las relaciones hombre-producto-territorio. El análisis de las especificidades territoriales nos permitirá caracterizar a los Sial, comprender su diversidad y su dinámica. Es en torno a esas especificidades que hemos estructurado este artículo: i) especificidad de los hombres y de sus instituciones; ii) especificidad de productos y de procesos de calificación asociados, y iii) especificidad de consumidores y sus culturas alimentarias. En un nivel científico, se concluye que el concepto de Sial, en cuanto a objeto de investigación y encuadre teórico, puede contribuir a la construcción de un enfoque agroalimentario de base territorial para comprender la organización y el funcionamiento de un conjunto de actividades productivas, sociales y culturales que "forman sistema". En el plano operacional, en tanto marco de acción, el concepto de Sial abre una nueva perspectiva de reflexión para las políticas públicas y los proyectos de desarrollo territorial y regional.
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Farro Quesquen, José Luis. "Prueba de coherencia de extensión universitaria, para mejorar el impulso territorial." EDUCARE ET COMUNICARE: Revista de investigación de la Facultad de Humanidades 8, no. 1 (July 27, 2020): 71–77. http://dx.doi.org/10.35383/educare.v8i1.390.

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Abstract:
El objetivo del estudio es plantear una propuesta que consiste en una prueba coherente de extensión universitaria , para mejorar el impulso territorial del distrito de Chachapoyas, el trabajo se sustenta en una visión integral de la universidad y su extensión que coordine con el negocio social y el origen multidimensional del avance territorial, que interrelaciona los ángulos prácticos socio-humanos, institucionales, sociales, monetarios y naturales; se trató de una investigación propositiva con validación de expertos, en vista de una representación del objeto y la conjetura al respecto, que se organizó en una propuesta; con respecto a ello se apoya con las jurisdicciones municipales, los delegados de los establecimientos ecológicos y los especialistas universitarios, el cual se eligieron a través de pruebas no probabilísticas. Para las características del surtido de datos, se dirigió una descripción general a varios temas alusivos a partes de la organización de mejoras territoriales; los resultados obtenidos, que están en tasas equivalentes o más prominentes a 50%, los agentes estudiados atestiguaron que los tipos de organización no estaban contribuyendo a un impulso territorial. Como conclusión final, se determina que la prueba de coherencia de extensión universitaria es un sistema bien estructurado que permite mejorar los espacios territoriales.
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Mazzoleni, Martino. "I SISTEMI PARTITICI REGIONALI IN ITALIA DALLA PRIMA ALLA SECONDA REPUBBLICA." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 32, no. 3 (December 2002): 459–91. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200030380.

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Abstract:
IntroduzioneNegli scorsi decenni sono state proposte nella letteratura politologica diverse descrizioni e classificazioni dei sistemi di partito, sulla base del loro formato e della loro meccanica interna. L'argomento della differenziazione territoriale dei sistemi partitici, però, è stato piuttosto trascurato nello studio di questa materia. E tuttavia «nei grandi stati vi sono in realtà relativamente pochi fenomeni politici che la popolazione sperimenta in maniera omogenea», e i dati nazionali sovente rappresentano solo delle «medie di esperienze soggiacenti abbastanza differenti» (Dunleavy e Margetts 1994). Questo saggio mira a sviluppare tale argomento con riferimento ad un caso specifico, la realtà politica italiana dal 1970 ad oggi. Si evidenzierà come ed in quale misura un sistema partitico nazionale possa comprendere vari sub-sistemi, costituiti dagli stessi soggetti ma al contempo diversificati in più aspetti.
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