Academic literature on the topic 'SISTEMI RESIDENZIALI'

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Journal articles on the topic "SISTEMI RESIDENZIALI"

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Gallo, Eugenio, and Gino Targa. "Quality evaluation in psychiatric services: a regional system of quality indicators." Epidemiologia e Psichiatria Sociale 7, no. 2 (August 1998): 110–19. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00007247.

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Abstract:
RIASSUNTOScopo — Il presente lavoro propone un sistema di indicatori basato sui sistemi informativi di routine adottati dalla Regione Emilia Romagna. Esso si pone l'obiettivo di cogliere la qualità e la complessità dei percorsi di cura dei pazienti psichiatrici tenendo conto dell'articolazione delle strutture psichiatriche della Regione del Progetto obiettivo Tutela della Salute Mentale 1994-1996 e degli Indicatori di efficienza e qualita del SSN. richiesti dal Ministero della Sanità. Metodo — Formazione di un gruppo di lavoro su iniziativa della Regione, per la costruzione degli indicatori con definizione del significato, della formula, della soglia di attenzione, della finalita, del livello di utilizzazione, della fonte dei dati e della frequenza di rilevazione congruente con i sistemi informativi regionali.Risultati — Vengono presentati 105 indicatori suddivisi in base alia struttura psichiatrica a cui fanno riferimento (centri di salute mentale, reparti per acuti, strutture semiresidenziali, strutture residenziali, strutture ex-manicomiali, dipartimento di salute mentale) ed in base al codice in tre elenchi: 1) d'informazione generale (30), comprendente i 12 indicatori richiesti dal Ministero della Sanità; 2) di approfondimento; 3) di esito. Conclusioni — Il sistema di indicatori, pur nato per un uso locale, si fonda su obiettivi definiti dal Progetto Obiettivo ministeriale, per cui può rivestire un interesse anche per altre realtà regionali italiane. La costruzione modulare permette un'applicazione flessibile e un adattamento a sistemi informativi meno complessi. Una parte del sistema è stata inserita dal 1997 nel flusso informativo di routine tra le ASL e la Regione Emilia Romagna.
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Percudani, Mauro, and Martin Knapp. "The economic perspective in the care and treatment of patients with diagnosis of schizophrenia." Epidemiologia e Psichiatria Sociale 7, no. 3 (December 1998): 197–209. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00007399.

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Abstract:
RIASSUNTOScopo - Considerare le principali problematiche connesse all'assistenza ed al trattamento dei pazienti con diagnosi di schizofrenia alia luce della piu recente letteratura sugli aspetti economici di questa patologia. Metodo - È stata effettuata una analisi della letteratura relativa ai costi sociali della schizofrenia, all'analisi economica di diversi modelli di assistenza, alia valutazione dei costi dei trattamenti antipsicotici. Risultati - La schizofrenia è una patologia che genera ingenti costi sociali. I costi sanitari legati all'assistenza alia schizofrenia assorbono una percentuale significativa delle risorse dei sistemi sanitari dei principali paesi industrializzati. I costi indiretti, dovuti principalmente al mancato inserimento al lavoro dei pazienti, risultano superiori ai costi diretti di trattamento. Nei paesi ove l'assistenza centrata sul territorio è stata supportata da un reale sforzo organizzativo per la creazione di servizi territoriali e residenziali, è emerso che essa è meno costosa dell'assistenza centrata sull'ospedale psichiatrico e genera un miglior esito per pazienti e familiari. L'introduzione di nuovi farmaci antipsicotici e lo sviluppo di interventi di tipo psicosociale possono rappresentare strumenti che favoriscono nuove strategie di assistenza. Conclusion! - Utilizzare una prospettiva economica implica pensare a quale organizzazione, quali strumenti tecnologici, quali strategie permettono di investire con razionalita le risorse disponibili. Una riflessione su questi temi appare oggi ineludibile non solo per gli amministratori ed i decisori politici, ma anche per gli operatori dei servizi di salute mentale.
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Civenti, Graziella, Roberto Blaco, Antonio Lora, and Angelo Cocchi. "Psychiatric services in Lombardy from 1983 to 1993: trends and interrelations between equipment, staff and activities indicators." Epidemiologia e Psichiatria Sociale 5, no. 3 (December 1996): 178–89. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00004164.

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Abstract:
RIASSUNTOScopo - Lo studio è stato condotto con l'obiettivo di descrivere le linee di tendenza manifestatesi nel periodo 1983-1993 nei Servizi psichiatrici pubblici lombardi relativamente a indicatori di struttura, personale e attività. Setting - Sono stati utilizzati dati relativi a tutti i presidi facenti capo, secondo quanto previsto dal Progetto Obiettivo Regionale, alle Unità Operative di Psichiatria della Regione Lombardia, ovvero Centri Psico-sociali, Ambulatori, Strutture Intermedie Non Residenziali, Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura, Centri Residenziali di Terapie Psichiatriche e di Risocializzazione e Comunita Protette. Non sono stati inclusi nello studio i dati relativi all'attivita svolta dagli ex Ospedali Psichiatrici e dalle strutture private. Disegno - I dati sono stati forniti dal Sistema Informativo Psichiatrico Regionale che dal 1983 rileva in maniera omogenea e sistematica su tutto il territorio regionale informazioni relative alle strutture, al personale e alle prestazioni erogate dalle Unita Operative di Psichiatria. Sui dati relativi al periodo 1983-1993 e stata condotta un'analisi grafica della dinamica dei servizi con descrizione delle tendenze evidenziatesi nel periodo in oggetto e delle interazioni tra le variabili considerate. Principali misure utilizzate - Variabili di risorse e di prestazioni relative all'attivita degenziale e a quella non residenziale dei servizi. Formulazione di indicatori che permettano l'analisi delle relazioni tra le variabili stesse. Risultati - Nel periodo considerato si assiste globalmente a un aumento consistente del volume di attivita (residenziale e non) spiegabile solo parzialmente attraverso l'aumento delle risorse a disposizione. L'incremento quantitative dell'assistenza fornita pare infatti legato da un lato a una sempre maggiore utilizzazione delle risorse allocate e a un aumento della produttivita dei servizi, dall'altro alia pressione crescente della domanda. I dati a disposizione, inoltre, evidenziano come il baricentro della organizzazione dei servizi pubblici si sia spostato sempre piú negli anni sul momento di trattamento non residenziale, anche se l'assenza di una analoga documentazione per quanto attiene alle strutture private rende questa conclusione parziale. Conclusioni - L'analisi condotta testimonia l'importanza del Sistema Informativo per monitorare i cambiamenti nella organizzazione dei servizi e per fornire i dati necessari alia attivazione di indagini ad hoc (per es. studi di esito).
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de Girolamo, Giovanni, Angelo Picardi, Giovanni Santone, Domenico Semisa, and Pierluigi Morosini. "8. Conclusioni." Epidemiologia e psichiatria sociale. Monograph Supplement 13, S7 (September 2004): 87–88. http://dx.doi.org/10.1017/s1827433100000125.

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Abstract:
Non è semplice riassumere in poche conclusioni un complesso progetto di ricerca come il PROGRES, che ha consentito di raccogliere una gran mole di informazioni. Qui si cercherà solo di riassumere alcune osservazioni di carattere generale.Non esiste alcun semplice e chiaro metodo in grado di valutare in maniera affidabile il bisogno residenziale tra le popolazioni di pazienti con disturbi gravi in trattamento presso i DSM; questo fatto è una delle ragioni che sono all'origine della dimostrata marcata variabilità nei tassi di posti-letto in SR tra regioni, o aree diverse; questi tassi sono poi a loro volta largamente determinati e condizionati da pattern storici di sviluppo (Macpherson et al., 2004).Per risolvere questo problema, dovrebbe essere adottata una prospettiva di ‘sistema’ che consenta di mettere a punto un sistema ben coordinato, chiaramente finalizzato ed efficiente, volto a erogare soluzioni residenziali appropriate (Shepherd, 1998).
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Lora, Antonio, Roberto Bezzi, Roberta Di Vietri, Anna Gandini, Franco Spinogatti, and Carlo Zocchetti. "Packages of care in the Departments of Mental Health in Lombardy." Epidemiologia e Psichiatria Sociale 11, no. 2 (June 2002): 100–115. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x0000556x.

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Abstract:
RIASSUNTOScopo – Il lavoro ha lo scopo di individuare i pacchetti di trattamento erogati dai Dipartimenti di Salute Mentale, ponendoli in relazione sia alia diagnosi dei pazienti che all'intensità nell'utilizzo delle risorse. Disegno – Lo studio è stato condotto a partire dai dati raccolti dal Sistema Informativo Psichiatrico lombardo; il campione è formato da 55518 pazienti residenti in Lombardia e in contatto nel 1999 con i Dipartimenti di Salute Mentale, di cui sono stati rilevati nel corso dell'anno i contatti territoriali, semiresidenziali, residenziali e ospedalieri. Setting – I Dipartimenti di Salute Mentale della Regione Lombardia nel 1999. Principali misure utilizzate – Secondo uno approccio empirico, basato sull'esperienza dei ricercatori, sono stati definiti 15 pacchetti di cura; il pacchetto di cura “solo attivita territoriale” è stato ulteriormente distinto in sei macroattività; a ciascun pacchetto sono stati assegnati i pesi assistenziali. Risultati – Quattro pacchetti di cura (solo Ass. Territoriale, Ass. Ospedaliera e Ass. Territoriale, solo Ass. Ospedaliera, Ass. Semiresidenziale e Ass. Territoriale) da soli caratterizzano il 95% dei pazienti. Tre quarti dei pazienti vengono trattati solo nell'ambito territoriale, senza l'intervento di strutture ospedaliere, residenziali e semiresidenziali. I pazienti più gravosi, vale a dire i pazienti inseriti in un pacchetto con un peso medio maggiore di 5000, rappresentano solo il 4% degli utenti dei servizi. L'attivita residenziale sembra svolgere un ruolo sempre maggiore nella rete dei servizi psichiatrici (36% del peso assistenziale totale), mentre la schizofrenia si conferma la diagnosi di maggiore impatto per i servizi (59% del peso assistenziale totale). Dei pazienti trattati solo neH'ambito territoriale un terzo riceve unicamente interventi ambulatoriali medici e psicologi, mentre i due terzi restanti ricevono trattamenti integrati in cui l'attività clinica ambulatoriale si accompagna a interventi di carattere domiciliare, familiare, riabilitativo e sociale. Conclusioni – Nel modello territoriale di assistenza psichiatrica i pacchetti di cura più complessi e diversificati rappresentano l'eccezione piùttosto che la regola. I pacchetti più complessi e/o con maggior peso assistenziale si rivolgono ai pazienti che per la loro diagnosi sono definiti gravi.
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Borlini, Barbara, Clara Melzi, and Francesco Memo. "Mobilitŕ, accessibilitŕ ed equitŕ sociale." SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, no. 94 (April 2011): 86–102. http://dx.doi.org/10.3280/sur2011-094007.

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Abstract:
Il saggio si occupa delle nuove forme di disuguaglianza nell'accesso alle risorse urbane emergenti nella cittŕ contemporanea. Inizialmente riferito ai luoghi di destinazione degli spostamenti e ai costi diretti e indiretti sostenuti per raggiungerli, il concetto di accessibilitŕ urbana ha allargato la sua valenza e riguarda oggi le differenziate abilitŕ/possibilitŕ che individui e gruppi sociali hanno di contrattare a proprio favore i tempi e gli spazi della vita quotidiana, in modo da compiere le pratiche e mantenere le relazioni che essi ritengono significative per la propria vita sociale. I vincoli all'accesso alle risorse urbane possono essere analizzati facendo riferimento ad un insieme composito di fattori e concause, che rimandano a forme di disuguaglianza sociale sia classiche (reddito, livello culturale, etŕ, genere...) che inedite (sovranitŕ nell'uso del tempo, capitale di mobilitŕ, residenzialitŕ...), come pure alle caratteristiche del sistema infrastrutturale e di trasporto e all'organizzazione e allocazione spazio-temporale delle attivitŕ. Il saggio č composto da una sezione teorica e da una sezione empirica. La sezione teorica č finalizzata a chiarire alcuni nodi problematici relativamente alla definizione del concetto di accessibilitŕ e al nesso mobilitŕ-accessibilitŕ-equitŕ sociale. La sezione empirica presenta i risultati di una ricerca sulle relazioni tra localizzazione residenziale, dotazione di servizi di prossimitŕ e accesso alleurbane realizzata tramite indagine campionaria a famiglie con figli residenti in quartieri centrali, periferici e periurbani di tre aree metropolitane italiane (Milano, Bologna e Torino).
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Denti, Giovanni. "Vienna, il crepuscolo del mondo di ieri e l'alba del mondo nuovo." TERRITORIO, no. 58 (September 2011): 155–60. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-058015.

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Abstract:
La costruzione degli Höfe viennesi č stata un'autentica epopea: teorici dell'austro marxismo come Otto Bauer vedevano nella realizzazione dei grandi complessi residenziali la concretizzazione del «Mondo nuovo» che avrebbe dato nuova dignitŕ sociale e culturale alla classe operaia fi no a quel momento sfruttata: il «mondo di ieri» contro il mondo nuovo. La contrapposizione tra quartieri operai e cittŕ borghese era sottolineata anche dai caratteri architettonici di questi nuovi complessi residenziali: grandi corti chiuse, ove erano concentrate le funzioni collettive e culturali, accessi trattati come «porte» e in alcuni casi, come il Karl Marx-Hof, torrette distribuite lungo la facciata che restituivano l'immagine di un sistema fortezze, simbolicamente accerchianti la Vienna edifi cata negli ultimi giorni dell'impero, costruita attorno al Ring. A distanza di circa novant'anni lo stratifi carsi della storia ha conferito alle diverse parti di Vienna un carattere fortemente coeso: come avrebbe detto Robert Musil «tutto si č amalgamato»
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Corsini, Maria Grazia. "Residential building types in Italy before 1930: the significance of local typological processes." Urban Morphology 1, no. 1 (January 16, 1997): 34–48. http://dx.doi.org/10.51347/jum.v1i1.4049.

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Abstract:
I tipi edilizi residenziali in Italia fino al 1930: permanenze e derivazioni dai processi tipologici locali. La maggior parte del tessuto edilizio dei quartieri progettati in Italia dalla seconda metà dell' Ottocento ad oggi è costituito dalla casa plurifamiliare ad appartamenti o `casa in linea'. La casa in linea dei primi quartieri di espansione rappresenta la codificazione del tipo plurifamiliare nato nella città antica dal riuso dell'edilizia monofamiliare medioevale, attraverso fenomeni di rifusione e sopraelevazione. Per questo, esaminando in comparazione i quartieri residenziali di città italiane progettati e realizzati dalla metà dell' Ottocento ai primi decenni del Novecento si rilevano, insieme a caratteri comuni nel tessuto e nell'edilizia, accezioni particolari e differenziazioni locali, nella struttura, nella distribuzione e soprattutto nel sistema di aggregazione della casa in linea, dovute alla permanenza e continuità di processi tipologici autoctoni ereditati dalla città antica. La ricostruzione dei processi tipologici locali diventa indispensabile per giungere al recupero del progetto riferito all'esperienza edilizia storica dell'area culturale di appartenenza, in stretta connessione e continuità con la cultura dei luoghi. L'analisi si sviluppa nella comparazione dei processi tipologici di tre città italiane, Genova, Roma, Milano.
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Moneti, Silvia. "L'influenza dell'ambiente antropico (architettura) sul sistema psico-neuroendocrino-immunologico." PNEI REVIEW, no. 2 (November 2022): 75–91. http://dx.doi.org/10.3280/pnei2022-002008.

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Abstract:
Questo articolo sintetizza i temi trattati in un più vasto lavoro di ricerca, presentato come tesi al Master in Pnei dell'Università de L'Aquila. Lo scopo primario di questo studio è stato quello di raccogliere prove scientifiche che dimostrino come l'architettura possa influenzare il benessere psi- cofisico delle persone. I destinatari della ricerca sono professionisti sanitari e tecnici, invitati a interagire con lo scopo di promuovere la salute di un "paziente comune". Nei paragrafi iniziali vengono esposte le principali teorie sull'architettura terapeutica, con approfondimenti su neuro-architettura, neuro-estetica, neu roni specchio e neuroni luogo. Si procede poi con l'enunciazione di linee di indirizzo per la progettazione in ottica Pnei di strutture sanitarie, istituti scolastici ed edifici residenziali. Due paragrafi pongono infine l'accento sulla "Green Care" e sulla "Art on Prescription", dimostrando l'impatto positivo del contatto con la natura e dell'esperienza estetica. L'articolo si conclude con l'auspicio di concretizzare le evidenze raccolte in futuri progetti architettonici, ma soprattutto di promuovere l'inserimento dell'architettura fra le discipline in ottica Pnei, come terapia integrata.
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Erlicher, Arcadio, and Antonio Lora. "Introduzione." Epidemiologia e psichiatria sociale. Monograph Supplement 11, S6 (December 2002): 1–3. http://dx.doi.org/10.1017/s1827433100000174.

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Abstract:
I provvedimenti legislativi (L. 502/92 e L. 517/93) che hanno prodotto la cosiddetta aziendalizzazione della Sanità hanno anche modificato il suo sistema di finanziamento: da un finanziamento dei fattori produttivi, a pie' di lista, a un finanziamento a prestazione con un sistema tariffario.La Regione Lombardia, che ha particolarmente enfatizzato nel sistema sanitario riformato la separazione tra soggetto erogatore dei servizi (l'Azienda Ospedaliera) e il soggetto acquirente (l'ASL), per poter finanziare il servizio psichiatrico, erogato dall'Azienda Ospedaliera, ha esteso il sistema delle tariffe anche alla psichiatria, prevedendo attraverso atti regionali una puntuale valorizzazione di tutte le attività psichiatriche sia territoriali sia residenziali e semiresidenziali.È risultato subito evidente che questo sistema presenta delle criticità, in parte contingenti: in particolare i DRG non descrivono in maniera adeguata la complessità del caso, mentre le tariffe delle prestazioni ambulatoriali non coprono adeguatamente i costi.A fronte di queste criticità alia psichiatria si aprono due strade possibili: sottoporre a revisione DRG e tariffe oppure, in alternativa, remunerare i servizi sulla base dei bisogni di cura dei pazienti e della complessità dei trattamenti richiesti.
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Dissertations / Theses on the topic "SISTEMI RESIDENZIALI"

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Emmi, Giuseppe. "ANALISI TEORICA E SPERIMENTALE DI SISTEMI SOLARI PER LA CLIMATIZZAZIONE E LA PRODUZIONE DI ACQUA CALDA SANITARIA DI EDIFICI RESIDENZIALI." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2010. http://hdl.handle.net/11577/3427018.

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Abstract:
The aim of this work is the analysis of the application of solar thermal systems for combining heating, cooling and hot water production. The most important topic of this work is therefore the use of renewable solar energy for the reduction of energy use in civil buildings. The use of solar radiation to produce electrical energy has not been investigated in this context. In particular, measurements of the effciency of solar thermal system installed in a residential dwelling in Treviso and results of solar cooling system simulations coupled with radiant systems are presented. The first part of the thesis presents the current status of the solar thermal market in Europe and in the World, and expected trends for the future. The first case study regards the energy efficiency of a residential building with solar thermal system for heating and domestic hot water production. Afterwords a dynamic model of the building and the system was developed in the software TRNSYS, in order to evaluate the performance of the system depending on with different parameters, such as collector area and tank volume. The second part of the thesis regards solar cooling systems equipped with absorption machines. This part starts with a short introduction of the absorption technology. Then, the results of a study for a patent prototype system are summed up. This system is a “Plug&Play” machine for residential and office buildings. In the frame of this study the design of each part of the system has been carried out by the use of dynamic models, by applying simulations to the proposed system, in a typical dwelling. This model describes the application of the proposed system both in a residetial building and in a office building. Different types of radiant system are used for checking the indoor comfort and for evaluating the best solution as terminal unit. The last part of this thesis is based on the previous study. At first the design of a thermal chamber for a company producing radiant ceilings was developed. This chamber will be used to measure the performance of cooling radiant systems and for didactic purposes. After that, a case study consisting in solar collectors, coupled with an absoption chiller applied to a radiant ceiling has been investigated. This case evaluates the energy provided for heating, cooling and domestic hot water production for a residential dwelling. The results of the simulations are presented for four different climatic zones.
Il presente lavoro verifica l’applicazione dell’energia solare termica ai fini della climatizzazione combinata alla produzione di acqua calda sanitaria nel settore civile al fine di ridurne i consumi energetici. In particolare è stata analizzata una serie di studi derivanti da misure in opera delle prestazioni di funzionamento di un impianto solare termico installato in un’abitazione residenziale nella provincia di Treviso e da simulazioni dinamiche del sistema edificio–impianto sia per il riscaldamento che per il raffrescamento. L’obiettivo principale è verificare, o comunque prevedere, quali siano i margini di risparmio ottenibili dallo sfruttamento della tecnologia appositamente creata per l’utilizzo della radiazione solare solamente da punto di vista termico in sistemi attivi. In tale contesto infatti non verrà trattato l’aspetto relativo alla produzione elettrica fotovoltaica, che assieme ai sistemi solari termici ha avuto una grande diffusione soprattutto negli ultimi anni grazie ad incentivi di natura pubblica. Nella prima parte del lavoro si analizza quale sia lo stato attuale del mercato del solare termico nei vari Paesi europei e del mondo e quali siano le prospettive future, dal momento che l’energia solare diventerà parte integrante di tutti i sistemi energetici sia su piccola che su grande scala. Sulla base di queste considerazioni si riportano i risultati prestazionali di alcuni casi di studio. Un primo studio ha riguardato l’analisi di un sistema solare a servizio di un edificio residenziale. La prima parte dello studio ha riguardato il monitoraggio in opera per circa un anno di tutte le grandezze utili ai fini della valutazione energetica. Successivamente è stato sviluppato un modello di simulazione dinamica del sistema edificio–impianto mediante il codice di calcolo dinamico TRNSYS. La seconda parte del lavoro prosegue con la trattazione di sistemi solari dedicati al raffrescamento estivo, conosciuti anche come sistemi di solar cooling. A tal riguardo, dopo una breve descrizione delle macchine frigorifere ad assorbimento, si riporta lo studio effettuato in collaborazione con un’azienda per lo sviluppo di un prototipo di macchina solare di tipo “Plug&Play”, basata su un brevetto depositato, da utilizzarsi nell’edilizia sia residenziale che del settore terziario. In particolare sono stati affrontati problemi di natura tecnica legati ad alcune limitazioni che il prototipo ha presentato e sono stati dimensionati i componenti principali del sistema. Nonostante in questa prima fase il lavoro sia stato di natura progettuale, è stato richiesto l’ausilio di simulazioni dinamiche per poter effettuare alcuni dimensionamenti e scelte. L’ultima parte di questo progetto è dedicata alla creazione di un modello dinamico complessivo del sistema considerando utenze di tipo sia residenziale che terziario. Mediante tale modello sono state effettuate delle simulazioni accoppiando la macchina a diverse tipologie di sistemi radianti. La parte conclusiva ha riguardato un altro caso di studio sul solar cooling, differente da quello precedente; tale lavoro ha avuto come primo obiettivo lo studio di una camera termica da installare all’interno di un’azienda al fine di testare i sistemi radianti di propria produzione. Successivamente si sono effettuate delle simulazioni analizzando una tipologia di sistema radiante a soffitto accoppiato ad un sistema di solar cooling. A differenza del lavoro precedente, in questo caso sono stati valutati i fabbisogni energetici legati al riscaldamento, al raffrescamento e alla produzione di acqua calda sanitaria per quattro zone climatiche.
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Radighieri, Giacomo. "Isolamento termico e protezione dal fuoco negli edifici alti residenziali: un caso studio a Modena." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022.

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Abstract:
L’efficientamento energetico degli edifici rappresenta la principale direzione verso cui muoversi nel campo della ristrutturazione del patrimonio edilizio esistente. L’aggiornamento degli edifici esistenti alle nuove tecnologie di isolamento e di generazione impone però un controllo da parte del progettista riguardo il tema della sicurezza antincendio. Con l’aggiunta di nuovi strati alle pareti esterne dell’edificio, in caso di incendio queste possono avere comportamento differente rispetto alle tradizionali murature o ai setti in calcestruzzo: se costituite da materiali infiammabili possono addirittura favorire il propagarsi delle fiamme, essere di ostacolo all’esodo degli occupanti o all’accesso delle squadre di soccorso. In particolare, per quanto riguarda gli edifici residenziali con altezza superiore ai dodici metri, costruzioni caratterizzate da un alto numero di occupanti ad elevato tempo di evacuazione, la presenza di isolamenti a cappotto termico o a facciata ventilata potrebbe alimentare l’incendio propagando le fiamme lungo le facciate e raggiungendo così più piani in poco tempo. Un esempio viene da quanto accaduto alla Torre dei Moro a Milano, dove nel 2020 un incendio innescatosi in uno degli appartamenti del palazzo si è diffuso in poco tempo lungo tutta la facciata. Si è voluto perciò approfondire la normativa vigente in materia di prevenzione incendi per le facciate di edifici residenziali alti ponendola a confronto con le regole tecniche verticali V.13 e V.14 del Codice di prevenzione incendi di prossima approvazione. Si è poi preso in considerazione un caso studio a Modena, un edificio alto di edilizia residenziale pubblica di proprietà di ACER Modena, portando una soluzione progettuale di efficientamento energetico nel rispetto della normativa antincendio vigente e di quella di prossima approvazione.
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Tagliente, Miriana. "Modellizzazione e ottimizzazione di sistemi energetici per il settore residenziale." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:
L’obbiettivo principale di questo lavoro è quello di valutare e confrontare le diverse soluzioni impiantistiche per il riscaldamento di un edificio abitativo, composto da sei piani, di cui ogni piano è strutturato da tre appartamenti, attraverso la realizzazione di un modello dinamico. Questo si basa inizialmente sulla simulazione del comportamento dell’edificio attuale tramite Energy Plus, utilizzato come confronto alla futura ristrutturazione dell’edificio, la quale prevederà una diminuzione del fabbisogno energetico, quindi un risparmio economico. La scelta degli impianti è stata determinata in base alla presenza di comfort negli ambienti e dall’utilizzo di minore energia ottenuta dal gas naturale. Si è partiti dall’analisi di una caldaia tradizionale, per poi passare ad una caldaia a condensazione, la quale migliora la sua efficienza al diminuire della temperatura dell’acqua di mandata ai terminali. Infine, si è scelta una pompa di calore sia singolarmente sia in coppia con la caldaia, utilizzando come terminali le pareti radianti. Inoltre, per migliorare l’efficienza energetica dell’edificio si è scelto di abbinare i pannelli fotovoltaici alla pompa di calore, al fine di autoprodurre l’energia elettrica utile per l’intero edificio.
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Coletti, Dario. "progettazione strutturale di un fabbricato residenziale con sistema costruttivo isotex." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
La tesi di laurea riguarda lo studio dei principali caratteri della tipologia costruttiva dei blocchi cassero in legno cemento , iparticolare quelli prodotti dalla Isotex. Viene inoltre illustrato il progetto strutturale di una villetta residenziale che impiega questa tecnologia.
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Casagrande, Claudia <1969&gt. "I sistemi decorativi (pitture e pavimentazioni) dell'edilizia residenziale urbana nelle "Regiones X e XI"." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2006. http://hdl.handle.net/10579/858.

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Suraci, Simone Vincenzo. "Valutazione delle emissioni di sistemi microcogenerativi ai carichi parziali per applicazioni nei settori terziario e residenziale." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:
Nella presente Tesi è stato analizzato il concetto generale di cogenerazione e la normativa vigente in merito, si sono quindi definite le caratteristiche dei motori primi considerati (microturbine e motori a combustione interna) ed infine sono state avviate delle simulazioni di funzionamento di tali motori asserviti a carichi tipici di utenze residenziali e terziarie (ospedali, polisportive e uffici) e se ne è studiato l’impatto ambientale al variare del carico. In particolare, la discontinuità dei carichi elettrici e termici di tali utenze porta a delle inefficienze nel processo di combustione generando forti riduzioni nelle prestazioni del motore primo cogenerativo ed emissioni maggiori rispetto ai valori di targa. Come conseguenza della sostituzione della caldaia, le simulazioni sono attuate attraverso una logica elettrico-segue, secondo la quale il cogeneratore deve soddisfare con priorità il carico termico e produrre energia elettrica come prodotto secondario. Per eseguire le simulazioni è stato sviluppato un codice di calcolo in EXCEL® che permette di conoscere, inserendo alcuni input, l’andamento dei fattori di emissione di anidride carbonica, monossido di carbonio e ossidi di azoto al variare del carico percentuale dei motori, la risposta dei motori alla richiesta termica ed elettrica dell’utenza ed altre valutazioni ambientali. Dalle simulazioni si evince come la necessità di inseguimento del carico, molto variabile durante il giorno, porti il motore a lavorare ai carichi parziali con diversi valori di rendimento ed emissioni, comportando in alcuni casi, un superamento dei limiti di emissione.
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Bovina, Riccardo. "Vulnerabilità sismica di edifici in muratura: il caso studio di un edificio residenziale a Bologna." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/21866/.

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Abstract:
Il presente lavoro di tesi si inserisce all’interno del contesto della vulnerabilità sismica sugli edifici in muratura, analizzando in prima istanza l’ambito d’intervento sul patrimonio edilizio italiano e sviluppando un percorso di approfondimento attraverso lo studio del comportamento di un edificio residenziale costruito nei primi decenni del ‘900 a Bologna. Le analisi svolte hanno percorso una procedura di confronto iniziale tra il calcolo manuale e quello conseguito mediante l’utilizzo del software 3Muri, programma cardine nello studio sismico di edifici esistenti. Mediante l’applicazione di analisi non lineari, tramite le curve di Pushover, è stato possibile ottenere un quadro d’insieme relativo alle problematiche esistenti sul fabbricato e contestualmente sviluppare una proposta di miglioramento sismico, al fine di ridurre le carenze di rigidezza esistenti e migliorando la vulnerabilità globale dell’edificio. È stata inoltre svolta una verifica sismica ottenuta con il metodo manuale semplificato LV1, che ha fornito indici di sicurezza sismica confrontabili con quelli ottenuti con il software 3Muri.
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ANTONIOL, EMILIO. "Finis extra : il Sistema Finestra : energy rating e metodologie di intervento nella riqualificazione energetica degli edifici residenziali in zona climatica E." Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/11578/278670.

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Massari, Letizia. "Ottimizzazione delle prestazioni energetiche di un edificio residenziale tramite strumenti di monitoraggio e simulazioni in regime dinamico." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/17657/.

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Abstract:
Il presente lavoro di tesi si focalizza sull’analisi delle prestazioni energetiche di un edificio residenziale appartenente al complesso PEEP di Corticella. L’edificio è stato oggetto negli ultimi anni di interventi di riqualificazione energetica da parte della ESCO Geetit.srl del gruppo Termal di Bologna. La tesi ha come obiettivo ultimo la dimostrazione dei risultati ottenuti grazie agli interventi a cui è stato sottoposto e l’evoluzione dei consumi che potrebbero portare a ulteriori strategie e soluzioni migliorativi. L’argomento viene introdotto attraverso una panoramica riguardante gli interventi di efficientamento applicabili su edifici residenziali in accordo con le norme vigenti. Si descrivono in seguito gli interventi di riqualificazione energetica a cui è stato sottoposto lo stabile negli ultimi anni prendendo in esame i consumi storici e attuali in modo tale da pesare i miglioramenti ottenuti nella condizione post interventi. Si è proceduto con un’analisi comportamentale, tramite stumenti di monitoraggio e questionari agli utenti. Infine si è valutata la prestazione energetica dell’edificio tramite modellazione in regime dinamico con il software Design Builder, sia nel caso di edificio non coibentato sia nello stato attuale (coibentato), così da poter proporre ulteriori soluzioni migliorative.
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Campana, Sirielle. "Investire sul risparmio: intervento di rigenerazione di edilizia residenziale pubblica nel Comparto Sidoli a Parma." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/18219/.

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Abstract:
Questa tesi intende esplorare il tema della riqualificazione di un immobile di edilizia residenziale pubblica, attraverso l’adeguamento dell’involucro e degli impianti a quanto stabilito dalle normative energetiche ed utilizzando il risparmio ottenuto per l’ampliamento ed il miglioramento dell’offerta abitativa dello stesso. Oggetto dello studio è il Comparto Sidoli, quartiere di edilizia economica popolare sorto negli anni ‘80 del Novecento in una zona di espansione a sud-est della città di Parma. A seguito dell’individuazione degli edifici che generano il maggior impatto sul luogo, il lavoro si è concentrato sulla riqualificazione funzionale ed energetica di un fabbricato di edilizia residenziale pubblica presente nel comparto. Riflessioni di carattere economico e sociale hanno quindi portato alla definizione di scenari di intervento che rendessero possibile l’adeguamento morfologico e prestazionale degli spazi in un’ottica di risparmio di risorse a vantaggio degli investitori ma anche degli utenti finali. L’intervento proposto permette un risparmio del 90% sul fabbisogno energetico iniziale, raggiungendo un indice di prestazione energetica globale di 27,65 kWh/m2anno a fronte dei 125 kWh/m2anno iniziali e facendo passare l’edificio da classe energetica E ad A4. I costi di approvvigionamento dell’energia si riducono di oltre l’80% e l’introduzione di sistemi di ombreggiamento e di impianto solare termico, insieme all’adeguamento dell’involucro edilizio ai valori normati, permettono l’accesso a incentivi nazionali: la somma di risparmi ed agevolazioni fiscali abbassano il costo dell’investimento iniziale, permettendo un ritorno economico in 8 anni. La riorganizzazione degli ambienti interni permette inoltre di risparmiare 1 000 €/m2 su interventi di nuova costruzione volti a offrire la stessa superficie di alloggi aggiunta tramite riorganizzazione interna del fabbricato esistente.
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Books on the topic "SISTEMI RESIDENZIALI"

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Ruggiero, Roberto. Sistemi tecnologici e ambientali per la rigenerazione dell'edilizia residenziale industrializzata: Imparare da Selva Cafaro. Firenze: Alinea, 2012.

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Campanella, Nicoletta. Roma--nuovo Corviale: Miti, utopie, valutazioni : stato dei servizi, condizioni di vita degli abitanti di un sistema residenziale della periferia. Roma: Bulzoni, 1995.

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Conference papers on the topic "SISTEMI RESIDENZIALI"

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Mariano, Carmela. "Il futuro della città è policentrico? Una riflessione sull’area metropolitana romana." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7965.

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Abstract:
Il territorio romano costituisce un sistema metropolitano ‘anomalo’ (Campos Venuti, 2005) ancora oggi tutto interno ai confini municipali della città, dal momento che l’area metropolitana non offriva poli attorno ai quali far crescere i nuovi tessuti misti produttivo-residenziali; dando luogo, in conclusione, ad un assetto territoriale totalmente disordinato. Il processo di metropolizzazione appare molto debole mentre sembra persistere un modello di periferizzazione. La scala sovracomunale in sostanza continua a svilupparsi secondo un modello vecchio che esprime logiche anche economiche vecchie. Un sistema metropolitano in cui, per tentare di riequilibrare la sua struttura, si è affermata la strategia delle ‘nuove centralità’, che rappresenta, assieme al sistema ambientale e al sistema della mobilità, uno degli elementi strutturali del piano urbanistico di Roma approvato nel 2008, in alternativa sia al persistente monocentrismo di Roma, sia all’incompiuto disegno del Sistema Direzionale Orientale previsto dal piano del 1962. Le centralità, immaginate come la chiave della trasformazione territoriale proposta per Roma, hanno, nelle intenzioni del piano, l’obiettivo di correggere l’anomalia di un sistema metropolitano, nel quale non esistono centri periferici da valorizzare per avanzare sulla strada del riequilibrio territoriale; sottraendo funzioni di eccellenza al polo centrale da decongestionare e rafforzando, appunto, le numerose localizzazioni periferiche. Il paper intende fornire una riflessione sul futuro di Roma, del suo territorio metropolitano e del suo modello di sviluppo policentrico, a partire dall’analisi di una serie di variabili che hanno contribuito a modificare il quadro di riferimento.
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