Academic literature on the topic 'Sistemi di valutazione'

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Journal articles on the topic "Sistemi di valutazione"

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Dordit, Luca. "La valutazione dei sistemi educativi: alcune linee di tendenza nei processi di riforma in corso in area OCSE." RIV Rassegna Italiana di Valutazione, no. 49 (May 2012): 73–76. http://dx.doi.org/10.3280/riv2011-049005.

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Abstract:
Il lavoro intende ricostruire alcune tra le principali linee di tendenza osservabili nei processi di riforma dei sistemi di valutazione dei sistemi educativi a livello nazionale, sulla base delle molteplici attivitŕ di ricerca compiute dall'OCSE negli anni recenti. Per tracciare il quadro dei principali elementi comuni ai processi riformatori, inizialmente si prendono in esame gli approcci ispirati alle logiche di accountability e di improvement, applicati alla valutazione nel settore dell'education. Si introducono successivamente le quattro dimensioni in cui l'OCSE articola il sistema valutativo: accertamento degli esiti di apprendimento degli studenti (student assessment), valutazione della performance degli insegnanti (teacher appraisal), valutazione delle istituzioni scolastiche (school evaluation) e valutazione complessiva del sistema educativo (system evaluation). Infine vengono riprese ed approfondite alcune tendenze comuni, riscontrabili sul piano internazionale per ciascuna delle dimensioni considerate.
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Giuseppe, Vecchio. "Tecniche di valutazione e caratteristiche istituzionali dell'autonomia universitaria." RIV Rassegna Italiana di Valutazione, no. 48 (January 2012): 45–58. http://dx.doi.org/10.3280/riv2010-048004.

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Abstract:
Il problema della valutazione haa costiituito, da sempre, uno degli aspetti piů significativi della vita universitaria. L'universitŕ ha sempre costituito il luogo di valutazione della ricerca e, contemporaneamente, il luogo di valutazione dell'ammissibilitŕ degli studiosi alle funzioni di insegnamento e di ricerca finanziate e sostenute dalle varie espressioni della societŕ ( comunitŕ religiose, comunitŕ locali, Stato, ecc.). La valutazione č, dunque, essenziale alla vita e alla continuitŕ del sistema di formazione superiore e di ricerca per la formazione. In questa fase storica, sono entrati in crisi i meccanismi tradizionali di valutazione, fondati sull'autonomia e sull'autogoverno delle stesse comunitŕ accademiche, e si tenta di elaborare nuovi strumenti che garantiscano piů significativi livelli di oggettivitŕ e piů ampi spazi di di confronto per il riconoscimento della validitŕ della ricerca e, quindi, della legittimazione di coloro che la ‘professano'. L'obbiettivo del saggio č quello di proporre una riflessione sulla praticabilitŕ di metodi di valutazione che utilizzano sistemi ‘automatici' di ‘quantificazione' ai fini della formulazione dei ‘giudizi' e di metodi di valutazione che utilizzano sistemi ‘soggettivi accademicamente responsabili' di formulazione dei ‘giudizi'.
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Grion, V., S. Roberts, and G. Casanova. "Valutare gli insegnanti italiani? Uno sguardo alle esperienze europee." RIV Rassegna Italiana di Valutazione, no. 49 (May 2012): 119–35. http://dx.doi.org/10.3280/riv2011-049008.

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Abstract:
La problematica della valutazione degli insegnanti italiani risulta oggi al centro di un emergente dibattito sia all'interno delle scuole, sia in ambito di politica scolastica. L'evoluzione del ruolo e dei compiti dell'insegnante nel contesto dei processi di autonomia delle scuole e i richiami, provenienti dall'Europa comunitaria, alla ricerca di una migliore qualitŕ dei sistemi scolastici nazionali rendono sempre piů urgente la necessitŕ di fornire alle scuole e ai decisori politici, strumenti per valutare la professionalitŕ del personale scolastico. L'Italia, in effetti, rappresenta in tal senso il fanalino di coda dei paesi europei, non disponendo di alcun sistema di valutazione degli insegnanti. In questo contesto, il contributo qui presentato, frutto di un lavoro di ricerca teorica comparativa, svolta su documenti di ricerca relativi alla valutazione degli insegnanti in ambito internazionale, intende mettere in luce vantaggi e limiti di diversi sistemi e strumenti di valutazione dei docenti, abbozzando una proposta per la messa in atto di un sistema valutativo nazionale. I risultati ottenuti sono discussi in relazione allo specifico punto di vista pedagogico assunto dalle ricercatrici.
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Antonio Gariboldi and Antonella Pugnaghi. "Valutazione come dialogo." IUL Research 2, no. 4 (December 20, 2021): 308–21. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v2i4.166.

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Abstract:
L’istituzione del sistema integrato “zerosei” (decreto legislativo n. 65/2017) mira a garantire a tutti i bambini il diritto all’educazione, riconoscendo nei servizi per l’infanzia dei luoghi di cultura educativa e di inclusione sociale. Tuttavia, oltre ad assicurare l’accessibilità, la sostenibilità e l’inclusività, diviene necessario introdurre dei sistemi efficaci di monitoraggio e valutazione, per garantire delle prassi educative di qualità. Nel contesto di un approccio formativo alla valutazione, il presente contributo intende illustrare due differenti percorsi di autovalutazione, il primo legato al processo di accreditamento dei servizi educativi 0-3 in Regione Emilia-Romagna e il secondo realizzato in 20 scuole dell’infanzia statali della provincia di Como.
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Allulli, Giorgio. "Valutazione e cambiamento." RIV Rassegna Italiana di Valutazione, no. 47 (October 2011): 67–87. http://dx.doi.org/10.3280/riv2010-047011.

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Abstract:
Č forte nella comunitŕ dei valutatori una sensazione di insoddisfazione rispetto agli esiti della propria attivitŕ rispetto al sistema che viene sottoposto a valutazione, cosě come perdura negli utenti dei servizi pubblici l'insoddisfazione rispetto alla qualitŕ dei servizi ricevuti, nonostante i tanti Rapporti di valutazione. I modelli comunemente utilizzati per valutare e migliorare la qualitŕ dei sistemi formativi, basati rispettivamente sulla valutazione di prodotto o di processo forniscono apporti importanti sotto questo aspetto, ma presentano anche rilevanti elementi di debolezza. Č necessario trovare forme di integrazione tra questi due approcci, come indica anche il modello preso come riferimento dall'Unione europea per la recente Raccomandazione sull'assicurazione di qualitŕ dell'Istruzione e formazione professionale.
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Vasselli, Stefania, and Antonio Federici. "La valutazione dei Piani regionali di prevenzione." RIV Rassegna Italiana di Valutazione, no. 50 (December 2012): 41–53. http://dx.doi.org/10.3280/riv2011-050004.

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Abstract:
L'esperienza del Piano nazionale di prevenzione 2010-2012 (PNP), adottato con Intesa Stato Regioni 29 aprile 2010, si segnala per la sua importanza non solo per i contenuti e le metodologie adottate ma anche per il significato che assume all'interno dei rapporti tra le Istituzioni. La sua impostazione prevede infatti che il Ministero svolga Azioni centrali (DM 4 agosto 2011) a supporto della Programmazione regionale, come espressione dell'assetto costituzionale, secondo il modello di governance della stewardship, recepito dall'Italia con la carta di Tallin. Sul piano dei contenuti, il PNP pone grande e sistematica attenzione alla necessitŕ di disponibilitŕ e fruibilitŕ delle evidenze in tre momenti principali: prove di efficacia teorica (efficacy); monitoraggio e valutazione degli interventi; evidenze di impatto sugli outcome (effectiveness). In questa logica, e nel modello di governance adottato, l'attivitŕ di valutazione ha un significato sistemico di produzione di informazioni (intelligenza) funzionali a supportare la programmazione, l'implementazione, la valutazione degli interventi e si sta realizzando mettendo in campo molteplici azioni (certificazione; capacity building; promozione della cultura e degli strumenti di pianificazione e valutazione; attivitŕ di studio) e coinvolgendo interlocutori e partner diversi. In particolare, attraverso l'Azione centrale prioritaria "Intesa Stato Regioni su registri, sorveglianze e sistemi informativi per la prevenzione", si sta perseguendo l'obiettivo di un approccio integrato alle valutazioni di impatto degli interventi di prevenzione che definisca, al piů alto livello di concertazione, gli ambiti tematici, gli obiettivi conoscitivi e le regole di implementazione di un sistema informativo integrato per la prevenzione e che quindi tenga conto sia delle caratteristiche proprie di questi interventi (e delle relative difficoltŕ epistemologiche della loro valutazione), sia della conseguente attuale scarsezza e frammentarietŕ di informazione e valutazione.
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Pennisi, Giuseppe. "La valutazione economica dei sistemi educativi e formativi (con una particolare attenzione anche alla situazione della ‘crisi')." RIV Rassegna Italiana di Valutazione, no. 46 (April 2011): 43–58. http://dx.doi.org/10.3280/riv2010-046004.

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Abstract:
Questo articolo esamina il ruolo della valutazione economica di sistemi d'istruzione e di formazione alla luce dell'attuale crisi economica e finanziaria e delle pertinenti strategie per uscirne. In base alla letteratura sui "miracoli economici" successivi alla seconda guerra mondiale, l'articolo conferma che una valutazione attenta dei sistemi di istruzione e di formazione puň essere uno strumento potente per transitare a situazioni di "dopo crisi" e definire un percorso di crescita. Tuttavia la valutazione della formazione del capitale umano tramite istruzione e formazione non puň essere disgiunta da quella della sua utilizzazione, ossia dalla valutazione delle politiche del lavoro e della previdenza. La prassi corrente č di seguire metodologie, tecniche e procedure distinte per valutare la preparazione del capitale umano, da un canto, e la sua utilizzazione, dall'altro. L'articolo delinea due strategie possibili per giungere ad un metodo unificato di valutazione con le rispettive pertinenti tecniche e procedure.
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Buseti, Simone, and Bruno Dente. "L'introduzione del performance management nelle Universitŕ italiane." STUDI ORGANIZZATIVI, no. 2 (April 2013): 121–41. http://dx.doi.org/10.3280/so2012-002005.

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Abstract:
L'ipotesi centrale del saggio č che gli strumenti di misurazione della performance possono essere un modo efficace per promuovere la professionalizzazione del management delle universitŕ, ma soltanto nel rispetto di due condizioni, entrambe necessarie: che l'introduzione di nuovi sistemi sia parte di una piů ampia azione di sviluppo, e che le strategie di cambiamento rispettino l'eterogeneitŕ delle amministrazioni e siano quindi incrementali e differenziate. Si tratta di due condizioni che il decreto 150/2009 sembra sottovalutare, implicando una semplicitŕ doppiamente erronea: l'omogeneitŕ delle amministrazioni target e la sufficienza di valutazione e misurazione ai fini del miglioramento delle performance. Il saggio presenta una ricerca sui sistemi di management e valutazione, attraverso l'analisi dei risultati di un questionario somministrato a circa un terzo degli atenei italiani. La ricerca ha sostanzialmente smentito tali premesse e ha restituito due risultati: un'analisi dello stato dei sistemi che fotografa il posizionamento degli atenei e un modello di relazione tra le diverse variabili oggetto d'indagine. Per quanto riguarda il primo risultato, il panorama complessivo mostra alcuni elementi generalmente solidi e diffusi (come il quadro organizzativo), elementi diffusi ma solo raramente considerati adeguati (ad esempio il controllo di gestione), elementi sostanzialmente assenti (tra tutti il sistema di gestione dei rischi). D'altra parte, il posizionamento degli atenei rivela uno scenario - oltre che generalmente poco soddisfacente - anche fortemente eterogeneo. Non solo quindi non č possibile immaginare una riforma basata sul principio "one size fits all", ma č necessario tutto al contrario sviluppare diversi approcci al cambiamento. Il saggio presenta tre possibili strategie di implementazione della riforma, che partendo dallo stato di sviluppo dell'amministrazione suggeriscono percorsi di cambiamento differenziato. Infine, l'ultima parte del saggio utilizza i dati della rilevazione per costruire un modello di relazione che conferma il rapporto ipotizzato tra i sistemi di valutazione e alcune precondizioni, individuate nel quadro organizzativo, nei sistemi di supporto e (in minor misura) nei sistemi di gestione del rischio e di presidio della qualitŕ. Il modello non propone un rapporto di stretta causalitŕ tra variabili (il che implicherebbe una sequenza cronologica stretta nei programmi di riforma), ma piuttosto di guardare al management come oggetto complesso, il cui miglioramento necessita di sviluppo armonico e forte integrazione tra le sue diverse parti.
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Manfrè, L., A. Banco, A. Affronti, M. Accardi, F. Ponte, C. Sarno, and R. Lagalla. "Dacriocistografia con risonanza magnetica con Gadolinio: Prime esperienze." Rivista di Neuroradiologia 10, no. 2_suppl (October 1997): 168. http://dx.doi.org/10.1177/19714009970100s270.

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Abstract:
Esistono diversi sistemi di indagine della pervietà delle vie lacrimali (sondaggio, dacrioscintigrafia, dacriografia, dacrioTC). I sistemi suddetti presentano alcuni svantaggi, quali l'uso di radiazioni ionizzanti e la mancata ottimale valutazione dei tessuti molli circostanti. Valutazioni anatomo-patologiche hanno documentato la tollerabilità del Gd-DTPA da parte delle cellule endoteliali vascolari e dell'epitelio corneale stesso. Scopo del lavoro è quello di valutare la sensibilità della RM nella valutazione del normale ed anormale deflusso lacrimale mediante istillazione per via topica nel sacco congiuntivale di Gd-DTPA. Sono stati esaminati 6 volontari sani e 14 pazienti affetti da patologia ostruttiva delle vie lacrimali (stenosi secondaria a flogosi, mucocele, fibrosi post-chirurgica), preventivamente valutata mediante dacriocistografia o dacriocistoscintigrafia. L'indagine RM è stata effettuata mediante unità operante a 0.5T. Il mezzo di contrasto paramagnetico è stato diluito in concentrazioni dell'1% con lacrima artificiale e sono state istillate 5 gocce per sacco congiuntivale. In 4 pazienti è stata effettuata anche una incannulazione del canalicolo lacrimale inferiore. In nessuno dei volontari sani o dei pazienti esaminati è stato rilevato alcun disturbo obiettivo o soggettivo nei confronti della congiuntiva e cornea, né irritazione oculare. Nei 6 volontari sani le sequenze T1 ponderate hanno dimostrato la visualizzazione del sacco lacrimale e delle vie lacrimali. Nei pazienti con patologia ostruttiva, in 2 casi si è dimostrata una pervietà parziale delle vie lacrimali, con impcrvietà completa nei rimanenti pazienti. La dacriocistografia con RM ed uso del Gd-DTPA semplicemente istillato nel sacco congiuntivale costituisce una metodica innocua. In considerazione della frequente necessità di effettuare nei pazienti con patologia ostruttiva delle vie lacrimali un bilancio RM orbitario e dell'ottimale valutazione dei tessuti molli mediante RM, la dacriocistoscintigrafia per istillazione potrebbe costituire una interessante tecnica da aggiungere all'esame standard dell'orbita. La diluizione del mezzo di contrasto (1cc Gd-DTPA: 100 cc lacrima artificiale) ne minimizza peraltro le spese.
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Foddis, Carlo, Daniele Di Girolamo, Lucio Silingardi, Beatrice Manfredi, and Silvia Mazzoni. "Proposta di un algoritmo decisionale a supporto della procedura di valutazione delle relazioni triadiche di famiglie fragili condotta attraverso il Lausanne Trilogue Play (LTP)." TERAPIA FAMILIARE, no. 125 (June 2021): 107–24. http://dx.doi.org/10.3280/tf2021-125006.

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Abstract:
L'articolo delinea l'architettura di un algoritmo decisionale pensato a supporto di un metodo di scoring informatizzato da applicare alla procedura osservativa semi-strutturata del Lausanne Trilogue Play (LTP). Tale metodo consente l'individuazione del tipo di alleanza familiare prevalente a partire dai punteggi espressi dal clinico nel set delle 15 scale previste dalla procedura Viene pertanto descritto, in maniera dettagliata, il lavoro di operazionalizzazione dei differenti tipi di alleanza familiare, sviluppato con preciso riferimento al manuale di utilizzo del LTP (Sistema FAAS 6.3). Sono presentate, infine, le possibili ricadute cliniche ed organizzative dell'utilizzo dell'algoritmo nella valutazione di sistemi familiari triadici, entro il contesto sanitario pubblico dell'UO di Psicologia Clinica Minori e Famiglie.
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Dissertations / Theses on the topic "Sistemi di valutazione"

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Torres, Benedetta Aliai. "Valutazione di tecniche di copertura per futuri sistemi wireless indoor." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/6527/.

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Si è scelto di analizzare in modo approfondito tecniche di copertura radio e di trasmissione basate sull’uso di array di antenne ( facenti parte della famiglia Multiple Input Multiple Output, MIMO) in alcune tipologie tipiche di scenari indoor, come ad esempio ambienti commerciali o uffici in strutture multipiano. Si è studiato l’utilizzo di array di antenne di varie tipologie e a varie frequenze per implementare tecniche di diversità oppure tecniche a divisione di spazio (beam-switching, beamforming) per servire contemporaneamente utenti in diverse celle o in diversi settori senza ricorrere ad altre tecniche di divisione (di frequenza, tempo o codice), che invece verranno utilizzate in conbinazione combinate in sistemi di futura generazione.
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Moisuc, Petrica. "Valutazione delle prestazioni della migrazione di sistemi di macchine virtuali." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/6431/.

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Abstract:
Scopo della tesi è analizzare il modello di migrazione 'pre-copy' e convalidare il simulatore che lo implementa. Modificando opportunamente il codice e facendo delle prove di simulazione in diversi casi, si vogliono riprodurre i grafici che si ottengono applicando il metodo analitico per la migrazine di insiemi di macchine virtuali. Si cerca di fare chiarezza, attraverso un'analisi dettagliata delle varie opzioni, su come i vari parametri fondamentali del sistema influiscono, dal punto di vista quantitativo, sulle prestazioni del sistema stesso.
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Melletti, Marco. "Studio e valutazione di sistemi virtuali in JavaScript." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amslaurea.unibo.it/2716/.

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Graziano, Francesco. "Valutazione di Sistemi di Cattura del Movimento per Applicazioni di Robotica Collaborativa." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Abstract:
L’industria manifatturiera è sempre più caratterizzata da operazioni per le quali è richiesta la stretta interazione di uomo e robot collaborativi, implicando allo stesso tempo nuove tipologie di rischio per i lavoratori. La sicurezza può essere però garantita grazie al tracciamento del moto corporeo dei lavoratori rispetto al robot per mezzo di Unità di Misura Inerziale (IMU), monitorando la corretta interazione tra uomo e macchina. In questa trattazione ci siamo occupati di sviluppare la tematica del tracciamento del moto, approfondendo le problematiche comuni delle IMU, essendo una tecnologia particolarmente sensibile alle interferenze elettromagnetiche generate dal funzionamento dei robot. Diversi metodi sono stati messi a confronto, con l’obbiettivo di identificare una soluzione ideale in ambiente soggetto a perturbazioni elettromagnetiche. Per evidenziarne l’influenza lo studio è stato effettuato a partire da un set di registrazioni dei movimenti di un operatore effettuate tramite uno strumento commerciale di navigazione inerziale, Xsens MVN, in tre diverse condizioni di disturbo elettromagnetico. La prima registrazione è stata effettuata in assenza di perturbazioni, la seconda e la terza in presenza di un robot collaborativo funzionante. Uno strumento ottico di tracciamento del moto, Vicon, è stato usato come riferimento per valutare le misure effettuate. I metodi di tracciamento selezionati che implementano al loro interno un filtro di Kalman si sono dimostrati più performanti, ma inadeguati per il compito prestabilito in quanto soggetti a deriva dell’orientamento. Potenziali sviluppi futuri sono stati individuati in tecniche di calibrazione più precise e nell’inserimento di una stima della perturbazione elettromagnetica all’interno dello spazio di stato del filtro di Kalman.
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Fontani, Enrica <1972&gt. "Sistemi di valutazione e autovalutazione del docente. Dalle teorie della valutazione agli orientamenti di politica scolastica." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amsdottorato.unibo.it/7318/1/fontani_enrica_tesi.pdf.

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Abstract:
La ricerca indaga, nell’ambito dell’educational evaluation, sulla funzione dell’autovalutazione nel processo di valutazione dei docenti e sul suo ruolo nello sviluppo professionale degli insegnanti e nel miglioramento della scuola. All’interno degli approcci della program evaluation la valutazione dei docenti è connessa alla valutazione del curricolo; dall’analisi delle teorie e dei modelli di valutazione del programma si individua una linea di tendenza verso una progressiva partecipazione del docente e verso una specifica attenzione al suo portato nella valutazione, dinamismo che avvicina alla pratica auto valutativa. L’utilizzo di pratiche auto valutative emerge dalla comparazione delle prassi valutative dei paesi europei; la competenza auto valutativa e valutativa dell’insegnante diviene indispensabile, se ne verifica la presenza nei profili professionali dei docenti di Inghilterra, Francia, Finlandia e Portogallo, confrontati tramite un metaframework (Danielson, 2011). L’autovalutazione delle proprie competenze diviene esercizio della competenza del valutare, operazione mentale da apprendere al pari delle altre; si parla, date queste premesse, di apprendimento della valutazione (Guasti, 2013), nel quale il soggetto ha un ruolo attivo e consapevole. Nel percorso italiano di valutazione della scuola e dei docenti, dai progetti sperimentali di valutazione alla Legge 107/2015, si ricercano passaggi auto valutativi e si prendono in esame documenti e strumenti per analizzarne gli aspetti auto valutativi. Il profilo professionale del docente italiano è ricostruito a partire dalle leggi, dai contratti e dai progetti sperimentali. È la “scuola vissuta” ad essere interpellata con la survey approach rivolta ad alcuni dirigenti scolastici; l’indagine conferma il valore dell’ipotesi iniziale, evidenziando attenzione e ricettività verso le pratiche auto valutative della scuola e dei docenti. Un ruolo sempre più attivo del soggetto nella valutazione, sino al suo compimento nell’autovalutazione, insieme alla considerazione della parte processuale dell’insegnamento- apprendimento, possono rappresentare la chiave di volta per lo sviluppo professionale dei docenti e il miglioramento della scuola.
The research, in the field of educational evaluation, the role of self-evaluation in teacher’s evaluation and in professional development of teachers and the improvements of schools. Within the approaches of the program evaluation the evaluation of teachers is linked to the evaluation of the curriculum; from the analysis of the theories and the models of the evaluation of the program a tendency can be identified toward the participation of teachers and an attention toward what teachers can bring to the evaluation, dynamism that approaches to self-evaluation. The use of self-evaluation practices arises from the comparison of different evaluation techniques in european countries; and the competency in self-evaluation and of the teacher’s evaluation becomes necessary, it’s checked the presence in the professional profiles of teachers in England, France, Finland and Portugal, compared with a metaframework (Danielson, 2011). The self-evaluation of competencies becomes and exercise to evaluate, a mental operation that must be learnt like others; it’s discussed the “learning to evaluate” (Guasti 2013), in which the subject has an active role. In the Italian path of evaluation of school and teachers, from the experimental project of evaluation to the law 107/2015 the self-evaluation step are searched and documents and tools to analyse the self-evaluation aspects. The professional profile of the Italian teacher is built from the laws, the contracts and the experimental projects. The “everyday school” is called upon with survey approach to a few head teachers; the enquiry confirms the value of the initial hypothesis, highlighting the attention towards auto-evaluation practices of the school and the teachers. An incresingly active role of the subject of the evaluation, until it’s success in the self-evaluation, together with the consideration of the process part of teaching-learning, can represent the key for professional development of teachers and the improvement the schools.
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Sofia, Gianluca. "Comparazione e valutazione tecnico-economica di sistemi di automazione per l'assemblaggio." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/17830/.

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Abstract:
Il lavoro di tesi svolto ha come fine ultimo la comparazione e la valutazione, da un punto di vista sia tecnico che economico, di un sistema di automazione per l’assemblaggio: è analizzata la linea di produzione dell’azienda GT Line, in parte automatica ed in parte manuale, con particolare riferimento a quello che è l’attuale tempo ciclo ed ai costi che sostiene annualmente l’azienda per far fronte alle lavorazioni. Tali valori saranno poi confrontati con quelli relativi ad alcune ipotesi d’innovazione, così da ricavare la soluzione ottimale che possa configurare un aumento della produzione ed una consequenziale riduzione dei costi, seguita all'investimento iniziale. Verranno esposti alcuni concetti teorici, relativi allo sviluppo dell’automazione e della robotica all'interno di un sistema produttivo, seguiti da considerazioni di carattere pratico per spiegare il lavoro svolto. Verranno poste a confronto alcune soluzioni relative alle singole stazioni di lavoro, oltre ad alcune tipologie di manipolatori, per i quali saranno messi in evidenza pregi e difetti. Al termine dell’analisi, verranno evidenziati i costi relativi ad un’implementazione dell’attuale sistema di automazione, caso per caso, così che l’azienda possa, eventualmente, decidere se e quale adottare nell'immediato per i suoi scopi. Verrà, inoltre, descritta brevemente l’azienda GT Line, con particolare riferimento ai prodotti oggetto di studio, alle caratteristiche degli stessi, agli standard qualitativi rispettati ed alle diverse stazioni di lavoro attuali. Successivamente, si entrerà nello specifico dell’attività di comparazione e valutazione, illustrando dettagliatamente il lavoro svolto, sia dal punto di vista concettuale che da quello tecnico. Verrà rivolta, infine, una particolare attenzione agli obiettivi che l’attività svolta si pone di raggiungere, dopo aver spiegato i motivi che abbiano portato a tali scelte ed aver evidenziato i relativi costi da sostenere per perseguirli.
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Baldan, Claudio <1989&gt. ""I Sistemi di Misurazione e di Valutazione della Performance nei Comuni"." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15094.

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Cavallaro, Carmelo. "Valutazione di servizi di Rapid Mapping per la gestione delle emergenze." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.

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Abstract:
Sono stati inizialmente analizzati i sistemi cartografici e i sistemi GPS, utili a conoscere le basi della materia trattata. Nella seconda parte si è entrati nel vivo della tematica, analizzando i servizi di Rapid Mpping. Si è descritto il contenitore cartografico Copernicus e il servizio di produzione di mappe ITHACA. Si è fatto un esempio attuale del servizio. Infine si son tratte le conclusioni.
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Guarise, Cristian. "Sintesi su fase solida, valutazione catalitica e di riconoscimento molecolare di sistemi tripodali." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2008. http://hdl.handle.net/11577/3426376.

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Abstract:
Solid phase synthesis of tripodal systems and study of their catalytic and molecular recognitions properties Tripodal molecular structures are increasingly applied in the fields of catalysis, recognition, sensing, and biomimetics. The problem is that the combinatorial approach, that gives access to large amounts of heterofunctionalized receptors, uses orthogonally protected scaffolds and requires a very laborious synthesis. In this research project, a versatile synthetic approach for the functionalization of tripodal scaffold molecules on solid support, was developed. The generality of this approach was illustrated by the functionalization of three structurally diverse A3-type scaffold molecules containing multiple amino-groups (1a, 1,3,5-tris(aminoethyl)-2,4,6-triethylbenzene; 1b, tris(2-aminoethyl)amine; 1c, triazacyclononane) with a variety of different functional groups. Advantages of this approach are its simplicity and the freedom to functionalise any desirable scaffold molecule, without the use of protecting groups or special functionalisation patterns (for instance AB3). Intrinsic problems related to the attachment of tripodal scaffolds to a resin (for example mono- versus polyadducts and intramolecular cyclizations) were studied and solutions were provided. Importantly, protecting groups on the scaffold molecule were never used, which significantly facilitates scaffold variation, for instance for combinatorial studies. The synthetic approach was used in order to obtain multivalent C3-symmetrical molecules as artificial models of enzymes catalytic site. The general goal was to understand whether the scaffold structure influenced the cooperativity between the functional groups. First, we have synthesized an artificial model of a serine protease (or esterase), by connecting to scaffold 1a different combinations of peptides, based on the amino acids of the active site of the proteolytic enzyme: Asp, His and Ser. Studies of these compounds in the hydrolysis of activated esters revealed catalytic activity for the scaffold 1a functionalized with the active sequence -CO-Asp-His-H. Subsequently, we have functionalized a Calix[4]arene scaffold with the same active sequence for which a significant 86-fold rate enhancement compared to that of the uncatalyzed background reaction has been observed. This study showed cooperativity between the functional groups only in the hydrolysis reactions performed with excess of catalyst, likely because the catalyst does not provide a well defined active site. Second, a tripodal scaffold functionalized with the -CO-Asp-Pro-Pro-H sequence, active in aldol asymmetric condensations, has been studied. Catalytic studies, performed with excess of catalyst, show that also for this catalyst the presence of the scaffold does not result in an increase in the enantioselectivity with respect to the monomeric unit. In these tripodal catalysts show a prevailing divergent structure that does not allow high cooperativity between the functional groups. Consequently we shifted our attention to tripodals structures for application in the field of molecular (bio)recognition. For this purpose, we have chosen to study multivalent HIV-1 fusion inhibitors based on small 310-helical foldamers. HIV-1 entry into target cells is a multistep process involving a series of proteins and cofactors. Glycoproteins gp41, decorating in the surface of HIV-1 play key roles in this process. The ectodomain (extraviral) of gp41 consists of three important regions: an N-terminal fusion sequence that inserts into the target cell membrane, and two helical regions containing two hydrophobic heptad repeat units (denoted as the N- and C-helical regions, respectively). The N-HR regions of three gp41 molecules form a trimeric ?-helical coiled-coil. Upon dissociation of gp120 from the complex, a six-helix bundle forms, in which the C-helical regions wrap around the inner coil in an antiparallel fashion. We have studied a series of strategies for the synthesis of small peptide inhibitors, based on small 310-helical foldamers. These molecules have been designed for the inhibition of HIV-1 replication by binding to the inner trimeric coiled coil, thus preventing the formation of the six-helix bundle, which is essential for the complete fusion of the virus to target cell membranes. The 310-helix conformation is induced with the introduction of 5 Aib-residues in the peptide inhibitor sequence. In that way the amino acids Trp, Trp, and Ile (the WWI epitope) of the peptide are placed in the same positions of the N-HR helix regions of gp41 molecules. Currently we are studying a synthetic strategy in order to covalently link this foldamer to a tripodal scaffold (with oligoPEG spacers).
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Menni, Manuel. "Valutazione comparativa di sistemi per l'implementazione di algoritmi di controllo con metodologia Rapid Control Prototyping." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
Con il seguente elaborato si intende fornire uno strumento per la scelta di un prodotto che permetta l'implementazione di algoritmi di controllo con metodologia Rapid Control Prototyping. Gli elementi forniti sono: la definizione della struttura di questi sistemi e le svariate possibilità che ci vengono fornite dai diversi prodotti presi in considerazione durante la valutazione.
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Books on the topic "Sistemi di valutazione"

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Villa Ghirlanda Silva (Cinisello Balsamo, Italy), ed. Giardini, contesto, paesaggio: Sistemi di giardini e architetture vegetali nel paesaggio : metodi di studio, valutazione, tutela. [Firenze]: L.S. Olschki, 2005.

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Angelo, Angeloni, ed. Elettrostimolatori cardiaci impiantabili: Sistemi per la valutazione degli effetti della scarica di un defibrillatore. Roma: Istituto superiore di sanità, 2000.

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Busacca, Maurizio, and Alessandro Caputo. Valutazione, apprendimento e innovazione nelle azioni di welfare territoriale. Venice: Edizioni Ca' Foscari, 2020. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-408-0.

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Abstract:
Tra il 2017 e 2019 i due Autori hanno condotto una ricerca valutativa sui Piani Giovani della Regione del Veneto e sulle politiche giovanili locali. La ricerca è stata l’occasione per approfondire le modalità di funzionamento di coalizioni locali di welfare organizzate in modo reticolare e per coinvolgerle nella progettazione partecipata di un sistema di valutazione dell’impatto sociale. Lo SROI Explore è un mix-method che cerca di rispondere ai problemi storici della valutazione nell’ambito delle politiche sociali attraverso una strategia partecipativa e l’ancoraggio alle teorie incorporate nell’azione professionale con l’obiettivo di intensificare i processi di apprendimento degli attori coinvolti.
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Centro di formazione e studi per il Mezzogiorno., ed. Progetti formativi: Un sistema di valutazione e di monitoraggio. Roma: Formez, 1993.

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Zuliani, Alberto. Sistemi di controllo e valutazioni di efficienza negli enti locali italiani. Bologna: Il Mulino, 1993.

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Barbaro, Vincenzo. Descrizione di un sistema a flusso pulsatile per la valutazione delle protesi cardiache valvolari. Roma: Istituto superiore di sanità, 1991.

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Vincenzo, Barbaro, ed. Progetto e applicazione di un sistema per la valutazione dell'immunità elettromagnetica dei dispositivi cardiaci attivi impiantabili. Roma: Istituto superiore di sanità, 2000.

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8

Campanella, Nicoletta. Roma--nuovo Corviale: Miti, utopie, valutazioni : stato dei servizi, condizioni di vita degli abitanti di un sistema residenziale della periferia. Roma: Bulzoni, 1995.

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Gallotti, Cesare. Sicurezza Delle Informazioni: Valutazione Del Rischio; I Sistemi Di Gestione per la Sicurezza Delle Informazioni; la Norma Iso/Iec 27001. Lulu Press, Inc., 2019.

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10

Servizi per l'incontro tra domanda ed offerta di lavoro: Un sistema di monitoraggio e valutazione. Milano: F. Angeli, 2001.

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Book chapters on the topic "Sistemi di valutazione"

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Marchisio, Marina, Carla Marello, and Marta Pulvirenti. "Parole 'difficili' con un sistema di valutazione automatica. Risposte di italofoni e di non italofoni." In Competenza lessicale e apprendimento dell’Italiano L2, 65–81. Florence: Firenze University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-5518-403-8.06.

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Abstract:
This paper is concerned with lexical competence in the study of Italian for academic purposes, notably learned words formed with Greek/Latin elements. To improve and check receptive knowledge of such “difficult” vocabulary both by native and by L2 learners, a number of exercises are made available, and can be actually done and evaluated, at https://esploradizionari.i-learn.unito.it/. This is a technology enhanced learning environment integrating Moodle with the Automatic Assessment System Maple®, a software of Canadian origin already successfully used for teaching STEM disciplines. The specific features of the exercises are discussed, along with early results by Italophone and non-Italophone learners.
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Gigliarelli, Elena, Luciano Cessari, Filippo Calcerano, and Letizia Martinelli. "Valutazione della vulnerabilità sismica attraverso l’integrazione di tecniche tradizionali e sistemi BIM." In Progetto SISMI-DTC Lazio, 186–93. Quodlibet, 2020. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctv18phgdk.28.

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Conference papers on the topic "Sistemi di valutazione"

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Ferrara, Agostino, G. Mancino, A. Nolè, and V. Urbano. "Analisi e valutazione degli elementi di vulnerabilità ambientale delle formazioni forestali della Basilicata mediante l'uso di sistemi a indicatori chiave (Key Indicator Based Systems)." In Terzo Congresso Nazionale di Selvicoltura. Accademia Italiana di Scienze Forestali, 2009. http://dx.doi.org/10.4129/cns2008.070.

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Blecic, Ivan, Arnaldo Cecchini, Tanja Congiu, Myriam Pazzola, and Giuseppe A. Trunfio. "Un sistema di supporto alla pianificazione e progettazione della walkability e dell’accessibilità pedonale." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7923.

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Abstract:
Il contributo propone un metodo e uno strumento per la valutazione della qualità della vita urbana basato sui concetti di walkability e di accessibilità pedonale di luoghi della città rilevanti con i quali estendere le capacità degli individui e partecipare concretamente alle urban opportunities. Il modello di valutazione utilizza i percorsi pedonali esistenti della rete viaria e valuta la loro qualità in base a diversi attributi importanti per la pedonalità. L’applicazione del sistema proposto al caso studio di valutazione del progetto di riorganizzazione della Segunda Circular (seconda circonvallazione) di Lisbona consente di mostrarne i possibili utilizzi e di trarre alcune riflessioni sulla base dei risultati ottenuti. We present a methodology and a tool for evaluating the quality of life in cities based on walkability and pedestrian accessibility of places which are relevant for people's capabilities. The evaluation model uses the actual pedestrian routes along the street network and considers their quality on several attributes important for their walkability. We furthermore demonstrate possible uses of the support system by reporting and discussing the results of a case-study assessment of a project for the Lisbon Segunda Circular (Second Rind Road).
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