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Journal articles on the topic 'Sistemi di riferimento spaziale'

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Canazza, Alessandro. "SISTEMI DI COLTIVAZIONE DEI CAMPI E TIPI DI COLTURE NEL TERRITORIO VERONESE: RIFLESSIONI SUGLI SPOGLI AIS." Italiano LinguaDue 14, no. 2 (January 17, 2023): 675–84. http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/19634.

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Abstract:
A circa cent’anni dall’avvio dell’indagine linguistica ed etnografica di Paul Scheuermeier e degli altri raccoglitori, l’Atlante linguistico ed etnografico dell’Italia e della Svizzera meridionale (Sprach- und Sachatlas Italiens und der Südschweiz) costituisce una pietra miliare per lo studio delle varietà italo-romanze, all’incrocio tra dialettologia, geografia linguistica ed etnografia, tra “parole” e “cose” (Wörter und Sachen). Questo contributo, pur se alieno da pretese di completezza, propone una lettura ragionata di alcune carte linguistiche relative ai sistemi di coltivazione dei campi e ai tipi di colture, prendendo come riferimento geografico il territorio della provincia veronese e i punti di rilevazione selezionati dai compilatori dell’AIS, i quali sono collocati in località della provincia stessa che appaiono significative dal punto di vista linguistico. Il confronto tra gli esiti lessicali del dialetto veronese e quelli delle varietà venete orientali e dei dialetti gallo-italici permette di formulare alcune ipotesi circa la distribuzione spaziale dei fatti linguistici e il meccanismo delle innovazioni onomasiologiche in quella specifica porzione del dominio italo-romanzo, operazione che non va discosta - nel pieno rispetto dello spirito metodologico dell’Atlante italo-svizzero - da riflessioni e approfondimenti di carattere etnografico circa l’humus culturale e socio-economico che a quei fenomeni soggiace. Tiling the Land and Types of Crops in the Province of Verona: a Reading of the Italian-Swiss Atlas Almost a century after the beginning of the linguistic and ethnographic investigation by Paul Scheuermeier and the other collectors, the Linguistic and Ethnographic Atlas of Italy and Southern Switzerland (Sprach- und Sachatlas Italiens und der Südschweiz) still sets a milestone in the study of the Romance linguistic varieties in the Italian peninsula, at the crossroads between dialectology, linguistic geography and ethnography and between “words” and “things” (Wörter und Sachen). This paper, without any claim for completeness, provides a critical reading of some linguistic maps concerning tiling the land and types of crops, taking as a geographical reference the territory of the province of Verona and the measuring/recording points selected by the compilers of the Italian-Swiss Atlas, which are significant from a linguistic point of view. The comparison between the lexical outcomes of the Veronese dialect and those of the other Venetian and Gallo-Italic dialects points out some evidence about the spatial distribution of linguistic facts and the mechanism of onomasiological innovations in a specific portion of the Romance linguistic domain. This operation, in full respect of the methodological pattern of the Italian-Swiss Atlas, comes along with ethnographic issues regarding the cultural and socio-economic background of linguistic phenomena.
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Raffaele Catuogno, Teresa Della Corte, Veronica Marino, and Victoria Andrea Cotella. "Archeologia e architettura nella rappresentazione della c.d. Tomba di Agrippina a Bacoli, una ‘presenza preziosa’ tra genius loci e potenzialità di intervento." Mimesis.jasd 1, no. 1 (August 5, 2021): 137–54. http://dx.doi.org/10.56205/mim.1-1.7.

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Abstract:
L’indagine nel sito architettonico-archeologico che fu antico teatro romano sul mare poi trasformatoin ninfeo - erroneamente denominato Tomba di Agrippina - intende affidare alla dimensioneastratta e conoscitiva della rappresentazione la restituzione dei significati del manufatto come‘presenza preziosa’ nel paesaggio urbano di Bacoli. L’approccio di indagine, avvicinandosialla insita dimensione metaprogettuale del rilievo, si propone di suggerire linee di indirizzo permirate strategie di rigenerazione del patrimonio culturale flegreo, laddove l’espansione urbana nonpianificata ci restituisce una mappa territoriale priva di segni di connessione tra le attuali zoneurbanizzate e i resti dei pregevoli manufatti antichi. Diffusamente, e in particolare nel caso inesame, i ritrovamenti archeologici rivelano problematiche compenetrazioni con l’edilizia moderna.I preziosi reperti, spesso ancora parzialmente interrati o inagibili, esigono decisioni e interventidi integrazione che facciano riferimento alle peculiarità territoriali e che, confermandone le azionidi tutela, consentano nuove forme di accessibilità ai siti, attivabili attraverso operazioni dirappresentazione digitale del patrimonio che implementino livelli di fruizione alternativi allavisita diretta.Muovendo da questa esigenza, l’orientamento metodologico della ricerca è inteso ad assumerela digitalizzazione dei processi in ogni fase di lavoro. Obiettivo prioritario è rendere disponibilimodelli tridimensionali del sito, sezionabili ed interrogabili secondo diversi livelli semantici,sia durante la prima fase di acquisizione dei dati (SAPR, TLS), sia in quelle successive dimodellazione (modello virtuale e ABIM) e di consultazione-interrogazione dei simulacri che siprestano a rappresentare in maniera efficace e propositiva il sistema spaziale complessivo e gliapparati figurativi puntualmente esaminati.
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Viviana Casano, Lilli. "Il ruolo delle relazioni industriali e della contrattazione collettiva nella costruzione di un mercato del lavoro di cura." ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE 40, no. 3 (December 2022): 79–100. http://dx.doi.org/10.3280/es2022-003008.

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Abstract:
Il contributo indaga alcuni nodi problematici che oggi si frappongono alla emersione e alla costruzione di un mercato del lavoro di cura dignitoso, con specifico riferimento al ruolo dei sistemi di relazioni industriali e della contrattazione collettiva. L'analisi ha riguardato 54 Con-tratti Collettivi Nazionali concentrandosi su norme e istituti centrali per lo studio della contrat-tazione collettiva nella sua funzione istituzionale (e preliminare) di costruzione, appunto, dei mercati di riferimento (sistemi di classificazione e inquadramento del personale, retribuzione, formazione e sviluppo professionale).
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4

Riboldazzi, Renzo, Catherine Dezio, Edoardo Bruno, and Paolo Bozzuto. "Percorsi." TERRITORIO, no. 91 (June 2020): 174–81. http://dx.doi.org/10.3280/tr2019-091017.

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Abstract:
Spazio/società: un inesauribile tema di confrontoRigenerare sistemi agricoli locali. Una rilettura del lavoro di Gianni ScudoIndagare le new townsIndagare le new towns cinesi per comprendere i processi di urbanizzazione contemporanei cinesi per comprendere i processi di urbanizzazione contemporaneiInterpretare la mobilità, al plurale, come strumento socio-spaziale operativo
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5

Davě, Maria, and Isidora Barbaccia. "Misure di agglomerazione spaziale nei Sistemi Locali del Lavoro siciliani." RIVISTA DI ECONOMIA E STATISTICA DEL TERRITORIO, no. 1 (April 2009): 104–36. http://dx.doi.org/10.3280/rest2009-001005.

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Abstract:
- This paper examines the links among productive specialization, variety of the economic environment and knowledge spillovers on the basis of the territorial analyses present in the current literature. With the aim of identifying localization benefits in a particular area, some aspects of business settling are compared with trends in the development of economic activities and, particularly, with agglomeration process of the firms. Methods and Results The empirical analysis will be carried out pointing to the dynamics of employment consequent to the effects of the externalities above mentioned. Employment data are taken from the Manufacturing and Service Censuses of the years 1981, 1991 and 2001 and refer to the 77 Sicilian Local Labour Systems. Precisely, data pertain to the following sections of the classification ATECO 2002: Mining and quarrying (C), Manufacturing (D) and Total private services (G, H, I, J, K). We consider some suitable economic indicators to depict the characteristics of concentration: _ localization ratios for studying the evolutionary trends in specialization for different types of economic activity; _ diversity measures, based on a Hirschman-Herfindahl index, suggesting the presence of Jacobs-type dynamic externalities or, on the contrary, the operativeness of MAR dynamic effects; _ competition indices to gather information about the competition levels of the markets depending on their structure; _ agglomeration indices, to measure the geographic concentration of the economic activity connected to high and/or increasing industrial concentration levels in the adjacent LLS. Conclusions The agglomeration process results from inter-sector links, easing the diffusion of innovations thanks to the variety of urban contexts. Agglomeration forces appear to be outweighed, especially since 2001, by the influence of co-agglomeration factors due to the presence, in the same local reality, of small-sized enterprises belonging to different sectors. Owing to the increasing interdependence among sectors, these effects caused a redistribution of employment among the different groups of economic activities. The indexes showed how, during the inter-census gaps, a despecialization trend took over, bringing local production structures constantly closer to the average regional values.
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Battaglini, Elena. "Infrastrutturare un luogo come metaterritorio. Casi di innovazioni disruptive in Italia." ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE, no. 3 (January 2022): 141–70. http://dx.doi.org/10.3280/es2021-003011.

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Abstract:
Nei Regional Studies il concetto di territorio esprime un sistema di idee o dimensioni organizzate in termini di finalità (efficacia e efficienza di policy) oppure si riferisce a principi "interni", come quelli delle "vocazioni" o "funzioni" spaziali, che non consentono di cogliere appieno il retroterra cognitivo (ed emotivo) causalmente attivo all'interno di uno specifico contesto spazio-temporale e, soprattutto, le sue proprietà emergenti. Anche in riferimento agli stimoli provenienti da altri ambiti disciplinari, questo studio tenterà di far luce sui legami, sulle sinapsi connettive e sulle temporalità complesse, e stratificate, dei processi socioterritoriali, introducendo il concetto di metaterritorio. Due studi di caso, condotti nel settore dell'engineering corroboreranno la definizione fornita, le sue principali dimensioni nonché le implicazioni per l'avanzamento teorico ed empirico degli studi socioterritoriali.
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Casano, Lilli. "Modelli ed esperienze di formazione continua per i lavoratori interinali: una comparazione tra Italia e Francia." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 126 (May 2012): 182–94. http://dx.doi.org/10.3280/sl2012-126012.

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Abstract:
Questo contributo riguarda l'analisi comparativa dei modelli di regolazione della formazione continua per i lavoratori in somministrazione, concentrandosi in particolare sui sistemi bilaterali adottati in Italia ed in Francia. La specificitŕ del quadro legislativo nazionale ed il modello di governance nei due paesi sono analizzati con una particolare attenzione alle caratteristiche dei mercati del lavoro di riferimento ed ai modelli nazionali di disoccupazione, ai sistemi generali di formazione continua, ma anche al profilo dei lavoratori coinvolti ed ai meccanismi micro-sociali che influenzano il funzionamento dei sistemi.
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Cantelmi, Tonino, Michela Pensavalli, and Pamela Serafini. "Il gaslighting come forma di abuso emotivo nella relazione di dipendenza affettiva." MODELLI DELLA MENTE, no. 1 (September 2021): 51–82. http://dx.doi.org/10.3280/mdm1-2021oa12639.

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Abstract:
Con questo contributo si intende analizzare e fornire strumenti per rilevare tempestivamente relazioni caratterizzate da dipendenza affettiva, con condotte di abuso emotivo. Si propone una concettualizzazione che tiene conto dei sistemi mo-tivazionali interpersonali e del funzionamento metacognitivo del paziente. Si pre-sentano spunti per rilevare, alla base, disequilibri dell'abilità sociale di empatia, analizzando il "profilo codipendente" e si evidenziano le modalità disfunzionali di formazione e mantenimento tipiche di alcuni stili affettivi. Per sostenere tali rifles-sioni si è fatto riferimento al modello dei sistemi motivazionali interpersonali elaborati da Liotti e collaboratori.
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Cantelmi, Tonino, Michela Pensavalli, and Pamela Serafini. "Il gaslighting come forma di abuso emotivo nella relazione di dipendenza affettiva." MODELLI DELLA MENTE, no. 1 (September 2021): 51–82. http://dx.doi.org/10.3280/mdm1-2021oa12639.

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Abstract:
Con questo contributo si intende analizzare e fornire strumenti per rilevare tempestivamente relazioni caratterizzate da dipendenza affettiva, con condotte di abuso emotivo. Si propone una concettualizzazione che tiene conto dei sistemi mo-tivazionali interpersonali e del funzionamento metacognitivo del paziente. Si pre-sentano spunti per rilevare, alla base, disequilibri dell'abilità sociale di empatia, analizzando il "profilo codipendente" e si evidenziano le modalità disfunzionali di formazione e mantenimento tipiche di alcuni stili affettivi. Per sostenere tali rifles-sioni si è fatto riferimento al modello dei sistemi motivazionali interpersonali elaborati da Liotti e collaboratori.
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Fanfani, David, Giovanni Belletti, and Marco Mancino. "La pianificazione del territorio agricolo periurbano. Le sfide per un recupero co-evolutivo urbano/rurale e per un governo integrato." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 132 (November 2021): 74–97. http://dx.doi.org/10.3280/asur2021-132004.

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Abstract:
La domanda di resilienza ed equita per gli insediamenti pone il tema del recupero della co-evoluzione "metabolica" e socio-economica fra dominio urbano e sistemi agro-ambientali. L'articolo, tramite una rilettura disciplinare e rilevando il valore di commons dei servizi eco-sistemici generabili dall'agricoltura, propone un quadro metodologico/operativo per una innovazione possibile nell'ambito della Pianificazione spaziale e dell'urbanistica e per una governance integrata di questi due domini.
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Scarlato, Margherita. "Sistemi di protezione sociale e politiche di sviluppo: approcci, strumenti e proposte di policy." ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE, no. 1 (September 2010): 154–76. http://dx.doi.org/10.3280/es2010-001011.

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Abstract:
In questo articolo si discutono i recenti approcci che analizzano il contributo dei sistemi di protezione sociale alle politiche di sviluppo. Le lezioni tratte, in particolare, dall'esperienza dei Paesi emergenti e in via di sviluppo sono poi considerate con riferimento al caso delle politiche regionali condotte in Italia. Infine, dalla letteratura internazionale vengono distillate alcune proposte di policy per rendere piů efficace la spesa dei Fondi strutturali europei nelle regioni del Mezzogiorno.
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Briata, Paola. "Oltre la mescolanza. Le politiche contro la segregazione spaziale in un contesto di crisi di welfare." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 100 (August 2011): 9–29. http://dx.doi.org/10.3280/asur2011-100002.

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Abstract:
L'articolo propone una restituzione sintetica dello "stato dell'arte" della letteratura che si č occupata di approfondire criticamente le politiche urbane finalizzate a promuovere mescolanza economico-sociale nelle aree svantaggiate delle cittŕ, evidenzia i vantaggi e le fragilitŕ di queste forme di intervento in un contesto generale dominato dalla contrazione della capacitŕ di intervento del, propone una serie di interrogativi con riferimento ad alcuni casi italiani e ipotizza alcune prospettive di lavoro per affrontare i nodi critici di queste iniziative evidenziati dal dibattito internazionale.
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Finco, Matteo, and Sandra Regina Martini. "CIBO, SALUTE, PRETESE: RIFLESSIONI DALLA TEORIA DEI SISTEMI." Revista de Direito Brasileira 21, no. 8 (March 19, 2019): 260. http://dx.doi.org/10.26668/indexlawjournals/2358-1352/2018.v21i8.5237.

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Abstract:
Scopo di questo lavoro è fornire un quadro di riferimento teorico per l’analisi di quelle che potrebbero essere definite le crescenti rivendicazioni di diritti e manifestazioni di interesse (individuali e collettive) relative al cibo nella contemporaneità. L’ipotesi, indagata attraverso un’analisi bibliografica nel contesto della teoria dei sistemi sociali di N. Luhmann, è che il cibo – e in particolare la sua tematizzazione nell’ambito della salute e del benessere – costituisca un mezzo attraverso cui gli individui possono avanzare pretese, costruendo la propria identità e attribuendo senso alle proprie condotte, trovando così una posizione all’interno del contesto sociale.
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Giuliani, Diego, and Giuseppe Espa. "Un metodo per l'analisi empirica dei fenomeni di concentrazione spaziale delle attivitŕ economiche basato su dati micro-geografici." RIVISTA DI ECONOMIA E STATISTICA DEL TERRITORIO, no. 3 (October 2012): 38–58. http://dx.doi.org/10.3280/rest2012-003003.

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Abstract:
La concentrazione spaziale delle attivitŕ economiche, a causa delle implicazioni che puň avere per la crescita economica locale e le disparitŕ territoriali, č un fenomeno di grande interesse per l'economia e le scienze regionali. Č stato tuttavia riconosciuto che un ostacolo rilevante allo studio di tale fenomeno č rappresentato dalla mancanza di metodi appropriati per la sua misurazione (Combes, Overman, 2004; Combes et al., 2008). Un recente approccio alla misurazione, basato sulle metodologie della point pattern analysis, utilizza dati micro-geografici e considera le imprese come punti privi di dimensione distribuiti nello spazio economico. Rispetto alle misure di concentrazione tradizionali tale approccio non soffre del problema dell'arbitrarietŕ dei confini regionali. Tuttavia, in circostanze pratiche, i punti (imprese) osservati nello spazio economico non possono essere considerati privi di dimensione e sono, al contrario, caratterizzati da dimensioni diverse in termini di numero di occupati, fatturato, capitale ecc. L'approccio basato sulla point pattern analysis trascura l'aspetto della diversa dimensione delle imprese e quindi ignora il fatto che un grado elevato di concentrazione spaziale possa essere dovuto, per esempio, sia a un numero elevato di imprese di piccole dimensioni localizzate in un'area geografica ristretta e sia a poche imprese di grandi dimensioni localizzate vicine. In questo articolo, facendo riferimento alla teoria dei processi di punto marcati (Penttinen, 2006), il problema viene affrontato adattando la funzione K di Ripley in modo tale che tenga conto della dimensione dei punti. Per illustrare il metodo proposto, viene presentata un'applicazione empirica all'analisi della distribuzione spaziale delle imprese manifatturiere ad alta e medio-alta intensitŕ tecnologica nei comuni di Milano e Torino
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Coltorti, Fulvio. "L'industria italiana tra declino e trasformazione: un quadro di riferimento." QA Rivista dell'Associazione Rossi-Doria, no. 2 (July 2012): 7–50. http://dx.doi.org/10.3280/qu2012-002001.

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Abstract:
L'industria italiana tra declino e trasformazione: un quadro di riferimento L'obiettivo del lavoro č delineare un quadro di riferimento micro e macro in cui allocare correttamente problemi e ricette per lo sviluppo di lungo periodo. Questo viene visto nel contesto di un processo di trasformazione indotto, da un lato, dalla crisi delle grandi imprese e, dall'altro, dall'emergere di una categoria di aziende di dimensione intermedia (quarto capitalismo) aventi elevate capacitŕ innovative. Il quarto capitalismo origina per lo piů dai sistemi produttivi locali, si caratterizza per la proprietŕ familiare e il basso ricorso alla finanza, resta radicato nei territori e configura dunque un nuovo ed efficace motore dello sviluppo italiano.
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Romano, R., R. Lamanna, M. T. Santini, and P. L. Indovina. "Confronto di spettri protonici cellulari mediante l'algoritmo di normalizzazione MaSNAl." Rivista di Neuroradiologia 13, no. 1 (February 2000): 37–43. http://dx.doi.org/10.1177/197140090001300107.

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Abstract:
La spettroscopia con risonanza magnetica nucleare è utilizzata, in modo sempre crescente, per studi sia in vivo che in sistemi biologici in vitro, per esaminare variazioni indotte dall'azione di agenti chimici, fisici e biologici. In questo tipo di studi si effettua, in genere, un confronto tra le intensità dei segnali di campioni controllo con campioni trattati per poter ricavare delle informazioni sull'azione dell'agente. I metodi di confronto finora adottati consistono nel quantificare, mediante l'utilizzo di una sostanza di riferimento interna od esterna ai campioni, i segnali nei singoli spettri e nel confrontarne i valori. In questo lavoro, viene presentato un nuovo metodo di confronto, che consiste nel normalizzare gli spettri mediante un nuovo algoritmo. Esso fa riferimento ai segnali nella loro totalità e non richiede, per ottenere informazioni quantitative sulle variazioni relative, di alcuna sostanza di riferimento ( standard). In particolare, l'algoritmo è fondato sulla massimizzazione, mediante una opportuna misura a segno variabile, delle regioni di sovrapposizione degli spettri. L'algoritmo è stato verificato con simulazioni Monte Carlo e con esperimenti di laboratorio, che ne dimostrano l'affidabilità, la precisione e la sensibilità. Infine, è stato applicato a spettri relativi a campioni cellulari per dimostrarne l'applicabilità a campioni biologici reali.
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Spadaro, Chiara, and Giacomo Pettenati. "Le politiche urbane del cibo come possibile arena per la governance climatica urbana." RIVISTA GEOGRAFICA ITALIANA, no. 2 (May 2022): 92–109. http://dx.doi.org/10.3280/rgioa2-2022oa13803.

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Abstract:
Nel dibattito sulla sostenibilità urbana hanno assunto un ruolo crescente, da circa vent'anni a questa parte, le cosiddette politiche urbane del cibo (PUC), che mirano a ridurre gli impatti ambientali e aumentare la giustizia socio-spaziale dei sistemi alimentari, agendo alla scala urbana. Tali politiche costituiscono secondo alcuni un ambito di grande potenzialità per la governance climatica urbana, grazie alla possibilità di agire sul consumo alimentare delle popolazioni urbane, che costituisce uno dei principali fattori di impatto ambientale su scala globale. Non mancano tuttavia le riflessioni critiche, relative alla realecapacità di azioni e politiche localizzate di modificare strutturalmente sistemi del cibo complessi. Questo contributo si interroga sul possibile ruolo delle PUC nel quadro della governance climatica urbana, a partire dall'analisi delle realtà presenti all'interno della Rete Italiana Politiche Locali del Cibo e con un approfondimento sui casi di Roma e Milano.
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Fornara, Ferdinando, Mirilia Bonnes, and Marino Bonaiuto. "Indicatori di Umanizzazione Ospedaliera Percepita: un'analisi comparativa tra reparti di Chirurgia Generale." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 1 (March 2012): 39–60. http://dx.doi.org/10.3280/pds2012-001004.

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Abstract:
La cornice concettuale di riferimento di questo studio č costituita dal costrutto di "umanizzazione", che si declina tramite l'attenzione, in fase di configurazione e allestimento degli spazi, a specifiche esigenze degli utenti, quali il comfort, il senso di accoglienza, l'orientamento e la privacy, al fine di ridurre lo stato di disagio e promuovere la salute degli utenti stessi. Gli obiettivi principali dello studio sono quelli di validare una versione ridotta delle scale di misura per Indicatori di Umanizzazione Ospedaliera Percepita - IUOP (o Perceived Hospital Environment Quality Indicators - PHEQIs) e di confermare l'esistenza di differenze negli IUOP e nella soddisfazione verso il contesto tra ambienti ospedalieri a maggiore vs. minore grado di umanizzazione "oggettiva". I partecipanti allo studio (N = 233) sono pazienti, visitatori e operatori contattati in tre ospedali di Cagliari, in particolare nelle aree di degenza di reparti di Chirurgia Generale che differivano per il grado di umanizzazione fisico-spaziale "oggettiva" (stabilito sulla base di una griglia compilata da esperti di progettazione architettonica). Il compito dei partecipanti consisteva nel compilare un questionario contenente le scale di misura degli IUOP e della soddisfazione globale verso il reparto. I risultati mostrano che al crescere del grado di qualitŕ "oggettiva" degli attributi fisicospaziali del reparto aumentano sia la soddisfazione globale, sia la qualitŕ "soggettiva" percepite dai frequentatori in merito ai vari aspetti, di natura sia fisico-spaziale (cura degli spazi, comfort sensoriale, accoglienza e visuali) sia socio-organizzativa (chiarezza organizzativa, privacy e qualitŕ degli operatori), che caratterizzano il setting.
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Ardovini, Cristiano, and Maria Giuseppina Mantione. "Integrare la mente e il corpo nei disturbi dell'alimentazione: trattamenti integrati e co-terapie nella prospettiva cognitivo-evoluzionista." PSICOBIETTIVO, no. 2 (March 2010): 113–25. http://dx.doi.org/10.3280/psob2009-002007.

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Abstract:
In questo lavoro verrŕ presentato il trattamento di una giovane donna con una diagnosi di disturbo del comportamento alimentare in comorbilitŕ con un disturbo dissociativo. Particolare rilievo verrŕ attribuito alla descrizione e all'interpretazione di alcuni dei fattori terapeutici in grado di giustificare l'efficacia dei cosiddetti "trattamenti integrati". La cornice teorica di riferimento sarŕ la prospettiva cognitivo-evoluzionista (PCE), con la teoria dell'attaccamento e dei sistemi motivazionali interpersonali.
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Taddio, Luca. "Analisi della dicotomia apparenza-realtà: realismo entro i sistemi di riferimento." Rivista di estetica, no. 51 (October 1, 2012): 215–24. http://dx.doi.org/10.4000/estetica.1412.

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Mazzoleni, Martino. "I SISTEMI PARTITICI REGIONALI IN ITALIA DALLA PRIMA ALLA SECONDA REPUBBLICA." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 32, no. 3 (December 2002): 459–91. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200030380.

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IntroduzioneNegli scorsi decenni sono state proposte nella letteratura politologica diverse descrizioni e classificazioni dei sistemi di partito, sulla base del loro formato e della loro meccanica interna. L'argomento della differenziazione territoriale dei sistemi partitici, però, è stato piuttosto trascurato nello studio di questa materia. E tuttavia «nei grandi stati vi sono in realtà relativamente pochi fenomeni politici che la popolazione sperimenta in maniera omogenea», e i dati nazionali sovente rappresentano solo delle «medie di esperienze soggiacenti abbastanza differenti» (Dunleavy e Margetts 1994). Questo saggio mira a sviluppare tale argomento con riferimento ad un caso specifico, la realtà politica italiana dal 1970 ad oggi. Si evidenzierà come ed in quale misura un sistema partitico nazionale possa comprendere vari sub-sistemi, costituiti dagli stessi soggetti ma al contempo diversificati in più aspetti.
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De Marchi, Marta. "Foodspace. Leggere le trasformazioni territoriali attraverso lo spazio del cibo: il caso Veneto." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 128 (August 2020): 80–105. http://dx.doi.org/10.3280/asur2020-128006.

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Abstract:
I sistemi agroalimentari al contempo trasformano i territori di riferimento e si adattano ad essi e alle loro configurazioni urbane. Leggere queste interdipendenze risulta cruciale in termini di spazio e occupazione del suolo, soprattutto alla luce della scala globale di molte filiere del cibo. Il Veneto si offre come caso paradigmatico dei territori a diffusione urbana europei, in cui gli spazi della produzione, della distribuzione e del consumo di cibo sono in prossimità fisica tra loro.
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Chiodelli, Francesco. "Strategie demografiche e matrice spaziale. Demografia e governo del territorio nel conflitto israelo-palestinese su Gerusalemme." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 95 (February 2010): 27–57. http://dx.doi.org/10.3280/asur2009-095003.

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Abstract:
Il paper analizza la connessione tra le strategie demografiche israeliane per Gerusalemme e le politiche di governo del territorio nella cittŕ, relativamente alla questione specifica dell'abusivismo edilizio nella parte orientale della Cittŕ Santa. La tesi č che Gerusalemme č oggetto di una "guerra a bassa intensitŕ", i cui obiettivi demografico-territoriali, tipici di quella che puň essere definita un'"etnocrazia urbana" (Yiftachel e Yacobi, 2003), sono perseguiti mediante pratiche e politiche di planning. La prima parte del paper si concentra sulla lettura delle caratteristiche demografiche di Gerusalemme, mentre la seconda si occupa delle politiche urbane messe in campo dalla Municipalitŕ - nello specifico in relazione all'edilizia residenziale e al problema dell'abusivismo edilizio a Gerusalemme Est - mostrando come esse si articolino lungo una linea di discriminazione etnica nei confronti della popolazione arabo-palestinese. La natura del saggio č intenzionalmente prettamente descrittiva, demandando a brevi sezioni, introduttiva e conclusiva, la definizione del quadro teorico-interpretativo di riferimento.
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Zoppi, Luisa. "La resilienza come risposta al trauma. Alcune considerazioni dalla prospettiva junghiana." PSICOBIETTIVO, no. 3 (February 2013): 52–60. http://dx.doi.org/10.3280/psob2012-003004.

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Abstract:
L'articolo propone una riflessione sulla resilienza nei termini della psicologia analitica, ambito teorico dove, peraltro, tale concetto non trova una collocazione di rilievo. Vengono considerate le acquisizioni dell'etolgia e delle neuroscienze come supporto empirico alle ipotesi junghiane sul funzionamento psichico degli individui. Piů in particolare, si fa riferimento al principio di autoregolazione ed ai processi di compensazione dei sistemi viventi. Per lo specifico della psicologia analitica, viene preso in considerazione il contributo di Donald Kalsched con il suo studio accurato delle conseguenze psicologiche del trauma.
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Foddis, Carlo, Daniele Di Girolamo, Lucio Silingardi, Beatrice Manfredi, and Silvia Mazzoni. "Proposta di un algoritmo decisionale a supporto della procedura di valutazione delle relazioni triadiche di famiglie fragili condotta attraverso il Lausanne Trilogue Play (LTP)." TERAPIA FAMILIARE, no. 125 (June 2021): 107–24. http://dx.doi.org/10.3280/tf2021-125006.

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Abstract:
L'articolo delinea l'architettura di un algoritmo decisionale pensato a supporto di un metodo di scoring informatizzato da applicare alla procedura osservativa semi-strutturata del Lausanne Trilogue Play (LTP). Tale metodo consente l'individuazione del tipo di alleanza familiare prevalente a partire dai punteggi espressi dal clinico nel set delle 15 scale previste dalla procedura Viene pertanto descritto, in maniera dettagliata, il lavoro di operazionalizzazione dei differenti tipi di alleanza familiare, sviluppato con preciso riferimento al manuale di utilizzo del LTP (Sistema FAAS 6.3). Sono presentate, infine, le possibili ricadute cliniche ed organizzative dell'utilizzo dell'algoritmo nella valutazione di sistemi familiari triadici, entro il contesto sanitario pubblico dell'UO di Psicologia Clinica Minori e Famiglie.
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Roson, Roberto, and Martina Sartori. "Cambiamento climatico e commercio di acqua virtuale nel Mediterraneo." QA Rivista dell'Associazione Rossi-Doria, no. 3 (September 2011): 57–73. http://dx.doi.org/10.3280/qu2011-003003.

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Abstract:
Cambiamento climatico e commercio di acqua virtuale nel Mediterraneo In questo lavoro viene considerato lo scambio virtuale di acqua tra Paesi del Mediterraneo, che fa riferimento al contenuto implicito di acqua utilizzato per la produzione di beni commerciati. Vengono stimati i flussi di acqua virtuale legati al commercio di beni agricoli, e successivamente, viene impiegato un modello di equilibrio economico generale per simulare gli effetti di una minor disponibilitŕ futura di risorse idriche, legata al cambiamento climatico. Viene valutato come e quanto i meccanismi autonomi di adattamento dei sistemi economici possano costituire una parziale risposta ai problemi di riduzione delle risorse idriche disponibili.
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Bizzarri, Virginia. "Anima e coraggio. Il paziente svela il sintomo, il terapeuta cerca il simbolo." STUDI JUNGHIANI, no. 35 (February 2013): 113–24. http://dx.doi.org/10.3280/jun2012-035007.

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Abstract:
L'autrice s'interroga sul senso attribuibile al tertium, riferimento spaziale e temporale ricorrente nell'opera junghiana. Partendo dal sintomo alla volta del simbolo e, parallelamente, procedendo dalle parole alle immagini, l'autrice presenta la funzione trascendente come ponte interpersonale e intrapersonale che permette alla diade analitica di creare con sacrificio lo spazio per accogliere contemporaneamente il reale e il potenziale, l'immanente e il trascendente. Il materiale del paziente, che rinasce ed č contenuto nel presente dal setting e dalla relazione analitica, diventa un altro terzo elemento, nuova energia psichica liberata e disponibile per proseguire il processo di guarigione di sé. In quest'ottica, anche la sabbia č presentata come terzo luogo possibile ove rappresentare e congedare vecchie e nuove forme di esistenza ed esperienza: toccando il complesso e lasciando risuonare gli archetipi, si procede sul sentiero dell'individuazione di cui paziente e analista sono a tratti alterni, guardiani e ladri.
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Malcevschi, Sergio. "Reti ecologiche polivalenti ed alcune considerazioni sui sistemi eco-territoriali." TERRITORIO, no. 58 (September 2011): 54–60. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-058008.

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Abstract:
Le reti ecologiche polivalenti esprimono la morfologia che il sistema eco-paesaggistico-territoriale dovrŕ assumere per ottimizzare l'adattamento del sistema uomoambiente nei confronti degli scenari critici futuri. Esse associano i temi della biodiversitŕ e dei servizi ecosistemici attivi al contenimento degli impatti ambientali potenzialmente negativi attraverso lo sfruttamento ottimale delle opportunitŕ del sistema eco-territoriale. Si inseriscono nei processi decisionali che accompagnano la pianificazione territoriale proponendosi come infrastruttura prioritaria accanto alle altre tradizionalmente considerate (trasportistiche, energetiche) e come scenario di riferimento sul medio periodo in sede di Vas. Una rete di questo tipo deve garantire un'adeguata base per la biodiversitŕ, partendo dallo scheletro di Natura 2000 e dal sistema dei Parchi, ma deve poi saper utilizzare le matrici intermedie, integrando ad esempio quanto previsto dalle nuove politiche per un'agricoltura multifunzionale.
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Erica Cimò. "L’importanza di essere connessi: L’educazione digitale nei curricoli scolastici dei sistemi educativi europei e il nuovo curricolo francese dedicato alle scienze digitali." IUL Research 1, no. 1 (July 24, 2020): 226–41. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v1i1.28.

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Abstract:
I curricoli scolastici dei sistemi educativi europei sono sempre più orientati verso la necessità di sviluppare competenze digitali in alunni e studenti, a partire dalla scuola primaria. In questa sede vengono trattati i seguenti temi: la definizione di competenza digitale, l’approccio curricolare all’insegnamento delle competenze digitali, i tempi di insegnamento, le aree di competenza digitale e i risultati di apprendimento, e le competenze digitali dei curricoli europei a confronto con il Quadro di riferimento europeo per le competenze digitali dei cittadini, DigComp. Infine, si presenta il curricolo francese nell’area delle scienze informatiche e digitali dell’istruzione secondaria superiore, oggetto di una recente riforma.
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Moccia, Luigi. "La comparaison « au-delà » des systèmes de droit: la protection de l'environnement." CITTADINANZA EUROPEA (LA), no. 1 (August 2021): 5–31. http://dx.doi.org/10.3280/ceu2021-001001.

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Abstract:
Due tesi di fondo, distinte ma strettamente correlate tra loro, sono al centro di questo saggio. La prima è che la globalizzazione, non solo economica e tecnologica, ma anche sociale e culturale, incidendo sul piano giuridico chiama in causa il diritto comparato per ripensarne e riaffermarne la propria vocazione di studio critico di problematiche ed esperienze giuridiche e normative, che si pone, al livello teorico, come modo autoriflessivo di conoscenza del diritto. La seconda tesi è che vi sono temi, come è il caso emblematico della tutela ambientale, che assumono carattere di ‘fondamenti' di comparazione giuridica, nel senso di rappresentare un paradigma di un nuovo statuto metodologico ed epistemologico di questo campo di studi, che invece di conoscere il mondo attraverso il diritto, alla maniera di classificazioni (tassonomie) dei sistemi giuridici, cerca di conoscere il diritto attraverso il mondo, nella sua dimensione ‘globale', al tempo stesso territoriale e spaziale, particolare e comune, relativa e universale, come polarità tra loro non oppositive, ma complementari.
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Allulli, Giorgio. "Valutazione e cambiamento." RIV Rassegna Italiana di Valutazione, no. 47 (October 2011): 67–87. http://dx.doi.org/10.3280/riv2010-047011.

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Abstract:
Č forte nella comunitŕ dei valutatori una sensazione di insoddisfazione rispetto agli esiti della propria attivitŕ rispetto al sistema che viene sottoposto a valutazione, cosě come perdura negli utenti dei servizi pubblici l'insoddisfazione rispetto alla qualitŕ dei servizi ricevuti, nonostante i tanti Rapporti di valutazione. I modelli comunemente utilizzati per valutare e migliorare la qualitŕ dei sistemi formativi, basati rispettivamente sulla valutazione di prodotto o di processo forniscono apporti importanti sotto questo aspetto, ma presentano anche rilevanti elementi di debolezza. Č necessario trovare forme di integrazione tra questi due approcci, come indica anche il modello preso come riferimento dall'Unione europea per la recente Raccomandazione sull'assicurazione di qualitŕ dell'Istruzione e formazione professionale.
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Beckwith, Karen. "CANDIDATURE FEMMINILI E SISTEMI ELETTORALI." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 20, no. 1 (April 1990): 73–103. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200008959.

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Abstract:
IntroduzioneLa debole presenza delle donne nelle assemblee legislative nazionali costituisce un aspetto sorprendente quanto permanente della vita politica delle democrazie occidentali. La presenza femminile in tali istituzioni non si avvicina nemmeno lontanamente alla proporzione delle donne nella popolazione e, inoltre, la percentuale di donne elette é inferiore nettamente a quella delle candidate all'elezione (Rule 1981; Norris 1985; Bagdanor 1984). Nella maggior parte delle assemblee legislative dei paesi occidentali meno del 10% dei membri della prima camera sono donne. Del sorprendente isomorfismo della sotto-rappresentazione delle donne (Darcy, Welch e Clark 1987, cap. 1) nei parlamenti nazionali sono state avanzate diverse spiegazioni: 1) che le donne sono socializzate in modo poco funzionale al tipo di competizione politica richiesto per accedere alle posizioni elettive a livello nazionale; 2) che gli elettori preferiscono le candidature maschili a quelle femminili per tali posizioni; 3) che i leaders partitici sono restii a candidare delle donne in quei seggi o circoscrizioni in cui il partito si aspetta di vincere; 4) che le donne non hanno sufficiente ambizione politica e non si fanno avanti per la candidatura; 5) che le donne non hanno adeguata esperienza politica per questo tipo di cariche; 6) che le donne sono prive di una rilevante esperienza occupazionale per accedere alle cariche pubbliche. Queste spiegazioni fanno riferimento principalmente a comportamenti ed attributi delle donne in quanto candidati potenziali ed a quelli della leadership partitica e degli elettori come elementi potenzialmente discriminatori verso la candidatura delle donne. Un altro gruppo di potenziali elementi esplicativi si concentra invece sul contesto elettorale e la sua capacitá di modellare i comportamenti politici e di creare o meno opportunitá politiche per l'accesso delle donne alle cariche pubbliche elettive. Questi comprendono: 1) la cultura politica rilevante per le opportunitá politiche delle donne, come, per esempio, quanto é recente il suffragio femminile; 2) il tipo di partiti nel sistema partitico; 3) il tipo di sistema partitico; 4) gli equilibri elettorali, reali o presunti tra i partiti politici; 5) il contributo, reale o presunto, dell'elettorato femminile al mantenimento o alla destabilizzazione degli equilibri elettorali; e 6) il tipo di sistema elettorale. Questi fattori condizionano le opinioni degli attori politici (leaders partitici, candidati potenziali e elettori) e pongono dei vincoli alle loro scelte politiche.
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Maras, Daniele Federico, Javier Velaza Frías, and David Nonnis. "Influssi esterni: ‘ellenizzazione’, ‘romanizzazione’, ‘mediterraneizzazione’ (VI-III sec. a.C.)." Palaeohispanica. Revista sobre lenguas y culturas de la Hispania Antigua, no. 20 (May 1, 2020): 129–65. http://dx.doi.org/10.36707/palaeohispanica.v0i20.384.

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Abstract:
Nel Mediterraneo occidentale, l’introduzione della scrittura è uno importante momento del processo storico di acculturazione che ha un impatto notevole sulla precedente tradizione letteraria orale. Nella penisola iberica, la documentazione eterogenea, unita alle difficoltà di interpretazione, impedisce di approfondire la ricerca: si presenta pertanto l’interrelazione dei diversi sistemi scrittori tra VI e III sec. a. C., in riferimento alle controparti fenice e greche. L’epigrafia della produzione latina ed etrusco-italica fornisce un banco di prova, che dimostra un rapporto costante degli artigiani con la scrittura. In Etruria, il passaggio del formulario standard di dono dall’ambito cerimoniale aristocratico a quello votivo si inserisce nel contesto della frequentazione di visitatori stranieri.
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Chiarini, Rosalba. "L'ALTA BUROCRAZIA MINISTERIALE: MODELLI DI RECLUTAMENTO E CARRIERA." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 25, no. 1 (April 1995): 119–54. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200023352.

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Abstract:
Il problema e le ipotesiIl rendimento e la ricettività dei sistemi politici democratici in termini di capacità di risoluzione dei problemi da parte di apparati e strutture amministrative sono stati spesso interpretati facendo riferimento a caratteristiche culturali, politico-partitiche, socio-economiche. L'adozione di diverse angolazioni analitiche di questo tipo ha senza dubbio contribuito ad accrescere la conoscenza degli apparati pubblici e del loro grado di funzionalità. Tuttavia, sembra produttivo insistere nell'analisi delle dimensioni organizzative delle burocrazie pubbliche, in particolare dei fattori attinenti al reclutamento e alla socializzazione in quanto, ormai da tempo, hanno dimostrato la loro importanza al fine di interpretare il comportamento di un'organizzazione anche nelle sue relazioni con l'ambiente esterno.
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Gallo, Eugenio, and Gino Targa. "Quality evaluation in psychiatric services: a regional system of quality indicators." Epidemiologia e Psichiatria Sociale 7, no. 2 (August 1998): 110–19. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00007247.

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Abstract:
RIASSUNTOScopo — Il presente lavoro propone un sistema di indicatori basato sui sistemi informativi di routine adottati dalla Regione Emilia Romagna. Esso si pone l'obiettivo di cogliere la qualità e la complessità dei percorsi di cura dei pazienti psichiatrici tenendo conto dell'articolazione delle strutture psichiatriche della Regione del Progetto obiettivo Tutela della Salute Mentale 1994-1996 e degli Indicatori di efficienza e qualita del SSN. richiesti dal Ministero della Sanità. Metodo — Formazione di un gruppo di lavoro su iniziativa della Regione, per la costruzione degli indicatori con definizione del significato, della formula, della soglia di attenzione, della finalita, del livello di utilizzazione, della fonte dei dati e della frequenza di rilevazione congruente con i sistemi informativi regionali.Risultati — Vengono presentati 105 indicatori suddivisi in base alia struttura psichiatrica a cui fanno riferimento (centri di salute mentale, reparti per acuti, strutture semiresidenziali, strutture residenziali, strutture ex-manicomiali, dipartimento di salute mentale) ed in base al codice in tre elenchi: 1) d'informazione generale (30), comprendente i 12 indicatori richiesti dal Ministero della Sanità; 2) di approfondimento; 3) di esito. Conclusioni — Il sistema di indicatori, pur nato per un uso locale, si fonda su obiettivi definiti dal Progetto Obiettivo ministeriale, per cui può rivestire un interesse anche per altre realtà regionali italiane. La costruzione modulare permette un'applicazione flessibile e un adattamento a sistemi informativi meno complessi. Una parte del sistema è stata inserita dal 1997 nel flusso informativo di routine tra le ASL e la Regione Emilia Romagna.
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Mbaku, John M. "Regime Change and the Growth of Government in Africa: An Analysis of Political Succession in Cameroon." Journal of Public Finance and Public Choice 11, no. 1 (April 1, 1993): 29–39. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907539590.

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Abstract:
Abstract In questo scritto si tenta di esaminare l’effetto del cambiamento di regime politico sulla crescita del sistema pubblico in Africa, prendendo come punto di riferimento il caso del Cameroon.L’ipotesi sottoposta a verifica è quella secondo cui la successione nel potere politico in sistemi di autocrazia limitata si accompagna ad una espansione nelle dimensioni del settore pubblico. Le stime effettuate, pur confermando l’ipotesi, devono tuttavia essere interpretate con cautela, perché quando al cambiamento di leadership si accompagna un cambiamento ideologico, come il passaggio da una visione pianificatrice ad una liberista o quando un regime militare, pervenuto al potere con la forza, non ha bisogno di acquisire consensi, le dimensioni del settore pubblico potrebbero rimanere invariate o anche ridursi.
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Morandi, Corinna, Gloria Pessina, and Lina Scavuzzo. "Strumenti innovativi per la riqualificazione dei quartieri residenziali in Italia: tre casi esemplari." Ciudades, no. 13 (November 29, 2017): 103. http://dx.doi.org/10.24197/ciudades.13.2010.103-122.

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Abstract:
Dagli anni ‘90 la realizzazione dei quartieri residenziali pubblici, avvenuta tra gli anni '50 e '70, ha ceduto il passo in buona parte delle città italiane ad interventi di riqualificazione, non solo fisica ma anche sociale, dei grandi complessi realizzati nei decenni precedenti, spesso percorsi da processi di degrado che ne hanno stigmatizzato negativamente l’immagine. I tre casi presentati nell’articolo descrivono diverse ed esemplari modalità di intervento pubblico o in partnership pubblico-privato, per la riqualificazione integrata di quartieri periferici: mentre due di essi (PRU via Artom e CdQ Sant'Eusebio) utilizzano in modo nuovo alcuni strumenti attuativi innovativi nelle modalità di finanziamento pubblico e nell’iter procedurale introdotti negli anni '90 –i cosiddetti “programmi complessi”-, il terzo caso (Villaggio Barona) propone, attraverso un intervento di dimensioni quantitativamente limitate e di iniziativa sostanzialmente privata, la riqualificazione di un ampio settore urbano in crisi di cui il “quartiere” diviene il nuovo centro spaziale e sociale. Dei casi si ricostruisce, oltre la contestualizzazione negli ambiti urbani di riferimento, l’insieme delle azioni di accompagnamento o di partecipazione che hanno teso a superare le situazioni di conflittualità che spesso compromettono l’efficacia di questi programmi.
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Vallar, Giuseppe. "La neuropsicologia italiana contemporanea e il contributo del gruppo di Milano." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 1 (May 2021): 79–102. http://dx.doi.org/10.3280/rip1-2021oa11602.

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Abstract:
L'articolo si apre con una definizione di "neuropsicologia" e riassume le fasi iniziali dello sviluppo della neuropsicologia italiana contemporanea, con particolare riferimento all'approccio metodologico e alle prime attività del "Gruppo di Milano", formatosi, nei primi anni '60 del ‘900, attorno al neurologo Ennio DeRenzi, nella Clinica delle Malattie Nervose e Mentali dell'Università di Milano.La nascita di questo Gruppo, con lo sviluppo sistematico di ricerche su vari ed importanti temi (l'afasia e la sua riabilitazione, i deficit del riconoscimento degli oggetti, dell'intelligenza e del pensiero astratto, l'aprassia, la negligenza spaziale unilaterale) diede alla neuropsicologia italiana una visibilità internazionale mai raggiunta in precedenza. Prima dello sviluppo del Gruppo di Milano, in Italia gli studi neuropsicologici, per lo più di singoli pazienti con deficit appariscenti, pur presenti e con risultati talora di rilievo, erano rimasti episodi isolati, nel solco dei contributi maggiori degli autori Francesi, Tedeschi e dell'Impero Austro-Ungarico e Britannici, senza uno sviluppo organico di programmi di ricerca da parte di gruppi organizzati. Infine, sono ricordati i rapporti di Marcello Cesa-Bianchi con componenti il Gruppo di Milano e con l'autore di questo articolo.
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Ambrosini, Maurizio. "Tra sopravvivenza marginale e innovazione dell'offerta imprenditoriale: il caso delle attivitŕ indipendenti degli immigrati." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 122 (June 2011): 94–107. http://dx.doi.org/10.3280/sl2011-122007.

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Abstract:
Il fenomeno della partecipazione degli immigrati al lavoro indipendente sta crescendo notevolmente in Europa, secondo una linea di tendenza da tempo riscontrata oltre oceano. è probabilmente la maggiore novitŕ emersa negli ultimi vent'anni nei rapporti tra lavoratori immigrati e sistemi economici riceventi. L'articolo analizza portata e limiti dell'innovazione economica, sociale e culturale ascrivibile alle attivitŕ indipendenti promosse da immigrati sulla base di ricerche empiriche svolte a Milano, Torino e Genova, con particolare riferimento alle iniziative con caratteri transnazionali. Considera altresě il dark side rappresentato dalle resistenze locali verso questi nuovi attori e fenomeni delle economie urbane.
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Grasso, Marco. "Gli agenti di destabilizzazione e la transizione energetica." RIVISTA GEOGRAFICA ITALIANA, no. 2 (May 2022): 55–70. http://dx.doi.org/10.3280/rgioa2-2022oa13800.

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Abstract:
L'articolo analizza gli ‘agenti di destabilizzazione', cioè i soggetti che possono erodere il potere del blocco fossile per agevolare una rapida transizione verso sistemi socio-energetici a bassa intensità carbonica. Gli agenti che modificano i contesti sociali, economici e politici in cui il blocco fossile opera sono considerati forze ‘primarie' e indirizzano i loro sforzi verso l'erosione delle forme strumentali e discorsive del potere del blocco fossile. Gli agenti che utilizzano i mercati e gli strumenti politici, amministrativi e legali per modificare in senso virtuoso il comportamento del blocco fossile sono definite forze ‘operative' e mirano a scardinarne il potere istituzionale e materiale. Questa categorizzazione, consentendo di collegare specifici agenti di destabilizzazione a specifiche forme di potere del blocco fossile, fornisce un riferimento analitico per condurre studi empirici sulla transazione energetica.
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Fabbri, Loretta, and Alessandra Romano. "Professionisti X. Quando lo sviluppo professionale non è prevedibile." QUADERNI DI ECONOMIA DEL LAVORO, no. 112 (March 2021): 49–58. http://dx.doi.org/10.3280/qua2020-112004.

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Abstract:
Il contributo articola una riflessione sulle nuove sfide per le professioni che sono elicitate dalle radicali trasformazioni in atto nel mondo del lavoro, sempre più digitalizzato, ubiquo e in rapido e costante cambiamento. Che cosa richiedono queste profonde e radicali trasformazioni ai professionisti? Quali interrogativi pon-gono ai sistemi formativi? Come si formano professionisti X, in grado di attraversare scenari lavorativi incerti e di farlo con capacità di immaginazione e competenza di creatività? L'articolo risponde a queste domande facendo riferimento agli studi sul neo-professionismo (Butera, 2020), agli studi sulle pratiche (Gherardi e Lippi, 2000; Sennett, 2000; Wenger, 2006) e agli studi organizzativi (Weick e Sutcliffe, 2010) che hanno offerto chiavi interpretative per intercettare le sfide future della ricerca sulle trasformazioni organizzative e professionali.
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Roberto, Francesca. "L'impiego operativo dei sistemi aeromobili a pilotaggio remoto nei servizi di polizia: scenari di riferimento e possibili utilizzi." SICUREZZA E SCIENZE SOCIALI, no. 3 (October 2016): 133–93. http://dx.doi.org/10.3280/siss2016-003007.

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Mistri, Maurizio. "Processi cognitivi ed organizzazione dei distretti industriali." ARGOMENTI, no. 30 (March 2011): 39–67. http://dx.doi.org/10.3280/arg2010-030003.

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Abstract:
Questo saggio ha l'obiettivo di analizzare la capacitŕ di adattamento del sistema dei distretti industriali italiani ai cambiamenti in atto nella economia mondiale e nell'universo delle innovazioni tecnologiche. L'analisi viene compiuta con un riferimento costante alle basi cognitive dei processi decisionali degli agenti che operano nei distretti industriali. Il concetto di conoscenza, in effetti, ha una base strettamente cognitivista, a differenza di quanto č accaduto per il concetto di informazione. La riflessione sulla conoscenza in economia politica puň partire dall'idea che ogni sistema economico č incardinato in sistemi piů ampi (politici, culturali, militari, ecc.) che ne condizionano il funzionamento e le dinamiche evolutive. Ne deriva che nel mondo economico i processi dinamici non sono del tutto conoscibili ex ante, a causa dei limiti informativi e dei limiti computazionali a cui sono soggetti gli agenti economici.
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Lombardi, Mauro, and Nicolň Bellanca. "Le traiettorie reticolari dell'innovazione territoriale." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 122 (June 2011): 17–30. http://dx.doi.org/10.3280/sl2011-122002.

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Abstract:
I sistemi socio-economici locali (Ssl) sono stati interpretati dalle tradizioni di studi risalenti a Marshall, Porter e Krugman principalmente considerando la prossimitŕ spaziale degli attori. Era l'ancoraggio territoriale a far lievitare forme peculiari di economie esterne, di vantaggi competitivi e di dinamiche endogene. Negli ultimi decenni, tuttavia, questi sistemi hanno attraversato cambiamenti multi-dimensionali a molteplice scala. Le nuove connotazioni strutturali - tra cui la prossimitŕ cognitiva, la, la complementaritŕ di contratti formali e accordi informali nelle collaborazioni tra imprese, le reti translocali - richiedono un differente quadro teorico e comportano diverse implicazioni di policy. Il quadro teorico pone al centro la co-evoluzione di tecnologie, modelli organizzativi, culture e istituzioni. Entro la molteplicitŕ di traiettorie rese possibili da tale co-evoluzione, ciascun Ssl è sia correlato ad un sistema socio-tecnico che ne limita le dinamiche di mutamento, sia inserito in percorsi lungo i quali puň accedere in modi discontinui ad orizzonti tecno-economici lontani. Le implicazioni di policy debbono pertanto riferirsi alle traiettorie innovative che l'attuale transizione socio-tecnica globale rende possibili ad uno specifico gruppo di Ssl, che è nel nostro caso la Toscana. Sul piano strategico operativo - considerando i limiti politici e civili della societŕ in oggetto - tentiamo di cogliere alcuni cruciali "colli di bottiglia" che bloccano la percezione e il perseguimento degli interessi collettivi di lungo periodo. Questi blocchi riguardano la miopia cosě degli imprenditori come delle istituzioni pubbliche nei riguardi del potenziale tecnico-scientifico effettivamente accessibile e dei percorsi evolutivi che converrebbe imboccare; l'inadeguatezza delle forme istituzionali entro cui vengono prodotti e gestiti i beni comuni o; la carenza di appropriati modi per capitalizzare le imprese innovative. Per ognuno di tali lock-in avanziamo proposte costruttive percorribili.
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Cristini, Francesca, Francesca Poser, Luca Scacchi, and Angela Perri. "Quando la Peer education esce dalla scuola." S & P SALUTE E PREVENZIONE, no. 55 (December 2010): 31–52. http://dx.doi.org/10.3280/sap2010-055002.

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Abstract:
La peer education č stata ampiamente utilizzata come strumento per la promozione del benessere e per la prevenzione dei comportamenti a rischio, tra cui in particolare il consumo di sostanze psicoattive ed i comportamenti sessuali a rischio. Il contesto elettivo di applicazione della peer education č tradizionalmente stato quello scolastico, tuttavia recentemente si č assistito ad una sua diffusione sempre maggiore anche nei contesti extra-scolastici. La ricerca inerente i progetti di peer education in contesti extra-scolastici č tuttavia ridotta rispetto allo studio dell'applicazione della peer education a scuola. Il presente lavoro ha lo scopo di illustrare alcune caratteristiche dell'applicazione della peer education in contesti scolastici ed extrascolastici. Le caratteristiche dei progetti realizzati al di fuori della scuola sono state estrapolate da un'analisi svolta su alcuni progetti di peer education, realizzati a livello nazionale e internazionale. Vengono evidenziate le peculiaritŕ e le differenze nell'applicazione della peer education nel tradizionale contesto scolastico ed in quello extra-scolastico, facendo riferimento in particolare ai progetti di prevenzione dei comportamenti a rischio. Sono quindi delineati vantaggi e limiti dell'applicazione della peer education nei due diversi contesti. Infine vengono sottolineate alcune criticitŕ nell'utilizzo della peer education al di fuori della scuola, quali in particolare la mancanza di specifiche linee-guida che permetterebbero una maggior comunicazione e coordinazione tra i progetti, il mancato riferimento a specifici modelli teorici, la carenza di rigorosi ed appropriati sistemi di valutazione dei progetti.
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Marchetti, Chiara. "Rifugiati e migranti forzati in Itália: il pendolo tra 'emergenza' e 'sistema'." REMHU : Revista Interdisciplinar da Mobilidade Humana 22, no. 43 (December 2014): 53–70. http://dx.doi.org/10.1590/1980-85852503880004304.

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Abstract:
Questo articolo intende approfondire la situazione dei migranti forzati in Italia, con particolare riferimento al periodo compreso tra il 2011 e il 2014, individuando le principali tendenze in termini di politiche e di pratiche. A fianco di un'analisi della natura dei flussi di migranti che giungono a cercare protezione in Italia, si propone di interpretare le modalità di gestione istituzionale messe in campo in questo periodo come un processo di continua tensione tra il tentativo di costruire un sistema coerente ed omogeneo e le reiterate spinte a creare soluzioni ad hoc, parallele al sistema ordinario, in nome di una più o meno nominata emergenza che imporrebbe strategie straordinarie. L'articolo si propone di presentare le specificità di queste diverse situazioni, indagando in particolare il quadro politico ed istituzionale che le ha determinate, le forme e le pratiche di accoglienza che ne sono derivate e il rapporto tra questi 'sistemi straordinari' e il 'sistema ordinario' rivolto a richiedenti e titolari di protezione internazionale.
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Tavoletti, Ernesto. "Un'alternativa alla retorica della dimensione aziendale e degli IDE: sistemi agro-alimentari sostenibili di PMI ed internazionalizzazione endogena per mezzo delle indicazioni geografiche." AGRICOLTURA ISTITUZIONI MERCATI, no. 2 (January 2021): 27–42. http://dx.doi.org/10.3280/aim2018-002003.

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Abstract:
Le indicazioni geografiche (IG) fanno riferimento a prodotti con speciali caratteristiche, qualità o reputazione riconducibili all'origine geografica, e sono proprietà intellettuali. Sono, quindi, per loro natura uno strumento di marketing e di tutela della denominazione, ed hanno il potenziale per innescare un circolo virtuoso di sviluppo economico locale endogeno, coinvolgendo tutti gli stakeholder territoriali. Offrono un'alternativa alla retorica della dimensione aziendale e degli investimenti diretti esteri. La sostenibilità economica è una pregiudiziale a tutto questo e il multiple case study Fao di Vandecandelaere et al. (2018) aggiunge un modello ed una generalizzazione analitica alle meta-analisi quantitative esistenti, che già evidenziano il contributo positivo delle IG alla sicurezza alimentare, ai prezzi, ai redditi dei produttori e alle quantità prodotte. La raccomandazione di policy principale è quella di promuovere le IG a livello globale perché, lungi dall'essere strumenti protezionistici, favoriscono lo sviluppo di sistemi di produzione alimentari endogeni, sostenibili e resilienti, capaci di contribuire allo sviluppo economico ed imprenditoriale locale, oltre che alla sicurezza e alla qualità alimentare.
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Malpica Cuello, Antonio. "Arqueología de los paisajes medievales granadinos: medio físico y territorio en la costa de Granada." Arqueología y Territorio Medieval 2 (November 27, 1995): 25–62. http://dx.doi.org/10.17561/aytm.v2i0.1605.

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Abstract:
En una reciente publicación de un curso sobre Arqueología del Paisaje, que se celebró en la Università degli Studi di Siena, el prologuista de la obra pone de manifiesto algunos de los problemas principales existentes eneste campo y que merece la pena destacar como primer hilo conductor del presente trabajo. Advierte lo siguiente: “Sul piano operativo, questo genere di indagini, con la applicazione sistematica del survey, ha determinato uno straordinario incremento di conoscenza... In ambito teorico non si può nascondere che la Site Catchment Analysis risente di una eccesiva ridigità nella concezione del territorio; il suo quadro di riferimento, utile per società molto semplici, si revela inadeguato appena ci si trovi di fronte a situazioni socio-economiche un po’più complesse”(D'AGOSTINO 1992: p.19). Y más adelante añade: “Il bacino di sussistenza di una comunità umana può strutturarsi secondo sistemi di complementarità difficilmente riconducibili a situazioni geografiche semplici e prevedibili”(D'AGOSTINO 1992: p.19).
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Franco-Cuervo, Beatriz, and Javier Andrés Flórez. "La partecipazione elettorale in America Latina ed il caso dei dipartimenti della Colombia." Quaderni dell Osservatorio elettorale QOE - IJES 63, no. 1 (June 30, 2010): 77–102. http://dx.doi.org/10.36253/qoe-9726.

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Abstract:
La partecipazione elettorale in Colombia è sempre stata oggetto di discussione, sia da parte degli esperti che della classe politica, se non altro perché è stata storicamente bassa, tanto più se comparata con quella degli altri sistemi latino-americani. Si è cercato quindi di continuo di trovare spiegazioni a questo fenomeno, anche dando vita ad intense polemiche, per intendere le motivazioni o le cause dello scarso entusiasmo degli elettori colombiani per la democrazia elettorale. Gli studi tuttavia si sono incentrati sulla ricerca di un approccio a livello nazionale, trascurando il livello regionale e quello dipartimentale. Il che ha rappresentato un evidente limite per intendere la partecipazione elettorale in Colombia. Parrebbe ovvio supporre che il comportamento dell’intero paese si ripeta in misura quasi identica al livello delle regioni e dei dipartimenti. Questa supposizione, però, non può reggere, se non viene verificata empiricamente scendendo a livello delle singole realtà territoriali. Perseguendo questo obiettivo, il lavoro che segue si divide in due parti. Nella prima il caso colombiano viene collocato in una prospettiva comparata con riferimento sia alla legislazione elettorale che ai dati statistici degli altri paesi latino-americani. Nella seconda parte si prendono in considerazione gli indici di partecipazione di ciascun dipartimento della Colombia nelle elezioni del Senato dall’anno 1974, il che dovrebbe servire come punto di riferimento per ulteriori analisi e come contributo allo studio delle elezioni e della partecipazione elettorale nel paese.
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Magnolo, Stefano, and Alessandro Taurino. "Il Diritto, La Scienza e La Tecnologia." Revista Opinião Jurídica (Fortaleza) 16, no. 23 (July 1, 2018): 13. http://dx.doi.org/10.12662/2447-6641oj.v16i23.p13-27.2018.

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Abstract:
Le nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione giocano un ruolo rilevante per i sistemi sociali coinvolti. Per questo la descrizione teorica della società non può trascurare la dipendenza sempre maggiore della società moderna dalla tecnologia. Il nostro articolo si prefigge l’obiettivo di esaminare il progresso tecnologico dal punto di vista della evoluzione degli strumenti giuridici regolativi delle nuove tecnologie. Si tratta di un punto di vista sociologico-giuridico dove è in gioco la dinamica dell’evoluzione del diritto rispetto alla evoluzione della società. Diversamente da altri settori del diritto, esempio classico il diritto di famiglia, qui non c’è una tradizione consolidata alla quale riferirsi o da rigettare. Ciò significa che le soluzioni devono essere “inventate” alla luce di paradigmi nuovi che, pur facendo appello a figure giuridiche fondamentali, abbiano una capacità visionaria, siano cioè, come dice Luhmann, “gravidi di futuro”. Il nostro discorso partirà dunque da un inquadramento teorico generale delle dinamiche diritto-tecnologia-società per concludere avendo come riferimento il caso specifico della intelligenza artificiale.
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