Academic literature on the topic 'Sistemi di riferimento spaziale'

Create a spot-on reference in APA, MLA, Chicago, Harvard, and other styles

Select a source type:

Consult the lists of relevant articles, books, theses, conference reports, and other scholarly sources on the topic 'Sistemi di riferimento spaziale.'

Next to every source in the list of references, there is an 'Add to bibliography' button. Press on it, and we will generate automatically the bibliographic reference to the chosen work in the citation style you need: APA, MLA, Harvard, Chicago, Vancouver, etc.

You can also download the full text of the academic publication as pdf and read online its abstract whenever available in the metadata.

Journal articles on the topic "Sistemi di riferimento spaziale"

1

Canazza, Alessandro. "SISTEMI DI COLTIVAZIONE DEI CAMPI E TIPI DI COLTURE NEL TERRITORIO VERONESE: RIFLESSIONI SUGLI SPOGLI AIS." Italiano LinguaDue 14, no. 2 (January 17, 2023): 675–84. http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/19634.

Full text
Abstract:
A circa cent’anni dall’avvio dell’indagine linguistica ed etnografica di Paul Scheuermeier e degli altri raccoglitori, l’Atlante linguistico ed etnografico dell’Italia e della Svizzera meridionale (Sprach- und Sachatlas Italiens und der Südschweiz) costituisce una pietra miliare per lo studio delle varietà italo-romanze, all’incrocio tra dialettologia, geografia linguistica ed etnografia, tra “parole” e “cose” (Wörter und Sachen). Questo contributo, pur se alieno da pretese di completezza, propone una lettura ragionata di alcune carte linguistiche relative ai sistemi di coltivazione dei campi e ai tipi di colture, prendendo come riferimento geografico il territorio della provincia veronese e i punti di rilevazione selezionati dai compilatori dell’AIS, i quali sono collocati in località della provincia stessa che appaiono significative dal punto di vista linguistico. Il confronto tra gli esiti lessicali del dialetto veronese e quelli delle varietà venete orientali e dei dialetti gallo-italici permette di formulare alcune ipotesi circa la distribuzione spaziale dei fatti linguistici e il meccanismo delle innovazioni onomasiologiche in quella specifica porzione del dominio italo-romanzo, operazione che non va discosta - nel pieno rispetto dello spirito metodologico dell’Atlante italo-svizzero - da riflessioni e approfondimenti di carattere etnografico circa l’humus culturale e socio-economico che a quei fenomeni soggiace. Tiling the Land and Types of Crops in the Province of Verona: a Reading of the Italian-Swiss Atlas Almost a century after the beginning of the linguistic and ethnographic investigation by Paul Scheuermeier and the other collectors, the Linguistic and Ethnographic Atlas of Italy and Southern Switzerland (Sprach- und Sachatlas Italiens und der Südschweiz) still sets a milestone in the study of the Romance linguistic varieties in the Italian peninsula, at the crossroads between dialectology, linguistic geography and ethnography and between “words” and “things” (Wörter und Sachen). This paper, without any claim for completeness, provides a critical reading of some linguistic maps concerning tiling the land and types of crops, taking as a geographical reference the territory of the province of Verona and the measuring/recording points selected by the compilers of the Italian-Swiss Atlas, which are significant from a linguistic point of view. The comparison between the lexical outcomes of the Veronese dialect and those of the other Venetian and Gallo-Italic dialects points out some evidence about the spatial distribution of linguistic facts and the mechanism of onomasiological innovations in a specific portion of the Romance linguistic domain. This operation, in full respect of the methodological pattern of the Italian-Swiss Atlas, comes along with ethnographic issues regarding the cultural and socio-economic background of linguistic phenomena.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Raffaele Catuogno, Teresa Della Corte, Veronica Marino, and Victoria Andrea Cotella. "Archeologia e architettura nella rappresentazione della c.d. Tomba di Agrippina a Bacoli, una ‘presenza preziosa’ tra genius loci e potenzialità di intervento." Mimesis.jasd 1, no. 1 (August 5, 2021): 137–54. http://dx.doi.org/10.56205/mim.1-1.7.

Full text
Abstract:
L’indagine nel sito architettonico-archeologico che fu antico teatro romano sul mare poi trasformatoin ninfeo - erroneamente denominato Tomba di Agrippina - intende affidare alla dimensioneastratta e conoscitiva della rappresentazione la restituzione dei significati del manufatto come‘presenza preziosa’ nel paesaggio urbano di Bacoli. L’approccio di indagine, avvicinandosialla insita dimensione metaprogettuale del rilievo, si propone di suggerire linee di indirizzo permirate strategie di rigenerazione del patrimonio culturale flegreo, laddove l’espansione urbana nonpianificata ci restituisce una mappa territoriale priva di segni di connessione tra le attuali zoneurbanizzate e i resti dei pregevoli manufatti antichi. Diffusamente, e in particolare nel caso inesame, i ritrovamenti archeologici rivelano problematiche compenetrazioni con l’edilizia moderna.I preziosi reperti, spesso ancora parzialmente interrati o inagibili, esigono decisioni e interventidi integrazione che facciano riferimento alle peculiarità territoriali e che, confermandone le azionidi tutela, consentano nuove forme di accessibilità ai siti, attivabili attraverso operazioni dirappresentazione digitale del patrimonio che implementino livelli di fruizione alternativi allavisita diretta.Muovendo da questa esigenza, l’orientamento metodologico della ricerca è inteso ad assumerela digitalizzazione dei processi in ogni fase di lavoro. Obiettivo prioritario è rendere disponibilimodelli tridimensionali del sito, sezionabili ed interrogabili secondo diversi livelli semantici,sia durante la prima fase di acquisizione dei dati (SAPR, TLS), sia in quelle successive dimodellazione (modello virtuale e ABIM) e di consultazione-interrogazione dei simulacri che siprestano a rappresentare in maniera efficace e propositiva il sistema spaziale complessivo e gliapparati figurativi puntualmente esaminati.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Viviana Casano, Lilli. "Il ruolo delle relazioni industriali e della contrattazione collettiva nella costruzione di un mercato del lavoro di cura." ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE 40, no. 3 (December 2022): 79–100. http://dx.doi.org/10.3280/es2022-003008.

Full text
Abstract:
Il contributo indaga alcuni nodi problematici che oggi si frappongono alla emersione e alla costruzione di un mercato del lavoro di cura dignitoso, con specifico riferimento al ruolo dei sistemi di relazioni industriali e della contrattazione collettiva. L'analisi ha riguardato 54 Con-tratti Collettivi Nazionali concentrandosi su norme e istituti centrali per lo studio della contrat-tazione collettiva nella sua funzione istituzionale (e preliminare) di costruzione, appunto, dei mercati di riferimento (sistemi di classificazione e inquadramento del personale, retribuzione, formazione e sviluppo professionale).
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Riboldazzi, Renzo, Catherine Dezio, Edoardo Bruno, and Paolo Bozzuto. "Percorsi." TERRITORIO, no. 91 (June 2020): 174–81. http://dx.doi.org/10.3280/tr2019-091017.

Full text
Abstract:
Spazio/società: un inesauribile tema di confrontoRigenerare sistemi agricoli locali. Una rilettura del lavoro di Gianni ScudoIndagare le new townsIndagare le new towns cinesi per comprendere i processi di urbanizzazione contemporanei cinesi per comprendere i processi di urbanizzazione contemporaneiInterpretare la mobilità, al plurale, come strumento socio-spaziale operativo
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Davě, Maria, and Isidora Barbaccia. "Misure di agglomerazione spaziale nei Sistemi Locali del Lavoro siciliani." RIVISTA DI ECONOMIA E STATISTICA DEL TERRITORIO, no. 1 (April 2009): 104–36. http://dx.doi.org/10.3280/rest2009-001005.

Full text
Abstract:
- This paper examines the links among productive specialization, variety of the economic environment and knowledge spillovers on the basis of the territorial analyses present in the current literature. With the aim of identifying localization benefits in a particular area, some aspects of business settling are compared with trends in the development of economic activities and, particularly, with agglomeration process of the firms. Methods and Results The empirical analysis will be carried out pointing to the dynamics of employment consequent to the effects of the externalities above mentioned. Employment data are taken from the Manufacturing and Service Censuses of the years 1981, 1991 and 2001 and refer to the 77 Sicilian Local Labour Systems. Precisely, data pertain to the following sections of the classification ATECO 2002: Mining and quarrying (C), Manufacturing (D) and Total private services (G, H, I, J, K). We consider some suitable economic indicators to depict the characteristics of concentration: _ localization ratios for studying the evolutionary trends in specialization for different types of economic activity; _ diversity measures, based on a Hirschman-Herfindahl index, suggesting the presence of Jacobs-type dynamic externalities or, on the contrary, the operativeness of MAR dynamic effects; _ competition indices to gather information about the competition levels of the markets depending on their structure; _ agglomeration indices, to measure the geographic concentration of the economic activity connected to high and/or increasing industrial concentration levels in the adjacent LLS. Conclusions The agglomeration process results from inter-sector links, easing the diffusion of innovations thanks to the variety of urban contexts. Agglomeration forces appear to be outweighed, especially since 2001, by the influence of co-agglomeration factors due to the presence, in the same local reality, of small-sized enterprises belonging to different sectors. Owing to the increasing interdependence among sectors, these effects caused a redistribution of employment among the different groups of economic activities. The indexes showed how, during the inter-census gaps, a despecialization trend took over, bringing local production structures constantly closer to the average regional values.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Battaglini, Elena. "Infrastrutturare un luogo come metaterritorio. Casi di innovazioni disruptive in Italia." ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE, no. 3 (January 2022): 141–70. http://dx.doi.org/10.3280/es2021-003011.

Full text
Abstract:
Nei Regional Studies il concetto di territorio esprime un sistema di idee o dimensioni organizzate in termini di finalità (efficacia e efficienza di policy) oppure si riferisce a principi "interni", come quelli delle "vocazioni" o "funzioni" spaziali, che non consentono di cogliere appieno il retroterra cognitivo (ed emotivo) causalmente attivo all'interno di uno specifico contesto spazio-temporale e, soprattutto, le sue proprietà emergenti. Anche in riferimento agli stimoli provenienti da altri ambiti disciplinari, questo studio tenterà di far luce sui legami, sulle sinapsi connettive e sulle temporalità complesse, e stratificate, dei processi socioterritoriali, introducendo il concetto di metaterritorio. Due studi di caso, condotti nel settore dell'engineering corroboreranno la definizione fornita, le sue principali dimensioni nonché le implicazioni per l'avanzamento teorico ed empirico degli studi socioterritoriali.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Casano, Lilli. "Modelli ed esperienze di formazione continua per i lavoratori interinali: una comparazione tra Italia e Francia." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 126 (May 2012): 182–94. http://dx.doi.org/10.3280/sl2012-126012.

Full text
Abstract:
Questo contributo riguarda l'analisi comparativa dei modelli di regolazione della formazione continua per i lavoratori in somministrazione, concentrandosi in particolare sui sistemi bilaterali adottati in Italia ed in Francia. La specificitŕ del quadro legislativo nazionale ed il modello di governance nei due paesi sono analizzati con una particolare attenzione alle caratteristiche dei mercati del lavoro di riferimento ed ai modelli nazionali di disoccupazione, ai sistemi generali di formazione continua, ma anche al profilo dei lavoratori coinvolti ed ai meccanismi micro-sociali che influenzano il funzionamento dei sistemi.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

Cantelmi, Tonino, Michela Pensavalli, and Pamela Serafini. "Il gaslighting come forma di abuso emotivo nella relazione di dipendenza affettiva." MODELLI DELLA MENTE, no. 1 (September 2021): 51–82. http://dx.doi.org/10.3280/mdm1-2021oa12639.

Full text
Abstract:
Con questo contributo si intende analizzare e fornire strumenti per rilevare tempestivamente relazioni caratterizzate da dipendenza affettiva, con condotte di abuso emotivo. Si propone una concettualizzazione che tiene conto dei sistemi mo-tivazionali interpersonali e del funzionamento metacognitivo del paziente. Si pre-sentano spunti per rilevare, alla base, disequilibri dell'abilità sociale di empatia, analizzando il "profilo codipendente" e si evidenziano le modalità disfunzionali di formazione e mantenimento tipiche di alcuni stili affettivi. Per sostenere tali rifles-sioni si è fatto riferimento al modello dei sistemi motivazionali interpersonali elaborati da Liotti e collaboratori.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

Cantelmi, Tonino, Michela Pensavalli, and Pamela Serafini. "Il gaslighting come forma di abuso emotivo nella relazione di dipendenza affettiva." MODELLI DELLA MENTE, no. 1 (September 2021): 51–82. http://dx.doi.org/10.3280/mdm1-2021oa12639.

Full text
Abstract:
Con questo contributo si intende analizzare e fornire strumenti per rilevare tempestivamente relazioni caratterizzate da dipendenza affettiva, con condotte di abuso emotivo. Si propone una concettualizzazione che tiene conto dei sistemi mo-tivazionali interpersonali e del funzionamento metacognitivo del paziente. Si pre-sentano spunti per rilevare, alla base, disequilibri dell'abilità sociale di empatia, analizzando il "profilo codipendente" e si evidenziano le modalità disfunzionali di formazione e mantenimento tipiche di alcuni stili affettivi. Per sostenere tali rifles-sioni si è fatto riferimento al modello dei sistemi motivazionali interpersonali elaborati da Liotti e collaboratori.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

Fanfani, David, Giovanni Belletti, and Marco Mancino. "La pianificazione del territorio agricolo periurbano. Le sfide per un recupero co-evolutivo urbano/rurale e per un governo integrato." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 132 (November 2021): 74–97. http://dx.doi.org/10.3280/asur2021-132004.

Full text
Abstract:
La domanda di resilienza ed equita per gli insediamenti pone il tema del recupero della co-evoluzione "metabolica" e socio-economica fra dominio urbano e sistemi agro-ambientali. L'articolo, tramite una rilettura disciplinare e rilevando il valore di commons dei servizi eco-sistemici generabili dall'agricoltura, propone un quadro metodologico/operativo per una innovazione possibile nell'ambito della Pianificazione spaziale e dell'urbanistica e per una governance integrata di questi due domini.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles

Dissertations / Theses on the topic "Sistemi di riferimento spaziale"

1

Di, Tore Pio Alfredo. "IKeWYSe - I Know What You See." Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2015. http://hdl.handle.net/10556/1980.

Full text
Abstract:
2013 - 2014
The project presents a research on perspective taking, aimed to investigate two specific themes: the age when the child leaves perceptive egocentrism, and gender differences in the management of spatial reference systems. The innovative contribution of this work is that it has addressed the issue with a not abused tool for this field: the videogame. The first product of the project was, therefore, a video game prototype, named IKeWYSE, which has been the data collecting instrument for the experimental research project. The paper presents a quick historical overview on the concepts of space, perception and action, introducing the concept of Umwelt, then addresses the issue of the representation of space in the child, from Piaget to neurosciences, describing the reference systems competing in the representation of space and the Piagetian conceptual framework, and reporting the scientific debate on the "three mountains task" and the spatial theory of empathy. Once described the conceptual framework, the text presents the research design, the path for design and development of the videogame, the methods for data collection and discusses the results obtained. Finally, the experimental process has led to observe how the cognitive processes involved in peculiar orienteering activities (map reading, route selection, spatial thinking) are processes also involved in the management of inter-subjective relationship modes, and make the orienteering a sport with great potential in terms of teaching. The final part of the text develops describing orienteering as a sport, stressing the connections with current national guidelines for the first cycle of education, and, in the light of the review of the scientific literature on cognitive processes involved in spatial navigation and management of spatial reference systems, it concludes with a proposal for the spread of orienteering as effective teaching practice in an educational context oriented to inclusion of pupils presenting Special Educational Needs. [edited by Author]
XIII n.s.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

SERINO, SILVIA. "SPAZIO INTERNO ED ESTERNO: IL RUOLO DEI SISTEMI DI RIFERIMENTO SPAZIALI EGOCENTRICO E ALLOCENTRICO NELLA COGNIZIONE UMANA." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2015. http://hdl.handle.net/10280/6214.

Full text
Abstract:
La domanda "Che cos’è lo spazio?" è sempre stata un tema centrale per la filosofia, ed è diventata di interesse anche per la psicologia cognitiva e per le neuroscienze, con una domanda cruciale strettamente legata: "Dove sono io?". Lo sforzo per collegare le risposte a queste due domande mira proprio a comprendere la complessa relazione che esiste tra lo spazio interno ed esterno, che è l'obiettivo finale di questo lavoro. L'idea è che la nostra posizione nel mondo influenzi fortemente il modo in cui codifichiamo, archiviamo e recuperiamo dalla memoria un layout spaziale. Inoltre, questo layout spaziale serve da impalcatura che vincola tutte le informazioni relative al nostro passato, presente e futuro, e tutte le esperienze legate al nostro corpo. All’interno di un approccio enattivo, si suggerisce una sincronizzazione continua (cioè, il “mental frame syncing") tra una rappresentazione allocentrica indipendente dal punto di vista allocentrica (i.e. che include solo relazioni oggetto-oggetto astratte) e una rappresentazione allocentrica dipendente dal punto di vista (i.e. che include informazioni sulla nostra direzione egocentrica attuale) possa permettere di posizionare il corpo nello “spazio memorizzato” rendendo più semplice la traduzione di questo in un “lived space” di cui si necessita per navigare, per ricordare il passato e per sentire il corpo. Sulla base di queste premesse teoriche, quattro studi sperimentali saranno presentati per studiare il ruolo del mental frame syncing come un principio di allineamento centrato sull’osservatore nei processi di codifica e di recupero delle informazioni.
The question "What is space?" has always been a central topic for philosophy, and a closely linked crucial question becomes of interest for cognitive psychology and neuroscience, that is "Where am I?" The efforts to answer these two questions are means to better understanding of the complex relation between the outer and the inner space, which is the final goal of this work. The idea is that that our bodily position in the world strongly affects the way in which we encode, store and retrieve a spatial layout. Moreover, this spatial layout serves as a scaffold, binding all the information of our past, present, future and body-related experiences. Within an enactive approach, it is suggested that this continuous synchronization (namely, the “mental frame syncing”) of an allocentric viewpoint-independent representation (i.e. including only abstract object-to-object relations) and an allocentric viewpoint-dependent representation (i.e. comprising information about our current heading) may permit to place current bodily position in the “memorized space" making easy the translation of it into a “lived space” that it is needed to navigate, remember the past and feel the body. On these theoretical premises, four experimental studies will be presented to investigate the role of mental frame syncing as an alignment principle centred on observer the processes of encoding and retrieval of information
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

SERINO, SILVIA. "SPAZIO INTERNO ED ESTERNO: IL RUOLO DEI SISTEMI DI RIFERIMENTO SPAZIALI EGOCENTRICO E ALLOCENTRICO NELLA COGNIZIONE UMANA." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2015. http://hdl.handle.net/10280/6214.

Full text
Abstract:
La domanda "Che cos’è lo spazio?" è sempre stata un tema centrale per la filosofia, ed è diventata di interesse anche per la psicologia cognitiva e per le neuroscienze, con una domanda cruciale strettamente legata: "Dove sono io?". Lo sforzo per collegare le risposte a queste due domande mira proprio a comprendere la complessa relazione che esiste tra lo spazio interno ed esterno, che è l'obiettivo finale di questo lavoro. L'idea è che la nostra posizione nel mondo influenzi fortemente il modo in cui codifichiamo, archiviamo e recuperiamo dalla memoria un layout spaziale. Inoltre, questo layout spaziale serve da impalcatura che vincola tutte le informazioni relative al nostro passato, presente e futuro, e tutte le esperienze legate al nostro corpo. All’interno di un approccio enattivo, si suggerisce una sincronizzazione continua (cioè, il “mental frame syncing") tra una rappresentazione allocentrica indipendente dal punto di vista allocentrica (i.e. che include solo relazioni oggetto-oggetto astratte) e una rappresentazione allocentrica dipendente dal punto di vista (i.e. che include informazioni sulla nostra direzione egocentrica attuale) possa permettere di posizionare il corpo nello “spazio memorizzato” rendendo più semplice la traduzione di questo in un “lived space” di cui si necessita per navigare, per ricordare il passato e per sentire il corpo. Sulla base di queste premesse teoriche, quattro studi sperimentali saranno presentati per studiare il ruolo del mental frame syncing come un principio di allineamento centrato sull’osservatore nei processi di codifica e di recupero delle informazioni.
The question "What is space?" has always been a central topic for philosophy, and a closely linked crucial question becomes of interest for cognitive psychology and neuroscience, that is "Where am I?" The efforts to answer these two questions are means to better understanding of the complex relation between the outer and the inner space, which is the final goal of this work. The idea is that that our bodily position in the world strongly affects the way in which we encode, store and retrieve a spatial layout. Moreover, this spatial layout serves as a scaffold, binding all the information of our past, present, future and body-related experiences. Within an enactive approach, it is suggested that this continuous synchronization (namely, the “mental frame syncing”) of an allocentric viewpoint-independent representation (i.e. including only abstract object-to-object relations) and an allocentric viewpoint-dependent representation (i.e. comprising information about our current heading) may permit to place current bodily position in the “memorized space" making easy the translation of it into a “lived space” that it is needed to navigate, remember the past and feel the body. On these theoretical premises, four experimental studies will be presented to investigate the role of mental frame syncing as an alignment principle centred on observer the processes of encoding and retrieval of information
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Alberici, Marco <1961&gt. "Campo gravitazionale uniforme e sistemi di riferimento uniformemente accelerati." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/1601/1/Campo_gravitazionale_uniforme_e_sistemi_di_riferimento_uniformemente_accelerati.pdf.

Full text
Abstract:
E’ stato affrontato in modo approfondito lo studio dei campi gravitazionali della relatività generale (RG) che producono un’accelerazione uniforme, e si è confrontato tale studio con i sistemi si riferimento (SR) accelerati della relatività ristretta (RR). Nel corso di quest’analisi sono stati trovati alcuni aspetti non evidenziati in precedenza nella letteratura scientifica, di cui il più rilevante è il fatto che la metrica di Rindler produce un campo che, osservato con misure di tipo radar, appare uniforme a un osservatore solidale con il campo stesso. Si è inoltre trovata più di una metrica cui corrisponde un’accelerazione che non dipende dalla coordinata di partenza. Per il campo di Rindler è stata eseguita anche un’analisi approfondita, tramite un’applicazione diretta del principio di equivalenza (PE). La metodologia utilizzata e i risultati sono un contributo originale di questa tesi e sono di interesse da un punto di vista didattico. Nel corso dell’analisi delle proprietà del campo di Rindler sono stati analizzati in modo operativo: il confronto del ritmo di marcia di due orologi che si trovano a una quota differente, la deflessione dei raggi luminosi e la traiettoria di un corpo in caduta libera. Infine si è indagato sulla forma della metrica di una distribuzione di massa a simmetrica planare.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Alberici, Marco <1961&gt. "Campo gravitazionale uniforme e sistemi di riferimento uniformemente accelerati." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/1601/.

Full text
Abstract:
E’ stato affrontato in modo approfondito lo studio dei campi gravitazionali della relatività generale (RG) che producono un’accelerazione uniforme, e si è confrontato tale studio con i sistemi si riferimento (SR) accelerati della relatività ristretta (RR). Nel corso di quest’analisi sono stati trovati alcuni aspetti non evidenziati in precedenza nella letteratura scientifica, di cui il più rilevante è il fatto che la metrica di Rindler produce un campo che, osservato con misure di tipo radar, appare uniforme a un osservatore solidale con il campo stesso. Si è inoltre trovata più di una metrica cui corrisponde un’accelerazione che non dipende dalla coordinata di partenza. Per il campo di Rindler è stata eseguita anche un’analisi approfondita, tramite un’applicazione diretta del principio di equivalenza (PE). La metodologia utilizzata e i risultati sono un contributo originale di questa tesi e sono di interesse da un punto di vista didattico. Nel corso dell’analisi delle proprietà del campo di Rindler sono stati analizzati in modo operativo: il confronto del ritmo di marcia di due orologi che si trovano a una quota differente, la deflessione dei raggi luminosi e la traiettoria di un corpo in caduta libera. Infine si è indagato sulla forma della metrica di una distribuzione di massa a simmetrica planare.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Faggi, Elia. "Procedura di verifica in volo per sistemi spaziali." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/4731/.

Full text
Abstract:
L'elaborato si propone di costituire una guida per la verifica e i test di volo su satelliti o lanciatori, prendendo come riferimento la normativa europea ECSS (European Cooperation for Space Standardization). È riportata la procedura di test, in particolare la fase di test in volo, con particolare attenzione alla pianificazione e allo svolgimento, fino a giungere alla fase di verifica dei risultati. I principali sensori utilizzati per effettuare le misurazioni sono descritti soffermandosi anche sulla telemetria, attraverso la quale è possibile ottenere informazioni dettagliate a terra sullo stato del satellite ed inviare comandi attraverso un telecomando. Al termine informazioni sulla modalità di redazione di un test report.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Tavasci, Luca <1986&gt. "Il monitoraggio dei sistemi di riferimento terrestri mediante tecniche satellitari GNSS: dai sistemi globali ai servizi di posizionamento NRTK." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amsdottorato.unibo.it/7591/1/Tesi_dottorato_Luca_Tavasci.pdf.

Full text
Abstract:
I sistemi di riferimento geodetici, ed i frame che li materializzano, costituiscono struttura di base che permette di confrontare coerentemente le rappresentazioni geometriche del territorio acquisite con rilievi diversi. Nell’ultimo secolo si è vista una continua evoluzione nella definizione dei frame geodetici, dovuta principalmente alle nuove esigenze, e possibilità, introdotte dalle tecniche di geodesia spaziale. È cambiata la scala alla quale si affronta il problema, sono cambiate le precisioni delle misure e delle accuratezze richieste, sono cambiati gli approcci e le definizioni. L’esigenza di un sistema di riferimento valido su scala globale ha imposto la definizione di frame dinamici, che seguano le evoluzioni della crosta terrestre nel suo complesso, introducendo così la necessità di una coordinata temporale oltre alle classiche coordinate geometriche. Proprio la natura dinamica della Terra implica delle variazioni nel tempo delle coordinate, espresse nel riferimento globale, troppo elevate per essere gestite nelle applicazioni cartografiche a scala continentale/nazionale, per cui si è resa necessaria la definizione di altri sistemi di riferimento, vincolati alle placche tettoniche. Di fondamentale importanza sono diventati quindi i parametri di conversione delle coordinate che premettono il passaggio da sistemi globali a regionali, e viceversa. Nel percorso di questa tesi ci si è occupati del monitoraggio dei frame di riferimento dinamici, in particolare di quello nazionale realizzato dalla Rete Dinamica Nazionale. È stato affrontato il problema delle velocità residue che caratterizzano il territorio italiano nel sistema di riferimento europeo, definendo un nuovo sistema ad hoc per il territorio nazionale. È stata indagata la tecnica di calcolo Precise Point Positioning, sia dal punto di vista geodetico e dell’inquadramento delle coordinate nel sistema globale, sia dal punto di vista del rilievo tecnico. Infine, ci si è occupati delle reti geodetiche diffuse sul territorio di Regione Emilia-Romagna, e della funzione che queste ancora devono avere nell’era dei GNSS.
The geodetic reference systems, and the related frames, constitute the basic structure that allows to compare geometric representations of the earth acquired by different surveys. The last century has seen a continuous evolution in the definition of geodetic frames, mainly due to new needs, and possibilities, introduced by the space geodesy techniques. Are changed the scale of the problem, the precision of the measurements and the required accuracies, and also the approaches and definitions. The requirement of a global reference system has imposed the definition of dynamic frames, which follow the evolution of the earth's crust as a whole, so the need for introducing a time coordinate in addition to usual geometric coordinates. The dynamic nature of the Earth involves variations in time of coordinates, when expressed in the global reference system, too quick to be handled in mapping applications on a continental / national scale. So it was necessary the definition of other reference systems, linked to the tectonic plates. Thus, fundamental are the transformation parameters needed to switch from regional systems to global systems, and vice versa. In this thesis the topic of the monitoring of dynamic reference frames has been addressed, in particular the Italian Rete Dinamica Nazionale. The matter of the high residual ETRS velocities that characterize the Italian peninsula has been addressed, and a new ad hoc reference system was defined. The calculation technique of Precise Point Positioning has been investigated, both from the geodetic point of view, addressing the strategies to align the coordinates in the global system, than from the point of view of technical surveys. Finally, the geodetic networks of the Emilia-Romagna Region were analyzed, evaluating their importance in the age of GNSS.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

Tavasci, Luca <1986&gt. "Il monitoraggio dei sistemi di riferimento terrestri mediante tecniche satellitari GNSS: dai sistemi globali ai servizi di posizionamento NRTK." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amsdottorato.unibo.it/7591/.

Full text
Abstract:
I sistemi di riferimento geodetici, ed i frame che li materializzano, costituiscono struttura di base che permette di confrontare coerentemente le rappresentazioni geometriche del territorio acquisite con rilievi diversi. Nell’ultimo secolo si è vista una continua evoluzione nella definizione dei frame geodetici, dovuta principalmente alle nuove esigenze, e possibilità, introdotte dalle tecniche di geodesia spaziale. È cambiata la scala alla quale si affronta il problema, sono cambiate le precisioni delle misure e delle accuratezze richieste, sono cambiati gli approcci e le definizioni. L’esigenza di un sistema di riferimento valido su scala globale ha imposto la definizione di frame dinamici, che seguano le evoluzioni della crosta terrestre nel suo complesso, introducendo così la necessità di una coordinata temporale oltre alle classiche coordinate geometriche. Proprio la natura dinamica della Terra implica delle variazioni nel tempo delle coordinate, espresse nel riferimento globale, troppo elevate per essere gestite nelle applicazioni cartografiche a scala continentale/nazionale, per cui si è resa necessaria la definizione di altri sistemi di riferimento, vincolati alle placche tettoniche. Di fondamentale importanza sono diventati quindi i parametri di conversione delle coordinate che premettono il passaggio da sistemi globali a regionali, e viceversa. Nel percorso di questa tesi ci si è occupati del monitoraggio dei frame di riferimento dinamici, in particolare di quello nazionale realizzato dalla Rete Dinamica Nazionale. È stato affrontato il problema delle velocità residue che caratterizzano il territorio italiano nel sistema di riferimento europeo, definendo un nuovo sistema ad hoc per il territorio nazionale. È stata indagata la tecnica di calcolo Precise Point Positioning, sia dal punto di vista geodetico e dell’inquadramento delle coordinate nel sistema globale, sia dal punto di vista del rilievo tecnico. Infine, ci si è occupati delle reti geodetiche diffuse sul territorio di Regione Emilia-Romagna, e della funzione che queste ancora devono avere nell’era dei GNSS.
The geodetic reference systems, and the related frames, constitute the basic structure that allows to compare geometric representations of the earth acquired by different surveys. The last century has seen a continuous evolution in the definition of geodetic frames, mainly due to new needs, and possibilities, introduced by the space geodesy techniques. Are changed the scale of the problem, the precision of the measurements and the required accuracies, and also the approaches and definitions. The requirement of a global reference system has imposed the definition of dynamic frames, which follow the evolution of the earth's crust as a whole, so the need for introducing a time coordinate in addition to usual geometric coordinates. The dynamic nature of the Earth involves variations in time of coordinates, when expressed in the global reference system, too quick to be handled in mapping applications on a continental / national scale. So it was necessary the definition of other reference systems, linked to the tectonic plates. Thus, fundamental are the transformation parameters needed to switch from regional systems to global systems, and vice versa. In this thesis the topic of the monitoring of dynamic reference frames has been addressed, in particular the Italian Rete Dinamica Nazionale. The matter of the high residual ETRS velocities that characterize the Italian peninsula has been addressed, and a new ad hoc reference system was defined. The calculation technique of Precise Point Positioning has been investigated, both from the geodetic point of view, addressing the strategies to align the coordinates in the global system, than from the point of view of technical surveys. Finally, the geodetic networks of the Emilia-Romagna Region were analyzed, evaluating their importance in the age of GNSS.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

Milli, Giorgia. "Uso di 3d slicer in ambito di ricerca clinica: Una revisione critica delle esperienze di riferimento." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9008/.

Full text
Abstract:
Negli ultimi 20 anni il progresso tecnologico ha segnato un profondo cambiamento in svariati ambiti tra i quali quello della Sanità in cui hanno preso vita apparecchiature diagnostiche, cosiddette “digitali native”, come la Tomografia Computerizzata (TC), la Tomografia ad Emissione di Positroni (PET), la Risonanza Magnetica Nucleare (RMN), l’Ecografia. A differenza delle diagnostiche tradizionali, come ad esempio la Radiologia convenzionale, che forniscono come risultato di un esame un’immagine bidimensionale ricavata dalla semplice proiezione di una struttura anatomica indagata, questi nuovi sistemi sono in grado di generare scansioni tomografiche. Disporre di immagini digitali contenenti dati tridimensionali rappresenta un enorme passo in avanti per l’indagine diagnostica, ma per poterne estrapolare e sfruttare i preziosi contenuti informativi occorrono i giusti strumenti che, data la natura delle acquisizioni, vanno ricercati nel mondo dell’Informatica. A tal proposito il seguente elaborato si propone di presentare un software package per la visualizzazione, l’analisi e l’elaborazione di medical images chiamato 3D Slicer che rappresenta un potente strumento di cui potersi avvalere in differenti contesti medici. Nel primo capitolo verrà proposta un’introduzione al programma; Seguirà il secondo capitolo con una trattazione più tecnica in cui verranno approfondite alcune funzionalità basilari del software e altre più specifiche; Infine nel terzo capitolo verrà preso in esame un intervento di endoprotesica vascolare e come grazie al supporto di innovativi sistemi di navigazione chirurgica sia possibile avvalersi di 3D Slicer anche in ambiente intraoperatorio
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

Cargioli, Francesco. "Dimensionamento strutturale di un simulatore di campo magnetico ad elevata uniformità spaziale per test a terra di sistemi spaziali." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7323/.

Full text
Abstract:
Descrizione dei principali passi che hanno portato alla definizione delle dimensioni principali della struttura di un simulatore di campo magnetico per il test dei magnetometri di un microsatellite. Il sistema di simulazione consiste in 3 coppie di bobine quadrate mutuamente ortogonali ed è in grado di annullare, al proprio interno, il campo geomagnetico locale generando inoltre una componente di campo magnetico orientabile a piacere di intensità fino a 70 microTesla.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles

Books on the topic "Sistemi di riferimento spaziale"

1

Fortuna, L. Complementi di teoria dei sistemi e di controlli automatici: Metodologie ed esempi di riferimento. Milano: FrancoAngeli, 2010.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Paolo, Ercoli, Batini Carlo, and Marozza Franco, eds. Nuove metodologie per i sistemi informativi della Pubblica Amministrazione: Integrazione del "Quadro di riferimento metodologico per la progettazione di sistemi informativi". Bologna: Il Mulino, 1993.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Debandi, Florencia Inés. Sistemi di gestione economica e alimentazione nelle comunità dell'età del Bronzo con particolare riferimento all'Italia settentrionale. Bologna: Bononia University Press, 2021.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Cingari, Salvatore, ed. Cultura democratica e istituzioni rappresentative. Florence: Firenze University Press, 2007. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-8453-561-0.

Full text
Abstract:
Il volume è un testo interdisciplinare a più autori che effettua una comparazione fra le due differenti vie novecentesche alla modernizzazione di Italia e Romania - variamente ispirate da modelli esterni di riferimento -, dal punto di vista politologico, culturale-politico, politico-istituzionale e politico-economico, con particolare riferimento al problema della rappresentanza. Il volume si compone di sei saggi di diversa ispirazione metodologica ed ideologica ma accomunati dalla tematizzazione dei contesti culturali e giuridico-politici dei due paesi, intesi come sistemi in "transizione", sospesi fra ricerca delle proprie caratteristiche storiche e l'attenzione ai modelli più avanzati del mondo occidentale.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Barletti, Luigi, and Giorgio Ottaviani, eds. Il premio Laboratorio Matematico “Riccardo Ricci” 2014-2016. Florence: Firenze University Press, 2019. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-939-3.

Full text
Abstract:
Si può comprendere la matematica con forbici, colla, spago e mattoncini da costruzione? Questo volume, che presenta quasi tutte le opere in concorso nelle edizioni 2014 e 2016 del Premio Laboratorio Matematico Riccardo Ricci, racconta come ciò sia possibile, anche attraverso le tecnologie più avanzate come il laser. I lavori presentati sono prodotti da gruppi di studenti della scuola superiore di secondo grado, con la supervisione dei docenti che ne hanno curato personalmente la stesura. Sono opere ricche di creatività e fantasia, la cui lettura è consigliata ai docenti interessati all’approccio laboratoriale alla matematica e a tutti gli appassionati e cultori della materia. Il Premio ricorda lo spirito didattico di Riccardo Ricci (1953-2013), docente di Sistemi dinamici presso l’Università di Firenze e punto di riferimento nella comunità matematica fiorentina, grazie anche al suo ruolo di referente del Progetto Lauree Scientifiche e di docente nei corsi di formazione per gli insegnanti.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Debandi, Florencia Inés. Sistemi di gestione economica e alimentazione nelle comunità dell’età del Bronzo con particolare riferimento all’Italia settentrionale. Bononia University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.30682/disciarche27.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Caianiello, Michele. Premesse per una teoria del pregiudizio effettivo. Bononia University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.30682/sg260.

Full text
Abstract:
Si può muovere una critica al metodo tradizionale di concepire le invalidità degli atti nel processo penale, così fermamente improntato alla legalità formale: esso non sembra più in grado di rappresentare efficacemente la realtà. La tradizione culturale dominante, in questo settore, appare sempre più lontana sia dal raffigurare il fenomeno, sia dall’instradarne idealmente lo sviluppo, a tal punto che vien da chiedersi se non sia il caso di cercare nuovi paradigmi di riferimento. La ricerca qui condotta si concentra sul tema del pregiudizio effettivo, per verificare se e come sia possibile adottare, nel sistema italiano, un simile parametro quando ci si appresti a stabilire se un atto processuale sia invalido. L’operazione appare a prima vista delicata, e aperta a forti critiche, aprendo il varco a modelli, sistemi di ragionamento e approcci distanti da quelli che fanno parte della nostra tradizione culturale. Si potrebbe sostenere, in senso radicalmente contrario, che compito della dottrina sia principalmente riaffermare i principi e metodi consolidati, senza accettare compromessi – spesso discutibili sul piano sistematico – con le evoluzioni proposte dalla casistica. Il rischio, tuttavia, e quello di finire per subire una trasformazione epocale invece di provare a governarla. Se non si vuole accettare d’esser relegati al solo ruolo di passiva testimonianza, occorre dunque provare a interferire con i mutamenti in atto, cercando di innestarvi razionalità: del resto, questa dovrebbe essere, da sempre, la ragione fondativa della dottrina, nell’ambito delle scienze sociali.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles

Book chapters on the topic "Sistemi di riferimento spaziale"

1

Ferrari, Attilio. "Sistemi di riferimento astronomici." In UNITEXT, 3–16. Milano: Springer Milan, 2011. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-1833-4_1.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles

Conference papers on the topic "Sistemi di riferimento spaziale"

1

Albissini, Piero, Antonio Catizzone, Laura De Carlo, Laura Carlevaris, Vittorio Di Stefano, and Alessandro Micucci. "Le trasformazioni dello spazio urbano: la quarta dimensione nella georeferenziazione dell’iconografia storica di Rome." In International Conference Virtual City and Territory. Barcelona: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2009. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7549.

Full text
Abstract:
Se si considera la componente fisica del sistema città come espressione materiale dell’insieme dei fenomeni evolutivi dei luoghi, appare evidente come la sua rappresentazione possa essere considerata come sistema di conoscenza generale in grado di manifestare una convergenza di informazioni di natura altamente eterogenea. Le vaste trasformazioni che hanno interessato le città nella storia hanno determinato una evoluzione non solo nelle modifiche morfologiche degli assetti territoriali e nella stratificazione architettonica delle strutture urbane, ma anche nella percezione e fruizione degli spazi urbani. Se si considera l’organizzazione dello spazio urbano come ambito di relazione tra gli uomini, i contributi che provengono dalle fonti bibliografiche, iconografiche e cartografiche in particolare possono consentire la ricostruzione diacronica dei tessuti urbani. Questa ricostruzione è resa possibile dalla lettura delle diverse rappresentazioni che della città sono state date nel tempo, come rappresentazioni iconografiche o pittoriche, talvolta simboliche se non addirittura metaforiche, che consentono di acquisire conoscenze dei luoghi, anche quando presentano uno scarso grado di attendibilità. L’introduzione dell’informatica nel rilevamento e nella rappresentazione cartografica e la realizzazione dei sistemi informativi territoriali hanno aperto nuove possibilità non solo nella realizzazione di database collegati e georeferenziati, che possono contenere una notevole quantità di informazioni di diversa natura progressivamente incrementabili, ma soprattutto rendendo agevoli sia le molteplici interrogazioni sia le successive elaborazioni. Lo sviluppo della cartografia digitale dalla quale si possono derivare direttamente modelli tridimensionali, si pone quindi come punto di partenza per una corretta rappresentazione della complessità del fenomeno urbano e per un ripensamento dello spazio non più sulla base di esplorazioni planimetriche, ma tramite la creazione di modelli virtuali generati in maniera più o meno automatica a partire dalla cartografia stessa. In questo senso, il modello di derivazione cartografica costituisce l’aspetto metrico-quantitativo della rappresentazione della città, aspetto che risulta tanto più esatto, obiettivo e verificabile in quanto ottenuto con strumenti che rendono le misurazioni sufficientemente attendibili. Si tratta dunque di esplorare la cartografia tridimensionale cogliendone le peculiarità e la ricchezza nella restituzione dello spazio urbano, caratteristiche, queste, che suggeriscono immediatamente di tentare di ricostruire con la stessa vivacità rappresentativa anche tutti i trascorsi storici della città o, quanto meno, di alcuni dei suoi momenti topici, con particolare attenzione alle trasformazioni di natura orografica ed edilizia. In questo quadro emergono due distinti aspetti di natura metodologica, l’uno concernente la generazione del modello urbano e le implicazioni tecniche che questo comporta (implementazione di dati, automatismi, studi tipo-morfologici, scala del modello, …), l’altro relativo all’evoluzione della città attraverso il confronto tra modelli cartografici diversi (bi e tridimensionali). La realizzazione di un modello virtuale basato sulla cartografia digitale 3D, che fotografa lo stato attuale della struttura urbana, può rappresentare la griglia tridimensionale di riferimento per una visualizzazione delle trasformazioni spaziali attuata con una procedura che ripercorre a ritroso il cammino della storia. Si tratta di riferire a questa griglia orientata sulla base di capisaldi topografici certi i dati cartografici e iconografici provenienti dalla ricerca storico-documentaria, sulla base della individuazione di elementi invarianti della struttura urbana, come assetti orografici, vuoti urbani o edifici esistenti, etc., che non hanno mutato la loro localizzazione e le loro caratteristiche morfologiche. Così concepito, il modello tridimensionale di derivazione cartografica si caratterizza per la capacità di recepire e valorizzare documenti molto diversi e non necessariamente “scientifici” ai fini di una visualizzazione interattiva della storia del singolo brano di città o del singolo edificio per valutarne le trasformazioni sul piano morfologico e dimensionale, ma anche percettivo.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
We offer discounts on all premium plans for authors whose works are included in thematic literature selections. Contact us to get a unique promo code!

To the bibliography