Dissertations / Theses on the topic 'Sistemi di controllo adattativi'

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Emiliani, Vittoria Emma Maria. "Grounding di servizi per sistemi adattativi." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/13718/.

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Abstract:
Negli ultimi anni sono nati numerosi servizi Web che implementano un nuovo tipo di approccio che rispecchiano l'insieme dei principi denominati REST. Nel creare composizioni di servizi, si necessita spesso di eseguire una serie di invocazioni verso servizi di entrambe le tecnologie sia SOAP che REST. Questa tesi si pone l'obbiettivo di fornire una rappresentazione semantica di servizi di stessa natura ma implementati sia con architettura REST che con architettura SOAP, per poter effettuare una chiamata trasparente di un servizio o dell'altro. Sono stati creati due web services di stessa natura ma con due protocolli diversi, implementati con le librerie JAX-WS e JAX-RS. E' stata creata poi una rappresentazione semantica di tali servizi, attraverso ontologie OWL-S, che avessero stesso Service, Profile e Process ma che supportassero sia un Grounding REST che uno SOAP. Tutto ciò è stato fatto per permettere quindi di poter richiamare il servizio con architettura REST piuttosto che quello con architettura SOAP in modo trasparente in base alle necessità. Per poter fare ciò, è stato necessario creare un Manager che si occupasse di leggere e interpretare le ontologie, in modo tale da poter effettuare la chiamata al servizio opportuno.
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2

Bosso, Alessandro. "Osservatore e controllore sensorless ad elevate prestazioni per propulsione elettrica di Unmanned Aerial Vehicles." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/11885/.

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Abstract:
Negli ultimi anni, tra le varie tecnologie che hanno acquisito una sempre maggiore popolarità e diffusione, una di particolare rilevanza è quella degli Unmanned Aerial Vehicles. Di questi velivoli, quelli che stanno riscuotendo maggiore successo sono i multirotori, alimentati esclusivamente da azionamenti elettrici disposti in opportune posizioni della struttura. Particolari sforzi sono stati recentemente dedicati al miglioramento di questa tecnologia in termini di efficienza e precisione, tuttavia quasi sempre si trascura la vitale importanza dello sfruttamento efficiente dei motori elettrici. La tecnica di pilotaggio adottata nella quasi totalità dei casi per questi componenti è il BLDC sensorless, anche se la struttura si dimostra spesso essere PMSM, dunque inadatta all’uso di questa strategia. Il controllo ideale per i PMSM risulterebbe essere FOC, tuttavia per l'implementazione sensorless molti aspetti scontati nel BLDC devono essere affrontati, in particolare bisogna risolvere problemi di osservazione e identificazione. Durante la procedura di avviamento, efficienti strategie di self-commissioning vengono adottate per l’identificazione dei parametri elettrici. Per la fase di funzionamento nominale viene proposto un osservatore composto da diversi componenti interfacciati tra loro tramite un filtro complementare, il tutto al fine di ottenere una stima di posizione e velocità depurata dai disturbi. In merito al funzionamento in catena chiusa, vengono esposte valutazioni preliminari sulla stabilità e sulla qualità del controllo. Infine, per provare la validità degli algoritmi proposti, vengono mostrati i risultati delle prove sperimentali condotte su un tipico azionamento per UAV, pilotato da una scheda elettronica progettata appositamente per l’applicazione in questione. Vengono fornite inoltre indicazioni sull’implementazione degli algoritmi studiati, in particolare considerazioni sull’uso delle operazioni a virgola fissa per velocizzare l'esecuzione.
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3

Grotti, Simone. "Ingegnerizzazione di sistemi software basati su schermi adattativi pervasivi." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/6396/.

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Abstract:
Ingegnerizzazione di sistemi software per schermi pervasivi che riconoscono l'attenzione degli osservatori e adattano ad essi i propri contenuti, interagendo tramite interfacce naturali. Viene proposto un framework per facilitare lo sviluppo di applicazioni che utilizzano kinect e OpenNI. Sulla base del framework realizzato viene presentato anche lo sviluppo di un prototipo per uno di questi sistemi, calato nel contesto accademico.
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Grandolfi, Mirco. "Hardware di Sistemi di Controllo Flessibile per Applicazioni Automotive." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:
Lo scopo del lavoro di tesi è stato di progettare, verificare e assemblare tre diverse schede elettroniche per il comando e controllo di sistemi automotive e industriali. La progettazione è stata sviluppata con il supporto di CAD elettronici commerciali (Altium Designer) e sono stati sviluppati parallelamente sia il progetto elettrico che meccanico dei vari sistemi. La prima scheda, chiamata Flexible Control Board (FCB), è un supporto pluri-funzione che alloggia il chip TI F2808 e 4 livelli di alimentazione. Il sistema è stato realizzato principalmente per rendere disponibili tutte le funzionalità del chip in una ampia gamma di applicazioni grazie ad una semplice connessione board-to-board. La seconda scheda, chiamata Power Layer 1 (PL1), è la prima applicazione della FCB nel settore automotive. Collegandosi alla FCB, essa contiene ponti, semi-ponti e acquisizioni che rendono l’insieme ideale per il controllo di funzioni secondarie all’interno di un veicolo elettrico quali condizionatore, freni elettrici, luci e pompe. L’ultima scheda, Interfaccia NI, è un a scheda custom per poter comandare applicazioni industriali come la tavola XY necessaria all’interno del laboratorio per studi sui processi di saldatura laser di pacchi batterie innovativi. L’utilizzo di parte delle schede su veicoli ha reso necessario particolare attenzione nel realizzare un sistema robusto, affidabile e capace di sopportare notevole stress sia meccanico che elettrico. A questo fine il sistema è stato progettato con un ampio range di ingressi ed uscite e predisposto già per un packaging adeguato per sistemi automotive. Una volta progettati e prodotti, questi componenti hanno superato con successo vari collaudati sulla parte elettrica per verificare il corretto funzionamento della componentistica hardware e del circuito. Sono state inoltre effettuate prove termiche ottenendo risultati consoni all’applicazione.
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5

Cavasin, Andrea <1995&gt. "I SISTEMI DI CONTROLLO DI GESTIONE NEL SETTORE LUXURY." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15322.

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Abstract:
I sistemi di controllo di gestione (SCG), la loro progettazione, la loro attuazione e i risultati che ne comportano sono sempre stati temi centrali nella letteratura economica fino dal secolo scorso. Diversi autori nel corso del tempo hanno cercato inizialmente di trovare una declinazione del concetto che fosse garanzia di efficacia e valida in qualunque circostanza. Sotto l’influenza della corrente di pensiero taylorista, in questa fase storica si credeva possibile delineare in maniera quanto più scientifica e razionale possibile le caratteristiche del “best way”. Successivamente invece ci si è resi conto dell’impossibilità di perseguire questo obiettivo ed il focus degli studi si è dunque spostato sull’individuazione e sullo studio delle variabili di contesto che avessero un impatto sul controllo di gestione, rendendo inapplicabile e inattuale un unico modello; è il periodo delle cosiddette “Teorie contingenti”, apparse nel panorama letterario economico già dagli anni ’60 e protrattesi con numerose varianti fino ai giorni nostri. Con l’avvenire del nuovo millennio il contesto economico di riferimento ha nuovamente cambiato le proprie caratteristiche; alcuni aspetti quali l’imprevedibilità, l’incertezza, il dinamismo e il livello di competizione sono aumentati sensibilmente e di conseguenza si è resa necessaria anche una revisione del concetto e del ruolo dei sistemi di controllo di gestione. Le tendenze più recenti hanno riguardato la ricerca e lo studio delle modalità per includere nei sistemi anche informazioni qualitative. Prima d’ora i SCG hanno sempre basato il proprio funzionamento su dati e stime numeriche, consuntive, preventive o standard; il contesto estremamente incerto e variabile nel quale però si trovano ad operare oggi le imprese hanno portato le stesse a porsi legittimi dubbi sul senso di alcune stime numeriche o, peggio, sull’assoluta impossibilità di giungere a previsioni quantitative con una sufficiente dose di attendibilità. Con la Balance Scorecard si è per la prima vola introdotto un SCG fondato anche su studi e analisi di tipo qualitativo. Lo stato dell’arte al momento è quello di una situazione intermedia tra il sistema fermamente ancorato ai numeri e un abbandono completo degli stessi per abbracciare sistemi interamente qualitativi, basati sulla credenza della sempre minor affidabilità del dato numerico. Con il presente studio si intende proporre nel dettaglio un excursus storico dell’evoluzione degli studi sul controllo di gestione, soffermandosi in particolare sulle teorie contingenti basate sulla strategia. Questo al fine di andare, in seconda battuta, a proporre un case study del sistema di controllo di gestione di un’azienda manifatturiera operante nel settore delle calzature di lusso. Dopo aver delineato nel dettaglio il funzionamento del SCG in questa realtà, l’obiettivo è quello di trarre alcune conclusioni circa la validità di alcune teorie viste nella prima parte. E’ vera la teoria contingente, basata sulla strategia, secondo cui il design di tali sistemi è stretta conseguenza delle strategie aziendali delineate? Oppure nonostante tutti gli studi contingenti, il sistema di controllo rimane ancorato alle vecchie teorie dell’one best way dando così vita ad un sostanziale isomorfismo? E ancora; è già sviluppata la predisposizione verso informazioni qualitative o continua ad essere data precedenza al dato numerico? Questi sono i principali quesiti che si mira a risolvere al termine di quest’analisi, che non punta ad elaborare nuove teorie, ma semplicemente a verificare in maniera empirica con quali linee di pensiero sia più coerente il caso di studio.
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Raggini, Lorenzo. "Sviluppo e calibrazione di sistemi di controllo per combustioni innovative." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/16426/.

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Abstract:
In questi anni, il settore di ricerca che si occupa dello studio di combustioni innovative ha ricevuto un grande impulso, al fine di sviluppare tipologie di combustione differenti e più efficienti rispetto alle tradizionali spark ignited (SI) e compression ignited (CI). Questo impulso è legato alla crescente esigenza di ridurre le emissioni di inquinanti (specie NOx) e climalteranti (CO2): da una parte, infatti, le tradizionali combustioni SI non garantiscono rendimenti sufficientemente elevati, comportando elevate emissioni di CO2, dall’altra, le combustioni CI sono implicitamente caratterizzate da elevate emissioni di NOx e di particolato. Se, quindi, le emissioni di particolato sono state drasticamente ridotte grazie all’uso dei filtri antiparticolato (DPF), è anche vero che la riduzione di NOx richiede l’impiego di sofisticati sistemi di post trattamento dei gas, comportando un notevole incremento del costo del prodotto. L’attività di tesi è dunque orientata a sviluppare strumenti che consentano la sperimentazione di combustioni innovative, basate sulla ossidazione di benzina o gasolio, e, in particolare, ha l’obiettivo di studiare e sviluppare un sistema di controllo RCP che permetta di ottenere un apparato sperimentale flessibile ed adatto per eseguire il controllo ed il test delle combustioni innovative.
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7

Franco, Filippo <1994&gt. "I sistemi di programmazione e controllo nella crisi di impresa." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/20681.

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Abstract:
Nel presente elaborato verrà presa in considerazione l’importanza dei sistemi di programmazione e controllo da utilizzare non solo in caso di crisi di impresa ma anche come propri strumenti di controllo per monitorare l’andamento dell’azienda. La presenza di una pianificazione e l’introduzione di adeguati sistemi di programmazione e controllo, consentono di monitorare in maniera costante l’andamento e lo stato di “salute” dell’azienda, al fine di poter acquisire in maniera tempestiva tutte le informazioni necessarie al processo decisionale manageriale. La presenza di tali strumenti risulta fondamentale per poter disporre di una grande quantità di dati, utili ai manager per svolgere la loro attività decisionale in tempi brevi e soprattutto in maniera compatibile con il manifestarsi degli eventi che possono, come sappiamo, incidere in maniera importante sulla stabilità della azienda stessa. Con l’attività di pianificazione, fissando obiettivi, e con quella di controllo, verificando che gli stessi obiettivi siano stati raggiunti, un’azienda può effettivamente capire l’andamento della sua attività gestionale e comprendere se e in che modo migliorarla, non solo in itinere attraverso la giustapposizione tra quanto raggiunto e quanto programmato ma anche ex post, acquisendo informazioni necessarie per apprendere, identificare e sviluppare delle scelte alternative. All’interno di questo elaborato si partirà dalla definizione del concetto di programmazione e controllo, per poi passare a quello di crisi di impresa e a come tali strumenti rappresentino un punto focale per scongiurare una crisi. Avendo svolto il tirocinio professionale all’interno di uno studio specializzato in restructuring, verrà analizzato il caso pratico di una azienda in crisi e verrà mostrato come attraverso delle assumptions sia economiche che patrimoniali sia stato possibile rielaborare un nuovo piano industriale, con proiezioni economiche e finanziarie. Nel dettaglio, all’interno del primo capitolo verrà effettuata una analisi teorica e funzionale sul concetto di programmazione e controllo come tecnica amministrativa necessaria per capire se ciò che viene messo in atto in azienda rispetti i canoni di efficienza di uso delle risorse, ed efficacia nel raggiungimento degli obiettivi prefissati; inoltre verrà effettuata una analisi sul concetto di economicità, condizione necessaria da cui deriva la capacità di una azienda di persistere nel tempo. Nel secondo capitolo, verrà analizzato il concetto di crisi di impresa analizzando sia i fattori di causa interni che esterni, dalla crisi finanziaria dei mercati all’inadeguatezza della corporate governance. Verrà preso in esame il nuovo codice della crisi di impresa, che mira a garantire il proseguimento dell’attività aziendale attraverso l’utilizzo di sistemi di programmazione e controllo mirati. Nel terzo capitolo, verranno analizzati nello specifico i vari strumenti di programmazione e controllo messi a disposizione dal nuovo codice. Da tale analisi è chiara la scelta da parte del legislatore di adottare un approccio maggiormente rivolto alla risoluzione della crisi di impresa piuttosto che alla sua disgregazione. Attraverso le varie novità introdotte nell’accordo di ristrutturazione dei debiti e nel concordato preventivo, questi strumenti possono essere messi in atto in maniera più agevole dalle imprese che si trovano in difficoltà.
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8

TALLAKI, Mouhcine. "CULTURA NAZIONALE E TRASFERIMENTO DEI SISTEMI DI CONTROLLO DI GESTIONE." Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2013. http://hdl.handle.net/11392/2388907.

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Abstract:
The relationship between national culture and Management Control System (MCS) has been well addressed in the literature on the international management. Researchers argued that culture is central and crucial to enhance our understanding of the differences in the MCS (Chow et al., 1999; D'Iribarne, 1989; Catturi 1992; Ciambotti, 2001). Therefore, it was called into question the generalizability of the MCS. Despite the non-generalizability of the MCS in the internationalized companies, companies tend to transfer their MCS from their parent company to the foreign subsidiary (Van Der Stede, 2003). Schneider (1988) argued that the parent company is interested in promoting a similar management philosophy within the group. In this context, Roth et al. (1991) deemed that having a shared management philosophy could increase efficiency, reduce communication time and contribute to the success of the corporate strategy. Moreover, the non-generalizability of MCS, caused by the relationship existing between the MCS and the cultural values, implies an adaptation of MCS to the cultural characteristics of the new context. The aim of the research is twofold; firstly, to understand how the MCS is transferred from the parent company to the foreign subsidiary. Secondly, to examine and explain how culture influences the transfer process. The research methodology chosen is qualitative with case studies. The case studies relate to Italian companies that have subsidiaries in Morocco. Italy and Morocco are chosen for this study because they represent areas with reverse positions on cultural dimensions. The research findings show that the internationalized companies are guided in their actions by institutional forces (Boussebaa et al., 2012; Prahalab and Doz, 1987; Rosenzweig and Singh, 1991; Yin and Makino, 2002; Powell and DiMaggio, 1991). The findings show also, that the choice of transfer occurs without considering the cultural elements, consequently the MCS are transferred but not internalized. The internalization process involves, as has been pointed out by Kostova and Roth 2002, the sharing of values and the similarity between the institutional contexts of the mother company and the foreign subsidiary. Therefore, neglecting the cultural factors in an internationalized context leads to the cultural conflicts, Youssfi (2011) showed that the non-consideration of cultural values involves cultural conflicts. This idea was confirmed also by the present study. In other words, cultural values are crucial key for the internalized companies to avoid the cultural conflicts. Results showed also that the parent company becomes aware of the diversity and cultural conflicts only in the second stage of the transfer process, however the behavior adopted by the company does not involve any adjustment to fit the cultural variables.
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PETRACCINI, DANIELE. "Sistemi di cottura a gas basati su tecnologie di controllo digitali." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2008. http://hdl.handle.net/11566/242349.

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De, Faveri Tobia <1992&gt. "Sistemi di supporto al controllo di gestione: il caso ETC GROUP." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13817.

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Abstract:
L'elaborato si pone l'obiettivo di analizzare e confrontare i diversi strumenti di controllo di gestione sviluppati dalla dottrina a supporto delle organizzazioni aziendali. In particolare, si sviluppa la teoria della contingenza in rapporto alla definizione di sistemi di controllo intesi come insieme o "package". Questa analisi vede come caso pratico l'attività svolta durante l'esperienza di stage presso l'azienda ETC GROUP, attiva nel settore del trading internazionale
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CUNICO, DANIEL. "Metodologie di stima e controllo per sistemi di automazione degli accessi." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2022. http://hdl.handle.net/11577/3446018.

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Abstract:
In questa tesi vengono sviluppati algoritmi di controllo e stima innovativi per applicazioni di controllo del movimento. I sistemi di automazione per gli accessi sono classici sistemi di movimentazione utilizzati in diverse aree residenziali o pubbliche per impedire accessi indesiderati o per regolare il flusso del traffico. A causa della crescente competizione industriale globale riguardante le prestazioni e l'affidabilità, la ricerca sta diventando altamente multidisciplinare, con una sempre maggiore integrazione tra meccanica, elettronica e informatica. La prima parte del lavoro di ricerca si focalizza sulla modellizzazione e identificazione di questi sistemi di movimento, che comprendono il convertitore di potenza, l'azionamento, il motore elettrico, la trasmissione meccanica e il carico. Le dinamiche di questi sistemi sono solitamente non lineari e vengono impiegati azionamenti non rigenerativi per contenere i costi di produzione, causando tuttavia una maggiore complessità nella progettazione del sistema di controllo. Per le applicazioni considerate vengono sviluppati diversi modelli e viene proposta una procedura di identificazione, che viene testata su un sistema di laboratorio appositamente costruito. Inoltre, viene proposto un approccio alla prototipazione virtuale, il cui obiettivo è quello di riprodurre e analizzare gli effetti delle scelte di progettazione. Quest’ultimo risulta particolarmente utile per testare le diverse tecniche di controllo adottate migliorando la qualità e riducendo i costi di produzione. La seconda parte della ricerca riguarda lo sviluppo di strategie di controllo con l'obiettivo di migliorare le prestazioni dei prodotti industriali. Fenomeni non lineari di attuazione come saturazioni, dead-zones, giochi meccanici o effetti di campionamento/quantizzazione, compaiono frequentemente in questi sistemi meccatronici e si sono rivelati fonte di degrado delle prestazioni e instabilità del sistema controllato. Tecniche di controllo robuste sono fondamentali per tenere in considerazione i parametri incerti del modello all'interno di un'ampia gamma di situazioni reali, ad es. a causa di variazioni delle condizioni ambientali o usura dei componenti meccanici. Inoltre, un metodo basato su feedback linearization viene utilizzato per compensare la dinamica non lineare dell'azionamento del motore e vengono proposte architetture feedforward/feedback, il cui termine di feedback è tarato tramite una formulazione basata su linear matrix inequality. I metodi di controllo sviluppati sono stati testati sui dispositivi industriali e i risultati sperimentali confermano l'efficacia dei metodi proposti, mostrando un miglioramento delle prestazioni delle applicazioni considerate. La tesi è stata sviluppata come attività di ricerca industriale in collaborazione il dipartimento R&D di BFT S.p.a. situato a Schio, Vicenza, Italia.
In this thesis, innovative control and estimation algorithms that cope with challenges in motion control applications are developed. Access automations are classical motion systems used in several residential or public areas to prevent unwanted access or to regulate traffic flow. Due to the increasing global industrial competition for performance and reliability, the research is becoming highly multidisciplinary, with an ever increasing integration of mechanics, electronics, and information technology. The first part of the research work focuses on the modeling and identification of these motion systems, which include the power converter, electric motor, drive, mechanical transmission and load. The dynamics of these systems are usually non-linear and non-regenerative motor drives are employed due to low production costs, resulting in greater complexity in the design of the control system. Several models are developed for the considered applications and an identification procedure is proposed, which is tested on a custom made laboratory system. In addition, an approach to virtual prototyping is proposed with the aim to reproduce and analyze the effects of design choices. This is particularly useful to test different control techniques, improving quality and reducing production costs. The second part of the research concerns the development of control strategies with the aim to improve the performance of the industrial products. Nonlinear actuator phenomena, such as saturations, dead-zones, backlash or sampling/quantization effects, appear frequently in mechatronic systems and have proved to be a source of performance degradation and closed-loop instability. Robust control design techniques are fundamental to take into account uncertain model parameters within a broad range of real situations, e.g. due to changes in the environmental conditions or wear of the mechanical components. Moreover, feedback linearization is used to compensate for the nonlinear dynamics of the motor drive and feedforward/feedback architectures, whose feedback term is tuned via linear matrix inequality formulation, are proposed. The developed control methods have been tested on the industrial devices and the experimental results confirm the effectiveness of the proposed methods, showing improvements in the performance of the specifically considered applications. The thesis has been developed as industrially driven research activity in collaborations with BFT S.p.a. R&D department located in Schio, Vicenza, Italy.
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Giudiceandrea, Nicola. "la fabbrica automatica e i sistemi di controllo integrati." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.

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Abstract:
Lo scopo della presente tesi è quello di illustrare alcuni dei principali strumenti messi a disposizione dai controlli automatici a servizio dell’ingegneria, in particolare analizzando la struttura generale di una fabbrica automatica e descrivendone i principali sistemi di controllo. L’elaborato è suddiviso in tre macro parti: la prima ha l’obiettivo di inquadrare quella che è la fabbrica automatica, partendo dal precedente concetto di fabbrica tradizionale fino ad arrivare alla fabbrica moderna, caratterizzata da una spinta flessibilità produttiva determinata da una politica di produzione per lotti con elevati livelli di caratterizzazione. Della fabbrica automatica viene poi approfondita l’integrazione con i calcolatori attraverso il sistema concettuale del CIM, Computer Integrated Manufacturing, e l’impiego di celle di fabbricazione flessibili, ovvero le FMS, Flexible Manufacturing System. La seconda parte è incentrata sull’analisi delle logiche di controllo impiegate all’interno di tutto il processo di progettazione e di produzione, suddivise in tre gruppi: il primo focalizzato sui sistemi per la produzione automatica, NC e DNC; il secondo sui sistemi di simulazione e testing del prodotto, CAD, CAM e CAT; il terzo sui sistemi di controllo e sviluppo dati, SCADA, MES e DCS. La terza ed ultima parte è circoscritta all’approfondimento di un particolare sistema di controllo per la gestione dei processi, ovvero sull’uso del PLC, il Controllore Logico Programmabile. Vengono analizzate le componenti fisiche che lo costituiscono, il funzionamento base, i tempi di esecuzione delle istruzioni, i criteri di scelta e di dimensionamento ed altri aspetti rilevanti. Infine è presente un esempio applicativo di alcuni aspetti sovra citati con il caso dell’azienda bolognese G.D, leader del settore delle macchine automatiche a controllo numerico per la fabbricazione e l’impacchettamento delle sigarette.
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Benfenati, Matteo. "Modellistica e controllo di forni industriali." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.

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CAPELLI, BEATRICE. "Controllo di Sistemi Multi-Robot e Interazione Uomo-Multi-Robot." Doctoral thesis, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, 2022. http://hdl.handle.net/11380/1270798.

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Abstract:
I sistemi multi-robot stanno migliorando rapidamente e grazie alle innovazioni tecnologiche diventeranno parte integrante della vita di tutti i giorni. Questo futuro è ormai vicino ed ha bisogno di nuove strategie di controllo per permettere a questi sistemi di svolgere in maniera efficiente le attività a loro assegnate e di interagire con gli operatori. In questa tesi proponiamo nuove metodologie di controllo per portare i sistemi multi-robot un passo avanti verso il loro utilizzo in applicazioni nel mondo reale e affinché diventino di uso comune. Prima di tutto abbiamo introdotto una nuova strategia per il mantenimento della connettività che può efficacemente bilanciare l'obiettivo del sistema con la necessità di avere comunicazione tra gli agenti del sistema stesso. Infatti, la maggior parte dei sistemi multi-robot ha bisogno di comunicazione tra gli agenti per poter funzionare correttamente, quindi un controllore adeguato deve tenere conto di questo aspetto. La metodologia proposta è flessibile sia in termini di tipologie di compiti che possono essere ottenuti, sia di rete di comunicazione, che può cambiare durante l'attività, ma sempre garantendo un sistema connesso. Una delle caratteristiche più utili dei sistemi multi-robot è la loro natura intrinsecamente distribuita, che permette a questi sistemi di monitorare contemporaneamente aree diverse o di misurare molteplici quantità di interesse allo stesso tempo. Questa abilità è spesso impiegata nell'ambito di compiti di coverage, in cui i robot sono dispiegati in ampie aree che non potrebbero essere monitorate, o misurate, efficacemente da un robot singolo o da operatori. Il problema del coverage è ben noto e studiato nell'ambito dei sistemi multi-robot, ma è solitamente affrontato introducendo delle ipotesi importanti. Proponiamo quindi una legge di controllo distribuita che considera le capacità di percezione limitate dei robot e che non si affida ad una rete di comunicazione. Un altro aspetto impegnativo da tenere in considerazione nel dispiegamento dei sistemi multi-robot nel mondo reale è il fatto di poter implementare leggi di controllo stabili. Da questo punto di vista, introduciamo una nuova metodologia che permette ad un sistema multi-robot di compiere il proprio obiettivo in una maniera stabile, andando ad intaccare il meno possibile l'obiettivo stesso. Questo metodo permette di implementare in maniera stabile anche una legge di controllo che potrebbe introdurre instabilità, ed eventualmente anche di poter far fronte alla presenza di ritardi e all'interazione con un ambiente sconosciuto. Infine, è trattato l'argomento dell'interazione tra uomo e sistemi multi-robot. Infatti, per poter utilizzare una moltitudine di robot al fianco degli operatori è necessario investigare come i robot possono comunicare con l'uomo. Ci siamo focalizzati sull'abilità dei sistemi multi-robot di comunicare il proprio intento ad un operatore. Questa abilità è definita come leggibilità. Abbiamo investigato se esiste la possibilità per questi sistemi di comunicare in maniera implicita il loro obiettivo, sia in termini di obiettivi spaziali, sia di obiettivi di coordinazione. Abbiamo inoltre caratterizzato come le diverse caratteristiche delle leggi di controllo possono influenzare la leggibilità.
Multi-robot systems are rapidly improving and thanks to technological innovations they will become part of our everyday life. This near future will need new control strategies for these systems to enable them to efficiently complete their tasks, and to interact with human operators. In this thesis we proposed new control strategies to take multi-robot systems one step forward towards their applications in real world and their common usage. First of all, we introduced a novel strategy for connectivity maintenance that can efficiently mediate between the task of the system and the need of communication among the agents of the system. In fact, most of the time a multi-robot system needs communication among its agents in order to work properly, hence a proper controller should consider this aspect. The proposed methodology is flexible, both in terms of type of tasks that can be achieved and of communication network, which can change during the task, always ensuring connectivity. One of the most useful features of multi-robot systems is their intrinsic distributed nature, which enables them with the ability of simultaneously monitor different areas, or measure different quantities of interest. This ability is usually used in coverage tasks, where the robots are deployed in a large area that could not be monitored, or measured, efficiently by a single robot or by human operators. Coverage is a well-known and well studied problem for multi-robot systems, but it is usually studied under mild assumptions. Hence, we proposed a distributed coverage control law that considers the limited sensing range of robots and does not rely on a communication network. Another challenging aspect of deploying multi-robot systems in real world is to provide them stable control laws. In this aspect, we introduced a novel methodology that enables a multi-robot systems to achieve its task in a stable manner, minimally changing the primary task. This method allows us to implement control law that may lead to instability in a safe manner, and eventually to deal with delays and interaction with unknown environments. Finally, the topic of human-multi-robot interaction is faced. In fact, in order to deploy a multitude of robots along with operators, we need to investigate how robots can exchange information with humans. We focused on the ability of a multi-robot system to communicate its intention to a human operator. This ability is defined as legibility. We studied if these systems can communicate in an implicit manner their objective, both in terms of spatial goal and coordination objective. Furthermore, we characterized how the different characteristic of control laws can affect legibility.
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Borgognoni, Raffaele. "Analisi di sistemi di controllo d'assetto basati su ruote di momento per applicazioni Cubesat." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/18063/.

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Abstract:
Studio di dimensionamento per un sistema ADCS per CubeSat basato su ruote di momento. Vengono definiti i principali requisiti di missione; vengono analizzate e modellate le coppie di disturbo esterne; vengono eseguiti calcoli di dimensionamento preliminare per ruota e motore. Infine viene simulato il funzionamento del sistema ottenuto. Sono stati ricavati risultati per diversi scenari.
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Campanini, Viola. "Indagine preliminare sull’uso di sistemi di riconoscimento vocale per il controllo di robot industriali." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:
Il riconoscimento vocale è una tecnologia in crescente sviluppo anche per applicazioni in ambito industriale, permettendo agli operatori umani di impartire comandi a macchine automatiche per l’esecuzione immediata di funzioni prioritarie. È, infatti, uno strumento che permette di svincolare l’uomo dall’uso di interfacce hardware, quali teach pendant o tastiere, rendendo più comodo e veloce l’inserimento dei comandi nei controller di macchine automatiche e/o robot. Nonostante le grandi potenzialità che può offrire, il riconoscimento vocale non risulta tuttavia ancora diffuso in ambito industriale, essendo necessari ulteriori sviluppi tecnologici per renderlo uno strumento efficiente, robusto ed affidabile. L’obbiettivo di questa tesi è effettuare uno studio preliminare sulle effettive possibilità e modalità di implementazione di questa tecnologia per il comando vocale di un robot industriale; in particolare, questo studio sarà focalizzato sull’applicazione di un sistema di riconoscimento vocale per il controllo di un robot antropomorfo. Per raggiungere questo obbiettivo, verrà, dapprima, condotta una ricerca di tipo tecnico-scientifico, per conoscere lo stato dell’arte dei sistemi di riconoscimento vocale disponibili sul mercato, apprenderne metodologie di implementazione e rilevarne eventuali criticità. Anche in funzione dell’esito della ricerca, verrà poi definita una strategia che permetta l’implementazione di un sistema di riconoscimento vocale su un manipolatore industriale disponibile presso un laboratorio di ricerca condiviso da un’azienda operante nel settore dell’automazione con l’Università di Bologna. Infine, sulla base dei risultati ottenuti da prove preliminari, verranno tratte opportune conclusioni in merito alla fattibilità, alle potenzialità e ad eventuali criticità relative all’implementazione di un sistema di comando vocale per l’applicazione di riferimento, tracciando così la strada per possibili sviluppi futuri.
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Menni, Manuel. "Valutazione comparativa di sistemi per l'implementazione di algoritmi di controllo con metodologia Rapid Control Prototyping." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
Con il seguente elaborato si intende fornire uno strumento per la scelta di un prodotto che permetta l'implementazione di algoritmi di controllo con metodologia Rapid Control Prototyping. Gli elementi forniti sono: la definizione della struttura di questi sistemi e le svariate possibilità che ci vengono fornite dai diversi prodotti presi in considerazione durante la valutazione.
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Solfanelli, Francesco. "Modelli di supporto decisionale per i sistemi di controllo: un'applicazione ai processi di produzione biologica." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2009. http://hdl.handle.net/11566/242120.

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Bellati, Sara <1990&gt. "L'Organizzazione Internazionale del Lavoro: Core Labour Standards e sistemi di controllo." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/5288.

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Abstract:
La tesi si occupa dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), organismo internazionale che si dedica alla promozione e diffusione dei diritti dei lavoratori. La tesi inizialmente fornisce un riepilogo storico e strutturale dell'Organizzazione, per poi passare all'analisi dei diritti fondamentali riconosciuti ai lavoratori nel mondo e agli strumenti ideati per la loro protezione. Successivamente, ci si concentra sulle attività di controllo predisposte dall'OIL per vigilare sull'applicazione da parte degli stati membri di Convenzioni e Raccomandazioni. Infine, è stato approfondito il caso cinese al fine di valutare se e come il paese ha saputo rispettare gli obblighi che discendono dall'essere membro dell'OIL.
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Nilvetti, Fabio. "Controllo delle vibrazioni mediante l'uso di PAC (Programmable Automation Controller)." Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2012. http://hdl.handle.net/10556/368.

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Abstract:
2010 - 2011
Con l'espressione `Vibration Control' si intende l'insieme delle tecniche e dei dispositivi che consentono di mitigare in modo rapido, a dabile e preciso le vibrazioni di macchine o strutture, dovute al loro stesso funzionamento o a causa di forze esterne. Nella realizzazione dei sistemi di controllo delle vibrazioni assumono oggi primaria rilevanza sul piano tecnico ed economico l'hardware impiegato. Attuatori elettrici e oleodinamici, dispositivi passivi,sensori, convertitori elettronici e unit a di controllo rappresentano una parte fondamentale di tali sistemi e ne influenzano largamente le prestazioni. Il contributo del singolo componente alle prestazioni complessive del controllo è tuttavia valutato compiutamente solo se ci si pone in un'ottica di sistema, nella quale le mutue interazioni tra componenti elettronici, parti meccaniche e algoritmi di controllo trovano la loro corretta sintesi. Nei sistemi di controllo delle vibrazioni, è decisiva la scelta del `controller'. Scopo del presente lavoro e stato appunto quello di sviluppare un sistema di controllo delle vibrazioni che coniughi le diverse esigenze di precisione, determinismo e elevata velocità di servo-aggiornamento, tipiche di un circuito stampato, alle esigenze di flessibilità ed economicità, tipiche delle soluzioni basate su DSP, e alle elevate capacità di calcolo tipiche di un pc. Per far ciò il ruolo di controller e a dato ad un dispositivo PAC (Programmable Automation Controller) basato su tecnologia FPGA (Field Programmable GateArray) che consente di codifcare, in modo rapido, le funzionalit a richieste al controllo su un dispositivo programmabile di tipo hardware e per questo dalle prestazioni paragonabili a quelle di un circuito stampato. With the expression `Vibration Control' refers to the set of techniques and devices that let you mitigate quickly, reliably and accurately the vibrations of machines or structures, due to themselves operation or due to external forces. In the implementation of vibration control systems today assume pri- mary importance, in the technical and economic terms, the hardware used. Electrical and hydraulic actuators, passive devices, sensors, electronic con- verters and control units are a fundamental part of these systems and they greatly a ects on the performance. In systems of vibration control, is decisive the choice of the controller. The purpose of this work was to develop a system of vibration control which combines the various requirements of precision, determinism and high-speed servo-update, typical of a printed circuit board, the exibility and economy typical of solutions based on DSP, and high computing power of a typical PC. To do this, the role of controller is assigned to a device (PAC programma- ble automation controller) based on technology FPGA (Field Programmable Gate Array) which allows to encode, quickly, the required functionalities to the control, on a programmable hardware device and for this with perfor- mance comparable to that of a printed circuit board. [a cura dell'autore]
X n.s.
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Caselli, Gabriele. "Progetto e sviluppo di un banco di prova per sistemi di determinazione e controllo d'assetto di CubeSat." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/11229/.

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Abstract:
Progettazione di dettaglio di un banco di prova per testare sistemi ADCS per CubeSat: Alma Test-Bed. Ci si è concentrati sul progetto di un primo nucleo di AlmaTB in grado di testare il controllo di tipo magnetico. Fanno parte di AlmaTB una gabbia di Helmholtz, un air-bearing system, un CubeSat di test, un metrology system. La gabbia di Helmholtz è un apparato costituito da tre coppie di bobine, una per ogni asse spaziale, che serve ad annullare il campo magnetico locale e simulare quello che si troverà in orbita attorno alla Terra. Un software ricava i dati del campo magnetico terrestre da modello IGRF a determinate coordinate e quota e fornisce agli alimentatori del set di bobine l'indicazione della corrente da distribuire. L'air-bearing system è un cuscinetto d'aria generato da un compressore che serve a ricreare le caratteristiche condizioni dell'ambiente spaziale di microgravità e attrito quasi-zero. Il CubeSat di test sarà montato su questo sistema. Il CubeSat di test, nella prima versione di AlmaTB, contiene i sensori e gli attuatori di tipo magnetico per determinare e controllare l'assetto di un nanosatellite. Il magnetometro presente all'interno è utilizzato anche come controllo del funzionamento della gabbia di Helmholtz. Il metrology system traccia i movimenti e l'inclinazione del CubeSat. Questo fornisce il riferimento di assetto vero, in modo da capire se il sistema ADCS lavora correttamente. Una volta che il banco di prova sarà completato e operativo sarà possibile testare algoritmi di determinazione e controllo di assetto che utilizzano diversi dispositivi tra sensori e attuatori disponibili nel mock-up. Su una workstation sono installati i software di controllo ed elaborazione dati. Si è scelto di procedere con un approccio di tipo "chiavi in mano", cioè scegliendo, quando disponibile, sistemi già completi e disponibili sul mercato. La prima versione di AlmaTB nasce dall'importante, vasto lavoro di matching tra i diversi apparati.
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Candini, Gian Paolo <1979&gt. "Sviluppo di un sistema miniaturizzato per il controllo real-time di assetto di nano e microsatelliti." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amsdottorato.unibo.it/4455/1/candini_gian_paolo_tesi.pdf.

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Abstract:
Microsatelliti e nanosatelliti, come ad esempio i Cubesat, sono carenti di sistemi integrati di controllo d’assetto e di manovra orbitale. Lo scopo di questa tesi è stato quello di realizzare un sistema compatibile con Cubesat di una unità, completo di attuatori magnetici e attuatori meccanici, comprendente tutti i sensori e l’elettronica necessaria per il suo funzionamento, creando un dispositivo totalmente indipendente dal veicolo su cui è installato, capace di funzionare sia autonomamente che ricevendo comandi da terra. Nella tesi sono descritte le campagne di simulazioni numeriche effettuate per validare le scelte tecnologiche effettuate, le fasi di sviluppo dell’elettronica e della meccanica, i test sui prototipi realizzati e il funzionamento del sistema finale. Una integrazione così estrema dei componenti può implicare delle interferenze tra un dispositivo e l’altro, come nel caso dei magnetotorquer e dei magnetometri. Sono stati quindi studiati e valutati gli effetti della loro interazione, verificandone l’entità e la validità del progetto. Poiché i componenti utilizzati sono tutti di basso costo e di derivazione terrestre, è stata effettuata una breve introduzione teorica agli effetti dell’ambiente spaziale sull’elettronica, per poi descrivere un sistema fault-tolerant basato su nuove teorie costruttive. Questo sistema è stato realizzato e testato, verificando così la possibilità di realizzare un controller affidabile e resistente all’ambiente spaziale per il sistema di controllo d’assetto. Sono state infine analizzate alcune possibili versioni avanzate del sistema, delineandone i principali aspetti progettuali, come ad esempio l’integrazione di GPS e l’implementazione di funzioni di determinazione d’assetto sfruttando i sensori presenti a bordo.
Microsatellites and nanosatellites, such as Cubesat, usually lack of integrated orbital maneuver and attitude control systems. The aim of this thesis has been to realize a control system compatible with 1U Cubesat, integrating magnetic control, mechanical actuators and all needed sensors and electronics for their functioning, creating a device fully independent from the hosting spacecraft, capable to both autonomous and ground controlled operations. In this thesis the numerical simulation campaigns to validate the technical choices are described, together with the development of the electronics and mechanical structure, with the prototype tests and the final system characteristics. Such extreme integration may generate interferences between different devices, such as magnetotorquer and magnetometers. These effects have been studied and evaluated, verifying their amplitude and the validity of the design. Since the project is based on off-the-shelf components and ground electronics, after a brief theoretical introduction on space effects on electronic components, a fault-tolerant system based on newly developed theories has been described. This system has been designed, built and tested, verifying the possibility to realize a reliable digital controller for the attitude control system capable to resist to the space environment. Some advance versions of the control system have also been defined, describing the main characteristics, such as an integrated GPS or the implementation of attitude determination functions using the onboard sensors.
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Candini, Gian Paolo <1979&gt. "Sviluppo di un sistema miniaturizzato per il controllo real-time di assetto di nano e microsatelliti." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amsdottorato.unibo.it/4455/.

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Abstract:
Microsatelliti e nanosatelliti, come ad esempio i Cubesat, sono carenti di sistemi integrati di controllo d’assetto e di manovra orbitale. Lo scopo di questa tesi è stato quello di realizzare un sistema compatibile con Cubesat di una unità, completo di attuatori magnetici e attuatori meccanici, comprendente tutti i sensori e l’elettronica necessaria per il suo funzionamento, creando un dispositivo totalmente indipendente dal veicolo su cui è installato, capace di funzionare sia autonomamente che ricevendo comandi da terra. Nella tesi sono descritte le campagne di simulazioni numeriche effettuate per validare le scelte tecnologiche effettuate, le fasi di sviluppo dell’elettronica e della meccanica, i test sui prototipi realizzati e il funzionamento del sistema finale. Una integrazione così estrema dei componenti può implicare delle interferenze tra un dispositivo e l’altro, come nel caso dei magnetotorquer e dei magnetometri. Sono stati quindi studiati e valutati gli effetti della loro interazione, verificandone l’entità e la validità del progetto. Poiché i componenti utilizzati sono tutti di basso costo e di derivazione terrestre, è stata effettuata una breve introduzione teorica agli effetti dell’ambiente spaziale sull’elettronica, per poi descrivere un sistema fault-tolerant basato su nuove teorie costruttive. Questo sistema è stato realizzato e testato, verificando così la possibilità di realizzare un controller affidabile e resistente all’ambiente spaziale per il sistema di controllo d’assetto. Sono state infine analizzate alcune possibili versioni avanzate del sistema, delineandone i principali aspetti progettuali, come ad esempio l’integrazione di GPS e l’implementazione di funzioni di determinazione d’assetto sfruttando i sensori presenti a bordo.
Microsatellites and nanosatellites, such as Cubesat, usually lack of integrated orbital maneuver and attitude control systems. The aim of this thesis has been to realize a control system compatible with 1U Cubesat, integrating magnetic control, mechanical actuators and all needed sensors and electronics for their functioning, creating a device fully independent from the hosting spacecraft, capable to both autonomous and ground controlled operations. In this thesis the numerical simulation campaigns to validate the technical choices are described, together with the development of the electronics and mechanical structure, with the prototype tests and the final system characteristics. Such extreme integration may generate interferences between different devices, such as magnetotorquer and magnetometers. These effects have been studied and evaluated, verifying their amplitude and the validity of the design. Since the project is based on off-the-shelf components and ground electronics, after a brief theoretical introduction on space effects on electronic components, a fault-tolerant system based on newly developed theories has been described. This system has been designed, built and tested, verifying the possibility to realize a reliable digital controller for the attitude control system capable to resist to the space environment. Some advance versions of the control system have also been defined, describing the main characteristics, such as an integrated GPS or the implementation of attitude determination functions using the onboard sensors.
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Casadei, Nicola. "Sistemi di Visione Artificiale: sviluppo di un prototipo per il controllo qualità nella produzione di Gobos." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/14715/.

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Abstract:
Il controllo della qualità è un passaggio fondamentale del processo produttivo industriale. Le aziende sono sempre più interessate a migliorare e ottimizzare questa fase, utilizzando anche le più moderne tecnologie. L'elaborato presenta la progettazione e la realizzazione di un Sistema di Visione Artificiale utilizzato per il controllo qualitativo. Inizialmente viene descritto il problema da risolvere, illustrando il contesto industriale e i difetti da individuare. Successivamente, il Sistema viene delineato in ogni sua parte: dai componenti fisici utilizzati agli algoritmi di Visione Artificiale implementati. Infine sono presentati i risultati ottenuti. Questi sono stati presentati al cliente finale e giudicati efficienti rispetto al problema da risolvere.
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Bignucolo, Fabio. "Il controllo delle reti attive di distribuzione." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2009. http://hdl.handle.net/11577/3426853.

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Abstract:
Within the energy landscape, both in the national and international context, a drastic revolution in the electrical power system management strategy is in progress. The ongoing trend leads to a gradual decentralization of energy production, which tends to be allocated close to the load in medium or small scale plants connected to Medium Voltage (MV) and Low Voltage (LV) distribution networks. In this perspective, the Distributed Generation (DG) is one of the emerging technologies, presenting significant benefits in particular related to the ability to exploit locally available energy resources like renewables or cogeneration. However, an increased penetration of DG plants in present distribution networks introduces some unavoidable implications in the way the networks are nowadays operated. The current connection and management methods, in fact, may induce heavy restrictions on the generable power or significant investments finalized to a complete modernization of the network. Increasing the DG penetration level, distributors necessary need to adopt new techniques for an appropriate control and regulation of the distribution systems, in order to maximize the DG penetration and simultaneously ensure adequate standards in terms of reliability, safety and quality of supply. The distribution networks, initially thought and now performed for a purely passive use, will be gradually translated into intelligent (smart), reliable, sustainable and economic systems. New operational strategies based on an active management of distribution networks are called to face and solve some structural problems induced by local generators, for example the voltage monitoring and regulation at each node both through set point references and price signals, the network and users controllability in normal, emergency and fault conditions and the protection effectiveness in presence of bidirectional power flow. In this context, new procedures and algorithms able to achieve these objectives, maximizing the system benefits introduced by DG plant connection and minimizing the problems resulting from the randomness of the active and passive users behavior, have been developed. Since the achievement of a proper monitoring of the network operational state will probably be a distributor cost, innovative tools to ensure a greater level of accuracy in the estimation of parameters associated with different plants on the system are required. Two solutions are developed to be used in alternative or integrated way, basing on load modeling, discrete communications from remote generation units and on-line voltage measurements optimally allocated into the field. At the same time, two strategies for the management of active distribution networks have been developed. The first, applicable in a short-term prospect, is based on a set point remote regulation activated on DGs in order to maximize their active power injections and at the same time to optimize the voltage regulation and the local compensation of reactive exchanges, aiming to achieve a global reduction of distribution losses. The latter, focused on a medium-long perspective, is based on a transparent computation of a price signal in a local active and reactive energy market, aimed to obtain a technical and economic optimization of the behaviors of active and passive price sensitive users. Island operation and economic evaluations of network reinforcement and regulation costs are obtainable implementing the developed tools.
All’interno del panorama energetico nazionale e internazionale è in corso un graduale mutamento della strategia di gestione del sistema elettrico. La tendenza avviata conduce ad una progressiva decentralizzazione della produzione, che tende ad essere allocata in impianti di taglia medio-piccola posti in prossimità dei carichi e allacciati alle reti di distribuzione in Media Tensione (MT) e Bassa Tensione (BT). In questo contesto, la Generazione Distribuita (GD) è una delle realtà impiantistiche emergenti, in quanto prospetta notevoli vantaggi e possibilità, legati in particolare alla capacità di sfruttamento di risorse sparse sul territorio, sia di tipo rinnovabile che a fonte tradizionale (a limitato impatto ambientale), per lo più realizzate in assetto cogenerativo. Tuttavia, l’aumento della penetrazione di GD nelle attuali reti di distribuzione introduce alcune inevitabili implicazioni nelle modalità di esercizio delle reti stesse. L’attuale criterio di allacciamento e gestione, infatti, comporterebbe necessariamente pesanti limitazioni alla potenza iniettabile oppure ingenti investimenti per un completo ammodernamento della rete. Si rende dunque necessaria l’adozione di nuove tecniche di controllo e gestione della rete di distribuzione finalizzate a massimizzare la penetrazione di GD garantendo contestualmente standard adeguati in termini di affidabilità, sicurezza e qualità del servizio di connessione e di fornitura dell’energia elettrica. La rete di distribuzione, inizialmente pensata e attualmente esercita per un esercizio puramente passivo, dovrà quindi trasformarsi gradualmente in un sistema intelligente (smart), affidabile, sostenibile ed economico. Le principali problematiche che si riscontrano nella realizzazione di una gestione attiva della rete di distribuzione in presenza di GD sono rappresentate dalla necessità di controllare la tensione ad ogni nodo, di verificare il funzionamento degli impianti di rete e di utenza, di adottare nuove modalità di protezione operanti anche in presenza di bidirezionalità nei flussi di potenza e nei contributi alle correnti di guasto e infine di monitorare gli impianti connessi al sistema di distribuzione, in particolar modo le unità GD. Per raggiungere tali obiettivi sono necessarie strategie di monitoraggio e gestione delle risorse distribuite, al fine di massimizzare i benefici al sistema introdotti dall’allacciamento di impianti GD e allo stesso tempo minimizzare le problematiche conseguenti alla aleatorietà del comportamento delle utenza attive e passive connesse. Poiché il corretto monitoraggio delle condizioni operative della rete sarà probabilmente onere del distributore, tale soggetto dovrà adottare strumenti in grado di garantire un maggiore livello di accuratezza nella stima dei parametri fondamentali associati ai diversi impianti del sistema. Sono proposte due soluzioni, sviluppabili in modo alternativo o integrato, basate sull’utilizzo di tecniche di modellazione del carico, di comunicazioni discrete da parte delle unità di produzione e di misurazioni on-line ottimamente allocate provenienti dal campo. Al contempo, sono state sviluppate due strategie per la supervisione e la gestione delle reti: la prima, applicabile sul medio-breve periodo, si basa sull’invio di set-point agli impianti al fine di massimizzare la produzione iniettabile in rete e ottimizzare al contempo la regolazione della tensione e la compensazione locale degli scambi reattivi; la seconda, incentrata in un’ottica di medio-lungo periodo, basata sull’ottimizzazione del comportamento delle utenze attive e passive che vengono rese sensibili ad un segnale di prezzo nodale a mezzo di meccanismi di mercato locale, con la possibilità di esercire e auto sostenere in isola porzioni del sistema di distribuzione.
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Zamagna, Luca. "Impiego di Reti Neurali in Sistemi Autoadattativi per il Controllo della Combustione." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022.

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Abstract:
Il continuo incremento della potenza specifica per unità di cilindrata dei motori a combustione interna, soprattutto nelle competizioni, sta costringendo i costruttori allo sviluppo di calibrazioni motore sempre più sofisticate e capaci di adattarsi dinamicamente alle varie delle condizioni di utilizzo. Data la complessità raggiunta da certe logiche di gestione motore, risulta molto difficile gestire modelli fisici capaci di funzionare in tempo reale. Tale difficoltà permangono anche considerando il funzionamento del sistema al banco del motore, dove la potenza di calcolo è decisamente maggiore di quanto non sia a bordo veicolo. Questo progetto di tesi ha come scopo finale quello di implementare un sistema di controllo della combustione con logica multi-obbiettivo, che offra la possibilità; di automatizzare e velocizzare modifiche alla mappatura motore di una nuova macchina funzionante in tempo reale al banco. Più in generale il sistema dovrà essere in grado di adattare i parametri di centralina, partendo da una calibrazione di base, ad una qualsiasi modifica nel modo di funzionare del motore, ottimizzando le prestazioni e contenendo lo stress dei componenti meccanici. Il principale obbiettivo perseguito dal sistema nella ricerca di MFB50_target consiste nella massimizzazione della coppia erogata dal motore, sempre rispettando i limiti di affidabilità imposti sulla massima pressione raggiunta all’interno del cilindro e sulla massima temperatura generata allo scarico. Per alleggerire il compito svolto dal calcolatore la strategia utilizzata comprende l’implementazione di un modello a scatola nera basato su reti neurali. Per queste ultime è stato realizzato, prima un training supervisionato offline, e successivamente è stata implementata una strategia in grado di aggiornare in tempo reale i diversi parametri (pesi e biases) della rete neurale in base alle nuove condizioni di funzionamento del motore.
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Melone, Raffaele. "Analisi bibliografica delle tecniche di input shaping nel controllo del moto di sistemi servo-controllati." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/24238/.

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Abstract:
Il controllo del moto nei sistemi servo-controllati beneficia della modellazione degli input in ingresso, cioè il cosiddetto input shaping. Questa tecnica, indipendente dal segnale di uscita, filtra le frequenze del comando di origine che tendono a far vibrare il sistema, permettendo di minimizzare la vibrazione residua. Affinché il treno di impulsi, imposto dall’input shaper, sia sufficientemente performante, devono essere rispettate diverse equazioni di vincolo, tra le quali spiccano i parametri fondamentali associati alla robustezza nei confronti degli errori di modellazione. L’obiettivo di questo studio è, dapprima, quello di fare luce sull’origine di questa tecnica, per poterne comprendere l’evoluzione nell’arco degli ultimi cinquanta anni. A ciò segue una formulazione teorica delle diverse tecniche di applicazione di tale metodo, riassumendone le principali complessità. Dopo aver analizzato un esempio sperimentale incentrato sul contenimento degli errori di stampa in una stampante 3D, si prosegue descrivendo due dei macro-settori di maggiore diffusione, focalizzando l’attenzione sulle potenziali problematiche, successivamente analizzate in dettaglio, che l’utilizzo dell’input shaping introduce in alcuni processi operativi, sia in campo industriale che nell’interazione uomo-robot. Dal seguente lavoro di tesi si evince che l’input shaping è una tecnica di controllo di tipo feedforward che, opportunamente implementata, porta significativi miglioramenti in moltissime applicazioni; pur risultando talvolta di difficile implementazione, essa è versatile, e mostra risultati soddisfacenti in termini di sicurezza e precisione della specifica operazione che si sta effettuando. Dai paragoni con le tradizionali tecniche di controllo delle vibrazioni per tali sistemi, si dimostra quanto ampio sia il margine di miglioramento agendo sui relativi punti deboli.
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Favrin, Alberto <1994&gt. "EVOLUZIONE DEL RUOLO DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE NELL'AMBITO DEI SISTEMI DI CONTROLLO INTERNO NELLE IMPRESE DI ASSICURAZIONI." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13844.

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Abstract:
LA TESI E' INCENTRATA NELLO SVILUPPARE IL RUOLO DEL CDA DELLE IMPRESE ASSICURATIVE NELL'AMBITO DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI. LO SCOPO PRINCIPALE E' QUELLO DI SOTTOLINEARE LE DIFFERENZE E LE INNOVAZIONI CHE SONO STATE APPORTATE NEGLI ULTIMI ANNI IN QUESTO AMBIENTE.
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Leoni, Elia. "Piano di controllo SDN per la composizione dinamica di funzioni di rete virtuali." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/10128/.

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Abstract:
Il documento analizza i vantaggi introdotti nel mondo delle telecomunicazioni dai paradigmi di Software Defined Networking e Network Functions Virtualization: questi nuovi approcci permettono di creare reti programmabili e dinamiche, mantenendo alte le prestazioni. L’obiettivo finale è quello di capire se tramite la generalizzazione del codice del controller SDN , il dispositivo programmabile che permette di gestire gli switch OpenFlow, e la virtualizzazione delle reti, si possa risolvere il problema dell’ossificazione della rete Internet.
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Cesari, Nicola. "Installazione e controllo di un motore Fiat 0.9 TwinAir." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/16562/.

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Abstract:
Nell'elaborato si descrive il processo di installazione di un TwinAir 0.9 al banco di una sala prove e le relative preblematiche riscontrate. Si da, poi, una descrizione del propulsore, con particolare attenzione alle novità da esso introdotte, come ad esempio il sistema VVA, e si propone una sintesi del sistema di controllo e dei diversi modelli implementabili. Si presenta, infine, la descrizione accurata dei segnali emessi dai sensori del motore e degli attuatori che lo equipaggiano, in modo da delineare gli effetti input e output di centralina.
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Casadei, Lelli Francesco. "Progetto e implementazione di un sistema di controllo per applicazioni di localizzazione." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/14345/.

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Abstract:
Il progetto Localisation of Objects in Space throught RF Tags (d’ora in avanti abbreviato in LOST), nasce in risposta a un bando della European Space Agency (ESA) per la realizzazione di un sistema di localizzazione a radiofrequenza da installare sulla International Space Station (ISS), ed è frutto della collaborazione fra l’Università di Bologna e la Université Catholique de Louvain. Il sistema deve essere basato sulla radiofrequenza per poter operare in ambienti chiusi (viene quindi escluso un sistema basato sul GPS) e per poter localizzare un oggetto anche in assenza di contatto visivo (che è necessario invece per i sistemi ottici). Gli ambienti della ISS sono infatti ristretti e le condizioni di microgravità favoriscono la dispersione degli oggetti non ancorati nella stanza. Il tema focale di questo elaborato è la Control Interface, di cui verrà analizzato il ruolo all’interno del sistema, i protocolli utilizzati per comunicare con gli altri componenti e con l’unità centrale, le caratteristiche tecniche e le criticità. Verranno inoltre illustrati i passi che hanno portato alla sua implementazione, verrà descritto il funzionamento del codice e mostrati i risultati del lavoro svolto. Un capitolo sarà dedicato a una breve spiegazione del funzionamento e dell’architettura dell’intero sistema LOST, in modo da contestualizzare i segnali e il funzionamento della Control Interface. Sarà inoltre presentata l’interfaccia grafica, appendice di quella per gestire la Central Unit, realizzata per impostare i parametri della Control Interface e rendere più veloci e immediati i test e le calibrazioni del sistema. Infine verranno analizzati i problemi riscontrati durante la realizzazione della Control Interface e le soluzioni a tali problemi, verrà indicata la caratterizzazione temporale dei segnali prodotti dalla CI ed esposte le prestazioni raggiunte dal prototipo del sistema LOST.
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Guarino, Marco. "Controllo ultra-low power di un modulatore back-scattering per applicazioni di localizzazione in sistemi RFID." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/11211/.

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Abstract:
In questa tesi viene elaborata un'applicazione ultra-low power (ULP) basata su microcontrollore, per implementare la procedura di controllo di diversi circuiti di un tag RFID. Il tag preso in considerazione è pensato per lavorare in assenza di batteria, da cui la necessita' di ridurre i consumi di potenza. La sua attivazione deve essere inoltre comandata attraverso un'architettura Wake up Radio (WuR), in cui un segnale di controllo radio indirizza e attiva il circuito. Nello specifico, la rete di decodifica dell'indirizzo è stata realizzata mediante il modulo di comunicazione seriale del microcontrollore. Nel Capitolo 1 verrà introdotto il tema dell'Energy Harvesting. Nel Capitolo 2 verrà illustrata l'architettura del sistema nel suo complesso. Nel Capitolo 3 verrà spiegato dettagliatamente il funzionamento del microcontrollore scelto. Il Capitolo 4 sarà dedicato al firmware implementato per svolgere le operazioni fondamentali imputate al micro per i compiti di controllo. Verrà inoltre introdotto il codice VHDL sviluppato per emulare l'output del modulo WuR mediante un FPGA della famiglia Cyclone II. Nel Capitolo 5 verrà presentata una stima dei consumi del microcontrollore in funzione dei parametri di configurazione del sistema. Verrà inoltre effettuato un confronto con un altro microcontrollore che in alcune condizioni potrebbe rappresentare iun'alternativa valida di progetto. Nei Capitoli 6 e 7 saranno descritti possibili sviluppi futuri e conclusioni del progetto. Le specifiche di progetto rilevanti della tesi sono: 1. minimo consumo energetico possibile del microcontrollore ULP 2. elevata rapidità di risposta per la ricezione dei tag, per garantire la ricezione di un numero maggiore possibile di indirizzi (almeno 20 letture al secondo), in un range di tempo limitato 3. generazione di un segnale PWM a 100KHz di frequenza di commutazione con duty cycle 50% su cui basare una modulazione in back-scattering.
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Turcutto, Sonia. "Analisi dei sistemi di pianificazione e controllo di aziende Make to Order. Il caso Tecnoplast infissi." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
Negli ultimi anni, sul mercato, si è assistito ad una significativa crescita della pressione competitiva insieme ad una sempre maggiore attenzione, da parte delle imprese, a realizzare prestazioni superiori a quelle dei propri competitors. La preoccupazione principale della maggior parte delle aziende è quella di ricercare modi per essere sempre più competitivi sul mercato. Inoltre, a causa della riduzione delle barriere del mercato, l’elemento legato alla ricerca di una maggior produttività in ambiente lavorativo è diventato sempre più pressante. Questa pressione per avere una produzione sempre migliore, non ha coinvolto solamente il settore che produce beni con alti volumi e per lo più standard, ma ha anche colpito le aziende che operano su commessa (make to order) In questa tesi si analizzeranno i sistemi di PPC maggiormente utilizzati facendo prima un’introduzione al contesto Make To Order. Nel primo capitolo quindi verrà presentato il contesto in cui operano le aziende make to order e le principali caratteristiche/criticità di queste aziende. Nel secondo capitolo si proporrà una revisione letteraria sul tema dei vari sistemi PPC attualmente in uso nel mercato attuale, illustrando i vantaggi e gli svantaggi nell’essere applicati in aziende make to order. Nel terzo capitolo verrà illustrata l’azienda e si discuterà delle analisi condotte, evidenziando le principali criticità riscontrate. Successivamente nel quarto capitolo si procederà con la presentazione delle soluzioni che l’azienda stà mettendo in atto o che intende mettere in atto nel futuro, al fine di migliorarsi per poter competere in modo più efficiente nell’attuale mercato Italiano. Infine il quinto capitolo, terminerà la tesi in esame e sarà oggetto di discussioni.
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ROSSETTI, MATTIA. "Un approccio meccatronico per la progettazione e lo sviluppo di sistemi di controllo in asservimento visivo." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2015. http://hdl.handle.net/10446/51779.

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Abstract:
Modern robots and mechatronic systems are equipped with a large number of sensors which give them the possibility to accomplish complex tasks. In recent years the integration of robots and vision system has become critical to improve machinery productivity and versatility. Nevertheless, the most widely used approach is still the "look then move" fashion, in which the vision system simply supports a manipulator without taking part in the robot control task. An alternative technique that allows to merge the vision task and the control one is named "visual servoing" or "vision in the loop". Following this approach, a visual-feedback loop can be added to the standard manipulator control loop in order to drive the robot directly with the information coming from the vision system. This further controller brings a lot of benefits including: (i) a general increase of the accuracy of the subsystem and its robustness towards environment noise and changes; (ii) the capability to follow fast moving objects; (iii) the possibility to adapt the system to different situations and tasks. On the contrary hand, designing and developing an efficient and robust visual control is tipically a difficult task as it involves various issues like computer vision lgorithms, control theory, robot kinematics and so on. The analysis carried out in this thesis aims to highlight the aspects common to all visual servoing tasks in order to provide a general solution schema for this kind of problems. Firstly, the image acquisition process and image elaboration techniques are presented, with particular attention to their application to "tracking" fast moving objects or scenes; secondly, visual servoing controller design is ntroduced and its kinematic and dynamic issues are studied; eventually, a software architecture for the mplementation of visually guided task is shown along with simple experimental applications used to evaluate the results of the work.
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Sartori, Roberto. "PROGETTO E SVILUPPO DI SISTEMI DI CONTROLLO ATTIVI E PASSIVI PER LA SICUREZZA STRADALE DEL MOTOVEICOLO." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2010. http://hdl.handle.net/11577/3426570.

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Abstract:
This thesis describes the results of my PhD studies during which I worked on the development of systems for the motorcycle safety. The main result of this work is the development of a rider assistant system within the SAFERIDER European project which alerts in advance the rider about some risky situations that are about to occur while riding. This thesis exposes the SAFERIDER project and describes the main contributes given to this assistant system. My work started on the MDRG riding simulator in order to make it to become a suitable tool for research. As a result, today this simulator is the state of the art in motorcycle simulation and has the specific capabilities to simulate digital control systems active on the vehicle and to perform hardware-in-the-loop tests on can-bus interfaced devices. Thanks to this characteristic, this simulator has been chosen as one of the few virtual demonstrators for the safety systems developed in the SAFERIDER project and it has been also involved in the 2BESAFE project as a tool to study the rider’s behavior. This thesis exposes the simulator’s architecture and the most relevant technical solutions implemented inside its software. Two digital control systems that are implemented in the simulator are then presented: an ABS and a traction control logic. A minor research topic was the development of a Virtual Rider for numerical analysis of the vehicle dynamics. This control architecture is presented and it is developed to ride the multibody vehicle model along an assigned trajectory with an arbitrary speed profile in a time-domain simulation.
Questa tesi riassume i risultati del periodo di dottorato durante il quale mi sono occupato dello studio e dello sviluppo di sistemi di assistenza alla guida orientati alla sicurezza per il motoveicolo. Il risultato principale di questo lavoro è rappresentato dallo sviluppo di un sistema di assistenza alla guida contestuale al progetto europeo SAFERIDER che implementa delle funzionalità avanzate per avvertire preventivamente il pilota nel caso si presentino delle condizioni di pericolo durante la guida. La tesi espone le generalità di questo progetto ed entra nel merito dei contributi dati allo sviluppo di questo sistema di sicurezza. Il percorso di ricerca è iniziato dal potenziamento del simulatore di guida motociclistico del gruppo MDRG con l’obiettivo di renderlo a tutti gli effetti uno strumento adatto alla ricerca. Come risultato, questo strumento, ad oggi, rappresenta lo stato dell’arte in materia di simulatori motociclistici ed ha la peculiare caratteristica di permettere la simulazione del comportamento di diverse logiche digitali di controllo che agiscono sul veicolo e di essere uno strumento ideale per il testing hardware-in-the-loop di dispositivi hardware ad interfacciamento su bus di campo progettati per il motoveicolo. Grazie a queste caratteristiche, questo simulatore è stato selezionato come uno dei pochi dimostratori virtuali dei sistemi di sicurezza sviluppati nel progetto europeo SAFERIDER ed è stato coinvolto nel progetto europeo 2BESAFE come strumento per lo studio comportamentale dei piloti. La tesi espone l’architettura del simulatore e gli aspetti delle soluzioni tecniche più importanti implementati nel suo software. Vengono poi descritti due sistemi di controllo digitali implementati nel simulatore: un ABS e un controllo di trazione. L’ultima parte è dedicata al tema minore relativo all’implementazione di un pilota virtuale contestualmente al settore di ricerca dell’analisi e la simulazione numerica della dinamica del veicolo. L’architettura di controllo proposta ha come obiettivo la produzione di simulazioni nel dominio del tempo in cui un modello multibody della motocicletta si muove lungo una traiettoria arbitraria con profilo di velocità assegnato.
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Lunardon, Giovanni <1990&gt. "Il ruolo del controllo di gestione con l’implementazione dei sistemi informativi integrati ERP." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/8694.

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Abstract:
La ricerca approfondisce l'argomento dell'implementazione del sistemi informativi integrati erp nelle funzioni aziendali. In particolare argomenta in modo più specifico l'area funzionale del controllo di gestione, cioè come questa introduzione tecnologica influenza e modifica il ruolo del controllo di gestione e del controller stesso. La struttura della tesi è costituita da i primi capitoli in cui vengono delineate il controllo di gestione, i sistemi informativi e i software erp, in particolare la funzione controllo di gestione. Infine si procederà ad una raccolta di informazioni empirica, con interviste a responsabili di aziende che hanno intrapreso questa innovazione, per concludere con alcune considerazioni sull'argomento.
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Turoni, Francesco <1980&gt. "Creazione e sviluppo di un sistema di controllo in tempo reale per un sistema fuel cell." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/897/1/Tesi_Turoni_Francesco.pdf.

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Abstract:
The control of a proton exchange membrane fuel cell system (PEM FC) for domestic heat and power supply requires extensive control measures to handle the complicated process. Highly dynamic and non linear behavior, increase drastically the difficulties to find the optimal design and control strategies. The objective is to design, implement and commission a controller for the entire fuel cell system. The fuel cell process and the control system are engineered simultaneously; therefore there is no access to the process hardware during the control system development. Therefore the method of choice was a model based design approach, following the rapid control prototyping (RCP) methodology. The fuel cell system is simulated using a fuel cell library which allowed thermodynamic calculations. In the course of the development the process model is continuously adapted to the real system. The controller application is designed and developed in parallel and thereby tested and verified against the process model. Furthermore, after the commissioning of the real system, the process model can be also better identified and parameterized utilizing measurement data to perform optimization procedures. The process model and the controller application are implemented in Simulink using Mathworks` Real Time Workshop (RTW) and the xPC development suite for MiL (model-in-theloop) and HiL (hardware-in-the-loop) testing. It is possible to completely develop, verify and validate the controller application without depending on the real fuel cell system, which is not available for testing during the development process. The fuel cell system can be immediately taken into operation after connecting the controller to the process.
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Turoni, Francesco <1980&gt. "Creazione e sviluppo di un sistema di controllo in tempo reale per un sistema fuel cell." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/897/.

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Abstract:
The control of a proton exchange membrane fuel cell system (PEM FC) for domestic heat and power supply requires extensive control measures to handle the complicated process. Highly dynamic and non linear behavior, increase drastically the difficulties to find the optimal design and control strategies. The objective is to design, implement and commission a controller for the entire fuel cell system. The fuel cell process and the control system are engineered simultaneously; therefore there is no access to the process hardware during the control system development. Therefore the method of choice was a model based design approach, following the rapid control prototyping (RCP) methodology. The fuel cell system is simulated using a fuel cell library which allowed thermodynamic calculations. In the course of the development the process model is continuously adapted to the real system. The controller application is designed and developed in parallel and thereby tested and verified against the process model. Furthermore, after the commissioning of the real system, the process model can be also better identified and parameterized utilizing measurement data to perform optimization procedures. The process model and the controller application are implemented in Simulink using Mathworks` Real Time Workshop (RTW) and the xPC development suite for MiL (model-in-theloop) and HiL (hardware-in-the-loop) testing. It is possible to completely develop, verify and validate the controller application without depending on the real fuel cell system, which is not available for testing during the development process. The fuel cell system can be immediately taken into operation after connecting the controller to the process.
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Morini, Rita. "Ottimizzazione di un prototipo di macchina trasportabile per la conservazione di organi da trapianto mediante l’introduzione di nuovi sistemi di controllo." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/3572/.

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Bilancia, Michele. "Progettazione e sviluppo di sistemi di controllo per circuiti di lubrificazione e raffreddamento intelligenti per motori a combustione interna." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2011. http://hdl.handle.net/11566/241920.

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Abstract:
Uno degli obiettivi che la moderna industria motoristica sta cercando di raggiungere consiste nella riduzione del consumo di combustibile. Per ottenere questo risultato è necessario innalzare i rendimenti termici ed organici del motore endotermico. In questa tesi sono analizzate le metodologie percorribili per ottenere riduzione di consumi lavorando sui moderni circuiti di lubrificazione e raffreddamento intelligenti, basati su pompe e valvole che possano essere gestite mediante la centralina di controllo del motore. Nelle applicazioni automobilistiche, circa un terzo dell’energia totale sviluppata dalla combustione del combustibile iniettato in camera di combustione, viene asportato dal circuito di raffreddamento. Ciò accade per evitare temperature eccessive che potrebbero danneggiare i componenti interni del motore. I sistemi di raffreddamento tradizionali sono dimensionati in maniera tale da assicurare al motore condizioni sicure anche nei momenti di utilizzo più gravoso (alta temperature ambiente, bassa velocità di avanzamento veicolo e alto carico richiesto al motore). In queste condizioni il circuito di raffreddamento deve asportare alti flussi di calore, ma con bassi coefficienti di scambio termico al radiatore. Questo risulta nella progettazione di circuiti dotati di radiatori con superfici grandi, ventole di raffreddamento e pompe di grande cilindrata. Un’altro punto critico per i sistemi di raffreddamento standard è costituito dalla valvola termostatica. L’elemento sensibile del termostato è costituito da un nucleo in cera la cui dimensione varia in funzione della temperatura del liquido di raffreddamento. Questo elemento è caratterizzato da una costante di tempo abbastanza alta (tipicamente 30 – 60 secondi), così per evitare picchi di temperatura durante i transitori veloci, la temperatura di inizio apertura del piatto del termostato è regolata ad un valore abbastanza basso. Quando il motore funziona a carichi parziali, condizione che costituisce la maggior parte del tempo di funzionamento di un motore, l’effetto di raffreddamento del circuito standard è troppo alto. Questo porta a raffreddare il motore eccessivamente, causando una bassa efficienza termodinamica del motore e conseguentemente un alto consumo di combustibile. I sistemi di raffreddamento dei motori moderni più evoluti comprendono componenti gestiti elettronicamente dalla centralina, quali termostati e pompe. Questi componenti sono in grado di regolare in maniera ottimale la temperatura di esercizio del motore, nonché di ridurre gli assorbimenti all’albero quando l’effetto di raffreddamento non è desiderato. Questi nuovi componenti “intelligenti” richiedono sistemi di controllo dedicati che siano in grado di garantire alte temperature di esercizio ai carichi parziali, assicurando comunque condizioni di funzionamento accettabili quando si richiedono alti carichi. Anche il sistema di lubrificazione è progettato per garantire le necessarie pressioni e portate di lubrificante per le condizioni di funzionamento più gravose (alti carichi, giri motore e temperature del lubrificante). In questa maniera, quando il motore funziona ai carichi parziali, l’effetto di lubrificazione è superiore a quello necessario. Questo causa un consumo di combustibile aggiuntivo per garantire la portata di lubrificante anche quando quest’ultima non viene richiesta. Per questa ragione, nuovi componenti “intelligenti” sono stati sviluppati (pompe olio e valvole) che possano essere controllate attraverso l’ECU del motore. Il sistema di controllo di cui necessitano questi nuovi attuatori deve essere in grado di garantire la portata di lubrificante richiesta dal motore, assicurando così riduzione di consumo del combustibile.
One of the most important objective that today automotive industry is trying to achieve is low fuel consumption. In order to reach this goal, the engine efficiency has to be increased from the point of view of both thermal and organic efficiency. In this text are investigated the possibilities to obtain consumption reduction working on modern cooling and lubricating systems, based on smart valves and pumps that are controlled via engine ECU. In automotive applications, about one third of the total energy provided by the combustion of the injected fuel is removed by the engine cooling system. This is done in order to avoid engine overheating that can damage internal components. The standard engine cooling system is designed so to assure engine safety also in the worst conditions: low vehicle speed, high-load operating points and high ambient temperatures. In this conditions, the cooling system has to remove high heat fluxes in order to avoid overheating. But the low vehicle speed causes a low heat exchange coefficient between the radiator and the ambient air. This leads to design cooling systems with large radiators, additional cooling fans and large coolant pumps. Another critical point in the standard cooling system is represented by the thermostatic valve. The thermostat sensitive element is a wax element sensitive to the temperature. This wax element has a time constant quite high (typically 30 – 60 seconds). So, in order to avoid overheating in fast transient, the start-to-open thermostat temperature is relatively low. When engine runs in partial load conditions, that is the most common functional condition, the cooling system effect is too large. This leads to cool down the engine too much, causing low engine efficiency and consequently high fuel consumption. Modern engine cooling systems include electrically controlled thermostat and pumps that are able not only to better control the engine temperature, but also to reduce frictions when cooling effect is not desired. These new “smart” components require improved control systems which are able to operate the engine at partial load at higher temperature, ensuring proper engine cooling at high load. Also the lubricating system is designed so to guarantee the lubricant flow rate for the worst conditions (high load, engine speed and lubricant temperature). So, when the engine runs in partial load conditions, the lubricating effect is more than required. This leads to consume fuel in order to guarantee lubricant flow rate also when not required. For these reasons new smart actuators have been developed (oil pumps and valves), that can be controlled through engine ECU. The control system used for this new actuators has to be able to ensure the lubricant flow rate required from the engine guarantying fuel consumption reduction.
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Viarchi, Isabella. "Progetto e sviluppo di un automa per la gestione ed il controllo di sistemi a pilotaggio remoto." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.

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Abstract:
L’attenzione di questa tesi si pone sulla progettazione e lo sviluppo di un automa per il controllo di sistemi a pilotaggio remoto. Punto di partenza dell'intero progetto è stata l'analisi del quadrirotore programmato ed utilizzato dai ricercatori del progetto SHERPA. Le funzionalità evidenziate dall'analisi sono state poi elaborate secondo l'approccio con Attuatore Generalizzato ed implementate in Codesys. Questo software si compone di una parte di controllo, una di simulazione ed una o più interfacce grafiche dedicate all'interazione con l'utente. L'utilizzo di Codesys ha permesso di implementare un automa modulare e riusabile, base di partenza per i futuri progetti di automi aerei. L'automa realizzato consente infine di simulare il comportamento di un generico sistema a pilotaggio remoto e di osservarne la sequenza logica con cui le azioni vengono eseguite.
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COPPOLA, Mariarosaria. "SULLA GESTIONE PATRIMONIALE DELLE FONDAZIONI BANCARIE E SUI SISTEMI DI CONTROLLO. NUOVE PROSPETTIVE DI TUTELA DEGLI STACKEHOLDERS." Doctoral thesis, Università degli studi di Cassino, 2021. http://hdl.handle.net/11580/84123.

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Abstract:
This paper aims to provide a comprehensive re-reading of the banking foundation phenomenon in the light of the most important reforms in recent years concerning ETS and public companies. In this perspective, the analysis of governance and its impact on the management of (public) assets entrusted to banking foundations allows us to build new paths of control.
Il presente lavoro intende fornire una rilettura complessiva del fenomeno delle fondazioni bancarie alla luce delle più importanti riforme intervenute negli ultimi anni in materia di ETS e società pubbliche. In questa prospettiva, l'analisi della governance e del suo impatto sulla gestione dei patrimoni (pubblici) affidati alle fondazioni bancarie consente di costruire percorsi inediti in tema di controllo.
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Garimberti, Giovanni. "Modellazione dinamica di sistemi per il recupero termico di sorgenti a bassa entalpia." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
Negli ultimi anni, a causa delle sempre maggiori preoccupazioni per l’impatto ambientale e la reperibilità dei combustibili fossili, è andato aumentando l’interesse per l’efficientamento energetico e i sistemi a fonte rinnovabile. I sistemi ORC (Organic Rankine Cycle), in particolare, emergono in questo contesto come una delle tecnologie più mature per il recupero di calore da sorgenti a bassa entalpia. Questo elaborato di tesi si colloca nella campagna di studio in corso presso il laboratorio DIN dell’Università di Bologna, dove è stato installato un banco prova ORC sperimentale di piccola taglia (la potenza elettrica nominale è pari a 3 kW, con un rendimento termodinamico del 10%). Si sono voluti approfondire in particolare gli aspetti legati al comportamento dinamico e al controllo di questi sistemi, con l’obiettivo di migliorare un modello dell’impianto di laboratorio realizzato in un precedente lavoro di tesi. L’analisi dinamica, una volta che un sistema è stato dimensionato e caratterizzato dal punto di vista termodinamico, risulta un elemento fondamentale per prevedere il comportamento in condizioni diverse da quelle di progetto e per studiare la logica di controllo più adeguata. Naturalmente questo richiede la costruzione di modelli più accurati, in grado di tenere conto anche delle inerzie dei vari componenti. La prima parte dell’elaborato riporta i principali risultati emersi dallo studio della letteratura, in cui si sono indagati sia gli aspetti matematici che quelli legati alla regolazione. La seconda parte è dedicata invece alle prove fatte per estendere la validazione di un modello realizzato in precedenza in ambiente AMESim. Oltre a testare il modello in diverse configurazioni riconducibili a prove sperimentali realizzate in laboratorio si è usato lo strumento informatico per simulare una logica di controllo automatico, di cui il banco prova è attualmente sprovvisto.
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VESPOLI, Silvestro (ORCID:0000-0003-2042-2668). "Un'architettura semi-eterarchica per sistemi di Pianificazione e Controllo della Produzione per l'Industria 4.0." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2022. http://hdl.handle.net/10446/207096.

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Galligioni, Viola <1981&gt. "Messa a punto di sistemi per il controllo e la terapia delle malattie virali." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2832/1/Galligioni_Viola_tesi.pdf.

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Abstract:
A livello globale una delle problematiche più urgenti della sanità pubblica umana e veterinaria è rappresentata dal controllo delle infezioni virali. L’emergenza di nuove malattie, la veloce diffusione di patologie finora confinate ad alcune aree geografiche, lo sviluppo di resistenza dei patogeni alle terapie utilizzate e la mancanza di nuove molecole attive, sono gli aspetti che influiscono più negativamente livello socio-economico in tutto il mondo. Misure per limitare la diffusione delle infezioni virali prevedono strategie per prevenire e controllare le infezioni in soggetti a rischio . Lo scopo di questa tesi è stato quello di indagare il possibile utilizzo di prototipi virali utilizzati come modello di virus umani per valutare l’efficacia di due diversi metodi di controllo delle malattie virali: la rimozione mediante filtrazione di substrati liquidi e gli antivirali di sintesi e di origine naturale. Per quanto riguarda la rimozione di agenti virali da substrati liquidi, questa è considerata come requisito essenziale per garantire la sicurezza microbiologica non solo di acqua ad uso alimentare , ma anche dei prodotti utilizzati a scopo farmaceutico e medico. Le Autorità competenti quali WHO ed EMEA hanno redatto delle linee guida molto restrittive su qualità e sicurezza microbiologica dei prodotti biologici per garantire la rimozione di agenti virali che possono essere trasmessi con prodotti utilizzati a scopo terapeutico. Nell'industria biomedicale e farmaceutica c'è l'esigenza di una tecnologia che permetta la rimozione dei virus velocemente, in grande quantità, a costi contenuti, senza alterare le caratteristiche del prodotto finale . La collaborazione con l’azienda GVS (Zola Predosa, Italia) ha avuto come obiettivo lo studio di una tecnologia di filtrazione che permette la rimozione dei virus tramite membrane innovative e/o tessuti-non-tessuti funzionalizzati che sfruttano l’attrazione elettrostatica per ritenere ed asportare i virus contenuti in matrici liquide. Anche gli antivirali possono essere considerati validi mezzi per il controllo delle malattie infettive degli animali e nell’uomo quando la vaccinazione non è realizzabile come ad esempio in caso di scoppio improvviso di un focolaio o di un attacco bioterroristico. La scoperta degli antivirali è relativamente recente ed il loro utilizzo è attualmente limitato alla patologia umana, ma è in costante aumento l’interesse per questo gruppo di farmaci. Negli ultimi decenni si è evidenziata una crescente necessità di mettere a punto farmaci ad azione antivirale in grado di curare malattie ad alta letalità con elevato impatto socio-economico, per le quali non esiste ancora un’efficace profilassi vaccinale. Un interesse sempre maggiore viene rivolto agli animali e alle loro patologie spontanee, come modello di studio di analoghe malattie dell’uomo. L’utilizzo di farmaci ad azione antivirale in medicina veterinaria potrebbe contribuire a ridurre l’impatto economico delle malattie limitando, nel contempo, la disseminazione dei patogeni nell’ambiente e, di conseguenza, il rischio sanitario per altri animali e per l’uomo in caso di zoonosi. Le piante sono sempre state utilizzate dall’industria farmaceutica per l’isolamento dei composti attivi e circa il 40% dei farmaci moderni contengono principi d’origine naturale. Alla luce delle recenti emergenze sanitarie, i fitofarmaci sono stati considerati come una valida per migliorare la salute degli animali e la qualità dei prodotti da essi derivati. L’obiettivo del nostro studio è stato indagare l’attività antivirale in vitro di estratti naturali e di molecole di sintesi nei confronti di virus a RNA usando come prototipo il Canine Distemper Virus, modello di studio per virus a RNA a polarità negativa, filogeneticamente correlato al virus del morbillo umano. La scelta di questo virus è dipesa dal fatto che rispetto ai virus a DNA e ai retrovirus attualmente l’offerta di farmaci capaci di contrastare le infezioni da virus a RNA è molto limitata e legata a molecole datate con alti livelli di tossicità. Tra le infezioni emergenti causate da virus a RNA sono sicuramente da menzionare quelle provocate da arbovirus. Le encefaliti virali da arbovirus rappresentano una emergenza a livello globale ed attualmente non esiste una terapia specifica. Una delle molecole più promettenti in vitro per la terapia delle infezioni da arbovirus è la ribavirina (RBV) che, con il suo meccanismo d’azione pleiotropico, si presta ad essere ulteriormente studiata in vivo per la sua attività antivirale nei confronti delle infezioni da arbovirus. Uno dei fattori limitanti l’utilizzo in vivo di questa molecola è l’incapacità della molecola di oltrepassare la barriera emato-encefalica. Nel nostro studio abbiamo messo a punto una formulazione per la somministrazione endonasale di RBV e ne abbiamo indagato la diffusione dalla cavità nasale all’encefalo attraverso l’identificazione e quantificazione della molecola antivirale nei diversi comparti cerebrali . Infine è stato condotto un esperimento in vivo per valutare l’efficacia di un composto a base di semi di Neem, di cui sono già note le proprietà antimicrobiche, nei confronti dell’infezione da orf virus, una zoonosi a diffusione mondiale, che ha un elevato impatto economico in aree ad alta densità ovi-caprina e può provocare lesioni invalidanti anche nell’uomo.
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Galligioni, Viola <1981&gt. "Messa a punto di sistemi per il controllo e la terapia delle malattie virali." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2832/.

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Abstract:
A livello globale una delle problematiche più urgenti della sanità pubblica umana e veterinaria è rappresentata dal controllo delle infezioni virali. L’emergenza di nuove malattie, la veloce diffusione di patologie finora confinate ad alcune aree geografiche, lo sviluppo di resistenza dei patogeni alle terapie utilizzate e la mancanza di nuove molecole attive, sono gli aspetti che influiscono più negativamente livello socio-economico in tutto il mondo. Misure per limitare la diffusione delle infezioni virali prevedono strategie per prevenire e controllare le infezioni in soggetti a rischio . Lo scopo di questa tesi è stato quello di indagare il possibile utilizzo di prototipi virali utilizzati come modello di virus umani per valutare l’efficacia di due diversi metodi di controllo delle malattie virali: la rimozione mediante filtrazione di substrati liquidi e gli antivirali di sintesi e di origine naturale. Per quanto riguarda la rimozione di agenti virali da substrati liquidi, questa è considerata come requisito essenziale per garantire la sicurezza microbiologica non solo di acqua ad uso alimentare , ma anche dei prodotti utilizzati a scopo farmaceutico e medico. Le Autorità competenti quali WHO ed EMEA hanno redatto delle linee guida molto restrittive su qualità e sicurezza microbiologica dei prodotti biologici per garantire la rimozione di agenti virali che possono essere trasmessi con prodotti utilizzati a scopo terapeutico. Nell'industria biomedicale e farmaceutica c'è l'esigenza di una tecnologia che permetta la rimozione dei virus velocemente, in grande quantità, a costi contenuti, senza alterare le caratteristiche del prodotto finale . La collaborazione con l’azienda GVS (Zola Predosa, Italia) ha avuto come obiettivo lo studio di una tecnologia di filtrazione che permette la rimozione dei virus tramite membrane innovative e/o tessuti-non-tessuti funzionalizzati che sfruttano l’attrazione elettrostatica per ritenere ed asportare i virus contenuti in matrici liquide. Anche gli antivirali possono essere considerati validi mezzi per il controllo delle malattie infettive degli animali e nell’uomo quando la vaccinazione non è realizzabile come ad esempio in caso di scoppio improvviso di un focolaio o di un attacco bioterroristico. La scoperta degli antivirali è relativamente recente ed il loro utilizzo è attualmente limitato alla patologia umana, ma è in costante aumento l’interesse per questo gruppo di farmaci. Negli ultimi decenni si è evidenziata una crescente necessità di mettere a punto farmaci ad azione antivirale in grado di curare malattie ad alta letalità con elevato impatto socio-economico, per le quali non esiste ancora un’efficace profilassi vaccinale. Un interesse sempre maggiore viene rivolto agli animali e alle loro patologie spontanee, come modello di studio di analoghe malattie dell’uomo. L’utilizzo di farmaci ad azione antivirale in medicina veterinaria potrebbe contribuire a ridurre l’impatto economico delle malattie limitando, nel contempo, la disseminazione dei patogeni nell’ambiente e, di conseguenza, il rischio sanitario per altri animali e per l’uomo in caso di zoonosi. Le piante sono sempre state utilizzate dall’industria farmaceutica per l’isolamento dei composti attivi e circa il 40% dei farmaci moderni contengono principi d’origine naturale. Alla luce delle recenti emergenze sanitarie, i fitofarmaci sono stati considerati come una valida per migliorare la salute degli animali e la qualità dei prodotti da essi derivati. L’obiettivo del nostro studio è stato indagare l’attività antivirale in vitro di estratti naturali e di molecole di sintesi nei confronti di virus a RNA usando come prototipo il Canine Distemper Virus, modello di studio per virus a RNA a polarità negativa, filogeneticamente correlato al virus del morbillo umano. La scelta di questo virus è dipesa dal fatto che rispetto ai virus a DNA e ai retrovirus attualmente l’offerta di farmaci capaci di contrastare le infezioni da virus a RNA è molto limitata e legata a molecole datate con alti livelli di tossicità. Tra le infezioni emergenti causate da virus a RNA sono sicuramente da menzionare quelle provocate da arbovirus. Le encefaliti virali da arbovirus rappresentano una emergenza a livello globale ed attualmente non esiste una terapia specifica. Una delle molecole più promettenti in vitro per la terapia delle infezioni da arbovirus è la ribavirina (RBV) che, con il suo meccanismo d’azione pleiotropico, si presta ad essere ulteriormente studiata in vivo per la sua attività antivirale nei confronti delle infezioni da arbovirus. Uno dei fattori limitanti l’utilizzo in vivo di questa molecola è l’incapacità della molecola di oltrepassare la barriera emato-encefalica. Nel nostro studio abbiamo messo a punto una formulazione per la somministrazione endonasale di RBV e ne abbiamo indagato la diffusione dalla cavità nasale all’encefalo attraverso l’identificazione e quantificazione della molecola antivirale nei diversi comparti cerebrali . Infine è stato condotto un esperimento in vivo per valutare l’efficacia di un composto a base di semi di Neem, di cui sono già note le proprietà antimicrobiche, nei confronti dell’infezione da orf virus, una zoonosi a diffusione mondiale, che ha un elevato impatto economico in aree ad alta densità ovi-caprina e può provocare lesioni invalidanti anche nell’uomo.
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Casagrande, Andrea. "Modellazione e controllo di sospensioni attive per rover autonomo." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/18673/.

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Abstract:
Le missioni planetarie presenti e future necessitano di veicoli atti all'esplorazione, che siano in grado di affrontare missioni complesse in maniera quasi del tutto autonoma. Per preparare i futuri ingegneri a questo tipo di sfide, sono nate numerose competizioni che spingono gli studenti a confrontarsi con i problemi legati alla progettazione e a sviluppare un metodo di valutazione oggettiva delle scelte. Le caratteristiche fondamentali che un veicolo deve possedere per affrontare questo tipo di missioni, sono principalmente due: la capacità di movimentazione autonoma, mediante riconoscimento dell'ambiente circostante, e la possibilità di adeguarsi a terreni quasi ignoti. Il lavoro svolto presenta una risposta ad entrambi i punti, sviluppando un modello matematico che studia accuratamente la stabilità del veicolo e la precisione del suo posizionamento. Molti modelli di contatto tra ruota e terreno, utilizzano l'ipotesi di rotolamento senza strisciamento, introducendo in seguito dei fattori correttivi, mentre, il modello presentato, accettando lo slittamento, risulta più adatto a terreni altamente deformabili. La correttezza dei modelli e l'efficacia delle strategie di controllo adottate vengono verificate mediante lo sviluppo di un simulatore, che permette di valutare le prestazioni del veicolo prima di averlo fisicamente realizzato. Infine, una accurata fase di test, svolta su di un prototipo appositamente realizzato, permette di procedere alla validazione di tutto il lavoro svolto.
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Pieretti, Davide. "Sviluppo di un sistema informatico per il controllo remoto di un osservatorio astronomico." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/10559/.

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Abstract:
L'obiettivo di questo elaborato è quello di indicare una via verso una nuova modalità di utilizzo degli osservatori astronomici disseminati lungo la penisola italiana. Utilizzando le tecnologie disponibili e integrandole fra loro il sistema che si andrà a progettare permetterà di controllare da remoto un osservatorio astronomico. Questa nuova modalità di interazione con strumenti scientifici quali i telescopi potrà rendere possibile nuove modalità di divulgazione astronomica, sia in ambito educativo fornendo nuovi strumenti alle scuole che in ambito culturale potendo avvicinare tutti i curiosi all'osservazione dei corpi celesti che circondano il pianeta Terra. Utilizzare la tecnologia per avvicinare le persone alla scienza è una grande sfida per il futuro: le nuove scoperte e le nuove invenzioni non sono ormai piu frutto di singole menti brillanti ma frutto di collaborazioni e figlie della "sapienza collettiva" che Internet sta fortificando e rendendo sempre piu fruibile.
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LONGO, Michela. "Realizzazione di una pressa “intelligente” per il controllo del ritorno elastico nel processo di piegatura." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2013. http://hdl.handle.net/10446/28958.

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Abstract:
The hydraulic press brake for sheet metal bending has been designed for laboratory research and not for production aims; in particular, to perform accurate measurements of force during the operation of bending and then to validate and possibly to optimize the semi-empirical procedure created to solve the problem of springback. To understand the reasons for the design and implementation of a press brake is necessary to recall the problems that occur during the bending process. In particular, the springback phenomenon is seen in a negative way and one should try to reduce it as much as possible. This explains the use of the term " intelligent press brake" because it is necessary to create a system capable of acquiring all the information on the material being processed at an early stage of the process. The relevant data are then used as input to a prediction algorithm on the displacement to be imposed to the punch. The method used is semi-empirical method. The information relating to the properties of the material being processed is collected. Through the information of the material and the FEM simulations pre-loaded in the software of the press, the algorithm provides the value of the stroke of the punch needed to obtain the desired bending angle (considering also the elastic recovery). In the algorithm, the both linear and second degree interpolations are used. In the model, only the properties of the material have been included while it was not considered the effect of geometrical parameters, as the thickness sheet and the geometry of the tool (punch radius and die). The output parameters are the angle of springback and the properties of the material. The objective is therefore to improve the evaluation of the stroke of the punch considering the properties of the material through the direct measurement of load and
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Del, Duchetto Francesco. "Evoluzione artificiale di automi cellulari." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8877/.

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Abstract:
Questa tesi si pone come obiettivo quello di esplorare la possibilità di evolvere automi cellulari utilizzando algoritmi genetici al fine di trovare delle regole evolutive che permettano di generare un'immagine binaria qualunque a partire da una configurazione iniziale fissata.
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