Academic literature on the topic 'Sistemi di accreditamento museali'

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Journal articles on the topic "Sistemi di accreditamento museali"

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Benelli, Enrico. "Diagnosi, sistemi diagnostici e accreditamento dei modelli di psicoterapia." RICERCA PSICOANALITICA, no. 1 (March 2019): 57–72. http://dx.doi.org/10.3280/rpr2019-001005.

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Antonio Gariboldi and Antonella Pugnaghi. "Valutazione come dialogo." IUL Research 2, no. 4 (December 20, 2021): 308–21. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v2i4.166.

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Abstract:
L’istituzione del sistema integrato “zerosei” (decreto legislativo n. 65/2017) mira a garantire a tutti i bambini il diritto all’educazione, riconoscendo nei servizi per l’infanzia dei luoghi di cultura educativa e di inclusione sociale. Tuttavia, oltre ad assicurare l’accessibilità, la sostenibilità e l’inclusività, diviene necessario introdurre dei sistemi efficaci di monitoraggio e valutazione, per garantire delle prassi educative di qualità. Nel contesto di un approccio formativo alla valutazione, il presente contributo intende illustrare due differenti percorsi di autovalutazione, il primo legato al processo di accreditamento dei servizi educativi 0-3 in Regione Emilia-Romagna e il secondo realizzato in 20 scuole dell’infanzia statali della provincia di Como.
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Bassani, Gaia, Cristiana Cattaneo, Francesca Maria Cesaroni, and Annalisa Sentuti. "Sistemi di gestione e controllo e professionalizzazione delle imprese familiari. Uno strumento di accreditamento intraparentale?" MANAGEMENT CONTROL, no. 2 (March 2018): 15–35. http://dx.doi.org/10.3280/maco2018-su2002.

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Castellucci, Paola, and Elisabetta Gomelino. "Chatbot." DigItalia 16, no. 2 (December 2021): 9–24. http://dx.doi.org/10.36181/digitalia-00034.

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Abstract:
Chatbot è un sistema di conversazione, testuale o vocale, basato su Intelligenza Artificiale (Natural Language Processing e Machine Learning). È in grado di comprendere, analizzare e generare linguaggio umano. Sebbene il termine ChatterBot sia stato coniato da Michael Mauldin nel 1994, possono essere individuati dei diretti antesignani – ad esempio i sistemi ELIZA e PARRY, realizzati negli Stati Uniti già tra gli anni ’60 e ’70 – nati dallo sforzo congiunto da parte di scienziati di vari ambiti disciplinari, e in particolare di ingegneri e informatici, per far dialogare uomo e macchina. Negli ultimi anni, grazie al miglioramento della performatività di tecnologie e linguaggi, è stato possibile diversificare la destinazione d’uso dei chatbot. In particolare l’articolo considera la presenza di chatbot in ambiente MAB. L’analisi si concentra sui sistemi realizzati dalle Case Museo di Milano e dal MAXXI di Roma e su progetti in corso (ICCU, Europeana ecc.), proponendo anche una comparazione con esperienze straniere (ad esempio Field Museum di Chicago). I casi di studio sono stati selezionati al fine di offrire una panoramica dell’utilizzo di chatbot all’interno di percorsi museali e in relazione alla strategia stessa di ciascun museo. Vengono considerati diversi approcci (gamification, guida virtuale, aumento dell’esperienza di visita) per evidenziare le opportunità in campo educativo e comunicativo, nonché i limiti e gli scenari futuri. Esattamente a cento anni dal conio della parola robot, i chatbot (ossia robot che chiacchierano, che conversano con gli umani, e per giunta di arte) offrono l’occasione per rinnovare il quesito circa il confine tra umano e non umano, tra “l’uso umano degli esseri umani” e “la simbiosi uomo-computer”.
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Dissertations / Theses on the topic "Sistemi di accreditamento museali"

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SANDRONE, Laura. "IL MODELLO INTEGRATO DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE NEL SISTEMA UNIVERSITARIO NAZIONALE: ANALISI EMPIRICA DELL'IMPATTO ORGANIZZATIVO E GESTIONALE." Doctoral thesis, 2016. http://hdl.handle.net/2318/1614017.

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Abstract:
Nel sistema universitario italiano, i processi di autovalutazione e valutazione sono l'esito dei numerosi interventi normativi che si sono concretizzati, con risultati in attuazione dei Decreti Legislativi derivanti dalla Legge 240/2010: per quanto attiene la didattica, con l'implementazione del Sistema Integrato di Accreditamento delle Università (A.V.A./ANVUR - Autovalutazione, Valutazione, Accreditamento) che gli Atenei hanno iniziato ad applicare a partire dal 2013, con l'emanazione del DM 47/2013, per quanto attiene la produzione scientifica, con la conclusione del primo esercizio di valutazione della Ricerca (VQR 2004-10) e, in ambito amministrativo, con l'avvio dei processi di valutazione delle performance organizzative. L’ipotesi del presente studio, che si colloca nel più ampio scenario delle trasformazioni che nell'ultimo decennio hanno coinvolto la Pubblica Amministrazione nei processi di valutazione della performance, in ottica di risultato, pone al centro della propria indagine il sistema universitario italiano, quale “focus” all'interno dei modelli di organizzazione e gestione orientati all'economicità e alla massimizzazione del valore dei servizi, alla luce delle norme che, nel corso degli ultimi anni, hanno avuto il maggiore impatto sulla Governance nelle Università. Richiamandosi alla letteratura più recente in materia, gli elementi fondamentali che rappresentano l'impalcatura dell'attuale sistema di valutazione e misurazione delle performance e dei risultati nel contesto universitario (nelle sue diverse dimensioni) e che si pongono al centro dell'analisi condotta nel presente lavoro, sono rappresentati da: Sistema A.V.A. (incentrato sull'accreditamento delle sedi e dei Corsi di studio, sulla loro sostenibilità, sulla loro gestione e sulle performance della didattica); - sistema di valutazione della Qualità della Ricerca e dei suoi risultati (Valutazione della Qualità della Ricerca - VQR); modello di valutazione delle performance organizzative; strumenti di controllo dei piani di performance, introduzione del Bilancio Unico degli Atenei. Gli Atenei sono oggi chiamati a dare applicazione a tali modelli e a Linee Guida che, inevitabilmente, li portano a ragionare sull'introduzione di strumenti di valutazione interni che tengano conto degli specifici contesti in cui le Università operano. L'oggetto di studio della tesi intende considerare questi primi sviluppi con particolare riguardo alle ricadute in termini di riorganizzazione interna dal momento che, agli adempimenti legislativi e all'applicazione di modelli di valutazione di matrice europea, vanno strettamente correlati i nuovi assetti di Governance che tutti gli Atenei italiani si sono dati a partire dalla riforma statutaria prevista dalla L.240/20108, con inevitabili effetti in termini di programmazione e di riprogettazione dei processi. Lo studio ha preso avvio a partire da tale contesto, per ragionare sugli sviluppi attuali e concentrarsi su alcune specifiche tematiche (questions research): 1) in che misura il modello ministeriale di autovalutazione/valutazione degli Atenei può essere interpretato come un sistema che integra le diverse dimensioni (didattica, ricerca e performance amministrative) consentendo loro di dialogare in maniera sinergica, a fronte degli obiettivi di Quality Assurance (AQ) che gli Atenei dichiarano? In particolare in che misura gli strumenti messi a disposizione dall’ANVUR possono essere di ausilio e di stimolo per condurre ad una autovalutazione dell'efficacia del sistema di ateneo e consentano, di passare dalla compliance tecnica (valutazione e accreditamento) al monitoraggio dell’efficienza? 2) In che misura l'applicazione cogente dei metodi di valutazione introdotti dall'ANVUR richiede agli Atenei il ripensamento e la rivisitazione delle loro strutture amministrative interne affinché la tecnostruttura sia messa nella condizione, in termini di risorse e di organizzazione, di permettere il raggiungimento degli obiettivi? 3) Quali strategie gli Atenei mettono in atto per implementare uno strumento di controllo adeguato ai modelli di misurazione delle performance descritti? Come si evince da tali premesse, la tematica affrontata, si riferisce ad un contesto ancora iniziale di implementazione del modello, per cui risulta chiaro che le analisi che emergono in questo lavoro rappresentano un primo tentativo di riflessione . Tale contributo si pone nei termini di una chiave interpretativa di alcune implicazioni già conseguite dall'applicazione dei modelli di riferimento. Il metodo di ricerca è deduttivo e induttivo e associa, ad una analisi della letteratura nazionale e internazionale sui modelli di valutazione nelle università (riferendole, per quanto concerne il sistema nazionale di valutazione, alla normativa ministeriale), una parte di analisi empirica del modello con alcune risultanze a livello organizzativo e di programmazione. Il primo capitolo illustra il framework europeo di riferimento per l'AQ della Didattica e della Ricerca nelle Università anche attraverso lo studio dei principali Autori nazionali ed internazionali in materia, per consentire sia di leggere il Sistema A.V.A./ ANVUR nella sua coerenza con le Linee Guida Europee, sia di integrarlo con i recenti assetti di Governance delle università italiane e con i paradigmi di riforma della PA, in ottica di riorganizzazione e di valutazione delle Performance. L'applicazione di tali modelli in seno alle università, presuppone un richiamo allo sfondo concettuale e dottrinale che ha affrontato il tema del cambiamento del ruolo e delle funzioni dell'istituzione universitaria, verso il suo essere “quasi impresa”. Per la finalità del presente lavoro, si è invece ritenuto utile un approccio propedeutico che risulti funzionale alla trattazione dei casi di studio presentati, con la finalità di evidenziarne i rimandi, da un lato, ai sistemi di valutazione di didattica e ricerca e, dall'altro, alle esperienze/ricadute che tali processi hanno avuto nell'assetto interno dell'Ateneo: quali sono state le modalità e le innovazioni introdotte in ambito organizzativo a seguito dell'implementazione dei recenti sistemi di valutazione (che presuppongono nuovi strumenti anche culturali e formativi). Il capitolo secondo è dedicato all'analisi del modello di valutazione della Performance, attività che, attribuita come competenza all'ANVUR, di fatto è ancora intesa come un processo a sé stante rispetto alla valutazione di Didattica, Ricerca e Terza Missione, con la conseguenza di venire spesso associata, in maniera esclusiva, alla responsabilità della componente amministrativa, laddove le altre due dimensioni sono riferite alla componente accademica. Il terzo capitolo, a fronte del lavoro già in essere negli Atenei italiani, ha privilegiato - quali casi di studio - la scelta dell'Università degli Studi di Torino in quanto, oltre ad esser “terreno noto” a chi scrive, sta operando verso un modello di ottimizzazione dei processi sia a livello centrale sia periferico (di qui il caso del Dipartimento di Management) e dell'Università di Brescia ove si è posto in essere un sistema di sviluppo delle risorse e delle competenze funzionale all'efficienza dei processi organizzativi ed amministrativi. Il presente lavoro intende, in definitiva, confermare come i cambiamenti dell’ambiente esterno, in particolare dell’ambiente politico e legislativo, abbiano richiesto agli Atenei di intervenire sui propri sistemi organizzativi e prodotto già i primi significativi effetti, necessari per accompagnare i cambiamenti in corso, come auspicato dall'Agenzia Nazionale: alla luce dell’avvio del sistema A.V.A., diventa sempre più evidente ed esplicita la stretta relazione tra l’assicurazione della qualità e le prestazioni del personale tecnico-amministrativo di supporto, secondo una progressiva convergenza programmatica delle due logiche che caratterizzano l’accademia, cui consegue la necessità di dover integrare sempre più le funzioni valutative.
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Books on the topic "Sistemi di accreditamento museali"

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Lazzeretti, Luciana, ed. I sistemi museali in Toscana. Florence: Firenze University Press, 2006. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-112-0.

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Abstract:
Il volume presenta i risultati di una ricerca promossa da una convenzione tra il Dipartimento di Scienze Aziendali dell'Università di Firenze e la Regione Toscana con l'obiettivo di definire il quadro dei sistemi museali. Dato che non esiste ancora un concetto teorico di sistema museale la ricerca ha inquadrato l'effettiva situazione della regione studiando "i sistemi museali toscani in atto".
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