Academic literature on the topic 'Sistema sanzionatorio'

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Journal articles on the topic "Sistema sanzionatorio"

1

Ronco, Mauro. "I decreti delegati al Governo in tema di riforma del sistema sanzionatorio." Archivio penale, no. 2 (2014): 251–57. http://dx.doi.org/10.12871/978886741317113.

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2

Terzi, Anna. "Dopo Pomigliano e Mirafiori. Quale modello di relazioni industriali?" QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 1 (April 2011): 7–19. http://dx.doi.org/10.3280/qg2011-001002.

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Abstract:
1. I referendum di Pomigliano e Torino e la reale natura degli accordi sottoposti ai lavoratori / 2. Contratti normativi o contratti di scambio? / 3. La ritenuta inapplicabilitŕ della disciplina del trasferimento d'azienda / 4. L'ineffettivitŕ del nuovo sistema sanzionatorio / 5. La disciplina del diritto di sciopero, della retribuzione e del trattamento di malattia: profili di illegittimitŕ / 6. La riorganizzazione del lavoro: alcuni interrogativi di fondo / 7. Un inedito modello di relazioni sindacali / 8. I veri obiettivi dell'accordo di Mirafiori.
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3

Cucciovino, Silvia. "Il sistema sanzionatorio del contratto a termine e della somministrazione di lavoro dopo il Jobs Act." GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no. 148 (January 2016): 611–23. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2015-148005.

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4

Pelissero, Marco. "Politica, consenso sociale e dottrina : un dialogo difficile sulle riforme attuate e mancate del sistema sanzionatorio." Archivio penale, no. 1 (2019): 23. http://dx.doi.org/10.12871/97888331805023.

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5

Fiore, Stefano. "Verso una nuova rilevanza penale dello sfruttamento di manodopera. Simbolismo ed effettività della risposta punitiva." AGRICOLTURA ISTITUZIONI MERCATI, no. 2 (October 2011): 83–98. http://dx.doi.org/10.3280/aim2011-002006.

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Abstract:
La recrudescenza dei fenomeni di "caporalato" nel nostro paese, certamente collegata ai flussi di migranti clandestini che offrono un ricco serbatoio dal quale attingere nuove e particolarmente vulnerabili vittime dello sfruttamento, non ha trovato nella legislazione penale vigente adeguati strumenti di contrasto. La rilevanza penale dei fatti riconducibili al c.d. caporalato, quando non viene collocata in fattispecie "comuni" (come la violenza privata o l'estorsione), si distribuisce tra le poco efficaci ipotesi contravvenzionali previste all'art. 18 del d.lgs. 10 settembre 2003, n. 276 ed il delitto di riduzione o mantenimento in schiavitù, normalmente sovradimensionato sia sul piano strutturale, che su quello del correlativo impegno probatorio. L'elevato valore dei beni in gioco (libertà, autodeterminazione, dignità personale) legittima certamente un intervento penale appropriato, da inserire in un sistema di tutela integrato dei diritti dei lavoratori e offre un adeguato e condiviso fondamento alla proposta, variamente avanzata, di introdurre una fattispecie incriminatrice. Le proposte di legge analizzate, al di là di alcune disomogeneità nei contenuti, manifestano come tratto comune qualificante un articolato sistema sanzionatorio, che combinando ed integrando diverse misure, appare correttamente "mirato" sulla peculiarità del fenomeno criminale.
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Lovato, Dassetto Maria Elena, and Simone Perelli. "Obiettivo 3. La diffamazione alla prova del caso Sallusti diffamazione a mezzo stampa: sistema sanzionatorio, Costituzione e Convenzione EDU, tra giurisprudenza di legittimità e pronunzie Corte EDU." QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 6 (May 2013): 129–42. http://dx.doi.org/10.3280/qg2012-006013.

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7

Bordone, Dafne. "Procedimenti disciplinari a carico di avvocati: un'indagine presso l'Ordine degli avvocati di Milano." SOCIOLOGIA DEL DIRITTO, no. 1 (July 2010): 103–21. http://dx.doi.org/10.3280/sd2010-001005.

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Abstract:
Deontologia - Professione forense - Sistema disciplinare - Ricerca empirica. Le statistiche relative al numero dei procedimenti a carico degli avvocati e ai tipi di sanzioni inflitte dagli organi forensi sono stati oggetto di aspre critiche negli ultimi anni e molto si č discusso sulle carenze del sistema disciplinare nel suo complesso, al punto che si č indotti a chiedersi quali possano essere le conseguenze per il futuro dell'avvocatura, soprattutto in termini di autonomia degli ordini professionali, di autoregolamentazione dei consigli e di conservazione del monopolio professionale. Il presente scritto, dopo aver illustrato brevemente le fonti normative e la struttura del procedimento disciplinare forense nel nostro paese, esamina l'attivitŕ disciplinare svolta dal Consiglio dell'Ordine di Milano nei confronti di avvocati tra il 1990 e il 2009 ed infine tenta di trarre qualche conclusione sia sull'efficienza del controllo formale sull'operato degli iscritti all'Albo professionale, sia sul contributo delle misure sanzionatorie al mantenimento degli standard professionali richiesti agli avvocati. L'indagine non ha alcuna pretesa di generalitŕ, ma la situazione dell'Ordine milanese puň certo ben rappresentare uno spaccato della realtŕ del controllo disciplinare e dunque fornire elementi per comprendere i problemi patologici che caratterizzerebbero il giudizio disciplinare a carico degli avvocati.
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Pergolizzi, Antonio, and Emanuela Somalvico. "Le bonifiche delle discariche in procedura di infrazione UE. Criticità, infiltrazioni criminali e proposte di policy." PRISMA Economia - Società - Lavoro, no. 2 (February 2022): 68–82. http://dx.doi.org/10.3280/pri2020-002005.

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Abstract:
L'articolo passa in rassegna la lunga e complessa evoluzione, politica e normativa, delle procedure di bonifiche dei siti contaminati, individuando criticità, contraddizioni, opacità, lentezze e manifestazioni di illegalità. A livello generale, almeno due sono emerse come le principali criticità di sistema, che hanno fatto da freno alle attività concrete di bonifica: 1) criteri non idonei di scelta per l'identificazione del sito da bonificare; 2) errata ripartizione delle responsabilità tra gli enti territoriali, che spesso non hanno adeguati mezzi e risorse, soprattutto in termini di personale qualificato per rispondere a procedure così complesse. Anche da questa prospettiva, l'inquinamento diffuso provato anche dalla presenza dei siti da bonificare rappresentano il punto finale di un processo di sviluppo industriale e consumistico privo di regole e di limiti. Deregulation che è valsa per almeno un quarantennio, un ampio arco temporale in cui il territorio nazionale ha visto l'esplosione dei siti inquinati (di interesse nazionale, regionale o comunale), dove per almeno 200 casi l'Unione Europea ha addirittura aperto due distinte procedure d'infrazione. Procedure che sono costate all'Italia oltre 40 milioni, più una penalità semestrale iniziale di 42.800.000 euro. Per far fronte a questo salasso il 24 marzo 2017 il Governo dell'epoca ha costituto il Commissario Straordinario di Governo per svolgere la missione di bonifica e messa in sicurezza degli 81 siti di discarica abusivi sotto procedura di infrazione a seguito della Sentenza di condanna sanzionatoria della Corte di giustizia dell'Unione Europea del 2 dicembre 2014.
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Carinci, Andrea. "Il principio di ne bis in idem, tra opportunità e crisi del sistema sanzionatorio tributario." Archivio penale, no. 1 (2017). http://dx.doi.org/10.12871/97888674181765.

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Carinci, Andrea. "Il principio di ne bis in idem, tra opportunità e crisi del sistema sanzionatorio tributario." Archivio penale, no. 1 (2017). http://dx.doi.org/10.12871/97888684181765.

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Dissertations / Theses on the topic "Sistema sanzionatorio"

1

Cecchin, Giulia <1991&gt. "La specialità nel sistema sanzionatorio tributario." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/10486.

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Abstract:
Il presente lavoro affronta il tema del concorso tra sanzioni amministrative e sanzioni penali in ambito tributario, alla luce del D.lgs 74/2000. Fulcro dello studio è l'approdo alla specialità, a seguito di una lunga e travagliata evoluzione legislativa al riguardo, della quale si presentano gli aspetti essenziali, e l'analisi dell'applicabilità e della portata pratica del principio in tema di giustizia tributaria, alla luce dei più autorevoli orientamenti dottrinali e della più recente giurisprudenza italiana e comunitaria. Si conclude con un'analisi della crisi del sistema sanzionatorio tributario, introducendo alcune ipotesi di revisione della vigente normativa.
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2

ROMANO', SIMONA. "Il ruolo dei giudizi prognostici nel sistema sanzionatorio." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2019. http://hdl.handle.net/10281/258915.

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Abstract:
Il lavoro analizza il ruolo fondamentale delle prognosi nel sistema sanzionatorio penale. Dopo una breve presentazione delle questioni problematiche che emergono nella formulazione delle prognosi, vengono esaminate le singole disposizioni che richiedono al giudice una valutazione del rischio di recidiva e degli effetti special-preventivi della risposta al reato. Sul piano normativo, le tipologie di giudizio prognostico si differenziano a seconda delle informazioni di cui il giudice dispone per prevedere il comportamento futuro dell'autore di reato (o dell'imputato). Dinanzi a questo quadro normativo, l'analisi si sposta sull'importanza del sapere empirico e delle scienze umane per attribuire maggiore affidabilità e controllobilità ai giudizi prognostici. Solo attraverso una formulazione legislativa più accurata delle disposizioni che richiedono una valutazione prognostica e un ampliamento delle basi conoscitive necessarie per effettuarla, sembra possibile dare concreta attuazione alla finalità rieducativa della pena.
The work analyzes the fundamental role of prognosis in the penal sanction system. After a brief presentation of problematic issues that emerge in the formulation of the prognosis, the study examines the provisions that require recidivism risk assessment by. On regulatory level, prognostic judgments differ according to the information available to the judge in order to predict the future behavior of the offender (or defendant). Faced with this regulatory framework, the analysis shifts to the great importance of empirical and scientific knowledge to give greater reliability to the prognostic judgments. Only through a more careful legislative formulation of provisions that require prognostic judgments and the widening of knowledge necessary to carry it out, it seems possible to implement the rehabilitative purpose of the penal sanction system.
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3

Marcuzzo, Irene <1993&gt. "Cause di non punibilità nel sistema sanzionatorio tributario amministrativo." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15648.

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Abstract:
L'obiettivo di questa tesi è quello di indagare in ordine alle cause di non punibilità del sistema sanzionatorio tributario amministrativo previste dal legislatore con il D.lgs. n. 472/97. La normativa di riferimento verrà analizzata in dettaglio, con riguardo soprattutto ai principi posti a fondamento della sanzione pecuniaria tributaria, delle modalità di irrogazione nonché del rapporto esistente tra sanzioni penali e amministrative in ambito tributario; valutando i profili di specialità presenti e i casi di impunibilità. Si condurrà, infine, un'analisi delle sentenze nell'ambito delle quali si è provveduto alla disapplicazione delle disposizioni normative previste dal legislatore.
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Euriali, Federica <1992&gt. "IL RAVVEDIMENTO OPEROSO NEL CONTESTO DEL SISTEMA SANZIONATORIO TRIBUTARIO AMMINISTRATIVO E PENALE." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19406.

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Abstract:
Il ravvedimento operoso riveste un ruolo molto importante all’interno del sistema sanzionatorio tributario italiano, in linea con l’ottica di cooperazione tra Fisco e contribuenti. Il tratto principale di questo strumento è quello di consentire di porre rimedio spontaneamente alle violazioni relative alle obbligazioni tributarie. Ciò permette vari vantaggi. In primo luogo, l’obbligato può beneficiare di sanzioni più basse rispetto a quelle ordinariamente previste, modulate in base al tempo intercorso tra l’infrazione e la relativa regolarizzazione. Inoltre, rappresentando un istituto deflattivo di semplice accesso, consente, sia al contribuente, che all’ente impositore, di evitare lunghi e complessi processi di accertamento ed eventuale contenzioso, permettendo risparmio di tempo e, quindi, una più efficiente ed efficace riscossione per l’Erario. Tuttavia, esistono diversi aspetti critici, presi in esame e commentati nell’elaborato. La tesi tratta del ravvedimento all’interno del sistema sanzionatorio amministrativo e delle implicazioni sul piano penale, riportando anche nozioni circa gli aspetti applicativi e l’evoluzione storica della disciplina.
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5

Careri, Alessia. "La compatibilità del sistema repressivo del "doppio binario" sanzionatorio con il diritto fondamentale al ne bis in idem: tra prospettiva interna ed europea." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2018. http://hdl.handle.net/11577/3421816.

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Abstract:
This paper is aimed at analyzing the actual compatibility between the conventional principle of ne bis in idem and the so called "double track" of sanctions, with particular reference to the applicability of a double sanction, criminal and administrative, towards the same person for the same offence. After clarifying the importance of the principle of ne bis in idem in the national and supranational legal system, this research aims at defining the autonomous notion of "matiere penale", also in the light of the qualification of the administrative offenses and procedure as "substantially" criminal on the ground of the Engel criteria, as well as the concepts of "idem" and "bis", as set out by the Court of Strasbourg and largely accetped by the EU Court of Justice (and vice versa). Subsequently, this research tries to identify and highlight, as a suggestion, certain legal interpretations, in the framework of conflict of rules under national law, which comply with the indications set forth by the European Courts. Finally, some technical and legal solutions have been proposed to ensure the efficient functioning of the sanction system: in particular, one of the possible solutions could perhaps be identified in reserving only to the criminal courts the power to apply both penal and administrative punitive sanctions, in the context of a single proceeding which implies a global assessment of the conduct that it has actually been carried out.
Scopo del presente lavoro è l'analisi dell'effettiva compatibilità tra il principio del ne bis in idem convenzionale ed il sistema repressivo del c.d. "doppio binario" sanzionatorio, con particolare riferimento alla possibilità di una doppia sanzione, penale ed amministrativa, nei confronti dello stesso soggetto in risposta alla commissione di un fatto illecito sostanzialmente unitario. Chiarito il rilievo del ne bis in idem nell'attuale ordinamento giuridico nazionale e sovranazionale, la ricerca proposta mira a definire la nozione autonoma di matière pénale, anche alla luce della qualificazione dell'illecito e della procedura amministrativa come "sostanzialmente" penali sulla base dei c.d. criteri di Engel, nonché i concetti di idem e di bis elaborati dalla Corte di Strasburgo e ripresi in buona parte dalla Corte di giustizia e viceversa. Successivamente si è tentato di individuare e di evidenziare, in termini propositivi, talune possibili interpretazioni dei criteri ermeneutici attualmente utilizzati in materia di concorso di norme nel contesto dell'ordinamento nazionale, che risultino conformi alle indicazioni provenienti dalle Corti europee. Nell'ultima parte del lavoro, infine, sono state proposte talune soluzioni tecnico-giuridiche idonee a garantire l'efficiente funzionamento del sistema sanzionatorio: in particolare, una delle possibili soluzioni potrebbe forse essere individuata nell'attribuzione al solo giudice penale del potere di irrogare sia le sanzioni penali sia quelle amministrative punitive, nell'ambito di un unico procedimento che presuppone una valutazione unitaria del fatto concretamente realizzato.
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6

Imparato, Domenico <1989&gt. "Il "bis de eadem re ne sit actio" nel quadro del sistema sanzionatorio tributario italiano: impatto della giurisprudenza europea e comparazione con l'esperienza anglo-americana." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amsdottorato.unibo.it/8720/1/Imparato_Domenico_Tesi.pdf.

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Abstract:
Nell’Europea del XXI Secolo tendente verso una progressiva armonizzazione (rectius, potenziale unificazione) fiscale, nondimeno scarsa coerenza pare oggi intravedersi tra la giurisprudenza delle Corti centrali (europea ed internazionale pattizia) e quella delle Corti periferiche nel settore delle sanzioni tributarie e dell’annesso principio del “bis de eadem re ne sit actio” che ne vieta la duplicazione con altre ed ontologicamente differenti sanzioni. Ne origina, per il giudice tributario del merito, un’incertezza applicativa di fondo sul quale debba essere il suo atteggiamento di fronte alle differenti soluzioni proposte, che il presente progetto si propone di analizzare con riferimento precipuo alla posizione del giudice fiscale italiano, al fine di cogliere il ventaglio delle alternative a sua disposizione allo stato attuale dell’evoluzione del diritto e della giurisprudenza esterna ed interna. Questo nella consapevolezza che le difficoltà odierne del giudice tributario italiano di fronte alla problematica prospettata siano sovente le stesse – in un ordinamento giuridico europeo oramai «reticolare» e «multidirezionale» – anche di altri giudici fiscali di altri Stati continentali, sicché eventuali sistematizzazioni giuridiche a favore del primo potrebbero giovare anche ai secondi.
Although Europe seems to be moving towards a progressive fiscal harmonization (or a potential unification either), nevertheless it's still difficult to find out any consistency between the jurisprudence of central Courts (European Court of Justice and European Court of Human Rights) and that of National Courts upon the Double Jeopardy Clause/Ne Bis In Idem Principle's meaning inside the tax field. Latest rulings issued by both the Court of Justice (ECJ) and the European Court of Human Rights (ECtHR) are causing an evident clash among divergent beliefs, given that: European Courts have defined the notion of ‘sameness’ as “the same conduct by the same persons at the same date” whereby, with respect to the imposition of several sanctions for the same conduct, they have forbidden a second set of proceedings (the criminal case) once that the previous set (the tax penalty) concerned the same offence – ‘the same conduct’ – and the content of the relevant provisions was mainly identical (embedded the ‘same facts/essential elements’). On the other side, the criterion of the "legal classification" of acts is still relevant as a prerequisite for the applicability of the Double Jeopardy Clause/Ne Bis In Idem Principle according to the Italian Court of Cassation, so that the latter deems the imposition of tax surcharges and a conviction for tax fraud may not be been found as capable to violate such Clause/Principle. Therefore, this scenario does give rise to an ambiguity in the judicial process since many Tax Judges are not sure whether to follow up the European Courts' opinion or the alternative path set by the National Court of Cassation. Probably, the current difficulties to find out any compromise solution is the mirror of a "multi-directional legal system", the European one, where relations between various different Judges have not been well absorbed yet.
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AGRÌ, ALESSANDRO. "La giustizia criminale a Mantova in età asburgica: il Supremo Consiglio di Giustizia (1750-1786)." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2016. http://hdl.handle.net/10281/104537.

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Abstract:
Hapsburg age marks a new outset and at the same time a definitive sunset of a Lombard Court, called Supremo Consiglio di Giustizia di Mantova. His criminal sentences represent a privileged observatory for a deepened study based on criminal phenomenon, on criminal apparatus operation, and on justice administration in Mantova. Ius commune system was characterize by a variegated law source mosaic, and the plurality of law levels. This system must face lot of law blanks, that inevitably required subjectivity. This arbitrium permit the surfacing of crime circumstances profile, psychological and tangible elements that characterize the felony, influencing punishment. In many trials come to light subjective element of negligence and, as defence cause, legitimate self-defence. Others elements contribute to modify punishment, as aggravanting factor of locus commissi delicti, tempus commissi delicti, the relationship between guilty and victim, consuetudo delinquendi, atrocious crimes, that required a more cruel execution. By processual point of view it will be extensively analysed evidences subject, consequence of doctrine interpretative work and in practice, judge prerogative. Criminal emergency and the fear of the omnipresent thief, assassin, and robber, appears also in those particular instruments called specialia in procedendo, a real ordo iudiciarius waiver, to stem atrociores (incurable delinquent). Process could be delayed or even stopped by remissio of victim, or by the guilty claim of ius asyli. It’s fundamental the topic of grace, instrument hard to categorize, because of his ambiguity and evading that characterize his nature. Grace is the only way for the sentenced to avoid execution or to ask a sentence reduction or to change the punishment inflicted into other kind of penalty. The study of grace shows a double-face justice: merciless and compassionate togheter. A system trying to fix errors with the examples, with augmented bloody executions, but ready to give forgiveness those who redeem themselves.
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MAZZACUVA, FEDERICO. "L'ente collettivo come soggetto nell'ambito del diritto punitivo: modelli di responsabilità e nuovi strumenti sanzionatori. Analisi comparata con i sistemi di common law." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2014. http://hdl.handle.net/10281/51368.

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Abstract:
Oggetto di trattazione è l’analisi, in chiave comparata con i sistemi di common law, dei regimi di responsabilità “punitiva” degli enti collettivi, con particolare riguardo, anzitutto, ai principi e alle garanzie applicabili; in secondo luogo, al contenuto dell’addebito rivolto alla società; e, infine, ai profili processuali e sanzionatori. L’individuazione di nozioni autonome di “colpa” e di “rieducazione”, riferibili alla persona giuridica, è condotta attraverso la disamina dei procedimenti di giustizia negoziata e di mediazione penale di matrice anglo-americana.
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TAVERRITI, SARA BIANCA. "L'AUTOCONTROLLO PENALE. RESPONSABILITÀ PENALE E MODELLI DI AUTONORMAZIONE DEI DESTINATARI DEL PRECETTO." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2019. http://hdl.handle.net/2434/619498.

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Abstract:
La ricerca prende l’abbrivio dalla constatazione della crescente importanza acquisita, nel panorama delle fonti penalistiche, dal fenomeno dell’autonormazione: prodotto del diritto penale post-moderno consistente nell’autoimposizione, da parte dei destinatari stessi della norma, di precetti comportamentali in chiave criminal-preventiva. Oltre al ruolo ambivalente del principio di legalità penale (effetto e causa, al contempo, del fenomeno qui preso in considerazione), l’interesse del penalista per l’approfondimento scientifico del fenomeno è sollecitato dal potenziale che quest’ultimo rivela come alternativa (sostitutiva o integrata) rispetto al diritto penale. Il primo capitolo è dedicato alla ricostruzione delle cause che hanno dato origine al fenomeno, all’uopo ripartite in due macro-categorie: (i) le cause di ordine generale, per l’enucleazione delle quali è stata condotta una ricerca che spazia nelle materie sociologiche, economiche e giusfilosofiche; (ii) le cause di natura giuridica, che sono state investigate considerando sia le manifestazioni comuni all’intero ordinamento giuridico, sia quelle specifiche della penalistica, in cui la crisi del principio della riserva di legge e il declino del diritto penale classico assumono un’importanza cruciale. Nel secondo capitolo, il focus dell’analisi si concentra sulla dimensione strutturale del paradigma autonormativo per come emerso nelle sue principali manifestazioni e nelle concettualizzazioni teoriche maturate soprattutto grazie all’approfondimento riservato al fenomeno della Self-Regulation dagli studiosi di area anglosassone. La paradigmatica dell’autonormazione viene scrutinata tanto nelle sue singole componenti costitutive statiche, quanto nei suoi moti dinamici come strategia regolatoria all’interno dell’ordinamento. La ricerca si sposta nel terzo capitolo dalla struttura alla funzione, con l’obiettivo di ricavare i criteri di politica-criminale strumentali all’impiego dell’autonormazione nel sistema penale. A tal fine, sono state esplorate le possibili relazioni interordinamentali di raccordo tra sistemi autonormativi e ordinamento statale, applicando una metodologia mutuata dall’impostazione di Santi Romano ma ambientata sul terreno del diritto penale e delle sue alternative. Nel quarto capitolo l’indagine si rivolge verso i più eminenti esempi di autonormazione manifestatisi nell’ordinamento italiano: i modelli organizzativi ex D. Lgs. 231 del 2001; i piani per la prevenzione della corruzione nella P.A.; le linee guida medico-chirurgiche per lo svolgimento delle attività sanitaria. Oltre a una disamina ricognitiva della disciplina di questi sub-sistemi normativi, i tre banchi di prova vengono scandagliati in chiave struttural-funzionalistica alla luce dei criteri di analisi illustrati nel secondo capitolo e ricavati nel terzo. Il capitolo 5 chiude il lavoro proiettando i risultati delle ricerche sul piano della teoria del reato, per verificare quale impatto abbia/possa avere l’autonormazione sulla dogmatica. Dopo aver passato in rassegna le possibili ricadute sulle diverse categorie penalistiche, la chiosa finale valorizza il potenziale del diritto riflessivo come candidato ideale per la concretizzazione della clausola di extrema ratio in materia penale. L’uso dell’autonormazione come strumento alternativo rispetto al diritto penale viene ritenuto, infatti, il profilo applicativo più promettente e degno di essere ulteriormente esplorato.
One of the crucial challenges of Criminal Law in the new millennium is to deal with the complexity of contemporary society. The traditional approach based on the State monopoly on criminal matters keeps abreast no longer with the scientific-technological sophistication and the rate of changes in criminal behavior in the era of globalization. In this scenario, we witness the rise of Self-Regulation as an auxiliary tool of crime prevention, whose main goal is to fill the vacuum and to compensate for the rapid obsolescence of state legislation. Compliance Programs, Anti-Bribery Plans, Clinical Guidelines are some of the elements of a diverse constellation of cases in which preventive measures, behavioral rules, surveillance, and sanctions are issued and enforced by a legislator who coincides with the recipient, and which is often a private actor. Nevertheless, the ambivalence of Self-Regulation lies in the fact that – in the face of some positive externalities promised – this paradigm could jeopardize some of the fundamental principles of Criminal Law. The aim of this work is to provide a critical analysis of such phenomenon in order to verify the compatibility of Self-Regulation with the Rule of Law and to assess its efficacy in deterring and detecting misconducts.
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Books on the topic "Sistema sanzionatorio"

1

Giuseppe, Borré, Palombarini Giovanni, and Albrecht Peter-Alexis, eds. Il sistema sanzionatorio penale e le alternative di tutela. Milano, Italy: F. Angeli, 1998.

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2

Dean, Giovanni. Il sistema sanzionatorio nel procedimento penale davanti al giudice di pace. [Milano]: IPSOA, 2005.

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3

Mazzucato, Claudia. Consenso alle norme e prevenzione dei reati: Studi sul sistema sanzionatorio penale. Roma: Aracne, 2006.

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4

Bellé, Roberto. Il sistema sanzionatorio amministrativo del nuovo codice della strada: Procedimento e processo. Padova: CEDAM, 1998.

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5

Amarelli, Giuseppe. Il nuovo sistema sanzionatorio del diritto penale dell'economia: Decriminalizzazione e problemi di effettivià. Napoli: Jovene Editore, 2002.

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6

Beltrame, Serenella. Gestione dei rifiuti e sistema sanzionatorio: Integrato con la giurisprudenza comunitaria e nazionale. Padova: CEDAM, 2000.

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7

Santamaria, Baldassarre. Diritto tributario: Parte generale : fonti, principi costituzionali, accertamento e ispezioni, sistema sanzionatorio, processo tributario. 4th ed. Milano: Giuffrè, 2004.

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8

Santamaria, Baldassarre. Diritto tributario: Parte generale : fonti, principi costituzionali, accertamento e ispezioni, riscossione, sistema sanzionatorio, processo tributario. 6th ed. Milano: Giuffrè, 2008.

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9

Ascani, Ottorino. Il sistema sanzionatorio comunitario e i rapporti con il diritto interno: Ottorino Ascani e Mario Cannata. Milano: Il Sole 24 ore, 1991.

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10

Viglione, Alessandro. Le modifiche al sistema sanzionatorio in tema di stupefacenti: Aggiornato alla legge 16 maggio 2014, n. 79. Torino: G. Giappichelli, 2014.

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