Academic literature on the topic 'Sistema sanitario italiano'

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Journal articles on the topic "Sistema sanitario italiano"

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Bompiani, Adriano. "Economia ed etica nello sviluppo del Sistema sanitario italiano." Medicina e Morale 45, no. 5 (October 31, 1996): 923–34. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1996.898.

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Abstract:
In italia, come nei Paesi industrializzati dell’Europa occidentale, sono intervenuti notevoli cambiamenti demografici ed epidemiologici (invecchiamento della popolazione e aumento del numero di anziani, riduzione della patologia infettiva e aumento delle malattie degenerative), associati a rilevanti fenomeni sociali (contrazione volontaria della fertilità, progressivo aumento del lavoro extradomestico della donna), ai quali fanno riscontro le aumentate capacità di cura delle malattie acute, lo sviluppo incessante della tecnologia e la crescente richiesta di “godimento di salute” come diritto dell’individuo. Tutto ciò ha portato a concepire nuovi assetti sanitari, mentre è venuto meno il welfare state e stenta ad affermarsi la strategia di promozione della salute mediante la prevenzione. Partendo da queste difficoltà e rendendosi conto del rilievo etico di queste problematiche, poichè è indubbia l’estensione del diritto all’assistenza sanitaria a tutti i cittadini, nell’articolo vengono esaminati i rapporti tra il principio di giustizia, tradotto in pratica dal principio di equità, e l’economia sanitaria. Inoltre, delle diverse questioni affrontate (assistenza sanitaria in generale, l’acquisizione delle risorse per la sanità in Italia e negli altri Paesi europei, la proposta del cosiddetto federalismo in sanità, l’impiego delle risorse e la razionalizzazione economica nella spesa) sono evidenziate anche le implicanze etiche e bioetiche relative alle diverse correnti di pensiero: utilitarismo, individualismo-libertario, egualitarismo e personalismo, e se ne ricava che le concezioni della bioetica personalista sono quelle che più servono da supporto all’etica medica tradizionale, sebbene essa richieda un lavoro di interpretazione dei “parametri economici” caso per caso ed una grande responsabilità da parte di ogni operatore sanitario nel gestire le risorse comuni.
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Fucci, Stefania. "Un diritto nel "labirinto": la salute tra livelli essenziali di assistenza e costi standard." SOCIOLOGIA DEL DIRITTO, no. 2 (July 2012): 69–87. http://dx.doi.org/10.3280/sd2012-002004.

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Abstract:
La Costituzione italiana ha riconosciuto il diritto alla salute come diritto soggettivo, che si sostanzia in una pretesa da parte dei cittadini a ottenere prestazioni e servizi, e in un correlativo obbligo in capo allo Stato di fornirli. In Italia, le politiche sanitarie adottate a partire dal 1948 sono state di fatto il risultato del contemperamento di due differenti esigenze: il soddisfacimento, da un lato, di tale diritto soggettivo, e dall'altro, di obiettivi di politica economica. Il lavoro passa in rassegna i principali dettati normativi che hanno avuto a oggetto il sistema sanitario italiano a partire dalla legge 833/78, per giungere all'analisi e alla discussione del recente decreto legislativo (n. 68/2011) che dŕ attuazione al federalismo fiscale in ambito sanitario, al fine di mettere in evidenza gli aspetti che sembrano andare nella direzione del riconoscimento del diritto sostanziale, e quelli che possono, invece, impedirne il pieno soddisfacimento.
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Sandonà, Leopoldo. "Bioetica performativa. I Comitati per l’etica clinica tra esperienze, crisi e prospettive." Medicina e Morale 69, no. 2 (July 21, 2020): 177–92. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2020.614.

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Abstract:
I comitati per l’etica clinica, nonostante la loro diffusione parziale nel contesto italiano, rappresentano un soggetto etico fondamentale all’interno dell’organizzazione sanitaria. Attraverso un’analisi delle esperienze e delle principali criticità, il contributo cerca di recuperare gli elementi performativi e propositivi per una maggiore integrazione di tali Comitati entro le istituzioni sanitarie, attraverso una riscoperta di una specifica competenza etica. Le esperienze mettono in luce le funzioni principali dei Comitati: analisi di casi, redazione di linee d’indirizzo, formazione del personale sanitario e informazione sociale, consulenza su allocazione di risorse nel sistema sanitario. Alcune di queste funzioni rimangono tuttavia frequentemente inesplorate o utilizzate in modo parziale dall’istituzione di riferimento. Proprio tale aspetto consente di addentrarsi nelle criticità di tali Comitati, connesse soprattutto ad un riconoscimento parziale da parte delle strutture istituzionali, oltre che ad una diffusione geografica non capillare e reticolare ma sporadica. L’analisi conduce al riconoscimento di una duplice performatività, da un lato del bioeticista nel Comitato, dall’altro del Comitato nell’istituzione. Inoltre emerge una compenetrazione tra competenza etica nell’era della complessità ed elementi originari della filosofia della medicina nella sua peculiare attenzione alla cura.
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Segneri, Maria Concetta, and Rosaria Gatta. "Riflessioni sul sistema di protezione italiano: l'etnografia incontra la psicologia clinica nel sistema sanitario." MONDI MIGRANTI, no. 2 (September 2017): 161–81. http://dx.doi.org/10.3280/mm2017-002009.

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Dirindin, Nerina. "Prestazioni sociali e sanitarie al tempo della crisi." QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 3 (September 2011): 205–18. http://dx.doi.org/10.3280/qg2011-003016.

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Abstract:
Il presente contributo si propone di discutere i diversi aspetti dei diritti delle persone con riguardo ai problemi della tutela della salute, alle condizioni di maggiore debolezza osservabili nella realtŕ del sistema socio-sanitario italiano e ai fattori che possono mettere a rischio tale tutela.
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Delbono, Flavio. "Le diseguaglianze in Italia nella stagione del Covid-19." QUADERNI DI ECONOMIA DEL LAVORO, no. 111 (February 2021): 73–86. http://dx.doi.org/10.3280/qua2020-111004.

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Abstract:
In questo articolo, analizzo alcune delle probabili conseguenze della pandemia in atto e delle collegate restrizioni imposte alla popolazione. Il punto di partenza è l'inversione dell'andamento della curva della mobilità sociale in Italia, curva sulla quale la fase post-Covid non potrà che aggravare l'andamento. Mi soffermo quindi su alcune implicazioni derivanti dall'esame dei sistemi sanitario e scolastico in questi mesi nel paese. Concludo tratteggiando alcune ipotesi per uscire dall'attuale recessione e indirizzare il sistema italiano verso un nuovo sentiero di sviluppo.
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Siza, Remo. "Social innovation e processi di individualizzazione nel cambiamento del sistema sanitario italiano." SALUTE E SOCIETÀ, no. 1 (February 2015): 19–36. http://dx.doi.org/10.3280/ses2015-001003.

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Rodeghiero, Francesco, Massimo Morfini, Carlo Nozzoli, Cesare Manotti, Francesco Violi, Giuseppe Castaldo, Fabrizio Pane, Bruno Biasioli, and Claudio Velati. "Identificazione e ruolo dell’Esperto in Emostasi e Trombosi nel Sistema Sanitario Nazionale Italiano." La Rivista Italiana della Medicina di Laboratorio - Italian Journal of Laboratory Medicine 9, no. 3 (August 23, 2013): 134–42. http://dx.doi.org/10.1007/s13631-013-0015-1.

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Bassani, Gaia, and Cristiana Cattaneo. "Pratiche di controllo di gestione nel contesto sanitario italiano: i cambiamenti in atto nel Sistema Sociosanitario Lombardo." MANAGEMENT CONTROL, no. 3 (September 2017): 11–29. http://dx.doi.org/10.3280/maco2017-003002.

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Galanti, Claudia, Niccolò Persiani, and Alberto Romolini. "Il nuovo sistema di controlli di regolarità amministrativa e contabile nel Servizio Sanitario Italiano: i Percorsi Attuativi della Certificabilità." MECOSAN, no. 94 (September 2015): 31–50. http://dx.doi.org/10.3280/mesa2015-094003.

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Dissertations / Theses on the topic "Sistema sanitario italiano"

1

Caruso, Melania <1989&gt. "Sistema sanitario americano e sistema sanitario italiano a confronto nell'Azienda ULSS 8 Berica." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21092.

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Abstract:
La gestione della sanità è un argomento ormai molto discusso al giorno d’oggi, a seguito della pandemia di Coronavirus che ha colpito il mondo intero, generando un’inevitabile e necessaria riflessione sui sistemi sanitari in generale. Il mio lavoro, in particolare, si sofferma sull’analisi di due sistemi sanitari diversi, quali il sistema sanitario italiano e il sistema sanitario americano. Dopo aver brevemente indicato quali sono i modelli di sistema sanitario più diffusi con le loro caratteristiche fondamentali, il secondo capitolo si apre con un approfondimento sul sistema sanitario italiano. Il capitolo segue uno schema di tipo top-down, partendo dalle origini del sistema (nascita del Servizio Sanitario Nazionale, evoluzione e aziendalizzazione) fino alla gestione delle Aziende Sanitarie regionali, braccio operativo della sanità pubblica. La cronistoria del sistema sanitario nazionale, oltre che approfondire aspetti di legislazione sanitaria, tiene conto anche di un punto di vista economico, volto cioè ad approfondire i tipi di finanziamento del sistema stesso. Una riflessione finale doverosa riguarda la scelta del modello e del contesto, in vista del prossimo confronto con il sistema sanitario americano. Il terzo capitolo è dedicato ad una descrizione del sistema sanitario americano, alle sue origini, all’evoluzione del sistema stesso. Data la natura prevalentemente privatistica del modello, ho scelto di approfondire sia i programmi pubblici di assistenza che i principali attori privati che interagiscono nel mercato sanitario. Uno spazio dedicato alla riforma sanitaria voluta da Obama nel 2010 è contenuto all’interno del capitolo, per l’importanza che questo intervento comporta da un punto di vista sociale ed economico. Infine, una breve descrizione dei servizi offerti dai Providers americani, in relazione al modello prescelto. L’ultimo capitolo mette a fuoco le differenze tra il modello italiano e quello americano, evidenziandone i punti di forza e i punti di debolezza. L’analisi è personale e redatta da chi, da ormai otto anni, lavora a contatto con entrambi i sistemi da un punto di vista amministrativo-gestionale. Per questo motivo, ho scelto di portare l’esempio dell’U.l.ss. 8 Berica, Azienda sanitaria presso la quale lavoro in qualità di collaboratore amministrativo. In particolare, soffermandomi sulla gestione diretta dei pazienti americani che accedono alle cure in un ospedale pubblico italiano. Infine, una riflessione sul futuro della sanità, sulla sua probabile evoluzione in un momento storicamente importante dal punto di vista sociale e della ricerca.
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PALAZZOLO, GIULIA. "Le partnership pubblico-privato nel sistema sanitario italiano: aspetti istituzionali e caratteri organizzativi." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2014. http://hdl.handle.net/11566/242857.

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Abstract:
La tesi ha ad oggetto lo studio delle partnership pubblico-privato in sanità. Il primo capitolo della tesi offre una panoramica introduttiva sul management pubblico, con particolare riferimento alla distinzione fra aziende private e aziende pubbliche. Queste ultime realtà sono interpretate in una dimensione storica e sono individuati tre principali filoni di orientamento nella gestione della “cosa pubblica”: il modello di Traditional Administration, il modello di New Public Management e il modello di New Public Governance. Il secondo capitolo ha come focus d’analisi il settore sanitario, esaminato nelle sue specificità organizzative, le quali sono interpretate nell’ottica dell’approccio di New Public Governance, che promuove la collaborazione fra realtà pubbliche e private. Il capitolo si conclude con una panoramica del percorso di riforme della sanità italiana. Il terzo esamina alcuni antecedenti teorici di matrice organizzativa sul concetto di network e propone lo studio delle dimensioni di rete ritenute più critiche nelle collaborazioni fra pubblico e privato in sanità: la partner variety, la definizione degli obiettivi, l’analisi delle interdipendenze, i meccanismi di coordinamento. Il quarto capitolo affronta il tema delle partnership pubblico-privato nella letteratura internazionale, distinguendo le partnership contrattuali dalle partnership istituzionali. Il capitolo presenta quindi la realtà delle partnership pubblico-privato nel contesto nazionale, con attenzione alle forme contrattuali che esse assumono e agli aspetti di interesse negli studi aziendali ed organizzativi. Il quinto capitolo descrive i risultati di un’indagine empirica che riguarda lo studio delle partnership pubblico-privato stabilizzate in Italia. Il metodo d’indagine scelto, il questionario, è motivato nell’ambito del tema di ricerca svolto. Il capitolo si chiude con alcune riflessioni sul potenziale e sui possibili sviluppi delle partnership in Italia.
The doctoral thesis discusses the public-private partnerships within the health sector. The thesis is made up of the following five chapters. The first chapter begins with public and private organizations distinctions. So it focuses only on public organizations, especially in reference to the evolution of public administration trends in management and organization subjects: from traditional administration to New Public Management, from Neo-Weberian State to New Public Governance. The second chapter deals with health sector characteristics, regarding its complex assets and the opportunity, as suggested by New Public Governance, to make public and private organizations collaborate. It then goes on to review the Italian health reforms, looking at its organizational forms and inter-organizational relations’ propensities. The third chapter regards inter-organizational characteristics in the network theory prospect: partner variety, objectives, inter-dependencies, coordination, etc. These characters are studied in relation to the hybrid network composition; involving public and private sectors. The fourth chapter, at first, presents notes on public-private partnerships from international academic literature. It distinguishes two different types of public-private partnerships: the contractual ones and the institutional ones. The two types are studied in their principal benefits and disbenefits. The chapter then presents the main Italian contractual forms of public-private partnerships, comparing them with, still little number of national studies on partnership phenomenon. The fifth chapter has an empirical nature. It includes the study of ten Italian public-private stabilized partnerships, (which means partnerships that are finally consolidated). The research method is in a form of a questionnaire, the choice of which is explained in regards to the content of the study. The research results then follow. The thesis ends with some remarks on the state of Italian partnerships, which are regarded as work in progress experiences.
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Cuccia, Rosalia Cinzia. "Il rapporto di lavoro nel sistema sanitario italiano ed in quello spagnolo: un'ipotesi di comparazione." Doctoral thesis, Università di Catania, 2013. http://hdl.handle.net/10761/1458.

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Abstract:
Lo studio si propone come obiettivo l'esame del rapporto di lavoro pubblico in Italia e in Spagna secondo una prospettiva che non si limita al modello generale ma affronta la fisionomia specifica del rapporto di lavoro in un settore, il sistema sanitario nazionale che, in entrambi i contesti, risente dell'evoluzione in senso federalista dell'ordinamento politico-istituzionale e di dinamiche di multilevel governance. Sia in Italia che in Spagna, l'elevata professionalità che connota la prestazione di servizio ha implicato una disciplina dei rapporti di lavoro connotata da tratti di specificità. In particolare, nell'ordinamento italiano si assiste, in virtù di una scelta compiuta a decorrere dalla riforma sanitaria del 1992, all'assimilazione del professionista sanitario al dirigente pubblico. Una dirigenza sanitaria che, oltre a vivere all'interno di un modello pluralista di dirigenza pubblica, risente di un assetto strutturale delle aziende sanitarie caratterizzato da una complessa distribuzione dei poteri gestionali. Nell'ordinamento spagnolo, il professionista sanitario gode di un regime estatutario la cui peculiarità è stata formalmente riconosciuta, attribuendo al suo rapporto di lavoro la natura di relaciòn funcionarial especial. Il tratto distintivo tra i due ordinamenti è, comunque, rilevabile più a monte cioè nelle scelte compiute in materia di rapporti di lavoro nelle pp.aa.: un rapporto di lavoro privatizzato ed una potestà legislativa in materia "centralizzata" contraddistingue il modello di lavoro pubblico italiano. Una tendenza al dualismo ed una eterogeneità territoriale di regimi giuridici funcionariales, espressione di un sistema politico fortemente decentrato, tipizza il modello di lavoro pubblico spagnolo.
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DI, VIRGILIO JUAN DANIEL. "I modelli di HuB&Spoke nei sistemi organizzativi in Sanità: il caso del sistema sanitario della Regione Veneto." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2015. http://hdl.handle.net/10281/87587.

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Abstract:
Negli ultimi anni i sistemi sanitari sono stati oggetto di grandi trasformazioni e profonde riorganizzazioni ritrovandosi ad affrontare sfide comuni sempre più pressanti: l’evoluzione degli scenari macro-economici e istituzionali di riferimento, i nuovi trend demografici ed epidemiologici, la crescente limitatezza delle risorse, lo sviluppo delle nuove tecnologie, l’incremento della spesa sanitaria e l’aumento della complessità dell’organizzazione dei servizi sanitari (Bariletti, 1997, Longo et al, 2010; OECD, 2004, 2006, 2013; Dubois et al 2006; Fuchs, 1998 a,b; Pammolli et al, 2012). Nel nostro paese il processo di riforma sanitaria del SSN avviato negli anni ’90 e primi anni 2000, finalizzato al recupero di efficienza e efficacia del sistema sanitario, ha determinato un nuovo assetto istituzionale ed una nuova configurazione organizzativa. Il Sistema Sanitario di Sistemi Sanitari Regionali ha cercato attraverso nuovi modelli organizzativo-gestionali nuove modalità di erogazione dei servizi sociosanitari in linea con le nuove esigenze del sistema economico sociale in continua evoluzione (Borgonovi 2002; Amatucci et all, 2007; Cappellaro, Marsilio 2007; Galdiero 2009). Dalle sperimentazioni organizzative attuate da alcune Regioni sembrano prevalere tre modelli emergenti: il Modello Toscano, Il Modello Lombardo e il Modello Hub Spoke. In relazione a quest’ultimo, la Regione Veneto ha riorganizzato il proprio SSSR adeguandolo al proprio contesto di riferimento e razionalizzando tutta la rete socio-assistenziale perseguendo obiettivi di efficienza, efficacia ed economicità. La riorganizzazione della rete ospedaliera attraverso il modello Hub & Spoke ha coinvolto anche le due grandi Aziende Ospedaliere di Padova e Verona che hanno modificato il proprio assetto organizzativo attraverso l’organizzazione dipartimentale integrata successivamente con l’intensità di cure. L’indagine esplorativa, secondo una prospettiva prettamente organizzativa, ha avuto lo scopo di conoscere e descrivere, il modello organizzativo implementato in questi due Centri Hub di riferimento regionale verificando l’impatto organizzativo attraverso alcune dimensioni. I risultati ottenuti dall’analisi documentale e dalle interviste semi-strutturate alla prima linea manageriale hanno permesso di comprendere l’evoluzione del fenomeno del cambiamento organizzativo avvenuto. I risultati ottenuti consentono di sintetizzare alcuni aspetti importanti: la definizione e l’attuazione di obiettivi strategici aziendali costituisce una leva motivazionale per i manager e per tutti gli operatori sanitari coinvolti oltre a facilitare la comunicazione tra i manager ed i professionisti, l’utilizzo di un assetto organizzativo dipartimentale permette la razionalizzazione delle risorse impiegate ed una migliore allocazione delle risorse tecnologiche; le economie di scala si possono ottenere attraverso le gare d’acquisto o con la condivisione di attività, di risorse tecnologiche, di risorse umane e organizzative; il contenimento dei costi mediante la mappature delle inappropriatezze o fissando “tetti di costo” dei fattori produttivi; un approccio logistico-organizzativo per intensità di cura favorisce la riprogettazione dei processi assistenziali e permette di coniugare la centralità dell’utente e la valorizzazione dei professionisti e delle loro competenze distintive, di ottimizzare quantitativamente e qualitativamente l’assistenza sanitaria e di introdurre nuove figure di coordinamento e integrazione assistenziale. L’attuazione dei percorsi clinici integrati facilita la gestione dei pazienti e migliora la continuità delle cure erogate intra ospedaliere e con le strutture territoriali.
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Adami, Vittoria <1995&gt. "La tubercolosi in Cina: il sistema sanitario e le politiche per il controllo, la prevenzione e la cura, con repertorio terminografico italiano-cinese." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/16720.

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Abstract:
L’elaborato è suddiviso in due parti. La prima parte, divisa in tre capitoli, vuole fornire un quadro teorico dell’argomento. Nel primo capitolo viene descritta l’evoluzione storica della malattia tubercolare. Vengono presi in considerazione i momenti più esemplificativi per spiegare l’impatto di questa patologia sulla storia dell’uomo. Sempre nel primo capitolo, sono analizzate l’eziopatogenesi, le forme cliniche della malattia e le terapie con le quali viene attualmente trattata. Il primo capitolo si conclude con l’analisi dell’attuale situazione in Italia e in Cina attraverso i dati forniti dall'ultimo report sulla tubercolosi dell’Organizzazione mondiale della sanità. Nel secondo capitolo, dopo una panoramica sul sistema sanitario cinese, vengono approfondite le diverse politiche messe in atto dalla Cina per la prevenzione, il controllo e la cura della tubercolosi. Nell'ultimo capitolo viene discusso il problema sempre più allarmante della tubercolosi resistente ai farmaci. Questa problematica tocca in particolar modo la Cina, il secondo paese al mondo per numero di pazienti che presentano una resistenza ai classici farmaci antitubercolari. Questa prima parte risulta complementare alla seconda, che prevede un repertorio terminografico dei termini più significativi e frequenti riscontrati durante l’analisi dei testi e dei materiali specifici. Ogni lemma è analizzato nelle due lingue, italiano e cinese. Le schede terminografiche sono completate dalle relative schede bibliografiche delle fonti utilizzate per la compilazione del repertorio terminografico. Chiudono la seconda parte dell’elaborato due tabelle di consultazione rapida dei lemmi, ordinati alfabeticamente.
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Cordima, Silvia <1994&gt. "Il settore sanitario: analisi e confronto dei sistemi sanitari italiano e americano." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19413.

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Abstract:
L'elaborato ha come fine ultimo quello di confrontare il sistema sanitario italiano e americano, di cui si sono voluti evidenziare vantaggi, svantaggi e caratteristiche peculiari. In primo luogo, si è ritenuto opportuno esaminare il loro processo di formazione, evidenziando le fasi cruciali e le ragioni che hanno portato alla creazione degli stessi. Proseguendo, si è condotta un'analisi di entrambi i sistemi dal punto di vista economico, descrivendone il circuito finanziario e analizzando da dove provenissero le fonti e le risorse monetarie necessarie per garantire il loro corretto finanziamento. Infine, si giunge al vero e proprio confronto tra i due Paesi, il quale viene condotto sulla base di indici economici (es. incidenza della spesa sanitaria sul PIL) e indici non economici (es. il tasso di mortalità).
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CARTOCETI, GRETA. "EMPLOYEE BENEFIT PLANS E PIANI DI WELFARE AZIENDALE NEI SISTEMI DI SICUREZZA SOCIALE STATUNITENSE E ITALIANO." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2018. http://hdl.handle.net/2434/551280.

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Abstract:
Il presente studio analizza le componenti pubblicistiche e privatistiche del Sistema di Sicurezza Sociale statunitense, rispettivamente rappresentate dalla Social Security e dai programmi di Medicare e Medicaid, nonché dagli Employment-Based Benefit Plans e dagli Individual Saving Accounts. L’analisi si focalizza in particolare sulla disciplina dettata dalla legge federale (ERISA) in riferimento ai Pension Benefit Plans, Health Care Plans e Welfare Benefit Plans, dei quali vengono analizzate la genesi, le funzioni e le previsioni normative che ne regolano il funzionamento. La seconda parte dello studio, invece, descrive il Sistema di Sicurezza Sociale italiano, con particolare attenzione per i problemi di sostenibilità che oggi affliggono la Previdenza obbligatoria e per il ruolo di “sostengo” che la cd. Previdenza contrattuale è chiamata a svolgere per sopperire alle carenze della prima. Quest’ultima, in particolare, viene analizzata in tutte le sue componenti, rappresentate dalla previdenza complementare, dai fondi sanitari integrativi, dagli enti bilaterali, dagli ammortizzatori contrattuali e dal welfare aziendale. Costituisce, tuttavia, il focus principale dello studio il fenomeno più recente del Welfare Aziendale, del quale vengono messe in luce le potenzialità e gli aspetti controversi, specialmente in ordine alla sua collocazione all’interno del Sistema di Sicurezza Sociale. Non mancano, infine, considerazioni sulle conseguenze derivanti dal progressivo spostamento del baricentro delle tutele previdenziali e assistenziali tradizionalmente erogate dalla Previdenza obbligatoria verso forme di collaborazione “integrata” tra soggetti pubblici e privati, che lascia presagire un progressivo e preoccupante retrenchment dello Stato nella gestione della “cosa pubblica”.
The first part of the study analyzes the public and private components of the U.S. Social Security System, represented respectively by the Social Security and Medicare & Medicaid Programs, as well as the Employment-Based Benefit Plans and the Individual Saving Accounts. The analysis focuses particularly on the discipline provided by the federal law (namely ERISA) regulating the Pension Benefit Plans, the Health Care Plans and the Welfare Benefit Plans. The second part of the study describes the Italian Social Security System in its general features and the problems of sustainability currently affecting the Public Pension Pillar, as well as the role played by the so-called Occupational Schemes to cover the shortcomings of the former. The latter is comprised by complementary pensions schemes and supplementary health care schemes, bilateral bodies, contractual dampers and the so-called Welfare Aziendale. In conclusion, the study highlights the consequences of the gradual shift from the Public Pension Pillar to Occupational Voluntary Schemes in providing pension and health care treatments, which suggests a progressive and worrying retrenchment of the State from the management of public affairs.
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Da, Lozzo Alessia <1994&gt. "Il sistema di gestione nel settore sanitario. Italia e Regno Unito a confronto." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/16634.

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Abstract:
In questa tesi viene affrontato l'argomento del controllo di gestione nel settore sanitario. L'analisi inizia con un excursus storico del Servizio Sanitario Nazionale per poi affrontare più in particolare il relativo tema del controllo di gestione per due diverse nazioni quali Italia e Regno Unito. Tutto ciò viene analizzato facendo un confronto tra i diversi metodi con i quali viene svolto il controllo di gestione in questi stati con l'obiettivo di evidenziare eventuali punti in comune e differenze significative.
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Canini, Andrea. "A construção da presença ativa dos estudantes no Sistema Único de Saúde : o projeto UNIverSSI entre Itália e Brasil." reponame:Biblioteca Digital de Teses e Dissertações da UFRGS, 2016. http://hdl.handle.net/10183/169477.

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Abstract:
La formazione dei professionisti sanitari vive attualmente un periodo di grande crisi, segnata dall’incapacità di aggiornare i metodi e i contenuti dell’insegnamento alla luce dei profondi cambiamenti occorsi negli ultimi decenni sia a livello sociale che sanitario. Tale crisi, marcata dalla frammentazione derivante dall’iperspecializzazione, dall’assistenza di tipo reattivo e dallo scarso lavoro in team, diviene particolarmente evidente proprio all’interno dell’ambito della Primary Health Care, ovvero all’interno di un settore fondamentale per i Sistemi Sanitari universalistici e che si caratterizza per il suo approccio integrato, multiprofessionale e continuativo ai problemi di salute della popolazione. All’interno dell’Università di Bologna abbiamo creato il progetto UNIverSSI con l’intenzione di condividere un’esperienza di apprendimento trasformativo tra studenti, ricercatori e docenti nell’ambito della Primary Health Care. Tale progetto nasce all’interno della più ampia rete del “Laboratorio Italo-Brasiliano di Formazione, Ricerca e Pratiche in Salute Collettiva”, un progetto di cooperazione tra il Centro di Salute Internazionale dell’Università di Bologna, la Regione Emilia-Romagna, il Ministero della Salute del Brasile e numerose Università e Istituzioni brasiliane. Il progetto Universi si pone infatti in dialogo con un’analoga attività formativa sorta in Brasile nel 2006 - il VER-SUS - e rappresenta dunque una sperimentazione di apprendimento collaborativo all’interno del panorama globale volta al rafforzamento dei Sistemi Sanitari locali e del diritto alla salute. La metodologia di ricerca utilizzata così come la raccolta dei dati hanno fatto ricorso a strumenti molteplici, mentre l’analisi dei dati è stata effettuata attraverso una metodologia qualitativa, l’analisi tematica induttiva, al fine di mettere in evidenza le percezioni e le interpretazioni dell’esperienza svolta da parte di coloro che vi hanno partecipato. I risultati di questa tesi mostrano come il favorire un approccio multiprofessionale, integrato tra università-servizi-territorio, e basato su un coinvolgimento diretto degli studenti nella realizzazione delle attività formative, può rappresentare una valida opzione per la promozione della Primary Health Care e dei suoi principi tra i futuri professionisti sanitari.
A formação dos profissionais de saúde está vivendo um período de grande crise. Crise marcada pela incapacidade de atualizar as metodologias e os conteúdos de ensino às profundas mudanças ocorridas nas últimas décadas quer no âmbito social, quer no âmbito da saúde. Crise, caracterizada pela fragmentação derivante da hiperespecialização, da assistência meramente reativa aos problemas de saúde da população e do escasso trabalho em equipe, particularmente evidente no campo da Atenção Básica, um setor fundamental para os Sistemas de Saúde universalistas e que se distingue pela sua abordagem integrada, multiprofissional e continuada no cuidado das pessoas. Na Universidade de Bolonha foi criado o projeto Integração entre Universidade e Sistema Sanitário Italiano – UNIverSSI, com a intenção de compartilhar uma experiência de aprendizagem transformadora entre estudantes, pesquisadores e docentes no espectro da Atenção Básica. Este projeto nasce nas redes mais amplas do Laboratório Ítalo-Brasileiro de Formação, Pesquisa e Práticas em Saúde Coletiva e do Núcleo de Educação, Avaliação e Produção Pedagógica em Saúde – EducaSaúde, do qual este último faz parte, cooperação entre o Centro de Saúde Internacional e Intercultural da Universidade de Bolonha, a Região da Emília-Romana, o Ministério da Saúde do Brasil e numerosas universidades e instituições brasileiras. O projeto UNIverSSI se põe em comunicação com a atividade formativa do projeto Vivência e Estágio na Realidade do Sistema Único de Saúde – VER-SUS, criado no Brasil em 2006, e representa, portanto, uma experimentação de aprendizagem colaborativa interprofissional no cenário da saúde global, apontando reforço dos Sistemas de Saúde locais e o direito à saúde. A metodologia de pesquisa e a coleta de dados embasaram-se em múltiplas ferramentas, enquanto a análise dos dados foi efetuada através de uma técnica qualitativa, a análise temática indutiva, ao fim de valorizar as percepções e as interpretações de estudante e monitores que fizeram parte do projeto. Os resultados apontam que favorecer uma abordagem multiprofissional, interdisciplinar e de equipe, integradora entre ensino-serviço-território, e baseada no envolvimento direto dos estudantes na realização das atividades pode proporcionar uma valiosa experiência de aprendizagem da Atenção Básica e implicação com seus princípios.
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FORESI, Elisa. "A Multisectoral Analysis for economic policy: an application for healthcare systems and for labour market composition by skills." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251178.

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Abstract:
L’Agenda Digitale Europea stabilisce il ruolo chiave delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) grazie a un mercato digitale unico basato su internet veloce e superveloce e su applicazioni interoperabili, al fine di ottenere vantaggi socioeconomici sostenibili COM(2010)245. Le TIC producono un'innovazione di prodotto e cambiamenti strutturali all'interno di tutto il sistema economico e possiamo affermare che dal punto di vista multisettoriale hanno un ruolo moltiplicativo sulla crescita economica, poiché l’aumento della domanda di TIC stimola a sua volta tutte le altre produzioni. Inoltre come riscontrato in letteratura economica, nelle istituzioni internazionali, nonché confermate dai dati periodici rilasciati dagli uffici statistici nazionali, una maggiore incidenza della popolazione attiva formalmente istruita in associazione con l'adozione delle TIC è altamente correlata ad una crescita robusta, sostenibile ed equa. In questo quadro è importante valutare il ruolo delle TIC nel sistema economico, in particolare verrà analizzato il ruolo delle TIC sia rispetto ad un particolare settore quello della sanità, che dal lato dei soggetti che dovrebbero essere parte attiva nella gestione delle TIC ovvero la situazione delle abilità digitali dei lavoratori dipendenti. Il primo articolo si focalizza sul ruolo delle TIC nella determinazione dell’output del settore sanitario, utilizzando il database WIOD (World Input Output Database), di 24 paesi nell’arco temporale 2000-2014, tenendo conto anche dei differenti sistemi sanitari nazionali. La produzione del settore “Sanità e Servizi Sociali” assume, almeno in alcuni paesi specifici, il ruolo di stimolo all’innovazione che compensa ampiamente quello di peso sul bilancio pubblico. Nel secondo articolo analizziamo come l’uso delle TIC stia progressivamente aumentando nel sistema sanitario italiano e in particolare come l'introduzione del Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE), strumento di condivisione dei dati sanitari del singolo cittadino, potrebbe determinare cambiamenti nella produzione sui servizi sanitari. Verranno analizzati gli eventuali cambiamenti strutturali dei processi produttivi e della produzione totale applicando l'Analisi Strutturale di Decomposizione (SDA). La base dati di riferimento sarà la tavola di Input-Output riferita a due diversi periodi al fine di individuare i risultati sia degli effetti tecnologici sia della domanda finale a livello settoriale. Infine l’ultimo articolo ha l’obiettivo di valutare le conseguenze dei cambiamenti nella composizione dell'occupazione per competenza digitale all’interno del flusso di produzione e distribuzione del reddito. Verrà costruita una Matrice di Contabilità Sociale (SAM) che consente di rappresentare le relazioni tra i cambiamenti di produzione delle attività e i cambiamenti di compensazione dei dipendenti per competenze, grado di digitalizzazione e genere. LA SAM sviluppata nel documento è relativa all'Italia nel 2013; il lavoro è disaggregato in competenze formali / non formali / informali e, inoltre, competenze digitali / non digitali. Le abilità digitali del lavoro seguono la definizione di “competenza formale” della Commissione Europea (2000): i) competenza formale a seconda del livello di istruzione e formazione; ii) competenza non formale acquisita sul posto di lavoro e attraverso le attività delle organizzazioni e dei gruppi della società civile; iii) competenza informale non acquisita intenzionalmente durante la vita. In questo quadro è stata introdotta un'ulteriore classificazione di input di lavoro basata sull'uso / non utilizzo di computer collegati a Internet. Sulla base della SAM, è stato implementato un modello multisettoriale esteso. Infine, verrà individuata una struttura adeguata di domanda finale che consente di ottenere i migliori risultati in termini di valore aggiunto distribuiti a lavoratori più qualificati con una elevata competenza digitale.
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Books on the topic "Sistema sanitario italiano"

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Mapelli, Vittorio. Il sistema sanitario italiano. Bologna: Il mulino, 1999.

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Maggi, Stefano, Carlo De Pietro, and Carlo De Pietro. Le prospettive del mutuo soccorso nel sistema sanitario italiano. Bologna: Società editrice Il mulino, 2015.

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Michelina, Tosi, Battisti F, and Università degli studi di Cassino. Dipartimento di filosofia e scienze sociali., eds. Sociologia clinica e sistemi socio-sanitari: Dalle premesse epistemologiche allo studio di casi e interventi : atti del primo seminario italiano di sociologia clinica. Milano: FrancoAngeli, 1995.

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