Dissertations / Theses on the topic 'Sistema imprese'

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1

Arzenton, Valentina <1990&gt. "IL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI NELLE IMPRESE DI ASSICURAZIONE." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6235.

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Abstract:
Le recenti crisi finanziarie hanno riaperto in dottrina accesi dibattiti sul tema della corporate governance e sulla necessità di introdurre regole più pervasive per scongiurare abusi ed irregolarità. Tra gli argomenti al centro di discussioni e di riforme si trovano anche i temi del risk management e del controllo interno, che oggigiorno rivestono una ruolo cruciale per garantire una buona amministrazione. I controlli interni (o endosocietari) sono formati da una serie di attività di verifica che competono ad appositi organi sociali (organo amministrativo ed organo di controllo) e a specifiche funzioni aziendali appartenenti all’organizzazione d’impresa (funzione di internal audit, di compliance e di risk management) ; la loro complessità procedurale risulta graduata in base alle caratteristiche dimensionali ed operative dell’impresa. Il miglioramento delle regole e dei controlli può rappresentare sicuramente un punto di forza per governare con successo le crisi d’impresa e per rafforzare la fiducia dei mercati, tuttavia occorre sempre equilibrare la necessità di prevenzione e controllo con il rischio di imporre alle imprese vincoli eccessivi ed inefficienti . Difatti, alla sempre più diffusa esigenza di prevenire le irregolarità e le false informazioni attraverso un irrobustimento dei controlli interni, si contrappone l’opinione di quanti ritengono che regole eccessivamente severe rischino di incidere negativamente sull’efficienza delle imprese e risultino comunque inidonee ad impedire anomalie e comportamenti elusivi. Con questa tesi ci si propone di spiegare la struttura dei controlli interni e di individuarne la loro specificità operativa; particolare attenzione verrà dedicata al tema dei controlli nelle imprese d'assicurazione. Tema che, viste le recenti modifiche del Regolamento IVASS n. 20/2008, rappresenta un argomento di attualità, nonchè un ottimo spunto di riflessione su alcuni aspetti di inefficienza operativa.
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2

Noventa, Cristiano <1998&gt. "Il Sistema di Controllo di Gestione nelle Imprese Commerciali." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21921.

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Abstract:
L'elaborato, dopo una prima contestualizzazione generale dei sistemi di controllo di gestione (SCG), si soffermerà ad analizzare i SCG delle imprese commerciali indagandone le principali caratteristiche, facendo riferimento anche alla pandemia da Covid-19. Il tutto arricchito e completato dall'analisi di un caso aziendale.
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3

Marchitelli, Mirko <1996&gt. "Declinazioni dell'autonomia nel sistema museale italiano." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17592.

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Abstract:
Sin dalla fine degli anni ’90, in Italia, il settore della cultura è stato più volte “rivoluzionato” con riforme volte a conferire maggiore autonomia ai musei statali. Questo processo, summa dell’incrocio delle teorie manageriali del NPM e del percorso di sussidiarietà intrapreso dall’amministrazione centrale del nostro Paese, ha trovato il suo climax con la riforma Franceschini del 2014. A 5 anni da tale riforma, le prestazioni dei musei autonomi sono sicuramente migliorate: gli istituti hanno abbandonato il proprio aspetto di “museo-ufficio” per divenire istituzioni attente al rapporto con l’utenza e con il territorio d’appartenenza. La rinnovata procedura di selezione dei direttori ha garantito professionalità di alto livello, propedeutiche allo sviluppo dei musei da un punto di vista manageriale e da un punto di vista storico-artistico. Ricostruendo le teorie sopracitate e analizzando il primo esperimento di Soprintendenza autonoma presso Pompei, si giunge all’analisi della riforma del 2014 sottolineandone i punti di continuità con il passato e i passaggi ritenuti più innovativi. In un’ottica di ulteriore ricerca sui risultati prodotti dai primi anni di riforma, dato il loro carattere strettamente attuale e contingente, si sottolineano alcuni elementi passibili di un’ulteriore implementazione futura, con la speranza di rendere l’iniziativa museale sempre meno legata all’intraprendenza personale del direttore e sempre più frutto di un’azione concertata di un organico competente e sempre più specializzato.
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4

Aquino, Marco <1979&gt. "L'affiliazione commerciale tra contratto, sistema di distribuzione e rete di imprese." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2008. http://hdl.handle.net/10579/414.

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5

Merlo, Federica <1990&gt. "IL SISTEMA ENTERPRISE RESOURCE PLANNING (ERP). Stemma s.r.l." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/5269.

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Abstract:
La tesi espone il sistema Enterprise Resource Planning (ERP), un sistema integrato dato da un’architettura software mirante a migliorare e integrare il flusso delle informazioni che intercorrono tra tutte le funzioni interne alla società, comprendendo la gestione degli aspetti amministrativi, la gestione del personale e la gestione finanziaria. Nei capitoli viene fornita una descrizione dei diversi sistemi che nel tempo si sono susseguiti per supportare la gestione delle informazioni nelle aziende fino ad arrivare al sistema ERP. Vengono esposte le sue caratteristiche, dettagliando il processo di implementazione declinato in un’azienda trevigiana: Stemma srl, operante nel settore delle macchine per la produzione delle calzature.
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6

Tositti, Fosca <1995&gt. "Il Sistema di Performance Management: le tendenze attuali." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13349.

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Abstract:
Mai come al giorno d’oggi, la gestione delle risorse umane rappresenta una delle funzioni a cui le aziende devono riservare particolare attenzione, al fine di assicurarsi un corretto svolgimento delle operazioni aziendali. Al centro di questa tematica si colloca il sistema di Performance Management, un processo volto a creare un’identità aziendale condivisa tra tutti i membri organizzativi, con lo scopo di orientare i loro comportamenti per aumentare le probabilità di ottenere i risultati desiderati. La letteratura riconosce l’importanza di questo sistema e la complessità delle operazioni che ne caratterizzano l’impiego: risulta difficile, infatti, individuare possibili trend comuni, proprio perché la strutturazione del sistema risente molto delle peculiarità dell’azienda a cui esso si riferisce. L’obiettivo di questa tesi è fornire un quadro concettuale che illustri la struttura di un sistema di Performance Management, individuando le pratiche attualmente più utilizzate dalle aziende, definendone i principali vantaggi e rischi associatesi. Il primo capitolo, più teorico, definirà nel dettaglio i sistemi di gestione delle performance, individuandone le principali finalità e dimostrando il collegamento con la Pianificazione Strategica ed il Performance Appraisal. Verrà poi analizzato il processo per la gestione delle performance, enfatizzando l’importanza delle pratiche di feedback e coaching. Nel secondo capitolo, verrà trattata l’evoluzione che ha caratterizzato nel tempo, i sistemi di Performance management, identificando i principali strumenti a supporto di essi. Verranno poi definiti i principali vantaggi e rischi che le organizzazioni riconoscono a tale funzione. Inoltre, nella parte finale del capitolo, si è voluta dare una ampia panoramica riguardo l’utilizzo del sistema, analizzando contesti aziendali di Paesi diversi, in particolare Regno Unito, Germania, Francia, Cina ed Australia. Infine, nel terzo capitolo verrà riportata l’analisi empirica, che consiste in un’indagine qualitativa condotta mediante interviste ai direttori HR di tre importanti aziende, appartenenti a diversi settori. Questa analisi è stata condotta con lo scopo di identificare come vengano implementate nel concreto, le pratiche di gestione delle performance da parte di diverse aziende, al fine di individuare possibili somiglianze o punti di rottura.
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7

Zanovello, Andrea <1983&gt. "LA RESPONSABILITA SOCIALE PER LA SOSTENIBILITA DEL SISTEMA AGROALIMENTARE." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2012. http://hdl.handle.net/10579/2181.

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Abstract:
Nel primo capitolo (La responsabilità sociale: un’opportunità per il sistema agroalimentare) di carattere introduttivo, viene approfondito il significato di “responsabilità sociale”, con nascita ed evoluzione del concetto. Particolare rilievo sarà assegnato alle argomentazioni relative al sviluppo locale nel settore agroalimentare. Nel secondo capitolo (Metodi di produzione sostenibile del settore agroalimentare) vengono esaminati i concetti sostenibilità e sostenibilità agroalimentare dandone una descrizione completa, volta alla comprensione del contenuto nelle diverse sfaccettature. Il terzo capitolo (La qualità e il suo ruolo nel sistema agroalimentare) riguarda uno degli argomenti di maggiore rilievo degli ultimi tempi nel settore agroalimentare, cioè la possibilità di tracciare la storia del prodotto, estendendo quindi il controllo sulla filiera produttiva a tutte le fasi della lavorazione (dalla materia prima al prodotto finito). Nel quarto ed ultimo capitolo (Il caso aziendale), vengono presi in considerazione i fattori che sono alla base dell’acceso dibattito nato intorno alla possibilità di applicare o meno criteri qualitativi e di responsabilità.
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8

Piovesan, Eleonora <1991&gt. "Il Business Plan in un’ottica di sistema informativo integrato." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13180.

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Abstract:
Il Business Plan è uno strumento essenziale per l' avvio di una nuova idea imprenditoriale e per il suo sviluppo. In tale elaborato viene spiegato come si costruisce un Business Plan e come esso è inserito all' interno del processo di sistema informativo integrato, senza trascurare un aspetto fondamentale che è la sostenibilità socio-ambientale delle imprese.
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9

Dal, Mas Silvia <1987&gt. "Il sistema integrato di controllo di gestione per le decisioni interne." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2012. http://hdl.handle.net/10579/1562.

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Abstract:
Il presente lavoro di tesi si pone lo scopo di delineare un sistema di controllo di gestione integrato. Affinché si possa gestire un’azienda in modo consapevole e corretto, infatti, è importante disporre di informazioni che siano quanto più complete, precise e sufficientemente analitiche, così da cogliere gli aspetti connessi alle singole “cellule aziendali” che costituiscono l’impresa (prodotti, reparti, attività svolte, ecc.). Sin da questa prima considerazione si comprende la necessità di strutturare un sistema di controllo di gestione capace di integrare le informazioni connesse alle varie sub-componenti aziendali. Ciò, ovviamente, deve avvenire nel rispetto dei principi dell’efficienza e dell’efficacia. Pertanto, da una parte è fondamentale trovare un compromesso tra completezza e chiarezza informative e minimizzazione dei costi. D’altra parte, è anche necessario integrare i vari strumenti utilizzati all’interno del sistema di controllo sia in termini formali (sottintendendo così una loro interrelazione a livello terminologico), sia dal punto di vista sostanziale. Per questo motivo, nel presente lavoro di tesi si sono analizzate le varie fasi operative necessarie alla costruzione di un sistema di controllo di gestione (dall’analisi di bilancio, con conseguente scelta della struttura di riclassificazione, allo studio della dimensione statica, con gli indici finanziari e reddituali, e di quella dinamica dell’impresa, al confronto tra gli obiettivi fissati in fase di programmazione e i risultati effettivamente conseguiti, all’analisi degli scostamenti, fino alla fase di reporting), scegliendo i modelli più idonei tra quelli presenti nel panorama dottrinale (o anche normativo) al fine di delineare un sistema di controllo di gestione che potesse essere definito come integrato. L’essenza del sistema integrato di analisi, dunque, sta proprio nella comprensione che lo studio indipendente delle varie componenti analizzate (indici, flussi, valori programmati e valori consuntivi) può portare da una analisi potenzialmente errata e fuorviante; al contrario, dato che ogni valore è interconnesso con gli altri, il sistema di analisi deve saper cogliere i collegamenti esistenti tra questi valori.
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Astore, Anna <1996&gt. "Il posizionamento dell'artigianato artistico nel sistema delle Industrie Culturali e Creative." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19164.

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Abstract:
L’oggetto della presente tesi è il settore dell’artigianato artistico. All'interno dell'elaborato se ne tratta l’evoluzione storica, per poi focalizzarsi su un’attenta analisi delle peculiarità che ne definiscono il ruolo all’interno della Industrie culturali e creative. Vengono messi in risalto i valori racchiusi nell’artigianato dal punto di vista economico, sociale e culturale. La ricerca inizia con lo studio dei modelli di classificazione delle Industrie culturali e creative, che hanno permesso di valutare il coinvolgimento del settore artigianale all’interno di quello economico. Per quanto concerne i contenuti sociali e culturali, l’analisi parte dalla gestione italiana del settore esponendo norme e convenzioni, in particolare la Convenzione di Faro, cui lo Stato ha aderito per garantirne salvaguardia, protezione, tutela e valorizzazione. Successivamente si allarga la ricerca a livello europeo presentando la Carta internazionale dell’artigianato artistico, documento che definisce le linee guida, condivise dagli stati firmatari, per una corretta valorizzazione del settore. A livello italiano le decisioni delle singole regioni giocano un ruolo fondamentale in materia poiché l’artigianato riveste un ruolo più o meno centrale all’interno dei sistemi economici regionali a seconda delle diverse politiche di gestione. Questa particolarità è descritta tramite il confronto delle norme legislative, in ottemperanza alle direttive europee e nazionali, a tutela e valorizzazione dell’artigianato per la Regione Veneto e la Regione Lazio. Infine, viene riportato il progetto della Rete delle città creative dell’UNESCO per chiarire i motivi alla base del concetto di città creativa per la categoria di artigianato e arte popolare, riportando gli esempi italiani delle città di Fabriano, Biella e Carrara.
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Davanzo, Simone <1986&gt. "HOLDING PERIOD E PERFORMANCE DELLE IMPRESE PRIVATE EQUITY BACKED: EVIDENZE DAL SISTEMA ITALIANO." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/3834.

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Abstract:
L’attività di Private Equity ha ormai assunto un ruolo sempre più di primaria importanza all’interno dei sistemi economici di tutto il mondo, sviluppandosi negli ultimi due decenni in modo molto consistente, non soltanto come capitali gestiti ma anche come fondi investiti. I fondi di Private Equity rappresentano un’importante fonte di finanziamento per qualsiasi tipologia di impresa, dalle start up alle società che intendono svilupparsi, dalle imprese in difficoltà finanziaria a quelle operanti in segmenti innovativi o di nicchia. Numerosi studi e ricerche hanno analizzato l’impatto economico di tali operazioni sulle singole società partecipate, dimostrando come tale strumento sia in grado di accelerare e favorire la crescita sia quantitativa che qualitativa della società target. Il presente lavoro intende partire da queste evidenze, analizzando tuttavia un aspetto di tali operazioni verso il quale la letteratura non ha prestato particolare interesse: l’impatto che l’holding period ha sulle perfomance delle imprese partecipate. Attraverso un’analisi ex post effettuata su un campione di imprese italiane Private Equity backed si è voluto indagare se ed in quale misura la durata della partecipazione ha effetti sulle performance economico-finanziarie delle società partecipate. Le evidenze raccolte hanno dimostrato come fatturato, EBITDA ed occupazione tendano a diminuire man mano che la durata della partecipazione aumenta, in linea con quanto accade per i principali indicatori di redditività. Meno riconducibili all’incremento dell’holding period sono gli impatti sulla solidità e solvibilità, ma gli spunti d’analisi offerti risultano essere comunque molto interessanti.
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Sovilla, Andrea <1987&gt. "I meccanismi di supporto al solare fotovoltaico: il sistema feed-in tariff." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2012. http://hdl.handle.net/10579/1685.

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Marangon, Alessandra <1987&gt. "L'evoluzione del sistema fieristico italiano: sfide e strategie per i principali operatori." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2865.

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Abstract:
Il presente elaborato si propone di studiare il sistema fieristico italiano, oggi in profonda trasformazione. Partendo da una riflessione sull’utilità e sulle potenzialità di una fiera per il sistema industriale di un Paese, per le singole aziende e per il territorio, si procede a fornire una definizione dei diversi tipi di manifestazione fieristica. In seguito si costruisce un’analisi quantitativa del settore, offrendo una panoramica della situazione sia a livello mondiale che a livello nazionale e valutando anche l’impatto della crisi economica. Proprio l’attuale crisi, la necessità di razionalizzare i costi e la globalizzazione spingono ad una forte riorganizzazione del sistema e a radicali cambiamenti nei modelli di business dei quartieri fieristici italiani. Al fine di leggere i caratteri di questi mutamenti, si analizza il modello di business di tre big player italiani (Fiera Milano SpA, Bolognafiere SpA e E.A. Fiera di Verona – Veronafiere). Si identificano alcune similitudini ed alcune specificità relative a tali soggetti, permettendo quindi di ottenere una visione di sintesi e di proporre alcune prospettive per i futuri sviluppi del settore.
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Zanella, Alessia <1994&gt. "Progettazione di un sistema di Balanced Scorecard all'interno del gruppo De' Longhi." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/18970.

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Abstract:
Il concetto e la pratica del controllo di gestione hanno subito un’evoluzione durante il corso degli anni. I tradizionali modelli di management accounting, bastati su strumenti quali cost accounting, budget, reporting e analisi delle varianze, hanno evidenziato numerosi limiti, che hanno portato, a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta, all’affermazione di nuove pratiche, tra le quali la Balanced Scorecard. La Balanced Scorecard (Scheda di valutazione bilanciata) è un tool ideato da Robert Kaplan e David Norton allo scopo di misurare e valutare le prestazioni delle organizzazioni non solo attraverso indicatori di natura economico-finanziaria, ma anche mediante altri prospetti di indagine. Il modello è composto da quattro prospettive tra loro bilanciate: la prospettiva economico-finanziaria, la prospettiva dei clienti, la prospettiva dei processi interni e la prospettiva della formazione e crescita. Nel tempo è divenuto uno degli strumenti maggiormente utilizzato dalle imprese per attuare le strategie in modo efficiente tramite l’allineamento delle risorse con gli obiettivi aziendali. Questo lavoro di tesi si prefigge l'obiettivo di ideare e progettare un sistema di Balanced Scorecard all'interno di ‘De' Longhi Group’, gruppo internazionale presente in più di trenta paesi e composto dai marchi De’ Longhi, Kenwood, Brown e Ariete. L’attività di progettazione, che ha portato alla creazione di una mappa strategica dedicata, è stata sviluppata tramite l’individuazione dei dipartimenti aziendali direttamente coinvolti nella realizzazione della strategia e tramite un processo di elaborazione condiviso, basato su interviste ai manager, analisi dei report da loro prodotti e riconoscimento dei Kpi fondamentali.
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Mozzato, Leonardo <1997&gt. "Il sistema teatrale in Veneto. Una prima mappatura del teatro di prosa." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/20542.

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Abstract:
Partendo da una ricostruzione storica riguardante la costituzione delle prime compagnie teatrali e la nascita del teatro pubblico in Italia, l’elaborato tenta di mappare la scena produttiva del teatro di prosa all’interno dei confini della Regione Veneto e i luoghi di spettacolo. Censire tutte le compagnie teatrali e le istituzioni teatrali presenti sul territorio veneto è un’operazione complessa a causa della molteplicità e diversità dei soggetti presenti e, per questo motivo, ci si è avvalsi di vari metodi per la raccolta e l’elaborazione dei dati. Conoscere con precisione le realtà dinamiche delle compagnie teatrali, sapere quante sono e come sono strutturate, sono alcuni presupposti indispensabili per calibrare le politiche culturali.
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SANTINI, ANDREA. "La Competitività del sistema turistico: il caso delle destinazioni entertainment-based." Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2009. http://hdl.handle.net/2108/1152.

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Dal, Pozzo Valentina <1989&gt. "Creare una Destinazione? Il caso del Sistema Turistico Tematico "Pedemontana Veneta e Colli"." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/5178.

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Abstract:
Il presente lavoro si inserisce negli studi sulla gestione delle destinazioni turistiche ed in particolare sulle forme di governance che la caratterizzano. Si è scelto come caso di studio l’area della “Pedemontana Veneta e Colli”, zona individuata come un Sistema Turistico Tematico dalla Regione del Veneto attraverso la nuova legge regionale n.11 del 14 giugno 2013 “Sviluppo e sostenibilità del turismo veneto”. La tesi vuole indagare come l’effettiva offerta e le azioni concrete degli attori presenti sul territorio si integrino tra loro, in ottica sistemica e di destinazione. Per fare ciò si è condotta una ricerca empirica che ha adottato tre diversi approcci: l’approccio territoriale, per analizzare come il turismo coesista sul territorio assieme alle altre imprese, alle risorse, ai soggetti e ai portatori di interesse che a vario titolo vi operano; l’approccio amministrativo, che si è concentrato sull'istituzione dei sistemi turistici tematici e quindi su una predisposizione di una serie di strumenti atti ad implementare lo sviluppo turistico. Infine, sulla base dell’analisi condotta su questi due livelli si è cercato, adottando un approccio che ha cercato di portare a sintesi gli studi di destination management, destination governance e destination leadership, di individuare se vi sia corrispondenza tra le linee guida istituite a livello amministrativo e l’effettivo raggiungimento da parte degli attori coinvolti di una visione condivisa e di un’azione sistemica in un’ottica di collaborazione.
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Michielutti, Elena <1994&gt. "Performance Measurement – La supremazia del sistema di controllo di Toyota Motor Co. Ltd." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13593.

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Abstract:
A partire dalla seconda metà del secolo scorso, un numero sempre crescente di aziende ha iniziato a mostrare interesse per le tecniche che favorissero l’analisi di aspetti di carattere non finanziario, riguardanti l’attività d’impresa. Poco a poco, si è cominciato a realizzare come i sistemi di gestione e controllo non potessero essere focalizzati solamente su aspetti puramente di carattere economico-finanziario, bensì dovessero estendere i propri confini verso l’analisi di lati del business maggiormente astratti, non-financial. Elementi intangibili come la qualità, la soddisfazione di shareholder e stakeholder, l’innovazione, la flessibilità, il know-how, capitale umano ed il miglioramento continuo stanno sempre più accrescendo la loro importanza, arrivando a mostrare un valore pari se non superiore degli aspetti più tangibili. La seguente dissertazione ha lo scopo di investigare quale tipologia di Performance Measurement oggigiorno sia fondamentale per le aziende approccianti una filosofia produttiva di tipo Lean. A tal fine si compone di tre parti principali. La prima parte presenta la letteratura teorica riguardante la misurazione delle performance e gli indicatori correlati. La seconda prosegue con l’approfondimento dei due principali framework utilizzati recentemente dalle imprese per sviluppare il proprio Performance Measurement: Balanced scorecard e Brian H. Maskell’s pattern. La terza, infine, spiega su quale metodologia sia basato il sistema di controllo e gestione di Toyota Motor Co. Ltd. esaminandone i vantaggi competitivi. L’elaborazione delle informazioni si basa su primary data ottenuti attraverso un’intervista diretta ad uno dei manager di Toyota ed un tour privato all’interno del complesso produttivo situato nella prefettura di Aichi nell’omonima città di Toyota. L’analisi risponde a tre quesiti principali: “Quali sono i principali asset intangibili il cui controllo risulta fondamentale per Toyota Motor Co. Ltd?”, “Toyota Motor Co. Ltd nell’impostazione del set di KPI di controllo si serve dell’uso del framework di Brian H. Maskell o della Balanced Scorecard?”, “Come riesce Toyota Motor Co. Ltd a integrare coerentemente il sistema di controllo delle performance con la sua strategia?”. Lo studio, è incentrato sull’analisi del Performance Measurement di questa azienda in quanto essa fu una delle prime imprese a realizzare l’importanza di estendere il controllo e le misurazioni delle performance ad aspetti non-financial. Inoltre secondo le ultime indagini di mercato, Toyota Motor Co. Ltd è la sesta impresa più grade al mondo per reddito consolidato, la prima nel settore automotive e dal 2012, detiene il primato mondiale per la quantità di autoveicoli prodotti annualmente.
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CHIRIATTI, ANDREA. "Il Welfare contrattuale nel sistema delle piccole e medie imprese: il caso dell’artigianato lombardo." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2016. http://hdl.handle.net/10446/62252.

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Abstract:
La tesi in questione e il relativo percorso di ricerca seguito sono indirizzati ad analizzare le ragioni e le cause generatrici del “welfare contrattuale”, indagando primariamente il fenomeno attraverso un inquadramento storico e l’elaborazione di una definizione complessiva dello stesso e poi attraverso l’analisi più specifica di un esempio specifico di “welfare contrattuale”. Nella prima parte, infatti, la tesi si occupa della ricostruzione del rapporto causa-effetto che ha dato luogo alla nascita del fenomeno e ad una sua definizione tramite l’analisi dell’interazione tra i due agenti del binomio, il Welfare-State ed il sistema di Relazioni Industriali, e la loro rispettiva evoluzione. Il percorso di indagine seguito nella prima parte introduce l’analisi specifica di uno specifico modello di “welfare contrattuale” quello dell’artigianato, declinato poi a livello nazionale e territoriale nelle due parti successive della tesi. La seconda parte si sviluppa, infatti, partendo da una particolare angolatura di indagine della vicenda, e cioè quella di uno degli strumenti più tipici del “welfare contrattuale”: la bilateralità. Il fenomeno del bilateralismo viene descritto, quindi, come un esempio di istituzione delle relazioni industriali per mezzo della quale si realizza a pieno quella sintesi teorica e pratica tra finalità di un modello di Relazioni Industriali e Welfare-State. In particolare, ci si occupa di approfondire la declinazione del “welfare contrattuale” nel sistema produttivo delle piccole e medie imprese, osservando il comparto artigiano ed il suo peculiare sistema bilaterale. A tal proposito, metodologicamente, viene seguito lo stesso criterio utilizzato nella prima parte della tesi, cercando, così, di individuare ed approfondire le cause e le ragioni che hanno prodotto il sistema bilaterale in questione. Tale percorso è finalizzato ad individuare successivamente ed in maniera analitica le singole funzioni della bilateralità, congiungendole con le ragioni che l’hanno generata sempre attraverso una contemporanea contestualizzazione temporale del suo sviluppo. Il percorso di ricerca seguito conduce all’osservazione di uno specifico esempio di livello locale della bilateralità artigiana, quello lombardo. Da questo punto di vista il criterio utilizzato per approfondire la questione ripercorre quanto già fatto nella seconda parte della tesi attraverso una definizione temporale e causale dello sviluppo del caso stesso. In tal senso, anche per il caso lombardo viene riproposta l’analisi delle diverse funzioni della bilateralità artigiana a livello locale e delle sue connessioni con il livello bilaterale nazionale. La bilateralità artigiana lombarda viene arricchita dalla spiegazione ed analisi di uno specifico esempio di welfare contrattuale costituito dal sistema di relazioni sindacali nell’artigianato lombardo: il fondo di welfare integrativo dell’artigianato lombardo. In particolare, viene analizzata la connessione tra tale esperimento e la contrattazione collettiva di secondo livello. La bilateralità artigiana in Lombardia viene presentata, quindi, come un modello innovativo di welfare contrattuale territoriale in un comparto come quello dell’artigianato caratterizzato dalla presenza di un tessuto produttivo costituito prevalentemente da imprese di micro, piccole e medie dimensioni.
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Guidolin, Stefania <1991&gt. ""Cooperazione territoriale e competitività delle imprese: il caso del sistema urbano Asolano-Castellana-Montebellunese"." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/10054.

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Abstract:
L'analisi tratta il tema delle città metropolitane e i benefici che la cooperazione tra città crea sul territorio e sulle imprese insediate in esso. La tesi studia come le città e i territori si sono trasformati, divenendo motore di sviluppo per l'economia ed elementi fondamentali per la competitività di ogni Paese. Si manifesta un'economia non più basata solo beni materiali, ma che riconosce l'importanza della conoscenza e dell'innovazione rendendo il territorio e le città più attrattivi. La città metropolitana risulta essere l'elemento chiave, poiché sistema costituito da una forte mobilità, insiemi di attività, relazioni, divenendo "hub" per l'economia mondiale. Le città europee, quindi, hanno iniziato ad investire in processi di cooperazione e pianificazione strategica, per questo motivo sono definite città strategiche: sono stati portati alcuni esempi come Barcellona, Rotterdam den Haag, analizzando anche la città di Utrecht. In Italia la situazione è diversa, in quanto ancora oggi le città non si possono definire come agglomerazioni caratterizzate da collaborazioni tra persone e città. Nell'ultimo capitolo, dopo un breve excursus legislativo, ci si sofferma sullo studio dell'area centro-veneta. In relazione a questo e all'importanza che l'Europa riconosce alle città, si presenta la programmazione POR-FESR 2014-2020 con riferimento alla Regione Veneto, in particolare il caso del sistema urbano "Asolano-Castellana-Montebellunese".
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Oliveri, Ilenia <1995&gt. "Analisi del sistema ERP e effetti sui business process, il caso Service Key S.p.a." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15332.

Full text
Abstract:
Il presente elaborato intende analizzare l’evoluzione dei sistemi informativi, con un focus sui business process presenti in azienda e su come questi possano influenzare la scelta della struttura di un sistema informativo. Verrà inoltre presentato il caso dell’azienda Service Key S.p.a., della quale si è cercato di esaminare il modo di operare in relazione ai temi appena citati. Infatti, dopo una breve panoramica sugli aspetti generali che definiscono un sistema informativo e lo distinguono da uno informatico e dopo aver classificato i vari modelli informativi, l’attenzione si sposterà sull’ERP e il suo sviluppo a partire dagli anni ’70, trattando vantaggi e rischi dell’abbandono di sistemi legacy per adottare sistemi più innovativi. Nel successivo capitolo verranno trattati i business process, dapprima definendo che cosa sono e come questi possono essere rappresentati, svolgendo un’analisi attraverso gli strumenti Business Process Modeling Notation, Event-driven Process Chain e le Reti di Petri, in seguito ci si chiederà che implicazioni ha il fatto che un processo critico attraversi diverse funzioni che utilizzano software diversi, talvolta appartenenti a fornitori diversi. Infine, quanto finora esposto verrà approfondito nella pratica studiando il caso dell’azienda Service Key S.p.a., riflettendo sui possibili bottle neck presenti, descrivendo le modifiche e le attività di implementazione del sistema ERP ed evidenziando i risultati attesi e raggiunti. In conclusione si indicheranno gli sviluppi futuri del sistema.
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Biasin, Daniele <1994&gt. "Principi e applicazione del Quick response manufacturing e del relativo sistema di gestione POLCA." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15748.

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Abstract:
la tesi, una volta descritti i tradizionali sistemi di gestione Push (MRP) e Pull(Kanban\Conwip), introduce i principi fondamentali alla base della logica QRM, focalizzata sulla riduzione del MCT e sul raggiungimento di importanti vantaggi competitivi per le imprese manifatturiere operanti in un contesto di high mix-low volume. Successivamente, viene descritto il sistema di gestione della produzione POLCA, sistema adottato dalla filosofia QRM.
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Savorovskaya, Valeriya <1993&gt. "La formazione al management culturale nel sistema universitario italiano. Un'analisi empirica delle lauree magistrali." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17952.

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Abstract:
La tesi di laurea magistrale: “La formazione al management culturale nel sistema universitario italiano. Un'analisi empirica delle lauree magistrali”, vuole essere una raccolta sistemica dei piani di studio delle università che sono attive nella formazione al management culturale in Italia. La ricerca nasce dal dibattito americano sulla natura dei corsi di Arts Administration presenti nel sistema universitario statunitense, sulle loro caratteristiche e sulla loro efficacia nel contesto lavorativo. Il primo capitolo inquadra storicamente lo sviluppo del dibattito, concentrandosi soprattutto sugli approcci e le metodologie utilizzate per studiare il fenomeno. Il secondo capitolo invece introduce un’analisi dei casi di alcune delle università italiane che partecipano alla formazione del management culturale. Questo capitolo dunque esplora la possibilità di una proposta metodologica ad-hoc costruita sui parametri italiani. Partendo da una lista di lauree magistrali, selezionate attraverso un’analisi desk, vengono analizzati i curricula e gli insegnamenti obbligatori, che formano il nucleo centrale della formazione al management culturale. La ricerca prosegue con una sintesi dei trend delle aree scientifiche disciplinari, che compongono il nucleo delle materie indispensabili al conseguimento del titolo catalogando gli insegnamenti più attivi all’interno della proposta curriculare. In definitiva l’indagine localizza ed articola i percorsi percorribili in Italia, ricreando, seppur in maniera parziale, una fotografia dello stato dell’arte in materia della formazione al management culturale.
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Alunno, Maria Carla. "Le imprese agro-ittico-industriali del distretto piceno: quali nuove relazioni con il sistema distributivo?" Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2009. http://hdl.handle.net/11566/242370.

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Spagnol, Luca <1992&gt. "Solvency II - Pillar 3: implementazione del sistema di reportistica Tagetik all'interno di una compagnia assicurativa." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12742.

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Pandolfo, Mattia <1995&gt. "Digital Revolution: il fenomeno dei Big Data ed il nuovo volto del sistema finanziario italiano." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/18238.

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Abstract:
Nel primo capitolo vengono delineate in maniera dettagliata le caratteristiche del fenomeno dei Big Data; vengono successivamente indicati i formati con cui i dati si presentano e le fonti da cui vengono generati. Nel primo capitolo viene inoltre affrontato il fenomeno del "machine learning" e fornito un approfondimento circa le modalità di funzionamento del framework open source Apache Hadoop. Nel secondo capitolo viene introdotto il modello economico che caratterizza l’era digitale in cui l’umanità al giorno d'oggi si trova, la data driven economy; in tale capitolo vengono inoltre delineate le principali caratteristiche della data driven company. Nel terzo capitolo viene proposto ed approfondito il concetto di "business analytics", da intendere come l'insieme di tecniche e strumenti per l’analisi di grandi moli di dati e per lo sfruttamento delle informazioni da essi estrapolate; attraverso l'analisi di tale concetto si vogliono far percepire al lettore i molteplici vantaggi che un approccio data driven può apportare nelle singole funzioni aziendali. Nel terzo capitolo viene inoltre introdotto il fenomeno della tecnofinanza (Fintech), termine utilizzato per richiamare l’importante connubio tra tecnologia e finanza che ormai da alcuni anni sta interessando il panorama finanziario; attraverso l’analisi del fenomeno in questione si vogliono far percepire al lettore i grandi cambiamenti che stanno interessando il settore. Nell’ultimo capitolo vengono infine presentati i casi di Workinvoice e Modefinance, due tra le fintech italiane più conosciute ed importanti.
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Francavilla, Fulvia <1990&gt. "Il Business Process Reengineering - Analisi dell’implementazione di un sistema di Web Order: il caso Lechler S.p.A." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4946.

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Abstract:
L’ultimo decennio è stato caratterizzato da grande mutevolezza sia del contesto competitivo che dei mercati in generale e ha imposto alle imprese una crescente spinta al cambiamento, non solo in termini di offerta di prodotto, ma anche di ridisegno e miglioramento dei processi, soprattutto in ottica di efficacia ed efficienza. Il cliente ha assunto un ruolo ancor più centrale sul piano della soddisfazione e ciò ha dato alle imprese la possibilità di rimettere in discussione processi e attività consolidate. In alcuni casi l’adeguamento comporta migliorie incrementali, in altri l’approccio assume connotati radicali. L’elaborato mette a fuoco criticità e vantaggi della reingegnerizzazione dei processi e si sofferma in particolare sull’ esperienza di Lechler S.p.A nell’implementazione di un sistema di web order.
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Bonotto, Michel <1990&gt. "La comunicazione nel sistema moda tra Occidente e Oriente. Analisi del mercato cinese e il caso Valentino." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/5242.

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Abstract:
In questo lavoro sono state analizzate le attività di comunicazione con cui le aziende di moda si affacciano al mercato, dando particolare attenzione a quello cinese. Mettere, quindi, in rilievo il ruolo della comunicazione e le strategie che tali aziende devono affrontare per inserirsi in questo florido paese. Si parte, con il primo capitolo, dalla presentazione degli strumenti di comunicazione, dalla concezione del prodotto come veicolo comunicazionale e dalla comunicazione rivolta ad un mercato internazionale portata avanti dalle aziende di moda. Al secondo capitolo si spazia con l’analisi del mercato cinese e la spiegazione delle iniziative che le aziende di moda attuano in questo territorio. Il terzo capitolo è dedicato all’analisi di un case study. L’azienda presa in esame sarà la maison Valentino e il caso di discussione è l’evento-sfilata tenutosi a Shanghai nel 2013 per l’inaugurazione del nuovo flagship store. Infine, la relazione si chiude con una discussione sintetica delle tematiche trattate.
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Munaretto, Susanna <1991&gt. "Maturità del sistema di Enterprise Risk Management e performance: analisi di un campione di società quotate italiane." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13078.

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Abstract:
Negli ultimi anni hanno avuto luogo una serie di fenomeni che hanno accentuato il dinamismo del mercato, rendendo sempre più incerto lo scenario all'interno del quale operano le imprese. Col tempo è incrementata l'attenzione posta da quest'ultime innanzitutto nei confronti del rischio nelle sue nuove e molteplici forme ed, inoltre, nella disciplina che si occupa di governarli, il risk management. L'oggetto di studio di questo elaborato è l'Enterprise Risk Management, ossia un approccio integrato alla gestione dei rischi, che con il tempo si è sviluppato e affermato in ragione dell'esigenza di assicurare non solo la sopravvivenza delle imprese, ma anche la capacità delle stesse di poter cogliere opportunità per la creazione di valore. In primo luogo in questo elaborato si approfondiranno dei concetti teorici legati alla nozione di rischio per passare, poi, alla trattazione della disciplina dell'Enterprise Risk Management proponendo il modello formulato dal Committee of Sponsoring Organisations of the Treadway Commission (COSO) ed esaminando le implicazioni che l'adozione di un prototipo di gestione integrata dei rischi comporta per le funzioni deputate al governo societario. In secondo luogo, al fine di introdurre un'analisi empirica, si proporrà una rassegna della principale letteratura empirica che ha indagato l'esistenza di una relazione tra l'adozione di un modello di gestione integrata dei rischi e la performance d'impresa. In conclusione, si esaminerà un campione di società quotate italiane per verificare se si riscontra un miglioramento della performance per quelle imprese che adottano l'Enterprise Risk Management con un grado di maturità maggiore.
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Lovisetto, Niccolo' <1994&gt. "LA CORPORATE GOVERNANCE NEL SISTEMA BANCARIO, MOTIVO DI EFFICIENZA PER LE BANCHE. LA PERFORMANCE DEI CREDITI COOPERATIVI." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15405.

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Abstract:
Una delle tematiche che recentemente ha maggiormente attirato l’attenzione di studiosi, managers, investitori, policy-makers e regulators, è sicuramente la corporate governance. Negli ultimi anni, infatti, è stato riportato al centro del dibattito economico e politico il delicato argomento del governo societario, delle sue finalità e del funzionamento equilibrato degli organi preposti alla gestione delle imprese. La corporate governance è un tema complesso e pluridisciplinare. Non è un caso, quindi, che si trovino diverse visioni e definizioni di governo societario, a seconda degli aspetti privilegiati. Esistono studi che attribuiscono alla corporate governance la finalità di tutelare esclusivamente gli interessi degli azionisti (Shleifer e Vishny, 1997) ed altri che al contrario affermano che l’attività di governo societario deve contemplare gli interessi di tutti gli stakeholders (Masera, 2006; Salvatori, 2001). Analogamente, si registrano posizioni contrapposte circa l’individuazione dei meccanismi principali di corporate governance: alcuni riconoscono al Consiglio di Amministrazione un ruolo primario (Hermalin e Weisbach, 2001), altri esaltano la composizione della struttura proprietaria ed il sistema di regole vigenti in un determinato Paese (La Porta et al., 1999, 2002). Elemento comune a molti degli studi in materia, tuttavia, è la ricerca di una qualche relazione esistente tra la corporate governance e la performance aziendale. Un’ampia parte della letteratura economica, infatti, ha confrontato e continua a confrontare i diversi assetti possibili, in un’analisi tra i modelli di governance dominanti e gli effetti sulla ricchezza prodotta dalle imprese (La Porta et al., 1998; Core et al., 2006; Iannotta et al., 2007). Si cerca insomma di individuare le principali determinanti dei meccanismi di governance per poi verificarne l’eventuale impatto sulla performance delle imprese. Se gli studi che hanno indagato l’esistenza di una relazione tra governance e performance delle imprese industriali si sono moltiplicati negli anni, meno numerose sono le ricerche che hanno affrontato l’argomento con riferimento alle imprese finanziarie e, nello specifico, alle banche (Fama, 1985; Levine, 2004). Gli istituti bancari, tra l’altro, si collocano al centro del processo di intermediazione fra risparmio e investimento; costituiscono il tessuto connettivo per il sistema dei pagamenti; sono esposte a rischi finanziari molto più accentuati e suscettibili di generare effetti sistemici di una certa gravità sull’intero sistema economico. Il settore bancario, negli ultimi anni, ha affrontato cambiamenti significativi a livello internazionale.
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Semenzato, Anna <1995&gt. "Intelligenza artificiale e il sistema Chat Bot: in che modo possono ridisegnare una nuova strategia di business?" Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/16629.

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Abstract:
Quante volte abbiamo sentito parlare, o ci siamo imbattuti nell’utilizzo di Siri, Alexa o Tobi? Sono conosciuti come i nostri assistenti digitali personali, e sono in grado di rispondere a molti tipi di quesiti, interagendo con noi e con le nostre esigenze, anticipando alcuni dei nostri più comuni bisogni. Stiamo parlando di modelli tecnologici sviluppati da abili pionieri programmatori che sfruttano un tipo di intelligenza che prende spunto da quella umana, e che si fonda sul concetto di “intelligenza artificiale” (AI). Il presente lavoro è volto a studiare e approfondire le principali potenzialità che questi sistemi possono offrire, focalizzandosi in primo luogo sul significato e sull’etimologia del termine “intelligenza artificiale”, e successivamente, analizzandone l’origine, la rapida espansione e le sfidanti implicazioni in ambito aziendale. I vantaggi di questa nuova tecnologia saranno descritti con la principale finalità di delineare i principi fondamentali utili per ipotizzare una strategia di successo, a supporto di alcune delle più importanti attività operative all’interno delle realtà aziendali. L’analisi si soffermerà non solo sugli aspetti vantaggiosi legati all’intelligenza artificiale, ma sarà altrettanto importante considerare le conseguenze e gli eventuali rischi connessi allo sfruttamento di questa tecnologia. Inoltre verrà valutato in che modo l’AI possa essere impiegata responsabilmente e compatibilmente con le forze già presenti in azienda, al fine di realizzare una maggiore interazione tra uomo e macchina. La tesi che mi accingo a sostenere ha come principale obiettivo quello di spiegare e giustificare quanto tale processo abbia finora condizionato l’operato dei modelli di impresa. Lo sviluppo di un’iper connettività sempre più invasiva e la nascita di “tecnologie a crescita esponenziale”, hanno contribuito alla diffusione e all’utilizzo di questi sistemi intelligenti, sarà per questo fondamentale capire quanto la presenza e lo sfruttamento di queste tecnologie siano ormai fattori essenziali per lo sviluppo delle nostre imprese. Nel dettaglio questo lavoro affronterà nel primo capitolo un excursus storico ed evolutivo della terminologia utilizzata, a cominciare dalla definizione di Artificial Intelligence (AI), e del concetto di Machine Learning: sostantivi spesso scambiati come sinonimi, che in realtà riguardano due tecnologie collegate ma differenti tra loro. La prima definita come artefice di un’architettura intelligente, la seconda, invece, conosciuta come “apprendimento avanzato”, ovvero la capacità di un sistema di apprendere con facilità e di focalizzarsi sul continuo miglioramento. Il secondo capitolo, invece, sposterà l’attenzione sugli approcci concreti e sulla strategia adottata dalle diverse funzioni aziendali. Si prenderanno in considerazione i benefici e le opportunità offerte da un corretto utilizzo dell’AI, e i principali rischi riscontrabili nel caso in cui, invece, la tecnologia dovesse prendere il sopravvento. Un interessante approfondimento riguarderà lo studio di un approccio etico legato allo sviluppo di queste tecnologie in azienda: verranno infatti esposti quelli che un’importante ricerca condotta dal prof. L. Floridi (University of Oxford) ha delineato come i 5 principi etici su cui si regge una strategia basata sull’intelligenza artificiale. Una strategia in grado di condizionare il nostro futuro e quello delle nostre imprese. Da ultimo, nel terzo capitolo, verrà preso in esame il risultato maggiormente significativo nato dall’impiego di queste tecnologie: il sistema Chat Bot. Di questo strumento ne verranno spiegate le 3 principali “killer features” che fanno di questo assistente un vero caso di successo per molte imprese. In particolare il presente lavoro prenderà come esempio il caso Tecnica Group S.p.A.
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Barbieri, Filippo <1996&gt. "Il modello MRP e il nuovo sistema DDMRP: caratteristiche, analisi e considerazioni applicate al caso Diadora S.p.A." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/18884.

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Abstract:
Questo elaborato, dopo aver introdotto le principali caratteristiche, le applicazioni e il metodo di lavoro del modello MRP, si prefigge l'obiettivo di indagare e valutare i possibili benefici dell'applicazione del più moderno sistema DDMRP attraverso un'analisi quantitativa effettuata sui dati dell'azienda Diadora S.p.A., dopo averne descritto brevemente il modello business, il contesto competitivo e le caratteristiche dei suoi prodotti di punta.
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Vitagliano, Chiara <1993&gt. "IL MERCATO DEL VINO ITALIANO: STRATEGIE DI INTERNAZIONALIZZAZIONE E SVILUPPO DI UN SISTEMA VITIVINICOLO DI SUCCESSO, IL PROSECCO." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/18552.

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Abstract:
Tra i settori più interessati ai processi di internazionalizzazione negli ultimi anni è possibile individuare quello agroalimentare poiché nel contesto competitivo attuale il modello tradizionale non è più sufficiente a fronteggiare il mercato globale. Il panorama di riferimento vitivinicolo italiano è prevalentemente caratterizzato da una fitta frammentazione perché costituito da piccole-medie imprese spesso ritenute non in grado di fronteggiare le difficoltà legate al processo di insediamento in mercati stranieri. Attraverso l’analisi di un caso studio di successo, quale il Prosecco, verranno individuate le potenzialità di un percorso di internazionalizzazione e sviluppo basato sull’utilizzo di nuovi strumenti digitali, con lo scopo di stimolare la contaminazione di conoscenze e operatività. L’elaborato si sviluppa attorno a tre macro-aree: • Breve panoramica dello scenario di riferimento; • Individuazione delle migliori strategie per l’internazionalizzazione del settore vitivinicolo e descrizione delle potenzialità del Web per l’internazionalizzazione; • Analisi di un caso studio al fine di individuare delle Best Practices.
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Modena, Matteo <1995&gt. "Le strategie di Crisis Management per reagire alla crisi Covid-19: il caso del sistema di ospitalità veneziano." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21620.

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Abstract:
La crisi Covid-19 ha avuto un grave effetto sull'economia nazionale. Uno dei settori maggiormente colpiti è stato quello turistico, a causa delle misure intraprese per contrastare la diffusione della pandemia. Trovandosi a fronteggiare una crisi globale senza precedenti (almeno in questo secolo), gli operatori turistici e i policy maker hanno dovuto ripianificare e riorganizzare l’attività all’interno delle destinazioni. In questo contesto è interessante capire come il sistema di offerta all’interno delle destinazioni si sia mosso per contrastare gli effetti negativi della crisi, studiando le strategie intraprese per sostenere le imprese dell’indotto. Si sono quindi prese in esame le strutture ricettive del comune di Venezia e Venezia Mestre, promuovendo uno studio volto ad indagare quali politiche di crisis management sono state messe in atto dagli operatori per far fronte alla recessione. Il testo si propone come uno studio qualitativo e quantitativo sull’effetto della crisi Covid sul sistema di ospitalità veneziano, con l’obiettivo di valutare gli aspetti strategico-organizzativi che possano essere state più efficaci per rispondere alla crisi. Il presente elaborato si ispira ad un progetto di ricerca sviluppato dal Centro di Ricerca NOIS (Dipartimento di Management) e promosso dall’Università Ca’ Foscari di Venezia.
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Scomparin, Nicola <1992&gt. "Analisi degli scostamenti e misurazione delle performance aziendali. Nuovo sistema di monitoraggio dei materiali indiretti. Caso aziendale: Ottica Pedemontana." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12412.

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Abstract:
Durante la mia esperienza come controller industriale in un plant produttivo di una delle maggiori aziende nel settore dell’occhialeria, ho lavorato ad un progetto per l’implementazione di un sistema di monitoraggio dei materiali indiretti. Il precedente sistema di monitoraggio non era in grado di rispondere al fabbisogno informativo dei manager. Il nuovo sistema proposto, migliora le soluzioni esistenti e ne propone di nuove. L’obiettivo di questa tesi è, attraverso un nuovo sistema di monitoraggio dei materiali indiretti, di rispondere al fabbisogno informativo direzionale, trovare nuovi kpi in grado di riflettere la reale situazione aziendale, analizzare le varianze ed intervenire sugli scostamenti, creare dei report per il monitoraggio giornaliero e portare un saving aziendale attraverso una migliore gestione.
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Piccin, Riccardo <1996&gt. "La flat tax nel sistema tributario italiano: analisi e valutazione dei risultati attuali (anno 2019) e prospettive di applicazione futura." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17521.

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Abstract:
Nel primo capitolo ho presentato il sistema tributario in generale; nel secondo capitolo ho individuato le caratteristiche generali della flat tax; nel terzo capitolo ho individuato 5 imprese e 3 professionisti che erano in regime ordinario e/o semplificato nel triennio 2016-2018 e hanno optato per la flat tax nell'anno 2019. Si tratta di piccole aziende con volume di ricavi inferiori a 65.000 euro. Ho fatto la ricerca tramite qualche studio commercialista di Vittorio Veneto e Conegliano. Per ogni azienda ho rielaborato i dati esponendoli nella forma del bilancio abbreviato (SP e CE), anche se qualche impresa era in contabilità semplificata, per rendere omogenei e confrontabili i risultati.
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CORNIANI, MARGHERITA. "Sistema informativo di marketing e modelli competitivi d'impresa." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2000. http://hdl.handle.net/10281/33464.

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Abstract:
Il sistema informativo aziendale ha coinciso per lungo tempo con il sistema delle rilevazioni interne di gestione. Con l'apertura progressiva dei mercati e l'intensificarsi della concorrenza, il sistema informativo aziendale ha dovuto essere potenziato con riferimento ad alcuni ambiti di analisi che coincidono principalmente con le attività di marketing. Si è quindi iniziato a parlare di sistema informativo di marketing, come di un elemento essenziale dei sistemi informativi aziendali, in essi perfettamente integrati. In particolare, il sistema informativo di marketing si compone di una pluralità di sottosistemi che sono diversamente sviluppati in rapporto alle dinamiche di concorrenza prevalenti in ciascun mercato. La tesi esamina queste tematiche e le approfondisce alla luce della principale letteratura di management italiana ed internazionale.
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Racovita, Nicolae <1993&gt. "Il sistema di Valutazione del Personale nel Ministero dell’Agricoltura, Sviluppo Regionale e Ambiente della Repubblica Moldava: Il metodo DEA per valutare l’efficienza dei Manager." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14240.

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Abstract:
Il tema della valutazione della performance nel settore pubblico presenta molte problematiche. Innanzitutto, è molto difficile quantificare monetariamente il valore dei servizi offerti alla collettività, problema ulteriormente amplificato dal fatto che la collettività presenta delle esigenze eterogenee che devono essere considerate. La seconda problematica è rappresentata dal potenziale rischio di generare una spirale negativa della performance qualora le informazioni sulla performance venissero raccolte erroneamente (p.e. una valutazione non oggettiva) o utilizzate senza considerare i possibili rischi. Dopo aver presentato il sistema attualmente utilizzato per la valutazione della performance, questo elaborato mira ad individuare un modello alternativo di valutazione del personale operante nel settore pubblico, in particolare i direttori delle diverse divisioni che operano in un Ministero della Moldavia. Il presupposto alla base di questa tesi è che una buona performance del personale porti a una buona performance dell’intera organizzazione. A tal proposito, viene utilizzato il metodo DEA come modello alternativo per valutare alcuni aspetti della performance, vista la sua flessibilità in termini di dimensione e qualità dell’unità di analisi. Il principale punto di forza di questo modello è dato dal fatto che non richiede di predeterminare i pesi attribuiti alle componenti che determinano la performance (input e output), permettendo in tal modo una comparazione più oggettiva.
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Mazzocchio, Luca. "Sistema informativo aziendale per la gestione del flusso logistico-produttivo nelle piccole imprese manifatturiere e commerciali: analisi e progettazione." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8545/.

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Abstract:
Il presente lavoro di tesi si occupa dell’analisi delle caratteristiche costituenti un sistema informativo destinato alla gestione della logistica e della produzione di piccole realtà imprenditoriali e, successivamente, della definizione di una possibile struttura modulare dello stesso sistema. Il lavoro, frutto di una collaborazione (tirocinio formativo) presso una società di consulenza organizzativa e informatica, prende le mosse dallo studio di una serie di trattazioni riguardanti i seguenti temi: gestione delle scorte e della produzione, lean production, cambiamento organizzativo e reingegnerizzazione dei processi aziendali, sistemi informativi e informatici, rapporto tra piccole-medie imprese e tecnologie dell’informazione. Da un iniziale introduzione sulle tematiche legate alla gestione dell’informazione in ambito aziendale, si procede ad una descrizione dell’utilizzo delle informazioni, in particolare in riferimento alle tecniche di reingegnerizzazione dei processi aziendali. In seguito, viene analizzato il più ampio concetto delle tecnologie a supporto dell’informazione, e della loro relazione con le piccole e medie imprese italiane. Successivamente, si offre una panoramica dei metodi più utilizzati per la pianificazione e programmazione della produzione e per la gestione delle scorte, differenziandoli tra metodi a fabbisogno e metodi a ripristino. Infine, si procede alla presentazione di una configurazione originale di un sistema informativo gestionale, tramite descrizione approfondita dei moduli di base costituenti, anche attraverso l’ausilio di diagrammi esplicativi, ed il confronto tra il proprio metodo di programmazione materiali ed il più famoso metodo MRP (Material Requirements Planning), diffuso nella maggior parte dei software gestionali in commercio; quest’ultimi verranno confrontati con la soluzione presentata tramite mappa di posizionamento. In conclusione, vengono esposte le ragioni di possibile successo del sistema presentato, mettendo in evidenza l’ormai appurata imprescindibilità dei sistemi informativi gestionali, sottolineata dalla crescita costante della loro adozione da parte delle imprese italiane. In particolare, viene posto l’accento sul fatto che il bacino di mercato costituito dalle piccole imprese sia ancora in parte insoddisfatto. Sono proprio le piccole imprese, come verrà spiegato nel dettaglio, le beneficiarie del nuovo sistema progettato, grazie a determinate caratteristiche studiate ad hoc per questa cospicua fascia di mercato.
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Ferraro, Giada <1994&gt. "Strumenti tecnologici a supporto dello sviluppo della programmazione turistica dei territori. Il caso della piattaforma sperimentale del sistema camerale a supporto della programmazione strategica regionale in Veneto." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/16780.

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Abstract:
La valorizzazione del Turismo e della Cultura sono tra le nuove funzioni del sistema camerale italiano, il quale, a livello Veneto, punta su una sempre più stretta collaborazione con la Regione e con le attività di analisi e monitoraggio dell’Osservatorio Turistico Federato del Veneto, per supportare lo sviluppo infrastrutturale del territorio e le competitività delle imprese protagoniste dell’industria turistica. Scopo del presente elaborato è analizzare la nuova piattaforma sperimentale “Mappa delle Opportunità” attivata nell’ambito del progetto regionale finanziato dal Fondo Perequativo del sistema camerale “La Valorizzazione del Patrimonio Culturale e del Turismo”, che vede coinvolte alcune Camere di Commercio della Regione. La piattaforma prevista dal progetto, attraverso l’implementazione dei dati effettuata dal gruppo di lavoro dell’Unione Regionale, metterà a disposizione della Regione e dei policy makers un cruscotto di analisi dei prodotti turistici e del sistema imprenditoriale coinvolto nell’indotto, al fine di rendere più fruibile l’offerta turistica dei territori. Verrà inoltre valutata l’efficacia del lavoro di raccordo tra le Camere di Commercio venete con le linee guida contenute nel Piano Strategico della Regione Veneto per la valorizzazione delle destinazioni e dei prodotti turistici ai fini della programmazione delle attività economiche in ambito turistico nel territorio regionale. Infine, sarà proposta un’analisi dei punti di forza e di debolezza della piattaforma con lo scopo di individuare spunti utili per il rinforzo dello strumento di governance ed idee pratiche per migliorare attendibilità ed efficacia dei cruscotti informativi e delle mappe concettuali prodotte.
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Rossato, Elisabetta <1997&gt. "Processo di creazione e sviluppo del Sistema di Controllo di Gestione nelle piccole medie imprese: il caso Gibus S.p.A." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/20214.

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Abstract:
Il tema del Controllo di Gestione risulta sempre più di primaria importanza con l’incremento della dinamicità del contesto in cui le imprese operano. L’obiettivo di questa tesi è quello di fornire un’introduzione alle componenti principali che caratterizzano il Sistema di Controllo di Gestione (SCG), focalizzando l’analisi sulle dinamiche che coinvolgono le piccole-medie imprese, le quali spesso trascurano alcuni aspetti relativi all’attività di controllo. Inoltre, sarà esaminato l’andamento evolutivo del SCG e la connessione esistente con la struttura organizzativa, fornendo informazioni sui possibili sviluppi che il Sistema può intraprendere. Per dare evidenza alla letteratura presentata, l’indagine sarà integrata con lo studio di un caso pratico riguardante l’azienda padovana Gibus S.p.A., attraverso l’utilizzo di interviste e dati reperiti in loco.
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BORRONI, SILVIA. "Competitive intelligence e scelte di marketing: quali implicazioni nelle imprese della distribuzione alimentare." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2015. http://hdl.handle.net/11566/242927.

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Abstract:
Il presente lavoro di tesi si focalizza sull’analisi, gestione e sviluppo da parte dell’azienda di quelle informazioni provenienti dal mercato, ed in particolare dai competitor. Obiettivo del presente lavoro è evidenziare “come” e “in che modo” nelle imprese Retailer, del comparto grocery l’applicazione di un processo di Competitive intelligence incide sulle scelte di marketing migliorandole. Focus particolare di indagine è dato dalle implicazioni dell’applicazione di tale processo negli “Small and Medium Retailer”. Tale obiettivo ha suggerito un’indagine di tipo esplorativo ed una scelta metodologica di ricerca qualitativa incardinata sul metodo del case study. Si è deciso di scegliere un campionamento teorico in base al principio di replicazione, secondo il quale si cerca di ripetere l’analisi su casi simili per ottenere gli stessi risultati – literal replication (Patton, 2002). Tre le aziende della GDO selezionate come caso studi: Magazzini Gabrielli S.p.A., Ce.Di Gros Scarl e Italbrix s.r.l. La scelta di tale metodologia e la dimensione del campione - limitata a tre casi studio - non permettono la generalizzazione dei risultati. Un campione più ampio avrebbe potuto eventualmente fornire un sostegno più concreto alle evidenze teoriche già esistenti, o avrebbe potuto produrre nuovi risultati. Comunque la metodologia scelta ha fornito varietà e ricchezza di informazioni sul tema di ricerca che è risultato particolarmente utile nell’interpretazione dei risultati su un settore, quello del Grocery Retail nel quale risulta una lacuna teorica sul tema della competitive intelligence a sostegno delle scelte di marketing. L’analisi empirica presenta interessanti implicazioni teoriche e operative. A livello teorico, essa ha consentito di arricchire con interessanti insight il dibattito scientifico sul tema della competitive intelligence applicato al settore distributivo alimentare e in particolar modo agli “Small e Medium Retailer”, alla luce di una letteratura che, fino a questo momento, sembra aver guardato con interesse principalmente il settore industriale, con recenti approfondimenti al settore dei servizi. A livello operativo, invece, l’indagine offre utili indicazioni ai manager e gli imprenditori su quali siano i modelli per attuare un processo di competitive intelligence coerente alle dimensioni, anche piccole e piccolissime, e al proprio settore di riferimento, grocery retail, utile per completare le informazioni già contenute nel sistema informativo di marketing, e di necessario supporto al processo decisionale.
This PhD Thesis focuses on understanding a company’s process of collection, analysis and management of external business environment information, in particular the information about competitors. The aim is to demonstrate how the Competitive Intelligence process influences and improves marketing decisions in Grocery Retailers. In particular the research aims at analyzing the implications of the process in “Small and Medium Retailers”. This purpose has required an explorative survey and the adoption of the qualitative research methodology based on the multiple case study method. As sampling method, it has been decided to choose the principle of literal replication (Patton, 2002). According to this principle, the analysis is carried on similar (selected) cases to get the same results. (Literal replication means that the cases selected are similar and the predicted results are similar too. ) Three Grocery Retailer companies were selected: Magazzini Gabrielli S.p.A., Ce.Di Gros Scarl e Italbrix s.r.l. Due to the qualitative research methodology chosen and the limited size of the sample – only three case studies – there have been no statistical generalizations. A larger sample could have provided a more concrete support to the existing theoretical evidences, or could have produced new results. However, the methodology chosen provided plentiful information on the research topic and this was useful to fill the gap of knowledge existing in the field of competitive intelligence process used to support marketing decision in the Grocery Retail sector. The empirical analysis offers interesting theoretical and operational implications. As a matter of fact, until now the literature about competitive intelligence has involved only the industrial sector. The empirical analysis in this study has somehow contributed to the scientific debate about competitive intelligence, applying the topic also to the grocery retail sector, and especially to “Small and Medium Retailers”. From a more operative point of view, the analysis may provide managers and owners with many insights on the best models available to implement the competitive intelligence process. This will be very helpful to integrate the data contained in the marketing information systems, and to give medium and small retailers useful support in the process of decision making.
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COSTA, Davide. "La dimensione lavoristica nei fenomeni di esternalizzazione dei processi produttivi e l'impatto del sistema di qualificazione delle imprese : la qualificazione delle imprese nel settore della sanificazione del tessile e dello strumentario chirurgico : un modello sperimentale." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2015. http://hdl.handle.net/10446/32806.

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Carra, Silvia <1990&gt. "Il sistema di controllo di gestione e il processo di formazione di budget nelle imprese alberghiere: aspetti teorici e analisi del caso pratico." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/8646.

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Abstract:
Il controllo di gestione, andando oltre i limiti del bilancio d’esercizio, permette di compiere un’analisi frazionata dell’impresa; Il controllo di gestione inoltre fornisce informazioni essenziali per tenere sotto controllo i costi, per compiere scelte tra più prodotti e individuare quella economicamente più conveniente, e comprendere quale sia l’attività che convenga maggiormente far proseguire all’azienda. Altra attività di fondamentale importanza è quella di budgeting. Essa svilupperà un’attività di previsione e programmazione focalizzata sui singoli reparti dell’azienda e, successivamente, renderà possibile il confronto tra risultati stabiliti ex ante e quelli effettivamente realizzatisi, in modo da poter poi risalire alle cause di tali scostamenti. Seguirà poi l’analisi della gestione del magazzino. Tutti questi elementi avranno una descrizione teorica e una pratica con valori forniti da un albergo della zona termale di Abano Terme (PD).
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D'ADAMO, ANTONELLA. "Logiche di public governance dei sistemi sanitari e sociosanitari regionali." Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2008. http://hdl.handle.net/2108/426.

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Abstract:
Il termine governance è utilizzato con sempre maggiore frequenza per indicare le norme, i processi e i comportamenti con cui le aziende e le amministrazioni pubbliche costruiscono e realizzano politiche, strategie e azioni. La ricerca, nel tentativo di approfondire la conoscenza sulle logiche di public governance e sull’applicazione delle stesse ai sistemi sanitari e sociosanitari regionali, cercherà di analizzare l’evoluzione del fenomeno secondo una duplice prospettiva. Da un lato, attraverso l’analisi della letteratura e la sistematizzazione delle azioni che stanno alimentando il dibattito intorno al tema della integrazione. Dall’altro, attraverso la definizione di logiche di governance nel processo di integrazione dei sistemi sanitari e sociosanitari. Il principale obiettivo della ricerca è quello di proporre la sperimentazione di un modello organizzativo di integrazione sociosanitaria e la ricerca di strumenti di governance che consentano lo sviluppo e il funzionamento di un sistema integrato di servizi sanitari e sociosanitari.
The term governance is used with an increasing frequency to indicate the rules, processes and behaviour through which public administrations define and implement policies, strategies and actions. The research aims at improving the knowledge on the application of the public governance framework to regional health and social care systems. It will analyse the evolution of the phenomenon through a double perspective. On the one hand, it will be carried out a review of the literature regarding the integration of health care with social care. On the other hand, it will contribute to identify public governance issues in that process of integration. The main aim of the research is to propose an organizational model of health and social care integration, based on public governance principles and tools which can enable the development and good functioning of an integrated system of health and social care services.
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VENINI, GIULIA. "Evoluzione dei modelli di gestione e sviluppo delle persone in azienda nella transizione tra crescita e crisi economica." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2012. http://hdl.handle.net/10281/28329.

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Abstract:
Il presente lavoro di ricerca si propone di osservare natura e caratteristiche del processo di cambiamento che sta avendo luogo all’interno delle organizzazioni aziendali nazionali per quanto attiene i modelli di formazione e crescita della classe dirigenziale, al fine di documentare quali strumenti e soluzioni sono dispiegate dalle imprese per far fronte alla prolungata instabilità del contesto economico-finanziario. Più in dettaglio, il progetto si attende di osservare e documentare quanto e come il clima economico ha impattato sul sistema delle organizzazioni italiane e quanto e come la cultura organizzativa sia stata influenzata dalla fase critica e abbia reagito apportando conseguenti trasformazioni al suo interno. Lo fa scegliendo come punto di vista quello dello sviluppo delle persone nelle organizzazioni, nello specifico dello sviluppo e formazione del management in azienda. La ricerca ha proceduto nel corso degli anni a quattro fasi di rilevazione: 2008-2009-2010-2011, con l’obiettivo di monitorare l’andamento e la rilevanza dei processi di formazione manageriale. Il monitoraggio longitudinale sulle dinamiche della domanda di questo tipo di formazione da parte delle imprese e sulle scelte di formazione (sempre manageriale) ha permesso di analizzare i mutamenti che hanno avuto luogo nel passaggio da una fase di prolungata, seppur contenuta, crescita economica ad una fase recessiva fino ad una fase di crisi economica e ha inteso tracciare gli impatti che questo andamento altalenante ha riflesso sulle organizzazioni. Partendo dall’analisi della letteratura sul declino organizzativo, l’approccio scelto inquadrerà diverse variabili organizzative e descriverà le differenti performance e le soluzioni contingenti rilevate tra le imprese che compongono il campione di studio.
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CHIESI, GIAN MARCO. "Il costo del capitale proprio nella banche: rassegna dei modelli di analisi e verifica empirica per il sistema bancario italiano." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2007. http://hdl.handle.net/10280/131.

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Abstract:
Il lavoro stima il costo del capitale delle banche italiane alla luce di due antitetici comportamenti di investimento: diversificazione internazionale di portafoglio e concentrazione proprietaria volta alla detenzione di pacchetti azionari rilevanti. L'integrazione dei mercati finanziari e l'adozione della moneta unica determinano la necessità di allargare all'area valutaria il correlato empirico al portafoglio di mercato indicato dal CAPM. La verifica condotta su un campione di banche italiane evidenzia la riduzione dei Beta e del costo del capitale proprio a causa del limitato contributo fornito al rischio sistematico del portafoglio riferito all'area valutaria da parte del mercato azionario nazionale e delle banche italiane. La detenzione del potere decisionale consente agli azionisti rilevanti di ottenere, in termini di private benefits, un sovra-rendimento che giustifica strategie volte alla concentrazione di ricchezza. Questo genera per le banche italiane un incremento del costo del capitale.
This work analyses the techniques to assess the cost of equity of Italian banks in the light of two antithetical investment policies: international portfolio diversification and ownership concentration directed to hold large blocks of shares. Financial market integration and European Monetary Union involve using a broader index, referred to the Euro area, as the proxy for the market portfolio pointed out by CAPM. The analysis carried out on a sample of Italian banks shows this change brings about a reduction of both the estimated Beta and the cost of equity. This is due to the limited contribution that domestic market index makes to the systematic risk of the Euro portfolio. The control of the decision-making process enables the holders of large blocks of shares to extract private benefits and to obtain extra returns compared with other investors. This can explain an investment policy directed to wealth concentration. That causes a higher equity cost of equity.
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Querci, Della Rovere Marco <1990&gt. "Management dei sistemi informativi." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4880.

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Abstract:
La tesi affronta la tematica dell'evoluzione dei sistemi informativi aziendali e dei criteri di valutazione dell’investimento in oggetto. In particolare, vengono analizzate le problematiche legate al passaggio da sistemi di tipo legacy (con la trattazione di un caso aziendale relativo all'uso di AS400) verso soluzioni di ultima generazione, basate sui sistemi ERP, cloud computing e dispositivi mobili.
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Baldin, Andrea <1991&gt. "Sistemi informativi nelle piccole medie imprese – caso BAAP Srl." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/9175.

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Abstract:
Questo elaborato, strutturato in quattro capitoli, si propone di approfondire il tema della diffusione e dell’importanza dei sistemi informativi nelle organizzazioni aziendali, in particolar modo analizzando il caso dell’implementazione di questi software nel mondo delle PMI. Il lavoro può essere concettualmente suddiviso in due parti; una prima parte tratta più da vicino l’aspetto teorico del fenomeno e quindi si approfondiscono la storia, dalla comparsa dei primi software gestionali fino ai sistemi utilizzati oggi, le caratteristiche e l’architettura dei sistemi informativi aziendali che permettono la fondamentale integrazione delle informazioni circolanti in azienda, e il processo di sviluppo e implementazione in qualsiasi realtà aziendale. Secondariamente si approfondisce la prospettiva delle piccole medie imprese, che nonostante la dimensione, necessitano di sistemi gestionali al pari delle grandi imprese e quindi si analizzerà il mercato delle PMI, la diffusione dei sistemi informativi in questo contesto, e i benefici e le problematiche organizzative che ne derivano dall’utilizzo di tali strumenti in queste realtà. La seconda parte dell’elaborato illustra ed approfondisce un caso aziendale, nello specifico l’azienda BAAP Srl nella quale ho svolto il periodo di tirocinio curricolare. Inizialmente viene introdotta l’azienda, descrivendone la storia, la struttura organizzativa ed il processo produttivo, per poi passare all’analisi vera e propria del software gestionale utilizzato, con il quale ho lavorato in persona. L’obiettivo di questo studio aziendale è individuare vantaggi e svantaggi, difficoltà e agilità ricavati da un’azienda che si fa costruire il software, giustificato dal fatto di essere una PMI.
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TORRE, E. E. DELLA. "Imprese moderne, nuovi sistemi di lavoro e relazioni industriali." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2007. http://hdl.handle.net/2434/145137.

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Abstract:
This thesis deals with some aspects related to the changes in the organization of work that took place within the supposed shift from the «taylor-fordist» paradigm to new productive models. Literature review shows that, while the effects of new work practices on employees’ welfare are still not clear, the positive impact on firms’ economic, financial and productive performances seems quite evident. So, one can assume that the limited expansion of new work practices isn’t caused by employers’ scepticism on their effectiveness. The thesis I test is that firms structural and market variables play a determinant role in distinguishing «innovative» from «conservative» firms. Confirming a large part of the hypothesis existing in literature, multivariate discriminant analysis shows that innovative firms characterize themselves for more intense relationship with other firms, for higher degree of technological innovation and for higher degree of market competitiveness. From the industrial relations side results are less clear: on one side innovations in organization of work are more diffused in firms that have a formal workplace union representation; on the other side, where the level of unionization is high the adoption of innovative work practices is less widespread.
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