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Dissertations / Theses on the topic 'Sistema di gestione della qualità'

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Ravaioli, Giuditta. "Applicazione della lean construction ad un cantiere con sistema di gestione qualità: il caso studio della realizzazione di un centro residenziale pediatrico di cure palliative." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Abstract:
La tesi affronta il tema del rapporto tra Project Management e Lean Construction nel caso di studio della costruzione di una struttura ospedaliera pediatrica. Il lavoro di tesi è stato svolto nell’ambito dell’esperienza diretta della laureanda presso il cantiere di costruzione descritto. La realizzazione dell'opera è stata affidata ad un General Contractor di grande rilevo e ben strutturato, che fa utilizzo degli strumenti del Project Management descritti nella prima parte della tesi. Successivamente è stata sviluppata ed applicata la teoria della Lean Construction al caso di studio come sperimentazione diretta. La filosofia produttiva Lean rappresenta per il settore delle costruzioni un nuovo approccio innovativo alla gestione dei processi. Grazie agli strumenti semplici ed innovativi Lean utilizzati per il coordinamento delle lavorazioni del cantiere si è potuto constatare un aumento di produzione ed uno snellimento dei processi. L’applicazione ha evidenziato che la Lean Construction non mira a sostituire il Project Management ma bensì ad implementarlo, dandogli strumenti nuovi per una migliore gestione del cantiere con lo scopo di mantenere gli obiettivi in termini di qualità, tempi e costi.
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Siracusa, Domenico. "Procedure operative standard per il miglioramento di una process FMEA di reparto: il Caso Siderit s.r.l." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:
L’oggetto di studio del presente elaborato è il miglioramento della Process FMEA del reparto di Ni-trurazione dell’azienda Siderit s.r.l., sita in Zola Predosa (BO). Lo scopo del lavoro è stato quello dapprima di individuare, analizzando la Process FMEA relativa all’esercizio 2020, le fasi del processo mostranti un indice RPN oltre il valore soglia definito, e suc-cessivamente introdurre un’azione correttiva tale da far rientrare suddetto indice entro il valore limite. Le fasi del processo caratterizzate da un indice RPN superiore al valore soglia sono risultate quelle manuali di preparazione e disfacimento della carica ed imballo, fasi a monte e a valle del trattamento termico. La misura correttiva individuata è risultata essere l’implementazione di Procedure Operative Standard per le suddette fasi. Scelta l’azione correttiva da mettere in atto, è stata svolta dapprima un’analisi a vo-lume e successivamente una a valore al fine di identificare i clienti aziendali maggiormente impattanti sui volumi e sul fatturato aziendale del reparto Nitrurazione. In un secondo momento, è stata scelta una famiglia di prodotti, tra le aziende precedentemente indivi-duate, da cui iniziare ad implementare tale azione correttiva, che risultasse, per motivi pratici e di com-plessità intrinseca del prodotto, la più critica. Tale famiglia è risultata essere quella degli alberi motore. Definite le Procedure Operative Standard per suddetta famiglia di prodotti, la misura è stata implemen-tata in reparto in seguito ad un breve periodo test, preceduto da una fase di formazione degli addetti di reparto. L’implementazione di tale misura correttiva, infatti, risulta di fondamentale importanza ai fini del SGQ aziendale di Siderit s.r.l. e proietta l’azienda verso l’omologazione a nuove linee guida e norme inter-nazionali di qualità come la IATF 16949:2016.
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3

Zani, Carlotta. "Contributi allo sviluppo del sistema di gestione integrato qualità sicurezza e ambiente di un'azienda multiservizi: applicazione della normativa Emission Trading e certificazione OHSAS 18001." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amslaurea.unibo.it/959/.

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4

Dami, Giorgia. "Approccio alla validazione dei metodi di prova chimici e microbiologici per un laboratorio di analisi degli alimenti secondo la norma ISO 17025 all'interno di un sistema di gestione della qualità." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/16844/.

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Abstract:
L’accreditamento è un’attestazione tramite la quale, un soggetto indipendente di parte terza, riconosce la competenza ed il modus operandi di un ente ovvero un’organizzazione, in accordo con specifici requisiti di qualità stabiliti da norme internazionali o nazionali. Il quadro normativo di riferimento è costituito dalle norme della serie di norme UNI CEI EN ISO IEC17000, che specificano termini, definizioni e requisiti relativi alla valutazione della conformità, compreso l'accreditamento degli organismi di certificazione e l'utilizzo di detta certificazione per agevolare il commercio. In Italia ACCREDIA è l’ente unico nazionale di accreditamento, autorizzata dal Ministero dello Sviluppo Economico ed operante in conformità ai requisiti stabiliti dalla norma UNI EN ISO 17011 (norma che disciplina gli Enti di accreditamento). Ha il compito di valutare la competenza tecnica e l’idoneità professionale delle organizzazioni (Laboratori di prova, di Taratura ed Organismi di certificazione) che operano nel settore della qualità, accertandone la conformità alle pertinenti Norme Internazionali, per assicurare il valore e la credibilità delle certificazioni rilasciate. Nello specifico, l’accreditamento dei laboratori di prova, reso cogente dal framework legislativo nazionale ed europeo, si configura come un punto fondamentale per la validità dei risultati delle procedure di validazione e monitoraggio di qualsivoglia processo produttivo in aziende che operano in qualità. Nel presente elaborato, sono illustrate le modalità attraverso cui i laboratori di prova possono dimostrare l’affidabilità dei risultati, sia chimici che microbiologici ottenuti, in relazione a caratteristiche intrinseche del dato analitico (ad esempio sensibilità, specificità, riproducibilità, robustezza etc.) e come l’intero processo risponda ai requisiti della norma di accreditamento UNI EN ISO 17025.
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5

Giordani, Tonino. "I costi della non qualità: progettazione ed implementazione di un quality gate. Il caso Poltrona Frau Spa." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
Il presente lavoro di tesi, frutto dell'esperienza di tirocinio presso l'azienda maceratese Poltrona Frau, è incentrata sul concetto della Qualità. Si è cercato di dimostrare che il miglioramento continuo dei processi produttivi si dimostra essere un vero e proprio investimento ad alto ritorno economico e non un costo obbligatorio da sostenere per le aziende. Nel primo capitolo è stato esposto il concetto di Qualità in azienda, della sua importanza e della necessità di investire risorse nel miglioramento del processo produttivo. Successivamente il progetto sperimentale si suddivide in due fasi: Una prima analisi della situazione attuale, nella quale si cerca di porre le basi per la successiva soluzione; successivamente, tramite l'applicazione del ciclo di Deming, viene riportata tutta la progettazione e l'implementazione del Quality Gate. Pur essendo consapevole dell'interesse e della rilevanza che il concetto dell'assicurazione di Qualità può avere, è opportuno evidenziare che in questa tesi non vengono illustrati questi argomenti perché esulano dalla nostra trattazione, dato che il progetto si incentra sul miglioramento del sistema di gestione della qualità attualmente in un uso in azienda. In ultimo si è cercato di trarre una conclusione riprendendo la teoria sulla Qualità, partendo dal progetto aziendale proposto, proponendo le opportunità ed i vantaggi che la Qualità può portare nella realtà aziendale.
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Collina, Alessandro. "Analisi e progettazione dei processi aziendali per la certificazione del sistema gestione qualità. Il caso SACMI S.C. - Business Beverage." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amslaurea.unibo.it/2133/.

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Abstract:
Il lavoro tratta l’applicazione di un progetto di Certificazione del Sistema di Gestione della Qualità di un’innovativa linea di Business nel settore delle macchine per il confezionamento delle bevande. Questo lavoro è stato preparato durante un periodo di Stage della durata di sei mesi effettuato presso SACMI IMOLA S.C. (Imola, BOLOGNA) a seguito della necessità, riscontrata dal management, di allineare il sistema gestione qualità della nuova linea di business alla normativa ISO 9001:2008, come per le altre linee di business dell’azienda. Tutto questo mediante l’implementazione di un sistema di Business Process Management (BPM) e di tutti i sistemi informatici ad esso collegati. La tesi si struttura in tre parti. Nella prima parte, attraverso un’indagine della letteratura di riferimento, si sono indagati l’evoluzione storica, la struttura attuale e i possibili scenari evolutivi inerenti il concetto di qualità, il sistema gestione qualità e la normativa di riferimento. La seconda parte è dedicata all’approfondimento delle tematiche del BPM, i cui principi hanno guidato l’intervento effettuato. La ricerca è stata condotta allo scopo di evidenziare le radici e gli elementi innovativi che contraddistinguono questo approccio di “management”, descrivere gli aspetti che ne hanno determinato la diffusione e l’evoluzione ed evidenziare, inoltre, il collegamento tra l’approccio per processi che sta alla base di questa filosofia di management e lo stesso approccio previsto nella normativa ISO 9001:2008 e, più specificatamente nella cosiddetta Vision 2000. Tale sezione si conclude con la formalizzazione delle metodologia e degli strumenti effettivamente utilizzati per la gestione del progetto. La terza ed ultima parte del lavoro consiste nella descrizione del caso. Vengono presentate le varie fasi dell’implementazione del progetto, dall’analisi dell’attuale situazione alla costruzione dell’infrastruttura informatica per l’attuazione del BPM ottenuta attraverso l’applicazione dei “criteri di progettazione” trattati dalla letteratura di riferimento, passando per la mappatura dei processi attualmente in vigore e per l’analisi delle performance del processo attuale, misurate attraverso indicatori sviluppati “ad hoc”. Il lavoro è arricchito dall’analisi di un’innovativa metodologia per la creazione di un sistema di gestione integrato delle certificazioni (ISO 9001, ISO 14001, OHSAS 18001) fondato sull’infrastruttura informatica creata.
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BORRONI, SILVIA. "Competitive intelligence e scelte di marketing: quali implicazioni nelle imprese della distribuzione alimentare." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2015. http://hdl.handle.net/11566/242927.

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Abstract:
Il presente lavoro di tesi si focalizza sull’analisi, gestione e sviluppo da parte dell’azienda di quelle informazioni provenienti dal mercato, ed in particolare dai competitor. Obiettivo del presente lavoro è evidenziare “come” e “in che modo” nelle imprese Retailer, del comparto grocery l’applicazione di un processo di Competitive intelligence incide sulle scelte di marketing migliorandole. Focus particolare di indagine è dato dalle implicazioni dell’applicazione di tale processo negli “Small and Medium Retailer”. Tale obiettivo ha suggerito un’indagine di tipo esplorativo ed una scelta metodologica di ricerca qualitativa incardinata sul metodo del case study. Si è deciso di scegliere un campionamento teorico in base al principio di replicazione, secondo il quale si cerca di ripetere l’analisi su casi simili per ottenere gli stessi risultati – literal replication (Patton, 2002). Tre le aziende della GDO selezionate come caso studi: Magazzini Gabrielli S.p.A., Ce.Di Gros Scarl e Italbrix s.r.l. La scelta di tale metodologia e la dimensione del campione - limitata a tre casi studio - non permettono la generalizzazione dei risultati. Un campione più ampio avrebbe potuto eventualmente fornire un sostegno più concreto alle evidenze teoriche già esistenti, o avrebbe potuto produrre nuovi risultati. Comunque la metodologia scelta ha fornito varietà e ricchezza di informazioni sul tema di ricerca che è risultato particolarmente utile nell’interpretazione dei risultati su un settore, quello del Grocery Retail nel quale risulta una lacuna teorica sul tema della competitive intelligence a sostegno delle scelte di marketing. L’analisi empirica presenta interessanti implicazioni teoriche e operative. A livello teorico, essa ha consentito di arricchire con interessanti insight il dibattito scientifico sul tema della competitive intelligence applicato al settore distributivo alimentare e in particolar modo agli “Small e Medium Retailer”, alla luce di una letteratura che, fino a questo momento, sembra aver guardato con interesse principalmente il settore industriale, con recenti approfondimenti al settore dei servizi. A livello operativo, invece, l’indagine offre utili indicazioni ai manager e gli imprenditori su quali siano i modelli per attuare un processo di competitive intelligence coerente alle dimensioni, anche piccole e piccolissime, e al proprio settore di riferimento, grocery retail, utile per completare le informazioni già contenute nel sistema informativo di marketing, e di necessario supporto al processo decisionale.
This PhD Thesis focuses on understanding a company’s process of collection, analysis and management of external business environment information, in particular the information about competitors. The aim is to demonstrate how the Competitive Intelligence process influences and improves marketing decisions in Grocery Retailers. In particular the research aims at analyzing the implications of the process in “Small and Medium Retailers”. This purpose has required an explorative survey and the adoption of the qualitative research methodology based on the multiple case study method. As sampling method, it has been decided to choose the principle of literal replication (Patton, 2002). According to this principle, the analysis is carried on similar (selected) cases to get the same results. (Literal replication means that the cases selected are similar and the predicted results are similar too. ) Three Grocery Retailer companies were selected: Magazzini Gabrielli S.p.A., Ce.Di Gros Scarl e Italbrix s.r.l. Due to the qualitative research methodology chosen and the limited size of the sample – only three case studies – there have been no statistical generalizations. A larger sample could have provided a more concrete support to the existing theoretical evidences, or could have produced new results. However, the methodology chosen provided plentiful information on the research topic and this was useful to fill the gap of knowledge existing in the field of competitive intelligence process used to support marketing decision in the Grocery Retail sector. The empirical analysis offers interesting theoretical and operational implications. As a matter of fact, until now the literature about competitive intelligence has involved only the industrial sector. The empirical analysis in this study has somehow contributed to the scientific debate about competitive intelligence, applying the topic also to the grocery retail sector, and especially to “Small and Medium Retailers”. From a more operative point of view, the analysis may provide managers and owners with many insights on the best models available to implement the competitive intelligence process. This will be very helpful to integrate the data contained in the marketing information systems, and to give medium and small retailers useful support in the process of decision making.
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8

Girardini, Marco <1978&gt. "La gestione dei rifiuti in un'ottica di sviluppo sostenibile: aspetti tecnici e normativi per la valutazione della qualità dei processi di compostaggio e del compost: sistemi attuali e prospettive future." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2009. http://hdl.handle.net/10579/600.

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9

Licciardi, Antonio. "Applicazioni web per la gestione della qualità." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amslaurea.unibo.it/1923/.

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10

Bonifazzi, Barbara. "La gestione dei prati stabili: interventi in funzione della qualità della produzione e dell'ambiente." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2009. http://hdl.handle.net/11577/3426047.

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Abstract:
Permanent meadows of plan are an important agricultural resource for Italy which deserve to be safeguarded and emphasized. For this reasons these crops have to be managed in order to obtain a good production from both yield and quality point of view, taking also into account the importance that they have on the protection of the environment. Thus, a research was started with the aim of studying the effects of different types of meadow management on forage production. Three different cut frequencies and three different fertilizer levels were assessed in three permanent meadows. The research was carrying out for three years in the Veneto region plan area, in between to Padova and Vicenza provinces. The results of this research showed that managing the meadow with five cuts per year is possible to obtain a good yield together with a high nutritional value. With this cut frequency it is also possible to reduce the variations of floristic composition of the meadow that certainly would worsen the production. The adoption of a fertilization management that recovers the uptake of the crop is sufficient or almost sufficient to maintain the soil fertility. Differently, if with the fertilization recovers one and a half or two times the uptakes of the crop we will obtain an increase of dry matter that, anyway, will never be higher than 10% of the total production. However, this represent an hazardous from the environmental point of view because the unused nutrients, especially nitrogen, can be leached from the soil contributing to increase the groundwater pollution.
I prati stabili ed irrigui di pianura sono una risorsa da salvaguardare e da valorizzare nell'ambito dell'agricoltura italiana. Per far questo è necessario gestire queste colture in modo da poter ottenere dalle stesse un buon prodotto, sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo, senza però mai perdere di vista il ruolo che tali colture svolgono nella salvaguardia dell'ambiente. Per questo è stato sviluppato un progetto di ricerca in cui sono stati studiati gli effetti dell'applicazione di tre diversi ritmi di taglio e tre diversi livelli di concimazione sulla produzione di foraggio di tre prati stabili. Lo studio è stato svolto nell'alta pianura veneta, tra le provincie di Padova e Vicenza, per un periodo di tre anni (2005-2007). Dai risultati di questa sperimentazione è emerso che un'utilizzazione del prato che preveda cinque tagli annuali permette di ottenere dallo stesso un prodotto che contemporaneamente sia di elevata quantità e sia caratterizzato da un buon valore nutritivo. L'applicazione di cinque tagli annui permette, inoltre, di limitare possibili variazioni nella composizione floristica della cenosi prativa che inevitabilmente comporterebbero un peggioramento della produzione . L'impiego di una concimazione pari alle asportazioni risulta sufficiente o quasi sufficiente al mantenimento della fertilità del suolo. Se, invece, la quantità di fertilizzante fornito è pari ad una volta e mezza le asportazioni o, addirittura, al doppio delle stesse si ottiene un aumento della produzione in termini di sostanza secca che però non supera mai il 10 % della produzione complessiva, ma contemporaneamente aumenta anche la quota di elementi minerali che rimane nel terreno inutilizzata, con il rischio effettivo di essere poi dilavata andando così ad incrementare il fenomeno dell'inquinamento degli acquiferi.
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Pacilio, Arianna. "Gestione della qualità e internazionalizzazione delle imprese: un’esperienza di traduzione presso l’azienda Olitalia." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
This dissertation reports on practical experience and research carried out as part of the Language Toolkit project, which consists in collaboration between the Department of Interpretation and Translation (DIT) of the University of Bologna at Forlì and the Chamber of Commerce of Forlì-Cesena. The purpose of the project is to allow students to become acquainted with the world of work; they provide concrete support in the process of internationalization of companies, through the offer of linguistic assistance. In this case a translation task was carried out for Olitalia, a company based in Forlì that produces olive oil. The first part of the dissertation is dedicated to the description of the internationalization process of firms, followed by an overview of the food industry in Italy and in Europe, to explore the productive sector in which Olitalia operates. The second part concerns the analysis of corporate communication, whereas in the third section the translation task - that consists in the translation from Italian into English of a procedure and a work instruction - is outlined. The typical features of specialized communication are then described, a classification of specialized texts is proposed. Finally the last section focuses on the translation industry and on the translation workflow followed to carry out the translation task; the description is accompanied by a commentary detailing both the translation choices and the revision process.
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Chiofalo, Alessia. "Sviluppo di strumenti di analisi di rischio e di gestione della qualità delle acque destinate al consumo umano." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:
L’acqua, il suo utilizzo e la sua qualità sono al centro dell’interesse pubblico e garantire un accesso alla risorsa salubre e pulita è un diritto fondamentale dell’uomo. Studi scientifici relativi all’impatto dei rischi ambientali e antropici sull’insorgenza e sviluppo delle malattie, hanno richiamato l’attenzione a rivalutare la gestione di una filiera idropotabile, la quale segue ad oggi un approccio retrospettivo di qualità della risorsa senza consentire un reale monitoraggio che evita il verificarsi ormai “incontrollato” di un possibile rischio. Il presente elaborato espone in una prima fase il lavoro riguardo l’applicazione del Water Safety Plan, approccio introdotto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, per la gestione “preventiva” di una reale filiera idropotabile gestita da AIMAG S.p.A. relativa al campo pozzi di Campogalliano. Da una collaborazione con i gestori del Servizio Idrico è stata costruita una matrice di rischio qualitativa o semiquantitativa per tutti i nodi facenti parte la filiera. In seguito, il presente lavoro ha continuato nella ricerca di ulteriori metodi di ottimizzazione delle attività di controllo fondate su valutazioni di rischio di tipo quantitativo. È stata eseguita l’analisi di rischio della Fault Tree Analysis per le fasi relative alla captazione e alla distribuzione ed infine è stato utilizzato il metodo Monte Carlo per la stima di probabilità di fallimento del solo nodo di captazione della filiera idropotabile. I risultati, da entrambe le analisi, hanno fornito un ordine di fallimento relativamente basso indicando quindi una efficacia gestione della risorsa. Tali analisi di rischio risultano essere un valido strumento scientifico capace di contribuire alla realizzazione di una gestione di filiera idropotabile basata non solo sul prezioso giudizio degli esperti ma anche su metodi analitici in grado di quantificare i fenomeni di studio interessati razionalizzando i sistemi di controllo sulla qualità delle acque potabili.
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Robusto, Francesco <1993&gt. "Il nuovo modo di abitare: uso delle nuove tecnologie per la qualità della vita." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13309.

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Abstract:
La presente tesi di laurea ha come obiettivo quello di andare ad approfondire il tema dell’industria 4.0 dando particolare risalto al settore della domotica e al processo della “servitization”. L’elaborato è suddiviso in tre parti distinte: nella prima parte viene presentata l’industria 4.0 in generale e come i principali paesi del mondo abbiano deciso di affrontarla, nella seconda parte si fa riferimento al fenomeno della “servitization” e, infine, viene presentato il settore della domotica con riferimento ad un caso aziendale specifico.
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Auricchio, Gaia. "Analisi della gestione degli sfiati di stabilimento." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
Negli impianti chimici la maggior parte dei processi sviluppa dei gas di scarico che non possono essere rilasciati in atmosfera, come stabilito dalla normativa vigente in Italia, il Decreto Legislativo n.152/2006. L’inquinamento atmosferico infatti sta assumendo una posizione sempre più decisiva nelle scelte impiantistiche fatte in ambito industriale e questa è una delle principali ragioni per cui sono stati introdotti dei valori limite per le emissioni gassose prodotte da un impianto chimico. Nell’ottica di rispettare i limiti imposti dalla normativa, gli impianti chimici sono quindi dotati di sistemi di abbattimento di diversa natura che costituiscono il cuore del “Sistema di gestione delle emissioni gassose di impianto”. Tali considerazioni hanno ispirato il seguente elaborato di tesi, svolto in collaborazione con BASF Italia. Sono state infatti passate in rassegna diverse alternative per il trattamento delle emissioni gassose di un impianto chimico con lo scopo di determinare il sistema più efficiente per perseguire l’abbattimento delle sostanze inquinanti che non possono essere rilasciate in atmosfera. Tali alternative sono state confrontate sotto diversi aspetti ed a valle del confronto lo studio ha condotto alla determinazione della migliore combinazione di apparecchiature da installare.
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Gradari, Paolo <1976&gt. "Coni stampati per gelato artigianale: caratterizzazione fisico-meccanica e modulazioni di processo nell'ottica del miglioramento della gestione della qualità." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/906/1/Tesi_Gradari_Paolo.pdf.

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Gradari, Paolo <1976&gt. "Coni stampati per gelato artigianale: caratterizzazione fisico-meccanica e modulazioni di processo nell'ottica del miglioramento della gestione della qualità." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/906/.

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Pettazzoni, Laura. "Il Sistema di Gestione Integrata QSA per la miniera di acque termominerali di Porretta Terme." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amslaurea.unibo.it/930/.

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Rossi, Jessica. "Analisi del sistema di gestione della produzione in Mase Generators S.p.A." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/6258/.

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Abstract:
Analisi del sistema di gestione dell'azienda Mase Generators S.p.A. In particolare dopo aver introdotto l'importanza di un accurato flusso delle informazioni, si sono raccolti alcuni dati relativi alla produzione dell'impresa studiata per poter fare alcune considerazioni su valore di magazzino, livello di servizio ed ore di produzione caricate sulla commessa, al fine di individuare i punti di forza e le criticità del metodo adottato. Non esiste infatti un sistema di gestione che sappia rispondere a tutte le necesseità, ma una volta determinate le strategie esse devono essere ottimizzate e coerenti con gli obiettivi dell'azienda.
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Gulotta, Alessandro. "Implementazione di un sistema automatizzato per la gestione della logistica inbound di materiali critici." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022.

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Abstract:
L’obbiettivo di questa tesi è quello di agevolare il sistema preesistente sulla gestione dei componenti considerati critici ai fini dell’assemblaggio e mobilitazione dei macchinari. La trattazione è divisa in due parti principali: una teorica, utile ad agevolare il lettore nella comprensione delle attività svolte, inerente ai primi due capitoli, ed una operativa, che si concentra sul confronto tra il sistema di gestione del materiale critico precedentemente presente in azienda e il sistema elaborato ai fini della semplificazione nella gestione del lavoro. Infine, sono stati analizzati i risultati ottenuti a seguito della stesura dei due programmi, evidenziando in particolar modo i risvolti migliorativi ottenuti in favore dei sollecitatori di materiale. Andando, prima, ad evidenziare il grande risparmio di tempo derivato dallo svincolamento di una risorsa dalla gestione del File dei Mancanti Critici e, in secondo luogo, illustrando i vantaggi economici derivanti sia dallo stesso risparmio di tempo-uomo sia da un sollecito del materiale più mirato. Analizzando i dati ottenuti è risultato che l’automatizzazione del sistema ha ridotto il numero di volte in cui i componenti critici erano mancanti del 50% rispetto quelli non critici.
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Soppelsa, Anna. "Analisi del sistema di trattamento aria di un impianto di gestione rifiuti e del suo impatto sull'ambiente." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
In questa tesi è analizzato il progetto di un nuovo impianto per la gestione di rifiuti provenienti da attività industriali, focalizzando l’attenzione sul sistema centralizzato di trattamento aria poiché ne rappresenta la principale sorgente di emissioni atmosferiche. Tale sistema tratta le correnti aspirate dalle diverse unità della piattaforma, contenenti polveri e COV, tramite scrubber e/o biofiltri. Sulla base dei dati di progetto relativi ai livelli di contaminazione delle correnti in ingresso al sistema e alle prestazioni garantite per le apparecchiature installate, vengono calcolate le emissioni dai due camini S1 ed S2, variabili nell’arco della giornata. In seguito, sono applicati i software MMS Calpuff e MMS RunAnalyzer per modellare i fenomeni di trasporto e dispersione degli inquinanti in atmosfera e stimare le concentrazioni medie nel nuovo scenario. Lo scopo è verificare la conformità dell’impianto alla normativa ambientale vigente, nonché individuare quali fattori possono determinare un aumento delle concentrazioni di contaminanti in aria, con conseguente pericolo per la salute umana.
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Conzon, Francesco <1990&gt. "Il modello della raccolta differenziata nel sistema di gestione integrata dei rifiuti." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/7133.

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Abstract:
La tesi analizza il modello della raccolta differenziata dei rifiuti, in particolare il sistema "porta a porta", cercando di comprenderne le caratteristiche, il funzionamento, i punti di forza e di debolezza. Dopo aver presentato il problema dei rifiuti, la ricerca fornisce un quadro sulla situazione normativa, sia a livello europeo, sia nazionale e sullo stato dell'arte relativamente agli attuali sistemi di gestione dei rifiuti e alle disposizioni in materia di raccolta differenziata. Si cerca di fornire, attraverso i dati citati e i rapporti presi in esame, una descrizione dello scenario odierno e del possibile cambiamento futuro che potrebbe interessare il nostro sistema economico, dal momento che il modello della società attuale non è sostenibile a lungo termine, come evidenziato dalla problematica della crescente produzione di rifiuti. All'interno di questo progressivo cambiamento del modo di produrre, utilizzare e consumare le risorse del nostro pianeta, la raccolta differenziata costituisce un modello di gestione dei rifiuti che consente di riciclare percentuali sempre più elevate di materiali dai rifiuti stessi, i quali vengono riutilizzati in nuovi cicli produttivi, anzichè essere destinati nelle discariche. Inoltre la pratica della raccolta differenziata contribuisce ad educare e a sensibilizzare il consumatore nei confronti della necessità di tutelare l'ambiente, attraverso la riduzione delle quantità di rifiuti prodotte. Tuttavia la raccolta differenziata, da sola, non può risolvere il problema dei rifiuti: è necessario creare economie circolari per evitare gli sprechi, inoltre si deve porre attenzione e cambiare l'intero processo produttivo, tenendo conto anche che sono i nostri comportamenti e quindi i nostri stili di vita a creare i rifiuti e a inquinare l'ambiente.
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Bova, Matteo. "Miglioramento del Sistema Gestione Qualità rivolto all’acquisizione, conservazione e ricerca dei dati di produzione e configurazione prodotto." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:
L’argomento del presente elaborato, svolto in collaborazione con l’azienda Eidos22 S.r.l., è lo studio sulla procedura per la qualità, in particolare la gestione del rischio, secondo la norma UNI EN ISO 9001:2015 – Sistemi di gestione per la Qualità; quest’ultima è destinata all’utilizzo da parte delle organizzazioni per migliorare continuamente sicurezza e affidabilità dei prodotti e dei servizi che soddisfino i requisiti di legge e regolamentari applicabili. L’elaborato descrive il metodo di gestione del rischio secondo la norma e il modo in cui è stato sviluppato da Eidos22 S.r.l. per valutare i fattori che si presentano all’interno dell’azienda; ho ripercorso lo studio fatto dall’azienda per l’elaborazione del documento della procedura per la qualità e ho approfondito, tramite le conoscenze acquisite in azienda e durante il mio corso di studi accademici, l’analisi del rischio per la digitalizzazione del foglio attrezzaggio. Il miglioramento, basato sull’innovazione tecnologica, ha consentito un notevole risparmio di denaro all’azienda, agevolando e semplificando il lavoro dell’operatore alla macchina. Inizialmente viene presentata la procedura per la qualità e il metodo di gestione del rischio secondo la norma (UNI EN ISO 9001:2015 – Sistemi di gestione per la Qualità), chiarendo con quale procedimento l’organizzazione deve stabilire, attuare, mantenere e migliorare in modo continuo. Viene, poi, trattato il metodo della procedura per la qualità sviluppato e seguito da Eidos22 S.r.l., analizzando e approfondendo tutti i passaggi che vengono mostrati e viene studiato il metodo di analisi del rischio per la digitalizzazione del foglio attrezzaggio, seguendo il metodo della procedura e mostrando i risultati ottenuti dal piano di miglioramento. Infine viene analizzato l’aspetto economico che ha portato questo cambiamento all’organizzazione.
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Rossi, Sandro. "Applicazione del Porsche Quality System: analisi e sviluppo di processi per la riduzione dei difetti al montaggio." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
L’obiettivo di questa tesi è fornire un metodo di analisi di una realtà aziendale complessa e implementare il Porsche Quality System mirando alla riduzione dei difetti al montaggio. L’elaborato propone un metodo di applicazione del PQS che mira al miglioramento della circolazione delle informazioni facilitando l’individuazione e la prevenzione dei difetti nel ciclo produttivo. La tesi è articolata in sette capitoli principali: nel primo viene fornita una introduzione al contesto aziendale odierno, al concetto di qualità attuale e ai sistemi di gestione qualità. Nella parte successiva si sviluppa l’analisi delle performance aziendali che ricopre la duplice funzione di base decisionale per lo sviluppo dell’attività e di riferimento per la valutazione dell’efficacia delle azioni intraprese. Il terzo capitolo spiega lo svolgimento dei controlli intermedi durante il ciclo produttivo illustrando i cambiamenti apportati e spiegando il prodotto trattato. Questo capitolo così come i tre seguenti descrivono l’insieme delle misure adottate. Il quarto capitolo è dedicato alla classificazione dei difetti per disporre di dati più precisi che consentano lo sviluppo di contromisure mirate. Il quinto capitolo tratta il nuovo strumento impiegato per fronteggiare le segnalazioni da clienti e commissioning. Il sesto capitolo introduce il passaporto macchina come strumento di raccolta e condivisione delle informazioni riguardanti i singoli prodotti. L’ultimo capitolo si procede a riportare e commentare i risultati ottenuti confrontandoli con quelli dei periodi precedenti.
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Lisato, Laura Camilla. "Costruzione del Sistema Qualità in un laboratorio di ingegneria tissutale: aspetti operativi e normativi, gestione del miglioramento continuo." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2010. http://hdl.handle.net/11577/3426554.

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Abstract:
The aim of this thesis is the development of a Quality System in a tissue engineering laboratory. Implementing a Quality Management System (QMS) in a tissue engineering laboratory, as in any other production activity of goods or services, means to efficiently organize and systematically control all activities that help to ensure the quality of the product and satisfy the needs of users. The "Quality Management System" of any organization is defined as the organizational structure, responsibilities, procedures, processes and resources for implementing quality management, including all activities which directly or indirectly contribute to quality. In the QMS of a tissue engineering laboratory should be necessarily included the technical requirements, with special focus on the aspects related to product safety, crucial if the result of research is applied in humans. For this purpose, an extensive search of the legislation regulating the matter and of related technical standards and guidelines, both European and Italian, has been accomplished. With the publication of Regulation (EC) No 1394/2007 of 13 November 2007, engineered tissues are now considered advanced therapy medicinal products, so in this thesis are detailed the related legal references, with particular regard to: origin of cells and tissues; good manufacturing practice (GMP); structure of facilities for aseptic production; qualification and validation; patient, product and its raw materials traceability; clinical trials; efficacy and adverse reactions control; risk management system. As a basis for a Quality Management model, ISO 9000 standard has been considered. This model is based on the principles of quality management that lead to continous performance improvement. The aspects of quality management according to ISO 9000 (quality of process) and GMP (quality of product), are largely overlapping and partially complementary. Compliance with GMP and ISO 9000 certification contributes to increase the overall safety of products, ensuring through external audits of independent institutions the reliability of the work. The suitability of engineered tissue to implant is in fact the result of a series of quality controls not only on the engineered product, but also on the whole system, so to achieve the monitoring of the whole process.
Scopo del lavoro di tesi è lo sviluppo di un Sistema Qualità in un laboratorio di ingegneria dei tessuti. Introdurre un Sistema di Gestione per la Qualità (SGQ) in un laboratorio di ingegneria tissutale, come in ogni altra attività di produzione di beni o servizi, significa organizzare in maniera efficiente e controllare sistematicamente tutte le attività che concorrono a garantire il livello qualitativo del prodotto e soddisfare le esigenze degli utilizzatori. Per “Sistema di Gestione per la Qualità” di una qualsiasi organizzazione si intende la struttura organizzativa, le responsabilità, le procedure, i processi e le risorse destinati ad attuare la gestione della qualità, comprese tutte le attività che, direttamente o indirettamente, contribuiscono alla qualità. Nel SGQ di un laboratorio di ingegneria tissutale devono essere necessariamente inseriti anche i requisiti tecnici, con particolare riguardo gli aspetti relativi alla sicurezza del prodotto, fondamentali se il risultato della ricerca è applicato sull’uomo. E’ stata effettuata a questo scopo una estesa ricerca della legislazione che regola la materia, sia europea che italiana, e delle relative norme tecniche e linee guida. Con la pubblicazione del Regolamento (CE) n. 1394/2007 del 13 novembre 2007 i tessuti "ingegnerizzati" sono attualmente considerati medicinali per terapie avanzate, pertanto nel lavoro di tesi sono stati approfonditi i relativi riferimenti normativi, con particolare riguardo a: provenienza delle cellule e dei tessuti umani; buona pratica di fabbricazione (GMP); struttura degli impianti per produzione in asepsi; qualifica e convalida; tracciabilità del paziente, del prodotto e delle sue materie prime; sperimentazione clinica; controllo dell’efficacia e delle reazioni avverse; sistema di gestione del rischio; formazione del personale. Come base per un modello di Gestione per la Qualità è stata considerata la norma ISO 9000, fondata sui principi di gestione per la qualità che guidano al miglioramento continuo delle prestazioni. Gli aspetti di gestione della qualità secondo le ISO 9000 (qualità di processo) e GMP (qualità di prodotto), sono in gran parte sovrapponibili e in parte complementari. La conformità alle norme GMP e la certificazione ISO 9000 contribuiscono ad accrescere la sicurezza complessiva dei prodotti, garantendo tramite le verifiche esterne di Enti indipendenti l'affidabilità del lavoro svolto. L'idoneità del tessuto ingegnerizzato all'impianto è, infatti, il risultato di una serie di controlli di qualità non solo sul prodotto ingegnerizzato, ma su tutto il sistema, in modo da ottenere il monitoraggio dell'intero processo.
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MATTARELLI, Agnese. "PROGETTARE L'EFFICIENZA ENERGETICA: esperienze sul ruolo del sistema edificio, del sistema impianto e della loro gestione." Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2012. http://hdl.handle.net/11392/2389443.

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Abstract:
The present study deals with the issue of energy efficiency in buildings, considering that the choice of the optimal solution can be performed only starting from a joint design of all systems and technologies available, and bearing in mind that the final goals are the pursuit of the user’s overall wellbeing, energy saving and building functionality with respect to its intended use. For this reason, a set of issues have been investigated, very different from one another but that allowed for a wider perspective on the various aspects to be taken into account for a suitable and integrated design and for their interaction. Every experience encountered plays a different and specific role in defining the key-points of an integrated design, i.e. reducing thermal energy demands for heating, cooling and lighting purposes by acting on the whole building; reducing primary energy consumption by adopting highly efficient building services; maximizing the use of renewable energy sources to cater for electricity and thermal energy demands; optimizing the energy performance of buildings by using automated control and regulation systems and by setting a suitable building management and maintenance program. More specifically, Section 2 deals with the role of passive solar systems in reducing thermal energy demands when different constraints (morphological, urban planning and architectural ones…) existed, for the energy retrofit of both existing and newly built constructions. In Section 3 simplified models for the analysis of heat generators, with specific reference to the two Methods defined by UNI TS 11300-2 technical standard are examined. Section 4 explores the role of renewable energy sources. In particular, is described a hot water equipment supplying a hospital complex in the province of Milan, consisting of a gas-fired heat generator, a solar thermal plant and a heat pump extracting low temperature energy from groundwater intended for technical use, i.e. to preheat domestic water supplied by the water purification system. Finally, in Section 5 the role of building management is discussed. In particular, heat accounting systems and methods for the compensated share of heating expenses are analysed.
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Sartori, Lara. "Studio dell'efficienza del sistema di raccolta differenziata dei rifiuti urbani della società Contarina SpA." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/19434/.

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Abstract:
Contarina è un’azienda che si occupa della gestione dei rifiuti in 49 Comuni della Provincia di Treviso. L’esperienza di tirocinio svoltasi presso tale realtà aziendale, ha avuto come obiettivo l’analisi della tracciabilità dei principali rifiuti trattati dagli impianti di Contarina, al fine di comprendere l’efficienza del sistema di gestione integrata del rifiuto urbano. Dopo un breve inquadramento normativo, si è proceduto a descrivere il modello di gestione messo in atto dall’azienda, analizzandone anche le modalità operative. Oltre al calcolo della percentuale di materiale raccolto in maniera differenziata, secondo differenti metodologie e all’analisi quantitativa e qualitativa dei rifiuti prodotti, per stimare l’effettivo quantitativo di materiale avviato a recupero, sono stati elaborati dei bilanci di massa per le seguenti filiere di rifiuto: vetro, plastica, metalli, carta e cartone, frazioni biodegradabili e indifferenziato. Tali categorie di rifiuto infatti, costituiscono la maggior parte dei rifiuti raccolti e trattati da Contarina. L’analisi dei dati ha rivelato una buona efficienza di captazione del sistema di raccolta differenziata ed anche un’elevata qualità merceologica del rifiuto gestito. In merito all’efficienza di trattamento e alla quantità del materiale avviato a recupero, alcune filiere si sono dimostrate più virtuose di altre, come ad esempio quella relativa al rifiuto cartaceo, dove il 99.3% del materiale trattato è diventato materia prima seconda. L’elaborato ha messo in luce inoltre come il quantitativo di materiale recuperabile venga influenzato, oltre che dalla qualità e tipologia di rifiuto trattato, anche dalla modalità di conferimento e dall’efficienza separativa degli impianti. Complessivamente, attraverso il trattamento delle principali categorie di rifiuto raccolte tramite il sistema porta a porta e gestite all’interno degli impianti Contarina, l’azienda trevigiana ha avviato a recupero, più dell’85% del materiale selezionato.
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Sapienza, Paola. "Un sistema di supporto alle decisioni per la gestione della manutenzione dei ponti di una rete viaria." Doctoral thesis, Università di Catania, 2012. http://hdl.handle.net/10761/1010.

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Abstract:
I sistemi di gestione dei ponti sono essenziali per l'ottimizzazione delle risorse disponibili. La priorità delle attività manutentive e la valutazione delle diverse strategie di manutenzione sono solitamente basate sulla definizione di indici di condizione. Nel presente tesi viene sviluppato un sistema di supporto alle decisioni per la manutenzione dei ponti a livello di rete, basato sulla teoria del Dominance-based Rough Set Approach (DRSA). Il DRSA produce un modello decisionale espresso in termini di regole facilmente comprensibili "se...allora..."che controllano il processo decisionale ed evitano l'effetto "scatola nera" di altri sistemi alternativi. Nel sistema di supporto decisionale proposto, i ponti sono descritti da una serie di 16 criteri relativi allo stato di degrado del ponte, alle caratteristiche della struttura, del territorio,del traffico e della rete. Per illustrare il sistema è stato proposto un caso di studio che coinvolge alcuni ponti sulle strade italiane. Il metodo proposto è uno strumento flessibile, i cui parametri possono essere periodicamente aggiornati in conseguenza delle politiche dell'ente gestore e della pratica acquisita.
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Pelati, Sandro. "Gli indicatori di qualità tecnica per lo studio delle perdite idriche di rete: il caso della rete gestita da CADF s.p.a (FE)." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/18543/.

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Abstract:
L’obiettivo della tesi è quello di studiare le perdite di rete idrica, attraverso l’Infrastructure Leakage Index (ILI), costruito dall’International Water Association (IWA) e i relativi metodi e linee guida. A partire da bilanci idrici e modelli georeferenziati della rete di adduzione e distribuzione, la tesi elabora le informazioni necessarie alla determinazione dell’indice sintetico e le sottopone ad un trattamento statistico. Questo al fine di permettere il confronto con i risultati ottenuti dai gestori di rete e con quelli misurati con l’ILI. Inoltre la tesi mette a confronto i dati e le informazioni elaborate con il metodo dell’ILI rispetto alle informazioni messe a disposizione dai gestori e dall’Autorità di regolazione e controllo in Italia. Viene esaminato il caso specifico dell’azienda pubblica “in house” CADF S.p.A., gestore del servizio idrico integrato di 11 Comuni della Provincia di Ferrara. Sulla base dei dati forniti dall’azienda vengono elaborati gli indicatori di qualità tecnica stabiliti dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) in merito alle perdite di rete idriche e messi a confronto con l’indicatore “Infrastructure Leakage Index” (ILI).
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Bozzoli, Malerba Marcello. "Progettazione e sviluppo di nuove logiche e strumenti di gestione della produzione a supporto del sistema di pianificazione aziendale." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amslaurea.unibo.it/674/.

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Nuzzo, Roberta. "Studio della norma ISO 50001 e sua implementazione: caso applicativo nel settore della grande distribuzione." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/3406/.

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Alaimo, Girolamo. "Possibili innovazioni del sistema di distribuzione della risorsa idrica nei canali di bonifica." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:
Lo scopo del presente elaborato è quello di attuare una ricerca delle innovazioni da applicare al sistema di distribuzione nei canali di bonifica. L’agricoltura è il settore produttivo che richiede ingenti quantità di acqua. Tuttavia la risorsa idrica, disponibile in quantità limitate, deve essere preservata e opportunamente utilizzata. Inoltre notevoli perdite idriche caratterizzano l’intero processo di convogliamento dell’acqua, dalla fonte alla consegna ai singoli utilizzatori finali. Le possibili innovazioni nel settore dei canali di bonifica individuate nel presente lavoro sono: (i) le automazioni nella fase di gestione della distribuzione di risorsa idrica e (ii) i rivestimenti dei canali. Per quanto riguarda le automazioni, sono state individuate diverse alternative, tutte realizzate dalla medesima azienda (Rubicon): SlipMeter, una paratoia automatica piana per regolare il deflusso; FlumeGate, una paratoia a ventola automatica; BladeMeter, una valvola idraulica automatica, movimentata da un robusto sistema di dadi e aste; SlipGate, un’altra tipologia di paratoia automatica piana. Le innovazioni legate ai rivestimenti appartengono all’azienda Maccaferri, che ha brevettato materiali geocompositi e geosintetici, quale ad esempio il MacTex H, utilizzato per le canalizzazioni ed realizzato mediante geotessile prodotto in fibre di polipropilene. Tutte queste innovazioni, sia nell’ambito dell’automazione che dei rivestimenti, possono essere applicate dai Consorzi di Bonifica con l’obiettivo di creare delle reti automatiche per la gestione della risorsa idrica, controllando altresì le eventuali perdite e la resa dell’intero sistema di convogliamento.
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Monaco, Clara. "Co-costruzione di un sistema d informazione di indicatori di sostenibilità e qualità ibridi, per la valorizzazione della piccola pesca artigianale del Mediterraneo." Doctoral thesis, Università di Catania, 2017. http://hdl.handle.net/10761/3969.

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Abstract:
La piccola pesca artigianale rappresenta un ampia porzione del settore della pesca nel Mar Mediterraneo. Da circa un decennio, questa categoria di pesca attraversa su più fronti una crisi che, senza opportuni interventi di gestione, minaccia la sopravvivenza delle comunità costiere dipendenti dall attività di pesca. Lo sviluppo della piccola pesca artigianale, attraverso la valorizzazione dei suoi prodotti, sembra poter donare un apporto positivo all intero settore della pesca, giocando un ruolo fondamentale nella rivalutazione delle zone costiere e per lo sviluppo dei mercati regionali. Al fine d intraprendere un percorso orientato alla qualità, questo studio punta allo sviluppo di un sistema d informazione adattato alla piccola pesca artigianale, composto da indicatori che giovino da supporto per la valutazione della sostenibilità delle sue flotte dai punti di vista economico, sociale, ambientale e della governance. A questo scopo, è stata avviata un indagine nell area costiera della Sicilia orientale, dove, attraverso un Approccio sistema (Lavaud, 2013) di tipo partecipativo che ha visto coinvolti i vari stakeholder della filiera ittica locale, e l adattamento del metodo Principi-Criteri-Indicatori (PCI) (Rey Valette et al., 2008), sono stati selezionati i principi, i criteri e gli indicatori utili per la stima della sostenibilità e della qualità di vari fattori caratterizzanti la piccola pesca artigianale. Il sistema d informazione così sviluppato, è capace di guidare l eventuale processo di labeling di un prodotto ittico, proveniente dalla pratica di un mestiere convenuto come piccola pesca artigianale, da riconoscere come di qualità e sostenibile. La ricerca ha richiesto un attenta indagine preliminare sulle marinerie presenti nel territorio oggetto di studio e ha sollevato molteplici problematiche che accomunano le differenti flotte artigianali del Mediterraneo, tra cui, in primo luogo, la mancanza di una definizione comune ufficiale per la categoria della piccola pesca artigianale.
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Lazzarini, Moris <1987&gt. "Fare sistema nel turismo per aumentare la qualità e la competitività della destinazione. Il caso di Cavallino - Treporti." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/7948.

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Abstract:
Nell'elaborato si toccheranno i temi inerenti alla correlazione tra turismo e territorio. In particolare i concetti di destination management e marketing territoriale. Nella parte finale verrà analizzato il caso di Cavallino Treporti: leader nel settore del turismo "open air".
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Riva, Caterina. "Analisi dell'efficienza energetica e applicazione di un metodo di valutazione della significatività degli aspetti ambientali in relazione al sistema di gestione ambientale di una grande azienda alimentare." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/6748/.

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Abstract:
A causa delle complesse problematiche ambientali e in accordo con gli obiettivi della legislazione internazionale e comunitaria, le aziende sempre più frequentemente adottano sistemi di gestione per miglioramento continuo delle proprie prestazioni ambientali. La tesi si pone come obiettivo l’analisi dell’efficienza energetica di una grande azienda del settore alimentare: sono state valutate le prestazioni in relazione agli impianti di produzione di energia e i consumi di energia dei singoli reparti di lavorazione e impianti; per ogni reparto sono stati inoltre analizzati dati e indicatori di tipo generale e puntuale, sulla base delle indicazioni riportate nella norma CEI EN ISO 50001: 2011. I risultati mostrano che i reparti di produzione energetica operano in assetto di Cogenerazione ad Alto Rendimento e che negli ultimi due anni si è registrata una riduzione delle emissioni di CO2 rispetto ai MWh prodotti; dal 2008 al 2013 si è assistito ad un trend di aumento dei consumi di energia elettrica rispetto ai prodotti realizzati, a differenza dei consumi di energia termica. Infine sulla base delle priorità di intervento individuate, è stato creato un piano d’azione teso al miglioramento delle performance energetiche. Inoltre la tesi si pone l’obiettivo di creare e applicare un metodo per calcolare la significatività degli aspetti ambientali dell’azienda, al fine di valutare gli impatti associati, in modo da permetterne una classificazione e da individuare le priorità di intervento per il miglioramento delle performance ambientali, in accordo con la norma UNI EN ISO 14001: 2004. Il metodo è stato progettato sulla base di dati aziendali e in modo da garantire oggettività, modulabilità e ripetibilità nella maggiore misura possibile; tale metodo è stato applicato ad un reparto di lavorazione e ha permesso di classificare gli aspetti ambientali, individuando le priorità di intervento, quali consumi idrici ed energetici.
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Pizzardo, Cinzia <1977&gt. "Gli Uffici Relazioni per il Pubblico e il sistema di gestione dei reclami in sanità." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/86/1/tesi_dott_Cinzia_Pizzardo.pdf.

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Pizzardo, Cinzia <1977&gt. "Gli Uffici Relazioni per il Pubblico e il sistema di gestione dei reclami in sanità." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/86/.

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Rivalti, Giacomo. "Ottimizzazione di un sistema di tracciabilità a supporto della reliability system engineering per un produttore di beni strumentali: il caso Sacmi." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/6464/.

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Abstract:
Questa tesi di laurea è stata redatta presso l’azienda Sacmi Imola S.C. ed in particolare all’interno della divisione Closures, che si occupa della progettazione e della realizzazione di linee per la produzione di varie tipologie di capsule. Lo scopo dell’elaborato è descrivere lo sviluppo di un sistema di tracciabilità di prodotto; sistemi di questo tipo, adottati inizialmente nel settore alimentare, stanno acquisendo sempre maggiore importanza anche in altri campi produttivi, poiché rivestono un ruolo strategico al fine della realizzazione di prodotti caratterizzati da livelli elevati di performance e di qualità, capaci di emergere nel mercato moderno caratterizzato da una concorrenza estesa a livello mondiale e molto attento alle esigenze dei clienti. Nel caso specifico di Sacmi il sistema di tracciabilità si rivolge ad una pressa, la CCM (Continuous Compression Moulder), realizzata dall’azienda per la produzione di capsule in materiale termoplastico tramite la tecnologia dello stampaggio a compressione. In particolare il sistema si concentra sugli stampi della macchina CCM, i quali ne rappresentano gli elementi critici dal punto di vista sia tecnico che economico. A livello generale, un sistema di tracciabilità è costituito da due componenti fondamentali: il primo è un sistema di identificazione che permetta di rendere distinguibili ed individuabili le unità da tracciare, mentre il secondo è un sistema di raccolta dati in grado di raccogliere le informazioni desiderate. Queste sono poi archiviate in un apposito database ed attribuite alle entità corrispondenti sfruttando le proprietà del sistema di identificazione. Il primo passo da compiere quando si intende sviluppare un sistema di tracciabilità all’interno di un contesto produttivo già consolidato è la ricostruzione del processo produttivo presente in azienda: si tratta di individuare tutti gli enti aziendali che concorrono al processo e che saranno interessati dall’introduzione del nuovo sistema. Una volta definiti gli attori, è necessario anche capire come questi siano collegati dai flussi di materiale e di informazioni. Il processo produttivo di Sacmi era caratterizzato dalla quasi totale assenza di un flusso strutturato di informazioni a supporto di quello di materiale, ed il sistema di tracciabilità ha provveduto a colmare proprio questa mancanza. Il sistema deve essere in grado di integrarsi perfettamente nel contesto produttivo aziendale: è necessario trovare il giusto compromesso per quanto riguarda la quantità di informazioni da raccogliere, che devono garantire una corretta copertura di tutto il processo senza però appesantirlo eccessivamente. E’ bene che la raccolta dati sia basata su procedure standard che assicurino la ripetibilità delle operazioni di prelievo delle informazioni. Come è logico immaginarsi, l’introduzione di numerose novità nell’ambito di un contesto già strutturato ha fatto emergere un certo numero di problematiche, come ad esempio difficoltà nello stoccaggio e ritardi di produzione; queste devono essere risolte chiedendo uno sforzo aggiuntivo agli enti interessati o, nel medio/lungo periodo, evolvendo ed affinando il sistema con soluzioni più snelle.
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Salvi, Federica. "Studio di una strategia locale di adattamento ai cambiamenti climatici: il caso dei Comuni della Romagna Faentina registrati EMAS." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/9874/.

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Abstract:
Il cambiamento climatico è un fenomeno in atto a livello globale, oggi scientificamente dimostrato, irreversibile nel breve periodo, i cui effetti hanno già provocato nel Mondo ingenti perdite sociali, economiche ed ecosistemiche. Il fattore di incertezza che permane riguarda il modo in cui evolverà il clima nel futuro, che a sua volta dipende dalle quantità di gas climalteranti che continueranno ad essere immesse in atmosfera, e di conseguenza la tipologia e la dimensione degli impatti che potranno verificarsi. Di fronte all’inevitabilità del problema e dei rischi che ne derivano, l’uomo può adattarsi, come per sua natura ha sempre fatto di fronte a condizioni esterne – anche climatiche – avverse. Le strategie di adattamento al cambiamento climatico, secondo un approccio bottom-up, mirano a ridurre la vulnerabilità dei sistemi esposti alle variazioni del clima, rendendoli più preparati ad affrontare il futuro. Oltre ai fattori climatici vi sono altri elementi che incidono in modo determinante sulla vulnerabilità: sono tutte le variabili interne e specifiche di un sistema che ne definiscono il grado di sensibilità verso un potenziale danno. Lo studio ha focalizzato l’attenzione su tre Comuni dell’Appennino Faentino al fine di capire come il cambiamento climatico influisce sulle criticità naturali già esistenti e sulla vita dell’uomo e le sue attività e, conseguentemente, quali azioni potranno essere messe in atto per limitare il pericolo e i potenziali danni.
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Iaria, Silvia. "Progettazione e sviluppo di un Sistema di Gestione Ambientale: aspetti organizzativi e soluzioni ambientali applicati al caso della Festa di Villa Terracini." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/3439/.

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Abstract:
Il mio elaborato, si propone di dimostrare come l'ambiente sia divenuto protagonista non solo per i governi di tutto il mondo, ma altresì per le aziende. Dopo un breve accenno alle conferenze mondiali sull'ambiente trattato nel primo capitolo, verrà approfondito il concetto di “Corporate Social Responsability”. Sempre più aziende infatti, decidono di integrare nelle proprie attività commerciali, l'attenzione per l'ambiente e per le tematiche sociali. Inoltre tale visione aziendale, comporta numerosi vantaggi in termini di ritorni economici e d'immagine. Il capitolo 3 si pone l'obiettivo di spiegare nel dettaglio le caratteristiche di un Sistema di Gestione Ambientale (SGA), e quali attività specifiche debbano essere intraprese al fine di implementarlo all'interno della gestione delle attività convenzionali di un'azienda. In particolare verrà fatto riferimento alla normativa europea e internazionale per comprendere quali attività debbano essere poste in essere al fine di ottenere la certificazione del proprio SGA. Risulta comprensibile come non solo le attività aziendali debbano rispettare l'ambiente, ma anche l'organizzazione di un evento, sia esso una conferenza, una Festa aziendale, un concerto o un evento sportivo. Nel capitolo 4 vengono esposte alcune metodologie di supporto per l'implementazione di un evento sostenibile, che hanno l'obiettivo di ridurre gli impatti ambientali dell'evento stesso. Visto il crescente interesse dell'opinione pubblica su questo tema, proprio di recente è stata emanata la norma BS 8901 a supporto dell'organizzazione di eventi sostenibili ed è in procinto di uscire in concomitanza delle Olimpiadi di Londra 2012, l'analoga norma ISO 20121 che ha valenza internazionale. L'obiettivo del mio elaborato è stato quello di creare un SGA a supporto dell'organizzazione della “Festa di villa Terracini” che si svolge a Sala Bolognese (BO) ed ha una durata di 18 giorni. In particolare, verranno prima evidenziati gli impatti ambientali che la Festa ha prodotto durante la scorsa edizione, tramite la conduzione della così detta Analisi Ambientale Iniziale, e successivamente verranno esplicitate le azioni che dovranno essere messe in atto al fine di ridurre gli impatti ambientali. Questo caso studio evidenzierà da un lato, gli ingenti impatti ambientali prodotti dalla realizzazione della Festa, ma dall'altro permetterà di comprendere come l'implementazione di un SGA porti a notevoli miglioramenti.
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Pancisi, Emanuele. "Integrazione della tecnologia di realta aumentata Meta 2 con il framework MiRAgE e sviluppo del sistema di gestione dell'input dell'utente." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/16181/.

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Abstract:
La realtà aumentata è diventata, negli ultimi anni, una delle maggiori aree di interesse nello studio e nello sviluppo di applicazioni e tecnologie innovative in ambito ICT. Questo successo deriva dal grande potenziale e dai grandi benefici che questa tecnologia può portare nella vita di tutti i giorni. La possibilità di estendere il mondo reale sovrapponendovi informazioni e oggetti virtuali apre grandi scenari di sviluppo nei contesti applicativi più disparati. La realtà aumentata può avere un grande impatto da un punto di vista applicativo rimodellando l'ambiente in cui le persone lavorano e vivono e cambiando notevolmente il modo in cui interagiscono e collaborano. Queste potenzialità vengono ulteriormente amplificate se integrate e messe in sinergia con le tecnologie hardware emergenti in ambito Internet of Things (IoT) e Web of Things(WoT) andando a delineare dei veri e propri ambienti intelligenti. L'obiettivo di questa tesi di laurea è duplice: integrare il dispositivo per realtà aumentata Meta 2 con il framework per lo sviluppo di mondi aumentati MiRAgE e sviluppare successivamente una astrazione per la gestione degli eventi e degli input che prescinda dal particolare dispositivo utilizzato.
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Cantagalli, Matteo. "Analisi del funzionamento di una parte del sistema di scolo del consorzio di Bonifica Parmigiana Moglia-Secchia con particolare riguardo agli aspetti di qualità dei deflussi." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amslaurea.unibo.it/134/.

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Doratiotto, Sara <1996&gt. "I pilastri del Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza. La gestione preventiva della crisi ed il sistema degli indicatori di allerta." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/18023.

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Abstract:
Il 12 gennaio 2019 viene pubblicato il nuovo Codice della crisi di impresa e dell’insolvenza, composto da 391 articoli, a sostituzione, dopo ben settantasette anni, della vecchia legge fallimentare. Tramite la nuova riforma il legislatore si è adoperato per ammodernare l’intero sistema ponendosi come obiettivo, in base anche alle direttive recepite, la preventiva emersione della crisi. L’attenzione è quindi posta nel garantire, finché possibile, la prosecuzione dell’attività imprenditoriale, premesso che l’insolvenza conclamata di un debitore non costituisce una perdita solo per il ceto creditorio ma anche un ostacolo allo sviluppo economico dei mercati e che il decadimento reputazionale che investe di norma il debitore può comunque accelerare l’aggravamento della crisi e addirittura determinarne negativamente l’esito. Sono due le novità principali introdotte dal nuovo codice oggetto di presentazione del primo Capitolo e che fungono da pilastri all’intero diritto concorsuale: la prima riguarda gli obblighi introdotti nel codice civile posti a carico degli organi d’impresa, la seconda riguarda l’introduzione delle procedure di allerta e di composizione assistita della crisi. Segue poi il Secondo Capitolo che espone alcuni aspetti fondamentali riguardanti la crisi aziendale. In particolare, si evidenzierà l’evoluzione in ambito economico del concetto ‘crisi d’impresa’ e di come la filosofia del legislatore attuale si sia modernizzata rispetto alla teoria aziendalistica odierna che esprime la crisi come un processo graduale di deterioramento dell’economicità suddividibile in quattro fasi, ognuna delle quali è caratterizzata da precisi segnali premonitori. Verranno poi illustrate le principali cause della crisi, la cui individuazione costituisce il primo passo per l’emersione preventiva della crisi nonché la fase fondamentale per l’individuazione delle azioni correttive. Dopo di ché si presenterà il nuovo sistema degli indici di allerta presentato ed elaborato dal Consiglio Nazionale dei Commercialisti ed Esperti Contabili tenendo conto dei vincoli posti dal legislatore. Infine nell’ultimo capitolo verificheremo la capacità predittiva degli indici di allerta attraverso un’analisi empirica in AIDA che confronta i valori dei rispettivi indici di due campioni differenti di società di capitali. Il primo prende in considerazione il bilancio degli ultimi cinque anni delle società che sono state dichiarate fallite negli ultimi quattro anni, mentre il secondo considera i bilanci degli ultimi cinque anni di società ad esse comparabili ma che al 31/12/2018 sono considerate attive.
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Zannoni, Elena. "Ipotesi di potenziamento della capacità di laminazione del tratto medio-inferiore del Fiume Po attraverso una corretta gestione del sistema di arginature golenali." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amslaurea.unibo.it/776/.

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Lombardi, Francesco. "La valutazione della gestione dell’invecchiamento degli impianti in una raffineria: un caso di studio." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:
Il processo di invecchiamento delle apparecchiature di uno stabilimento a rischio di incidente rilevante è una tematica che sta acquisendo sempre più importanza. Infatti la maggior parte delle industrie chimiche presenti in Europa è stata costruita intorno agli anni ‘60 del secolo scorso; per tale motivo gli impianti possono presentare ad oggi segni di usura e presenza di meccanismi di deterioramento. Se le apparecchiature invecchiano, man mano che passa il tempo esse possono perdere la loro integrità. È compito del gestore dello stabilimento sincerarsi delle condizioni delle apparecchiature presenti e mettere in atto un adeguato piano ispettivo e manutentivo, per ridurre al minimo la possibilità che si verifichi un incidente rilevante imputabile all’invecchiamento delle apparecchiature stesse. In questo contesto, il presente elaborato di tesi si propone di valutare l’adeguatezza della gestione dell’invecchiamento di un impianto di processo facente parte di una raffineria, applicando ad esso sia il metodo per la valutazione dell’invecchiamento proposto da INAIL - Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro, sia il metodo RBI - Risk Based Inspection proposto da API - American Petroleum Institute.
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Bietresato, Marco. "Progettazione e implementazione di un sistema logistico per la gestione degli effluenti zootecnici nell'area del bacino scolante della laguna di Venezia." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2013. http://hdl.handle.net/11577/3426178.

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Abstract:
This thesis deals with many of the problems which arise when designing a logistics system for handling animal wastes, having the objective of an effective future implementation of it in a perspective of traceability. The followed approach was traditional (first theoretical and then practical) and deductive (from general to specific). Therefore, this work was initially focused on a series of theoretical aspects characterizing the logistic system; subsequently, a series of technical details about the instrumentation to be installed on the carriers were defined and experimentally verified. The study of existing algorithms for the optimal location of facilities led to the proposition of a criterion for the verification of the transport routes (transport momentum) and to the design of new algorithms for wheeled carriers, accounting also the road network (GIS-based iterative approach). The possible means of transport for livestock effluents were studied from many points of view: type, transport capacity, power consumption, and, finally, also their environmental impedance. A broad overview of the market of tractors and trailers allowed to parameterize the characteristics of these vehicles (mass, power, cost, transport capacity), abstracting the average characteristics and then freeing the analysis from a particular brand or model. The possibility of moving the liquid manure through an infrastructural network, consisting of pipes and pumping stations, was also examined; advantages and disadvantages of this solution were highlighted with respect to a land management using exclusively wheeled vectors, even if they were, however, preferred to the pipeline network. Finally, we defined and critically analyzed the possible hardware and software architectures that a traceability system for livestock wastes should have, determining a minimum configuration of components to be installed on hauled slurry-tankers and near the slurry-collection pools. The components were tested in a series of experiments that involved several vehicles, several suppliers of satellite tracking systems and different types of probes (for monitoring: the slurry nutrient content, the moved flow rate, the slurry level in the pools). The experimentation of the components was aimed to measure their technical performance but also to verify their real usefulness within a traceability system, developing in the meantime an interpretative logic for identifying the transport operations from the data given by the sensors. With regard to the probes for measuring the slurry nutrient content, the resistance to chemical and electrochemical corrosion of different metals was tested and the calibration of a prototypal probe was carried out. Thanks to the performed surveys, it was therefore possible to define a system configuration which is very economic, reliable and simple, as well as respectful of the constraints and guidelines expressed in the 2011/721/EU Decision of 03.11.2011 (granting of the "derogation requested by Italy with regard to the regions of Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte and Veneto pursuant to Council Directive 91/676/EEC concerning the protection of waters against pollution caused by nitrates from agricultural sources"): - the information should be collected through satellite tracking systems, to be directly installed on the vehicles for carrying and spreading the slurry on the field, and through pressure-sensing level transmitters, to be placed in the storage pools; hence, in the proposed configuration any type of sensor for the rapid analysis of the slurry was excluded; - the processing of the collected data can be performed using different solutions (here illustrated); the configuration to be adopted can be chosen only after the institutions define a series of organizational and legal aspects (the control chain, the ownership and the access rights on the collected data).
In questa tesi si sono affrontate molte delle problematiche che si pongono nel momento in cui si progetta un sistema logistico per la movimentazione dei reflui da allevamento, avendo come obiettivo la sua effettiva futura implementazione in un'ottica di tracciabilità . L'approccio seguito è stato di tipo tradizionale (teorico e successivamente pratico) deduttivo (dal generale al particolare) ed ha quindi riguardato inizialmente la disanima di una serie di aspetti teorici caratterizzanti il sistema logistico in quanto tale, per poi giungere alla definizione di una serie di dettagli tecnici verificati sperimentalmente e riguardanti la strumentazione da installare sui vettori. Lo studio degli algoritmi esistenti per la localizzazione ottimale dei centri di conferimento ha portato alla proposizione di un criterio per la verifica dei tragitti di percorrenza dei trasporti (momento di trasporto) e alla concezione di nuovi algoritmi che tengano conto anche della rete stradale per i vettori su ruote (approccio iterativo GIS-based). I possibili mezzi di trasporto per gli effluenti zootecnici sono stati studiati dal punto di vista della tipologia, delle capacità  di trasporto, della potenza assorbita ed infine anche della loro impedenza ambientale. Un'mpia panoramica sul mercato dei trattori e dei rimorchi ha permesso di parametrizzare le caratteristiche di questi veicoli (massa, potenza, costo, capacità  di trasporto), astraendone delle caratteristiche medie e quindi svincolando l'analisi da una particolare marca o modello. Sempre nell'ottica di una scelta progettuale di massima dell'intero sistema logistico si è inoltre vagliata anche la possibilità di movimentazione dei reflui tramite una rete infrastrutturale costituita da tubazioni e stazioni di pompaggio, evidenziandone vantaggi e svantaggi nei confronti di una gestione facente uso esclusivo di vettori su gomma, comunque preferita alla rete di tubazioni. Infine, si sono definite ed analizzate criticamente le possibili architetture hardware e software che un sistema preposto alla tracciabilità  dei reflui zootecnici dovrebbe possedere, mettendo a punto una configurazione minima di componenti da installare su di un carro botte di tipo trainato ed eventualmente anche sulle vasche di accumulo dei liquami posizionate presso gli allevamenti. La componentistica è stata testata in una serie di prove che hanno visto coinvolti più mezzi, diversi fornitori di sistemi di localizzazione satellitare e differenti tipologie di sonde (per la misurazione del contenuto di nutrienti nel liquame, della portata movimentata, del livello nelle vasche). La sperimentazione sui singoli componenti aveva l'obiettivo di misurarne le prestazioni tecniche ma anche di verificarne la loro utilità  nell'impostazione di un sistema di tracciabilità , mettendo a punto nel contempo una logica interpretativa per il riconoscimento delle operazioni del mezzo. Per quanto riguarda le sonde per la misurazione del contenuto di nutrienti nei reflui da allevamento, è stata testata la resistenza alla corrosione chimica ed elettrochimica di diversi metalli e si è effettuata la taratura di una sonda prototipale. A seguito del lavoro di indagine svolto è stato possibile quindi pervenire ad una configurazione del sistema improntata alla massima economicità , affidabilità  e semplicità  nonchè rispettosa dei vincoli e delle indicazioni che sono stati espressi nella Decisione 2011/721/EU del 03.11.11 (concessione della "deroga richiesta dall'Italia con riguardo alle regioni Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto a norma della direttiva 91/676/CEE del Consiglio relativa alla protezione delle acque dall'inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole"): - la raccolta delle informazioni dovrebbe avvenire tramite localizzatori satellitari da installare sui mezzi destinati alla movimentazione e allo spandimento in campo dei reflui e tramite sensori di livello "ad immersione" da posizionare presso le vasche di accumulo; si è deciso di non includere nella configurazione proposta alcun tipo di sensore per l'analisi rapida dei liquami; - il trattamento delle informazioni può essere effettuato tramite diverse soluzioni; la configurazione da adottare potrà  essere scelta solamente a seguito della definizione da parte delle istituzioni di una serie di aspetti organizzativi e legali (catena di controllo, proprietà  e diritti di accesso sui dati raccolti).
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Rossi, Antonio. "Analisi e visione della standardizzazione del sistema di gestione dell'ambiente e della salute e sicurezza sul lavoro: il caso Baker Hughes INTEQ." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amslaurea.unibo.it/1675/.

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Marcosignori, Igor. "Applicazione del sistema di gestione per la salute e sicurezza sul lavoro in conformità al nuovo standard ISO 45001:2018, un caso di studio in Rosetti Marino SpA." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
L’implementazione di un sistema di gestione può rappresentare un’opportunità di crescita per quelle organizzazioni che riescono ad integrare efficacemente la gestione degli aspetti di salute e sicurezza con gli altri sistemi presenti, quali il sistema di gestione strategica o il sistema di comunicazione interno. Un sistema di gestione non garantisce, in modo diretto, performance migliori, ma se utilizzato con coerenza rispetto ai valori aziendali, stabiliti nella politica di gruppo, permette di gestire le responsabilità, i processi, le tempistiche di attuazione e le non conformità rilevate in maniera adeguata. Alla luce di quanto esposto, l’obiettivo di questo lavoro è stato quello di: 1. esaminare i requisiti del nuovo Standard ISO 45001:2018 e della OHSAS 18001:2007 in via di sostituzione; 2. effettuare la gap analysis, ovvero un’analisi degli scostamenti relativa ai contenuti della ISO 45001:2018 a partire dal sistema di gestione salute e sicurezza aziendale certificato OHSAS 18001:2007; 3. definire le azioni necessarie ad assicurare la transizione della certificazione dall’attuale Standard OHSAS 18001:2007 al suddetto ISO 45001:2018. Il lavoro è scaturito nel corso dello svolgimento di un tirocinio presso Rosetti Marino S.p.A. all’interno del reparto HSSE-Q che si occupa di salute e sicurezza sul lavoro, protezione dell’ambiente e qualità dei processi produttivi.
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FARRIS, MANUELA. "Effetti di un sistema intrauterino liberante levororgestrel (lgn-ius) sui caratteri del ciclo mestruale, la qualità della vita e la sessualità." Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2008. http://hdl.handle.net/2108/614.

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Abstract:
Scopo: Scopo dello studio è stato di valutare l’azione di un dispositivo intrauterino liberante levonorgestrel (LNG-IUS) sui caratteri del ciclo mestruale, la qualità della vita e la sessualità Materiali e metodi: Per lo studio sono state arruolate, presso il Servizio Speciale di Pianificazione Familiare del Dipartimento di Ginecologica dell'Università "La Sapienza" di Roma, 128 donne, volontarie, tra i 26 e 49 anni (media 38,5), che richiedevano contraccezione intrauterina e soddisfacevano i criteri di inclusione nello studio. Al momento del reclutamento, queste donne, sono state seguite secondo un protocollo che prevedeva, una visita ginecologica in cui venivano valutate le caratteristiche demografiche, le caratteristiche fisiche generali, la storia ostetrica, il tipo di contraccettivo usato in precedenza ed il tipo di ciclo mestruale delle singole pazienti dando particolare importanza alla durata ed alla quantità del flusso, un pap-test ed un esame ecografico basale, quindi ripetizione della visita e dell'esame ecografico dopo 1, 3, 6, 12 e 36 mesi; ad ognuna è stato chiesto di compilare un diario mestruale dove segnalare le caratteristiche del ciclo ed eventuali effetti collaterali. Al fine di valutare gli effetti sulla qualità della vita e sulla sessualità, a tutte le donne incluse nello studio sono stati assegnati al momento del reclutamento ed a 6 mesi dall’inserzione, ed in caso di drop-out dallo studio i questionari EQ-5D ed il Female Sexual Function Index (FSFI). Risultati: Nel campione preso in esame prevalgono le donne pluripare (86.7%) su quelle nullipare (13,3%). Durante i 4608 donne/mese di osservazione non si è verificata nessuna gravidanza. La perdita ematica mestruale si è ridotta in tutte le pazienti sia in termini di quantità che di durata. Nella maggior parte dei casi (91.0%) lo spotting si è risolto entro 6 mesi, mentre nel 29,5% delle donne nei primi 6 cicli post-inserimento. Cinque soggetti hanno richiesto la rimozione anticipata del sistema intrauterino: due per desiderio di gravidanza che in entrambi i casi si è verificata entro sei mesi dall’estrazione, mentre altre 3 donne, nonostante una precedente condizione di menorragia, hanno richiesto la rimozione anticipata poiché non potevano psicologicamente tollerare l’amenorrea. Non sono stati osservati effetti collaterali, correlati all’uso di un progestinico come aumento di peso o acne mentre il 35% delle donne ha riportato tensione mammaria durante i primi 6 mesi d’uso del sistema intrauterino. Al controllo ecografico a tre mesi si è osservata la presenza in 3 donne, di cisti ovariche disfunzionali, con un diametro fino a 5 cm, che si sono risolte spontaneamente entro 60 giorni. I dati del questionario EQ-5D mostrano un significativo miglioramento dello stato di benessere complessivo da una media di 0,70 al reclutamento a 0,10 a 6 mesi (p=0,02) I dati relativi al FSFI, pur non mostrando una significativa differenza tra le due valutazioni, presentano una considerevole variabilità interindividuale per quanto riguarda il desiderio sessuale. Le sole differenze significative osservate riguardano i domini del desiderio sessuale e del dolore. Conclusione: Lo LNG-IUS ha mostrato di essere un sistema contraccettivo sicuro ed efficace, come dimostrato dall’assenza di gravidanze durante il periodo di osservazione, particolarmente indicato in quelle donne che presentano menorragia. Si è osservato un significativo miglioramento della qualità della vita in seguito all’inserzione del dispositivo, come riportato anche in altri studi. Per quanto riguarda la sessualità, i risultati da noi osservati sono simili a quelli riportati da altri studi che però prendevano in considerazione l’uso di contraccettivi orali combinati, con un numero simile di donne che presentano modificazioni negative o positive. Contrariamente a quanto da noi osservato studi comparativi tra isterectomia ed uso di LNG-IUS, riportano un peggioramento della sessualità con l’uso del LNG-IUS. Una recente ampia review sui lavori degli ultimi 30 anni che esaminavano la relazione tra contraccettivi orali e libido ha mostrato che non vi sono determinanti biologiche o ormonali che esplichino tale effetto, concludendo che la risposta sessuale sembra rappresentare una complessa combinazione idiosincrasica di effetti sociali, biologici e psicologici. Saranno necessarie ulteriori ricerche per confermare o smentire i dati da noi osservati.
Objective: Aim of the study was to evaluate effect on menstrual cycle of a levonorgestrel- releasing device (Mirena®), on quality of life and on sexuality. Methods: During the 36 months of recruitment, 128 women consulting the Family Planning Clinic requesting contraception and satisfying all inclusion criteria were enrolled in the study. Women’s age ranged between 26 and 49 years (mean 38.5 years). At recruitment, obstetric and personal history was taken, as well as a vaginal smear, and general and pelvic examination, including an ultrasound scan were performed; subjects with abnormal Pap-smear or chlamydia infection and women with uterine cavity distortion (e.g. a submucous fibroid) were excluded from the trial. Initial follow-ups were scheduled at 3 and 6 months post-insertion; thereafter women were seen twice a year. Follow-up consisted of a gynaecological examination and a pelvic ultrasound scan. A vaginal smear was repeated every year, or whenever clinically indicated.Each subject was given a menstrual diary to report both menstrual patterns and side effects. Moreover, at screening and after 6 months the Female Sexual Funcion Index (FSFI) and the EQ-5D questionnaires were admeinistered to assess quality of life and sexuality. Results: In our sample 86.7% of women had at least one term pregnancy, while only 13.3% were nulliparae. Over the 4608 woman/months of observation, no pregnancy occurred. Menstrual blood flow decreased in all patients, both in terms of quantity and duration. In the vast majority of cases (91.0 %), spotting disappeared within 6 months; within the fist 6 cycles post-insertion, amenorrhoea occurred in 29.5 % of all women. In five subject the device was removed before the planned 5 years of observation: two women desired a pregnancy and achieved it within six months; three, on the other hand, in spite of a pre-existing condition of menorrhagia, requested removal within the first 9 months, because they could not tolerate amenorrhoea. Three expulsion and one dislocation of the device were, all within the first 8 months. Worth of mention is the fact that, at three months, a pelvic ultrasound scan showed, in 3 women (6%), the presence of ovarian cystic structures (with a diameter up to 5 cm), that resolved spontaneously within 60 days. Data form the EQ-5D questionnaire showed a significative improvement of the quality of life. The results of the FSFI questionnaire showed a significative modification only on sexual desire and pain domain, with interpersonal difference. Conclusion: The LNG-IUS is a safe and effective contraceptive device, particularly indicated in women with heavy or prolonged bleeding. The only important side effect reported was breast tenderness; in addition the transient appearance of ovarian cystic images was observed. A significative effect on quality of life was observed as reported form other studies. The effect on sexuality, showed a significative change on sexual desire and pain, opposite to what reported by a study comparing the LNG- IUS to hysterectomy. It is still to demonstrate if the positive effect on sexuality is due to the better quality of life or to a direct effect of the progestin on the brain.
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Gigliosi, Alessandro. "Rinnovo della certificazione uni en iso 14001:2004 - il sistema di gestione ambientale quale strumento per l'attuazione del miglioramento continuo." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/6490/.

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Abstract:
Il mercato, in questi ultimi dieci anni, si è modificato in un qualcosa di più globale e competitivo. Questa trasformazione ha imposto alle imprese l’adozione di strategie orientate all’innovazione di prodotto e di processo, e all’efficienza industriale “Environmentally friendly” di lungo periodo. Le aziende, infatti, per competere sia nel territorio nazionale sia in quello internazionale, sono alla costante ricerca di una continua ottimizzazione, attraverso il processo “deming” del miglioramento continuo, delle proprie prestazioni; spesso però capita che massimizzino esclusivamente la performance produttiva, che è stata migliorata con l’introduzione, oramai da circa 35 anni, della Lean production e oggi quindi presenta limitati margini di miglioramento. È alla luce di questo ragionamento che le aziende, quelle più lungimiranti, stanno cercando di dirigersi verso un’altra direzione, ovvero quella che mira a ridurre gli sprechi e le perdite, di risorse naturali, nei processi produttivi, in accordo coi principi della sostenibilità ambientale. Considerando le quantità di risorse naturali messe in gioco in grandi aziende quali la VM Motori S.p.A. possiamo intuire quanta marginalità di miglioramento potremmo ottenere con l’attuazione di processi di miglioramento focalizzati sui singoli aspetti. I primi due capitoli trattano il tema dello sviluppo sostenibile e del S.G.A. in Italia e all’estero. Nel capitolo 3 introduco l’Azienda, descrivo tutte le fasi di processo per la fabbricazione di varie tipologie di motori rigorosamente diesel, l’impianto elettrico, termico e di aria compressa. Nel capitolo 4 faccio l’analisi di tutti gli aspetti e gli impatti ambientali; inoltre, per ogni fattore d’impatto ambientale, verrà compilata la cosiddetta VIA che sarà riassunta nell’ultimo paragrafo. Nel capitolo 5 affronto il concetto del miglioramento continuo applicando la filosofia del World Class Manufacturing che è stato implementato in Azienda.
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Zauli, Tessa. "Valutazione della vulnerabilità costiera nell'area ravennate: il caso di Marina di Ravenna e foce Bevano." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9597/.

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Abstract:
La tesi tratta di un concetto che negli ultimi anni sta diventando sempre più importante e per questo, deve essere studiato e analizzato: la vulnerabilità costiera. In generale per vulnerabilità si intende il carattere di chi o di ciò che è vulnerabile, ossia la sua predisposizione ad essere colpito, attaccato o danneggiato. Viene anche definita come l’attitudine di un dato elemento o contesto territoriale a supportare gli effetti di un evento dannoso in funzione dell’intensità dell’evento stesso. Questa nozione, in particolare, verrà applicata all’ambito costiero; pertanto si parlerà di vulnerabilità costiera dell’area ravennate. La vulnerabilità costiera è definita come il grado a cui un sistema costiero è suscettibile agli effetti negativi del cambiamento climatico, inclusi la variabilità climatica e gli eventi estremi. Negli ultimi decenni si è giunti alla conclusione che le manifestazioni meteo-marine di estrema entità hanno avuto la tendenza a svilupparsi con maggiore intensità e frequenza (es.: mareggiate). Questo è il motivo per cui la trattazione verterà su tale argomento, al fine di presentare, chiarire e rendere più esplicita questa tematica, sempre maggiormente presente nella realtà di tutti i giorni. Nei due siti di interesse: Marina di Ravenna e foce Bevano, sono stati effettuati due transetti, da cui sono stati estratti i relativi profili topografici, sui quali è stato calcolato il Dune Safety Factor, considerando i diversi valori di sopraelevazione marina totale.
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