Dissertations / Theses on the topic 'Sistema dei ruoli'
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Lorenzini, Marco. "Ruolo del cloud nell'amministrazione dei sistemi informatici moderni." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8380/.
Full textROMANO', SIMONA. "Il ruolo dei giudizi prognostici nel sistema sanzionatorio." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2019. http://hdl.handle.net/10281/258915.
Full textThe work analyzes the fundamental role of prognosis in the penal sanction system. After a brief presentation of problematic issues that emerge in the formulation of the prognosis, the study examines the provisions that require recidivism risk assessment by. On regulatory level, prognostic judgments differ according to the information available to the judge in order to predict the future behavior of the offender (or defendant). Faced with this regulatory framework, the analysis shifts to the great importance of empirical and scientific knowledge to give greater reliability to the prognostic judgments. Only through a more careful legislative formulation of provisions that require prognostic judgments and the widening of knowledge necessary to carry it out, it seems possible to implement the rehabilitative purpose of the penal sanction system.
Montini, Barbara. "Ruolo del Sistema Immunitario e dei Progenitori Endoteliali nella Patogenesi della Sclerodermia Localizzata Giovanile." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2009. http://hdl.handle.net/11577/3425674.
Full textLa Sclerodermia Localizzata Giovanile è una malattia infiammatoria cronica. Sono state riscontrate anormalità del Sistema Immunitario e della microvascolatura. In questo studio sono stati arruolati 42 pazienti con diagnosi di JLS e 39 soggetti sani come controlli. I pazienti sono sati analizzati al momento dell'arruolamento e in seguito sono stati randomizzati in due gruppi, uno trattato con MTX e uno trattato con placebo. E' stata analizzata la distribuzione delle sottopopolazioni linfocitarie, l'espressione dei recettori delle cellule NK e il numero delle EPC nel sague periferico dei pazienti attraverso analisi citofluorimetrica; inoltre è stato caratterizzato l'infiltrato infiammatorio presente nelle lesioni cutanee mediante analisi immunoistochimica. I pazienti affetti da JLS studiati hanno mostrato un aumento della citotossicità delle cellule NK e una deplezione del numero delle EPC nel sangue periferico ed un infiltrato ricco di linfociti T a livello delle lesioni cutanee. Il MTX sembrava indurre una remissione dell'infiltrato infiammatorio cutaneo, ma non sembrava avere alcun effetto sull'assetto immunologico presente nel sangue periferico.
Lunardon, Giovanni <1990>. "Il ruolo del controllo di gestione con l’implementazione dei sistemi informativi integrati ERP." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/8694.
Full textGrassi, Nikolas. "Il ruolo dei sistemi robotici in neuroriabilitazione: utilizzo del Lokomat nel trattamento del cammino - case report." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/19359/.
Full textFabbri, Andrea. "La Tecnologia Software Container - Ruolo nell'Ingegneria dei Sistemi Software." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/15869/.
Full textLenzi, Chiara <1974>. "Efficienza energetica dei sistemi acquedottistici: ruolo delle perdite idriche." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2874/1/lenzi_chiara_tesi.pdf.
Full textLenzi, Chiara <1974>. "Efficienza energetica dei sistemi acquedottistici: ruolo delle perdite idriche." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2874/.
Full textFavrin, Alberto <1994>. "EVOLUZIONE DEL RUOLO DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE NELL'AMBITO DEI SISTEMI DI CONTROLLO INTERNO NELLE IMPRESE DI ASSICURAZIONI." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13844.
Full textLazzari, Roberta. "Ruolo del sistema endocannabinoide nella cirrosi biliare primitiva." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2008. http://hdl.handle.net/11577/3425955.
Full textInnocenti, A. "IL RUOLO DEL SISTEMA MOTORIO NELLA COMPRENSIONE VERBALE." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2014. http://hdl.handle.net/2434/233155.
Full textCARMINATI, Enrica. "Il ruolo delle relazioni industriali nella costruzione dei sistemi dell'apprendistato." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2013. http://hdl.handle.net/10446/28642.
Full textPierobon, Gisella <1983>. "Ruolo del sistema Bancario nell'ambito della crisi di impresa." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/9617.
Full textSIRCA, DONATELLA. "Stimolazione da etanolo del sistema dopaminergico mesolimbico: ruolo dell'acetaldeide." Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2007. http://hdl.handle.net/11584/266021.
Full textLiu, S. "RUOLO DEL CANALE HCN4 NEL SISTEMA DI CONDUZIONE CARDIACO." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2013. http://hdl.handle.net/2434/215233.
Full textLUI, Alice. "LA RISPOSTA DEL SISTEMA IMMUNITARIO DEI PESCI ALLE INFESTAZIONI PARASSITARIE: IL RUOLO DELLE MAST CELLS NELLA DIFESA DELL’OSPITE." Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2013. http://hdl.handle.net/11392/2388871.
Full textMATTARELLI, Agnese. "PROGETTARE L'EFFICIENZA ENERGETICA: esperienze sul ruolo del sistema edificio, del sistema impianto e della loro gestione." Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2012. http://hdl.handle.net/11392/2389443.
Full textGhini, Gian Luca. "Realizzazione di un sistema di controllo per l'automazione dei test su veicolo a banco rulli." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/6947/.
Full textTollardo, Alessandro <1983>. "Il ruolo del settore assicurativo privato nel sistema sanitario Cinese." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6119.
Full textNapoli, Barbara. "La valorizzazione del ruolo strategico della farmacia nel sistema sanitario." Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2017. http://hdl.handle.net/10556/2479.
Full textL’attività di ricerca condotta si interroga sul ruolo che può assumere la farmacia all’interno del sistema sanitario. Le modificazioni istituzionali e competitive del settore farmaceutico evidenziano, difatti, la necessità di sviluppare un nuovo modello di farmacia e di ripensarne la gestione in modo tale da garantirne o migliorarne la redditività. Lo scenario in cui operano le farmacie è caratterizzato da cambiamenti che traggono origine da diversi fattori: razionalizzazione della spesa pubblica; cambiamenti della domanda di prestazioni sanitarie; riduzione della marginalità sulla vendita dei farmaci prescrivibili; ampliamento della concorrenza (commercio elettronico, corner della GDO, parafarmacie ed erboristerie). I nuovi fattori premono sull’economia di tutti gli operatori del settore sanitario e quindi anche sulla farmacia. Il ruolo e il posizionamento dell’azienda farmacia - un tempo intesa come unico presidio sanitario al quale i cittadini si rivolgevano per soddisfare i loro bisogni di salute — devono, oggi, essere riconsiderati, esplorando nuove basi per la sua legittimazione sociale, istituzionale e di mercato1. Obiettivo del lavoro di tesi è individuare una nuova identità strategica per la farmacia all’interno del sistema sanitario considerando i vincoli che caratterizzano il comparto farmaceutico e i cambiamenti emersi negli ultimi anni. Oltre all’offerta tradizionale di farmaci e all’erogazione di servizi aggiuntivi, si ritiene che il farmacista - laddove il paziente/utente è disposto - debba creare uno “spazio di comunicazione” con il cittadino, l’“assistenza”, il “servizio”. Nel presente lavoro per “servizio” non si intendono i servizi erogabili in farmacia introdotti dalle recenti normative, ma la “relazione”, il rapporto “consulenziale” e “fiduciario” con i pazienti. Nella prospettiva suggerita il rapporto continuativo, relazionale e fiduciario che la farmacia deve creare con il cittadino è considerato come fonte di valore aggiunto attraverso il quale, poi, si “co-crea valore” con e per mezzo di tutti gli attori del sistema. La nuova identità della farmacia del futuro è quella di un point della salute di riferimento per i cittadini. Lungo l’asse strategico del consolidamento e dello sviluppo di un’interfaccia sempre più efficace e completa nei confronti del paziente le farmacie possono, difatti, svolgere un’attività di coordinamento ed integrazione di prestazioni sanitarie e assumere il ruolo di punto sanitario territoriale. Il primo capitolo della tesi fornisce una ricognizione teorica dell’attuale scenario del mercato farmaceutico attraverso una disamina dei cambiamenti istituzionali e normativi che si sono susseguiti negli anni. Il capitolo si propone l’obiettivo di analizzare lo scenario della farmacia e le strategie che possono essere attivate dall’imprenditore/farmacista per sopravvivere nel nuovo contesto. Quindi viene approfondito il sistema normativo che regola, vincolandolo, l’intero settore, dalla produzione all’assistenza farmaceutica (pharmaceutical care) con i relativi riflessi sul servizio offerto al cittadino/utente finale. L’analisi del contesto si è focalizzata sui vari attori della filiera partendo dal mercato in generale e calandosi nella distribuzione dei farmaci fino ad analizzare la farmacia. Inoltre si è proceduto ad una disamina dello stato dell’arte dei settori farmaceutici e della farmacia nei più importanti paesi dell’Unione Europea2. Il secondo capitolo ripercorre i principali contributi teorici sulla farmacia dapprima in una prospettiva manageriale, poi di marketing e, infine, di marketing dei servizi. Una gestione manageriale della farmacia si rende oggi indispensabile per i professionisti del settore3. Esiste una discreta letteratura, soprattutto internazionale, per ciò che concerne le tecniche e gli strumenti di marketing attivabili dal farmacista. Molti sono i contributi teorici per quanto riguarda l’applicazione delle funzioni operative alla farmacia: logistica, acquisti, allestimento del punto vendita, commercializzazione dei farmaci e dei prodotti4. Dal momento che la farmacia è un’azienda a tutti gli effetti in questo capitolo si esplora se e in che modo è declinato nella letteratura il concetto di “servizio” in farmacia. Alla luce del gap emerso dall’analisi dei contributi sul servizio in farmacia e, in relazione all’attività di studio pianificata, è emersa la necessità di un nuovo approccio di indagine. Nel terzo capitolo si procede con l’analisi della letteratura di alcuni filoni di ricerca che si ritiene possano offrire un utile supporto interpretativo alla fenomenologia indagata. L’obiettivo principale di questo capitolo è di presentare il valore aggiunto che può apportare alle farmacie l’implementazione di una logica relazionale di servizio in cui il farmacista non vende un prodotto ma offre un servizio e lavora per conciliare le prospettive economiche e sociali dei diversi attori. Il terzo capitolo si propone, pertanto, di investigare come sia possibile da parte della farmacia favorire l’integrazione fra tutti gli attori del settore sanitario mediante l’applicazione di nuove metodologie di studio. La metodologia interpretativa utilizzata è quella offerta dal Viable System Approach (VSA)5 unitamente alla Network & Systems Theory6, alla Service Science (SS)7 e alla Service Dominant Logic (S-DL)8. La metodologia interpretativa dell’Approccio Sistemico Vitale analizza il percorso evolutivo dell’orientamento al marketing nella gestione della farmacia evidenziando l’ampliamento della prospettiva da riduzionistica a sistemica, dal momento che l’approccio riduzionistico è inadatto ad analizzare un contesto complesso e in cambiamento come quello sanitario. L’orientamento del marketing nella gestione di impresa ha visto spostare il focus dell’attenzione dall’acquisizione della clientela (logica transazionale) al mantenimento della clientela (logica relazionale), aprendo al Marketing Relazionale e alla Network & Theory Systems che conduce, anche in ambito sanitario, ad uno spostamento della prospettiva dell’analisi alla relazione fra le parti9. Alla luce dell’Approccio Sistemico Vitale lo spostamento del focus dalle parti alla relazione fra le parti decreta il passaggio da una visione riduzionistica ad una sistemica. L’attenzione posta sulla relazione e l’applicazione della Service Science rendono possibile il passaggio all’ottica sistemica di servizio. Difatti la Service Science, applicata all’area del pharmaceutical care, permette di indirizzare la gestione dell’intera filiera in un’ottica di servizio; inoltre ipotizza che il paziente/utente partecipi attivamente alla gestione dell’offerta del farmacista. Infine il paradigma della Service Dominant Logic sposta il focus dall’ “atto di scambio” di beni e servizi al “processo di interazione” in cui ogni attore diventa risorsa integrante e contribuisce alla creazione di valore10. Dal terzo capitolo emerge, pertanto, una duplice prospettiva dell’azienda farmacia: da un lato è una componente necessaria del sistema sanitario; dall’altro, sotto la spinta del cambiamento del contesto competitivo, si coglie un approccio evoluto di management e di service marketing. Con la logica di servizio il farmacista mette a disposizione della clientela le sue conoscenze e la sua professionalità che diventano il differenziale competitivo della farmacia. Il quarto capitolo si concentra su una indagine quali-quantitativi presso 21 farmacie. La scelta del campione è giustificata dalla finalità dell’indagine che è stata essenzialmente esplorativa. Inoltre le interviste hanno avuto una finalità di validazione del questionario, che è stato più volte rivisto, ed esplorativa dell’approccio metodologico utilizzato. Il sample è ridotto perché questa ricerca mostra i risultati della prima fase di un progetto che sarà sviluppato nei prossimi anni. L’indagine, conoscitiva sul mondo delle farmacie, ha avuto l’obiettivo di identificare tendenze, prospettive e variabili rilevanti del settore. A tal fine è stato somministrato un questionario esplorativo relativamente ai seguenti argomenti di ricerca: percezione dei farmacisti dello scenario di riferimento e del proprio ruolo nel sistema sanitario; sistema di offerta commerciale; rapporto con la clientela. La scelta del campione da indagare ha riguardato alcune farmacie private e alcune farmacie comunali, facenti parte del Co.Fa.Ser., Consorzio Farmacie Servizi, tutte con sede nella Provincia di Salerno11. Le motivazioni di questa scelta risiedono nel fatto che dovendo partire un’indagine esplorativa della realtà dell’assistenza farmaceutica abbiamo preferito iniziare dalle imprese del contesto in cui viviamo. Lo scopo della ricerca, nella sua più ampia prospettiva, è di sviluppare un modello innovativo di efficacia relazionale nel rapporto tra farmacia e utenza per poter definire una nuova identità strategica dell’azienda farmacia nel Sistema Sanitario. Il passaggio da una logica transazionale ad una logica relazionale permette, infatti, di definire un modello di progettazione per la ricerca empirica che ha un intento “descrittivo” dell’attuale situazione ed “esplorativo” di eventuali opportunità di sviluppo. Alla luce di tale modello si procede a concepire possibili strumenti, metodi e tecniche che possano supportare l’approccio relazionale service-based della farmacia, favorendo al tempo stesso lo sviluppo di una visione che vede formalizzato il contributo di valore nonché le responsabilità dell’utente stesso quale fulcro dell’impianto relazionale. L’intervista è stata di tipo face-to-face, pertanto tutti i farmacisti sono stati contattati personalmente. Per l’analisi quantitativa è stato realizzato un questionario, semi-strutturato in base ai temi di indagine e alle finalità della ricerca, che ha rappresentato lo strumento di rilevazione delle informazioni. Per l’analisi qualitativa si è cercato di acquisire informazioni di natura qualitativa durante e dopo l’intervista mediante l’osservazione diretta. A tutti i farmacisti è stato somministrato lo stesso questionario con domande sia a risposta chiusa che a risposta aperta. L’indagine on field ha permesso di sondare il giudizio dei farmacisti sui cambiamenti del settore. E’ stato, inoltre, possibile conoscere se attivano strategie volte a consolidare il rapporto con la clientela e quali elementi ritengono che possano influenzare la sopravvivenza della farmacia nel nuovo contesto. L’analisi del campione rappresentativo ha altresì permesso di verificare quale significato attribuiscono gli operatori del settore ai concetti di service e di relationship marketing. Il gap esistente nella realtà operativa si tramuta nella possibilità di elaborare un nuovo modello di gestione dell’impresa farmacia in un’ottica manageriale e di service marketing, che prevede tecniche e strumenti a supporto dell’interazione di servizio per la co-creazione di valore con il cliente. L’Organo di Governo dell’impresa farmacia deve gradualmente ripensare i suoi compiti e la sua figura: oltre a tutti i tipi di approcci necessari oggi per la gestione di una farmacia, manageriali, di marketing, di merchandising, l’orientamento del farmacista deve essere anche alla co-creazione di valore con tutti i sovra-sistemi e con il paziente, mediante l’offerta di un’assistenza completa che ha come finalità la salute del cittadino. Il focus sulla farmacia quale anello chiave di collegamento tra l’intero sistema sanitario e l’utenza è inteso a valutare l’opportunità di un ripensamento dell’approccio di gestione della stessa in ottica di service, in modo tale da valorizzare le competenze professionali del farmacista e aprire al potenziale contributo di valore offerto dal cittadino. L’approccio di gestione della farmacia deve essere in ottica service. La farmacia deve instaurare un rapporto personalizzato con il cittadino-utente, ascoltare le sue istanze, gestire in maniera proattiva bisogni e aspettative. La soddisfazione del cliente è dovuta al comportamento di chi eroga il servizio, in un circolo virtuoso in cui soddisfare i bisogni del nostro cliente significa soddisfare i bisogni dell’impresa farmacia. Un servizio ed un’assistenza elevata al cliente significano un cliente soddisfatto, che si sente stimato e riconosciuto nei suoi bisogni e che quindi si lega alla farmacia. La progettazione di farmacie orientate al rafforzamento della relazione con il cittadinoutente rappresenta un fattore determinante per garantire la redditività della farmacia. L’attività di ricerca condotta ha esaminato il tema attualissimo dei cambiamenti intervenuti nell’assistenza farmaceutica e ha indagato una nuova modalità di gestione della farmacia. La problematica analizzata viene affrontata mediante una metodologia di indagine innovativa in cui l’interpretazione della realtà avviene non considerando le singole parti ma attraverso un’interpretazione dell’insieme. L’applicazione del Viable System Approach al pharmaceutical care apre a numerosi spunti di riflessione che possono attrarre futuri approfondimenti. Anche il concetto di servizio offerto dalla Service Science apre a future applicazioni nell’ambito dell’assistenza farmaceutica in quanto prevede che il responsabile delle decisioni — nel caso in oggetto, chi gestisce una farmacia — debba costantemente ricercare consonanza con gli utenti serviti (i pazienti) arrivando ad anticiparne bisogni ed esigenze. Il nuovo approccio rappresenta un modello di come una visione più ampia del sistema possa riuscire a costruire l’identità della farmacia del domani, una farmacia in grado di attivare partnership con i suoi interlocutori, di condividere informazioni, di ricercare vantaggi competitivi nella collaborazione e non nella conflittualità, decretando la sua sopravvivenza nel contesto. [a cura dell'autore]
XV n.s.
Bianco, Federica. "Innovazione tecnologica ed organizzazione nelle imprese editoriali: il ruolo dei sistemi di gestione dei contenuti." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2008. http://hdl.handle.net/11577/3425037.
Full textBabini, Lucia. "Ruolo del sistema FASL/FAS nella biologia delle cellule mesenchimali staminali." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2013. http://hdl.handle.net/11566/243016.
Full textMesenchymal stem cells (MSCs) are multipotent progenitor cells that can differentiate into several cell types. Bone marrow (BM)-MSCs mainly differentiate into osteoblasts or adipocytes. MSC interactions with their microenvironment directly affect their self-renewal/differentiation program. Here we show for the first time that FasL, a well-explored pro-apoptotic cytokine, can promote proliferation of BM-derived MSCs in vitro and inhibits their differentiation into adipocytes. BMMSCs treated with a low FasL dose (0.5 ng/ml) proliferated more rapidly than untreated cells without undergoing spontaneous differentiation or apoptosis, whereas higher doses (25 ng/ml) induced significant though not massive BM-MSC death, with surviving cells maintaining a stem cell phenotype. At the molecular level, 0.5 ng/ml FasL induced ERK1/2 phosphorylation and surviving up-regulation, whereas 25 ng/ml FasL induced caspase activation. Importantly, 25 ng/ml FasL reversibly prevented BM-MSC differentiation into adipocytes by modulating PPARγ and FABP4/aP2 expression induced by adipogenic medium. All such effects were inhibited by anti-Fas neutralizing antibody. The in vitro data regarding adipogenesis were confirmed using Faslpr mutant mice, where higher PPARγ and FABP4/aP2 mRNA and protein levels were documented in whole tibia. These data show that the FasL/Fas system plays a role in BM-MSC biology via regulation of both proliferation and adipogenesis. These findings may have clinical relevance because circulating Fas/FasL levels decline with age and several age-related conditions, including osteoporosis, are characterized by adipocyte accumulation in BM.
CICIARELLO, MARILENA. "Ruolo del sistema Ran/importine nel controllo del fuso mitotico in cellule di mammifero." Doctoral thesis, La Sapienza, 2005. http://hdl.handle.net/11573/916955.
Full textTrocciola, Gaetano. "Il ruolo della co-produzione di servizi nella Pubblica Amministrazione: il sistema dei Beni Culturali." Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2016. http://hdl.handle.net/10556/2295.
Full textThis research project is aimed at exploring the rising role of service co-production in the public sector, with a focus on cultural heritage. In several countries, both in Europe and abroad, an increasing involvement of users in service co-production, at both the individual and the collective levels, could be identified. Eventually, co-production is intended at addressing the political, economic and social challenges which have been produced by the crisis of the welfare state. Since ‘70s, the scientific literature has widely discussed the distinguishing attributes of co-production in the fields of education, social services, health care, social safety, and environment protection, claiming that the involvement of users is crucial, on the one hand, to improve service quality, enhancing their ability to meet the growing expectations of users, and, on the other hand, to pave the way for increased sustainability, due to cost reduction and higher effectiveness. This thesis attempts to examine whether significant experiences of co-production have been realized in a particular public context, that is to say cultural heritage, which have been poorly analyzed through the lenses of co-production. Besides, it investigates what kinds of changes the involvement of users could generate on the cultural heritage management. This work is organized as follows. First of all, a brief introduction contextualizes the object of the research. Then, the research design is depicted; a mixed research method has been adopted, in line with the specific characteristics of this research project. In the first chapter, a narrative literature review has been performed, to describe the evolution of the co-production concept and to devise a theoretical framework aimed at providing several insights on the potential role of co-production in the process of public value creation. The second chapter focuses on the relationship between users and providers, examining the specific experiences of co-production experienced by the Royal Palace of Caserta, one of the most renowned cultural site of Italy and included among the UNESCO world heritage sites since 1997. The third chapter analyzes the contribution of service co-production for the purposes of protection and promotion of cultural heritage. The role of co-production is examined in light of the recent legislative reform of the Italian Ministry for cultural heritage and Tourism (MiBACT), which have provided the main cultural sites of Italy with an increased managerial autonomy. Conclusions summarized the role that information technologies and digital tools could play – especially in a social perspective – to pave the way for co-creating relationships, realizing the full potential of innovative forms of participation, including co-production. [edited by Author]
XIV n.s.
SINISTRO, ANNA. "Meccanismi di immunosoppressione in corso di sepsi: ruolo del sistema monocito-macrofagico." Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2008. http://hdl.handle.net/2108/403.
Full textBackground. During the late stages of sepsis, deterioration of the immune response occurs, which is characterized by suppression of both macrophage and lymphocyte immune function. CD40 is a 50- kD molecule expressed on different cell types including monocyte-macrophages. Human form of a ligand for CD40 (CD40L) is a type II integral membrane protein expressed primarily on activated CD4+ T cells. Upon CD40 engagement, monocytic cells secrete a vast array of cytokines, among them, interleukin (IL)-12 and tumor necrosis factor (TNF)-α, which are important in promoting and maintaining T-helper (Th)1 and pro-inflammatory responses during bacterial infection. CD40L activation of macrophages also results in the up-regulation of surface molecules, such as CD40, CD80 and CD86, which play a critical role in T cell activation. Thus, CD40-CD40L interaction is an essential step for triggering the adaptive immune response, and is very likely to play a prominent role during sepsis, as demonstrated by the increased mortality observed in septic animals with mutations of the CD40L gene. Recently, our Group of research reported that Lipopolysaccharide (LPS), a major cell wall component of Gram-negative bacterial organisms interfere with the ability of CD40L to activate macrophages to produce IL-12 and TNF-α and to up regulate CD40, CD80 and CD86. Aims. To study the responsiveness of macrophages to CD40L in patients with sepsis. Material and methods. Patients. Twenty patients_with gram-negative sepsis_ and 15 healthy controls were enrolled in this study. Inclusion criteria microbiologically proved infection, evidence of systemic inflammatory reaction syndrome (SIRS) plus two or more of the following: systolic pression <90 mmHg or mean arterial pression <70 mmHg, responsive to normal saline administration; diuresis <0.5 mL/kg/h; PaO2/FiO2<250, platelets <80,000/μL; pH <7,30 o base deficit >5,0 mEq/L or lactate >1,5 fold. Exclusion criteria: age <18 anni; HIV infection, previous organ transplantation, metastatic neoplasms; immunosoppressive therapy, chronic renal failure, pregnancy. Cells. Peripheral blood was enriched for PBMC by centrifugation over Ficoll Hypaque. PBMC were then further enriched for monocytes by elutriation. Cell stimulation. To evaluate the ability of CD40L to induce IL-12 and TNF-α production, freshly elutriated cells were cultured for 24 hours in the presence of 500 ng/ml CD40L. Thirty minutes after CD40L stimulation, 1 μg/ml brefeldin A was added. To evaluate the ability of CD40L to modulate the expression of CD40, CD80 and CD86, elutriated cells were cultured for 7 days in the presence of 500 ng/ml CD40L. At the end of the incubation period the cells were analyzed by FACS for CD40, CD80 and CD86 expression. FACS analysis. Flow cytometry was performed using a FACScan flow cytometer and analyzed with Cell Quest software (Beckton Dickinson). Results. The CD40L-induced production of both IL-12 and TNF-α was severely impaired (more than 60%) in macrophages from septic patients as compared to controls. Similarly, CD40L failed to induce an increase of CD40, CD80 and CD86 surface expression comparable to that obtained in macrophages from healthy subjects. Consequently, the co-stimulatory ability of CD40Lstimulated macrophages from septic patients was significantly lower than that observed in macrophages from controls. Interestingly, no alteration of the ability of T lymphocytes to produce interferon (IFN)-γ upon CD3/CD28 stimulation was demonstrated in septic patients ac compared to controls. Conclusions. Death due to hyper activation of the innate immune system is an uncommon result of sepsis. Moreover, immunomodulatory therapy directed at inhibition of the inflammatory response has been largely unsuccessful. Indeed, it has been observed that subsequent to septic shock there often follows a clinical state characterized by profound immunosuppression. Modern medicine is now able to potentially control acute hyperinflammatory situations, but there is no established therapy to deal with the high risk associated with immunosuppression. We propose that CD40L tolerance may explain some of the immunological dysfunction during sepsis and may individuate a possible pathway to be addressed in the development of novel therapeutic strategies.
Faccini, Lorenzo <1991>. "Il ruolo del sistema educativo autonomo nella resistenza zapatista. Storia, memoria, identità." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17964.
Full textBELMONTE, MARTINA. "Edifici alti e ascensori rope-less. Ruolo del sistema di comunicazione nella definizione del tipo." Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/11578/286328.
Full textUCCELLI, Stefano. "Il ruolo del contesto temporale in percezione e azione." Doctoral thesis, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, 2021. http://hdl.handle.net/11380/1239498.
Full textVisual information is fundamental to interact with objects. For instance, information is coded by the visual system to create internal representations used to guide actions such as grasping, an action we perform efficiently daily many times. However, how the motor system codes object features for grasping remains poorly understood. In particular, a long-standing debate in the cognitive neurosciences concerns the nature of internal representations of object size during motor preparation, a key aspect of grasping. According to the most influential functional interpretation of the primate visual system, size representations are coded in critically different ways in the dorsal and ventral streams. These key differences in turn have several behavioural consequences, including a relative immunity of the dorsal representations of size from stimulus-contextual effects such as those observed for consciously perceived size. Accordingly, the goal of this thesis is to contribute to the understanding of representations for visually-guided actions by collecting data from psychophysical, kinematics, and EEG paradigms. I conducted four experiments assessing motor and perceptual responses to the Uznadze illusion. In this illusion, the same ‘test’ object appears larger (or smaller) after having seen a smaller (or larger) ‘inducing’ object. Studies 1 and 2 investigated whether size representations in action and perception are affected by this form of size contrast. In Study 1, participants either grasped a test or provided a perceptual judgment of its size (by performing a cross-modal match called a “manual estimation”) after the presentation of an inducer that could be identical, smaller, or larger. Results revealed that finger apertures in both motor and perceptual responses showed a size contrast effect, that is, were affected by the inducer size. In Study 2, two further manipulations of the Uznadze illusion were investigated. Inducers were presented either haptically or visually, and either in the same or in a different position relative to the test. Surprisingly, results revealed that motor responses show size contrast (the Uznadze illusion), or size assimilation (the inverse Uznadze illusion), or even no illusion, depending on factors that seem related to multisensory integration and the body schema rather than a perception-action distinction. Overall, Studies 1 and 2 provide evidence that size representations for action are affected by contextual information. Studies 3 and 4 investigated the time course of motor representations in the dorsal stream. We focussed on the time needed to prepare a grasp, testing whether motor preparation is affected by viewing a previous distractor object equal or different in size. Study 3 showed that participants were slower in preparing the grasp when distractors were larger than the test, but not when they were smaller. Study 4 extended this finding to event-related potentials (ERPs) recordings. Here, cortical indices of motor preparation to grasp the test were investigated after presenting distractors equal or different in size. Results revealed that components of lateralized readiness potentials (LRPs) were displaced in time consistent with the pattern of preparation times observed in Study 3 and 4. Taken together, Studies 3 and 4 show that grasping is not programmed solely from online information, but can be affected by information experienced recently. I conclude that the Uznadze temporal size contrast reveals that visuomotor preparation relies on relative spatiotemporal information comparable to that used to produce perceptual judgments. This conclusion challenges current theoretical models of the functional properties of the dorsal stream, suggesting a more nuanced view of factors affecting grasping and seeming behavioural perception-action dissociations.
Pulice, Elisabetta. "Il ruolo della deontologia medica nel sistema delle fonti del diritto : un'analisi comparata." Thesis, Paris 10, 2014. http://www.theses.fr/2014PA100101/document.
Full textThe thesis aims at analysing, from a comparative perspective, the role of medical ethics in Italy, France and Germany. The survey focuses on both the formal and substantive aspects of the relationships between law and medical ethics. As to the first issue, the thesis analyses the codification of medical ethics, the normative function of the medical councils, the binding value of the codes of medical ethics and their position in the hierarchy of norms. With regard to the second aspect, the role of medical ethics is studied from a more substantial perspective, analysing the concrete interrelations between law and medical ethics in the field of biolaw. The survey is then extended to the disciplinary procedure and to the European level. In the first part, the relationships between law and medical ethics are analysed from a linguistic perspective, aiming at underlining some specific features of the concepts referred to as “déontologie”, “deontologia” or “Standesrecht” and “Berufsordnung” in France, Italy and Germany. This part also deals with some “open questions” characterising the relationships between medical ethics and the law. The second part concerns the codification of medical ethics, while its role in the field of biolaw is analysed in the third part. The fourth part deals with deontological liability and disciplinary procedures. Lastly, the fifth part aims at elaborating a theoretical reconstruction of the results of the comparative analysis, at highlighting the main roles of medical ethics at the European level and at suggesting a different model for the relationships between law and medical ethics in the Italian system
L’obiettivo della tesi è un’analisi comparata del ruolo della deontologia medica nel sistema delle fonti del diritto in Italia, Francia e Germania. Per tenere conto della complessità del rapporto tra diritto e deontologia, sono stati analizzati sia gli aspetti formali di tale rapporto, sia i profili sostanziali del ruolo della deontologia medica nel biodiritto. Nella prima parte alcune considerazioni preliminari e l’analisi linguistica hanno permesso di definire l’ambito di indagine e i profili di maggiore complessità del rapporto tra dimensione deontologica e dimensione giuridica sui quali nelle parti successive si è concentrata l’indagine. La seconda parte, dedicata alla codificazione dell’etica medica, ha messo in luce la varietà di soluzioni e di modalità di ingresso della norma deontologica nell’ordinamento giuridico. Nella terza parte sono stati analizzati il ruolo della deontologia medica nell’ambito del biodiritto e l’influenza di alcuni fattori particolarmente rilevanti sull’evoluzione dei contenuti concreti dei codici deontologici e sulla loro portata pratica. La quarta parte è dedicata alla violazione della deontologia e ai procedimenti disciplinari. Infine la parte conclusiva contiene una ricostruzione teorica dei risultati emersi dall’analisi comparata, lo studio di alcuni profili legati alla dimensione europea della deontologia e la proposta di alcune ipotesi di riforma per un modello italiano più coerente, flessibile ed efficace dei rapporti tra diritto e deontologia
Zanella, Riccardo <1997>. "L'intensità competitiva tra i produttori di telefoni cellulari: il ruolo dei provider di sistemi operativi." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/20920.
Full textSCANDURRA, Silvia Annamaria. "Democrazia ed educazione alla democrazia : il ruolo del sistema educativo di istruzione e formazione." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2015. http://hdl.handle.net/10446/32821.
Full textDotta, Silvia <1994>. "Il ruolo della Guardia di Finanza nel sistema di prevenzione del rischio di riciclaggio." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19072.
Full textCavina, Chiara <1980>. "Ruolo biologico del sistema neuropeptidergico N/OFQ-NOP in fenomeni di degenerazione neuronale e tossicodipendenza." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2654/1/cavina_chiara_tesi.pdf.
Full textCavina, Chiara <1980>. "Ruolo biologico del sistema neuropeptidergico N/OFQ-NOP in fenomeni di degenerazione neuronale e tossicodipendenza." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2654/.
Full textSERINO, SILVIA. "SPAZIO INTERNO ED ESTERNO: IL RUOLO DEI SISTEMI DI RIFERIMENTO SPAZIALI EGOCENTRICO E ALLOCENTRICO NELLA COGNIZIONE UMANA." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2015. http://hdl.handle.net/10280/6214.
Full textThe question "What is space?" has always been a central topic for philosophy, and a closely linked crucial question becomes of interest for cognitive psychology and neuroscience, that is "Where am I?" The efforts to answer these two questions are means to better understanding of the complex relation between the outer and the inner space, which is the final goal of this work. The idea is that that our bodily position in the world strongly affects the way in which we encode, store and retrieve a spatial layout. Moreover, this spatial layout serves as a scaffold, binding all the information of our past, present, future and body-related experiences. Within an enactive approach, it is suggested that this continuous synchronization (namely, the “mental frame syncing”) of an allocentric viewpoint-independent representation (i.e. including only abstract object-to-object relations) and an allocentric viewpoint-dependent representation (i.e. comprising information about our current heading) may permit to place current bodily position in the “memorized space" making easy the translation of it into a “lived space” that it is needed to navigate, remember the past and feel the body. On these theoretical premises, four experimental studies will be presented to investigate the role of mental frame syncing as an alignment principle centred on observer the processes of encoding and retrieval of information
SERINO, SILVIA. "SPAZIO INTERNO ED ESTERNO: IL RUOLO DEI SISTEMI DI RIFERIMENTO SPAZIALI EGOCENTRICO E ALLOCENTRICO NELLA COGNIZIONE UMANA." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2015. http://hdl.handle.net/10280/6214.
Full textThe question "What is space?" has always been a central topic for philosophy, and a closely linked crucial question becomes of interest for cognitive psychology and neuroscience, that is "Where am I?" The efforts to answer these two questions are means to better understanding of the complex relation between the outer and the inner space, which is the final goal of this work. The idea is that that our bodily position in the world strongly affects the way in which we encode, store and retrieve a spatial layout. Moreover, this spatial layout serves as a scaffold, binding all the information of our past, present, future and body-related experiences. Within an enactive approach, it is suggested that this continuous synchronization (namely, the “mental frame syncing”) of an allocentric viewpoint-independent representation (i.e. including only abstract object-to-object relations) and an allocentric viewpoint-dependent representation (i.e. comprising information about our current heading) may permit to place current bodily position in the “memorized space" making easy the translation of it into a “lived space” that it is needed to navigate, remember the past and feel the body. On these theoretical premises, four experimental studies will be presented to investigate the role of mental frame syncing as an alignment principle centred on observer the processes of encoding and retrieval of information
CERAVOLO, PASQUALE. "Il ruolo della modulazione del sistema immunitario in seguito alla rottura della placca aterosclerotica durante IMA." Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2010. http://hdl.handle.net/2108/1354.
Full textAtherosclerosis, once considered a disease mainly linked to accumulation of lipids within the inner tunic, is now recognized as a chronic inflammatory degenerative process with a multifactorial etiology that, even if occurs clinically in adults, shows prognostic signs at an early age. Our study, performed on patients enrolled after acute myocardial infarction with ST elevation (STEMI) undergoing primary coronary angioplasty, aims to assess the role of the immune system modulation during the atherosclerotic plaque rupture due to myocardial infarction. Preliminary data, showed a massive presence of IFN-γ, IL-17 and IL-21 in coronary arteries affected by lesion compared to those exempt and to peripheral arteries. The high levels of cytokines observed in damaged arteries are not due to the increase in the number of leukocyte cells present, but are due to activation of the same cell and expression of their cytokine pattern. Moreover, in the acute myocardial infarction the serum levels of pro-inflammatory factors such as IL-6 and anti-inflammatory such as IL-10 increased. However, the increase of IL-6 was significantly higher than that of IL-10. After a month of the injury, the observed serum levels of IL-6 and IL-10 are balanced. In our view, the main activity of pro-inflammatory factors is relevant in the progression of the lesion and in the development of complications associated with acute myocardial infarction.
Tombari, Federico <1990>. "Italia e Giappone dalla sconfitta al reinserimento nel sistema delle relazioni internazionali: analisi del ruolo statunitense." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/5989.
Full textCarollo, Alessandro. "Il ruolo delle politiche marittime nello sviluppo delle regioni costiere. Ipotesi di riequilibrio del sistema portuale siciliano." Thesis, Universita' degli Studi di Catania, 2011. http://hdl.handle.net/10761/130.
Full textThe thesis analyzes maritime policies to investigate the role of the port systems in local development of coastal regions and in the sustainability of the relationship between inner regions and maritime space. Thus the research objectives are the following: - To analyze the active role of ports and maritime policies in the regional development strategies. - To evaluate the effectiveness in the local context of port development policies promoted at European and national level. After reconstructing the maritime policy framework, the thesis focuses on the Sicilian case in order to assess the sustainability of strategies in a regional context. Finally the research compares local strategies to the global scenario in maritime transport and port facilities.
SATTA, VALENTINA. "Possibile ruolo del sistema endocannabinoide nel disturbo d’alimentazione incontrollata (binge eating disorder): studi comportamentali, farmacologici e biochimici." Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2014. http://hdl.handle.net/11584/266471.
Full textVignoli, Alessandro. "Test di veicoli con prove di omologazione sul banco a rulli e su pista e analisi dei sistemi RDE." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/23541/.
Full textIANNI, PIERPAOLO. "IL RUOLO DEI PARLAMENTI NAZIONALI NEL PROCESSO DI INTEGRAZIONE GIURIDICA EUROPEA DOPO IL TRATTATO DI LISBONA." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2017. http://hdl.handle.net/10280/17948.
Full textThis research thesis deals with the role of national parliaments in Italy, United Kingdom and Germany. It analyses the way in which these Parliaments participate in the European Union and implement the Law of the European Union after the Treaty of Lisbon. The research focuses on a comparative analysis of parliamentary procedures, instruments, and practices in order to examine the respective roles of the European Institutions and the national parliaments within the European framework. The new legal framework laid down the Treaty of Lisbon encourages the creation of an integrated parliamentary system, based on the European Parliament and on the national parliaments which are assigned a more incisive role in the European decision-making process, in the belief that these innovations may contribute to guaranteeing a more effective level of democracy in the overall functioning of the Union. The national parliaments can contribute to making Europe more or less effective. They will be called on to play a more important role in the European law-making process, specifically in the pre-legislative dialogue with European institutions and particularly in the monitoring of the enforcement of the subsidiarity principle in European legislation proposals. The Treaty of Lisbon regulations introduce direct participation of national parliaments in the European law-making process, transforming them into the "guardians of subsidiarity". The Treaty of Lisbon and the related protocols recognise and encourage interparliamentary cooperation, entrusting national parliaments with the task of promoting and organising its achievement within the European Union. In this perspective, the competences of the Conference of Community and European Affairs Committees of Parliaments of the European Union (COSAC) are further enhanced. In this thesis, the reasons for overall inclusion of national parliaments in the European Union activities are analysed. The role of national parliaments in the EU according to the specific provisions of the EU treaties is also discussed and the largest part of the work is devoted to the ex ante subsidiarity principle control mechanism (the Early Warning System), which gives the right for the national parliaments to influence the EU legislative process.
IANNI, PIERPAOLO. "IL RUOLO DEI PARLAMENTI NAZIONALI NEL PROCESSO DI INTEGRAZIONE GIURIDICA EUROPEA DOPO IL TRATTATO DI LISBONA." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2017. http://hdl.handle.net/10280/17948.
Full textThis research thesis deals with the role of national parliaments in Italy, United Kingdom and Germany. It analyses the way in which these Parliaments participate in the European Union and implement the Law of the European Union after the Treaty of Lisbon. The research focuses on a comparative analysis of parliamentary procedures, instruments, and practices in order to examine the respective roles of the European Institutions and the national parliaments within the European framework. The new legal framework laid down the Treaty of Lisbon encourages the creation of an integrated parliamentary system, based on the European Parliament and on the national parliaments which are assigned a more incisive role in the European decision-making process, in the belief that these innovations may contribute to guaranteeing a more effective level of democracy in the overall functioning of the Union. The national parliaments can contribute to making Europe more or less effective. They will be called on to play a more important role in the European law-making process, specifically in the pre-legislative dialogue with European institutions and particularly in the monitoring of the enforcement of the subsidiarity principle in European legislation proposals. The Treaty of Lisbon regulations introduce direct participation of national parliaments in the European law-making process, transforming them into the "guardians of subsidiarity". The Treaty of Lisbon and the related protocols recognise and encourage interparliamentary cooperation, entrusting national parliaments with the task of promoting and organising its achievement within the European Union. In this perspective, the competences of the Conference of Community and European Affairs Committees of Parliaments of the European Union (COSAC) are further enhanced. In this thesis, the reasons for overall inclusion of national parliaments in the European Union activities are analysed. The role of national parliaments in the EU according to the specific provisions of the EU treaties is also discussed and the largest part of the work is devoted to the ex ante subsidiarity principle control mechanism (the Early Warning System), which gives the right for the national parliaments to influence the EU legislative process.
Salvatore, Viviana <1979>. "Cambiamenti nell'espressione genica in un sistema di co-coltura di fibroblasti umani e cellule di osteosarcoma: il ruolo del microambiente." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amsdottorato.unibo.it/7416/1/Tesi_Definitiva_Viviana_Salvatore.pdf.
Full textThe relevance of the microenvironment in metastatic progression began to take shape since the late nineteenth century through the theory of the "seed and soil", given by the English surgeon Stephen Paget (1855-1926), according to which certain cancers are able to form metastases in specific organs, just like a seed finds the right soil to take root. In molecular terms, Paget understood as cancer cell could express molecules recognized only in certain tissues. In the same years, the American pathologist James Ewing (1866-1943) developed a complementary theory, "anatomical-mechanical hypothesis ", suggesting that the lymphatic and vascular systems could play a predominant role in the passive diffusion of cells toward a particular site anatomically accessible. In 1982, Bissell delineated the modern theory that, at the basis of tumor growth, both the microenvironment and the genetic mutations play a key role. In recent decades, in fact, next to the definition of cancer as a genetic disease, it has outlined the fundamental importance of the interrelationships that exist between the tumor epithelium and tissue microenvironment in the process of tumorigenesis. The tumor has long been considered a complex tissue, the cells of which do not act alone during the progression of cancer, but they can recruit normal surrounding cells as active collaborators to establish a neoplastic phenotype. While the genomic instability of tumors guarantees them a continuous evolutionary advantage, allowing more and more aggressive and resistant cells to survive the therapies, their malleable nature has highlighted the need to implement multiple strategies: many pre-clinical and clinical studies have suggested the efficacy of combination of therapies targeting not only the tumor cells, but also the components of the microenvironment, in particular those of the stroma.
Salvatore, Viviana <1979>. "Cambiamenti nell'espressione genica in un sistema di co-coltura di fibroblasti umani e cellule di osteosarcoma: il ruolo del microambiente." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amsdottorato.unibo.it/7416/.
Full textThe relevance of the microenvironment in metastatic progression began to take shape since the late nineteenth century through the theory of the "seed and soil", given by the English surgeon Stephen Paget (1855-1926), according to which certain cancers are able to form metastases in specific organs, just like a seed finds the right soil to take root. In molecular terms, Paget understood as cancer cell could express molecules recognized only in certain tissues. In the same years, the American pathologist James Ewing (1866-1943) developed a complementary theory, "anatomical-mechanical hypothesis ", suggesting that the lymphatic and vascular systems could play a predominant role in the passive diffusion of cells toward a particular site anatomically accessible. In 1982, Bissell delineated the modern theory that, at the basis of tumor growth, both the microenvironment and the genetic mutations play a key role. In recent decades, in fact, next to the definition of cancer as a genetic disease, it has outlined the fundamental importance of the interrelationships that exist between the tumor epithelium and tissue microenvironment in the process of tumorigenesis. The tumor has long been considered a complex tissue, the cells of which do not act alone during the progression of cancer, but they can recruit normal surrounding cells as active collaborators to establish a neoplastic phenotype. While the genomic instability of tumors guarantees them a continuous evolutionary advantage, allowing more and more aggressive and resistant cells to survive the therapies, their malleable nature has highlighted the need to implement multiple strategies: many pre-clinical and clinical studies have suggested the efficacy of combination of therapies targeting not only the tumor cells, but also the components of the microenvironment, in particular those of the stroma.
Bonfiglio, Giuseppe Gaetano Emanuele. "Povertà alimentare e reti di solidarietà. Il ruolo dell'Agea e degli enti caritatevoli nell'ambito del sistema di aiuti dell'unione europea." Doctoral thesis, Università di Catania, 2014. http://hdl.handle.net/10761/1625.
Full textGAVARINI, ALESSANDRO. "Markers biologici di risposta clinica alla clozapina in soggetti schizofrenici resistenti al trattamento : il ruolo degli antigeni del sistema HLA." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2005. http://hdl.handle.net/2434/40029.
Full textLABARILE, MISA. "Il ruolo sociale delle Università il caso della partnership Boston University-Chelsea." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2008. http://hdl.handle.net/10280/306.
Full textMy thesis in this work is that the universities could be active agents of development, intervening successfully on a local problematic area by networking with public and private actors in order to generate two specific factors of development: social and human capital. I set this idea in the context of the literature on higher education and the debates on innovative and active social functions for the contemporary university. This is the focus of Chapter 1. In Chapter 2 I approach the problem on a deeper level, in its organizational terms: I analyse the public-private partnerships as instruments for the universities to self-assign and re-interpret their local engagement for the creation of human and social capitals. The hypothesis presented in the first two chapters are tested in Chapter 3 on my case study: the Boston University-Chelsea Partnership, a unique example of the day-by-day management of a public district (the Chelsea public schools, MA) by a private university (the Boston University). My case study is set in context in Chapter 4, through the provision of other cases that, albeit not comparably, address similar concerns (quality of education and systems reform, and higher education policies and mission). All these cases are US-focused.
LABARILE, MISA. "Il ruolo sociale delle Università il caso della partnership Boston University-Chelsea." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2008. http://hdl.handle.net/10280/306.
Full textMy thesis in this work is that the universities could be active agents of development, intervening successfully on a local problematic area by networking with public and private actors in order to generate two specific factors of development: social and human capital. I set this idea in the context of the literature on higher education and the debates on innovative and active social functions for the contemporary university. This is the focus of Chapter 1. In Chapter 2 I approach the problem on a deeper level, in its organizational terms: I analyse the public-private partnerships as instruments for the universities to self-assign and re-interpret their local engagement for the creation of human and social capitals. The hypothesis presented in the first two chapters are tested in Chapter 3 on my case study: the Boston University-Chelsea Partnership, a unique example of the day-by-day management of a public district (the Chelsea public schools, MA) by a private university (the Boston University). My case study is set in context in Chapter 4, through the provision of other cases that, albeit not comparably, address similar concerns (quality of education and systems reform, and higher education policies and mission). All these cases are US-focused.
Mongardi, Elena. "Il ruolo dell'Infant Massage nello sviluppo neurologico del neonato pretermine: revisione sistematica della letteratura." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/16906/.
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