Academic literature on the topic 'SISTEMA COSTITUZIONALE'

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Journal articles on the topic "SISTEMA COSTITUZIONALE"

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Bilancia, Francesco. "Profili evolutivi dei più recenti sviluppi della giurisprudenza costituzionale italiana con riferimento alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo." Revista do Direito, no. 43 (May 19, 2014): 03–24. http://dx.doi.org/10.17058/rdunisc.v0i43.5661.

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Abstract:
Questo breve scritto intende fornire un quadro d’insieme dei più recenti sviluppi della giurisprudenza costituzionale italiana con riferimento all’uso degli accordi internazionali di protezione dei diritti umani, che opera attraverso un “processo di grandiose proporzioni, il quale investe il futuro stesso dello Stato: non di questo o quello Stato, ma – se così può dirsi – della forma-Stato”. Questo processo, destinato a svolgersi in un indefinibile arco di tempo ma costantemente sostenuto dalla più attenta giurisprudenza, non avrebbe – non ha – potuto “non investire il destino della stessa (…) Costituzione ”. La lunga e complicata evoluzione del processo di “interazione” tra i diversi documenti costituzionali statali e tra questi e le Carte internazionali di protezione dei diritti fondamentali si è spesso caratterizzato per un cammino di piccoli passi, di fasi di integrazione a volte più intense, a volte più incerte, senza escludere vere e proprie battute d’arresto, ma comunque qualificato ed arricchito da importanti episodi giurisprudenziali di cui, momento per momento, la dottrina ha preteso di ricostruire la fotografia di sintesi, nell’incessante vano tentativo di ridurre la complessità a sistema. Non è, è bene dirlo subito, l’intenzione di queste brevi note che traggono, piuttosto, spunto da alcune più recenti pronunce della Corte costituzionale italiana, riferite alla Convenzione ed alla giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’Uomo (CEDU), riconducibili al percorso giurisprudenziale avviato a partire dalle sentenze nn. 348 e 349 del 2007 . Come è noto ormai la Corte costituzionale italiana riconduce il contrasto tra una norma interna ed una norma della Convenzione europea dei diritti dell’uomo alla violazione mediata dell’art. 117, comma 1, Cost., di cui la stessa Corte costituzionale dovrà essere investita nel caso in cui il giudice interno non sia in condizione di risolvere l’antinomia per via di interpretazione conforme. A giudizio della Corte resta, infatti, preclusa al giudice di merito la strada dell’applicazione diretta della norma CEDU mediante la contestuale disapplicazione della norma interna incompatibile , ritenendo non assimilabile tale sistema di garanzie allo schema di adattamento del diritto interno al diritto comunitario e dell’UE . Piuttosto, a giudizio della Corte costituzionale resta, non solo possibile, ma addirittura necessario verificare, in sede di giudizio di costituzionalità, la specifica compatibilità in concreto della norma CEDU invocata quale parametro, per come interpretata ed applicata dalla Corte di Strasburgo, con le diverse disposizioni costituzionali. Sul piano formale della dottrina costituzionale del sistema delle fonti le disposizioni della CEDU , quindi, in quanto dotate di forza passiva superiore a quella delle norme di legge ordinaria, fungeranno da norme interposte nel giudizio di costituzionalità delle norme interne con esse incompatibili per violazione indiretta dell’art. 117 Cost. Laddove, all’opposto, stante la loro non equiparabilità formale alle disposizioni costituzionali, potrebbe darsi il caso di un giudizio di costituzionalità della legge di recepimento della Convenzione nell’ipotesi di contrasto con altre disposizioni costituzionali; non quindi più soltanto dei principi fondamentali come previsto, secondo la nota dottrina costituzionale dei “controlimiti”, con riferimento ai rapporti del diritto interno con le norme di diritto comunitario direttamente applicabili.
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Benvenuti, Marco. "Andata e ritorno per il diritto di asilo costituzionale." DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no. 2 (July 2010): 36–58. http://dx.doi.org/10.3280/diri2010-002003.

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Abstract:
Sommario: Prologo1. La "svolta storica nella lotta all'immigrazione clandestina", ovvero della crisi del c.d. "sistema asilo" alla luce della recente pratica dei respingimenti in mare2. L'"identità di natura giuridica del diritto alla protezione umanitaria, del diritto allo status di rifugiato e del diritto costituzionale di asilo", ovvero della funzione emulativa del diritto di asilo costituzionale3. "La presenza del richiedente il diritto di asilo nel territorio dello Stato non č condizione necessaria per il conseguimento del diritto stesso", ovvero della funzione effettiva del diritto di asilo costituzionale
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3

Claudio, Viazzi. "Alla ricerca dei veri giacobini. Magistratura, sistema politico, modello costituzionale." QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 6 (February 2011): 7–29. http://dx.doi.org/10.3280/qg2011-006002.

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Abstract:
1. Crisi della giustizia: una pluralitŕ di letture scisse tra loro2. Strategia dell'inefficienza, processi riformatori "personalizzati" e modello costituzionale: esiste un nesso?3. La riforma della Costituzione: crisi del modello o crisi della politica?4. Le due piste del costituzionalismo moderno: Rousseau e Locke5. Dove stanno allora i giacobini?6. L'insopprimibile politicitŕ della giurisdizione7. Ruolo del giudice e interpretazione del diritto8. Una conclusione provvisoria.
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Anderson, Gary M., and Robert D. Tollison. "Constitutional Job Creation." Journal of Public Finance and Public Choice 14, no. 2 (October 1, 1996): 139–52. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907540327.

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Abstract:
Abstract La Costituzione americana viene considerata da mold come un esempio concreto del modo in cui i vincoli costituzionali aH’opportunismo politico abbiano favorito lo sviluppo di un sistema istituzionale nel cui ambito l’economia ha avuto modo di prosperare.Peraltro, studi recenti hanno sostenuto che le decisioni dei partecipanti alia Convenzione repubblicana del 1787 sono state influenzate dagli interessi che essi rappresentavano. In tal modo è stata riveduta la diffusa opinione secondo cui i costituenti erano persone disinteressate, con il solo obiettivo del bene pubblico.Un aspetto che in questi studi è stato trascurato riguarda il fatto che questi rappresentanti, che erano prevalentemente ambiziosi, nel disegnare la Costituzione hanno creato una serie di cariche che essi stessi si sono poi candidati ad occupare.Questo studio costituisce un primo tentativo di analisi di un aspetto sin ora trascurato della storia costituzionale americana. Da esso appare che dei 39 firmatari, ben 32 occuparono importanti posizioni nel governo federale.
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Oliviero, Maurizio. "Osser Vazioni Sul Sistema Costituzionale Algerino." Oriente Moderno 71, no. 7-12 (August 12, 1991): 463–502. http://dx.doi.org/10.1163/22138617-0710712005.

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Moschella, Giovanni. "Crisi della rappresentanza politica e prospettive del parlamentarismo italiano (nel post-referendum e nella crisi pandemica)." CITTADINANZA EUROPEA (LA), no. 2 (January 2021): 83–104. http://dx.doi.org/10.3280/ceu2020-002004.

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Abstract:
L'articolo esamina le prospettive di trasformazione della rappresentanza politica e del sistema parlamentare nell'ordinamento italiano, alla luce della recente modifica costituzionale che ha ridotto il numero dei parlamentarie e degli effetti prodotti, anche sul piano istituzionale, dall'emergenza sanitaria provocata dal virus Covid 19. Movendo dalla attuale crisi della rappresentanza politica e dal rapporto tra libero mandato parlamentare e partito politico, il lavoro prende in esame alcune ipotesi di riforma volte, in particolare, a garantire il carattere democratico dei partiti (art. 49 Cost.), a consolidare il sistema delle garanzie costituzionali (a partire dall'art.138 Cost.) e ? last but not least ? a rivedere il carattere paritario del nostro sistema bicamerale.
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Montabes Pereira, Juan, and Maria Angustias Parejo Fernandez. "Istituzioni politiche e processi elettorali in Marocco." Quaderni dell'Osservatorio elettorale QOE - IJES 44, no. 1 (September 30, 2001): 99–145. http://dx.doi.org/10.36253/qoe-12795.

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Abstract:
Una monarchia costituzionale solo di facciata. Il ruolo delle elezioni nel sistema politico marocchino. I partiti. I processi elettorali fino al 1996. Il sistema elettorale dopo la riforma costituzionale. I risultati elettorali dal 1963 al 1997.
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Cascella, Gianluca. "La dubbia costituzionalità dell'esclusione dell'azione di annullamento come rimedio avverso le sanzioni disciplinari sportive." RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL TURISMO, no. 22 (November 2018): 91–119. http://dx.doi.org/10.3280/dt2018-022004.

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Abstract:
I rapporti tra sistema sportivo e sistema statale sono nuovamente portati all'esame della Corte Costituzionale, con particolare riguardo al profilo delle sanzioni disciplinari emanate dagli enti sportivi che, per la sua importanza, rischia di dispiegare effetti non trascurabili, sia dal punto di vista patrimoniale che non patrimoniale, sulle posizioni di soggetti che non sono solo membri delle varie federazioni sportive, ma che sono - anche e soprattutto - cittadini italiani, e in quanto tali destinatari della protezione loro riservata dall' 24 della Costituzione, sulla cui efficacia il T.A.R. La Lazio, sulla scorta di apprezzabili argomenti, ha nuovamente chiesto alla Corte di esprimersi
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Pasquino, Gianfranco. "VARIANTI DEI MODELLI DI GOVERNO PARLAMENTARE." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 33, no. 2 (August 2003): 295–315. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200027192.

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Abstract:
Introduzione«Chi conosce il diritto costituzionale classico e ignora la funzione dei partiti, ha un'idea sbagliata dei regimi politici contemporanei; chi conosce la funzione dei partiti e ignora il diritto costituzionale classico ha un'idea incompleta ma esatta dei regimi politici contemporanei» (Duverger 1961, p. 412) Alla luce di questa preziosa indicazione metodologica dell'autorevole politologo e costituzionalista francese, il dibattito italiano sul «premierato» appare immediatamente e sostanzialmente inadeguato perché incapace, tranne pochissime eccezioni, di tenere insieme il sistema dei partiti e il modello di governo. Certo, è innegabile che le regole e le attribuzioni di poteri costituzionali hanno anche una dinamica e una forza propria e specifica. Tuttavia, il modo e il grado di successo con il quale regole e poteri incidono sui rapporti governo/parlamento e governo/elettorato differiscono in maniera significativa a seconda del sistema di partiti sottostante sul quale si applicano e con il quale interagiscono. In questa sede, manterrò l'analisi focalizzata esclusivamente sui modelli parlamentari di governo, ma, naturalmente, anche qualsiasi tentativo di comprendere e di rendere conto del funzionamento dei modelli presidenziali di governo appare altrettanto inadeguato se, per l'appunto, non tiene conto dei diversi sistemi di partito sui quali viene innestato ciascun modello presidenziale (per le indispensabili differenziazioni fra presidenzialismi e parlamentarismi, si veda Sartori 2000; per un tentativo, peraltro piuttosto confuso poiché si perde in eccessive specificazioni che non conducono ad opportune generalizzazioni, Shugart e Carey 1992).
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Adamo, Ugo, and Silvio Gambino. "Emergenze e ordinamento costituzionale italiano." Revista de Direitos e Garantias Fundamentais 21, no. 3 (December 8, 2020): 141–84. http://dx.doi.org/10.18759/rdgf.v21i3.1825.

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Abstract:
A contribuição propõe uma análise crítica das consequências que podem ser determinadas no ordenamento jurídico constitucional sobre a ocorrência de emergências que requeiram a adoção de medidas cabíveis para enfrentá-las. Nessa perspectiva, o estudo leva em consideração as emergências terroristas e de saúde. Assim, avalia as diferenças e semelhanças nestes contextos, devido às inúmeras consequências que as decisões adotadas produzem no equilíbrio entre as liberdades individuais e os interesses coletivos, sobre o sistema de fontes, e a forma de Estado e de governo. O sistema constitucional se mantém se for concreto e se a democracia for madura. Com a ocorrência dessas condições, é possível limitar os direitos em equilíbrio com os demais direitos, respeitando-se o que é reconhecido pelo mesmo sistema constitutivo. Isso pode ser visto nos desenvolvimentos jurídicos ocorridos em alguns países europeus, como a Polônia e a Hungria, que exploram a crise pandêmica para questionar o Estado de Direito.
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Dissertations / Theses on the topic "SISTEMA COSTITUZIONALE"

1

MIGLIORINO, Serenella. "Seconda camera e regionalismo nel sistema costituzionale italiano." Doctoral thesis, Università degli Studi di Palermo, 2023. https://hdl.handle.net/10447/580153.

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2

FREGA, SIMONE. "Sistema politico e corruzione." Doctoral thesis, Università degli studi di Genova, 2021. http://hdl.handle.net/11567/1057981.

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Abstract:
The dissertation analyzes the phenomenon of political corruption in the Italian legal system. The first chapter deals with the origin of parties, their provisions in the Italian Constitution and the possibilities to regulate the internal democracy of these particular social formation. The second chapter focuses on the relationship between the corruption scandals in the Italian political context and the insufficient legislative interventions concerning political parties. In the third chapter and in the conclusion, the attention is oriented on the measures to contrast corruption on a national and international level and, consequently, on the possible regulatory interventions that Italy would need to contain political corruption.
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3

CAIAZZO, MATTIA. "L’«innesto» del referendum abrogativo nel sistema costituzionale delle fonti." Doctoral thesis, Università degli studi di Pavia, 2017. http://hdl.handle.net/11571/1215971.

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Cervone, Lisa <1977&gt. "Principio di sussidiarietà e sistema delle fonti." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/103/1/Tesi_Dottorato_Lisa_Cervone_-_Principio_di_Sussidiariet%C3%A0_e_Sistema_delle_Fonti_-_Diritto_Costituz.pdf.

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5

Cervone, Lisa <1977&gt. "Principio di sussidiarietà e sistema delle fonti." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/103/.

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6

Malena, Micaela <1977&gt. "Il diritto di asilo tra ordinamento costituzionale e sistema europeo di protezione multilivello." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/747/1/Tesi_Malena_Micaela.pdf.

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Abstract:
La tesi della candidata presenta - attraverso lo studio della normativa e della giurisprudenza rilevanti in Italia, Francia e Germania – un’analisi dell'ambito soggettivo di applicazione del diritto costituzionale d'asilo e del suo rapporto con il riconoscimento dello status di rifugiato ai sensi della Convenzione di Ginevra del 1951, nonchè della sua interazione con le altre forme di protezione della persona previste dal diritto comunitario e dal sistema CEDU di salvaguardia dei diritti fondamentali. Dal breve itinerario comparatistico percorso, emerge una forte tendenza alla neutralizzazione dell’asilo costituzionale ed alla sua sovrapposizione con la fattispecie del rifugio convenzionale quale carattere comune agli ordinamenti presi in esame, espressione di una consapevole scelta di politica del diritto altresì volta ad assimilare la materia alla disciplina generale dell’immigrazione al fine di ridimensionarne le potenzialità espansive (si pensi alla latitudine delle formule costituzionali di cui agli artt. 10, co. 3 Cost. it. e 16a, co. 1 Grundgesetz) e di ricondurre l'asilo entro i tradizionali confini della discrezionalità amministrativa quale sovrana concessione dello Stato ospitante. L'esame delle fonti comunitarie di recente introduzione illumina l’indagine: in particolare, la stessa Direttiva 2004/83CE sulla qualifica di rifugiato e sulla protezione sussidiaria consolida quanto stabilito dalle disposizioni convenzionali, ma ne estende la portata in modo significativo, recependo gli esiti della lunga evoluzione giurisprudenziale compiuta dalle corti nazionali e dal Giudice di Strasburgo nell’interpretazione del concetto di “persecuzione” (specialmente, in relazione all’individuazione delle azioni e degli agenti persecutori). Con riferimento al sistema giuridico italiano, la tesi si interroga sulle prospettive di attuazione del dettato dell’art. 10, terzo comma della Costituzione, ed inoltre propone la disamina di alcuni istituti chiave dell’attuale normativa in materia di asilo, attraverso cui si riscontrano importanti profili di incompatibilità con la natura di diritto fondamentale costituzionalmente tutelato, conferita al diritto di asilo dalla volontà dei Costituenti e radicata nella ratio della norma stessa (il trattenimento del richiedente asilo; la procedura di esame della domanda, l’onere probatorio e le cause ostative al suo accoglimento; l’effettività della tutela giurisdizionale). Le questioni più problematiche ancora irrisolte investono proprio tali aspetti del procedimento - previsto per ottenere quello che alcuni atti europei, tra cui l'art. 18 della Carta di Nizza, definiscono right to asylum - come rivela la disciplina contenuta nella Direttiva 2005/85CE, recante norme minime per le procedure applicate negli Stati membri ai fini del riconoscimento e della revoca dello status di rifugiato. Infine, il fenomeno della esternalizzazione dei controlli compromette lo stesso accesso alle procedure, nella misura in cui rende "mobile" il confine territoriale dell’area Schengen (attraverso l'introduzione del criterio dello "Stato terzo sicuro", degli strumenti dell'esame preliminare delle domande e della detenzione amministrativa nei Paesi di transito, nonché per mezzo del presidio delle frontiere esterne), relegando il trattamento dei richiedenti asilo ad uno spazio in cui non sempre è monitorabile l'effettivo rispetto del principio del non refoulement, degli obblighi internazionali relativi all’accoglienza dei profughi e delle clausole di determinazione dello Stato competente all'esame delle domande ai sensi del Regolamento n. 343/03, c.d. Dublino II (emblematico il caso del pattugliamento delle acque internazionali e dell'intercettazione delle navi prima del superamento dei confini territoriali). Questi delicati aspetti di criticità della disciplina procedimentale limitano il carattere innovativo delle recenti acquisizioni comunitarie sull’ambito di operatività delle nuove categorie definitorie introdotte (le qualifiche di rifugiato e di titolare di protezione sussidiaria e la complessa nozione di persecuzione, innanzitutto), richiedendo, pertanto, l’adozione di un approccio sistemico – piuttosto che analitico – per poter rappresentare in modo consapevole le dinamiche che concretamente si producono a livello applicativo ed affrontare la questione nodale dell'efficienza dell'attuale sistema multilivello di protezione del richiedente asilo.
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Malena, Micaela <1977&gt. "Il diritto di asilo tra ordinamento costituzionale e sistema europeo di protezione multilivello." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/747/.

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Abstract:
La tesi della candidata presenta - attraverso lo studio della normativa e della giurisprudenza rilevanti in Italia, Francia e Germania – un’analisi dell'ambito soggettivo di applicazione del diritto costituzionale d'asilo e del suo rapporto con il riconoscimento dello status di rifugiato ai sensi della Convenzione di Ginevra del 1951, nonchè della sua interazione con le altre forme di protezione della persona previste dal diritto comunitario e dal sistema CEDU di salvaguardia dei diritti fondamentali. Dal breve itinerario comparatistico percorso, emerge una forte tendenza alla neutralizzazione dell’asilo costituzionale ed alla sua sovrapposizione con la fattispecie del rifugio convenzionale quale carattere comune agli ordinamenti presi in esame, espressione di una consapevole scelta di politica del diritto altresì volta ad assimilare la materia alla disciplina generale dell’immigrazione al fine di ridimensionarne le potenzialità espansive (si pensi alla latitudine delle formule costituzionali di cui agli artt. 10, co. 3 Cost. it. e 16a, co. 1 Grundgesetz) e di ricondurre l'asilo entro i tradizionali confini della discrezionalità amministrativa quale sovrana concessione dello Stato ospitante. L'esame delle fonti comunitarie di recente introduzione illumina l’indagine: in particolare, la stessa Direttiva 2004/83CE sulla qualifica di rifugiato e sulla protezione sussidiaria consolida quanto stabilito dalle disposizioni convenzionali, ma ne estende la portata in modo significativo, recependo gli esiti della lunga evoluzione giurisprudenziale compiuta dalle corti nazionali e dal Giudice di Strasburgo nell’interpretazione del concetto di “persecuzione” (specialmente, in relazione all’individuazione delle azioni e degli agenti persecutori). Con riferimento al sistema giuridico italiano, la tesi si interroga sulle prospettive di attuazione del dettato dell’art. 10, terzo comma della Costituzione, ed inoltre propone la disamina di alcuni istituti chiave dell’attuale normativa in materia di asilo, attraverso cui si riscontrano importanti profili di incompatibilità con la natura di diritto fondamentale costituzionalmente tutelato, conferita al diritto di asilo dalla volontà dei Costituenti e radicata nella ratio della norma stessa (il trattenimento del richiedente asilo; la procedura di esame della domanda, l’onere probatorio e le cause ostative al suo accoglimento; l’effettività della tutela giurisdizionale). Le questioni più problematiche ancora irrisolte investono proprio tali aspetti del procedimento - previsto per ottenere quello che alcuni atti europei, tra cui l'art. 18 della Carta di Nizza, definiscono right to asylum - come rivela la disciplina contenuta nella Direttiva 2005/85CE, recante norme minime per le procedure applicate negli Stati membri ai fini del riconoscimento e della revoca dello status di rifugiato. Infine, il fenomeno della esternalizzazione dei controlli compromette lo stesso accesso alle procedure, nella misura in cui rende "mobile" il confine territoriale dell’area Schengen (attraverso l'introduzione del criterio dello "Stato terzo sicuro", degli strumenti dell'esame preliminare delle domande e della detenzione amministrativa nei Paesi di transito, nonché per mezzo del presidio delle frontiere esterne), relegando il trattamento dei richiedenti asilo ad uno spazio in cui non sempre è monitorabile l'effettivo rispetto del principio del non refoulement, degli obblighi internazionali relativi all’accoglienza dei profughi e delle clausole di determinazione dello Stato competente all'esame delle domande ai sensi del Regolamento n. 343/03, c.d. Dublino II (emblematico il caso del pattugliamento delle acque internazionali e dell'intercettazione delle navi prima del superamento dei confini territoriali). Questi delicati aspetti di criticità della disciplina procedimentale limitano il carattere innovativo delle recenti acquisizioni comunitarie sull’ambito di operatività delle nuove categorie definitorie introdotte (le qualifiche di rifugiato e di titolare di protezione sussidiaria e la complessa nozione di persecuzione, innanzitutto), richiedendo, pertanto, l’adozione di un approccio sistemico – piuttosto che analitico – per poter rappresentare in modo consapevole le dinamiche che concretamente si producono a livello applicativo ed affrontare la questione nodale dell'efficienza dell'attuale sistema multilivello di protezione del richiedente asilo.
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FAGNANI, ELISA. "IL DIRITTO ALL'ISTRUZIONE. STATO DI ATTUAZIONE E FINANZIAMENTO DEL SISTEMA NELLA PROSPETTIVA DEL FEDERALISMO FISCALE." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2012. http://hdl.handle.net/2434/168884.

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Abstract:
The present contribution intends to define the meaning of constitutional prescriptions related to the social right to education and to identify the current role of this right as it results from the recently started reformation processes which are modifying the overall educational system features. Particularly, it defines the present regulatory framework and the structure of the distribution of the competences due to 2001 constitutional Reform, in the light of the constitutional jurisprudence. Besides the definition of the notion of “right to education” and of its components, the analysis focuses the attention on its concrete uses, with particular regard to the actuation of the said right as it is realized by the regional government. Finally, this dissertation analyses the funding system of Italian school, up to now mainly state centered, to find out who has at his disposal the financial and human levers. As a conclusion, the compatibility regarding the transfer of the function from the State to the local administration (fulfilled or not) has been verified as to the present funding system and the attribution of the availability of the levers to the various level of governance, also in prospect of the complex reform process, named “fiscal federalism”.
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CARTA, ROSSELLA. "La riforma del sistema comune di asilo europeo tra principio di solidarietà e rinascita dei nazionalismi." Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2021. http://hdl.handle.net/11584/313090.

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Abstract:
Moving from the m the proposals for the reform of the current Common European Asylum System (CEAS) and in particular of the Dublin Regulation, the thesis analyses the concrete possibility of overcoming and modifying the current system, questioning in particular the role that Member States play and can play in this process. The focus of the research is on the difficult coexistence of two elements that seem to be fundamental at the European level: on the one hand, the principle of Art. 80 TFEU that imposes an obligation of solidarity and shared responsibility among Member States and, on the other hand, the resurgence of nationalist and restrictive policies in some European countries. Specifically, as far as the content of the thesis is concerned, chapter I analyses three general theories on asylum: the open borders thesis, which sees the right to migrate as a fundamental right; the restrictive thesis, which sees immigration control as a necessary tool to preserve national identity; and finally, a third thesis, summarised in the expression "controlled borders and open doors", which balances the regulation of flows with the protection of fundamental rights. This last thesis seems to be clearly expressed by the constitutional provisions in art. 10, paragraph 3. The second chapter, therefore, deals with the analysis of art. 10, par. 2, 3 of the Constitution, i.e. the legal condition of the foreigner in the Italian system and the constitutional right of asylum as a perfect subjective right. The third chapter deepens the analysis of the discipline of international protection by examining both the European and national contexts. The fourth chapter focuses on the crisis of the CEAS, and of the Dublin system in particular, which show their weakness and ineffectiveness especially during the refugee emergency of the 2015. In the light of the CEAS crisis, the fifth chapter analyses the projects of reform of this system, starting from the proposals of 2016 and ending with the European Pact on Immigration and Asylum of September 2020, which seem to highlight the tendency towards policies of control of the migratory phenomenon and external borders, with a compression of the fundamental rights of applicants for international protection. In conclusion, the work shows that despite the fact that there is, both at national and European level, a noble legal framework, aimed at balancing the need to manage flows and the protection of fundamental rights, in practice the policies implemented often seem to be marked by restrictive aims, aimed more at controlling flows than balancing their regulation and the right to asylum.
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Valentino, A. "IL PRINCIPIO DI LEGALITÀ NEL RAPPORTO TRA L'ORDINAMENTO GIURIDICO ITALIANO E IL SISTEMA DELLA CONVENZIONE EUROPEA DEI DIRITTI DELL'UOMO." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2016. http://hdl.handle.net/2434/355585.

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Abstract:
The principle of legality is one of the fundamental principles of the Italian constitutional system. It requires that an individual prescription must be authorized by an higher norm of the legal system with respect non only to the competence of the issuing authority but also to its normative content. This principle has had different origins and developments in the European continental States than in the common law systems. It is granted, in the Italian Constitution, at article 25.2 and it needs the so called “riserva di legge” in order to be effective: it requires that all law must be clear, ascertainable and non-retrospective and, overall, that they come from Parliament, the only constitutional organ which is representative of people. In particular, in criminal law it is embodied in the general prohibition of the imposition of criminal sanction for fact or omission that were not criminal at the time at the commission or omission. Instead, in the common law systems, the rule of law is satisfied by both the written than the unwritten law. This paper addresses the question of whether the interaction between the Italian legal system and that of the European Convention of Human Rights has influenced the practical application of this principle by the Italian courts. In particular, the research analyses what the ECtHR means with the term law and notes that it makes no difference between written and unwritten law. Both of them are law in the meaning of the Convention and the guarantees of the principle of legality apply for one as for the other. In the Italian system the principle is satisfied only by written law and not by the jurisprudence of the courts even if consolidated. These two different settings have led to the growth of conflicts between the two legal systems and require thinking about the opportunity and the need for the domestic courts and the Strasbourg Court to find a common language when they speak of the rule of law aimed at defining human rights.
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Books on the topic "SISTEMA COSTITUZIONALE"

1

Nania, Roberto. Sciopero e sistema costituzionale. Torino: G. Giappichelli, 1995.

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2

author, Biondi Francesca, ed. Il sistema costituzionale della magistratura. Bologna: Zanichelli, 2014.

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3

Zanon, Nicolò. Il sistema costituzionale della magistratura. 2nd ed. Bologna: Zanichelli, 2008.

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4

Zanon, Nicolò. Il sistema costituzionale della magistratura. 3rd ed. Bologna: Zanichelli, 2011.

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5

Silvestri, Gaetano. Giustizia e giudici nel sistema costituzionale. Torino: G. Giappichelli, 1997.

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6

Ottolenghi, Emanuele, Tania Groppi, and Alfredo Mordechai Rabello. Il sistema costituzionale dello stato di Israele. Torino: G. Giappichelli, 2006.

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7

Canevari, Fabrizio Miani. Costituzione e protezione sociale: Il sistema previdenziale nella giurisprudenza della Corte costituzionale. Torino: G. Giappichelli, 2007.

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8

Manuale di diritto costituzionale: Il sistema delle fonti del diritto. Torino: UTET, 1987.

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9

Panizza, Saulle. L'introduzione dell'opinione dissenziente nel sistema di giustizia costituzionale. Torino: G. Giappichelli, 1998.

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10

Vagli, Giovanni. L' evoluzione del sistema di giustizia costituzionale in Portogallo. Pisa: ETS, 2001.

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Book chapters on the topic "SISTEMA COSTITUZIONALE"

1

Gianfreda, Anna. "Autonomia confessionale e sistema delle fonti del diritto ecclesiastico. riforma del terzo settore e tutela della privacy: un banco di prova per la produzione normativa confessionale." In Costituzione, religione e cambiamenti nel diritto e nella società. Pisa University Press, 2019. http://dx.doi.org/10.12871/978883339215822.

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Conference papers on the topic "SISTEMA COSTITUZIONALE"

1

Pugliano, Antonio. "Il restauro per la valorizzazione di architetture e siti da conservare: studi per la fruizione del paesaggio culturale italiano: il caso di Ostia." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.8003.

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Abstract:
La memoria riguarda un’iniziativa sviluppata nell’Università Roma Tre, con il MiBACSoprintendenza Speciale ai Beni Archeologici di Roma e con l’Ordine degli Architetti di Roma. L’iniziativa, sostenuta dal valente Soprintendente Anna Maria Moretti e dall’eccellente direttore della Sede di Ostia, Angelo Pellegrino, mira alla costituzione di un sistema di azioni integrate di ricerca e formazione per la documentazione, la conservazione e la gestione del contesto ambientale, naturale e antropico, del territorio sud-occidentale di Roma, sino alla costa. Ivi si indagano le peculiarità dei siti individuando e caratterizzando possibili attrattori materiali e immateriali, da utilizzare come gli elementi eloquenti di una ricomposizione storica e antropologica del territorio utile al turismo di qualità, chiamato a giocare il ruolo di motore di crescita per l’economia locale. Il suddetto sistema si fonda su attività conoscitive e progettuali svolte da archeologi e architetti, assieme, nel contesto didattico del Laboratorio di Restauro 2M della Facoltà di Architettura dell’Università Roma Tre. Il prodotto degli ultimi anni, tanto della didattica svolta soprattutto sul campo, quanto della ricerca applicata, è un modello di piattaforma digitale attraverso la quale sono state ordinate le informazioni necessarie alla pianificazione delle iniziative di tutela e alla gestione della manutenzione, del restauro, della valorizzazione.
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