Academic literature on the topic 'Sion Sono'

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Journal articles on the topic "Sion Sono"

1

du Mesnildot, Stéphane, and Aya Soejima. "Entretien avec Akaji Maro à propos de Sion Sono." Vertigo 44, no. 3 (2012): 125. http://dx.doi.org/10.3917/ver.044.0125.

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2

Park Kyu Tae. "Contemporary Japanese Identity in the Films of Sion Sono -Focusing on Suicide Club and Noriko’s Dinner Table-." Journal of East Aisan Cultures ll, no. 57 (May 2014): 307–39. http://dx.doi.org/10.16959/jeachy..57.201405.307.

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3

Kuo, Chia-wen. "Quasi-Bodies and Kafka’s Castle in Sion Sono’s Crime Noir Guilty of Romance (2011)." Acta Universitatis Sapientiae, Film and Media Studies 8, no. 1 (September 1, 2014): 167–81. http://dx.doi.org/10.2478/ausfm-2014-0032.

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Abstract:
Abstract Sion Sono’s Guilty of Romance (Koi no tsumi, 2011) was adapted from an actual crime in Tokyo’s love hotel: an educated woman (a prostitute at night) was found decapitated and her limbs were re-assembled with a sex-doll. Sono renders this through his cinematic narrative blurring the distinction between true crime and fictional sin like Rancière’s idea that everything is a narrative dissipating the opposition between “fact and fiction,” and “quasi-body” becomes a product of human literarity while an imaginary collective body is formed to fill the fracture in-between. In Sono’s story, the victim is a literature professor tormented by an incestuous desire for her father, whose favorite book is Kafka’s Castle. Thus she compares the love-hotel district where she turns loose at night as a castle of lusts. Here the narrative becomes a collective body that puppeteers human “quasi-bodies” in a Kafkaesque spatio-temporal aporia, and time’s spatialized horizontally with the germs of desire spread like a contagion on a Deleuzian “plane of immanence.”
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4

Bardi, Alberto. "Bessarione a lezione di astronomia da Cortasmeno." Byzantinische Zeitschrift 111, no. 1 (February 1, 2018): 1–38. http://dx.doi.org/10.1515/bz-2018-0001.

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Abstract:
Abstract Nel Marc. gr. Z. 333 (coll. 644), testimone del testo astronomico intitolato Παράδοσις εἰς τοὺς περσικοὺς κανόνας τῆς ἀστρονομίας (di seguito Paradosis), copiato da Bessarione, sono presenti delle aggiunte, dovute all’intervento di Bessarione stesso, che si ritrovano nella tradizione manoscritta dell’opera soltanto nei discendenti del Marc. gr. Z. 333. Tali aggiunte sono tratte da un testo astronomico di Isacco Argiro e da una versione della Paradosis riveduta da Teodoro Meliteniote. L’analisi filologica e paleografica dimostra che in entrambi i casi le aggiunte sono ricavate da un codice di Giovanni Cortasmeno. Ciò dimostra che il Bessarione ebbe Cortasmeno come maestro non solo nella filosofia aristotelica (come già era noto), ma anche nell’astronomia, e che dunque il suo interesse per questa scienza si sviluppò già nella fase poco nota della sua formazione giovanile a Costantinopoli, e non solo, come si riteneva sino ad oggi, sotto la guida di Giorgio Gemisto Pletone a Mistrà dopo il 1431.
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5

Beltramello, A., G. Puppini, R. Caudana, R. Cerini, E. Piovan, L. Bontempini, S. Rodella, and M. Pregarz. "Meningiomi endocranici aggressivi, quadri clinici-RM." Rivista di Neuroradiologia 6, no. 4 (November 1993): 439–43. http://dx.doi.org/10.1177/197140099300600409.

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Abstract:
Il guadagno diagnostico offerto dalla RM nella diagnosi dei meningiomi intra-cranici risiede nella precisa localizzazione della lesione all'interno del cranio e nella definizione dei suoi rapporti con le adiacenti strutture, in particolare arterie e vene. Le caratteristiche morfo-strutturali possono essere comparate con gli aspetti istologici ed operatori in modo da identificare possibili caratteri clinico-radiologici associati ad un comportamento biologico ed evolutivo diverso da quello usualmente benigno dei meningiomi non aggressivi (MNA). 64 meningiomi intra-cranici sono stati valutati retrospettivamente, tutti sottoposti ad esame RM ed operati. In 16/64 pazienti (25%) è stato asportato un meningioma «aggressivo» (MA), caratterizzato cioè istologicamente da pleomorfismo ed alta cellularità, prominenza di nucleoli, frequenti mitosi e foci necrotici, e macroscopicamente da invasione locale della dura, dell'osso e dei tessuti epicranici. MA sono stati riscontrati più frequentemente nei maschi (9/16) di età avanzata con localizzazione alla convessità (12/16). All'esame RM presentavano accentuazione disomogenea (7/14), e marcatamente estesa alla dura adiacente alla base d'impianto («string sign») (10/16), scarsa demarcazione dal tessuto cerebrale circostante (6/14), edema marcato (11/16) e presenza di numerosi foci necrotici all'interno della lesione (7/16). La valutazione statistica ha permesso di individuare quei parametri (accentuazione disomogenea, necrosi, «string sign» ed edema marcato) la cui presenza o meno influisce probabilisticamente sulla diagnosi di MA. In particolare, quando nessuno dei parametri è presente, si tratta di un MNA; quando, al contrario, 3 o 4 parametri sono presenti, la lesione in esame rappresenta un MA; quando solo 1 o 2 parametri sono presenti, è impossibile stabilire con certezza la natura del meningioma.
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6

Lacquaniti, A., and M. Buemi. "Nefropatia da mezzodi contrasto: il parere del Nefrologo." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 24, no. 2 (January 26, 2018): 6–8. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2012.1129.

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Abstract:
La nefropatia da contrasto (CIN) rappresenta oggi la terza causa di insufficienza renale acuta (AKI) in pazienti ospedalizzati, condizione da ricondurre a un incremento dei pazienti che si sottopongono a procedure radiologiche interventistiche richiedenti la somministrazione intravascolare di mezzi di contrasto iodati (ICM). Bisogna inoltre considerare un incremento di soggetti con fattori di rischio quali l'età avanzata, una preesistente patologia renale, scompenso cardiaco, infarto del miocardio, diabete mellito. Si considera CIN la presenza di un incremento assoluto (= 0.5mg/dL) e relativo (= 25%), rispetto ai valori basali, della creatinina sierica (sCreat) a 48–72 ore dall'esposizione dell'ICM. È noto però come in pazienti con variazioni acute del filtrato glomerulare (GFR), sCreat è un marker dotato di poca sensibilità e specificità diagnostica. Infatti, il 25–50% dell'incremento della creatinina, con alto valore predittivo di CIN, si verifica più frequentemente solo 24 ore dopo la somministrazione dell'ICM. Negli ultimi anni, sono stati condotti studi non solo al fine di identificare nuovi biomarcatori, ma anche per valutare eventuali strategie terapeutiche preventive. La somministrazione endovenosa di soluzione salina allo 0.9% è ampiamente accettata come terapia profilattica di CIN. Diversi sono inoltre gli studi condotti che prevedono la somministrazione di bicarbonato di sodio o di N-acetilcisteina (NAC). Purtroppo molti studi mancano di potenza statistica o sono basati su diverse definizioni di CIN. Ciò ha determinato la mancanza di linee guida universali accettate dai radiologi, nefrologi, cardiologi o da altre figure professionali coinvolte. Sono quindi necessari ulteriori studi al fine di validare i risultati sino ad ora ottenuti, specie utilizzando marcatori dotati di maggiore potere diagnostico e prognostico rispetto alla creatinina sierica, quali NGAL, Cistatina C e KIM-1.
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7

Corsello, G., A. Aloisio, G. Attardo, M. Piccione, E. Piro, S. M. Vitaliti, and L. Giuffrè. "Indagine Clinico Epidemiologica su 132 Nati da Gravidanze Multiple." Acta geneticae medicae et gemellologiae: twin research 43, no. 1-2 (April 1994): 110–11. http://dx.doi.org/10.1017/s0001566000003032.

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Abstract:
AbstractL'epidemiologia delle gravidanze multiple si è notevolemente modificata nel corso degli ultimi due decenni in virtù del perfezionamento e della diffusione delle tecniche di riproduzione assistita. L'utilizzazione di induttori farmacologici della ovulazione (specie le gonadotropine ed il citrato di clomifene) e l'impianto in utero di più embrioni fecondati in vitro, sono fattori che maggiormente hanno contribuito a fare impennare verso l'alto il numero di nati da gravidanze plurigemine. L'incidenza di parti trigemini, ad esempio, considerata gli inizi degli anni '70 di circa 1:10,000 parti, oggi si è elevata sino ad 1:3,500 circa.Presentiamo i dati relativi a 132 soggetti nati da gravidanze plurigemine all'Istituto Materno Infantile dell'Università di Palermo, al fine di valutarne la sopravvivenza e la morbilità anche in relazione al tipo di gravidanza (spontanea o indotta). In tal senso abbiamo preso in considerazione esclusivamente i nati nella nostra struttura con età gestazionale uguale o superiore a 26 settimane, escludendo quindi i nati da gravidanze plurime nati in altre strutture e trasferiti dopo la nascita (Tabella).Delle 57 gravidanze plurime, 37 (64.9%) sono risultate certamente indotte, solo farmacologicamente (54.1 %) o con varie tecniche di riproduzione assistita (45.9%). Le gravidanze indotte costituiscono nel nostro campione il 92.9% delle gravidanze con ordine di gemellarità superiore o uguale a 3 e solo il 55.8% delle gravidanze bigemine. Sul complesso delle gravidanze indotte conosciute, la quota percentuale delle plurigemine è risultata del 59.1% 102 neonati (77.3%) sono nati da taglio cesareo, 30 (22.7%) da parto eutocico.
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Russo, Pasquale. "I migranti forzati in Puglia tra campi di accoglienza e progetti territoriali per l'integrazione: il centro di Borgo Mezzanone." MONDI MIGRANTI, no. 3 (March 2010): 99–112. http://dx.doi.org/10.3280/mm2009-003006.

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Abstract:
La presenza di migranti forzati nella regione Puglia č un fenomeno che dal secondo conflitto mondiale si č esteso sino ad oggi con modalitŕ e dinamiche in parte simili, in parte mutate dalle politiche nazionali ed europee. Per comprendere la presenza e l'accoglienza posta in essere dalle istituzioni italiane in Puglia in favore dei richiedenti asilo č opportuno analizzare le modalitŕ di accoglienza sul piano nazionale nel periodo compreso tra la fine del secondo conflitto mondiale ed oggi. I centri di accoglienza per richiedenti asilo (CARA) odierni sono il frutto di poltiche nazionali decennali legate all'emergenza. Per comprendere la funzione dei CARA si guarderŕ al centro di Borgo Mezzanone in provincia di Foggia. I CARA. sono concepiti come strutture di sosta temporanea per i richiedenti asilo e al loro interno gli asilanti permangono molto spesso sino all'enventuale riconoscimento di una protezione internazionale. Conseguenzialmente i centri di accoglienza si traformano da luoghi di emergenza per soste temporanee, in "abitazioni" inadatte a tutti i suoi ospiti e particolarmente alle categorie vulnerabili: minori, anziani, disabili. Con l'eventuale riconoscimento della protezione internazionale solo il Servizio di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (SPRAR), dal 2002, offre un modello di accoglienza agganciato a standard europei. Per i restanti migranti forzati non accolti dallo SPRAR si verifica un difficile percorso di integrazione viziato da un "oblio" istituzionale.
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9

Jung, H. Y., R. K. Gupta, C. J. Wi, and C. M. Whang. "Transport property of novel sono-catalysed LiCF3SO3doped SiO2 PEG ormolyte." Journal of Physics D: Applied Physics 36, no. 5 (February 14, 2003): 529–33. http://dx.doi.org/10.1088/0022-3727/36/5/316.

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10

Gao, Jing, Wandi Li, Xinzhe Zhao, Lu Wang, and Ning Pan. "Durable visible light self-cleaning surfaces imparted by TiO2/SiO2/GO photocatalyst." Textile Research Journal 89, no. 4 (January 3, 2018): 517–27. http://dx.doi.org/10.1177/0040517517750647.

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Abstract:
This research intends to enhance the photocatalytic efficiency and durability of substrates coated with TiO2-based nanocomposites under visible light illumination. More specifically, TiO2/SiO2/graphene oxide nanocomposites are successfully sono-synthesized and sono-fabricated onto a polymeric fabric through a facile one-step method. The morphologies, phase structures and optical properties of the samples are studied. The photocatalytic activity of the functionalized samples is assessed through a gentian violet stain removal test and then photodecomposition of methylene blue under visible light, and tested again after 10 washes to check on its durability. It is corroborated that TiO2/SiO2/graphene oxide nanocomposites have shown significantly better visible light self-cleaning performance than just using the pure TiO2 alone. In addition, even after 10 washes, the samples virtually maintain the functionality. Herein, sono-synthesis of TiO2/SiO2/graphene oxide represents a remarkable step forward in visible light-driven self-cleaning treatment for flexible materials and, hence, holds a great potential for commercialization.
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Dissertations / Theses on the topic "Sion Sono"

1

Hjelm, Zara Luna. "Mirror, Mirror : Embodying the sexed posthuman body of becoming in Sion Sono’s Antiporno (アンチポルノ, 2016) and Mika Ninagawa’s Helter Skelter (ヘルタースケルター, 2012)." Thesis, Linköpings universitet, Tema Genus, 2021. http://urn.kb.se/resolve?urn=urn:nbn:se:liu:diva-177284.

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Abstract:
This thesis examines the embodiment of the sexed body and the struggle of fitting into the narrow frames of what a woman is supposed to behave and look like in Japanese cinema. Using the medium of film, I, therefore, seek to produce knowledge regarding the internalized gaze of the oppressor, and self-objectification, caused by the capitalist heteropatriarchy. Thus, I am drawing from cyborg feminism, and the second wave of sexual difference theory’s concept of becoming, expanded upon by the Italian-Australian philosopher Rosi Braidotti. I further use the French sociologist Pierre Bourdieu’s notion of masculine domination and the American philosopher Gayle Rubin’s charmed circle, in creating a theoretical framework, and using the methods of cultural and feminist film analysis to contextualize the films and locate the subjectification of the women. The movies that I will be analyzing are the Japanese director and poet Sion Sono’s Antiporno (アンチポルノ, 2016) and the Japanese director and photographer Mika Ninagawa’s Helter Skelter (ヘルタースケルター, 2012), which both center around two women and their struggle in becoming-cyborg, in relation to power, trauma, sexuality, technology, and beauty ideals in ‘modernized’ Japan. In that sense, I will study the phenomenon of operating outside the lines of social norms of femininity and desire.
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Yang, Chaul. "Solo Violin in Gustav Mahler's Symphonic Works as a Musical Sign." Thesis, University of North Texas, 2017. https://digital.library.unt.edu/ark:/67531/metadc1062824/.

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Abstract:
Noted for both vocal and symphonic output, Gustav Mahler's musical sophistication constantly puzzled scholars in the past decades. In his symphonic works, the mixed forms and styles in combination with the vocal influence make it abstruse for listeners to detect the meaning of the use of traditional instruments. The solo violin, which has an extensive history of appearing in symphonic compositions since the Baroque era, is an instance of a traditional instrument given an unusual function. For instance, Mahler's violin solos do not tend to showcase the virtuosity of the instrument as they normally do in orchestral music. In order to closely examine the role of the solo violin, I rely on aspects relating to introversive semiosis such as harmonies, rhythms, textures, phrase structures, and forms; then my focus shifts to extroversive semiosis, specifically to topics and contextual factors. By considering the violin as a musical sign, listeners can comprehend the instrument's structure, syntax, and ultimately the complex logic of Mahler's musical discourse.
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3

Nedvin, Brian. "Holocaust song literature : expressing human experience and emotions of the Holocaust through the song literature of Hirsh Glick, Mordecai Gebertig, and Simon A. Sargon /." connect to online resource, 2005. http://www.unt.edu/etd/all/Aug2005/nedvin%5Fbrian/index.htm.

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Nedvin, Brian. "Holocaust Song Literature: Expressing the Human Experiences and Emotions of the Holocaust through Song Literature, Focusing on Song Literature of Hirsh Glick, Mordechai Gebirtig, and Simon Sargon." Thesis, University of North Texas, 2005. https://digital.library.unt.edu/ark:/67531/metadc4850/.

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Abstract:
During the years of the Holocaust, song literature was needed to fulfill the unique needs of people caught in an unimaginable nightmare. The twelve years between 1933 and 1945 were filled with a brutal display of man's inhumanity to man. Despite the horrific conditions or perhaps because of them, the Jewish people made music, and in particular, they sang. Whether built on a new or an old melody, the Holocaust song literature continues to speak to those of us who are willing to listen. This body of work tells the world that these people lived, suffered, longed for vengeance, loved, dreamed, prayed, and tragically, died. This repertoire of songs is part of the legacy, the very soul of the Jewish people. This study contains a brief look at the historical circumstances, and through the song literature of Hirsh Glick, Mordechai Gebirtig and Simon Sargon, life within the ghetto, the concentration camp, the decisions families had to make, the choices to fight back against incredible odds, the place of faith within this nightmare, and a look at the lives and works of the composers themselves.
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Dryburgh, Marjorie E. "Song Zheyuan, the Nanjing government and the north china question in Sino-Japanese relations, 1935-1937." Thesis, Durham University, 1993. http://etheses.dur.ac.uk/5777/.

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Abstract:
The focus of this study is the relationship between the Chinese central government and Song Zheyuan, the key provincial leader of North China, in the period immediately preceding the Second Sino-Japanese War, and the impact of tensions in that relationship on Japan policy. The most urgent task confronting the Chinese government in the late 1930s was to secure an equitable and formally-negotiated settlement of outstanding questions with the Tokyo government. The efforts of the Nanjing government are examined in terms of the divisions within the government and in the context of the public debate on Japan policy which was extended to cover fundamental questions of the regime's diplomatic maturity and the function of diplomacy in the new state. However, the Sino-Japanese question was not purely a diplomatic issue. Tensions between central and northern regional authorities and continuing provincial independence combined with persistent political and military interventions by the Japanese armies in North China to undermine the initiatives of the centre as the lack of an effective central Japan policy eroded regional confidence in the centre. By 1935 Nanjing's control in the North was breaking down and the initiative in contacts with Japan in the region passed to provincial leaders: Song Zheyuan emerged as a key figure in relations with Japan. In 1935-7 Song occupied all the significant political and military offices in Hebei and Chaha'er provinces. Nanjing was entirely dependent on Song for the defence of the North, yet Song remained ambivalent towards Nanjing and Japan, berating the central authorities for their 'abandonment' of the North while maintaining close contact with the Japanese military. While he had no formal role in foreign affairs, his informal function in the relations with Japan demands closer attention.
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6

Soon, Chun Siong [Verfasser], John-Dylan [Akademischer Betreuer] Haynes, and Thomas [Gutachter] Goschke. "The Unconscious Formation of Motor and Abstract Intentions / Chun Siong Soon ; Gutachter: Thomas Goschke ; Betreuer: John-Dylan Haynes." Dresden : Saechsische Landesbibliothek- Staats- und Universitaetsbibliothek Dresden, 2017. http://d-nb.info/114073234X/34.

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7

Vaccarini, Katiuscia [Verfasser], Christoph [Akademischer Betreuer] [Gutachter] Lattemann, Song [Akademischer Betreuer] [Gutachter] Yan, Francesca [Gutachter] Spigarelli, Ernesto [Gutachter] Tavoletti, and Attilio [Gutachter] Mucelli. "Managing Sino-European FDI: Perceptions of psychic distance and culture / Katiuscia Vaccarini ; Gutachter: Christoph Lattemann, Song Yan, Francesca Spigarelli, Ernesto Tavoletti, Attilio Mucelli ; Christoph Lattemann, Song Yan." Bremen : IRC-Library, Information Resource Center der Jacobs University Bremen, 2016. http://d-nb.info/1113875607/34.

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8

Vaccarini, Katiuscia Verfasser], Christoph [Akademischer Betreuer] [Gutachter] Lattemann, Song [Akademischer Betreuer] [Gutachter] Yan, Francesca [Gutachter] [Spigarelli, Ernesto [Gutachter] Tavoletti, and Attilio [Gutachter] Mucelli. "Managing Sino-European FDI: Perceptions of psychic distance and culture / Katiuscia Vaccarini ; Gutachter: Christoph Lattemann, Song Yan, Francesca Spigarelli, Ernesto Tavoletti, Attilio Mucelli ; Christoph Lattemann, Song Yan." Bremen : IRC-Library, Information Resource Center der Jacobs University Bremen, 2016. http://d-nb.info/1113875607/34.

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9

Vaccarini, Katiuscia Verfasser], Christoph [Akademischer Betreuer] [Lattemann, Song [Akademischer Betreuer] Yan, Francesca [Gutachter] Spigarelli, Ernesto [Gutachter] Tavoletti, and Attilio [Gutachter] Mucelli. "Managing Sino-European FDI: Perceptions of psychic distance and culture / Katiuscia Vaccarini ; Gutachter: Christoph Lattemann, Song Yan, Francesca Spigarelli, Ernesto Tavoletti, Attilio Mucelli ; Christoph Lattemann, Song Yan." Bremen : IRC-Library, Information Resource Center der Jacobs University Bremen, 2016. http://nbn-resolving.de/urn:nbn:de:gbv:579-opus-1005727.

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10

Jones, Natalie. "Lost in Translation : To what extent can sign language be used to translate the meaning of the text for hearing audiences in classical vocal music?" Thesis, Kungl. Musikhögskolan, Institutionen för klassisk musik, 2020. http://urn.kb.se/resolve?urn=urn:nbn:se:kmh:diva-3625.

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Abstract:
The purpose of this project is to examine the extent to which sign language can be used as a means of communicating the text for hearing audiences attending classical vocal recitals. The project discusses historical practices for providing text translation of classical repertoire sung in foreign languages and gives an account of the increasing popularity of sign language interpretation for hearing audiences within the contemporary, commercial music industry. A trial performance is undertaken in order to examine the effectiveness of the idea in the context of classical vocal music. Feedback is gathered from the audience and singer’s perspective during performance and through observations made by studying the video documenting the performance.

The sounding part of the work consists of the following recording: NJones100619. The Corona virus situation spring semester 2020 has caused limitations in the recording possibilities. The recording may be supplemented. 

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Books on the topic "Sion Sono"

1

Siou song: Roman. Montréal: Boréal, 1996.

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2

Sekiguchi, Bunzō. Tatakaiowatta sono hi kara. Tōkyō: Jūgatsusha, 1993.

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3

Symbols, sign, and song of America. Glenview, Ill: Pearson/Scott Foresman, 2008.

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4

Christopher, Miller. Simon Silber: Works for solo piano. Boston: Houghton Mifflin, 2002.

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5

Riege, Irene. Sign to the Lord a new song: A religious sign language dictionary. Milwaukee, WI: Mission for the Deaf and Hard of Hearing, Wisconsin Evangelical Lutheran Synod, 2003.

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6

Feng, Qin, ed. 1937--Song Hu hui zhan. Jinan Shi: Shandong hua bao chu ban she, 2005.

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7

Yoshinaga, Haruko. Shichisanʾichi: Tsuigeki sono toki kanbutachi wa. Tōkyō: Chikuma Shobō, 2001.

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8

Kou shu Song Hu kang zhan. Shanghai: Shanghai ren min chu ban she, 2007.

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9

Yokoyama, Tetsuzō. "Myōhin kōsaku" narazu: Shō Kaiseki, taisen shūketsu e no hisaku to sono shijitsu. Tōkyō: Tentensha, 1992.

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10

Song Hu huo xian shang. Beijing Shi: Sheng huo, du shu, xin zhi san lian shu dian, 2014.

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Book chapters on the topic "Sion Sono"

1

Jun, Teng. "Sino-Japanese cultural exchanges during the Southern Song and Yuan dynasties." In The History of Sino-Japanese Cultural Exchange, 107–29. Abingdon, Oxon ; New York, NY : Routledge, 2019. |: Routledge, 2018. http://dx.doi.org/10.4324/9781351269124-4.

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2

Jun, Teng. "Sino-Japanese cultural exchanges during the late Tang Dynasty, Five Dynasties, and Northern Song Dynasty." In The History of Sino-Japanese Cultural Exchange, 93–106. Abingdon, Oxon ; New York, NY : Routledge, 2019. |: Routledge, 2018. http://dx.doi.org/10.4324/9781351269124-3.

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3

Caporicci, Camilla. "Turning the Song of Songs into English poetry: Gervase Markham’s Poem of Poems. Or Sions Muse." In The Medieval Translator, 35–53. Turnhout, Belgium: Brepols Publishers, 2020. http://dx.doi.org/10.1484/m.tmt-eb.5.120917.

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Torres Melo, Mariluz. "Necesidades de la formación en cuidados paliativos a los estudiantes de pregrado de enfermería." In Formación y manejo del cuerpo desde la educación para la salud y la antropología, 47–61. Fundación Universitaria Juan N. Corpas, 2020. http://dx.doi.org/10.26752/9789589297445.3.

Full text
Abstract:
De acuerdo con las estadísticas emitidas por la Organización Panamericana de la Salud (OPS), las enfermedades crónicas terminales aumentan considerablemente cada año; no solo afectan a los adultos mayores quienes presentan patologías subyacentes, sino que también se presentan en personas jóvenes, las cuales se enfrentan a cambios radicales en sus vidas alterando su ámbito social, familiar y laboral. Sin contar con la comunidad infantil que las padece y presenta un porcentaje importante dentro de nuestra población. Las enfermedades crónicas terminales son de lenta progresión, irreversibles y de larga duración; afectan al individuo de manera física, psicológica y espiritual; por tanto, requieren de cuidados profesionales paliativos los cuales se enfocan en el alivio del dolor, disminución del sufrimiento y brindar el bienestar requerido, no solamente al individuo que la padece sino a su entorno familiar desde el inicio de la enfermedad hasta el desenlace de esta. Se observa en los profesionales de enfermería que sus conocimientos son escasos en el manejo científico de pacientes en condición de cronicidad, de esta manera nace la siguiente pregunta: ¿Cuáles son las necesidades curriculares que responden a la formación integral en cuidados paliativos en el pregrado de enfermería?
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Whittall, Arnold. "Song and Sign." In Singing in Signs, 289–312. Oxford University Press, 2020. http://dx.doi.org/10.1093/oso/9780190620622.003.0011.

Full text
Abstract:
Wagner believed that reducing vocal display and rejecting the convention that the orchestral material remain subordinate to vocal melody would involve listeners more intensively in the drama, and enhance their ability to identify with mythic or “uncanny” dramatic situations. In addition, Wagner’s new ideas about the “symphonic” potential of poetic-musical periods were complemented and challenged by occasional allusions to the simpler designs and textures of the Lied—a polarity that Richard Strauss found no less appealing. After an introductory Wagner/Strauss comparison—the music for night-watchmen in Die Meistersinger and Die Frau ohne Schatten—some relevant episodes in Wagner’s works from Rienzi to Parsifal are discussed, and then set in counterpoint with comparable passages from operas by Strauss. Finally, there is brief consideration of more recent developments in German opera that have sought to retain some aspects of the focus on reflective song that Wagner made his own.
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"Solo." In La Generación sin Nombre. Una antología, 146. Universidad Central, 2019. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctv1m0kgt6.81.

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"Geografías." In Music for Unknown Journeys by Cristian Aliaga, edited by Benjamin Bollig, 44–45. Liverpool University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.3828/liverpool/9781800348097.003.0016.

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Abstract:
Si el paisaje desaparece, queda el alma. Tal vez, el paisaje en su parte interior, o el paisaje en blanco, la que no tiene correspondencia; no hay complemento dentro del cuerpo. Queda todo y a la vez lo que persiste no es todo, pero de todas maneras eso es la ilusión. Las palabras son paisaje, porque la palabra ‘desierto’ da existencia, aunque apenas sea estación abandonada, como río que dibuja las lenguas. Si logramos que el paisaje desaparezca, queda el río sin palabras en el medio; quedan arbustos del desierto sin oraciones que los perturben. El paisaje a secas no es literatura. Es lo que respiramos. La parte inferior del alma es el paisaje, no es lo que se ve, sino lo que dura cuando ya pasamos, cuando no queda ni el recuerdo de lo que intuimos al pasar. Nadie ve sino espejos; pero los cerros, picadas, aguas, molinos, alerzales, vientos, montes, bajamares, lluvias, roqueríos, no son paisaje sino espejos pulidos. Ahí vemos lo que no existe, geografías de aquello que no es posible nombrar....
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"RABBI’S SON SYNDROME:." In Sin•a•gogue, 107–13. Academic Studies Press, 2019. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctv1z3hks8.15.

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"Sin título." In Only the Road / Solo el Camino, 428–29. Duke University Press, 2016. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctv11318vf.144.

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"Sin título." In Only the Road / Solo el Camino, 430–31. Duke University Press, 2016. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctv11318vf.145.

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Conference papers on the topic "Sion Sono"

1

Herrreras Maldonado, Enrique. "LA SABIDURÍA TRÁGICA Y LA FRAGILIDAD DE LA DEMOCRACIA." In IV Congreso Internacional Estética y Política: Poéticas del desacuerdo para una democracia plural. València: Editorial Universitat Politècnica de València, 2019. http://dx.doi.org/10.4995/cep4.2019.10318.

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Abstract:
Un desasosiego remueve la filosofía política en los últimos años. Ha aumentado la preocupación por la democracia, ya que son cada vez más las voces que señalan una crisis de este modelo político tanto en el ámbito teórico, como el práctico, como es el hecho de la propensión cada vez mayor de una polarización del jugo político, aparte de la aparición de propuestas políticas racistas y excluyentes que tienen una resonancia cada vez mayor en los votantes, algo impensable hace unos años. Son muchos los motivos para haber llegado a esta situación, como las desigualdades que se han multiplicado después de la crisis del 2008, así como la percepción de las malas prácticas de las élites políticas y económicas, y de la incapacidad de suministrar políticas acertadas. También ha habido una decepción de la democracia al descubrir su vulnerabilidad. Pero uno de los problemas es que nos olvidamos que cuando hablamos de democracia lo hacemos de dos significados a la vez: la democracia real y la democracia ideal, la que queremos aspirar. Porque lo peor que le puede ocurrir a la democracia es que pensemos que ya la hemos conquistado. La democracia no es érgon, un producto acabado, sino que es constitutivamente enérgeia, la permanente acción de producirla…” Es sintomático que en el mundo moderno la tragedia pugne a abrirse camino. Por ello, parece pertinente reinterpretar los mitos trágicos que provienen de la Grecia antigua, así como las de autores como Shakespeare, y cuyo eje es el conflicto. Martha Nussbaum nos exhorta a reflexionar sobre los “conflictos morales” que propone la tragedia. Unos conflictos que, desde una perspectiva racional, como la de Sócrates, se solucionarían descubriendo cuál es la opción correcta. Pero la tragedia se mantiene en la complejidad de las “apariencias”, de la elección práctica vivida, o, en una pluralidad de valores y la posibilidad de que surjan conflictos ente ellos. La tragedia no solo pregunta, sino que hace de la falta de respuestas la razón fundamental de su existencia. Preguntas no solo sociales o políticas, sino, sin fractura alguna, preguntas inscritas en la existencia individual. El conflicto entre las razones personales y las razones políticas se producen en un mismo plano. He ahí la sabiduría trágica ante la fragilidad de la democracia.
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Rey Villaronga, Gonzalo José, and Juan Carlos Meana Martínez. "La negación de la representación como estrategia creativa del dividuo." In IV Congreso Internacional de Investigación en Artes Visuales. ANIAV 2019. Imagen [N] Visible. Valencia: Universitat Politècnica de València, 2019. http://dx.doi.org/10.4995/aniav.2019.9040.

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Abstract:
Consideramos que en la actualidad el vacío en la creación plástica goza de una oportunidad idónea para legitimarse como categoría procesual singular. El sujeto de la hipermodernidad se mueve entre el deseo y la apariencia y las ficciones sobre las que se construye están llenas de vacíos. Estos espacios por un lado son consecuencia de unas imágenes sin referencias orientadas a saciar el hambre del deseo; y por otro constituyen el deterioro y la depresión del sujeto. Ambas orientaciones, tanto la del vacío de la imagen como la del vacío del sujeto, pueden ser corregidas desde la activación y el entendimiento del vacío como una categoría creadora. En este sentido, las estrategias artísticas de reducción, ocultación, desmaterialización y resonancia permiten hacer del vacío una práctica creadora y constructora, no solo del imaginario, sino también de la identidad. Estas estrategias contextualizan lo que hemos denominado como vacío creador, que por un lado cuestiona el vacío generado por la pérdida de la identidad, y por otro, activa el reencuentro con la imagen de la sombra que nos pertenece. El vacío así entendido, permite un reencuentro con el espacio situado entre las cosas, con el recuerdo a través de la resonancia, de la memoria de lo que el sujeto es más allá de su apariencia. Sin tocarlo, nos acerca al mundo imaginario del acontecimiento y a los fragmentos que perduran de nuestra identidad con lo real. Entendemos que esta práctica sitúa al sujeto como un ente dividido y fragmentado, contrario a toda visión del mundo unitaria y totalizadora, y por tanto, como una realidad frágil pero llena de posibilidades. El vacío creador ofrece la posibilidad al sujeto de transformarse en posibilidad, en acontecimiento. Las estrategias del vacío en el arte son la mecha para la posibilidad de la dividualización, del ser potencia.
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Lee, Changhyun, Sunghoi Hur, Youcheol Shin, Jeonghyuk Choi, Donggun Park, and Kinam Kim. "A Novel Structure of SiO2/SiN/High k Dielectrics, Al2O3 for SONOS Type Flash Memory." In 2002 International Conference on Solid State Devices and Materials. The Japan Society of Applied Physics, 2002. http://dx.doi.org/10.7567/ssdm.2002.a-6-2.

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Sarrión Sos, Irene, Carmen Fagoaga García, Ángela Moreno Gálvez, Enrique Eduardo Burguete, María Jesús Vega Bello, and Gloria María Castellano Estornell. "Fomento de la “Cultura Científica”en diferentes Grados y desde una perspectiva multidisciplinar. Descubrimientos científicos y su contexto filosófico-social." In IN-RED 2019: V Congreso de Innovación Educativa y Docencia en Red. València: Editorial Universitat Politècnica de València, 2019. http://dx.doi.org/10.4995/inred2019.2019.10441.

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Abstract:
Los contenidos de las asignaturas de carácter cientí­fico que se imparten en los Grados Universitarios se centran fundamentalmente en conceptos procedentes de grandes descubrimientos cientí­ficos. Sin embargo, los alumnos tienen visiones deformadas de la ciencia ya que se considera que dichos descubrimientos son un producto de mentes perfectas y realidades inmutables. La investigación científica, la comunicación y la aplicación de la ciencia no son etapas independientes, sino que se debe considerar la ciencia, como una actividad social a través de un proceso multidireccional de conocimientos, prácticas, teorías e ideas. Este proyecto pretende que los alumnos conozcan que la ciencia, la sociedad y la tecnologí­a no se pueden concebir aisladamente, sino que están intrinsicamente relacionadas. A través del trabajo en equipo y trabajando desde distintos ámbitos cientí­ficos y en distintos Grados, hemos pretendido acercar la vida de los científicos al mundo real, situá¡ndolos en el contexto politico- social del momento, para que los alumnos los conozcan mejor y que usando lenguaje periodístico sean los protagonistas que redacten los grandes hitos del momento.
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Valerde Buforn, Javier. "Narraciones en la pintura contemporánea: El hipertexto." In III Congreso Internacional de Investigación en Artes Visuales :: ANIAV 2017 :: GLOCAL. Valencia: Universitat Politècnica València, 2017. http://dx.doi.org/10.4995/aniav.2017.5765.

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Abstract:
Hoy en día parece que las relaciones interdisciplinares están cada vez más asumidas por los artistas y por lo tanto permite una mayor y profunda investigación sobre la obra que realizan. Una de las grandes llaves para está comunicación entre las distintas disciplinas es lo que se conoce como “hipertexto”. Como ya es sabido, la hipertextualidad se refiere a la relación entre dos textos literarios distintos – o más bien entre la obra que vemos (hipertexto), y la obra a la que se refiere (hipotexto) – . Sin embargo, esta relación no tiene porque ser con obras pertenecientes a un mismo campo, sino que se pueden establecer relaciones entre literatura, pintura, escultura, cine, vídeo, etc. Generando así conexiones más rizomáticas, capaces de crear caminos entre los distintos medios. La pintura juega un papel fundamental en este cruce disciplinar, ya que ha sabido adquirir códigos de otros medios, como puede ser el cine, o generar recursos propios para conectar con otras obras y potenciar así su carácter narrativo. Es muy frecuente ver como los pintores contemporáneos entiendes los cuadros como fotográmas, secuencias, fragmentos, etc. O como usan recursos como las citas para establecer un diálogo con otra obra a la que se refiere y actualizar o proponer nuevos conceptos. Ejemplo de ello son artistas como Wilhelm Sasnal, Simon Zabell, Victor Man, Ugo Rondinone o Ilya y Emilya Kabakov, cuyas obras se enriquecen del hipertexto.http://dx.doi.org/10.4995/ANIAV.2017.5765
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Song, Ping, Jie Lian, Shang Gao, Ping Li, Xiao Wang, Shiliang Wu, and Zheng Ma. "PECVD Grown SiO2 Film Process Optimization." In 2011 Symposium on Photonics and Optoelectronics (SOPO 2011). IEEE, 2011. http://dx.doi.org/10.1109/sopo.2011.5780651.

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Lai, Sheng-Chih, Hang-Ting Lue, Chien-Wei Liao, Tai-Bor Wu, Ming-Jui Yang, Yi-Hsien Lue, Jung-Yu Hsieh, et al. "Highly Reliable MA BE-SONOS (Metal-Al2O3 Bandgap Engineered SONOS) Using a SiO2 Buffer Layer." In 2008 International Symposium on VLSI Technology, Systems, and Applications (VLSI-TSA). IEEE, 2008. http://dx.doi.org/10.1109/vtsa.2008.4530797.

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Maulida, Rulli Putri, Qonita Naylilhusna, and Pungky Wulansakti Antula. "Promoting Sign Language by Digitizing Song Interpretation using Indonesian Sign Language in Social Media." In Proceedings of the Eleventh Conference on Applied Linguistics (CONAPLIN 2018). Paris, France: Atlantis Press, 2019. http://dx.doi.org/10.2991/conaplin-18.2019.171.

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Maulida, Rulli Putri, Qonita Naylilhusna, and Pungky Wulansakti Antula. "Promoting Sign Language by Digitizing Song Interpretation using Indonesian Sign Language in Social Media." In Proceedings of the Eleventh Conference on Applied Linguistics (CONAPLIN 2018). Paris, France: Atlantis Press, 2019. http://dx.doi.org/10.2991/conaplin-18.2019.278.

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Maulida, Rulli Putri, Qonita Naylilhusna, and Pungky Wulansakti Antula. "Promoting Sign Language by Digitizing Song Interpretation using Indonesian Sign Language in Social Media." In Proceedings of the Eleventh Conference on Applied Linguistics (CONAPLIN 2018). Paris, France: Atlantis Press, 2019. http://dx.doi.org/10.2991/conaplin-18.2019.64.

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Reports on the topic "Sion Sono"

1

Durán Toledo, Diego. El hambre, la protesta social y la gobernabilidad. Universidad Autónoma de Chile, July 2020. http://dx.doi.org/10.32457/20.500.12728/9044202013.

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Abstract:
Las protestas que se han sucedido durante los últimos días, son la representación más gráfica de una ciudadanía que inclusive arriesgando su propia vida en el contexto no solo de crisis sanitaria, sino que en medio de un estado de excepción constitucional, ha salido a las calles para demostrar su descontento con las medidas de salvataje propuestas por el ejecutivo y ejercer mediante la movilización popular una medida de presión ante el parlamento en medio de la discusión del retiro de fondos previsionales durante el estado de catástrofe.
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Durán Toledo, Diego. El Chile que se escribirá. Universidad Autónoma de Chile, May 2021. http://dx.doi.org/10.32457/20.500.12728/90542021111.

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Abstract:
Los resultados de las elecciones de convencionales constituyentes, del fin de semana pasado, no solo confirmaron el fin del dominio de las coaliciones gobernantes durante los últimos 30 años en el órgano que redactará la futura carta magna, sino que también significaron un cambio social importante para efectos de las lógicas tradicionales de representación.
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Bosch, Mariano, and Mauricio Cárdenas. Trabajos formales para la recuperación: ¿Qué reformas necesita América Latina y el Caribe? Inter-American Development Bank, November 2020. http://dx.doi.org/10.18235/0002882.

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Abstract:
La crisis del COVID-19 ha dejado al descubierto que los empleos informales no solo son peor remunerados y menos productivos que los formales, no generan ingresos fiscales y no tienen mecanismos de protección social, sino que, en medio de una pandemia, generan vulnerabilidades adicionales. Existen indicios de que la informalidad explica por qué América Latina concentra el 30% de los casos y muertes asociados al COVID-19 pese a representar solamente el 8% de la población mundial. La coyuntura actual es propicia para la búsqueda de un nuevo contrato social en América Latina y el Caribe que aborde de manera estructural la elevada informalidad de la región. La salida a la crisis debe convertirse en la ruta de entrada a un mercado laboral donde la formalidad y la protección social sean la norma y no la excepción. Este parece ser un momento propicio para replantearse de manera estructural algunas de las instituciones de aseguramiento social de los países de la región. En esta nota consideramos la formalización del mercado laboral, como primer paso en esa dirección.
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Alarcón Pereira, Walter David, and Sandra Liliana Rojas Molina. Una aproximación inicial a la situación sociolingüística de los hablantes embera-chamí en Bogotá. Institucion Universitaria Colombo Americana, December 2020. http://dx.doi.org/10.26817/paper.15.

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Abstract:
El siguiente working paper es el resultado de una primera exploración teórica y conceptual sobre la situación social y lingüística de la comunidad embera-chamí desplazada en la ciudad de Bogotá. El documento se encuentra enmarcado en una investigación más amplia que pretende no solo reunir mayores elementos teóricos y documentales sino datos etnográficos para la elaboración de un diagnóstico sociolingüístico de la población mencionada. Esta revisión inicial expone las características generales de la comunidad embera chamí en Colombia y en Bogotá, presenta un apartado preliminar sobre la lengua embera-chamí y aborda algunos conceptos sociolingüísticos que alimentarán un futuro diagnóstico.
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Montagut Cifuentes, Eduardo Alejandro, Robinson Fidel Casanova Rosero, Julián Mauricio Betancourt Portela, Juan Alberto Patiño Martínez, Cabrera Luna Edgard Enrico, and Blanco García José Luis. Anuario Científico CCCP 1984 - 2000. Direccion General Maritima - DIMAR, December 2000. http://dx.doi.org/10.26640/anuario.cccp-2000.

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Abstract:
Manejo integral de la zona costera aplicado al ordenamiento territorial del municipio de Tumaco. // Análisis de algunas características físico-químicas registradas en las aguas estuarinas de la Ensenada de Tumaco. // Variación espacio-temporal del zooplancton en la Ensenada de Tumaco, Pacífico colombiano. // Investigación oceanográfica conjunta en la Región Pacífica Sudeste y su proyección. La Dirección General Marítima a través de sus dos Centros de Investigación localizados en Cartagena y Tumaco, desarrolla investigación científica marina con una tradición de más de dos décadas y aportes sign ificativos al conocimiento descriptivo de las aguas oceánicas del Caribe y del Pacífico, a sus litorales y zonas costeras. Es tal vez esta materia en la que mayores resultados tangibles se han obtenidoen los últimos años, no solamente al existir una tradición y experiencia ampliamente reconocidas nacional e internacionalmente, sino porque contamos con un recurso humano idóneo, cal ificado, tanto a bordo de las unidades oceanográficas como en tierra y con un extraordinario sentido de pertenencia. Considerando que las plataformas de investigación son esenciales para el fortalecimiento de la capacidad operativa e investigativa de la Armada Nacional y la Dirección General Marítima, se desarrol la desde 1999, el proyecto de reparaciones mayores de los buques oceanográficos ARC Malpelo y ARC Providencia, que debe terminar en el 2001. La Agenda para la Colombia del siglo XXI , publicada por COLCI ENCIAS, nos indica que se han promulgado los planes estratégicos preparados en los siete programas Nacionales de Innovación y Desarrollo Tecnológico. En este contexto la Dirección General Marítima formuló su Agenda Científica que identificó cuatro Programas para ser desarrol lados en el período 2000-2010: Oceanografía Operacional , Protección del Medio Marino, Zona Costera e Hidrografía. La estrategias regionales de ciencia y tecnología cobran entonces, especial relevancia. Es en el espacio regional, y en el de las necesidades locales, que se puede buscar una más clara articulación entre los programas nacionales y los requerimientos de desarrollo del país. Con el lema: Colombia dos Mares, una Patria , el presente Anuario Científico, en su primera edición pretende consolidar en un solo volumen, resultados de investigaciones adelantadas en los dos Centros y que por lo tanto ameritan su divulgación y difusión, dentro de la estrategia institucional de comunicación para dar a conocer los avances de la investigación desarrollada, así como la toma de conciencia sobre el problema ambiental, la degradación de la zona costera y su situación particular de riesgo en la región del Pacífico, el rol principal de los océanos y el clima, la explotación de recursos oceánicos vivos y no vivos y la necesidad de sostenibil idad en su utilización.
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Alegria Salazar, Wilmer Johan. Dirección estrategica basada en balanced scoredcard en la gestion del mantenimiento: caso empresa de manufactura. Universidad Nacional Abierta y a Distancia, May 2021. http://dx.doi.org/10.22490/ecacen.4708.

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Abstract:
Sin lugar a dudas el mantenimiento industrial tiene una gran participación en el proceso de dirección estratégica de cualquier organización sin importar su naturaleza, en la actualidad los directivos adquieren el gran desafío de mostrar el mantenimiento como una inversión en activos y no como un gasto; lo que se traduce en buscar mejores herramientas que permitan identificar las mejores maniobras para alcanzar la meta y por supuesto que pueda ser medible a partir de una serie de aspectos específicos del área. Hablar de dirección estratégica es hablar de balanced scorecard; su enfoque que solo busca integrar la estrategia y la evaluación del negocio ha mostrado ser productora de grandes resultados. La herramienta BSC crea un vínculo permanente entre cuadro dimensiones críticas para el éxito de cualquier organización; las finanzas, los clientes, el aprendizaje y crecimiento, finalmente el negocio interno. La inmersión de una empresa a nuevos mercados y la globalización de los negocios exigen que se aborden nuevas formas de armar las estrategias empresariales.
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Blackman, Allen, and Laura Villalobos. ¿Usar o perder los bosques?: Extracción regulada de madera y pérdida de cobertura forestal en México. Inter-American Development Bank, March 2021. http://dx.doi.org/10.18235/0003095.

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Abstract:
Un conjunto creciente de investigadores y responsables de política pública sostienen, de manera un tanto contraintuitiva, que la extracción regulada de madera puede ayudar a conservar los bosques en los países en desarrollo al desalentar la tala ilegal y el cambio de uso de suelo. Sin embargo, las pruebas rigurosas de esa hipótesis son escasas. Utilizamos modelos de diferencias en diferencias para medir el efecto neto de la concesión de permisos de extracción de madera en la pérdida de cobertura forestal en México entre 2001 y 2012. Nuestros hallazgos sugieren que los permisos no tienen grandes efectos sistemáticos sobre la pérdida de la cobertura forestal. Identificamos efectos estadísticamente significativos sólo en determinados subgrupos, mas no en nuestra muestra a nivel nacional. Además, los efectos de los subgrupos son relativamente modestos y varían en signo. Los subgrupos en los que los permisos tienen efectos discernibles se definen, entre otras cosas, por los niveles de pobreza y los costos de oportunidad de retener la cobertura forestal, resultados que sugieren que la gobernanza forestal y la demanda por tierra moderan los efectos de los permisos.
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Giraldo Vargas, Guillermo, Henry Hincapié López, and Nelson Augusto Serna Porras. Aspectos sociales para fomentar la permanencia en las instituciones de educación superior en ambientes virtuales de aprendizaje. Universidad Nacional Abierta y a Distancia, October 2020. http://dx.doi.org/10.22490/ecacen.4266.

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Abstract:
Las acciones realizadas para propiciar la permanencia de los estudiantes en los programas de educación superior son muy variadas y van desde políticas definidas por el ministerio de educación nacional (men), hasta estrategias diseñadas por las instituciones de educación superior (ies). Lo que ocurre es que estas acciones en su mayoría se han orientado a facilitarle a los estudiantes, la mejor manera de superar la incidencia que tienen los factores económicos en la permanencia de sus estudios, y muy pocas se enfocan en aspectos considerados menores, pero que pueden llegar a contribuir en permanencia de los estudiantes, al valorar los talentos o hobbies con que cuentan los estudiantes. Por lo tanto, este documento de trabajo muestra la importancia que algunos factores sociales de la vida universitaria pueden llegar a tener en la permanencia de los estudiantes en sus programas académicos matriculados, lo cual no se aleja de lo que deben hacer las instituciones. Este trabajo es fruto de una investigación no experimental, descriptiva y transversal que permitió describir los factores que más incidencia tienen en la decisión de abandonar o permanecer en un programa matriculado de la escuela ecacen, además de recolectar información primaria de estudiantes catalogados como antiguos, y una revisión detallada otras investigaciones acerca del fenómeno de la deserción, sin embargo es necesario señalar que para el caso de este documento de trabajo se seleccionan solo las preguntas relacionadas con los talentos que poseen los estudiantes y las que indagan acerca de la motivación para permanecer en los programas. De esta manera, se encuentra que los talentos o hobbies que poseen los estudiantes pueden ser utilizados para propiciar un mejor ambiente universitario y contribuir a la permanencia en sus programas, además de verificar que el desarrollo de estos talentos, que también ayudan a la realización del ser humano, puede ser impulsado por las instituciones de educación superior.
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Pierri, Gastón, Michael Best, Roberto Blanco, and José Monreale. Combatiendo la evasión fiscal e incrementando la transparencia financiera en tiempos del COVID-19: El caso de Paraguay. Inter-American Development Bank, March 2021. http://dx.doi.org/10.18235/0003115.

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Abstract:
Reducir la evasión fiscal es uno de los principales objetivos de los países, especialmente de los menos desarrollados y con menores recursos. La literatura ha estudiado distintas herramientas para lidiar con la evasión fiscal, aunque sin resultados concluyentes. Además, la mayor parte de la evidencia proviene de países desarrollados. Para contribuir a llenar ese vacío, este documento presenta evidencia acerca del impacto de los programas de auditoría en la reducción de la evasión fiscal en Paraguay. Utilizando la metodología de diferencia sintética en diferencias se evalúa el efecto de las auditorías en las ventas declaradas, en la reducción de las compras y el pago de impuestos de las empresas durante el período 2018-2019. Además se presentan resultados del uso del tablero de impuestos que identifica las discrepancias en las declaraciones de las firmas. Los hallazgos muestran que las auditorías son efectivas cuando se trata de reducir la evasión fiscal, y que los tableros pueden orientar criterios para un control fiscal más eficiente, particularmente importante en tiempos de COVID-19. De esta manera se demuestra que en los países menos desarrollados las acciones de control gubernamental son claves para mejorar la recaudación fiscal.
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Hernández Gamboa, Adriana Elena. Seguridad del Paciente en la Administración de Medicamentos de Alto Riesgo. Ediciones Universidad Cooperativa de Colombia, October 2020. http://dx.doi.org/10.16925/gcnc.14.

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Abstract:
Esta nota de clase presenta al enfermero en formación la importancia y la responsabilidad de su quehacer en el día a día en relación con el cuidado de los pacientes ante una situación de emergencia o un estado de salud complejo, que requiera la administración de medicamentos de alto riesgo tales como inotrópicos, vasopresores, vasodilatadores, antiarrítmicos, insulinas, potasio, etc. Ese compromiso enfermero-paciente implica conocimiento científico basado en la evidencia, capacitación continua y adquisición de habilidades para realizar cálculos matemáticos sencillos, preparación de mezclas, programación de equipos o bombas de infusión y, desde luego, la atención cálida y humana que distingue a nuestra profesión, basada en los principios éticos y valores fundamentales de la sociedad. Los medicamentos anteriormente mencionados, no solo pueden salvar la vida de los enfermos, sino que también pueden poderla en riesgo, si se cometen errores en la preparación de la mezcla, en la programación de la velocidad o dosis de la infusión o debido a la falta de conocimiento del enfermero acerca del tipo y características del medicamento que está manejando.
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