Academic literature on the topic 'Sinteticità'

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Journal articles on the topic "Sinteticità"

1

Salanitro, Maria. "Marziale: dalle prime prove alla conquista dell’ars." Cuadernos de Filología Clásica. Estudios Latinos 42, no. 1 (July 15, 2022): 65–75. http://dx.doi.org/10.5209/cfcl.83153.

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Abstract:
Quando si leggono le traduzioni dell’opera di Marziale si trovano errori di vario tipo, causati dalla sinteticità di molte espressione del poeta, dalle incomprensioni della struttura degli epigrammi o di una particolare accezione dei termini. Ci sono casi in cui l’inusitata collocazione dei termini provoca anche errori a livello sintattico. E tutto ciò oscura interamente o in parte il pensiero del poeta come ho cercato di dimostrare nelle pagine che seguono.
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2

Salanitro, Maria. "La difficile "ars" epigrammatica di Marziale." Cuadernos de Filología Clásica. Estudios Latinos 39, no. 1 (June 26, 2019): 29–41. http://dx.doi.org/10.5209/cfcl.64890.

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Abstract:
Marziale è un epigrammista molto acuto e la sua raffinata arguzia, unita alla sinteticità dello stile, può trarre in inganno i moderni interpreti. Così le traduzioni che rivelano, senza possibilità di dubbio, le interpretazioni, si trasformano in un tradimento nei confronti del poeta. Questo accade nel gruppo di epigrammi del decimo libro in cui il poeta annuncia ai suoi lettori l’intenzione di ritornare a Bilbilis, la città spagnola in cui era nato. Particolarmente sorprendenti sono gli errori di interpretazione di 10.37 e 10.104.
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3

Mazzoli, Giansecondo. "Interventi: Alfred Adler e la Psicologia Individuale tra semplificazioni e complessità." PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE, no. 1 (February 2022): 57–61. http://dx.doi.org/10.3280/pu2022-001008.

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Abstract:
Questo commento sull'articolo di Cesare Romano (2022) costituisce una integrazione a questo testo che presenta in modo corretto, ma parziale, la relazione tra le vicende biografiche della vita di Alfred Adler e l'ideazione di costrutti psicologici che hanno concorso a dare struttura all'impianto teorico della Psicologia Individuale. Pur nella sua sinteticità, il commento integra quanto non pro-posto nell'articolo; ma è anche occasione per lasciar intravvedere la più significativa articolazione della teoria di Alfred Adler. Viene ripercorso, in poche righe, il topos che ha spesso accompagna-to l'interpretazione della Psicologia Individuale: di essere una teoria semplice, facilmente descrivi-bile con il ricorso ad alcuni concetti cardine. In realtà è una teoria che apre numerose prospettive per la comprensione della complessità del funzionamento mentale che, nel presente commento, è in parte descritta e in parte lasciata solo intendere.
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4

Archibugi, Daniele, Francesco Crespi, Mario Denni, and Andrea Filippetti. "La capacitŕ tecnologica della nazioni: una rassegna degli indicatori sintetici." QA Rivista dell'Associazione Rossi-Doria, no. 2 (May 2009): 65–101. http://dx.doi.org/10.3280/qu2009-002003.

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5

Nappi, Carmine, Costantino Di Carlo, and Stefania Sparice. "L'etinilestradiolo ha ancora un ruolo leader nell'associazione estroprogestinica?" RIVISTA DI SESSUOLOGIA CLINICA, no. 2 (December 2011): 41–44. http://dx.doi.org/10.3280/rsc2011-002007.

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Abstract:
L'uso dei contraccettivi orali č ormai una pratica medica avviata sulla quale la ricerca č in continua allerta per limitarne gli effetti collaterali. Oggi, l'associazione di estrogeni naturali e progestinici sintetici ha permesso la sperimentazione di nuove terapie in grado di apportare significative attenuazioni dei rischi e delle patologie correlate all'uso dei farmaci tradizionali.
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6

Sahin, E., C. Cingi, G. Eskiizmir, N. Altintoprak, A. Calli, C. Calli, I. Yilgör, and E. Yilgör. "Biocompatibilità e durata in vivo di cinque nuovi polimeri sintetici testati su coniglio." Acta Otorhinolaryngologica Italica 36, no. 2 (April 2016): 101–6. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-965.

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Abstract:
I materiali alloplastici vengono frequentemente utilizzati negli interventi di chirurgia plastica sul volto, quali la rinoplastica e la chirurgia ricostruttiva del naso. Ad oggi non è stato ancora individuato un materiale alloplastico con caratteristiche ottimali. Il presente studio sperimentale si propone di valutare la risposta tissutale e la resistenza nel tempo di cinque nuovi polimeri proposti come materiali alloplastici. Il presente studio è stato condotto presso un ospedale universitario di terzo livello. Sono state ricavate sei tasche sottocutanee sul dorso di 10 conigli che sono state usate per l’impianto di ciascuno dei polimeri testati più una tasca di controllo. Ciascuna delle tasche è stata escissa congiuntamente al tessuto circostante dopo tre mesi, ed è stata sottoposta ad un esame istopatologico. È stata quindi condotta una valutazione semi quantitativa con focus su neo angiogenesi, infiammazione, fibrosi, formazione di ascessi, presenza di cellule giganti multinucleate contenenti corpi estranei e stato dei polimeri testati. E’ stata inoltre effettuata una valutazione statistica, che per quanto riguarda la comparazione diretta fra la tasca di controllo e i polimeri II, III e IV non ha mostrato differenze significative in merito alla neo vascolarizzazione, all’infiammazione, alla fibrosi, alla presenza di ascessi ed alla presenza di cellule giganti multinucleate. Il polimero I ha invece mostrato un grado di fibrosi inferiore rispetto alla tasca di controllo (p = .027) and V (p = .018), benché le altre variabili prese in considerazione fossero sostanzialmente uguali. L’integrità nel tempo dei polimeri III (9 intatti, uno frammentato) e IV (8 intatti, 2 assenti) è stata migliore di quella ottenuta con gli altri polimeri testati. Questo gruppo di nuovi polimeri può essere considerato interessante per future applicazioni cliniche. Tutti i polimeri hanno mostrato risultati accettabili in termini di risposta dei tessuti, tuttavia i fenomeni di integrazione fibrovascolare sono stati maggiori nel caso dei polimeri II, III e IV. Inoltre la durata nel tempo dei polimeri III e IV è stata la migliore in assoluto.
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7

Mandrone, Emiliano. "La (s)composizione della flessibilitŕ lavorativa: modulazione, forma e organizzazione del lavoro." ARGOMENTI, no. 31 (June 2011): 35–63. http://dx.doi.org/10.3280/arg2011-031002.

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Abstract:
La flessibilitŕ lavorativa, intendendo i vari aspetti della relazione lavoratore-impiego, č composta da almeno 3 componenti: la modulazione oraria dell'impiego, la forma contrattuale e l'organizzazione lavorativa. L'obiettivo principale di questo articolo č la costruzione di indicatori sintetici in grado di misurare il livello di flessibilitŕ simultaneamente per le specifiche componenti, sia a livello individuale che aggregato. Inoltre la trattazione analitica di questi aspetti attraverso la lente normativa, economica e statistica consente anche una migliore identificazione della flessibilitŕ propria, legata a istanze temporanee, da quella impropria, usata per finalitŕ diverse da quelle previste dalla Legge. In questa seconda parte, infatti, si concentrano i costi economici e sociali piů rilevanti della flessibilitŕ. Sono stati usati prevalentemente i dati Isfol Plus 2008.
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Tasinazzo, Stefano. "Analisi dei caratteri della flora dei Colli Berici (Vicenza, NE Italia): dati sintetici e raffronti fitogeografici." Webbia 61, no. 2 (January 2006): 403–15. http://dx.doi.org/10.1080/00837792.2006.10670811.

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9

Varango, Concettina, Francesca Musarella, Mara Cella, and Antonella Varango. "Prospettiva e Valore della matrice Cheratinica nella valutazione dell'utilizzo di Nuove Sostanze Psicoattive nella popolazione che afferisce ai SERD." MISSION, no. 53 (May 2020): 39–44. http://dx.doi.org/10.3280/mis53-2020oa9242.

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Abstract:
Questo articolo nasce dall'esigenza di informare un più ampio pubblico sul pericolo rappresentato da queste sostanze, far conoscere le NPS (Novel Psychoactive substances) agli operatori del settore (personale di laboratorio, personale delle unità di emergenza/ urgenza, operatori sanitari, ricercatori, ecc.) al fine di agevolare l'analisi di campioni sconosciuti e divulgare i dati scientifici che cominciano ad emergere da studi clinici e preclinici sui loro effetti tossici e farmacologici. Dal 2009 sono comparsi nel gruppo delle N.P.S., i nuovi oppioidi sintetici, molecole estremamente potenti che comportano una seria minaccia per la salute pubblica. Si tratta di prodotti dalla notevole potenza (il fentanyl, per esempio, capostipite di questa famiglia, ha un'azione circa 100 volte maggiore rispetto a quella della morfina) che vengono utilizzati sia per sé sia come adulteranti di partite di sostanze classiche, soprattutto eroina, causando scie di decessi per overdose. 
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Ono, Keiko, and Clyde Wilcox. "LA «VOCE» DI SIDNEY VERBA." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 33, no. 3 (December 2003): 483–513. http://dx.doi.org/10.1017/s004884020002743x.

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Abstract:
IntroduzioneSidney Verba sta lavorando ad un nuovo libro, in collaborazione con Henry Brady e Kay Schlozman. Verba ha 71 anni, e molti si sarebbero aspettati che prendesse congedo dalla ricerca creativa per scrivere saggi sintetici sulla storia della disciplina. Dopo tutto Verba era presente alla nascita del movimento comportamentista in politica comparata — uno degli autori di The Civic Culture. E inoltre negli ultimi decenni ha pubblicato due importanti libri sul volontariato civico e sulla partecipazione politica, per un totale di quasi 1.100 pagine (Verba, Schlozman e Brady 1995; Burns, Schlozman e Verba 2001). È anche riuscito a pubblicare quattro articoli sulla American Political Science Review, tre sul Journal of Politics, due sull'American Journal of Political Science e due rispettivamente sul British Journal of Political Science e sul Journal of Theoretical Politics. Un livello di produttività notevole per studiosi di qualsiasi età. Di certo nessuno avrebbe obiezioni se si prendesse una pausa.
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Dissertations / Theses on the topic "Sinteticità"

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IMBROSCIANO, CHIARA. "Il dovere di sinteticità e chiarezza nel sistema del diritto processuale civile." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2021. http://hdl.handle.net/10281/329267.

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Abstract:
Lo scritto si propone di affrontare, da visuali differenti, le tecniche di redazione degli atti di parte e dei provvedimenti del giudice, alla luce dell'esigenza, avvertita in tempi recentissimi dagli operatori del diritto, che gli atti processuali siano sintetici, redatti con stile asciutto e sobrio. Il trend interpretativo segnalato ha di recente trovato riscontro nel diritto positivo. Il riferimento va, in particolare, all’art. 4, comma 1-bis, d.m. n. 55/2014 parametri forensi (che permette al giudice di liquidare un compenso maggiore del 30% al difensore che redige i propri atti difensivi con tecniche informatiche idonee ad agevolarne la consultazione o la fruizione con modalità telematiche) e l’art. 16-bis, comma 9-octies, d.l. n. 179/2012 (che introduce il principio di sinteticità nel corpus normativo che regola il Processo Civile Telematico). L'introduzione del dovere di sinteticità deve, tuttavia, fare i conti sia con le norme che, imbrigliando il processo in un articolato sistema di preclusioni e decadenze, spingono il difensore a cautelarsi, con inevitabili ricadute sulla voluminosità degli atti difensivi (il riferimento va, ad esempio, alla novella dell’art. 342 c.p.c. e alla codificazione del principio di autosufficienza del ricorso per cassazione) sia con le potenzialità insite nello sviluppo tecnologico che impone di cambiare metodo e quindi sostituire alla riproduzione in digitale della forma tradizionale l’adozione di un nuovo e interattivo modello di interazione.
The code of civil procedure does not establish a binding legal principle of clarity and concision in written pleadings. Nevertheless, the duties of clarity and conciseness have a constitutional basis. They are related to the principles of reasonable duration and procedural economy. The research examines the different possible points of view that, whit regard to the principles of clarity and simplicity, the judge and the lawyer might have.
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Scordari, Alessandra <1980&gt. "Differenziamento macrofagico: gli effetti dei polimeri sintetici." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/698/1/Tesi_Scordari_Alessandra.pdf.

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Abstract:
Research for new biocompatible and easily implantable materials continuously proposes new molecules and new substances with biological, chemical and physical characteristics, that are more and more adapted to aesthetic and reconstructive surgery and to the development of biomedical devices such as cardiovascular prostheses. Two classes of polymeric biomaterials seem to meet better these requirements: “hydrogels” , which includes polyalkylimide (PAI) and polyvinylalcohol (PVA) and “elastomers”, which includes polyurethanes (PUs). The first ones in the last decade have had a great application for soft tissue augmentation, due to their similarity to this tissue for their high water content, elasticity and oxygen permeability (Dini et al., 2005). The second ones, on the contrary, are widely used in cardiovascular applications (catheters, vascular grafts, ventricular assist devices, total artificial hearts) due to their good mechanical properties and hemocompatibility (Zdrahala R.J. and Zdrahala I.J., 1999). In the biocompatibility evaluation of these synthetic polymers, that is important for its potential use in clinical applications, a fundamental aspect is the knowledge of the polymers cytotoxicity and the effect of their interaction with cells, in particular with the cell populations involved in the inflammatory responses, i.e. monocyte/macrophages. In consideration of what above said, the aim of this study is the comprehension of the in vitro effect of PAI, PVA and PU on three cell lines that represent three different stages of macrophagic differentiation: U937 pro-monocytes, THP-1 monocytes and RAW 264.7 macrophages. Cytotoxicity was evaluated by measuring the rate of viability with MTT, Neutral Red and morphological analysis at light microscope in time-course dependent experiments. The influence of these polymers on monocyte/macrophage activation in terms of cells adhesion, monocyte differentiation in macrophages, antigens distribution, aspecific phagocytosis, fluid-phase endocitosis, pro-inflammatory cytokine (TNF-α, IL-1β, IL-6) and nitric oxide (NO) release was evaluated. In conclusion, our studies have indicated that the three different polymeric biomaterials are highly biocompatible, since they scarcely affected viability of U937, THP-1 and RAW 264.7 cells. Moreover, we have found that even though hydrogels and polyurethane influences monocyte/macrophage differentiation (depending on the particular type of cell and polymer), they are immunocompatible since they not induced significantly high cytokine release. For these reasons their clinical applications are strongly encouraged.
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Scordari, Alessandra <1980&gt. "Differenziamento macrofagico: gli effetti dei polimeri sintetici." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/698/.

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Abstract:
Research for new biocompatible and easily implantable materials continuously proposes new molecules and new substances with biological, chemical and physical characteristics, that are more and more adapted to aesthetic and reconstructive surgery and to the development of biomedical devices such as cardiovascular prostheses. Two classes of polymeric biomaterials seem to meet better these requirements: “hydrogels” , which includes polyalkylimide (PAI) and polyvinylalcohol (PVA) and “elastomers”, which includes polyurethanes (PUs). The first ones in the last decade have had a great application for soft tissue augmentation, due to their similarity to this tissue for their high water content, elasticity and oxygen permeability (Dini et al., 2005). The second ones, on the contrary, are widely used in cardiovascular applications (catheters, vascular grafts, ventricular assist devices, total artificial hearts) due to their good mechanical properties and hemocompatibility (Zdrahala R.J. and Zdrahala I.J., 1999). In the biocompatibility evaluation of these synthetic polymers, that is important for its potential use in clinical applications, a fundamental aspect is the knowledge of the polymers cytotoxicity and the effect of their interaction with cells, in particular with the cell populations involved in the inflammatory responses, i.e. monocyte/macrophages. In consideration of what above said, the aim of this study is the comprehension of the in vitro effect of PAI, PVA and PU on three cell lines that represent three different stages of macrophagic differentiation: U937 pro-monocytes, THP-1 monocytes and RAW 264.7 macrophages. Cytotoxicity was evaluated by measuring the rate of viability with MTT, Neutral Red and morphological analysis at light microscope in time-course dependent experiments. The influence of these polymers on monocyte/macrophage activation in terms of cells adhesion, monocyte differentiation in macrophages, antigens distribution, aspecific phagocytosis, fluid-phase endocitosis, pro-inflammatory cytokine (TNF-α, IL-1β, IL-6) and nitric oxide (NO) release was evaluated. In conclusion, our studies have indicated that the three different polymeric biomaterials are highly biocompatible, since they scarcely affected viability of U937, THP-1 and RAW 264.7 cells. Moreover, we have found that even though hydrogels and polyurethane influences monocyte/macrophage differentiation (depending on the particular type of cell and polymer), they are immunocompatible since they not induced significantly high cytokine release. For these reasons their clinical applications are strongly encouraged.
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MORELLI, STEFANO. "Gli Hedge Fund sintetici: un’analisi del mercato." Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2010. http://hdl.handle.net/2108/1319.

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Abstract:
La tesi vuole analizzare le caratteristiche degli hedge funds sintetici, sottolineandone le similitudini e le differenze rispetto a soluzioni tradizionali quali fondi comuni e, soprattutto, hedge fund. Dopo un’analisi della letteratura volta a confrontare le diverse soluzioni di investimento, ci si soffermerà su un’analisi delle performance di mercato, arrivando ad analizzare le problematiche di gestione che caratterizzano gli hedge funds sintetici.
This work wants to analyze the features of hedge funds “clones” and in particular the differences and the similarities with traditional investment solutions, as mutual funds and hedge funds above all. After a literature’s review aimed at the comparison of the different investment solutions, this work will focus on the market performance of hedge funds clones and will analyze the typical problems of these instruments.
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Bonucchi, Nicola. "Caratterizzazione flessionale del rinforzo di pavimentazioni bituminose con interstrati sintetici." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.

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Abstract:
Uno degli aspetti fondamentali della circolazione stradale è rappresentato dalla conservazione della qualità, in termini di comfort e sicurezza trasmessa all’utente, della sovrastruttura stradale. L’obiettivo della manutenzione stradale è di garantire un livello soddisfacente delle caratteristiche funzionali lungo tutto l’arco della vita utile dell’infrastruttura. Le ridotte disponibilità economiche di enti ed amministrazioni pubbliche, spingono i ricercatori ed i tecnici del settore ad individuare soluzioni tecniche e progettuali, in grado di coniugare economicità e durabilità degli interventi. Negli ultimi decenni, si è cercato di studiare l’effetto prodotto dall’eventuale inserimento di un interstrato di rinforzo all’interno della sovrastruttura. Lo studio, sviluppato e descritto nel presente documento, ha l’obiettivo di migliorare la comprensione dell’effettivo contributo che i materiali di rinforzo possono produrre all’interno degli strati legati di una pavimentazione flessibile. Gli obiettivi dell’indagine sperimentale, descritta nel presente documento, possono essere sintetizzati in tre punti fondamentali: - caratterizzazione flessionale di pavimentazioni bituminose con interstrati sintetici, in particolare lo scopo dell’indagine verte a quantificare il miglioramento del comportamento meccanico della pavimentazione dotata di rinforzo; - analisi del comportamento a fessurazione della pavimentazione, rinforzata e non, con particolare attenzione nei confronti del reflective cracking; - valutazione del collegamento tra i due strati bituminosi in presenza di interstrato sintetico. Per raggiungere tali obiettivi sono state eseguite due serie di prove di flessione su 3 punti (3PB) e prove di taglio Leutner.
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Palmieri, Luca. "Generazione di dati sintetici per serie storiche: il framework TimeGAN." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022.

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Abstract:
La grande quantità d’informazioni prodotta quotidianamente può non essere sufficiente ad addestrare efficacemente le reti neurali. A volte, inoltre, i dati che si utilizzano devono essere resi anonimi per rispettare le leggi e le normative in merito alla protezione della privacy e dei dati personali. In questo contesto si inseriscono i dati sintetici, informazioni prodotte da un algoritmo di machine learning di tipo generativo in grado di avere le stesse caratteristiche e la stessa distribuzione dei dati originali, rendendoli indistinguibili da quelli reali. Le serie storiche, a causa delle complesse dinamiche e relazioni temporali, non riescono però a essere generate correttamente da algoritmi come le Generative Adversarial Networks o i Variational AutoEncoders: TimeGAN si pone l’obiettivo di produrre dati sintetici realistici di serie temporali. In questa tesi verrà analizzato e testato il suo funzionamento, con l’obiettivo di verificarne la generazione d’informazioni, analizzandone i vantaggi e gli svantaggi.
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Savini, Ivan. "Analisi delle tecnologie di produzione e delle applicazioni dei combustibili sintetici." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
Il lavoro svolto verte su una panoramica di vari combustibili alternativi rispetto ai tradizionali combustibili fossili. Ad una parte introduttiva, che mostra la nascita dell'economia basata sui combustibili fossili, segue una sezione incentrata su presentazione e breve descrizione dei principali combustibili alternativi, sia biocombustibili che combustibili sintetici. Successivamente vengono illustrati alcuni processi produttivi per la realizzazione di combustibili sintetici, a cui fa seguito un'ultima parte, incentrata sulle effettive emissioni di CO2 durante tutto l'arco di vita dei combustibili, onde verificare l'effettivo beneficio in termini di impatto ambientale per quanto concerne l'utilizzo di combustibili alternativi.
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Minuzzo, Irene <1986&gt. "Nanoemulsioni di oli naturali e sintetici modificati per applicazioni nell'industria conciaria." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2732.

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Abstract:
Attualmente, la pelle animale viene utilizzata in una vasta gamma di prodotti ed accessori: capi di abbigliamento, pelletteria di vario tipo, calzature, articoli di arredo, inserti per gli abitacoli delle automobili di lusso. Per poter essere utilizzata, la pelle subisce un trattamento, noto come concia, che la trasforma in un materiale lavorabile e duraturo. Nelle fasi terminali del processo e' necessaria una fase di ingrasso, volta al conferimento della morbidezza al tatto, tipica della pelle, ma anche dell'idrofobicità necessaria a mantenere intatte nel tempo le caratteristiche del prodotto. Gli ingrassi maggiormente utilizzati sono di origine animale, vegetale o sintetica, quasi sempre provenienti da fonti non rinnovabili: ne consegue non solo uno svantaggio economico, soprattutto per gli oli di provenienza petrolifera che subiscono la forte concorrenza da parte dei carburanti, ma soprattutto un impatto ecologico sul medio e lungo periodo dovuto al consumo delle risorse naturali, con un incompleto od assente ricambio. Inoltre, la resa del trattamento di ingrasso è relativamente bassa, dovendo ricorrere ad un recupero -oneroso- del prodotto al termine del processo, se non al suo completo scarto con conseguente inquinamento. L’attività di ricerca oggetto di questa tesi ha riguardato lo studio di un nuovo sistema di ingrasso sostenibile sia dal punto di vista ambientale sia economico, utilizzando nano‐emulsioni a base di oli vegetali o sintetici, da utilizzare nell’ingrasso delle pelli. I principali obiettivi che il progetto si è proposto di raggiungere erano due: innanzitutto la completa sostituzione di materie prime non rinnovabili con materie prime di origine vegetale, in un’ottica di riduzione dell’impatto ambientale e dei costi; in secondo luogo, la riduzione del quantitativo di ingrasso da utilizzare per chilogrammo di pellame, grazie a una lubrificazione più efficace ottenibile con delle emulsioni più fini. Il lavoro è stato perciò sviluppato principalmente in due fasi: un preliminare studio sulla modifica in laboratorio degli oli vegetali, è stato seguito dalla produzione di nanoemulsioni olio-in-acqua tramite l'utilizzo di un sistema a base di ultrasuoni.
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FABBRI, MATTEO. "Sfruttare i Dati Sintetici per Migliorare la Comprensione del Comportamento Umano." Doctoral thesis, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, 2021. http://hdl.handle.net/11380/1239978.

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Abstract:
Le più recenti tecniche di Deep Learning richiedono enormi quantità di dati di addestramento per ottenere prestazioni simili a quelle umane. Soprattutto in Computer Vision, i Dataset sono costosi da creare in quanto richiedono uno sforzo manuale considerevole che non può essere automatizzato. Infatti, l'annotazione manuale è spesso soggetta ad errori, è incoerente per task soggettivi (ad es. age classification) e non è applicabile ad ogni tipo di dato (ad es. video ad elevato frame rate). Per alcuni task, come la pose estimation e il tracking, un'alternativa all'annotazione manuale implica l'utilizzo di sensori indossabili. Tuttavia, questo approccio non è praticabile in alcune circostanze (ad es. in scenari affollati), poiché la necessità di indossare tali sensori limita la sua applicazione ad ambienti controllati. Per superare questi limiti, abbiamo raccolto una serie di dati sintetici sfruttando un videogioco fotorealistico. Grazie all'utilizzo di un simulatore virtuale, le annotazioni sono prive di errori e sempre coerenti dato che non sono coinvolte operazioni manuali. Inoltre, i nostri dati sono adatti per applicazioni in-the-wild in quanto contengono un'elevata varietà di scenari e persone in ambienti non controllati. Tali dati sono conformi alle normative sulla privacy, in quanto nessun essere umano è stato coinvolto nell'acquisizione dei video. Sfruttando questi nuovi dati, sono stati condotti studi approfonditi su una serie di task. In particolare, per la pose estimation 2D e il tracking, abbiamo sviluppato un'architettura Deep che estrae congiuntamente i giunti delle persone e le associa su brevi intervalli temporali. Il nostro modello è in grado di ragionare esplicitamente riguardo a parti del corpo occluse, proponendo soluzioni plausibili di giunti non visibili. Per la pose estimation 3D, invece, abbiamo scelto di utilizzare heatmap volumetriche ad alta risoluzione per modellare le posizioni dei giunti, ideando un metodo di compressione semplice ed efficace per ridurre drasticamente le dimensioni di questa rappresentazione. Per l'attribute classification, abbiamo proposto una soluzione ad un problema comune nell'ambito della videosorveglianza, ovvero l'occlusione delle persone, progettando una rete neurale in grado di generare porzioni di persone occluse con un aspetto plausibile. Da un punto di vista pratico, abbiamo progettato un sistema di edge-AI in grado di valutare in tempo reale il rischio di contagio COVID-19 di un'area monitorata analizzando flussi video. Poiché i dati sintetici potrebbero essere suscettibili al domain-shift, abbiamo approfondito le tecniche di image-translation per head pose estimation, attribute recognition e face landmark localization.
Most recent Deep Learning techniques require large volumes of training data in order to achieve human-like performance. Especially in Computer Vision, datasets are expensive to create because they usually require a considerable manual effort that can not be automated. Indeed, manual annotation is error-prone, inconsistent for subjective tasks (e.g. age classification), and not applicable to particular data (e.g. high frame-rate videos). For some tasks, like pose estimation and tracking, an alternative to manual annotation implies the use of wearable sensors. However, this approach is not feasible under some circumstances (e.g. in crowded scenarios) since the need to wear sensors limits its application to controlled environments. To overcome all the aforementioned limitations, we collected a set of synthetic datasets exploiting a photorealistic videogame. By relying on a virtual simulator, the annotations are error-free and always consistent as there is no manual annotation involved. Moreover, our data is suitable for in-the-wild applications as it contains multiple scenarios and a high variety of people appearances. In addition, our datasets are privacy compliant as no real human was involved in the data acquisition. Leveraging this newly collected data, extensive studies have been conducted on a plethora of tasks. In particular, for 2D pose estimation and tracking, we propose a deep network architecture that jointly extracts people body parts and associates them across short temporal spans. Our model explicitly deals with occluded body parts, by hallucinating plausible solutions of not visible joints. For 3D pose estimation, we propose to use high-resolution volumetric heatmaps to model joint locations, devising a simple and effective compression method to drastically reduce the size of this representation. For attribute classification, we overcome a common problem in surveillance, namely people occlusion, by designing a network capable of hallucinating occluded people with a plausible aspect. From a more practical point of view, we design an edge-AI system capable of evaluating in real-time the COVID-19 contagion risk of a monitored area by analyzing video streams. As synthetic data might suffer domain-shift related problems, we further investigate image translation techniques for the tasks of head pose estimation, attribute recognition and face landmark localization.
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Sancisi, Giada. "Integrazione di elementi sintetici in scene reali mediante Photoshop 3d e Maya." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/6661/.

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Abstract:
Lo scopo di questa tesi è dimostrare che è possibile integrare elementi sintetici in scene reali, producendo rendering realistici, avvalendosi di software come Autodesk Maya e Adobe Photoshop. Il progetto, infatti, consiste nella realizzazione di cinque immagini ottenute assemblando in fotografie reali, oggetti 3D, generati usando il software di modellazione Maya, con l’obiettivo di produrre immagini finali altamente fotorealistiche, per cui l’osservatore non riesce a distinguere se l’immagine è reale o sintetica.
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Books on the topic "Sinteticità"

1

Imbrighi, Giampaolo. Trasparenze, vetro e materiali sintetici. Roma: Nuova Italia scientifica, 1993.

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2

Spazi sintetici: Verso una sociologia dei mondi digitali. Napoli: Liguori, 2011.

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3

Caldieri, Selene. Spazi sintetici: Verso una sociologia dei mondi digitali. Napoli: Liguori, 2011.

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Angela, Tecca, Vitale Nunzio, and Museo principe Diego Aragona Pignatelli Cortes., eds. In plastica: [forme e colori dei materiali sintetici : Napoli, Museo Pignatelli 8 giugno-16 settembre 1990]. [Napoli]: Electa Napoli, 1990.

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5

Oriente, Fenice. Progetto Seprius Sintetici & Organici. lulu.com, 2016.

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6

Tagliarini, Deborah. Incubi Sintetici, Deliri Artificiali. Lulu Press, Inc., 2013.

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7

Oriente, Fenice. Progetto Seprius - Sintetici & Organici. Lulu Press, Inc., 2016.

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Lupoi, Michele Angelo. Tra flessibilità e semplificazione. Bononia University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.30682/sg294.

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Abstract:
La disciplina del processo civile italiano è stata a lungo caratterizzata da una rigidità degli schemi procedimentali, in particolare nell’ambito del rito ordinario di cognizione. Nel contesto internazionale, peraltro, da anni le riforme in materia di giustizia civile tendono a valorizzare i principi di flessibilità, proporzionalità e collaborazione, nell’ottica di adattare le regole procedimentali alle caratteristiche del caso concreto, nell’ambito di un dialogo tra giudice e parti sulla gestione manageriale del processo. Proprio partendo dall’analisi comparata della situazione in alcuni ordinamenti stranieri, dunque, il presente volume cerca di fare il punto su come l’ordinamento italiano abbia recepito le indicazioni e le suggestioni del dibattito internazionale in materia, per giungere ad evidenziare come, anche in Italia, negli ultimi anni si siano introdotti istituti volti a “semplificare” l’iter procedimentale, in ragione delle specificità della singola lite, e a dare rilievo, anche nel nostro ordinamento, ai principi di flessibilità e proporzionalità, pur senza attribuire loro esplicito riconoscimento normativo, nel rispetto delle garanzie fondamentali del giusto processo. In quest’ottica, vengono analizzati il calendario del processo, l’attribuzione al giudice di pregnanti prerogative per la soluzione conciliata delle liti, la valorizzazione del principio di chiarezza e sinteticità degli atti processuali e, soprattutto, l’istruttoria semplificata del rito sommario, elevata a modello processuale “alternativo” per tutte le cause di competenza del giudice monocratico del Tribunale. All’esito di questa ricognizione, l’autore conclude che si possa oggi parlare di un embrione di case management “all’italiana”, la cui implementazione richiede però una vera rivoluzione culturale da parte degli operatori pratici.
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Conference papers on the topic "Sinteticità"

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Odobescu, Vasilisa, Svetlana Jalba, Natalia Raileanu, and Vladimir Sleahtici. "Sinteza componenților activi ai feromonilor sexuali sintetici a viermelui merelor (Cydia Pomonella L.) - E8,E10-dodecenol și a moliei strugurilor (Lobesia Botrana S.) - E7,Z9-dodecadienol şi componenții minori a acestora E-8-dodecenol și E-9-dodecenilacetat." In International Scientific Symposium "Plant Protection – Achievements and Prospects". Institute of Genetics, Physiology and Plant Protection, Republic of Moldova, 2020. http://dx.doi.org/10.53040/9789975347204.22.

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Abstract:
The aim of our study was the synthesis of the active components of the apple worm, Cydia pomonella L. - E8, E10-dodecenol and the grape moth, Lobesia botrana S. - E7, Z9-dodecadienol and their minor components E-8-dodecenol and E-9 -dodecenyl acetate. Different amounts of components were impregnated in each rubber dispenser. Pheromone traps was given to be tested in field monitoring trials to determine the most effective optimal pheromone blend ratio in the geographical and climatic conditions of the Republic of Moldova.
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