Academic literature on the topic 'Sindacale'

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Journal articles on the topic "Sindacale"

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Lambertucci, Pietro. "Contratto collettivo, rappresentanza e rappresentativitŕ sindacale: spunti per il dibattito." GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no. 124 (March 2010): 551–606. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2009-124001.

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Abstract:
Il saggio, nel ripercorrere il dibattito sulla rappresentanza sindacale nell'impiego privato, propone una disaggregazione dell'analisi, in relazione alla necessitŕ di calare i diversi modelli nei contesti nei quali si esprime il potere negoziale del sindacato. Nello specifico, per quanto riguarda la contrattazione collettiva nazionale di categoria, si aderisce alla tesi che ricostruisce la rappresentanza sindacale come rappresentanza associativa, mentre la rappresentanza sindacale nelle singole aziende si caratterizza come rappresentanza istituzionale (viene, in particolare, individuata la disciplina negoziale sulle rappresentanze sindacali unitarie che derivano il loro potere dalla consultazione elettorale di tutti i dipendenti occupati nell'azienda). L'analisi poi della rappresentativitŕ sindacale, con riguardo alla nozione di sindacato comparativamente piů rappresentativo, si confronta, per un verso, con l'art. 39 Cost. e si conclude, per altro verso, con l'osservazione che i contratti collettivi ai quali la legge connette effetti legali richiedono "l'unitŕ contrattuale" del sindacato. Si propone, infine, un intervento legislativo volto a generalizzare l'esperienza delle rappresentanze sindacali aziendali e a poggiare il richiamo alla maggiore rappresentativitŕ comparata su un meccanismo associativo ed elettorale insieme, in relazione alla devoluzione di funzioni demandate dalla legge.
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2

D'Achille, Paolo. "Se è sindacale spetta al sindaco o al sindacato?" XII, 2020/1 (gennaio-marzo) 12, no. 1 (February 25, 2020): 44–45. http://dx.doi.org/10.35948/2532-9006/2020.3235.

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Abstract:
Ci sono pervenute varie domande che chiedono se è corretta l’espressione ordinanza sindacale, che si trova spesso negli atti delle amministrazioni comunali per indicare una disposizione emanata dal sindaco, o se non possa generare confusione, visto che l’aggettivo sindacale è normalmente riferito al sindacato (rappresentante sindacale, contributo sindacale, ecc.).
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Varesi, Pier Antonio. "Pluralismo e rappresentatività sindacale cinquant'anni dopo lo Statuto dei lavoratori. Proposte per una legislazione mirata di sostegno al sistema di relazioni sindacali." GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no. 171 (December 2021): 459–98. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2021-171004.

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Abstract:
L'articolo affronta, a cinquant'anni dallo Statuto dei lavoratori ed alla luce del principio costi-tuzionale di libertà sindacale, le principali questioni in tema di rappresentatività sindacale che da tempo si pongono agli attori del sistema italiano di relazioni sindacali ed alle forze politiche. L'Autore dimostra come tali problemi nella fase più recente siano stati resi più acuti dal para-dosso generato, per un verso, dal costante ampliamento dell'area di diritti, tutele e poteri che lo Stato ha progressivamente posto in capo ai soggetti sindacali qualificati come «rappresentativi» e, per altro verso, dal contemporaneo indebolimento dei concetti e dei criteri selettivi applicati. Inoltre, tenendo in debita considerazione l'importante esperienza acquisita dalle riforme riguar-danti le relazioni sindacali nel pubblico impiego, è sottoposto a verifica lo stato di avanzamento del processo di implementazione del sistema di misurazione e di certificazione della «rappre-sentatività sindacale» previsto dagli accordi interconfederali per il settore privato stipulati nello scorso decennio. Nella parte conclusiva, l'Autore avanza alcune proposte di riordino della le-gislazione in materia.
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Bellocchi, Paola. "Rappresentanza e diritti sindacali in azienda." GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no. 132 (November 2011): 543–88. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2011-132002.

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Abstract:
Il saggio ricostruisce il significato dell'art. 19 dello Statuto dei lavoratori nell'esperienza applicativa del sistema di relazioni sindacali. La chiave di lettura proposta č che obiettivo della legislazione di sostegno fosse quello di promuovere la contrattazione collettiva di diritto comune senza regolarla, agevolando il riconoscimento dei diritti sindacali nei contratti collettivi come contenuti della parte obbligatoria di essi per innervare un sistema di fisiologiche relazioni sindacali nell'impresa. Rispetto a questo modello di legislazione, gli svolgimenti interpretativi intervenuti dopo il referendum abrogativo del 1995 ne hanno reso l'applicazione contraria alla sua stessa logica. Ma soprattutto, al cospetto di accordi separati e di dissensi tra sindacati sui rinnovi contrattuali - di cui la piů preoccupante manifestazione si č avuta negli accordi Fiat - l'assenza di regole condivise sulla contrattazione ha evidenziato notevoli criticitŕ ed incongruenze sulle scelte di governo delle relazioni sindacali in azienda, di cui l'A. auspica una risposta da parte degli attori del sistema all'insegna della ritrovata unitŕ sindacale.
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Ansel, Dario. "Nazionalismo politico e nazionalismo sindacale nei Paesi Baschi, 1911-1936." ITALIA CONTEMPORANEA, no. 264 (March 2012): 466–79. http://dx.doi.org/10.3280/ic2011-264008.

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Abstract:
Il saggio prende in esame il complesso rapporto fra il Partido nacionalista vasco (Pnv) e l'organizzazione sindacale di riferimento del movimento nazionalista in Euskadi, Solidaridad de obreros vascos (Sov), dal 1933 Solidaridad de trabajadores vascos (Stv). Sulla base dell'esame di fonti a stampa e fonti archivistiche, l'autore pone una serie di interrogativi volti a indagare la reale natura delle relazioni fra nazionalismo politico e nazionalismo sindacale dal 1911, anno della fondazione di Sov, sino allo scoppio della guerra civile, nel 1936. La tesi di fondo č che, nonostante la stretta dipendenza che caratterizzň la relazione partito-sindacato durante gli anni dieci, a partire dai primi anni venti e in particolare durante la Seconda Repubblica (1931- 1936), l'organizzazione operaia nazionalista si affrancň progressivamente dalla tradizionale tutela esercitata dal Pnv. Nel corso degli anni trenta, Sov-Stv si trasformň in un moderno sindacato di massa e fu interessata da un intenso processo di radicalizzazione classista che contribuě alla definizione di un'identitŕ sindacale e politica autonoma.
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Concetta Ambra, Maria, and Marta D’Onofrio. "Il sindacalismo italiano alla prova di Amazon: tra vecchie strategie e rinnovamento organizzativo." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 158 (November 2020): 225–42. http://dx.doi.org/10.3280/sl2020-158011.

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Abstract:
L'articolo riesamina il quadro teorico sul processo di rinnovamento sindacale, alla luce delle strategie adottate dal principale sindacato italiano (Cgil) in Amazon, dopo l'apertura dei suoi primi stabilimenti logistici in Italia. Da una parte il sindacato deve riuscire ad insediarsi in un luogo di lavoro in cui non era già presente, costruendo un rapporto di fiducia con i lavoratori. Dall'altra deve confrontarsi con un management riluttante nel riconoscere il ruolo e la funzione di mediazione delle organizzazioni di rappresentanza. Il processo di rinnovamento viene distinto analiticamente in tre fasi: l'insediamento, l'istituzionalizzazione e l'apprendimento organizzativo. Nell'analisi diviene cruciale comprendere il modo in cui il sindacato definisce e persegue le proprie strategie, non solo combinando vecchi repertori di azione con elementi innovativi, ma anche avviando una revisione dei propri strumenti organizzativi. In conclusione, il rinnovamento sindacale è interpretato come un processo influenzato sia dall'esito delle relazioni che il sindacato riesce ad instaurare con i lavoratori che rappresenta e con la controparte datoriale, sia dalla capacità di avviare un ripensamento organizzativo interno.
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Thiel, Marcel. "La psicologia critica come strumento per la ricerca sul sindacato e per l'azione sindacale: una proposta." ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE, no. 2 (October 2021): 122–44. http://dx.doi.org/10.3280/es2021-002009.

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Abstract:
La necessità urgente di dare nuovo impulso alle organizzazioni sindacali può ricevere impulso e nuovo orientamento dai progressi della Scienza e appare chiaro che tra queste la psicologia potrebbe essere di grande utilità, in quanto orientata ad analizzare le esperienze e i comportamenti dei soggetti. Se da un lato, tuttavia, è vero che attraverso la psicologia tradizionale e i metodi quantitativi più noti si ottengono di fatto informazioni limitate, dall'altro però questo articolo mira a rendere conto delle metodologie della Psicologia Critica (Kritische Psychologie) come un'alternativa utile e per esplorare le ragioni per cui i lavoratori e le lavoratrici tendono oggi a (non) organizzarsi e a (non) impegnarsi nel sindacato. Per evidenziare la particolarità di una ricerca critico-psicologica in ambito sindacale, essa viene confrontata con la ricerca puramente quantitativa-psicologica e sociologica tradizionale nello stesso ambito. In questo scenario, il presente articolo presenta alcuni concetti centrali, implicazioni metodologiche e alcuni studi tematicamente rilevanti nel campo della Psicologia Critica. Il tentativo è quello di mostrare che questo nuovo approccio può essere adatto alle aspirazioni delle organizzazioni sindacali di contribuire all'emancipazione sociale delle classi lavoratrici.
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Cannella, Giovanni, and Sergio Mattone. "Alla ricerca di nuove regole per la rappresentanza sindacale." QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 1 (April 2011): 20–36. http://dx.doi.org/10.3280/qg2011-001003.

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Abstract:
1. Le relazioni industriali prima di Mirafiori e Pomigliano / 2. Gli accordi Fiat e l'implosione del sistema sindacale / 3. Le linee fondamentali di un nuovo sistema di relazioni sindacali / 4. Nuove regole per la rappresentanza: l'ostacolo dell'art. 39 Costituzione / 5. Le proposte di legge ordinaria sulla rappresentanza / 6. Rappresentativitŕ e contrattazione / 7. Osservazioni conclusive.
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Pacella, Gemma. "Nuove forme di conflitto sindacale. L'esempio dei rider." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 164 (December 2022): 108–21. http://dx.doi.org/10.3280/sl2022-164006.

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Abstract:
Il saggio propone un'analisi sui sindacati nell'ordinamento italiano, al fine di dimo-strare l'infondatezza dell'indifferenza dell'attuale ecosistema digitale nei confronti del ruolo del sindacato tradizionale e delle sue pratiche. L'autrice considera il caso dei sindacati del lavoro su piattaforma digitale come un efficace esempio di con-flitto collettivo, che ci ha mostrato forme di azione anche inedite e che fornisce la prova che, contrariamente alle molte critiche, il sindacato e la sua azione non sono collassati. Infine, l'autrice critica il nuovo modello partecipativo del sindacato nell'impresa e propone di recuperare il ruolo essenziale del conflitto collettivo.
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Bavaro, Vincenzo. "Le relazioni sindacali dei metalmeccanici e la giurisprudenza del 2011: note di metodo." QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 5 (December 2011): 67–84. http://dx.doi.org/10.3280/qg2011-005006.

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Abstract:
1. Premessa sulle relazioni sindacali metalmeccaniche fra accordi separati e unitŕ sindacale / 2. Questioni di metodo sull'interazione tra logica formale del diritto e logica sociale delle relazioni industriali / 3. Sull'efficacia dei contratti collettivi dei metalmeccanici () / 4. Sulla condotta antisindacale delle imprese metalmeccaniche / 5. Sulla forma e la logica dello sciopero / 6. Conclusione sulla logica del diritto e sulla forma delle relazioni industriali
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Dissertations / Theses on the topic "Sindacale"

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Banchelli, Claudia. "L'informazione sindacale nei quotidiani italiani." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/20613/.

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Abstract:
La tesi è un’indagine sulla presenza nei quotidiani italiani dell’informazione sindacale. Il corpus giornalistico analizzato è composto dagli articoli che citano il sindacato pubblicati sul Corriere della Sera, La Repubblica ed Il Sole 24 Ore nel periodo dal 21 novembre 2019 al 21 dicembre 2019. Il primo capitolo descrive brevemente l’ascesa e il declino del movimento sindacale italiano negli ultimi decenni e le caratteristiche del linguaggio sindacale degli anni ottanta, anni in cui è stato coniato il termine “sindacalese”. Il secondo capitolo si occupa dell’informazione ai tempi del web, in particolare del concetto di notiziabilità di una notizia e del percorso che compie la notizia prima di arrivare alla pubblicazione in una testata giornalistica. Il terzo capitolo descrive i criteri con i quali è stato creato il piccolo corpus di riferimento, la presenza dell’informazione sindacale nelle tre testate prescelte e il confronto e l’analisi delle diverse testate. L’analisi riguarda inoltre la riconoscibilità del linguaggio sindacale all’interno dell’informazione giornalistica. In conclusione, si sono esposti i risultati di questa analisi, osservando le analogie e le differenze nel modo in cui le tre testate scelte trattano l’informazione sindacale.
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Pedersoli, E. "IL COLLEGIO SINDACALE NELLE BANCHE." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2014. http://hdl.handle.net/2434/233144.

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Abstract:
This thesis is aimed at outlining the role of the Board of the Statutory Auditors (the so called “Collegio Sindacale”) in the Italian banks. Specifically, the statutory auditors perform a control that has conventionally been considered to be ex-post and periodic, normally a spot check, for the purpose of informing the shareholders of illegal acts, misconduct, or negligence by the directors. Instead, the monitoring of the Board of Statutory Auditors in the banks seems to assume different connotations in relation to the control assigned to it in "ordinary" companies, as it can be classified as a sort of supervisor of the overall system of internal controls: such monitoring can be implemented not so much subsequently and in a context of sanctions in relation to management irregularities, but more in a preventive context of continuous cooperation with the directors in the correction of organizational structures. Moreover, the goal of the last chapter of the thesis is to analyze if the Board of Statutory Auditors can perform an “ex-ante” control also in the ordinary companies, taking into account the need of protection of the minority shareholders, the creditors and the stakeholders.
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D'IPPOLITO, EDOARDO. "IL COLLEGIO SINDACALE NELLE SOCIETA' BANCARIE." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2016. http://hdl.handle.net/10280/11452.

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Abstract:
La tesi ha ad oggetto lo studio della funzione di controllo del collegio sindacale nelle società bancarie. L’evoluzione del sistema dei controlli interni, quale processo che ricomprende le funzioni di compliance, risk management e internal audit, ha una notevole influenza sul ruolo svolto dal collegio sindacale delle banche, anche a seguito delle recenti Disposizioni di Vigilanza di Banca d’Italia, che hanno recepito istanze internazionali volte ad incrementare il ruolo del sistema dei controlli interni. La tesi affronta, inoltre, punti cruciali del tema, quali la natura del controllo del collegio sindacale e il rapporto “funzionale” esistente tra il collegio sindacale e Banca d’Italia.
The aim of the paper is the study of the control function of the “collegio sindacale” (the auditor board typical of the Italian corporate governance model) in banks. The evolution of the internal control system, as a process that includes compliance, risk management and internal audit, has an important influence on the role played by the collegio sindacale in banks, also because of the recently issued Disposizioni di Vigilanza issued by Bank of Italy. The Disposizioni have got from the international regulations the incremental importance of the internal control system. Furthermore, the dissertation deals with some crucial points on the subject, like the nature of collegio sindacale’s control function and the functions relationship between the collegio and the Bank of Italy.
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D'IPPOLITO, EDOARDO. "IL COLLEGIO SINDACALE NELLE SOCIETA' BANCARIE." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2016. http://hdl.handle.net/10280/11452.

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Abstract:
La tesi ha ad oggetto lo studio della funzione di controllo del collegio sindacale nelle società bancarie. L’evoluzione del sistema dei controlli interni, quale processo che ricomprende le funzioni di compliance, risk management e internal audit, ha una notevole influenza sul ruolo svolto dal collegio sindacale delle banche, anche a seguito delle recenti Disposizioni di Vigilanza di Banca d’Italia, che hanno recepito istanze internazionali volte ad incrementare il ruolo del sistema dei controlli interni. La tesi affronta, inoltre, punti cruciali del tema, quali la natura del controllo del collegio sindacale e il rapporto “funzionale” esistente tra il collegio sindacale e Banca d’Italia.
The aim of the paper is the study of the control function of the “collegio sindacale” (the auditor board typical of the Italian corporate governance model) in banks. The evolution of the internal control system, as a process that includes compliance, risk management and internal audit, has an important influence on the role played by the collegio sindacale in banks, also because of the recently issued Disposizioni di Vigilanza issued by Bank of Italy. The Disposizioni have got from the international regulations the incremental importance of the internal control system. Furthermore, the dissertation deals with some crucial points on the subject, like the nature of collegio sindacale’s control function and the functions relationship between the collegio and the Bank of Italy.
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Todaro, Stefano <1984&gt. "Libertà sindacale, diritto di sciopero e libertà economiche." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4021.

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Abstract:
La tesi ha lo scopo di mettere in evidenza come, a livello comunitario e nazionale, sono regolamentate e contemperate due discipline tradizionalmente contrastanti: le libertà economiche e i diritti dei lavoratori, in particolare la libertà sindacale e il diritto di sciopero
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Cavallo, Nicolo' <1987&gt. "Il sistema sindacale italiano e tedesco a confronto." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4848.

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Abstract:
La tesi paragona i sistemi sindacali e la struttura della contrattazione collettiva tedeschi ed italiani. L’analisi delle due realtà parte da un approfondimento della storia dei due sistemi sindacali. L’excursus storico inizia da metà Ottocento con la loro nascita fino ai giorni nostri, passando per le due guerre mondiali e un periodo storico comune come quello delle dittature. Nello sviluppo dell’argomentazione si cerca sempre di fornire i riferimenti storici essenziali per collocare nel tempo i diversi passaggi, alcuni ovviamente caratteristici della singola realtà nazionale, altri comuni ad entrambi i paesi. Per dare un’idea più precisa ed esaustiva dell’argomento affrontato si passa ad un’esposizione dei soggetti protagonisti del sistema sindacale di entrambe le parti sociali. Passaggio necessario a questo fine è l’esposizione dell’organizzazione interna dei sindacati e delle associazioni datoriali. La descrizione della struttura del sistema di contrattazione cerca di delineare i tratti principali della materia. Si parte dai fondamenti giuridici dei due paesi. Descrivendo poi la struttura della contrattazione cioè dei possibili livelli ai quali questa può avvenire e del suo sviluppo in funzione della complessità sociale che deve regolare e della spinta che in entrambi i paesi si ha verso il decentramento contrattuale. Le materie che vengono regolate dalla contrattazione e la funzione normativa ed obbligatoria che legano le due parti al momento della firma dell’accordo. Infine le struttura della retribuzione, la quale è l’argomento più importante della contrattazione, soprattutto nel definirne l’ammontare, e i tempi per il rinnovo dei contratti collettivi.
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PETTINELLI, ROBERTO. "LA GESTIONE DEL DISSENSO COLLETTIVO. FONDAMENTO E LIMITI DEL PRINCIPIO DI MAGGIORANZA TRA VALORIZZAZIONE DEL DETTATO COSTITUZIONALE E RAFFORZAMENTO DELL'ORDINAMENTO INTERSINDACALE." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2017. http://hdl.handle.net/10280/18749.

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Abstract:
L’opera analizza l’evoluzione dei metodi di gestione del dissenso collettivo e, in particolare, si propone di offrire una ricostruzione sistematica delle basi normative e degli effetti applicativi, attuali e potenziali, del principio di maggioranza nell’ambito delle relazioni sindacali. Ciò soprattutto alla luce del fatto che, nei casi di periodica interruzione dell’unità di azione dei maggiori sindacati confederali, la «rivoluzione maggioritaria», già sperimentata nel pubblico impiego, è spesso indicata, e non a caso accolta dai recenti accordi interconfederali, come la fondamentale soluzione alle conflittualità di sistema. Ma in che rapporto sono democrazia sindacale e regola maggioritaria? Nei quattro capitoli, con approccio storico-ricostruttivo, la risposta viene fornita attraverso lo studio del fondamento e dei limiti del principio di maggioranza sia in ambito associativo sia nell’evoluzione delle relazioni sindacali, con il traguardo di giungere all’analisi delle previsioni del Testo Unico del 10 gennaio 2014 e dell’art. 8 del d.l. 138/2011 (conv. in l. n. 148/2011). Nel capitolo conclusivo, infine, vengono discussi le sfide ed i problemi concreti che la possibile adozione legislativa della regola di maggioranza potrebbe comportare.
The work analyzes the evolution of the management of the trade union’s dissent and, in particular, it aims to offer a systematic reconstruction of the normative and an analysis of the majority principle in the context of labor relations, considering their current and potential effects. This especially because, in cases of periodic interruption of the action of the major trade union federations, the “major revolution” - already been adopted in the public sector – is often referred as the fundamental solution to conflicts; that’s why it is accepted by the recent inter-confederation agreements. But what is the relation between the union democracy and the majority rule? The answer is provided in the four chapters of the work, with the historical and reconstructive approach, through the study of the grounds and the limits of the majority principle both in its associated field and in the evolution of labor relations, with the goal of reaching the analysis of “Testo Unico del 10 gennaio 2014” and art. 8, d.l. 138/2011 (l. n. 148/2011)”. Finally, in the last chapter, we are going to discuss, in case of a trade union law, the challenges and the concrete problems that the possible adoption of the majority rule could provide.
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PETTINELLI, ROBERTO. "LA GESTIONE DEL DISSENSO COLLETTIVO. FONDAMENTO E LIMITI DEL PRINCIPIO DI MAGGIORANZA TRA VALORIZZAZIONE DEL DETTATO COSTITUZIONALE E RAFFORZAMENTO DELL'ORDINAMENTO INTERSINDACALE." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2017. http://hdl.handle.net/10280/18749.

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Abstract:
L’opera analizza l’evoluzione dei metodi di gestione del dissenso collettivo e, in particolare, si propone di offrire una ricostruzione sistematica delle basi normative e degli effetti applicativi, attuali e potenziali, del principio di maggioranza nell’ambito delle relazioni sindacali. Ciò soprattutto alla luce del fatto che, nei casi di periodica interruzione dell’unità di azione dei maggiori sindacati confederali, la «rivoluzione maggioritaria», già sperimentata nel pubblico impiego, è spesso indicata, e non a caso accolta dai recenti accordi interconfederali, come la fondamentale soluzione alle conflittualità di sistema. Ma in che rapporto sono democrazia sindacale e regola maggioritaria? Nei quattro capitoli, con approccio storico-ricostruttivo, la risposta viene fornita attraverso lo studio del fondamento e dei limiti del principio di maggioranza sia in ambito associativo sia nell’evoluzione delle relazioni sindacali, con il traguardo di giungere all’analisi delle previsioni del Testo Unico del 10 gennaio 2014 e dell’art. 8 del d.l. 138/2011 (conv. in l. n. 148/2011). Nel capitolo conclusivo, infine, vengono discussi le sfide ed i problemi concreti che la possibile adozione legislativa della regola di maggioranza potrebbe comportare.
The work analyzes the evolution of the management of the trade union’s dissent and, in particular, it aims to offer a systematic reconstruction of the normative and an analysis of the majority principle in the context of labor relations, considering their current and potential effects. This especially because, in cases of periodic interruption of the action of the major trade union federations, the “major revolution” - already been adopted in the public sector – is often referred as the fundamental solution to conflicts; that’s why it is accepted by the recent inter-confederation agreements. But what is the relation between the union democracy and the majority rule? The answer is provided in the four chapters of the work, with the historical and reconstructive approach, through the study of the grounds and the limits of the majority principle both in its associated field and in the evolution of labor relations, with the goal of reaching the analysis of “Testo Unico del 10 gennaio 2014” and art. 8, d.l. 138/2011 (l. n. 148/2011)”. Finally, in the last chapter, we are going to discuss, in case of a trade union law, the challenges and the concrete problems that the possible adoption of the majority rule could provide.
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Santoro, Simona. "La gestione del conflitto sindacale nelle relazioni industriali nell'Unione Europea." Doctoral thesis, Università degli studi del Molise, 2012. http://hdl.handle.net/11695/66409.

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Abstract:
Object of the search is the analysis of the management of the trade-union conflict in the industrial relations in the European Union, and in particular the absence of the acknowledgment of strike between the legislative matters of competence of the European Community. The study is structured in three chapters. The first one is dedicated to the examination of the fundamental aspects of the system of industrial relations in Europe; in particular they go over again the stages of the evolution of the social dialogue, the main actors and rules, the different kind of organization of the social parts, the forms of participation of the workers let alone the system of the industrial relations in the European Union. The second chapter focuses on the topic of the acknowledgment inside of “communitarian” fundamental of the social rights and of the strike right. In particular, in the middle paragraphs the attention is focused on the right of the workers to resort to collective actions for the defense of own interests, thus like sanctioned in the Paper of the Fundamental Rights of European Community, (proclaimed in Nizza 18 December 2000). Although such important acknowledgment, the regulation of the strike right is not included between the legislative matters of competence of European Community (art. 137.5, del TUE, ora art. 153.5 TFUE). The exclusion can be read like expression of the political will of the Member States to respect the national standards, renouncing to any interference of the communitarian right in a branch in which it is difficult to show normative agreements in reason of the excessive difference of the national disciplines. Such chosen it has, however, determined a great differentiation between the national disciplines, with detail reference to the regulation of strike in the essential public services. The topic of the exclusion has been reproposed and intensified during the last few years as a result of a series of judgment of the Law court, relative to the cases Viking, Laval and, recently, Commission vs Germany. In particular, in the second paragraph are analyzed the Viking and Laval sentences, matched not only by content but also by the temporal proximity, the first of 11 December, the second of December 18 2007. They records a change regarding the precedence phase of indifference, as for the first time, the strike right is recognized like fundamental right of the European Union. The focus is also on the recent ruling by the Strasbourg Court on right to strike, in its judgment of 21 April 2009 Enerij would mark a clear development of the case, as it could be argued that the Court has held that the right to strike, as long as it is exercised to support collective negotiation, it is equally essential to freedom of association and therefore directly recognized and protected by art. 11 of the European Convention on Human Rights. The third chapter, at last, proposes, therefore, to analyze comparatively the legal approaches adopted by the Italian, French, English and German rules, about the discipline of the collective self-defense and the right to strike in essential public services in main countries of European Union, where the different national rules make difficult a compare aimed to the reach of a common framework. In particular, the Italian legislation with a provision for a special Commission of guarantee, represents a unique case in Europe and place Italy in a more advanced position than the member States. Indeed, to this authority, are entrusted assessment tasks and regulatory in relation to essential services, that must guarantee to the citizens the possibility of continuing to enjoy, albeit with some limitations, of their constitutionally protected rights.
Oggetto della ricerca è l’analisi della gestione del conflitto sindacale nelle relazioni industriali nell’Unione europea, e in particolare l’assenza del riconoscimento dello sciopero tra le materie legislative di competenza della Comunità europea. Lo studio è strutturato in tre capitoli. Il primo è dedicato all’esame degli aspetti fondamentali del sistema di relazioni industriali in Europa; in particolare vengono ripercorse le tappe dell’evoluzione del dialogo sociale, i principali attori e regole, le differenti modalità di organizzazione delle parti sociali, le forme di partecipazione dei lavoratori nonché il sistema delle relazioni industriali nell’Unione Europea. Il secondo capitolo è incentrato sul tema del riconoscimento all’interno dei diritti sociali fondamentali “comunitari”, del diritto di sciopero. In particolare, nei paragrafi centrali l’attenzione si incentra, sul diritto dei lavoratori a ricorrere ad azioni collettive per la difesa di propri interessi, così come sancito nella Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea, (proclamata a Nizza il 18 dicembre 2000). Nonostante tale importante riconoscimento, la regolamentazione del diritto di sciopero non rientra tra le materie legislative di competenza della Comunità europea (art. 137.5, del TUE, ora art. 153.5 TFUE). L’esclusione può essere letta come espressione della volontà politica degli Stati membri di rispettare gli standard nazionali, rinunciando a qualsiasi interferenza del diritto comunitario su un terreno nel quale è difficile prospettare armonizzazioni normative, in ragione della eccessiva difformità delle discipline nazionali. Tale scelta ha, tuttavia, determinato una grande differenziazione tra le discipline nazionali, con particolare riferimento alla regolamentazione dello sciopero nei servizi pubblici essenziali. Il tema dell’esclusione si è riproposto e acutizzato negli ultimi anni a seguito di una serie di pronunce della Corte di Giustizia, relative ai casi Viking, Laval e recentemente Commissione vs Germania. In particolare, nel secondo paragrafo sono analizzate le sentenze Viking e Laval, abbinate non solo dal contenuto, ma anche dalla prossimità temporale, la prima dell’11 dicembre, la seconda del 18 dicembre 2007 che registrano un cambiamento rispetto alla precedente fase di indifferenza, in quanto per la prima volta, il diritto di sciopero è riconosciuto come diritto fondamentale dell’Unione europea. L’attenzione è posta anche sulla recentemente pronuncia della Corte di Strasburgo sul diritto di sciopero che con la sentenza Enerij del 21 aprile 2009 marcherebbe una netta evoluzione giurisprudenziale, in quanto si potrebbe sostenere che la Corte abbia ritenuto che il diritto di sciopero, fintantoché è esercitato per sostenere la contrattazione collettiva, è ugualmente essenziale alla libertà sindacale e pertanto direttamente riconosciuto e tutelato dall’art. 11 della Convenzione Europea per i Diritti dell’Uomo. Il terzo capitolo, infine, si propone, pertanto, di analizzare comparativamente le soluzioni legislative adottate dall’ordinamento italiano, francese, inglese e tedesco, riguardo la disciplina dell’azione di autotutela collettiva e del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali nei principali Paesi dell’Unione Europea dove, i differenti ordinamenti nazionali rendono difficile un confronto teso al raggiungimento di una disciplina comune. In particolare, la legislazione italiana con la previsione di una apposita Commissione di garanzia, quale autorità pubblica indipendente, cui sono affidati compiti di verifica e anche di statuizione in relazione alle prestazioni indispensabili da effettuare per garantire ai cittadini la possibilità di continuare a fruire, seppure con delle limitazioni, dei propri diritti costituzionalmente tutelati, rappresenta un caso unico in Europa che pone l’Italia sotto questo profilo in una posizione più avanzata rispetto all’Europa.
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CHIES, ALBERTO. "L'Effettività del Principio di Libertà Sindacale in una Prospettiva Internazionale." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2022. http://hdl.handle.net/11577/3459747.

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Abstract:
Il contributo esamina tutta una serie di strumenti con cui la comunità internazionale cerca di condizionare, de jure o de facto, il rispetto della libertà sindacale all’interno degli ordinamenti nazionali, con riferimento ai paesi in via di sviluppo, ma sempre tenendo presente come l’effettività della libertà sindacale rappresenti una sfida anche per le democrazie liberali. Più specificamente, il contributo si concentra sulla ricognizione degli ostacoli che indeboliscono la capacità dei lavoratori di convertire la propria libertà sindacale in un funzionamento.
The effectiveness of freedom of association from an international perspective
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Books on the topic "Sindacale"

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Uriarte, Oscar Erida. Sindacati in rgime di libertà sindacale. Napoli: Editoriale Scientifica, 1989.

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Montemarano, Armando. I diritti sindacali: L'esercizio nell'impresa dell'attivita sindacale. Roma: Buffetti, 1988.

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3

Galantino, Luisa. Diritto sindacale. Torino: G. Giappichelli, 2006.

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4

Persiani, Mattia. Diritto sindacale. 9th ed. Padova: CEDAM, 2003.

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5

Galantino, Luisa. Diritto sindacale. 5th ed. Torino: G. Giappichelli Editore, 1995.

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6

Persiani, Mattia. Diritto sindacale. Padova: CEDAM, 2005.

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7

Giugni, Gino. Diritto sindacale. Bari: Carocci, 2001.

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8

Adriana, Batistoni, Longobardo Carla, and Di Tosto Donatella, eds. Autorganizzazione sindacale. Roma: Prospettiva, 1997.

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9

Passarelli, Giuseppe Santoro. Diritto sindacale. Roma: GLF editori Laterza, 2007.

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10

Mazzotta, Oronzo. Diritto sindacale. Torino: G. Giappichelli, 2010.

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Book chapters on the topic "Sindacale"

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Tarantini, Elena. "Contratti di lavoro e relazioni sindacali." In Management in radiologia, 119–42. Milano: Springer Milan, 2010. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-1717-7_10.

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Sejr Sartor, Dorthe. "Posted workers in Danimarca tra social dumping, diritti violati e organizzazione sindacale." In Posted workers La condizione dei lavoratori in distacco transnazionale in Europa. Venice: Fondazione Università Ca’ Foscari, 2022. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-515-5/009.

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Abstract:
In the last years a wave of low-cost labour has poured into Danish construction sites caused by the free movement of labour and the enlargement of the EU towards the East putting pressure on wages and working conditions. The essay examines this effect on large public construction projects in Denmark such as the Metro of Copenhagen including the consequences for the working environment as well as the dumping of wages due to lowest bid tenders. Furthermore, it explores the effort of Danish trade unions through organisation aim to create fair and equal conditions for all workers and to safeguard the Danish model which has been under pressure due to the globalisation process.
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Riva, Patrizia, Maurizio Comoli, and Ambra Garelli. "Corporate Governance and ERM for SMEs Viability in Italy." In Risk Management [Working Title]. IntechOpen, 2021. http://dx.doi.org/10.5772/intechopen.96688.

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Abstract:
Family Small and Medium-sized Enterprises (Family SMEs) in Italy have been asked by the new Insolvency and Crisis Code (IC-Code) to establish organizational, management and accounting bodies and tools appropriate to their nature and size. They need to be able to face early warning of company’s crisis and potential loss of going concern and to be able to implement strategies provided by the law to recover viability. The peculiarity of the Italian System is the joint existence of two levels of controls. A “downstream” one carried out by Auditors in charge of the accounting control and an “upstream” one carried out by the Supervisory Board in charge for the surveillance of directors’ behaviour. The board of statutory auditors (Collegio Sindacale), which has been defined as the watchdog distinguishing Italian corporate governance system, plays a fundamental role in reaching the goal. Its supervisory activities are played ex-ante over directors and are set with independence and competence. Auditors, instead, operate when everything has already been decided or even implemented concentrating on the accounting issues. The IC-Code sets up new corporate governance rules for a huge number of Family SMEs requiring the appointment of independent control bodies, Board of Statutory Auditors and Auditors and demanding therefore for more attention to risk monitoring and managing.
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Zoppoli, Lorenzo. "Il sindacato, l’azione collettiva e il nodo della rappresentanza." In Dialoghi con Luigi Mariucci. Venice: Fondazione Università Ca’ Foscari, 2022. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-665-7/003.

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Abstract:
With a trip down memory lane, the author takes us by the hand through Professor Mariucci’s thinking on the issues of collective action and union representation. In particular, in a critical manner, the professor’s increasingly pessimistic thinking, as the years go by, is addressed on the challenge that widespread liberalist economic-political thinking posed and still poses to the representativeness and effectiveness of the protection that unions can still give workers in such an evolved system, where their institutional role is replaced by the legislature, with measures such as the minimum wage. A spreading pessimism, the result perhaps of an unfounded confidence that collective action and union representation could act as a curb on any drift that might tangle with individual rights. The analysis then touches on a transnational aspect, where the multiple voices analyzed all point toward a revitalization of the union’s role, even if the ways in which this necessary reform would be achieved do not appear to be in agreement. It is pointed out that the issue of the union’s crisis and representation is a cyclical, inexhaustible, and omnipresent one, but one that should not be overstated: in fact, the union does what the union must, raising to the occasion when it needs to act for protection and remaining muted when its action is not needed. Today, labor relations appear casual and contingent. Fragmented essentially. Politically irrelevant. What differs from Mariucci’s vision are the eyes with which one looks to the future: if one looks to the future with hope, nothing seems lost.
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Landolfi, Mercedes. "Le criticità del distacco transnazionale e l’intervento del sindacato." In Posted workers La condizione dei lavoratori in distacco transnazionale in Europa. Venice: Fondazione Università Ca’ Foscari, 2022. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-515-5/015.

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Abstract:
The chapter focuses on the intervention of the construction sector unions at the national, European and transnational levels. Based on the analysis of actual cases, for the resolution of which the unions played a central role, this chapter examines the areas and dynamics where the interventions for the protection and defence of Italian and foreign workers victims of fraudulent posting have developed. Thanks to its double role of sending and receiving country, Italy was the country from which investigations and actions went beyond the European borders, to the point of conceiving effective synergistic strategies of international cooperation.
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Scippa, Elena. "Sindacato e politiche per la famiglia: concetti, obiettivi, strumenti. Una comparazione tra Italia e Svezia." In Famiglia, lavoro e istituzioni, 47–61. Ledizioni, 2015. http://dx.doi.org/10.4000/books.ledizioni.2700.

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"Confederazione Generale dell’Industria Italiana—see Confederation of Italian Industry Confederazione Generale Italiana del Lavoro—see Italian General Confederation of Labour Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori—see Confederation of Trade Unions, Italy Congreso de los Diputados." In A Political and Economic Dictionary of Western Europe, 86–87. Routledge, 2013. http://dx.doi.org/10.4324/9780203403419-31.

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