Academic literature on the topic 'Sicurezza macchine'

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Journal articles on the topic "Sicurezza macchine"

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Simoni, Alessandro. "Appunti per una "lettura romaně" del "pacchetto sicurezza"." DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no. 4 (November 2009): 217–30. http://dx.doi.org/10.3280/diri2009-004014.

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Abstract:
1. Neutralitŕ del diritto e recenti policies in tema di "nomadismo"2. La separazione degli spazi tra "popolazione maggioritaria" e "nomadi": radici antizigane delle norme restrittive in tema di concessione della residenza3. La mendicitŕ minorile4. Conclusioni: la persistenza dello stereotipo antizigano nella macchina del diritto
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Di Lascio, Antonio. "Strumenti per l’ottimizzazione della dose nella preparazione e somministrazione dei Radiofarmaci in medicina nucleare." Journal of Advanced Health Care, September 12, 2019. http://dx.doi.org/10.36017/jahc1909-004.

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Abstract:
In medicina nucleare la dose radioattiva incide, non soltanto sul paziente, come avviene nella Radiologia Convenzionale (Rx, TC, etc. ) con l’utilizzo di macchine radiogene, ma anche sull’operatore che la predispone, manipola e la somministra, con ripercussioni e problematiche attinenti alla sicurezza e alla Radioprotezione e in particolare alla contaminazione radioattiva (interna e/o esterna – delle superfici, indumenti, cute e cavità) che hanno imposto una costante attenzione nella ricerca di soluzioni e sistemi per la loro ottimizzazione e razionalizzazione al minimo indispensabile.
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Dissertations / Theses on the topic "Sicurezza macchine"

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Pavlovic, Ana <1981&gt. "Metodologia di validazione dell'affidabilità e della sicurezza dei sistemi e prodotti industriali." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amsdottorato.unibo.it/3494/1/pavlovic_ana_tesi.pdf.

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Abstract:
Il rapido progresso della tecnologia, lo sviluppo di prodotti altamente sofisticati, la forte competizione globale e l’aumento delle aspettative dei clienti hanno messo nuove pressioni sui produttori per garantire la commercializzazione di beni caratterizzati da una qualità sempre crescente. Sono gli stessi clienti che da anni si aspettano di trovare sul mercato prodotti contraddistinti da un livello estremo di affidabilità e sicurezza. Tutti siamo consapevoli della necessità per un prodotto di essere quanto più sicuro ed affidabile possibile; ma, nonostante siano passati oramai 30 anni di studi e ricerche, quando cerchiamo di quantificare ingegneristicamente queste caratteristiche riconducibili genericamente al termine qualità, oppure quando vogliamo provare a calcolare i benefici concreti che l’attenzione a questi fattori quali affidabilità e sicurezza producono su un business, allora le discordanze restano forti. E le discordanze restano evidenti anche quando si tratta di definire quali siano gli “strumenti più idonei” da utilizzare per migliorare l’affidabilità e la sicurezza di un prodotto o processo. Sebbene lo stato dell’arte internazionale proponga un numero significativo di metodologie per il miglioramento della qualità, tutte in continuo perfezionamento, tuttavia molti di questi strumenti della “Total Quality” non sono concretamente applicabili nella maggior parte delle realtà industriale da noi incontrate. La non applicabilità di queste tecniche non riguarda solo la dimensione più limitata delle aziende italiane rispetto a quelle americane e giapponesi dove sono nati e stati sviluppati questi strumenti, oppure alla poca possibilità di effettuare investimenti massicci in R&D, ma è collegata anche alla difficoltà che una azienda italiana avrebbe di sfruttare opportunamente i risultati sui propri territori e propri mercati. Questo lavoro si propone di sviluppare una metodologia semplice e organica per stimare i livelli di affidabilità e di sicurezza raggiunti dai sistemi produttivi e dai prodotti industriali. Si pone inoltre di andare al di là del semplice sviluppo di una metodologia teorica, per quanto rigorosa e completa, ma di applicare in forma integrata alcuni dei suoi strumenti a casi concreti di elevata valenza industriale. Questa metodologia come anche, più in generale, tutti gli strumenti di miglioramento di affidabilità qui presentati, interessano potenzialmente una vasta gamma di campi produttivi, ma si prestano con particolare efficacia in quei settori dove coesistono elevate produzioni e fortissime esigenze qualitative dei prodotti. Di conseguenza, per la validazione ed applicazione ci si è rivolti al settore dell’automotive, che da sempre risulta particolarmente sensibile ai problemi di miglioramento di affidabilità e sicurezza. Questa scelta ha portato a conclusioni la cui validità va al di là di valori puramente tecnici, per toccare aspetti non secondari di “spendibilità” sul mercato dei risultati ed ha investito aziende di primissimo piano sul panorama industriale italiano.
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Pavlovic, Ana <1981&gt. "Metodologia di validazione dell'affidabilità e della sicurezza dei sistemi e prodotti industriali." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amsdottorato.unibo.it/3494/.

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Abstract:
Il rapido progresso della tecnologia, lo sviluppo di prodotti altamente sofisticati, la forte competizione globale e l’aumento delle aspettative dei clienti hanno messo nuove pressioni sui produttori per garantire la commercializzazione di beni caratterizzati da una qualità sempre crescente. Sono gli stessi clienti che da anni si aspettano di trovare sul mercato prodotti contraddistinti da un livello estremo di affidabilità e sicurezza. Tutti siamo consapevoli della necessità per un prodotto di essere quanto più sicuro ed affidabile possibile; ma, nonostante siano passati oramai 30 anni di studi e ricerche, quando cerchiamo di quantificare ingegneristicamente queste caratteristiche riconducibili genericamente al termine qualità, oppure quando vogliamo provare a calcolare i benefici concreti che l’attenzione a questi fattori quali affidabilità e sicurezza producono su un business, allora le discordanze restano forti. E le discordanze restano evidenti anche quando si tratta di definire quali siano gli “strumenti più idonei” da utilizzare per migliorare l’affidabilità e la sicurezza di un prodotto o processo. Sebbene lo stato dell’arte internazionale proponga un numero significativo di metodologie per il miglioramento della qualità, tutte in continuo perfezionamento, tuttavia molti di questi strumenti della “Total Quality” non sono concretamente applicabili nella maggior parte delle realtà industriale da noi incontrate. La non applicabilità di queste tecniche non riguarda solo la dimensione più limitata delle aziende italiane rispetto a quelle americane e giapponesi dove sono nati e stati sviluppati questi strumenti, oppure alla poca possibilità di effettuare investimenti massicci in R&D, ma è collegata anche alla difficoltà che una azienda italiana avrebbe di sfruttare opportunamente i risultati sui propri territori e propri mercati. Questo lavoro si propone di sviluppare una metodologia semplice e organica per stimare i livelli di affidabilità e di sicurezza raggiunti dai sistemi produttivi e dai prodotti industriali. Si pone inoltre di andare al di là del semplice sviluppo di una metodologia teorica, per quanto rigorosa e completa, ma di applicare in forma integrata alcuni dei suoi strumenti a casi concreti di elevata valenza industriale. Questa metodologia come anche, più in generale, tutti gli strumenti di miglioramento di affidabilità qui presentati, interessano potenzialmente una vasta gamma di campi produttivi, ma si prestano con particolare efficacia in quei settori dove coesistono elevate produzioni e fortissime esigenze qualitative dei prodotti. Di conseguenza, per la validazione ed applicazione ci si è rivolti al settore dell’automotive, che da sempre risulta particolarmente sensibile ai problemi di miglioramento di affidabilità e sicurezza. Questa scelta ha portato a conclusioni la cui validità va al di là di valori puramente tecnici, per toccare aspetti non secondari di “spendibilità” sul mercato dei risultati ed ha investito aziende di primissimo piano sul panorama industriale italiano.
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D'Oria, Carmine. "Un metodo di valutazione dell'ergonomia e del comfort delle macchine e dei luoghi di lavoro mediante misura e stima di parametri posturali." Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2013. http://hdl.handle.net/10556/921.

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Abstract:
2010 - 2011
Nel presente lavoro si sono definiti dei parametri antropometrici atti a descrivere i gradi di libertà, gli intervalli di movimento articolare e le posture ammissibili dal corpo umano. Sulla base di tale ricerca bibliografica, per ciascuna articolazione, si è suddiviso il range di movimento (Range of Motion, ROM) in intervalli angolari, ognuno con un significato specifico: · il CROM (Comfort Range of Motion) come dominio di appartenenza della funzione comfort, · il RRP (Range of Rest Position) come intervallo angolare caratteristico delle posizioni di riposo del corpo umano. Nella logica del modello di valutazione sviluppato in questo studio, gli RRP rappresentano l’intervallo angolare caratterizzato dal massimo punteggio di comfort. Le informazioni acquisite in merito ai CROM ed agli RRP, completate da una grossa mole di dati sperimentali ricavati nel corso di molte settimane di test in laboratorio, sono state quindi utilizzate per istruire una rete neurale, generalizzando, così, i risultati ottenuti dalle analisi effettuate in laboratorio. La scelta è stata condizionata dalla necessità di uno strumento che consentisse di svincolarsi dai risultati direttamente acquisiti dal campione di riferimento, ma che si basasse su tali valori per generarne di nuovi in corrispondenza di angoli differenti da quelli rilevati durante la sperimentazione. È stata quindi utilizzata una rete neurale per ogni articolazione e per ogni movimento per stabilire il tipo di correlazione tra i valori angolari ed i punteggi di comfort a disposizione. I livelli di comfort così ricavati sono stati combinati tra loro per esprimere il comfort globale di una postura complessa, vista come combinazione di differenti movimenti elementari. Si è dedicata attenzione in fine al tema dell’ergonomia cognitiva, a completamento dell’analisi effettuata sull’ergonomia posturale, e in maniera da offrire uno strumento di analisi ergonomica completo. L’analisi del fattore di ergonomia cognitiva ha permesso la valutazione di un parametro correttivo da applicare all’indice globale. Il modello di valutazione del comfort così sviluppato rappresenta un’ottima risorsa cui fare riferimento sia in fase di progettazione che di ottimizzazione di interfacce uomo macchina o di ambienti lavorativi. L’accuratezza e la semplicità pratica di tale strumento, in unione con la generalità dei contesti operativi in cui può essere impiegato, lo rendono certamente un valido supporto decisionale. I risultati presentati in questa trattazione sono rivolti agli arti superiori del corpo, ma la metodologia utilizzata può essere applicata anche al tronco e agli arti inferiori. A partire da queste valutazioni potranno essere introdotti opportuni fattori correttivi che consentano di valutare l’effetto dell’azione gravitazionale (basandosi sull’idea del Gravity Assisted Point del metodo LUBA), il supporto arti (poggiatesta, braccioli e superfici di appoggio in generale), l’equilibrio della postura (distribuzione del peso, condizioni dello spazio operativo), la tipologia di presa, la frequenza delle azioni ripetute, il tempo di mantenimento della postura e la fatica muscolare, nell’ottica di sviluppo di uno strumento multi parametrico che snellisca la fase di validazione ergonomica del prodotto, sia in termini di riduzione di costi, che in termini di tempi di ottimizzazione del prodotto. [a cura dell'autore]
X n.s.
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Sartori, Roberto. "PROGETTO E SVILUPPO DI SISTEMI DI CONTROLLO ATTIVI E PASSIVI PER LA SICUREZZA STRADALE DEL MOTOVEICOLO." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2010. http://hdl.handle.net/11577/3426570.

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Abstract:
This thesis describes the results of my PhD studies during which I worked on the development of systems for the motorcycle safety. The main result of this work is the development of a rider assistant system within the SAFERIDER European project which alerts in advance the rider about some risky situations that are about to occur while riding. This thesis exposes the SAFERIDER project and describes the main contributes given to this assistant system. My work started on the MDRG riding simulator in order to make it to become a suitable tool for research. As a result, today this simulator is the state of the art in motorcycle simulation and has the specific capabilities to simulate digital control systems active on the vehicle and to perform hardware-in-the-loop tests on can-bus interfaced devices. Thanks to this characteristic, this simulator has been chosen as one of the few virtual demonstrators for the safety systems developed in the SAFERIDER project and it has been also involved in the 2BESAFE project as a tool to study the rider’s behavior. This thesis exposes the simulator’s architecture and the most relevant technical solutions implemented inside its software. Two digital control systems that are implemented in the simulator are then presented: an ABS and a traction control logic. A minor research topic was the development of a Virtual Rider for numerical analysis of the vehicle dynamics. This control architecture is presented and it is developed to ride the multibody vehicle model along an assigned trajectory with an arbitrary speed profile in a time-domain simulation.
Questa tesi riassume i risultati del periodo di dottorato durante il quale mi sono occupato dello studio e dello sviluppo di sistemi di assistenza alla guida orientati alla sicurezza per il motoveicolo. Il risultato principale di questo lavoro è rappresentato dallo sviluppo di un sistema di assistenza alla guida contestuale al progetto europeo SAFERIDER che implementa delle funzionalità avanzate per avvertire preventivamente il pilota nel caso si presentino delle condizioni di pericolo durante la guida. La tesi espone le generalità di questo progetto ed entra nel merito dei contributi dati allo sviluppo di questo sistema di sicurezza. Il percorso di ricerca è iniziato dal potenziamento del simulatore di guida motociclistico del gruppo MDRG con l’obiettivo di renderlo a tutti gli effetti uno strumento adatto alla ricerca. Come risultato, questo strumento, ad oggi, rappresenta lo stato dell’arte in materia di simulatori motociclistici ed ha la peculiare caratteristica di permettere la simulazione del comportamento di diverse logiche digitali di controllo che agiscono sul veicolo e di essere uno strumento ideale per il testing hardware-in-the-loop di dispositivi hardware ad interfacciamento su bus di campo progettati per il motoveicolo. Grazie a queste caratteristiche, questo simulatore è stato selezionato come uno dei pochi dimostratori virtuali dei sistemi di sicurezza sviluppati nel progetto europeo SAFERIDER ed è stato coinvolto nel progetto europeo 2BESAFE come strumento per lo studio comportamentale dei piloti. La tesi espone l’architettura del simulatore e gli aspetti delle soluzioni tecniche più importanti implementati nel suo software. Vengono poi descritti due sistemi di controllo digitali implementati nel simulatore: un ABS e un controllo di trazione. L’ultima parte è dedicata al tema minore relativo all’implementazione di un pilota virtuale contestualmente al settore di ricerca dell’analisi e la simulazione numerica della dinamica del veicolo. L’architettura di controllo proposta ha come obiettivo la produzione di simulazioni nel dominio del tempo in cui un modello multibody della motocicletta si muove lungo una traiettoria arbitraria con profilo di velocità assegnato.
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Chiaramonti, Edoardo. "Analisi di sicurezza e delle modalità di guasto di un'apparecchiatura per assemblaggio e collaudo di motori oleodinamici." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.

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Abstract:
L’elaborato di tesi è stato redatto durante un’esperienza formativa presso la Parker Hannifin Manufacturing – Divisione Calzoni di Anzola dell’Emilia (BO). Il lavoro della tesi ha avuto per oggetto l’analisi di sicurezza e l’analisi dei guasti di un banco di assemblaggio e collaudo per motori oleodinamici a pistoni radiali. Il lavoro si è articolato in più fasi: una prima fase volta all’analisi funzionale (meccanica, idraulica, elettrica ed elettronica) dell’apparecchiatura, la fase successiva è stata dedicata allo studio delle varie normative necessarie a redigere il rapporto di sicurezza. Si sono poi valutati ed analizzati tutti i requisiti di sicurezza dell’apparecchiatura (valutazione del rischio) al fine di redigere il fascicolo tecnico. Infine, si è svolta l’analisi dei guasti (FMEA) secondo il metodo adottato in azienda. Il primo ed il secondo capitolo introducono la finalità industriale ed una descrizione generica dell’apparecchiatura. Nel terzo capitolo vi è una descrizione accurata del sistema idraulico e delle sue possibili configurazioni; il quarto nasce invece per approcciarsi alle normative di sicurezza a cui si è fatto riferimento. Infine, il quinto ed il sesto capitolo contengono rispettivamente il fascicolo tecnico e l’analisi dei guasti relativa all'apparecchiatura industriale studiata.
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Montuschi, Monica. "“Soft-pack, progettazione carterature per una innovativa macchina automatica per prodotti Tissue e nonwowen”." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:
In questo elaborato viene analizzato il tema del design industriale applicato al mondo delle macchine per il confezionamento automatico, grazie al tirocinio per tesi svolto all'interno dell'azienda TMC - IMA. Il ruolo della progettazione, che interesserà tutto l'involucro di un innovativo macchinario dell'azienda, dovrà comunicare il grande valore del contenuto interno. Attraverso le successive fasi di sviluppo prodotto verranno indagati e sviluppati concetti chiave del design tra cui il rapporto forma-funzione, l'ergonomia, la facilità d'uso, la scelta dei materiali, le lavorazioni industriali, ma anche i dettagli tecnici e la riconoscibilità sul mercato. Gli strumenti di ricerca e quelli digitali serviranno come supporto e verifica delle scelte progettuali di cui questo testo vuole essere il racconto. L'obiettivo finale di questa tesi è dunque quello di sviluppare un prodotto che sia la sintesi coerente di tutti gli elementi fondamentali sopra citati.
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Neri, Federico. "Progettazione di isolamento acustico per soffianti idrauliche." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:
Con il termine acustica si intende, in generale, lo studio delle vibrazioni meccaniche nei mezzi materiali. Attualmente l’ottenimento di condizioni di benessere all’interno degli ambienti di lavoro è divenuta un’esigenza primaria, che può essere sintetizzata nel concetto di comfort acustico. Per ora, nessun test è in grado di identificare chi è particolarmente suscettibile al danno da rumore, per cui l’unica cosa da fare a tutela delle persone esposte è adattare gli ambienti lavorativi alle norme di sicurezza. Gli effetti dell’eccesiva esposizione al rumore non si traducono, però, esclusivamente in un deficit di natura uditiva: sono documentati casi di effetti sul sistema nervoso, sull’apparato digestivo, endocrino, respiratorio, circolatorio, sul senso dell’equilibrio e del movimento e sul tono muscolare in generale. Il seguente elaborato ha lo scopo di descrivere le modalità e le conseguenze della propagazione del suono nello spazio e di suggerire alcuni provvedimenti per contenerlo, quando necessario. Inizialmente sarà analizzata l’onda sonora dal punto di vita teorico, spiegando le leggi che ne governano la propagazione, e verranno elencati i principali strumenti utilizzati per rilevare le grandezze caratteristiche in gioco. Saranno, poi, riportati gli aspetti più interessanti ed applicativi delle normative di sicurezza, saranno esposte le principali proprietà dei materiali fonoisolanti e fonoassorbenti con i relativi metodi d’installazione e, infine, riporterò un’esemplificativa applicazione sul campo.
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Verzelloni, Chiara. "Analisi di sicurezza di una macchina comprimitrice impiegata nell'industria farmaceutica." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:
Lo scopo di questo lavoro di tesi è quello di verificare la sicurezza della macchina comprimitrice Prexima prodotta dall’azienda IMA Active, al fine di individuare le strategie di contenimento atte a contenere i composti polverulenti tossici che possono essere lavorati dalla macchina stessa. Il settore farmaceutico è regolato da numerose norme e linee guida e per questo IMA Active, che produce macchine per questo settore, deve porre particolare attenzione ai suoi prodotti, nell’ottica della sicurezza sia dell’operatore che lavora sulla macchina, sia del paziente finale a cui è destinato il farmaco prodotto dalla macchina stessa. Per verificare che gli standard di sicurezza siano rispettati, è stata redatta per la comprimitrice un’analisi dei rischi tramite la tecnica FMECA, analizzando in dettaglio la macchina in tutte le sue configurazioni e in tutte le sue fasi operative. Contestualmente è stato svolto uno studio sul contenimento: il grado di contenimento più adeguato per ogni processo è correlato alla tossicità della sostanza lavorata, alla quantità di prodotto in gioco e alla durata del processo stesso. Questi parametri sono stati correlati per mettere a punto dei criteri per la scelta della strategia di contenimento da applicare alla macchina. Sono poi state svolte delle prove sperimentali misurando la concentrazione in aria di polvere che si ha nella normale operatività della macchina, al fine di determinare l’effettivo grado di contenimento. Le prove hanno avuto luogo nei laboratori IMA e sono state eseguite sulla macchina in una ben definita configurazione, corredata di tutte le apparecchiature secondarie fondamentali per una sua prestazione ottimale, in modo da simulare il più possibile le condizioni operative reali. I risultati delle prove hanno fornito indicazioni importanti per una modifica migliorativa della macchina in uno specifico punto, così da ridurre in quel punto critico l’efflusso di polvere verso l’esterno.
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MUGISHA, STANLEY. "Motion strategies for a haptic interface with intermittent contacts to ensure safe human-robot interaction." Doctoral thesis, Università degli studi di Genova, 2022. http://hdl.handle.net/11567/1095170.

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Abstract:
La realtà virtuale è stata riconosciuta come un potente strumento per la creazione di interfacce uomo-computer naturali e intuitive utili per molte applicazioni. Tuttavia, l'impossibilità di interagire in un ambiente virtuale attraverso il tocco ne compromette il realismo e l'utilità. Le interfacce aptiche con contatti intermittenti consentono agli utenti di toccare fisicamente gli oggetti virtuali per simulare il contatto tra l'utente e l'ambiente per aumentare il realismo dell'interazione. Stabiliscono il contatto con le dita durante l'incontro nell'ambiente virtuale quando è richiesto un feedback di forza. I loro effettori finali sono meccanicamente staccati dall'operatore e quindi consentono un'ampia gamma di interazioni fisiche in tutto lo spazio di lavoro dell'utente in modo trasparente con un input fisico che ricorda la realtà. Tuttavia, questi dispositivi sono costosi, con velocità limitata e presentano problemi di sicurezza per gli utenti. Questa tesi affronta le sfide dell'interfaccia aptica con contatti intermittenti. Diverse strategie di movimento e uno schema di generazione della traiettoria sono stati sviluppati e valutati nel contesto di due casi di studio. Il primo è l'allenamento riabilitativo degli arti superiori per persone con capacità motorie ridotte, mentre il secondo è per l'interior design automobilistico. Gli studi sugli utenti condotti per valutare l'efficacia delle strategie di movimento hanno mostrato solidità nel nostro approccio al miglioramento dell'efficienza del dispositivo e della sicurezza dell'utente.
Virtual reality has been recognized as a powerful tool for creating natural and intuitive human-computer interfaces beneficial for many applications. However, the inability to interact in a virtual environment through touch compromises its realism and usefulness. Haptic interfaces with intermittent contacts allow users to touch virtual objects physically to simulate contact between the user and the environment to increase the realism of interaction. They establish contact with fingers at the encounter in the virtual environment when force feedback is required. Their end-effectors are mechanically detached from the operator, and thus they allow a wide range of physical interactions throughout the user’s workspace transparently with a physical input that resembles reality. However, these devices are costly, with limited speed, and have user safety challenges. This thesis addresses the challenges of haptic interface with intermittent contacts. Several motion strategies and a trajectory generation scheme were developed and evaluated in the context of two case studies. The first is upper limb rehabilitation training for people with reduced motor skills, while the second is for automotive interior design. User studies conducted to evaluate the efficacy of the motion strategies showed robustness in our approach towards improvement in device efficiency and user safety.
La réalité virtuelle a été reconnue comme un outil puissant pour créer des interfaces homme-machine naturelles et intuitives bénéfiques pour de nombreuses applications. Cependant, l'impossibilité d'interagir dans un environnement virtuel par le toucher compromet son réalisme et son utilité. Les interfaces haptiques à contacts intermittents permettent aux utilisateurs de toucher physiquement des objets virtuels pour simuler un contact entre l'utilisateur et l'environnement afin d'augmenter le réalisme de l'interaction. Ils établissent un contact avec les doigts lors de la rencontre dans l'environnement virtuel lorsque le retour de force est requis. Leurs effecteurs finaux sont mécaniquement détachés de l'opérateur, et permettent ainsi un large éventail d'interactions physiques dans l'espace de travail de l'utilisateur de manière transparente avec une entrée physique qui ressemble à la réalité. Cependant, ces dispositifs sont coûteux, avec une vitesse limitée et posent des problèmes de sécurité pour les utilisateurs. Cette thèse aborde les enjeux de l'interface haptique avec contacts intermittents. Plusieurs stratégies de mouvement et un schéma de génération de trajectoire ont été développés et évalués dans le cadre de deux études de cas. Le premier est une formation en rééducation des membres supérieurs pour les personnes à motricité réduite, tandis que le second concerne l'aménagement intérieur automobile. Les études d'utilisateurs menées pour évaluer l'efficacité des stratégies de mouvement ont montré la robustesse de notre approche pour améliorer l'efficacité de l'appareil et la sécurité des utilisateurs.
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Schiaroli, Davide. "Analisi di malware in ambiente virtualizzato: l’esempio di Cuckoo Sandbox." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/21635/.

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Abstract:
In questo lavoro di tesi ho analizzato il comportamento di Cuckoo Sandbox, un programma per l'analisi dei malware. Per l'esecuzione dei malware, Cuckoo sfrutta i meccanismi di sandbox e macchine virtuali. Cuckoo permette l'analisi di molteplici tipologie di file, tracciare le chiamate di sistema, effettuare dump di rete e di memoria e possiede diversi tool per la classificazione dei malware. Oltre al funzionamento del software nella tesi sono presenti alcuni capitolo che trattano la sicurezza informatica e i meccanismi che vengono attuati nei sistemi Linux per rendere i sistemi sicuri. Inoltre viene approfondita la virtualizzazione hardware e a livello sistema operativo, con l'esempio di Docker. Infine vengono proposti due esempi di malware analizzati.
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Books on the topic "Sicurezza macchine"

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Fabio, Strambi, ed. Ergonomia e norme tecniche di sicurezza: Il contributo degli utilizzatori : la sicurezza delle macchine per la lavorazione del legno. Milano: F. Angeli, 2001.

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