Journal articles on the topic 'Servizi territoriali'

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Lora, Antonio, Angelo Cocchi, Graziella Civenti, and Roberto Blaco. "Cluster analysis of the community psychiatric services in Lombardy." Epidemiologia e Psichiatria Sociale 5, no. 2 (August 1996): 126–35. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00004073.

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Abstract:
RIASSUNTOScopo - Lo scopo di questo lavoro è la classificazione delle USSL lombarde in gruppi, ognuno dei quali omogeneo, per quanto possibile, rispetto alle modalitá di funzionamento dei servizi psichiatrici territoriali; il fine è valutare il mix di servizi psichiatrici offerti dalla Regione attraverso le USSL. Disegno - Sono stati analizzati i dati raccolti nel 1992 e 1993 dal Sistema Informativo Psichiatrico Regionale lombardo relativi alle strutture, il personale e le attività delle Unitá Operative di Psichiatria ed ai ricoveri nelle strutture private nelle 83 USSL lombarde. Tramite l'analisi delle componenti principali sono state selezionate sette variabili sulle quali basare la classificazione; per formare i gruppi e stata utilizzata la Cluster Analysis secondo il metodo di Ward. Risultati - Sono stati selezionati 5 cluster. Nel primo i servizi sono focalizzati sull'attivitá di ricovero (a cui ricorrono anche in ambito privato), mentre le équipe territoriali sembrano riflettere un certo «grigiore» nella loro composizione e nella varietà di interventi offerti. Il secondo è caratterizzato da un tasso estremamente ridotto di interventi nelle strutture territoriali (svolti prevalentemente in sede) e da una loro scarsa diversificazione; è ridotta anche l'attività di ricovero. Nel terzo le USSL sono in grado di offrire una «ricca» attività territoriale (in termini sia di quantità che di varietà), ma tendono delegare al ricovero in strutture private la risoluzione di una parte rilevante dei loro problemi, forse anche a causa della limitata dotazione di strutture riabilitative. Il quarto cluster è composto da servizi,con una ricca dotazione di strutture e soprattutto di personale,che utilizzano al massimo le risorse disponibili per l'attivita di ricovero (sia in SPDC che in CRT-CP), mentre a livello territoriale offrono un servizio adeguato sia in termini di quantita che di varieta degli interventi offerti. Nelle USSL che compongono il quinto cluster gli elementi caratterizzanti sono la ricca dotazione di strutture riabilitative e la accentuata differenziazione delle équipe territoriali, la cui attività quantitativamente molto rilevante (anche se poco diversificata) viene svolta soprattutto all'esterno della struttura. Conclusioni - L'analisi proposta ha consentito di osservare rilevanti disomogeneità nell'offerta dei servizi psichiatrici lombardi e di individuare 5 differenti modelli sintetizzabili nelle tipologie sopradescritte. Il metodo utilizzato permette di monitorare, nel tempo e nello spazio, lo sviluppo dei diversi modelli, utilizzando dati forniti routinariamente dai servizi, senza la necessità di indagini ad hoc.
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Riefolo, Giuseppe. "Dinamiche di lamentazione nei servizi territoriali." RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, no. 1 (March 2017): 75–94. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2017-001006.

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Cocchi, Angelo, Graziella Civenti, Antonio Lora, and Roberto Blaco. "«Durata» degli interventi territoriali nei servizi psichiatrici della Regione Lombardia." Epidemiologia e Psichiatria Sociale 2, no. 2 (August 1993): 129–35. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00006886.

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Abstract:
RiassuntoScopo - Valutare la «durata» degli interventi territoriali, ovvero il tempo che intercorre tra un intervento territoriale e l'altro, nei servizi psichiatrici della Regione Lombardia nei 1990, e porla in relazione alle diverse figure professionali e ad alcune variabili di risorse e di attività ricavate dal sistema informativo psichiatrico regionale. Disegno - Analisi descrittiva dei dati contenuti nell'archivio computerizzato del sistema informativo psichiatrico regionale. La «durata» è stata calcolata in base al rapporto tra le ore di lavoro erogate nelle strutture territoriali e il numero di interventi effettuati nei 1990 e, dopo essere stata depurata dalle osservazioni anomale, è stata correlata a variabili di struttura, personale e attivita. Setting - Le 52 Unità Operative di Psichiatria della Regione Lombardia nei 1990, il cui bacino di utenza è costituito da 99 USSL per comples"sivi 7.600.000 abitanti. Risultati - È emersa una marcata variabilità della «durata» nelle diverse USSL e nelle diverse figure professionali. La «durata» si riduce con Paumentare del numero di pazienti in carico, di interventi effettuati e dei locali presenti nelle strutture, mentre rispetto ad altre variabili quali le ore di lavoro erogate l'andamento non è lineare. Conclusioni - Sebbene questo indicatore non fornisca informazioni sulla qualita delle prestazioni erogate, esso può rappresentare per i servizi un utile punto di partenza per riflessioni anche a carattere valutativo. La «durata» degli interventi infatti rappresenta un utile indicatore quantitativo dell'efficienza operativa di un servizio, owero della capacita di effettuare gli interventi voluti con un risparmio di risorse o di effettuare il maggior numero di interventi con lo stesso impegno di risorse.
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Bonizzoni, Paolo, Alessandra Marinoni, Alessandra Mogliati, Angela Pistorio, Roberta Brusotti, Giacinto Buscaglia, and Sergio Schiaffino. "Psychiatric information system of Liguria Region: preliminary results. The case register of Liguria Region." Epidemiologia e Psichiatria Sociale 3, no. 2 (August 1994): 115–22. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00003560.

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Abstract:
RiassuntoSono descritte con la stessa metodologia impiegata in altre quattro aree italiane sedi di Registro psichiatrico dei casi, le caratteristiche del bacino di utenza, la tipologia e l'organizzazione dei Servizi della Regione Liguria. Il sistema informativo psichiatrico ligure nasce ufficialmente nel marzo 1987 con una deliberazione della Giunta Regionale che conferisce l'incarico di organizzazione del sistema informativo all'lstituto di Scienze Sanitarie Applicate dell'Università di Pavia. La fonte dei dati è rappresentata dai Servizi psichiatrici della Liguria, comprendenti 20 Servizi Territoriali di Salute Mentale (SSM), 9 Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura (SPDC) e 2 Presidi Socio Sanitari (PSS). Il Registro psichiatrico è gestito a livello cartaceo in tutti i Servizi della Regione; tuttavia in 12 dei Servizi di Salute Mentale, in 2 dei Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura e nei Presidi Socio Sanitari si è già passati ad una gestione informatizzata del Registro. La rilevazione dei dati è iniziata dal 1988 è nel 1989 è stata fatta la prima verifica regionale sulla funzionalità del sistema. I risultati relativi all'utenza dei servizi territoriali evidenziano tassi di prevalenza annua che vanno dal 200 al 500 per 100.000 abitanti. Per quanto concerne gli interventi residenziali, SPDC e PSS sono stati analizzati separatamente confermando peraltro il dato della letteratura cioè di una eccedenza di diagnosi di psicosi soprattutto tra i maschi ricove- rati in SPDC e tra le femmine ricoverate nei PSS. La struttura per eta evidenzia che si tratta di persone di età avanzata in particolare tra le donne.
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Bruno, Francesco. "Inquinamento del territorio rurale e Pac." AGRICOLTURA ISTITUZIONI MERCATI, no. 2 (October 2011): 29–52. http://dx.doi.org/10.3280/aim2011-002004.

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Abstract:
All'obiettivo di creare un sistema agricolo competitivo nei mercati mondiali, garante allo stesso tempo della salute dei consumatori, si accompagna l'esigenza di sviluppare le aree rurali, tutelare il territorio e proteggere l'ambiente. Protagonista è l'impresa agricola nella sua accezione multifunzionale, producendo essa non più (o non solo) beni (i prodotti agricoli), ma anche servizi ambientali e territoriali, nell'ambito di un modello di sviluppo endogeno e flessibile delle aree rurali. E proprio nel mercato dei servizi collegati alla tutela e alla conservazione dell'ambiente, caratterizzato dalla crescente domanda di qualità ambientale, l'impresa agricola non dotata di strumenti tali da poter competere nel mercato globalizzato dei beni, trova un naturale "sbocco" per la produzione di servizi legati alle sue specifiche caratteristiche territoriali. Tuttavia, se gli obiettivi che la nuova Politica di sviluppo delle aree rurali intende perseguire sono chiaramente desumibili dal contesto normativo, non altrettanto si può dire degli strumenti che si intende utilizzare, delle pronunce contrastanti dei giudici e della normativa ambientale e urbanistica.
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Losavio, Tommaso. "Valutazione dei bisogni dei pazienti in carico ai servizi territoriali." Epidemiologia e Psichiatria Sociale 2, no. 3 (December 1993): 165–66. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00006977.

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Varango, Concettina, Lorenzo Cerutti, and Manuela Gavina. "Un percorso di integrazione tra strutture ospedaliere e servizi territoriali." MISSION, no. 58 (November 2022): 9–11. http://dx.doi.org/10.3280/mis58-2022oa14791.

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Abstract:
The forty years of work in the Ser.D. have taught us to grasp changes, often beyond laws and resources, proposing the correct organizational evolutions. The evolution of consumption and states of dependence, the new consumption of young people, the challenges to the limit of risks, the addictive behaviors such as chemic sex recall the need for new reading paradigms, a new clinic and new operational tools. A collaboration between the SMEL Clinical Chemical Analysis and Microbiology Laboratory of the Lodi Hospital and the Ser.D. has begun a few months ago, aimed at introducing a new protocol for the research of substances of abuse on the keratin matrix in drug addiction monitoring. Furthermore, with this type of analysis, the laboratory can provide its Ser.D. with a more effective analysis tool in monitoring patients. The high specificity of the test is able to determine greater diagnostic reliability with a consequent improvement in the specificity of treatment.
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Nigro, Nicoletta, and Michael Fanizza. "Il Trattamento DBT orientato del Disturbo Borderline di Personalità nei servizi di Salute Mentale di Modena." RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, no. 3 (December 2021): 93–110. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2021-003007.

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Abstract:
Il presente articolo descriverà Il Disturbo Borderline di Personalità (DBP) ed il suo trattamento nei Centri di Salute Mentale dei 7 Distretti territoriali Modenesi. Il Disturbo Borderline rappresenta, già normalmente una sfida importante per i Centri di Salute Mentale, sia per la criticità del trattamento sia per il benessere dei team curanti essendo un disturbo con forte componente drammatica che impone alle equipe curanti la gestione di aspetti controtransferali e la necessità di un intervento che implementi nel paziente l'integrazione di elementi frammentati e disregolati. In letteratura emerge che per rispondere a tali esigenze l'intervento deve prevedere una co-terapia; una espressione della co-terapia è rappresentata dal doppio setting, individuale e di gruppo. Un modello che risponde a tali requisiti è quello Dialettico- Comportamentale ideato da Marsha Linehan (DBT). La realtà modenese si mette in gioco nella presa in carico dei disturbi gravi della personalità secondo il Modello DBT adattando alla realtà territoriale ed alle esigenze dei Centri di salute Mentale tale intervento associando anche il trattamento gruppale psicoeducativo alle famiglie. In epoca pandemica i servizi territoriali rivolti alla Salute mentale hanno accettato la sfida di un trattamento DBT on line.
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Luciano, Adriana, Roberto Di Monaco, and Monica Demartini. "I professionisti dei servizi sociali: competenze, fabbisogni formativi e domande di cambiamento organizzativo. Sperimentazione di un modello di analisi in provincia di Torino." RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL'AMMINISTRAZIONE, no. 3 (December 2012): 73–91. http://dx.doi.org/10.3280/sa2012-003005.

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Abstract:
Gli autori presentano i risultati dell'applicazione di una metodologia di analisi per competenze agli operatori dei servizi socio-assistenziali (coordinatori, assistenti sociali, educatori professionali, OSS), realizzata in provincia di Torino (circa 500 interviste). Il modello, se adattato e applicato in qualsiasi ambito dei servizi, consente di introdurre e sviluppare un sistema di analisi delle competenze degli operatori per rafforzare la gestione delle risorse umane. In particolare, puň sostenere lo sviluppo del sistema professionale, a partire dalla formazione dei dirigenti, fino all'uso sistematico dello strumento per tenere sotto osservazione i professionisti presenti nei servizi, in relazione ai bisogni del territorio, e per rendere esplicita la domanda di formazione legata ai cambiamenti socio-economici, all'innovazione dei servizi e alla riduzione delle risorse disponibili. Infine, nelle reti di servizi, puň consentire di rappresentare le differenze territoriali nell'assetto professionale e organizzativo dei servizi. Si tratta quindi di un lavoro sperimentale ed esemplificativo, ad elevata trasferibilitŕ.
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Cavazza, Marianna, Graziella Civenti, and Roberto Ravasio. "Capitolo 4: Servizi e pazienti reclutati." Epidemiologia e psichiatria sociale. Monograph Supplement 11, S6 (December 2002): 33–37. http://dx.doi.org/10.1017/s1827433100000216.

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Abstract:
Lo studio ha coinvolto 10 Unità Operative di Psichiatria (UOP) della regione Lombardia:– UOP 4 di Busto Arsizio (popolazione residente 172.419);– UOP 5 di Saranno (popolazione residente 134.029);– UOP 30 di Crema (popolazione residente 122.043);– UOP 35 di Vimercate (popolazione residente 154.877);– UOP 38 di Desio (popolazione residente 218.157);– UOP 39 di Sesto San Giovanni (popolazione residente 117.355);– UOP 43 di Legnano (popolazione residente 202.798);– UOP 47 “Niguarda 2” di Milano (popolazione residente 70.447);– UOP 51 “San Paolo 1” di Milano (popolazione residente 159.421);– UOP 53 “San Carlo 1” di Milano (popolazione residente 149.002).Il bacino di utenza complessivo risulta composto da circa un milione e mezzo di abitanti, pari al 16% della popolazione lombarda.Le 10 Unità Operative esprimono realtà territoriali e sociali differenziate: includono infatti servizi collocati in area metropolitana, quali quelli della città di Milano, e servizi di aree non urbane quali, per esempio, quelli di Crema, Legnano, Desio.
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Shepherd, Geoff. "System failure? The problems of reductions in long-stay beds in the UK." Epidemiologia e Psichiatria Sociale 7, no. 2 (August 1998): 127–34. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00007260.

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Abstract:
RIASSUNTOScopo — Esaminare la letteratura riguardante gli effetti della riduzione del numero di letti per lungodegenti nei Servizi di Salute Mentale della Gran Bretagna. Metodo — Revisione selettiva della letteratura, con particolare riferimento a ricerche condotte dall'autore e dai suoi colleghi presso il Sainsbury Centre for Mental Health.Risultati — Le evidenze suggeriscono che gli effetti della riduzione dei letti dei lungodegenti dovrebbero essere esaminati separatamente, distinguendo i «vecchi» dai «nuovi» lungodegenti. Mentre i «vecchi» lungodegenti, che sono stati più direttamente toccati da questi cambiamenti, hanno avuto generalmente risultati positivi, lo stesso non può dirsi per i «nuovi» lungodegenti. Questi pazienti vengono correntemente accumulati in Unità per pazienti gravi, spesso in reparti di ospedali generali o entrano nel meccanismo della «porta girevole», che è rappresentato dai trattamento dei pazienti acuti a cui segue un inadeguato supporto sociale. Nonostante sia evidente la scarsita di letti per acuti, specialmente nelle aree centrali delle città, molti di questi letti sono attualmente occupati da pazienti che sarebbero curati meglio (e con minore spesa) in strutture territoriali alternative, se esse fossero disponibili. Le evidenze suggeriscono che e possibile migliorare gli esiti per questo gruppo di «nuovi» lungodegenti, se fossero utilizzabili specifici team territoriali che si occupino di reperire alloggi e lavoro e di assicurare adeguato sostegno. Conclusioni — Gli effetti della riduzione dei letti di pazienti lungoassistiti dovrebbero essere considerati in una prospettiva sistemica. Si possono organizzare servizi sociali efficaci, ma, per ottenere una efficace sostituzione di un tipo di servizio con un altro, ci deve essere un sistema ben coordinato, con obiettivi definiti e tecnicamente efficiente. Attualmente tali tipi di servizi sono rari. Comunque è improbabile che mettere a fuoco semplicemente un singolo elemento del sistema (ad esempio, il numero di letti) produca soluzioni efficaci ed efficienti.
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Lora, Antonio, Roberto Bezzi, Roberta Di Vietri, Anna Gandini, Franco Spinogatti, and Carlo Zocchetti. "Packages of care in the Departments of Mental Health in Lombardy." Epidemiologia e Psichiatria Sociale 11, no. 2 (June 2002): 100–115. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x0000556x.

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Abstract:
RIASSUNTOScopo – Il lavoro ha lo scopo di individuare i pacchetti di trattamento erogati dai Dipartimenti di Salute Mentale, ponendoli in relazione sia alia diagnosi dei pazienti che all'intensità nell'utilizzo delle risorse. Disegno – Lo studio è stato condotto a partire dai dati raccolti dal Sistema Informativo Psichiatrico lombardo; il campione è formato da 55518 pazienti residenti in Lombardia e in contatto nel 1999 con i Dipartimenti di Salute Mentale, di cui sono stati rilevati nel corso dell'anno i contatti territoriali, semiresidenziali, residenziali e ospedalieri. Setting – I Dipartimenti di Salute Mentale della Regione Lombardia nel 1999. Principali misure utilizzate – Secondo uno approccio empirico, basato sull'esperienza dei ricercatori, sono stati definiti 15 pacchetti di cura; il pacchetto di cura “solo attivita territoriale” è stato ulteriormente distinto in sei macroattività; a ciascun pacchetto sono stati assegnati i pesi assistenziali. Risultati – Quattro pacchetti di cura (solo Ass. Territoriale, Ass. Ospedaliera e Ass. Territoriale, solo Ass. Ospedaliera, Ass. Semiresidenziale e Ass. Territoriale) da soli caratterizzano il 95% dei pazienti. Tre quarti dei pazienti vengono trattati solo nell'ambito territoriale, senza l'intervento di strutture ospedaliere, residenziali e semiresidenziali. I pazienti più gravosi, vale a dire i pazienti inseriti in un pacchetto con un peso medio maggiore di 5000, rappresentano solo il 4% degli utenti dei servizi. L'attivita residenziale sembra svolgere un ruolo sempre maggiore nella rete dei servizi psichiatrici (36% del peso assistenziale totale), mentre la schizofrenia si conferma la diagnosi di maggiore impatto per i servizi (59% del peso assistenziale totale). Dei pazienti trattati solo neH'ambito territoriale un terzo riceve unicamente interventi ambulatoriali medici e psicologi, mentre i due terzi restanti ricevono trattamenti integrati in cui l'attività clinica ambulatoriale si accompagna a interventi di carattere domiciliare, familiare, riabilitativo e sociale. Conclusioni – Nel modello territoriale di assistenza psichiatrica i pacchetti di cura più complessi e diversificati rappresentano l'eccezione piùttosto che la regola. I pacchetti più complessi e/o con maggior peso assistenziale si rivolgono ai pazienti che per la loro diagnosi sono definiti gravi.
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Finzi, Ida. "Il dispositivo gruppale di psicoterapia transculturale con le famiglie migranti nell'esperienza della Cooperativa Crinali." GRUPPI, no. 1 (October 2020): 122–33. http://dx.doi.org/10.3280/gruoa1-2020oa10487.

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Abstract:
A partire dai principi dell'approccio dell'etnopsicoanalisi, viene descritta in questo lavoro un'esperienza ormai pluriennale di terapia transculturale di gruppo per famiglie migranti. Si tratta di un servizio pubblico al quale le famiglie vengono inviate da parte dei servizi territoriali. Il gruppo è composto da una terapeuta principale, un'interprete, alcuni coterapeuti e mediatrici linguistico-culturali. Il gruppo è multiculturale e la terapia si svolge in madrelingua e in italiano. Si descrivono i principi ispiratori, il setting, le tecniche utilizzate, e le finalità terapeutiche orientate principalmente all'accoglienza e alla valorizzazione dell'alterità culturale e all'elaborazione dei meccanismi di scissione presenti a seguito del trauma migratorio.
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D’Allio, Giorgio, Fernando Rutto, Michela Coppi, and Luca Guidi. "Livello di dipendenza dai Servizi Territoriali e costi relativi al trattamento della schizofrenia." Farmeconomia. Health economics and therapeutic pathways 6, no. 4 (December 15, 2005): 301–4. http://dx.doi.org/10.7175/fe.v6i4.844.

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Abstract:
The present study was designed to evaluate the level of dependence from Mental Health Care Department, in Casale Monferrato, of three groups of psychotic patients treated with olanzapine (31), risperidone (30) or typical neuroleptics (31). The observation was retrospective, lasting one year (2003-2004), and collected data relative to health care resources as specialist visits, home interventions operated by nurses or physicians, drug administration, rehabilitation, psychotherapy, hospitalizations. The data collected allowed to evidentiate substantial differences among olanzapine and risperidone treated patients, usually younger, versus typical treated patients, usually older and more chronic. In general, atypical treated patients, evidentiate a reduction of home nurse intervention in respect to typical treated patients while olanzapine shows a trend in hospitalization and specialist visits reduction versus risperidone. Total health care costs are not significantly different among the three groups but evidentiate interventions more oriented to rehabilitation in the group treated with olanzapine while risperidone treated patients needed a major number of hospitalizations. Typical treated patients requested, instead, an high number of home intervention due to their chronic conditions and cognitive imparement.
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Malcevschi, Sergio. "Reti ecologiche polivalenti ed alcune considerazioni sui sistemi eco-territoriali." TERRITORIO, no. 58 (September 2011): 54–60. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-058008.

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Abstract:
Le reti ecologiche polivalenti esprimono la morfologia che il sistema eco-paesaggistico-territoriale dovrŕ assumere per ottimizzare l'adattamento del sistema uomoambiente nei confronti degli scenari critici futuri. Esse associano i temi della biodiversitŕ e dei servizi ecosistemici attivi al contenimento degli impatti ambientali potenzialmente negativi attraverso lo sfruttamento ottimale delle opportunitŕ del sistema eco-territoriale. Si inseriscono nei processi decisionali che accompagnano la pianificazione territoriale proponendosi come infrastruttura prioritaria accanto alle altre tradizionalmente considerate (trasportistiche, energetiche) e come scenario di riferimento sul medio periodo in sede di Vas. Una rete di questo tipo deve garantire un'adeguata base per la biodiversitŕ, partendo dallo scheletro di Natura 2000 e dal sistema dei Parchi, ma deve poi saper utilizzare le matrici intermedie, integrando ad esempio quanto previsto dalle nuove politiche per un'agricoltura multifunzionale.
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Bruno, Federico, Rosangela Lodigiani, and Franca Maino. "L’implementazione del RdC tra il dire e il fare: le sfide per una governance integrata." Sinappsi 12, no. 2 (2022): 6–19. http://dx.doi.org/10.53223/sinappsi_2022-02-1.

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Questo articolo ricostruisce l’implementazione del Reddito di cittadinanza per identificare le criticità che emergono nei diversi passaggi della sua realizzazione, dalla presentazione delle domande alla realizzazione dei percorsi di inserimento e di inclusione. Le criticità derivano sia dal disegno istituzionale della misura, sia da fattori di contesto: differenze territoriali nella disponibilità di servizi e opportunità di lavoro, culture politico-amministrative locali. L’articolo indica alcune aree su cui intervenire per superare i limiti emersi.
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Ruggeri, Mirella, Rosa Dall'Agnola, and Giulia Bisoffi. "La misurazione delle aspettative e della soddisfazione dei pazienti e dei loro familiari nei confronti dei servizi psichiatrici territoriali: la validazione della VECS e della VSSS. 1. Accettabilità e riproducibilità." Epidemiologia e Psichiatria Sociale 2, no. 3 (December 1993): 183–90. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00007004.

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Abstract:
RiassuntoScopo - Studiare l'accettabilità e la riproducibilita (test-retest reliability) di due strumenti recentemente sviluppati dal nostro gruppo per misurare le aspettative e la soddisfazione dei pazienti e dei loro familiari nei confronti dei servizi psichiatrici territoriali: la Verona Expectations for Care Scale (VECS) e la Verona Service Satisfaction Scale (VSSS). Strumenti - La VECS e la VSSS sono costituite da alcune domande a risposta libera e da un questionario di 82 items che indaga in maniera multidimensionale l'interazione degli utenti con i servizi psichiatrici. Setting - Il servizio psichiatrico di Verona-Sud. Soggetti - Sono stati selezionati per la somministrazione della VECS e della VSSS: a) tutti i pazienti che, secondo i dati del Registro Psichiatrico dei Casi, risultavano vivere con i familiari nell'area di Verona-Sud ed aver avuto almeno 18 contatti con il servizio nei tre anni precedenti l'intervista; b) il familiare che, in tale periodo, si è maggiormente occupato di ciascun paziente. Risultati - L'accettabilità della VECS e della VSSS ai soggetti è stata buona: la maggior parte degli items si è dimostrata facilmente comprensibile e la maggioranza dei soggetti si è mostrata accurata nei fornire le valutazioni. Nei retest effettuato dopo 1-2 settimane su di un campione di soggetti, la riproducibilita delle opinioni espresse dai pazienti e dai loro familiari (percentuale di accordo item per item e Kappa pesato di Cohen per ciascuna dimensione) è stata buona, sia per quanto riguarda la VECS che la VSSS. Conclusioni - I dati presentati in questo articolo dimostrano che è possibile misurare parametri soggettivi dell'interazione degli utenti con i servizi psichiatrici, quali le aspettative e la soddisfazione, in maniera accettabile e riproducibile e che la VECS e la VSSS possiedono adeguate proprieta psicometriche nei parametri studiati.
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Erlicher, Arcadio, and Antonio Lora. "Introduzione." Epidemiologia e psichiatria sociale. Monograph Supplement 11, S6 (December 2002): 1–3. http://dx.doi.org/10.1017/s1827433100000174.

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Abstract:
I provvedimenti legislativi (L. 502/92 e L. 517/93) che hanno prodotto la cosiddetta aziendalizzazione della Sanità hanno anche modificato il suo sistema di finanziamento: da un finanziamento dei fattori produttivi, a pie' di lista, a un finanziamento a prestazione con un sistema tariffario.La Regione Lombardia, che ha particolarmente enfatizzato nel sistema sanitario riformato la separazione tra soggetto erogatore dei servizi (l'Azienda Ospedaliera) e il soggetto acquirente (l'ASL), per poter finanziare il servizio psichiatrico, erogato dall'Azienda Ospedaliera, ha esteso il sistema delle tariffe anche alla psichiatria, prevedendo attraverso atti regionali una puntuale valorizzazione di tutte le attività psichiatriche sia territoriali sia residenziali e semiresidenziali.È risultato subito evidente che questo sistema presenta delle criticità, in parte contingenti: in particolare i DRG non descrivono in maniera adeguata la complessità del caso, mentre le tariffe delle prestazioni ambulatoriali non coprono adeguatamente i costi.A fronte di queste criticità alia psichiatria si aprono due strade possibili: sottoporre a revisione DRG e tariffe oppure, in alternativa, remunerare i servizi sulla base dei bisogni di cura dei pazienti e della complessità dei trattamenti richiesti.
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Amaddeo, Francesco, Paola Bonizzato, Franco Rossi, Jennifer Beecham, Martin Knapp, and Michele Tansella. "Evaluating costs of mental illness in Italy. The development of a methodology and possible applications." Epidemiologia e Psichiatria Sociale 4, no. 2 (August 1995): 145–62. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00003833.

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RiassuntoScopo - Il presente lavoro, oltre a fare il punto sui più recenti sviluppi della valutazione economica degli interventi effettuati nel settore della salute mentale, propone una metodologia per la valutazione dei costi, applicable nella situazione assistenziale italiana, messa a punto tenendo conto degli sviluppi suddetti. Metodo e risultati - I presupposti per realizzare questo tipo di valutazione sono l'identificazione dei servizi sanitari e sociali offerti ai pazienti con disturbi psichici, la raccolta di dati sull'utilizzazione dei servizi sanitari (costi diretti) e sull'uso di altri servizi e risorse all'interno del sistema socio-economico (costi indiretti) e l'assegnazione di un valore monetario a tali costi. È stato quindi realizzato un elenco dettagliato degli interventi effettuati e delle attività svolte nei Servizi Psichiatrici Territoriali italiani, con particolare riferimento al Servizio di Verona-Sud. Di ciascuno/a di essi è stato stimato il costo (Lista dei Costi Unitari o LICU). Si è tenuto conto, inoltre, degli altri servizi socio-sanitari, pubblici e privati, disponibili sul territorio, degli interventi delle Forze dell'ordine, delle associazioni di volontariato e dei gruppi di self-help. In questo articolo vengono descritte, in dettaglio, le procedure che hanno portato alia quantificazione dei costi per tre di queste attività (le degenze in SPDC, le visite ambulatoriali ed i gruppi socio-riabilitativi). È stata inoltre sviluppata un'intervista (ICAP) per raccogliere i dati sull'utilizzazione dei servizi e sulle condizioni socio-economiche degli utenti. Per verificarne l'applicabilità, le eventuali difficoltà di comprensione e la durata di somministrazione, l'ICAP è stata testata in cinque pazienti. Conclusioni - Uno sviluppo particolarmente interessante ci sembra quello di utilizzare su vasta scala PICAP e la LICU, allo scopo di realizzare studi epidemiologically-based e poter predire ed analizzare i costi in relazione a variabili socio-demografiche, alia diagnosi, alia storia psichiatrica precedente ecc. È necessario sottolineare l'importanza, per le politiche e la pratica sanitaria, di un'analisi combinata di costi, bisogni ed esito (outcome). Una ricerca di questo tipo è attualmente in corso a Verona-Sud.
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Ruggeri, Mirella, Rosa Dall'Agnola, and Giulia Bisoffi. "La misurazione delle aspettative e della soddisfazione dei pazienti e dei loro familiari nei confronti dei servizi psichiatrici territoriali: la validazione della VECS e della VSSS. 2. Sensibilità e validità di contenuto." Epidemiologia e Psichiatria Sociale 2, no. 3 (December 1993): 191–98. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00007016.

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RiassuntoScopo - Studiare la sensibilità e la validità di contenuto di due strumenti recentemente sviluppati dal nostro gruppo per la misurazione multidimensionale delle aspettative e della soddisfazione dei pazienti e dei loro familiari nei confronti dei servizi psichiatrici territoriali: la Verona Expectations for Care Scale (VECS) e la Verona Service Satisfaction Scale (VSSS). Strumenti - La VECS e la VSSS sono costituite da alcune domande a risposta libera e da un questionario di 82 items che indaga in maniera multidimensionale l'interazione degli utenti con i servizi psichiatrici. Setting - Il servizio psichiatrico di Verona-Sud. Soggetti - Sono stati selezionati per la somministrazione della VECS e della VSSS: a) tutti i pazienti che, secondo i dati del Registro Psichiatrico dei Casi, risultavano vivere con i familiari nell'area di Verona-Sud ed aver avuto almeno 18 contatti con il servizio nei tre anni precedenti l'intervista; b) il familiare che, in tale periodo, si è maggiormente occupato di ciascun paziente. Risultati - È stata dimostrata una maggiore sensibilita del questionario VECS e VSSS nell'individuare le aspettative e l'insoddisfazione degli utenti rispetto ad un'intervista libera ed una maggiore sensibilità di una misurazione multidimensionale e riguardante contenuti setting-specifici rispetto ad una monodimensionale sulla soddisfazione globale. Lo studio delle distribuzioni di frequenza e l'analisi della varianza hanno dimostrato che la VECS e la VSSS possiedono buona sensibilità nei misurare variability sia fra i soggetti che fra le dimensioni che costituiscono il questionario. L'analisi combinata delle risposte libere e delle risposte strutturate ha dimostrato che la VECS la VSSS possiedono una buona validità di contenuto, secondo le opinioni dei pazienti e dei loro familiari; la struttura multidimensionale del questionario è stata determinante nei garantire la validita della misurazione. Conclusion - I dati presentati in questo e nell'articolo precedente dimostrano che è possibile misurare parametri soggettivi dell'interazione degli utenti con i servizi psichiatrici, quali le aspettative e la soddisfazione, in manie- ra accettabile, riproducibile, sensibile, valida e che la VECS e la VSSS possiedono buone proprieta psicometriche.
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Di Santo, Rocco. "Condivisione della checklist ICF-CY di bambini e adolescenti autistici nella rete dei servizi territoriali." SALUTE E SOCIETÀ, no. 1 (February 2015): 144–54. http://dx.doi.org/10.3280/ses2015-001011.

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Sabatello, Ugo, and Chiara Rogora. "L'adolescente e la pandemia da COVID-19. Intervista al prof. Ugo Sabatello." PSICOBIETTIVO, no. 3 (December 2021): 141–52. http://dx.doi.org/10.3280/psob2021-003010.

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Abstract:
È ormai chiaro all'opinione pubblica e soprattutto a noi sanitari che operiamo nel l'ambito della salute mentale in età evolutiva, che la pandemia da COVID-19, ma soprattutto le restrizioni sociali che ne sono derivate, sono state un detonatore per il deflagrare della sofferenza psichica, per una larga parte della popolazione giovanile. Gli adolescenti in particolare sembrano essere coloro che stanno pagando il prezzo più alto. Sembra esserci stata un'impennata di diagnosi importanti come gravi disturbi dell'umore, cutting, tentativi di suicidio, disturbi del comportamento alimentare ecc. L'intervista che segue vuole fare il punto sulla situazione dei Servizi ospedalieri di Neuropsichiatria Infantile che insieme ai Servizi territoriali sono stati "presi d'assalto". Le richieste di aiuto, di ricovero, di presa in carico sono nettamente aumentate e sproporzionate rispetto alla disponibilità di posti letto e/o disponibilità di valenze per la presa in carico. L'intervista è stata concessa dal dott. Ugo Sabatello che ha accettato di rispondere per iscritto alle domande curando così personalmente la bibliografia e la forma espositiva.
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Madonna, Raffaella, Marco Valenti, Giovanna Borrelli, Renato Cerbo, Manlio De Lellis, Giorgia Sprovera, Marisa Massaro, et al. "Epidemiological monitoring of psychological, neurological and sensorial handicaps in the 0-24 years population of the Abruzzo region (Italy). Preliminary results." Epidemiologia e Psichiatria Sociale 7, no. 3 (December 1998): 188–96. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00007387.

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Abstract:
RIASSUNTOScopo - Descrivere Pimplementazione epidemiologica nella Regione Abruzzo di un servizio di prevenzione degli handicap psiconeurosensoriali dell'eta evolutiva; presentare i dati di prevalenza delle patologie osservate e i modelli di regressione esplicativi deU'occorrenza, discutere i dati di accesso ai servizi in termini di risposta alle necessità sociosanitarie. Setting e disegno - Sono stati utilizzati i dati forniti da un sistema informativo regionale, costituito da fonti informative primarie operanti presso le aziende USL (Servizio di Medicina scolastica, Medicina di base, Pediatria di base, Consultori familiari, Servizio di Riabilitazione) e da strutture specializzate di individuazione diagnostica (Équipe Multidisciplinari, Divisione Clinicizzata di Neuropsichiatna Infantile, Servizi Territoriali di NPI). Il modello di gestione dei dati è il registro epidemiologico di popolazione. La popolazione target e la popolazione abruzzese di eta inferiore ai 25 anni. Principali misure utilizzate - Vengono utilizzate in questo studio misure epidemiologiche di prevalenza, standardizzate per età, assumendo come standard la popolazione regionale (0-24 anni). La definizione delle patologie è stata effettuata sulla base delle nosografie standard 1CD-9 e ICD-10; la definizione di handicap sulla base della classificazione OMS (1981). Sono state esaminate le associazioni tra le variabili esplicative di tipo sociodemografico e anamnestico e le diverse tipologie di esito clinico attraverso modelli di regressione logistica. Risultati - Le stime di prevalenza per le principali patologie neuropsichiatriche infantili e per le patologie organiche e/o congenite generatrici di handicap nella popolazione dell'Abruzzo sono paragonabili a quelli riscontrati in letteratura in setting analoghi, ad eccezione dei disturbi ipercinetici che sembrerebbero indicare per I'Abruzzo un'alta occorrenza in entrambi i sessi. La riabilitazione risulta essere la necessita sanitaria maggiormente richiesta per tutti gli assi diagnostici; neH'ambito delle necessita sociali risulta relativamente poco rilevante il ricorso all'assistenza scolastica e, soprattutto, domiciliare. L'analisi di regressione logistica indica lo stato socioeconomico e la presenza di handicap in famiglia come fattori associati, rispettivamente, in modo negativo all'occorrenza di disturbi ipercinetici, e in modo positivo alFoccorrenza di ritardo mentale. Inoltre, lo stato di convivenza in famiglia naturale e associato negativamente aU'occorrenza di disturbi evolutivi. Conclusioni - Lo studio riporta i risultati preliminari dell'attivita di un registro specializzato per l'handicap psiconeurosensoriale in eta evolutiva. Tra le prime indicazioni operative emerge con chiarezza l'utilita della standardizzazione delle procedure diagnosu'che, della definizione di linee guida gestionali comuni nelle diverse aree territoriali, e, comunque, l'importanza della conoscenza epidemiologica del fenomeno handicap per una corretta impostazione di strategie di prevenzione e programmazione.
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Longo, Francesco, Paola Roberta Boscolo, and Claudio Bongiorno Sottoriva. "Un framework per la digitalizzazione del territorio." MECOSAN, no. 122 (December 2022): 105–22. http://dx.doi.org/10.3280/mesa2022-122oa14872.

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Abstract:
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha previsto lo stanziamento di 191,5 miliardi di euro per l'Italia.Se da un lato si innovano le infrastrutture fisiche, "l'hardware logistico", dall'altro si dovrebbe investire nel ridisegno dei servizi per gli utenti, nella reingegnerizzazione dei processi di lavoro e nel rafforzare e modificare competenze e ruoli professionali, "il software organizzativo". La parte hard è stata ampiamente affrontata con un preciso processo di project management top-down che coinvolge l'intera filiera istituzionale, dal Ministero alle Regioni, e da queste alle aziende sanitarie pubbliche. La dimensione che riguarda la seconda variabile, ovvero la riprogettazione dei servizi, la reingegnerizzazione dei processi e delle competenze di lavoro è stata di fatto delegata alla piena autonomia delle regioni o, qualora queste siano altrettanto silenti, delle aziende sanitarie pubbliche.Il presente articolo presenta al proposito un framework di innovazione disruptive dei servizi territoriali, con un particolare focus sui processi di prevenzione, sui pazienti cronici e fragili e sulle nuove modalità di accesso e fruizione per tutti i pazienti occasionali. In particolare, si ritiene che i macroprocessi che più debbano essere sottoposti a un ridisegno siano i seguenti:" le modalità di accesso e di reclutamento dei pazienti ai servizi e ai programmi di prevenzione;" i modelli di presa in carico e di case management;" i modelli di programmazione e prenotazione delle prestazioni e dei setting di cura;" le modalità di dialogo e scambio di informazioni tra cittadino e SSN.
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Moretti, Anna. "Il Parco Scientifico e Tecnologico San Marino- Italia: il progetto di sviluppo di un'area inter-statuale nell'Italia centrale." RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL'AMMINISTRAZIONE, no. 3 (September 2011): 111–25. http://dx.doi.org/10.3280/sa2011-003008.

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Abstract:
L'elaborato si propone di sintetizzare il piano strategico ed operativo di realizzazione del Parco Scientifico e Tecnologico (PST) inter-statuale S. Marino-Italia, volto a promuovere nuove sinergie territoriali a favore di una realtŕ dal respiro internazionale. L'autore - descrivendo lo sviluppo storico dei PST, gli obiettivi, i margini di convenienza e i servizi offerti alle imprese localizzate all'interno e al tessuto imprenditoriale locale - vuole testimoniare come i Parchi Scientifici e Tecnologici rappresentino utili strumenti a supporto della crescita di una regione mediante la produzione di innovazione tecnologica e gestionale. Al lettore č consegnato il messaggio finale: l'importanza di disegnare confini nuovi, fisici e mentali, per garantire una crescita fondata sull'integrazione di saperi e di risorse.
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Alì, Alessandro. "Romano di Lombardia: i valori molteplici di un piccolo capoluogo." TERRITORIO, no. 93 (January 2021): 55–58. http://dx.doi.org/10.3280/tr2020-093008.

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Abstract:
Collocata in prossimità di vecchi e nuovi tracciati infrastrutturali della metropoli pedemontana nella Bassa Bergamasca, Romano di Lombardia trae la sua originalità dall'incrocio di diversi valori. È una città ricca di storia e arte, con una sedimentata tradizione civica; ha una popolazione dinamica e articolata che produce servizi e lavoro; è un contesto urbano compatto che ha conservato una forma ordinata, anche dopo differenti cicli edilizi di carattere espansivo; è una città d'acqua segnata dal fiume Serio e da un fitto reticolo idrico superficiale. Le fragilità economiche e sociali della sua popolazione e quelle territoriali conseguenti alla profonda crisi dell'edilizia non impediscono a Romano di Lombardia di giocare il ruolo di capoluogo supplente per un vasto territorio tra le province di Bergamo, Brescia e Cremona.
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Mattioli, Cristiana, Cristina Renzoni, and Paola Savoldi. "Scuole e territori fragili. Il modello lungimirante del Contrat École a Br." TERRITORIO, no. 97 (February 2022): 67–76. http://dx.doi.org/10.3280/tr2021-097-supplementooa12929.

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Abstract:
L'emergenza pandemica e la chiusura delle scuole hanno inasprito disuguaglianze territoriali ed educative, riportandole al centro del dibattito pubblico. Ne è emersa la conferma del ruolo della scuola e dei suoi spazi quali luoghi centrali per innescare cambiamenti, tanto più nei territori fragili, dove si sommano disagio economico, carenza di servizi, povertà educativa.La crisi in atto rappresenta un'occasione importante per innovare la scuola, aprendola al contesto cui appartiene, anche grazie alle alleanze con la comunità educante.Il programma Contrat École promosso dalla Regione di Bruxelles-Capitale è uno dei riferimenti più evoluti nella sperimentazione di azioni integrate, anche per riflettere su possibili politiche per il contesto italiano, nella fase post-pandemica.
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Bongianino, Egle. "La comunitŕ residenziale: un'opportunitŕ in piů di crescita. La storia di Angelica." QUADERNI DI PSICOTERAPIA COGNITIVA, no. 31 (December 2012): 53–71. http://dx.doi.org/10.3280/qpc2012-031007.

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Abstract:
L'articolo descrive il percorso terapeutico con una bambina con genitori separati, affidata alla madre. Il quadro sintomatologico iniziale era caratterizzato da una depressione lieve e tratti ossessivi. La psicoterapia prende avvio dalla costruzione della relazione, in cui il terapeuta si pone come base sicura e il tempo passato insieme diventa un'occasione per riconoscere e raccontare le emozioni vissute, sperimentare nuove modalita relazionali, innalzare il tono dell'umore. Il peggioramento della situazione famigliare ha comportato la necessita della costruzione di una rete con i Servizi sociali e Territoriali e l'ingresso della bambina in una comunita residenziale. Accanto al processo terapeutico, viene descritto il ruolo del terapeuta oltre le mura dello studio: e stata necessaria, infatti, una collaborazione con gli enti presenti sul territorio al fine di cooperare per il benessere della bambina ed il proseguo della terapia stessa.
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Di Monaco, Roberto. "I processi di apprendimento: chiave per la competitivitŕ delle piccole imprese." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 118 (July 2010): 158–68. http://dx.doi.org/10.3280/sl2010-118011.

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Abstract:
Le piccole imprese, per reggere la competizione sulla qualitŕ e l'innovazione, hanno crescenti esigenze di far leva sullo sviluppo delle risorse umane. Per far questo, perň, devono riuscire ad essere coinvolte in contesti di apprendimento, non tanto creandoli al loro interno, quanto partecipandovi attraverso le reti lunghe e corte nelle quali sono immerse e dalle quali dipendono largamente per le loro attivitŕ. Č il contesto locale, quindi, che deve essere in grado di sostenere, nelle nuove condizioni, pratiche di apprendimento sul lavoro, analoghe a quelle che per anni hanno funzionato nei distretti industriali, garantendo la rigenerazione delle competenze nei ‘laboratori cognitivi' territoriali. In quest'ottica, diventa cruciale la dimensione organizzativa del territorio, necessaria per potenziare la cooperazione e per creare azioni orientate a strutturare apprendimento, in modo trasversale, in campi strategici per le piccole imprese: ricerca, servizi per l'innovazione e sviluppo di competenze chiave.
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Percudani, Mauro, and Martin Knapp. "The economic perspective in the care and treatment of patients with diagnosis of schizophrenia." Epidemiologia e Psichiatria Sociale 7, no. 3 (December 1998): 197–209. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00007399.

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Abstract:
RIASSUNTOScopo - Considerare le principali problematiche connesse all'assistenza ed al trattamento dei pazienti con diagnosi di schizofrenia alia luce della piu recente letteratura sugli aspetti economici di questa patologia. Metodo - È stata effettuata una analisi della letteratura relativa ai costi sociali della schizofrenia, all'analisi economica di diversi modelli di assistenza, alia valutazione dei costi dei trattamenti antipsicotici. Risultati - La schizofrenia è una patologia che genera ingenti costi sociali. I costi sanitari legati all'assistenza alia schizofrenia assorbono una percentuale significativa delle risorse dei sistemi sanitari dei principali paesi industrializzati. I costi indiretti, dovuti principalmente al mancato inserimento al lavoro dei pazienti, risultano superiori ai costi diretti di trattamento. Nei paesi ove l'assistenza centrata sul territorio è stata supportata da un reale sforzo organizzativo per la creazione di servizi territoriali e residenziali, è emerso che essa è meno costosa dell'assistenza centrata sull'ospedale psichiatrico e genera un miglior esito per pazienti e familiari. L'introduzione di nuovi farmaci antipsicotici e lo sviluppo di interventi di tipo psicosociale possono rappresentare strumenti che favoriscono nuove strategie di assistenza. Conclusion! - Utilizzare una prospettiva economica implica pensare a quale organizzazione, quali strumenti tecnologici, quali strategie permettono di investire con razionalita le risorse disponibili. Una riflessione su questi temi appare oggi ineludibile non solo per gli amministratori ed i decisori politici, ma anche per gli operatori dei servizi di salute mentale.
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Lasalvia, Antonio, Benedetta Stefani, and Mirella Ruggeri. "Needs for care in psychiatric patients: a systematic review II. Needs for care on individual level." Epidemiology and Psychiatric Sciences 9, no. 4 (December 2000): 282–307. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00008411.

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Abstract:
RIASSUNTOScopo - Il presente articolo costituisce la seconda parte di un più ampio lavoro di revisione degli studi sui bisogni di cura in ambito psichiatrico. Nella prima parte sono stati analizzati i risultati degli studi sui bisogni di servizi nella popolazione generate. In questa seconda parte viene passata in rassegna la letteratura sui bisogni individuali e discusso il ruolo giocato dalla valutazione di tali bisogni nella pianificazione dell'assistenza psichiatrica. Metodo - Mediante ricerca computerizzata (effettuata con i database MEDLINE e PsycLit) integrata da una ricerca manuale (realizzata consultando gli indici analitici delle principali riviste psichiatriche internazionali) sono stati selezionati i lavori pubblicati sull'argomento da Gennaio 1980 a Giugno 1999. La revisione della letteratura è stata realizzata suddividendo gli studi condotti nella popolazione generale e quelli condotti su gruppi di pazienti psichiatrici. Questi ultimi studi, a loro volta, sono stati ulteriormente suddivisi in base alla categoria diagnostica (pazienti con disturbi psicotici e pazienti con disturbi non psicotici) e al setting (servizi territoriali e strutture di ricovero). Sono stati, inoltre, considerati gli studi condotti su particolari categorie di pazienti (senzatetto, bambini ed adolescenti, anziani e soggetti con comportamento violento). Risultati - I pazienti con disturbi di tipo psicotico presentano una vasta gamma di bisogni sia di tipo clinico che sociale. In quelli seguiti a livello territoriale, i bisogni clinici e sociali tendono ad equivalersi, mentre in quelli ricoverati (ad eccezione dei pazienti acuti) prevalgono i bisogni sociali. Sia a livello territoriale che di strutture di ricovero i bisogni di tipo sociale sono quelli in genere più di frequente insoddisfatti; le terapie psicofarmacologiche sono fornite con maggior frequenza rispetto agli interventi psicoterapeutici e riabilitativi. I pazienti non psicotici presentano un numero minore di bisogni rispetto ai pazienti psicotici; tali bisogni sono di tipo sia clinico che sociale, con una prevalenza dei primi, anche se i bisogni più frequentemente insoddisfatti sono quelli sociali. Conclusioni - Tali studi forniscono preziose informazioni sulle principali esigenze dei soggetti affetti da disturbi psichici attraverso una prospettiva nuova e spesso inesplorata. Nella pratica clinica l'identificazione dei bisogni di cura può costituire un ausilio indispensabile al fine di impostare strategie terapeutiche specifiche, individualizzate ed efficaci.
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De Salvia, Domenico, and Diego Rocco. "Assistenza psichiatrica e monitoraggio dei servizi. Il Registro dei casi di Portogruaro 1987-1990." Epidemiologia e Psichiatria Sociale 1, no. 2 (August 1992): 101–16. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00006631.

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Abstract:
RiassuntoSono descritte, con la stessa metodologia impiegata in quattro altre aree italiane sedi di Registro Psichiatrico dei Casi (RPC), le caratteristiche della catchment-area, del RPC, della struttura e dei principi del Dipartimento di Psichiatria di Portogruaro. II monitoraggio della domanda su 4 anni evidenzia tassi di prevalenza un anno (1045/100000 residenti adulti), di prevalenza un giorno (332/100000 residenti adulti) e di incidenza (250/100000 residenti adulti) inferiori a quelli dei RPC europei. II RPC di Portogruaro monitora l'attività svolta in strutture e servizi a differente gradiente assistenziale (residenziale ospedaliera, residenziale non ospedaliera, semiresidenziale, ambulatoriale, socioambientale, domiciliare, ecc), secondo il principio della continuità dell'assistenza fornita ai pazienti. II rapporto tra prevalenza annua non ospedaliera ed ospedaliera è nel 1990 di 5,5 a 1. II tasso di lungoassistiti è di 161/100000 adulti. La spesa globale del Dipartimento è lievemente diminuita dal 1987 al 1990.Parole chiaveservizi psichiatrici territoriali, registri psichiatrici dei casi, utilizzazione dei servizi.SummaryThe principles, structure, Psychiatric Case Register (PCR) and catchment-area of the Community Psychiatric Service of Portogruaro are described, using the same methodology employed in 4 other Italian PCRs. The monitoring of the demand over 4 years shows one-year prevalence rates (1045/100000 adult inhabitants), one-day prevalence rates (332/100000 adult inhabitants) and incidence rates (250/100000 adult inhabitants) lower than those of other european PCRs. Portogruaro PCR records data of the activities made in a comprehensive psychiatric service, which has multiple structures and services, offering different degrees of care: residential in and outside the hospital, semiresidential, in outpatient clinics, domiciliary, etc. The 1990 ratio between non-hospitalized and hospitalized users is 5.5 to 1. The rate of long-term patients is 161/100000 adult inhabitants. The costs of the Community Psychiatric Service slightly decreased during 1987-90 period.
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Marini, Luigi. "Sicurezza sul lavoro, intervento giudiziario e organizzazione degli uffici. Considerazioni minime per una quotidianitŕ diffusa." QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 2 (June 2012): 193–202. http://dx.doi.org/10.3280/qg2012-002007.

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Abstract:
Le vicende che si sono concluse con le sentenze del Tribunale di Torino nei processi Thyssen e Eternit trovano una loro genesi nel modello di organizzazione e di funzionamento della Procura della Repubblica e dei servizi territoriali e di polizia giudiziaria, nonché nel coordinamento fra ufficio requirente e ufficio giudicante in un contesto distrettuale caratterizzato da linee guida elaborate dalla Procura generale. Se questo č vero, occorre chiedersi quale sia il grado di cultura diffusa a livello nazionale, quali le soluzioni in vigore e quale la consapevolezza della importanza di protocolli, prassi e formazione rispetto all'efficacia del controllo penale in tema di sicurezza, infortuni e malattie legate al lavoro. La ricognizione effettuata dal Csm negli anni 2007-2009 non condusse a risultati confortanti e a tre anni di distanza il panorama nazionale non sembra migliorato; la sensibilitŕ individuale dei magistrati, soprattutto requirenti, costituisce ancora oggi un fattore decisivo e, purtroppo, non particolarmente diffuso.
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Rebba, Vincenzo, Barbara Bonvento, and Emilio Tanzi. "Bisogni di salute emergenti e nuovi servizi sanitari territoriali: il sistema socio-sanitario del veneto dopo il piano regionale 2012-2016." ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE, no. 3 (January 2017): 114–43. http://dx.doi.org/10.3280/es2016-003008.

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Mastroeni, Antonino, and Maria Grazia Colombo. "Assistenza psichiatrica e monitoraggio dei servizi. Il Registro dei casi di Legnano 1987-1990." Epidemiologia e Psichiatria Sociale 1, no. 2 (August 1992): 85–99. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x0000662x.

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Abstract:
RiassuntoSono descritte, con la stessa metodologia impiegata in altre aree italiane sedi di Registro Psichiatrico dei Casi (RPC), le caratteristiche della catchment-area, del RPC, della struttura e dei principi dell'Unità Operativa di Psichiatria di Legnano. II monitoraggio della domanda su 4 anni evidenzia che i tassi di prevalenza annua (530/100000 residenti adulti) e un giorno (226/100000 residenti adulti) hanno valori inferiori ai RCP europei. I tassi di incidenza (152/100000 residenti adulti) sono diminuiti nel corso dei 4 anni considerati, mostrando la difficoltà dei servizi ad accogliere nuovi utenti. II rapporto tra prevalenza annua non ospedaliera ed ospedaliera è, mediamente, di 3,8 a 1. II tasso dei lungoassistiti è di 195/100000 residenti adulti, con un accumulo di quelli che vivono nel territorio, ma non di quelli che sono in Comunita. II costo dei servizi psichiatrici di Legnano è diminuito nella componente ospedaliera e semiresidenziale, mentre è aumentato in quella territoriale.Parole chiaveservizi psichiatrici territoriali, registri psichiatrici dei casi, utilizzazione dei servizi.SummaryThe principles, structure. Psychiatric Case Register (PCR) and catchment-area of the Community Psychiatric Service of Legnano are described, using the same methodology employed in 4 other Italian PCRs. The monitoring of the demand over 4 years shows that the mean year prevalence (530/100000 adult inhabitants) rates are lower than those of other European PCRs. Incidence rate (152/100000 adult inhabitants) have diminished, showing a difficulty of the psychiatric services in accepting new patients. The ratio between non-hospidalized and hospidalized users is 3.8 to 1. The rate of long-term patients is 195/100000 adult inhabitants; the rate of long-term patients living in the community is increasing over the years, whereas the similar rate of patients living in the community is increasing over the years, whereas the similar rate of patients living in the scheltered apartments is stable. The costs of the hospital-based and the semiresidential agencies decreased, while the cost of the community agencies increased.
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Pierazzuoli, Francesca, Elisa Gatti, Laura Gorla, Giacomo Tognasso, and Alessandra Santona. "Il benessere psicologico dei caregiver di pazienti con gravi disturbi psichiatrici: uno studio osservazionale." TERAPIA FAMILIARE, no. 126 (November 2021): 81–101. http://dx.doi.org/10.3280/tf2021-126006.

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Abstract:
La presente ricerca esplora alcune caratteristiche psicologiche presenti nei fratelli con funzione di caregiver di pazienti con gravi patologie psichiche. Gli autori si focalizzano su aspetti quali la percezione della relazione con le figure genitoriali, le esperienze traumatiche, i tratti di personalità e alcune caratteristiche psicosociali. Il campione è costituito da 60 partecipanti: 30 fratelli di persone con gravi patologie psichiatriche (Gruppo A), reperiti all'interno di associazioni di fami liari e servizi psichiatrici territoriali, e 30 partecipanti del gruppo di controllo (Gruppo B) reclutati bilanciandoli al gruppo A in termini di caratteristiche; i partecipanti di entrambi i gruppi risultano residenti al Nord Italia. Sono stati impiegati i seguenti questionari self-report: il Parental Bonding Instrument- PBI, il Minnesota Multiphasic Personality Inventory 2-MMPI-2, l'Inventario delle Esperienze Traumatiche- TEC e un Questionario anamnestico. I risultati mettono in luce come i fratelli caregiver di persone con grave disagio psichico presentino diverse caratteristiche peculiari rispetto al gruppo di controllo; ci si riferisce, in particolare, alle caratteristiche della struttura familiare, alle difficoltà relazionali con le figure genitoriali e alle esperienze traumatiche vissute a livello familiare.
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Paloma, Virginia, Manuel Garcěa-Raměrez, and Carlos Camacho. "Relazione tra benessere e giustizia nella popolazione marocchina nel Sud della Spagna." PSICOLOGIA DI COMUNITA', no. 1 (July 2012): 81–100. http://dx.doi.org/10.3280/psc2012-001006.

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Abstract:
La scelta migratoria ha normalmente come obiettivo migliorare le proprie condizioni di vita e, quindi, il proprio benessere. Senza dubbio, queste aspettative non sempre sono soddisfatte, soprattutto in contesti di accoglienza che relegano i gruppi appena arrivati in posizioni di inferioritŕ di potere. Partendo dalla psicologia della liberazione, questo studio ha come finalitŕ quello di indagare a livello empirico la relazione stabilita tra il grado di giustizia nel contesto di accoglienza e il benessere della popolazione immigrata marocchina nel Sud della Spagna. La raccolta dei ricerca ha previsto la partecipazione di 633 immigrati provenienti da 20 unitŕ territoriali dell'Andalusia. I dati mostrano come il livello di benessere del gruppo marocchino sia strettamente connesso con il livello di giustizia del contesto di stabilizzazione. Inoltre, la ricerca pone in luce che l'apertura alla diversitŕ da parte delle comunitŕ di accoglienza, la sensibilitŕ culturale dei servizi comunitari e l'assenza di una segregazione residenziale sono indicatori adeguati della giustizia del contesto. In breve, i dati confermano empiricamente i presupposti teorici difesi dalla psicologia della liberazione.
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D’Ambrosio, Maria, and Giovanni Laino. "Educatori come designer degli spazi perFormativi. Asili nido come ‘fabbriche' di cittadinanza e innovazione sociale." WELFARE E ERGONOMIA, no. 1 (June 2020): 39–57. http://dx.doi.org/10.3280/we2020-001005.

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Abstract:
Il saggio apre uno spazio di riflessione sul tema della povertà educativa attraverso una pro-posta teorica e metodologica che investe le politiche e i servizi per l'infanzia di un ruolo stra-tegico nel ridisegno di un ecosistema territoriale in grado di qualificare in chiave pedagogica gli spazi e le attività rivolte ai minori e alla genitorialità. Una qualità pedagogica che passa per i professionisti dell'educazione, quindi per la loro formazione e per la loro postura da ricercatori in situazione, e anche per una pianificazione urbanistica strategica in grado di coniugarsi con una ‘visione' di città che contenga l'idea di spazio urbano e di relativa comu-nità educante, attenta alla complessità delle dinamiche che producono diseguaglianze, mar-ginalità e le molte forme di povertà. In questo senso, e recuperando una responsabilità istitu-zionale connessa alla responsabilità di ciascun professionista, il saggio fa emergere anche quanto pensato e sperimentato nell'attuazione del progetto IRIS (Interventi per Riqualificare e Innovare la Scuola) riferito agli asili nido e ai servizi per l'infanzia del Comune di Napoli. Politiche socio-educative e politiche urbane vengono lette come strumenti per connettere e articolare in chiave pedagogica, emancipativa, trasformativa, le azioni strutturali e integrate in grado di rispondere ai bisogni dell'infanzia e al ruolo dei professionisti dell'educazione, perché proprio a partire da questi professionisti si possa nutrire e potenziare la loro capacità/necessità di partecipazione alla vita e alla costruzione-rigenerazione dei legami sociali/territoriali, in chiave di contrasto alla povertà educativa. Si tratta cioè di recuperare per le professioni socio-educative e per i decisori istituzionali e i pianificatori delle politiche e dei servizi educativi, quella ‘sensibilità' e quella operosità, e quindi quella Vita Activa, rintraccia-ta dalla Arendt (1958) come specifica della condizione umana. Una condizione, quella sensi-bile e activa, quindi altamente interattiva e partecipativa, che ciascuno è chiamato a recupe-rare e a nutrire, proprio attraverso una qualità del gesto e della pratica educante che va ben oltre gli ‘spazi' destinati all'educazione. "L'educazione non è un'isola", sosteneva Jerome Bruner (1996), e in questo senso le politiche e i servizi educativi si devono riconnettere a una più estesa e complessa cultura dell'educazione che emerge proprio dalle dinamiche urbane, sociali, culturali, e trova nello spazio extra-quotidiano dell'educativo una possibilità concreta di innovazione e di nuova traiettoria. La qualità (pedagogica) dei servizi educativi in un qua-dro istituzionale di Welfare, è dunque quella possibilità della policy di tradursi in agency e di generare innovazione sociale ovvero variazioni sul piano della povertà educativa e dei feno-meni con cui si manifesta. La qualità (pedagogica) ha necessità di prendere corpo e di farsi spazio rigenerandosi in nuove pratiche che lavorino proprio sul nesso tra corpi e spazi, e sulla loro reciproca capacità di interazione. Lo scritto è dunque attraversato da un evidente sguardo epigenetico che tiene insieme rifles-sione epistemologica e sua istanza metodologica e qualifica le pratiche educative come ‘pale-stre' di cittadinanza e di coesione sociale in chiave trasformativa e rigenerativa, sia sul piano individuale che su quello politico e delle politiche, così da far emergere la metodologia ‘em-bodied' (Bongard-Pfeifer, 2007) come approccio bio-politico al governo ‘sensibile' del ‘vivente': perché l'educazione e la politica possono insieme ridisegnare un nuovo ecosistema per il process generativo della creatura vivente/living creature (Dewey, 1934).
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Balestrieri, Matteo, Giuliano Meneghelli, and Michele Tansella. "Assistenza psichiatrica e monitoraggio dei servizi. Il Registro dei casi di Verona-Sud 1987-1990." Epidemiologia e Psichiatria Sociale 1, no. 2 (August 1992): 117–32. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00006643.

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Abstract:
RiassuntoSono descritte con la stessa metodologia impiegata in quattro altre aree italiane sedi di Registro Psichiatrico dei Casi (RPC), le caratteristiche della catchment-area, del RPC, della struttura e dei principi del Dipartimento di Psichiatria di Verona-Sud. II monitoraggio della domanda su 4 anni evidenzia tassi di prevalenza un anno (1010/100000 residenti adulti), prevalenza un giorno (306/100000 residenti adulti) e di incidenza (219/100000 residenti adulti) inferiori a quelli dei RPC europei. II RPC di Verona-Sud monitora l'attività svolta in strutture e servizi a differente gradiente assistenziale (residenziale ospedaliera, residenziale non ospedaliera, semiresidenziale, ambulatoriale, domiciliare, ecc), secondo il principio della continuità dell'assistenza fornita ai pazienti. II rapporto tra prevalenza annua non ospedaliera e ospedaliera è nel 1990 di 2,5 a 1. II tasso di lungoassistiti e di 130/100000 adulti. La spesa globale del Dipartimento è aumentata di circa il 25%, con un incremento da parte di tutte le componenti dell'assistenza.Parole chiaveservizi psichiatrici territoriali, registri psichiatrici dei casi, utilizzazione dei servizi.SummaryThe principles, structure, Psychiatric Case Register (PcR) and catchment-area of the Community Psychiatric service of South-Verona are described, using the same methodology employed in 4 other Italian PCRs. The monitoring of the demand over 4 years shows one-year prevalence rates (1010/100000 adult inhabitants), one-day prevalence rates (306/100000 adult inhabitants) and incidence rates (219/100000 adult inhabitants) lower than those of other European PCRs. South-Verona PCR records data of the activities made in a comprehensive psychiatric service, which has multiple structures and services, offering different degrees of care: residential in and outside the hospital, semiresidential, in outpatient clinics, domiciliary, etc. The 1990 ratio between non-hospitalized and hospitalized users is 2.5 to 1. The rate of long-term patients is 130/100000 adult inhabitants. All the components of the treatment contributed to the 25% increment of the costs of the South-Verona Psychiatric Service.
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Martini, Paolo, and Franco Domenici. "Assistenza psichiatrica e monitoraggio dei servizi. Il Registro dei casi di Arezzo 1987–1990." Epidemiologia e Psichiatria Sociale 1, no. 1 (April 1992): 29–43. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00006527.

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Abstract:
RiassuntoSono descritte, con la stessa metodologia impiegata in altre 4 aree italiane, sedi di registri psichiatrici dei casi (RPC), le caratteristiche della catchment-area, del RPC, della struttura e dei principi del Servizio di Salute Mentale di Arezzo. II monitoraggio della domanda su 4 anni evidenzia che i tassi di prevalenza annua (1537/100000 15 + ) e un giorno (714/100000 15 + ), specie per le psicosi funzionali, hanno valori vicini ai RCP europei. Con la incidenza (256/100000 15 + ), i tassi indicano un coverage e una presa in carico dei principali bisogni psicopatologici di popolazione di area. II monitoraggio dei servizi offerti evidenzia la chiusura dell'OP nel 1989 con dimissione dei lungodegenti e 1'espansione considerevole delle attivita e degli utenti in molteplici strutture e servizi a differente gradiente assistenziale, residenziali (66/100000 15 + ospitati nel 1990), diurni (205/100000 15 + utenti nel 1990), di inserimento lavorativo, domiciliari, ambulatoriali e ospedalieri, che ruotano intorno a un Centro con équipe in mobilita e aperto 24h/24 e 7 gg./7. II rapporto tra prevalenza annua non ospedaliera e ospedaliera e nel 1990 di 20:1; l'intervento precoce e alternativo consente un tasso medio di ammissioni ospedaliere di 86/100000 15 + con SPDC ma senza reparto e senza nuovi lungodegenti. II tasso di lungoassistiti (541/100000 15 + ) e il pattern di utilizzo dei servizi indicano una risposta continuativa, flessibile e integrata ad utenti per il 90% viventi nel proprio ambiente. II costo del Servizio e pari alia spesa storica dell'OP, rapportato alia popolazione e all'indice di costo ISTAT.Parole chiaveservizi psichiatrici territoriali, registri psichiatrici dei casi, utilizzazione dei servizi.SummaryThe principles, structure, Psychiatric Case Register (PCR) and catchment-area of the Community Mental Health Service (CMHS) of Arezzo are described, using the same methodology employed in 4 other Italian PCRs. The monitoring of the demand over 4 years shows that the mean year prevalence (1537/100000 15 +) and day prevalence (714/100000 15 +) rates, especially for functional psychoses, are statistically close to European PCRs. Together with incidence (256/100000 15 +), those rates indicate full coverage and response to the principal psychopathological needs of the population of the area. The monitoring of the service shows: the closure of the psychiatric hospital in 1989 with the discharging of long-stay patients; the considerable expansion of activities and the number of users in multiple structures and services, offering different degrees of care; i.e. residential (66/100000 15+ users in 1990), day-centres (205/100000 15+ users in 1990), work emplacement, domiciliary care, out and in-patients. Those services revolve around the Centre (open round the clock, 7 days a week) with a mobile crisis intervention team. The ratio between hospitalized and non-hospitalized users is 1:20, for 1990; early and alternative intervention gives an average rate of hospital admissions of 86/100000 15+ in clinical and psychiatric beds but with no psychiatric ward and no new long-stay patients. The rate of long-term patients (541/100000 15 +) and the pattern of use of the services indicate an ongoing, flexible and integrated response to users needs, 90% of whom live in their own home environment. The costs of the CMHS work out equal to the former expenses of the psychiatric hospital, in ratio to inflation and the cost of living.
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Pasquariello, Massimo, Michela Bia, and Alberto Cassone. "Uno studio economico-territoriale del Nord-Ovest italiano tramite l'analisi delle componenti principali." RIVISTA DI ECONOMIA E STATISTICA DEL TERRITORIO, no. 1 (March 2011): 43–81. http://dx.doi.org/10.3280/rest2011-001002.

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Abstract:
L'analisi economica di contesti micro-territoriali č di grande interesse per le scienze sociali, in quanto capace di contribuire all'interpretazione di processi sociali ed economici complessi spesso sottostanti a dinamiche macro-economiche. Scopo di questo studio č descrivere e analizzare una realtŕ economica e sociale articolata, attraverso l'utilizzo di adeguati indicatori. In particolare il presente lavoro sviluppa un'analisi empirica dei Sistemi locali del lavoro. L'area geografica presa in considerazione č il Nord-Ovest dell'Italia (Piemonte, Liguria, Lombardia e Valle d'Aosta). Allo scopo di individuare i principali fattori economici descrittivi delle diverse realtŕ locali, applichiamo la tecnica dell'analisi delle componenti principali. In particolare i risultati ottenuti mettono in evidenza tre componenti che risultano meglio descrivere le aree studiate: la componente, la componentee la componente. La prima segnala la relazione positiva tra la numerositŕ delle imprese manifatturiere, livelli occupazionali piů elevati e infrastrutture piů diffuse nell'area oggetto di studio; la seconda individua una relazione positiva tra i settori dei servizi alle imprese, il commercio e piů alti tassi di disoccupazione; la terza rileva la correlazione positiva tra il valore aggiunto, il tasso di occupazione e la densitŕ imprenditoriale ma negativa se ci si condiziona alle strutture imprenditoriali di tipo micro. L'articolo pone in evidenza le relazioni esistenti tra il territorio, le specializzazioni produttive e il posizionamento geografico delle unitŕ di osservazione. Particolare attenzione č stata data all'aspetto geo-spaziale individuando aree di analisi omogenee che trascendono i meri confini amministrativi.
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Giampieri, Emanuela, Alessandra Ratti, Alessandra Beretta, Cinzia Mattavelli, Elena Ferrarini, Carlo Pruneri, and Italo Carta. "Determinants of hospitalization from psychiatric E.R. from S. Gerardo hospital in Monza: epidemiological cross-sectional study." Epidemiology and Psychiatric Sciences 11, no. 4 (December 2002): 266–76. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00005844.

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Abstract:
RIASSUNTOScopo – Individuare i fattori predittivi di ricovero in pazienti che giungono presso il Pronto Soccorso con problem psichiatrici. Disegno – Studio epidemiologico trasversale condotto presso il Pronto Soccorso dell'Ospedale S. Gerardo di Monza, tra il 1 giugno 1995 ed il 31 maggio 1997. Sono stati inclusi tutti i soggetti di età maggiore di 18 anni per i quali sia stata richiesta una valutazione psichiatrica. E' stato sondato il peso di variabili socio-demografiche, di variabili cliniche e di variabili di servizio sulla decisione di ricovero. Principali misure utilizzate – I dati sono stati raccolti mediante una scheda appositamente costruita, compilata dal medico di guardia al momento della visita. I dati sono stati analizzati tramite analisi univariata e regressione logistica. Risultati – Sono stati raccolti dati inerenti 2076 casi. All'analisi univariata la probabilita di ricovero è risultata più elevata per soggetti tra i 39 ed i 48 anni, celibi o nubili, disoccupati, affetti da schizofrenia, da disturbi deH'umore o da disturbi di personalità. Il ricovero è più probabile in proporzione alia gravità, all'ideazione suicidiaria ed a precedenti ricoveri. Tra i sintomi troviamo che l'ansia protegge dal ricovero laddove allucinazioni, delirio, assenza di critica di malattia, blocco psicomotorio, agitazione psicomotoria, stato confusionale, crisi pantoclastiche, bizzarrie comportamentali, alterazioni dello stato di coscienza e precedenti ricoveri incrementano la probabilità di ospedalizzazione. Il lunedì ed il venerdì sono i giorni a più alta frequenza di ricoveri. La regressione logistica conferma il ruolo predittivo di età, sintomi, aggressività, gravità ed ideazione suicidiaria, e dei giorni della settimana tra le variabili di servizio. Conclusione – Tra i fattori predittivi di ricovero in SPDC le variabili cliniche mantengono un ruolo predominante, rispetto a fattori socio-demografici. Accanto a queste, tuttavia, si nota un peso rilevante deH'organizzazione del servizio con un aumento del tasso di ricoveri proprio nei giorni a cavallo del fine settimana, quando i servizi territoriali chiudono.
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Interlandi, Gaetano, and Maria Grazia Sotera. "Assistenza psichiatrica e monitoraggio dei servizi. Il Registro dei casi di Caltagirone 1987–1990." Epidemiologia e Psichiatria Sociale 1, no. 1 (April 1992): 45–60. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00006539.

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Abstract:
RiassuntoSono descritte, con la stessa metodologia impiegata in altre 4 aree italiane sedi di Registro Psichiatrico dei Casi (RPC), le caratteristiche della catchment-aerea, del RPC, della struttura e dei principi del Dipartimento di Psichiatria di Caltagirone. II monitoraggio della domanda su 4 anni evidenzia che i tassi di prevalenza annua (763/100000 residenti adulti) e un giorno (223/100000 residenti adulti) hanno valori inferiori ai RPC europei. I tassi di incidenza (281/100000 residenti adulti) indicano un afflusso di nuovi casi appartenenti a tutte le categorie diagnostiche. II RPC di Caltagirone monitora l'attività svolta in strutture e servizi a differente gradiente assistenziale: residenziale ospedaliera, residenziale non ospedaliera, semiresidenziale, ambulatoriale, domiciliare, ecc. II rapporto tra prevalenza annua non ospedaliera e ospedaliera è nel 1990 di 4,4 a 1. II tasso di lungoassistiti è di 122/100000 residenti adulti, con una tendenza ad un accumulo per quelli che vivono nel territorio, mentre vi è un calo di quelli che sono in Comunità. II costo del Dipartimento, che è andato riducendosi dal 1987 al 1990, è in buona parte da addebitare alle giornate di assistenza in Comunità.Parole chiaveservizi psichiatrici territoriali, registri psichiatrici dei casi, utilizzazione dei servizi.SummaryThe principles, structure, Psychiatric Case Register (PCR) and catchment-area of the Community Psychiatric Service of Caltagirone are described, using the same methodology employed in 4 other Italian PCRs. The monitoring of the demand over 4 years shows that the year prevalence (763'100000 adult inhabitants) and day prevalence (248'100000 adult inhabitants) rates are lower than those of other European PCRs. Incidence rate (248'100000 adult inhabitants) shows that new patients belong to all diagnostic categories. The PCR records data of the activities made in multiple structures and services, offering different degrees of care: residential in and outside the hospital, semiresidential, care in outpatient clinics, domiciliary care, etc. The ratio between non-hospitalized and hospitalized users is 4.3 to 1. The rate of long-term patients is 122'100000 adult inhabitants; the rate of long-term patients living in the community is increasing over the years, whereas the similar rate of patients living in the sheltered apartments is decreasing. The costs of the Service (which have decrease from 1987 to 1990) have to be attributed mainly to the costs of the treatment in sheltered apartments.
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Cinelli, Gianmario, and Francesco Longo. "Un Servizio Nazionale per gli Anziani Non Autosufficienti." MECOSAN, no. 118 (August 2021): 155–73. http://dx.doi.org/10.3280/mesa2021-118008.

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Abstract:
Gli anziani non autosufficienti, ossia le persone di eta superiore o uguale a 65 anni che non sono in grado di compiere in autonomia e senza bisogno di assistenza le attivita di vita quotidiana, sono circa 2,9 milioni. Si tratta di un numero destinato a crescere fortemente nei prossimi anni. Nel PNRR il governo italiano si e impegnato ad adottare entro la primavera del 2023 "una riforma organica degli interventi destinati agli anziani non autosufficienti". Lo studio si pone l'obiettivo di contribuire al dibattito su come realizzare tale riforma, attraverso alcune stime originali e riflessioni sulle lezioni che possono essere apprese dall'esperienza di altri Paesi o dal Sistema Sanitario Nazionale. In particolare, lo studio mira a offrire quattro principali contributi: 1) stima originale della spesa pubblica e privata per gli interventi destinati agli anziani non autosufficienti, rispettivamente pari a 15,48 e 10,21 miliardi di euro; 2) stima originale del tasso di copertura del bisogno, ossia del numero degli anziani che ricevono servizi pubblici per tipologia di servizio, che e pari a circa il 52%; 3) gli elementi principali per la riforma organica degli interventi, che sarebbero: a) l'istituzione di un pilastro unico, integrato e distinto rispetto agli altri ambiti del welfare, dotato di un fondo nazionale unico, unita di accesso unificate e una politica nazionale di prevenzione; b) livelli di assistenza commisurati alle condizioni di salute; c) la promozione e la valorizzazione delle esperienze territoriali; d) orientare la spesa privata verso lo sviluppo di un settore professionale; 4) infine, e sviluppata una simulazione della spesa pubblica e del tasso di copertura del sistema proposto, mostrando come il sistema proposto possa avere un impatto positivo in termini di intensita e qualita dei livelli di assistenza.
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La Notte, Alessandra, and Margherita Turvani. "I conti ambientali del territorio e delle risorse: due casi studio a supporto delle future linee guida a livello locale." ECONOMICS AND POLICY OF ENERGY AND THE ENVIRONMENT, no. 3 (April 2010): 141–64. http://dx.doi.org/10.3280/efe2009-003007.

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Abstract:
I conti patrimoniali (asset accounts) sono fra i principali moduli di contabilitŕ ambientale e fanno riferimento alle risorse e agli ecosistemi. Lo sviluppo dei conti patrimoniali delle risorse, grazie a diversi decenni di esperienze e applicazioni, sta giungendo alla standardizzazione delle procedure. Inoltre, l'EEA (Agenzia Europea dell'Ambiente) sta provvedendo a sviluppare i conti ambientali relativi agli ecosistemi. In entrambi i casi si pone la questione di come applicare tali complesse strutture a scale diverse, da quella globale a quella nazionale a quella locale. Al variare delle scale territoriali, variano i livelli istituzionali e con essi gli obiettivi e i fruitori dell'informazione derivabile dagli schemi di contabilitŕ ambientale. Quale sia l'approccio piů adatto per focalizzare il livello locale č tema tuttora in discussione. Inoltre una delle argomentazioni attualmente piů dibattute consiste nella definizione di una terminologia e classificazione univoca per le funzioni e servizi ecosistemici che sia attuabile anche agli schemi di contabilitŕ ambientale. Questo lavoro, prendendo come punto di riferimento la nozione di Valore Economico Totale e la struttura del bilancio forestale (IEEAF) , e presentando due casi studio in cui si sperimenta una procedura generica per valutare funzioni economiche ed ecologiche, si pone l'obiettivo di contribuire a questo dibattito. Le applicazioni differiscono per oggetto di valutazione (i boschi nel caso del Cansiglio e l'isola di S.Erasmo nel caso della Laguna di Venezia) e metodi usati (sia in termini fisici che monetari) e tuttavia individuano una procedura fattibile.
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Ouhajou, Dr Lakbir, and Ali Lmariouh. "La Prospective Territoriale au service du patrimoine oasien: Cas des oasis de Tafilalet." digitAR - Revista Digital de Arqueologia, Arquitectura e Artes, no. 5 (February 20, 2019): 31–43. http://dx.doi.org/10.14195/2182-844x_5_1.

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Abstract:
L’article propose une démarche de prospective comme outil novateur pour accompagner la sauvegarde de ce patrimoine vulnérable que représentent les oasis. Ce cheminement méthodologique d’innovation sociale, outil de l’ingénierie territoriale, ambitionne de concevoir une vision de développement territorial pour les oasis de Tafilalet. Il s’agit de proposer une série de futurs souhaitables, qui vont dans le sens de renforcer la résilience de ces territoires aux changements climatiques, et de rompre par la même avec les tendances territoriales actuelles.
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Balestrieri, Matteo, Rocco Micciolo, Domenico De Salvia, and Michele Tansella. "Confronti e prospettive nella utilizzazione dei Registri Psichiatrici dei Casi." Epidemiologia e Psichiatria Sociale 1, no. 2 (August 1992): 133–48. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00006655.

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Abstract:
RiassuntoDopo una breve rassegna sui dati di confronto tra Registri Psichiatrici dei Casi (RPC) disponibili nella letteratura internazionale, vengono analizzati gli indici sociodemografici e i tassi standardizzati (per età e sesso) relativi alle attività assistenziali (anni 1987–90) svolte in cinque aree italiane di RPC. Gli indici socio-anagrafici sono risultati correlati con le caratteristiche urbano-rurali del territorio. In ognuna delle cinque aree di registro esisteva, alia fine del 1990, una rete di servizi considerata adeguata rispetto alle esigenze della popolazione. I tassi totali di prevalenza un giorno sono in lieve aumento in tutte le aree di RPC, mentre quelli di prevalenza un anno e incidenza hanno avuto un andamento piuttosto differenziato nelle varie aree. II ricorso al day-hospital è diventato mediamente piu frequente e l'attività territoriale è aumentata dappertutto. Sono diminuiti parallelamente i ricoveri. II fenomeno della lungodegenza è tuttora presente, anche se in forma ridotta, in alcune aree di RPC. I soggetti lungoospitati in comunità sono aumentati in un'area (Arezzo), diminuiti in un'altra (Caltagirone), mentre sono stabili nelle altre aree. I lungoassistiti sono aumentati in quattro aree e in lieve flessione nella quinta (Arezzo). Non e emersa una relazione tra livelli di assistenza psichiatrica erogata e caratteristiche della popolazione di riferimento. Secondo un punteggio assistenziale ponderato di costo lo sviluppo dell'attività assistenziale ha determinato un aumento dei costi a Verona-Sud e ad Arezzo, una diminuzione a Caltagirone e a Legnano e nessuna variazione a Portogruaro.Parole chiaveservizi psichiatrici territoriali, registri psichiatrici dei casi, utilizzazione dei servizi.SummaryAfter a brief review of the literatur on comparison between Psychiatric Case Registers (PCR), this paper analyzes sociodemografic data and 1987-1990 age/sex standardised rates of psychiatric treatment in five Italian areas with a PCR. There was a correlation between sociodemografic indices and urban-rural characteristics of the areas. At the end of 1990 the comprehensive community psychiatric service of each area was considered able to meet the needs of the population. During the four years of our survey, one-day prevalence rates were consistently slighty increasing, while one-year prevalence and incidence rates showed different trend in the five areas. Overall, there was a development of the community services and a decrease of psychiatric admissions. There were still few hospital long-stay patients in some areas, but what is more evident was the increase of the number of long-term patients (hostel long-stay patients and communiy long-term patients). No correlations were evident between levels of psychiatric treatment and characteristics of the populations in the five areas. The development of a comprehensive network of community services required an increase of the costs in Verona-Sud and Arezzo, a decrease in Caltagirone and Legnano, while there was no variation of costs in Portogruaro.
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Nosè, M., I. Bighelli, M. Castellazzi, G. Martinotti, G. Carrà, C. Lucii, G. Ostuzzi, F. Sozzi, and C. Barbui. "Prevalence and correlates of QTc prolongation in Italian psychiatric care: cross-sectional multicentre study." Epidemiology and Psychiatric Sciences 25, no. 6 (October 15, 2015): 532–40. http://dx.doi.org/10.1017/s2045796015000906.

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Abstract:
Aims.In recent years several warnings have been issued by regulatory authorities on the risk of electrocardiogram abnormalities in individuals exposed to psychotropic drugs. As a consequence of these warnings, monitoring of the QT interval corrected for heart rate (QTc) has become increasingly common. This study was conducted to measure the frequency of QTc prolongation in unselected psychiatric patients, and to document the associated factors using a cross-sectional approach.Method.The study was carried out in 35 Italian psychiatric services that are part of the STAR (Servizi Territoriali Associati per la Ricerca) Network, a research group established to produce scientific knowledge by collecting data under ordinary circumstances. During a three-month period, a consecutive unselected series of both in- and out-patients were enrolled if they performed an ECG during the recruitment period and were receiving psychotropic drugs on the day ECG was recorded.Results.During the recruitment period a total of 2411 patients were included in the study. The prevalence of QTc prolongation ranged from 14.7% (men) and 18.6% (women) for the cut-off of 450 ms, to 1.26% (men) and 1.01% (women) for the cut-off of 500 ms. In the multivariate model conducted in the whole sample of patients exposed to psychotropic drugs, female sex, age, heart rate, alcohol and/or substance abuse, cardiovascular diseases and cardiovascular drug treatment, and drug overdose were significantly associated with QTc prolongation. In patients exposed to antipsychotic drugs, polypharmacy was positively associated with QTc prolongation, whereas use of aripiprazole decreased the risk. In patients exposed to antidepressant drugs, use of citalopram, citalopram dose and use of haloperidol in addition to antidepressant drugs, were all positively associated with QTc prolongation.Conclusions.The confirmation of a link between antipsychotic polypharmacy and QTc prolongation supports the current guidelines that recommend avoiding the concurrent use of two or more antipsychotic drugs, and the confirmation of a link between citalopram and QTc prolongation supports the need for routine QTc monitoring. The relatively low proportion of patients with QTc prolongation not only suggests compliance with current safety warnings issued by regulatory authorities, but also casts some doubts on the clinical relevance of QTc prolongation related to some psychotropic drugs.
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Galluccio, Raffaele. "Il Servizio Psichiatrico Territoriale: mutamento istituzionale e nuova operativitŕ." RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, no. 1 (April 2011): 123–43. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2011-001009.

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Abstract:
L'Autore esamina le caratteristiche di due tipologie di servizi psichiatrici - servizio clinico e servizio etico - in Italia. Queste due tipologie scaturiscono dai servizi eclettici nati dopo la riforma. Esse hanno in comune specialisti, funzioni e strutture, ma differiscono nella definizione dell'oggetto di lavoro, nelle pratiche di cura, nelle relazioni in équipe e con i pazienti, nei rapporti con il territorio, nonché negli esiti operativi. L'autore descrive le due tipologie sul piano teorico per evidenziare poi la loro mescolanza nelle diverse pratiche dei servizi odierni. Egli conclude l'articolo presentando alcune pratiche di inclusione che agevolano la trasformazione di un servizio prevalentemente clinico in un servizio prevalentemente etico.
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Miramontes Carballada, Ángel. "Valoración territorial da proposta de traslado dunha oficina de farmacia en Galicia. Un estudo de caso de Xeografía Aplicada." Revista Galega de Economía 29, no. 3 (December 8, 2020): 1–21. http://dx.doi.org/10.15304/rge.29.3.7072.

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Abstract:
A creación ou traslado dun servizo sempre ten unha serie de repercusións territoriais, pero se ademais se trata dunha farmacia que para exercer a súa actividade ten que cumprir unha serie de condicionantes vinculados ao número de habitantes, á distancia, etcétera, as consecuencias territoriais poden ser variadas. Por iso, a finalidade deste traballo é amosar a repercusión territorial que ocasionaría o traslado voluntario dunha oficina de farmacia dentro do Concello da Estrada (Pontevedra), entendendo como repercusión territorial a súa influencia nas características demográficas, sociais, económicas e de mobilidade da poboación deste espazo do interior de Galicia, así como sobre o servizo básico de distribución de medicamentos á poboación. Para acadar este obxectivo, realizouse un exhaustivo traballo de campo e unha análise de toda a información territorial dispoñible sobre as actuacións que se realizarán, desde o punto de vista de planificación e desenvolvemento territorial, no concello. Unha das conclusións alcanzadas foi comprobar como os límites ou as fronteiras que se crean en ocasións desde a Administración non sempre son as máis eficientes en relación coas características do territorio nin dan o mellor servizo á poboación (áreas educativas, farmacéuticas ou sanitarias).
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