Academic literature on the topic 'SERVIZI EDUCATIVI PER L'INFANZIA'

Create a spot-on reference in APA, MLA, Chicago, Harvard, and other styles

Select a source type:

Consult the lists of relevant articles, books, theses, conference reports, and other scholarly sources on the topic 'SERVIZI EDUCATIVI PER L'INFANZIA.'

Next to every source in the list of references, there is an 'Add to bibliography' button. Press on it, and we will generate automatically the bibliographic reference to the chosen work in the citation style you need: APA, MLA, Harvard, Chicago, Vancouver, etc.

You can also download the full text of the academic publication as pdf and read online its abstract whenever available in the metadata.

Journal articles on the topic "SERVIZI EDUCATIVI PER L'INFANZIA"

1

Lia Galardini, Anna. "I servizi educativi per l'infanzia durante la pandemia." MINORIGIUSTIZIA, no. 4 (June 2021): 79–87. http://dx.doi.org/10.3280/mg2020-004008.

Full text
Abstract:
La pandemia ha modificato in modo drammatico i servizi prescolastici. Gli operatori hanno dedicato ogni sforzo per trovare un equilibrio tra la sicurezza sanitaria e nuove modalità di impostare la vita educativa nei nidi e scuole dell'infanzia in grado di garantire il livello qualitativo raggiunto in precedenza. Genitori ed educatori hanno cercato di mantenere alta la consapevolezza dei diritti dei bambini e delle famiglie. È fondamentale ribadire il diritto di tutti i bambini di ricevere un'educazione adeguata in contesti in grado di garantire uguaglianza e inclusione. La realtà senza precedenti della pandemia ha offerto l'opportunità di sviluppare nuove strategie e ha messo in luce la centralità di una educazione ecologica, in grado di mantenere connessioni sempe più strette con l'ambiente e gli ambienti di vita.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Silva, Clara. "Il coordinatore pedagogico dei servizi per l'infanzia: una professionalità in fieri." QUADERNI DI ECONOMIA DEL LAVORO, no. 112 (March 2021): 59–67. http://dx.doi.org/10.3280/qua2020-112005.

Full text
Abstract:
L'articolo ricostruisce nelle loro linee generali le motivazioni sociali, culturali ed educative che hanno portato alla nascita della figura professionale del coordinato-re pedagogico dei servizi educativi per l'infanzia in Italia. Mostra poi come tale figura sia stata introdotta in modo stabile all'interno dell'equipe educativa nel set-tore sia pubblico che privato tramite normative regionali in assenza di un quadro legislativo nazionale. Illustra inoltre le funzioni e le principali competenze necessarie per svolgere la professione di coordinamento pedagogico, facendo emergere le ricadute del suo operato in termini di accessibilità e di qualità.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Alessandra Augelli and Elisabetta Musi. "Sentirsi parte e prendere parte. Il contributo delle famiglie straniere alla progettazione dei servizi per l'infanzia." IUL Research 2, no. 4 (2021): 6–22. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v2i4.156.

Full text
Abstract:
Nei servizi educativi i genitori stranieri vengono accolti ma raramente assunti come interlocutori con cui attivare pratiche di rilettura critica di nidi e scuole d’infanzia. Come cogliere la rappresentazione multiculturale dell’infanzia attraverso la voce dei genitori stranieri? Come sostenere i genitori stranieri nel farsi portavoce di riflessioni e pratiche partecipative nei servizi? Queste le domande generative della ricerca mixed-method che si illustra nel contributo. Attraverso focus group e intervist in profondità sono state raccolti i pensieri di alcune mamme straniere con figli di età 0-6 anni. Temi del confronto sono stati: la concezione di bambino 0-6, l’idea di educazione e il ruolo dell’adulto, la vita di comunità nei servizi per l’infanzia, la partecipazione delle famiglie.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

D’Ambrosio, Maria, and Giovanni Laino. "Educatori come designer degli spazi perFormativi. Asili nido come ‘fabbriche' di cittadinanza e innovazione sociale." WELFARE E ERGONOMIA, no. 1 (June 2020): 39–57. http://dx.doi.org/10.3280/we2020-001005.

Full text
Abstract:
Il saggio apre uno spazio di riflessione sul tema della povertà educativa attraverso una pro-posta teorica e metodologica che investe le politiche e i servizi per l'infanzia di un ruolo stra-tegico nel ridisegno di un ecosistema territoriale in grado di qualificare in chiave pedagogica gli spazi e le attività rivolte ai minori e alla genitorialità. Una qualità pedagogica che passa per i professionisti dell'educazione, quindi per la loro formazione e per la loro postura da ricercatori in situazione, e anche per una pianificazione urbanistica strategica in grado di coniugarsi con una ‘visione' di città che contenga l'idea di spazio urbano e di relativa comu-nità educante, attenta alla complessità delle dinamiche che producono diseguaglianze, mar-ginalità e le molte forme di povertà. In questo senso, e recuperando una responsabilità istitu-zionale connessa alla responsabilità di ciascun professionista, il saggio fa emergere anche quanto pensato e sperimentato nell'attuazione del progetto IRIS (Interventi per Riqualificare e Innovare la Scuola) riferito agli asili nido e ai servizi per l'infanzia del Comune di Napoli. Politiche socio-educative e politiche urbane vengono lette come strumenti per connettere e articolare in chiave pedagogica, emancipativa, trasformativa, le azioni strutturali e integrate in grado di rispondere ai bisogni dell'infanzia e al ruolo dei professionisti dell'educazione, perché proprio a partire da questi professionisti si possa nutrire e potenziare la loro capacità/necessità di partecipazione alla vita e alla costruzione-rigenerazione dei legami sociali/territoriali, in chiave di contrasto alla povertà educativa. Si tratta cioè di recuperare per le professioni socio-educative e per i decisori istituzionali e i pianificatori delle politiche e dei servizi educativi, quella ‘sensibilità' e quella operosità, e quindi quella Vita Activa, rintraccia-ta dalla Arendt (1958) come specifica della condizione umana. Una condizione, quella sensi-bile e activa, quindi altamente interattiva e partecipativa, che ciascuno è chiamato a recupe-rare e a nutrire, proprio attraverso una qualità del gesto e della pratica educante che va ben oltre gli ‘spazi' destinati all'educazione. "L'educazione non è un'isola", sosteneva Jerome Bruner (1996), e in questo senso le politiche e i servizi educativi si devono riconnettere a una più estesa e complessa cultura dell'educazione che emerge proprio dalle dinamiche urbane, sociali, culturali, e trova nello spazio extra-quotidiano dell'educativo una possibilità concreta di innovazione e di nuova traiettoria. La qualità (pedagogica) dei servizi educativi in un qua-dro istituzionale di Welfare, è dunque quella possibilità della policy di tradursi in agency e di generare innovazione sociale ovvero variazioni sul piano della povertà educativa e dei feno-meni con cui si manifesta. La qualità (pedagogica) ha necessità di prendere corpo e di farsi spazio rigenerandosi in nuove pratiche che lavorino proprio sul nesso tra corpi e spazi, e sulla loro reciproca capacità di interazione. Lo scritto è dunque attraversato da un evidente sguardo epigenetico che tiene insieme rifles-sione epistemologica e sua istanza metodologica e qualifica le pratiche educative come ‘pale-stre' di cittadinanza e di coesione sociale in chiave trasformativa e rigenerativa, sia sul piano individuale che su quello politico e delle politiche, così da far emergere la metodologia ‘em-bodied' (Bongard-Pfeifer, 2007) come approccio bio-politico al governo ‘sensibile' del ‘vivente': perché l'educazione e la politica possono insieme ridisegnare un nuovo ecosistema per il process generativo della creatura vivente/living creature (Dewey, 1934).
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Tricarico, Luca, Federica Fulghesu, and Chiara Missikoff. "Spunti per un'agenda territoriale su educazione e cultura: contesti di apprendimento inclusivi e pratiche di innovazione sociale." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 133 (March 2022): 130–54. http://dx.doi.org/10.3280/asur2022-133006.

Full text
Abstract:
Questo articolo offre una prospettiva sulle pratiche di innovazione sociale che sviluppano "contesti di apprendimento inclusivi", ossia processi di coesione sociale indotti dalla gestione di spazi per lo sviluppo di servizi educativi condotti tramite approcci place-based sperimentali. L'obiettivo è fornire degli spunti di discussione per un'agenda territorialista volta a promuovere approcci e organizzazioni capaci di allargare la platea di servizi educativi da affiancare a quelli tradizionali.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Braga, Piera Maria, Chiara Maria Bove, Mary Jane Moran, Robyn Brookshire, and Maria Aparecida Antero Correia. "Reciprocal learning: il confronto interculturale come dispositivo per la formazione degli educatori - insights da una ricerca tra Italia e Stati Uniti." Zero-a-Seis 23, no. 43 (2021): 495–523. http://dx.doi.org/10.5007/1980-4512.2021.e72979.

Full text
Abstract:
Il tema della formazione a una “postura interculturale” fin dai servizi per la prima infanzia è al centro della riflessione contemporanea su come sostenere gli educatori impegnati in contesti educativi multiculturali. Cambiare prospettiva, decentrarsi, provare a vedere i fenomeni educativi da un altro punto di vista, vedere altrimenti sono competenze oggi necessarie per garantire la qualità del lavoro educativo in contesti educativi complessi e multiculturali. Come formare gli educatori che già lavorano nei servizi per l’infanzia a una cultura pedagogica aperta al dialogo interculturale e capace di cogliere nello spiazzamento culturale un’occasione di formazione e di allenamento al pensiero critico-riflessivo?A partire dai dati emersi da una ricerca sulla formazione degli educatori che ha coinvolto alcune educatriciin Italia e negli Stati Uniti, l’articolo propone una riflessione su come i processi di dialogo, confronto e scambio interculturale, mediati da video, possano essere dispositivi interessanti per promuovere lo sviluppo di una postura e non solo di strumenti per l’azione educativa in contesti multiculturali.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Laura Mattera and Patrizia Granata. "Stare in benessere per un contesto di alleanza. Partiamo dallo “zerosei” per promuovere la salute futura." IUL Research 2, no. 4 (2021): 110–19. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v2i4.148.

Full text
Abstract:
Il presente contributo vuole essere una riflessione sull’importanza della promozione del benessere nei contesti educativi e nei servizi per l’infanzia. Punto focale è il contesto inteso come ambiente abitato non solo da bambini ma anche da educatori, insegnanti, operatori, genitori, nonni, figure significative che portano con sé insegnamenti, saperi, valori, e soprattutto emozioni. Promuovere una prospettiva globale favorendo un’alleanza tra le diverse figure significative che accompagnano il bambino nel suo percorso di sviluppo e tra i professionisti dello “zerosei” permette di co-costruire non solo nuovi saperi, ma anche nuovi contesti educativi. Visioni e competenze di professionalità differenti contribuiscono ad analizzare e interpretare situazioni, relazioni e attività.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

Antonio Gariboldi and Antonella Pugnaghi. "Valutazione come dialogo." IUL Research 2, no. 4 (2021): 308–21. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v2i4.166.

Full text
Abstract:
L’istituzione del sistema integrato “zerosei” (decreto legislativo n. 65/2017) mira a garantire a tutti i bambini il diritto all’educazione, riconoscendo nei servizi per l’infanzia dei luoghi di cultura educativa e di inclusione sociale. Tuttavia, oltre ad assicurare l’accessibilità, la sostenibilità e l’inclusività, diviene necessario introdurre dei sistemi efficaci di monitoraggio e valutazione, per garantire delle prassi educative di qualità. Nel contesto di un approccio formativo alla valutazione, il presente contributo intende illustrare due differenti percorsi di autovalutazione, il primo legato al processo di accreditamento dei servizi educativi 0-3 in Regione Emilia-Romagna e il secondo realizzato in 20 scuole dell’infanzia statali della provincia di Como.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

Moira Sannipoli. "I servizi per la prima infanzia come contesti inclusivi: visioni e possibilità." IUL Research 2, no. 4 (2021): 208–24. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v2i4.158.

Full text
Abstract:
L’articolo propone una riflessione sulle possibili dimensioni inclusive dei servizi per la prima infanzia. Le considerazioni presentate nascono da un progetto di ricerca condotto nella Regione Umbria attraverso uno strumento autoriflessivo chiamato Self Reflection Tool, messo a punto dall’Agenzia europea per i Bisogni Educativi Speciali e l’educazione inclusiva. I punti attenzionati, in termini di elementi esistenti e da potenziare, hanno riguardato l’atmosfera complessivamente accogliente, il contesto sociale inclusivo, l’approccio centrato sul bambino, l’accessibilità di ambiente, i materiali e le opportunità di comunicazione, l’insegnamento e l’ambiente apprendimento inclusivo a misura anche di famiglia.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

Silva, Clara Maria, and Ana Maria Orlandina Tancredi Carvalho. "Bambine e bambini con background migratorio nei servizi educativi in Italia." Zero-a-Seis 23, no. 43 (2021): 543–60. http://dx.doi.org/10.5007/1980-4512.2021.e73636.

Full text
Abstract:
L’articolo verte sul tema dell’educazione interculturale in relazione alla presenza delle bambine e dei bambini con background migratorio nei servizi educativi per l’infanzia in Italia. Una presenza che ha posto gli educatori e i coordinatori pedagogici di fronte all’esigenza di ripensare le pratiche educative e di partecipazione dei genitori al fine di riconoscere e valorizzare le specificità di cui è portatrice la nuova utenza. Alla luce di ricerche condotte negli ultimi anni in Italia e in Europa sono illustrati i principali nodi teorici alla base dell’educazione interculturale e presentate alcune esperienze educative realizzate in Toscana, volte a promuovere la relazione tra le diversità attraverso la lettura degli albi illustrati.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
More sources
We offer discounts on all premium plans for authors whose works are included in thematic literature selections. Contact us to get a unique promo code!