Journal articles on the topic 'Senso di efficacia'

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Capone, Vincenza, and Giovanna Petrillo. "Senso di appartenenza degli infermieri all'azienda ospedaliera: relazioni con le percezioni di efficacia personale e collettiva e con il burnout." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 1 (March 2012): 15–38. http://dx.doi.org/10.3280/pds2012-001003.

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Abstract:
Questo lavoro ha indagato il senso di appartenenza degli infermieri all'azienda ospedaliera, tenendo conto del genere, del reparto di afferenza e degli anni di permanenza nella struttura. Ulteriore obiettivo č stato quello di indagare la relazione tra il senso di appartenenza di questi operatori sanitari e altre variabili psicosociali, quali le percezioni di efficacia collettiva nella comunicazione in ambito ospedaliero, l'autoefficacia percepita nella comunicazione con il paziente, l'autoefficacia sociale e il burnout. Č stato somministrato un questionario self-report a 840 infermieri (47% maschi e 53% femmine) che lavorano in aziende ospedaliere del Centro e del Sud Italia. I risultati hanno evidenziato livelli piuttosto elevati di senso di appartenenza alla struttura da parte degli infermieri (con differenze per anzianitŕ di servizio e reparto di afferenza) e bassi livelli di burnout. Č stato testato un modello di equazioni strutturali che ha evidenziato come il senso di appartenenza, insieme alle percezioni di autoefficacia comunicativa, risulti un predittore negativo di tutte le dimensioni del burnout. Sono risultati predittori del senso di appartenenza all'azienda ospedaliera le percezioni di efficacia collettiva e l'anzianitŕ di servizio nello stesso ospedale.
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Capone, Vincenza. "Percezioni di efficacia comunicativa e burnout dei medici ospedalieri." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 2 (July 2011): 29–47. http://dx.doi.org/10.3280/pds2011-002003.

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Abstract:
Questo lavoro si propone di indagare le convinzioni di efficacia personale e collettiva nella comunicazione e ilin medici ospedalieri. Lo studio vuole inoltre approfondire le relazioni tra l'efficacia comunicativa personale e collettiva, ile altre variabili psicosociali, quali l'autoefficacia sociale e il senso di appartenenza all'azienda ospedaliera. Un ulteriore obiettivo č quello di verificare se le variabili considerate sono predittori delle dimensioni del. Sono stati contattati 286 medici che lavorano in aziende ospedaliere del Sud Italia, a cui č stato somministrato un questionario. I risultati mostrano il ruolo protettivo, per il benessere dei professionisti della salute, delle percezioni di efficacia comunicativa personale e collettiva. L'autoefficacia percepita nella comunicazione medica risulta infatti negativamente e significativamente correlata con il; le percezioni di efficacia collettiva risultano negativamente correlate con la mancanza di realizzazione professionale degli operatori. Infine tra i predittori negativi delritroviamo l'efficacia comunicativa personale e collettiva e il senso di appartenenza all'ospedale.
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Liuzzi, Michele. "Per un progetto nazionale di psicologia di cure primarie." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 2 (August 2020): 158–75. http://dx.doi.org/10.3280/pds2020-002008.

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Abstract:
L'articolo riporta un'esperienza di intervento di psicologia di cure primarie a Torino, nel quale vengono affrontati i temi più rilevanti, le caratteristiche, i punti di forza e le criticità di tali progetti. L'intento è quello di fornire informazioni e dati al fine di dare un ulteriore contributo al dibattito all'interno della comunità scientifica che porti alla creazione di servizi di psicologia di cure primarie a livello nazionale. Vengono presentati gli aspetti cruciali che caratterizzano il modello, accessibilità, gradualità, efficacia clinica e costo–efficacia. Accessibilità poiché tali servizi devono essere posizionati sul territorio, vicini ai luoghi di vita dei cittadini, flessibili e inclusivi. Gradualità poiché gli in-terventi debbono essere appropriati come intensità rispetto alle esigenze di salute. Efficacia cli-nica poiché è fondamentale dare il giusto trattamento al determinato disturbo del paziente. Co-sto-efficacia poiché gli interventi debbono essere appropriati al problema del paziente, tempe-stivi in modo da anticipare patologizzazione e cronicità, e inoltre devono svolgere una funzione di filtro per i servizi secondari e i dipartimenti di emergenza. Vengono altresì presentati alcuni risultati rispetto al medical cost offset di tali interventi, in particolare sugli effetti pre-post che l'intervento ha generato su prescrizioni farmacologiche, numero di invii ai servizi specialistici, e numero di visite dal medico di famiglia. Questi progetti nelle realtà internazionali più avanzate sono da tempo operanti, e le recenti vicende (Decreto Calabria) sono una testimonianza di quanto sia necessario realizzare tali ser-vizi. L'autore porta quindi alcune proposte in tal senso.
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Peretti, Griva Pierpaolo, and Monica Bucciarelli. "Auto-efficacia e modalitŕ di produzione del discorso." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 1 (December 2011): 27–52. http://dx.doi.org/10.3280/rip2010-001003.

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Abstract:
Il senso di auto-efficacia influisce sulle modalitŕ di produzione del discorso? I partecipanti al nostro esperimento hanno studiato un testo scientifico e quindi lo hanno spiegato in tre lezioni consecutive, ciascuna seguita da un feedback (fittizio) circa la comprensione della lezione stessa da parte di uno studente. Assumiamo che i partecipanti, per studiare il testo, costruiscono un modello mentale e lo usano per organizzare la loro spiegazione. Assumiamo inoltre che i feedback positivi inducono i partecipanti a mantenere costanti gli aspetti linguistici ed extralinguistici della loro spiegazione. I feedback negativi, invece, inducono un cambiamento nel modo di usare il modello del testo, risultante in un incremento nella produzione di diagrammi, gesti iconici, e produzione di inferenze rispetto al testo originario. I risultati dell'esperimento, condotto su 32 persone adulte, confermano le nostre aspettative.
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Mattei, Franco. "LE DIMENSIONI DELL'EFFICACIA POLITICA: ASPETTI METODOLOGICI." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 17, no. 1 (April 1987): 105–33. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200016440.

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Abstract:
IntroduzioneIl senso di efficacia politica definito inizialmente come «la percezione che l'azione politica individuale ha, o può avere, un peso nel processo politico » ovvero come « la percezione che il mutamento politico e sociale è possibile e che i cittadini possono avere una parte nella determinazione di questo mutamento », ha rappresentato una variabile-chiave in numerose ricerche su cultura e comportamenti politici di massa nei sistemi democratici.
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Bergonzini, E., D. Rebecchi, C. Sgarbi, D. Di Francia, V. Di Castri, S. Moscardini, and T. Oliva. "Esito dell'intervento psicologico sui familiari di pazienti affetti da demenza." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 3 (February 2013): 417–31. http://dx.doi.org/10.3280/rip2011-003005.

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Abstract:
Gli interventi sui caregivers di pazienti affetti da demenza hanno fornito esiti contrastanti relativamente alla loro efficacia, in particolare su burden e sintomatologia depressiva. Nel presente studio di intervento si indagano i risultati dell'esito di trattamenti quali il counselling, l'intervento psicologico supportivo, la psicoterapia e il gruppo. Al campione, composto di 46 caregivers afferenti ai Centri per i Disturbi cognitivi dell'AUSL di Modena, sono state somministrate scale di misurazione del benessere (General Health Questionnaire), del burden oggettivo e soggettivo (Zarit Burden Interview) e del senso di competenza (Sense of Competence Questionnaire). I risultati hanno evidenziato come l'intervento psicologico supportivo migliori significativamente tutte le diverse dimensioni mentre il counselling permetta di contenere soprattutto le situazioni di distress acuto. La psicoterapia aumenta la percezione soggettiva del benessere ma presenta gli esiti complessivi piu limitati, il gruppo diminuisce specificamente la percezione soggettiva del burden.
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Volpi, Federica. "La partecipazione socio-politica e il consumo responsabile: tra dimensione collettiva e senso di efficacia." PARTECIPAZIONE E CONFLITTO, no. 3 (October 2009): 67–94. http://dx.doi.org/10.3280/paco2009-003006.

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Abstract:
- Participation has been studied from different points of view. One of the possible ways to address the topic is to interrelate it with cultural consumption, con- sidering the relevance of both terms with regard to social cohesion and integration. The essay is designed to evaluate the interaction between participation and cultural consumption, leading to a definition of some citizens' groups with homogeneous features compared to both variables. Moreover, the essay aims to examine the groups' behaviour, compared with a phenomenon related to both cultural consumption and socio-political participation: responsible consumption. The groups' behaviour relative to this variable helps the understanding of some social dynamics and, above all, highlights the close relationship between a particular group (the actives) and alternative consumption behaviours. A thorough analysis of the relationship between a high degree of cultural consumption and a high degree of political participation underlines that responsible consumption is a collective action and, at the same time, finalised to and endowed with political efficacy.Keywords: Political Consumerism, Participation, Cultural Consumption, Collective Action, Political Efficacy.
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Mancini, Alessandra. "Imagery Rescripting tra vendetta e perdono: una breve rassegna della letteratura." QUADERNI DI PSICOTERAPIA COGNITIVA, no. 51 (January 2023): 91–104. http://dx.doi.org/10.3280/qpc51-2022oa15183.

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Abstract:
L'Imagery Rescripting è una tecnica terapeutica che ambisce a modificare la rappresentazione mnestica di esperienze passate, collegate a dei sintomi. La sua efficacia è stata dimostrata nel trattamento del disturbo da stress postraumatico e in quello della fobia sociale. In questi disturbi, il rescripting prevede che il ricordo sia cambiato fermando l'abuso, togliendo potere all'aggressore e proteggendo la vittima. In tale contesto, una domanda interessante è se sia utile e sicuro oppure rischioso incoraggiare le persone a immaginare di vendicarsi e a esprimere impulsi aggressivi contro il carnefice. Questo contributo si propone di analizzare brevemente gli studi che hanno confrontato gli effetti di rescripting di: vendetta, evitamento e perdono.Dall'analisi della letteratura sembra emergere che i rescripting di vendetta non aumentano l'aggressività ma anzi la diminuiscono in maniera simile a rescripting non-violenti e all'immagine del luogo sicuro. Inoltre, l'aumento dell'affettività positiva nei rescripting di vendetta sembra essere mediato da un incremento del senso di giustizia dei partecipanti. Tuttavia, studi che hanno confrontato vendetta e perdono, hanno mostrato che essa diminuisce il senso di autoefficacia e non porta a una riduzione dell'affettività negativa rispetto al perdono e all'evitamento.Infine, le misure psicofisiologiche mostrano che il perdono è un processo che implica un maggiore impatto emotivo a breve termine. Pertanto, una combinazione di evitamento cognitivo (effettuato in questi studi tramite scenari positivi) a breve termine e un lavoro orientato al perdono a lungo termine sembrerebbe fornire l'equilibrio più promettente.
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Milani, Luca, Alessia Stefanachi, Elena Camisasca, Paola Di Blasio, and Sarah Miragoli. "Dal trauma alla resilienza: una ricerca sull'expressive writing con giovani adulti." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 3 (February 2023): 1–33. http://dx.doi.org/10.3280/rip2022oa14729.

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Abstract:
Il trauma è una "ferita dell'anima", un'esperienza destabilizzante rispetto alla consuetudine, che disorganizza la mente di chi lo vive. I ricordi non trattati di un trauma sono spesso frammentati, disorganizzati e possono essere facilmente attivati sotto forma di pensieri intrusivi per cui i soggetti traumatizzati sperimentano varie forme di disagio psicologico. L'intervento di scrittura espressiva si è dimostrato essere un valido strumento come supporto nelle situazioni di stress evidenziando un generalizzato effetto positivo sulla salute. La scrittura espressiva, traducendo i pensieri e le emozioni traumatiche in linguaggio, aiuta i soggetti traumatizzati a dare un senso agli eventi sconvolgenti, a gestire le emozioni negative e migliora le loro connessioni con il mondo sociale. Questa ricerca si è posta l'obiettivo di verificare l'effetto di un protocollo di scrittura espressiva in un contesto non clinico, rappresentato da un campione di giovani adulti studenti universitari ed in particolare, ha inteso studiare gli effetti della scrittura espressiva nel mitigare eventuali problematiche psicologiche legate a eventi stressanti e/o traumatici.I risultati hanno confermato una discreta efficacia del protocollo di scrittura espressiva soprattutto nel sostenere un potenziamento delle risorse di coping personali e di adattamento rispetto agli esiti degli eventi stressanti vissuti.
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Costantinopoli, Simone. "La Cannabis terapeutica nel trattamento del Disturbo Post Traumatico da Stress: Protocollo per una Scoping Review." Dissertation Nursing 1, no. 1 (July 29, 2022): 21–27. http://dx.doi.org/10.54103/dn/17688.

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Abstract:
INTRODUZIONE:Risultati recenti di alcuni studi sembrano riscontrare dei miglioramenti nella sintomatologia dei pazienti affetti da PTSD sottoposti a terapia con cannabis terapeutica (THC, CBD e NABILONE). Alcune revisioni hanno messo in luce, tuttavia, come si siano riscontrate diverse metodologie di assunzione e diverse forme di agente terapeutico e di come gli studi inclusi presentassero bias di varia natura. A fronte di queste evidenze, ha senso effettuare una nuova Scoping Review finalizzata ad eseguire una mappatura degli studi primari presenti in letteratura che riportino prove di efficacia rispetto l’utilizzo della cannabis per il trattamento della sintomatologia del PTSD riscontrate sino ad oggi, col fine di descrivere le modalità d’utilizzo, le posologie l’aderenza alla terapia dei pazienti ed alcune caratteristiche specifiche del campione che potrebbero risultare influenti come l’abuso precedente di alcool e droghe e l’aderenza a terapie pregresse. METODI E ANALISI:Questa scoping review seguirà la metodologia del Joanna Briggs Institute, contenuta nel JBI Manual for Evidence Synthesis. La ricerca della letteratura sarà condotta attraverso i database PubMed, Scopus, Web Of Science, Cochrane Library, Elsevier, Psycinfo; in aggiunta, saranno consultate anche fonti di letteratura grigia. Saranno inclusi unicamente trial clinici (randomizzati e non) e studi quasi sperimentali in lingua italiana o inglese e disponibili in versione full text. Le informazioni chiave degli studi saranno estratte e presentate sia in forma narrativa che in forma riassuntiva con opportune tabelle per dare una panoramica adeguata dei contenuti della letteratura scientifica esistente sull’argomento.
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Capone, Vincenza, Giovanna Petrillo, and Antonia Romano. "La soddisfazione lavorativa e per la vita di medici e infermieri ospedalieri: relazioni con il senso di appartenenza all'azienda ospedaliera, le percezioni di efficacia collettiva e il sostegno sociale percepito." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 3 (October 2013): 115–30. http://dx.doi.org/10.3280/pds2013-003006.

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Cera, Rosa. "Un'indagine comparativa: formazione degli insegnanti in Svezia e Italia, STEM education, TIC, ruolo e funzioni delle universit&." EXCELLENCE AND INNOVATION IN LEARNING AND TEACHING, no. 2 (December 2021): 5–22. http://dx.doi.org/10.3280/exioa2-2021oa13015.

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Abstract:
La finalità della ricerca comparativa è di individuare gli aspetti peculiari dei percorsi formativi degli insegnanti delle scuole secondarie in due diversi Paesi: Svezia e Italia. Per la formazione iniziale, sono stati posti a confronto i due differenti percorsi necessari al conseguimento del titolo utile all'insegnamento e le relative riforme attuate. Per la formazione continua sono state, invece, comparate le attività di coaching (Talis, 2018), in quanto in grado di promuovere il senso di auto-efficacia e l'identità dell'insegnante, oltre ad agevolare l'integrazione della teoria e delle attività di pratica nei percorsi formativi. Due sono gli obiettivi specifici: investigare le competenze degli studenti nelle discipline STEM, al fine di comprendere l'abilità dei relativi insegnanti e rilevare le competenze di questi ultimi nell'utilizzo delle TIC; il secondo indagare le attività svolte dalle università svedesi e italiane nella formazione degli insegnanti, individuandone le rispettive aree critiche. Attraverso i dati PISA 2018 è stato possibile confrontare le abilità degli studenti nelle discipline STEM, in particolare nella matematica e nelle scienze. In questo caso, si è preferito utilizzare i dati riguardanti gli studenti, in quanto considerati più attendibili, al fine di comprendere la preparazione degli insegnanti. Per comparare le abilità dei docenti nell'utilizzo delle TIC in classe sono stati, invece, utilizzati i dati Talis 2018. Attraverso la revisione scientifica della letteratura internazionale è stato, infine, possibile individuare le attività svolte dalle università svedesi e italiane nella formazione degli insegnanti. I risultati dell'indagine hanno evidenziato marcate differenze nel ruolo che gli universitari svedesi e italiani svolgono nel formare gli insegnanti, oltre ad una divergenza nelle competenze degli insegnanti nella STEM education e nell'utilizzo delle TIC.
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Saraceno, Benedetto, Corrado Barbui, Alessandra Bedoni, Graziella Civenti, and Lucilla Frattura. "Evaluation of dehospitalization policies of the former psychiatric hospitals of Regione Lombardia. QUALYOP study results. I: Structural resources, organizational procedures and activities." Epidemiologia e Psichiatria Sociale 5, no. 1 (April 1996): 59–71. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00003948.

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Abstract:
RIASSUNTOScopo — Lo studio QUALYOP si prefigge tre obiettivi: 1) descrivere la situazione dei 12 ex ospedali psichiatrici lombardi in relazione a caratteristiche strutturali e organizzative e all'andamento di ammisioni/dimissioni e decessi dei pazienti ricoverati; 2) descrivere la qualita di strutture, organizzazione e attivita dei reparti; 3) descrivere le caratteristiche socio-demografiche, cliniche e le potenzialita riabilitative della popolazione ricoverata. I dati presentati in questo articolo si riferiscono ai primi due obiettivi. Disegno - Studio descrittivo-valutativo. Gli ospedali sono stati vistitati nell'arco di sei mesi (luglio-novembre 1994) da un gruppo di ricercatori-rilevatori in una data concordata con i rispettivi direttori. Sono state utilizzate quattro fonti di informazione e documentazione: scheda ospedale, scheda reparto, scheda paziente, documentazione fotografica delle strutture. Setting - I 12 ex-ospedali psichiatrici pubblici della Regione Lombardia in funzione alia data della rilevazione (Bergamo, Brescia, Castiglione delle Stiviere, Codogno, Como, Cremona, Limbiate, Mantova, Milano, Sondrio, Varese, Voghera). Principali misure utilizzate - È stato utilizzato un gruppo di indicatori che forniva informazioni sulle strutture, sull'organizzazione della vita di reparto e sulle attività svolte. I giudizi di qualita sono stato espressi in relazione a criteri espicitati a priori. I reparti sono stati quindi raggruppati in tre tipologie a seconda del livello di adeguatezza delle strutture, dell'organizzazione e delle attività. Risultati - I 12 ospedali psichiatrici pubblici della Lombardia risultano costituiti da 63 reparti che accolgono complessivamente 2752 ricoverati. La situazione risulta estremamente eterogenea nei diversi ospedali che si differenziano per affollamento dei reparti, rapporto operatori-pazienti, decremento negli anni della popolazione ricoverata e numero di nuove ammissioni. La valutazione della qualita strutturale, organizzativa e delle attivita evidenzia che il 70% dei reparti e inadeguato o gravemente inadeguato dal punto di vista strutturale, mentre più del 70% è inadeguato o gravemente inadeguato dal punto di vista organizzativo e delle attività che vi si svolgono. Conclusioni - Lo studio dimostra la fattibilita di valutazioni di programmi di sanita pubblica utilizzando criteri non riferiti a dati di efficacia ma formulati a partire da valori etici, senso comune, eventi non ammissibili, risultati di studi quasi-sperimentali ed esperienza. I dati cosi raccolti permettono di concludere che le politiche di superamento dell'ospedale psichiatrico sono estremamente carenti nella maggior parte dei casi e che la ricoversione esclusivamente strutturale degli immobili, in molti casi assolutamente necessaria, non è tuttavia sufficiente a garantire un reale superamento. Molto più urgente sembra essere la necessita di formare e motivare il personale di assistenza e amministrativo.
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Porena, Massimo. "Urologia funzionale: Nuove acquisizioni scientifiche al servizio della clinica." Urologia Journal 79, no. 1 (January 2012): 5. http://dx.doi.org/10.1177/039156031207900101.

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Abstract:
Questo seminar monografico di Urologia, dedicato all'urologia funzionale del basso tratto urinario, ospita quattro articoli che aprono a nuove prospettive sulla comprensione della fisiopatologia dei LUTS e del loro trattamento, alla luce delle recenti acquisizioni neurofisiologiche, di imaging e di biologia molecolari. Il progressivo allungarsi della vita media registratosi nell'ultima metà del secolo è destinato a diventare un fenomeno caratteristico della nostra epoca, portando all'attenzione dell'urologo nuovi contesti precedentemente considerati di scarso rilievo. L'intera comunità scientifica, e la comunità urologica nello specifico, appare oggi unanime nel considerare necessario incrementare i propri sforzi verso un costante supporto verso la qualità di vita. Questa volontà è particolarmente evidente per quelle patologie, come i disturbi del baso tratto urinario, che non minacciano direttamente la quantità di vista del singolo soggetto, ma minano profondamente la sua realizzazione individuale e sociale determinando profonde alterazioni qualitative. Succede così che dopo aver saputo opporsi con efficacia e prontezza inaspettate all'attacco di patologie infettive e neoplastiche, l'urologo si confronta oggi con altre sfide. I quattro lavori presentati in questo volume testimoniano l'impegno e il contributo dell'urologia funzionale italiana che con instancabile dedizione alla causa della salute dei propri pazienti, verso le patologie funzionali del basso tratto urinario. La comprensione che l'urotelio, in passato considerato alla stregua di una semplice barriera fisica, che separava le urine dal corpo, partecipi alla regolazione neurologica periferica del riflesso minzionale, che cellule epiteliali assumano la capacità di svolgere un ruolo sensorio afferenziale e che da questo ne derivi una nuova prospettiva terapeutica, rappresentano i principali avanzamenti nella gestione del paziente con vescica neurologica. Se in passato la correzione anatomia del difetto/descensus degli organi pelvici costituiva la prima ed unica soluzione, oggi siamo consapevoli che la correzione anatomica è un momento chirurgico che deve guardare ed ottenere un miglioramento dei sintomi. I quattro lavori, scritti da autori il cui valore è riconosciuto a livello nazionale ed internazionale, ci fanno comprendere come l'aumento dei valori relativi agli anni di vita media nei paesi più industrializzati sia un bene incompleto se non è accompagnato da un miglioramento della qualità di vita stessa delle persone. Come urologi, abbiamo motivi di ritenere — certo ognuno potrà considerare dentro di sé quanto tutto ciò sia reale — che la tutela della qualità di vita rappresenti il problema di primaria ed imprescindibile importanza in ogni nostro reparto ed è per questo che siamo orgogliosi di ospitare su Urologia un contributo clinico-scientifico in tal senso.
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NASCIMENTO, Raimundo Nonato Ferreira do, and Violeta Denis Jiménez LOBATOS. "Los desafíos de la interculturalidad frente a la persistente homogeneización: una reflexión desde la realidad de Brasil y México." INTERRITÓRIOS 5, no. 9 (December 9, 2019): 72. http://dx.doi.org/10.33052/inter.v5i9.243610.

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Abstract:
RESUMENLa interculturalidad y la educación intercultural en Brasil y México, aún pueden ser vistos como campos emergentes. Las reflexiones sobre tales conceptos son una constante en los espacios académicos, en el área de planeación de políticas institucionales, mientras que en la intervención pedagógica se muestran como algo novedoso. En ese sentido, el modelo educativo intercultural que presenta el gobierno brasileño a las poblaciones indígenas y el gobierno mexicano a la población en general son políticas que intentan promover el reconocimiento y el respeto a las diferentes culturas, no obstante, en la práctica han encontrado grandes desafíos. Sobre este tema se discute en el presente artículo. Se reflexiona sobre los límites y los desafíos de la práctica de la educación intercultural en Brasil y en México, tomando como base el análisis de las normas legales propuestas por el Estado y relacionándolas con la realidad de las escuelas, para con ello mostrar algunos desafíos que se enfrentan en ambos países. Interculturalidad. Educación intercultural. Brasil y México.Os desafios da interculturalidade diante da persistente homogeneização: uma reflexão a partir da realidade do Brasil e do MéxicoRESUMO A interculturalidade e a educação intercultural, tanto no Brasil como no México, ainda podem ser vistas como um campo em emergência. Mesmo que as reflexões sobre tais conceitos sejam uma constante nos espaços acadêmicos, na área de planejamento de políticas institucionais ou mesmo como intervenção pedagógica se mostra como algo novo. Nesse sentido, o modelo educativo intercultural destinado as populações indígenas com o intuito de promover um reconhecimento, valorização e respeito as diferentes culturas, tem encontrado desafios para sua efetivação. É, portanto, sobre esse tema que aborda o presente trabalho. Nosso objeto, é refletir sobre os limites e desafios do fazer educativo intercultural no Brasil e no México. Por meio de uma análise comparativa das normas legais, ou seja, do que se propõe com a realidade pratica da escola que pretendemos demonstrar alguns desafios. Interculturalidade. Educação intercultural. Brasil e México. The challenges of interculturality in the face of a persistent homogenization: a reflection from the reality of Brazil and Mexico ABSTRACT Interculturality and intercultural education in both Brazil and Mexico can still be seen as an emerging field. Even though reflections on such concepts are a constant in academic spaces, in the area of institutional policy planning or even as a pedagogical intervention it is shown as something new. In this sense, the intercultural educational model intended for indigenous populations in order to promote recognition, appreciation and respect for different cultures has encountered challenges to become effective. Therefore, this theme is what this paper addresses. Our purpose is to reflect on the limits and challenges of intercultural educational work in Brazil and Mexico. By means of a comparative analysis of the legal norms, that is, what is proposed with the practical reality of schools, we intend to demonstrate some challenges. Interculturality. Intercultural education. Brazil and Mexico. Le sfide dell'interculturalità di fronte all'omogeneizzazione persistente: un riflesso della realtà del Brasile e del Messico RIASSUNTO un'interculturalità e un'educazione interculturale, sia non in Brasile che in Messico, possono essere viste come un campo di emergenza. Mesmo che mentre rifletti su questi consigli è uno spazio accademico costante, un'area di pianificazione delle politiche istituzionali o mesmo come l'intervento pedagogico viene mostrato come qualcosa di nuovo. In questo senso, o modello educativo interculturale inteso come popolazione indigena o intuito per promuovere il riconoscimento, la valorizzazione e il rispetto di culture diverse, ha trovato difficoltà nella sua efficacia. É, quindi, su questo tema che tratta o presenta lavori. Il nostro scopo è quello di confutare i limiti e le sfide delle attività educative interculturali non in Brasile e non in Messico. Tramite un'analisi comparativa delle norme giuridiche, cioè come realtà pratica della scuola intendiamo dimostrare alcune sfide. " Interculturalismo. Educazione Interculturale. Brasile e Messico.
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Liang, Fei Shin, and Mei Kin Tai. "TEACHER SELF EFFICACY IN NATIONAL SECONDARY SCHOOLS AT PENINSULAR MALAYSIA." International Journal of Education, Psychology and Counseling 6, no. 40 (June 25, 2021): 160–67. http://dx.doi.org/10.35631/ijepc.640013.

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Abstract:
Teacher self-efficacy is a cognitive process that allows an individual to measure the level of self-confidence in behavior change. In relation to that, this study was conducted to identify the level of self-efficacy of teachers in National Secondary School (SMK) in Peninsular Malaysia. Three dimensions namely Student Engagement, Instructional Strategies, and Classroom Management were measure in this study. There were 357 teachers selected randomly for this study. Data were collected through a questionnaire using the Teacher Sense of Efficacy Scale (TSES) instrument. Data were analyzed using descriptive statistics to describe the level of self-efficacy of teachers. The findings of the study show that the level of self-efficacy of teachers in SMK in Peninsular Malaysia at a high level (Mean = 4.15, SP = .425). Student Engagement dimension (Min = 4.11, SP = .443), Instructional Strategies dimensions (Mean = 4.15, SP = .456) and Classroom Management dimension (Mean = 4.19, SP = .491).
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Panero, Monica, Pietro Di Martino, Luciana Castelli, and Silvia Sbaragli. "L’evoluzione degli atteggiamenti verso la matematica e il suo insegnamento degli insegnanti di scuola elementare in formazione iniziale." Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula, no. 8 (November 23, 2020): 48–77. http://dx.doi.org/10.33683/ddm.20.8.3.

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Abstract:
Il percorso formativo come docenti di scuola elementare in didattica della matematica può essere fortemente influenzato da fattori di natura affettiva, che, a loro volta, risultano spesso legati ad esperienze scolastiche negative vissute con la matematica. Il progetto di ricerca-azione qui descritto ha approfondito proprio questo fenomeno, focalizzandosi sui futuri docenti di scuola elementare del Canton Ticino, con un duplice obiettivo: da un lato, progettare e implementare efficaci pratiche formative per lo sviluppo di atteggiamenti positivi verso la matematica e il suo insegnamento; dall’altro, studiare l’evoluzione di tali atteggiamenti nell’arco dei primi due anni della formazione. Sono stati sviluppati specifici interventi didattici e strumenti di osservazione che hanno permesso di rilevare e monitorare gli atteggiamenti degli studenti e di analizzare quali dimensioni – disposizione emozionale, senso di autoefficacia, visione della disciplina (Di Martino & Zan, 2011) – sono state più o meno influenti sul cambiamento di atteggiamento, e su quali componenti quindi la formazione può cercare di intervenire in modo più incisivo ed efficace.
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ISSOM, FITRI LESTARI, and DEFI AMELIA. "USIA DAN PENGALAMAN MENGAJAR TERHADAP TEACHER EFFICACY DI SEKOLAH DASAR DENGAN KURIKULUM 2013." JPPP - Jurnal Penelitian dan Pengukuran Psikologi 4, no. 2 (October 30, 2015): 43–48. http://dx.doi.org/10.21009/jppp.042.01.

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Abstract:
Age and teaching experience are part of the factors that affect teacher efficacy. This study aims to determine the effect of age and teaching experience on teacher efficacy in elementary school teachers who teach using Curriculum 2013. The number of samples in this study were 83 teachers who teach using the 2013 curriculum in North Jakarta. This research uses quantitative method with psychology scale. The preferred scale used to measure teacher efficacay seen from the age and experience of teaching teachers is Teacher Sense of Efficacy Scale (TSES). Data processing methods used in testing the research hypothesis is by multiple regression analysis. The results of this study indicate that there is a significant effect of age and teaching experience on teacher efficacy in elementary school teachers in North Jakarta with 0,018 (<0.05). The resultant effect 90.5 % Influenced beyond age and teaching experience.
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la Marca, Alessandra, Valeria Di Martino, and Elif Gülbay. "La Self-Efficacy del Docente Universitario in Situazione di Emergenza Covid-19." EXCELLENCE AND INNOVATION IN LEARNING AND TEACHING, no. 1 (June 2021): 56–79. http://dx.doi.org/10.3280/exioa1-2021oa12065.

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Abstract:
Le convinzioni che i docenti universitari possiedono sulla propria Self-Efficacy influenzano non solo il loro modo di lavorare, ma soprattutto gli esiti di apprendimento e il senso di autoefficacia dei loro studenti. La percezione di autoefficacia dei docenti nella didattica a distanza assume un ruolo ancora pi&ugrave; importante in situazione di emergenza Covid-19. Il presente contributo indaga tale costrutto in un campione di 50 docenti universitari dell'Universit&agrave; degli Studi di Palermo, rilevando l'eventuale incidenza di variabili quali le esperienze pregresse di insegnamento nell'ambito della didattica a distanza e l'autoefficacia nell'utilizzo di tecnologie didattiche.
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Barsotti, Nicola. "Biomeccanica umana, stress e immunità." PNEI REVIEW, no. 2 (November 2021): 63–76. http://dx.doi.org/10.3280/pnei2021-002006.

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Abstract:
La ricerca scientifica, negli ultimi anni, sta sempre più mettendo in risalto la complessità delle relazioni Pnei esistenti tra l'essere umano ed il suo ambiente, sia interno che esterno. Conoscerne i meccanismi è fondamentale per comprendere la salute e la malattia, ma anche per pianificare strategie terapeutiche sempre più efficaci. La seguente revisione narrativa ha lo scopo di mettere in evidenza, in senso bidirezionale, la relazione strutturale e funzionale tra la biomeccanica umana, l'attivazione dell'asse dello stress e la conseguente stimolazione in senso infiammatorio dei leucociti. Nello specifico, considerando che molte cellule immunitarie hanno come terreno di azione la fascia, viene posta attenzione alla reciproca influenza tra i vari costituenti di quest'ultima e le cellule immunitarie. Scopo ultimo dell'articolo, infatti, è contribuire alla promozione di una clinica integrata nell'assistenza sanitaria dei pazienti affetti da patologie muscolo-scheletriche e/o infiammatorie croniche.
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Scrignaro, Marta, Veronica Viganň, and Maria Elena Magrin. "La promozione del benessere in pazienti post-infartuati: un'indagine sui fattori di resilienza, soc e gse." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 3 (March 2009): 107–22. http://dx.doi.org/10.3280/rip2008-003006.

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Abstract:
- In line with current research on resilience, the present study aim at verify if Sense of Coherence and General Self-efficacy can be considered as resilience factors on both psychological objective adaptation and on subjective adaptation in a sample of 53 workers affected by myocardial infarction. The measures are the Sense of Coherence Questionnaire (13 items), the General Self-efficacy Scale (10 items), the MMPI-2 (567 items), the Screener SDS, and a schedule for the collection of data related to psychological symptoms. Data analysis shows the existence of a significant relationship between the considered resilience factors and well-being. More precisely general linear models show that the stronger resilience factors are, the better well-being is. General Self-efficacy and sense of Meaningfulness the motivational component of Sense of Coherence are the stronger predictors of psychological objective adaptation, while Manageability 119 the instrumental component of Sense of Coherence together with General Selfefficacy are the stronger predictors of subjective adaptation.
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Ascione, Antonio. "The body between movement and virtual reality: the Just Dance game and the improvement of the ability to coordinate balance." Form@re - Open Journal per la formazione in rete 22, no. 3 (December 31, 2022): 113–22. http://dx.doi.org/10.36253/form-13630.

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Abstract:
Educational games have had a significant impact on the organization of the sense of many social practices: they motivate and maintain attention in various contexts, the information they convey is made accessible to a large number of users, the forms of literacy they allow are multiple. The educational challenge of the digital era of educational games is that of engaging and promote effective learning, even in early and early childhood contexts. This contribution, based on the findings of an experimental educational protocol of motor education in kindergarten and through the observation of digital parenting practices, explore the relationships between the use of Just Dance Game and the improvement of children’s coordinating skills. The improvement of balance competence is demonstrated. Il corpo tra movimento e realtà virtuale: il gioco Just Dance e il miglioramento delle abilità coordinative dell’equilibrio. I giochi educativi hanno avuto notevole impatto nell’organizzazione del senso di numerose pratiche sociali: essi motivano e mantengono l’attenzione in vari contesti, le informazioni da essi veicolate sono rese accessibili a un numero ampio di fruitori, le forme di alfabetizzazione che essi consentono sono plurime. La sfida educativa dell’era digitale dei giochi educativi è quella di un apprendimento coinvolgente ed efficace, anche in contesti di prima e seconda infanzia. Il presente contributo, a partire dalle risultanze di un protocollo educativo sperimentale di educazione motoria nella scuola dell’infanzia e attraverso l’osservazione delle pratiche di digital parenting, esplora le relazioni tra l’uso del gioco Just Dance e il miglioramento delle capacità coordinative dei bambini. Viene dimostrato il miglioramento della competenza dell’equilibrio.
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Vegetti, Finzi Silvia. "Cura degli altri e cura di sé nelle relazioni familiari." SOCIETÀ DEGLI INDIVIDUI (LA), no. 37 (April 2010): 54–63. http://dx.doi.org/10.3280/las2010-037007.

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Abstract:
Il rapporto individuo-solidarietÀ viene qui affrontato nell'ambito delle relazioni familiari. In questo contesto l'‘individuo' si rivela un' astrazione. A lungo ogni nuovo nato č assolutamente dipendente dagli altri. La consapevolezza stessa di essere unici e irripetibili deriva dalla madre, dalla sua donazione di soggettivitÀ e di senso. Tuttavia nella nostra societÀ, egoista e competitiva, la dipendenza e la gratitudine sono negate a favore dell'autonomia. La presunzione di bastare a se stessi impedisce di provare compassione, un'attitudine pre-morale che trova un paradigma efficace nella responsabilitÀ materna, espressione di un sentimento di giustizia che vale la pena d'interrogare.
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Gallina, Vittoria. "Bisogni formativi e politiche di welfare." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 120 (February 2011): 139–52. http://dx.doi.org/10.3280/sl2010-120007.

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Abstract:
Il lifelong learning č la risposta che le politiche educative hanno saputo costruire alla fine del secolo scorso di fronte ai processi di mondializzazione del lavoro ed ai fenomeni migratori. La durezza e la complessitŕ dei processi sociali indotti dal cambiamento produttivo nel mondo globale chiedono uno sforzo di conoscenza ed un impegno di risorse inedito, per contrastare processi di disgregazione sociale e per sostenere gli individui che "rischiano" nel mondo del lavoro flessibile. Le prospettive educative sono chiamate a inventare percorsi che aiutino gli individui a vedere lontano e a progettarsi al di lŕ della occupazioneche il mercato del lavoro presenta oggi come unica, quasi, opportunitŕ di inserimento sociale. Sistemi formativi/ istruttivi efficaci dovranno progressivamente abbandonare la illusoria valenza dei percorsi interdisciplinari, valorizzando invece la trasversalitŕ di saperi e competenze e esplicitando le finalitŕ di ogni fase del processo di apprendimento, al fine di attribuire a questo senso e valore per il soggetto che apprende.
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Anzera, Giuseppe, and Alessandra Massa. "Chi ha paura di Internet? Le piattaforme online nei processi di radicalizzazione e di deradicalizzazione." EDUCATIONAL REFLECTIVE PRACTICES, no. 1 (October 2021): 122–38. http://dx.doi.org/10.3280/erp1-special-2021oa12471.

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Abstract:
Radicalizzazione online e self-radicalization sono aree ancora poco analizzate all'interno della gamma dei fenomeni che conducono all'inasprimento ideologico e all'estremismo violento. In questo articolo, si esploreranno le principali ragioni dello stretto legame tra piattaforme online e pratiche di radicalizzazione e interventi di deradicalizzazione legati alle ideologie di matrice islamista. Le traiettorie di radicalizzazione dipendono da numerose direttrici incrociate: predisposizioni individuali e disposizioni contestuali; motivazioni psicologiche e questioni materiali; rivendicazioni identitarie e moventi politici. In questo senso, la costruzione narrativa delle esperienze, soprattutto dei giovani soggetti di seconda generazione, &egrave; determinante nel comprendere gli autoposizionamenti dei soggetti radicali, e nel ricostruire il display delle esperienze individuali. Le piattaforme, e pi&ugrave; in generale i media, si configurano quindi come spazio di costruzione della realt&agrave; sociale. I mezzi di comunicazione digitali si sono dimostrati particolarmente efficaci nella disintermediazione delle pratiche di partecipazione politica: per quanto riguarda la radicalizzazione, queste si dimostrano rilevanti per finalit&agrave; strumentali e per utilizzi comunicativi, incidendo sull'organizzazione e sulla socializzazione ai fenomeni radicali, mentre favoriscono la rappresentazione pubblica e la propaganda di tali fenomeni. Seppure il peso maggiore delle dinamiche di radicalizzazione sia imputabile a processi politici e sociali offline, alcune tecnicalit&agrave; delle piattaforme interferiscono con le dinamiche di polarizzazione. Negli ultimi anni sono nate una serie di iniziative volte a limitare l'impatto delle piattaforme sulla radicalizzazione: queste iniziative coinvolgono attori pubblici, privati e organizzazioni di attori autonomi. Il contrasto della radicalizzazione online deve utilizzare strategie flessibili, contro-narrazioni e media literacy.
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Barbieri, Irene, Gabriele Prati, Cinzia Albanesi, Christian Compare, and Elvira Cicognani. "Il ruolo delle partnership nella promozione della salute delle comunità." PSICOLOGIA DI COMUNITA', no. 2 (September 2020): 63–82. http://dx.doi.org/10.3280/psc2020-002005.

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Abstract:
L'attivazione di partnership è da tempo riconosciuta come una componente centrale degli interventi di promozione della salute. Una questione ancora aperta riguarda come valutare la qualità del lavoro di partnership e i processi che lo rendono efficace. L'obiettivo di questo con-tributo consiste nell'esplorare se il tipo di ruolo e di contributo dato dai/alle partecipanti all'interno del programma "Guadagnare salute nei contesti di comunità" della regione Emilia Romagna (2014-2016) influisca sull'efficacia del lavoro di partnership. È stato somministrato un questionario a un campione di 238 persone (65,4% donne, età media = 51,13 anni). I risultati evidenziano che i ruoli assunti e le tipologie di contributo offerto dai/alle partecipanti influi-scono sull'efficacia della collaborazione; in particolare, sulla qualità percepita del lavoro di partnership, il senso di comunità e l'empowerment.
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Fitriatun, Erna. "PENGARUH SELF-EFFICACY DENGAN SIKAP GURU TERHADAP INKLUSI (Study Regresi pada Guru Sekolah Inklusi di Kota Mataram)." JUPE : Jurnal Pendidikan Mandala 1, no. 1 (December 1, 2016): 32. http://dx.doi.org/10.58258/jupe.v1i1.51.

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Abstract:
Tujuan dalam penelitian ini adalah untuk melihat apakah self-efficacy memiliki pengaruh positif terhadap sikap guru inklusi. Menggunakan populasi 11 sekolah inklusi yang berada di Kota Mataram baik yang milik swasta maupun negeri. Instrumen menggunakan attitudes toward inclusive education scale (MATIES) untuk sikap guru terhadap inklusi sedangkan self-efficacy menggunakan Teacher’s sense of efficacy scale (OSTES). Hasil menunjukkan adanya pengaruh yang postif antara self-efficacy dengan sikap guru terhadap inklusi.
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Bearzi, Francesco, and Andrea Tarantino. "Processi co-valutativi ed equit&agrave; agentiva nella didattica trasformativa pandemica e post-pan." EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no. 2 (December 2021): 126–38. http://dx.doi.org/10.3280/ess2-2021oa12506.

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Abstract:
Le istanze di una didattica trasformativa incentrata sulle competenze trasversali di sostenibilit&agrave; impongono una profonda riconsiderazione dei processi valutativi, auspicata dagli organismi internazionali di ricerca, anche alla luce delle dinamiche squisitamente democratiche e sotto il segno della corresponsabilit&agrave; educativa che rappresentano le pi&ugrave; efficaci e feconde risposte all'emergenza pandemica. Il costrutto di "equit&agrave; agentiva", proposto nel contesto di ricerche transdisciplinari a impronta neuroscientifica, disegna un saliente connotato delle pratiche co-costruite dalle microcomunit&agrave; di ricerca germinanti in seno ai sistemi educativi. I processi autenticamente co-valutativi costituiscono un essenziale tassello di una relazione di insegnamento-apprendimento votata alla ridefinizione del senso di s&eacute;, degli altri e dell'ecosistema in cui si &egrave; immersi. Apprezzando metodologicamente le opportunit&agrave; situazionali e informali, tali processi acquisiscono generativa consistenza in una dimensione strutturalmente transizionale, caratterizzata dall'ascolto attivo e dalla proattiva apertura alla trasformazione&nbsp;
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Ožbot, Martina. "Tradurre per sbagliare, tradurre per imparare: la traduzione nello studio dell'italiano a livello universitario." Linguistica 44, no. 1 (December 1, 2004): 47–58. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.44.1.47-58.

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Abstract:
L'articolo esamina l'uso delta traduzione nelt' apprendimento di lingue straniere, accennando prima al ruolo ridotto che quest'attività ha tradizionalmente avuto nelto studio linguistico, per arrivare poi alte caratteristiche delta traduzione nel mondo reale, dalte quali si suggerisce di partire anche nelle situazioni didattiche. In base a un'analisi delte traduzioni italiane di due testi sloveni fatte da studenti universitari di grado avanzato si può osservare che i maggiori problemi che gli apprendenti hanno in italiano sono di tipo testuale e contrastivo; in gran parte essi sono dovuti alt'interferenza diretta o indiretta con la madre­ lingua. Data la natura eminentemente testuale e bilingue dell'attività di traduzione questa viene propos­ ta come un efficace contributo alto sviluppo delta competenza linguistica del par/ante et senso più ampio.
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Lukito, Angelina Christia, Krishervina Rani Lidiawati, and David Matahari. "SENSE OF COMMUNITY DAN SELF-EFFICACY PADA MAHASISWA YANG MENGIKUTI KOMUNITAS KESENIAN." Jurnal Psikologi TALENTA 4, no. 1 (October 1, 2018): 9. http://dx.doi.org/10.26858/talenta.v4i1.6431.

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Abstract:
Komunitas merupakan sekelompok orang yang berkumpul bersama karena adanya kegiatan dan kegemaran yang sama. Melalui komunitas individu dapat memperoleh sumber informasi informal maupun dukungan dari komunitasnya. Adanya pemenuhan kebutuhan yang diperlukan, dapat meningkatkan sense of community. Sense of community dapat meningkatkan self-efficacy karena adanya pemenuhan kebutuhan akan informasi maupun dukungan yang dapat membantu individu agar dapat mengerjakan tugas hingga akhir. Self-efficacy adalah keyakinan individu terhadap kemampuan yang dimilikinya yang berguna agar individu dapat mengerjakan tugas yang diberikan hingga selesai. Tugas yang dimaksud adalah tugas dari komunitas kesenian. Penelitian ini dilakukan pada tahap emerging adulthood (yang berusia 18 hingga 25 tahun) karena pada tahap ini individu berada pada masa transisi dari remaja menuju dewasa awal, dimana pada tahap ini lingkungan juga masih cukup mempengaruhi individu, termasuk self-efficacy. Penelitian ini dilakukan dengan metode penelitian kuantitatif yang diikuti 104 responden (34 pria dan 70 wanita) yang mengikuti komunitas kesenian di Universitas X. Penelitian ini menggunakan alat ukur Sense of Community Index-2 dan alat ukur self-efficacy. Selanjutnya, pengujian korelasi dilakukan dengan korelasi Pearson Product Moment. Hasil dari penelitian ini menunjukkan bahwa sense of community memiliki hubungan dengan self-efficacy (r=.247, p=.012). Hal ini berarti semakin tinggi sense of community individu, maka semakin tinggi pula self-efficacy. Sebaliknya, semakin rendah sense of community, maka semakin rendah pula self-efficacy individu.
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ISSOM, FITRI LESTARI, and TRI PURNAMA SARI. "KEPRIBADIAN BIG FIVE PERSONALITY DAN EFIKASI GURU DI SEKOLAH DASAR DENGAN KURIKULUM 2013." JPPP - Jurnal Penelitian dan Pengukuran Psikologi 5, no. 2 (October 30, 2016): 100–108. http://dx.doi.org/10.21009/jppp.052.07.

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Abstract:
The purpose of this study is to determine the effect between Big Five Personality (openness to experience, conscientiousness, extraversion, agreeableness, neuroticism) to teacher efficacy in elementary school with curriculum 2013. The design of this this study is a quantitative method. The measuring instrument used Big Five Inventory and Teacher Sense of Efficacy Scale that has been adapted into the Indonesian language. The number of samples in this study are 91 elementary school teachers who teach using curriculum 2013 in Bekasi City. The results of the research based on linear regression analysis showed a significant effects between Big Five Personality type of openness to experience, conscientiousness, extraversion, and neuroticism to the teacher efficacy in elementary school with curriculum 2013. The results show that extraversion has the higher effect on teacher efficacy which is 24.1% with a positive effect on teacher efficacy.
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Moscatelli, Matteo. "Nuovi orizzonti del welfare di fronte alle vulnerabilità emergenti." WELFARE E ERGONOMIA, no. 2 (January 2023): 139–51. http://dx.doi.org/10.3280/we2022-002011.

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Abstract:
Nelle società contemporanee caratterizzate da diversi processi di decomposizione sociale e disaffezione partecipativa, il progetto di rigenerare comunità "inclusi-ve, innovative e riflessive" ha dovuto confrontarsi con nuove forme di disuguaglianza sociale e povertà, alcune acuite durante la crisi Covid-19. Al welfare è pertanto chiesto di ripensarsi per rispondere a questa diffusa vulnerabilità da un'ottica preventiva e ri-generativa con interventi asimmetrici per fare fronte alle problematicità emergenti. L'articolo ripercorre alcune di queste recenti trasformazioni e propone tre direttrici di cambiamento sulla base di alcune ricerche em-piriche condotte in Italia su progetti di riforma delle politiche sociali. Le ricerche considerate mostrano che i beni relazionali sono alla base di un welfare sosteni-bile, che l'approccio di intervento più efficace è di tipo multidisciplina-re/multifocale e che nuove governance integrate, reticolari e circolari sono in grado di dare senso all'azione, attraverso innovative logiche di co-progettazione e co-produzione che considerano le eterogeneità territoriali.
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Jeammet, Philippe. "Per una psicopatologia evolutiva." RICERCA PSICOANALITICA, no. 1 (March 2011): 15–23. http://dx.doi.org/10.3280/rpr2011-001003.

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Abstract:
L'evoluzione della societŕ ha cambiato la nostra visione di alcuni aspetti della psicopatologia. L'accento si sposta dalla patologia dei conflitti favorita da una societŕ repressiva ad una patologia dei legami, dei limiti e della dipendenza facilitata da una societŕ liberale. La problematica pulsionale dell'aggressivitŕ o della sessualitŕ non puň piů essere pensata in altro modo se non dialetticamente con quella dell'identitŕ, dei limiti, della paura di essere sopraffatti o dell'abbandono da parte delle persone investite. I fallimenti del narcisismo come l'importanza delle relazioni insicure precoci di questi soggetti, occupano una posizione centrale nella comprensione di queste patologie. L'adolescenza č un momento privilegiato d'espressione di queste problematiche. Il peso dei limiti, sia biologici che sociali, ridanno all'Io un ruolo centrale nella loro gestione. La sua capacitŕ di fronteggiare o, al contrario, la sua vulnerabilitŕ ai traumatismi sono variabili centrali nella prognosi. Questa evoluzione interroga i modelli classici della psicoterapia e, in senso generale, gli strumenti piů efficaci per favorire un cambiamento dei soggetti.
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Presutti, Michelle, Giorgio Soro, Giulia Cnapich, and Sara Giordano. "SENSEMAKING E CURA DEL DIABETE: MAPPE COGNITIVE DI MEDICI E PAZIENTI A CONFRONTO." International Journal of Developmental and Educational Psychology. Revista INFAD de Psicología. 2, no. 1 (June 25, 2016): 323. http://dx.doi.org/10.17060/ijodaep.2015.n1.v2.262.

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Abstract:
Karl Weick, esponente del cognitivismo costruttivista, considera il sensemaking come un insieme di processi cognitivi in continua costruzione, a posteriori, di significati e di senso della realtà in cui viviamo.Il sensemaking è un processo continuo di creazione di senso quotidiano: le persone percepiscono selettivamente le informazioni su sé stessi e sull’ambiente in cui vivono, tali informazioni vengono elaborate cognitivamente attraverso un processo di selezione e ritenzione in memoria delle mappe cognitive costruite.Pertanto il sensemaking costituisce un’appropriata chiave di lettura dei fenomeni comportamentali in cui sono in gioco le rappresentazioni di un problema, soprattutto quando è di estrema necessità trovare punti di contatto in merito ai rapporti causali tra gli elementi che costituiscono le diverse mappe cognitive degli individui che ne prendono parte. L’analisi delle mappe cognitive può essere utile soprattutto al fine di individuare e condividere con maggiore chiarezza quali potrebbero essere le strade per un corretto ed efficace intervento risolutivo o di trattamento del problema.Dare senso alla malattia significa, sia per il medico che per il paziente, organizzare una mappa cognitiva (connessioni causali di elementi di significato) della realtà (della malattia) in un processo continuo di esperienza.Un flusso continuo che a partire da una percezione soggettivamente selettiva degli elementi disponibili (conoscenze, esperienze, eventi,etc.), organizza tali elementi in una mappa e li traduce in uno schema operativo di comportamento. Secondo Weick la realtà individuale si costruisce, mentre l’ambiente, il contesto, sono costruiti a priori.Le mappe cognitive che gli individui costruiscono influenzeranno le successive esperienze che si troveranno a dover fronteggiare nell’ambito dello stesso problema, in questo caso inerenti alla malattia diabetica.L’utilizzo del sensemaking applicato all’analisi dei processi di cura, pertanto, può diventare utile in particolare nei contesti di trattamento in cui la compliance e l’aderenza alle cure costituisce un fattore determinante nella gestione della patologia cronica, che prevede un modello di rapporto medico- paziente protratto nel tempo e centrato sulla possibilità di confronto rispetto alle modalità di cura e riuscita della stessa.La ricerca si è proposta pertanto di indagare attarverso la somminisrazione di interviste a medici e pazienti e attarverso al successiva analisi del testo e delle ricorrenze lingusitiche elaborate attraverso appositi software di ricostruire e mettere a confronto le rispettive mappe cognitive che stanno alla base delle rappresentazioni della malattia e della sua gestione e quindi dei comportamenti conseguenti di chi cura e di chi è curato.
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Arduini, Giovanni, and Diletta Chiusaroli. "Il contributo dei Disability Studies per una scuola pi&ugrave; equa ed inc." EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no. 2 (December 2021): 177–88. http://dx.doi.org/10.3280/ess2-2021oa12428.

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Abstract:
Inclusione ed equit&agrave; dovrebbero essere i pilastri di una scuola aperta a tutti, che offre pari opportunit&agrave; ad alunni e studenti. Nel presente lavoro viene mostrato come i Disability Studies possano rivelarsi uno strumento indispensabile per mettere a nudo le fragilit&agrave; del sistema scolastico attuale e offrire soluzioni efficaci, promuovendo la valorizzazione della diversit&agrave;, il superamento di pratiche scolastiche tradizionali ormai non pi&ugrave; idonee e l'adozione di prassi innovative pi&ugrave; eque ed inclusive. Tener conto delle potenzialit&agrave; e delle esigenze di tutti significa anche essere capaci di individualizzare e personalizzare il percorso di apprendimento di alunni e studenti, al fine di garantire a tutti il raggiungimento della meta prefissata. La valutazione formativa assume un ruolo decisivo permettendo, in itinere, di capire quali sono le eventuali difficolt&agrave; incontrate e se quel determinato percorso di apprendimento si sta rivelando funzionale o deve essere modificato. Particolare attenzione &egrave; rivolta anche all'autovalutazione, che consente al discente di sviluppare maturit&agrave;, senso di responsabilit&agrave; e consapevolezza dei propri punti di forza e delle proprie debolezze.
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Pepe, Dunia, and Paola Terzaroli. "Le dimensioni dell'apprendimento nella societŕ della conoscenza: il gioco degli specchi." EDUCAZIONE SENTIMENTALE, no. 15 (December 2010): 26–50. http://dx.doi.org/10.3280/eds2011-015004.

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Abstract:
La tristezza viene spesso considerata dimensione negativa, elemento di ostacolo alla quotidiana esperienza di vita, tanto da guardare con sospetto, se non disagio, a chi la manifesta. Essa, perň, rimanda anche ad una vibrazione esistenziale inquieta che si rivela necessaria per dare senso alla propria esistenza: č presenza interiore, certo conflittuale, ma quanto mai feconda. In questo articolo, Duccio Demetrio, a partire da una riflessione sull'origine etimologica del termine, indaga il sentimento della tristezza riscoprendone le potenzialitŕ nell'accrescere una vitalitŕ evolutiva necessaria all'autoformazione del soggetto. Č la scrittura di sé che, in questa prospettiva, diviene strumento efficace per riconnettere tale sentimento alla complessitŕ della propria storia di vita, individuando nel disagio che l'accompagna quella pausa di "gestazione del nuovo" che diviene spinta alla creazione ulteriore e che, pertanto, dovrebbe poter contare su di una piů consapevole legittimazione sociale.
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d’Incà Levis, Gianluca. "Efficacia dell’arte, strategie di rete e approccio trasformativo a paesaggio e patrimonio alpino." Manipolazioni metasemiche del patrimonio 2 NS, Issue 2 Ns, July 2019 (June 15, 2019): 123–33. http://dx.doi.org/10.30682/aa1902i.

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Abstract:
Ever since 2011, Dolomiti Contemporanee (DC) has been operating on the contemporary identity of the mountain, and on the state of the Landscape, as well as the cultural, historic, and architectural Heritage inside the region of UNESCO’s Dolomites. Its research takes shape in the reactivation of large, issue-heavy industrial archaeology sites and compounds: former factories, former social villages, iconic architectural creations, with a great historical or aesthetic value, abandoned and underutilized, immersed in the powerful nature of the Dolomitic region. DC works on the redefinition of the mountain’s identity, building re-innovative and thematic critical images. In this sense, we refuse to recognize as an acceptable identity for the Alpine landscape the hotchpotch of stereotypical reductions which deliver a bland and reified vision of it, one that almost always involves plain and simple economic and touristic exploitation of the asset, to the detriment of its real potential’s nourishment. DC’s practice puts at the centre the need for re-enhancement and functional re-use of a few exceptional sites, which must be re-processed and re-activated. It is a responsible necessity of care and an opportunity for the regeneration of extraordinary underdeveloped sources of potential at the same time. Contemporary art, innovation culture, network strategies, those are some of the “techniques” through which such sites, so important in the past and now lifeless, are tackled, and morphed into cultural and artistic production centres, finally operative again, engines able to represent and provide new value to the territory.
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Lavinia Rizzo, Amalia, and Maristella Croppo. "La prova di accesso per le scuole secondarie ad indirizzo musicale (SMIM): una proposta inclusiva." EDUCATIONAL REFLECTIVE PRACTICES, no. 2 (December 2021): 211–21. http://dx.doi.org/10.3280/erp2-special-2021oa12951.

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Abstract:
Le difficoltà di inclusione tipiche della scuola secondaria di I grado sono note da tempo e, secondo le più recenti indagini, non accennano a diminuire. Al fine di favorire il successo formativo di tutti gli allievi è quindi indispensabile individuare modalità sostenibili per ridefinire l'impostazione del curricolo in senso inclusivo, con l'individuazione di linee di impiego più efficace delle risorse già a disposizione del sistema scolastico. Tra queste risorse, la presenza della musica come disciplina curricolare e il suo potenziamento con l'insegnamento dello strumento musicale nelle scuole secondarie di I grado ad indirizzo musicale rappresentano una grande opportunità che non può essere trascurata. In questa prospettiva, il contributo presenta alcuni risultati di una ricerca che ha coinvolto le scuole secondarie di I grado ad indirizzo musicale del territorio nazionale al fine di individuare linee guida utili a migliorare il livello di inclusione dell'insegnamento dello strumento musicale. In particolare, si presentano i risultati relativi all'elaborazione di una prova di accesso a carattere inclusivo che consenta di far emergere l'attitudine musicale degli allievi con bisogni educativi speciali.
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Pessina, Adriano. "La questione del metodo nella prospettiva della bioetica di stampo personalista." Medicina e Morale 53, no. 2 (April 30, 2004): 317–27. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2004.646.

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Abstract:
L’Autore affronta la questione del metodo nella prospettiva personalista. Dopo aver chiarito che non esiste un metodo specifico della bioetica, se non nel senso che la bioetica non fa altro che assumere il metodo di indagine che è specifico della riflessione etica dalla quale dipende, l’Autore sottolinea che l’originalità della bioetica rispetto all’etica sta nell’insieme dei contenuti che essa affronta, ossia azioni e processi mediati dalla conoscenza scientifica e dalla prassi tecnologica. In particolare, viene proposta una riflessione su come è articolato il metodo triangolare proposto da Elio Sgreccia nel suo noto Manuale di Bioetica. Questo metodo si distingue dal proceduralismo di altre prospettive, sia per la sua connotazione contenutistica, che ha il suo perno in una concezione sostanzialistica della persona umana, sia per la sua struttura critica o dialettica. Nella connessione tra il dato medico-scientifico, il dato antropologico e il momento etico emerge il significato analogo della verità, concetto non confinato soltanto nel campo delle scienze sperimentali ma efficace anche sul piano etico. In tal senso, la bioetica emerge come una disciplina che si costituisce attraverso un percorso (il itriangolo) che ha il suo esito laddove il giudizio di coscienza è formulato in base alle verità acquisite ed integrate, in base ai diversi beni messi in gioco. Il momento prescrittivo, quello decisivo dell’indagine bioetica, non è assimilabile ad una pura deduzione dai principi morali ma si costituisce all’interno di un complesso itinerario teorico che tiene conto dei diversi approcci alla realtà.
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Wibowo, Nur Suci Ariyanti, Muhammad Arsyad, and Bakri Yusuf. "RESILIENSI ANAK JALANAN DI KECAMATAN MANDONGA KOTA KENDARI." WELL-BEING: Journal of Social Welfare 1, no. 2 (December 13, 2020): 117. http://dx.doi.org/10.52423/well-being.v1i2.16532.

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Abstract:
This research uses descriptive qualitative research with data collection techniques, namely observation, interviews and document study. The results showed that: the formation of street child resilience in Mandongan District, Kendari City consists of several reasons, including street children in Mandonga District who have strong emotional regulation, optimism which indicates that they have self-confidence, individual ability to identify problems, have a great sense of empathy. and self-efficacy which represents a belief. The factors that influence the resilience of street children in Mandonga District, Kendari City are the presence of institutions such as the Social Service and students and the surrounding community who always provide support and motivation as well as guidance through social activities both individually and in groups
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Varina Citra Palupi and Lena Nessyana Pandjaitan. "Self Efficacy dan Burnout pada Guru." Keluwih: Jurnal Sosial dan Humaniora 3, no. 1 (April 30, 2022): 28–39. http://dx.doi.org/10.24123/soshum.v3i1.5225.

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Abstract:
Abstract—Teachers play an important role in student achievement and development so teachers are required to perform well in the learning process. In addition, teachers have a variety of tasks that are so heavy that these demands can cause teachers to be vulnerable to burnout. This study aims to find out if there is a relationship between self-efficacy and burnout in teachers. The research subjects (N=107) were teachers at two Bondowoso Vocational Schools with a minimum teaching period of 5 years. Data collection was done using Maslach Burnout Inventory (Maslach & Jackson, 1981) and Teacher Sense of Efficacy Scale (Tschannen-Moran & Woolfolk, 2001). The results of the analysis used spearman values that showed that there is a significant negative relationship (p<0.05) between self-efficacy and burnout with r = -0.398. All three aspects of self-efficacy have significant value but in teacher efficacy for classrom management aspects have the highest contribution with burnout (r = -0.406). Burnout levels in the two SMK have very low values and have a high level of self-efficacy. The level of self-efficacy is related to the low burnout rate in teachers at Bondowoso Vocational High School. Keywords: burnout, teacher’s, self-efficacy Abstrak—Guru memiliki peran penting dalam prestasi dan perkembangan siswa sehingga guru diharuskan untuk memiliki kinerja yang baik dalam proses pembelajaran. Selain itu guru memiliki berbagai tugas yang sangat berat sehingga tuntutan tersebut dapat menyebabkan guru rentan mengalami burnout. Penelitian ini bertujuan untuk mengetahui apakah terdapat hubungan antara self-efficacy dengan burnout pada guru. Subjek penelitian (N=107) adalah guru di dua SMK Bondowoso dengan minimal masa mengajar 5 tahun. Pengumpulan data dilakukan dengan menggunakan Maslach Burnout Inventory (Maslach & Jackson, 1981) dan Teacher Sense of Efficacy Scale (Tschannen-Moran & Woolfolk, 2001). Hasil analisis menggunakan nilai Spearman yang menunjukkan bahwa terdapat hubungan negatif yang signifikan (p<0.05) antara self-efficacy dan burnout dengan r = -0.398. Ketiga aspek self-efficacy memiliki nilai yang signifikan namun pada aspek teacher efficacy for classrom management memiliki kontribusi yang paling tinggi dengan burnout (r = -0.406). Tingkat burnout yang ada di dua SMK memiliki nilai yang sangat rendah dan memiliki tingkat self-efficacy yang tinggi. Tingkat self-efficacy memiliki keterikatan dengan rendahnya tingkat burnout pada guru di SMK Bondowosoara. Kata kunci: burnout, guru, self-efficacy
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Viñuela, Enrique García, and Pablo Vázquez Vega. "The Financing of Political Parties: a Public Choice Approach*." Journal of Public Finance and Public Choice 14, no. 1 (April 1, 1996): 41–55. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907540246.

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Abstract:
Abstract I numerosi e recenti casi di finanziamenti illegali ai partiti politici, malgrado la diffusa convinzione dell’importanza del finanziamento legale ai partiti come prerequisite di una efficiente democrazia rappresentativa, mettono in evidenza come il fenomeno del finanziamento illegale ai partiti sia un fenomeno alquanto diffuso. Ciò ha portato i Paesi più afflitti da questa pratica ad introdurre riforme nella legislazione che riguarda il finanziamento dei partiti politici.Gli AA. ricostruiscono in questo articolo i punti salienti dell’organizzazione dei partiti politici nei Paesi a più radicata democrazia, analizzando separatamente sia il finanziamento pubblico (suggerito qualora i cittadini fossero riluttanti alia contribuzione), sia il finanziamento privato (più adatto in una democrazia con partiti forti e liberi dal con- * trollo statale e dei gruppi di pressione).La loro pragmatica conclusione è nel senso che i partiti politici dovrebbero sfruttare l’occasione della riforma di questa normativa per riguadagnare consensi presso l’elettorato e che il sistema più efficace per controllare il fenomeno del finanziamento illegale dei partiti è quello di ridurre gli incentivi verso la ricerca di rendite parassitarie nel settore pubblico.
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Bini, Emanuela. "L'inclusione degli alunni disabili migranti. Progettualità educativa e approcci pedagogici." EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no. 1 (June 2020): 255–69. http://dx.doi.org/10.3280/ess1-2020oa9451.

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Abstract:
Nel campo dell'educazione la prospettiva inclusiva diventa più complessa quando la disabilità e la migrazione sono connesse. L'aumento del numero di alunni disabili migranti nella scuola dell'infanzia e nella scuola primaria invita a riflettere sugli strumenti necessari per supportare il lavoro degli insegnanti e degli esperti del sistema socio-sanitario chiamati a collaborare nel lavoro di rete per definire il progetto di vita del soggetto disabile. Considerato il numero esiguo di ricerche sul tema, utili indicazioni emergono dai principali studi italiani che hanno individuato strategie e risorse efficaci per attivare interventi inclusivi per gli alunni migranti con certificazione di disabilità ai sensi della Legge 104/92 e per le loro famiglie. Il presente contributo, incentrato sulla rassegna delle principali ricerche condotte in Italia, è finalizzato a stimolare la riflessione sulla progettualità educativa e sugli orientamenti pedagogici. Secondo l'autrice, la presenza degli alunni disabili migranti rappresenta una sfida educativa intesa come occasione per leggere la complessità del presente e per costruire la scuola inclusiva di oggi e di domani
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Cigoli, Vittorio, Marialuisa Gennari, Caterina Gozzoli, and Davide Margola. "Curare la relazione di coppia. L'incontro tra pratica clinica e ricerca empirica." RIVISTA DI PSICOTERAPIA RELAZIONALE, no. 55 (July 2022): 7–38. http://dx.doi.org/10.3280/pr2022-055002.

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Abstract:
È sempre più diffusa la richiesta di cura avanzata da coppie, siano esse coniugali, di fatto o ricostituite. Ciò è dovuto anche alla trasformazione dello scenario culturale relativamente al rapporto tra relazione di coppia e relazione familiare. La clinica di coppia è così diventata un vero e proprio genere terapeutico con sue specificità, in cui il cliente è la relazione tra i partner e il destino di tale relazione. Il contributo focalizza poi l'attenzione sulle differenti concezioni epistemologiche ed etiche che guidano il lavoro clinico con la coppia. La prima concezione, quella supportata empiricamente (Empirically Supported Treatments), propone un'etica basata sull'efficacia-utilità della cura; la seconda, quella supportata qualitativamente, si fonda su un'etica relazionalmente orientata e tende verso la ricerca di senso sia in merito alla relazione di coppia sia alla relazione coppia-terapeuta. Affronta poi, entro tale cornice, la questione della differenza, cruciale nel fare ricerca sulla psicoterapia, tra teoria e modello per un verso e tra metodo e tecniche per l'altro. Evidenzia infine come sia possibile un reale ed efficace incontro tra pratica clinica e ricerca empirica a proposito della relazione di coppia aldilà delle differenze tra modelli terapeutici. A tale proposito vengono offerte indicazioni metodologiche in grado di tener conto sia della variabile personale (i partner, ma anche il terapeuta), sia del legame in quanto tale (la relazione di coppia, ma anche la relazione terapeutica).
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Bignamini, Angelo A. "Il rischio calcolato e la relazione con l’assistito: aspetto ambivalente della medicina." Medicina e Morale 52, no. 6 (December 31, 2003): 1175–202. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2003.658.

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Abstract:
I medici ed i loro assistiti sono sottoposti a pressioni perché venga regolarmente valutato il rischio di patologie future e vengano applicate misure di prevenzione primaria e secondaria. Si rilevano alcuni problemi relativi a questa politica, che investono l’affidabilità degli algoritmi e la difficoltà a raggiungere gli obiettivi fissati. A partire dall’osservazione di dati reali da uno studio osservazionale, viene discusso l’impatto sulla giustificazione etica dei meccanismi di screening di popolazione, dell’applicazione sistematica delle misure di prevenzione raccomandate dalle linee guida, e più in generale sulla cosiddetta “cultura della prevenzione”. I punti critici evidenziati sono la necessità di considerare che il singolo soggetto non è il rappresentante medio della popolazione, ma un soggetto individuale con caratteristiche, bisogni, e sensibilità proprie; la consapevolezza che la prevenzione può essere efficace sulla popolazione ma non necessariamente sul singolo; la presa di coscienza che gli obiettivi da raggiungere per la riduzione del rischio devono essere raggiungibili nella realtà mettendo in gioco la libertà-responsabilità del soggetto al di là delle raccomandazioni delle linee guida, e che comunque non può garantire un esito favorevole. Viene infine sottolineato che l’insistenza sulle misure di prevenzione sono anche l’espressione della perdita del senso del limite al diritto alla vita e alla tutela della salute, cioè un’espressione del rifiuto del significato della malattia e della morte.
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Radaelli, Claudio M. "IDEE E CONOSCENZA NELLE POLITICHE PUBBLICHE EUROPEE: TECNOCRAZIA O POLITICIZZAZIONE?" Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 29, no. 3 (December 1999): 517–46. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200028938.

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Abstract:
IntroduzioneLa conoscenza nelle politiche pubbliche dell'Unione europea: un vantaggio a metà?Come spesso accade, l'interesse attuale per la dimensione cognitiva della politica rappresenta più una riscoperta che una novità assoluta. In senso lato, essa comprende filoni ben noti, addirittura classici, degli studi politici. Lo dimostra la ricca letteratura su temi diversi quali l'incrementalismo (Lindblom 1959), la razionalità limitata (Simon 1957), le mappe cognitive delle élites politiche (Axelrod 1976), la concezione dei meccanismi di governo come apprendimento (Deutsch 1966, 80; Heclo 1972), il cosiddetto «complesso militare-industriale» (Rosen 1973), e la tecnocrazia (Fisichella 1997). Perché dunque «riscoprire» il ruolo politico della conoscenza? O meglio, qual è il potenziale di studi i quali, sia nell'ambito dell'analisi sulle politiche pubbliche (Capano 1995; Radaelli 1997) sia nelle relazioni internazionali (Jacobsen 1995), reclamano una maggiore considerazione per i fattori cognitivi nelle scelte di policy? Quanto sono efficaci nella spiegazione del cambiamento {policy change)? E, da ultimo, come possono essere valutati da un punto di vista normativo? Una delle idee cardine della prospettiva cognitiva è che la politica vada oltre la semplice risoluzione dei conflitti. L'apprendimento, la propensione alla soluzione dei problemi, i fora di discussione e il policy enlightenment - si sostiene - possono contare più della politica basata su stili conflittuali. La politica sta forse superando il modello della democrazia competiti- va-awersariale?
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Citrawan, Harison, and Sabrina Nadilla. "Model Kontrol Keimigrasian dalam Mencegah Tindak Pidana Terorisme di Indonesia." Lentera Hukum 6, no. 1 (April 28, 2019): 69. http://dx.doi.org/10.19184/ejlh.v6i1.9819.

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Abstract:
This article attempts to elaborate an immigration control model that is capable in preventing terrorist activities in Indonesia. By observing several terrorism case-laws, this study draws a nexus between terrorism and several aspects within immigration, including passport issuance, border control, foreigner surveillance, and visa and entry permit issuance. Technically, in relation to such a nexus, this study finds that the current immigration control model is built upon three elements of duty: namely intelligence, surveillance, and border control. In principle, these three elements ought to be executed as an interconnected cycle. Consequently, a preventive control model should be circular, in the sense that any activities between elements of duty cannot be separated from one another. In order to become an established terrorism prevention mechanism, this control model requires information and data exchange amongst the immigration units. Moreover, any involvements from other institutions, such as police, BNPT, BIN, and NCB-Interpol are also preconditioned to ensure the efficacy of the circular model. Keywords: Immigration, Control, Terrorism
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Ling, Lin, Mohamad Nizam Nazarudin, and Zakiah Noordin. "KEPUASAN KERJA DAN EFIKASI GURU TINGKATAN ENAM DI PANTAI BARAT SABAH." International Journal of Education, Psychology and Counseling 4, no. 32 (September 12, 2019): 51–66. http://dx.doi.org/10.35631/ijepc.432006.

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Abstract:
Kajian ini bertujuan bagi menentukan hubungan dan pengaruh kepuasan kerja terhadap efikasi guru-guru tingkatan enam di Pantai Barat Sabah. Kajian kuantitatif ini adalah bagi turut meninjau interaksi antara dimensi-dimensi dalam kepuasan kerja dan efikasi guru. Instrumen yang terlibat dalam kajian ini adalah Job Satisfaction Survey (JSS) dan Teachers’s Sense of Efficacy Scale (TSES) bagi mengumpul data daripada 180 responden daripada 16 buah pusat tingkatan enam di tiga daeah di Pantai Barat Sabah. Persampelan rawak berlapis bertujuan digunakan dalam pemilihan responden dalam kalangan guru akademik tingkatan enam berdasarkan mod. Data dianalisis menggunakan ANOVA satu hala, korelasi Pearson dan regresi berganda. Dapatan kajian menunjukkan tidak terdapat perbezaan yang signifikan kepuasan kerja dan efikasi guru dalam ketiga-ketiga mod pusat tingkatan enam. Analisis korelasi Pearson mendapati terdapat hubungan yang kuat antara kepuasan kerja dengan efikasi guru (r =.832**, p < .01). Kepuasan kerja menyumbang sebanyak 85.6 % perubahan varians dalam efikasi guru. Justeru, implikasi kajian terhadap teori dan amalan serta saranan kepada pihak sekolah, pembuat dasar dan cadangan kajian lanjutan dicadangkan dalam kajian ini.
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Maharani, Ega Asnatasia, and Dewi Eko Wati. "Peran Psychological Well-Being dan Efikasi Diri terhadap Stres pada Guru PAUD." Intuisi : Jurnal Psikologi Ilmiah 13, no. 1 (August 24, 2021): 1–14. http://dx.doi.org/10.15294/intuisi.v13i1.28690.

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Abstract:
Survei di beberapa negara telah konsisten mencatat guru sebagai salah satu profesi dengan kerentanan stres tertinggi. Penelitian ini adalah penelitian dasar yang bertujuan menggali konstruk kesejahteraan psikologis (psychological well-being) dan efikasi diri sebagai nilai potensial yang nantinya dapat dikembangkan sebagai bagian intervensi penanganan stres pada guru. Partisipan penelitian adalah 116 guru Taman Kanak-kanak (TK) di Kabupaten Bantul Yogyakarta yang telah memiliki masa kerja minimal 2 tahun. Instrumen yang digunakan untuk pengambilan data adalah Perceived Stress Scale (PSS-10), Psychological Well-being Scale (PSWB), dan Teacher Sense Efficacy Scale (TSE). Ketiga skala tersebut disebarluaskan secara online ke Kecamatan Banguntapan dan Sewon sebagai cluster sampling. Data yang terkumpul dianalisis menggunakan regresi linier berganda. Hasil penelitian menunjukkan bahwa ada pengaruh signifikan antara psychological well-being dan efikasi diri terhadap tingkat stres guru. Sumbangan efektif terhadap stres guru yang dijelaskan oleh kedua variabel bebas sebesar 42.9% (p .001). Studi ini menyimpulkan bahwa psychological well-being dan efikasi diri dapat dikembangkan sebagai konstruk intervensi untuk peningkatan kesehatan mental guru.Surveys in several countries have consistently listed teachers as one of the professions with the highest stress vulnerability. This research is basic research that explores psychological well-being and self-efficacy as potential values that can later be developed as part of the stress management intervention for teachers. The data were collected through an online survey from 116 Kindergarten teachers who had minimum 2 years of working experience. Banguntapan and Sewon districts were chosen as cluster sampling from Bantul Regency, Yogyakarta. The instruments used for data collection were the Perceived Stress Scale (PSS-10), the Psychological Well-being Scale (PSWB), and the Teacher Sense Efficacy Scale (TSE). Descriptive statistics and a multiple linear regression test were employed. Results showed that psychological well-being and self-efficacy jointly affected teachers' stress levels by 42.9% (p .001). This study concludes that psychological well-being and self-efficacy have a significant adverse effect on stress. It can be developed as an intervention construct to improve the teacher's mental health.
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Andoh, Hanassia, Connie Cassy Ompok, and Nur Suhaidah Sukor. "Hubungan Kelayakan Akademik dan Pengalaman Mengajar dengan Tahap Efikasi Kendiri Guru Prasekolah Menjalankan PDPC Pasca Pandemik Covid-19." Malaysian Journal of Social Sciences and Humanities (MJSSH) 6, no. 10 (October 10, 2021): 65–81. http://dx.doi.org/10.47405/mjssh.v6i10.1105.

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Abstract:
Kajian ini dijalankan bagi mengenal pasti hubungan kelayakan akademik dan pengalaman mengajar dengan tahap efikasi kendiri guru prasekolah menjalankan pengajaran dan pemudahcaraan (PdPc) di kelas prasekolah pada pasca pandemik Covid-19. Saiz sampel (n=74) ditentukan melalui formula penentuan saiz sampel Krejcie-Morgan (1970), dan dipilih secara rawak di kalangan guru prasekolah Jabatan Kemajuan Masyarakat (KEMAS) Daerah Ranau. Data dikutip melalui kaedah soal selidik dengan menggunakan instrumen Teacher’s Sense of Efficacy (TSES) yang dibangunkan oleh Tschannen-Moran & Hoy (2001), dan kemudiannya dianalisis menggunakan SPSS v20.0. Analisis deskriptif menunjukkan efikasi kendiri guru berada pada tahap sederhana tinggi dengan catatan M=3.69, SD=0.59. Korelasi Pearson mendapati adanya hubungan tidak signifikan di antara kelayakan akademik dan pengalaman mengajar dengan efikasi guru kerana dapatan K>.05 bagi kedua-dua pemboleh ubah. Dapatan ini menunjukkan, efikasi kendiri guru menjalankan PdPc pasca pandemik Covid-19 tidak ditentukan oleh kelayakan akademik dan pengalaman mengajar. Namun begitu, jika dilihat daripada domain efikasi didapati bahawa pengalaman mengajar mempunyai korelasi dengan efikasi pengurusan kelas dengan dapatan kajian r=.236, k<.05.
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