Academic literature on the topic 'Scuola positiva'

Create a spot-on reference in APA, MLA, Chicago, Harvard, and other styles

Select a source type:

Consult the lists of relevant articles, books, theses, conference reports, and other scholarly sources on the topic 'Scuola positiva.'

Next to every source in the list of references, there is an 'Add to bibliography' button. Press on it, and we will generate automatically the bibliographic reference to the chosen work in the citation style you need: APA, MLA, Harvard, Chicago, Vancouver, etc.

You can also download the full text of the academic publication as pdf and read online its abstract whenever available in the metadata.

Journal articles on the topic "Scuola positiva"

1

Sara Mori, Elettra Morini, and Francesca Storai. "Cambiare la scuola: l’innovazione dal punto di vista degli studenti." IUL Research 1, no. 1 (July 24, 2020): 37–60. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v1i1.24.

Full text
Abstract:
Il ripensamento del modello di insegnamento-apprendimento è uno dei temi al centro del dibattito sull’innovazione della scuola. Il Movimento Avanguardie Educative raccoglie scuole da tutto il territorio nazionale che condividono sperimentazioni basate su un modello in cui lo studente è al centro del proprio percorso formativo, un modello capace di promuovere un apprendimento significativo. La ricerca intende indagare come queste scuole abbiano interpretato il concetto di innovazione scolastica e, in particolare, il presente contributo si focalizza sui risultati del questionario e dei test psicometrici somministrati a 1880 studenti di 52 scuole che partecipano al Movimento da almeno due anni. I risultati evidenziano un’associazione positiva tra il livello di innovazione percepita dagli studenti e la soddisfazione per il funzionamento della scuola. Gli studenti che ottengono alti punteggi su queste dimensioni hanno risultati elevati anche nei test che indagano la soddisfazione per la propria esperienza di studente e l’organizzazione dello studio.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Garlati, Loredana. "Alle origini della prova scientifica: la scuola di polizia di Salvatore Ottolenghi." Revista Brasileira de Direito Processual Penal 7, no. 2 (August 29, 2021): 883. http://dx.doi.org/10.22197/rbdpp.v7i2.597.

Full text
Abstract:
Il saggio ripercorre le tappe che portarono alla nascita della Scuola di polizia scientifica (poi Scuola superiore a partire dal 1925), grazie all’opera di Salvatore Ottolenghi. La Scuola, istituita a Roma nel 1902, si proponeva di insegnare sia ai funzionari di pubblica sicurezza che a quelli della polizia giudiziaria un metodo scientifico per assolvere al meglio le proprie funzioni: nell’un caso la prevenzione dei reati, nell’altro fornire all’autorità giudiziaria dati “oggettivi” ai fini dell’accertamento della verità processuale. L’analisi è l’occasione per aprire uno squarcio su un periodo culturalmente vivace e di fideistico entusiasmo verso le cd. scienze ausiliarie (l’antropologia, la psicologia, la medicina legale, la statistica etc.), che irrompono sulla scena del processo penale, grazie anche all’impulso della Scuola positiva. Oggetto di attenzione sarà in particolare l’antropometria, messa a punto da Bertillon, e la dattiloscopia, grazie anche agli studi dell’italiano Gasti. Siamo agli albori della prova scientifica, che allora, come oggi, interroga sul ruolo del giudice, sulla legittimità dell’uso di pratiche tacciate di invasività e violazione dei diritti della persona, sul rapporto tra scienza e diritto e tra prova scientifica e discrezionalità (o libero convincimento) del giudice.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Miletti, Marco Nicola. "Le facce d’un diamante. Appunti per una storia dell’immediatezza nella procedura penale italiana." Revista Brasileira de Direito Processual Penal 7, no. 2 (August 29, 2021): 827. http://dx.doi.org/10.22197/rbdpp.v7i2.596.

Full text
Abstract:
Il saggio ripercorre alcune tappe dell’evoluzione del principio di immediatezza nella procedura penale italiana, entro l’arco cronologico compreso tra la fine del secolo XVIII e il codice Finocchiaro-Aprile del 1913. Dopo una breve rassegna delle diverse definizioni del lemma e un cenno diacronico alla demarcazione dal concetto di oralità, la ricerca muove dagli spunti offerti da ‘pionieri’ quali Francesco Mario Pagano e Niccola Nicolini; esamina la letteratura europea (francese e, soprattutto, tedesca) che permeò la riflessione dei giuristi italiani; quindi si addentra nella stagione post-unitaria. Quest’ultima fu connotata dal contrasto tra un codice di rito (1865) ancora prettamente inquisitorio e una dottrina tutt’altro che compatta: se i primi commentari e, ancor piú, la scuola carrariana classificavano l’immediatezza tra i canoni inderogabili della giustizia liberale, la scuola positiva vi scorgeva un indebito cedimento alle interferenze popolari ed emotive nel dibattimento. La lunga elaborazione del codice Finocchiaro-Aprile non solo stimolò un serrato confronto dottrinale ma partecipò a quel movimento per l’oralità grazie al quale Chiovenda confidava di modernizzare il rito civile e penale.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Alesi, Marianna, Gaetano Rappo, and Annamaria Pepi. "Strategie di autosabotaggio e autostima in bambini con differenti profili di apprendimento." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 4 (March 2012): 505–19. http://dx.doi.org/10.3280/rip2010-004002.

Full text
Abstract:
Recenti ricerche si sono focalizzate sul ruolo dell'autostima e delle strategie di autosabotaggio nel contesto scolastico. In particolare l'autosabotaggio indica strategie disadattive impiegate da un individuo di fronte ad un compito minaccioso per proteggersi e mantenere un'autostima positiva. Abbiamo condotto due studi per confrontare il livello di autostima e le strategie di autosabotaggio in bambini di eta media 8 anni, frequentanti la terza classe della scuola primaria, con differenti profili di apprendimento. Nello specifico nel primo abbiamo confrontato due gruppi: uno con difficolta generalizzate sia di lettura che di matematica ed uno con normale livello di apprendimento. Nel secondo studio, invece, abbiamo confrontato tre gruppi: uno con dislessia, uno con difficolta generalizzate sia di lettura che di matematica ed uno con normale livello di apprendimento. In generale, i risultati dimostrano che i bambini con dislessia e quelli con difficolta generalizzata di apprendimento hanno livelli di autostima piu bassi dei coetanei con normale livello di appredimento. Relativamente all'impiego di strategie di autosabotaggio solo nel secondo studio abbiamo trovato differenze significative tra i gruppi. In particolare, i bambini con dislessia manifestano un maggiore bisogno di autoprotezione rispetto ai bambini con difficolta generalizzata di apprendimento e rispetto ai bambini con normale livello di apprendimento. Questo risultato enfatizza il ruolo della specificita della difficolta allo scopo di stimolare l'impiego di strategie difensive anche durante la frequenza della scuola primaria.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Rabaglietti, Emanuela, Maria Fernanda Vacirca, and Silvia Ciairano. "Il tempo virtuale nello sviluppo degli adolescenti: opportunitŕ o rifugio?" PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 1 (May 2011): 67–82. http://dx.doi.org/10.3280/pds2011-001006.

Full text
Abstract:
I giovani trascorrono parte del loro tempo quotidiano esplorando lo spazio virtuale offerto dalle nuove tecnologie, soprattutto il computer, utilizzato per studio o per svago. Attraverso questo studio condotto su 189 adolescenti di ambo i sessi, con un'etŕ media di 16 anni e frequentanti la scuola media di secondo grado, ci proponiamo di: 1) descrivere il tempo giornaliero da essi dedicato all'uso del computer per studio e per svago, le relazioni tra questi due comportamenti e le differenze di genere, fascia d'etŕ e tipo di scuola; 2) indagare nei due generi le relazioni fra tempo dedicato all'uso del computer per studio e per svago e: a) senso di alienazione e percezione positiva di sé; b) soddisfazione per l'esperienza scolastica e autoefficacia scolastica; c) autoefficacia sociale e regolatoria; d) popolaritŕ nel contesto scolastico. I risultati (frequenze, correlazioni, medie, analisi della varianza fattoriale, analisi di regressione gerarchica) evidenziano che per gli adolescenti, soprattutto maschi e studenti di istituti tecnici e professionali, il computer per studio e per svago č un compagno con cui trascorrere parte del tempo quotidiano. Inoltre, le due attivitŕ al computer, formativa e di svago, sono molto legate. Infine, nei maschi emergono relazioni tra bassa popolaritŕ e maggiore uso di computer per studio e tra bassa percezione di sé e maggiore uso di computer per svago; nelle ragazze la bassa soddisfazione per i risultati scolastici si associa ad un maggiore uso del computer per studio.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Latino, Francesca. "The teaching of Life Skills through School Physical Education." Form@re - Open Journal per la formazione in rete 22, no. 3 (December 31, 2022): 50–65. http://dx.doi.org/10.36253/form-13577.

Full text
Abstract:
The current complexity characterising modern society imposes the need to look at the education of the citizens of tomorrow, its principles can in fact be applied not only to school subjects but also to everyday behaviour. The International organisations involved in social development recommend the support and development, from early childhood, of a range of transferrable life skills to ensure they are capable of facing life’s challenges in a pragmatic and resilient way. The understanding of this framework sees school as an ideal setting to instil an education that meets the real needs of children and adolescents. Thus, the present work focuses on the importance of life skills and on the influence and contribution of school, in particular physical education, for the development of students’ physical, social, emotional and reasoning skills, in order to prepare them to become strong citizens and able to face life’s challenges in a positive and effective way. L’insegnamento delle Life Skills attraverso l’Educazione Fisica Scolastica. L’attuale complessità che caratterizza la società moderna impone sempre più la necessità di guardare alla formazione dei futuri cittadini non solo verso la trasmissione di contenuti didattici disciplinari, ma di attrezzare l’individuo di strumenti di adattamento adeguati al contesto. Le stesse organizzazioni internazionali che si occupano di sviluppo sociale raccomandano ormai da tempo di sostenere e sviluppare, sin dalla prima infanzia, una serie di competenze che rimandano ad abilità trasversali di vita e che rendono l’individuo capace di affrontare in maniera pragmatica e resiliente le sfide che la vita gli riserva. In questo quadro interpretativo la scuola rappresenta il setting ideale dove poter mettere in atto una formazione che risponda a pieno ai reali bisogni dei bambini e dei ragazzi. Il presente lavoro si concentra, pertanto, sull’importanza dell’educazione alle life skills e sul contributo offerto dalla scuola ed in particolare dall’educazione fisica per lo sviluppo delle capacità sociali, emotive e di pensiero negli studenti, al fine di preparare i giovani a diventare cittadini dinamici in grado di affrontare in maniera positiva e adattiva le sfide della vita di tutti i giorni.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Berrini, Roberto, and Anna Maria Sorrentino. "I colloqui di presa in carico nella terapia individuale relazionale-sistemica." TERAPIA FAMILIARE, no. 95 (April 2011): 5–20. http://dx.doi.org/10.3280/tf2011-095002.

Full text
Abstract:
Scopo dell'articolo č di individuare un modello di presa in carico per pazienti che richiedono una psicoterapia individuale, in un ottica relazionale/sistemica. Gli autori lavorano come docenti della "Scuola di Psicoterapia Mara Selvini" di Milano, dove sempre piů frequentemente le allieve presentano richieste di supervisione per situazioni di presa in carico individuale di pazienti richiedenti, che provengono dai contesti di cura dove operano. In primo luogo vengono delineate le condizioni generali che permettono di accogliere la richiesta di terapia individuale. Successivamente il terapeuta deve riuscire a cogliere la dimensione esistenziale del paziente, ossia «che persona sia», seguendo una modalitŕ di incontro individuale/relazionale, centrato sull'attaccamento, allo scopo di creare un'alleanza terapeutica positiva. Inoltre č possibile utilizzare la classica modalitŕ sistemica del genogramma per indirizzare il pensiero del paziente verso una dimensione relazionale della sua sofferenza. Sono illustrati tipologie generali di pazienti: il primo mostra un'adeguata competenza autobiografica, mentre il secondo manifesta difficoltŕ rispetto alla verbalizzazione dei costrutti dell'attaccamento e porta il terapeuta a mettere a fuoco le sue modalitŕ procedurali e implicite relative a "come stare" con gli altri.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

Pinto, Maria A., and Renato Corsetti. "Ricadute metalinguistiche dell’insegnamento dell’esperanto sulla lingua materna dell’alunno." Language Problems and Language Planning 25, no. 1 (August 16, 2001): 73–90. http://dx.doi.org/10.1075/lplp.25.1.06pin.

Full text
Abstract:
Due gruppi di alunni di una scuola media italiana, comparabili tra loro per molti aspetti, hanno preso parte ad un esperimento sugli effetti dell’apprendimento dell’esperanto relativamente alle loro abilità metalinguistiche. Il gruppo che ha seguito un corso di esperanto per un intero anno scolastico ha avuto dei risultati migliori in test di abilità metalinguistiche sviluppati e validati indipendentemente da questo esperimento rispetto al gruppo di controllo. Pertanto, i risultati dell’esperimento sono del tutto in linea con le ipotesi prefissate, e cioè che l’insegnamento dell’esperanto avrebbe avuto un’influenza positiva sulle abilità metalinguistiche degli alunni. I risultati dei test mostrano chiaramente che all’inizio dell’anno scolastico entrambi i gruppi erano allo stesso livello sia per quanto riguarda le risposte “linguistiche” sia per quanto riguarda quelle “metalinguistiche” del test. Il test, infatti, richiede sia risposte linguistiche che metalinguistiche, in altre parole si devono dare le giustificazioni per le risposte linguistiche indicate. Questi risultati sono in linea con i risultati di ricerche precedenti sugli effetti propedeutici dell’esperanto e sottolineano i potenziali vantaggi dell’educazione bilingue per tutti i bambini. Confermando la validità dell’educazione bilingue dei bambini, gli autori chiedono che verifiche simili siano fatte relativamente a bambini con diverse età e con diverse lingue materne.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

Parisini, Roberto. "Per un bilancio dell'insegnamento nella storia delle Ssis." SOCIETÀ E STORIA, no. 128 (September 2010): 311–21. http://dx.doi.org/10.3280/ss2010-128004.

Full text
Abstract:
La necessitÀ di elaborare, anche in Italia un nuovo modello di formazione all'insegnamento ha portato alla creazione delle SSIS, all'interno delle quali un notevole spazio ha avuto la storia. In questo ambito, le Scuole avrebbero dovuto diventare il luogo di elaborazione, a metÀ strada tra universitÀ e scuola, di un nuovo, specifico sapere disciplinare, in grado di ricomporre ricerca scientifica e prassi didattica in un sapere autonomo, connesso a ricerche e pratiche proprie. Le Scuole tuttavia, frammentate e poco comunicanti tra loro, spesso hanno fallito il loro obiettivo. Ma ci sono state anche esperienze positive, dove sono maturati, a vari gradi, percorsi di grande interesse e originalitÀ. Il saggio propone una prima riflessione comparata su diverse esperienze delle Scuole, nella convinzione che esse costituiscano un importante livello di confronto, imprescindibile, nel bene e nel male, per poter proseguire lungo un cammino che rimane indubbiamente per molti versi complesso e accidentato.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

Mirabella, Fiorino, Debora Del Re, and Antonella Gigantesco. "Strumenti di promozione della salute mentale e di potenziamento della resilienza: presentazione di un programma per l'applicazione in ambito scolastico." RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, no. 1 (April 2010): 123–33. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2010-001009.

Full text
Abstract:
La salute mentale comprende le capacitŕ di resilienza e di adattamento positivo che consentono alle persone sia di far fronte alle avversitŕ che di sviluppare le propria potenzialitŕ. I programmi condotti nell'ambito di attivitŕ scolastiche curriculari fi nalizzati alla promozione di abilitŕ sociali possono promuovere la salute mentale e ridurre i sintomi depressivi. Questo articolo descrive le caratteristiche e la prima applicazione in Italia di un programma di promozione della salute mentale nelle scuole di istruzione secondaria. Il programma richiede all'incirca, per il suo svolgimento, 20 sessioni da effettuarsi in classi della scuola secondaria con cadenza settimanale o quindicinale. La durata di ogni sessione puň andare da 60 a 90 minuti circa. Il programma si basa su un manuale per studenti composto da 18 capitoli su come comunicare in modo effi cace e assertivo, affrontare i confl itti e la rabbia, sviluppare l'autodisciplina, la negoziazione e la cooperazione e promuovere le relazioni interpersonali positive. Tredici differenti classi di 11 scuole medie inferiori e superiori, per complessivi 253 studenti di 13-18 anni, hanno partecipato volontariamente allo studio di fattibilitŕ del programma. Di ogni capitolo del manuale sono stati valutati il gradimento e l'utilitŕ dal punto di vista degli studenti partecipanti. Gli studenti hanno trovato il manuale accettabile e applicabile. Tuttavia, molti hanno osservato che le sessioni erano troppo brevi per raggiungere gli obiettivi pertinenti alla maggior parte dei capitoli. A seguito di una revisione, alcuni capitoli sono stati leggermente modifi cati. Per la facilitŕ di applicazione, il programma potrebbe essere introdotto senza particolari criticitŕ nell'ambito delle attivitŕ curriculari nella scuola secondaria. Dopo la sua revisione, il manuale č stato inviato all'editore per la stampa.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles

Dissertations / Theses on the topic "Scuola positiva"

1

ARRIVABENE, ELENA. "Stile di vita e benessere psicofisico nei bambini della scuola primaria. Uno studio esplorativo." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2019. http://hdl.handle.net/2434/614771.

Full text
Abstract:
Background La ricerca ha affrontato il tema del benessere psicofisico, inserendosi nella cornice teorica del paradigma biopsicosociale assunto nella definizione di salute della WHO. Sono stati presi in considerazione i diversi modelli di salute ed il problema della promozione della salute, con particolare attenzione ai bambini con disabilità, facendo riferimento anche all’International Classification of Functioning, Disabilities and Health (ICF). A livello empirico lo studio si è focalizzato sull’analisi di alcune dimensioni del benessere psicologico che concorrono alla promozione della salute, globalmente intesa, utilizzando come riferimento costrutti derivati dagli studi sulla personalità e dalle teorie della Psicologia Positiva. Obiettivi Lo studio si proponeva di esplorare alcuni aspetti del benessere psicofisico dei bambini a sviluppo tipico e con disabilità. Sono stati presi in esame lo stato nutrizionale e lo stile di vita, per valutare la possibilità di intervenire a livello educativo e sociale. È stata esaminata la percezione di qualità della vita correlata alla salute nei bambini. Sono stati indagati alcuni aspetti del benessere psicologico, nonché la personalità dei partecipanti, per comprenderne le relazioni. È stato infine esplorato il benessere psicologico di genitori e insegnanti per valutarne la relazione con il benessere dei bambini, in particolare di quelli con disabilità. Metodo La ricerca ha coinvolto 515 partecipanti: 426 alunni, di cui 363 a sviluppo tipico e 63 con disabilità o disturbi dell'apprendimento, 33 genitori e 56 insegnanti. Il campione è stato suddiviso poi in gruppi diversi, in base agli specifici obiettivi di indagine. Sono stati somministrati strumenti volti ad indagare lo stato di salute, lo stile di vita (Questionario Multiscopo ISTAT), la qualità della vita correlata alla salute (PedsQL – Pediatric Quality of Life Inventory Varni, J.W., 1999; 2001; versione italiana Trapanotto, M., et al., 2009), la soddisfazione di vita (MSLSS - Multidimensional Students' Life Satisfaction Scale Huebner, 1994; Huebner et al., 1998; validazione italiana: Zappulla et al., 2014), il benessere psicologico (PWB-18 - Psychological Well-being Scales, Ryff, D., 1995; versione italiana Ruini et al., 2003), l’autoefficacia scolastica (ASCP - Scala di autoefficacia scolastica percepita validazione italiana: Pastorelli et al., 2001a) ed il profilo di personalità (BFQ-C C Big Five Questionnaire for Children, validazione italiana: Barbaranelli, Caprara e Rabasca, 1998b, auto ed etero-somministrato). Risultati I dati raccolti, nonostante la necessità di ulteriore approfondimento, hanno evidenziato alcune differenze significative nello stile di vita dei partecipanti, meno salutare nei bambini con disabilità. I valori di qualità della vita ed i livelli di benessere psicologico non hanno mostrato invece differenze significative tra i bambini a sviluppo tipico e con disabilità. Il benessere dei bambini è risultato correlato a fattori personali sia stabili (tratti di personalità) che modificabili attraverso l’apprendimento e l’interazione con l’ambiente (autoefficacia), nonché a fattori sociali contestuali (benessere di genitori e insegnanti). Conclusione Questo lavoro fornisce alcuni suggerimenti sull’opportunità di ampliare gli interventi di promozione della salute rivolti soprattutto ai bambini con disabilità. Progetti di promozione del benessere basati su una prospettiva integrata biopsicosociale e che facciano leva sulle risorse personali e contestuali, rivolti a tutti i gruppi di bambini, potrebbero innescare circoli virtuosi di sviluppo in ambito educativo e sociale.
Background This research project was aimed at investigating psycho-physical well-being through the lens of the bio-psycho-social model, endorsed by the World Health Organization (WHO) in the definition of health as state of complete well-being. The different health models and the challenges of health promotion were explored with a specific focus on the issue of disability in children, interpreted within the framework of the International Classification of Functioning, Disabilities and Health (ICF). At the empirical level, psychological well-being components contributing to global health promotion were investigated, based on constructs developed in the domains of personality studies and Positive Psychology. Goals The major study aim was the investigation of psycho-physical well-being in children with typical development and with disabilities. Data were collected on their nutritional status, lifestyle and health-related quality of life, in order to identify risk factors and problematic aspects, and envisage potential educational and social interventions. As concerns psychological dimensions, data were collected on various well-being components, as well as on personality. Parents’ and teachers’ well-being was also assessed, in order to investigate correlations with the well-being of children, with particular attention to children with disability. Method This study involved 515 participants. Among them, 426 were children, 363 with typical development and 63 with disabilities or learning disorders; 33 participants were parents and 56 teachers. The sample was further divided into groups, in order to address different issues within the general study aims. The research tools included measures of health and lifestyle (Questionario Multiscopo ISTAT), health-related quality of life (PedsQL – Pediatric Quality of Life Inventory Varni, J.W., 1999; 2001; italian version Trapanotto, M., et al., 2009), life satisfaction (MSLSS - Multidimensional Students' Life Satisfaction Scale Huebner, 1994; Huebner et al., 1998; italian validation: Zappulla et al., 2014), psychological well-being (PWB-18 - Psychological Well-being Scales, Ryff, D., 1995 – Italian version Ruini et al., 2003), academic self-efficacy (ASCP - Scala di autoefficacia scolastica percepita italian validation: Pastorelli et al., 2001a), and personality profiles (BFQ-C C Big Five Questionnaire for Children, validazione italiana: Barbaranelli, Caprara e Rabasca, 1998b, self and proxy-administration). Results Some significant differences were detected in participants’ lifestyle, overall less healthy among children with disabilities. No significant differences instead emerged between children with typical development and children with disabilities in health-related quality of life and life satisfaction values. Findings also highlighted significant relationships of children’s well-being with both stable personality traits and the context sensitive dimension of academic self-efficacy. Finally, correlations emerged between children’s well-being and the well-being of their teachers and parents. Findings are however exploratory, and further studies are needed to better disentangle these relationships. Conclusion The findings obtained through this study provide some hints about possible intervention strategies to appropriately promote the psychophysical health and well-being of children, especially those with disabilities. Projects grounded into an integrated biopsychosocial view of health and well-being, and capitalizing on personal and contextual resources, may prove more effective in triggering virtuous developmental circles, in both the educational and social domains.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Ehl, Sebastian. "Závislost spotřeby dýchaného média a polohy těla na vybraném způsobu potápěčského kopu a rychlosti plavání." Master's thesis, 2020. http://www.nusl.cz/ntk/nusl-412338.

Full text
Abstract:
Title: Dependence of the air consumption and the position of the body on the selected method of diving kick and swimming speed Objectives: The goal of this work is to find out the relationship between the diver's swimming speed and the air consumption while using two different methods of diving kicks - flutter and frog kick. At the same time, assess the dependence of the position of the body and head on the swimming speed and method of diving kicks. Methods: In this work was used method of collecting data in real conditions by measuring devices and statistical evaluation of collected data. Results: The results are presented by graphs both in the text of this work and in attachment for its large size. The results of all probands are presented in summary graphs and for selected values the degree of association is calculated in tables using the Pearson correlation coefficient. The main result is the confirmation of the reduction of the deviation from the horizontal position when comparing the slow and higher swimming speeds of both flutter and frog kick. The most effective way for a diver to overcome 50 meters below the water surface was determined to be a flutter kick at medium speed (average 0,37 m/s). Keywords: scuba diving, body position, head position, air consumption, speed of swimming, flutter...
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

FORMICONI, Cristina. "LÈD: Il Lavoro È un Diritto. Nuove soluzioni all’auto-orientamento al lavoro e per il recruiting online delle persone con disabilità." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251119.

Full text
Abstract:
INTRODUZIONE: Il presente progetto di ricerca nasce all’interno di un Dottorato Eureka, sviluppato grazie al contributo della Regione Marche, dell’Università di Macerata e dell’azienda Jobmetoo by Jobdisabili srl, agenzia per il lavoro esclusivamente focalizzata sui lavoratori con disabilità o appartenenti alle categorie protette. Se trovare lavoro è già difficile per molti, per chi ha una disabilità diventa un percorso pieno di ostacoli. Nonostante, infatti, la legge 68/99 abbia una visione tra le più avanzate in Europa, l’Italia è stata ripresa dalla Corte Europea per non rispettare i propri doveri relativamente al collocamento mirato delle persone con disabilità. Tra chi ha una disabilità, la disoccupazione è fra il 50% e il 70% in Europa, con punte dell’80% in Italia. L’attuale strategia europea sulla disabilità 2010-2020 pone come obiettivi fondamentali la lotta alla discriminazione, le pari opportunità e l’inclusione attiva. Per la realizzazione di tali obiettivi assume un’importanza centrale l’orientamento permanente: esso si esercita in forme e modalità diverse a seconda dei bisogni, dei contesti e delle situazioni. La centralità di tutti gli interventi orientativi è il riconoscimento della capacità di autodeterminazione dell’essere umano, che va supportato nel trovare la massima possibilità di manifestarsi e realizzarsi. Ciò vale ancora di più per le persone con disabilità, in quanto risultano fondamentali tutte quelle azioni che consentono loro di raggiungere una consapevolezza delle proprie capacità/abilità accanto al riconoscimento delle caratteristiche della propria disabilità. L’orientamento assume così un valore permanente nella vita di ogni persona, garantendone lo sviluppo e il sostegno nei processi di scelta e di decisione con l’obiettivo di promuovere l’occupazione attiva, la crescita economica e l’inclusione sociale. Oggi giorno il frame work di riferimento concettuale nel campo della disabilità è l’International Classification of Functioning, Disability and Health (ICF), il quale ha portato a un vero e proprio rovesciamento del termine disabilità dal negativo al positivo: non si parla più di impedimenti, disabilità, handicap, ma di funzioni, strutture e attività. In quest’ottica, la disabilità non appare più come mera conseguenza delle condizioni fisiche dell’individuo, ma scaturisce dalla relazione fra l’individuo e le condizioni del mondo esterno. In termini di progetto di vita la sfida della persona con disabilità è quella di poter essere messa nelle condizioni di sperimentarsi come attore della propria esistenza, con il diritto di poter decidere e, quindi, di agire di conseguenza in funzione del proprio benessere e della qualità della propria vita, un una logica di autodeterminazione. OBIETTIVO: Sulla base del background e delle teorie di riferimento analizzate e delle necessità aziendali è stata elaborata la seguente domanda di ricerca: è possibile aumentare la consapevolezza negli/nelle studenti/esse e laureati/e con disabilità che si approcciano al mondo del lavoro, rispetto alle proprie abilità, competenze, risorse, oltre che alle limitazioni imposte dalla propria disabilità? L’obiettivo è quello di sostenere i processi di auto-riflessione sulla propria identità e di valorizzare il ruolo attivo della persona stessa nella sua autodeterminazione, con la finalità ultima di aumentare e migliorare il match tra le persone con disabilità e le imprese. L’auto-riflessione permetterà di facilitare il successivo contatto dialogico con esperti di orientamento e costituirà una competenza che il soggetto porterà comunque come valore aggiunto nel mondo del lavoro. METODI E ATTIVITÀ: Il paradigma teorico-metodologico adottato è un approccio costruttivista: peculiarità di questo metodo è che ciascuna componente della ricerca può essere riconsiderata o modificata nel corso della sua conduzione o come conseguenza di cambiamenti introdotti in qualche altra componente e pertanto il processo è caratterizzato da circolarità; la metodologia e gli strumenti non sono dunque assoggettati alla ricerca ma sono al servizio degli obiettivi di questa. Il primo passo del progetto di ricerca è stato quello di ricostruzione dello stato dell’arte, raccogliendo dati, attraverso la ricerca bibliografica e sitografica su: l’orientamento, la normativa vigente in tema di disabilità, i dati di occupazione/disoccupazione delle persone con disabilità e gli strumenti di accompagnamento al lavoro. A fronte di dati mancanti sul territorio italiano relativi alla carriera e ai fabbisogni lavorativi degli/delle studenti/esse e laureati/e con disabilità, nella prima fase del progetto di ricerca è stata avviata una raccolta dati su scala nazionale, relativa al monitoraggio di carriera degli studenti/laureati con disabilità e all’individuazione dei bisogni connessi al mondo del lavoro. Per la raccolta dati è stato sviluppato un questionario ed è stata richiesta la collaborazione a tutte le Università italiane. Sulla base dei dati ricavati dal questionario, della letteratura e delle indagini esistenti sulle professioni, nella fase successiva della ricerca si è proceduto alla strutturazione di un percorso di auto-orientamento, volto ad aumentare la consapevolezza nelle persone con disabilità delle proprie abilità e risorse, accanto a quella dei propri limiti. In particolare, il punto di partenza per la costruzione del percorso è stata l’Indagine Istat- Isfol sulle professioni (2012) e la teoria delle Intelligenze Multiple di H. Gardner (1983). Si è arrivati così alla strutturazione del percorso di auto-orientamento, composto da una serie di questionari attraverso i quali il candidato è chiamato ad auto-valutare le proprie conoscenze, le competenze, le condizioni di lavoro che gli richiedono più o meno sforzo e le intelligenze che lo caratterizzano, aggiungendo a questi anche una parte più narrativa dove il soggetto è invitato a raccontare i propri punti di forza, debolezza e le proprie aspirazioni in ambito professionale. Per sperimentare il percorso di auto-orientamento creato, nell’ultima fase della ricerca è stato predisposto uno studio pilota per la raccolta di alcuni primi dati qualitativi con target differenti, studenti/esse universitari/e e insegnanti di scuola superiore impegnati nel tema del sostegno e dell’orientamento, e utilizzando diversi strumenti (autopresentazioni, test multidimensionale autostima, focus group). CONCLUSIONI: I dati ottenuti dallo studio pilota, seppur non generalizzabili, in quanto provenienti da un campione esiguo, hanno evidenziato come il percorso di auto-orientamento attivi una riflessione sulla visione di sé nei diversi contesti e un cambiamento, in positivo o in negativo, nell’autostima e nella valutazione di sé in diverse aree, ad esempio nell’area delle relazioni interpersonali, del vissuto corporeo, dell’emotività ecc. Tali dati ci hanno permesso soprattutto di evidenziare punti di forza e debolezza del percorso creato e di apportare modifiche per una maggiore comprensione e adattabilità del prodotto stesso. Il valore del percorso orientativo è connesso al ruolo attivo di auto-valutatore giocato dal candidato con disabilità, affiancando a questa prima fase di autovalutazione un successivo confronto dialogico con un esperto, tale da permettere un ancoraggio alla realtà esterna, al contesto in cui il soggetto si trova a vivere. In questo senso, l’orientamento assume il valore di un processo continuo e articolato, che ha come scopo principale quello di sostenere la consapevolezza di sé e delle proprie potenzialità, agendo all’interno dell’area dello sviluppo prossimale della persona verso la realizzazione della propria identità personale, sociale e professionale.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles

Books on the topic "Scuola positiva"

1

Marino, Giovanni. Positivismo e giurisprudenza: Biagio Brugi alla congiunzione di scuola storica e filosofia positiva. Napoli: Edizioni scientifiche italiane, 1986.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Stringa, Nico, and Stefania Portinari. Venezia 1868: l’anno di Ca’ Foscari. Venice: Edizioni Ca' Foscari, 2018. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-294-9.

Full text
Abstract:
Il volume Venezia 1868: l’anno di Ca’ Foscari, mappando il contesto in cui avviene la nascita dell’Università Ca’ Foscari Venezia come Scuola Superiore di Commercio, ci rende più partecipi dell’importanza della sua storia, proponendola come un esempio positivo di rilancio culturale ed economico in una situazione di avversità ma anche di speranza qual era quella del tempo, richiamando la sua mission contemporanea. Le ricerche storico-artistiche e storiche evidenziano inoltre come l’offerta formativa cafoscarina sia sempre stata molto aggiornata e strettamente connessa con la realtà locale, ma al contempo proiettata verso il futuro e attenta alle novità, essendo questi punti in nuce nella sua stessa fondazione.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

I, Alberdi Alonso, and Erlicher L, eds. Donne a scuola in Europa: Scolarizzazione femminile e azioni positive in Gran Bretagna, Francia, Spagna, Paesi Bassi. Milano, Italy: F. Angeli, 1989.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Scuola Positiva Di Diritto Criminale: Prelezione Al Corso Di Diritto e Procedura Penale Nella R. Università Di Siena Pronunciata il 18 Novembre 1882. Creative Media Partners, LLC, 2022.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Scuola Positiva Di Diritto Criminale: Prelezione Al Corso Di Diritto e Procedura Penale Nella R. Università Di Siena Pronunciata il 18 Novembre 1882. Creative Media Partners, LLC, 2022.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Nicodemo, Silvia. Le istituzioni della conoscenza nel sistema scolastico. Bononia University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.30682/sg272.

Full text
Abstract:
Stato, regioni ed enti locali territoriali sono costituzionalmente obbligati a rendere effettivo il diritto all’educazione e all’istruzione. La Carta costituzionale impone interventi positivi a vari livelli di governo per assicurare i diritti inerenti l’istruzione, la garanzia di livelli essenziali di prestazioni e attribuisce funzioni fondamentali nella materia agli enti locali; gli interventi pubblici hanno connotazioni di regolazione, di gestione diretta e di spesa e gli obblighi sono assunti a ogni livello di governo. Tale quadro non è smentito in sede comunitaria, che raccomanda gli stati di investire nell’infanzia. Individuati le libertà e i diritti costituzionali inerenti l’istruzione nonché la tutela della prima infanzia – diritti che hanno i contenuti dei diritti a prestazione – il volume affronta le competenze ai diversi livelli di governo, l’organizzazione della istituzione scolastica, anche nella relazione con le famiglie e con gli enti locali. In tale quadro, si esamina il ruolo dei privati, della libertà delle scuole, le problematiche inerenti i finanziamenti pubblici. Emerge la complessità del sistema delle istituzioni che producono conoscenza, educazione e istruzione, che, pur nel rispetto di vincoli finanziari, deve garantire una qualità e continuità, momento necessario per assicurare l’effettività dei diritti e libertà costituzionale.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Prepararsi per la Scuola Libro Prescolare 3-6 Anni: Un LIBRO Di 200 Pagine Ricco Di Attività Che Aiuta Tuo Figlio Ad Apprendere le Priorità Di Studio per Raggiungere Tassi Positivi. Independently Published, 2021.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles

Book chapters on the topic "Scuola positiva"

1

Andorno, Cecilia, and Silvia Sordella. "Promuovere un’educazione plurilingue parlando a casa di cose di scuola Esiti da una ricerca-azione." In Politiche e pratiche per l’educazione linguistica, il multilinguismo e la comunicazione interculturale. Venice: Fondazione Università Ca’ Foscari, 2021. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-501-8/002.

Full text
Abstract:
The positive effects of multilingual education are hindered when some languages in one’s repertoire do not develop beyond the level of primary socialization, as is often the case of children of immigrant families: on the one hand, monolingual use at school limits the sociolinguistic functions of home languages; on the other, inadequate parental competence in the language of schooling hinders their involvement in scholastic practices at home. Starting from these presuppositions, the paper describes a research project aimed at promoting multilingual communication related to school matters and practices within immigrant families of children attending Italian primary schools. Enhancing the use of heritage languages can promote parental participation in homework interactions thus enhancing CALP-related practices within the family.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

De Maggio, Marco, Pasquale Del Vecchio, Gianluca Elia, and Francesca Grippa. "An ICT-Based Network of Competence Centres for Developing Intellectual Capital in the Mediterranean Area." In Handbook of Research on E-Services in the Public Sector, 164–81. IGI Global, 2011. http://dx.doi.org/10.4018/978-1-61520-789-3.ch014.

Full text
Abstract:
The rising of the knowledge economy, enhanced by the fast diffusion of ICTs, drives a wider perspective on the divide among Countries, interpreting it more and more as the result of an asymmetry in the access to knowledge and in the readiness to apply it in order to renew the basics of their development dynamics. Looking at the Mediterranean Area, the positive correlation between the Networked Readiness Index and the Global Competitive Index developed at Global Economic Forum – INSEAD, shows that the opposite sides of the Mediterranean Sea are performing a development path at two different paces. In the effort to face the challenge of supporting the creation of Intellectual Capital able to apply, diffuse and benefit from e-business, in 2005 the e-Business Management Section (eBMS) of Scuola Superiore ISUFI – University of Salento launched the “Mediterranean School of e-Business Management”. The present work aims to offer a presentation of its genesis, its most distinctive features, operational model and action plan. The preliminary results of its activities show the role and the main challenges of the School in addressing the needs of the Mediterranean Countries towards a logic of partnership for the development of their Intellectual assets.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

"Marine Artificial Reef Research and Development: Integrating Fisheries Management Objectives." In Marine Artificial Reef Research and Development: Integrating Fisheries Management Objectives, edited by Razak Zakariya and Lenny Sharinee Sakai. American Fisheries Society, 2018. http://dx.doi.org/10.47886/9781934874516.ch17.

Full text
Abstract:
<em>Abstract</em>.—In recent years, as reported by the Malaysian Department of Fisheries, the decline in demersal fish resources is due to excessive exploitation. This indicates that management and protection of these resources and their habitat are required. <em>Teranas </em>is identified as important critical marine habitat and locally in Malay is defined as a hard rock substrate on the seabed. Teranas can appear in all shapes and sizes, depths, and locations. The combination of these various bottom features often make a teranas attractive to fish. The objective of this study is to detect a teranas so that it can be located and managed through mapping. Sonar in the form of a multibeam echosounder was used to map a teranas with a combination of bathymetry and water column features to identify the signature for teranas. The result produced a signature library to readily identify a teranas with the multibeam echosounder. An important factor in determining the signature for the teranas was the seabed structure and its associated marine life. Bathymetry identified the seabed structure, and the water column characteristics helped verify the presence of marine life. Fishing and visual surveys with scuba diving were also conducted to verify the effectiveness of the multibeam echosounder to identify the teranas. These study results can be used as an aid for planning and managing a teranas to help sustain the associated fisheries resources. Moreover, since a teranas is similar in structure and position to an artificial reef, the multibeam echosounder, when coupled with visual diver-based surveys and fishing effort, could be used to identify the extent and marine fauna associated with an artificial reef. This research will help in providing strategic location selection for artificial reef placement.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Shrader-Frechette, Kristin. "Reductionist Approaches to Risk." In Acceptable Evidence. Oxford University Press, 1994. http://dx.doi.org/10.1093/oso/9780195089295.003.0018.

Full text
Abstract:
Many Americans, sensitized by the media to the dangers of cigarette smoking, have been appalled to discover on their visits to the Far East that most adult Chinese smoke. The Chinese, on the other hand, consume little alcohol and have expressed bewilderment about the hazardous and excessive drinking in the West. Differences in risk acceptance, however, are not merely cross cultural. Within a given country, some persons are scuba divers, hang gliders, or motorcyclists, and some are not; there are obvious discrepancies in attitudes toward individual risk. At the level of societal risk—for example, from nuclear power, toxic dumps, and liquefied natural gas facilities—different persons also exhibit analogous disparities in their hazard evaluations. In this chapter I shall argue that two of the major accounts of societal risk acceptance are highly questionable. Both err because of fundamental flaws in their conception of knowledge. This means that to understand the contemporary controversy over societal risk, we need to accomplish a philosophical task, that is, to uncover the epistemologies assumed by various participants in the conflict. Proponents of both positions err, in part, because they are reductionistic and because they view as irrational the judgments of citizens who are risk averse. After showing why both views are built on highly doubtful philosophical presuppositions, I shall argue in favor of a middle position that I call scientific proceduralism. An outgrowth of Karl Popper's views, this account is based on the notion that objectivity in hazard assessment requires that risk judgments be able to withstand criticism by scientists and lay people affected by the risks. Hence the position is sympathetic to many populist attitudes toward involuntary and public hazards. Although scientific proceduralism is not the only reasonable view that one might take regarding risk, I argue that it is at least a rational one. And if so, then rational behavior should not be defined purely in terms of the assessments of either the cultural relativists or the naive positivists. Most importantly, risk experts should not "write off" the common person. Because hazard assessment is dominated by these two questionable positions, it is reasonable to ask whether criticizing them threatens the value of quantified risk analysis (QRA). Indeed, many of those allegedly speaking "for the people," as I claim to be doing, are opposed to scientific and analytic methods of assessing environmental dangers.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles

Conference papers on the topic "Scuola positiva"

1

VOVIS, G. F., J. MAO, R. BROEZE, D. ABERCROMBIE, P. PUMA, K. HSAIO, and S. ALMEDA. "AMINO ACID CHANGES AT LYS-158 THAT ALTER THE SENSITIVITY OF SCUPA TO CLEAVAGE BY PLASMIN." In XIth International Congress on Thrombosis and Haemostasis. Schattauer GmbH, 1987. http://dx.doi.org/10.1055/s-0038-1644417.

Full text
Abstract:
Plasmin converts Scu-PA to two-chain urokinase by hydrolyzing the lys-158/ile-159 peptide bond. Using site directed mutagenesis, the codon at amino acid position 158 was changed from one that codes for lysine to one that codes for either alanine, glutamic acid, or methionine. These DNA constructions were expressed and amplified in Chinese hamster ovary cells. The resulting protein products were isolated and characterized ip vitro. Under conditions where Scu-PA is completely converted by plasmin to two chain urokinase, none of these derivatives were cleaved by plasmin. However, all of these molecules, including Scu-PA, were cleaved by thrombin. These derivatives exhibited low amidolytic activity as determined by using the chromogenic substrate S2444 and low fibrinolytic activity as determined by using fibrin plates. All three derivatives activated either glu-plasminogen or lys-plasminogen to plasmin ip vitro but at rates significantly slower than that seen with Scu-PA.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Cheencharoen, Bussaban, Suphachittra Thongchavee, Sasithorn Tangthienkul, Supphapong Pongjit, and Piyawat Sujirachato. "Final Mission of Battleships: A Beginning of Hope for New Lives." In International Petroleum Technology Conference. IPTC, 2023. http://dx.doi.org/10.2523/iptc-22709-ea.

Full text
Abstract:
Abstract Objective/Scope The H.T.M.S Underwater Learning Sites Project is initiated in 2010 with the main objectives to rehabilitate marine ecology by reusing the decommissioned battleships, namely H.T.M.S. Prab and H.T.M.S. Sattakut, as a new home of marine life and sessile organisms, to enrich the marine biodiversity, to be the learning sites of marine life in long-term basis, and to create new diving sites to attract the tourists, reduce the effects on natural coral reefs from harmful activities such as tourist boat anchoring or mooring onto them, scuba diving damage by touching or stirring up sand sediments, as well as generate a considerable income for local communities. Methods, Procedures, Process PTTEP has engaged government agencies, academic institutions, local businesses, and communities to consider the most suitable structure to be used as a new underwater learning site. In 2011, after studying man-made reefs and ensuring the minimal impact on marine ecology, two decommissioned ships offered by the Royal Thai Navy were placed underwater at Koh Ngam Noi and Koh Tao in southern Thailand, the world's famous scuba diving destinations. The underwater ecosystem and biodiversity study has also been conducted before and after the installation of two ships including the study on environmental impact, marine biodiversity, and impact on natural coral reefs. Results, Observations, Conclusions The study in 2018 showing the increasing number of small fish from 10 species in 2011 to more than 60 species that reflected the increasing of marine ecology and biodiversity. A recent study shows that these man-made diving sites helped reducing number of touching coral reefs for 16,058,800 times since 2014. Moreover, there was no significant impact on the conditions of the seabed in every area studied. The number of tourists and divers are growing up 37.7% at Koh Ngam Noi, Chumphon province and 18.8% at Koh Tao, Surat Thani province which were able to boost community's economy. The project has generated income to local communities with more than 413 million THB (12.5 million USD) or 59 million THB (1.8 million USD) annually. In 2017, the project was measured by using Social Return on Investment (SROI) method with the satisfied outcome as 5.34:1 (THB) which means for every 1 THB invested in the program, created 5.34 THB in societal benefit. Moreover, the project has generated positive media exposure through activities with PR value of over 55.7 million THB (1.7 million USD) since 2011, raising awareness on marine ecology conservation and contribution to the company's reputation. Novel/Additive Information These battleship-man-made dive sites will be in service for more than 60 years and the study on marine ecology and biodiversity will be continuously conducted from time to time to ensure the sustainability in marine ecology. The achievement of this project benefits to petroleum industry by creating public perception and understanding of man-made reef which could be beneficial to Rigs-to-Reefs, as the sound practice of converting decommissioned offshore oil and petroleum rigs and platforms into artificial reefs.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
We offer discounts on all premium plans for authors whose works are included in thematic literature selections. Contact us to get a unique promo code!

To the bibliography