Academic literature on the topic 'Scopo del processo'

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Journal articles on the topic "Scopo del processo"

1

SPANEDDA, LILIANA, and Alfonso Stiglitz. "Mobilità Dei Paesaggi Tharrensi. L’età Del Ferro Nell’area Del Golfo Di Oristano (Sardegna)." Cuadernos de Prehistoria y Arqueología de la Universidad de Granada 31 (December 17, 2021): 211–31. http://dx.doi.org/10.30827/cpag.v31i0.20747.

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Abstract:
Lo scopo di questo testo è quello di dare conto delle modificazioni dei paesaggi nel territorio che schematicamente definiamo tharrense in un tempo ben definito, quello del processo urbano che porta alla formazione della città di Tharros. Il punto di arrivo, la città, ci fornisce la ragione dell’utilizzo della denominazione di “territorio tharrense” che, altrimenti, sarebbe anacronistico per una parte importante della storia qui narrata.
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2

Pastore, Valeria. "Si fa presto a dire partecipazione. Una riflessione su attori, finalitŕ, tecniche e strumenti." RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL'AMMINISTRAZIONE, no. 4 (January 2011): 73–112. http://dx.doi.org/10.3280/sa2010-004005.

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Abstract:
Negli ultimi anni assistiamo ad una crescente domanda di partecipazione nei processi decisionali pubblici, coerentemente con gli ideali democratici ma anche con la mancanza di legittimazione delle istituzioni e della classe politica. In questo articolo, dopo un'introduzione sulla vaghezza del concetto di partecipazione, si propongono alcune riflessioni sulle relazioni tra istituzioni, cittadini e partecipazione, tenendo in considerazione anche alcune delle sottostanti teorie del processo decisionale ed esplorando l'idea che la partecipazione sia un tipo di opportuna attivitŕ di "lusso" nella giusta situazione. Si suggerisce di considerare lo scopo, gli attori, il contesto dove la partecipazione sarŕ implementata e solamente dopo queste analisi scegliere le techiche e gli strumenti di indagine piů adeguati. A questo fine, sono recensiti piů di duecento mecanismi di coinvolgimento pubblico, la cui metŕ sono comparati con riferimento a due aspetti: lo scopo principale della partecipazione ed il tipo di coinvolgimento deglie dei cittadini. Lo scopo generale č di sottolineare il bisogno della Pubblica Amministrazione e soprattutto dei metodologi di conoscere e di saper scegliere nell'ampia varietŕ di procedure di coinvolgimento pubblico, in modo che i processi partecipativi possano essere piů efficienti ed efficaci ed aggiungere valore alle decisioni.
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3

Panzarola, Andrea. "IL CODICE DI PROCEDURA CIVILE TRA PRINCIPI E REGOLE. IL DIFFICILE EQUILIBRIO TRA GARANZIE ED EFFICIENZA DEL PROCESSO." Revista Direito das Relações Sociais e Trabalhistas 2, no. 2 (October 8, 2019): 182–200. http://dx.doi.org/10.26843/mestradodireito.v2i2.97.

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Abstract:
Lo scopo del presente articolo è studiare la funzione dei prinicipi nel diritto processuale civile anche nell’ambito del Nuovo Codice di Procedura Civile (NCPC) brasiliano del 2015, con enfasi nella ricerca dell’equilibrio tra garanzie ed efficienza nel processo. Innanzitutto vengono studiati i principi e le regole nel NCPC brasiliano e nel processo civile in generale. Sono anche studiati i principi nei nuovi codici di procedura civile dei diversi paesi. In seguito si discute la funzione dei principi lungo la storia per arrivare al momento del recupero dela funzione assiologica dei principi processuali e alla questione della collisione tra questi ultimi con prevalenza delle garanzie delle parti nel processo.
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4

Gilardi, Gianfranco. "Luci e ombre della introduzione della mediazione nel processo civile." QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 5 (December 2011): 85–97. http://dx.doi.org/10.3280/qg2011-005007.

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Abstract:
1. Mediazione e Adr / 2. Il contesto italiano e l'introduzione della "mediazione a scopo di conciliazione" / 3. Le critiche alla disciplina della mediazione delle controversie civili e commerciali contenuta nel decreto legislativo n. 28 del 2010 / 4. Le principali incongruenze della disciplina contenuta nel decreto legislativo n. 28 del 2010 / 5. Il compito degli operatori e della cultura giuridica.
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Vittorio Todesco, Carlo. "Patologia somatica, relazionalità e conoscenza nel processo psicoanalitico." PSICOANALISI, no. 1 (July 2022): 7–25. http://dx.doi.org/10.3280/psi2022-001002.

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Abstract:
Lo scopo di questo lavoro è quello di sottolineare l'importanza della fase cruciale dell'organizzazione del Sé, delle angosce di distacco e di integrazione che la caratterizzano e della peculiarità che assumono in essa le manifestazioni della patologia corporea. A sostegno di tale ipotesi teorica l'Autore presenta numerose vignette cliniche.
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6

Ceruti, Silvia, and Mario Picozzi. "La responsabilità giuridica nella Consulenza Etica in Ambito Sanitario." Medicina e Morale 69, no. 3 (November 3, 2020): 371–89. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2020.708.

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Abstract:
Scopo del presente contributo è delineare il perimetro entro il quale articolare una riflessione critica relativa alla questione della responsabilità giuridica connessa all’attività di Consulenza Etica in Ambito Sanitario (CEAS). Innanzitutto, saranno illustrate le ragioni per le quali ritenere che, al momento attuale, in Italia, la CEAS resa da un Consulente Etico singolo rappresenti il modello che meglio risponde all’esigenza di garantire un servizio di qualità ai pazienti e agli operatori sanitari. In secondo luogo, saranno analizzati gli elementi in base ai quali possa considerarsi ascrivibile in capo al Consulente Etico una responsabilità giuridica per violazione di una norma civile o penale. Infine, a partire dall’analisi dell’evoluzione giurisprudenziale e degli interventi legislativi di riforma in ambito sanitario, verrà avanzata una proposta in ordine alla disciplina applicabile all’operato del Consulente Etico in caso di danno procurato al paziente. Alla luce di quanto esposto, si tenterà di sostenere come il formale riconoscimento, anche giuridico, della figura del Consulente Etico possa risultare funzionale sia a dare contenuto all’effettivo ruolo svolto dal consulente nel processo di cura, sia a incentivare la stessa diffusione della cultura della CEAS, intesa come processo dialogico che ha lo scopo di contribuire al miglioramento dell’assistenza sanitaria mediante l’individuazione, l’analisi e la risoluzione dei dilemmi etici riconducibili alla pratica clinica.
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Macaluso, Mercurio Albino. "L'es in psicoterapia della Gestalt." QUADERNI DI GESTALT, no. 1 (June 2022): 47–67. http://dx.doi.org/10.3280/gest2022-001004.

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Abstract:
Scopo di questo articolo è dimostrare come l'es rappresenti un importante fondamento teo-rico dell'attuale psicoterapia della Gestalt, orientata alla relazione. Gli autori di Gestalt Therapy ridefiniscono il concetto psicoanalitico di es in un'ottica fenomenologica, considerandolo sia come la fase iniziale del processo di contatto, sia come un particolare modo del processo stes-so. Inteso in quest'ultima accezione, l'es è il funzionamento del sé nel rilassamento e nella non integrazione. Nel lavoro clinico centrato sull'individuo, il funzionamento es del sé è alla base del continuum di consapevolezza. In un'ottica orientata invece alla relazione, il funzionamento es costituisce per il terapeuta uno strumento di conoscenza del campo. Il funzionamento es, inoltre, favorisce una condivisione intima tra paziente e terapeuta, che somiglia a una forma di meditazione a due e rappresenta un'apertura della psicoterapia alla dimensione spirituale.
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8

Bracco, Barbara. "Guerra e lutto a Milano. Momenti e luoghi dell'elaborazione del trauma 1915-1921." ITALIA CONTEMPORANEA, no. 297 (January 2022): 181–207. http://dx.doi.org/10.3280/ic297-oa1.

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Abstract:
Il saggio prende in esame il processo dell'elaborazione del lutto a Milano tra il 1915 e il 1921. In particolare analizza le liturgie elaborate dalla società e dalle istituzioni di fronte alla morte di massa. Sulla base di varie fonti archivistiche, il saggio ha lo scopo di ricostruire i momenti più importanti e le reti sociali del dolore in una città fondamentale della storia italiana, soprattutto nella transizione epocale tra l'esperienza bellica e il fascismo.
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9

Scapin, Andreia. "Alcune riflessioni sulla responsabilità civile dell’Amministrazione Finanziaria brasiliana nell’era dell’accordo commerciale tra l’Unione Europea e il Mercosur." Revista de la Facultad de Derecho de México 69, no. 275-2 (November 11, 2019): 919. http://dx.doi.org/10.22201/fder.24488933e.2019.275-2.71126.

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Abstract:
<p>Il presente lavoro ha come scopo quello di identificare se l’ordinamento giuridico<br />brasiliano permetta o meno all’interprete di questo sistema normativo, attraverso l’analisi<br />e lo studio delle norme giuridiche previste nella Costituzione Federale del 1988, nel<br />Codice Tributario Nazionale e nel Codice Civile, di imputare all’Amministrazione<br />Finanziaria brasiliana il dovere giuridico di risarcimento del danno sopportato dal<br />contribuente; nonché la rilevanza di questo dovere nell’era del accordo commerciale tra<br />l’Unione Europea e il Mercosur. La ricerca permette la comprensione di alcune delle<br />peculiarità del Diritto Tributario brasiliano che sin dalle origini e nel corso di tutto il suo<br />processo di consolidazione è stato fortemente influenzato dalla dottrina italiana.<br />Parole chiave: norme giuridiche, responsabilità civile, danno, tassazione, processo di<br />integrazione.</p>
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Sisani, Simone. "Il duovirato nei municipia italici: contributo allo studio della fase finale del processo di municipalizzazione nell’Italia centrale e meridionale." Gerión. Revista de Historia Antigua 39, no. 1 (March 23, 2021): 41–93. http://dx.doi.org/10.5209/geri.74783.

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Abstract:
Il contributo analizza in forma sistematica i casi noti di municipia retti da duoviri all’interno delle regiones augustee I-VII, con lo scopo di offrire una lettura in chiave strutturale della diffusione del duovirato municipale in area italica: l’analisi consente di formulare ipotesi sulle ragioni storiche del ritardo istituzionale manifestato da alcune aree della penisola, dove il processo di municipalizzazione giunge a pieno compimento soltanto a cavallo tra l’età cesariana e l’età augustea.
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Dissertations / Theses on the topic "Scopo del processo"

1

SEGALA, GLORIA. "Il principio di economia processuale." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2014. http://hdl.handle.net/10281/52354.

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Abstract:
Il presente lavoro prende in esame il tema dell'economia processuale, avendo come scopo, da un lato, quello di fornire una definizione chiara e puntuale del principio, evidenziandone, in particolare, l'autonomia di significato e individuandone la sua collocazione nella scala gerarchica delle fonti normative, dall'altro, quello di verificarne in concreto l'operatività e il funzionamento. Punto di partenza dell'analisi, scandita in tre capitoli, è la direttiva, che veniva a dettarsi per il legislatore delegato, della "massima semplificazione nello svolgimento del processo con eliminazione di ogni atto o attività non essenziale". Sulla base di tale fonte normativa, l'analisi affronta, dapprima, le problematiche concernenti l'individuazione delle risorse endoprocedimentali, concentrando successivamente l'attenzione sul concetto di essenzialità: economizzare significa, infatti, espungere dal procedimento ogni atto o attività non essenziale per il conseguimento degli scopi istituzionali del procedimento medesimo. L'analisi non manca di affrontare il difficile rapporto tra economia processuale e garanzie, suggerendo possibili soluzioni per scongiurare i pericolosi effetti distorsivi derivanti da impliciti incoraggiamenti ad una sorta di giustizia sommaria.
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2

Quintero, Múnera Andrés, and Ibáñez María Alejandra Páez. "The Sanctioning Power of the Administration in the Public Procurement Scope: The Cases of Peru and Colombia." Derecho & Sociedad, 2015. http://repositorio.pucp.edu.pe/index/handle/123456789/118194.

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Abstract:
Initially the exercise of sanctioning powers is contextualized in the field of government procurement in Colombia, regulatory and jurisprudential development of this power and the procedure envisaged by the legislature for the imposition of sanctions is exposed when a violation or breach of it becomes apparent the contractor’s obligations, specifying the scope and gaps that the process involves. Then the consecration of the sanctioning power of the administration is presented in the Peruvian law, marking the differences with the model adopted by the Colombian law, to conclude with some perspectives on the subject.
Inicialmente se contextualiza el ejercicio de la potestad sancionadora en el ámbito de la contratación estatal en Colombia. Se expone el desarrollo normativo y jurisprudencial de esta facultad y el procedimiento que ha previsto el legislador para la imposición de sanciones cuando se evidencie una infracción o incumplimiento de las obligaciones del contratista, precisándose el alcance y los vacíos que el procedimiento comporta. En seguida, se presenta la consagración de la potestad sancionadora de la administración en el derecho peruano, marcando las diferencias con el modelo adoptado por la legislación colombiana, para concluir con algunas perspectivas sobre el tema.
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BUZZO, MARGARI Beniamina. "Contenimento della spesa ed efficienza degli attori nel Sistema Sanitario: la riorganizzazione dei servizi di Medicina di Laboratorio." Doctoral thesis, 2014. http://hdl.handle.net/2318/155490.

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Abstract:
La centralità e l’importanza della Medicina di Laboratorio all’interno dei processi assistenziali è indiscussa: essa infatti determina buona parte delle decisioni cliniche ed è sicuramente una variabile organizzativa che influenza ampiamente l’utilizzo delle risorse. Negli ultimi decenni la Medicina di Laboratorio è stata interessata da profondi mutamenti evolutivi. Se da un lato il suo contributo e l’innovazione tecnologica si sono dimostrati importanti nel migliorare gli outcome clinici, d’altro canto la definizione stessa di Medicina di Laboratorio si è ampliata a favore di una visione più integrale volta a riconoscere l’apporto delle discipline in un’ottica centrata sul paziente e sui suoi bisogni clinici. Dopo anni di proliferazione all’interno dei singoli Dipartimenti delle strutture ospedaliere, attualmente la Medicina di Laboratorio (non solo in Italia) si orienta verso assetti organizzativi accentrati e delocalizzati, per rispondere alla necessità logistica e di automazione della fase produttiva, oltre che per ottemperare a specifiche richieste normative. Nello strutturare tali processi riorganizzativi è però necessario non perdere mai di vista il connubio essenziale tra il Laboratorio e la Medicina Clinica, per potenziare e non depauperare l’efficienza operativa del sistema e le potenzialità qualitative, anche connesse alle ricadute in termini di efficacia. La crescente pressione economica in Sanità ha inoltre individuato nel laboratorio clinico una delle aree destinate ad interventi volti a ridurre i costi, per la trasparenza dei fattori che contribuiscono a determinare la produzione dei risultati e per la immotivata presunzione che i risultati degli esami di laboratorio dipendano esclusivamente dalle tecnologie, a loro volta ritenute confrontabili e standardizzate. Alla luce di tali considerazioni il lavoro in primo luogo esamina da un punto di vista generale come sono normati ed organizzati i servizi di Medicina di Laboratorio nel nostro Paese. In secondo luogo, vengono presentati una rassegna della letteratura esistente ed alcuni casi empirici di processi riorganizzativi (sia italiani sia internazionali). L’analisi si concentra infine sullo studio di un processo riorganizzativo in atto nel contesto torinese, con l’intento di valutare l’impatto sull’organizzazione dei processi e sulle dinamiche di costo dell’aggregazione.
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BASILI, Silvia. "Gli attuali scenari del commercio internazionale dei prodotti agroalimentari, tra vecchie e nuove questioni di sicurezza alimentare: una riflessone comparatistica ta UE, USA e CINA." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251081.

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Abstract:
Il commercio dei prodotti agroalimentari ha assunto oggi una dimensione globale, che pone una serie di questioni su cui è necessario riflettere. Una di queste riguarda la sicurezza alimentare intesa nell'accezione di food safety, ossia come il diritto di ogni individuo a consumare cibo sano e sicuro. La sicurezza alimentare implica l'assenza di elementi estranei che sono riconducibili ai residui dei trattamenti antiparassitari, veterinari, contaminanti ambientali o ancora l'assenza di adulterazioni nel processo di produzione, che possono comportare un rischio per la salute dei consumatori. La tesi analizza le principali dinamiche internazionali relative all'attuale commercio dei prodotti agroalimentari, focalizzando l'attenzione sulla questione della sicurezza alimentare, che da un lato deve garantire senza compromessi la tutela di tutti i consumatori, e dall'altro però, le misure adottate non devono costituire inutili ostacoli commerciali per le imprese alimentari esportatrici. L'analisi inizia dagli accordi nati nell'ambito della WTO, con la firma del Trattato di Marrakech nel 1994, con lo scopo di favorire gli scambi commerciali internazionali attraverso una maggiore armonizzazione delle differenti normative di riferimento. Per quanto riguarda specificamente la sicurezza alimentare si fa riferimento all'Accordo SPS sulle misure sanitarie e fitosanitarie e al Codex Alimentarius, che hanno lo scopo di creare un sistema di norme internazionali valido all'interno dei paesi membri della WTO per tutelare la salute dei consumatori e garantire pratiche eque nel commercio degli alimenti. Dal contesto multilaterale della WTO si procede ad analizzare il ruolo degli accordi bilaterali o regionali, nati in seguito alla crisi del multilateralismo, iniziata con il round di Doha nel 2001e dovuta principalmente all'eterogeneità delle posizioni dei Paesi membri. In particolare nell'ambito degli accordi bilaterali si fa riferimento al partenariato transatlantico sul commercio e gli investimenti (TTIP) recentemente negoziato tra UE e USA, e fermo per ora a tale fase. Si tratta di un accordo di libero scambio volto ad abbattere molte barriere commerciali esistenti tra le due sponde dell'Atlantico, con particolare riferimento a quelle non tariffarie consistenti in divergenze normative che ostacolano le esportazioni, tra cui vanno sicuramente ricomprese le misure sanitarie e fitosanitarie, che si sono rivelate le questioni maggiormente dibattute nel corso delle trattative del TTIP, offrendo lo spunto per analizzare in chiave comparatistica le due diverse tradizioni giuridiche di food safety, delineate attraverso la tematica degli OGM, dove emerge la distanza dell'approccio giuridico tra le due potenze transatlantiche. L'uso delle moderne tecniche di ingegneria genetica in campo alimentare è stato uno dei temi particolarmente discussi nell'ambito delle negoziazioni; gli OGM erano già stati oggetto di una controversia tra Europa e USA nell'ambito della WTO. In ogni caso il TTIP, nonostante il suo fallimento, segna comunque la volontà delle due potenze di trovare una base normativa comune. L'ultima parte della tesi riguarda invece l'evoluzione della sicurezza alimentare in Cina, che grazie alla rapida crescita economica degli ultimi anni, si attesta ad essere una delle potenze protagoniste degli scambi commerciali mondiali, completando in tal modo il quadro internazionale di riferimento. L'introduzione nel 2009 della prima legge sulla sicurezza alimentare, poi modifica nel 2015, rappresenta un primo avvicinamento ai sistemi normativi occidentali. L'analisi delle diverse normative di food safety nel contesto europeo, statunitense e cinese mostra come la globalizzazione economica abbia determinato anche una globalizzazione giuridica o meglio un progressivo allineamento dei diversi sistemi normativi. La necessità di facilitare gli scambi commerciali per competere a livello mondiale ha favorito l'avvicinamento dei vari ordinamenti giuridici. Pertanto si assiste a una sorta di "contaminazione legislativa" estranea alla politica commerciale comune della WTO, ferma da tempo ad una fase di completa stagnazione. In particolare per quanto riguarda il settore alimentare si auspica che il progressivo avvicinamento dei sistemi normativi sul tema della sicurezza alimentare possa favorire la nascita di una food law unitaria a livello globale, che sappia rispondere alle esigenze economiche - commerciali della libera circolazione dei prodotti, e contemporaneamente garantire la tutela di tutti i consumatori, assicurando un elevato livello di qualità e sicurezza.
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ALESSANDRA, Campanari. "“IDENTITY ON THE MOVE” FOOD, SYMBOLISM AND AUTHENTICITY IN THE ITALIAN-AMERICAN MIGRATION PROCESS." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251264.

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Abstract:
Il mio lavoro di ricerca rappresenta un contributo allo studio dell'esperienza umana dello “spazio alimentare” come costruzione sociale che comprende sia i modelli del comportamento umano, e la loro relazione sensoriale con uno specifico luogo, sia l'imprenditoria etnica. Il nucleo di questo progetto di ricerca è rappresentato da un’indagine multi-generazionale del multiforme processo della migrazione italiana in America, laddove la cultura alimentare viene utilizzata come veicolo per esaminare come gli immigrati abbiano prima perso e poi negoziato una nuova identità in terra straniera. Lo scopo generale della tesi è quello di esaminare come il cibo rappresenti un collegamento nostalgico con la patria per la prima generazione, un compromesso culturale per la seconda e un modo per rinegoziare un'etnia ibrida per le generazioni successive. La lente del cibo è anche utilizzata per esplorare lo sviluppo dei ristoranti italiani durante il Proibizionismo e il loro ruolo nel processo di omogeneizzazione culinaria e di invenzione della tradizione nel mondo contemporaneo. Per spiegare come la cucina regionale in America sia diventata un simbolo collettivo di etnia e abbia potuto creare un'identità Italo-Americana nazionale distinta da quella italiana, ho adottato il modello creato da Werner Sollors e Kathleen Neils Cozen e sintetizzato con l'espressione di “invenzione dell'etnia”. Il capitolo di apertura esplora la migrazione su larga scala che ha colpito l'Italia e la storia economica italiana per oltre un secolo e prosegue con un’analisi storica sullo sviluppo dei prodotti alimentari nel tempo. La prima sezione evidenzia il significato culturale dell'alimento e il suo ruolo nella costruzione di un'identità nazionale oltre i confini italiani e prosegue con un’analisi sulla successiva variazione delle abitudini alimentari durante l'immigrazione di massa. Il capitolo conclude illustrando il quadro teorico utilizzato per teorizzare le diverse dimensioni dell'etnia. Partendo dall'ipotesi che l'identità sia un elemento socialmente costruito e in continua evoluzione, il secondo capitolo è dedicato all'analisi della natura mutevole del cibo, esplorata attraverso tre distinti ma spesso sovrapposti tipi di spazio: spazio della "memoria individuale"; spazio della "memoria collettiva"; spazio della "tradizione inventata". Lo spazio della “memoria individuale” esplora come i primi immigrati italiani tendevano a conservare le loro tradizioni regionali. Al contrario lo spazio della memoria collettiva osserva il conflitto ideologico emerso tra la prima e la seconda generazione di immigrati italiani, in risposta alle pressioni sociali del paese ospitante. L'analisi termina con la rappresentazione di generazioni successive impegnate a ricreare una cultura separata di cibo come simbolo dell'identità creolata. Il capitolo tre, il primo capitolo empirico della dissertazione, attraverso l'analisi della letteratura migrante mostra l'importanza del cibo italiano nella formazione dell'identità italo- americana. Questa letteratura ibrida esamina il ruolo degli alimenti nelle opere letterarie italo-americane di seconda, terza e della generazione contemporanea di scrittori. Il quarto capitolo completa la discussione seguendo la saga del cibo italiano dai primi ristoranti etnici a buon mercato, frutto della tradizione casalinga italiana, fino allo sviluppo di un riconoscibile stile di cucina italo-americano. A questo proposito, i ristoranti rappresentano una "narrazione" etnica significativa che riunisce aspetti economici, sociali e culturali della diaspora italiana in America e fa luce sull'invenzione del concetto di tradizione culinaria italiana dietro le cucine americane. La sezione termina con un'esplorazione del problema moderno relativo al fenomeno dell’Italian "Sounding" negli Stati Uniti, basato sulla creazione di immagini, colori e nomi di prodotti molto simili agli equivalenti italiani, ma senza collegamenti diretti con le tradizioni e la cultura italiana. Il capitolo finale fornisce una visione etnografica su ciò che significa essere italo-americani oggi e come i ristoranti italiani negli Stati Uniti soddisfano la tradizione culinaria Italiana nel mondo contemporaneo americano. Per concludere, considerando le teorie dell'invenzione della tradizione, due casi di studio esplorativi a Naples, in Florida, vengono presentati sia per analizzare come gli italo-americani contemporanei manifestano la loro etnia attraverso il cibo etnico sia per esaminare come il cibo italiano viene commercializzato nei ristoranti etnici degli Stati Uniti, alla luce della del processo di globalizzazione.
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ROMAGNOLI, Valentina. "La gestione dei resi dei clienti come strumento per lo sviluppo del commercio elettronico delle aziende: il caso Santoni S.p.A." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251107.

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Abstract:
Il settore del commercio elettronico è un settore in sempre più ampio e rapido sviluppo. Le motivazioni possono essere molteplici ma sono sicuramente legate al cambiamento dello stile di vita delle persone e alla possibilità di accedere all’acquisto di beni che altrimenti sarebbe stato pressoché impossibile acquistare. La disciplina riguardante questo settore è anch’essa stata elaborata mano a mano che questo settore si è evoluto, per rispondere di volta in volta alle diverse necessità che si sono presentate. La disciplina è tutt’oggi ancora in evoluzione, soprattutto a causa del fatto che in questo settore ci sono molteplici forme contrattuali che vengono utilizzate per creare accordi commerciali dei più vari tipi, e ognuno dei quali prospetta problematiche diverse. In questo lavoro si parte dalla nascita e dallo sviluppo del commercio elettronico per analizzare l’evoluzione della disciplina associata. Dopodiché si analizza il tipo di contratto posto in essere tra la Santoni S.p.A. (noto marchio di calzature di alta gamma) e la Filoblu s.rl. (società veneta che si occupa della creazione e gestione di piattaforme e-commerce) per valutarne i punti cruciali. Dopo aver analizzato in dettaglio gli aspetti sopra citati, viene illustrata la disciplina delle denunce per difetto di conformità del bene e come queste vengono gestite dalla Santoni S.p.A., per passare poi all’analisi delle denunce per difetto di conformità degli ultimi 3 anni. Questo perché, come si noterà, questo è un campo in cui le problematiche sono controverse e gran parte della gestione viene lasciata alle ditte produttrici che si trovano di volta in volta di fronte alla scelta su come gestire il caso per rendere il cliente soddisfatto del servizio. La disciplina segue i suoi sviluppi e cerca di prevenire (per quanto possibile) situazioni sgradevoli sia per il fornitore del bene che per l’acquirente. L’entusiasmo mostrato dagli acquirenti per la comodità e la facilità dell’acquisto on-line, viene molto spesso smorzato dall’impossibilità di vedere e toccare con mano il bene oggetto della transazione, creando un senso di inquietudine legata alla qualità del bene che si sta acquistando. Per questo motivo, nel momento in cui un acquirente denuncia un difetto di conformità sul bene acquistato on-line o semplicemente la sua insoddisfazione su determinati aspetti del bene (colore, calzata, forma, ecc.), si attiva un meccanismo volto a valutare la presenza o meno di un eventuale difetto sul bene e di risolverlo nel modo più soddisfacente per l’acquirente. Dopotutto per un’azienda, gestire un negozio on-line equivale ad avere una vetrina di sé stessa attiva 24 ore su 24 e visibile a chiunque abbia un accesso al mondo di internet, e per questo motivo gestire i clienti che utilizzano questo tipo di servizio significa migliorare o peggiorare, in maniera esponenziale rispetto a quanto può avvenire in un negozio fisico, l’immagine percepita da ogni singolo acquirente. C’è però da dire che, in molti casi registrati, nonostante una perizia tecnica effettuata da operai specializzati sul prodotto venduto, la poca conoscenza dei processi di produzione dei singoli clienti, mette i venditori in situazioni difficili da gestire, in quanto il cliente non riesce a capire che quello che lui percepisce come un difetto in realtà non lo è, e che quindi non è imputabile all’azienda quello che lui crede che lo sia. Generalmente in questi casi, sempre per cercare di limitare degli inevitabili danni d’immagine, si offrono al cliente soluzioni alternative come resi gratuiti, omaggi di piccoli prodotti complementari o buoni sconto su acquisti successivi, ma sarebbe sicuramente necessaria una normativa completa e definitiva, che indichi in maniera risoluta come gestire casistiche particolari che si presentano frequentemente nella fase post-vendita. Viste le innumerevoli problematiche che si riscontrano frequentemente in questo ambito, la normativa a tutt’oggi presente non risulta essere sufficientemente soddisfacente per lo scopo a cui è stata creata. Come detto precedentemente, tutto il meccanismo che viene messo in atto all’interno di ogni azienda dopo una denuncia di difetto di conformità, si innesca per risolvere il problema ed evitare un inevitabile danno d’immagine, quindi si può concludere che, nonostante la presenza di una normativa (anche se ancora in via di sviluppo), l’arma migliore che un consumatore on-line può mettere in atto e che spaventa di più i venditori è sicuramente il danno d’immagine. Una cattiva recensione su un blog, un social network, o semplicemente un racconto di una brutta esperienza derivante da un acquisto on-line, può vanificare tutti gli sforzi fatti dal venditore per raggiungere una buona percezione del proprio marchio, e innestare un meccanismo a catena che non giova all’immagine aziendale.
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FORMICONI, Cristina. "LÈD: Il Lavoro È un Diritto. Nuove soluzioni all’auto-orientamento al lavoro e per il recruiting online delle persone con disabilità." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251119.

Full text
Abstract:
INTRODUZIONE: Il presente progetto di ricerca nasce all’interno di un Dottorato Eureka, sviluppato grazie al contributo della Regione Marche, dell’Università di Macerata e dell’azienda Jobmetoo by Jobdisabili srl, agenzia per il lavoro esclusivamente focalizzata sui lavoratori con disabilità o appartenenti alle categorie protette. Se trovare lavoro è già difficile per molti, per chi ha una disabilità diventa un percorso pieno di ostacoli. Nonostante, infatti, la legge 68/99 abbia una visione tra le più avanzate in Europa, l’Italia è stata ripresa dalla Corte Europea per non rispettare i propri doveri relativamente al collocamento mirato delle persone con disabilità. Tra chi ha una disabilità, la disoccupazione è fra il 50% e il 70% in Europa, con punte dell’80% in Italia. L’attuale strategia europea sulla disabilità 2010-2020 pone come obiettivi fondamentali la lotta alla discriminazione, le pari opportunità e l’inclusione attiva. Per la realizzazione di tali obiettivi assume un’importanza centrale l’orientamento permanente: esso si esercita in forme e modalità diverse a seconda dei bisogni, dei contesti e delle situazioni. La centralità di tutti gli interventi orientativi è il riconoscimento della capacità di autodeterminazione dell’essere umano, che va supportato nel trovare la massima possibilità di manifestarsi e realizzarsi. Ciò vale ancora di più per le persone con disabilità, in quanto risultano fondamentali tutte quelle azioni che consentono loro di raggiungere una consapevolezza delle proprie capacità/abilità accanto al riconoscimento delle caratteristiche della propria disabilità. L’orientamento assume così un valore permanente nella vita di ogni persona, garantendone lo sviluppo e il sostegno nei processi di scelta e di decisione con l’obiettivo di promuovere l’occupazione attiva, la crescita economica e l’inclusione sociale. Oggi giorno il frame work di riferimento concettuale nel campo della disabilità è l’International Classification of Functioning, Disability and Health (ICF), il quale ha portato a un vero e proprio rovesciamento del termine disabilità dal negativo al positivo: non si parla più di impedimenti, disabilità, handicap, ma di funzioni, strutture e attività. In quest’ottica, la disabilità non appare più come mera conseguenza delle condizioni fisiche dell’individuo, ma scaturisce dalla relazione fra l’individuo e le condizioni del mondo esterno. In termini di progetto di vita la sfida della persona con disabilità è quella di poter essere messa nelle condizioni di sperimentarsi come attore della propria esistenza, con il diritto di poter decidere e, quindi, di agire di conseguenza in funzione del proprio benessere e della qualità della propria vita, un una logica di autodeterminazione. OBIETTIVO: Sulla base del background e delle teorie di riferimento analizzate e delle necessità aziendali è stata elaborata la seguente domanda di ricerca: è possibile aumentare la consapevolezza negli/nelle studenti/esse e laureati/e con disabilità che si approcciano al mondo del lavoro, rispetto alle proprie abilità, competenze, risorse, oltre che alle limitazioni imposte dalla propria disabilità? L’obiettivo è quello di sostenere i processi di auto-riflessione sulla propria identità e di valorizzare il ruolo attivo della persona stessa nella sua autodeterminazione, con la finalità ultima di aumentare e migliorare il match tra le persone con disabilità e le imprese. L’auto-riflessione permetterà di facilitare il successivo contatto dialogico con esperti di orientamento e costituirà una competenza che il soggetto porterà comunque come valore aggiunto nel mondo del lavoro. METODI E ATTIVITÀ: Il paradigma teorico-metodologico adottato è un approccio costruttivista: peculiarità di questo metodo è che ciascuna componente della ricerca può essere riconsiderata o modificata nel corso della sua conduzione o come conseguenza di cambiamenti introdotti in qualche altra componente e pertanto il processo è caratterizzato da circolarità; la metodologia e gli strumenti non sono dunque assoggettati alla ricerca ma sono al servizio degli obiettivi di questa. Il primo passo del progetto di ricerca è stato quello di ricostruzione dello stato dell’arte, raccogliendo dati, attraverso la ricerca bibliografica e sitografica su: l’orientamento, la normativa vigente in tema di disabilità, i dati di occupazione/disoccupazione delle persone con disabilità e gli strumenti di accompagnamento al lavoro. A fronte di dati mancanti sul territorio italiano relativi alla carriera e ai fabbisogni lavorativi degli/delle studenti/esse e laureati/e con disabilità, nella prima fase del progetto di ricerca è stata avviata una raccolta dati su scala nazionale, relativa al monitoraggio di carriera degli studenti/laureati con disabilità e all’individuazione dei bisogni connessi al mondo del lavoro. Per la raccolta dati è stato sviluppato un questionario ed è stata richiesta la collaborazione a tutte le Università italiane. Sulla base dei dati ricavati dal questionario, della letteratura e delle indagini esistenti sulle professioni, nella fase successiva della ricerca si è proceduto alla strutturazione di un percorso di auto-orientamento, volto ad aumentare la consapevolezza nelle persone con disabilità delle proprie abilità e risorse, accanto a quella dei propri limiti. In particolare, il punto di partenza per la costruzione del percorso è stata l’Indagine Istat- Isfol sulle professioni (2012) e la teoria delle Intelligenze Multiple di H. Gardner (1983). Si è arrivati così alla strutturazione del percorso di auto-orientamento, composto da una serie di questionari attraverso i quali il candidato è chiamato ad auto-valutare le proprie conoscenze, le competenze, le condizioni di lavoro che gli richiedono più o meno sforzo e le intelligenze che lo caratterizzano, aggiungendo a questi anche una parte più narrativa dove il soggetto è invitato a raccontare i propri punti di forza, debolezza e le proprie aspirazioni in ambito professionale. Per sperimentare il percorso di auto-orientamento creato, nell’ultima fase della ricerca è stato predisposto uno studio pilota per la raccolta di alcuni primi dati qualitativi con target differenti, studenti/esse universitari/e e insegnanti di scuola superiore impegnati nel tema del sostegno e dell’orientamento, e utilizzando diversi strumenti (autopresentazioni, test multidimensionale autostima, focus group). CONCLUSIONI: I dati ottenuti dallo studio pilota, seppur non generalizzabili, in quanto provenienti da un campione esiguo, hanno evidenziato come il percorso di auto-orientamento attivi una riflessione sulla visione di sé nei diversi contesti e un cambiamento, in positivo o in negativo, nell’autostima e nella valutazione di sé in diverse aree, ad esempio nell’area delle relazioni interpersonali, del vissuto corporeo, dell’emotività ecc. Tali dati ci hanno permesso soprattutto di evidenziare punti di forza e debolezza del percorso creato e di apportare modifiche per una maggiore comprensione e adattabilità del prodotto stesso. Il valore del percorso orientativo è connesso al ruolo attivo di auto-valutatore giocato dal candidato con disabilità, affiancando a questa prima fase di autovalutazione un successivo confronto dialogico con un esperto, tale da permettere un ancoraggio alla realtà esterna, al contesto in cui il soggetto si trova a vivere. In questo senso, l’orientamento assume il valore di un processo continuo e articolato, che ha come scopo principale quello di sostenere la consapevolezza di sé e delle proprie potenzialità, agendo all’interno dell’area dello sviluppo prossimale della persona verso la realizzazione della propria identità personale, sociale e professionale.
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Books on the topic "Scopo del processo"

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Mambriani, Angelo. Giusto processo e non dispersione delle prove: [i diversi equilibri del processo penale tra scopo conoscitivo e metodo dialettico]. Piacenza: La tribuna, 2002.

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2

Frappi, Carlo, and Fabio Indeo. Monitoring Central Asia and the Caspian Area. Venice: Edizioni Ca' Foscari, 2019. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-376-2.

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Abstract:
Il presente volume della serie «Eurasiatica. Quaderni di Studi su Balcani, Anatolia, Iran, Caucaso e Asia Centrale» è interamente dedicato all’area centro-asiatica e caspica. Scopo del volume è di catturare e restituire al lettore una parte delle rilevanti trasformazioni istituzionali, politiche ed economiche che stanno interessando l’area centro-asiatica. Lungi dal rivolgersi ai soli studiosi d’area, il volume muove dal presupposto che guardare all’Asia centrale aiuti a comprendere dinamiche che trascendono i confini della regione, a inquadrare cioè processi e tendenze che caratterizzano il sistema internazionale post-bipolare e la più ampia convivenza nello spazio eurasiatico. Intercettare e rappresentare queste dinamiche e questi temi è lo scopo del presente volume, che – sullo sfondo del crescente interesse istituzionale e imprenditoriale italiano verso l’area – mira non secondariamente a delineare gli interessi e le priorità di azione del Sistema Paese nei rapporti con gli interlocutori centro-asiatici e caspici.
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Gramolati, Alessio, and Giovanni Mari, eds. Il lavoro dopo il Novecento: da produttori ad attori sociali. Florence: Firenze University Press, 2016. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-930-6.

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Abstract:
Il volume, cui hanno collaborato ben trentaquattro studiosi ed esponenti sindacali, ha un duplice scopo: riproporre, nell’attuale fase di trasformazioni sociali e incertezze teoriche, le analisi e le tesi sul significato umano e politico del lavoro contenute nel principale libro di Bruno Trentin, La città del lavoro (II ed., Firenze University Press, 2014); e, nella convinzione che le pagine composte nel 1997 da uno dei massimi esponenti della storia della Cgil rappresentino un ‘classico’ del pensiero politico-sociale del Novecento, promuovere una riflessione che ne saggi la fecondità e attualità al fine di un approfondimento dei processi che hanno aperto il XXI secolo. Il risultato che emerge, per molti versi sorprendente, è la straordinaria ricchezza e capacità di indirizzo politico e sindacale del progetto di Trentin. MARTEDI' 17 MAGGIO Sede Nazionale della CGIL (Sala Santi)- Corso d'Italia 25 - Roma Presentazione del libro Bruno Trentin e il lavoro dopo il Novecento
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Pozzolini, Flavia, ed. Quando la giustizia incontra il minore. Florence: Firenze University Press, 2013. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-412-7.

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Abstract:
Questo volume raccoglie le relazioni del Convegno Quando la giustizia incontra il minore tenutosi a Pesaro l’11 maggio 2013. Il Convegno, che ha visto la partecipazione di giuriste e professioniste del settore, è stata un’importante occasione di dibattimento sui modi di una corretta audizione protetta dei minori, in tanti processi che li vedono coinvolti, e sulla conseguente necessità, nei tribunali, di locali adeguatamente attrezzati allo scopo. La realizzazione di aule di ascolto protetto nei tribunali italiani è stato il principale progetto nazionale del Soroptimist International d’Italia nel biennio 2011-2013; a oggi sono 40 le aule completate e ulteriori 10 sono in fase di realizzazione. Tale progetto è destinato a proseguire anche nel prossimo biennio. Il Soroptimist International è un’associazione femminile composta di donne con elevata qualificazione nell’ambito lavorativo che opera, attraverso progetti, per la promozione dei diritti umani, l’avanzamento della condizione femminile e l’accettazione delle diversità. Il termine deriva dalle parole latine soror e optima. Il primo Club Soroptimist è nato nel 1921 negli Stati Uniti; il primo club italiano è stato fondato nel 1928 a Milano. I Club italiani sono attualmente 143 con circa 6000 socie. Il SI d’Italia edita la rivista «La voce delle donne – Soroptimist news» e ha un sito istituzionale www.soroptimist.it. Con Prefazione del ministro Annamaria Cancellieri
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Rasia, Carlo. La crisi della motivazione nel processo civile. Bononia University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.30682/sg283.

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Abstract:
La crisi della motivazione diventa un nuovo e diverso fenomeno di “patologia giudiziaria”, in quanto i rimedi apprestati dalle recenti riforme normative – sulla struttura, sul contenuto e sul controllo motivazionale delle sentenze – non riescono a fornire una soluzione al problema generale dell’aumento del carico giudiziario, il quale continua a trovare il principale “collo di bottiglia” nel momento della redazione della parte motiva della decisione. L’idea di riconoscere uno stretto legame tra completezza argomentativa e correttezza della motivazione – frutto di una cultura crociana ispirata all’eleganza estetico-letteraria – non risulta più attuale ed è destinata al tramonto, poiché non giova innanzitutto all’efficacia e ai tempi della giustizia. Si sta facendo oggi avanti l’idea di una motivazione che punta più al rafforzamento del proprio profilo funzionale che di quello formale: flessibile, deformalizzata ed improntata a conciliare i bisogni di effettività della tutela delle parti con le esigenze di efficienza del sistema. Si cerca, infatti, di rendere una motivazione comprensibile ed idonea ad esplicitare il ragionamento decisorio ma, al contempo, di giungere alla conclusione della lite in tempi ragionevoli. In questo volume, l’autore, dopo un’attenta analisi della disciplina vigente e della giurisprudenza di legittimità, propone una lettura sistematica della motivazione all’interno di una più ampia visione del nostro sistema processuale contemporaneo, giungendo al risultato che essa è, da un lato, in crisi, ma dall’altro, comincia a rinascere a nuova vita, ponendosi più in linea con le molteplici forme e contenuti che caratterizzano oggi la decisione giudiziaria. Un costrutto motivazionale, dunque, sempre più vicino a un processo civile prossimo a lasciare modelli rigidi per schemi flessibili e semplificati, nel quale si affida al giudice e alla sua sensibilità il potere di calibrare anche il momento decisorio, rendendolo più aderente allo scopo del singolo processo
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6

Directriz para el fortalecimiento de los programas nacionales de guías informadas por la evidencia. Una herramienta para la adaptación e implementación de guías en las Américas. Organización Panamericana de la Salud, 2018. http://dx.doi.org/10.37774/9789275320167.

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Abstract:
[Alcance y objetivos]. Este documento tiene como objetivo presentar las estrategias políticas y metodológicas para la creación y el fortalecimiento de los programas nacionales de guías enfocados en los procesos de adaptación de guías informadas por la evidencia en las Américas. La directriz presentada en este documento muestra las consideraciones que se deben tener en cuenta en los programas nacionales de guías con el fin de facilitar su implementación y sostenibilidad, así como las metodologías y herramientas para su elaboración. También se exponen las generalidades de la implementación de las guías con el fin de facilitar a las entidades gubernamentales, los actores del sistema de salud y la sociedad civil el uso de guías informadas en la evidencia dentro de los procesos de toma de decisiones a nivel individual, organizacional y de los sistemas de salud. La directriz busca apoyar la elaboración e implementación de guías brindando un mapa general de los requerimientos, presenta los diferentes recursos y manuales regionales y muestra de forma operativa el proceso metodológico. De forma general, toma elementos de diferentes métodos de adaptación, como Adolopment (Schünemann et al., 2017), y los operativiza con el fin de servir de apoyo a los procesos de adaptación de guías. [Scope and objectives]. The purpose of this document is to present policy-oriented and methodological strategies for developing and/or strengthening national guideline programs, focusing on the adaptation of evidence-informed guidelines in the Americas. The information presented in this document includes considerations to be taken into account in national guideline programs in order to facilitate their implementation and sustainability. It presents methodologies and tools for adapting the guidelines, as well as general information on the implementation of guidelines to help governmental agencies, stakeholders in the health care system, and civil society use evidence-informed guidelines in decision-making processes at the individual, organizational, and health system level. This document seeks to support the development and implementation of guidelines while providing a general map of the requirements. It also presents the different resources and regional manuals that discussing greater detail the methodological process. In general, this document takes elements of different methods of adaptation as “Adolopment” (Schünemann et al., 2017) and operationalize them to support the adaptation processes of guidelines.
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Ferreira, Daniela Filipa de Freitas. Os Deuses foram honrados : o contributo da epigrafia votiva para o entendimento das manifestações religiosas no contexto da ocupação romana da Beira Interior Portuguesa. Universidade do Porto. Faculdade de Letras, 2022. http://dx.doi.org/10.21747/978-989-9082-09-0/deu.

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Abstract:
The understanding of religious manifestations is assumed as one of the most relevant studies in the dynamics inherent to the process of acculturation occurred between indigenous and Romans in the Portuguese territory. The primary source for this view lies with the votive epigraphy, understood as a provider of divine names, rituals of worship, models of worshiping and forms of thought organization. The Portuguese Beira Interior, possessor a large number of epigraphic testimonies and repository of a remarkable diversity of theonyms and unique words in the region, appears as a singular area for the study of indigenous religious expressions and, consequently, for the study of pre-Roman communities. Taking into account this singularity and based on the joint analysis of the sum of votive monuments dedicated to indigenous deities; we have formulated a proposal of organization of the pre-Roman religious pantheon based on the degree of exclusivity from the theonyms recorded in the region under study. The ultimate goal focused the understanding of regionalism and religious thought established between the different deities, and the organization, in consequence, of the apparent disorder subsequent to such a marked diversity of theonyms. The result of this interpretation has expressed in the individualization of theonyms only mentioning in Beira Interior, in the particularization of regional theonyms which confirm to the possibility of a votive pantheon extended to adjacent regions, and in the distinction of these specifications in relation to a wider geographical scope of theonyms, i.e., in relation to the designations of the divine, widely represented in the rest of Hispanic territory. The proposed organization allowed us to perceive specific geographical areas of each of these groups, thus contributing to the definition of the fields of action of each evoked deities and the consequent definition of their attributes
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Liebel, Manfred. Decolonizing Childhoods. Policy Press, 2020. http://dx.doi.org/10.1332/policypress/9781447356400.001.0001.

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Abstract:
This book addresses key aspects of the post- and decolonial analysis of childhood, such as the scope and limitations of Eurocentric concepts of childhood and the impact of social inequality aggravated by capitalist globalization on children's life prospects. In this context, it discusses the specific modes of agency emerging in children of the Global South. It reconstructs the way in which the colonialization process and the ideologies that supported it have used the metaphor of childhood, and investigates the extent to which they are reproduced in processes of colonizing childhoods. The book presents some colonial and postcolonial policy approaches to modelling childhood in different regions of the world, and asks how, within the postcolonial constellation, children's rights are to be understood and how to deal with them to overcome postcolonial paternalism. Particularly, it discusses various forms of paternalism and asks how they can be overcome in the field of rights-based children’s protection and participation and how child-led movements in the Global South can be understood as a form of citizenship from below. The book explains theoretical and conceptional reflections by case studies from Africa, Latin America and Asia. Finally, the book portrays efforts directed against the invisibilization, marginalization and social exclusion of childhoods and the recuperation of a dignified life of children.
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Tomáš, Richter. 7 National Report for the Czech Republic. Oxford University Press, 2016. http://dx.doi.org/10.1093/law/9780198727293.003.0007.

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Abstract:
This chapter discusses the law on creditor claims in the Czech Republic. The Czech Insolvency Act appears to deal with creditors’ claims in a fairly standard manner, making pre-insolvency claims subject to the process of claims submission and verification, and dealing with claims arising during the proceedings as administration claims. But the Insolvency Act actually confers upon creditors the power to decide on numerous of issues in the course of particular proceedings, eg, whether the debtor should be liquidated or reorganized. Many of the difficulties surrounding the Act’s rules on the submission and verification of claims are thus related to the question of who gets to decide on the course of the insolvency proceedings. The chapter then examines insolvency claims, administration claims, and non-enforceable claims in turn. Each section covers: the definition and scope of the claim; rules for submission, verification, and satisfaction or admission of claims; ranking of claims; and voting and other participation rights in insolvency proceedings.
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Ballestero, Andrea, and Brit Ross Winthereik, eds. Experimenting with Ethnography. Duke University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.1215/9781478013211.

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Abstract:
Experimenting with Ethnography collects twenty-one essays that open new paths for doing ethnographic analysis. The contributors—who come from a variety of intellectual and methodological traditions—enliven analysis by refusing to take it as an abstract, disembodied exercise. Rather, they frame it as a concrete mode of action and a creative practice. Encompassing topics ranging from language and the body to technology and modes of collaboration, the essays invite readers to focus on the imaginative work that needs to be performed prior to completing an argument. Whether exchanging objects, showing how to use drawn images as a way to analyze data, or working with smartphones, sound recordings, and social media as analytic devices, the contributors explore the deliberate processes for pursuing experimental thinking through ethnography. Practical and broad in theoretical scope, Experimenting with Ethnography is an indispensable companion for all ethnographers. Contributors. Patricia Alvarez Astacio, Andrea Ballestero, Ivan da Costa Marques, Steffen Dalsgaard, Endre Dányi, Marisol de la Cadena, Marianne de Laet, Carolina Domínguez Guzmán, Rachel Douglas-Jones, Clément Dréano, Joseph Dumit, Melanie Ford Lemus, Elaine Gan, Oliver Human, Alberto Corsín Jiménez, Graham M. Jones, Trine Mygind Korsby, Justine Laurent, James Maguire, George E. Marcus, Annemarie Mol, Sarah Pink, Els Roding, Markus Rudolfi, Ulrike Scholtes, Anthony Stavrianakis, Lucy Suchman, Katie Ulrich, Helen Verran, Else Vogel, Antonia Walford, Karen Waltorp, Laura Watts, Brit Ross Winthereik
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Book chapters on the topic "Scopo del processo"

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Shilko, Evgeny V., Alexey Yu Smolin, Andrey V. Dimaki, and Galina M. Eremina. "Particle-Based Approach for Simulation of Nonlinear Material Behavior in Contact Zones." In Springer Tracts in Mechanical Engineering, 67–89. Cham: Springer International Publishing, 2020. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-030-60124-9_4.

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Abstract:
AbstractMethods of particles are now recognized as an effective tool for numerical modeling of dynamic mechanical and coupled processes in solids and liquids. This chapter is devoted to a brief review of recent advances in the development of the popular particle-based discrete element method (DEM). DEM is conventionally considered as a highly specialized technique for modeling the flow of granular media and the fracture of brittle materials at micro- and mesoscopic scales. However, in the last decade, great progress has been made in the development of the formalism of this method. It is largely associated with the works of the scientific group of Professor S. G. Psakhie. The most important achievement of this group is a generalized formulation of the method of homogeneously deformable discrete elements. In the chapter, we describe keystones of this implementation of DEM and a universal approach that allows one to apply various rheological models of materials (including coupled models of porous fluid-saturated solids) to a discrete element. The new formalism makes possible qualitative expansion of the scope of application of the particle-based discrete element technique to materials with various rheological properties and to the range of considered scales form microscopic to macroscopic. The capabilities of this method are especially in demand in the study of the features of contact interaction of materials. To demonstrate these capabilities, we briefly review two recent applications concerning (a) the effect of adhesive interaction on the regime of wear of surface asperities under tangential contact of bodies and (b) the nonmonotonic dependence of the stress concentration in the neck of the human femur on the dynamics of hip joint contact loading.
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Sanderson, Hans, and Thomas Stridsland. "Cascading Transitional Climate Risks in the Private Sector—Risks and Opportunities." In Springer Climate, 179–86. Cham: Springer International Publishing, 2022. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-030-86211-4_21.

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Abstract:
AbstractAdaptation to climate change poses two recognized significant types of risks to the private sector; (1) physical risks and (2) transitional risks. As markets respond to climate-related policies and shifting demands from customers and investors, opportunities as well as risks are presented. A very recent and important policy development is the European Green Deal suggesting the EU to reduce its emissions from 40 to 55% by 2030, and aiming to enable European countries to meet their Paris Agreement targets. The shift required for this transition highlights the challenges in terms of adapting business models and decision-making tools, while also providing opportunities for innovation and development in the private sector. In order to reach Paris Agreement goals, science-based targets need to be adopted to measure and manage emissions, specifically focussing on Scope 3 emissions embedded in the value chain in the private sector. Methods and guidances are considered, with the ultimate goal being a harmonized methodology to create a detailed emissions inventory and risk disclosure of a company’s operations. It is suggested that Environmentally Extended Input–Output models initially be used as a screening tool, in order to identify emission dense sectors. Process-based LCA inventory data, collected through collaboration and transparency throughout the value chain, can then be applied to increase the resolution of the decision-making tool.
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Upadhyay, Ananya, Ved Prakash, and Vinay Sharma. "Optimizing Material Removal Rate Using Artificial Neural Network for Micro-EDM." In Design and Optimization of Mechanical Engineering Products, 209–33. IGI Global, 2018. http://dx.doi.org/10.4018/978-1-5225-3401-3.ch011.

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Abstract:
Machining can be classified into conventional and unconventional processes. Unconventional Machining Process attracts researchers as it has many processes whose physics is still not that clear and they are highly in market-demand. To predict and understand the physics behind these processes soft computing is being used. Soft computing is an approach of computing which is based on the way a human brain learns and get trained to deal with different situations. Scope of this chapter is limited to one of the soft computing optimizing techniques that is artificial neural network (ANN) and to one of the unconventional machining processes, electrical discharge machining process. This chapter discusses about micromachining on Electric Discharge Machining, its working principle and problems associated with it. Solution to those problems is suggested with the addition of powder in dielectric fluid. The optimization of Material Removal Rate (MRR) is done with the help of ANN toolbox in MATLAB.
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Upadhyay, Ananya, Ved Prakash, and Vinay Sharma. "Optimizing Material Removal Rate Using Artificial Neural Network for Micro-EDM." In Research Anthology on Artificial Neural Network Applications, 843–66. IGI Global, 2022. http://dx.doi.org/10.4018/978-1-6684-2408-7.ch039.

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Abstract:
Machining can be classified into conventional and unconventional processes. Unconventional Machining Process attracts researchers as it has many processes whose physics is still not that clear and they are highly in market-demand. To predict and understand the physics behind these processes soft computing is being used. Soft computing is an approach of computing which is based on the way a human brain learns and get trained to deal with different situations. Scope of this chapter is limited to one of the soft computing optimizing techniques that is artificial neural network (ANN) and to one of the unconventional machining processes, electrical discharge machining process. This chapter discusses about micromachining on Electric Discharge Machining, its working principle and problems associated with it. Solution to those problems is suggested with the addition of powder in dielectric fluid. The optimization of Material Removal Rate (MRR) is done with the help of ANN toolbox in MATLAB.
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"Role of Quantum Dots in Separation Processes." In Materials Research Foundations, 251–79. Materials Research Forum LLC, 2021. http://dx.doi.org/10.21741/9781644901250-10.

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Abstract:
Quantum dots (QDs), the fluorescent nanoparticles with multiplexing competency are applicable in broad range of fields. The application of QDs in separation processes is a relatively new approach, still presenting the spectacular advancement and wider future scope. The unique features of QDs endorse their use in wastewater treatment, chromatographic separation and heavy metal remediation. QDs also assist the separation of biomarkers, pathogens and tumor cells for biomedical applications. These tiny particles possess tremendous potential to deal with bigger global issues such as water desalination and early cancer diagnosis. To the best of our knowledge, it is the first most report summarizing the QDs uses for multiple separation processes.
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Russo, Barbara, Marco Scotto, Alberto Sillitti, and Giancarlo Succi. "Requirements Management." In Agile Technologies in Open Source Development, 268–86. IGI Global, 2010. http://dx.doi.org/10.4018/978-1-59904-681-5.ch015.

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Abstract:
Existing literature (Boehm, 1981; Brooks, 1987; Cook, 2002) and empirical studies (Basili & Perricone, 1984; Emam & Madhavji, 1995; Marshall & Rossman, 1989) emphasize the importance of the Requirement Engineering (RE) activities as these activities have a strong and positive correlation with the success of most software projects. Four of the ten main success factors deal with RE: user involvement, clear business objectives, minimized scope, and firm basic requirements. RE can be broadly defined as the process of discovering, identifying, and documenting the actual customer needs (Nuseibeh & Easterbrook, 2000). This chapter focuses on Requirements Management (RM), one of the main activities in the RE process. RM is about organizing the information and requirements gathered during the RE process and managing changes of these requirements (Grehag, 2001).
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Ben-Ami, Shlomo. "Longing for Hezbollah." In Prophets without Honor, 37–41. Oxford University Press, 2022. http://dx.doi.org/10.1093/oso/9780190060473.003.0005.

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Abstract:
Hezbollah’s perceived success in driving Israel out of Lebanon trapped the Palestinian leadership between the drive to resurrect the dormant ethos of armed struggle and the imperatives of the peace process. They dealt with their predicament by oscillating from rigid positions to surprisingly forthcoming ideas that carried the potential of a sensible endgame. But, neither the US Secretary of State Madeleine Albright’s visit nor the sober assessment of Military Intelligence of the scope of Arafat’s maneuvering capabilities changed Barak’s mind. Unsurprisingly, Arafat’s outburst at Albright for conniving with Israel’s unfulfilled obligations with regard to the Interim Agreement reflected his despair at the chances of reaching a final deal. Barak had to move or the process would die. He and the military hierarchy now came closer to assuming the inevitability of conceding sovereignty over the Jordan Valley.
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8

Pappis, Costas P. "Frameworks of Policy Making Under Climate Change." In Climate Change, Supply Chain Management and Enterprise Adaptation, 271–308. IGI Global, 2011. http://dx.doi.org/10.4018/978-1-61692-800-1.ch009.

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Abstract:
How can decision-makers ensure that their policies will be robust enough to cope with the challenges of a climate, which is changing dramatically? How best to adapt to climate variability and extreme events? Which are the best practices for understanding, analysing and finally managing the risks that are associated with climate change and face business entities, communities, individual countries and the whole planet? Are there appropriate frameworks and methods available, capable to assist in systematically carrying out the decision-making and policy process? Questions such as these have not only a theoretical scope, but a great practical significance as well. Decision makers have been seeking for appropriate guidance and analytical frameworks to deal with these questions.
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Yurtsever, Bengi. "The Hidden Ego-Centric Approach in Architectural Education." In Advances in Media, Entertainment, and the Arts, 130–51. IGI Global, 2023. http://dx.doi.org/10.4018/978-1-6684-6376-5.ch007.

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Abstract:
Although there is a questioning cycle about the problems in architectural education, it is experienced that there is a blockage in the qualitative gains of learning. At this point that one encounters the fact that the problem is addressed from a more fundamental point. Within the scope of the study, two main problems, defined as resistance points, were the focus. With this radical reading to be made in the context of the theme, it is aimed to deal with the problem of the current conditions in the concepts of “being in the centre,” and to conduct research in the interface of architecture-psychology-pedagogy-education. It is aimed to interpret an architectural education environment that can be evaluated within the framework of radical pedagogy. At the end of the study, a base was created for how architectural education can form the initial view of a deschooling process that can be interpreted within the scope of radical pedagogy. An architectural manifesto has been proposed, which can be discussed on definition, pedagogy, environment, number equivalence, and education and learning.
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Casado Gutiérrez, Fernando, Fernando Oliván López, and Arturo Luque González. "Lawfare or the War Behind the Curtains." In Advances in Digital Crime, Forensics, and Cyber Terrorism, 239–55. IGI Global, 2023. http://dx.doi.org/10.4018/978-1-6684-6741-1.ch013.

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Abstract:
This study provides a general framework of the processes of lawfare from a critical and propositional perspective. The concept deployed here derives from previous international studies that relate it to the war between East and West as manifested in the Ukraine-Russia conflict, taking into account its etymology and academic scope within Anglo-Saxon and European contexts. Lawfare processes, in addition to being a weapon to wear down an opponent, also involve the manipulation of public opinion by relying on the mass media, social networks, and supranational organizations to serve specific interests. The analysis presented here shows that this polysemic term can take numerous and sometimes ambiguous forms that inadvertently become interwoven. Clearly, since wider society is not privy to lawfare processes, they often go undetected, and there is a lack of preparedness, such as effective tools, to deal with them and provide redress.
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Conference papers on the topic "Scopo del processo"

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Zocchi, Angela Maria, and Barbara Raggiunti. "Il territorio tra rigenerazione e riconoscimento." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7901.

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Abstract:
Da tempo, nelle analisi delle trasformazioni dello spazio e della tutela dell’ambiente, si ricorre all’uso di metafore; ad esempio, quella della rigenerazione che, in quanto metafora “biologica”, evoca anche interventi di tipo “terapeutico”. Scopo del nostro contributo è mettere a fuoco senso e significati della “rigenerazione”, facendo riferimento a specifici processi di ri-costruzione e re-interpretazione che hanno interessato il territorio abruzzese negli ultimi anni, a partire dal terremoto dell’aprile 2009 che ha distrutto il capoluogo de L’Aquila. Seguendo una struttura argomentativa centrata sulla dicotomia “recupero versus ricostruzione”, e coniugando prospettiva teorica e ricerca empirica, l’articolo propone una riflessione su alcune pagine di un “classico” della sociologia – La memoria collettiva di Maurice Halbwachs – mettendole in relazione con evidenze empiriche emerse da una recente ricerca partecipativa sui bisogni sociali rilevati all’interno del progetto C.A.S.E. (Complessi Antisismici Sostenibili ed Ecocompatibili) di Assergi, in provincia de L’Aquila. Esplorando, poi, il possibile nesso tra riconoscimento e rigenerazione del territorio, le Autrici richiamano l’attenzione sul processo di re-interpretazione, in chiave bioclimatica, bioedilizia e antisismica, delle cosiddette case di terra, vere e proprie architetture della memoria, presenti in diverse Regioni italiane, tra le quali anche l’Abruzzo. La riflessione su alcune dinamiche di rivalutazione e di riappropriazione dello spazio, costituisce l’occasione per mettere a fuoco una diversa dimensione del costruire che, tra paesaggio e memoria, intende proporsi come strumento fondamentale per la realizzazione di una buona qualità della vita. It’s long since, in the analysis of environment and space transformation, researchers have used metaphors such as that of “regeneration”, a biological metaphor that evokes therapeutic interventions as well. The aim of our contribution is to focus on the sense and meaning of “regeneration” by referring to the specific processes of re-construction and re-interpretation that have concerned Abruzzo in the last years, starting from April 2009 earthquake that destroyed the city of L’Aquila. The following paper will deal with the dichotomy “recovery versus reconstruction” through the combining of the theoretical perspective of Maurice Halbwachs and the empirical research of the social needs observed in the C.A.S.E. Project of Assergi (L’Aquila). Then, by exploring the possible connection between territory recognition and regeneration, the authors will refer to the process of re-interpretation of the bioclimatic, bio-constructive and antiseismic built in earth houses, which are present in Abruzzo as well as in a number of other Italian regions. The analysis of some space reevaluation and re-appropriation dynamics will give us the opportunity to focus upon a different building dimension, between landscape and memory, that wants to be proposed as a fundamental instrument for the amelioration of life.
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Tommei, Constanza Inés. "Nuevas ciudades en un poblado rural (Purmamarca, Jujuy)." In Seminario Internacional de Investigación en Urbanismo. Barcelona: Facultad de Arquitectura. Universidad de la República, 2015. http://dx.doi.org/10.5821/siiu.6205.

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Abstract:
En los años setenta, el pueblo de Purmamarca –localizado en la Quebrada de Humahuaca, Provincia de Jujuy, en el noroeste Argentino- era identificado en términos de ciudad-huerta; mientras que en la actualidad, es presentado como pueblo-boutique. Los procesos que transformaron la región están vinculados a la declaración UNESCO de la Quebrada de Humahuaca (2003), a la construcción del Corredor Bioceánico que aumentó la conectividad, así como a la crisis económica Argentina de principios del siglo XXI, cambios que intensificaron las dinámicas del turismo. En ese territorio “patrimonializado” y “turistificado”, Purmamarca se transformó en mercancía, sus viviendas mutaron de casas a hoteles, se construyó nueva infraestructura para el turismo, aumentaron los precios del suelo y de los valores inmobiliarios. Pobladores locales e inversores atraídos por el nuevo mercado turístico compitieron por el suelo, dentro y por fuera del área urbana tradicional. Frente a este escenario, se desarrollaron nuevas estrategias de localización por fuera de los límites jurídicos administrativos del pueblo. Para comprender este pueblo es necesario replantear los alcances del mismo. Este trabajo, precisamente, examina los procesos de constitución de esta nueva ciudad, mostrando las estrategias de ocupación y las formas urbanas resultantes. Para dar cuenta de ello se realizó un minucioso trabajo de campo, con relevamiento, entrevistas y charlas informales a vecinos y dirigentes políticos (entre 2009 y 2014), apoyado en el dibujo y reinterpretación de las fuentes gráficas existentes y otras fuentes periodísticas. In the seventies, the village of Purmamarca -located in the Quebrada de Humahuaca, Jujuy Province, northwest Argentino- was identified in terms of ciudad-huerta (city-garden); while today, is presented as a pueblo boutique (boutique town). The processes that transformed the region are linked to the UNESCO declaration of the Quebrada de Humahuaca as heritage (2003), the construction of the Corredor Bioceanico which increased connectivity and economic crisis of Argentina in the early twenty-first century; intensified the tourism dynamic. In this context, Purmamarca turned into merchandise, their homes mutated to hotels, new tourism infrastructure was built, increased land prices and real estate values. Local people and new investors attracted by the tourism market competed for the land, inside and outside the traditional urban area. Against this backdrop, new location strategies have been developed outside legal administrative town limits. To understand this village is necessary redefine the scope thereof. This paper examines the constitution processes of this new city; it is showing the occupation strategies and the urban forms resulting. To announce such a thorough job of field was made; with survey, interviews and informal conversations to neighbors and political leaders (between 2009 and 2014), supported in drawing and graphic reinterpretation of existing sources and other news sources.
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Jacob, Nadia, and María Cortopassi. "Estructuras territoriales ocultas: los parajes en la Quebrada de Humahuaca." In Seminario Internacional de Investigación en Urbanismo. Barcelona: Instituto de Arte Americano. Universidad de Buenos Aires, 2013. http://dx.doi.org/10.5821/siiu.5923.

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Abstract:
La presente investigación constituye un estado de avance en el marco del Proyecto de Red “Paisajes culturales y desarrollo local. Evaluación de programas, proyectos y transformaciones territoriales en la Quebrada de Humahuaca”. Como integrantes del Nodo3–Rosario nos hemos centrado en los alcances conceptuales y operativos de nociones como territorio y paisaje, el análisis de los procesos de transformación del territorio y las alternativas de los instrumentos de ordenamiento territorial. Particularmente este artículo pretende destacar la unidad de las formas del paisaje rural y urbano, entendiendo que esta unidad define rasgos de identidad de las comunidades de este sistema territorial. Asimismo, se plantea su inclusión dentro de los lineamientos generales de un posible sistema de planificación y como parte sustantiva de los recursos patrimoniales. Lo oculto define un “rasgo permanente” en un área compleja y extensa en el espacio y el tiempo como lo es la Quebrada de Humahuaca. This working paper is a state of progress within the framework of the network project "Cultural landscapes and local development. Evaluation of programmes, projects and territorial transformations in the Quebrada de Humahuaca". As members of the Nodo3-Rosario we have focused on the conceptual and operational scope of notions such as territory and landscape, the analys is of the processes of transformation of the territory and the alternatives of territorial regulation instruments. Particularly this article aims to highlight the forms of the rural and urban landscape unit, understanding that this unit defines features of identity of the communities living in this territorial system. Likewise raises its inclusion within the outlines of a possible system of planning and as a substantive part of the heritage resources. The unseen defines a "permanent feature" in a complex and extensive both in space and time area such as the “Quebrada de Humahuaca”.
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Carvajal Suárez, Andrea Tatiana. "Programa de adaptabilidad del espacio público para las personas con condición de talla baja en la ciudad de Pamplona, Norte de Santander, Colombia." In Seminario Internacional de Investigación en Urbanismo. Bogotá: Universidad Piloto de Colombia, 2022. http://dx.doi.org/10.5821/siiu.10055.

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Abstract:
In the context of the recognition of diversity, access to the city is important, even more so if one considers that from the urban system the political, social, cultural and economic dynamics vital to good development as a human being are structured. The objective is to formulate a program of adaptability of the public space for the inclusion of the population with a short stature in Pamplona, Norte de Santander. A research of mixed, abductive, descriptive scope and case study modality was carried out. The collection of information was carried out through instruments of demographic, socioeconomic and physical characterization of the target population and the public space. The program design process included the phases of analytical and conceptual information, contextual analysis and formulation. The process for the creation of the program of adaptability of the public space was established, considering the determining aspects of social planning in its formulation including diagnosis, objectives, population, location, strategies, lines of action, indicators, goals and resources. The articulation or application of the national and local urban planning regulations for the provision of public spaces adapted to the condition of short stature was not evident, however, theoretical, conceptual and normative aspects were determined for their orientation, as well as characteristics of people with short stature and public space factors, which allowed establishing the physical determinants of the condition and the importance of their inclusion in the city's social planning. Keywords: adaptability, public space, short height, accessibility. Topic: The research is located in the thematic focus Territorial analysis and project; since the formulation of the program generates a critical study of the problem of the adaptability of public space for people with disabilities, explicitly the condition of short height in the city of Pamplona, ​​Norte de Santander, Colombia, and from the study, strategies, lines of action, indicators and sectoral goals are created, with an operational orientation that deals with the identified challenges. En el contexto del reconocimiento de la diversidad, el acceso a la ciudad es importante, más aún, si se considera que a partir del sistema urbano se estructuran las dinámicas políticas, sociales, culturales y económicas vitales para el buen desarrollo como ser humano. El objetivo es formular un programa de adaptabilidad del espacio público para la inclusión de la población con condición de talla baja en Pamplona, Norte de Santander. Se realizó una investigación de enfoque mixto, abductivo, de alcance descriptivo y modalidad estudio de casos. La recolección de información se efectúo mediante instrumentos de caracterización demográfica, socioeconómica y física de la población objeto y del espacio público. El proceso de diseño del programa incluyó las fases de información analítica y conceptual, análisis contextual y de formulación. Se estableció el proceso para la creación del programa de adaptabilidad del espacio público, considerando los aspectos determinantes de planificación social en su formulación entre ellos el diagnóstico, objetivos, población, localización, estrategias, líneas de acción, indicadores, metas y recursos. No se evidenció la articulación ni aplicación de la normativa de planeación urbana nacional y local para la disposición de espacios públicos adaptados a la condición de talla baja, sin embargo, se determinaron aspectos teóricos, conceptuales y normativos para su orientación, así como características de las personas con talla baja y los factores del espacio público, las cuales permitieron establecer los determinantes físicos de la condición y la importancia de su inclusión en la planificación social de la ciudad. Palabras clave: adaptabilidad, espacio público, talla baja, accesibilidad. Bloque temático: La investigación se ubica en el bloque temático análisis y proyecto territorial; ya que la formulación del programa genera un estudio crítico de la problemática de la adaptabilidad del espacio público para las personas con discapacidad, explícitamente la condición de talla baja en la ciudad de Pamplona, Norte de Santander, Colombia, y a partir del estudio, se crean estrategias, líneas de acción, indicadores y metas sectoriales, con una orientación operativa que aborde los retos identificados.
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Li, Longjian, Jianbang Zeng, Quan Liao, and Wenzhi Cui. "A New Lattice Boltzmann Model for Phase Transition Process." In ASME 2009 International Mechanical Engineering Congress and Exposition. ASMEDC, 2009. http://dx.doi.org/10.1115/imece2009-10961.

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Abstract:
A new lattice Boltzmann model, which is based on Shan-Chen (SC) model, is proposed to describe liquid-vapor phase transitions. The new model is validated through simulation of the one-component phase transition process. Compared with the simulation results of van der Waals fluid and the Maxwell equal-area construction, the results of new model are closer to the analytical solutions than those of SC model and Zhang model. Since the range of temperature and the maximum density ratio are increased, and the value of maximum spurious current is between those of SC and Zhang models, it is believed that this new model has better stability than SC and Zhang models. Therefore, the application scope of this new model is expanded. According to the principle of corresponding states in Engineering Thermodynamics, the simulations of water and ammonia phase transition process are implemented by using this new model with different equations of state. Compared to the experimental data of water and ammonia, the results show that the Peng-Robinson equation of state is more suitable to describe the water, ammonia and other substances phase transition process. Therefore, these simulation results have great significance for the real engineering applications.
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Seiß, Sebastian, and Hans-Joachim Bargstädt. "A BIM-integrated graph database for the construction execution phase." In IABSE Congress, Christchurch 2021: Resilient technologies for sustainable infrastructure. Zurich, Switzerland: International Association for Bridge and Structural Engineering (IABSE), 2021. http://dx.doi.org/10.2749/christchurch.2021.0903.

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Abstract:
<p>The execution of construction has to deal with a huge amount of operational data. By now, construction companies, as well as the other stakeholders, have no digital solution available, to deal with this data. The paper will demonstrate a building information Model (BIM)-based data model for the execution phase of construction projects. This data model is implemented into a graph database, which stores the process data and links it to the BIM. The graph database makes it possible to visualize relations between the process data and the BIM. Instead of spreadsheets an easier visual navigation and flexible customization can be reached.</p><p>The aim of this paper is to evaluate the feasibility of the developed graph database to describe the interdependencies between processes and information management. For the evaluation, an infrastructure project as case study is chosen. This kind of project covers a huge scope of different building construction technics, which makes it suitable for evaluation. Furthermore, the design, cost estimation and scheduling of the project are done by BIM-based software. This provides a digital data basis, which will be visualized in a graph and used to add process data. The exploration focussed on user-friendliness by visualization, querying and the possibility of flexible data organisation.</p>
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Naidhig, Debora, Rosana Corazza, and Maria Souza. "The brazilian iNDC under the scope of the "Consulta Clima": an investigation into the preparation process of the brazilian targets presented at COP 21." In Congresso de Iniciação Científica UNICAMP. Universidade Estadual de Campinas, 2019. http://dx.doi.org/10.20396/revpibic2720191631.

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Zhou, Ding, Jiabei Jiang, and Yuqing Zou. "Systemic Design Method for Co-creation of 3D Printing Service." In Systems & Design: Beyond Processes and Thinking. Valencia: Universitat Politècnica València, 2016. http://dx.doi.org/10.4995/ifdp.2016.3144.

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Abstract:
Background- As one of the objectives of Design for Additive Manufacture, the capability of customized geometry promotes 3D printing to increasingly realize product customization in the service market. Defined as a business strategy focusing on customer experience and interaction, co-creation is expected to obtain fast-growing market volume. Recently, some co-creation of 3D printing service (3DPS) have been released to realize value creation. Despite its rapid growth, there is little research on this field, especially its design method. Aim- This research aims to define a systemic design method for developing the co-creation of 3DPS. Method- First, this research distinguished ambiguous-type and definite-type of 3DPS co-creation. The latter was taken as the current research object, because it presents the services scope more clearly. Furthermore, in order to solve the research question, that is, how to organize the service innovation for 3DPS co-creation, evidence needed to be collected by observing the mentioned cases. Therefore, holistic multiple-case study of 3DPS co-creation samples was designed and conducted, as it was herein employed as the research method. This research is divided into three sections. The first section presents the preparation for data collection, involving case selection and the formulation of evidence collection. The second section analyzes the collected evidences. Based on the evidence analysis, the third section concludes the knowledge of 3DPS co-creation. In order to collect adequate evidences, a pair of models was employed to build a framework. The first one is the Den Hertog's service innovation model, which presents four dimensions including new service concept, new client interface, new service delivery system, and technological options. Another model refers to the building blocks of interactions for value co-creation: dialogue, access, risk-benefits, and transparency, presenting the components in basis construction, which are necessary for the interaction between consumer and service provider. Finding- The findings conclude a systemic design method for 3DPS co-creation, which is divided into the following steps: embedding 3DPS co-creation in current product customization, developing a WebGL-based interface for service processes, preparing 3D printing technology for customized results, evaluating and optimizing the co-creation structure according to the standard including clear dialogues, complete customization access, reasonable understanding of risk-benefits, and ideal transparency.Conclusion- This research proposes a systemic design method for co-creation of 3DPS, which promises benefits to enterprises engaged in the 3D printing service, and will contribute to promoting co-creation in the context of service design and other related fields.DOI: http://dx.doi.org/10.4995/IFDP.2016.3144
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Rickelt, S., H. Kruggel-Emden, S. Wirtz, and V. Scherer. "Simulation of Heat Transfer in Moving Granular Material by the Discrete Element Method With Special Emphasis on Inner Particle Heat Transfer." In ASME 2009 Heat Transfer Summer Conference collocated with the InterPACK09 and 3rd Energy Sustainability Conferences. ASMEDC, 2009. http://dx.doi.org/10.1115/ht2009-88605.

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Abstract:
Physical processes involving static or dynamic granular assemblies are best modeled on the particle scale by Discrete Element Methods (DEM) rather than continuum approaches. Due to the high computational effort of DEM simulations, present studies assume the inner particle temperature to be spatially uniform and neglect the inner particle heat transfer. For this reason the Radial Temperature Model was introduced [1, 2] It assumes radial temperature distributions within the particles and is based on an analytical solution of the heat conduction equation in a spherical particle. The scope of this paper is to present the further development of the Radial Temperature Model that allows to simulate granular systems of particles of different sizes and materials, enabling the use of DEM in various applications. The contact heat transfer is modeled making additional material-specific data unnecessary. It is shown that a very good accuracy for the contact heat transfer between different spherical particles is achieved for binary contacts. DEM simulations were performed using the Radial Temperature Model and uniform particle temperatures, respectively. The results demonstrate that the Radial Temperature Model that has been developed and incorporated in the Discrete Element Method allows for an improved calculation of the transient thermal behavior of granular assemblies even for large numbers of particles.
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Muñoz Garcia, J. E., C. Pétesch, T. Lebarbé, P. Lamagnère, and Y. Lejeail. "Development of a Standard for Fusion Needs: Example of Introduction of Eurofer in RCC-MRx." In 2018 26th International Conference on Nuclear Engineering. American Society of Mechanical Engineers, 2018. http://dx.doi.org/10.1115/icone26-82337.

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Abstract:
The 2018 edition of the RCC-MRx Code [1] will be issued by the end of the 2018, in French and English versions by AFCEN (Association Française pour les règles de Conception et de Construction des Matériels des Chaudières Electro-nucléaires). This Code set up design and construction rules of research reactor components (coming from the RCC-MX 2008 code developed within the context of the Jules Horowitz Reactor project), and to components operating at high temperature and to the Vacuum Vessel of ITER (coming from the RCC-MR 2007). The extension of the scope of the code to innovative systems such as fusion reactors leads to revisit the background of the code to define the requirements to introduce a new process or a new material. The developed methodology has been applied to the introduction of the Fe–9%Cr–1%W–TaV steel (Eurofer), today in the Probationary Phase Rules of RCC-MRx. It was the first time to introduce a “new” material into the code, new in the sense of non-existing in any current standardization. This process, still in progress, highlights the need to have a minimum of information on the expectation of the code regarding the material data. This paper describes the different steps of the introduction of the Eurofer in the RCC-MRx code as well as the tools developed to facilitate the process.
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Reports on the topic "Scopo del processo"

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Fieldsend, Astrid. Evidence and Lessons Learned Regarding the Effect of Equitable Quality Education on ‘Open Society’. Institute of Development Studies (IDS), May 2021. http://dx.doi.org/10.19088/k4d.2021.094.

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Abstract:
The purpose of this review is to assist FCDO in understanding the evidence of impact and any valuable lessons regarding the effect equitable quality education can have on ‘open society’. The search revealed that there is a considerable volume of evidence which focuses on education’s ability to reduce poverty, increase economic growth, boost employability and achieve better health outcomes. There is less which focuses on the aspects of ‘open society’ as defined in this paper. The scope of this review was narrowed to focus upon areas of the ‘open society’ definition where the most evidence does exist, given the timeframe for the review. The scope was narrowed to focus on: democracy, civic engagement, and social cohesion. The review of the literature found strong evidence that equitable quality education can have a range of positive impacts on democracy (specifically, its institutions and processes), civic engagement and social cohesion. There is a considerable body of evidence which indicates that there is a correlation between equitable quality education and benefits to societies (more peaceful, higher levels of trust, greater participation in politics, etc). However, there was no clear evidence that investment in equitable quality education directly leads to positive societal outcomes. This is because there are so many other factors to account for in attempting to prove causation. The lack of rigorous studies which attempt to attribute causation demonstrates a clear evidence gap. It is important to note that education systems themselves are politicised and cannot be divorced from the political process. The extent to which education can impact positively on open society depends a great deal on the value education has within the political system in which it is operating.
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Bolton, Laura. Transition to Federal Health and Education Governance. Institute of Development Studies (IDS), June 2021. http://dx.doi.org/10.19088/k4d.2021.096.

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Abstract:
This report looks at transition from central to federal responsibilities for health and education in Nepal and Indonesia. Federalism is a complex process and it was outside of the scope of this review to investigate the extent to which it has been developed in these countries and the nature of its functioning. Challenges identified in the literature on transition to federalism and decentralisation include ensuring equitable distribution of finances and resources across states, slow transfer of power and lack of coordination between government levels, lack of capacity at local levels and incoherence in capacity building, ensuring continuity of medical supplies and continuity of health services during transition, and training local level health personnel in procurement. This report also notes some recommendation from experience on transition to decentralisation, including the need to put a clear legislative framework, to make a slowly phased transition is needed to allow for changes and adjustments, to consider conditional grants to ensure that health is not de-prioritised in a federal system.
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