Academic literature on the topic 'Scomposizione per fonti di reddito'

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Journal articles on the topic "Scomposizione per fonti di reddito"

1

Giuliano, Giovannina, Giovanni Gallo, Aldo Rosano, and Pasquale di Padova. "L’accesso al Reddito di cittadinanza dei cittadini stranieri: criticità e proposte di riforma." Sinappsi 12, no. 2 (2022): 54–67. http://dx.doi.org/10.53223/sinappsi_2022-02-4.

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Abstract:
Il lavoro, fondato sull’analisi di dati derivanti da un modello di microsimulazione che utilizza congiuntamente fonti amministrative e indagini socio-economiche, discute i problemi dell’accesso per gli stranieri al Reddito di cittadinanza dovuti in particolare al requisito di durata della permanenza e alla scala di equivalenza adottata. Per limitare la penalizzazione della popolazione straniera, che già sconta una maggiore diffusione e intensità della povertà, si illustrano gli effetti di una possibile riforma di questi due aspetti della misura sui beneficiari e sulla spesa pubblica.
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2

Rizzo, Alfredo. "La sentenza della Consulta sul Reddito di cittadinanza." Sinappsi 12, no. 2 (2022): 84–93. http://dx.doi.org/10.53223/sinappsi_2022-02-6.

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Abstract:
In una sentenza degli inizi del 2022, la Corte costituzionale italiana, chiamata dal Tribunale di Bergamo a valutare se il Reddito di cittadinanza si applichi a cittadini non-UE “residenti di lunga durata” nell’Unione, ha respinto la possibilità che questo strumento persegua obiettivi di politica sociale in senso più ampio. Inoltre, sia il giudice ordinario che la Consulta non hanno sottoposto le questioni interpretative alla Corte di Giustizia dell’Unione europea, ponendo così diversi dubbi alla luce delle numerose fonti del diritto dell’Unione pertinenti per la soluzione delle medesime questioni controverse.
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3

Mauro, Mussini, Crosato Lisa, Mariani Paolo, and Zavanella Biancamaria. "L'abbinamento dei dati da fonti diverse: una proposta per integrare dati amministrativi e campionari a livello locale." RIVISTA DI ECONOMIA E STATISTICA DEL TERRITORIO, no. 3 (December 2011): 87–114. http://dx.doi.org/10.3280/rest2011-003004.

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Abstract:
L'articolo affronta il tema dell'abbinamento di dati provenienti da fonti di diversa natura, amministrativa e campionaria, disponibili a livello locale. Si indagano gli aspetti metodologici dell'abbinamento dei dati provenienti dall'indagine sui consumi delle famiglie milanesi, condotta da Camera di commercio di Milano e Comune di Milano, con i dati dell'archivio del data warehouse AMeRIcA, che integra l'archivio tributario dell'Agenzia delle entrate e l'archivio dell'Anagrafe del comune di Milano. L'obiettivo conoscitivo dell'abbinamento č l'arricchimento delle informazioni separatamente contenute nei due archivi, creando un archivio integrato che abbini le informazioni sul reddito e i consumi. Per eseguire l'abbinamento si utilizza una tecnica di abbinamento quasi-esatto. Essa prevede l'impiego di vari criteri decisionali per stabilire se una coppia di record sia da abbinare. Questa strategia di abbinamento consente di evidenziare la capacitŕ identificativa delle variabili di abbinamento disponibili. I risultati della procedura confermano la fattibilitŕ dell'integrazione tra gli archivi delle due fonti considerate. L'archivio integrato risultante offre l'opportunitŕ di effettuare analisi statistiche dettagliate sulle famiglie, descrivendo ciascuna di esse in base a informazioni demografiche, reddituali e relative alle scelte di spesa. Inoltre, dal punto di vista metodologico, i risultati dell'esercizio di abbinamento assumono particolare rilievo in considerazione del fatto che l'esperienza condotta con riferimento all'area del comune di Milano potrebbe essere ripetuta in maniera analoga anche per altre realtŕ locali (comuni, province o cittŕ metropolitane), data la disponibilitŕ delle fonti utilizzate in questo studio.
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4

Brunori, Paolo, and Alessandro Bonazzi. "Distribuzione dei redditi a livello locale: un esercizio di simulazione." RIVISTA DI ECONOMIA E STATISTICA DEL TERRITORIO, no. 2 (June 2010): 38–53. http://dx.doi.org/10.3280/rest2010-002002.

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Abstract:
Negli ultimi anni il processo di riforme fiscali che ha coinvolto il nostro Paese ha stimolato l'interesse di accademici e amministratori riguardo alla distribuzione locale dei redditi. La mancanza di dati ha tradizionalmente limitato le possibilitŕ di indagare riguardo alla distribuzione dei redditi in contesti sub-nazionali. Le Regioni e gli enti locali solo in alcuni casi hanno risolto il problema finanziando indagini circoscritte al loro territorio, nella maggioranza dei casi il problema si č risolto cercando di approssimare la distribuzione delle variabili a livello locale utilizzando sotto campioni di indagini nazionali. Questa soluzione purtroppo raramente porta a stime sufficientemente affidabili. Una parte della letteratura propone di risolvere questo tipo di problemi sfruttando la variabilitŕ di grandezze fortemente correlate al reddito e misurabili con precisione sul territorio. Il metodo che proponiamo segue un approccio leggermente differente: otteniamo una distribuzione locale dei redditi equivalenti attraverso il matching di dataset provenienti da fonti differenti. Il nostro punto di partenza sono i dati delle dichiarazioni dei redditi pubblicati, disaggregati per comune, dall'Agenzia delle Entrate. Questi redditi sono associati a un vettore di caratteristiche socioeconomiche tramite l'iterazione di un algoritmo di Monte Carlo. L'algoritmo definisce le probabilitŕ di associazione fra un reddito e un nucleo familiare con determinate caratteristiche, sulla base della distribuzione empirica di redditi lordi e caratteristiche socioeconomiche registrate nei sottocampioni regionali dell'Indagine sui bilanci delle famiglie italiane della Banca d'Italia. La distribuzione dei redditi equivalenti č ottenuta associando a ciascun risultato di iterazione un peso tanto maggiore quanto piů la struttura demografica che descrive corrisponde a quella realmente registrata dall'Istat per il territorio considerato. Per mostrare limiti e potenzialitŕ del metodo riportiamo un'applicazione per due province italiane: Bari e Foggia.
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5

Costa, Giuseppe, and Teresa Spadea. "I dati per la misura delle disuguaglianze di salute: adeguatezza, accessibilitÀ, integrazione." SALUTE E SOCIETÀ, no. 1 (March 2009): 43–57. http://dx.doi.org/10.3280/ses2009-001005.

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Abstract:
- Scientific literature provides substantial evidence on how socioeconomic circumstances influence health, showing that this association holds with any indicator of socioeconomic position, independently of the theoretical approach on which is based. The open question on the indicators used to represent socioeconomic position is: are they equal proxy of a third variable, social classification or stratification, or do they capture specific dimensions of this stratification, the impact of which would be measurable independently of the others? This paper gives a tentative answer, from the epidemiological point of view, examining the indicators of socioeconomic position most used in health research (education, employment status, occupational class, income and goods), particularly focusing on their meaning, i.e. what they intend to measure, together with how data are elicited and the validity and limitations of the indicators. Keywords: indicators, education, social class, income, sources, epidemiology, social determinants of health. Parole chiave: indicatori, istruzione, classe sociale, reddito, fonti, epidemiologia, determinanti sociali di salute.
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6

Villalón, Jesús Cruz. "Covid-19 e diritto del lavoro spagnolo." GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no. 168 (January 2021): 729–48. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2020-168004.

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Abstract:
La proclamazione dello stato di emergenza da parte del Governo spagnolo nel marzo 2020 ha provocato un impatto molto significativo in ambito giuslavoristico, essendo state adottate mi-sure legislative volte a dare priorità al telelavoro, a soluzioni di sospensione del rapporto di lavoro che evitino i licenziamenti, nonché ad importanti misure di protezione sociale per far fronte alle perdite di reddito per coloro che hanno smesso di lavorare. Il presente studio, la-sciando da parte il contenuto materiale delle misure adottate, intende analizzare il processo di elaborazione di queste norme emergenziali, l'intervento dei diversi poteri pubblici sia nel pro-cesso di approvazione che in quello di applicazione, nonché il ruolo inizialmente marginale della concertazione sociale, della contrattazione collettiva e della partecipazione dei lavoratori all'impresa, quest'ultimo almeno nella prima fase di sviluppo dello stato di emergenza. Da questo punto di vista, si analizzano le regole relative alle fonti del diritto, all'amministrazione del lavoro nonché il ruolo svolto dagli attori protagonisti abituali nello sviluppo del sistema spagnolo di relazioni industriali.
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7

Iafolla, Valentina, Massimiliano Mazzanti, and Francesco Nicolli. "Rifiuti generati, rifiuti in discarica ed efficacia delle politiche ambientali in Europa." ECONOMICS AND POLICY OF ENERGY AND THE ENVIRONMENT, no. 2 (April 2011): 103–35. http://dx.doi.org/10.3280/efe2010-002005.

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Abstract:
Si presentano varie analisi empiriche sul disaccoppiamento tra dinamiche di generazione e conferimento in discarica dei rifiuti e crescita economica, integrate da disamine sulla efficacia delle politiche ambientali europee, utilizzando un dataset originale che integra fonti EUROSTAT con indicatori di policy nel periodo 1995-2007 per l'Europa a 15. Si riscontra un delinking assoluto, con vari effetti che mostrano l'efficacia delle politiche introdotte in Europa da metà anni novanta, per il conferimento in discarica, ma non per la generazione dei rifiuti, associata ad una elasticità rispetto al reddito in calo, ma ancora positiva. Le politiche come da attese non hanno avuto effetti sull'obiettivo di riduzione della generazione dei rifiuti, che ancora cresce e crescerà nei prossimi anni. La densità di popolazione č un fattore strutturale che appare ridurre sia generazione sia conferimento in discarica. Tuttavia, come da attese, l'eterogeneità tra paesi gioca un ruolo importante. Modelli panel SURE evidenziano come le regolarità statistiche medie europee nascondano spesso specificità che consentono di raggruppare i paesi in base alle diverse performance sulla relazione rifiuti-crescita economica, mettendo anche in luce il rischio di recoupling. Le analisi empiriche panel con fini di analisi ex post delle politiche mostrano di poter avere una forte rilevanza nel supporto alla implementazione e modulazione nazionale delle future politiche sui rifiuti in Europa.
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8

Alivernini. "Una valutazione delle spese turistiche fra il centro nord e il mezzogiorno (1998-2008)." RIVISTA DI ECONOMIA E STATISTICA DEL TERRITORIO, no. 1 (May 2012): 121–49. http://dx.doi.org/10.3280/rest2012-001005.

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Abstract:
Questo lavoro ha come obiettivo la stima della spesa dei turisti italiani effettuata al Centro-Nord e nel Mezzogiorno e il saldo della bilancia turistica delle due aree, entrambi non disponibili presso altre fonti. Il metodo si basa sull'ipotesi che la spesa di un turista italiano sia simile a quella di un turista straniero proveniente da un Paese dell'Unione Europea con analogo reddito pro-capite, a paritŕ di struttura ricettiva e area di soggiorno. In base alle nostre stime, la spesa dei turisti italiani in Italia ammontava nel 2008 a circa 47,4 miliardi di euro, con una spesa media giornaliera di circa 82 euro. La spesa nel Mezzogiorno dei turisti dal Centro- Nord č strutturalmente superiore a quella nel verso opposto e cresce a un ritmo piů sostenuto. In termini di PIL, il saldo della bilancia dei pagamenti turistica č in surplus per le due aree; il Mezzogiorno presenta un avanzo dovuto al turismo domestico, il Centro-Nord al turismo internazionale. Nel 2008, la spesa domestica dei turisti residenti nell'altra macro-area ha rappresentato il 2,4% del PIL nel Mezzogiorno e lo 0,5% del PIL nel Centro-Nord; considerando sia il turismo domestico sia quello straniero, la spesa turistica complessiva ammonta a circa il 5% del PIL nelle due aree.
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9

Genovino, Cinzia, and Rosa Maria Caprino. "Il ruolo della banca nel processo di innovazione del modello di business." ESPERIENZE D'IMPRESA, no. 2 (January 2021): 69–105. http://dx.doi.org/10.3280/ei2018-002005.

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Abstract:
Il contributo rappresenta un approfondimento del Rapporto MACREF Strategie di integrazione tra produzioni agroalimentari e turismo ed in particolar modo il ruolo della banca nei processi d'innovazione dei modelli di business per le PMI. Si è cercato di offrire un'analisi critica della letteratura sul tema della scelta relativa alla struttura finanziaria efficiente delle imprese, con particolare riguardo alla realtà delle piccole e medie imprese italiane, ed in particolar modo del settore agroalimentare, attraverso una visione della letteratura empirica sull'argomento. Le PMI si caratterizzano tradizionalmente per l'uso quasi esclusivo di capitale di debito nella copertura del fabbisogno finanziario e presentano di conseguenza una struttura finanziaria quanto mai semplificata, nella maggior parte dei casi composta dal debito bancario da una parte e dal capitale dei soci fondatori dall'altra. In questo momento di crisi e di particolare frammentazione del tessuto societario italiano, in particolar modo quello del comparto agroalimentare, un ruolo determinante è stato rivestito dagli istituti bancari anche come gestori di garanzie e contributi pubblici. La scarsa patrimonializzazione delle nostre aziende, spesso a carattere e proprietà familiare, è stata negli anni supplita con un forte ricorso al credito bancario, dal quale le imprese sono diventate dipendenti a scapito di un corretto equilibrio finanziario. L'intero sistema si trova difronte ad una rieducazione finanziaria, dunque sia le imprese che le banche, quest'ultime spinte dall'innovazione tecnologica e dalla ricerca di redditività, si accingono al superamento della loro tradizionale veste istituzionale legata alla erogazione di credito. Gli istituti di credito possono e stanno quindi trasformando in opportunità tale situazione rivedendo i propri modelli distributivi e di business per diversificare le proprie fonti di reddito concentrandosi sull'offerta di nuovi servizi ad alto valore aggiunto alle imprese, sostenendo lo sviluppo e la crescita economica del nostro paese. Oggi il ruolo trainante della ripresa è infatti rappresentato da quelle imprese che sono innovative, che sanno coniugare la produttività e la tecnologia, che si aggregano tra loro o che si internazionalizzano: è proprio a queste impr- se che il sistema bancario deve guardare offrendo loro un supporto non solo in termini finanziari ma in termini di esperienza, conoscenze, competenza e consulenza.
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10

"Diritto italiano: Soggiorno." DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no. 2 (July 2010): 229–38. http://dx.doi.org/10.3280/diri2010-002017.

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Abstract:
1. Consiglio di Stato 17.2.2009 n. 896 - carta di soggiorno e permesso di soggiorno - diversità dei due istituti - diniego di rilascio per entrambi a seguito di condanna per reati relativi alla tutela del diritto d'autore - illegittimità per errata equiparazione dei due status - esclusione di automatismo per soggiornanti di lungo periodo anche prima dell'attuazione della Direttiva 2003/109/CE - rilevanza del tempo di soggiorno2. Tribunale amministrativo regionale Veneto 3.7.2009 n. 2104 - diniego rinnovo permesso di soggiorno per attesa occupazione - insufficienza reddito e fonti sostentamento - omessa considerazione delle fonti di reddito del coniuge - omessa valutazione dell'effettività del vincolo familiare3. Tribunale amministrativo regionale Emilia Romagna 29.5.2009 n. 859 - richiesta di nulla osta lavorativo per l'ingresso di straniero (decreto flussi) - diniego motivato da presunta insufficienza reddituale - mancata valutazione del maggior reddito conseguito successivamente alla richiesta - illegittimità del diniego; capacità reddituale del datore di lavoro commisurata al doppio dell'importo della retribuzione spettante al futuro lavoratore4. Tribunale amministrativo regionale Piemonte 8.2.2010 n. 981 - permesso CE per soggiornanti di lungo periodo - revoca per intervenuta condanna ostativa (reato in materia di stupefacenti) - omessa valutazione dei criteri (durata del soggiorno, inserimento lavorativo e sociale) indicati dall'art. 9 TU n. 286/98 riformato dal d.lgs. 3/2007 per valutare la concreta pericolosità sociale - illegittimità5. Tribunale amministrativo regionale Umbria 28.5.2009 n. 263 - permesso CE per soggiornanti di lungo periodo - richiesta per il coniuge soggiornante in Italia da meno di 5 anni - diniego per difetto del requisito quinquennale - illegittimità; verifica del requisito della permanenza quinquennale esclusivamente per il titolare del diritto; familiare di straniero titolare di permesso CE per soggiornanti di lungo periodo - diversità di condizione giuridica in caso di separazione o divorzio o perdita del diritto da parte del titolare
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Dissertations / Theses on the topic "Scomposizione per fonti di reddito"

1

SANTORO, FRANCESCO. "Curva di ineguaglianza I(p) e scomposizione per fonti di reddito dell'indice I di Zenga: applicazioni sulla serie storica dei redditi familiari italiani." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2013. http://hdl.handle.net/10281/40014.

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Abstract:
Il tema centrale è lo studio dell'evoluzione temporale dell'ineguaglianza in riferimento alle indagini campionarie sui bilanci familiari italiani condotte a cadenza biennale dalla Banca d'Italia nel periodo 1977 - 2010. Tale studio viene affrontato sotto due punti di vista: il confronto temporale di misure sintetiche di ineguaglianza (indici I di Zenga (2007), G di Gini (1914)), in riferimento ai redditi familiari disponibili netti, pesati ed equivalenti e lo studio dell'evoluzione temporale delle fonti che compongono i redditi stessi. Questa seconda analisi è resa possibile grazie alla disponibilità dei dati in forma disaggregata: per ciascun reddito familiare infatti, sono disponibili le fonti che vanno a formare i redditi familiari stessi.
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