Journal articles on the topic 'Scolastico'

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Brivio, Francesca, and Andrea Greco. "Il contributo consulenziale della psicologia della salute alla ricerca-intervento sulla dispersione scolastica." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 1 (February 2023): 41–46. http://dx.doi.org/10.3280/pds2023-001007.

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Abstract:
La dispersione scolastica rappresenta nel panorama nazionale e internazionale un fenomeno complesso che richiede una lettura ecosi-stemica, storica ed evolutiva, sia della sua fenomenologia, sia delle strategie di intervento, troppo spesso orientate all'individuo e all'ottica preventiva. La dispersione non riguarda solo singolo, o solo il sistema scolastico, ma l'intreccio delle relazioni fra individuo, fami-glia, sistema educativo scolastico ed extrascolastico, politiche scolastiche e territoriali. Partendo dalla sfida attuale della missione 4 del PNRR, il presente contributo intende riflettere sul ruolo consulenziale che la psicologia della salute può avere nella ricerca-intervento sulla dispersione scolastica. Attraverso la presentazione sintetica di un caso studio verrà inoltre posta l'attenzione sul ruolo strategico del sostegno ai Dirigenti Scolastici, come figure chiave per la costruzione e mantenimento di reti di promozione della salute. La scuola, entro l'esercizio della propria autonomia è chiamata alla costruzione di patti educativi territoriali orientati alla promozione delle life skills, cognitive e non cognitive.
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Arace, Angelica. "Stereotipi e disuguaglianze di genere nell'istruzione scolastica." MINORIGIUSTIZIA, no. 3 (January 2021): 23–32. http://dx.doi.org/10.3280/mg2020-003003.

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Abstract:
Gli stereotipi di genere condizionano, sin dalla scolarizzazione di base, atteggiamenti, preferenze e impegno nei confronti delle diverse materie scolastiche: quelle scientifiche e tecnologiche vengono etichettate come più confacenti ai maschi, mentre le materie umanistiche sono considerate più "da femmine". Numerosi studi dimostrano che tali stereotipi influenzano le scelte formative e gli esiti scolastici dei ragazzi e delle ragazze e sono responsabili di meccanismi di segregazione formativa e professionale che distinguono nettamente tra percorsi di studio e mestieri adatti agli uomini e alle donne. La letteratura evidenzia inoltre come sia di primaria importanza attuare programmi sociali ed educativi di contrasto alle disuguaglianze di genere nelle opportunità formative e di successo scolastico, sia per i maschi sia per le femmine, come dimostrato dai dati sull'abbandono scolastico e sui giovani Neet.
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Mignani, Stefania, Marilena Pillati, and Irene Martelli. "Un indicatore statistico del background familiare nello studio del successo scolastico degli studenti della provincia di Bologna." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 120 (February 2011): 194–214. http://dx.doi.org/10.3280/sl2010-120010.

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Abstract:
La formazione di base, l'accesso al sapere e il successo formativo sono questioni di grande interesse in tema di politica del lavoro. Č noto come giŕ a partire dai primi anni di scuola lo status socio-economico e culturale delle famiglie eserciti un ruolo fondamentale come variabile esplicativa dei risultati conseguiti dagli studenti. Disporre di informazioni accurate non solo sugli esiti formativi, ma anche sulle caratteristiche dei contesti familiari, diventa quindi di particolare rilevanza nella definizione delle politiche scolastiche territoriali. In questo lavoro viene presentata una proposta metodologica per la costruzione di indicatore statistico dello status socio-culturale delle famiglie con riferimento ai dati di un'indagine dell'della Provincia di Bologna sugli esiti scolastici di un campione di studenti della scuola secondaria di II grado. Dalle analisi condotte emerge l'esistenza di un legame tra retroterra familiare e risultato scolastico. Nemmeno in una realtŕ ad alta scolaritŕ, quale quella bolognese la scuola sembra essere in grado di neutralizzare l'effetto di ambienti familiari sfavorevoli sul rendimento scolastico dei ragazzi.
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Procentese, Fortuna, Alessia Fantini, Martina Giordano, and Cristina Malvone. "Comunità scolastica: intervento con insegnanti in tempo di COVID-19." PSICOLOGIA DI COMUNITA', no. 1 (June 2021): 96–110. http://dx.doi.org/10.3280/psc2021-001007.

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Abstract:
Il presente lavoro riporta riflessioni metodologiche dell'intervento nella comunità scolasti-ca in situazioni di emergenza. Lo spazio online di confronto in gruppo ha favorito da un lato ascolto e condivisione e dall'altro il riconoscimento di risorse dei docenti e il potenziamento di strategie e competenze efficaci per il rientro scolastico post-lockdown. Al percorso hanno par-tecipato 41 insegnanti di un istituto comprensivo della provincia di Napoli. L'intervento in pic-coli gruppi ha permesso di elaborare i vissuti, disagi organizzativi e le nuove competenze da riconoscere nella comunità scolastica di appartenenza.
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Falzarano, Angelo, and Raffaele Sibilio. "Ambiente, lavoro e donne per una sostenibilità al femminile nelle istituzioni scolastiche." WELFARE E ERGONOMIA, no. 1 (August 2022): 63–73. http://dx.doi.org/10.3280/we2022-001006.

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Abstract:
Questo contributo presenta i risultati di uno studio qualitativo mediante intervi-ste a dirigenti scolastici di diverse regioni italiane sul lavoro e donne per una sostenibilità al femminile nelle Istituzioni scolastiche. In particolare, lo studio si è proposto di esplorare l'ordine delle disuguaglianze di genere e le sue conse-guenze nell'attuale configurazione dell'ambiente scolastico. La ricerca ha rileva-to che gli impegni professionali e familiari trovano non pochi vincoli nel momen-to in cui le docenti decidono di costruire un percorso familiare. La difficoltà di conciliazione produce effetti negativi sulle condizioni di lavoro e sulla carriera professionale delle donne, generando una metamorfosi nel loro rapporto con la scuola.
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Dozio, Edo. "Evoluzione della politica scolastica sull’insuccesso e il disadattamento: il caso del Canton Ticino." Swiss Journal of Educational Research 23, no. 2 (September 1, 2001): 243–64. http://dx.doi.org/10.24452/sjer.23.2.4605.

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Abstract:
L’articolo descrive l’evoluzione della politica scolastica sull’insuccesso e il disadattamento scolastico nel Canton Ticino durante gli ultimi 50 anni. In questo lasso di tempo vi è stata una importante evoluzione demografica e una profonda trasformazione economica. Il sistema scolastico adottato è stato di tipo integrativo e ciò ha profondamente influenzato soprattutto l’organizzazione della scuola secondaria inferiore. Dapprima la democratizzazione degli studi ha modificato il rapporto della società ticinese con la scuola; in seguito la revisione dell’insegnamento speciale e la creazione del Servizio di sostegno pedagogico hanno introdotto una nuova visione delle differenze nell’apprendimento e dell’insuccesso scolastico. Negli ultimi 30 anni, i Servizi creati si sono assestati e le concezioni e le pratiche attorno al disadattamento hanno subito ulteriori evoluzioni, ma all’orizzonte già si stanno profilando nuove esigenze di cambiamento.
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Fiorentino, Alice. "C’ERA UNA VOLTA L’ALUNNO STRANIERO: INDAGINE SULLE PRATICHE DI INSEGNAMENTO DELL’ITALIANO LINGUA SECONDA NELLE SCUOLE DEL VENETO." Italiano LinguaDue 13, no. 2 (January 26, 2022): 133–51. http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/17133.

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Abstract:
Nonostante il sistema scolastico italiano sia ancora legato alla concezione originaria dell’alunno così detto straniero, la recente stabilizzazione del fenomeno migratorio sta lentamente modificando il profilo di questo apprendente. In Italia, i corsi di italiano come lingua seconda all’interno della scuola sono stati promossi sin dagli inizi degli anni ’90, e tuttavia i risultati scolastici di questo gruppo di studenti risultano ancora di molto inferiori a quelli dei compagni madrelingua. In questo articolo si riportano i risultati dell’indagine IMPACT Veneto, realizzata tra il 2019 e il 2020 presso l’Università di Verona e finalizzata ad esplorare le pratiche di inclusione scolastica dell’alunno dal background migratorio attualmente in uso nelle scuole del Veneto, così come descritte da un campione di 352 docenti e impiegati scolastici. L’obiettivo dell’indagine è stato quello di individuare l’approccio con cui viene realizzata l’inclusione scolastica in questa regione e di individuare nuove piste di ricerca che possano aiutare a promuovere il successo scolastico. Once upon a time there was the foreign student: a survey on teaching practices of Italian L2 in schools in the Veneto region Although the Italian school system is still tied to the original conception of the so-called foreign student, the recent stabilization of the migratory phenomenon is slowly modifying the profile of this learner. In Italy, Italian L2 courses in schools have been promoted since the beginning of the 90s, and yet the scholastic results of these students are still much lower than those of native speakers. In this paper we report the results of the IMPACT Veneto survey, carried out between 2019 and 2020 at the University of Verona and aimed at exploring the practices of school inclusion of students from migrant backgrounds currently adopted in schools in the Veneto region, as described by a sample of 352 teachers and school employees. The aim of the survey was to identify the approach for school inclusion implemented in this region and to identify new areas of research that can help promote school success.
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Barausse, Alberto, and Rossella Andreassi. "Le scritture professionali di Amelia Andreassi: gli ego-documenti di una insegnante italiana del Novecento." Cadernos de História da Educação 20 (September 20, 2021): e048. http://dx.doi.org/10.14393/che-v20-2021-48.

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Abstract:
Il contributo intende prendere in esame il valore euristico dell’archivio personale di Amelia Andreassi, maestra e poi direttrice di scuole materne private e pubbliche di Bari, importante città dell’Italia meridionale, nel corso del Novecento. La collezione, composta di libri, certificazioni, lettere e materiali didattici, fra cui i quaderni sui quali annotava personali riflessioni sulle pratiche didattiche e ludiche svolte in classe, costituiscono parte del fondo archivistico personale custodito presso il Centro di documentazione e ricerca sulla storia delle istituzioni scolastiche, del libro scolastico e della letteratura per l’infanzia (Ce.S.I.S.) dell’Università del Molise, tra le cui finalità sono previsti il recupero, la conservazione e la valorizzazione degli archivi personali degli insegnanti. Tali fondi permettono una analisi dettagliata della funzione degli scritti personali (egodocumenti) di tipo professionale. Insieme all’uso delle categorie interpretative offerte dalla storia delle culture scolastiche nella analisi si intendono raccogliere le suggestioni proposte dalla storia della memoria scolastica.
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Palmas, Chiara, Chiara Mauri, Nicoletta Scionti, and Gian Marco Marzocchi. "Il benessere degli studenti tra autostima e rendimento scolastico." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 1 (May 2022): 1–24. http://dx.doi.org/10.3280/rip2022oa13718.

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Abstract:
In questo studio sono state indagate le relazioni esistenti tra il benessere, l'autostima e il rendimento scolastico in un campione di 311 studenti tra gli 8 e i 13 anni, prendendo in considerazione il punto di vista dell'alunno, del genitore e dell'insegnante. Attraverso questa ricerca è stata confermata l'esistenza di un'influenza reciproca tra il rendimento del bambino e la sua autostima scolastica.Inoltre, è stata dimostrata l'esistenza di una relazione significativa dell'autostima scolastica dell'alunno con l'ansia percepita. il suo benessere e le competenze possedute. Queste ultime due variabili correlano significativamente anche con il rendimento scolastico, mentre l'ansia svolge il ruolo di mediatore. Alla luce di quanto emerso, questa ricerca potrebbe rivelarsi utile per lo sviluppo di programmi volti a favorire il benessere dell'alunno, la sua autostima e il suo rendimento scolastico con il coinvolgimento degli adulti di riferimento.
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Cristini, Francesca, Francesca Poser, Luca Scacchi, and Angela Perri. "Quando la Peer education esce dalla scuola." S & P SALUTE E PREVENZIONE, no. 55 (December 2010): 31–52. http://dx.doi.org/10.3280/sap2010-055002.

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Abstract:
La peer education č stata ampiamente utilizzata come strumento per la promozione del benessere e per la prevenzione dei comportamenti a rischio, tra cui in particolare il consumo di sostanze psicoattive ed i comportamenti sessuali a rischio. Il contesto elettivo di applicazione della peer education č tradizionalmente stato quello scolastico, tuttavia recentemente si č assistito ad una sua diffusione sempre maggiore anche nei contesti extra-scolastici. La ricerca inerente i progetti di peer education in contesti extra-scolastici č tuttavia ridotta rispetto allo studio dell'applicazione della peer education a scuola. Il presente lavoro ha lo scopo di illustrare alcune caratteristiche dell'applicazione della peer education in contesti scolastici ed extrascolastici. Le caratteristiche dei progetti realizzati al di fuori della scuola sono state estrapolate da un'analisi svolta su alcuni progetti di peer education, realizzati a livello nazionale e internazionale. Vengono evidenziate le peculiaritŕ e le differenze nell'applicazione della peer education nel tradizionale contesto scolastico ed in quello extra-scolastico, facendo riferimento in particolare ai progetti di prevenzione dei comportamenti a rischio. Sono quindi delineati vantaggi e limiti dell'applicazione della peer education nei due diversi contesti. Infine vengono sottolineate alcune criticitŕ nell'utilizzo della peer education al di fuori della scuola, quali in particolare la mancanza di specifiche linee-guida che permetterebbero una maggior comunicazione e coordinazione tra i progetti, il mancato riferimento a specifici modelli teorici, la carenza di rigorosi ed appropriati sistemi di valutazione dei progetti.
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Laghi, Fiorenzo, Antonia Lonigro, Roberto Baiocco, and Maria D'Alessio. "Prospettiva temporale e strategie di apprendimento in adolescenza." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 2 (April 2010): 95–116. http://dx.doi.org/10.3280/rip2009-002005.

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Abstract:
La ricerca ha indagato come specifiche dimensioni della prospettiva temporale, valutate attraverso il Zimbardo Time Perspective Inventory, sono in relazione alle strategie d'apprendimento e sono in grado di predire il successo scolastico. Per valutare le strategie d'apprendimento č stata somministrato il Questionario sulle Strategie d'Apprendimento mentre il successo scolastico č stato valutato utilizzando la media dei voti scolastici in differenti materie. Lo studio č stato effettuato su un gruppo di 378 studenti italiani che frequentano l'ultimo anno delle scuole Secondarie. La ricerca ha dimostrato che gli adolescenti orientati maggiormente al presente e quelli che mostrano una maggiore propensione al passato negativo sono meno capaci di pianificare un percorso di obiettivi realistici. Essi utilizzano in misura minore strategie di auto-regolazione e riferiscono un maggiore livello di ansia. Quelli con un piů alto livello di orientamento al futuro e al passato positivo mostrano maggiori competenze nello stabilire e raggiungere gli obiettivi, sanno auto-regolare il loro comportamento e mostrano alti livelli di volizione e capacitŕ di pianificare strategie per far fronte ad obiettivi a lungo termine. Per i maschi il successo scolastico č meglio predetto dalla dimensione disorientamento mentre per le femmine č un basso livello di ansia. La dimensione orientamento al futuro e l'auto-regolazione dell'apprendimento sono gli unici predittori significativi del successo scolastico sia nel gruppo dei maschi che in quello delle femmine. Nelle conclusioni vengono discusse le implicazioni teoriche e pratiche del presente studio.
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Alesi, Marianna, and Annamaria Pepi. "L'assessment del profilo motivazionale scolastico." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 3 (February 2013): 341–59. http://dx.doi.org/10.3280/rip2011-003002.

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Abstract:
La motivazione all'apprendimento scolastico rappresenta un processo di rilevanza cruciale studiato dalla psicologia dello sviluppo e dell'educazione. Una questione ampiamente discussa nella letteratura attuale, riguardante aspetti sia teorici sia empirici, si occupa dei nuovi metodi per valutare le componenti motivazionali. In linea con un'ampia definizione del profilo motivazionale scolastico, articolato in variabili quali autostima, autoefficacia, concezioni personali dell'intelligenza, obiettivi di rendimento per decenni sono stati costruiti numerosi strumenti volti all'analisi di tali dimensioni. A tal proposito la letteratura internazionale evidenzia come la ricerca sulla motivazione abbia sviluppato prevalentemente strumenti self-report. In questo articolo discutiamo i vantaggi e i limiti degli strumenti self-report e di approcci di misurazione di diversa natura quali approcci fenomenologici, neuropsicologici/fisiologici, comportamentali. Va, tuttavia, enfatizzato, che un singolo approccio non puo esprimere la natura multidimensionale della motivazione scolastica di uno studente. Sono, invece, necessari approcci alternativi multimetodo, che integrino i metodi precedentemente menzionati, per ottimizzare l'analisi del profilo motivazionale e incrementare le conoscenze attuali. In sintesi, questi nuovi metodi sollevano questioni critiche relative agli aspetti epistemologici del framework teorico di riferimento.
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Grion, V., S. Roberts, and G. Casanova. "Valutare gli insegnanti italiani? Uno sguardo alle esperienze europee." RIV Rassegna Italiana di Valutazione, no. 49 (May 2012): 119–35. http://dx.doi.org/10.3280/riv2011-049008.

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Abstract:
La problematica della valutazione degli insegnanti italiani risulta oggi al centro di un emergente dibattito sia all'interno delle scuole, sia in ambito di politica scolastica. L'evoluzione del ruolo e dei compiti dell'insegnante nel contesto dei processi di autonomia delle scuole e i richiami, provenienti dall'Europa comunitaria, alla ricerca di una migliore qualitŕ dei sistemi scolastici nazionali rendono sempre piů urgente la necessitŕ di fornire alle scuole e ai decisori politici, strumenti per valutare la professionalitŕ del personale scolastico. L'Italia, in effetti, rappresenta in tal senso il fanalino di coda dei paesi europei, non disponendo di alcun sistema di valutazione degli insegnanti. In questo contesto, il contributo qui presentato, frutto di un lavoro di ricerca teorica comparativa, svolta su documenti di ricerca relativi alla valutazione degli insegnanti in ambito internazionale, intende mettere in luce vantaggi e limiti di diversi sistemi e strumenti di valutazione dei docenti, abbozzando una proposta per la messa in atto di un sistema valutativo nazionale. I risultati ottenuti sono discussi in relazione allo specifico punto di vista pedagogico assunto dalle ricercatrici.
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Perini, Edoardo. "La consulenza nel contesto scolastico: una proposta di intervento sistemico con l'uso del sociogramma." TERAPIA FAMILIARE, no. 126 (November 2021): 29–44. http://dx.doi.org/10.3280/tf2021-126003.

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Abstract:
L'autore propone un modello di intervento nell'ambito della psicologia scolastica, che si ispira all'approccio sistemico-relazionale. Attraverso l'esemplifi cazione di casi clinici, viene sottolineata l'importanza di lavorare a scuola in un'ottica preventiva. Tenendo conto delle gerarchie presenti nella scuola in cui si trova ad operare ed evitando di contrastarle, lo psicologo scolastico può utilizzare lo strumento della convocazione in un modo nuovo per la tradizione sistemico-relazionale, estendendo l'invito agli incontri a docenti e dirigente. L'autore sottolinea altresì l'importanza di utilizzare il sociogramma, un'ecomappa che integra i classici strumenti sistemici e permette di comprendere le interazioni orizzontali tra i compagni di classe, offrendo una visione "globale" sulle preferenze soggettive di ciascun alunno. Lo psicologo scolastico ha così la possibilità di individuare vincoli e risorse nel gruppo dei pari ed effettuare una diagnosi della situazione di un alunno raffrontando la storia vissuta a scuola con le narrazioni che gli vengono riferite nel corso della consultazione.
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Borlini, Barbara, and Francesco Memo. "L'insediamento degli immigrati nello spazio urbano. Un'analisi esplorativa sulla concentrazione degli alunni di origine straniera a Milano." SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, no. 90 (September 2010): 89–112. http://dx.doi.org/10.3280/sur2009-090006.

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Abstract:
Il saggio indaga le dinamiche di segregazione scolastica emergenti nel contesto urbano di Milano. A una bassa segregazione etnica a livello residenziale non corrisponde necessariamente un basso rischio di segregazione a livello scolastico, poiché le dinamiche di segregazione scolastica emergono dall'interazione di diversi processi: la crescita del numero di minori di origine straniera in etŕ scolare; l'esistenza di microconcentrazioni di immigrati in alcuni quartieri della cittŕ; le differenze nelle dinamiche demografiche tra popolazione italiana e straniera; il delinearsi di strategie attive delle famiglie italiane volte ad evitare scuole ritenute socialmente inadatte, alla ricerca di ambienti che offrono migliori opportunitŕ di riproduzione del capitale sociale famigliare.
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Olivari, Maria Giulia, Eleonora Mascheroni, Gaia Cuccì, and Emanuela Confalonieri. "Stili educativi genitoriali, benessere scolastico e rendimento scolastico in adolescenza." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 1 (March 2019): 9–26. http://dx.doi.org/10.3280/rip2019-001001.

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Capurso, Michele, and Valerio Santangelo. "Paure verso la scuola, coping e relazione di aiuto nei bambini italiani: una ricerca proiettiva." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 4 (March 2013): 435–71. http://dx.doi.org/10.3280/rip2011-004002.

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Abstract:
Partendo dalle ricerche che identificano una serie di paure infantili ritenute normali in eta evolutiva, il presente studio indaga in modo specifico le paure generate dal contesto scolastico, la relazione di aiuto e le strategie di coping in un campione di 1931 bambini di diverse regioni italiane. Le paure sono state indagate attraverso uno strumento proiettivo costruito ad hoc e le risposte sono poi state analizzate con una procedura induttiva. Il test del ?2 e stato utilizzato per evidenziare le frequenze di risposte significativamente diverse dal caso. Lo scopo e stato quello di determinare se le paure scolastiche ricalcassero, come ipotizzato, le paure normative piu generali, valutando allo stesso tempo in che modo il coping e la relazione di aiuto si configurano nel contesto scolastico italiano. I risultati mostrano che nella maggior parte dei casi le paure espresse riguardano eventi direttamente connessi al contesto scolastico, in particolare il timore di prendere un brutto voto o di subire aggressioni. I coetanei vengono indicati in misura maggiore dei genitori quali figura di supporto in grado di aiutare i soggetti a superare le paure. Le forme di coping piu indicate sono quelle attive o cognitive e la ricerca di supporto emotivo o di comunicazione. Emerge anche, con una incidenza significativa nei piu piccoli una strategia di coping precedentemente non documentata, il gioco. Questi risultati ci consentono di affermare che le paure scolastiche possono declinarsi in due sotto-categorie specifiche (brutto voto e aggressioni) che sono tendenzialmente in linea con quanto rilevato a proposito delle paure normative. Altre forme di paure normative, come le paure ancestrali, sono comunque presenti, soprattutto nelle indicazioni dei piu piccoli. Le strategie di coping indicate e la scelta dei coetanei quali attori principali nella relazione di aiuto consente di conclude- re che i bambini italiani appaiono dotati di strategie funzionali per affrontare le difficolta quotidiane a scuola.
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Rabaglietti, Emanuela, Maria Fernanda Vacirca, and Silvia Ciairano. "Il tempo virtuale nello sviluppo degli adolescenti: opportunitŕ o rifugio?" PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 1 (May 2011): 67–82. http://dx.doi.org/10.3280/pds2011-001006.

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Abstract:
I giovani trascorrono parte del loro tempo quotidiano esplorando lo spazio virtuale offerto dalle nuove tecnologie, soprattutto il computer, utilizzato per studio o per svago. Attraverso questo studio condotto su 189 adolescenti di ambo i sessi, con un'etŕ media di 16 anni e frequentanti la scuola media di secondo grado, ci proponiamo di: 1) descrivere il tempo giornaliero da essi dedicato all'uso del computer per studio e per svago, le relazioni tra questi due comportamenti e le differenze di genere, fascia d'etŕ e tipo di scuola; 2) indagare nei due generi le relazioni fra tempo dedicato all'uso del computer per studio e per svago e: a) senso di alienazione e percezione positiva di sé; b) soddisfazione per l'esperienza scolastica e autoefficacia scolastica; c) autoefficacia sociale e regolatoria; d) popolaritŕ nel contesto scolastico. I risultati (frequenze, correlazioni, medie, analisi della varianza fattoriale, analisi di regressione gerarchica) evidenziano che per gli adolescenti, soprattutto maschi e studenti di istituti tecnici e professionali, il computer per studio e per svago č un compagno con cui trascorrere parte del tempo quotidiano. Inoltre, le due attivitŕ al computer, formativa e di svago, sono molto legate. Infine, nei maschi emergono relazioni tra bassa popolaritŕ e maggiore uso di computer per studio e tra bassa percezione di sé e maggiore uso di computer per svago; nelle ragazze la bassa soddisfazione per i risultati scolastici si associa ad un maggiore uso del computer per studio.
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Tobia, Valentina, and Gian Luca Marzocchi. "Il benessere nei bambini con disturbi specifici dell'apprendimento e nei loro genitori: uno studio pilota con il questionario sul benessere scolastico - versione per genitori." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 4 (March 2013): 499–517. http://dx.doi.org/10.3280/rip2011-004004.

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Abstract:
Alcuni studi mostrano come alle difficolta scolastiche dei bambini con Disturbi Specifici dell'Apprendimento (DSA), si affiancano difficolta di natura emotiva, comportamentale e relazionale, che vanno ad influenzare il benessere psicologico dei bambini stessi e dei loro genitori. In questo articolo vengono analizzati i risultati della somministrazione del Questionario sul Benessere Scolastico-versione per genitori (QBS-G), che valuta diversi aspetti dell'integrazione scolastica dei bambini con DSA e i vissuti dei loro genitori. In questo studio pilota viene misurata la validita della struttura interna del questionario con un'analisi fattoriale confermativa che mostra risultati accettabili; anche i punteggi di omogeneita interna delle singole sottoscale e del punteggio totale danno risultati da sufficienti a ottimi. I punteggi del questionario ottenuti dai genitori di bambini con DSA (n = 164) vengono confrontati con quelli di genitori di bambini con sviluppo tipico (n = 59), mostrando differenze significative. L'analisi del solo gruppo di genitori con figli con DSA evidenzia delle differenze nei punteggi in base al numero di disturbi in comorbilita (sottoscala Valutazione degli apprendimenti) e all'aver preso parte o meno ad un intervento (sottoscala Rapporto con scuola e insegnanti). Nell'articolo vengono discusse le implicazioni del benessere scolastico in relazione alla valutazione e al trattamento dei bambini con DSA. Parole chiave: Disturbi specifici dell'apprendimento, difficolta d'apprendimento, benessere scolastico, genitori. Abstract Few studies reported emotional, behavioural and relational difficulties in children with Specific Learning Difficulties (SLD), associated with a decline in school wellness. Furthermore, children's difficulties also afflict parents' wellness. In this study the results from the first administration of the Questionnaire on the School Wellness-parents' version (QSW-P), are described. The questionnaire's internal structure is analyzed using a confirmatory factor analysis, that showed acceptable fit indices. Furthermore, the validity analysis showed good psychometric properties of the instrument. The scores from the QSW-P administered to parents whose children have a diagnosis of SLD (n = 164) were compared to questionnaires of parents of children with typical development (n = 59): the two groups showed significant difference in some sub-scales of the questionnaire. Analyses run on the SLD group, showed differences in the QSW-P scores based on comorbidity (subscale Evaluation of learning processes) and on taking part in an intervention (subscale Relationship with teachers and school). The results of the QSWP in relationship with assessment and treatment of children with SLD are discussed.
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Pascarella, Federica, Antonietta Vicigrado, Luca Tateo, and Giuseppina Marsico. "La drammatizzazione come spazio dialogico e liminale: riflessioni teoriche per il superamento tensionale e lo sviluppo socio-culturale dell'alunno nel contesto scolastico." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 2 (September 2022): 1–26. http://dx.doi.org/10.3280/rip2022oa13952.

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Abstract:
L'uso della drammatizzazione come metodologia di insegnamento/apprendimento, utile al miglioramento delle capacità sociali, emotive e creative dell'alunno e all'acquisizione di conoscenze, ad esempio nell'ambito storico, è un campo di ricerca e applicazione ormai consolidato. Tuttavia, sono pochi gli studi che indagano la drammatizzazione spontanea dei bambini nel contesto educativo e il suo potenziale ruolo nello sviluppo. Il presente articolo mira a colmare tale lacuna. Il termine drammatizzazione, così come utilizzato nell'articolo, si riferisce a un'attività umana di messa in scena di significati, in forma narrativa e ritualistica, che coinvolge la persona nella sua interezza attraverso varie modalità comunicative. Il contesto scolastico è un'arena privilegiata di osservazione della drammatizzazione spontanea sia tra coetanei che tra bambini e adulti. La routine scolastica è spesso caratterizzata da drammatizzazioni tese a costruire un'identità collettiva o fornire orientamenti morali. L'articolo presenta un nuovo quadro teorico utile a riconoscere le situazioni drammatizzate nel contesto scolastico per coglierne e utilizzarne la valenza trasformativa, nell'ottica di un contributo concreto alla costruzione di personalità socialmente competenti.
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Crotta, Francesca, Miriam Salvisberg, and Giovanna Zanolla. "Note scolastiche e competenze fondamentali in matematica degli allievi dell’11° anno HarmoS in Ticino." Swiss Journal of Educational Research 42, no. 2 (October 14, 2020): 323–42. http://dx.doi.org/10.24452/sjer.42.2.3.

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Abstract:
Dal confronto tra il raggiungimento delle competenze fondamentali in matematica nell’indagine VeCoF 2016 e la nota scolastica in matematica assegnata dagli insegnanti agli stessi allievi al termine dell’11° anno scolastico, è emerso che ottenere una nota uguale o superiore alla sufficienza frequentando il corso di base non assicura il raggiungimento delle competenze fondamentali in questa materia. Sebbene gli allievi non siano a conoscenza del loro esito nel raggiungimento delle competenze fondamentali, esso, a parità di nota e di tipo di corso in matematica, sembra associarsi a determinate scelte per la formazione post-obbligatoria.
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Galdieri, Michela, and Emanuela Zappalà. "La CAA e il ruolo dei facilitatori per lo sviluppo delle abilità comunicative negli studenti con Disturbo dello Spettro Autistico." EDUCATIONAL REFLECTIVE PRACTICES, no. 2 (December 2021): 171–81. http://dx.doi.org/10.3280/erp2-special-2021oa12948.

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Abstract:
Il Disturbo dello Spettro Autistico si manifesta con difficoltà nella relazione e nella comunicazione, nell'imitazione e nel gioco, sin dalla primissima infanzia. L'acquisizione di life skills, essenziali per favorire il successo scolastico, la partecipazione sociale e lo sviluppo di comportamenti adattivi, richiede l'individuazione di strategie educative che possano essere utilizzate dai docenti per lo sviluppo di abilità comunicative e interpersonali. Analogamente, la valorizzazione dei principali partner comunicativi, in qualità di facilitatori della comunicazione, può migliorare efficacemente lo sviluppo della comunicazione degli studenti, anche in età adolescenziale, creando maggiori opportunità di inclusione sociale e scolastica.
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Menesini, Ersilia. "Adolescenti e bullismo scolastico." MINORIGIUSTIZIA, no. 4 (April 2010): 107–12. http://dx.doi.org/10.3280/mg2009-004014.

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Marazzi, Elisa. "L'editoria scolastico-educativa e la ricerca storica. Il caso italiano." SOCIETÀ E STORIA, no. 138 (November 2012): 823–51. http://dx.doi.org/10.3280/ss2012-138008.

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Abstract:
L'articolo propone una rassegna degli studi italiani di storia dell'editoria scolastica, condotti negli ultimi trent'anni in risposta a diverse sollecitazioni, spesso provenienti dall'estero. Tra queste, il rinnovamento in chiave interdisciplinare degli studi di storia della pedagogia e della didattica, ma anche l'evoluzione della storiografia del libro e dell'editoria e il conseguente incremento dell'attenzione nei confronti dei prodotti editoriali a larga circolazione e del loro apporto alla storia sociale e culturale. Dopo aver proposto una definizione dell'oggetto di ricerca che tenga in considerazione gli inevitabili intrecci tra manuale scolastico e letteratura per l'infanzia, l'a. passa in rassegna i contributi (repertori, monografie, cataloghi storici) realizzati da studiosi di diversa formazione; il panorama delineato consente di formulare riflessioni sul metodo e proporre nuove piste di ricerca che mettano a frutto il lavoro svolto sinora.
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Barbara Letteri and Giuseppe Filippo Dettori. "Inclusione e leadership: il ruolo del dirigente scolastico nella promozione della valorizzazione delle differenze." IUL Research 3, no. 5 (June 17, 2022): 87–102. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v3i5.202.

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Abstract:
Il contributo presenta i risultati emersi da una ricerca che ha coinvolto 24 dirigenti scolastici, che hanno partecipato a dei focus group sul loro ruolo nel favorire l’inclusione degli studenti con Bisogni Educativi Speciali. I focus group hanno focalizzato l’attenzione sulla responsabilità del capo d’istituto nella promozione del benessere a scuola di tutti gli studenti, specie di coloro che presentano maggiori difficoltà. Dall’indagine emerge la grande importanza del dirigente nel promuovere l’inclusione. La ricerca evidenzia, inoltre, la necessità di una maggiore formazione di tutto il personale scolastico (compresi i dirigenti) sulla pedagogia e didattica speciale, per avere strumenti più incisivi da realizzare per un clima più attento alla valorizzazione delle differenze.
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Carugati, Felice, and Patrizia Selleri. "Guardando al futuro: sviluppo, educazione, apprendimento." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 2 (October 2021): 243–57. http://dx.doi.org/10.3280/rip2021oa12610.

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Abstract:
Fin dagli anni '50 Renzo Canestrari si è interessato a tematiche riguardanti lo sviluppo infantile nei suoi aspetti clinici, con una particolare attenzione alle riforme del sistema scolastico italiano, soprattutto al prolungamento dell'obbligo scolastico, alle conseguenze organizzative e alla necessità di una formazione adeguata degli insegnanti. In parallelo, il dibattitto sulla deistituzionalizzazione dell'assistenza ai minori orfani e con difficoltà sensoriali, fisiche e psichiche, ha promosso progetti di interventi alternativi, in collaborazione con gli Enti Locali della Regione Emilia-Romagna.Questa attenzione alle tematiche concernenti lo sviluppo, l'educazione e la socializzazione in età evolutiva, con uno sguardo che collega aspetti individuali e dinamiche sociali, ha alimentato ricerche empiriche da parte di membri dell'Istituto di Psicologia, che hanno progressivamente ampliato i campi di indagine. Si tratta di ricerche su: relazioni causali fra interazioni sociali e sviluppo cognitivo; caratteristiche della comunicazione nelle classi e delle routine organizzative e discorsive nella vita quotidiana a scuola; rappresentazioni che insegnanti e genitori costruiscono e condividono sui processi di sviluppo, apprendimento e educazione; dinamiche socio-cognitive che le prove di valutazione delle competenze indicate nelle indagini internazionali, attivano negli studenti. Si tratta di dinamiche presenti durante le prove di assessment ma che sfuggono alla lettura prevalente dei risultati di performance. Esse attivano rappresentazioni di routine scolastiche, attraverso le quali soprattutto gli studenti con basse performance cercano di dare significato alle prove stesse. Analoghe dinamiche sono presenti nelle rappresentazioni delle discipline scientifiche, a conferma dell'influenza che le rappresentazioni del sistema scolastico svolgono nella costruzione degli apprendimenti.Considerate nel loro complesso, in queste linee di indagine è possibile individuare aspetti significativi dell'eredità che Renzo Canestrari ha consegnato nei suoi lavori sullo sviluppo e l'educazione. 
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Kazantseva, Liviya, and Paola Nicolini. "Strumenti digitali per l’apprendimento scolastico." International Journal of Developmental and Educational Psychology. Revista INFAD de Psicología. 3, no. 1 (August 13, 2019): 505. http://dx.doi.org/10.17060/ijodaep.2019.n1.v3.1527.

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Revelli, Luisa. "Luisa Revelli, Diacronia dell’italiano scolastico." Éducation et sociétés plurilingues, no. 38 (June 1, 2015): 105. http://dx.doi.org/10.4000/esp.576.

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Catelli, Marika, Angelica Di Domenico, Carlo Mina, and Monica Treppiedi. "Alla scoperta dei numeri che ci circondano." Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula, no. 11 (May 18, 2022): 69–94. http://dx.doi.org/10.33683/ddm.22.11.4.

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Abstract:
L’articolo presenta dei percorsi didattici finalizzati all’apprendimento numerico in prima elementare, attraverso la ricerca e la conoscenza dei numeri con cui i bambini si confrontano nella quotidianità. I percorsi sono incentrati su attività di scoperta, di stampo laboratoriale e ludico, che hanno la finalità di promuovere le competenze numeriche di base, fondamentali per questo anno scolastico, proponendo anche sviluppi per ampliare e consolidare tali apprendimenti anche negli anni scolastici successivi. Per ogni percorso, vengono presentati alcuni possibili legami con i materiali creati all’interno del progetto MaMa – Matematica per la scuola elementare, che possono aiutare il docente per la progettazione di tali percorsi, consentendo di alternare attività di scoperta, concrete e manipolative, con momenti di riflessione e allenamento.
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Romano, Titti, and Roberto Serpieri. "La leadership educativa nel sistema scolastico italiano: tra istituzioni e competenze." Swiss Journal of Educational Research 28, S (December 1, 2006): 77–102. http://dx.doi.org/10.24452/sjer.28.s.4758.

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Abstract:
L’obiettivo di questo articolo è fornire una lettura della leadership educativa attra- verso una prospettiva che permetta di vedere la leadership come una «competenza emergente» (duratura, autonoma ed indipendente), esito della complessa relazione tra individuo e contesto (Archer). Il leader educativo non è nient’altro che un soggetto competente capace di monitorare riflessivamente (conversazioni interne) sé stesso (desideri, passioni, progetti) e i vincoli e le risorse istituzionali. La chiave di lettura proposta sarà applicata per l’analisi di uno studio di caso: da un lato, un contesto istituzionale (il sistema scolastico italiano) travolto da un processo di riforma che sol- lecita i leader all’assunzione di nuove competenze (dirigenza scolastica), dall’altro, un leader educativo con una lunga carriera professionale alle spalle. Le competenze di leadership emergeranno da questa complessa relazione tra elementi che si condi- zionano senza né fondersi (ontologia della prassi) né determinarsi (riduzionismo), in quanto irriducibili (secondo il realismo critico archeriano).
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Dell'Aira, Alessandro. "Amministrare lo studio dell'italiano: l'Ufficio Scolastico del Consolato Generale d'Italia a San Paolo." Revista de Italianística, no. 13 (August 30, 2006): 113. http://dx.doi.org/10.11606/issn.2238-8281.v0i13p113-124.

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Abstract:
Este artigo retoma, em parte, uma questão geral já abordada nessa revista, ou seja, o uso correto das tecnologias da informação e da comunicação em campo cultural e didático. A questão diz respeito, principalmente, aos estilos de ensino/aprendizagem, de formação e de administração. A análise detém-se sobre o estilo de gestão de uma repartição pública - "Ufficio Scolastico"- numa situação atípica, exercida num território vastissimo para usuários distribuídos em seu território de maneira não homogênea. Conclui-se que o uso ágil e sistemático da rede global e das tecnologias informatizadas e telemáticas pode ajudar os "Uffici Scolastici" italianos no exterior a administrar, em contextos complexos, os principais problemas relacionados com a distância da Itália, seja no tocante ao ensino da língua italiana, seja no tocante à formação inicial e continuada dos docentes.
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Michela Ponticorvo, Raffaele Di Fuccio, and Federica Somma. "Inf@nzia Digi.Tales 3.6: un’esperienza di introduzione di strumenti innovativi per l’apprendimento nella fascia di età 3-6 anni." IUL Research 2, no. 4 (December 20, 2021): 245–56. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v2i4.186.

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Abstract:
Inf@nzia Digi.Tales 3.6 è un progetto che ha avuto l’obiettivo di sviluppare metodologie e tecnologie di apprendimento innovative a supporto delle attività educative curriculari nella scuola dell’infanzia e nel primo anno della scuola primaria, come l’esplorazione spontanea o guidata, che sfrutta il ruolo centrale del tatto, della manipolazione e di tutti e cinque i sensi. Il progetto ha affrontato l’apprendimento al di fuori del contesto scolastico: ha stabilito un continuum scuola-famiglia-città, valorizzando il contesto socioculturale e territoriale; ha inoltre coinvolto amministrazioni scolastiche, docenti e famiglie, sviluppando metodologie partecipative, per accrescere il senso di corresponsabilità educativa, e promuovendo azioni per migliorare la qualità dei servizi amministrativi.
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Losano, Mario G. ""Action Research": dalla psicologia all'azione sociale." SOCIOLOGIA DEL DIRITTO, no. 1 (July 2012): 125–34. http://dx.doi.org/10.3280/sd2012-001007.

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Abstract:
Mentre la prima relazione si concentra sugli strumenti concettuali della ricerca, la seconda affronta gli aspetti pratici dell'inserimento sociale dei giovani immigranti. Anzitutto alcuni dati aiutano a confrontare la situazione generale degli immigrati in Italia e in Spagna con i problemi specificamente siciliani. Tra le difficoltŕ pratiche, le prime da identificare e risolvere all'arrivo degli immigrati in Sicilia sono la valutazione dei loro titoli scolastici ovvero delle loro conoscenze, e il loro eventuale inserimento nel sistema scolastico italiano. Al fine di promuovere una conoscenza piů precisa dei giovani immigrati in Sicilia, la "Fondazione Le Vele" di Pavia ha svolto una ricerca empirica, brevemente descritta in questa relazione. Nella prossima, i sociologi dell'Universitŕ di Pavia offrono una descrizione piů particolareggiata della loro ricerca empir ica.
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Losano, Mario G. "Immigrazione e lavoro: consuntivo e prospettive del "Progetto Dedalo"." SOCIOLOGIA DEL DIRITTO, no. 1 (July 2012): 135–45. http://dx.doi.org/10.3280/sd2012-001008.

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Abstract:
Mentre la prima relazione si concentra sugli strumenti concettuali della ricerca, la seconda affronta gli aspetti pratici dell'inserimento sociale dei giovani immigranti. Anzitutto alcuni dati aiutano a confrontare la situazione generale degli immigrati in Italia e in Spagna con i problemi pecificamente siciliani. Tra le difficoltŕ pratiche, le prime da identificare e risolvere all'arrivo degli immigrati in Sicilia sono la valutazione dei loro titoli scolastici ovvero delle loro conoscenze, e il loro eventuale inserimento nel sistema scolastico italiano. Al fine di promuovere una conoscenza piů precisa dei giovani immigrati in Sicilia, la "Fondazione Le Vele" di Pavia ha svolto una ricerca empirica, brevemente descritta in questa relazione. Nella prossima, i sociologi dell'Universitŕ di Pavia offrono una descrizione piů particolareggiata della loro ricerca empir ica.
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Fontana, Margherita. "Educare alla scelta della scuola secondaria di secondo grado e orientare per preparare al futuro." International Journal of Developmental and Educational Psychology. Revista INFAD de Psicología. 1, no. 1 (April 28, 2018): 165. http://dx.doi.org/10.17060/ijodaep.2018.n1.v1.1182.

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Abstract:
L’orientamento è un fattore strutturale di ogni processo formativo, realizzato lungo l’arco di tutta la vita; nella scuola si trovano gli spazi e le opportunità per formarsi e prepararsi alla scelta di una professione futura. Naturalmente la scuola deve acquisire la consapevolezza di ciò, tuttavia in questi anni, in cui le riforme scolastiche si sono succedute, è cresciuta la necessità di far acquisire all’orientamento il compito educativo che mette al centro l’interesse degli studenti e delle studentesse e la maturazione della loro personalità (Del Core, 2008). L’orientamento scolastico deve indirizzare gli alunni ad esplorare ed acquisire elementi fondamentali per iniziare la costruzione di una propria identità, partendo dalle competenze acquisite. Fondamentale diventa l’aiuto a riconoscere le competenze possedute, non solo per sostenere la motivazione ma anche per individuare e definire le scelte formative e di lavoro.È utile nel processo di orientamento, in particolare nella verifica della scelta fatta, riflettere sulle interconnessioni tra caratteristiche personali, specificità del percorso scolastico e caratteristiche delle figure professionali collegate. “Uno dei principali obiettivi della scuola è fornire agli studenti gli strumenti intellettivi, le convinzioni e le abilità auto-regolatorie che servono loro per autoistruirsi tutta la vita”. Imparare ad autogestirsi in situazioni diverse e anche dopo la scuola è il punto di forza che aiuterà gli adolescenti ad essere autonomi e ad “arrivare fino in fondo” (Bandura, 2012, p. 24).
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Francesca Storai. "Il dirigente scolastico: un vero problem solver." IUL Research 3, no. 5 (June 19, 2022): 169–80. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v3i5.297.

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Abstract:
Il dirigente scolastico è considerato una delle principali leve dell’innovazione della scuola, con il difficile compito di agire nell’immediato e deliberare rapidamente mentre intorno tutto cambia (Fullan, 2002). Quali sono le competenze che un dirigente scolastico deve avere per affrontare tale complessità? Quali strategie può mettere in atto per rispondere a problematiche che ogni giorno si sommano e che richiedono uno specifico intervento? Il contributo intende discutere, attraverso la letteratura di riferimento, le competenze che un dirigente scolastico deve avere per essere efficace. Tra le tante competenze associabili al suo ruolo e alle funzioni che svolge all’interno della scuola, sarà approfondita quella del problem solving, una prospettiva che generalmente viene affrontata dal punto di vista degli studenti, ma che riteniamo possa essere utile anche a chi presiede un’organizzazione complessa come quella della scuola.
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Andrea Nardi, Francesca Rossi, and Valentina Toci. "Le dimensioni dell’innovazione: Un framework per la valutazione dei processi di innovazione scolastica." IUL Research 1, no. 1 (July 24, 2020): 144–59. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v1i1.25.

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Abstract:
Il concetto di innovazione in ambito educativo ha assunto una crescente importanza nel tempo in quanto vissuto come soluzione per una scuola a cui si richiede sempre più qualità in una società in continuo cambiamento. La rassegna della letteratura svolta in questo contributo intende fornire il quadro teorico e lo stato dell’arte necessario per poter individuare le dimensioni per l’innovazione, alla luce anche di quanto si sta già facendo in Europa e a livello internazionale in tal senso. La ricognizione e la comparazione di diversi framework teorici validati ha permesso di costruire la matrice di quello che sarebbe poi divenuto il Framework per la valutazione dei processi di innovazione, una volta che gli indicatori sono stati pensati e adattati allo specifico contesto scolastico italiano, e alla visione di innovazione scolastica maturata negli anni.
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Galletti, Alessandra, and Beate Weyland. "LEA: una ricerca europea per diffondere la progettazione condivisa di spazi scolastici. Colegio Italiano a Bogotà: un caso applicativo." IUL Research 3, no. 6 (December 21, 2022): 250–70. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v3i6.363.

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Abstract:
Architettura e pedagogia hanno un ruolo fondamentale nella definizione dell’identità educativa di una scuola, il Progetto di Ricerca Europeo Learning Environment Applications (LEA), ha come fine la diffusione delle esperienze interdisciplinari partecipative per la progettazione degli spazi scolastici (Woolner, 2018), chiamata nei paesi germanofoni “fase zero”(Weyland, 2018). Nel Progetto LEA sono stati oggetto di indagine vari campi applicativi utili alla diffusione della “Fase 0” (Woolner, 2010); sarà quindi affrontato il tema della progettazione di strumenti (Weyland, 2017) rivolti a personale scolastico, progettisti, amministratori, per standardizzare le attività delle fasi 0 e velocizzare la raccolta delle esigenze dei partecipanti. Infine sarà presentata l’eperienza della fase di test dei prototipi, in un percorso di progettazione condivisa per il ripensamento degli spazi nella Scuola italiana Leonardo da Vinci a Bogotá in Colombia.
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Davida Pizzigoni, Francesca, and Alessia Rosa. "Musei scolastici e realtà maker: spazi di contaminazione educativa." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 132 (February 2022): 125–37. http://dx.doi.org/10.3280/asur2021-132-s1008.

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Abstract:
Il saggio riscopre il museo scolastico, supporto storico e polivalente, e ne delinea il valore educativo quale spazio di confronto tra scuola e territorio limitrofo. Lonta-no da una prospettiva unicamente storica, le attività didattiche inerenti al museo scolastico si delineano in un più vasto orizzonte interdisciplinare e di innovazione. Il contributo propone la prototipazione 3D e gli spazi maker quali ambiti di lavoro a supporto delle dinamiche di prossimità tra scuola e realtà circostanti.
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Mosconi, Giuseppe, and Graziano Vignaga. "Il bullismo scolastico: una devianza anomala." MINORIGIUSTIZIA, no. 2 (May 2015): 159–67. http://dx.doi.org/10.3280/mg2015-002020.

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Barrera, Davide. "Gruppo dei pari e rendimento scolastico." Quaderni di Sociologia, no. 24 (December 1, 2000): 99–122. http://dx.doi.org/10.4000/qds.1455.

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Bison, Ivano, and Martina Cvajner. "Reti sociali e performance scolastica. L'effetto del gruppo dei pari sull'apprendimento scolastico nelle classi con studenti stranieri." MONDI MIGRANTI, no. 2 (September 2017): 83–104. http://dx.doi.org/10.3280/mm2017-002005.

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Romano, Alessandra. "L'inclusione scolastica e lavorativa nella prospettiva della teoria trasformativa. Strumenti e pratiche per il disability management." EDUCATIONAL REFLECTIVE PRACTICES, no. 2 (December 2021): 37–58. http://dx.doi.org/10.3280/erp2-special-2021oa12916.

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Abstract:
Il contributo esplora le pratiche di disability management e le metodologie a supporto dell'inclusione lavorativa di persone in condizione di disabilità, a partire da una ricerca collaborativa triennale che ha visto la partecipazione di un team di ricercatori/rici universitari e un network interistituzionale composto da aziende, cooperative del settore educativo, centri per l'impiego, Ufficio Scolastico Regionale, scuole secondarie e associazioni di familiari di persone con sindromi dello spettro autistico. Nello specifico, si articolano il percorso metodologico e i risultati emergenti della ricerca, che ha intercettato pratiche formative e dispositivi organizzativi in grado di sostenere processi di inserimento (e reinserimento) lavorativo di persone adulte in condizione di disabilità, quali le metodologie del Disability Tool e della Consulenza Collaborativa Organizzativa. Nel paragrafo conclusivo si discutono le implicazioni dei risultati per l'inclusione scolastica e le azioni a sostegno dello sviluppo della professionalità docente
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Guidetti, Giulia, and Cinzia Albanesi. "Senso di comunità. Può bastare per fronteggiare l'emergenza COVID-19 a scuola? Uno studio di un caso su una scuola secondaria di primo grado." PSICOLOGIA DI COMUNITA', no. 1 (June 2021): 81–95. http://dx.doi.org/10.3280/psc2021-001006.

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Abstract:
L'obiettivo dello studio è comprendere la relazione fra SSoC (Senso di Comunità Scolasti-co) e benessere degli studenti in didattica a distanza (DAD), durante la pandemia, e il ruolo delle scelte metodologiche della scuola sulle stesse variabili (benessere e SSoC), in una scuola secondaria di I grado che usa la Didattica per Ambienti di Apprendimento (DADA). Hanno partecipato alla ricerca 70 studenti (mediante questionario e un'intervista di gruppo) e 13 tra docenti e genitori (mediante interviste individuali). La ricerca ha indagato il ruolo della DAD e il suo impatto sulla scuola, sul SSoC e sul benessere psicologico (PWB) e sociale (MHC-SF). Dai risultati emerge l'importanza del SSoC e di pratiche trasformative nel mantenere il be-nessere scolastico, anche in situazioni di emergenza.
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Dessì, Valentina. "Scuole all’aperto di ieri e di oggi." Contesti. Città, territori, progetti 1, no. 1 (October 27, 2022): 140–57. http://dx.doi.org/10.36253/contest-13589.

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Abstract:
L’esperienza delle open-air school ci ricorda che lo spazio esterno di pertinenza della scuola, se progettato assieme all’edificio, diventa parte integrante dell’attività didattica, come evidenziato nei primi due casi studio riportati, la Casa del Sole e la Rinnovata Pizzigoni entrambe a Milano. Per troppi anni si è persa la consapevolezza della risorsa spazio-esterno-scolastico. Fortunatamente sempre più comunità scolastiche sono coinvolte nella realizzazione di spazi attrezzati nei cortili, convinte che la didattica a contatto con la natura offra opportunità di stimolo per tutti gli studenti che apprendono fin da piccoli il rispetto per la natura. Gli esempi riportati della scuola Marymount di Roma e Dante Alighieri a Milano ci fanno ragionare su come valorizzare lo spazio esterno a disposizione attraverso l’individuazione di nuove funzioni e il lavoro sulle superfici e le attrezzature.
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Vanessa, Bozuffi, and Luca Barbieri Gian. "L'apprendimento come danza relazionale." RICERCA PSICOANALITICA, no. 1 (December 2011): 97–119. http://dx.doi.org/10.3280/rpr2012-001007.

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Abstract:
Gli Autori, definendo la comunitŕ scolastica come il contesto elettivo di apprendimento, evidenziano quanto proprio attraverso essa si possa giungere ad una reale integrazione sociale degli studenti ad opera dei loro partner di ruolo. Gli Autori propongono una lettura dell'apprendimento in chiave bioniana, declinata anche secondo il modello meltzeriano, come crescita e sviluppo, quindi come cambiamento della persona nella sua totalitŕ, e dunque in modo radicalmente differente dall'apprendimento nozionistico. Considerando inoltre il contributo di Loewald riguardo alla mente, di Bion rispetto alla teoria del pensiero e alla sofferenza psichica poi rielaborato da Meltzer e l'ulteriore contributo di quest'ultimo rispetto alle funzioni emotive, gli A. giungono a considerare il processo di apprendimento come dato emergente dalla relazione. Č quindi attraverso le relazioni attivate nel contesto scolastico che č possibile l'apprendimento ed anche l'integrazione sociale se il docente č in grado di condurre la "danza relazionale" adottando la reverîe professionale.
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Marazzi, Elisa. "L'editoria scolastico-educativa e la ricerca storica." SOCIETÀ E STORIA, no. 125 (December 2009): 503–29. http://dx.doi.org/10.3280/ss2009-125005.

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Abstract:
- The essay provides a survey of the recent studies on schoolbook publishing in France, a country where the interest in publishing history has favourably combined with the history of education, generating a fertile research area that has evolved over the last thirty years. Some research lines such as textbooks, children's literature, educational periodicals are identified and a review of the recent works on such topics is supplied. As the work by French researchers in the field of book history has been in some ways crucial at the international level, the author wishes to offer a starting point for a reflection on the current developments of the studies on the history of schoolbook publishing in Italy.
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Criscuolo, Lucia. "Aspetti dell’evergetismo scolastico: l’ellenismo, tempo di integrazioni." Quaderni di Erga-Logoi 9788879167062 (March 2015): 73–87. http://dx.doi.org/10.7359/706-2015-cris.

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Scopesi, Alda M. "Ricerca psicologica, nuove tecnologie e apprendimento scolastico." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 1 (September 2013): 171–76. http://dx.doi.org/10.3280/rip2013-01013.

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Occhini, Laura. "Trascuratezza educativa, abbandono scolastico e disagio adolescenziale." RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA 146, no. 3 (December 2022): 9–29. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2022-003002.

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Abstract:
Gli ultimi report sull'istruzione dei giovani italiani, condotte da ISTAT, OCSE-PIAAC, EUROSTAT, MIUR e Save the Children, restituiscono una fotografia preoccupante. Il numero degli abbandoni scolastici, pur in calo, si attesta intorno al 13% (contro una media Europea del 9%). Cresce la percentuale di ELET e dei NEET con l'inevitabile incremento del numero di analfabeti funzionali (che in Italia, in media, tocca punte del 28%). I risultati delle prove INVALSI, poi, hanno messo in evidenza il fenomeno della "dispersione implicita", della conseguente perdita di competenze che va ad incrementare gli effetti dello skills mismatch. Una condizione che necessita di profondi ripensamenti a partire da una delle cause principali: la trascuratezza educativa. Non se ne parla molto e, quando lo si fa, si ha la tendenza a sovrapporla al fenomeno della povertà educativa. In questo lavoro si tenta di definire il fenomeno, di circoscriverlo ma, soprattutto, di ipotizzarne i possibili effetti sulla popolazione adolescenziale.
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