Academic literature on the topic 'SCIOPERO GENERALE'

Create a spot-on reference in APA, MLA, Chicago, Harvard, and other styles

Select a source type:

Consult the lists of relevant articles, books, theses, conference reports, and other scholarly sources on the topic 'SCIOPERO GENERALE.'

Next to every source in the list of references, there is an 'Add to bibliography' button. Press on it, and we will generate automatically the bibliographic reference to the chosen work in the citation style you need: APA, MLA, Harvard, Chicago, Vancouver, etc.

You can also download the full text of the academic publication as pdf and read online its abstract whenever available in the metadata.

Journal articles on the topic "SCIOPERO GENERALE"

1

Carrieri, Mimmo, Giovanni Pino, Caterina Valeria Sgrò, Fabio Paolucci, and Silvia Mancini. "Lo sciopero generale dopo la delibera n. 3/134 del 2003." GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no. 174 (September 2022): 275–93. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2022-174005.

Full text
Abstract:
L'articolo si propone di ricostruire il percorso attraverso il quale la Commissione di garanzia ha analizzato il fenomeno del cosiddetto sciopero "general", partendo dagli interrogativi ini-ziali che hanno condotto l'Autorità ad adottare la delibera n. 3/134, in un'ottica di contempe-ramento tra l'esigenza delle organizzazioni sindacali di proclamare una manifestazione di pro-testa che potesse coinvolgere tutti i settori pubblici e privati, come individuati dall'art. 1 della l. 146 del 1990 e s.m.i., con la necessità di salvaguardare le prestazioni indispensabili a tutela dei diritti dei cittadini utenti, di cui la legge stessa si fa analogamente garante. Tuttavia, il mutare del panorama sindacale e della natura stessa dello sciopero "generale", sempre meno utilizzato dalle Confederazioni, è divenuto strumento di pressione che, soprattutto nel corso degli ultimi anni, ha consentito a sigle sindacali di insediamento limitato di produrre un "effetto annuncio" il più delle volte inversamente proporzionale all'effettivo dato percentuale di adesione. L'intensificarsi di tale fenomeno ha indotto, dunque, la Commissione di garanzia ad un riesa-me delle regole esistenti all'esito del quale, pur nell'ambito nella disciplina di riferimento, è stato possibile individuare nuovi strumenti atti a consentire all'Autorità una "percezio-ne/misurazione" quanto più possibile corrispondente alla reale partecipazione dei lavoratori allo sciopero "generale".
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Razzolini, Orsola, Dario Andreutto, Daniele Michelli, and Tiziana Sorbello. "Il multiservizi nell'esperienza della Commissione di garanzia." GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no. 172 (February 2022): 731–47. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2021-172015.

Full text
Abstract:
Il contributo, dedicato alla memoria di Lauralba Bellardi, esamina l'esperienza della Commissione di garanzia nel settore del multiservizi domandandosi se essa possa offrire qualche suggerimento o spunto utile al problema della corretta perimetrazione delle categorie contrattuali dei contratti collettivi e del dumping salariale, innescato specialmente dal ccnl multiservizi. L'analisi delle delibere della Commissione consente di rilevare come, in linea generale, la determinazione del campo di applicazione delle discipline contrattuali che regolano l'esercizio del diritto di sciopero nei diversi servizi pubblici essenziali (dichiarate idonee) avvenga sulla base di criteri oggettivi, non soggettivi/volontaristici. Il multiservizi, in particolare, è sia destinatario di una disciplina ad hoc di carattere residuale, sia soggetto alla disciplina che regola il servizio principale a cui risulta strumentale. Sono considerati, a titolo esemplificativo, i casi del trasporto aereo, della sanità e dell'igiene ambientale, che presenta alcune specifiche problematiche. Nel paragrafo conclusivo sono svolte alcune brevi considerazioni sul recente art. 49, d.l. 77/2021 che ha modificato la tutela dei lavoratori nel subappalto pubblico.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Lo Faro, Antonio. "Responsabilitŕ e sanzioni per sciopero illegittimo: cambia qualcosa in Italia dopo Laval?" GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no. 131 (August 2011): 419–32. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2011-131005.

Full text
Abstract:
Il saggio prende lo spunto dalla decisione assunta dalla Corte del lavoro svedese nel seguito nazionale diper interrogarsi sugli effetti che la giurisprudenza comunitaria potrebbe determinare sulla disciplina italiana dei rimedi disponibili in caso di sciopero illegittimo. Dopo aver evidenziato che la disciplina nazionale in materia č essenzialmente rivolta a regolamentare lo sciopero effettuato nell'ambito dei servizi pubblici essenziali, si sostiene che la peculiare natura dei rimedi previsti in caso di illegittimitŕ dei suddetti scioperi, ne impedisce l'applicabilitŕ alla ipotesi dello sciopero comunitariamente illecito. Il saggio si sofferma quindi sulla residualitŕ tradizionalmente propria del rimedio risarcitorio nell'ordinamento nazionale, cercando di individuarne le ragioni, per passare poi ad indicare il rimedio in grado di garantire in ambito nazionale il principio di effettivitŕ del diritto comunitario: ovvero, il provvedimento cautelare a carattere inibitorio. L'A. auspica, in conclusione, un mutamento della giurisprudenza comunitaria in materia, anche alla luce degli orientamenti manifestati dalla Corte europea dei diritti dell'uomo.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Valsangiacomo, Nelly. "Materiali d'officina. Un progetto archivistico e storiografico su uno sciopero in un Paese dove non si sciopera." HISTORIA MAGISTRA, no. 2 (November 2009): 135–46. http://dx.doi.org/10.3280/hm2009-002014.

Full text
Abstract:
- The ffs Cargo strike in Bellizona lasted thirty-three days between March and April 2008. It was the point of departure for a project focusing on both present time history and on a shared historical event. The work consisted in the creation of a specific archive, in the indexing and analysis of audiovisual documents, and in the gathering of direct testimonies. All this allowed the research team to reflect on the methodological aspects linked to the creation of ‘real-time archives' and the conservation of data from heterogeneous sources (including the web and sms text messages), as well as on the specifics and difficulties inherent to studying the history of the present. Beyond the analysis of the specific local event and, generally speaking, of the new strategies employed during workers' claims and strikes, the project aims at investigating the possibility of keeping a direct contact between protagonists and the building of their ‘history'.Key words: workers' movements, strike, history of the present time, shared historical event, archives, identity.Parole chiave: movimento operaio, sciopero, storia del presente, storia partecipata, archivi, identità.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Malmberg, Jonas. "I rimedi nazionali contro le azioni collettive intraprese in violazione del diritto dell'Unione. Il caso svedese." GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no. 131 (August 2011): 371–84. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2011-131002.

Full text
Abstract:
La Corte di giustizia ha statuito che l'esercizio del diritto di sciopero puň, in presenza di determinate circostanze, violare la libera prestazione di servizi ed il diritto di stabilimento previsti dal Trattato (artt. 56 e 49 TFUE). Tuttavia, la Corte ha tralasciato di occuparsi della questione delle azioni esercitabili contro un sindacato che organizza uno sciopero ammesso dal diritto nazionale, ma illegittimo in base al diritto europeo. Tale questione č stata invece affrontata dalla Corte del lavoro svedese nella sentenza del dicembre 2009. Il saggio, dedicato a quest'ultima pronuncia, propone un'interpretazione alternativa dei requisiti previsti dal diritto dell'Unione in tema di azioni esercitabili contro un sindacato che organizza uno sciopero illegittimo per il diritto europeo.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Rusciano, Mario. "Legge sullo sciopero e modello neo-istituzionale." GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no. 121 (April 2009): 121–38. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2009-121008.

Full text
Abstract:
L'a. richiama anzitutto la concezione di Massimo D'Antona circa la modellistica istituzionale, contenuta nella proposta di legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali (divenuta poi l. n. 146/1990), e mette in luce la diffidenza dello stesso D'Antona nei confronti della c.d. "istituzionalizzazione dei processi di autonomia collettiva": grazie alla quale, le concrete restrizioni del diritto di sciopero vengono prodotte dall'autonomia collettiva, ma divengono poi precetti legali, provvisti di sanzione. L'a. critica la tesi di D'Antona, secondo cui il modello neo-istituzionale comporterebbe l'integrazione dell'ordinamento sindacale nell'ordinamento statuale e smentirebbe la prospettiva pluriordinamentale; e si sofferma, infine, sui tre nodi problematici, affrontati da D'Antona: la riserva di legge dell'art. 40 Cost.; la rappresentanza e rappresentativitŕ sindacale; la titolaritŕ individuale del diritto di sciopero.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Nogler, Luca, and Roberto Romei. "Ripensare il diritto di sciopero?" GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no. 134 (May 2012): 315–37. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2012-134015.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

Liso, Franco. "Appunti su alcuni profili giuridici delle recenti vicende Fiat." GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no. 130 (June 2011): 331–44. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2011-130008.

Full text
Abstract:
1. Alcune considerazioni preliminari 2. Alcune questioni giuridiche. Il problema della rappresentanza in azienda. 3. Continua. Le "clausole integrative del contratto individuale di lavoro" ed il problema dei limiti negoziali allo sciopero. 4. Qualche considerazione in ordine alle prospettive di politica legislativa.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

Bavaro, Vincenzo. "Le relazioni sindacali dei metalmeccanici e la giurisprudenza del 2011: note di metodo." QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 5 (December 2011): 67–84. http://dx.doi.org/10.3280/qg2011-005006.

Full text
Abstract:
1. Premessa sulle relazioni sindacali metalmeccaniche fra accordi separati e unitŕ sindacale / 2. Questioni di metodo sull'interazione tra logica formale del diritto e logica sociale delle relazioni industriali / 3. Sull'efficacia dei contratti collettivi dei metalmeccanici () / 4. Sulla condotta antisindacale delle imprese metalmeccaniche / 5. Sulla forma e la logica dello sciopero / 6. Conclusione sulla logica del diritto e sulla forma delle relazioni industriali
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

Sciarra, Silvana. "Il diritto di sciopero nel dialogo fra corti. Casi nazionali a confronto dopo Laval." GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no. 131 (August 2011): 363–69. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2011-131001.

Full text
Abstract:
Questo scritto introduce uno studio comparato sugli effetti indotti dalla sentenzadella Corte del lavoro svedese. Oltre ad alcuni riferimenti alla teoria di Lord Wedderburn sulla titolaritŕ del diritto di sciopero in diversi ordinamenti europei, si fa riferimento alle recenti proposte del rapporto Monti, per inquadrare i possibili sviluppi della controversa giurisprudenza della Corte di giustizia, seguita da una ancora piů discutibile decisione dei giudici svedesi.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles

Dissertations / Theses on the topic "SCIOPERO GENERALE"

1

BACCIOTTINI, FRANCESCO. "Le elezioni amministrative del 1914 e del 1920 a Firenze." Doctoral thesis, 2015. http://hdl.handle.net/2158/1001496.

Full text
Abstract:
Questa tesi di dottorato analizza la vita politica a Firenze nella convulsa fase storica vissuta dal Paese a cavallo della prima guerra mondiale. Culla della destra nazionalista e allo stesso tempo laboratorio dell'intransigenza rivoluzionaria socialista, Firenze fu amministrata fino al termine della prima guerra mondiale dalle forze liberali sebbene sempre più incalzata dai socialisti e dalle altre componenti popolari. I cardini della ricerca sono le elezioni amministrative del 1914 e del 1920 in una città caratterizzata dal vivace scontro politico e incline ad abbracciare soluzioni estremiste. Il lavoro mira a colmare le parziali lacune esistenti nella letteratura storica di riferimento utilizzando la stampa dell'epoca, nonché documenti ufficiali e fondi d'archivio. Lo scopo di questo elaborato, in sintesi, è quello di fornire un quadro quanto più articolato possibile della vicenda politica della città nel periodo considerato. Allo stato attuale, infatti, la pur cospicua letteratura storica disponibile ha privilegiato i principali soggetti politici attivi a Firenze ma ha trascurato le forze politiche minori e il loro ruolo talora decisivo nella partecipazione o meno ad alleanze elettorali. L'angolatura elettorale amministrativa costituisce il parametro su cui si misurano tappe politiche essenziali della vicenda nazionale come l'eclissi del giolittismo e fratture come la crisi del dopoguerra con i laceranti effetti del diciannovismo, la radicalizzazione dello scontro politico e le avvisaglie del ruolo di difensore dei valori nazionali conferito al nascente fascismo. Il tutto in parallelo alla dilatazione del corpo elettorale e al compimento, nel 1919, del processo di nazionalizzazione della politica. Durante l'arco di tempo considerato Firenze si trasformò in un laboratorio sperimentale di ogni forma di estremismo politico. Non a caso la città venne messa a ferro e fuoco nel giugno del 1914 durante lo sciopero generale indetto dalla Camera del Lavoro e assistette sgomenta all'esplosione di una vera e propria guerriglia urbana nel 1920, quando dovette intervenire l'esercito per ripristinare l'ordine minacciato dai proiettili e dalle bombe degli squadristi. Le elezioni amministrative del 1914 e del 1920 si collocano in questo contesto particolarissimo i cui estremi cronologici sono la settimana rossa e il biennio rosso, manifestazioni, l'una e l'altra, di rilevanti tensioni sociali sia per la natura 'ribellista' di certi segmenti del proletariato, sia per la struttura economica della città. Caratterizzata da un tessuto sociale incentrato nell'artigianato, Firenze subì pesantemente gli effetti della crisi economica sia del periodo successivo alla guerra di Libia, sia e sopratutto nel primo dopoguerra. Il tradizionale corso politico liberale non riusciva più a dare risposte adeguate ad un popolo molto impegnato politicamente: nascevano nuovi interessi di classe e nuovi modi di interpretare la res publica. Alla continua radicalizzazione in senso rivoluzionario del PSI corrispose la nascita di organismi antibolscevichi che, grazie alle connivenze della forza pubblica, della classe dirigente, del ceto medio e al disinteresse del potere centrale, finanziarono e permisero la diffusione dello squadrismo. La tesi, articolata in cinque capitoli, è divisa in due parti dedicate alle due tornate amministrative. Ognuna di esse è introdotta dalla descrizione del contesto normativo elettorale di riferimento, cui seguono un'analisi del corpo elettorale, le rivendicazioni delle diverse categorie sociali e la descrizione della campagna politica per le elezioni nazionali che precedettero quelle amministrative (1909-1913-1919). Lo scopo è quello di rilevare l'efficacia, la penetrazione e la continuità delle politiche attivate dai partiti locali. In quest'ottica la struttura della tesi permette di studiare l'azione dei partiti attraverso l'indagine dei meccanismi di formazione della rappresentanza in relazione al contesto normativo. Inoltre, analizzando il corpo elettorale e le relative rivendicazioni, si rende possibile anche lo studio delle pratiche identitarie, delle forme di mobilitazione e di contrapposizione ed infine la capacità di permeabilità dei partiti nella comunità locale. Per comprendere quali e quanti fossero gli elettori e le relative scelte in sede elettorale, la tesi fotografa il tessuto sociale-lavorativo della città attraverso un'analisi demoscopica elaborata sulla base dei dati del Censimento della popolazione e del Censimento degli opifici al 1911 del Ministero di Agricoltura Industria e Commercio (MAIC). Il primo dei due assi portanti della tesi è costituito dalle elezioni amministrative del 1914. Al fine di presentare una ricostruzione puntuale della vicenda, alla pubblicistica di spessore più rilevante, concentrata su liberali socialisti e cattolici, si è affiancata la ricognizione attenta della stampa coeva. Sono stati consultati i quotidiani principali della città di differente orientamento politico: “La Nazione”, quotidiano dei conservatori nazionali, vicino al clerico-moderatismo; “Il Nuovo Giornale”, liberale-progressista; “La Difesa”, quotidiano socialista a carattere locale e “L'Unità, problemi di vita italiana”, anch'esso socialista ma più attivo su questioni d'interesse nazionale; “L'Unità Cattolica”, quotidiano dei cattolici intransigenti. Attraverso la stampa è stato possibile ricostruire lo scacchiere partitico della città, le strategie politiche portate avanti dai singoli partiti, i relativi statuti, i diversi programmi e i processi di formazione degli schieramenti e di selezione dei candidati. Per l'analisi dei risultati elettorali del 1914 un contributo significativo è offerto dallo studio statistico di Ugo Giusti dedicato all'elezione del consiglio comunale nel capoluogo toscano, studio in cui l'autore rilevò la difficoltà nel reperire dati ufficiali riguardo all'esito della consultazione. Giusti si occupò, tuttavia, solo dell'esito elettorale per il consiglio comunale e riportò il numero di voti riscossi complessivamente da ogni lista, cosa che non permette di comprendere fino in fondo il grado di appetibilità dei singoli candidati presentati dai vari schieramenti. Riguardo alla partecipazione elettorale, inoltre, lo statistico si concentrò solo su quella complessiva del comune, senza analizzare il differente tasso di partecipazione/astensionismo nelle varie aree della città. Per comprendere a pieno la capacità di attrazione esercitata dai diversi soggetti politici, nonché il grado di fedeltà dell'elettorato verso il proprio partito di riferimento, si è ritenuto utile verificare la percentuale di partecipazione nei quattro mandamenti urbani, unità territoriali per l'elezione dei consiglieri provinciali. Questi, infatti, erano abitati da cittadini di estrazione sociale diversificata e costituivano, pertanto, spazi socio-politici che raccoglievano interessi e aspettative differenti. In quest'ottica, l'analisi della partecipazione in un mandamento, in cui possono essere identificati interessi di classe prevalenti, può rivelarsi un indicatore attendibile per verificare il livello di gradimento di un determinato partito in relazione ad un preciso contesto economico-sociale. Per la partecipazione nei quattro mandamenti, oltre allo studio di Giusti, è stato consultato “Il Nuovo Giornale”, unica fonte che fornisce i dati necessari e l' Annuario statistico del comune di Firenze (1914). Per quanto riguarda l'elezione dei consiglieri comunali, sia nel 1914 che nel 1915 quando si tennero di nuovo le elezioni per il consiglio comunale, Maccabruni offre un quadro esaustivo su eletti, non eletti e numero di voti conseguiti. Per l'elezione dei consiglieri provinciali, invece, è stata consultata la stampa coeva. Sebbene la prima guerra mondiale non sia oggetto di questa tesi, si è ritenuto opportuno considerare le ripercussioni economico-sociali che il conflitto recò alla vita della città per comprendere le scelte fatte dal corpo elettorale in occasione delle elezioni politiche del 1919 e di quelle amministrative del 1920. Aprono pertanto la seconda parte della tesi le problematiche della riconversione industriale, del numero degli operai occupati nei relativi stabilimenti, delle condizioni lavorative e dell'incombente crisi economica. Sul clima politico fiorentino alla fine del conflitto e per descrivere lo scenario partitico nel 1919, la letteratura storica è stata affiancata da un'analisi comparata della stampa dell'epoca. Oltre ai quotidiani già citati sono stati consultati “La Libertà”, quotidiano del PPI; “L'Assalto”, inizialmente quotidiano dei futuristi, ben presto organo di stampa dei primi squadristi; “Il Giornale d'Italia”, liberale conservatore. Per introdurre la campagna delle consultazioni amministrative del 1920 si è proceduto col descrivere la stratificazione sociale degli elettori e le rivendicazioni portate avanti nel territorio fiorentino nel periodo precedente le elezioni. Per le occupazioni delle fabbriche, dei campi e sulla reazione del padronato si è fatto riferimento alla pubblicistica più significativa. Di scarso aiuto è invece risultata la consultazione della corrispondenza del cardinal Mistrangelo, reperita presso l'Archivio Diocesano di Firenze. Sia per la cronaca dei tragici accadimenti fiorentini che nell'agosto del 1920 accesero un clima elettorale già teso, cioè l'esplosione della polveriera di San Gervasio e la manifestazione socialista in cui la polizia uccise tre operai, sia sulla formazione degli schieramenti per le elezioni amministrative del 1920 che sulla guerriglia urbana successiva alla consultazione, la pubblicistica disponibile in materia è stata arricchita dalla consultazione della stampa dell'epoca e da fondi archivistici. Per l'Unione Politica Nazionale (UPN), oltre alla letteratura di riferimento e ai quotidiani precedentemente citati, sono stati consultati autori fascisti quali Banchelli, Frullini, Piazzesi e i periodici “L'Arolotto”, settimanale de “La Pagina Fiorentina”; “La Pagina Fiorentina”, quotidiano vicino all'UPN; “La Voce”, rivista di cultura e politica. La consultazione del fondo Orvieto, conservato presso l'archivio contemporaneo “Alessandro Bonsanti”, Gabinetto G. P. Vieusseux, ha permesso di integrare le conoscenze già acquisite sul ruolo ricoperto dall'UPN nella campagna elettorale. I documenti là esaminati hanno reso possibile ricostruire la fitta rete di finanziamenti erogati dall'Unione Politica Nazionale ai partiti aderenti. Per il partito popolare la pubblicistica di riferimento è stata affiancata dalla consultazione di periodici già citati e da “L'idea Popolare”, giornale locale del PPI fiorentino pubblicato a ridosso delle elezioni e “L'Ora Nostra”, quotidiano cattolico. Si sono rivelati utili alla comprensione del clima elettorale e delle convulse giornate che seguirono alla consultazione del 1920 i periodici precedentemente citati e il quotidiano fascista “La Sassaiola”. Come per le elezioni del 1914, Giusti offre un contributo significativo per la ricostruzione dell'esito elettorale del 1920. Tuttavia, anche in questo caso lo statistico fiorentino si occupò della sola elezione per il consiglio comunale riportando i voti riscossi complessivamente da ogni lista ma non dai singoli candidati. Riguardo alla partecipazione elettorale lo studio fa riferimento nuovamente a quella complessiva nel comune di Firenze senza considerare i singoli mandamenti. Come per la tornata elettorale amministrativa precedente, quindi, si è proceduto alla consultazione della stampa coeva per ricostruire l'affluenza nei diversi mandamenti, riportare i voti riscossi dagli eletti in consiglio comunale e in quello provinciale. Per l'elezione del sindaco sono stati consultati gli Atti del consiglio comunale (1920), reperiti presso l'archivio storico del comune di Firenze.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles

Books on the topic "SCIOPERO GENERALE"

1

Sabato, Michele Di. Il sacrificio di Prato sull'ara del Terzo Reich: Lo sciopero generale del marzo 1944 ... [Italy]: Nuova Fortezza, 1987.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Ales, Edoardo. Lo sciopero nei servizi pubblici in Europa tra interesse generale ed autotutela: Spunti comparatistici. Torino: G. Giappichelli, 1995.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Grillo, Andrea. Livorno: Una rivolta tra mito e memoria : 14 luglio 1948 : lo sciopero generale per l'attentato a Togliatti. Pisa: BFS, 1994.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Roma 1903, sciopero generale: Azione diretta e crisi del riformismo nella capitale durante la prima età giolittiana. Soveria Mannelli (Catanzaro): Rubbettino, 2004.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Faustinella, Vincenzo. Dallo sciopero generale alla rivolta del pane di Torino (1915-1917): La relazione Caputo sui fatti di agosto 1917. Torino: Genesi editrice, 2022.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Montali, Edmondo. 1944: L'anno della svolta : lavoro e Resistenza : gli scioperi del marzo, la deportazione operaia e il Patto di Roma. Roma: Ediesse, 2015.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Grillo, Andrea. Livorno: Una rivolta tra mito e memoria : 14 luglio 1948 : Lo sciopero generale per l'attentato a Togliatti (Biblioteca di cultura storica). BFS, 1994.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
We offer discounts on all premium plans for authors whose works are included in thematic literature selections. Contact us to get a unique promo code!

To the bibliography