Academic literature on the topic 'Scienze della Terra XIX secolo'

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Journal articles on the topic "Scienze della Terra XIX secolo"

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Cirrincione, R., and R. Cristofolini. "Contributi italiani alla nascita della Petrografia." Bullettin of the Gioenia Academy of Natural Sciences of Catania 50, no. 380 (May 5, 2017): FP392—FP406. http://dx.doi.org/10.35352/gioenia.v50i380.11.

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Abstract:
Verso la fine del XVIII e nei primi decenni del XIX secolo alcuni esperti italiani nella prospezione e sfruttamento minerario ed interessati nelle Scienze della Terra, G. Arduino, G. Marzari Pencati, G. Brocchi, e S. Breislak, hanno correttamente riconosciuto in base ad osservazioni sul campo la natura che oggi definiremmo magmatica di corpi sia intrusivi che vulcanici all'interno di sequenze sedimentarie, in contrasto con quanto previsto dalle teorie nettunistiche di Werner, allora dominanti. Ma anche celebrati studiosi di Storia Naturale, come L. Spallanzani e G. Gioeni hanno dato un importante contributo alle ricerche sulle rocce, ed al termine del periodo è da ricordare anche C. Gemmellaro, successore di Gioeni. La Petrografia si stava allora sviluppando, nella cornice della Storia Naturale, come disciplina autonoma dalla Mineralogia e dalla Geologia quando fu possibile classificare le rocce, già suddivise da Werner in gruppi fondati su criteri sistematici embrionalmente petrografici, sulla base dei primi fondamentali lavori di Cordier (1816), von Leonhard (1823) e Brongniart (1827), che hanno introdotto una tassonomia delle rocce, ancora affetta da inconsistenze ed ingenuità, in base alla loro composizione ed origine.
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Steinsiek, Angela. "Das epistolarische Werk von Ferdinand Gregorovius. Eine Bestandsaufnahme." Quellen und Forschungen aus italienischen Archiven und Bibliotheken 97, no. 1 (December 20, 2017): 290–315. http://dx.doi.org/10.1515/qfiab-2017-0014.

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Abstract:
Riassunto Quello di Ferdinand Gregorovius e uno dei piu importanti carteggi del XIX secolo. Nonostante gli sforzi dell’autore di sottrarre questa parte delle sue carte al pubblico, si sono conservate diverse migliaia di lettere che, accanto alla sua opera complessiva, rivestono un valore straordinario anche dal punto di vista letterario. Indispensabili sono le lettere per ricostruire la genesi dei suoi lavori, per comprenderne la qualita nella dialettica tra letteratura e scienza, per identificare i suoi scritti anonimi. Le sue corrispondenze con studiosi, nobili, politici, scrittori, artisti ed editori rappresentano nell’insieme un documento unico della storia politica e sociale, culturale e delle scienze nel XIX secolo e permettono di farsi un’idea concreta sulle vaste reti di contatto transnazionali non solo epistolari, ma anche personali, e sulle condizioni di lavoro di uno storico che svolgeva le sue attivita liberamente e in modo indipendente. Le sue corrispondenze, coprendo diversi decenni, mettono infine in luce i rapidi sviluppi che nella loro interazione contrassegnarono la storia italiana e tedesca dell’epoca.
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Steinsiek, Angela. "Das epistolarische Werk von Ferdinand Gregorovius. Eine Bestandsaufnahme." Quellen und Forschungen aus italienischen Archiven und Bibliotheken 97, no. 1 (March 5, 2018): 290–315. http://dx.doi.org/10.1515/qufiab-2017-0014.

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Abstract:
Riassunto Quello di Ferdinand Gregorovius è uno dei più importanti carteggi del XIX secolo. Nonostante gli sforzi dell’autore di sottrarre questa parte delle sue carte al pubblico, si sono conservate diverse migliaia di lettere che, accanto alla sua opera complessiva, rivestono un valore straordinario anche dal punto di vista letterario. Indispensabili sono le lettere per ricostruire la genesi dei suoi lavori, per comprenderne la qualità nella dialettica tra letteratura e scienza, per identificare i suoi scritti anonimi. Le sue corrispondenze con studiosi, nobili, politici, scrittori, artisti ed editori rappresentano nell’insieme un documento unico della storia politica e sociale, culturale e delle scienze nel XIX secolo e permettono di farsi un’idea concreta sulle vaste reti di contatto transnazionali non solo epistolari, ma anche personali, e sulle condizioni di lavoro di uno storico che svolgeva le sue attività liberamente e in modo indipendente. Le sue corrispondenze, coprendo diversi decenni, mettono infine in luce i rapidi sviluppi che nella loro interazione contrassegnarono la storia italiana e tedesca dell’epoca.
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Sori, Ercole. "Il ciclo neoclassico nelle marche tra economia e societŕ." STORIA URBANA, no. 135 (February 2013): 27–42. http://dx.doi.org/10.3280/su2012-135002.

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Abstract:
Esiste una stretta relazione tra la congiuntura economica e sociale che le Marche attraversano tra gli anni '30-'40 del XVIII secolo e gli anni '70-'80 del XIX, da un lato, e il ciclo edilizio e architettonico del neoclassicismo. Nel passaggio tra XVIII e XIX secolo si verificano rilevanti variazioni quantitative, funzionali e congiunturali nella produzione edilizia: a) diminuzione complessiva degli interventi; b) ridimensionamento della committenza ecclesiastica e nobiliare; c) proliferazione di teatri; d) tenuta degli interventi in attrezzature urbane; e) significative cadute congiunturali (periodo giacobino-napoleonico; gli "anni della fame" 17645-67 e 1816-17). Il neoclassico appare come l'architettura con la quale i centri urbani escono dalle rispettive cinte murarie, relegando tendenzialmente il "vecchio" entro le mura, mentre il nuovo procede speditamente al suo esterno oppure occupa gli "sventramenti" operati nel minuto tessuto edilizio storico. L'effetto depressivo che la caduta dei prezzi agricoli durante la Restaurazione ha sugli investimenti edilizi viene compensata da nuove intenzioni anticicliche, si potrebbe dire quasi "keynesiane". Il ciclo neoclassico si avvale di specifici meccanismi di alimentazione e diffusione territoriale: a) nuovi o potenziati meccanismi di finanziamento: b) competizione e imitazione tra centri urbani, soprattutto in vista della promozione da terra a civitas, e tra centri maggiori e minori. Il risveglio edilizio neoclassico ha bisogno di adeguate interfacce imprenditoriali e manifatturiere nel settore dei materiali da costruzione (fornaci da laterizi e da calce). Ad una modularitŕ "cellulare" del mattone si accompagna una ben piů ampia modularitŕ tipologica, urbanistica e sociale del manufatto neoclassico.
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Kałowski, Julian. "Problemy dotyczące instytutów życia konsekrowanego i stowarzyszeń życia apostolskiego zawarte w kwartalniku "Prawo Kanoniczne" w latach 1958-2007." Prawo Kanoniczne 51, no. 1-2 (June 5, 2008): 13–29. http://dx.doi.org/10.21697/pk.2008.51.1-2.02.

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Abstract:
L’articolo mette in rilevo gli studi, connessi con la diversa problematica degli istituti di vita consacrata e delle società di vita apostolica, pubblicati nella rivista „Prawo K anoniczne” nel corso di cinquanta anni della sua attività. Si trovano ottantasei articoli legati al tema in questione, nei quali gli autori, oltre i temi storici, affrontano, in maggior parte, anche gli argomenti inerenti alle diverse tappe di formazione (il noviziato, la professione temporanea e perpetua, ecc...), apostolato e alla separazione dall’istituto (esclaustrazione, uscita e la dimissione di un religioso dall’istituto). Le questioni storiche invece riguardavano, in modo particolare, l’origine dei singoli istituti religiosi e la soppressione di alcuni di essi nella terra polacca da parte delle autorità civili nel XIX secolo. Oltre a quelli studi sono stati pubblicati, sia nella lingua originale che nella lingua polacca, anche otto fonti riguardo alla vita religiosa, tra cui i canoni del Codice del 1917 relativi agli istituti religiosi.
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Baumann, Christiane. "„La perduta gente“." Quellen und Forschungen aus italienischen Archiven und Bibliotheken 99, no. 1 (November 1, 2019): 340–66. http://dx.doi.org/10.1515/qufiab-2019-0015.

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Abstract:
Riassunto Alla letteratura tedesca sull’Italia, sviluppatasi nel corso dell’Ottocento, si guarda ancora oggi come se fosse mera emulatrice di quella dei tempi di Goethe. In realtà, essa subì un radicale cambiamento di paradigma, passando da una visione immaginaria dell’Italia, basata sull’idealità classica, alla considerazione del paese reale. Contemporaneamente sorsero nuovi modelli. Ciò si osserva in autori come Fanny Lewald o Heinrich Laube, ma si nota anche in Richard Voß, scrittore di grande successo a cavallo dei due secoli. La sua percezione ampia e variegata dell’Italia è quasi dimenticata, oggi, e costituisce una lacuna della ricerca. La sua immagine dell’Italia fu influenzata significativamente da Lord Byron e dallo storico, scrittore e saggista Ferdinand Gregorovius, in particolare dalle sue „Passeggiate per l’Italia“. Il saggio descrive come l’approccio naturalistico di Voß all’Italia sia sorta verso la metà del 1870, proprio a partire dalla lettura critica del presente italiano, proposta da Gregorovius, e dai suoi tentativi di combinare scienze storiche e poesia. Questa prospettiva naturalistica emerge in schizzi novellistici e saggistici, in modo particolare nel volume „Erlebtes und Geschautes“ (Cose vissute e osservate), pubblicato nel 1888. Questi schizzi furono il contributo sincero e originale di Voß alla letteratura tedesca sull’Italia del XIX secolo, aspetto finora trascurato dalla ricerca.
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Alexander, Helmut. "Josef Grisar. II Vescovo di Trento Giovanni Nepomuceno de Tschiderer e la situazione della Chiesa in Austria e nel Tirolo nel corso della prima metá del secolo XIX. Bologna: Edizioni Dehoniane Bologna; Trento: Istituto di Scienze Religiose in Trento, 1997. Pp. 375." Austrian History Yearbook 32 (January 2001): 277–79. http://dx.doi.org/10.1017/s0067237800011358.

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Gray, Richard. "Barbary Slaves and Lavigerie's Plans - Documenti sul Maghreb dal XVII al XIX secolo. Archivio Storico della Congregazione ‘De Propaganda Fide’: ‘Scritture Riferite nei Congressi ‘Barbaria’. By Federico Cresti, preface by Salvatore Bono. Perugia: Universitá degli Studi (Dipartimento di Scienze Storiche), 1988. Pp. 387. No price indicated." Journal of African History 30, no. 3 (November 1989): 497–98. http://dx.doi.org/10.1017/s0021853700024531.

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Dissertations / Theses on the topic "Scienze della Terra XIX secolo"

1

Rapisarda, Emanuele. "Vincenzo Tedeschi Paternò Castello (1786-1858). Un cieco nella Sicilia della prima metà del XIX secolo." Doctoral thesis, Università di Catania, 2014. http://hdl.handle.net/10761/1617.

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Abstract:
Con il presente lavoro abbiamo cercato di ricostruire e contestualizzare, attraverso anche il reperimento di materiale archivistico e bibliografico inedito, la figura dell intellettuale siciliano non vedente Vincenzo Tedeschi Paternò Castello (1786-1858). La tesi è articolata in tre capitoli. Il primo è dedicato a una presentazione generale della vita e delle opere di Vincenzo Tedeschi Paternò Castello, come pure del contesto storico italiano ed europeo nel quale il nostro visse ed operò. Il secondo capitolo ripercorre le tappe della travagliata carriera universitaria e il percorso scientifico di uno studioso aperto a quasi tutte le branche del sapere (dal diritto naturale alla filosofia, dall anatomia alla fisica e alla matematica). Nel terzo capitolo, infine, si ricostruisce il coinvolgimento di Tedeschi nell attività politica e amministrativa catanese. Conclude il lavoro una Bibliografia ragionata nella quale sono riportate le fonti a stampa e i manoscritti (per lo più inediti, reperiti soprattutto presso l Archivio di Stato di Catania e l Archivio Storico dell Università di Catania); gli scritti di Vincenzo Tedeschi Paternò Castello e, infine, l elenco dei testi di carattere generale e metodologico.
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Rapisarda, Emanuele. "Vincenzo Tedeschi Paternò Castello (1786-1858) : un aveugle dans la Sicile de la première moitié du XIX siècle : n cieco nella Sicilia della prima metà del XIX secolo." Paris, EHESS, 2014. http://www.theses.fr/2014EHES0026.

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Abstract:
La thèse essaye de reconstruire, aussi à travers du matériel archivistique et bibliographique inédite, la figure de l’intellectuel aveugle sicilien Vincenzo Tedeschi Paternò Castello (1786-1858), philosophe et professeur de l’Université de Catane. La structure de la thèse est divisé en trois chapitres. Le premier est dédié à une présentation générale de la vie et des oeuvres de Vincenzo Tedeschi Paternò Castello, et aussi du contexte historique où il vécut et opéra. Les tristes vicissitudes personnelles (de la maladie aux yeux jusqu’au massacre de sa famille dans le 1849), les « batailles » (des “peinés” concours universitaires jusqu’aux actions de défense du port de Catane), les études et les recherches d’un seul homme sont ainsi insérés dans un plus vaste cadre historique caractérisé par le difficile passage de l’Ancien Régime au monde contemporaine. Le deuxième chapitre déroule les étapes de la carrière universitaire commencée avec un concours universitaire tourmenté pour la chaire de Physique et finie avec la nomination comme professeur de Métaphysique (un événement où la cécité eut un rôle déterminant) et le parcours scientifique d’un érudit ouvert à presque toutes les branches de la connaissance. Dans le troisième chapitre, enfin, on revit l’implication de Tedeschi Paternò Castello dans l’activité politique et administrative de Catane. La thèse termine avec une Bibliographie raisonnée dans laquelle on a indiqué aussi les sources et les manuscrits (surtout inédits, trouvés dans l’Archive d’Etat de Catane et l’Archive historique de l’Université de Catane ) et les écrits de Vincenzo Tedeschi Paternò Castello
The thesis tries to reconstruct, also through archival and bibliographical unpublished material, the figure of the blind sicilian intellectual Vincenzo Tedeschi Paternò Castello (1786-1858), philosopher and professor at the University of Catania. The structure of the thesis is divided into three chapters. The first is dedicated to an overview of the life and works of Vincenzo Tedeschi Paternò Castello Tedeschi, and also of the historical context in which he lived and worked. The second chapter analyzes the troubleds steps of his academic career, from the participation tu the Call for Chair of Physics, to the nomination as Professor of Metaphysics (an event in which blindness had an important role). In the third chapter, finally, we reconstruct the involvement of Tedeschi Paternò Castello in the political and administrative activity. The thesis ends with a reasoned Bibliography in which are also indicated sources and manuscripts (mostly unpublished, found in the State Archive of Catania and the Historical Archive of the University of Catania) and books and articles of Vincenzo Tedeschi Paternò Castello
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Books on the topic "Scienze della Terra XIX secolo"

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Luzzini, Francesco. Il miracolo inutile: Antonio Vallisneri e le scienze della terra in Europa tra XVII e XVIII secolo. Firenze: Leo S. Olschki editore, 2013.

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Giorgi, Roberta De. I quieti della terra: Gli stundisti : un movimento evangelico-battista nella Russia del XIX secolo. Torino: Claudiana, 2006.

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Giovanni, Boraccesi, and Santa Maria della Colonna e San Nicola (Church : Rutigliano, Italy). Archivio capitolare., eds. La committenza artistica della maggiore insigne reale Collegiata chiesa del capitolo della terra di Rutigliano fra XVIII e XIX secolo. [Cavallino di Lecce]: Capone editore, 1989.

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Italy. Ministero per i beni culturali e ambientali., Archivio di Stato di Lecce., and Museo provinciale Sigismondo Castromediano, eds. La Questione demaniale in Terra d'Otranto nel XIX secolo: Catalogo della mostra, Lecce, Museo provinciale Sigismondo Castromediano, 15 dicembre 1984-30 gennaio 1985. [Roma]: Ministero per i beni culturali e ambientali, 1985.

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5

Consiglio nazionale dei geologi (Italy). Congresso. IX Congresso del Consiglio nazionale dei geologi: Dalla ricerca alle applicazioni : risorse e sviluppo, prospettive per il XXI secolo : le risposte delle scienze della terra : Roma, 17-18-19-20 aprile 1997, Palazzo della Cancelleria Apostolica. Italy: s.n., 1998.

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Lenzi, Mauro. La terra e il potere: Gestione delle proprietà e rapporti economico-sociali a Roma tra alto e basso Medioevo (secoli X-XII). Roma: Società romana di storia patria, 2000.

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Isenburg, Teresa, and Renato Pasta, eds. Immagini d'Italia e d'Europa nella letteratura e nella documentazione di viaggio nel XVIII e nel XIX secolo. Florence: Firenze University Press, 2004. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-5518-028-3.

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Abstract:
Il libro raccoglie gli interventi al seminario 'Immagini d'Italia e d'Europa nella letteratura e nella documentazione di viaggio nel XVIII e XIX secolo, svoltosi presso il Dipartimento di Studi Storici e geografici dell'Università di Firenze nel 1999-2001. Viene affrontato il problema della costruzione dei confini (politici, amministrativi, linguistici, religiosi) in Europa e in Brasile dal Medioevo agli inizi del Novecento, con particolare riguardo al periodo tra XVII e XVIII secolo. Il tema della costituzione delle frontiere è un classico dei rapporti tra storia e geografia e coinvolge l'intera gamma delle scienze umane, offrendosi al confronto con i risultati internazionali della ricerca.
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Pelliccioni, Franco. MASTERS & COMMANDERS VERSO L’IGNOTO : NAVIGAZIONI STRAORDINARIE AI CONFINI DELLA TERRA PARTE II: XIX secolo. Independently published, 2019.

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Pelliccioni, Franco. MASTERS and COMMANDERS VERSO L'IGNOTO : NAVIGAZIONI STRAORDINARIE AI CONFINI DELLA TERRA PARTE II: XIX Secolo. Independently Published, 2018.

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Pelliccioni, Franco. MASTERS and COMMANDERS VERSO l'IGNOTO B/w : NAVIGAZIONI STRAORDINARIE AI CONFINI DELLA TERRA PARTE II: XIX Secolo. Independently Published, 2018.

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