Dissertations / Theses on the topic 'Schema al secondo ordine'

To see the other types of publications on this topic, follow the link: Schema al secondo ordine.

Create a spot-on reference in APA, MLA, Chicago, Harvard, and other styles

Select a source type:

Consult the top 18 dissertations / theses for your research on the topic 'Schema al secondo ordine.'

Next to every source in the list of references, there is an 'Add to bibliography' button. Press on it, and we will generate automatically the bibliographic reference to the chosen work in the citation style you need: APA, MLA, Harvard, Chicago, Vancouver, etc.

You can also download the full text of the academic publication as pdf and read online its abstract whenever available in the metadata.

Browse dissertations / theses on a wide variety of disciplines and organise your bibliography correctly.

1

Barletta, Andrea. "Simmetrie per Operatori Lineari del Secondo Ordine." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/4135/.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Tavaglione, Antonella. "La logica del secondo ordine e la prova ontologica di Gödel." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8629/.

Full text
Abstract:
Nel mio lavoro ho deciso di dedicare il primo capitolo all'evoluzione della prova ontologica nella storia della filosofia e della logica e all'analisi, da un punto di vista logico, della prova di Gödel. Nella prima sezione, quindi, ho riportato l'argomentazione di Anselmo d'Aosta, il primo a proporre una prova ontologica, e a seguire quelle di Scoto, Spinoza, Leibniz e Russell, evidenziando dove opportuno le critiche ad esse apportate. Nella seconda sezione ho ripercorso le tappe della prova ontologica di Gödel e ho riportato e analizzato alcuni dei passaggi logici tratti da uno dei suoi taccuini. Nel secondo capitolo ne ho analizzato in particolare la logica del secondo ordine. Inoltre ho dedicato la prima sezione a un breve richiamo di logica modale S5. Ho infine brevemente trattato un caso particolare della logica del secondo ordine, vale a dire la logica del secondo ordine debole.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Dovesi, Alberto. "Gusci cilindrici in regime di assial-simmetria secondo la teoria del terzo ordine." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

Find full text
Abstract:
Nell' elaborato si ripercorre la teoria dei gusci cilindrici svolta durante il corso di studi. Partendo dalla trattazione generale di un guscio cilindrico genericamente caricato, verrà trattato il caso della Teoria di Reissner-Mindlin per gusci moderatamente spessi in regime di assial-simmetria per poi concludere con l'analisi della Teoria del Terzo Ordine sempre in regime di assial-simmetria. L'analisi ci porterà ad evidenziare le differenze tra le due teorie appoggiandosi anche all'aiuto grafico dato dall'elaborazione delle stesse teoria mediante l'utilizzo del computer. Quindi, ai risultati derivanti dalla teoria, faranno riscontro i risultati derivanti dalla simulazione di modelli matematici ottenuti dall'elaboratore elettronico. Per le simulazioni all'elaboratore si è usato il programma di calcolo matriciale MatLab che, mediante il Metodo di Quadratura Differenziale (GDQ Method), è stato utilizzato per poter ricavare i profili delle tensioni e poter rendere visibili quelle che sono le differenze tra la Teoria di Reissner-Mindlin e la Teoria del Terzo Ordine sia per materiali isotropi che per materiali anisotropi tramite l'introduzione dei Functionally Graded Materials.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Tamburini, Giorgia. "Il biofeedback di secondo ordine per la regolazione del battito cardiaco e del respiro." Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2014. http://hdl.handle.net/10077/10076.

Full text
Abstract:
2012/2013
In questo elaborato viene presentato un percorso di ricerca in cui ci siamo posti l’obiettivo di andare a studiare come la presentazione di un modello acustico, rappresentativo di una determinata funzione fisiologica (nello specifico riferito al battito cardiaco o alla frequenza respiratoria) possa influenzare il sistema di autoregolazione dell’individuo a cui viene presentato andando ad agire da rinforzo. In questo percorso abbiamo sviluppato parallelamente due linee di ricerca: con la prima siamo andati ad indagare l’effetto dell’utilizzo del biofeedback cardiaco di secondo ordine sui parametri cardiaci e la differenza nella percezione del proprio battito cardiaco nelle persone con diagnosi di disturbo di panico. Con la seconda, invece, abbiamo condotto degli studi per indagare l’effetto dell’utilizzo del biofeedback respiratorio di secondo ordine sulla standardizzazione degli atti respiratori, mettendolo a confronto con un biofeedback di secondo ordine con tracce di natura artificiale e con un compito cognitivo. Dalle prime ricerche è emerso che le persone con diagnosi di disturbo di panico mostrano una miglior percezione del loro battito cardiaco sia in termini di precisione che di accuratezza, ovvero riescono con maggior facilità a riconoscere una traccia acustica rappresentativa della loro frequenza cardiaca. Nel secondo filone di ricerca, mediante l’utilizzo del biofeedback di secondo ordine, abbiamo messo a confronto suoni naturali rappresentativi della frequenza respiratoria del soggetto con suoni artificiali (ascendenti –inspirazione- e discendenti –espirazione-) basati sui suoi parametri fisiologici. I risultati mettono in evidenza come solo mediante l’utilizzo dei suoni naturali vi sia una riduzione della variabilità respiratoria e quindi una standardizzazione del respiro. Allo stesso modo la condizione che utilizza i suoni naturali è stata messa a confronto con una condizione in cui è stato chiesto al soggetto di svolgere un compito cognitivo di controllo del respiro, essendo questa una delle strategie che più spesso viene insegnata per raggiungere uno stato di rilassamento; anche in questo caso però, il biofeedback respiratorio di secondo ordine è risultato più efficace nella standardizzazione dell’attività respiratoria del soggetto. Le ricerche presentate hanno dimostrato che quando le tracce somministrate al partecipante vengono costruite sulla base di un suono naturale della funzione fisiologica da studiare, il soggetto può riconoscere la traccia presentata come self-related e come appartenente alla propria esperienza percettiva. Essendo la componente ritmica una caratteristica dei sistemi di autoregolazione, questi possono essere influenzati dalla traccia acustica presentata. In considerazione di quanto sopra possiamo dunque ipotizzare che l’utilizzo di una traccia acustica riesca influenzare le risposte fisiologiche del soggetto. Concludendo, si può affermare che è possibile migliorare la propria autoregolazione fisiologica senza alcun tipo di training poiché la tecnica presentata in questo elaborato non richiede nessun tipo di insegnamento né di monitoraggio online.
XXVI Ciclo
1984
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Macchi, R. "Materiali ibridi cristallini inorganici-organici ad elevata risposta NLO del secondo o terzo ordine." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2007. http://hdl.handle.net/2434/59188.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Caleca, Filippo. "Equazione differenziale omogenea di secondo ordine per il grafico sunrise a 2-loop con masse arbitrarie." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/21035/.

Full text
Abstract:
È noto da [1] che è possibile, attraverso le Integration by Part identities (IbP identities) esprimere un qualsiasi diagramma di Feynman di topologia definita (ovvero definito da un certo set di propagatori) in termini di un numero finito di integrali comunemente noti come master integrals. In [4] è stato dimostrato che, dato un diagramma esprimibile in termini di n master integrals, le IbP identities possono essere ulteriormente sfruttate per ottenere un sistema lineare di equazioni differenziali al prim'ordine per i master integral stessi. Questo equivale a formulare un'equazione differenziale di ordine n-esimo, le cui n soluzioni sono, appunto, i master integrals relativi al diagramma di Feynman oggetto di studio. Poiché il sunrise a 2-loop a masse diverse è esprimibile in termini di 4 master integrals è lecito attendersi che l'equazione differenziale ad esso associata sia di quarto ordine. Tuttavia già in [5] è stato mostrato che in realtà è possibile ottenere un'equazione al secondo ordine per tale diagramma di Feynman. L'obiettivo principale di questa trattazione è quello di calcolare il max cut del sunrise a 2-loop a masse diverse, che rappresenta la soluzione della parte omogenea dell'equazione differenziale associata al diagramma, e quindi, attraverso una sorta di operazione di "reverse engineering", ricostruire la parte omogenea dell'equazione differenziale associata al sunrise a 2-loop a masse diverse.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Gualdi, Davide. "Metodi numerici per la caratterizzazione e validazione di un modello circuitale del secondo ordine per una batteria." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/14116/.

Full text
Abstract:
La tesi, sviluppata in collaborazione con l'azienda "Magneti Marelli", ha avuto come l'obiettivo la caratterizzazione di un modello matematico per descrivere il comportamento di una batteria. Per fare ciò sono stati utilizzati vari metodi di analisi numerica per migliorare un algoritmo di caratterizzazione del modello, di cui la parte teorica è illustrata nei primi capitoli. Nei capitoli successivi sono stati riportati i risultati delle analisi ai problemi matematici incontrati, in particolare problemi di Cauchy e di minimizzazione non lineare. In conclusione sono riportati i risultati ottenuti dallo sviluppo di un algoritmo di stima, sviluppato in ambiente Simulink, ottenuto grazie ai risultati della caratterizzazione precedente.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

BAGOSSI, SARA. "Covariazione al secondo ordine: un’analisi dei ragionamenti degli studenti e degli interventi dell’insegnante in situazioni di modellizzazione di fenomeni reali." Doctoral thesis, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, 2022. http://hdl.handle.net/11380/1265204.

Full text
Abstract:
Questo progetto di ricerca si propone di indagare la covariazione intesa non solo come capacità di visualizzare due o più grandezze mentre co-variano simultaneamente (Thompson & Carlson, 2017), ma in un più ampio senso epistemologico, come capacità di cogliere relazioni di invarianza tra due grandezze. L’esigenza di caratterizzare meglio forme di ragionamento più complesse messe in atto da studenti in attività di modellizzazione matematica, ci ha portato a introdurre la covariazione al secondo ordine, una forma di covariazione che consiste nel descrivere le relazioni in cui sono coinvolte non solo variabili ma anche parametri (Arzarello, 2019). Questi ultimi consentono di rappresentare famiglie di relazioni tra variabili cioè classi di fenomeni reali caratterizzati, da un punto di vista matematico, da parametri che determinano le specificità del modello matematico. La trattazione di questo tema nasce non solo da esigenze a livello di ricerca nel settore della Didattica della Matematica, ovvero l’esistenza di un quadro teorico solo parzialmente utile a descrivere i ragionamenti covariazionali degli studenti, ma soprattutto da una sua rilevanza a livello di pratiche didattiche. Infatti, esiste un’ampia letteratura che mostra come in situazioni di modellizzazione matematica sia essenziale la capacità di ragionare in modo covariazionale poiché essa consente di visualizzare le relazioni invarianti che sussistono tra grandezze fisiche coinvolte in situazioni dinamiche (Thompson, 2011). Le indicazioni per l’insegnamento della matematica nei licei (MIUR, 2010) sottolineano l’importanza dell’introduzione alla modellizzazione matematica intesa come rappresentazione di classi di fenomeni reali eppure, nonostante la riconosciuta importanza della covariazione per l’apprendimento di numerosi concetti matematici, nelle Indicazioni Nazionali così come nella maggior parte dei libri di testo i riferimenti a questo approccio sono generalmente assenti. Gli insegnanti stessi hanno poche conoscenze in merito alla covariazione e quindi faticano a introdurla nelle loro pratiche didattiche. I dati analizzati in questo progetto provengono da tre sperimentazioni didattiche condotte in alcune classi di un liceo scientifico e aventi come obiettivo la descrizione matematica di alcune situazioni reali quali, nello specifico, il moto di una pallina lungo un piano inclinato e la relazione tra temperatura e umidità descritta nel cosiddetto diagramma psicrometrico. Attraverso l’utilizzo di opportuni strumenti tecnologici, gli studenti sono stati guidati nel ricavare una formula matematica che descrivesse tali fenomeni e nel riconoscere il differente ruolo svolto da variabili e parametri nella scrittura e lettura di diversi registri di rappresentazione matematica. Sono stati analizzati i processi di ragionamento degli studenti, l’evoluzione dei diversi aspetti semiotici (parlato, gestualità, rappresentazioni) coinvolti nei processi di insegnamento-apprendimento, il supporto della tecnologia e il ruolo dell’insegnante nel favorire il ragionamento covariazionale adottando adeguate strategie didattiche adattive. Questo studio ci ha portato non solo all’elaborazione di un più ampio quadro teorico che includesse in modo coerente la covariazione al secondo ordine, ma anche a ipotizzare l’esistenza di un terzo ordine di covariazione. Inoltre, alcuni studi di ricerca complementari a quello principale finora descritto, ci hanno permesso di esplorare il tema della valutazione della covariazione intesa come forma di apprendimento concettuale e ad elaborare un’interpretazione matematica del costrutto covariazione usando la teoria delle categorie (MacLane, 1978) e i meccanismi cognitivi del blending concettuale (Fauconnier & Turner, 2002).
This research project aims to investigate covariation understood not only as the ability to visualize two or more magnitudes while co-varying simultaneously (Thompson & Carlson, 2017), but in a broader epistemological sense, as the ability to grasp relationships of invariance between two quantities. The need to better characterize more complex forms of reasoning performed by students in mathematical modelling activities, led us to introduce second-order covariation, a form of covariation that consists in describing relations in which not only variables are involved but also parameters (Arzarello, 2019). These enable to represent families of relationships between variables that is classes of real phenomena characterized, from a mathematical standpoint, through parameters, which determine the specificities of the mathematical model. The discussion of this theme arises not only from research needs in the field of Mathematics Education, i.e., the existence of a theoretical framework only partially useful to describe the covariational reasonings of students, but above all by its relevance in terms of teaching practices. There is a wide literature showing that in mathematical modelling situations the ability to reason covariationally is essential because it allows to visualize the invariant relationships that exist between quantities involved in dynamic situations (Thompson, 2011). The indications for teaching mathematics in high schools (MIUR, 2010) underline the relevance of introducing mathematical modelling as a representation of classes of real phenomena. However, despite the acknowledged relevance of covariation for the learning of numerous mathematical concepts, in the National Indications, as well as in most textbooks, references to this approach are generally absent. The teachers themselves have little knowledge of covariation and therefore struggle to introduce it into their teaching practices. The data analyzed in this project come from three didactical experiments developed in some classes of a scientific high school and whose aim is the mathematical description of some real situations: specifically, the motion of a ball along an inclined plane and the relationship between temperature and humidity described in the so-called psychrometric diagram. Using appropriate technological tools, the students were guided in deriving a mathematical formula that described such phenomena and in recognizing the different role played by variables and parameters in the writing and reading of different registers of mathematical representations. Students' reasoning processes and the evolution of the different semiotic aspects (spoken, gestural, representational) involved in the teaching-learning processes were analyzed; as well the support of technology and the role of the teacher in enhancing covariational reasoning through appropriate adaptive teaching strategies, were considered. This study led us not only to the elaboration of a broader theoretical framework, which consistently includes second-order covariation, but also to hypothesize the existence of a third-order covariation. In addition, some research studies complementary to the main one described above, allowed us to explore the theme of assessment of covariation as a form of conceptual understanding and to elaborate a mathematical interpretation of the covariation construct using category theory (MacLane, 1978) and the cognitive mechanisms of conceptual blending (Fauconnier & Turner, 2002).
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

Iannuzzi, Davide. "Sviluppo di un programma in Matlab per la valutazione delle prestazioni dinamiche dei sistemi catetere-trasduttore di pressione." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5579/.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

Bandini, Vittoria <1982&gt. "Applicazione di strumenti e metodi per la gestione ambientale di un territorio vasto - Sviluppo di un sistema di gestione ambientale in un ente pubblico secondo lo schema europeo EMAS e analisi di un sistema energetico territoriale." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2620/1/Bandini_Vittoria_Tesi.pdf.

Full text
Abstract:
Environmental Management includes many components, among which we can include Environmental Management Systems (EMS), Environmental Reporting and Analysis, Environmental Information Systems and Environmental Communication. In this work two applications are presented: the developement and implementation of an Environmental Management System in local administrations, according to the European scheme "EMAS", and the analysis of a territorial energy system through scenario building and environmental sustainability assessment. Both applications are linked by the same objective, which is the quest for more scientifically sound elements; in fact, both EMS and energy planning are oftec carachterized by localism and poor comparability. Emergy synthesis, proposed by ecologist H.T. Odum and described in his book "Environmental Accounting: Emergy and Environmental Decision Making" (1996) has been chosen and applied as an environmental evaluation tool, in order complete the analysis with an assessment of the "global value" of goods and processes. In particular, eMergy syntesis has been applied in order to improve the evaluation of the significance of environmental aspects in an EMS, and in order to evaluate the environmental performance of three scenarios of future evolution of the energy system. Regarding EMS, in this work an application of an EMS together with the CLEAR methodology for environmental accounting is discussed, in order to improve the identification of the environmental aspects; data regarding environmental aspects and significant ones for 4 local authorities are also presented, together with a preliminary proposal for the integration of the assessment of the significance of environmental aspects with eMergy synthesis. Regarding the analysis of an energy system, in this work the carachterization of the current situation is presented together with the overall energy balance and the evaluation of the emissions of greenhouse gases; moreover, three scenarios of future evolution are described and discussed. The scenarios have been realized with the support of the LEAP software ("Long Term Energy Alternatives Planning System" by SEI - "Stockholm Environment Institute"). Finally, the eMergy synthesis of the current situation and of the three scenarios is shown.
La gestione ambientale è composta da più elementi, tra le quali i Sistemi di gestione ambientale (SGA), l'analisi ed il reporting ambientale, la gestione di dati ambientali, la comunicazione ambientale. In questa tesi ci si occupa dello sviluppo e applicazione di un SGA in un Ente pubblico secondo lo schema europeo "EMAS", e dell'analisi di un sistema energetico territoriale attraverso la costruzione di scenari e l'uso di indici di sostenibilità  ambientale. Entrambe le tematiche sono accomunate dalla ricerca di inserire elementi di scientificità  in procedure (i SGA e la pianificazione energetica) che sono altrimenti spesso caratterizzate da localismo e scarsa confrontabilità . La sintesi eMergetica, proposta dall'ecologo H.T. Odum e descritta nel 1996 nel libro "Environmental Accounting: Emergy and Environmental Decision Making", è stata utilizzata per completare con un elemento di valutazione del valore ambientale globale le analisi svolte. In particolare, la sintesi eMergetica è stata utilizzata per migliorare la metodologia per valutare la significatività  degli aspetti ambientali in un SGA, e per valutare le performance ambientali degli scenari di evoluzione del sistema energetico studiato. Relativamente ai SGA, si riportano una applicazione congiunta del metodo CLEAR per facilitare l'identificazione degli aspetti ambientali, i dati dei 4 Comuni seguiti per quanto riguarda aspetti ambientali e significatività , una proposta preliminare di integrazione della valutazione della significatività  attraverso la sintesi eMergetica. Relativamente all'analisi di un sistema energetico territoriale, si riportano la caratterizzazione della situazione attuale ed il bilancio energetico, il bilancio delle emissioni di gas serra, 3 scenari di evoluzione del sistema definiti col supporto del software LEAP ("Long Term Energy Alternatives Planning System" del SEI - "Stockholm Environment Institute"), la sintesi eMergetica della situazione attuale e degli scenari costruiti.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
11

Bandini, Vittoria <1982&gt. "Applicazione di strumenti e metodi per la gestione ambientale di un territorio vasto - Sviluppo di un sistema di gestione ambientale in un ente pubblico secondo lo schema europeo EMAS e analisi di un sistema energetico territoriale." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2620/.

Full text
Abstract:
Environmental Management includes many components, among which we can include Environmental Management Systems (EMS), Environmental Reporting and Analysis, Environmental Information Systems and Environmental Communication. In this work two applications are presented: the developement and implementation of an Environmental Management System in local administrations, according to the European scheme "EMAS", and the analysis of a territorial energy system through scenario building and environmental sustainability assessment. Both applications are linked by the same objective, which is the quest for more scientifically sound elements; in fact, both EMS and energy planning are oftec carachterized by localism and poor comparability. Emergy synthesis, proposed by ecologist H.T. Odum and described in his book "Environmental Accounting: Emergy and Environmental Decision Making" (1996) has been chosen and applied as an environmental evaluation tool, in order complete the analysis with an assessment of the "global value" of goods and processes. In particular, eMergy syntesis has been applied in order to improve the evaluation of the significance of environmental aspects in an EMS, and in order to evaluate the environmental performance of three scenarios of future evolution of the energy system. Regarding EMS, in this work an application of an EMS together with the CLEAR methodology for environmental accounting is discussed, in order to improve the identification of the environmental aspects; data regarding environmental aspects and significant ones for 4 local authorities are also presented, together with a preliminary proposal for the integration of the assessment of the significance of environmental aspects with eMergy synthesis. Regarding the analysis of an energy system, in this work the carachterization of the current situation is presented together with the overall energy balance and the evaluation of the emissions of greenhouse gases; moreover, three scenarios of future evolution are described and discussed. The scenarios have been realized with the support of the LEAP software ("Long Term Energy Alternatives Planning System" by SEI - "Stockholm Environment Institute"). Finally, the eMergy synthesis of the current situation and of the three scenarios is shown.
La gestione ambientale è composta da più elementi, tra le quali i Sistemi di gestione ambientale (SGA), l'analisi ed il reporting ambientale, la gestione di dati ambientali, la comunicazione ambientale. In questa tesi ci si occupa dello sviluppo e applicazione di un SGA in un Ente pubblico secondo lo schema europeo "EMAS", e dell'analisi di un sistema energetico territoriale attraverso la costruzione di scenari e l'uso di indici di sostenibilità  ambientale. Entrambe le tematiche sono accomunate dalla ricerca di inserire elementi di scientificità  in procedure (i SGA e la pianificazione energetica) che sono altrimenti spesso caratterizzate da localismo e scarsa confrontabilità . La sintesi eMergetica, proposta dall'ecologo H.T. Odum e descritta nel 1996 nel libro "Environmental Accounting: Emergy and Environmental Decision Making", è stata utilizzata per completare con un elemento di valutazione del valore ambientale globale le analisi svolte. In particolare, la sintesi eMergetica è stata utilizzata per migliorare la metodologia per valutare la significatività  degli aspetti ambientali in un SGA, e per valutare le performance ambientali degli scenari di evoluzione del sistema energetico studiato. Relativamente ai SGA, si riportano una applicazione congiunta del metodo CLEAR per facilitare l'identificazione degli aspetti ambientali, i dati dei 4 Comuni seguiti per quanto riguarda aspetti ambientali e significatività , una proposta preliminare di integrazione della valutazione della significatività  attraverso la sintesi eMergetica. Relativamente all'analisi di un sistema energetico territoriale, si riportano la caratterizzazione della situazione attuale ed il bilancio energetico, il bilancio delle emissioni di gas serra, 3 scenari di evoluzione del sistema definiti col supporto del software LEAP ("Long Term Energy Alternatives Planning System" del SEI - "Stockholm Environment Institute"), la sintesi eMergetica della situazione attuale e degli scenari costruiti.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
12

Vie, Jean-Léopold. "Second-order derivatives for shape optimization with a level-set method." Thesis, Paris Est, 2016. http://www.theses.fr/2016PESC1072/document.

Full text
Abstract:
Le but de cette thèse est de définir une méthode d'optimisation de formes qui conjugue l'utilisation de la dérivée seconde de forme et la méthode des lignes de niveaux pour la représentation d'une forme.On considèrera d'abord deux cas plus simples : un cas d'optimisation paramétrique et un cas d'optimisation discrète.Ce travail est divisé en quatre parties.La première contient le matériel nécessaire à la compréhension de l'ensemble de la thèse.Le premier chapitre rappelle des résultats généraux d'optimisation, et notamment le fait que les méthodes d'ordre deux ont une convergence quadratique sous certaines hypothèses.Le deuxième chapitre répertorie différentes modélisations pour l'optimisation de formes, et le troisième se concentre sur l'optimisation paramétrique puis l'optimisation géométrique.Les quatrième et cinquième chapitres introduisent respectivement la méthode des lignes de niveaux (level-set) et la méthode des éléments-finis.La deuxième partie commence par les chapitres 6 et 7 qui détaillent des calculs de dérivée seconde dans le cas de l'optimisation paramétrique puis géométrique.Ces chapitres précisent aussi la structure et certaines propriétés de la dérivée seconde de forme.Le huitième chapitre traite du cas de l'optimisation discrète.Dans le neuvième chapitre on introduit différentes méthodes pour un calcul approché de la dérivée seconde, puis on définit un algorithme de second ordre dans un cadre général.Cela donne la possibilité de faire quelques premières simulations numériques dans le cas de l'optimisation paramétrique (Chapitre 6) et dans le cas de l'optimisation discrète (Chapitre 7).La troisième partie est consacrée à l'optimisation géométrique.Le dixième chapitre définit une nouvelle notion de dérivée de forme qui prend en compte le fait que l'évolution des formes par la méthode des lignes de niveaux, grâce à la résolution d'une équation eikonale, se fait toujours selon la normale.Cela permet de définir aussi une méthode d'ordre deux pour l'optimisation.Le onzième chapitre détaille l'approximation d'intégrales de surface et le douzième chapitre est consacré à des exemples numériques.La dernière partie concerne l'analyse numérique d'algorithmes d'optimisation de formes par la méthode des lignes de niveaux.Le Chapitre 13 détaille la version discrète d'un algorithme d'optimisation de formes.Le Chapitre 14 analyse les schémas numériques relatifs à la méthodes des lignes de niveaux.Enfin le dernier chapitre fait l'analyse numérique complète d'un exemple d'optimisation de formes en dimension un, avec une étude des vitesses de convergence
The main purpose of this thesis is the definition of a shape optimization method which combines second-order differentiationwith the representation of a shape by a level-set function. A second-order method is first designed for simple shape optimization problems : a thickness parametrization and a discrete optimization problem. This work is divided in four parts.The first one is bibliographical and contains different necessary backgrounds for the rest of the work. Chapter 1 presents the classical results for general optimization and notably the quadratic rate of convergence of second-order methods in well-suited cases. Chapter 2 is a review of the different modelings for shape optimization while Chapter 3 details two particular modelings : the thickness parametrization and the geometric modeling. The level-set method is presented in Chapter 4 and Chapter 5 recalls the basics of the finite element method.The second part opens with Chapter 6 and Chapter 7 which detail the calculation of second-order derivatives for the thickness parametrization and the geometric shape modeling. These chapters also focus on the particular structures of the second-order derivative. Then Chapter 8 is concerned with the computation of discrete derivatives for shape optimization. Finally Chapter 9 deals with different methods for approximating a second-order derivative and the definition of a second-order algorithm in a general modeling. It is also the occasion to make a few numerical experiments for the thickness (defined in Chapter 6) and the discrete (defined in Chapter 8) modelings.Then, the third part is devoted to the geometric modeling for shape optimization. It starts with the definition of a new framework for shape differentiation in Chapter 10 and a resulting second-order method. This new framework for shape derivatives deals with normal evolutions of a shape given by an eikonal equation like in the level-set method. Chapter 11 is dedicated to the numerical computation of shape derivatives and Chapter 12 contains different numerical experiments.Finally the last part of this work is about the numerical analysis of shape optimization algorithms based on the level-set method. Chapter 13 is concerned with a complete discretization of a shape optimization algorithm. Chapter 14 then analyses the numerical schemes for the level-set method, and the numerical error they may introduce. Finally Chapter 15 details completely a one-dimensional shape optimization example, with an error analysis on the rates of convergence
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
13

Descamps, Théo. "Numerical analysis and development of accurate models in a CFD solver dedicated to naval applications with waves." Thesis, Ecole centrale de Nantes, 2022. http://www.theses.fr/2022ECDN0049.

Full text
Abstract:
L’objectif de cette thèse est de développer des solveurs numériques et des méthodologies afin d’améliorer le temps de calcul et la précision des simulations de tenue à la mer et de résistance ajoutée sur houle. Tout d’abord, une synthèse de l’algorithme du solver foamStar développé en interne est effectuée. A partir de cette analyse, une modification est proposée afin de pouvoir utiliser le "Multidimensional Universal Limiterfor Explicit Solution" (MULES) avec un schéma temporel backward d’ordre deux. Ensuite, plusieurs études successives sont réalisées afin de : vérifier l’implémentation du schéma backward ; définir une configuration numérique et des maillages efficaces pour la simulation de houle. Les cas d’étude sont : les tourbillons de Taylor-Green, la houle régulière non linéaire se propageant dans un domaine periodique, et enfin, la houle régulière générée avec des zones de relaxation et des configurations numériques proches de celles utilisées pour des applications navales. Dans la dernière partie de cette thèse, une étude préliminaire est réalisée en simulant un porte-conteneur avec une vitesse d’avance dans des houles régulières de face. Les recommandations définies tout au long de cette thèse sont également évaluées
The objective of the present thesis is to develop solvers and methodologies in order to improve the computational cost andthe accuracy with regard to the thematics of seakeeping and added resistance. First, a synthetic workflow of the algorithmof the in-house solver foamStar is proposed. From this analysis a modification is proposed in order to use the Multidimensional Universal Limiter for Explicit Solution (MULES) with a second-order backward time scheme. Then, successive studies are done in order to: verify the implementation of the backward scheme; define an efficient numerical set-up and adequate mesh structures for numerical wave simulations. The case studies are, Taylor-Green vortices, nonlinear regular wave propagating in a periodic domain, and finally, regular waves generated with relaxation zones considering numerical configurations close to what is used for naval applications. In the last part of this Thesis, a preliminary study is done simulating a containership with forward speed in head regular waves. The recommendations derived all along this thesis are also evaluated
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
14

GOBET, Emmanuel. "Contributions à la simulation et à l'analyse de discrétisation de processus, et applications." Habilitation à diriger des recherches, Université Paris-Diderot - Paris VII, 2003. http://tel.archives-ouvertes.fr/tel-00003841.

Full text
Abstract:
Nous présentons quelques contributions à la simulation et à l'analyse de discrétisation de processus, avec leurs applications notamment en finance. Nous avons regroupé nos travaux selon 4 thèmes: 1. statistique des processus avec observations discrètes; 2. couverture en temps discret en finance; 3. sensibilités d'espérances; 4. analyses d'erreurs de discrétisation. Le premier chapitre sur la statistique des processus est assez indépendant du reste. En revanche, les trois autres chapitres correspondent à une cohérence et une progression dans les questions soulevées. Néanmoins au fil de la lecture, on remarquera des liens entre les quatre parties: différentiation par rapport à des domaines et amélioration de simulation de temps de sortie, sensibilités d'espérances et statistique asymptotique avec le calcul de Malliavin, sensibilités d'espérances et analyse d'erreur etc... Les preuves des résultats s'appuient notamment sur les outils du calcul de Malliavin, des martingales, des Équations aux Dérivées Partielles et de leurs liens avec les Équations Différentielles Stochastiques.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
15

Kanté, Mamadou Moustapha. "Graph structurings : some algorithmic applications." Thesis, Bordeaux 1, 2008. http://www.theses.fr/2008BOR13693/document.

Full text
Abstract:
Tous les problèmes définissables en logique du second ordre monadique peuvent être résolus en temps polynomial dans les classes de graphes qui ont une largeur de clique bornée. La largeur de clique est un paramètre de graphe défini de manière algébrique, c'est-à-dire, à partir d'opérations de composition de graphes. La largeur de rang, définie de manière combinatoire, est une notion équivalente à la largeur de clique des graphes non orientés. Nous donnons une caractérisation algébrique de la largeur de rang et nous montrons qu'elle est linéairement bornée par la largeur arborescente. Nous proposons également une notion de largeur de rang pour les graphes orientés et une relation de vertex-minor pour les graphes orientés. Nous montrons que les graphes orientés qui ont une largeur de rang bornée sont caractérisés par une liste finie de graphes orientés à exclure comme vertex-minor. Beaucoup de classes de graphes n'ont pas une largeur de rang bornée, par exemple, les graphes planaires. Nous nous intéressons aux systèmes d'étiquetage dans ces classes de graphes. Un système d'étiquetage pour une propriété P dans un graphe G, consiste à assigner une étiquette, aussi petite que possible, à chaque sommet de telle sorte que l'on puisse vérifier si G satisfait P en n'utilisant que les étiquettes des sommets. Nous montrons que si P est une propriété définissable en logique du premier ordre alors, certaines classes de graphes de largeur de clique localement bornée admettent un système d'étiquetage pour P avec des étiquettes de taille logarithmique. Parmi ces classes on peut citer les classes de graphes de degré borné, les graphes planaires et plus généralement les classes de graphes qui excluent un apex comme mineur et, les graphes d'intervalle unitaire. Si x et y sont deux sommets, X un ensemble de sommets et F un ensemble d'arêtes, nous notons Conn(x,y,X,F) la propriété qui vérifie dans un graphe donné si x et y sont connectés par un chemin, qui ne passe par aucun sommet de X si aucune arête de F. Cette propriété n'est pas définissable en logique du premier ordre. Nous montrons qu'elle admet un système d'étiquetage avec des étiquettes de taille logarithmique dans les graphes planaires. Nous montrons enfin que Conn(x,y,X,0) admet également un système d'étiquetage avec des étiquettes de taille logarithmique dans des classes de graphes qui sont définies comme des combinaisons de graphes qui ont une petite largeur de clique et telles que le graphe d'intersection de ces derniers est planaire et est de degré borné
Every property definable in onadic second order logic can be checked in polynomial-time on graph classes of bounded clique-width. Clique-width is a graph parameter defined in an algebraical way, i.e., with operations ``concatenating graphs'' and that generalize concatenation of words.Rank-width, defined in a combinatorial way, is equivalent to the clique-width of undirected graphs. We give an algebraic characterization of rank-width and we show that rank-width is linearly bounded in term of tree-width. We also propose a notion of ``rank-width'' of directed graphs and a vertex-minor inclusion for directed graphs. We show that directed graphs of bounded ``rank-width'' are characterized by a finite list of finite directed graphs to exclude as vertex-minor. Many graph classes do not have bounded rank-width, e.g., planar graphs. We are interested in labeling schemes on these graph classes. A labeling scheme for a property P in a graph G consists in assigning a label, as short as possible, to each vertex of G and such that we can verify if G satisfies P by just looking at the labels. We show that every property definable in first order logic admit labeling schemes with labels of logarithmic size on certain graph classes that have bounded local clique-width. Bounded degree graph classes, minor closed classes of graphs that exclude an apex graph as a minor have bounded local clique-width. If x and y are two vertices and X is a subset of the set of vertices and Y is a subset of the set of edges, we let Conn(x,y,X,Y) be the graph property x and y are connected by a path that avoids the vertices in X and the edges in Y. This property is not definable by a first order formula. We show that it admits a labeling scheme with labels of logarithmic size on planar graphs. We also show that Conn(x,y,X,0) admits short labeling schemes with labels of logarithmic size on graph classes that are ``planar gluings'' of graphs of small clique-width and with limited overlaps
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
16

Sénéchal, Dorothée. "DNS des écoulements turbulents compressibles : fluctuations de pression, de masse volumique et de température." Paris 6, 2009. http://www.theses.fr/2009PA066106.

Full text
Abstract:
Cette thèse traite du développement de méthodes numériques d'ordre élevé possédant de bonnes propriétés de capture de choc pour la résolution directe des équations Navier-Stokes compressibles. Le solveur DNS implémenté utilise des reconstructions d'ordre élevé UW et WENO/M (UW17/WENOM17) et un solveur de Riemann approché faiblement diffusif HLLC. L'intégration temporelle est implicite, précise à l'ordre deux et utilise une procédure de pas de temps dual avec sous-itérations explicites. Les calculs DNS compressibles dans un canal plan 3-D ont permis d'évaluer la dissipation numérique des schémas UW et WENO/M et l'effet de la résolution du maillage sur la prédiction des statistiques turbulentes. De nouveaux schémas d'ordre élevé (WENOM17) ont été développés. Une analyse de l'effet de la taille de boîte du canal plan sur la prédiction du champ turbulent a été réalisée. La base de données DNS compressible a permis d'effectuer une analyse détaillée de l'évolution des quantités thermodynamiques fluctuantes (', p' et T'') qui sont fortement corrélées en présence de parois isothermes. Une modélisation tensorielle de l'équation de transport pour '_rms a été proposée et validée en a priori et a posteriori. Une décomposition des fluctuations de pression en cinq termes a été appliquée aux corrélations qui interviennent dans l'équation de transport des tensions de Reynolds des modèles RSM. Cette décomposition permettra d'évaluer séparement les parties homogène et inhomogène de la diffusion de pression et du tenseur de redistribution du transport des tensions de Reynolds.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
17

Pisani, Federico. "Knowledge workers management. Concorrenza e invenzioni nel rapporto di lavoro subordinato: il modello statunitense." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2019. http://hdl.handle.net/11577/3425914.

Full text
Abstract:
Il presente studio affronta gli argomenti della concorrenza e delle invenzioni nel rapporto di lavoro subordinato statunitense. L’attività di ricerca è stata svolta in parte presso la School of Law della Boston University, USA, sotto la supervisione di Micheal C. Harper, professore di diritto del lavoro. L’argomento presenta una crescente rilevanza, considerato che nella nuova organizzazione produttiva, fondata in gran parte sulla conoscenza globalizzata, al lavoro dipendente si chiede ormai sempre maggiore professionalità, innovazione e creatività. La scelta di esaminare questa tematica dalla prospettiva del “laboratorio USA”, è dovuta al primato di cui tale nazione gode a livello internazionale sul piano economico, scientifico e dell’innovazione dei processi lavorativi, che fanno emergere criticità in altri Paesi probabilmente ancora non avvertite. Al fine di inquadrare gli istituti giudici menzionati nel modello statunitense, si è reso opportuno dare conto del sistema delle fonti normative negli USA, con particolare focus sul Restatement of Employment Law, cioè la raccolta di principi fondamentali elaborati negli anni dal common law in materia di rapporto di lavoro. All'esame delle fonti segue la definizione del concetto di lavoratore subordinato (employee) e lavoratore autonomo (independent contractor), necessario per l’inquadramento del campo di applicazione degli obblighi scaturenti dal rapporto di lavoro subordinato, tra cui il duty of loyalty, implicato nel rapporto fiduciario. In tale ambito, si è osservata l’evoluzione giurisprudenziale che ha condotto all'adozione dei criteri relativi alla distinzione in esame, prevalentemente concernenti il giudizio sulla rilevanza degli elementi fattuali determinanti per l’accertamento della subordinazione. Delineati i contorni della fattispecie di lavoro subordinato, il presente studio affronta la tematica della tipica forma del contratto di lavoro statunitense, il c.d. employment-at-will, cioè il rapporto a libera recedibilità. Tale peculiarità scaturisce dal principio fondamentale per cui le parti non sono vincolate ad alcun obbligo di fornire la motivazione per il licenziamento. La terza parte del lavoro ha ad oggetto la disciplina della concorrenza del lavoratore effettuata sulla base delle conoscenze acquisite, legalmente o illegalmente, durante il rapporto e le relative tecniche di tutela del datore di lavoro, a fronte della violazione del duty of loyalty, quale obbligo del lavoratore subordinato di esecuzione della prestazione lavorativa nell'interesse esclusivo dell’imprenditore e, conseguentemente, di astensione dal porre in essere condotte pregiudizievoli nei confronti di quest’ultimo. Quanto alle tecniche di tutela esperibili in caso di violazione degli obblighi esaminati, vengono illustrati i rimedi legali e equitativi che il diritto statunitense offre al datore di lavoro. La parte finale del presente studio si occupa della disciplina relativa alla titolarità dei diritti scaturenti dalle invenzioni sviluppate dai dipendenti nel corso del rapporto di lavoro. In questo senso si sono esaminate le definizioni di “invenzione” e “brevetto” ed il loro rapporto nel contesto della regolamentazione giuslavoristica; si è posta in rilievo la differenza tra invenzione come opera di ingegno e proprietà intellettuale tutelata dal diritto d’autore. Inoltre, si sono osservati i meccanismi sottesi alle norme fondamentali che regolano la materia e la loro convivenza con la libertà contrattuale delle parti e il loro potere di disporre dei suddetti diritti.
This work addresses the issues of competition and inventions in the U.S. employment relationships. The research was carried out in part at the Boston University School of Law of, under the supervision of Micheal C. Harper, professor of Labour Law. The selection of the topic is justified in the light of its importance, given that in the new production organization, based largely on globalized knowledge, employees are now increasingly being asked for professionalism, innovation and creativity. The decision to examine this issue from the perspective of the "U.S. laboratory" is due to the primacy that this nation holds at international level on the economic, scientific and innovation of work processes, which bring out critical issues that in other Countries probably have not yet been raised. In order to frame the above-mentioned topics, it has become appropriate to give an account of the system of regulatory sources in the USA, with particular focus on the Restatement of Employment Law, i.e. the collection of fundamental principles developed over the years by common law in the field of employment relationships. The examination of the sources is followed by the definition of the concept of employee and self-employed worker (independent contractor), necessary for the assessment of the application of the obligations arising from the employment relationships, including the duty of loyalty, involved in the fiduciary law. In this context, the evolution of the case law has been observed, as well as the examination of the criteria relating to the distinction between employees and independent contractors, mainly concerning the judgement on the relevance of the factual elements determining the assessment of the existence of an employment relationship. Subsequently, this study addresses the issue of the typical form of the U.S. employment contract, the so-called employment-at-will. This peculiarity is originated from the principle that the parties are not bound by any obligation to provide reasons for termination. The third part of the work has as its object the discipline of competition of the worker carried out on the basis of the knowledge acquired, legally or illegally, during the relationship and the relative legal remedies for the employer, against the violation of the duty of loyalty, intended as an obligation of the employee to perform the work in the exclusive interest of the entrepreneur and, consequently, to refrain from engaging in prejudicial conduct against the company. About the remedies available in the event of breach of the obligations examined, the legal and equitable remedies that U.S. law offers the employer have been explained. The final part of this study deals with the rules governing the ownership of rights arising from inventions developed by employees in the course of their employment. The definitions of "invention" and "patent" and their relationship in the context of employment law has been examined and the difference between invention as a work of genius and intellectual property protected by copyright has been highlighted. In addition, the mechanisms underlying the basic rules governing the subject matter and their coexistence with the contractual freedom of the parties and their power to dispose of these rights have been observed.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
18

FARINA, Gianraimondo. "Aspetti e problemi finanziari in ordine alla soppressione di monasteri e conventi nella lombardia asburgica del secondo settecento: il ducato di milano." Doctoral thesis, 2011. http://hdl.handle.net/11562/348748.

Full text
Abstract:
Il tema del presente lavoro ha per oggetto lo studio degli aspetti e dei problemi finanziari in ordine alla soppressione di monasteri e conventi nella Lombardia asburgica del secondo Settecento, con riferimento all'antico Ducato di Milano (1767- 1790). La delicata questione delle soppressioni settecentesche in territorio lombardo, non del tutto affrontata dalla storiografia tradizionale, rappresenta, per la storia economica, uno dei “tasselli”principali di tutta la politica riformistica intrapresa da Maria Teresa d' Austria e proseguita da suo figlio Giuseppe II. Essa, come lo dimostrano tutti  i documenti archivistici rinvenuti in questi tre anni di ricerca, nasce non solo da meri intenti giurisdizionalistici (preminenza dello Stato sulla Chiesa, rappresentata, soprattutto in Austria, dalla diffusione del Febronianesimo), ma dalla sempre più marcata crescita economica di un territorio, la Lombardia, che, ben presto, dopo i secoli di “stasi” spagnola, sarà destinato a diventare un vero e proprio motore di progresso e di sviluppo.  Gli austriaci apportano alle “potenzialità” di questa terra tutta la loro conoscenza amministrativa provvedendo a riformare lo Stato e cercando, in particolar modo, di eliminare gli antichi privilegi aristocratici, rappresentati in Senato, ed ecclesiastici.  Un lungo periodo di pace, a seguito della guerra di successione austriaca del 1748, favorirà, poi, le riforme: da quella, prima, amministrativa del 1757, passando per l'importantissima applicazione del catasto, per poi concludersi con quelle ecclesiastiche: stipula del Concordato del 1751,  riforme del Regio Economato, istituzione della Giunta Economale nel 1765, limitazioni al clero secolare e, soprattutto, al clero regolare.  La politica delle soppressioni é, quindi, frutto, primariamente, di un' esigenza economica dello Stato tesa a “colpire” le rendite di enti che, per un motivo o per l'altro, “sfuggivano” alle denunce, creando, con le proprie esenzioni, l'accumulo di una ricchezza solo limitatamente sfruttata.  In questo senso, dando una lettura generale alla politica fiscale asburgica, si può dedurre che le soppressioni non “cadono” improvvisamente con il regio decreto 3 agosto 1767, ma sono frutto di una gradualità, di una strategia.  Il terreno viene, innanzitutto, “preparato” con l'introduzione del catasto, strumento straordinariamente efficace nel monitorare i possedimenti sia laici che ecclesiastici. Seguiranno le riforme amministrative tese a riorganizzare più razionalmente lo Stato.  Per “contrastare” le immunità ecclesiastiche il governo si servirà di due importanti  istituti come il Regio Economato e la Giunta Economale. Sarà, soprattutto, quest'ultima, con la sua azione, a dominare tutta la fase delle soppressioni, provvedendo alla redazione dei Piani di Consistenza ed all'esecuzione dei decreti di chiusura.  Rimane sullo sfondo la domanda centrale: Perché si sopprime?  Vi é, senza dubbio, un' esigenza fiscale dettata, per lo Stato, dal provvedere a “rimpinguare” le casse, “dissanguate” dalle precedenti guerre ma vi é, anche, un disegno di venire incontro al “pubblico bene”, istituendo il Fondo di Religione e, provvedendo, con esso, a devolvere parte dei beni incamerati a favore di sanità e pubblica istruzione.  Il processo, che porterà alla chiusura di circa 238 istituti, sarà interrotto, momentaneamente e bruscamente, dalla venuta dei francesi.  All'interno di questo quadro, il vecchio Ducato di Milano, riformato dai provvedimenti teresiani del 1757 con la città, il suo contado e le pievi del Lecchese, del Varesotto e della Brianza, continuerà, per entità di conventi e monasteri ivi insistenti, a svolgere un ruolo preminente.  L' obbiettivo principale del lavoro é quello di spiegare, dando spazio alle carte d'archivio, come, dal punto di vista storico- economico, sia avvenuta la strategia delle soppressioni nel Ducato di Milano, il “cuore” ed il centro amministrativo della Lombardia austriaca. E' infatti dalla sua capitale, Milano, che “partono” le riforme e, quindi, le progressive riduzioni del clero. E' in questa città che, soprattutto, hanno sede alcune delle più importanti case religiose, sia maschili che femminili, con ragguardevoli possedimenti fondiari nel contado. Oltre Milano, poi, si hanno numerosi enti religiosi presenti in alcune delle principali città del territorio: da Lecco, a Varese, a Gallarate, a Monza, a Melzo e Melegnano, comprendendo la “terra separata” di Treviglio.  L'altro, ma non meno rilevante scopo, sarà quello, di analizzare, utilizzando le sezioni Culto p. a ed Amministrazione Fondo di Religione, tutte le carte relative ai conventi soppressi (nel Ducato di Milano si conteranno quasi il 40 % di tutta la Lombardia austriaca), andando a consultare tutti i Piani di consistenza previsti, suddivisi per congregazione, in modo da avere una mappatura completa.  Non saranno fatte delle analisi solo quantitative, ma anche economico- sociali sui conventi, esaminando i rispettivi stati patrimoniali, bilanci e corrispondenze varie.  Alla luce di tali considerazioni, la ricerca é articolata in quattro capitoli.  Nel primo si cerca di fornire un quadro complessivo generale della nodale questione delle soppressioni nel Settecento lombardo fra storiografia, problematiche fiscali ed aspetti inter-istituzionali.  Il secondo ed il terzo capitolo studiano le soppressioni delle Case del clero regolare nelle zone del Lecchese, della Brianza e del Varesotto, attingendo, sistematicamente, alle fonti archivistiche.  L'ultima parte del lavoro affronta la redazione di un quarto capitolo, centrale, sugli istituti di Milano e del suo contado, seguita da un paragrafo conclusivo, di natura riepilogativa, in cui si sono incrociati i dati ottenuti. Tale paragrafo produce un bilancio storico e socio- economico delle soppressioni. Esso é redatto partendo dai piccioli conventi soppressi in età teresiana per giungere alla vera e propria “ondata” giuseppina che sancirà la progressiva chiusura di una buona parte  delle case maschili e femminili.  In questo seno un certo rilievo assumono alcune importanti consulte della Camera dei Conti, con soprattutto quella del 19 ottobre 1792, riepilogativa di tutti i risultati economici ottenuti con le chiusure teresio- giuseppine. Si tratta, ancora una volta, di dare risalto al complesso intreccio di relazioni  tra economia, monasteri e territorio  nella ricca e vasta  area milanese.  E' questo un modo efficace e razionale per cercare di rispondere all'obbiettivo generale che, in fondo, accompagna tutta la ricerca: che destinazione economica  hanno avuto i beni dei soppressi enti? Quali sono state le reali intenzioni dei cattolicissimi austriaci: sopprimere per il pubblico bene (sanità ed assistenza in primis), oppure per la costruzione di un nuovo edificio, ossia un nuovo Stato amministrativo forte e militarizzato? Quale é stato il destino dell'appena costituito Fondo di Religione?  Per fare ciò, ci si avvale delle carte contenute nell'Archivio di Stato di Milano, sezioni Culto p. a ed Amministrazione Fondo di Religione . Si parte dalle prime istruzioni del Consiglio di Governo del 1789, passando per i criteri adottati nell'elaborazione dei dati attinenti gli esiti finanziari delle chiusure per giungere, infine, alla temporanea risistemazione del Fondo, avvenuta nel biennio 1792- 93.
This work, written by the author Gianraimondo Farina, talk about the economic history of the manastic orders in Milan in the seven hundred century, with attention to the fenomeny of the clousion during the illuminism period
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
We offer discounts on all premium plans for authors whose works are included in thematic literature selections. Contact us to get a unique promo code!

To the bibliography