Journal articles on the topic 'Scale psicometriche'

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Alessandri, Guido, Ramona Di Domenicantonio, and Sherilyn Boccianti. "Proprietŕ psicometriche della scala di orientamento positivo nel contesto lavorativo." RISORSA UOMO, no. 3 (September 2009): 323–36. http://dx.doi.org/10.3280/ru2009-003008.

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Abstract:
- The aim of the study is to investigate the psychometric properties of the positive orientation scale, in an organizational setting. This study involves 360 individuals working for a national organization. Results from confirmative factor analysis demonstrated the structural stability of the scale, composed by three first order factors (orientation toward self, the others and the future) and one second-order factor (positive orientation). Criterion validity was further corroborated with regard to self-report measure (such as perceived work self-efficacy and job satisfaction) as well as with regard to other evaluated (colleagues) organizational citizenship behaviors.Keywords: positive orientation, organizational citizenship behaviours, optimal functioning, well-being.Parole chiave: orientamento positivo, comportamenti di cittadinanza organizzativa, funzionamento ottimale, benessere.
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Tesi, Alessio, and Antonio Aiello. "La valutazione del benessere organizzativo: lo "Strumento Integrato per la Valutazione del Benessere Organizzativo (SIVBO)" nel framework teorico del modello "Job Demands-Resources"." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 2 (June 2021): 139–57. http://dx.doi.org/10.3280/pds2021-002009.

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Abstract:
Il presente studio ha l'obiettivo di fornire evidenze circa la validità psicometrica dello "Strumento Integrato per la Valutazione del Benessere Organizzativo (SIVBO)". Facendo rife-rimento al modello teorico job demands-resources (JD-R, Demerouti et al., 2001) lo strumen-to ha l'obiettivo di misurare il benessere organizzativo. I partecipanti allo studio (N = 754), provenienti da diversi contesti lavorativi, hanno risposto ad un questionario autodescrittivo contenente il SIVBO e altre scale di misura. L'analisi fattoriale esplorativa ha messo in eviden-za una soluzione fattoriale composta di un totale di 18 item, con quattro dimensioni denomina-te: richieste lavorative, risorse lavorative, risorse lavorative relazionali e risorse personali. L'analisi fattoriale confermativa ha comprovato che il modello a quattro fattori, con un fattore sovraordinato di secondo ordine, denominato benessere organizzativo, è quello che presenta un miglior adattamento ai dati. Gli indici di coerenza interna (alfa di Cronbach, rho di Spear-man e composite reliability) dello strumento sono risultati adeguati. Le analisi di correlazione e regressione hanno messo in evidenza che le scale del SIVBO risultano significativamente as-sociate a misure concorrenti e discriminanti. Il SIVBO si presenta come uno strumento dotato di proprietà psicometriche adeguate che, considerando anche la sua brevità, si candida a essere applicato agevolmente per la misurazione del benessere organizzativo in molteplici contesti lavorativi.
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Turconi, A. C., and G. Stefanoni. "Strumenti e ambiti della misurazione." CHILD DEVELOPMENT & DISABILITIES - SAGGI, no. 2 (October 2009): 9–13. http://dx.doi.org/10.3280/cdd2009-002002.

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Abstract:
- Nel capitolo vengono descritte le caratteristiche generali degli strumenti di misura utilizzati in riabilitazione con particolare riferimento a finalitŕ d'uso, livelli di misura e proprietŕ psicometriche. In base all'area esplorata le scale di misura sono suddivisibili e raggruppabili in misure di funzione e struttura, di attivitŕ e di partecipazione secondo i criteri indicati nella "Classificazione Internazionale del Funzionamento della Salute e della Disabilitŕ" (ICF, 2001).Parole chiave: strumenti valutativi, indice, affidabilitŕ, validitŕ
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Donizzetti, Anna Rosa, and Giovanna Petrillo. "Health Locus of control Scale per adolescenti: validazione di un originale strumento di rilevazione." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 2 (July 2011): 85–101. http://dx.doi.org/10.3280/pds2011-002006.

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Abstract:
La(HLCS) per adolescenti, di cui si presenta uno studio di validazione, č un originale strumento volto a rilevare l'orientamento diriferito alla salute negli adolescenti. Sono stati coinvolti 1469 partecipanti, quasi equamente distribuiti per sesso (44.0% maschi e 56.0% femmine) e con un'etŕ media di 16.6 anni (DS = 1.43). Analisi fattoriali esplorative e confermative hanno evidenziato una struttura tridimensionale della HLCS, che nella versione finale consta di 15 item e presenta soddisfacenti proprietŕ psicometriche sia nel campione generale sia nei sub-campioni. Inoltre, analisi correlazionali ne hanno dimostrato la validitŕ convergente e discriminante. I risultati mostrano l'utilitŕ dello strumento per la rilevazione delle credenze degli adolescenti circa il controllo della propria salute fisica anche in popolazioni diversificate per sesso, etŕ e formazione.
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Emiliani, Elisa, Giulia Casu, and Paola Gremigni. "Validazione italiana della Cynical Distrust Scale per misurare la sfiducia cinica." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 2 (July 2011): 69–83. http://dx.doi.org/10.3280/pds2011-002005.

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Abstract:
L'ostilitŕ č uno dei fattori psicosociali che influiscono sulla salute ed č predittore dello sviluppo di malattie, comportamenti e abitudini poco salutari. Il presente lavoro ha come obiettivo la presentazione della validazione italiana della(CynDis; Julkunen, 1994) per la misurazione della sfiducia cinica, componente cognitiva dell'ostilitŕ. Nonostante l'ampia letteratura dedicata allo studio di tale costrutto, in Italia non sono ancora disponibili strumenti validi e attendibili in grado di misurare in maniera veloce e precisa la sfiducia cinica. La CynDis č stata somministrata, insieme alle PANAS, alla MCSD-8 e a due domande sulla percezione del proprio stato di salute, a 311 partecipanti (169 femmine e 142 maschi, etŕ media 39.07 anni, DS = 14.98). Le caratteristiche psicometriche della scala, analizzate tramite analisi fattoriale esplorativa, studio della consistenza interna e della stabilitŕ nel tempo, e correlazioni con criteri esterni, appaiono soddisfacenti. La scala appare pertanto adatta come strumento di screening valido e attendibile, da utilizzare nei contesti di prevenzione e promozione della salute.
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Chiorri, Carlo. "ProprietÀ psicometriche della versione italiana della Intuitive Eating Scale di Tylka (2006) in un campione non clinico." SALUTE E SOCIETÀ, no. 3 (September 2009): 154–77. http://dx.doi.org/10.3280/ses2009-003010.

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Toderi, Stefano, Marco Broccoli, Guido Sarchielli, and Gianpiero Mancini. "I management standards per la gestione dei rischi psicosociali e prima validazione italiana dell'indicator tool." RISORSA UOMO, no. 3 (September 2012): 359–76. http://dx.doi.org/10.3280/ru2011-003006.

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Abstract:
Il metodo Management Standards, dell'ente inglese HSE, e tra quelli utilizzabili per l'attivita di gestione dei rischi psicosociali, prevista dal D.Lgs. 81/08. Esso si fonda su due aspetti: la definizione di Standard per i fattori psicosociali; il questionario Indicator Tool (IT), che valuta la prestazione di un'organizzazione rispetto agli standard di riferimento. L'obiettivo di questo studio e di presentare brevemente il metodo e proporre una prima versione italiana dell'IT, valutandone le caratteristiche psicometriche e la struttura fattoriale. Il questionario a 35 item e stato somministrato a 1298 lavoratori di 45 aziende. I risultati avvalorano la struttura fattoriale della versione inglese e mostrano buoni indici di affidabilita delle scale, anche se si evidenziano alcuni punti di criticita, che vengono discussi.
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Faraci, Palmira, and Giusy Danila Valenti. "Misurare le strategie di acculturazione in età adolescenziale: strumenti e metodi di indagine." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 2 (September 2020): 501–44. http://dx.doi.org/10.3280/rip2020-002004.

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Abstract:
A fronte dell'importanza cruciale di studiare le tematiche legate al processo di acculturazione, come fattore capace di influenzare il funzionamento psicologico e sociale dell'adolescente, poche e di non recente costruzione sono le misure sviluppate appositamente per tale fase dello sviluppo. Il presente contributo mira a fornire una rassegna degli strumenti di valutazione delle strategie di acculturazio-ne in età adolescenziale. Le scale di rilevazione allo stato dell'arte disponibili nel panorama della letteratura internazionale sono proposte attraverso una descrizione degli aspetti formali, delle proprietà psicometriche, dei punti di forza e degli elementi di criticità. Al fine di orientare la scelta tra le misure esistenti e indirizzare le future linee di ricerca verso la realizzazione di strumenti adeguatamente costruiti ad hoc, viene presentata una discussione in chiave metodologica sulle caratteristiche metrologiche da valorizzare.
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Sisto, Alessandra, Maria Assunta Zanetti, Marco Bartolucci, and Federico Batini. "La validazione della versione italiana delle GRS-S (Pfeiffer-Jarosewich, 2003) - Scale di Valutazione della Plusdotazione (modulo per l'età scolare) - Dati Umbria 2019 - Università di Perugia." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 2 (September 2022): 1–49. http://dx.doi.org/10.3280/rip2022oa14577.

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Abstract:
La plusdotazione in Italia è un argomento ancora scarsamente affrontato. Nonostante il 5% circa della popolazione sia plusdotato, non esiste una formazione obbligatoria specifica per gli insegnanti, sebbene sia auspicabile un'individuazione precoce della plusdotazione. Tra gli strumenti più utilizzati a questo scopo, dopo il test del QI, troviamo le Gifted Rating Scales (GRS), ovvero le Scale di Valutazione della Plusdotazione, di Pfeiffer-Jarosewich (2003). Si tratta di uno strumento di screening diagnosticamente appropriato e concepito per essere utilizzato con semplicità ed efficacia dagli insegnanti. È disponibile in due versioni, GRS-P (fascia d'età prescolare 4-6 anni) e GRS-S (fascia d'età scolare 6-13 anni), tese a valutare la percezione dell'insegnante rispetto al livello di abilità dello studente in confronto ai pari, in differenti aree: abilità intellettiva, abilità accademica, talento artistico, creatività, motivazione e leadership (quest'ultima è presente soltanto nelle GRS-S). Data la loro elevata solidità psicometrica, sono state tradotte e validate in molte lingue. La validazione della versione italiana delle GRS-S è stata avviata da uno studio di Beretta-Zanetti su un campione di 449 soggetti, provenienti dalla Lombardia, cui si sono aggiunti successivamente altri 142 soggetti provenienti da Roma. Nel presente lavoro, che si inserisce nel medesimo filone, sono state somministrate le GRS-S, dopo opportuna formazione degli insegnanti, ad un campione di 204 bambini tra i 6 ed i 14 anni provenienti dal Centro Italia (Regione Umbria), ampliando quindi la numerosità del campione proveniente dall'Italia centrale. Sono state quindi indagate le seguenti proprietà: asimmetria, curtosi, affettività e correlazione item-totale corretta. La coerenza interna delle scale è stata valutata attraverso il coefficiente alfa di Cronbach e l'errore standard di misurazione. La validità è stata analizzata mediante correlazione tra scale e attraverso un'analisi fattoriale esplorativa. I risultati hanno mostrato adeguate proprietà psicometriche ed una consistenza interna soddisfacente, tuttavia sono emerse criticità (valori molto elevati dell'indice alfa di Cronbach e soluzione a 5 fattori nell'analisi fattoriale esplorativa) che sono state ampiamente discusse e per le quali sono state avanzate alcune ipotesi (ad esempio ridondanza di item e bias interpretativo degli insegnanti) pur considerando la scarsa ampiezza campionaria di questa ricerca e riconoscendo il valore degli studi sul medesimo strumento che l'hanno preceduta. Si conferma pertanto la attendibilità della versione italiana delle GRS-S, tuttavia, per maggiore completezza dei dati ed omogeneità del campione, si segnala la necessità di rilevare dati da un campione più ampio, auspicabilmente proveniente dalle scuole del Sud Italia.
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Corsano, Paola, Gabriella Majorano, Giovanni Michelini, and Alessandro Musetti. "Solitudine e autodeterminazione in adolescenza." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 4 (March 2013): 473–98. http://dx.doi.org/10.3280/rip2011-004003.

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Abstract:
Il presente studio indaga la relazione tra il grado di autodeterminazione al comportamento solitario, il sentimento di solitudine e l'attitudine nei confronti di tale esperienza. A 1143 adolescenti di eta compresa tra i 14 e i 20 anni (M=16.71; DS= 1.52) sono stati somministrati il Frequency of and Autonomy for Solitary and Interpersonal Behavior (FASIB; Beiswenger, 2008) e il Louvain Loneliness Scale for Children and Adolescents (LLCA; Marcoen, Goossens, e Caes, 1987). Un'indagine sulle proprieta psicometriche del FASIB ne ha mostrato l'applicabilita nel contesto italiano (Studio 1). L'analisi delle correlazioni di Pearson ha evidenziato una relazione positiva tra motivazione autonoma al comportamento solitario e l'affinita per la solitudine. Il sentimento di solitudine nei confronti dei pari e correlato con la motivazione esterna al comportamento solitario e con l'assenza di motivazione (Studio 2). I dati supportano la teoria dell'autodeterminazione, sottolineando il ruolo dell'autonomia nella messa in atto dei comportamenti solitari.
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Penzo, Ilaria, Enrichetta Giannetti, Cristina Stefanile, and Saulo Sirigatti. "Stili umoristici e possibili relazioni con il benessere psicologico secondo una versione italiana dello Humor Styles Questionnaire (HSQ)." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 2 (July 2011): 33–50. http://dx.doi.org/10.3280/pds2011-002004.

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Abstract:
Sono state esaminate, nel contesto italiano, la struttura fattoriale e alcune caratteristiche psicometriche dello HSQ di Martin(2003), nonché le differenze di genere nei diversi stili umoristici e le loro relazioni con il benessere psicologico. Hanno partecipato 242 studenti di scuola media secondaria e di universitŕ. Sono state impiegate le versioni italiane dello HSQ e delle(RPWB). Partendo da correlazioni policoriche, č stata effettuata un'analisi fattoriale esplorativa utilizzando il metodo(ML) per l'estrazione dei fattori e ilper la loro rotazione obliqua. Analisi discriminanti e di regressione lineare multiple sono state condotte per esaminare le relazioni tra le variabili. Sono stati individuati i quattro fattori ipotizzati, anche se non tutti gli item risultano adeguatamente rappresentati; l'affidabilitŕ delle scale, fatta eccezione per una, č adeguata. I partecipanti maschili riferiscono un maggiore uso dello stile. Sono emerse relazioni positive tra gli stiliee negative traee il benessere psicologico. Ulteriori indagini sono richieste per approfondire la natura multifattoriale dello HSQ e le relazioni tra stili di umorismo e benessere psicologico.
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Monni, Alessandra, and L. Francesca Scalas. "Contributo alla validazione della versione italiana del regulatory focus Questionnaire di Higgins." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 2 (September 2020): 469–99. http://dx.doi.org/10.3280/rip2020-002003.

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Abstract:
Due teorie particolarmente rilevanti nello studio delle tendenze di approccio ed evitamento sono la Teoria della Sensibilità al Rinforzo di Gray e la Teoria dei foci regolatori di Higgins. La teoria di Gray descrive l'approccio e l'evitamento come due sensibilità biologiche che guidano gli individui a raggiungere bisogni primari. La teoria di Higgins al contrario, afferma che queste tendenze influen-zano la regolazione di sé e guidano gli individui a raggiungere bisogni secondari. Mentre per la teoria di Gray è stata sviluppata la validazione italiana della relati-va scala di misura BIS-BAS, per la teoria di Higgins manca la versione italiana dello strumento Regulatory focus questionnaire (RFQ) e lo scopo del lavoro è quello di fornire un primo contributo alla sua validazione. Dall'analisi fattoriale esplorativa (n = 83 studenti universitari, età media = 22.89, DS = 6.07) e dalla successiva analisi fattoriale confermativa (n = 360, età media = 34.91, DS = 13.41) è emersa una solida struttura fattoriale e una buona validità interna. Nell'analisi dell'invarianza, la struttura fattoriale è risultata equivalente per ma-schi e femmine con eccezione di un singolo item. Infine, nell'analisi della validità divergente è risultata una chiara distinzione tra i foci regolatori del RFQ e le scale BIS BAS. In conclusione, la versione italiana del RFQ mostra soddisfacenti proprietà psicometriche, brevità e facilità nella somministrazione e, pertanto, rappresenta un valido strumento per la misura dell'approccio-evitamento secondo la teoria di Higgins.
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Ruggeri, Mirella, Rosa Dall'Agnola, and Giulia Bisoffi. "La misurazione delle aspettative e della soddisfazione dei pazienti e dei loro familiari nei confronti dei servizi psichiatrici territoriali: la validazione della VECS e della VSSS. 1. Accettabilità e riproducibilità." Epidemiologia e Psichiatria Sociale 2, no. 3 (December 1993): 183–90. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00007004.

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Abstract:
RiassuntoScopo - Studiare l'accettabilità e la riproducibilita (test-retest reliability) di due strumenti recentemente sviluppati dal nostro gruppo per misurare le aspettative e la soddisfazione dei pazienti e dei loro familiari nei confronti dei servizi psichiatrici territoriali: la Verona Expectations for Care Scale (VECS) e la Verona Service Satisfaction Scale (VSSS). Strumenti - La VECS e la VSSS sono costituite da alcune domande a risposta libera e da un questionario di 82 items che indaga in maniera multidimensionale l'interazione degli utenti con i servizi psichiatrici. Setting - Il servizio psichiatrico di Verona-Sud. Soggetti - Sono stati selezionati per la somministrazione della VECS e della VSSS: a) tutti i pazienti che, secondo i dati del Registro Psichiatrico dei Casi, risultavano vivere con i familiari nell'area di Verona-Sud ed aver avuto almeno 18 contatti con il servizio nei tre anni precedenti l'intervista; b) il familiare che, in tale periodo, si è maggiormente occupato di ciascun paziente. Risultati - L'accettabilità della VECS e della VSSS ai soggetti è stata buona: la maggior parte degli items si è dimostrata facilmente comprensibile e la maggioranza dei soggetti si è mostrata accurata nei fornire le valutazioni. Nei retest effettuato dopo 1-2 settimane su di un campione di soggetti, la riproducibilita delle opinioni espresse dai pazienti e dai loro familiari (percentuale di accordo item per item e Kappa pesato di Cohen per ciascuna dimensione) è stata buona, sia per quanto riguarda la VECS che la VSSS. Conclusioni - I dati presentati in questo articolo dimostrano che è possibile misurare parametri soggettivi dell'interazione degli utenti con i servizi psichiatrici, quali le aspettative e la soddisfazione, in maniera accettabile e riproducibile e che la VECS e la VSSS possiedono adeguate proprieta psicometriche nei parametri studiati.
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Ruggeri, Mirella, Rosa Dall'Agnola, and Giulia Bisoffi. "La misurazione delle aspettative e della soddisfazione dei pazienti e dei loro familiari nei confronti dei servizi psichiatrici territoriali: la validazione della VECS e della VSSS. 2. Sensibilità e validità di contenuto." Epidemiologia e Psichiatria Sociale 2, no. 3 (December 1993): 191–98. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00007016.

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Abstract:
RiassuntoScopo - Studiare la sensibilità e la validità di contenuto di due strumenti recentemente sviluppati dal nostro gruppo per la misurazione multidimensionale delle aspettative e della soddisfazione dei pazienti e dei loro familiari nei confronti dei servizi psichiatrici territoriali: la Verona Expectations for Care Scale (VECS) e la Verona Service Satisfaction Scale (VSSS). Strumenti - La VECS e la VSSS sono costituite da alcune domande a risposta libera e da un questionario di 82 items che indaga in maniera multidimensionale l'interazione degli utenti con i servizi psichiatrici. Setting - Il servizio psichiatrico di Verona-Sud. Soggetti - Sono stati selezionati per la somministrazione della VECS e della VSSS: a) tutti i pazienti che, secondo i dati del Registro Psichiatrico dei Casi, risultavano vivere con i familiari nell'area di Verona-Sud ed aver avuto almeno 18 contatti con il servizio nei tre anni precedenti l'intervista; b) il familiare che, in tale periodo, si è maggiormente occupato di ciascun paziente. Risultati - È stata dimostrata una maggiore sensibilita del questionario VECS e VSSS nell'individuare le aspettative e l'insoddisfazione degli utenti rispetto ad un'intervista libera ed una maggiore sensibilità di una misurazione multidimensionale e riguardante contenuti setting-specifici rispetto ad una monodimensionale sulla soddisfazione globale. Lo studio delle distribuzioni di frequenza e l'analisi della varianza hanno dimostrato che la VECS e la VSSS possiedono buona sensibilità nei misurare variability sia fra i soggetti che fra le dimensioni che costituiscono il questionario. L'analisi combinata delle risposte libere e delle risposte strutturate ha dimostrato che la VECS la VSSS possiedono una buona validità di contenuto, secondo le opinioni dei pazienti e dei loro familiari; la struttura multidimensionale del questionario è stata determinante nei garantire la validita della misurazione. Conclusion - I dati presentati in questo e nell'articolo precedente dimostrano che è possibile misurare parametri soggettivi dell'interazione degli utenti con i servizi psichiatrici, quali le aspettative e la soddisfazione, in manie- ra accettabile, riproducibile, sensibile, valida e che la VECS e la VSSS possiedono buone proprieta psicometriche.
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Ortalda, Fulvia, and Clapetto Sara Canale. "Amore e benessere soggettivo: una ricerca esplorativa." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 2 (December 2010): 59–72. http://dx.doi.org/10.3280/pds2010-002005.

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Abstract:
La presente ricerca si propone di indagare in modo esplorativo la relazione tra amore e percezione di benessere soggettivo. In particolare analizza la relazione tra benessere soggettivo e tipi di amore, con riferimento alla classificazione di J. A. Lee, secondo la quale esistono sei tipi ideali d'amore: ludico, erotico, solidale, maniacale, pragmatico, puro. Il campione č composto da 156 soggetti di etŕ compresa fra i 20 ed i 30 anni, in possesso del titolo di scuola superiore e prevede una suddivisione equilibrata dei generi. Ai soggetti č stato sottoposto un questionario composto da tre parti: la prima indaga il benessere soggettivo, la seconda le caratteristiche dell'amore e la terza i tipi d'amore. I risultati mostrano come questi ultimi determinano un diverso grado di percezione del benessere soggettivo. I tipi di amore che richiamano idee persistenti, quali il sesso nell'amore erotico, e il partner nell'amore maniacale, risultano piů intensi e accompagnati dal sentimento della gelosia. L'amore erotico si accompagna alla percezione di un miglior benessere soggettivo, mentre l'amore maniacale segue la direzione inversa. I risultati sottolineano l'importanza dell'amore solidale. L'amore pragmatico č risultato il piů duraturo. L'amore puro e l'amore ludico, che completano la classificazione di Lee, caratterizzano maggiormente il sentimento dichiarato dai maschi intervistati, mentre l'amore maniacale caratterizza maggiormente il sentimento dichiarato dalle femmine intervistate. Le femmine dichiarano un amore mediamente piů intenso di quello dei maschi. La parte conclusiva del lavoro contiene una prima analisi esplorativa volta a migliorare le caratteristiche psicometriche delle scale relative ai differenti tipi di amore. Lo studio della relazione tra tipi di amore e benessere percepito puň avere utili applicazioni nell'ambito della terapia di coppia.
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Ceccato, Roberta, Mª Dolores Gil Lario, and Mª Isabel Marí Sanmillán. "Analysis of the psicometric properties of a multiplication and division processes assessment scale." International Journal of Developmental and Educational Psychology. Revista INFAD de Psicología. 3, no. 1 (August 13, 2019): 159. http://dx.doi.org/10.17060/ijodaep.2019.n1.v3.1464.

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Di Fabio, Annamaria, and Letizia Palazzeschi. "Dai career decision-making styles ai career decision-making profiles: proprietŕ psicometriche del Career Decision-Making Profile (cdmp)." RISORSA UOMO, no. 3 (September 2012): 377–87. http://dx.doi.org/10.3280/ru2011-003007.

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Abstract:
Lo scopo di questo lavoro e di analizzare le proprieta psicometriche della versione italiana del Career Decision-Making Profile (CDMP), al fine di poter verificare se e con quali modalita lo strumento possa trovare applicazione anche nel contesto italiano. Hanno partecipato allo studio 498 studenti dell'Universita degli Studi di Firenze. Sono state calcolate statistiche descrittive, dimensionalita, attendibilita e validita concorrente. L'analisi fattoriale confermativa ha supportato la versione a undici dimensioni della scala, individuata dagli autori, con buona coerenza interna e validita concorrente. Si puo concludere che il Career Decision-Making Profile risulta un valido strumento per rilevare i profili di career decision-making nel contesto italiano.
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Lora, Antonio, Gabriella Baj, Emiliano Monzani, Barbara Panetta, and Daniele Von Morghen. "Capitolo 2: Strumenti della ricerca." Epidemiologia e psichiatria sociale. Monograph Supplement 11, S6 (December 2002): 8–14. http://dx.doi.org/10.1017/s1827433100000198.

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Abstract:
La valutazione della gravità e dell'esito nei servizi clinici richiede strumenti specifici, che, oltre a possedere le classiche proprietà psicometriche (riproducibilità, validità, sensibilità al cambiamento, ecc.), siano anche applicabili, cioè brevi, semplici da usare e accettabili. La scala HoNOS rappresenta uno dei primi strumenti di valutazione, sviluppati in modo specifico per essere utilizzati routinariamente nei servizi di salute mentale.Nel 1993 la Research Unit del Royal College of Psychiatrists (CRU) venne incaricata dal Ministero della Sanità inglese di sviluppare uno strumento in grado di monitorare il raggiungimento degli obiettivi, individuati nel campo della salute mentale dal libro bianco governativo “The Health of The Nation“ (uno di questi era, ad esempio, il miglioramento del funzionamento sociale nei pazienti psichiatrici). Lo strumento avrebbe dovuto essere utilizzato sia a fini gestionali che clinici. A livello gestionale avrebbe dovuto, ad esempio, quantificare l' “effectiveness” del servizio, mettendola in relazione con i costi, e monitorare gli accordi stretti tra erogatori ed acquirenti di servizi. Nell'ambito clinico avrebbe dovuto misurare la gravità del quadro psicopatologico e della situazione psicosociale degli utenti, valutare l'esito degli interventi e definire il carico degli operatori.
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Mahmud, Mahmud, and Jaufillaili Jaufillaili. "Efektivitas Pembelajaran Bahasa Indonesia Bagi Penutur Asing di KBRI Finlandia." Jurnal Kependidikan: Jurnal Hasil Penelitian dan Kajian Kepustakaan di Bidang Pendidikan, Pengajaran dan Pembelajaran 6, no. 1 (March 7, 2020): 97. http://dx.doi.org/10.33394/jk.v6i1.2286.

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Abstract:
This study aims to investigate the effectiveness of Bahasa Indonesia for non native speakers teaching process in the Finland Embassy based on the students perception through survey method. This study means to give the descriptive information about the teaching process held in 2018. The subject of this research is all the participant of the BIPA program. The instrument of the research is Course Experience Questionnaire (CEQ) by Ramsden (1993) which includes; Teaching Quality, Generic Skills, Students motivation, Academic environment, Assessment, and Curriculum. The data is analyzed by using psicometric Likert scale. The result of the study show; Teaching Quality is categorized effective, Generic skills is categorized less effective, Students motivation is categorized effective, Academic environment is categorized quite effective, Assessment is categorized quite effective, and Curriculum is categorized not effective. Overall, the process of the BIPA teaching activity is categorized quite effective.
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Corposanto, Cleto. "Possiamo parlare di danno sociale delle intolleranze alimentari? La celiachia nei racconti di vita quotidiana (con una proposta interpretativa)." SALUTE E SOCIETÀ, no. 3 (September 2009): 142–53. http://dx.doi.org/10.3280/ses2009-003009.

Full text
Abstract:
- The definition of Intuitive Eating as a psychological construct was developed in opposition to dieting movements that proposed controlled meal plans, avoidance of taboo foods and restricted intake of fat grams and calories. An eating behavior more consistent with one's internal physiological hunger and satiety cues was thus suggested in order to achieve both an adequate body weight and psychophysical well-being. Tylka (2006) developed the Intuitive Eating Scale (IES), a questionnaire that assesses three main facets of intuitive eating: unconditional permission to eat when hungry and what food is desired, eating for physical rather than emotional reasons, and reliance on internal hunger and satiety cues to determine when and how much to eat. This paper describes the development and validation of the Italian version of the IES. A paper-and-pencil battery that included a socio-demographical questionnaire, the IES and other measures of eating behaviour and attitudes toward food was administered to 206 participants and internal consistency, unidimensionality, factor structure and construct and criterion validity of the scale were investigated. Results showed that psychometric properties of the Italian version of the IES are adequate for the use in a non-clinical context. Future studies should investigate the temporal stability and the discriminant power of IES scores in clinical samples.Key-words: intuitive eating, orthorexia, eating disorders, eating behavior, psichometrics.Parole-chiave: intuitive eating, ortoressia, disturbi alimentari, comportamento alimentare, psicometric.
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Zizolfi, Salvatore, Giovanni Santone, Gabriele Borsetti, and Giovanni de Girolamo. "6. La valutazione del funzionamento sociale negli ospiti delle SR." Epidemiologia e psichiatria sociale. Monograph Supplement 13, S7 (September 2004): 77–84. http://dx.doi.org/10.1017/s1827433100000101.

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Abstract:
Come accennato nella sezione sui metodi, il protocollo prevedeva una batteria di scale di eterovalutazione fra cui la versione italiana del Life Skills Profile (LSP) (Parker et al., 1991; Rosen et al., 1989), uno strumento di valutazione del funzionamento e delle disabilità dei pazienti con schizofrenia (ma non solo di questi: Trauer et al., 1995), ben validato da un punto di vista psicometrico anche nella traduzione italiana (Zizolfi, 1997). L'LSP viene compilato sulla base delle informazioni fornite da un operatore o da un informatore-chiave, relative al comportamento osservato negli ultimi tre mesi. Si compone di 39 items a scelta multipla con 4 opzioni di risposta, cui corrisponde un punteggio da 1 (estremo negativo, indicante un elevato livello di menomazione) a 4 (estremo positivo, indicante un basso o assente livello di menomazione). Permette di calcolare un punteggio totale (range: 39-156) e un punteggio per ciascuna delle cinque sottoscale indicate di seguito, individuate in base all'analisi del contenuto e a procedure di analisi fattoriale, che rinviano a dimensioni distinte del funzionamento dei pazienti nella vita di tutti i giorni (Rosen et al., 1989): (1) la Cura di sé (Self-care, 10 items); (2) la Non turbolenza (Non-turbulence, 12 items); (3) il Contatto Sociale (Socialization, 6 items); (4) la Comunicatività (Communication, 6 items); e (5) la Responsabilità (Responsibility, 5 items). Va sottolineato che le diverse sottoscale sono costituite da un numero differente di items, e per questo motivo il loro punteggio non è direttamente confrontabile, potendo il range di valori minimi-massimi variare per ciascuna di esse. Per una corretta interpretazione dei risultati va infine rimarcato che l'LSP chiede di valutare il funzionamento effettivo del paziente senza distinguere se il comportamento osservato sia il frutto di capacità autonome o di un intervento esterno qualsivoglia; pertanto un punteggio più elevato sta ad indicare maggiori competenze nell'area indagata, indipendentemente dal fatto che ciò sia ottenuto dal paziente sulla base delle proprie abilità e competenze o invece solo grazie ad un intervento assistenziale, come quelli effettuati nelle SR.
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Serena, Caselli, Crisafulli Francesco, Murella Dafne, and Pianon Ilaria. "Identità, consapevolezza e senso di appartenenza." Journal of Advanced Health Care, March 2, 2020. http://dx.doi.org/10.36017/jahc2003-003.

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Abstract:
L’articolo presenta il report di una ricerca sul tema dell’identità (IP) dell’Educatore professionale (EP), identificandone alcuni tratti essenziali che sono stati sottoposti all’opinione dei professionisti. Concettualizzare, individuare una tecnica di rilevamento e misurazione, valutare se esista un’identità professionale diffusa tra i professionisti EP in Italia, sono state le tre domande di ricerca. Un campione di 1579 Educatori professionali ha compilato un questionario “on-line” fornendo utili suggerimenti per comprendere i tratti distintivi dell’identità di questo professionista. È stato proposto un modello di IP come variabile unidimensionale, costituito da quattro sottodimensioni, dodici elementi qualificanti e trentadue item d’indagine. La validazione del questionario, con tecniche psicometriche moderne, ha consentito di costruire una scala di misurazione dell’identità professionale dell’Educatore denominata Id-Prof_EP-32. Successive ricerche condotte anche su differenti professioni con l’utilizzo del medesimo strumento e modello di riferimento potrebbe consentire lo sviluppo di una riflessione condivisa sul tema dell’identità professionale, tratto distintivo e motore di sviluppo delle professioni in ambito riabilitativo.
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