Academic literature on the topic 'Sapere scientifico'

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Journal articles on the topic "Sapere scientifico"

1

Guidarini, Stefano. "Progetto e ricerca." TERRITORIO, no. 95 (May 2021): 7–16. http://dx.doi.org/10.3280/tr2020-095001.

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Abstract:
Qui si riprende una riflessione, che è in corso nelle Scuole di Architettura italiane all'interno delle discipline della progettazione, con l'obiettivo di fare il punto sul progetto come strumento di conoscenza e come prodotto di ricerca scientifica, senza dimenticare la doppia natura dell'architettura da sempre divisa tra scienza e arte, tra sapere tecnico-scientifico e cultura umanistica, tra necessità pratiche (stabilità, funzionalità, durata, sicurezza, economia) e aspirazioni che si rivolgono a soddisfare necessità umane più ampie e sfumate (utilità, bellezza, figuratività e rappresentatività, comodità, riconoscibilità, creatività).
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2

Dattero, Alessandra. "Claudio Donati professore." SOCIETÀ E STORIA, no. 129 (December 2010): 605–11. http://dx.doi.org/10.3280/ss2010-129010.

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Abstract:
In questo intervento l'autrice ha voluto mettere in risalto i tratti salienti della personalitÀ e dell'attivitÀ di Claudio Donati, storico di valore internazionale, mancato prematuramente nel 2008. In Claudio Donati lo slancio e il rigore nella ricerca storica si univano all'impegno didattico e civile, alla curiositÀ e alla sete di conoscenza, alla divertita ironia con la quale egli guardava la multiforme realtÀ che ci circonda. Il forte senso dell'unitÀ del sapere storico, la sensibilitÀ verso il problema delle scansioni della storia, il ricorso costante alle fonti, sono state componenti essenziali della sua attivitÀ di storico, come di quella didattica. Il sapere scientifico si univa ad una grande umanitÀ, e alla capacitÀ di comunicare con gli altri.
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3

Catananti, Cesare. "L’antropologia alla base della medicina: un dibattito antico ed attuale." Medicina e Morale 45, no. 6 (December 31, 1996): 1135–50. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1996.894.

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Abstract:
La storia della medicina è stata costantemente punteggiata da un vivace dibattito su quelli che sono i contenuti del sapere medico, su quello che è il corretto esercizio applicato di quel sapere e sul se e sul come quel sapere e quell’agire si integrino in un’ottica antropologica. Questo costante richiamo ad una umanizzazione dell’assistenza medica tradisce il profondo bisogno di una medicina centrata sull’uomo e non sulla malattia. Un bisogno molto antico dato che già nel V sec. a.C. le divergenze tra la scuola medica di Cos e quella di Cnido vertevano proprio su tale questione. L’autore dopo aver ripercorso brevemente in questa prospettiva la storia della medicina, mette in luce come con l’individuazione e la diffusione del metodo scientifico, quantitativo, nel XVII sec. gli aspetti tecnici, economici, sociologici hanno prevalso su quelli relazionali. Mentre, a suo giudizio, è nella ricerca delle integrazioni psico-biologiche che il medico doctus ed expertus potrà far valere la sua sapientia, scientia e sapienza cordis tra loro amalgamate; falitando così il suo rapporto con il paziente il quale sarà caratterizzato non da un atteggiamento paternalistico o autoritario ma di paritaria empatia. Si tratta allora di costruire una tecnè che poggi in maniera armonica ed equilibrata su due pilatri: quello della conoscenza scientifica e quello dell’ethos umanitario. una medicina, quindi, che faccia coincidere antropologia e tecnologia.
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4

Federspil, G., and C. Macor. "L'etica del procedimento clinico." Medicina e Morale 43, no. 6 (December 31, 1994): 1107–14. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1994.1000.

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Abstract:
L'articolo affronta il problema del rapporto tra sapere scientifico e pratica clinica. La medicina è una disciplina che persegue sia la conoscenza di numerosi fenomeni biologici che la possibilità di modificarli. Essa possiede, quindi, sia aspetti teorici che operativi. E questi, in realtà, sono solo apparentemente diversi, poiché il "fare" della tecnica non è un "fare" qualsiasi, ma un "fare efficace", che nasce dalla conoscenza di una serie di procedure operative progettate al fine di raggiungere determinati obiettivi. Dopo avere sottolineato che il "sapere razionale", nato durante la civiltà ellenica, trova un suo culmine nel XVII secolo con la nascita della scienza sperimentale, gli Autori iiiustrano la nascita della medicina moderna, quale scienza applicata, che è in grado - superando l'empirismo - di fornire le ragioni per le quali si agisce in un certo modo. Dopo avere argomentato sulla necessità dell'etica nella scienza, viene affrontata la medicina come scienza applicata, il cui fine è la salute dell'uomo. Pertanto il medico deve attenersi correttamente alle regole consolidate del procedimento clinico, metodologicamente e nei contenuti; inoltre è chiamato ad esercitare la scienza medica in modo da raggiungere gli scopi che costituiscono tale disciplina, adeguandosi alle conoscenze scientifiche più aggiornate e consolidate.
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5

KNIGHT, DAVID. "SCIENCE AND CULTURE IN MID-VICTORIAN BRITAIN: THE REVIEWS, AND WILLIAM CROOKES' QUARTERLY JOURNAL OF SCIENCE." Nuncius 11, no. 1 (1996): 43–54. http://dx.doi.org/10.1163/182539196x00817.

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Abstract:
Abstracttitle RIASSUNTO /title L'Origine delleSpecie, che Charles Darwin pubblic nel 1859, sovente considerata come l'opera che segn un punto di svolta nel conflitto tra sapere scientifico e religione. Recenti studi, specialmente sul ruolo giocato nella vicenda da T. H. Huxley, il bulldog di Darwin, sottolineano invece (o meglio, al pari) l'intenzione di Huxley di escludere soprattutto appassionati e dilettanti da un ambito di ricerca che si stava trasformando in un settore per esperti. Per quanto le riviste del periodo contenessero soltanto un 10% di articoli scientifici, la domanda nei confronti di informazioni non specialistiche era in diminuzione; scienza e discipline umanistiche si stavano difatti trasformando in ci che C. P. Snow avrebbe poi definito le due culture.
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6

Fiorilli, Olivia. "Corpi insorgenti. I movimenti femministi e omosessuali di fronte al sapere medico-scientifico." STORIA E PROBLEMI CONTEMPORANEI, no. 71 (August 2016): 5–23. http://dx.doi.org/10.3280/spc2016-071001.

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7

Oppedisano, Francesca Rachele. "Rudolf Steiner." Mnemosyne, no. 7 (October 15, 2018): 10. http://dx.doi.org/10.14428/mnemosyne.v0i7.13833.

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Abstract:
Il filosofo austroungarico Rudolf Steiner (Kraljevec 1861- Dornach 1925) tra il 1882 e il 1897 è chiamato a curare la pubblicazione degli scritti scientifici di Wolfgang Goethe per la Deutsche National-Literatur. Lo studio delle opere di Goethe si offre alla sensibilità di Steiner come il principio di una nuova e moderna visione del mondo in cui filosofia, scienza e arte si possono efficacemente integrare nel processo conoscitivo. Goethe rappresenta per Steiner l’artista che ha sentito la necessità di passare dall’attività poetica allo studio scientifico per scoprire che « l’arte è una delle rivelazioni della legge primordiale del mondo; la scienza l’altra ». Da qui ne deriva per Steiner l’elaborazione di un sapere che pensa la natura come teorema e l’arte come problema.
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8

Rapini, Andrea, and Elena Pavan. "Reti, poteri e confini nelle "discipline amministrative" italiane (1885-1935): per una storia sociale delle idee." ITALIA CONTEMPORANEA, no. 299 (August 2022): 19–48. http://dx.doi.org/10.3280/ic2022-299002.

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Abstract:
L'articolo racconta la parabola della Scienza dell'amministrazione dalla sua istituzionalizzazione nella facoltà di Giurisprudenza nel 1875 alla sua de-istituzionalizzazione nel 1935 e lo slittamento del suo oggetto, dei confini disciplinari e dello statuto scientifico. Dopo una ricostruzione della normativa concorsuale, l'articolo mostra - con l'ausilio della Social network analysis - la struttura della rete di relazioni tra commissari che governò tutti i concorsi universitari in Scienza dell'amministrazione, individuando al suo interno due zone distinte: da una parte un core di giuristi che si trovarono nella posizione di affermare i criteri di scientificità in seno alle discipline amministrative; dall'altra, all'opposto, una periferia del sistema decisionale. Infine, valorizzando le indicazioni provenienti dai networks, l'articolo approfondisce la biografia scientifica di alcuni giuristi per intendere il loro contributo specifico alla riproduzione del sapere e coniugare l'analisi delle idee e delle strutture sociali con quella degli attori.
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9

Brandt, Reinhard. "Riforma della metafisica e sapere scientifico: Saggio su J. H. Lambert (1728-1777). Fabio Todesco." Isis 79, no. 4 (December 1988): 734. http://dx.doi.org/10.1086/354904.

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10

Blasi, Silvia, and Silvia Rita Sedita. "L'impatto dell'università di padova sullo sviluppo dell'economia locale e sui processi di creazione di impresa dei suoi laureati." ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE, no. 3 (December 2018): 72–85. http://dx.doi.org/10.3280/es2018-003007.

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Abstract:
Negli Stati Uniti la performance delle università si misura anche nella capacità di sfornare business importanti. In Italia, invece, il ruolo delle università come culla dell'imprenditorialità non è mai stato sottolineato. In questo articolo ci si domanda se ancora oggi l'università sia un attore marginale o debba altresì cambiare la percezione della società nei suoi confronti, da culla del sapere scientifico a incubatrice di imprenditorialità. In particolare, l'articolo riflette sull'impatto dell'Università di Padova nello sviluppo dell'economia locale e nello sviluppo di processi di creazione d'impresa da parte dei suoi laureati. Al fine di approfondire il fenomeno si sono intersecate le informazioni relative ai laureati e alle imprese e si è anche svolta una survey tra marzo e maggio 2017 che ha visto coinvolte 315 aziende, create da laureati UniPD, selezionate attraverso un campionamento stratificato per ragione sociale e momento di fondazione.
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Dissertations / Theses on the topic "Sapere scientifico"

1

Mocchegiani, Maria <1990&gt. "Potere giudiziario e sapere tecnico-scientifico: per un'interpretazione evolutiva dell'art. 101 Cost." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amsdottorato.unibo.it/8508/1/Mocchegiani_Maria_tesi.pdf.

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Abstract:
La presente trattazione si propone l’obiettivo di indagare le trasformazioni cui il ruolo del giudice è esposto per effetto dell’ingresso nel processo delle cosiddette conoscenze esperte. Assumendo l’art. 101 Cost. quale punto di partenza e di arrivo dell’intera ricerca, l’intenzione di chi scrive è quella di ricostruire il complesso rapporto tra il potere giudiziario e il sapere tecnico-scientifico adottando una prospettiva di analisi che consenta di osservare il fenomeno nel suo concreto atteggiarsi nel perimetro elettivo di azione del giudice: il processo. Si è dunque scelto di suddividere il lavoro in due parti: la prima, dedicata allo studio della funzione giudiziaria nel suo dover essere secondo una duplice direttrice di matrice storico-costituzionalistica e dogmatico-processualistica; la seconda, rivolta all’indagine dell’essere e dunque all’osservazione empirica delle più emblematiche e dibattute manifestazioni dell’interazione tra il giudice e il dato tecnico-scientifico nelle singole realtà processuali del nostro ordinamento giuridico, ossia il processo penale, il processo civile, il processo amministrativo e il processo costituzionale. Tale opzione ha imposto l’adozione di un metodo di analisi di tipo induttivo, atto ad approdare a conclusioni di carattere sistematico sulla base di un’attenta osservazione empirica delle peculiarità proprie di ciascuno dei contesti processuali di volta in volta esaminati. Nelle conclusioni, ci spingeremo a proporre un’interpretazione evolutiva dell’art. 101 Cost. e del brocardo – iudex peritus peritorum – che ne rappresenta il precipitato per misurare i principi fondamentali ivi consacrati sulle istanze del progresso tecnico-scientifico e attualizzarne il significato in un’epoca storica in cui la scienza e la tecnica permeano e condizionano le relazioni intersoggettive in modo senz’altro più incisivo che non in passato.
The present dissertation aims to investigate if and how the role of the judge is transformed due to the entry into the process of the expert knowledge. Assuming the art. 101 of the Constitution as the point of departure and arrival of the whole research, the intention of the writer is to reconstruct the complex relationship between judicial power and technical-scientific knowledge by adopting a perspective of analysis that allows to observe the phenomenon in the elective perimeter of the judge's action: the process. We have therefore chosen to divide the work into two parts: the first, dedicated to the study of the judicial function in its “sollen” according to a double directrix of historical-constitutionalist and dogmatic-proceduralist matrix; the second, addressed to the investigation of the “sein” and therefore to the empirical observation of the most emblematic and controversial manifestations of the interaction between the judge and the technical-scientific data in the single procedural contexts of our legal system, ie the criminal trial, the civil trial, the administrative trial and the constitutional trial. By adopting an inductive analysis method, we will try to propose a systematic reconstruction that allows us to identify the outcomes and the trends of our interdisciplinary research, and therefore to collect the distortions to which the role of the judge is exposed in the era of scientific-technological progress. Aware of the risk of yielding to simplifying temptations or to scientistic illusions, as well as to surrender to technocratic drifts, we will try to propose some solutions in order to preserve the most authentic meaning of art. 101 of the Constitution, which requires the judge both to administer justice "in the name of the people" and to be subjected "only to the law", in the tireless pursuit of truth and justice.
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ROMANO', SIMONA. "Il ruolo dei giudizi prognostici nel sistema sanzionatorio." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2019. http://hdl.handle.net/10281/258915.

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Abstract:
Il lavoro analizza il ruolo fondamentale delle prognosi nel sistema sanzionatorio penale. Dopo una breve presentazione delle questioni problematiche che emergono nella formulazione delle prognosi, vengono esaminate le singole disposizioni che richiedono al giudice una valutazione del rischio di recidiva e degli effetti special-preventivi della risposta al reato. Sul piano normativo, le tipologie di giudizio prognostico si differenziano a seconda delle informazioni di cui il giudice dispone per prevedere il comportamento futuro dell'autore di reato (o dell'imputato). Dinanzi a questo quadro normativo, l'analisi si sposta sull'importanza del sapere empirico e delle scienze umane per attribuire maggiore affidabilità e controllobilità ai giudizi prognostici. Solo attraverso una formulazione legislativa più accurata delle disposizioni che richiedono una valutazione prognostica e un ampliamento delle basi conoscitive necessarie per effettuarla, sembra possibile dare concreta attuazione alla finalità rieducativa della pena.
The work analyzes the fundamental role of prognosis in the penal sanction system. After a brief presentation of problematic issues that emerge in the formulation of the prognosis, the study examines the provisions that require recidivism risk assessment by. On regulatory level, prognostic judgments differ according to the information available to the judge in order to predict the future behavior of the offender (or defendant). Faced with this regulatory framework, the analysis shifts to the great importance of empirical and scientific knowledge to give greater reliability to the prognostic judgments. Only through a more careful legislative formulation of provisions that require prognostic judgments and the widening of knowledge necessary to carry it out, it seems possible to implement the rehabilitative purpose of the penal sanction system.
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3

FRONGIA, GIOVANNA. "Il giudizio medico fra sapere scientifico ed etica della cura: la “prassi” di una buona medicina fra evidence e narrative." Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2017. http://hdl.handle.net/11584/249637.

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Abstract:
Modern medicine has been shaped, more and more, to become a purely scientific activity, based on rigorous and objective evidences following the physical-mathematical model dominant in modern science. This mechanistic model, applied to medicine, and the advancements of scientific knowledge and technology have obfuscated the importance of dialogue and of the subject in the care relationship. Through an integration of the Evidence Based Medicine and Narrative Based Medicine the physician may, in clinical practice, explore biological data and the subjective dimension of the patient as a whole. This approach toward a medical judgment might be able to reconcile scientific thought and philosophy of care, turning the technical gesture into a practice of good medicine.
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4

PONTECORVO, MARIA ELENA. "Scienza dentro e fuori: modelli di produzione e trasmissione del sapere scientifico nella società della conoscenza." Doctoral thesis, 2012. http://hdl.handle.net/11573/916956.

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Abstract:
Il lavoro esamina le trasformazioni nei meccanismi di produzione e di trasmissione del sapere scientifico nella nuova cornice della società della conoscenza. Quello che è stato definito il passaggio da un'era "accademica" a un'era "post-accademica" della scienza (Ziman 1987) introduce un profondo mutamento sia epistemologico che pratico del mondo di fare scienza che implica il superamento dei confini disciplinari da un lato e l'apertura verso nuovi centri di produzione della conoscenza dall'altro. Analoghe trasformazioni si riscontrano anche sul versante della trasmissione della conoscenza scientifica sia in termini di insegnamento che di trasferimento della conoscenza agli ambienti produttivi. Da ultimo, la natura di "bene pubblico" che la conoscenza assume nella società contemporanea impone che venga posta l'attenzione anche sulla comunicazione esterna della scienza e sulle possibilità che il pubblico dei "non esperti" ha di accedere ed utilizzare le conoscenze scientifiche nell'esercizio dei propri diritti di cittadinanza. Il quadro teorico così delineato viene specificato all'interno del contesto universitario, assunto come campo di osservazione empirica dell'indagine. Da sempre istituzione egemonica nella produzione della conoscenza scientifica, l'università contemporanea è, infatti, sottoposta a diverse pressioni, dovendo raccogliere le sfide dell'era post-accademica pur continuando a offrire una base solida di ricerca e didattica. Le trasformazioni riguardanti la produzione, la trasmissione e la comunicazione della scienza, infatti, si ripercuotono sull'accademia ridefinendo le sue tradizionali "missions" – insegnamento e ricerca - a cui se ne aggiunge una terza – la "terza missione", appunto - che racchiude le diverse e complesse modalità di relazione con il mondo esterno. Tra i diversi attori coinvolti in questo sistema in trasformazione la figura dello scienziato accademico riveste un ruolo particolare in quanto, operando sia sul piano della produzione del sapere che su quello della sua trasmissione, dentro e fuori l'accademia, è chiamato a raccogliere le nuove sfide che la società impone all'università. La parte empirica di questo lavoro, prende le mosse da una serie di interviste in profondità a un gruppo di docenti della Sapienza, membri del Cerms (Centro di Ricerca in Metodologia delle Scienze) e afferenti a diversi settori scientifico-disciplinari, assunti come testimoni privilegiati di questi cambiamenti. Attraverso una traccia articolata in tre sezioni dedicate rispettivamente alla dimensione della ricerca, della didattica e della comunicazione della scienza si sono delineati i principali tratti del mutamento e il ruolo che l'università sta assumendo in questo nuovo scenario. Dal punto di vista metodologico, l'analisi delle interviste è stata svolta ricorrendo ad un approccio mixed che integra l'analisi lessicometrica e l'analisi ermeneutica dei testi, svolte con l'ausilio dei software TalTac2, SPAD e Atlas.ti. In particolare, l'analisi statistica dei frammenti ha consentito, in primo luogo, di far emergere delle prime dimensioni semantiche attraverso la prossimità delle parole presenti nei frammenti di testo analizzato, che hanno guidato la successiva fase ermeneutica di codifica dei contenuti. Questa, a sua volta, ha permesso di addentrarsi all'interno dei concetti espressi dagli intervistati, realizzando una convergenza tra i risultati dei due metodi. Infine, a partire dalle evidenze emerse, si è giunti alla formulazione di un modello interpretativo, rappresentato in una mappa concettuale, attraverso cui leggere le trasformazioni in atto all'interno dell'università sia in chiave epistemologia che in chiave empirica, alla luce del contesto socio-culturale della società della conoscenza in cui essa è inserita.
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Books on the topic "Sapere scientifico"

1

Fredi, Drugman, ed. I luoghi del sapere scientifico e tecnologico. Torino: Rosenberg & Sellier, 1994.

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2

Carmelina, Imbroscio, ed. Il testo letterario e il sapere scientifico. Bologna: CLUEB, 2003.

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3

Volpato, Chiara. La diffusione del sapere scientifico: Acquisizione delle conoscenze psicosociali. Milano: F. Angeli, 1996.

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4

Todesco, Fabio. Riforma della metafisica e sapere scientifico: Saggio su J.H. Lambert (1728-1777). Milano, Italy: F. Angeli, 1987.

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5

Cultura letteraria e sapere scientifico nelle accademie tedesche e italiane del Settecento. Rovereto: Accademia roveretana degli Agiati, 2003.

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6

Aldo, Mazzacane, Schiera Pierangelo, and Istituto storico italo-germanico, eds. Enciclopedia e sapere scientifico: Il diritto e le scienze sociali nell'Enciclopedia giuridica italiana. Bologna: Il Mulino, 1990.

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7

Presupporre e interpretare: Heidegger, il problema dei presupposti e la storicità del sapere scientifico. Napoli: Vivarium, 2002.

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8

Cigada, Francesco. Il sapere scientifico della scuola: Con una ricerca sull'immaginario di scienziati, docenti e studenti. Milano: FrancoAngeli, 2007.

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9

Ichot a burde in a bour: Il sapere scientifico nella lirica inglese del Trecento. Fasano (Br-Italia): Schena, 1994.

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10

Andrea, Scotti, ed. Cronache dal tecno-Medioevo: Ipertesti, labirinti, tecno-mondi, realtà virtuali, architetture digitali nel sapere pre-scientifico del mondo antico. Milano: Mimesis, 2015.

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Book chapters on the topic "Sapere scientifico"

1

Quarteroni, Alfio, and Fausto Saleri. "Quel che non si può non sapere." In Calcolo Scientifico, 1–40. Milano: Springer Milan, 2008. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-0838-0_1.

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2

Ikegami, Yoshihiko. "From the Sapir-Whorf Hypothesis to Cultural Semiotics." In Scientific and Humanistic Dimensions of Language, 215. Amsterdam: John Benjamins Publishing Company, 1985. http://dx.doi.org/10.1075/z.22.32ike.

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Conference papers on the topic "Sapere scientifico"

1

Ogodo, A. D. "Harnessing Science and Technology Research Results to Diversify the Nigerian Economy Through Science Governance Project Ogodometirics International (POI) WSSD +22 in Songhai-Delta, Amukpe-Sapele, Delta State, Nigeria." In 27th iSTEAMS-ACity-IEEE International Conference. Society for Multidisciplinary and Advanced Research Techniques - Creative Research Publishers, 2021. http://dx.doi.org/10.22624/aims/isteams-2021/v27p15.

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Abstract:
In this present Globalized World, Science and Technology is the benchmark on which national progress and development is measured. This scientific research work clearly reveals that no Nation can be competitive in the modern world without properly harnessing and developing its Science and Technology potentials. The research work shows that Nigeria’s current ranking in the world makes Nigerian Vision (NV) 20:2020 look bleak or totally impossible hence we extend the horizon of targeted socio-economic might to match the Global Sustainable Development Goal (SDG) 2030 to which many countries currently align. The research emphasizes that Central Intelligence Agency (CIA) World Fact book ranked Nigerian as the 41st on the list of development economies based on Gross Domestic Product (GDP) for 2007. For the same year, World Bank ranked Nigeria 40th on the Group Description of Knowledge Index. Nigeria ranked 66th among the Lagging Followers Group. On Global Competitiveness ranking, Nigeria ranked 95th. This research dwells extensively and specifically on the way forward (Science Governance) through Project Ogodometirics International (POI) WSSD +22 in Songhai-Delta, Amukpe-Sapele, Delta State, Nigeria by investing in Advanced Manufacturing Technologies (AMT) which made the Chinese to become the fourth growth zone along with the U.S, Japan and Germany. The research expresses the beliefs that though it took Britain 58 years to double its Per Capital Output, China has been doing it every 7 years in the last 2 decades by thinking and doing things differently. The research concludes that Science and Technology can diversify the Nation Economy through one strategy of Emerging Technologies Project Ogodometrics International (POI) WSSD +22 in Songhai-Delta, Amukpe-Sapele, Delta State, Nigeria. The research recommends that a Scientific/Technical Adviser under the Presidency is the only option for Nigeria using Science Governance of Project Ogodometrics International (POI) WSSD +22 in Songhai-Delta, Amukpe- Sapele, Delta State, Nigeria in order to facilitate the required synergy to realize the nexus between Science and the National economy to bring 154 International Standards Organization (ISO) Countries to Songhai-Delta, Amukpe- Sapele, Delta State, Nigeria to sign a MOU with the Nigerian Government via Final Investment Decision (FID) of Technology Transfer Agreement (TTA) of Ogodo Intellectual Property Rights (OIPR). Keywords: Science and Technology/National Economy/Science Governance (Presidency), Project Ogodometrics International (POI)/Ogodo Intellectual Property Rights (OIPR); International Standards Organization (ISO) Countries/Final Investment Decision (FID) /MOU)/ Songhai-Delta, Amukpe-Sapele, Delta State, Nigeria.
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2

Barabash, Mariia. "Issues of Resistance to Progressive Failure of Load-Bearing Systems in Lira-Sapr Software." In International Scientific Applied Conference "Problems of Emergency Situations". Switzerland: Trans Tech Publications Ltd, 2022. http://dx.doi.org/10.4028/p-5yhq80.

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Abstract:
The article is devoted to the description of analytical and structural methods used in the design to avoid progressive collapse of buildings and structures in the case of extreme influences. Three directions are described to avoid the process of development of local to global destruction. The concept realized in the LIRA-SAPR software, which is aimed at automating analysis for progressive collapse in quasi-static and dynamic formulations, including linear and nonlinear analysis taking into account the dynamic factor, is also substantiated. The purpose of the analysis is to design structures for various purposes, which in addition to accident-free performance of functions during the specified period of operation, in case of an accident due to natural and man-made phenomena (defects in production technology, explosions, impacts), as well as other causes not provided for by the conditions of normal operation, would cause minimal damage to people and the environment.
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3

Ogodo, A. D. "Ogodo Intellectual Property Rights (IPR) Generation, Exploitation and Technology Transfer (TT): Policies and Strategic Concept of Actual Ownership and Legal Cosniderations." In 27th iSTEAMS-ACity-IEEE International Conference. Society for Multidisciplinary and Advanced Research Techniques - Creative Research Publishers, 2021. http://dx.doi.org/10.22624/aims/isteams-2021/v27p26.

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Abstract:
Ogodo Intellectual Property Rights (IPR) Generation, Exploitation and Technology Transfer (TT): Policies and Strategic Concept of Actual Ownership and Legal Considerations Ogodo, A.D. (Snr.) Chartered Chemist Department of Science Laboratory Technology School of Applied Science Delta State Polytechnic, P.M.B. 1030 Ogwashi-Uku, Delta State, Nigeria. E-mail: dicksonogodo@yahoo.com; Phone: 08030738401 ABSTRACT This scientific research work shows that INTELLECTUAL PROPERTY RIGHTS (IPR) can generate breakthrough solution to Global Challenges and is an integral aspect of the Legal personality of OGODO INTERNATIONAL REFERENCE STANDARDS (OIRS) IN 154 INTERNATIONAL STANDARDS ORGANIZATION (ISO) COUNTRIES IN GENEVA, SWITZERLAND that meets the United States (US) Pharmacopoea Light Transmission Tests of OGODOMETRICS SUPERIOR MATERIALS in the range 2900-4500 Å in Songhai-Delta, Ovwore Community, Amukpe-Sapele, Delta State, Nigeria to generate Nigeria Vision 2030 Target for Global competitiveness of NIGERIA OFFICIALLY RECOGNIZED INTERNATIONAL REFERENCE STANDARDS for the PACKAGING CONTAINER LAW (PCL) using the PACKAGING ADDED VALUE (PAV322FPI 408) being regulated in Nigeria in collaboration with the 154 INTERNATIONAL STANDARDS ORGANIZATION (ISO) COUNTRIES plus 38 other Countries/Nations via Final Investment Decision (FID). The research dwells extensively and specifically on infringement of PATENT which is actionable and it is the persons vested with the right to Patent that has the right to sue to enforce it. By virtue of Section 10(1) and (2) of the Copyright Act, the first ownership in any literacy or Intellectual Property created by a University or Polytechnic employee belongs to him in the absence of any express assignment of the right by the employee to the University or Polytechnic. The research expresses the beliefs that INTELLECTUAL PROPERTY (IP) can be used as a tool to foster INNOVATION and must be vigorously pursued by Nigerian Institution Leaders to encourage generation and exploitation of Intellectual Property (IP). The research recommends funds which can be used to encourage Collaborative Research Pattern in an effective way for Intellectual Property Exploitation. Secondly, SNERGY is critical to success (Collaborative Interdisciplinary Research) rather than those that simply focus on a said field of research. Thirdly, with the presence and regulatory role of National Office for Technology Acquisition and Promotion (NOTAP), favourable bargains can be struck and properly documented through its Intellectual Property Technology Transfer Offices (IPPTOs). In conclusion, there is lack of Intellectual Property (IP) Policy to spell out the functions of Intellectual Property Technology Transfer Offices (IPPTOs) according to Institutions missions and poor awareness of the researchers about the functions of the Office of National Office for Technology Acquisition and Promotion (NOTAP). Keywords: Keywords: Ogodo International Reference Standards, Ogodometrics Superior Materials, United States (US)
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Fatima Hajizada, Fatima Hajizada. "SPECIFIC FEATURES OF THE AMERICAN VERSION OF THE BRITISH LANGUAGE." In THE FIRST INTERNATIONAL SCIENTIFIC – PRACTICAL VIRTUAL CONFERENCE IN MODERN & SOCIAL SCIENCES: NEW DIMENSIONS, APPROACHES AND CHALLENGES. IRETC, 2022. http://dx.doi.org/10.36962/mssndac-01-10.

Full text
Abstract:
English is one of the most spoken languages in the world. A global language communication is inherent in him. This language is also distinguished by a significant diversity of dialects and speech. It appeared in the early Middle Ages as the spoken language of the Anglo-Saxons. The formation of the British Empire and its expansion led to the widespread English language in Asia, Africa, North America and Australia. As a result, the Metropolitan language became the main communication language in the English colonies, and after independence it became State (USA, Canada, Australia, New Zealand) and official (India, Nigeria, Singapore). Being one of the 6 Official Languages of the UN, it is studied as a foreign language in educational institutions of many countries in the modern time [1, 2, s. 12-14]. Despite the dozens of varieties of English, the American (American English) version, which appeared on the territory of the United States, is one of the most widespread. More than 80 per cent of the population in this country knows the American version of the British language as its native language. Although the American version of the British language is not defined as the official language in the US Federal Constitution, it acts with features and standards reinforced in the lexical sphere, the media and the education system. The growing political and economic power of the United States after World War II also had a significant impact on the expansion of the American version of the British language [3]. Currently, this language version has become one of the main topics of scientific research in the field of linguistics, philology and other similar spheres. It should also be emphasized that the American version of the British language paved the way for the creation of thousands of words and expressions, took its place in the general language of English and the world lexicon. “Okay”, “teenager”, “hitchhike”, “landslide” and other words can be shown in this row. The impact of differences in the life and life of colonists in the United States and Great Britain on this language was not significant either. The role of Nature, Climate, Environment and lifestyle should also be appreciated here. There is no officially confirmed language accent in the United States. However, most speakers of national media and, first of all, the CNN channel use the dialect “general American accent”. Here, the main accent of “mid Pppemestern” has been guided. It should also be noted that this accent is inherent in a very small part of the U.S. population, especially in Nebraska, Iowa, and Illinois. But now all Americans easily understand and speak about it. As for the current state of the American version of the British language, we can say that there are some hypotheses in this area. A number of researchers perceive it as an independent language, others-as an English variant. The founder of American spelling, American and British lexicographer, linguist Noah Pondebster treats him as an independent language. He also tried to justify this in his work “the American Dictionary of English” written in 1828 [4]. This position was expressed by a Scottish-born English philologist, one of the authors of the “American English Dictionary”Sir Alexander Craigie, American linguist Raven ioor McDavid Jr. and others also confirm [5]. The second is the American linguist Leonard Bloomfield, one of the creators of the descriptive direction of structural linguistics, and other American linguists Edward Sapir and Charles Francis Hockett. There is also another group of “third parties” that accept American English as a regional dialect [5, 6]. A number of researchers [2] have shown that the accent or dialect in the US on the person contains significantly less data in itself than in the UK. In Great Britain, a dialect speaker is viewed as a person with a low social environment or a low education. It is difficult to perceive this reality in the US environment. That is, a person's speech in the American version of the British language makes it difficult to express his social background. On the other hand, the American version of the British language is distinguished by its faster pace [7, 8]. One of the main characteristic features of the American language array is associated with the emphasis on a number of letters and, in particular, the pronunciation of the letter “R”. Thus, in British English words like “port”, “more”, “dinner” the letter “R” is not pronounced at all. Another trend is related to the clear pronunciation of individual syllables in American English. Unlike them, the Britons “absorb”such syllables in a number of similar words [8]. Despite all these differences, an analysis of facts and theoretical knowledge shows that the emergence and formation of the American version of the British language was not an accidental and chaotic process. The reality is that the life of the colonialists had a huge impact on American English. These processes were further deepened by the growing migration trends at the later historical stage. Thus, the language of the English-speaking migrants in America has been developed due to historical conditions, adapted to the existing living environment and new life realities. On the other hand, the formation of this independent language was also reflected in the purposeful policy of the newly formed US state. Thus, the original British words were modified and acquired a fundamentally new meaning. Another point here was that the British acharism, which had long been out of use, gained a new breath and actively entered the speech circulation in the United States. Thus, the analysis shows that the American version of the British language has specific features. It was formed and developed as a result of colonization and expansion. This development is still ongoing and is one of the languages of millions of US states and people, as well as audiences of millions of people. Keywords: American English, English, linguistics, accent.
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