Academic literature on the topic 'Romanticismo tedesco'

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Journal articles on the topic "Romanticismo tedesco"

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Oropallo, Lorenzo. "Letteratura, arte e conoscenza nel romanticismo. una sintesi." EPISTEMOLOGIA, no. 2 (November 2012): 329–23. http://dx.doi.org/10.3280/epis2012-002011.

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Abstract:
Un'indagine dello stato dei saperi artistici e scientifici nell'etŕ moderna deve necessariamente partire dall'epistemologia del primo romanticismo tedesco. Il sistema filosofico di Kant, infatti, analizza l'ambito di applicazione del pensiero umano, rilevando che l'arte, in quanto oggetto che sfugge all'indagine razionale della natura, non fornisce alcun tipo di conoscenza. Partendo da tale premessa, e dal ruolo che quindi Kant assegna preliminarmente all'arte, relegandola nell'ambito dell'estetica che č intesa come branca filosofica autonoma distinta dall'indagine razionale della scienza, Fichte, Schelling e i primi romantici tedeschi propongono di riconsiderare l'arte come forma di conoscenza piů alta, in quanto non solo prodotto, ma produzione del sapere stesso per il tramite del medesimo processo conoscitivo su cui si fonda la scienza. Ciononostante, proprio a partire dal romanticismo letteratura, arte e scienza vengono definitivamente separate andando a costituire le basi del nostro attuale paradigma conoscitivo.
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Stupazzoni, Marco. "Patrizio Collini, Iconolatria e iconoclastia: “Le chef-d’oeuvre inconnu” e il romanticismo tedesco." Studi Francesi, no. 149 (December 1, 2006): 415. http://dx.doi.org/10.4000/studifrancesi.29222.

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Dissertations / Theses on the topic "Romanticismo tedesco"

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CODURELLI, MARGHERITA. ""TREFFLICHER SPIEGEL DEINES ZEITALTERS!" ROMANO (1800-1801) DI AUGUST KLINGEMANN E IL ROMANTICISMO DI JENA." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2022. http://hdl.handle.net/10280/122311.

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Abstract:
Il presente lavoro di ricerca si inserisce nel rinnovato interesse per la figura e l'opera letteraria di August Klingemann (1777-1831) ed è incentrato su "Romano", romanzo appartenente alla prima fase della produzione dell'autore. Pubblicato in due volumi tra il 1800 e il 1801, "Romano" è l'esito delle idee e degli stimoli culturali assorbiti da Klingemann negli anni universitari a Jena (1798-1801). Accanto agli studi giuridici, in seguito abbandonati, Klingemann frequenta il circolo di intellettuali riunitosi intorno ad August Wilhelm e Friedrich Schlegel, che attraverso il prezioso contributo di poeti e filosofi tra cui Ludwig Tieck, Novalis, Friedrich Schelling e Friedrich Schleiermacher avrebbe fatto di Jena il centro del Primo Romanticismo tedesco. Di questa esperienza comunitaria, destinata a rivelarsi di primaria importanza per la formazione letteraria di Klingemann, "Romano" rappresenta una sintesi, in termini di immagini, motivi e riflessioni, ponendosi, in quanto unione di teoria e prassi, riflessione e narrazione, sulla scia della discussione sul romanzo condotta dai romantici ed illustrata da Friedrich Schlegel in un celebre passo del saggio "Gespräch über die Poesie" (1800): "Eine solche Theorie des Romans würde selbst ein Roman sein müssen". Muovendo da queste premesse, l'elaborato è stato strutturato in due sezioni, delle quali la prima intende ricostruire le esperienze e l'attività di Klingemann a Jena negli anni dell'incontro con il gruppo romantico, oltre che il ricco bagaglio di idee e formule – dall'arte alla religione, dalla poesia alla filosofia – confluite in "Romano". La seconda parte dell'elaborato è, invece, dedicata ad un'approfondita analisi del romanzo, nel corso della quale l’accento è stato posto – accanto all'individuazione di rimandi ai principali testi romantici – sulla capacità di Klingemann di riprendere ed integrare un'ampia serie di temi, motivi, personaggi, episodi e citazioni in una 'nuova totalità', che non riduce "Romano" ad una ripresa passiva dei modelli, vicina all'imitazione e priva di slancio inventivo, ma lo eleva ad opera dal valore documentario, nata dall'adesione allo spirito di un'epoca, profondamente radicata in essa, nonché percorsa dalla volontà di trasmettere, entro una cornice narrativa, un'immagine della vivacità culturale della Jena di fine Settecento.
This research is part of a renewed critical interest in the figure and literary work of August Klingemann (1777-1831) and it focuses on "Romano", a novel belonging to the first stage of his literary production. "Romano" was published in two volumes between 1800 and 1801, being the result of the ideas and theories which Klingemann absorbed during his university years in Jena (1798-1801). Besides his law studies, which he would then give up, Klingemann attends the literary circle surrounding August Wilhelm and Friedrich Schlegel, which, due to the prominent role played by poets and philosophers including Ludwig Tieck, Novalis, Friedrich Schelling and Friedrich Schleiermacher, would make Jena the centre of Early German Romanticism. This community experience would prove to be crucial for Klingemann's cultural development, and "Romano" is to be read as a synthesis of it, in terms of ideas, images and topics, as a combination of theory and praxis, reflection and narration, following the Romantic discussion on the novel, whose explanation is provided by Friedrich Schlegel in a well-known extract from his essay "Gespräch über die Poesie": "Eine solche Theorie des Romans würde selbst ein Roman sein müssen". Moving from these premises, the study has been organised in two sections: the first one aims at retracing Klingemann's experiences in Jena in the years of his contact with the Romantic group, as well as the rich ideological background included in "Romano": from art to religion, from poetry to philosophy. Instead, the second part of this research is devoted to a detailed analysis of the novel, in which, along with an exploration of the references to the main Romantic sources, great emphasis has been laid on Klingemann's ability to recall and combine a wide range of themes, motives, characters, episodes and quotations in a 'new totality'. In this way, "Romano" should not be regarded as a work of literature displaying marked imitative features towards the sources, to become a documentary text, resulted from the spirit of its age, deeply rooted in it and willing to convey, within a narrative frame, a lively picture of Jena Romanticism.
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Caboverde, Enrique III. "A Graduate Guitar Recital Consisting of Works by Leo Brouwer and Mario Castelnuovo-Tedesco with Extended Program Notes." FIU Digital Commons, 2012. http://digitalcommons.fiu.edu/etd/640.

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Abstract:
This thesis presents extended program notes for a recorded graduate classical guitar recital consisting of the following works for solo guitar with string quartet and chamber orchestra: Mario Castelnuovo-Tedesco: Quintet for Guitar and Strings, Op. 143; Leo Brouwer: Concerto No. 3 (“Elegiaco”). Both works are pioneering and invaluable contributions to guitar literature. Tedesco’s Quintet for Guitar and Strings, Op. 143 is the first quintet ever composed to properly showcase the virtuosity of the guitar within a chamber setting. Concerto “Elegiaco” demonstrates the refinement of Leo Brouwer’s use of post-modern tonality and minimalism within classical form, and showcases his unique compositional style.
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ALCIONE, SERENA. "Wackenroder e Reichardt: rappresentazione della musica nella letteratura tedesca del primo Romanticismo." Doctoral thesis, 2011. http://hdl.handle.net/2158/829153.

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Abstract:
La concezione della musica di Wackenroder risente fortemente del pensiero musicale del compositore prussiano Johann Friedrich Reichardt: sulla base del confronto puntuale tra le opere letterarie dei due autori lo studio indaga gli esiti di tale influenza, ripercorrendo il passaggio da una concezione illuminista della musica vincolata alla funzione sociale e umanistica dell’arte all’idea romantica di una musica ‘assoluta’ che determina l’esistenza problematica dell’artista.
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CAPRILI, GIAN LUCA. "Gli uccelli come figure liminari nella concezione poetica di Jacob Grimm - Die Voegel als Grenzfiguren in der Poesieauffassung Jacob Grimms." Doctoral thesis, 2015. http://hdl.handle.net/2158/1002273.

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Abstract:
Il lavoro si propone di indagare la funzione peculiare riconosciuta agli uccelli nella concezione poetica di Jacob Grimm, le eventuali connessioni con i miti che connotano sin dall'antichità questi animali come creature liminari vicine al numinoso e il suo riscontro nelle numerose "Vogelfiguren" delle raccolte dei "Kinder- und Hausmaerchen" (è stata considerata la prima edizione del 1812/15, in cui è ancora fortemente presente l'impronta di Jacob rispetto al fratello) e delle "Deutschen Sagen". Il primo capitolo approfondisce il rapporto di Jacob Grimm con gli altri rappresentanti delle prime due fasi del romanticismo tedesco, focalizzandosi soprattutto sul tema della relazione tra uomo e natura, e degli aspetti più reconditi di quest'ultima, così come messi in luce dalla sensibilità romantica dell'epoca. Nel secondo capitolo è analizzato il ruolo privilegiato che Jacob Grimm assegna alla "Tierfabel" nella storia della poesia, nel cui ambito si colgono affermazioni singolari sugli uccelli, concepiti quali figure portatrici di sinistra inquietudine, staccate dal resto del regno animale. Altri riscontri in merito sono presenti in opere di tipo diverso e pubblicate in periodi anche lontani fra loro: la "Deutsche Mythologie", la "Geschichte der deutschen Sprache", il saggio di tipo naturalistico "Ueber den Schlaf der Voegel". I capitoli terzo e quarto approfondiscono il ruolo dei "Voegel" nelle due sopracitate raccolte grimmiane, attraverso l'analisi e il confronto degli episodi - fiaba o saga - in cui essi compaiono. SYNOPSIS IN ENGLISH: The research investigates on the peculiar role of birds in the poetic conception of Jacob Grimm and its possible connections to the ancient myths, that portray these animals as liminary creatures in frequent contact with the "Numinous", and to the numerous bird-characters of the two well-known Grimm Brothers' collections: "Children's and Household Tales" - the first edition (1812 / 15), to which the contibution of Jacob was still relevant, has been considered - and the "German Sagas" (1816 / 18).
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ACCIAIOLI, STEFANIA. "Il trompe-l'oeil letterario, ovvero il sorriso ironico nell'opera di Wilhem Hauff (Der literarische Trompe-l'oeil, oder das ironische Lächeln im Werk W. Hauffs)." Doctoral thesis, 2010. http://hdl.handle.net/2158/1003534.

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Abstract:
Il trompe-l’oeil letterario intende emancipare l’enigmatica e peculiare figura di Hauff dalla sua lunga e ingiusta marginalizzazione a causa di un filone critico ormai desueto, offrendo una nuova interpretazione dei Märchen nell’ottica di una generale rilettura dell’opera di questo moderno caricaturista letterario. Accostandosi ai suoi testi non si può non avvertire come siano pervasi di continui e insistiti ammiccamenti ammalianti, corrosivi e stranianti come il sorriso della Gioconda. Con un costante scetticismo critico e una sottile abilità illusionistica questo ‘novello Satana’ demitizzato guarda, infatti, la situazione presente attraverso gli ‘occhiali diabolici’ dell’ironia, facendo della sua produzione una sorta di Befreiungskrieg letterario, dove rivendica uno spazio eteropico di libera espressione fantastico-umoristica inserendosi, così, nel filone carsico che da Sterne arriva a Heine passando per Jean Paul.
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Books on the topic "Romanticismo tedesco"

1

Moretti, Giampiero. Hestia: Interpretazione del romanticismo tedesco. Roma: Ianua, 1988.

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2

Bevilacqua, Giuseppe. Saggio sulle origini del romanticismo tedesco. Milano: Sansoni, 2000.

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3

Introduzione alla letteratura del romanticismo tedesco. Bologna: CLUEB, 2008.

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4

Bevilacqua, Giuseppe. Saggio sulle origini del romanticismo tedesco. [Firenze]: Sansoni, 2000.

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5

Moretti, Giampiero. Heidelberg romantica: Romanticismo tedesco e nichilismo europeo. Bologna: Cosmopoli, 1995.

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6

Moretti, Giampiero. Heidelberg romantica: Romanticismo tedesco e nichilismo europeo. Napoli: Guida, 2002.

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Barale, Ingrid Hennemann. Poetisierte Welt: Studi sul primo romanticismo tedesco. Pisa: ETS, 1990.

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8

Raffaella, Russo, ed. Friedrich: La natura e l'individuo nel romanticismo tedesco. Milano: Leonardo arte, 1999.

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9

Cospito, Nicola. Nazionalpatriottici: Protagonisti e momenti del romanticismo politico tedesco. Parma: All'insegna del veltro, 2013.

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10

Oropallo, Lorenzo. Arte come scienza: Saggio sull'epistemologia del primo romanticismo tedesco. Mantova (MN), Italy: Universitas studiorum, 2015.

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Book chapters on the topic "Romanticismo tedesco"

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"La teoria della pittura nel Romanticismo tedesco." In Attraverso la storia dell’estetica Vol. I: dal Settecento al Romanticismo, 275–306. Quodlibet, 2019. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctvdf0kc7.14.

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2

"La teoria del romanzo nel Romanticismo tedesco." In Attraverso la storia dell’estetica Vol. I: dal Settecento al Romanticismo, 327–46. Quodlibet, 2019. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctvdf0kc7.16.

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Gilodi, Roberto. "L’infinito e la critica letteraria nel primo Romanticismo tedesco." In Segni e metafore dell’Infinito nell’epoca classicistico-romantica, 69–80. Accademia University Press, 2019. http://dx.doi.org/10.4000/books.aaccademia.5242.

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