Journal articles on the topic 'Rivolte'

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1

Amato, Pierandrea. "Esistenza ed esperienza. Note per un'ontologia della rivolta." SOCIETÀ DEGLI INDIVIDUI (LA), no. 42 (January 2012): 55–68. http://dx.doi.org/10.3280/las2011-042005.

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Abstract:
Il contributo presenta un'analisi delle rivolte metropolitane che caratterizzano il mondo globale dopo il 1989. La tesi č radicale: le rivolte di Parigi, Atene, Londra (ecc.) hanno un carattere bio-politico che nulla ha a che fare con le traiettorie cardine della politica moderna (in primo luogo il principio di sovranitÀ).
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2

Pellai, Alberto. "Prevenzione e psicoterapia. Potenzialitŕ e strategie di intervento in base al modello cognitivista." PSICOBIETTIVO, no. 1 (March 2012): 48–65. http://dx.doi.org/10.3280/psob2012-001004.

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Abstract:
L'articolo presenta teorie e modelli di intervento finalizzati alle strategie di prevenzione primaria e secondaria rivolte alla promozione della salute in etŕ evolutiva. In particolare vengono analizzate azioni preventive che sono l'applicazione pratica degli assunti teorici presenti nella teoria dell'attaccamento di J. Bowlby, oltre ad interventi promossi in ambito scolastico e rivolti sia ai bambini, che agli adolescenti. Una particolare attenzione č dedicata al modello della Life Skills Based Education ed all'educazione tra pari, metodi privilegiati per la promozione del benessere in etŕ evolutiva. Il contributo del modello cognitivista e il ruolo dello psicoterapeuta vengono messi in evidenza, pur sottolineando l'importanza di un approccio multidisciplinare e transteorico.
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3

Kamel, Lorenzo. "Rivolte d'Egitto, una prospettiva di genere." PASSATO E PRESENTE, no. 96 (September 2015): 87–96. http://dx.doi.org/10.3280/pass2015-096005.

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4

Branca, Davide. "Spazi temporanei come palestra per una filiera di associazioni e piccole imprese." TERRITORIO, no. 56 (March 2011): 79–81. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-056010.

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Abstract:
L'articolo indaga esperienze ed iniziative rivolte ai giovani realizzate in piů di 15 anni legate al binomio promozione del protagonismo giovanile. Il bisogno di spazi viene osservato quale nuova opportunitŕ per costruire nuove pratiche all'interno delle politiche giovanili che permettano di ribaltare la visione dei giovani come ad una categoria sociale con problemi specifici da trattare in maniera settoriale, e invece di passare a considerare i giovani stessi come un nuovo possibile punto di attacco all'intervento sulla societŕ nel suo complesso e al contempo come una risorsa strategica per ridefinire certi equilibri e puntare al miglioramento della qualitŕ della vita delle comunitŕ urbane. Nel campo delle politiche giovanili, la prospettiva di lavoro rivolta alla creazione di incubatori puň rappresentare un approccio innovativo in quanto sostiene l'emancipazione dell'intervento sui e con i giovani dall'ambito del mero intrattenimento all'interno del quale č stato per lungo tempo confinato, porta l'idea che la creativitŕ giovanile possa offrirsi alla collettivitŕ nella duplice veste imprenditoriale e sociale.
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Costantino, Maria, Amelia Filippelli, Grazia Cioffi, Giuseppina Moccia, and Francesco De Caro. "Stewardship per l’utilizzo degli antibiotici." La Sanità Pubblica. Ricerca applicata 2 (July 25, 2021): 11–48. http://dx.doi.org/10.48268/antibioticoresistenza/2021/0001.1.

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Abstract:
Ridurre l’uso eccessivo, incontrollato o inappropriato degli antibiotici, è essenziale per garantire la sicurezza dei pazienti e la qualità dell’Assistenza Medica. Per prevenire e controllare le infezioni correlate all’assistenza (ICA) e lo sviluppo dell’antimicrobico-resistenza si possono utilizzare varie strategie: • adozione di programmi di sorveglianza e controllo condivisi a livello nazionale, comprendenti lo sviluppo di percorsi diagnostici e terapeutici comuni, • implementazione della stewardship antimicrobica e dei programmi di formazione rivolti al personale sanitario, finalizzati alla promozione di una maggiore osservanza delle Linee Guida, • incremento della sorveglianza, effettuando studi di prevalenza ripetuti nel tempo, per poter identificare precocemente eventuali criticità e valutare l’efficacia dei presidi messi in atto, • potenziamento delle strutture ospedaliere, aumento delle camere singole destinate all’isolamento di pazienti particolarmente a rischio, • miglioramento delle procedure di pulizia e sanificazione e dei percorsi dedicati all’igiene delle mani, • promozione di campagne di sensibilizzazione rivolte non solo al personale sanitario, ma anche ai cittadini, allo scopo di rendere i pazienti parte attiva del processo di lotta alle infezioni.
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6

Campanini, Massimo. "Le rivolte arabe e le cautele dello storico." PASSATO E PRESENTE, no. 89 (June 2013): 5–15. http://dx.doi.org/10.3280/pass2013-089001.

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Pioppi, Daniela. "Neo-autoritarismo e rivolte popolari nel mondo arabo." PASSATO E PRESENTE, no. 90 (October 2013): 85–95. http://dx.doi.org/10.3280/pass2013-090005.

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8

Fanfani, Massimo. "Senno del poi o senno di poi?" XVI, 2021/1 (gennaio-marzo), no. 1 (January 22, 2021): 20–23. http://dx.doi.org/10.35948/2532-9006/2021.5461.

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Abstract:
In questi ultimi tempi diverse persone attente e sensibili ai fatti di lingua si sono rivolte al servizio di Consulenza linguistica dell’Accademia della Crusca per sapere se sia corretto dire col senno del poi, o non piuttosto col senno di poi.
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9

Tamburlini, Giorgio, and Federico Marchetti. "Pandemia, neurosviluppo e salute mentale di bambini e ragazzi." Medico e Bambino 41, no. 6 (June 28, 2022): 361–64. http://dx.doi.org/10.53126/meb41361.

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Abstract:
Le raccomandazioni dell’Autorità garante per l’Infanzia e l’Adolescenza rivolte a organismi politici e istituzionali ma non solo. La soluzione dei problemi richiede tuttavia interventi pragmatici, anche parziali, basati su quelli che sono i servizi e le competenze esistenti, in ogni singola realtà.
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Musti, Domenico. "Le rivolte antipitagoriche e la concezione pitagorica del tempo." Quaderni Urbinati di Cultura Classica 36, no. 3 (1990): 35. http://dx.doi.org/10.2307/20547064.

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Bombardieri, Chiara, Gaddomaria Grassi, and Francesco Paolella. "L'OPG di Reggio Emilia 1896-2015 Storia di un'istituzione." RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA 146, no. 3 (December 2022): 159–80. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2022-003009.

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Abstract:
Gli autori ricostruiscono la storia dell'Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Reggio Emilia, una delle prime istituzioni italiane dedicate ai prosciolti. Vengono analizzati in particolare il rapporto con la città e con l'ospedale psichiatrico San Lazzaro, le vicende legate alla Seconda Guerra Mondiale, le rivolte, gli scandali e le contestazioni dal dopoguerra alla chiusura.
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Pellegrino, Vincenza. "Conflitti ambientali e nuovi soggetti politici. Le rivolte "eco-epidemiologiche"." SOCIETÀ DEGLI INDIVIDUI (LA), no. 42 (January 2012): 81–92. http://dx.doi.org/10.3280/las2011-042007.

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Abstract:
Questo saggio ha come oggetto di riflessione i conflitti ambientali, i nuovi soggetti politici che ne sono protagonisti e le visioni collettive che paiono centrarsi in maniera inedita sulla cattiva gestione delle risorse locali e sui conseguenti rischi per la salute pubblica. Nuovi soggetti politici appunto (comitati, associazioni, movimenti) che operano l'articolazione fra discorsi scientifici (dati sull'inquinamento, previsioni ecc.) e discorsi politici (orientamenti valoriali e dibattiti sulle decisioni da prendere per il futuro). A partire da alcuni casi di studio (la questione dei rifiuti in Campania, quella degli inceneritori in Emilia Romagna) l'articolo conduce una breve analisi sulle forme argomentative adottate da questi gruppi, sulle modalitÀ di intendere il rapporto con le istituzioni democratiche e con la scienza (con amministratori e\o con esperti), sui processi interni di leadership e sull'idea di ‘rivolta' da condurre.
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Laudani, Simona. "Rivolte, conflitti politici e sistema annonario nella Palermo del ’700." Mélanges de l’École française de Rome. Italie et Méditerranée 112, no. 2 (2000): 669–86. http://dx.doi.org/10.3406/mefr.2000.10886.

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Onofri, Antonio, and Teresa Dantonio. "La terapia del lutto complicato. Interventi preventivi, psicoeducazione, prospettiva cognitivo-evoluzionista, approccio EMDR." PSICOBIETTIVO, no. 3 (May 2010): 68–90. http://dx.doi.org/10.3280/psob2009-003004.

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Abstract:
Gli Autori descrivono il processo del lutto secondo la teoria dell'attaccamento e la prospettiva evoluzionista. Passano quindi in rassegna i principali interventi preventivi descritti in letteratura e le attivitŕ di psicoeducazione e counseling rivolte alle persone in lutto, quindi le tecniche cognitivo- comportamentali piů usate e infine l'approccio EMDR, particolarmente utile nei casi di lutto complicato o traumatico.
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Mbaku, John M. "Does Fiscal Expansion Contribute to Political Instability in Africa? Some Empirical Evidence*." Journal of Public Finance and Public Choice 7, no. 3 (October 1, 1989): 159–71. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907344794.

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Abstract:
Abstract Scopo dell’articolo è quello di sottoporre a verifica empirica la relazione esistente, per i paesi africani, tra l’espansione fiscale e l’instabilità politica.Studi condotti precedentemente da Cuzàn e altri, applicati ai paesi ispano-latini, avevano dimostrato la forte presenza nei tessuto sociale di forze politiche destabilizzanti a seguito di manovre fiscali espansionistiche. Ciò perché la stabilità politica di un governo dipende, in grandi linee, dal consenso popolare di cui godono i policy-makers e da come, in ultima analisi, le risorse sono allocate nel paese.L’ipotesi in questione è stata stimata attraverso un modello econometrico in cui l’instabilità politica, misurata dalla frequenza di scioperi, proteste, rivolte e attacchi armati, è messa in relazione con le seguenti variabili indipendenti: la spesa pubblica, come proxy dell’espansione fiscale, la popolazione, la ricchezza del paese e la quota di spesa pubblica destinata ad armi e settore militare.Contrariamente alle attese, i risultati a cui tale ricerca perviene contraddicono quelli ottenuti da Cuzàn riguardo ai paesi ispano-latini, e mostrano come una politica fiscale espansionistica o un incremento nel PIL procapite diminuisce il rischio di una instabilità politica, cosi come contrariamente la crescita demografica o l’aumento delle spese militari favorisce il crearsi di conflitti socio-economici che spesso sfociano in manifestazioni di rivolta contro la leadership di governo.
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Esposito, Pasquale, Elisa Buonanno, Giuseppe Castellano, Carlo Jovane, Daniela Pogliani, Silverio Rotondi, Gianluigi Zaza, and Yuri Battaglia. "Dialisi peritoneale: uno sguardo rivolto al futuro." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 26, Suppl. 5 (February 14, 2014): S59—S60. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2014.976.

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Abstract:
Molti fattori possono condizionare la scarsa diffusione della dialisi peritoneale (DP) in Italia, tra cui deficit culturali, problemi organizzativi e politiche sanitarie inadeguate. Per ovviare a tali ostacoli sono state proposte diverse strategie di intervento. Noi riteniamo che la promozione di iniziative educative rivolte, in particolare, ai giovani così come lo sviluppo di nuove tecnologie e metodiche possano rivestire un ruolo chiave per promuovere la DP, rendendola più accessibile sia da parte dei pazienti che dei medici stessi. Questa, a nostro avviso, resta una delle sfide maggiori per la futura crescita della DP in Italia.
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Moccia, Francesco Domenico. "La pianificazione territoriale e urbanistica in rapporto al Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza." TERRITORIO, no. 98 (March 2022): 43–47. http://dx.doi.org/10.3280/tr2021-098007.

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Abstract:
La pandemia da Covid-19 ha messo in discussione concetti fondativi delle città e della sua organizzazione producendo un ampio dibattitto scientifico certamente utile per innovare l'urbanistica e migliorare la vivibilità e resilienza urbana. Tuttavia la possibilità che le azioni proposte siano attuate dipende da quanto rientrino nelle politiche di ripresa e resilienza. Questo articolo passa in rassegna il Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza (pnrr) per rintracciare linee d'intervento esplicitamente o potenzialmente rivolte al territorio confrontandole con le linee di lavoro su cui si sono orientate teorie e ricerche della comunità scientifica.
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Olivetti Manoukian, Franca. "Servizi integrati: perché, quando, come." MINORIGIUSTIZIA, no. 1 (July 2021): 12–22. http://dx.doi.org/10.3280/mg2021-001002.

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Abstract:
L'integrazione dei Servizi è da tempo auspicata e raccomandata, prescritta e al contempo non realizzata. Viene presa in considerazione con particolare riferimento ai Servizi tutela minori. Dopo alcuni richiami sommari alla frammentazione normativa, istituzionale, organizzativa, professionale con cui si interviene per e con il disagio minorile, si presentano alcune ipotesi per individuarne i fattori che sostengono scelte operative più dettate da appartenenze istituzionali e professionali che da aperture e confronti con altri sguardi. Vengono pertanto proposte alcune possibili transizioni da intraprendere verso connessioni rivolte a avviare delle integrazioni.
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Duranti, Simone. "La memoria delle rivolte britanniche del 1981 fra razza, classe e ordine pubblico." PASSATO E PRESENTE, no. 113 (April 2021): 32–43. http://dx.doi.org/10.3280/pass2021-113003.

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De Maria, Francesco, Clara De Vincenzi, and Bruna Ferrara. "Italian Universities’ actions targeting refugees, asylum seekers, and migrants: an initial mapping." Form@re - Open Journal per la formazione in rete 23, no. 1 (February 4, 2023): 198–212. http://dx.doi.org/10.36253/form-14237.

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Abstract:
The paper presents the first results of a documentary research aimed at mapping specific actions or programmes addressed to holders of international protection, asylum seekers and migrants carried out by public and private universities, in Italy. The research reached a total of 98 universities, using the universities’ official websites as primary sources. From the data it emerges that universities are implementing both integration projects within the university education framework and projects of hosting, as well as social and cultural inclusion projects. The mapping pointed out a diverse and complex framework of interventions, together with potentialities and paths that universities could follow to develop or activate new services in terms of social responsibility as well as of research to better understand migratory phenomena. Le azioni degli Atenei italiani rivolte ai rifugiati, ai richiedenti asilo e ai migranti: una prima mappatura. Il contributo presenta i primi risultati di una ricerca documentale che ha avuto come obiettivo quello di mappare le azioni rivolte ai titolari di protezione internazionale, ai richiedenti asilo e ai migranti realizzate in Italia dagli Atenei pubblici e privati. La ricerca ha interessato un totale di 98 istituzioni universitarie, utilizzando come fonti primarie i siti ufficiali degli Atenei. Dai dati emerge che le università realizzano sia progetti di inserimento all’interno di un percorso formativo universitario, sia progetti di accoglienza e inclusione sociale e culturale. La mappatura ha fatto emergere un quadro di interventi variegato e complesso, insieme a potenzialità e strade che le università potrebbero percorrere per sviluppare o attivare nuovi servizi in un’ottica di responsabilità sociale, oltre che di ricerca sulla comprensione dei fenomeni migratori.
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Bardski, Krzysztof. ""Daj mi usłyszeć twój głos!" Wezwanie do zwiastowania Ewangelii w wybranych alegoriach Pieśni nad Pieśniami." Verbum Vitae 2 (December 14, 2002): 225–41. http://dx.doi.org/10.31743/vv.1330.

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Abstract:
L’articolo rappresenta il tentativo di un’analisi del testo biblico ispirata alla lettura figurativa e simbolica delle tradizione cristiana. Come punto di partenza abbiamo preso il commento di Alcuino al Cantico dei Cantici. In esso appaiono non poche allegorie, in cui le parole rivolte dallo Sposo alla Sposa sono state interpretate come chiamata di Cristo alla Chiesa affinchè essa intraprenda la missione di annunciare il Vangello su tutta la terra. In conseguenza a tale interpretazione si può formulare una serie di conclusioni di carattere teologico che tracciano una visione complessa e allo stesso tempo attuale di quello che agli occhi di Cristo (secondo la tradizione della Chiesa) è la chiamata all’evangelizzazione.
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Nogler, Luca. "Max Weber "giurista" del lavoro." GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no. 133 (December 2011): 1–19. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2012-133001.

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Abstract:
Il saggio analizza gli scritti che Weber elaborň come "giurista" del lavoro. L'Autore giunge alla conclusione che č erroneo il paradigma, che risale ad Habermas, secondo cui W. accolse una concezione positivistica e formalista del diritto. Vero č invece che W. sostenne lo sforzo profuso da Lotmar nel reinterpretare il diritto contrattuale e delle obbligazioni alla luce del valore della persona. Ciň corrispose, d'altra, parte al fatto che W. fu un sociologo, non tanto dei fenomeni, quanto soprattutto dell'azione sociale. Le sue indagini furono, infatti, rivolte ai comportamenti umani dei quali W. indagň ogni possibile "impulso" religioso, sociale, economico, ma anche sempre, e costantemente, giuridico.
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Merida, Raphael. "Il commento linguistico come tradizione discorsiva nella stampa periodica di metà Settecento." Circula, no. 11 (2020): 47–62. http://dx.doi.org/10.17118/11143/17840.

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Abstract:
La pratica del commento linguistico all’interno della stampa periodica comincia a diffondersi prevalentemente nell’Ottocento. Gli articoli di cronaca, le recensioni bibliografiche o le semplici novità, però, offrono uno spunto di riflessione linguistica già all’interno di molti periodici della metà del Settecento. In particolare, polemiche o apologie rivolte al conservatorismo dell’Accademia della Crusca, l’innovazione del lessico specialistico tramite nuove traduzioni di opere straniere e gli influssi dei francesismi nel lessico italiano, permettono ai compilatori delle varie riviste letterarie e delle gazzette di discutere, talvolta ampiamente, dei problemi linguistici dell’epoca. La ricerca quindi si propone di individuare una prima forma di commento linguistico all’interno di alcuni periodici a stampa di metà Settecento.
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Ferri, Franca, Francesca Martignone, Elisabetta Robotti, and Cristina Sabena. "Interpretare dati, discutere e riflettere insieme: esperienze didattiche in IV e V primaria." Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula, no. 8 (November 23, 2020): 79–91. http://dx.doi.org/10.33683/ddm.20.8.4.

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Abstract:
In questo lavoro si presentano e analizzano due esperienze didattiche rivolte alle classi IV e V primaria, incentrate sull’interpretazione di dati e sulle loro rappresentazioni grafiche. Queste esperienze si inseriscono in un percorso più ampio che mira a costruire le basi per educare cittadini consapevoli, capaci di utilizzare strumenti scientifici per interpretare le informazioni a loro disposizione e di prendere, di conseguenza, decisioni fondate su basi solide.Si tratta di attività contestualizzate nella normale vita di classe dei bambini, che rendono i problemi di indagine fortemente motivanti. Mostreremo come nel contesto scelto l’interpretazione di dati consenta di avviare interessanti discussioni matematiche in cui gli studenti si confrontano, generano ipotesi esplicative e producono argomentazioni.
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Stefanuto, Clelia. "Ludovico Domenichi nella Querelle des Femmes." Revista Internacional de Pensamiento Político 16 (January 28, 2022): 301–14. http://dx.doi.org/10.46661/revintpensampolit.6216.

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Abstract:
L’obbiettivo di questo articolo è quello di illustrare il contributo che il polígrafo Ludovico Domenichi diede all’interno del dibattito sulla Querelle des femmes nell’Italia del 1500. La produzione Domenichiana in questo studio è divisa in tre gruppi differenti: il primo comprende le opere scritte da Domenichi in veste autoriale, soffermandosi sul primo testo che affronta l’argomento, ovvero la Nobiltà delle donne (1549). Il secondo gruppo analizza le opere scritte da donne ma promosse e curate dal poligrafo, dove nello specifico si analizzeranno le Rime della signora Laura Terracina (1548). Il terzo parágrafo infine, illustra alcune dediche di opere scritte da Domenichi e rivolte a nobildonne dell’epoca, ponendo l’attenzione su quelle presenti nelle Rime del 1544.
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Solinas, Marco. "Rivolte mancate. Sulle correlazioni tra emozioni e spregio in Axel Honneth e Barrington Moore Jr." PARADIGMI, no. 2 (July 2017): 207–19. http://dx.doi.org/10.3280/para2017-002014.

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Dogo, Dunja. "Due interpretazioni cinematografiche delle rivolte decabriste: ricostruzione storica e invenzione in Dekabristy e S.V.D. (1927)." MEMORIA E RICERCA, no. 42 (May 2013): 127–46. http://dx.doi.org/10.3280/mer2013-042009.

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Fiorucci, Andrea. "Tecnologie, disabilità e sostegno didattico a distanza. Percezioni di un gruppo di specializzandi TFA-Sostegno." EDUCATIONAL REFLECTIVE PRACTICES, no. 2 (December 2021): 153–70. http://dx.doi.org/10.3280/erp2-special-2021oa12947.

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Abstract:
Quale ruolo possono svolgere le tecnologie nel rendere più funzionali ed efficaci le attività di sostegno didattico a distanza rivolte ad un target di alunni con disabilità? Nel tentativo di rispondere al quesito posto, il contributo presenta i risultati dell'analisi qualitativa delle percezioni di un gruppo di 52 specializzandi che hanno frequentato il laboratorio sulle TIC del Corso di specializzazione per le attività di sostegno attivato presso l'Università del Salento. Facendo riferimento a proposte didattiche ICT based, progettate ed erogate durante l'emergenza sanitaria in modalità online, i risultati dello studio enfatizzano la necessità di continuare a ragionare sul binomio tecnologia- didattica, ponendo particolare attenzione alle metodologie didattiche e alle dinamiche relazionali e di collaborazione implicate in un percorso di didattica speciale a distanza.
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De Vita, Elisa. "Il ritiro sociale: nuova frontiera del malessere giovanile." MINORIGIUSTIZIA, no. 2 (January 2022): 74–80. http://dx.doi.org/10.3280/mg2021-002007.

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Abstract:
Il ritiro sociale in adolescenza rappresenta oggi la manifestazione clinica più evidente del malessere giovanile. Crescono in maniera esponenziale, nel pubblico e nel privato, le richieste d'aiuto per far fronte a quella che sembra caratterizzarsi come una vera e propria emergenza clinica. Quella di ritirarsi dal mondo sembra essere la scelta privilegiata dinanzi alle difficoltà della crescita. Dietro alcune forme di ritiro sociale è possibile scorgere una tendenza a mettere in atto, in riposta alle difficoltà nel far fronte alle trasformazioni e ai compiti evolutivi connaturati alla fase adolescenziale, modalità aggressive rivolte a se stessi e agli altri; in questa direzione possono essere letti gli agiti violenti messi in atto nei confronti dei familiari, così come l'autoreclusione volontaria a cui si sottopongono sempre più adolescenti.
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Di Giorgio, Sara, and Claudio Prandoni. "Il progetto inDICEs: misurare l’impatto della cultura digitale." DigItalia 15, no. 2 (December 2020): 59–73. http://dx.doi.org/10.36181/digitalia-00014.

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Abstract:
inDICEs è un progetto di ricerca e innovazione finanziato dalla Commissione Europea nell'ambito del programma Horizon 2020, e coordinato dall'ICCU. La ricerca condotta da inDICEs permetterà di sviluppare una metodologia scientifica per misurare e valutare l’impatto economico della digitalizzazione del patrimonio culturale, analizzando le modalità di accesso ai beni e ai servizi culturali in Europa. A partire da questo, il progetto elaborerà delle raccomandazioni rivolte ai responsabili del settore dei beni culturali e delle industrie culturali e creative, per fornire loro strumenti utili ad affrontare le sfide poste dall'avvento del mercato unico digitale al fine di far prosperare e diffondere la cultura europea. Infine, il progetto svilupperà una piattaforma partecipativa e un sistema di autovalutazione, utile agli istituti culturali per migliorare il proprio posizionamento strategico nel mercato unico digitale, favorendone perciò la trasformazione digitale.
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Dezio, Catherine, and Antonio Longo. "Bioregione come spazio di ricerca e progetto." TERRITORIO, no. 93 (January 2021): 13–20. http://dx.doi.org/10.3280/tr2020-093002.

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Abstract:
Il servizio propone una riflessione sulla natura esplorativa e progettuale del termine ‘bioregione'. Il campo d'indagine è la metropoli milanese, centro di un sistema di luoghi e paesaggi, relazioni tra produzioni e consumi, gestione di scarti ed energia. La prospettiva bioregionale, spesso legata a nuove ideologie e scuole, affinché non risulti una semplice modalità di identificazione accademica, richiede approcci pragmatici basati su azioni concrete; qui si parla di azioni rivolte al miglioramento della qualità agronomica e ambientale e della relazione tra produzioni, consumi e scarti. La lettura territoriale e paesaggistica del sistema bioregionale si offre come una prospettiva di lavoro e di ricerca imperfetta, ma utile alla comprensione di relazioni complesse, che permette di affrontare sfide ambientali e paesaggistiche riguardanti i territori contemporanei, nella valorizzazione delle risorse locali.
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Ilmarinen, Juhani. "Trent'anni di work ability e venti di age management." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 125 (March 2012): 61–69. http://dx.doi.org/10.3280/sl2012-125004.

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Abstract:
La work ability e l'age management vantano una lunga storia in Finlandia. La ricerca sulla work ability ha preso avvio nei primi anni '80, con l'obiettivo di studiare quanto a lungo le persone sono in grado di lavorare. Poiché i manager rive- stono il ruolo centrale nel determinare i cambiamenti della work ability, all'inizio degli anni '90 č stato introdotto il concetto di age management. I piů recenti sviluppi delle attivitŕ realizzate in Finlandia si sono concentrati sulla realizzazione di indagini nazionali che utilizzano il work ability index e sullo sviluppo di soluzioni di training, coaching e consulenza rivolte alle organizzazioni. I trent'anni di esperienza sulla work ability e i venti sull'age management, che dalla Finlandia si sono estesi a diverse parti del globo, garantiscono oggi una base empirica alla dimostrazione della possibilitŕ di avere una vita lavorativa migliore e piů estesa.
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M. Daher, Liana, and Davide Nicolosi. "Mediazioni di cittadinanza: l'attivismo prosociale a favore dei migranti." MONDI MIGRANTI, no. 1 (March 2022): 117–35. http://dx.doi.org/10.3280/mm2022-001007.

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Abstract:
Le recenti iniziative di rivendicazione politica dei migranti evidenziano episodi di cittadinanza dal basso, all'interno dei quali è possibile osservare la presenza di movimenti collettivi o reti associative, quali, per esempio, Project20k e No Borders; ciò sembra rilevare una sovrapposizione tra aspetti volontaristici e aspetti relativi specificamente all'attivismo politico, prefigurando casi di cittadinanza mediata (Ambrosini, 2020a; Bartolotta, 2015). È possibile studiare questi casi attraverso il modello di attivismo prosociale, inteso come quella pluralità di forme attraverso le quali i cittadini si uniscono al fine di sostenere categorie sociali vulnerabili (Moro, 2010). Il presente lavoro mira ad analizzare tali processi di azione collettiva attraverso studi di caso di alcune reti di attivismo in difesa dei diritti dei migranti presenti in Sicilia, all'interno delle quali sono state condotte delle brevi campagne di interviste non strutturate rivolte ai membri del direttivo.
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PEANO, GIUSEPPE, and ALEXANDER MACFARLANE. "APPENDICE II." Nuncius 8, no. 1 (1993): 284–85. http://dx.doi.org/10.1163/182539183x00118.

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Abstract<title> RIASSUNTO </title>Presentiamo ventisei scritti, costituiti da lettere e cartoline postali, inviati da Giuseppe Peano a Ernesto Cesàro; e, inoltre, due lettere: una di Alexander Macfarlane e un'altra di Alexander Ziwet. Queste ultime, indirizzate a Peano, contengono le informazioni chieste da Cesàro, su cattedre e costo della vita, per un suo eventuale trasferimento negli Stati Uniti d'America.Gli scritti di Peano trattano di questioni relative al Calcolo infinitesimale, al Calcolo baricentrico, alla «Rivista di Matematica» e al «Formulario» editi da Peano. In tali scritti vengono pure toccati alcuni argomenti didattici concernenti l'insegnamento di Calcolo infinitesimale ed è contenuto un quesito di Matematica attuariale. Tra gli aspetti confidenziali, segnaliamo le offerte, rivolte da Peano a Cesàro, di scambiarsi le rispettive cattedre di Torino e Napoli e di assumere la direzione della «Rivista».
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Di Peri, Rosita. "Le relazioni tra Siria e Libano nel sistema geopolitico vicino-orientale prima e dopo le rivolte arabe." Oriente Moderno 98, no. 1 (May 7, 2018): 91–117. http://dx.doi.org/10.1163/22138617-12340154.

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Abstract The relationships between Syria and Lebanon have been historically marked by a deep asymmetry. From the French Mandate, regional and international events have shaped the life of the two countries of the Mashreq, underlining the steady presence of Syria over Lebanese affairs. Pushed by the need of accreditation as a regional power, Syria has elaborated, over the years, a clear and precise strategy towards Lebanon, by using the Pan-Arab narrative but also economic, identititarian and political incentives. Consequently, the paper argues, in the frame of a Westphalian narrative, that Lebanon has been used by Syria as a tool for domestic, regional and international accreditation. This hypothesis will be tested through the analysis of the relationships between the two countries from the 1970s until the more recent events of the Arab uprisings.
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Pizzocaro, Silvia. "Retorica dell’artefatto concreto. Per un design di prodotto incardinato su uso, identità tangibile, stratificazione di senso." i+Diseño. Revista científico-académica internacional de Innovación, Investigación y Desarrollo en Diseño 14 (December 5, 2019): 255. http://dx.doi.org/10.24310/idiseno.2019.v14i0.7108.

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Nella nostra quotidianità è enormemente cresciuto l’impatto delle tecnologie presenti nei prodotti materiali e distribuite all’interno di prodotti/sistemi/servizi immateriali. Oggetti legati a tecniche semplici o complesse esistono da sempre, ma da circa tre decadi a questa parte si assiste da una parte alla pervasività dei prodotti ad alto contenuto tecnologico, ostentativi e iperprestazionali, dall’altra alla apparente riduzione del sostrato fisico a favore di un’aumentata componente immateriale e virtuale. Tuttavia la nostra contemporaneità, pur nel dilagante rimando al virtuale, non ha rinunciato per nulla alla fisicità di cose e prodotti. All’interno di un assetto disciplinare del design esteso e frammentato, ci si propone l’obiettivo di riannodare il filo di un possibile discorso intorno alla concretezza tangibile degli oggetti, indirizzandolo in particolare alla costruzione di pedagogie rivolte agli studenti progettisti. Da qui la selezione in particolare dei temi dell’uso, dell’identità tangibile dei prodotti, della sostanza di cui sono fatti, intesa nel duplice senso di sostrato materico e di stratificazione di senso.
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Favretto, Anna Rosa. "Giustizia e rispetto. Sotto il segno di Ermes, pensieri per i naviganti." SOCIOLOGIA DEL DIRITTO, no. 3 (December 2012): 89–102. http://dx.doi.org/10.3280/sd2012-003006.

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Abstract:
Gli studi sulla socializzazione normativa, occupandosi del "senso del giusto" e dei sentimenti di giustizia negli individui e nei gruppi sociali, offrono un interessante punto di avvio per considerazioni sulla giustizia riparativa e la giustizia penale in ambito minorile. Č a partire da questi studi che vengono ripercorsi sia le piů importanti critiche rivolte, nel corso del tempo, alla giustizia riparativa e alla mediazione penale, sia i punti di forza, unitamente alla pro- spettiva proposta da Garland in relazione all'inevitabile compresenza di aspetti emotivi e di aspetti razionali in ogni atto penale e alla compartecipazione sociale alla costruzione e al sostegno delle attivitŕ punitive. Nel lavoro si individua l'ambito penale minorile come uno dei territori elettivi per realizzare quella "giustizia ibrida" che permetterebbe di coniugare elementi sanzionatori ed elementi di giustizia sociale, riconoscendo tuttavia le contraddizioni insite nell'applicazione di pratiche di giustizia riparativa in una societŕ fondata su ampi differenziali di potere.
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Conte, Paolo. "Michele De Tommaso: tra Costituzione montagnarda e sistema napoleonico (1792-1804)." IL RISORGIMENTO, no. 1 (June 2016): 21–54. http://dx.doi.org/10.3280/riso2016-001002.

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Abstract:
Per i patrioti italiani che avevano sostenuto la causa della Rivoluzione francese, il passaggio all'"ordine napoleonico" seguito alla vittoria repubblicana di Marengo non comporto la fine della loro attivita politica. Ne e un esempio il percorso biografico di Michele De Tommaso, prete napoletano attivo nell'organizzazione dei club patriottici partenopei ancor prima del 1796 e poi distintosi fra il Ponente ligure e Napoli nell'intensa fase del Triennio giacobino. Dopo il crollo delle Repubbliche sorelle, terminato un breve periodo di esilio in Francia, fece ritorno a Porto Maurizio, dove durante la "seconda" Repubblica ligure si distinse sia per la sua attivita intellettuale e pedagogica, sia per il suo attivismo filofrancese. Da un lato fondo e diresse una scuola pubblica di filosofia e scrisse opere di logica e metafisica, dall'altro svolse il ruolo di cancelliere del Viceconsolato transalpino e fu arrestato due volte per la partecipazione a rivolte cittadine: modalita diverse, ma complementari, per portar avanti la battaglia politica per la democrazia in Italia.
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G. González-Ortiz, Laura, Angela Greco, Cecilia Luini, Stefano Calciolari, and Marco Meneguzzo. "Gestire la crisi Covid-19: il caso dell'Ospedale "La Carità" di Locarno nell'ambito della risposta del sistema ospedaliero ticinese alla pandemia." MECOSAN, no. 118 (August 2021): 71–95. http://dx.doi.org/10.3280/mesa2021-118004.

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Abstract:
In Svizzera, il Ticino e stato uno dei Cantoni piu colpiti dalla pandemia Covid-19 e la riconfigurazione del suo sistema ospedaliero si e incentrata sulla creazione di centri-Covid. Il presente contributo analizza come l'Ospedale di Locarno "La Carita`" (ODL), dichiarato centro-Covid di riferimento a livello cantonale a meta marzo, si sia riorganizzato assumendo un ruolo attivo centrale nella risposta del sistema ospedaliero ticinese. L'analisi, basata su interviste semistrutturate rivolte a sei figure manageriali chiave dell'ospedale, ha fatto luce sui fattori che maggiormente hanno contribuito al successo della risposta all'emergenza. L'analisi del caso di studio suggerisce che hanno giocato un ruolo importante: il modello di ospedale multisito EOC, l'agile e coordinata struttura a livello istituzionale e operativo (garante sia di unita di comando sia di adeguata flessibilita), la cooperazione pubblico-privato in un contesto di network governance, la logica manageriale del learning by doing e la propensione all'innovazione in ambito manageriale e operativo.
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Areni, Alesssndra, Gilda Sensales, and Angela Angelastro. "Le rivolte francesi del novembre 2005 nei titoli di ventuno quotidiani italiani. Ricostruzione dei processi rappresentazionali attraverso un'analisi lessicografica." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 4 (May 2009): 31–58. http://dx.doi.org/10.3280/rip2008-004002.

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Abstract:
- The tradition of the social representations is the framework of research that is part of a wider project focused on the role of mass media, as part of cultural system, and on processes of anchorage and labelling involved to define the events under observation. We studied the social representations of French riots of November 2005 on headlines of 21 Italian daily newspapers with different cultural and ideological orientation. The aims of research, of comparative character, were the exploration: of consistence of results emerged in previous investigations, and of role played from newspapers and from temporal distance by the events 1) on structural organization of representational field, related to lexicon of headlines, and 2) on differential characterization of the lexicon of headlines 2a) of 21 newspapers and 2b) of two periods, more or less near to the beginning of events. The population, composed by 468 headlines, was collected by October 30 to November 18, 2005. The textual data, related to words of headlines, and the extra-textual data, related to newspapers, to period of publication (I and II week), to signature and sex of journalists, have been processed by different steps of statistical package SPAD-T. According to the scree-test were extracted two factors able to explain 20.40% of total variance. Through the intersection between the two factors we analyzed the factorial plan that, by providing the information more synthetic and exhaustive as possible, highlighted the existence of four areas otherwise characterized by the newspapers, by the two weeks and by the signature and gender of journalists. The differential analysis of lexicographical characterization of each of the 21 newspapers and of two periods, allowed the confirmation and deepening of what emerged in the structural analysis. Overall results showed the non-neutrality of language used by the headlines. It was functional to ideological and cultural profile of source, to its geographical area of reference and to temporal distance from origin of events. Furthermore results showed processes of anchorage and la- beling referable to need to preserve and strengthen specific groupal identity of the source.
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Rizzi, Sara. "Violenza domestica al tempo del Covid-19." WELFARE E ERGONOMIA, no. 2 (January 2021): 155–206. http://dx.doi.org/10.3280/we2020-002011.

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Abstract:
La sicurezza delle donne sembra lentamente entrare a pieno titolo nell'agenda politica dei governi nazionali e locali. Tuttavia, non è così per la sicurezza femminile nei luoghi apparentemente più sicuri e più tutelanti come la famiglia o i rapporti di coppia. Ciò che accade in quei rapporti sembra ancora relegato a questione privata e non rappresenta un problema che, invece, a ragione è un fatto sociale. L'obiettivo di questo lavoro è quello di presentare un'analisi dell'andamento della violenza domestica durante il periodo del lockdown. Le fonti dei dati sono l'ISTAT e D.i.Re , enti che hanno rilevato in modo continuato e sistematico la questione sociale della violenza di genere e domestica. Oltre all'analisi quantitativa abbiamo approfondito il tema dal punto di vista qualitativo, ricorrendo a tre interviste rivolte a Testimoni Privilegiati, ciò si è reso necessario per meglio inserire i dati in un frame concettuale e teorico in grado di restituire la complessità del fenomeno, dell'importanza della presenza dei servizi sul territorio e del lavoro svolto dagli operatori antiviolenza.
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A. Davis, John. "Revisiting Pasquale Villani's Mezzogiorno tra riforme e rivoluzione." SOCIETÀ E STORIA, no. 171 (February 2021): 129–41. http://dx.doi.org/10.3280/ss2021-171006.

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Abstract:
Il saggio intende sottolineare l'originalità e la coerenza interpretativa del contributo di Pasquale Villani alla storia del mezzogiorno d'Italia, e inoltre a mettere in luce le ragioni per cui lo storico insisteva sull'importanza costitutiva del secolo precedente l'Unità. Le idee di Villani - esponente della generazione dei giovani meridionalisti del dopoguerra - e il suo programma storiografico presero forma sullo sfondo della seconda guerra mondiale, della caduta del fascismo e delle rivolte contadine. La sua prospettiva storiografica si definì alla luce del dibattito condotto da Rosario Romeo, Antonio Gramsci, Rosario Villari, Emilio Sereni e Ruggiero Romano. Vicino a Sereni, a Villari e a Romano, Villani seguì tuttavia una propria linea interpretativa che acquistò valore e rilevanza grazie alla capacità di avvicinare giovani allievi e mobilitarne le forze nella direzione di un progetto ambizioso e definito: studiare e mappare la transizione del Mezzogiorno rurale dall'antico regime all'epoca contemporanea. Tali studi, oltre a costituire un tributo alla statura intellettuale di Villani, rappresentano un fondamentale punto di partenza per la comprensione della storia del Mezzogiorno prima e dopo l'Unità.
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Luciani, Luca. "Il Laboratorio di Tecnologie Didattiche alla sfida del COVID-19." EXCELLENCE AND INNOVATION IN LEARNING AND TEACHING, no. 1 (June 2022): 100–114. http://dx.doi.org/10.3280/exioa1-2022oa13944.

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Abstract:
Questo contributo descrive una esperienza didattica laboratoriale condotta in modalit&agrave; on line e la relativa ricerca osservativa a proposito di questa potenziale buona pratica formativa. &Egrave; supportato da riferimenti scientifici teorici e da considerazioni argomentative basate anche su una ultraventennale esperienza di conduzione di laboratori mediali. La ricerca si &egrave; avvalsa della redazione di un diario di bordo informale su cui sono state annotate le particolarit&agrave; didattiche, le risultanze, alcune dichiarazioni degli stessi studenti e le problematiche emerse durante lo sviluppo temporale dell'azione formativa. Nel secondo anno di attivazione dell'esperienza formativa online si &egrave; aggiunto un modulo di valutazione costituito da alcune domande aperte rivolte agli student* partecipanti. Inoltre, grazie alla varia documentazione acquisita nei precedenti quattro anni di attivazione del Laboratorio in modalit&agrave; blended, sia di tipo numerico-quantitativo per la determinazione di alcuni aspetti sistemici di cornice dell'intervento formativo, che di tipo qualitativo per alcune possibilit&agrave; di confronto procedurale, &egrave; stato possibile operare una certa comparazione di evidenze.
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Guerra, Alessandro, Marco Meriggi, Christopher Calefati, Catherine Brice, Paolo Conte, Maria Pia Casalena, and Agnese Visconti. "Recensioni." IL RISORGIMENTO, no. 1 (May 2022): 153–87. http://dx.doi.org/10.3280/riso2022-001006.

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Abstract:
- Francesco Benigno e Daniele Di Bartolomeo, Napoleone deve morire. L'idea di ripetizione storica nella Rivoluzione francese, Roma, Salerno, 2020, 194 p. br/> - Salvatore Santuccio, Uno stato nello stato. Sette segrete, complotti e rivolte nella Sicilia di primo Ottocento, Acireale, Bonanno, 2020, 301 p.- Enrico Francia, Oggetti risorgimentali. Una storia materiale della politica nel primo Ottocento, Roma, Carocci, 2021, 180 p.- Jacopo De Santis, Tra altari e barricate. La vita religiosa a Roma durante la Repubblica romana del 1849, Firenze, Firenze University Press, 2021, 282 p.- Giampaolo Conte, Il credito di una nazione. Politica, diplomazia e società di fronte al problema del debito pubblico italiano. 1861-1876, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2021, 114 p. - Massimo Baioni, Vedere per credere. Il racconto museale dell'Italia unita, Roma, Viella, 2020, 266 p.- Gabriele B. Clemens, Geschichte des Risorgimento. Italiens Weg in die Moderne (1770-1870), Wien-Köln, Böhlau, 2021, 264 p.- Du "Grand Tour" au Traité de Rome: l'Europe au bout du voyage, sous la direction de Francis Démier et Elena Musiani, Rennes, Presses universitaires, 2021, 186 p.
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Belotti, Valerio. "Contraddittori e intempestivi, ma utili. Alla base dell'insoddisfazione verso i monitoraggi nazionali dei "fuori famiglia"." MINORIGIUSTIZIA, no. 1 (September 2020): 29–38. http://dx.doi.org/10.3280/mg2020-001003.

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Abstract:
Le ultime Raccomandazioni del 2019 del Comitato Onu sui diritti dei bambini dirette all'Italia contengono ancora una volta il richiamo a una maggiore attenzione nella raccolta delle informazioni nazionali sulle bambine e i bambini allontanati temporaneamente dalla loro famiglia. Le rilevazioni istituzionali rivolte direttamente o indirettamente a monitorare le caratteristiche di questo fenomeno, nonostante siano molto utili, si rivelano infatti ancora inadeguate a rappresentarne in forma chiara e condivisa i vari aspetti. Con l'effetto, a volte, di favorire la confusione e gli allarmismi che periodicamente animano le diverse sfere pubbliche. La prolungata assenza di "misurazioni" appropriate, esaustive e attendibili, costituisce inoltre da tempo uno degli ostacoli più evidenti al raggiungimento di una base informativa funzionale alla progettazione di specifici interventi nel campo della tutela minorile. Eppure, a questa seppur rilevante mancanza, non possono essere attribuite responsabilità che attengono principalmente alla situazione d'impasse e alla frammentazione regionale nell'offerta dei servizi sociali per bambini e famiglie. A ben vedere, sono soprattutto queste ultime incertezze a non permettere un definitivo ed efficace superamento della diffusa insoddisfazione verso gli attuali sistemi di monitoraggio.
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Coviello, Lucia Grazia. "Costruire il consenso. L'esperienza de «il Brianteo» nella primavera rivoluzionaria del 1848 (6 aprile-29 giugno 1848)." STORIA IN LOMBARDIA, no. 2 (September 2020): 77–93. http://dx.doi.org/10.3280/sil2018-002004.

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Abstract:
Nei mesi che intercorrono tra le Cinque giornate di Milano e il ritorno degli austriaci, nell'agosto dello stesso anno, sorgono in Lombardia numerosissime pubblicazioni periodiche, dalla vita più o meno effimera. A Monza e nel resto della Brianza, tra l'aprile e il giugno del 1848, circola il bisettimanale «Il Brianteo», che può considerarsi a buon diritto la prima esperienza giornalistica matura della zona. Il giornale, dall'orientamento fortemente filogovernativo, avrà come obiettivo principale quello di orientare l'opinione pubblica locale a favore del movimento nazionale e della politica del Governo di Milano. Il presente saggio si prefigge di analizzare in che modo, e toccando quali argomenti, «Il Brianteo» abbia perseguito questo scopo. Dall'analisi degli articoli sono emerse due distinte aree d'intervento: l'area del consenso emotivo, caratterizzata dal ricorso a immagini emotivamente coinvolgenti, attinte principalmente dalla sfera religiosa, familiare e militare, capaci di scuotere gli animi dei lettori, e l'area del consenso politico che vede il giornale schierarsi con convinzione al fianco del Governo di Milano sia nel sostegno alla campagna fusionista sia nella repressione delle rivolte contadine dell'aprile-maggio di quell'anno.
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Cerbara, Loredana, and Maria Girolama Caruso. "Fragilità e rischio di povertà educativa negli adolescenti in Italia. I dati delle indagini del CNR-IRPPS." WELFARE E ERGONOMIA, no. 1 (June 2020): 119–27. http://dx.doi.org/10.3280/we2020-001011.

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Abstract:
Se attraverso i dati ufficiali (ISTAT, MIUR e altre Istituzioni) si può analizzare dal punto di vista statistico il fenomeno della povertà educativa, costruendo graduatorie territoriali, na-zionali e internazionali, sono le indagini direttamente rivolte ai ragazzi, o anche agli educa-tori, a dare completezza al quadro complessivo del rischio di marginalizzazione a cui sono esposti i minori. Dal 2014 il CNR-IRPPS ha svolto una serie di indagini rivolte ai giovani delle scuole secondarie, sia inferiori che superiori, per approfondire la conoscenza sulla condizione giovanile. Si tratta di esperienze pratiche derivanti dalle attività di ricerca di due progetti del CNR-IRPPS, uno dedicato alla pratica dello sport come veicolo di integrazione sociale (IRPPS WPs n. 106 e 108), che è stato realizzato attraverso quattro survey distinte, e l'altro più specificamente dedicato allo studio della condizione giovanile (IRPPS WPs n. 107; Tintori e Cerbara, 2016) sia in contesti territoriali limitati che a livello nazionale. In entram-bi i progetti un team di ricercatori si è recato nelle scuole per effettuare, durante l'indagine, l'osservazione diretta del comportamento degli studenti ammessi nel campione, rivelando una serie di elementi importanti, in primo luogo per la scuola che è chiamata ad intervenire anche sulla povertà educativa, ma anche a livello di ricerca sociale più allargata. Partendo dal presupposto che la povertà educativa solo in parte coincide con la povertà eco-nomica, i dati raccolti dimostrano che, anche quando le condizioni economiche sono accetta-bili, può verificarsi la presenza di fattori di rischio di esclusione sociale che spesso si so-vrappongono, fino a determinare una vera e propria barriera che impedisce ai ragazzi di vedersi nello stesso modo dei propri pari. Vivere in una famiglia con background migratorio oppure con uno status culturale non elevato, ma anche essere donna, costituiscono elementi sufficienti perché i giovani rimangano vittime di condizionamenti sociali che impediscono lo-ro di scegliere il proprio futuro. E anche i comportamenti devianti (uso di sostanze pericolo-se, atti di violenza verbale o fisica, ecc.) possono essere determinati da situazioni di disagio correlabili con una povertà culturale che è più difficile da determinare ma che è altrettanto importante delle altre declinazioni di povertà. Alla voce degli studenti si aggiunge poi quella dei docenti che, attraverso le due indagini con-dotte dal CNR-IRPPS, hanno potuto esprimere il proprio parere sulla situazione dei giovani da un punto di osservazione particolare ed hanno dato alcune indicazioni su come la scuola potrebbe intervenire per limitare le situazioni di difficoltà nell'integrazione tra i giovani.
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Bersier, Ladavac Nicoletta. "Diritto e pace in Hans Kelsen." SOCIOLOGIA DEL DIRITTO, no. 1 (July 2012): 79–96. http://dx.doi.org/10.3280/sd2012-001004.

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Abstract:
Hans Kelsen ha dedicato una parte importante della sua produzione giuridica al diritto internazionale. La sua riflessione internazionalistica iniziň negli Anni Venti e si protrasse fino alla fine della sua vita. Le tematiche affrontate da Kelsen a partire dagli Anni Trenta, soprattutto durante il suo insegnamento a Ginevra, sono dedicate alla pace in rapporto al diritto e alla politica nel contesto delle istituzioni internazionali. A Ginevra elaborň vaste critiche rivolte soprattutto alla Societŕ delle Nazioni e un proprio progetto per assicurare la pace che raccolse in diversi scritti poco conosciuti. Particolarmente interessante appare il progetto per la pace che Kelsen mise a confronto con la scienza giuridica e collocň nel contesto politico. In tale documento il giurista viennese si sofferma per la parte teorica sulla giustizia internazionale e per la parte pratica traccia le linee per un Tribunale Internazionale, teorizzando al contempo il postulato della obbligatorietŕ della giustizia internazionale. Inoltre nella sua elaborazione del diritto internazionale, Kelsen dedica molto spazio alla civitas maxima, tema che rappresenta indubbiamente il nocciolo ideale della sua riflessione internazionalistica e rivela la sua concezione globale e federale tra utopia e Realpolitik
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Cassamagnaghi, Silvia. "Il Foster Parents' Plan: l'"invenzione" dell'adozione a distanza e gli esordi dell'attività in Italia." ITALIA CONTEMPORANEA, no. 296 (August 2021): 231–54. http://dx.doi.org/10.3280/ic296-oa2.

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Abstract:
Il Foster Parents' Plan nacque nel 1937, per sostentare i bambini vittime della Guerra civile in Spagna, grazie a un corrispondente di guerra inglese, che ebbe l'idea di creare "legami per-sonali" tra bambini profughi e orfani e i loro benefattori, creando uno dei primissimi esperi-menti di "adozione a distanza". I "genitori adottivi" sostenevano finanziariamente i piccoli e mantenevano contatti con loro, attraverso lo scambio di lettere. Con lo scoppio della Seconda guerra mondiale, il Fpp estese i propri aiuti ai bambini di altri paesi e, alla fine del conflitto, si occupò di migliaia di giovani europei in situazioni di indigenza e disagio. Il Plan approdò stabilmente in Italia solo nel 1947 e le sue prime attività furono rivolte ai fanciulli che si tro-vavano ricoverati presso istituti e che avevano subito gravi menomazioni fisiche a causa della guerra. Per poter trattare i casi più urgenti e avere un contatto diretto con la realtà italiana, si cercò da principio il supporto di enti già presenti sul territorio. Tuttavia, a partire dai primis-simi anni Cinquanta, il Plan cominciò a operare con maggiore autonomia, grazie anche alle sue collaudate capacità organizzative.
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Mattei, Franco. "OLSON E LA “ LEGGE FERREA ” DELLA PARTECIPAZIONE." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 16, no. 1 (April 1986): 81–115. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200015720.

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Abstract:
IntroduzioneNella vastissima letteratura esistente sulla partecipazione politica, un tema ricorrente degli ultimi trent'anni (cioè, almeno dalla seconda edizione diCapitalism, Socialism and Democracydi J. Schumpeter nel 1954) è costituito dal dibattito tra teorici « élitisti » e « partecipazionisti » attorno ai livelli possibili e desiderabili di coinvolgimento politico di massa ai fini di un corretto funzionamento dei regimi democratici. Tra le diverse questioni oggetto di confronto e — a volte — di polemica — c'è stata e c'è tutt'ora quella riguardante gli obiettivi del cittadino nei quali rintracciare i motivi ed il senso della partecipazione politica. Le note che seguono sono dedicate ad un'analisi di questo tema basata sul paradigma interpretativo di Olson. Nel suo famoso libro Olson elabora e propone una teoriageneraledi comportamento razionale per l'affermazione di “ obiettivi comuni ” ed il conseguimento di beni pubblici in cui vengono individuate le ragioni sia della partecipazione che dell'astensione politica. Infatti, le definizioni oggi piò in uso di ‘partecipazione’ rimandano alle attività volontarie di privati cittadini rivolte ad influenzare, piò o meno direttamente, le decisioni politiche, ma soprattutto, in ultima analisi, le decisioni ‘governative’ ed i loro ‘esiti’. Ambedue coincidono con gli « obiettivi comuni » di Olson, la cui realizzazione richiede politiche governative e realizzazioni legislative.
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