Academic literature on the topic 'Risoluz'

Create a spot-on reference in APA, MLA, Chicago, Harvard, and other styles

Select a source type:

Consult the lists of relevant articles, books, theses, conference reports, and other scholarly sources on the topic 'Risoluz.'

Next to every source in the list of references, there is an 'Add to bibliography' button. Press on it, and we will generate automatically the bibliographic reference to the chosen work in the citation style you need: APA, MLA, Harvard, Chicago, Vancouver, etc.

You can also download the full text of the academic publication as pdf and read online its abstract whenever available in the metadata.

Journal articles on the topic "Risoluz"

1

Cepollaro, Gianluca. ""La formazione non risolve problemi"." FOR - Rivista per la formazione, no. 85 (March 2011): 64–68. http://dx.doi.org/10.3280/for2010-085014.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Balbo, Marcello. "Piani risoluti per incerte societŕ." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 104 (October 2012): 15–30. http://dx.doi.org/10.3280/asur2012-104002.

Full text
Abstract:
Le rapide trasformazioni subite dalla cittŕ e dal territorio negli ultimi due decenni come conseguenza del mutare delle economie, delle nuove tecnologie, del passaggio dal sistema di nodi alle reti e flussi, del social networking, dovrebbero annunciare piani e progetti adattabili al cambiamento. Al contrario, alla societŕ incerta che si andava delineando, molte cittŕ europee hanno imboccato la strada di piani "risoluti", che lasciano ben poco spazio alla flessibilitŕ, strumenti costitutivi della nuova politica urbana che si č accompagnata alle politiche liberiste e attraverso cui le cittŕ hanno cercato un proprio spazio nella divisione della produzione e del consumo affermata dalla globalizzazione.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Messa, Piergiorgio. "Una Metanalisi Che Non Risolve i Nostri Dubbi." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 26, no. 3 (January 26, 2018): 240–41. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2014.906.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Messa, Piergiorgio. "Una Metanalisi Che Non Risolve i Nostri Dubbi." Giornale di Tecniche Nefrologiche e Dialitiche 26, no. 3 (July 2014): 240–41. http://dx.doi.org/10.5301/039493621402600309.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Diniarti, Nanda, Nunik Cokrowati, Dewi Nur’aeni Setyowati, and Alis Mukhlis. "EDUKASI NILAI GIZI IKAN MELALUI PELATIHAN PEMBUATAN MAKANAN OLAHAN BERBAHAN BAKU IKAN TONGKOL." Abdi Insani 7, no. 1 (April 30, 2020): 49–54. http://dx.doi.org/10.29303/abdiinsani.v7i1.300.

Full text
Abstract:
Desa Batunampar merupakan salah satu desa pesisir yang 90% masyarakatnya merupakan nelayan. Tersediannya ikan konsumsi tidak dengan otomatis anak-anak di Desa batunampar mengkonsumsi ikan dan olahannya, sehingga dengan mudahnya anak-anak menyenangi mie dan makanan selingan/cemilan di warung. Ketidakberagamnya cemilan sehari-hari maka akan mendorong anak-anak mengkonsumsi cemilan yang tidak sehat yaitu berpengawet, kadar penyedap yang tinggi dan rendah nilai gizi. Maka dianggap perlu diadakan pilihan cemilan sehat yang bisa disediakan di rumah dari hasil tangkapan setempat. Dimana ikan tongkol merupakan tangkapan yang selalu ada di setiap musim dan melimpah. Ikan tongkol memiliki nilai gizi yang baik dan mudah untuk dikreasikan menjadi cemilan sehat dan disukai anak-anak. Tujuan kegiatan ini adalah memberikan edukasi gizi ikan dan memberikan keterampilan membuat makanan olahan dari ikan tongkol yaitu risoles dan presto tongkol. Metode yang digunakan dikegiatan ini adalah praktek langsung membuat risoles tongkol dan presto tongkol serta memberikan pengetahuan nilai gizi dan manfaat mengkonsumsi ikan. Penjelasan nilai gizi ikan dilakukan dengan cara memberikan penjelasan secara langsung dan memberikan contoh pada aktifitas sehari-hari. Kegiatan ini dilaksanakan di kantor desa Batunampar Selatan Kecamatan Jerowaru Kabupaten Lombok Timur. Peserta kegiatan sebanyak 28 orang terdiri dari ibu rumah tangga dan remaja putri. Olahan makanan yang dibuat adalah tongkol presto dan risoles tongkol. Risoles dan tongkol presto dipilih karena mudah dibuat, nilai gizi tinggi, dan memperlama masa simpan. Selain untuk menyediakan cemilan rumahan hasil produksi dapat dijual ke luar desa sehingga menambah pendapatan rumah tangga nelayan. Hasil pelaksanaan kegiatan ibu-ibu telah bertambah pemahaman tentang gizi ikan dan telah bisa mengolah dan mengkreasikan olahan berbahan dasar ikan tongkol.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Locatelli, Francesco. "Emodialisi domiciliare oggi: i punti di debolezza non risolti." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 13, Suppl. 2 (July 1, 2001): S32—S33. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2001.1681.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Locatelli, Francesco. "Emodialisi domiciliare oggi: i punti di debolezza non risolti." Giornale di Tecniche Nefrologiche e Dialitiche 13, no. 2_suppl (July 2001): 32–33. http://dx.doi.org/10.1177/03949362010130s212.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

Porro, Sergio, and Franco Brenna. "Un caso di amelogenesi imperfetta risolto con tecniche indirette." Dental Cadmos 82, no. 3 (March 2014): 202–4. http://dx.doi.org/10.1016/s0011-8524(14)70151-5.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

Brenna, Franco, and Sergio Porro. "Su un caso di traumatismo dentale risolto con metodiche “chairside”." Dental Cadmos 83, no. 3 (February 2015): 190–94. http://dx.doi.org/10.1016/s0011-8524(15)30012-x.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

Palaia, G., F. Rocchetti, G. Tenore, A. Del Vecchio, and U. Romeo. "Voluminosa iperplasia fibrosa infiammatoria del mascellare superiore risolta con laser chirurgico." Dental Cadmos 84, no. 4 (April 2016): 269–70. http://dx.doi.org/10.1016/s0011-8524(16)30053-8.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles

Dissertations / Theses on the topic "Risoluz"

1

STRINGHINI, GIANLUCA. "Development of an innovative PET module." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2019. http://hdl.handle.net/10281/241249.

Full text
Abstract:
Lo scopo di questo progetto ́e lo sviluppo di un rivelatore PET innovativo in grado di raggiungere alte prestazioni per quanto riguarda risoluzione spaziale, energetica e temporale mantenendo la complessit ́a del sistema ragionevolmente bassa. Il modulo PET proposto si basa su una matrice di cristalli scintillanti e un rivelatore (MPPC). Se paragonato ad una configurazione a doppia lettura in cui la luce di scintillazione ́e raccolta da entrambe le estremit ́a del modulo, nella configurazione proposta, un rivelatore ́e sostituito da una guida di luce e un ma- teriale riflettente. La luce raccolta dal secondo rivelatore nella configurazione a doppia lettura ́e invece ricircolata e collezionata dai rivelatori vicini grazie alla guida di luce posizionata sul modulo. Sfruttando questo meccanismo di condivisione della luce, ́e possibile raggiungere le stesse prestazioni di una con- figurazione a doppia lettura diminuendo il numero di canali richiesti. E ́ inoltre possibile adottare un accoppiamento tra cristalli e rivelatori maggiore di uno ri- ducendo ulteriormente i canali di lettura. Studiando infatti la distribuzione della luce condivisa ́e possibile identificare il cristallo in cui ́e avvenuta l’interazione del raggio gamma. Numerose matrici sono state testate con differenti configu- razioni di accoppiamento tra cristalli e rivelatore (uno a uno, quattro a uno e nove a uno) e i risultati hanno confermato un ottima capacit ́a di identificazione del cristallo colpito e una risoluzione energetica di 12 % FWHM (configura- zione uno a uno e quattro a uno) e 16% FWHM (configurazione nove a uno). Per quanto riguarda macchine PET con piccolo campo di vista, ́e presente un peggioramento della risoluzione spaziale vicino agli estremi del campo di vista stesso dovuto all’errore di parallasse. Questo ́e mitigato dalla conoscenza della profondit ́a di interazione del raggio gamma (informazione DOI). La possibilit ́a di ottenere questa informazione nel modulo proposto ́e stata testata e una riso- luzione DOI di 3mm FWHM misurata per le configurazioni uno a uno e quattro a uno, mentre per la configurazione nove a uno la risoluzione DOI ́e risultata essere 4 mm FWHM. Al fine di ottenere l’informazione sulla profondit ́a di in- terazione ́e stato necessario introdurre un effetto di attenuazione di luce lungo l’asse del cristallo con l’effetto per ́o di peggiorare le prestazioni temporali del modulo. Un metodo per includere il DOI nella misura della risoluzione tem- porale ́e stato quindi sviluppato. Il modulo proposto presenta una risoluzione temporale di 353 ps FWHM. La seconda parte del progetto ́e lo sviluppo di un algoritmo di ricostruzione di immagini metaboliche capace di includere sia l’informazione temporale che il DOI. L’algoritmo ́e presentato e uno studio di simulazioni condotto al fine di confermare i vantaggi sia dell’informazione DOI che della risoluzione temporale nella qualit ́a delle immagini ricostruite. Per fini- re, uno studio completo sulla PET con informazioni del tempo di volo (TOF) ́e stato effettuato valutando il miglioramento del rapporto segnale-rumore e della risoluzione spaziale in funzione delle prestazioni temporali del sistema.
Positron emission tomography (PET) is a technique based on the detection of two back to back 511 keV gamma rays originated by a positron-electron annihilation. The aim of this project is to develop an innovative PET detector module with high performances, in term of spatial, energy and timing resolution while maintaining the overall complexity reasonably low. The proposed module is based on a pixellated LYSO matrix and MPPC detector. Compared to double side readout configuration in which the scintillators are read on both sides by detectors, one detector is replaced by an optical light guide and a reflector. The light collected by the second detector in the double side readout approach is instead recirculated and collected by the nearby detectors thanks to the light guide on top of the module. Enabling this light sharing mechanism allows rea- ching the same performances of a double side readout configuration decreasing the number of detector channels needed. Furthermore, it is possible to adopt a more than one to one coupling between scintillators and detector in order to further decrease the number of channels needed and to improve the spatial re- solution of the system. Studying the shared light distribution allows identifying the crystal in which the gamma ray interaction took place. Several matrices are tested with different coupling between scintillators and detectors (one to one, four to one and nine to one) and the results show good crystals identification capabilities and an energy resolution in the order of 12% FWHM (one to one and four to one configurations) and 16% FWHM (nine o one configuration). For small animal and organ dedicated PET devices, there is a spatial resolution degradation close to the edges of the field of view (FOV) due to parallax error. This effect is mitigated by knowing the interaction position along the crystal main axis and this information is known as depth of interaction (DOI). The DOI capabilities of the proposed module are tested and a value of 3 mm FWHM DOI resolution is reached for the one to one and four to one coupling configuration. For the nine to one configuration a DOI resolution of 4 mm FWHM is obtained. In order to reach the DOI information, an attenuation behavior over the crystal length is introduced but, as drawback, it decreases the timing performances of the proposed module. A method to reduce this effect is presented by including the DOI information in the evaluation of the timing resolution. The module shows a coincidence time resolution of 353 ps FWHM. The second part of this project is focused on the development of an image reconstruction software able to include both the DOI and timing information. The reconstruction algorithm is described and presented and a simulation study is performed in order to confirm the benefits of the DOI and timing in the image quality. Furthermore, a complete time of flight (TOF) study is performed evaluating the improvement of the signal to noise (SNR) ratio and spatial resolution as a function of the timing performances.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Manna, Alice. "Cattura neutronica su u-238: Studio della regione delle risonanze risolte." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/6644/.

Full text
Abstract:
Le attuali sezioni d’urto di reazioni indotte da neutroni non sono sufficientemente accurate per essere utilizzate in progetti di ricerca di frontiera. Per soddisfare la richiesta di nuovi dati nucleari è stata recentemente costruita al CERN di Ginevra la facility n_TOF (neutron Time Of Flight). Le caratteristiche che contraddistinguono questa facility sono l’elevato flusso istantaneo di neutroni, l’ampio spettro energetico e l’eccellente risoluzione energetica. In questa tesi viene analizzata la sezione d’urto di cattura neutronica su 238U, fondamentale per la realizzazione dei reattori nucleari di nuova generazione che prevedono la sostituzione del combustibile 235U con 238U, molto più abbondante in natura e che permette di ridurre drasticamente l’accumulo di scorie nucleari. Nonostante le numerose misure già effettuate su questo elemento, ancora non si è raggiunta la precisione necessaria per le tecnologie nucleari emergenti quali i reattori di quarta generazione e gli ADS (Accelerator Drive System). Inoltre la parametrizzazione della sezione d’urto in termini di matrice R, non è così accurata quanto richiesto. In questo lavoro si è dapprima studiata l’assegnazione dello spin delle risonanze riportata in letteratura, elemento fondamentale per la successiva analisi delle risonanze e la parametrizzazione della sezione d’urto della reazione 238U(n, ). Parallelamente a questa attività si è studiata la funzione di risposta dello spettrometro n_TOF, che descrive la risoluzione energetica dei neutroni incidenti e va quindi a modificare la forma delle risonanze. I risultati ottenuti sono quindi stati confrontati con quelli in letteratura per poter essere validati e per poter verificare eventuali migliorie.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Pavan, Vincenzo <1992&gt. "Un modello di index tracking con vincolo su CVaR risolto tramite PSO." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/20111.

Full text
Abstract:
Una strategia diffusa nella gestione del portafogli consiste nella replicazione del rendimento di un indice di mercato, ma nella maggior parte dei casi non è possibile replicare l'indice in modo completo e quindi si ricorre ad una replicazione parziale. Questi modelli prevedono di replicare l'indice di riferimento utilizzando un numero di titoli limitato rispetto all'intero paniere disponibile. La selezione del portafogli in questi casi avviene minimizzando una funzione del tracking error. Questi sono i così detti modelli di index tracking. Uno svantaggio di questa tipologia di strategie è che il portafoglio replicherà l'indice anche durante i periodi di crisi. Quindi ispirati dalla letteratura viene testato un modello di index tracking che utilizza un vincolo sul CVaR per controllare il rischio downside. Il CVaR è una misura di rischio moderna conosciuta anche come Expected Shortfall derivata dal VaR e che a rispetto a questo gode della proprietà di coerenza. Il problema risultante è di difficile risoluzione e inoltre contiene variabili misto-intere, per tale motivo viene risolto ricorrendo ad una metaeuristica ovvero un metodo per la risoluzione di problemi computazionali. La metaeuristica utilizzata è la Particle Swarm Optimization (PSO) si tratta di un algoritmo che trae ispirazione dal volo degli stormi degli uccelli. Di questa metaeuristica ne vengono impiegate due versioni una "classica" e una con parametri modificati. Quindi si cerca di verificare che il modello di index tracking vincolato si comporti in modo migliore rispetto ad un modello di index tracking non vincolato soprattutto nei periodi di crisi.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Rossi, Giacomo. "Spettroscopia di assorbimento di raggi X: apparato per misure in condizioni di illuminazione ottica differenziale come primo passo verso una misura risolta in tempo della struttura locale di molecole metallo-organiche." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7571/.

Full text
Abstract:
Il continuo sviluppo negli ultimi anni di diverse declinazioni della spettroscopia d'assorbimento a raggi X (XAS) con radiazione di sincrotrone ha permesso la determinazione della struttura locale di campioni di ogni tipo, dagli elementi puri, ai più moderni materiali, indagando e approfondendo la conoscenza di quei meccanismi che conferiscono a questi ultimi delle proprietà innovative e, a volte, rivoluzionarie. Il vantaggio di questa tecnica è quello di poter ottenere informazioni sulla struttura del campione soprattutto a livello locale, rendendo relativamente agevole l'analisi di sistemi senza ordine a lungo raggio, quali per esempio i film molecolari. Nell'elaborato verrà preliminarmente illustrata la fenomenologia della XAS e l’interpretazione teorica dell'origine della struttura fine. Saranno successivamente descritte le innovative tecniche di misura che permettono di studiare i cambiamenti della struttura locale indotti dall'illuminazione con luce visibile, inclusi gli esperimenti di tipo pump probe. Un capitolo della tesi è interamente dedicato alla descrizione dei campioni studiati, di cui sono stati analizzati alcuni dati acquisiti in condizioni statiche. Quest'analisi è stata compiuta sfruttando anche dei cammini di multiplo scattering dedicando particolare attenzione alla trattazione del fattore di Debye Waller. Nella parte principale della tesi verranno descritti la progettazione ed il test di un apparato sperimentale per l'acquisizione di spettri differenziali da utilizzare alla beamline BM08 dell'European Synchrotron Radiation Facility di Grenoble. Saranno presentate principalmente le modifiche apportate al software d'acquisizione della linea e la progettazione di un sistema ottico d'eccitazione da montare nella camera sperimentale. Nella fase di studio dell'ottica è stato creato in LabView un simulatore basato sul metodo Monte Carlo, capace di prevedere il comportamento del sistema di lenti.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Saavedra, Cuya Alba Isabel Antonella. "El humor como crítica social a la imagen hegemónica femenina en YouTube: Nancy Risol." Bachelor's thesis, Universidad Peruana de Ciencias Aplicadas (UPC), 2020. http://hdl.handle.net/10757/655581.

Full text
Abstract:
El presente estudio analiza los exponentes que se rebelan en contra de la hegemonía cultural de la plataforma de YouTube, a través del uso del humor. El objetivo principal es identificar cuáles son los elementos de este recurso para hacer una crítica social hacia a la imagen hegemónica de la mujer en YouTube, en el caso de la youtuber Nancy Risol. La metodología empleada es cualitativa y los datos obtenidos provienen de un análisis de contenido de sus videos más populares. Además, de entrevistas a estudiantes que consumen el tipo de videos que produce Nancy. De esta manera, el estudio pone en manifiesto qué es lo que hace exitosa a esta youtuber, qué impacto genera en la audiencia y cuál es la intervención de las marcas en el proceso.
The present study analyzes the exponents that reveal themselves against the cultural hegemony on YouTube platform, through the use of humor. The main objective is to identify the elements of this resource to make a social criticism of the hegemonic woman’s image on YouTube, in the case of the youtuber Nancy Risol. The methodology used is qualitative and the data obtained comes from a content analysis of her most popular videos. Also, from interviews with students who consume the kind of videos Nancy produces. In this way, the study reveals what makes this youtuber successful, what impact it generates on the audience and what is the intervention of brands in the process.
Trabajo de investigación
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Garofalo, Alessia. "Resolved stellar populations in milky way and andromeda's new satellites." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/6278/.

Full text
Abstract:
This thesis concerns the study of the variable stars and resolved stellar populations in four recently discovered dSphs, namely, Hercules and Ursa Major I (UMa I), which are UFD satellites of the MW; Andromeda XIX (And XIX) and Andromeda XXI (And XXI), which are satellites of M31. The main aim is to obtain detailed informations on the properties (age, metallicity, distance, and Oosterhoff type) of the stellar populations in these galaxies, to compare them with those of other satellites around the MW and M31, both ''classical'' dSphs and UFDs. The observables used to achieve these goals are the pulsating variables, especially the RR Lyrae stars, and the color magnitude diagram (CMD) of the resolved stellar populations. In particular, for UMa I, we combined B, V time-series observations from four different ground-based telescopes (Cassini, TLS, TT1 and Subaru) and for Hercules, we used archival data acquired with the Advanced Camera for Surveys (ACS) on board the HST. We used, instead B and V times-series photometry obtained with the Large Binocular Telescope (LBT) for And XIX and And XXI .
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

ROMAGNOLI, Valentina. "La gestione dei resi dei clienti come strumento per lo sviluppo del commercio elettronico delle aziende: il caso Santoni S.p.A." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251107.

Full text
Abstract:
Il settore del commercio elettronico è un settore in sempre più ampio e rapido sviluppo. Le motivazioni possono essere molteplici ma sono sicuramente legate al cambiamento dello stile di vita delle persone e alla possibilità di accedere all’acquisto di beni che altrimenti sarebbe stato pressoché impossibile acquistare. La disciplina riguardante questo settore è anch’essa stata elaborata mano a mano che questo settore si è evoluto, per rispondere di volta in volta alle diverse necessità che si sono presentate. La disciplina è tutt’oggi ancora in evoluzione, soprattutto a causa del fatto che in questo settore ci sono molteplici forme contrattuali che vengono utilizzate per creare accordi commerciali dei più vari tipi, e ognuno dei quali prospetta problematiche diverse. In questo lavoro si parte dalla nascita e dallo sviluppo del commercio elettronico per analizzare l’evoluzione della disciplina associata. Dopodiché si analizza il tipo di contratto posto in essere tra la Santoni S.p.A. (noto marchio di calzature di alta gamma) e la Filoblu s.rl. (società veneta che si occupa della creazione e gestione di piattaforme e-commerce) per valutarne i punti cruciali. Dopo aver analizzato in dettaglio gli aspetti sopra citati, viene illustrata la disciplina delle denunce per difetto di conformità del bene e come queste vengono gestite dalla Santoni S.p.A., per passare poi all’analisi delle denunce per difetto di conformità degli ultimi 3 anni. Questo perché, come si noterà, questo è un campo in cui le problematiche sono controverse e gran parte della gestione viene lasciata alle ditte produttrici che si trovano di volta in volta di fronte alla scelta su come gestire il caso per rendere il cliente soddisfatto del servizio. La disciplina segue i suoi sviluppi e cerca di prevenire (per quanto possibile) situazioni sgradevoli sia per il fornitore del bene che per l’acquirente. L’entusiasmo mostrato dagli acquirenti per la comodità e la facilità dell’acquisto on-line, viene molto spesso smorzato dall’impossibilità di vedere e toccare con mano il bene oggetto della transazione, creando un senso di inquietudine legata alla qualità del bene che si sta acquistando. Per questo motivo, nel momento in cui un acquirente denuncia un difetto di conformità sul bene acquistato on-line o semplicemente la sua insoddisfazione su determinati aspetti del bene (colore, calzata, forma, ecc.), si attiva un meccanismo volto a valutare la presenza o meno di un eventuale difetto sul bene e di risolverlo nel modo più soddisfacente per l’acquirente. Dopotutto per un’azienda, gestire un negozio on-line equivale ad avere una vetrina di sé stessa attiva 24 ore su 24 e visibile a chiunque abbia un accesso al mondo di internet, e per questo motivo gestire i clienti che utilizzano questo tipo di servizio significa migliorare o peggiorare, in maniera esponenziale rispetto a quanto può avvenire in un negozio fisico, l’immagine percepita da ogni singolo acquirente. C’è però da dire che, in molti casi registrati, nonostante una perizia tecnica effettuata da operai specializzati sul prodotto venduto, la poca conoscenza dei processi di produzione dei singoli clienti, mette i venditori in situazioni difficili da gestire, in quanto il cliente non riesce a capire che quello che lui percepisce come un difetto in realtà non lo è, e che quindi non è imputabile all’azienda quello che lui crede che lo sia. Generalmente in questi casi, sempre per cercare di limitare degli inevitabili danni d’immagine, si offrono al cliente soluzioni alternative come resi gratuiti, omaggi di piccoli prodotti complementari o buoni sconto su acquisti successivi, ma sarebbe sicuramente necessaria una normativa completa e definitiva, che indichi in maniera risoluta come gestire casistiche particolari che si presentano frequentemente nella fase post-vendita. Viste le innumerevoli problematiche che si riscontrano frequentemente in questo ambito, la normativa a tutt’oggi presente non risulta essere sufficientemente soddisfacente per lo scopo a cui è stata creata. Come detto precedentemente, tutto il meccanismo che viene messo in atto all’interno di ogni azienda dopo una denuncia di difetto di conformità, si innesca per risolvere il problema ed evitare un inevitabile danno d’immagine, quindi si può concludere che, nonostante la presenza di una normativa (anche se ancora in via di sviluppo), l’arma migliore che un consumatore on-line può mettere in atto e che spaventa di più i venditori è sicuramente il danno d’immagine. Una cattiva recensione su un blog, un social network, o semplicemente un racconto di una brutta esperienza derivante da un acquisto on-line, può vanificare tutti gli sforzi fatti dal venditore per raggiungere una buona percezione del proprio marchio, e innestare un meccanismo a catena che non giova all’immagine aziendale.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

SBRANA, ALESSANDRO. "Faculty Development Centri di Professionalità Accademica (CPA)." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251175.

Full text
Abstract:
mondo universitario ha subito un’ondata di cambiamenti che si possono ricondurre alla ricerca dell’eccellenza, declinata secondo le due dimensioni della valutazione e della rendicontazione. Tre sono quelli più evidenti: il primo, il passaggio da una ricerca curiosity driven a una ricerca funzionale al raggiungimento di risultati valutabili in tempi brevi; dalla ricerca pura a quella applicata, da un approccio problem-making a uno problem-solving, da una conoscenza come processo a una conoscenza come prodotto, da un modello disinteressato a uno utilitaristico (Barnett, 1994); il secondo, riguardante l’offerta formativa: dal momento che si è modificato il modo di concepire l’apprendimento; i curricula tendono a essere definiti in termini di risultati di apprendimento predefiniti (Blackmore, 2016); il terzo, peculiare della struttura amministrativa: dal momento in cui sono divenute essenziali una serie di nuove sovrastrutture (programmazione, valutazione, controlli, comunicazione) rispetto al mandato originario della struttura universitaria si registra un aumento consistente del personale delle strutture amministrative. Questi cambiamenti devono fare i conti con la perdita di prestigio della vita accademica, il cambiamento del ruolo dello studente, che è diventato sempre più importante e l’aumento delle procedure burocratiche che rischiano di ingessare un sistema un tempo caratterizzato da un’elevata autonomia. Per consentire alle strutture universitarie di affrontare le sfide culturali a partire dagli anni Settanta nelle università nord-americane si sono strutturate iniziative finalizzate allo sviluppo e alla promozione di una migliore offerta formativa. Tali iniziative vengono definite con l’espressione Faculty Development (FD), una policy accademica finalizzata a creare le condizioni per un miglioramento delle competenze di tutti coloro che sono coinvolti nelle attività svolte in un ateneo. Nella realtà italiana emerge la mancanza di una vera politica di formazione al teaching per i ricercatori e i docenti universitari, per non parlare dell’esigenza di superare il pregiudizio, di gentiliana memoria, secondo il quale non è necessario apprendere a insegnare, ma sia sufficiente avere successo nella ricerca, cui si aggiunge nell’ultimo decennio una continua e affannata richiesta al personale accademico di azioni organizzative, valutative e documentali, che assorbono tempo e energie senza il supporto di adeguati apparati gestionali e senza predisporre indagini valutative capaci di misurare l’effettivo esito di tutte queste azioni. L’effetto finale è un evidente declino (Capano et al., 2017) dell’istituzione universitaria. Si può ipotizzare che la cultura del organizzazione propria del Faculty Development possa contribuire nel contesto italiano a fornire azioni a supporto del cambiamento: è quanto mai essenziale dotare gli atenei di risorse funzionali a riqualificare la vita accademica, fornendo al personale accademico gli strumenti necessari per performare una buona scholarship, realizzare un’efficace offerta formativa e attuare adeguate forme di terza missione, capaci di incrementare la vita culturale della comunità. Il presente studio si propone come un’analisi sistematica della letteratura sul tema del Faculty Development, che persegue l’obiettivo di sviluppare una disamina estesa dell’oggetto, in modo che l’esplicitazione della datità raccolta fornisca un’analisi del fenomeno che possa essere di supporto a un’avveduta educational policy nel campo della formazione universitaria. Nel contesto italiano ad oggi non esiste una cultura di attenzione ai contesti di apprendimento universitario. L’offerta formativa è concepita come offerta di pacchetti curriculari e la predisposizione delle condizioni di apprendimento per il conseguimento del titolo universitario si risolve nella organizzazione di una serie di lezioni, frontali o laboratoriali, senza che tutto questo sia innervato da una specifica intenzionalità didattica. Questa immagine poco confortante non intende affatto trascurare tutti i casi di buone prassi sviluppati nei vari corsi di studio, ma il buono che emerge è demandato all’impegno del singolo, senza che l’istituzione universitaria si interroghi sul come predisporre le condizioni per il potenziamento della qualità dei processi di apprendimento. A fronte di questa situazione la necessità di migliorare la qualità dell’insegnamento non è mai stata così stringente e sfidante come lo è oggi, in un clima di continuo cambiamento della formazione superiore. Nuove tendenze definiscono la formazione superiore, attraversando confini istituzionali e nazionali. Essi influiscono sul modo in cui un insegnamento efficace viene concettualizzato, condotto e supportato, valutato, valorizzato e riconosciuto. È necessario affrontare temi quali l’inadeguata preparazione per il lavoro accademico nei corsi di studio magistrali, l’incapacità dei docenti a trasferire competenze, la crescente complessità degli ambienti accademici, le attese e le responsabilità istituzionali, la necessità di preparare meglio gli studenti con bisogni diversi, e la necessità di stare al passo con i balzi della conoscenza e i cambiamenti nelle professioni. Migliorare la qualità della didattica è inoltre essenziale perché consente di ridurre il numero degli abbandoni. È venuto il momento di transitare da un’offerta formativa di tipo episodico a una prospettiva di esperienze di apprendimento in continuità nel tempo, per accompagnare la formazione dei docenti in un modo strutturalmente organizzato (Webster-Wright, 2009). Sulla base della rilevazione fenomenica, sono emerse le seguenti domande di ricerca: che cosa è il FD? Cosa consente di fare? Come si mette in pratica? Quali sono le potenzialità? Quali sono i limiti? Il FD ha il compito di incentivare i docenti ad interessarsi ai processi di insegnamento e apprendimento e a procurare un ambiente sicuro e positivo nel quale fare ricerca, sperimentare, valutare e adottare nuovi metodi (Lancaster et al. 2014). È finalizzato a promuovere cambiamento sia a livello individuale sia a livello organizzativo. Occupa un posto centrale il miglioramento delle competenze di teaching (Steinert, 2014). Due importanti obiettivi sono rappresentati dalla promozione delle capacità di leadership e di gestione dei contesti (Steiner et al., 2012). Una volta definite le metodologie del teaching, che possono essere oggetto di apprendimento da parte del personale accademico, è risultato necessario identificare le principali modalità formative che un centro di Faculty Development (FDc) dovrebbe mettere in atto per favorire l’apprendimento delle competenze didattiche. Per comprenderne la funzione reale è stato utile prendere in esame le attività proposte dai più importanti centri del panorama accademico nordamericano, analizzandone la struttura organizzativa, le risorse disponibili ed identificandone le due figure principali: il responsabile dell’organizzazione dei processi formativi e il responsabile della struttura. L’analisi dei casi ha consentito di evidenziare i molteplici servizi che possono essere forniti da un FDc. Questa analisi di realtà è risultata molto utile poiché ha offerto indicazioni pragmatiche ai fini di una politica accademica innovativa anche in ambito italiano. Alla luce degli argomenti sviluppati è stato possibile ipotizzare anche per gli atenei italiani l’istituzione di “Centri per la professionalità accademica”, indicando possibili iniziative da essi realizzabili, che potrebbero trovare spazio nella realtà del nostro paese.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles

Books on the topic "Risoluz"

1

ʻUbayd Allāh ibn Maḥmūd Aḥrār. Risolai Volidii͡a︡. Toshkent: "Ëzuvchi" nashriëti, 1991.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

ʻAbd al-Karīm ibn Hawāzin Qushayrī. Risolai Qushaĭrii︠a︡. Khujand: "Meʺroj", 2014.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Non tutto è risolto. Torino: G. Einaudi, 2011.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Maḣmudov, Ravshanbek. Tŭra Sulaĭmon: Risola. Toshkent: Ghafur Ghulom nomidagi nashriët-matbaa izhodiĭ uĭi, 2008.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Komilov, N. Bu qadimiĭ sanʺat: Risola. Toshkent: Ghafur Ghulom nomidagi Adabiët va sanʺat nashriëti, 1988.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Karomatov, Ḣamidulla. Khŭrlangan paĭghambarlar ghalabasi: Risola. Toshkent: Ghafur Ghulom nomidagi Adabiët va sanʺat nashriëti, 1998.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Raḣimzhonov, Nŭʺmon. Asqad Mukhtor poetikasi: Risola. Toshkent: Ghafur Ghulom nomidagi Nashriët-matbaa izhodiĭ uĭi, 2003.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

Turan, Osman. Turkiĭ khalqlar mafkurasi: Risola. Toshkent: Chŭlpon nashriëti, 1995.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

Aḣmedov, Nurulla. Tarikhiĭ shakhs talqini: Risola. Toshkent: Ghafur Ghulom nomidagi Adabiët va sanʺat nashriëti, 1989.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

Risoku seigen no riron. Tōkyō: Keisō Shobō, 2010.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles

Book chapters on the topic "Risoluz"

1

Schilling, Govert. "Urano: problema risolto?" In Caccia al Pianeta X, 81–87. Milano: Springer Milan, 2010. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-1661-3_10.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Smolarz, Elena. "Doniš, Ahmad: Risola." In Kindlers Literatur Lexikon (KLL), 1–2. Stuttgart: J.B. Metzler, 2020. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-476-05728-0_10044-1.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

"Risolid." In Encyclopedia of Child Behavior and Development, 1275. Boston, MA: Springer US, 2011. http://dx.doi.org/10.1007/978-0-387-79061-9_5316.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

"(34696) Risoldi [2.54, 0.13, 13.4]." In Dictionary of Minor Planet Names, 201. Berlin, Heidelberg: Springer Berlin Heidelberg, 2006. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-540-34361-5_2368.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
We offer discounts on all premium plans for authors whose works are included in thematic literature selections. Contact us to get a unique promo code!

To the bibliography