Academic literature on the topic 'Riproduttive'

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Journal articles on the topic "Riproduttive"

1

Ciani, A. S. Camperio, and B. Chiarelli. "Socioecologia delle strategie riproduttive nei Primati." Global Bioethics 5, no. 2-3 (January 1992): 65–79. http://dx.doi.org/10.1080/11287462.1992.10800606.

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2

Mele, Vincenza. "Percorsi femminili sull’accanimento riproduttivo." Medicina e Morale 53, no. 1 (February 28, 2004): 91–108. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2004.655.

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Abstract:
L’Autrice esamina criticamente la tecnica di fecondazione in vitro (FIVET) dal punto di vista etico, mettendo in luce gli elementi di sproporzione dell’intervento tecnologico per la bassa efficacia, l’alto rischio per il nascituro, l’invasività per il corpo materno e gli elevati costi economici. L’obiettivo del presente lavoro è contestare sia la terapeuticità della FIVET, sia contestare un luogo comune che vede il pensiero femminile favorevole alle tecnologie riproduttive. La sproporzionalità terapeutica viene quindi analizzata secondo l’ottica delle donne, alla luce di diverse prospettive: le prospettive della bioetica cosiddetta femminista e la prospettiva della bioetica al femminile. L’articolo mette in luce le ragioni di non accettabilità della tecnica da parte di entrambe le prospettive, in particolare l’oggettivazione del corpo della donna ed il parassitismo della tecnologia. L’Autrice conclude illustrando il suo personale punto di vista sulla bioetica al femminile: il logos delle tecnologie riproduttive, che è quello dell’ottimizzazione di un prodotto, mette a serio rischio il valore simbolico della maternità, come luogo originario del prendersi cura.
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3

Zaccaro, Antonella, and Maria Francesca Freda. "Domanda di consulenza genetica e progetto riproduttivo." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 3 (December 2012): 49–74. http://dx.doi.org/10.3280/pds2012-003004.

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Abstract:
La domanda di consulenza genetica prenatale o riproduttiva puo rappresentare, come evidenziato dalla letteratura di riferimento, un passaggio fondamentale nel gestire scelte riproduttive consapevoli in situazioni di rischio genetico. Il presente contributo intende esplorare i processi di significazione che orientano la domanda di consulenza genetica prenatale e riproduttiva, nell'ambito di un piu ampio studio svolto presso il Servizio di Cardiomiologia e Genetica Medica di Napoli e volto ad indagare ed integrare le dinamiche psicologiche entro il processo di consulenza genetica. Il materiale testuale di 17 interviste semi-strutturate, condotte con clienti in fase di pre-consulenza genetica e stato analizzato attraverso la metodologia dell'Interpretative Phenomenological Analysis (IPA) messa a punto da Smith e colleghi. Dalla discussione dei risultati, emerge come i processi di accesso alla consulenza e le vicissitudini della conoscenza siano collegati alle conseguenze che la sola scelta di richiedere una consulenza puo avere sul piano familiare e dei legami inter-/intra-generazionali. Il momento pre-consulenza sembra rappresentare uno spazio in cui i clienti e le loro famiglie iniziano ad esplorare una serie di possibilita di uso della relazione sanitaria in funzione di complicati processi informativi e decisionali condivisi. E nella gestione di tali compiti che assume un ruolo centrale la funzione psicologica collocata in una prospettiva di integrazione a quella medica e che, fin dalla fase pre-consulenza contribuisce al raggiungimento di obiettivi di tutela e di promozione della salute.
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Spagnolo, Antonio G. "Comitati di bioetica in tema di procreazione artificiale." Medicina e Morale 42, no. 1 (February 28, 1993): 205–30. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1993.1077.

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Abstract:
Il dibattito pubblico relativo agli aspetti etici delle nuove tecnologie riproduttive è stato iniziato dagli stessi scienziati coinvolti nelle ricerche in questo campo. Successivamente, sin dalla metà degli anni '70 il ricorso a comitati o commissioni etiche è emerso come una modalità estremamente importante di analisi dei problemi in questo campo anche al fine delle successive decisioni di politica pubblica. L'autore fa una revisione dei pareri di Comitati etici nazionali nel campo delle tecnologie riproduttive considerando tre punti principali: a) i problemi dell'applicazione clinica della fecondazione in vitro; b) il problema della maternità surrogata; c) il problema della ricerca sull'embrione umano. Egli considera, quindi, alcune linee-guida relative al funzionamento dei Comitati Etici all'interno dei servizi di procreazione assistita. Infine, auspica che vengano definite da ogni comitato alcune procedure operative standard pubblicamente accettate che impegnino il comitato stesso a fornire il loro parere secondo alcuni criteri razionali.
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Battaglia, L. "La cultura femminista di fronte alla sfida delle nuove tecnologie riproduttive." Global Bioethics 5, no. 2-3 (January 1992): 117–25. http://dx.doi.org/10.1080/11287462.1992.10800612.

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6

Alessandro, Ghiggi. "Osservazioni di una femmina di Astore Accipiter gentilis nidificante nel primo anno di età in Provincia di Alessandria." Rivista Italiana di Ornitologia 87, no. 2 (June 21, 2018): 49. http://dx.doi.org/10.4081/rio.2017.329.

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Abstract:
Il presente articolo descrive una femmina di Astore nidificante nel primo anno di vita in provincia di Alessandria, durante la stagione riproduttiva 2015. In Italia, non vi sono molte pubblicazioni su questo tipo di strategia riproduttiva a causa della mancanza di studi sui modelli di nidificazione della specie. Secondo Krüger (2005) e Nielsen and Drachmann (2003), nel nord-est dell’Europa molte femmine iniziano a nidificare al primo anno, generalmente con un minore successo riproduttivo, che sembrerebbe essere conseguente ad un periodo di crescita della popolazione.
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Toledo, Mario. "Considerazioni preliminari sui cicli vitali e strategie riproduttive di alcune specie di Dytiscidae nella pianura padana (Coleoptera)." Memorie della Società Entomologica Italiana 85, no. 1 (June 30, 2006): 187. http://dx.doi.org/10.4081/memoriesei.2006.187.

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Abstract:
Le osservazioni effettuate su 25 specie provenienti da 12 località della pianura padana, hanno permesso di tracciare un primo, provvisorio, profilo della biologia riproduttiva e dei cicli vitali delle comunità di Dytiscidae in questo territorio. L’esame dei cicli vitali è stato effettuato utilizzando le categorie bionomiche di Nilsson (1986a) per il nord Europa, comparandone le definizioni con le situazioni riscontrate in pianura padana, dove finora tre tipi di cicli vitali sono stati riscontrati: i cicli numero 1), 4) e 5) sensu Nilsson (1986a). Il primo ciclo alle nostre latitudini si è rivelato più complesso che in Europa settentrionale; infatti esso può essere a sua volta suddiviso in 2 categorie: 1a) specie univoltine che si riproducono in un periodo limitato della bella stagione; 1b) specie univoltine, ma forse anche bi o plurivoltine che si riproducono continuamente o in più periodi della bella stagione. È infatti probabile che alcune specie che in nord Europa sono univoltine, alle nostre latitudini siano bivoltine o plurivoltine; ciononostante non esistono ancora prove che sia in effetti così. La presenza di due specie di <em>Ilybius</em> del gruppo <em>chalconatus</em> in pianura padana, pur non essendo ancora state studiate biologicamente, fa presumere che anche il ciclo n. 3) possa essere rappresentato in questo territorio. Rispetto al nord Europa, in una comunità della pianura padana le larve compaiono in anticipo o in ritardo, a seconda che si tratti di riproduttori primaverili o autunnali e gli stadi preimmaginali in media sono più brevi rispetto allo stadio adulto; questo in relazione anche al periodo riproduttivo in generale più lungo alle nostre latitudini. Infine, sono discussi brevemente il concetto di core-species in una comunità a Dytiscidae e le diverse preferenze ambientali in relazione alla riproduzione.
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Quadrelli, Isabella, and Nico Bazzoli. "Tra dipendenze intergenerazionali e asimmetrie di genere. Politiche e scelte riproduttive nelle Marche." SOCIOLOGIA DEL DIRITTO, no. 3 (April 2021): 136–65. http://dx.doi.org/10.3280/sd2020-003007.

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9

Storino, Pierpaolo, Giuseppe Martino, Manuela Policastrese, Eugenio Muscianese, Domenico Bevacqua, Sergio Tralongo, and Antonino Siclari. "Prima nidificazione accertata di Tordo bottaccio Turdus philomelos nel Parco Nazionale dell’Aspromonte." Rivista Italiana di Ornitologia 87, no. 2 (June 21, 2018): 45–47. http://dx.doi.org/10.4081/rio.2017.321.

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Abstract:
In Calabria, il Tordo bottaccio Turdus philomelos si riproduce solo nei settori settentrionali e centrali della Regione (i.e. Pollino, Orsomarso e Sila), mentre in provincia di Reggio Calabria la nidificazione non è mai stata accertata e le osservazioni risultano scarse e concentrate esclusivamente nei periodi migratori. Durante due successive stagioni riproduttive (2015-2016), abbiamo osservato N=16 individui di T. philomelos a differenti altitudini (min 630 m, max 1,838 m a.s.l.) prevalentemente nei boschi di latifoglie decidue mesofile. Sono stati utilizzati la modalità del “distance sampling” eseguendo un transetto a piedi ed altre 3 diverse tecniche di campionamento “point-count” per stimare la presenza della specie nel Parco Nazionale dell’Aspromonte. Con questo lavoro, abbiamo accertato per la prima volta la nidificazione del T. philomelos nel Parco Nazionale dell’Aspromonte e nella provincia di Reggio Calabria. In futuro, con l’incremento dell’area di investigazione, si potrà quantificare in modo più accurato il numero di coppie nidificanti e la loro distribuzione su scala regionale.
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Lombardi, Lia. "The Medicalization of Human Reproduction: Body and Gender." SALUTE E SOCIETÀ, no. 2 (July 2009): 172–88. http://dx.doi.org/10.3280/ses2009-en2012.

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Abstract:
- This article is focussed on the medicalization of human reproduction and its effects on the body and on the gender. Particularly, the analysis is carried under two perspectives. The first one is the social construction and the social control on the body in Western society. Specifically, the question is how medicine surveilles bodies and behaviors of women and men. Moreover, the first part of this article analyses sexualities, reproduction/procreation and gender relationships. The second subject regards how stereotypes on gender and parenthood are connected to the social construction of infertility and of articial reproduction. All the topics are analysed through the lences of the sociology of health and of the body, in connection with the most recent advances in biomedical technologies. The gender perspective and a critical approach are the theoretical mainframes which have driven this research.Keywords: body, Gender, medicalization, human reproduction; reproductive technology, sociology of health.Parole chiave: genere, medicalizzazione, riproduzione umana, tecnologie riproduttive, sociologia della salute.
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Dissertations / Theses on the topic "Riproduttive"

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De, Santi Martina <1992&gt. "Le scelte riproduttive della popolazione nella Repubblica Popolare Cinese." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/10039.

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Abstract:
A seguito dell’esponenziale aumento della popolazione cinese, causato dal declino della mortalità, il governo cinese decise di abbandonare l’iniziale politica pronatalista sostenuta da Mao Zedong e di avviare delle politiche di pianificazione familiare, la “Wan Xi Shao policy” prima, e successivamente la draconiana “politica del figlio unico”. Da quest’ultima ne derivarono però serie conseguenze sociali ed economiche in particolare l’elevato tasso di mascolinità alla nascita e l’invecchiamento della popolazione. A fronte di questi problemi il governo cinese ha introdotto una serie di misure allo scopo di ristabilire lo sviluppo socioeconomico e di bilanciare gli effetti di un invecchiamento della popolazione. Nel 2013 venne introdotta una politica che permetteva alle coppie in cui anche solo uno dei due genitori era figlio unico di avere un secondo figlio, ma con risultati inferiori alle aspettative del governo. Come conseguenza, il primo gennaio 2016 è entrata in vigore la politica universale del secondo figlio che permette a tutte le coppie, indipendentemente dal luogo di residenza e dall’etnia, di avere un secondo figlio. Lo scopo della mia tesi è ripercorrere la storia della pianificazione familiare nella Repubblica Popolare Cinese a partire dagli anni Cinquanta fino all’introduzione della politica universale del secondo figlio, analizzare le conseguenze della politica del figlio unico, e i fattori che hanno influenzato in passato e che influenzano oggigiorno le scelte riproduttive della popolazione cinese, in particolare a seguito dell’allentamento, prima, e dell’eliminazione, successivamente, della politica del figlio unico. Per quanto riguarda la storia della pianificazione familiare, saranno prese in esame le leggi sulla pianificazione familiare e la Costituzione. Le informazioni concernenti gli effetti derivanti dalla politica del figlio pervengono in particolare dalla letteratura disponibile a riguardo e dai dati provenienti dai sei censimenti della Repubblica Popolare Cinese condotti dal 1953 al 2010. Attraverso lo studio di indagini rivolte alla popolazione in merito all’allentamento e all’eliminazione della politica del figlio unico, sono emersi diversi fattori—la politica, lo sviluppo socioeconomico e la società—che hanno inciso e che incidono sulle scelte riproduttive della popolazione cinese. La politica e lo sviluppo socioeconomico in particolare sono elementi che hanno portato a una riduzione della fecondità.
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Fanchin, Genny. "Endofiti fungini presenti in strutture riproduttive di Quercus robur." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2008. http://hdl.handle.net/11577/3425203.

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Abstract:
Forest decline, particularly for Quercus genus, is a well known phenomenon, spread in Europe as well as in the all world and with a complex aetiology, that involve interactions between host plant and several abiotic and biotic causes (i.e. tree genetic characteristics, environmental and climatic changes) Furthermore it has been hypothesized that some endophytic fungi can accelerate the decline of oaks, when trees are subjected to stress. In fact these fungi can become pathogenic, inflicting damage on trees, while often they produce no symptoms for most of their life cycle. The aim of the present study is to provide information concerning the fungal population present in the Q. robur acorns, considering all their growth phases, the influence of other soil fungi and the presence of external and internal seed-borne fungi.
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Scavariello, Claudia <1987&gt. "Elementi trasponibili in genomi di artropodi con strategie riproduttive non-canoniche." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amsdottorato.unibo.it/7514/1/Scavariello_Claudia_Tesi.pdf.

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Abstract:
Gli elementi trasponibili (TEs) sono componenti universali dei genomi di tutti gli esseri viventi. L'attività ed il movimento degli TEs hanno importanti effetti sul genoma ospite e per questo sono considerati dei fattori importanti nell'evoluzione del genoma. Le relazioni che intercorrono tra TEs e il loro genoma ospite sono ancora ampiamente dibattute. Hickey già nel 1982 suggerì che queste relazioni potevano essere influenzate dalla modalità di riproduzione del genoma ospite. Organismi bisessuali, attraverso i meccanismi propri della meiosi, riuscirebbero a contrastare la proliferazione degli TEs, al contrario negli organismi unisessuali, proprio a causa della mancanza di questi meccanismi, gli TEs tendono a proliferare ed accumulare all'interno del genoma. Al fine di valutare queste ipotesi, ho isolato e caratterizzato gli TEs in organismi con strategie riproduttive non canoniche. Ho condotto le mie analisi in due organismi: gli insetti stecco del genere Bacillus e nel fossile vivente Triops cancriformis. Entrambi presentano strategie riproduttive che vanno dal gonocorismo alla partenogenesi, rendendoli un eccellente modello per lo studio e la caratterizzazione degli TEs. Nel genere Bacillus mi sono focalizzata sullo studio del retrotransposone non-LTR R2. Ho isolato e caratterizzato sette elementi R2 completi; sia in specie gonocoriche che partenogenetiche. Ho trovato un elemento R2 degenerato presente nel genoma di B. rossius da almeno 5 milioni di anni. In oltre, le mie analisi suggeriscono per la prima volta che anche gli elementi R2 possono trasferirsi attraverso eventi di trasferimento orizzontale. I miei dati mostrano una panoramica della composizione di TEs nel genoma di una popolazione partenogenetica di Triops cancriformis. Dalle mie analisi si evince che il 20% della library di triops è composta da TEs.
Transposable elements (TEs) are universal components of all living organisms. TEs activity and movement have profound effects on host genome and today many researchers agree to consider them as important actors in genome evolution. The relationships between TEs and their host genomes are still under debate. Different hypotheses were proposed to explain TEs dynamics in host genome; one of these propose that host reproductive strategies can influence TEs evolutionary dynamics (Hickey, 1982). In fact, bisexual organisms, through homologous chromosomes recombination and reassortment during meiosis and amphimixis, can control the spread and proliferation of mobile elements, while unisexual organisms would experience an increase of these elements density due to the inability to eliminate them through exclusive mechanisms of sexual reproduction. In order to evaluate these hypothesis, I isolated and characterized TEs in organisms with non-canonical reproductive strategies. I performed my analyses in two organisms: the stick insects of the Bacillus genus and in the tadpole shrimps T. cancriformis. In both instances reproductive strategies range from bisexual gonochoric reproduction, to unisexual parthenogenesis, making them an excellent model for the study and characterization of TEs. In the Bacillus genus I focused on the R2 non-LTR retrotranposon. I isolated and sequenced by primer walking seven R2 complete elements; both gonochoric and parthenogenetic Bacillus species. I found a R2 degenerate element present in the B. rossius genome since 5 Myr ago. In addition, my analyses for the first time suggest that also R2 retrotransposons can use horizontal transfer as a strategy to colonize a new genome. My data showed a TEs overview in a T. cancriformis parthenogenetic population. In contrast with the theoretical, my analyses highlighted that the 20% of the library is composed by TEs, in which both TEs classes are widely represented (class I, 11.4% and class II, 8.9%).
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Scavariello, Claudia <1987&gt. "Elementi trasponibili in genomi di artropodi con strategie riproduttive non-canoniche." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amsdottorato.unibo.it/7514/.

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Abstract:
Gli elementi trasponibili (TEs) sono componenti universali dei genomi di tutti gli esseri viventi. L'attività ed il movimento degli TEs hanno importanti effetti sul genoma ospite e per questo sono considerati dei fattori importanti nell'evoluzione del genoma. Le relazioni che intercorrono tra TEs e il loro genoma ospite sono ancora ampiamente dibattute. Hickey già nel 1982 suggerì che queste relazioni potevano essere influenzate dalla modalità di riproduzione del genoma ospite. Organismi bisessuali, attraverso i meccanismi propri della meiosi, riuscirebbero a contrastare la proliferazione degli TEs, al contrario negli organismi unisessuali, proprio a causa della mancanza di questi meccanismi, gli TEs tendono a proliferare ed accumulare all'interno del genoma. Al fine di valutare queste ipotesi, ho isolato e caratterizzato gli TEs in organismi con strategie riproduttive non canoniche. Ho condotto le mie analisi in due organismi: gli insetti stecco del genere Bacillus e nel fossile vivente Triops cancriformis. Entrambi presentano strategie riproduttive che vanno dal gonocorismo alla partenogenesi, rendendoli un eccellente modello per lo studio e la caratterizzazione degli TEs. Nel genere Bacillus mi sono focalizzata sullo studio del retrotransposone non-LTR R2. Ho isolato e caratterizzato sette elementi R2 completi; sia in specie gonocoriche che partenogenetiche. Ho trovato un elemento R2 degenerato presente nel genoma di B. rossius da almeno 5 milioni di anni. In oltre, le mie analisi suggeriscono per la prima volta che anche gli elementi R2 possono trasferirsi attraverso eventi di trasferimento orizzontale. I miei dati mostrano una panoramica della composizione di TEs nel genoma di una popolazione partenogenetica di Triops cancriformis. Dalle mie analisi si evince che il 20% della library di triops è composta da TEs.
Transposable elements (TEs) are universal components of all living organisms. TEs activity and movement have profound effects on host genome and today many researchers agree to consider them as important actors in genome evolution. The relationships between TEs and their host genomes are still under debate. Different hypotheses were proposed to explain TEs dynamics in host genome; one of these propose that host reproductive strategies can influence TEs evolutionary dynamics (Hickey, 1982). In fact, bisexual organisms, through homologous chromosomes recombination and reassortment during meiosis and amphimixis, can control the spread and proliferation of mobile elements, while unisexual organisms would experience an increase of these elements density due to the inability to eliminate them through exclusive mechanisms of sexual reproduction. In order to evaluate these hypothesis, I isolated and characterized TEs in organisms with non-canonical reproductive strategies. I performed my analyses in two organisms: the stick insects of the Bacillus genus and in the tadpole shrimps T. cancriformis. In both instances reproductive strategies range from bisexual gonochoric reproduction, to unisexual parthenogenesis, making them an excellent model for the study and characterization of TEs. In the Bacillus genus I focused on the R2 non-LTR retrotranposon. I isolated and sequenced by primer walking seven R2 complete elements; both gonochoric and parthenogenetic Bacillus species. I found a R2 degenerate element present in the B. rossius genome since 5 Myr ago. In addition, my analyses for the first time suggest that also R2 retrotransposons can use horizontal transfer as a strategy to colonize a new genome. My data showed a TEs overview in a T. cancriformis parthenogenetic population. In contrast with the theoretical, my analyses highlighted that the 20% of the library is composed by TEs, in which both TEs classes are widely represented (class I, 11.4% and class II, 8.9%).
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CAVALLI, LAURA. "Perchè non facciamo un altro figlio? Implicazioni economiche delle intenzioni riproduttive individuali e di coppia in Italia tramite un approccio Mixed-Method." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2010. http://hdl.handle.net/10280/885.

Full text
Abstract:
La presente tesi è un contributo allo studio delle implicazioni economiche delle intenzioni di fecondità e all’analisi degli aspetti economici legati ai processi decisionali riproduttivi. Precisamente la tesi, composta da tre capitoli indipendenti e basata su dati Italiani, si focalizza su donne, su individui che vivono in coppia e sulle coppie. In particolare lo studio mira a comprendere: i) l'interazione esistente tra il mercato del lavoro (con un focus particolare sul ruolo del settore occupazionale femminile) e le preferenze per la formazione della famiglia; ii) le influenze della ripartizione dei ruoli domestici all’interno della coppia sulle intenzioni riproduttive; iii) le determinanti (all’interno delle coppie) dell’accordo/disaccordo circa l'intenzione di diventare genitori una seconda volta, e -per coppie che registrano un disaccordo- iv) le determinanti che spingono una donna a contrastare l’intenzione positive del suo partner per un secondo figlio. La tesi utilizza il mixed-method design, una strategia basata sull’analisi quantitativa dei dati nonché sull’analisi approfondita di interviste: questo approccio consente di studiare l'argomento da diverse prospettive e -grazie ai due metodi di ricerca -quantitativo e qualitativo- di approfondire le conoscenze del fenomeno di interesse.
The thesis is a contribution to the study of the economic implications of fertility intentions and desires and of the economic aspects of the fertility decision making process. Precisely, it is based on three autonomous chapters and it aims at understanding: a) for women and for individuals within the couples the interplay between fertility and labour market preferences (with a particular focus on the role of women's sector of employment), and the influences that the (un)balanced division of domestic duties play on the intentions of becoming parents for another time in Italy; b) for couples living together the determinants of their (dis)agreement about the intention of becoming parents again; and c) for couples that disagree on future fertility plans, the determinants of female’s contrasting attitude towards her partners’ positive fertility intention. The dissertation uses a mixed-method design- a strategy based on survey data analysis as well as in-depth interviews analysis: this approach allows investigating the topic from different perspectives, by means of both quantitative and qualitative research methods in order to provide new insights into the phenomenon of interest.
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Fontana, Roberto. "Ciclo riproduttivo annuale del corallo solitario Caryophyllia inornata (Scleractinia, Caryophylliidae) caratterizzato da un inusuale modello di embriogenesi." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/6672/.

Full text
Abstract:
La varietà dei processi riproduttivi dei coralli riflette la loro straordinaria abilità rigenerativa. Le scleractinie sono un noto esempio di animali clonali, che possono esibire una strategia mista di riproduzione sessuale e asessuale per mantenere la loro popolazione. Questo studio descrive per la prima volta il ciclo riproduttivo annuale e l’embriogenesi del corallo temperato Caryophyllia inornata. I campioni sono stati raccolti mediante immersioni subacquee dal relitto di un aereo, a largo delle coste dell’Isola d’Elba. Sono state eseguite analisi citometriche per definire lo sviluppo annuale delle cellule germinali e l’embriogenesi. Caryophyllia inornata è risultata gonocorica con una sex ratio di 1:3.3 a favore dei maschi. I polipi erano sessualmente maturi a 7 mm di lunghezza. Lo sviluppo degli embrioni è stato osservato in maschi, femmine ed individui sessualmente inattivi. Gli spermiari richiedevano circa 10 mesi di maturazione, mentre l’ovogenesi sembrava essere più rapida. I polipi femmina sono stati trovati solo da Febbraio a Luglio. Il tasso di sviluppo gonadico aumentava sensibilmente da Marzo a Maggio e la fecondazione avveniva tra Maggio e Luglio, quando le cellule germinali all’interno dei polipi iniziavano a scomparire. La gametogenesi ha mostrato una forte influenza stagionale mentre gli embrioni sono stati trovati durante tutto l’anno nei maschi e negli individui sessualmente inattivi, non presentando un andamento ben definito. Questo modello di embriogenesi è poco comune ed è stato osservato solo in quattro scleractinie tropicali (Pocillopora damicornis, Tubastrea Diaphana, T. coccinea e Oulastrea crispata) in cui avviene una produzione interna di embrioni per via agamica. La natura precisa di questo processo è ancora sconosciuta.
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GUERZONI, CORINNA SABRINA. "“I figli sono frutto di una storia, la nostra”. Percorsi riproduttivi e narrazioni di parentela di genitori omosessuali italiani." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2017. http://hdl.handle.net/10281/158312.

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Abstract:
La tesi di dottorato presenta i risultati di una ricerca etnografica, condotta tra Italia e Stati Uniti tra il 2014 il 2015, che ha avuto come oggetto di interesse la genitorialità di persone omosessuali risiedenti in Italia. Lo studio ha coinvolto 43 nuclei (25 famiglie di madri, 18 di padri, surrogates e egg donors) che hanno realizzato un progetto genitoriale tramite fecondazione eterologa e grazie al supporto delle tecniche di fecondazione medicalmente assistita (prevalentemente in stati esteri). La tesi cercherà di mostrare il processo di costruzione di una famiglia gay e il significato di relatedness giocato da tutte le figure coinvolte nel processo di costruzione di una famiglia omoparentale: genitori d’intenzione, donatori e surrogates. Saranno mostrare le rappresentazioni, ma soprattutto come il coinvolgimento dei reproductive others (Freeman et.All., 2014) differisca tra famiglie di madri e famiglie di padri provocando sottili ma profonde differenze tra le due forme di genitorialità
The thesis presents the results of an ethnographic research (carried out between Italy and the United States between 2014 2015) on Italian gay parenting. The study involved 43 families (25 families of mothers, 18 fathers, surrogates and egg donors) who have created children using ARTs. The thesis shows the process of kinning (Howell, 2006) and de-kinning (Fonseca, 2011) played by all of the figures involved in the process of constructing a gay family: intended parents, donors and surrogates.
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GROSSI, PAOLO. "Il periodo di transizione della bovina da latte e l'infiammazione: un nuovo indice per valutare la risposta individuale, trattamenti pre-parto finalizzati alla sua riduzione e conseguenze sulle prestazioni produttive e riproduttive." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2012. http://hdl.handle.net/10280/1309.

Full text
Abstract:
Il periparto è la parte più critica della vita della bovina da latte. I cambiamenti importanti ed improvvisi nel metabolismo e nelle condizioni di vita possono favorire l’insorgenza di problemi di salute e di uno stato infiammatorio. Una risposta eccessiva dell’organismo all’infiammazione può sottrarre risorse fondamentali, causando un peggioramento delle condizioni di salute e un calo della produzione di latte. Nella prima parte della tesi si propone un nuovo indice basato su alcuni parametri plasmatici utile a descrivere meglio la risposta all’infiammazione nel post-parto. Una identificazione rapida degli animali caratterizzati da una risposta eccessiva all’infiammazione, specialmente quelli senza sintomi esterni, permette un intervento efficace per evitare ulteriori conseguenze negative. La seconda e terza parte della tesi descrivono due prove sperimentali finalizzate a ridurre la risposta all’infiammazione impiegando acidi grassi ω-3 e/o acido acetilsalicilico. La somministrazione di acidi grassi ω-3 a cavallo del parto ha ridotto la risposta all’infiammazione e migliorato il bilancio energetico, mentre la loro somministrazione esclusivamente prima del parto ha evidenziato alcuni leggeri miglioramenti nella risposta all’infiammazione e nel bilancio energetico. La somministrazione prima del parto di acido acetilsalicilico ha causato l’insorgenza di alcuni problemi e pertanto dovrebbe essere somministrata solo dopo il parto.
The peripartum period is the most critical stage of the dairy cows. The sudden and major changes in metabolism and life conditions may favor the onset of health problems together with an inflammatory status. An excessive response by the organism to inflammation may subtract primary resources, resulting in a worsening of health status and in a lower milk yield. In the first part of the thesis a new index based on some plasma parameters is proposed to better describe the response to inflammation in the post-calving of dairy cows. An early identification of the animals characterized by a severe response to inflammation, especially without any external symptom, allows an effective intervention in order to avoid further negative consequences. The second and the third part of the thesis describe two experiments aiming to reduce the response to inflammation using ω-3 fatty acids and/or acetylsalicylic acid. The administration of ω-3 fatty acids around calving reduced the inflammatory response and improved the energy balance, while their pre-calving only administration highlighted some slight improvements in inflammatory response and energy balance. The pre-calving administration of acetylsalicylic acid caused the onset of some problems and should be used only after calving.
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GENTILE, LUCIA. "Concepire i corpi. Saperi e pratiche del corpo riproduttivo femminile nella città di Bhuj, India." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2020. http://hdl.handle.net/10281/276549.

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Abstract:
La tesi esplora il ruolo che i saperi e le pratiche del corpo riproduttivo femminile hanno nel processo di ginecopoiesi. In che modo la produzione, la riproduzione, la trasformazione e la contestazione dei saperi sulla riproduzione influenzano il modo in cui le donne vivono il proprio corpo? Che implicazioni ha questo processo sulla costruzione e l’esperienza del genere? La tesi si basa su una ricerca etnografica condotta con trenta donne che abitano nella città di Bhuj nello stato del Gujarat, in India. Questo studio mi ha permesso di indagare in che modo sono percepiti e vissuti i diversi processi riproduttivi (es. mestruazione, gravidanza, parto, allattamento, menopausa etc.), prestando particolare attenzione al linguaggio e alle metafore utilizzate per descriverli. La ricerca ha un approccio che integra una metodologia visiva e narrativa, proponendo la tecnica della cartografia corporea come strumento di analisi delle rappresentazioni del corpo. Infine, lo studio prende in considerazione la costruzione della salute riproduttiva da parte delle donne e come questa si riconfiguri nell’incontro con la bio-medicalizzazione del corpo femminile. Il testo è organizzato in tre parti, ognuna delle quali presenta un diverso angolo di analisi: la rappresentazione, la fabbricazione e la cura del corpo riproduttivo femminile. La prima parte, strutturata attorno alle cartografie del corpo, si focalizza sull’articolazione dei saperi anatomici e fisiologici. Il corpo è indagato nella sua materialità e nelle sue manifestazioni somatiche, investigando l’articolazione semantica e simbolica delle diverse sostanze e fluidi corporei. La seconda parte considera i diversi saperi e pratiche corporee che accompagnano il processo di soggettivizzazione femminile attraverso un progetto di plasmazione intenzionale. L’autorità di questo disegno è fissata in un modello di femminilità che trascende le diverse correnti religiose, castali o sociali e che è applicato e perpetuato dalle singole donne attraverso una trasmissione femminile. L’ultima parte analizza il corpo dal punto di vista della salute riproduttiva e descrive in che modo le donne concepiscono e affrontano la malattia. In quest’ambito, sono stati presi in considerazione due tra i sistemi medici più utilizzati dalle donne a Bhuj: la medicina allopatica e quella locale (deśī) rappresentata dalle pratiche delle dāī māṃ (traditional birth attendant).
This thesis explores the knowledge and practices of the female reproductive body in the process of gynecopoiesis. How do the production, reproduction, transformation and contestation of knowledge about reproduction influence the way women live their bodies? What are the implications of this process on the gender construction and experience? This thesis is based on ethnographic research conducted with thirty women who lived in the city of Bhuj in the state of Gujarat in India. I tried to explore the way in which the different reproductive processes are seen and experienced (ex. menstruation, pregnancy, childbirth, breastfeeding, etc.), paying particular attention to the language and metaphors used to describe them. The research has an approach that integrates a visual and narrative methodology, proposing the technique of body mapping as a tool for analysing body representations. Finally, the research considers how women construct their reproductive health and how reproductive health is reconfigured in the encounter with bio-medicalization of the female body, which is becoming increasingly widespread in the region. The text is organized in three parts. Each part presents with a different angle of analysis: representation, production and care of the female reproductive body. The first part, which is structured around the body maps, focuses on the articulation of anatomical and physiological knowledge. The body is investigated in its materiality and in its somatic manifestations, by the semantic and symbolic articulation of the different bodily substances and fluids. The second part considers the knowledge about the body and different practices that accompany the process of female subjectivation through a project of intentional shaping. The authority of this discourse is set in a model of femininity that transcends the different religious, castal or social groups. This discourse is applied and perpetuated by individual women, through a feminine transmission. In the last section, the body is analysed from the perspective of reproductive health and describes how women conceive and cope with illness. In this context, two of the medical systems most used by women in Bhuj have been taken into consideration: allopathic and local medicine (deśī) represented by the practices of dāī māṃ (traditional birth attendant).
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Masetti, Giorgia <1991&gt. "Lavoro femminile produttivo e riproduttivo: il caso qatarino." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/9653.

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Abstract:
La tesi tratta della situazione di genere nel Golfo analizzandola sotto l’ottica della teoria del lavoro produttivo/riproduttivo, che studia la divisione della vita femminile tra il lavoro economico (produttivo) e quello domestico (riproduttivo). Nel Golfo, e, specialmente in Qatar, la percentuale di donne istruite con addirittura una laurea universitaria supera di gran lunga la percentuale maschile. Nonostante tutto, il tasso di impiego femminile rimane molto più basso rispetto a quello maschile. Secondo gli studi sul lavoro riproduttivo, una donna che non lavora lo fa per prendersi cura della famiglia, per spendere tutte le proprie energie nel lavoro riproduttivo. Per quale motivo allora le donne qatarine hanno bisogno delle domestiche provenienti dal sud-est asiatico? L’elaborato cerca di dare una risposta a questa domanda partendo da un’analisi della letteratura di genere sulla dicotomia lavoro produttivo/riproduttivo e sulla relazione tra donne, migrazione e riproduzione. La letteratura sarà poi applicata nell’ambiente del Golfo analizzando la situazione delle donne rispetto ad educazione, lavoro e riproduzione. L’ultimo capitolo verterà sul caso studio dello stato del Qatar, per capire come la società del luogo influenzi i cambiamenti nell’area riproduttiva e nella migrazione femminile delle domestiche asiatiche a Doha.
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Books on the topic "Riproduttive"

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Baldini, Gianni, and Monica Soldano, eds. Tecnologie riproduttive e tutela della persona. Florence: Firenze University Press, 2007. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-8453-623-5.

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Abstract:
Tecnologie riproduttive e tutela della persona. This book emerged from the collaboration between the department of Biolaw of the University of Florence and the non-profit association Madre Provetta. It represents the first stage in a larger editorial project that aspires to contribute study and research to build towards a common European law on bioethics. The authors who have collaborated on this book are among the leading experts, in their respective fields, on questions raised by technologies of reproduction, which are here elaborated at both medical-scientific level and in their relation to sociology, bioethics, law and politics. The various contributions are divided into three specific thematic areas: liberty of reproduction and rights of the individual, pre-implant genetic diagnosis and the freedom and limitations of scientific research.
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Ongaro, Fausta. Scelte riproduttive tra costi, valori, opportunità. Milano: F. Angeli, 2006.

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Berlendis, Alfredo. La cicogna del 2000: Le nuove tecniche riproduttive extracorporee : problemi morali, sociali, giuridici. Torino: Claudiana, 1988.

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Baldini, Gianni. Tecnologie riproduttive e problemi giuridici: Riflessioni di diritto civile su alcune delle principali questioni poste dall'affermarsi delle metodiche artificiali di procreazione umana. Torino: G. Giappichelli, 1999.

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5

Convegno di studio "don Lorenzo Vivaldo" (4th 1995 Savona, Italy). La vita e l'uomo nell'età delle tecnologie riproduttive: Una domanda di sapienza e di agire responsabile : atti del 4 ̊ Convegno di studio "don Lorenzo Vivaldo", Savona, 16-17 settembre 1995. Milano: Vita e pensiero, 1997.

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Bartoletti, Roberta, and Giovanni Boccia Artieri. Cultura riproduttiva: Fertilità e sterilità tra comunicazione e prevenzione. Milano, Italy: FrancoAngeli, 2011.

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Donati, Serena. Salute riproduttiva tra gli adolescenti: Conoscenze, attitudini e comportamenti. Roma: Istituto superiore di sanità, 2000.

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Mariella, Pacifico, and Università degli studi di Salerno. Dipartimento di sociologia e scienza della politica., eds. Lavoro produttivo, lavoro riproduttivo: Contributi sulla divisione sessuale del lavoro. Napoli: Edizioni scientifiche italiane, 1989.

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Iagulli, Paolo. Diritti riproduttivi e fecondazione artificiale: Studio di sociologia dei diritti umani. Milano, Italy: FrancoAngeli, 2013.

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Vulpiani, Pietro. Un mondo in bilico: Processi demografici, salute riproduttiva e sviluppo locale. Perugia: Cidis/Alisei, 2000.

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Book chapters on the topic "Riproduttive"

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Ochsendorf, F. R. "Problema: infezioni dell’apparato riproduttivo." In Andrologia clinica, 125–33. Milano: Springer Milan, 2010. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-1487-9_12.

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Gianfrilli, Daniele, Carla Di Dato, and Andrea Lenzi. "STILI DI VITA SCORRETTI E A RISCHIO PER LE FUNZIONI RIPRODUTTIVE E SESSUALI:." In Stili di vita e città del futuro, 146–51. Quodlibet, 2020. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctv125jrtm.18.

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Taglialatela, Emilia. "I diritti riproduttivi tra genere, integrità del corpo e autodeterminazione." In Questioni di inizio vita, 617–38. Mimesis Edizioni, 2015. http://dx.doi.org/10.4000/books.mimesis.1733.

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Giustiniani, Pasquale. "Indirizzi bioetici di area cattolica circa alcune questioni di salute riproduttiva." In Questioni di inizio vita, 67–85. Mimesis Edizioni, 2015. http://dx.doi.org/10.4000/books.mimesis.1423.

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