Dissertations / Theses on the topic 'Rilievi integrati'

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TAGLIORETTI, CINZIA. "Rilievi integrati TMM. Progetto, outlier detection e modelli di moto." Doctoral thesis, Politecnico di Torino, 2017. http://hdl.handle.net/11583/2665703.

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Abstract:
Negli ultimi anni si è assistito ad un rapido e notevole sviluppo tecnologico dei sistemi di navigazione e posizionamento, dovuto alla sempre maggiore necessità di sapere con precisione dove ci si trova in un dato momento, dove si sta andando o da un punto di vista lavorativo cosa si sta rilevando ed anche all’interesse della collettività per queste tecnologie applicate al quotidiano. Appare ormai scontato poter conoscere sempre la propria posizione, in accordo con la definizione di GPS: “una costellazione di satelliti artificiali che permette di conoscere la propria posizione in ogni luogo della Terra e in ogni momento”. E’ fondamentale però ricordare che come “luogo della Terra” si intende un ambiente aperto, senza ostacoli in grado di occludere la ricezione satellitare, come invece accade nei cosiddetti canyon urbani cittadini o semplicemente quando ci si trova in ambienti chiusi. Per poter ovviare a questo problema è stato quindi necessario studiare tecniche di integrazione di tecnologie diverse dall’ormai noto GPS. Lo strumento maggiormente utilizzato a questo scopo è il sensore inerziale che trova ampio utilizzo in campo fotogrammetrico, ad esempio a supporto di rilievi eseguiti con laser scanner per scopi di fotogrammetria diretta ed in rilievi terrestri svolti ricorrendo all’uso di veicoli attrezzati con una strumentazione molto varia: si parla di Terrestrial Mobile Mapping (TMM), oggetto di questa Tesi. Nella Tesi in primis si è effettuato un lavoro di ricerca bibliografica su testi nazionali e soprattutto internazionali, con lo scopo di avere una panoramica per quanto più possibile completa dello stato dell’arte della navigazione geodetica assistita applicata ai veicoli terrestri. In seguito si sono svolti rilievi di TMM in ambienti diversi, attrezzando il veicolo in uso con strumenti di natura prettamente low-cost (camera fotogrammetrica e odometro), in linea con gli attuali trend di ricerca. Unitamente a questi strumenti sul veicolo è stato installato anche un sensore inerziale in grado di registrare con elevata precisione la traiettoria percorsa. Lo studio bibliografico e l’analisi dei dataset acquisiti sul campo per la Tesi ha portato all’individuazione delle principali problematiche riscontrabili nell’integrazione delle grandezze fisiche provenienti dalle diverse strumentazioni a bordo, permettendo la definizione di una metodologia operativa in grado di depurare questi dataset dagli “errori” naturalmente presenti. Questa procedura ricorre a modelli di ricerca e reiezione degli outliers derivati dalla Statistica Robusta e tecniche di filtraggio dei dati non convenzionali, come il filtro di Kalman Unscented, con lo scopo finale di stabilire nel modo più preciso possibile la traiettoria percorsa dal veicolo. Inoltre, con lo scopo di analizzare scenari diversi che permettessero di validare gli algoritmi sviluppati ed i software implementati in linguaggio Matlab per la Tesi, si è realizzato un simulatore di dataset fotogrammetrici, che permettendo di variare le caratteristiche dell’ambiente in cui si effettua il rilievo, consente di stabilire la strumentazione necessaria all’ottenimento di un dato livello di precisione e consente anche di dotarsi di un grande numero di dataset fotogrammetrici differenti senza uscire dal proprio ufficio, risparmiando quindi tempo e denaro. I risultati ottenuti sono stati infine confrontati con quanto ottenibile da un software commerciale ampiamente utilizzato nel settore fotogrammetrico. Si ritiene che la ricerca effettuata relativa all’integrazione di tecnologie diverse possa trovare applicazione non solo per il Mobile Mapping per scopi di tipo geomatico, ma anche in molte altre discipline nelle quali l’utilizzo di dati fotogrammetrici viene già normalmente effettuato; alcuni esempi possono essere il settore della robotica, le tecnologie che vertono verso una completa automazione per il rilievo dell’oggetto o per la determinazione della traiettoria dell’utente.
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Capucci, Laura. "Analisi di rilievi con mobile mapping system per lo sviluppo di un sistema informatizzato di gestione integrata delle pavimentazioni stradali." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amslaurea.unibo.it/2038/.

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Nespeca, Romina. "Point cloud come sistema informativo. Il trattamento della nuvola di punti in un rilievo integrato finalizzato alla documentazione digitale del Cultural Heritage." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2016. http://hdl.handle.net/11566/242984.

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Abstract:
La necessità di una documentazione validata ed economicamente sostenibile del Cultural Heritage (CH) invita alla ricerca di metodologie speditive per la digitalizzazione, per la documentazione, la diagnostica e la tutela. Attraverso l’uso di nuove tecnologie è possibile creare un vero e proprio fac-simile dell’oggetto, fedele all’originale, misurabile e oggettivo. L’obiettivo di questo lavoro di tesi è la definizione di best-practices, attraverso la sperimentazione di procedure di integrazione strumentale e analitica per trasformare il dato grezzo della nuvola di punti in informazione utile, senza passare per la fase di modellazione e lavorando sui dati tridimensionali acquisiti. La prima fase ha visto l’analisi di diversi casi studio per l’individuazione di punti deboli e punti di forza. Il successivo lavoro di ricerca è stato condotto sulla matrice di informazioni contenuta nel listato della nuvola di punti. Nella seconda parte sono descritte procedure di integrazione multi-strumentale. La terza parte, condotta durante lo stage al laboratorio MAP del CNRS di Marsiglia, mostra come a partire dalle sole grandezze geometriche sia possibile estrapolare informazioni per mezzo di analisi e operazioni di clustering, generando cartografie automatiche e quantitative, finalizzate all’implementazione di software per annotazioni 3D su nuvola di punti. Infine, nel progetto “ArcheoFano” si mostra come gli output delle integrazioni possano confluire in differenti metodologie di rappresentazione. In conclusione, questo lavoro giunge alla definizione di pratiche condivisibili e riutilizzabili per la digitalizzazione del CH, tramite la creazione di un sistema controllato e calibrato di dati integrati e l’estrapolazione semi-automatica di informazioni per la diagnostica. Questa ricerca si inserisce perfettamente nelle attuali politiche internazionali di gestione e tutela del CH e dimostra come una campagna diffusa di digitalizzazione tramite point cloud sia un mezzo efficace.
The necessity of validated and economically sustainable documentation of Cultural Heritage (CH) invites to research expeditious methods for the digitization, documentation, diagnostics and protection. By using new technologies it is possible to create a real facsimile of the object, true to the original, measurable and objective. The aim of this thesis is the definition of best practices, through the testing of procedures of instrumental and analytical integration to transform the raw data of the point cloud into useful information, without going through the modeling phase and working on the acquired 3D data. The first stage consists in the analysis of different case studies for the identification of weak and strength points. The following research was conducted on the matrix of information contained in the listing of the point cloud. In the second part are described procedures of multi-instrumental integration. The third part, conducted during the internship at the MAP laboratory of CNRS in Marseille, shows how information can be estimated starting just from geometric characteristics through analyses and clustering operations. This generates automated and quantitative maps, aimed at the implementation of software for 3D annotations on the point cloud. Finally, in the "ArcheoFano" project it is shown how the outputs of the integrations can flow into different methods of representation. In conclusion, this paper comes to the definition of shareable and reusable practices for digitization of CH, to the creation of a controlled and calibrated system of integrated data and to the semi-automatic extrapolation of information for diagnostics. This research fits perfectly in the current international political of management and protection of CH and demonstrates how a widespread campaign of scanning using point cloud is an effective means.
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Sanchini, Elisabetta. "Tecniche geomatiche 3D per un approccio integrato alla conoscenza di un bene storico: la Pieve di San Michele in Acerboli in Santarcangelo di Romagna." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:
L’accurata documentazione del patrimonio culturale ed artistico, finalizzata alla comunicazione e alla salvaguardia dello stesso, è un’esigenza espressa dall’intera comunità culturale e scientifica. Le moderne tecniche geomatiche offrono validi strumenti di rilievo tridimensionale di dettaglio: i modelli 3D costituiscono la base di partenza per la divulgazione culturale e didattica del patrimonio storico e per lo svolgimento di analisi settoriali e temporali sugli oggetti rilevati. La presente tesi di laurea è finalizzata alla restituzione tridimensionale di un edificio storico, operata integrando dati acquisiti mediante tre diverse tecniche di rilievo geomatico: rilievo topografico con total station, laser a scansione terrestre e rilievo fotogrammetrico per la modellazione tridimensionale image-based. La struttura presa in esame è la Pieve di San Michele in Acerboli in Santarcangelo di Romagna, risalente alla metà del VI secolo e costituente uno dei più significativi e rappresentativi esempi di architettura ecclesiastica alto medievale del territorio romagnolo. La procedura di elaborazione seguita per l’ottenimento del modello tridimensionale del bene storico mette in risalto le potenzialità e le criticità inerenti l’integrazione di dati acquisiti con diverse tecniche geomatiche, ed il modello tridimensionale ottenuto suggerisce ulteriori applicazioni, dalla realtà virtuale ed aumentata ad implementazioni in ambiente HBIM.
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Arfelli, Lorenza. "Rilievo digitale integrato come strumento d’indagine per la documentazione del patrimonio architettonico. Applicazioni sulla Porta Fiorentina di Terra del Sole (FC)." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/21655/.

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Abstract:
Lo studio svolto in tesi affronta metodi e tecniche digitali di rilievo e rappresentazione del patrimonio architettonico, quali fonti di documentazione per i Beni Culturali. Il caso di studio affrontato è Porta Fiorentina della cinta di Terra del Sole, che appare di particolare interesse in quanto consente sia di descrivere e ottimizzare alcune applicazioni delle tecniche digitali, sia di analizzare gli impieghi dei modelli 3D ottenuti come documentazione e studio di un’architettura urbana. Sono state quindi individuate e applicate metodologie di rilievo ritenute maggiormente idonee in termini di precisione, accuratezza e finalità d’impiego per la documentazione del Bene; i modelli 3D sono stati sviluppati in base alle caratteristiche morfologiche del caso di studio, con l’obiettivo di ottenerne una restituzione accurata. Tali tecniche si avvalgono di strumentazioni con sensori che forniscono dati compatibili e integrabili, al fine di minimizzare l’incertezza legata alla misura in fase di rilievo e modellazione digitale. In questo modo è stato possibile migliorare la qualità delle informazioni complessive e avere una più ampia conoscenza dell’oggetto. I risultati ottenuti rendono evidenti le potenzialità delle tecniche di rilievo digitale relative alla restituzione geometrica e materica dell’oggetto; parallelamente la forma e le dimensioni, per sua natura “collaborante” rispetto alle tecniche di rilievo, unite alle condizioni di illuminazione naturale, fanno emergere alcune criticità che hanno portato a importanti applicazioni di rappresentazione per i modelli 3D, al fine di rendere omogenei i livelli di documentazione ottenuti nei vari ambienti. Le possibilità e limiti delle tecniche di rilievo digitale sono stati sperimentati e valutati criticamente a partire dai risultati ottenuti, mettendo in evidenza come l’elaborazione delle numerose informazioni costituisca un’esaustiva documentazione e un valido supporto interpretativo-comunicativo del bene architettonico.
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SOLA, Rossella. "L'identificazione e il rilievo geometrico delle tipologie costruttive al di sotto degli intonaci, mediante una tecnica low cost basata sull'uso integrato della termografia e della fotogrammetria digitale." Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2014. http://hdl.handle.net/11392/2389386.

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Abstract:
This study is framed within the field of survey of buildings belonging to the Cultural Heritage and Architectural . In particular it is classifiable within the technical investigation of the indirect type ( without contact with the object under investigation ) and nondestructive test ( without demolition, partial removals and / or micro - sampling ). Its aim is to identify, describe, test and verify a technique to carry out a survey of photographic type and integrate it with additional data derived from the acquired thermal imager with mid-level. It must be able to perform, for both the thermal image and for that camera, the correction of errors due to different optical (calibration) and in order to provide geometrically correct the overlapping of the images thus extracted. It is to have information concerning materials present beneath the plaster or finishes (such as frescoes) can not be eliminated, in order to understand the technical and construction characteristics, geometry and additional analysis of the degradation of the substrate hidden. It is often useful, then, to avoid errors in the process of restructuring, recovery or rehabilitation, you can make a correct geometric survey, referenced to adjacent architectural elements , and be able to report on the virtual model, to be developed subsequently and enrich the historical data, etc. degradation. The technique identified, from the calibration phase to that of relief and return graphics, allows to obtain useful data to additional relief techniques normally in use, especially if not integrated. The reliability of the data obtained was compared with the substrate as following the removal (in this case possible) of the plaster. Some detectable elements are defined, the conditions that allow us to obtain additional data, the thickness through which it is possible to "read" the heat elements, the " correctness " of the given geometric indirect, with respect to the detected directly.
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Faccani, Filippo. "Rilevamento con tecniche geomatiche integrate di un bene storico in una prospettiva BIM: il caso della Fabbrica Vecchia a Marina di Ravenna." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:
Il complesso monumentale storico denominato Fabbrica Vecchia a Marina di Ravenna è un soggetto ideale per testare l’applicazione concreta delle metodologie e degli strumenti informatici attualmente riconducibili ai sistemi complessivamente ascritti al termine BIM. Al fine di creare la base dei dati necessaria, sono state verificate le modalità operative e le potenzialità di tecnologie geomatiche basate su campionamento statistico (quali Laser Scanner e approccio fotogrammetrico Structure From Motion) in raffronto a sistemi analogici a misure dirette selettive. La tesi mira nel suo complesso a verificare la reale applicabilità di soluzioni HBIM (Heritage Building Information Modeling) in un caso di studio concreto particolarmente articolato, non solo dal punto di vista geometrico, e valutare la produttività di tali tecniche e tecnologie rispetto all’approccio tradizionale.
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Cundari, Maria Rosaria. "Rilievi integrati del patrimonio architettonico. Dalle nuvole di punti ai modelli digitali: Ravello, il chiostro di Villa Rufolo." Doctoral thesis, 2013. http://hdl.handle.net/11577/3267621.

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PAGANO, ANDREA. "Metodologie di rilievo per l’analisi dell’architettura storica a Camaldoli." Doctoral thesis, 2013. http://hdl.handle.net/2158/871540.

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Abstract:
La ricerca tratta dei processi metodologici utilizzati per la documentazione e per l'individuazioni delle fasi costruttive principali dell'eremo e del monastero di Camaldoli (Poppi, Arezzo). Due casi studio piuttosto eterogenei nella loro composizione architettonica, ma estremamente correlati nel reciproco sviluppo funzionale
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Iovane, Domenico. "METODOLOGIE INTEGRATE PER LA CONOSCENZA DEL PATRIMONIO ARCHEOLOGIO. IL RILIEVO DELL’ANFITEATRO CAMPANO." Tesi di dottorato, 2013. http://www.fedoa.unina.it/9456/1/tesi_IOVANE.pdf.

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Abstract:
Il ripercorrere il tempo a ritroso ci consente di riscoprire i tesori del passato, lavoro meticoloso e scientificamente portato a termine da quella disciplinata chiamata "archeologia". L'archeologia è di per sè una scienza relativamente giovane ed in continua definizione dove lo studio, nel caso particolare, di edifici o monumenti può essere portato a compimento dalla relazione analisi-rilievo. In particolar modo nel campo archeologico non ci sono strutture da rilevare, ma solo strutture da studiare che non possono essere capite senza il rilevamento. A tal proposito possiamo parlare di "archeologia dell'architettura" , dove vengono presi a riferimento la storia degli edifici, ricostruita con metodo archeologico a partire dall'analisi dei materiali impiegati e dalle tecniche messe in atto per porli in opera, nonchè descrivere gli effetti del tempo sulle murature degli stessi. Tra archeologi e architetti si instaura così un rapporto collaborativo che stabilisce una cultura comune nell'approccio agli insediamenti urbani.
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Bonafiglia, Angela. "Il disegno della Civitas e il rilievo morfometrico dei borghi antichi e abbandonati. Metodologie di rilievo integrato per i contesti urbani complessi." Tesi di dottorato, 2017. http://www.fedoa.unina.it/11831/1/Tesi_Bonafiglia.pdf.

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Abstract:
I borghi antichi caratterizzano fortemente il territorio italiano costituendo una parte molto cospicua del patrimonio edilizio esistente, siano essi il nucleo originario di grandi città, nelle quali la traccia degli elementi caratterizzanti resiste alla modernità, o centri storici minori. Si tratta di ambiti urbani che rappresentano e raccontano una cultura e un patrimonio di indiscusso fascino. In molti casi si tratta luoghi “arresi”, fortemente segnati da catastrofi ambientali, da invecchiamento demografico o da problematiche economiche e sociali che ne hanno determinato un graduale spopolamento con il conseguente abbandono, connotando i cosiddetti “borghi fantasma”, ovvero, luoghi vuoti, silenziosi e decadenti in cui la vita sembra essersi fermata all’improvviso. Il fenomeno dello spopolamento o come viene definito da alcuni della “dismissione dei borghi”, cominciato negli anni cinquanta, è ancora in corso e investe maggiormente i piccoli centri. La forte valenza storica, culturale, paesistica e architettonica dei borghi, unitamente al ridursi delle aree edificabili ed al riconoscimento delle potenzialità attrattive di questi luoghi avvolti dal fascino e dal mistero conferitogli nel tempo dalle stratificazioni, ha fatto accrescere la consapevolezza e la rilevanza della loro valorizzazione, comportando una maggiore sensibilità al tema della conservazione e fruizione. Intervenire su questo patrimonio fortemente diversificato a causa della geografia ubicazionale e dei diversi processi di antropizzazione comporta attente e complesse analisi conoscitive, perseguibili con l’apporto di diverse discipline, tra queste, riveste un ruolo cardine, il rilievo che è sintesi intellettuale e conoscitiva dello stato dei luoghi, in grado di mettere in evidenza un quadro puntuale sulla identità di questi ed è l’anello che lega conoscenza e azione. “Occorre sapere prima ciò che si deve disegnare e tener presente che non è il prospetto, la pianta e la sezione, come immagini, a cui si vuol pervenire in prima istanza, quanto la rappresentazione dello spazio fisico, della qualità architettonica e le trasformazioni strutturali avvenute nell’opera stessa (...) il rilievo architettonico è un’operazione volta a capire l’opera nella sua globalità (...); rilevare quindi significa innanzitutto comprendere l’opera che si ha davanti, coglierne tutti i valori, da quelli dimensionali a quelli costruttivi, da quelli formali a quelli culturali.”(Docci M., Maestri D.)
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RAFFAELLI, CARLO. "Metodologie di rilievo integrato in contesti urbani storici post-sisma Il rilievo e il disegno come fondamenti del processo di documentazione e analisi per la Ricostruzione." Doctoral thesis, 2013. http://hdl.handle.net/2158/801684.

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Abstract:
Le metodologie relative al rilievo integrato dell'architettura, vengono in questo lavoro applicate a casi studio specifici riferiti alle analisi di contesti post-sisma. Sulla base del lavoro condotto in questi ultimi dieci anni, nei riguardi dello sviluppo di strumenti operativi atti a definire metodi di analisi, monitoraggio e intervento sugli edifici colpiti dal sisma e, con riferimento alla normativa vigente e agli strumenti applicativi delle norme, ("Linee Guida" e manuali per il consolidamento sismico), viene proposto in questo lavoro un protocollo metodologico relativo alle specifiche attività per la conoscenza dei manufatti da analizzare e quindi connesse alla disciplina del rilievo e della rappresentazione. I casi studio rilevati per questo tipo di ricerca hanno permesso di strutturare il processo di "analisi per la ricostruzione" del patrimonio edilizio danneggiato dal sisma, dalla scala architettonica, con individuazione delle geometrie e dei dissesti degli aggregati, fino a quella urbana con il rilievo dei centri storici del Comune di Acciano (AQ) per la redazione del Piano di Ricostruzione 2012, includendo anche casi di edilizia di culto e di pregio. I rilievi condotti dal gruppo di ricerca del Dipartimento di Architettura, Disegno, Storia, Progetto della Facoltà di Architettura di Firenze, sono stati eseguiti in funzione di esigenze e finalità precise e in contesti diversificati: dalla "zona rossa" del centro storico di L'Aquila per il rilievo degli aggregati in muratura, ai centri storici minori del Comune di Acciano nel cratere sismico abruzzese (in una cornice paesaggistica unica) per la definizione della cartografia di riferimento al P.d.R e la stesura di questo, fino al Palazzo del Podestà a Mantova per il monitoraggio e l'individuazione di deformazioni plastiche dei relativi fronti esterni. Le diverse problematiche presentate da ogni caso studio, connesse alla progettazione e alla esecuzione dei rilievi post-sisma del patrimonio edilizio storico danneggiato e approfonditi su diversi livelli di conoscenza, sono tutte riferite agli ultimi catastrofici eventi tellurici avvenuti sul territorio nazionale, quello del 6 aprile 2012 in Abruzzo e quello del 20 maggio 2012 in Emilia. Le metodologie di rilevamento utilizzate per lo svolgimento delle ricerche sono state quelle proposte dalle tecnologie di ultima generazione - come l'utilizzo di laser scanner - e da quelle per il rilievo topografico, che, integrate con le metodologie tradizionali del rilievo diretto e della documentazione fotografica e storico/critica dell'oggetto del rilievo, hanno prodotto risultati interessanti, offrendo la possibilità di sperimentare e strutturare un protocollo metodologico specifico per questo tipo di attività in contesti post-sisma e di supporto agli strumenti esistenti.
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PANCANI, GIOVANNI. "I Quartieri Estivi di Palazzo Pitti, gestione di una banca dati di rilievo integrato." Doctoral thesis, 2006. http://hdl.handle.net/2158/1089149.

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Abstract:
Il rilievo dei Quartieri Estivi di Palazzo Pitti, è stato affrontato con l’intento di approfondire lo studio della catalogazione, della gestione e della restituzione integrata delle informazioni metriche e di quelle di altro genere. È stata pertanto posta particolare attenzione alle opportunità di indagine che le nuove tecnologie consentono al rilevatore, con specifico riferimento alle applicazioni derivanti dall’uso del laser scanner e alle possibilità di integrare tra loro i dati ricavati con più metodologie di rilievo. Il lavoro ha prodotto una considerevole mole di informazioni, pertanto visto il gran numero di dati acquisiti, e la loro complessità, ci si è interrogati sulla necessità di disporre di adeguati protocolli di rilievo e appropriate sistemi di restituzione quando si vadano a realizzare rilevamenti con metodologie tradizionali integrati con nuove tecnologie. Per la ripresa delle scansioni laser è stato utilizzato uno strumento in grado di eseguire riprese fotografi che di buona qualità e utilizzarle per texturizzare tutti i punti acquisiti dallo scanner, in riprese effettuate con un’ampiezza di campo di 360 gradi sul piano delle ascisse e 270 gradi sul piano delle ordinate. Le operazioni di rilievo, sono state affrontate utilizzando schemi di previsione delle fasi e delle metodologie di raccolta dati, mentre nel corso dei lavori sono stati tenuti diari veri e propri in cui sono state appuntate tutte le operazioni eseguite, con il fi ne di riuscire a individuare e circoscrivere precise prassi metodologiche. Tutti gli elaborati sono stati schedati e classifi cati, secondo uno schema gerarchico, analizzato nel corso di questo lavoro. Schema con cui le schede degli eidotipi, delle scansioni e di tutti gli altri dati ricavati, sono state raccolte e organizzate in schede di sintesi con cui è stata realizzata la banca dati del rilievo. La realizzazione di questo archivio si è rivelata particolarmente utile per il successivo lavoro restitutivo e per l’integrazione del rilievo numerico. Questo ha permesso di raggiungere alcuni notevoli ed inediti risultati: l’integrazione della nuvola di punti, generata con il rilievo laser scanner, tramite l’importazione al suo interno del modello tridimensionale degli ambienti rilevati con altre metodologie; il raddrizzamento, di assoluta fedeltà geometrica, e lo studio delle vere grandezze di affreschi e quadrature poste su superfi ci curve come volte e cupole. Nell’analisi conclusiva sono state fatte alcune rifl essioni e considerazioni sulle metodologie di ripresa utilizzate, verifi candone l’adeguatezza alle esigenze del rilievo, apportandovi quando necessario le opportune modifi che per renderle più effi caci per le fi nalità del rilievo, sulle valutazioni relative al rilievo integrato, alle problematiche dell’archiviazione dei dati e della restituzione. The survey of Palazzo Pitti’s summer quarters was broached with the intent of studying in depth the cataloging, management and integrated restitution of metric and other information. Particular attention was therefore paid to research opportunities enabled by new technologies to the surveyor, with specifi c reference to applications derived from the use of a laser scanner and to the possibilities of integrating data obtained from various different surveying methods. The survey produced a considerable amount of information, considering this large quantity of data obtained and its complexity, we questioned ourselves about the necessity of having adequate surveying protocols and appropriate systems of restitution for surveys carried out by traditional methods integrated with new technologies. The laser scanning was carried out with the use of an instrument capable of taking high quality photographic shots used to texturize all the points acquired from the scanner, the shots were taken with an amplitude of 360 degrees on the abscissa plane and 270 degrees on the ordinate plane. The surveying operations were broached using diagrams showing envisaged phases and data collecting methods. Whereas when works were underway, diaries were kept in which all operations carried out were recorded, with the aim of be able to determine and circumscribe precise methodological procedures. All papers have been fi led and classifi ed according to a hierarchical scheme, analyzed whilst work was in progress. With this scheme, fi les of eidotypes, scans and all other data obtained were gathered and organized into synthesis fi les from which the surveys data bank was then created. The realization of this archive has proved to be particularly useful for the following work of restitution and for the integration of the numerical survey. This has consented us to achieve some remarkable and unsuspected results: the integration of the cloud of points, generated by the laser scanner, with the importation inside itself of the three-dimensional model of areas surveyed with other methodologies; straightening with absolute geometric accuracy and the study of the real size of frescos and quadratura found on curved surfaces such as vaults and domes. In the conclusive analysis, some observations and considerations have been made on the methods used, verifying their adequacy to the requirements of the survey, introducing opportune modifi cations when necessary in order to render them more effective to the aims of the survey. Further considerations have been made regarding the integrated survey, problems with recording data and restitution.
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Nicastro, Giuseppe. "Badia a Passignano, un monastero fortificato in Val di Pesa. Rilievo digitale integrato per la valorizzazione delle strutture architettoniche e del patrimonio artistico." Doctoral thesis, 2020. http://hdl.handle.net/2158/1214875.

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Abstract:
L'elaborato affronta il tema del rilievo digitale integrato applicato al caso studio dell’abbazia vallombrosana di San Michele Arcangelo, nucleo del borgo di Badia a Passignano, nella provincia di Firenze. Il complesso di Passignano appare oggi come un monastero fortificato la cui immagine è stata modellata dalle ristrutturazioni e dalle modifiche che hanno interessato l’intero complesso nel corso dei secoli: l’obiettivo che questo studio si pone è dunque quello di effettuare il rilievo di tale manufatto allo scopo di documentarne le consistenze e le caratteristiche architettoniche per fini di conoscenza e di valorizzazione. Il progetto di documentazione della Badia a Passignano è stato condotto secondo un iter metodologico che vede la prima parte del lavoro inquadrare il problema da un punto di vista storico. Nei primi due capitoli, si sono infatti indagate le principali vicende che hanno caratterizzato l’affermazione dell’Ordine vallombrosano dalla fine dell’XI secolo in poi. La seconda parte della ricerca è invece dedicata alla documentazione da rilievo condotto sul campo, alla restituzione dei dati acquisiti e alla definizione del progetto di comunicazione. La campagna di acquisizione dei dati è stata condotta con la volontà di ottenere tutti quei contenuti adatti ad essere utilizzati in una proposta di valorizzazione immateriale: le possibilità offerte dall’avanzamento tecnologico nel campo del rilievo hanno infatti permesso di poter applicare al caso studio di Badia a Passignano le attuali metodologie di acquisizione e restituzione avanzata dei dati. Tra gli obiettivi che hanno guidato il lavoro di ricerca, ha avuto senz’altro priorità la volontà di costruire una prima base documentaria di tipo digitale per la conoscenza del complesso: muovendo da queste premesse, pertanto, si è inteso favorire la trasmissione delle informazioni acquisite durante tutte le fasi della ricerca rendendo così maggiormente leggibili le caratteristiche di pregio dell’abbazia di Passignano.
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Porzilli, Sara. "Rilevare l’architettura in legno. Protocolli metodologici per la documentazione delle architetture tradizionali nel Nord Europa. I casi studio dei villaggi careliani in Russia." Doctoral thesis, 2015. http://hdl.handle.net/2158/990007.

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Abstract:
Abstract/ITA La tesi di dottorato proposta vuole esplicitamente affrontare il tema delle metodologie di rilievo e rappresentazione per la documentazione e l’analisi dell’architettura in legno. La ricerca è stata condotta non solo affrontando il tematica da un punto di vista pratico o semplicemente operativo, ma ha voluto approfondire le attività di ricognizione e studio per la comprensione del luogo, del genius loci, delle tradizioni e della vita di questi contesti. La ricerca proposta vuole esplicitamente affrontare la trattazione del tema dell’architettura in legno con un duplice approccio: di tipo teorico e di tipo operativo metodologico, per poter definire e sviluppare sistemi rappresentativi adeguati allo studio delle opere lignee. La tesi è composta da tre parti, più una quarta dedicata alle conclusioni. La prima affronta le tematiche relative al costruire in legno considerando il tema da un punto di vista teorico, relazionato al dibattito di natura filosofica sul concetto di ”capanna primitiva”, offrendo una panoramica sulle principali teorie sostenute da personaggi illustri come Vitruvio, Laugier, Semper e Rykwert fino ad arrivare ai nostri giorni e riguardando l’architettura del legno da un punto di vista tecnologico, legato alla definizione delle caratteristiche generali del materiale e all’individuazione delle principali tecniche costruttive. In questa parte sono presentate le diverse tradizioni architettoniche presenti nei paesi del Nord Europa, proponendo un panorama di esempi e documentazioni di architetture in legno. La seconda parte è dedicata nello specifico all’area di studio della Carelia (Federazione Russa), con un approccio metodologioco che va dal generale (inquadramento territoriale, sociale e paesaggistico) al particolare (introduzione alle metodologie operative di studio e presentazione dei casi analizzati). Nella terza parte vengono illustrate le diverse metodologie di rilevamento e le procedure necessarie per svolgere le diverse indagini, presentando i villaggi careliani scelti come aree campione per lo sviluppo delle metodologie di analisi e i risultati ottenuti su ciascun caso studio in base alle finalità descrittive stabilite. La quarta parte, dedicata alle conclusioni, vuole fondere gli aspetti teorici approfonditi con i risultati pratici e tecnici ottenuti dalle attività di rilievo e rappresentazione; vengono tracciate le linee guida per lo sviluppo di protocolli metodologici atti alla documentazione, analisi, rappresentazione e gestione sul patrimonio territoriale e architettonico della Carelia. Il principale contributo che questa ricerca vuole offrire è lo sviluppo e l’elaborazione di procedure scientifiche, tecniche e operative, per la documentazione di strutture in legno, maturate grazie alle esperienze condotte sui villaggi lignei tradizionali in Carelia all’interno del progetto europeo Wooden Architecture. La ricerca pone le basi per determinare le modalità di esecuzione dell’indagine, individuando gli aspetti fondamentali per l’analisi e per il censimento di sistemi complessi. E’ stato elaborato un confronto tra modelli culturali che ha permesso di considerare gli elementi principali del rilievo, della rappresentazione dell’architettura e dell’ambiente in un percorso dove la ricerca teorica abbraccia la sperimentazione pratica e viceversa con l’intento di stabilire le linee guida fondamentali per il rilievo dell’architettura in legno. Abstract/ENG The doctoral thesis proposal originally wanted to address the issues of how-to-do research on wooden buildings, a comparison and analysis not only practical matters or simply linked to detection techniques, but also going deeper to know the place, in the sense of understanding of genius loci, the traditions, the life that exists around and inside these contexts. The thesis consists of two main section: a theoretical and a practical approach, their interaction and meeting with the practice. The index structure of the thesis is mainly composed of three parts, plus a fourth part devoted to conclusions. The first part deals with the general characteristics and aspects related to wooden architecture. In Chapter 1 deals with the theoretical discourse of the concept of “primitive hut” offering a wide scenery of the main theories or historical thesis supported by the great personalities of architecture, from Vitruvius, Laugier, Semper Ryckwert until a reflection on modern age. Chapter two, however, approaches the topic from a technological point of view and more related to the investigation on the wooden material, its characteristics from a static point of view and structural, on the positive and negative aspects related to its use within construction. The third chapter is devoted to the illustration of the different traditions of wooden architecture in several European countries, offering a wide panorama of cases and examples of architecture and building techniques peculiar to different geographical areas. The second part, aims to introduce the research area, entering into specific in the context of architecture in Northern Europe, particularly in Karelia. Starting from the description of the aspects of a general nature, landscape and environment, you get to have a detailed knowledge about the architecture of wood in this particular context. The third part is the most scientific and technical, which are addressed in the different survey methods of detection, direct, indirect, laser scanners, photo modeling, illustrating the specific procedures necessary to carry out this type of investigation and presenting the results according to stated purposes. The discussion of these topics ranges from technical explanations and case studies to practical matters in which it is possible to have a direct feedback and interaction between practical and theoretical approaches. The fourth part, combines and blends the more theoretical aspects of the opening chapters with the practical part of the subsequent chapters. Drawn from the global experience there are offered excellent considerations which are made of the theoretical study and archive research and practical experience of evaluation and validation of the research objects. Research-theory-practice triangle always offers new insights into the world of wooden architecture. The main, important contribution that this research has investigated is the development and elaboration of scientific-technical and operational protocols and tools for the documentation of wooden structures. Understanding how the survey should be performed, locating the primary aspects fundamental to the analysis at the moment when one is confronted with wooden artifacts. To develop the census system, filing with which to define the descriptions useful for the technician who may devote attention to architecture. When this part is well taken care of, also the value assessment of wooden architecture becomes easier.
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TACCHI, GAIA LISA. "Documentazione e conoscenza di complessi architettonici stratificati: rilievo integrato e rappresentazione della Casa dei Cavalieri di Rodi al Foro di Augusto." Doctoral thesis, 2013. http://hdl.handle.net/11573/916809.

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Abstract:
Our intention is to deal with an experience on the study and the survey of the Casa dei Cavalieri di Rodi and through it provide a piece of what could be a useful methodology to achieve the documentation and knowledge of architectural complex systems. A fundamental principle on which the work is founded is to use all the material, after verifying that it has been produced on the subject. The comparison allows us to share the experience, to understand and evaluate the choices made by others and to motivate our own, in accordance or not with those already made in the past. The comparison may relate to the survey, from the surveying techniques to the graphic restitution, the choice of views in drawings, the graphic representation that often reflects the time in which it was drawn, but not only. In the case of this architecture, the Casa dei Cavalieri di Rodi , which has passed through several transformations over time and therefore has in fact changed facies several times - morphology and its configuration and the environment in which it is placed - surveys and more generally, the drawings of the past provide very important information in the understanding of its history. In this context we work with new integrated methods of measuring - that made it possible to record a certain amount of information and data that actually constitute a heritage already objective enough to be used by other users who operate in this area - and compared to past, alternative methods of representation and communication of the information acquired; synthesis and representation of the latter produced in this study also aim to establish themselves as an original contribution to the interpretation of the data collected. The main objective of this study was to understand and communicate the changes which occurred in the building, from the foundation of the original nucleus to the current situation, highlighting the key stages of the construction that have made the Casa dei Cavalieri di Rodi the present building. In the selection of the evolutionary phases of the building to be represented in the story of its long history the focus has mainly aimed at those which have made serious changes to the morphology of the building – gradually transforming it as it is today - and that have changed its relations - openings, connections – with the outside; and particularly at the moments in which wall alignments and elevations were built, generating obviously new forms. The Casa di Rodi, as a complex system, represents and brings to an inexhaustible topic; never as in this case it was important to begin a work of knowledge, while leaving open space towards future research and studies.
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PASQUINI, MATTEO. "La documentazione dell'architettura sepolcrale ipogea nel bacino del Mediterraneo. Il caso dell'isola di Malta." Doctoral thesis, 2014. http://hdl.handle.net/2158/860099.

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TROIANO, DUCCIO. "Dal modello della città ai Sistemi Informativi Urbani. Il caso di Pietrabuona." Doctoral thesis, 2014. http://hdl.handle.net/2158/872729.

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Abstract:
La tesi affronta il tema dei sistemi GIS 3D finalizzati alla gestione, rappresentazione e tutela della città. Propone inoltre un software GIS 3D programmato ex novo e finalizzato alla gestione di contesti urbani di valore storico.
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