Academic literature on the topic 'Rilievi integrati'

Create a spot-on reference in APA, MLA, Chicago, Harvard, and other styles

Select a source type:

Consult the lists of relevant articles, books, theses, conference reports, and other scholarly sources on the topic 'Rilievi integrati.'

Next to every source in the list of references, there is an 'Add to bibliography' button. Press on it, and we will generate automatically the bibliographic reference to the chosen work in the citation style you need: APA, MLA, Harvard, Chicago, Vancouver, etc.

You can also download the full text of the academic publication as pdf and read online its abstract whenever available in the metadata.

Journal articles on the topic "Rilievi integrati"

1

Ardovini, Cristiano, and Maria Giuseppina Mantione. "Integrare la mente e il corpo nei disturbi dell'alimentazione: trattamenti integrati e co-terapie nella prospettiva cognitivo-evoluzionista." PSICOBIETTIVO, no. 2 (March 2010): 113–25. http://dx.doi.org/10.3280/psob2009-002007.

Full text
Abstract:
In questo lavoro verrŕ presentato il trattamento di una giovane donna con una diagnosi di disturbo del comportamento alimentare in comorbilitŕ con un disturbo dissociativo. Particolare rilievo verrŕ attribuito alla descrizione e all'interpretazione di alcuni dei fattori terapeutici in grado di giustificare l'efficacia dei cosiddetti "trattamenti integrati". La cornice teorica di riferimento sarŕ la prospettiva cognitivo-evoluzionista (PCE), con la teoria dell'attaccamento e dei sistemi motivazionali interpersonali.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Roncallo, F., I. Turtulici, A. Bartolini, I. Ferrea, G. Garrone, I. Gorni, A. Ilariucci, and M. Terrile. "Tomografia computerizzata e risonanza magnetica nella patologia del distretto testa-collo." Rivista di Neuroradiologia 9, no. 2 (April 1996): 193–212. http://dx.doi.org/10.1177/197140099600900207.

Full text
Abstract:
Scopo del lavoro è quello di razionalizzare l'utilizzo ed ottiminizzare i parametri TC e RM nello studio del distretto testa-collo e di valutare correttamente la complessa geografia della regione. I protocolli iniziali di esame sono stati selezionati sulla base delle informazioni della recente letteratura, adattandoli alle apparecchiature a disposizione. Nella interpretazione delle immagini è stata utilizzata una impostazione anatomo-topografica che si fonda preliminarmente sulla suddivisione del distretto testa-collo in due regioni sopra- e sottoidea e successivamente sulla individuazione di diversi spazi fasciali nell'ambito delle due regioni, sottesi dagli sdoppiamenti dei foglietti della fascia cervicale profonda, che convergono sull'osso ioide. Tali spazi fasciali sono dettagliatamente analizzati da queste metodiche, dal momenta che ben si prestano ad uno studio effettuato secondo piani assiali. Il ricorso alla TC e alla RM è giustificato dai fini rilievi anatomici ottenibili, specie per quanto riguarda l'analisi degli spazi fasciali profondi, occulti all'esame clinico e all'endoscopia. Le informazioni integrate istopatogiche ed anatomo-topografiche consentono una diagnosi precisa di sede, estensione e natura, finalizzate alla pianificazione di un corretto approccio terapeutico.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Macri, Francesco. "VIOLENZA DOMESTICA E MALTRATTAMENTI IN FAMIGLIA: l’art. 572 del codice penale." Revista Direitos Sociais e Políticas Públicas (UNIFAFIBE) 9, no. 1 (April 2, 2021): 888. http://dx.doi.org/10.25245/rdspp.v9i1.884.

Full text
Abstract:
In questa sede, si analizzerà la fattispecie dell'art. 572 c.p. da una prospettiva “integrata”, inquadrandola come parte di un apparato di tutela penale nei confronti della violenza sessuale, fisica e psicologica nei confronti delle donne. Si conclude che la figura criminosa summenzionata è reato abituale proprio ed ha il dolo generico come elemento soggettivo. Vi sono problemi di concorso (reale o apparente) di reati con quelli di lesioni personali (art. 582 e – per quelle gravi e gravissime – 583 c.p.), e di atti persecutori (art. 612-bis), con il quale si individuano controversie di rilievo. I livelli sanzionatori prevedibili indicano la possibilità, per gli autori, di beneficiare frequentemente della sospensione condizionale della pena, o dell'affidamento in prova ai servizi sociali. Ciò si traduce in un apparato di tutela penale non sempre perfettamente coerente e, soprattutto, efficace.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Da Re, Antonio, and Andrea Nicolussi. "Raccomandazioni controverse per scelte difficili nella pandemia. Appunti etico-giuridici su responsabilità dei medici e linee guida." Medicina e Morale 69, no. 3 (November 3, 2020): 347–70. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2020.707.

Full text
Abstract:
Il saggio sviluppa alcune riflessioni di carattere giuridico ed etico sul rapporto tra responsabilità medica e linee guida che nel tempo hanno assunto particolare rilievo in molti ordinamenti giuridici. Le situazioni straordinarie derivanti dalla pandemia hanno reso ancora più delicata la questione, da un lato per via della mancanza di linee guida vere e proprie e dall’altro lato per il proliferare di raccomandazioni di vario genere e provenienza che hanno generato anche confusioni. Tra queste raccomandazioni hanno avuto un particolare clamore le raccomandazioni etico-cliniche della Società Italiana di Anestesia Analgesia Rianimazione e Terapia Intensiva (SIAARTI). Esse hanno dato avvio alla pubblicazione di raccomandazioni sul medesimo tema in molti altri Paesi e il saggio dà conto delle più rilevanti. Si sofferma tuttavia sul documento italiano, perché può essere considerato il modello di linea guida, imitata anche in altri documenti segnalati, nella quale viene previsto un limite d’accesso alle terapie intensive basato sul criterio aprioristico dell’età. Ciò pone il problema non solo della eticità di un simile criterio ma anche della competenza di una società scientifica a prevedere regole che possano ledere gravemente diritti fondamentali. Il saggio critica il criterio aprioristico ed extraclinico e propone al suo posto un criterio clinico integrato in funzione delle situazioni di scarsità di risorse e di emergenza. Tale criterio integrato sarebbe più rispettoso della competenza dei medici e valorizzerebbe la loro professionalità, senza invadere l’ambito e la competenza delle scelte politiche che spettano alle istituzioni democratiche.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Mauro, Mussini, Crosato Lisa, Mariani Paolo, and Zavanella Biancamaria. "L'abbinamento dei dati da fonti diverse: una proposta per integrare dati amministrativi e campionari a livello locale." RIVISTA DI ECONOMIA E STATISTICA DEL TERRITORIO, no. 3 (December 2011): 87–114. http://dx.doi.org/10.3280/rest2011-003004.

Full text
Abstract:
L'articolo affronta il tema dell'abbinamento di dati provenienti da fonti di diversa natura, amministrativa e campionaria, disponibili a livello locale. Si indagano gli aspetti metodologici dell'abbinamento dei dati provenienti dall'indagine sui consumi delle famiglie milanesi, condotta da Camera di commercio di Milano e Comune di Milano, con i dati dell'archivio del data warehouse AMeRIcA, che integra l'archivio tributario dell'Agenzia delle entrate e l'archivio dell'Anagrafe del comune di Milano. L'obiettivo conoscitivo dell'abbinamento č l'arricchimento delle informazioni separatamente contenute nei due archivi, creando un archivio integrato che abbini le informazioni sul reddito e i consumi. Per eseguire l'abbinamento si utilizza una tecnica di abbinamento quasi-esatto. Essa prevede l'impiego di vari criteri decisionali per stabilire se una coppia di record sia da abbinare. Questa strategia di abbinamento consente di evidenziare la capacitŕ identificativa delle variabili di abbinamento disponibili. I risultati della procedura confermano la fattibilitŕ dell'integrazione tra gli archivi delle due fonti considerate. L'archivio integrato risultante offre l'opportunitŕ di effettuare analisi statistiche dettagliate sulle famiglie, descrivendo ciascuna di esse in base a informazioni demografiche, reddituali e relative alle scelte di spesa. Inoltre, dal punto di vista metodologico, i risultati dell'esercizio di abbinamento assumono particolare rilievo in considerazione del fatto che l'esperienza condotta con riferimento all'area del comune di Milano potrebbe essere ripetuta in maniera analoga anche per altre realtŕ locali (comuni, province o cittŕ metropolitane), data la disponibilitŕ delle fonti utilizzate in questo studio.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Tornatola, Luca. "Dipendenza sessuale nel DSM-5. Andrebbe riconsiderata la sua inclusione?" PSICOBIETTIVO, no. 2 (June 2021): 157–66. http://dx.doi.org/10.3280/psob2021-002012.

Full text
Abstract:
Pur non essendo stata inclusa nel DSM-5, la dipendenza sessuale è ritenuta da diversi autori un vero e proprio disturbo. Osservando la produzione scientifica degli ultimi dieci anni si riscontra una imponente ondata di articoli sulle nuove dipendenze e i comportamenti derivanti. Molte di queste ricerche si sono orientate verso lo studio della pornografia on-line e la fascia di età tra l'adolescenza e la prima età adulta. Tuttavia, ancora oggi risulta piuttosto complicato riuscire a delineare il profilo prototipico dell'individuo che mette in atto comportamenti, definibili patologici, legati alla dipendenza sessuale. Si tratta di una condizione che può comportare spesso delle conseguenze nella sfera relazionale, in quella professionale, in quella economica e, in casi particolarmente gravi, anche in quella legale. Alcuni rilievi indicano che tra il 3 ed il 6% della popolazione generale, in diversa misura, sarebbe dipendente dal sesso, una percentuale di per sé rilevante ma che risulterebbe essere una sottostima rispetto alla realtà non emersa. Tale percentuale arriva al 17% negli individui sotto i 25 anni. Si è potuta dimostrare l'efficacia di trattamenti di natura integrata, che contemplino sia una terapia psicofarmacologica che delle psicoterapie (individuali e di gruppo). Sono necessari ulteriori studi per poter delineare in modo più chiaro i criteri nosografici, i fattori di rischio più frequenti e la validazione di strumenti valutativi della dipendenza sessuale.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Costato, Luigi. "Lo storico problema dell’alimentazione: la sicurezza degli approvvigionamenti, la food sovereignity e la nuova agricoltura." Przegląd Prawa Rolnego, no. 2(29) (December 30, 2021): 169–81. http://dx.doi.org/10.14746/ppr.2021.29.2.6.

Full text
Abstract:
L’agricoltura è stata il motore che ha consentito lo sviluppo della civiltà umana; attraverso i suoi surplus alimentari ha permesso lo sviluppo di attività non agricole (sacerdoti e guerrieri) e l’affermarsi di differenziazioni economiche che permangono anche oggi (lavoratori e redditieri, ricchi e poveri). Ma la distribuzione degli alimenti fra tutta l’umanità ancor ora è insufficiente, malgrado gli strumenti di trasporto disponibili. Il legislatore europeo di questo secolo e le linee evolutive del commercio internazionale hanno progressivamente segnato una dichiarata e consapevole integrazione fra regole di prodotto e regole di produzione, fra ciclo della vita e mercato, valorizzando il ruolo dell’impresa verso la costruzione di un modello disciplinare unitario ed integrato, al cui interno rilievo essenziale e crescente viene riconosciuto alle scelte di coerenza ambientale e di corretto uso delle risorse naturali. Ma i cambiamenti climatici e la necessità di cambiare modello di sviluppo comporteranno una riduzione drastica degli allevamenti per diminuire la produzione di metano e CO2, e la sostituzione della carne con prodotti di laboratorio contenenti altre proteine derivate probabilmente da molecole di carne che non hanno mai vissuto in una stalla, una forte rivalutazione dei boschi e loro coltivazione in zone aride o artiche ovvero in altissima montagna per incarcerare CO2, lo sviluppo di coltivazioni erbacee modificate per produrre non solo carboidrati, ma anche vitamine e proteine; insomma, ci stiamo avviando verso una nuova rivoluzione agricola dove allo scopo ambientalistico si affiancherà anche lo scopo produttivistico: l’uomo incentiverà l’arboricoltura e alcune coltivazioni erbacee, ridurrà drasticamente l’allevamento di animali dando origine ad una nuova agricoltura, più efficace dal punto di vista ambientale ma anche meglio adatta alla coincidenza del settore primario con la sopravvivenza del genere umano, tentando di diminuire la sua invasività e di ricostruire un pianeta capace di sopportare la nostra invasiva presenza.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

Bozzato, Gianni. "Quando inizia ad esistere l’individuo umano?" Medicina e Morale 48, no. 1 (February 28, 1999): 77–93. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1999.811.

Full text
Abstract:
Nel saggio sono posti in rilievo i seguenti principali aspetti di ordine biologico che contrastano con le argomentazioni sostenute da N. M. Ford nel suo libro When did I begin? 1) Nel cosiddetto pre-embrione, le cellule non sono totipotenti. (Ossia, non sono in grado di esprimere la totipotenza residua nucleare e cioè produrre altrettanti pre-embrioni. Nel presente articolo l’analisi della questione riguardante la totipotenza del pre-embrione, delle sue cellule o del loro nucleo viene soltanto appena accennata). La possibilità che il pre-embrione (individuo originario) dia origine a più gemelli monozigoti c. d. “identici” non è la conseguenza della totipotenza delle cellule, ma del loro distacco fisico dal pre-embrione, oppure della loro semplice “separazione/isolamento” dal suo schema di organizzazione dell’espressione genica del DNA (schema di OEG-DNA). 2) Le cellule del pre-embrione, inoltre, sono “identiche e indiscernibili” soltanto dal punto di vista genetico (genotipico), ma non da quello biologico (fenotipico). Anche dal punto di vista biologico (v. schema di OEG-DNA) il pre-embrione non è un semplice aggregato di cellule individuali, ma è una unità integrata e cioè un sistema individuale di cellule che possiede già una sua identità biologica, dunque ontologica. 3) Durante lo sviluppo, le cosiddette fasi (o stadi) e le forme anatomiche dell’embrione sono sempre precedute e prodotte da forme temporali (schemi di processi biochimici). Pertanto, sempre dal punto di vista dell’identità biologica (e ontologica), lo zigote (o il pre-embrione), anche nel caso di successiva gemellazione, è già un individuo umano in sviluppo (in atto) molto tempo prima che “appaia” - all’osservatore - un indizio “visibile” della sua forma anatomica individuale; dunque, ancor prima della “comparsa” della stria primitiva. 4) Proprio per il fatto che l’identità biologica dell’individuo umano non corrisponde alla sua identità genetica (ovvero il genotipo non è il fenotipo), i gemelli c. d. “identici” non sono mai veramente identici tra loro; essi sono sempre diversi fin dall’inizio del loro sviluppo, il quale avviene per biforcazione (una rottura di simmetria) dello schema di OEG-DNA dell’individuo pre-embrione originario. Lo studio della conformazione delle loro membrane fetali ci consente, infatti, di dedurre e di affermare che essi sono già in formazione (in atto) molto tempo prima della comparsa della stria primitiva e, in quanto biologicamente diversi, che sono già distinti; dunque, potenzialmente discernibili.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

Monaci, Massimiliano. "L'innovazione sostenibile d'impresa come integrazione di responsabilitŕ e opportunitŕ sociali." STUDI ORGANIZZATIVI, no. 2 (April 2013): 26–61. http://dx.doi.org/10.3280/so2012-002002.

Full text
Abstract:
Le concezioni e le prassi di responsabilitŕ sociale d'impresa (CSR, corporate social responsibility) che si sono affermate sino a tempi molto recenti riflettono prevalentemente una logica reattiva, incentrata sulla necessitŕ delle aziende di rilegittimarsi nei confronti dei loro stakeholder corrispondendo alla richiesta di riduzione e prevenzione dei costi sociali legati all'attivitŕ d'impresa (degrado ecologico, disoccupazione conseguente a ristrutturazioni, ecc.). Tuttavia l'attuale periodo, anche per le incertezze e questioni poste dalla crisi economica, rappresenta una fase singolarmente feconda per andare oltre questo approccio adattivo e raccogliere la sfida di una visione piů avanzata della dimensione sociale dell'agire d'impresa come innovazione sostenibile. Tale modello si basa sulla valorizzazione di beni, risorse ed esigenze di significato sociale ed č indirizzato alla creazione di valore integrato - economico, umano-sociale e ambientale - nel lungo termine. La caratteristica centrale di questo profilo d'impresa č la tendenza a operare in maniera socialmente proattiva, sviluppando un'attitudine a cogliere o persino anticipare le direzioni del cambiamento sociale con i suoi bisogni e problemi emergenti e facendo sě che l'integrazione di obiettivi economici e socio-ambientali nei processi strategico-produttivi si traduca in fattore di differenziazione dell'offerta di mercato e in una reale fonte di vantaggio competitivo. Nel presente lavoro si indica la praticabilitŕ di un simile modello riferendosi ai risultati di una recente indagine condotta su un campione di dieci imprese italiane, eterogenee per dimensioni, collocazione geografica, fase del ciclo di vita e settori di attivitŕ, che si estendono da comparti tradizionali (come quelli alimentare, edilizio, sanitario, dell'arredamento e della finanza) a campi di piů recente definizione e a piů elevato tasso di cambiamento tecnologico (quali l'ingegneria informatica, la comunicazione multimediale, il controllo dei processi industriali e il risanamento ambientale). La logica di azione di queste organizzazioni sembra ruotare intorno a una duplice dinamica di "valorizzazione del contesto": da un lato, l'internalizzazione nella strategia d'impresa di richieste e al contempo di risorse sociali orientate a una maggiore attenzione per l'ambiente naturale, per la qualitŕ della vita collettiva nei territori, per i diritti e lo sviluppo delle persone dentro e fuori gli ambienti di lavoro; dall'altro lato, la capacitŕ, a valle dell'attivitŕ di mercato, di produrre valore economico e profitti generando anche valore per la societŕ. Nei casi analizzati č presente la valorizzazione delle risorse ambientali, che si esprime mediante la riprogettazione di prodotti e processi e politiche di efficienza energetica di rifornimento da fonti di energia rinnovabile, raccordandosi con nuove aspettative sociali rispetto alla questione ecologica. Č coltivato il valore umano nel rapporto spesso personalizzato con i clienti e i partner di business ma anche nella vita interna d'impresa, attraverso dinamiche di ascolto e coinvolgimento che creano spazi per la soddisfazione di svariati bisogni e aspirazioni che gli individui riversano nella sfera lavorativa, aldilŕ di quelli retributivi. C'č empowerment del "capitale sociale" dentro e intorno all'organizzazione, ravvisabile specialmente quando le condotte d'impresa fanno leva su risorse relazionali e culturali del territorio e si legano a meccanismi di valorizzazione dello sviluppo locale. Troviamo inoltre il riconoscimento e la produzione di "valore etico" per il modo in cui una serie di principi morali (quali la trasparenza, il mantenimento degli impegni, il rispetto di diritti delle persone) costituiscono criteri ispiratori dell'attivitŕ di business e ne escono rafforzati come ingredienti primari del fare impresa. E c'č, naturalmente, produzione di valore competitivo, una capacitŕ di stare e avere successo nel mercato che si sostiene sull'intreccio di vari elementi. Uno di essi coincide con l'uso della leva economico-finanziaria come risorsa irrinunciabile per l'investimento in innovazione, piuttosto che in un'ottica di contenimento dei costi relativi a fattori di gestione - come la formazione - che possono anche rivelarsi non immediatamente produttivi. Altrettanto cruciali risultano una serie di componenti intangibili che, oltre alla gestione delle risorse umane, sono essenzialmente riconducibili a due aspetti. Il primo č lo sviluppo di know-how, in cui la conoscenza che confluisce nelle soluzioni di business č insieme tecnica e socio-culturale perché derivante dalla combinazione di cognizioni specializzate di settore, acquisite in virtů di una costante apertura alla sperimentazione, e insieme di mappe di riferimento e criteri di valutazione collegati alla cultura aziendale. L'altro fattore immateriale alla base del valore competitivo consiste nell'accentuato posizionamento di marchio, con la capacitŕ di fornire un'offerta di mercato caratterizzata da: a) forte specificitŕ rispetto ai concorrenti (distintivi contenuti tecnici di qualitŕ e professionalitŕ e soprattutto la corrispondenza alle esigenze dei clienti/consumatori e al loro cambiamento); b) bassa replicabilitŕ da parte di altri operatori, dovuta al fatto che le peculiaritŕ dell'offerta sono strettamente legate alla particolare "miscela" degli altri valori appena considerati (valore umano, risorse relazionali, know-how, ecc.). Ed č significativo notare come nelle imprese osservate questi tratti di marcata differenziazione siano stati prevalentemente costruiti attraverso pratiche di attenzione sociale non modellate su forme di CSR convenzionali o facilmente accessibili ad altri (p.es. quelle che si esauriscono nell'adozione di strumenti pur importanti quali il bilancio sociale e il codice etico); ciň che si tratti - per fare qualche esempio tratto dal campione - di offrire servizi sanitari di qualitŕ a tariffe accessibili, di supportare gli ex-dipendenti che avviano un'attivitŕ autonoma inserendoli nel proprio circuito di business o di promuovere politiche di sostenibilitŕ nel territorio offrendo alle aziende affiliate servizi tecnologici ad alta prestazione ambientale per l'edilizia. Le esperienze indagate confermano il ruolo di alcune condizioni dell'innovazione sostenibile d'impresa in vario modo giŕ indicate dalla ricerca piů recente: la precocitŕ e l'orientamento di lungo periodo degli investimenti in strategie di sostenibilitŕ, entrambi favoriti dal ruolo centrale ricoperto da istanze socio-ambientali nelle fasi iniziali dell'attivitŕ d'impresa; l'anticipazione, ovvero la possibilitŕ di collocarsi in una posizione di avanguardia e spesso di "conformitŕ preventiva" nei confronti di successive regolamentazioni pubbliche in grado di incidere seriamente sulle pratiche di settore; la disseminazione di consapevolezza interna, a partire dai livelli decisionali dell'organizzazione, intorno al significato per le strategie d'impresa di obiettivi e condotte operative riconducibili alla sostenibilitŕ; l'incorporamento strutturale degli strumenti e delle soluzioni di azione sostenibile nei core-processes organizzativi, dalla ricerca e sviluppo di prodotti/ servizi all'approvvigionamento, dall'infrastruttura produttiva al marketing. Inoltre, l'articolo individua e discute tre meccanismi che sembrano determinanti nei percorsi di innovazione sostenibile osservati e che presentano, per certi versi, alcuni aspetti di paradosso. Il primo č dato dalla coesistenza di una forte tradizione d'impresa, spesso orientata sin dall'inizio verso opzioni di significato sociale dai valori e dall'esperienza dell'imprenditore-fondatore, e di apertura alla novitŕ. Tale equilibrio č favorito da processi culturali di condivisione e di sviluppo interni della visione di business, da meccanismi di leadership dispersa, nonché da uno stile di apprendimento "incrementale" mediante cui le nuove esigenze e opportunitŕ proposte dalla concreta gestione d'impresa conducono all'adozione di valori e competenze integrabili con quelli tradizionali o addirittura in grado di potenziarli. In secondo luogo, si riscontra la tendenza a espandersi nel contesto, tipicamente tramite strategie di attraversamento di confini tra settori (p.es., alimentando sinergie pubblico-private) e forme di collaborazione "laterale" con gli interlocutori dell'ambiente di business e sociale; e al contempo la tendenza a includere il contesto, ricavandone stimoli e sollecitazioni, ma anche risorse e contributi, per la propria attivitŕ (p.es., nella co-progettazione dei servizi/prodotti). La terza dinamica, infine, tocca piů direttamente la gestione delle risorse umane. Le "persone dell'organizzazione" rappresentano non soltanto uno dei target destinatari delle azioni di sostenibilitŕ (nelle pratiche di selezione, formazione e sviluppo, welfare aziendale, ecc.) ma anche, piů profondamente, il veicolo fondamentale della realizzazione e del successo di tali azioni. Si tratta, cioč, di realtŕ organizzative in cui la valorizzazione delle persone muove dagli impatti sulle risorse umane, in sé cruciali in una prospettiva di sostenibilitŕ, agli impatti delle risorse umane attraverso il loro ruolo diretto e attivo nella gestione dei processi di business, nella costruzione di partnership con gli stakeholder e nei meccanismi di disseminazione interna di una cultura socialmente orientata. In tal senso, si distingue un rapporto circolare di rinforzo reciproco tra la "cittadinanza nell'impresa" e la "cittadinanza dell'impresa"; vale a dire, tra i processi interni di partecipazione/identificazione del personale nei riguardi delle prioritŕ dell'organizzazione e la capacitŕ di quest'ultima di generare valore molteplice e "condiviso" nel contesto (con i clienti, il tessuto imprenditoriale, le comunitŕ, gli interlocutori pubblici, ecc.). In conclusione, le imprese osservate appaiono innovative primariamente perché in grado di praticare la sostenibilitŕ in termini non solo di responsabilitŕ ma anche di opportunitŕ per la competitivitŕ organizzativa. Questa analisi suggerisce quindi uno sguardo piů ampio sulle implicazioni strategiche della CSR e invita a riflettere su come le questioni e i bisogni di rilievo sociale, a partire da quelli emergenti o acuiti dalla crisi economica (nel campo della salute, dei servizi alle famiglie, della salvaguardia ambientale, ecc.), possano e forse debbano oggi sempre piů situarsi al centro - e non alla periferia - del business e della prestazione di mercato delle imprese.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

"The Italian PROGRES project on non-hospital residential facilities." Epidemiology and Psychiatric Sciences 10, no. 4 (December 2001): 260–75. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00005431.

Full text
Abstract:
RIASSUNTOScopo – 1. Effettuare un censimento di tutte le Strutture Residenziali (SR) psichiatriche presenti in Italia (Fase 1); 2. Condurre una approfondita valutazione delle strutture e dei pazienti ospitati in un campione rappresentativo pan al 20% delle SR censite (Fase 2); 3. Attivare programmi specifici di formazione per il personale delle SR (Fase 3). Metodi – Per la raccolta dei dati di Fase 1 e stata elaborata una scheda apposita. Questa scheda e stata somministrata, sotto forma di intervista strutturata, direttamente ai responsabili delle SR; in molti casi le informazioni sono state integrate con quelle fornite direttamente da operatori delle SR o dei Dipartimenti di Salute Mentale (DSM). Risultati – Al termine della Fase 1 sono state censite (maggio 2000) 1370 SR con 4 o più posti residenziali, con un numero totale di posti pari a 17138, un numero medio di 12.5 posti per SR ed un tasso di posti residenziali per 10000 abitanti pari a 2.98 (superiore allo standard del Progetto Obiettivo Tutela della Salute Mentale 1998-2000, pari a 2/10.000). II tasso di posti residenziali e pari a poco meno di 3/4 del tasso stimato da Ruggeri et al. (2000) di pazienti con disturbi mentali gravi e persistenti di tipo psicotico (13.9 per 10000). La dotazione di SR e risultata molto variabile tra le varie aree d'Italia. La maggioranza delle SR (51%) e stata attivata dal gennaio 1997 in poi; circa i tre quarti delle SR hanno una copertura assistenziale 24 ore su 24. I DSM gestiscono direttamente oltre la meta delle SR; la grande maggioranza delle SR (78%) e finanziata direttamente dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN). La meta circa delle SR (49%) ospita prevalentemente pazienti compresi nella fascia di eta tra 40 e 59 anni. Per quanto riguarda gli operatori, nelle SR lavorano 11240 operatori a tempo pieno, più una quota significativa di operatori a tempo parziale; il numero medio totale di operatori per SR e di 13.6. Circa il 40% degli operatori delle SR non ha una qualificazione specifica di tipo psichiatrico. Il totale dei pazienti ospitati nelle SR e di 15943; di essi, il 58% non e mai stato ricoverato in Ospedale Psichiatrico (OP), mentre il 40% circa lo e stato; una piccola quota (1.6%) e stata ricoverata in Ospedale Psichiatrico Giudiziario (OPG). Infine, nel corso del 1999 il 38% delle SR non ha dimesso nessun ospite, il 31% ha dimesso un massimo di due ospiti, e soltanto nel 31% circa delle SR sono stati dimessi tre o più ospiti. Discussione – Dal PROGRES emerge un'ampia variabilita nella dotazione di SR tra le varie Regioni e P.A., che e correlata alia dotazione di altre strutture assistenziali psichiatriche. La maggior parte delle SR fornisce un'assistenza di tipo intensivo, e sembra mancare quel range differenziato di strutture, in termini di intensita assistenziale, livelli di autonomia, ecc, da molti considerato come ottimale per il trattamento prolungato di pazienti gravi con livelli di disabilita che fluttuano nel tempo. Le SR hanno un ridotto turn-over, il che pone dei problemi rispetto alia possibility di una futura, ulteriore espansione di queste strutture. Conclusioni – Il progetto PROGRES sta fornendo importanti informazioni relative ad un'intera tipologia di strutture, che riveste un particolare rilievo per l'attuale sistema dei servizi psichiatrici. L'esperienza fatta con il PROGRES dimostra inoltre che e possibile, utilizzando le risorse disponibili all'interno del SSN, progettare e portare avanti, con efficienza e in tempi rapidi, progetti di ricerca multicentrici di ampia portata.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles

Dissertations / Theses on the topic "Rilievi integrati"

1

TAGLIORETTI, CINZIA. "Rilievi integrati TMM. Progetto, outlier detection e modelli di moto." Doctoral thesis, Politecnico di Torino, 2017. http://hdl.handle.net/11583/2665703.

Full text
Abstract:
Negli ultimi anni si è assistito ad un rapido e notevole sviluppo tecnologico dei sistemi di navigazione e posizionamento, dovuto alla sempre maggiore necessità di sapere con precisione dove ci si trova in un dato momento, dove si sta andando o da un punto di vista lavorativo cosa si sta rilevando ed anche all’interesse della collettività per queste tecnologie applicate al quotidiano. Appare ormai scontato poter conoscere sempre la propria posizione, in accordo con la definizione di GPS: “una costellazione di satelliti artificiali che permette di conoscere la propria posizione in ogni luogo della Terra e in ogni momento”. E’ fondamentale però ricordare che come “luogo della Terra” si intende un ambiente aperto, senza ostacoli in grado di occludere la ricezione satellitare, come invece accade nei cosiddetti canyon urbani cittadini o semplicemente quando ci si trova in ambienti chiusi. Per poter ovviare a questo problema è stato quindi necessario studiare tecniche di integrazione di tecnologie diverse dall’ormai noto GPS. Lo strumento maggiormente utilizzato a questo scopo è il sensore inerziale che trova ampio utilizzo in campo fotogrammetrico, ad esempio a supporto di rilievi eseguiti con laser scanner per scopi di fotogrammetria diretta ed in rilievi terrestri svolti ricorrendo all’uso di veicoli attrezzati con una strumentazione molto varia: si parla di Terrestrial Mobile Mapping (TMM), oggetto di questa Tesi. Nella Tesi in primis si è effettuato un lavoro di ricerca bibliografica su testi nazionali e soprattutto internazionali, con lo scopo di avere una panoramica per quanto più possibile completa dello stato dell’arte della navigazione geodetica assistita applicata ai veicoli terrestri. In seguito si sono svolti rilievi di TMM in ambienti diversi, attrezzando il veicolo in uso con strumenti di natura prettamente low-cost (camera fotogrammetrica e odometro), in linea con gli attuali trend di ricerca. Unitamente a questi strumenti sul veicolo è stato installato anche un sensore inerziale in grado di registrare con elevata precisione la traiettoria percorsa. Lo studio bibliografico e l’analisi dei dataset acquisiti sul campo per la Tesi ha portato all’individuazione delle principali problematiche riscontrabili nell’integrazione delle grandezze fisiche provenienti dalle diverse strumentazioni a bordo, permettendo la definizione di una metodologia operativa in grado di depurare questi dataset dagli “errori” naturalmente presenti. Questa procedura ricorre a modelli di ricerca e reiezione degli outliers derivati dalla Statistica Robusta e tecniche di filtraggio dei dati non convenzionali, come il filtro di Kalman Unscented, con lo scopo finale di stabilire nel modo più preciso possibile la traiettoria percorsa dal veicolo. Inoltre, con lo scopo di analizzare scenari diversi che permettessero di validare gli algoritmi sviluppati ed i software implementati in linguaggio Matlab per la Tesi, si è realizzato un simulatore di dataset fotogrammetrici, che permettendo di variare le caratteristiche dell’ambiente in cui si effettua il rilievo, consente di stabilire la strumentazione necessaria all’ottenimento di un dato livello di precisione e consente anche di dotarsi di un grande numero di dataset fotogrammetrici differenti senza uscire dal proprio ufficio, risparmiando quindi tempo e denaro. I risultati ottenuti sono stati infine confrontati con quanto ottenibile da un software commerciale ampiamente utilizzato nel settore fotogrammetrico. Si ritiene che la ricerca effettuata relativa all’integrazione di tecnologie diverse possa trovare applicazione non solo per il Mobile Mapping per scopi di tipo geomatico, ma anche in molte altre discipline nelle quali l’utilizzo di dati fotogrammetrici viene già normalmente effettuato; alcuni esempi possono essere il settore della robotica, le tecnologie che vertono verso una completa automazione per il rilievo dell’oggetto o per la determinazione della traiettoria dell’utente.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Capucci, Laura. "Analisi di rilievi con mobile mapping system per lo sviluppo di un sistema informatizzato di gestione integrata delle pavimentazioni stradali." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amslaurea.unibo.it/2038/.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Nespeca, Romina. "Point cloud come sistema informativo. Il trattamento della nuvola di punti in un rilievo integrato finalizzato alla documentazione digitale del Cultural Heritage." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2016. http://hdl.handle.net/11566/242984.

Full text
Abstract:
La necessità di una documentazione validata ed economicamente sostenibile del Cultural Heritage (CH) invita alla ricerca di metodologie speditive per la digitalizzazione, per la documentazione, la diagnostica e la tutela. Attraverso l’uso di nuove tecnologie è possibile creare un vero e proprio fac-simile dell’oggetto, fedele all’originale, misurabile e oggettivo. L’obiettivo di questo lavoro di tesi è la definizione di best-practices, attraverso la sperimentazione di procedure di integrazione strumentale e analitica per trasformare il dato grezzo della nuvola di punti in informazione utile, senza passare per la fase di modellazione e lavorando sui dati tridimensionali acquisiti. La prima fase ha visto l’analisi di diversi casi studio per l’individuazione di punti deboli e punti di forza. Il successivo lavoro di ricerca è stato condotto sulla matrice di informazioni contenuta nel listato della nuvola di punti. Nella seconda parte sono descritte procedure di integrazione multi-strumentale. La terza parte, condotta durante lo stage al laboratorio MAP del CNRS di Marsiglia, mostra come a partire dalle sole grandezze geometriche sia possibile estrapolare informazioni per mezzo di analisi e operazioni di clustering, generando cartografie automatiche e quantitative, finalizzate all’implementazione di software per annotazioni 3D su nuvola di punti. Infine, nel progetto “ArcheoFano” si mostra come gli output delle integrazioni possano confluire in differenti metodologie di rappresentazione. In conclusione, questo lavoro giunge alla definizione di pratiche condivisibili e riutilizzabili per la digitalizzazione del CH, tramite la creazione di un sistema controllato e calibrato di dati integrati e l’estrapolazione semi-automatica di informazioni per la diagnostica. Questa ricerca si inserisce perfettamente nelle attuali politiche internazionali di gestione e tutela del CH e dimostra come una campagna diffusa di digitalizzazione tramite point cloud sia un mezzo efficace.
The necessity of validated and economically sustainable documentation of Cultural Heritage (CH) invites to research expeditious methods for the digitization, documentation, diagnostics and protection. By using new technologies it is possible to create a real facsimile of the object, true to the original, measurable and objective. The aim of this thesis is the definition of best practices, through the testing of procedures of instrumental and analytical integration to transform the raw data of the point cloud into useful information, without going through the modeling phase and working on the acquired 3D data. The first stage consists in the analysis of different case studies for the identification of weak and strength points. The following research was conducted on the matrix of information contained in the listing of the point cloud. In the second part are described procedures of multi-instrumental integration. The third part, conducted during the internship at the MAP laboratory of CNRS in Marseille, shows how information can be estimated starting just from geometric characteristics through analyses and clustering operations. This generates automated and quantitative maps, aimed at the implementation of software for 3D annotations on the point cloud. Finally, in the "ArcheoFano" project it is shown how the outputs of the integrations can flow into different methods of representation. In conclusion, this paper comes to the definition of shareable and reusable practices for digitization of CH, to the creation of a controlled and calibrated system of integrated data and to the semi-automatic extrapolation of information for diagnostics. This research fits perfectly in the current international political of management and protection of CH and demonstrates how a widespread campaign of scanning using point cloud is an effective means.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Sanchini, Elisabetta. "Tecniche geomatiche 3D per un approccio integrato alla conoscenza di un bene storico: la Pieve di San Michele in Acerboli in Santarcangelo di Romagna." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

Find full text
Abstract:
L’accurata documentazione del patrimonio culturale ed artistico, finalizzata alla comunicazione e alla salvaguardia dello stesso, è un’esigenza espressa dall’intera comunità culturale e scientifica. Le moderne tecniche geomatiche offrono validi strumenti di rilievo tridimensionale di dettaglio: i modelli 3D costituiscono la base di partenza per la divulgazione culturale e didattica del patrimonio storico e per lo svolgimento di analisi settoriali e temporali sugli oggetti rilevati. La presente tesi di laurea è finalizzata alla restituzione tridimensionale di un edificio storico, operata integrando dati acquisiti mediante tre diverse tecniche di rilievo geomatico: rilievo topografico con total station, laser a scansione terrestre e rilievo fotogrammetrico per la modellazione tridimensionale image-based. La struttura presa in esame è la Pieve di San Michele in Acerboli in Santarcangelo di Romagna, risalente alla metà del VI secolo e costituente uno dei più significativi e rappresentativi esempi di architettura ecclesiastica alto medievale del territorio romagnolo. La procedura di elaborazione seguita per l’ottenimento del modello tridimensionale del bene storico mette in risalto le potenzialità e le criticità inerenti l’integrazione di dati acquisiti con diverse tecniche geomatiche, ed il modello tridimensionale ottenuto suggerisce ulteriori applicazioni, dalla realtà virtuale ed aumentata ad implementazioni in ambiente HBIM.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Arfelli, Lorenza. "Rilievo digitale integrato come strumento d’indagine per la documentazione del patrimonio architettonico. Applicazioni sulla Porta Fiorentina di Terra del Sole (FC)." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/21655/.

Full text
Abstract:
Lo studio svolto in tesi affronta metodi e tecniche digitali di rilievo e rappresentazione del patrimonio architettonico, quali fonti di documentazione per i Beni Culturali. Il caso di studio affrontato è Porta Fiorentina della cinta di Terra del Sole, che appare di particolare interesse in quanto consente sia di descrivere e ottimizzare alcune applicazioni delle tecniche digitali, sia di analizzare gli impieghi dei modelli 3D ottenuti come documentazione e studio di un’architettura urbana. Sono state quindi individuate e applicate metodologie di rilievo ritenute maggiormente idonee in termini di precisione, accuratezza e finalità d’impiego per la documentazione del Bene; i modelli 3D sono stati sviluppati in base alle caratteristiche morfologiche del caso di studio, con l’obiettivo di ottenerne una restituzione accurata. Tali tecniche si avvalgono di strumentazioni con sensori che forniscono dati compatibili e integrabili, al fine di minimizzare l’incertezza legata alla misura in fase di rilievo e modellazione digitale. In questo modo è stato possibile migliorare la qualità delle informazioni complessive e avere una più ampia conoscenza dell’oggetto. I risultati ottenuti rendono evidenti le potenzialità delle tecniche di rilievo digitale relative alla restituzione geometrica e materica dell’oggetto; parallelamente la forma e le dimensioni, per sua natura “collaborante” rispetto alle tecniche di rilievo, unite alle condizioni di illuminazione naturale, fanno emergere alcune criticità che hanno portato a importanti applicazioni di rappresentazione per i modelli 3D, al fine di rendere omogenei i livelli di documentazione ottenuti nei vari ambienti. Le possibilità e limiti delle tecniche di rilievo digitale sono stati sperimentati e valutati criticamente a partire dai risultati ottenuti, mettendo in evidenza come l’elaborazione delle numerose informazioni costituisca un’esaustiva documentazione e un valido supporto interpretativo-comunicativo del bene architettonico.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

SOLA, Rossella. "L'identificazione e il rilievo geometrico delle tipologie costruttive al di sotto degli intonaci, mediante una tecnica low cost basata sull'uso integrato della termografia e della fotogrammetria digitale." Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2014. http://hdl.handle.net/11392/2389386.

Full text
Abstract:
This study is framed within the field of survey of buildings belonging to the Cultural Heritage and Architectural . In particular it is classifiable within the technical investigation of the indirect type ( without contact with the object under investigation ) and nondestructive test ( without demolition, partial removals and / or micro - sampling ). Its aim is to identify, describe, test and verify a technique to carry out a survey of photographic type and integrate it with additional data derived from the acquired thermal imager with mid-level. It must be able to perform, for both the thermal image and for that camera, the correction of errors due to different optical (calibration) and in order to provide geometrically correct the overlapping of the images thus extracted. It is to have information concerning materials present beneath the plaster or finishes (such as frescoes) can not be eliminated, in order to understand the technical and construction characteristics, geometry and additional analysis of the degradation of the substrate hidden. It is often useful, then, to avoid errors in the process of restructuring, recovery or rehabilitation, you can make a correct geometric survey, referenced to adjacent architectural elements , and be able to report on the virtual model, to be developed subsequently and enrich the historical data, etc. degradation. The technique identified, from the calibration phase to that of relief and return graphics, allows to obtain useful data to additional relief techniques normally in use, especially if not integrated. The reliability of the data obtained was compared with the substrate as following the removal (in this case possible) of the plaster. Some detectable elements are defined, the conditions that allow us to obtain additional data, the thickness through which it is possible to "read" the heat elements, the " correctness " of the given geometric indirect, with respect to the detected directly.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Faccani, Filippo. "Rilevamento con tecniche geomatiche integrate di un bene storico in una prospettiva BIM: il caso della Fabbrica Vecchia a Marina di Ravenna." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

Find full text
Abstract:
Il complesso monumentale storico denominato Fabbrica Vecchia a Marina di Ravenna è un soggetto ideale per testare l’applicazione concreta delle metodologie e degli strumenti informatici attualmente riconducibili ai sistemi complessivamente ascritti al termine BIM. Al fine di creare la base dei dati necessaria, sono state verificate le modalità operative e le potenzialità di tecnologie geomatiche basate su campionamento statistico (quali Laser Scanner e approccio fotogrammetrico Structure From Motion) in raffronto a sistemi analogici a misure dirette selettive. La tesi mira nel suo complesso a verificare la reale applicabilità di soluzioni HBIM (Heritage Building Information Modeling) in un caso di studio concreto particolarmente articolato, non solo dal punto di vista geometrico, e valutare la produttività di tali tecniche e tecnologie rispetto all’approccio tradizionale.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

Cundari, Maria Rosaria. "Rilievi integrati del patrimonio architettonico. Dalle nuvole di punti ai modelli digitali: Ravello, il chiostro di Villa Rufolo." Doctoral thesis, 2013. http://hdl.handle.net/11577/3267621.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

PAGANO, ANDREA. "Metodologie di rilievo per l’analisi dell’architettura storica a Camaldoli." Doctoral thesis, 2013. http://hdl.handle.net/2158/871540.

Full text
Abstract:
La ricerca tratta dei processi metodologici utilizzati per la documentazione e per l'individuazioni delle fasi costruttive principali dell'eremo e del monastero di Camaldoli (Poppi, Arezzo). Due casi studio piuttosto eterogenei nella loro composizione architettonica, ma estremamente correlati nel reciproco sviluppo funzionale
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

Iovane, Domenico. "METODOLOGIE INTEGRATE PER LA CONOSCENZA DEL PATRIMONIO ARCHEOLOGIO. IL RILIEVO DELL’ANFITEATRO CAMPANO." Tesi di dottorato, 2013. http://www.fedoa.unina.it/9456/1/tesi_IOVANE.pdf.

Full text
Abstract:
Il ripercorrere il tempo a ritroso ci consente di riscoprire i tesori del passato, lavoro meticoloso e scientificamente portato a termine da quella disciplinata chiamata "archeologia". L'archeologia è di per sè una scienza relativamente giovane ed in continua definizione dove lo studio, nel caso particolare, di edifici o monumenti può essere portato a compimento dalla relazione analisi-rilievo. In particolar modo nel campo archeologico non ci sono strutture da rilevare, ma solo strutture da studiare che non possono essere capite senza il rilevamento. A tal proposito possiamo parlare di "archeologia dell'architettura" , dove vengono presi a riferimento la storia degli edifici, ricostruita con metodo archeologico a partire dall'analisi dei materiali impiegati e dalle tecniche messe in atto per porli in opera, nonchè descrivere gli effetti del tempo sulle murature degli stessi. Tra archeologi e architetti si instaura così un rapporto collaborativo che stabilisce una cultura comune nell'approccio agli insediamenti urbani.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles

Books on the topic "Rilievi integrati"

1

Università di Firenze. Dipartimento di progettazione dell'architettura. Sezione Architettura e disegno, ed. "I percorsi del principe" a Firenze: Rilievo integrato tra conoscenza e lettura critica. Firenze: Alinea, 2005.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Filippa, Monica. Metodologie integrate per il rilievo, il disegno, la modellazione dell'architettura e della città. Roma: Gangemi, 2011.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Cerrina Feroni, Ginevra, and Veronica Federico, eds. Società multiculturali e percorsi di integrazione. Florence: Firenze University Press, 2017. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-596-8.

Full text
Abstract:
Governare la complessità delle società multiculturali contemporanee pone grandi sfide ed una tensione costante tra eguaglianza sostanziale, diritto alla differenza e ordine sociale. Strumenti, percorsi e strategie per integrare comunità ed individui diversi dentro un medesimo orizzonte di diritti e doveri sono essenziali per dare vita a nuove tipologie di cittadinanza e a nuovi sentimenti di appartenenza. Il volume si pone l’obiettivo di aprire una riflessione critica in materia, capace di coniugare l’orizzonte teorico con l’effettività del diritto, analizzando quattro esperienze di rilievo nel panorama europeo: Regno Unito, Francia, Germania ed Italia. Si tratta di esperienze che propongono modelli e meccanismi di integrazione differenti, ma tutte attraversate dalla esigenza di ricercare e sperimentare percorsi innovativi ed efficaci a fronte di uno dei più delicati nodi del nostro tempo.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles

Book chapters on the topic "Rilievi integrati"

1

Roberto Barni, Carlo Bianchini, and Carlo Inglese. "Il duomo di Orvieto. Rilievo integrato e modellazione." In CONNETTERE - UN DISEGNO PER ANNODARE E TESSERE · CONNECTING - DRAWING FOR WEAVING RELATIONSHIPS. FrancoAngeli srl, 2020. http://dx.doi.org/10.3280/oa-548.93.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Sandra Mikolajewska. "Tecniche integrate di rilievo fotogrammetrico e TLS per la documentazione di architetture dipinte." In DIALOGHI / DIALOGUES • visioni e visualità / visions and visuality. FrancoAngeli srl, 2022. http://dx.doi.org/10.3280/oa-832-c186.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Alessandro Basso. "Visualità digitale applicata a metodologie di rilievo integrato. Sinergie collaborative tra sperimentazione e tecnologia." In DIALOGHI / DIALOGUES • visioni e visualità / visions and visuality. FrancoAngeli srl, 2022. http://dx.doi.org/10.3280/oa-832-c170.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Riccardo Florio, Raffaele Catuogno, Teresa Della Corte, Veronica Marino, and Antonia Valeria Dilauro. "Architettura archeologia per il rilievo integrato, il caso esemplare di Cuma: le Terme del Foro." In CONNETTERE - UN DISEGNO PER ANNODARE E TESSERE · CONNECTING - DRAWING FOR WEAVING RELATIONSHIPS. FrancoAngeli srl, 2020. http://dx.doi.org/10.3280/oa-548.118.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Anastasia Cottini and Roberta Ferretti. "Rilievo digitale integrato e documentazione delle quadrature all'interno della chiesa di Santa Teresa a Piacenza." In CONNETTERE - UN DISEGNO PER ANNODARE E TESSERE · CONNECTING - DRAWING FOR WEAVING RELATIONSHIPS. FrancoAngeli srl, 2020. http://dx.doi.org/10.3280/oa-548.110.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles

Conference papers on the topic "Rilievi integrati"

1

Bertocci, Stefano, Giovanni Pancani, and Anastasia Cottini. "La cinta muraria di Lastra a Signa: metodologie di rilievo digitale integrato." In FORTMED2020 - Defensive Architecture of the Mediterranean. Valencia: Universitat Politàcnica de València, 2020. http://dx.doi.org/10.4995/fortmed2020.2020.11498.

Full text
Abstract:
The city wall of Lastra a Signa: integrated digital survey methodologiesThe survey of the Lastra a Signa city walls (built between the second half of 1300 and the first half of 1400) is the result of three different survey campaigns made in 2006-2007-2008 and of the following data processing carried out as part of a Master thesis. It is a paradigmatic example of the overcoming of the concept of “survey as a mere measurement and graphic representation of a certain element”, by using a methodology protocol. At that time, survey operations became more complex because it was necessary to coordinate with a scientific basis the different survey phases: preliminary documentation, data taking with several instruments, data processing, data filing and cataloguing, two-dimensional representation of plans, cross-sections and elevations, wall decay interpretation and building materials analysis. The survey subject became a dynamic and ever-changing process, thanks to the introduction of digital survey and the availability of new technologies. This paper describes the methodologies that were used in each different part of the survey campaign, of the data cataloguing operations and of the representation process, underlining the importance of the strict hierarchy of the acquired and rendered data. This hierarchy allowed to manage information obtained from topographic, laser, direct and photographic survey, and then to discretise, clean, georeference and make two-dimensional representations of the acquired data. Ultimately, it allowed creating a database that contains all these elements and ensures that the archived data can be updated in the future.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Palestini, Caterina, and Carlos Cacciavillani. "Integrazioni multidisciplinari: storia, rilievo e rappresentazioni del castello di Palmariggi in Terra d’Otranto." In FORTMED2020 - Defensive Architecture of the Mediterranean. Valencia: Universitat Politàcnica de València, 2020. http://dx.doi.org/10.4995/fortmed2020.2020.11358.

Full text
Abstract:
Multidisciplinary integrations: history, survey and representations of the castle of Palmariggi in Terra d’OtrantoThe contribution integrates historical readings, conducted through archive documents and iconographic materials, with surveys and graphical analyzes carried out through direct knowledge of Palmariggi’s historic center in Salento. The imposing Aragonese castle of which today only the two cylindrical towers remain, joined together by a stretch of perimeter masonry, initially presented a quadrangular plan with four corner towers, of which three are cylindrical and one is square and was surrounded by an existing moat, until the middle of the twentieth century, with a wooden drawbridge on the eastern side. The fortress was part of a strategic defensive system, designed to protect the village and the productive Otranto’s land with which it was related. The fortified Palmeriggi’s center represented an important defensive bulwark placed within the network of routes and agricultural activities that led from the hinterland to the port of Otranto, where flourishing trade took place. The research examines the changes undergone by the defensive structure that has had several adaptations made initially in relation to changing military requirements, resulting from the use of firearms, the upgrades that were supposed to curb the repeated looting and the military reprisals against the inhabited coastal and inland centers of Salento peninsula, and later social that led to the expansion of fortified village with Palazzo Vernazza’s (eighteenth century) adjacent construction and the original parade ground’s elimination. Summing up, the contribution in addition to documenting the current situation with integrated surveys, the state of preservation of fortified structure with its village, of which it examines the urban evolution based on the construction, typological and morphological systems, relates to the surrounding territory by comparing the plant of the ancient nucleus with that of neighboring fortified Salento’s centers. Finally, digital study models allow fortified structure’s three-dimensional analysis, its construction techniques, assuming the original shape.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Spadafora, Giovanna, Gabriele Bellingeri, Marco Canciani, Elisabetta Pallottino, Simone Ferretti, Eleonora Antonucci, and Roberto Dolfini. "Rilievo 3D e modellazione avanzata nello studio dei Forti di Roma: il Forte Monte Antenne." In FORTMED2020 - Defensive Architecture of the Mediterranean. Valencia: Universitat Politàcnica de València, 2020. http://dx.doi.org/10.4995/fortmed2020.2020.11424.

Full text
Abstract:
3D survey and advanced modeling in the study of the Forts of Rome: the Forte Monte AntenneIn the studies the authors are conducting on the entrenched camp of Rome, 3D surveys and digital models are used as means to understand constructions with the aim of developing restoration and re-utilization projects. For Forte Monte Antenne (1882-1891), the authors have carried out systematic studies of the formal and structural aspects. The data acquired from a direct survey and with laser scanner, drone and photogrammetry, integrated with data obtained from iconographic and bibliographic sources, were integrated in the creation of a digital model, which made the classification of the various elements in a structured database possible, including the verification of the relationship among the parts at varying levels, and the system of aeration ducts. Convective motions and the thermo-hygrometric and visual comfort within some of the environments, as well as thermographic surveys of the walls were conducted. The BIM model was integrated, therefore, with a MEP model. The hypothesis of restoration and possible adaptation to new functions cannot disregard the analysis of those parameters which complete the picture of environmental quality and thus of the effective potentials in repurposing of the structure.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Cabrera Cruza, Alfonso, Massimo Leserri, Gabriele Rossi, and Ricardo Zabaleta. "Un rilievo speditivo di emergenza. Forte San José a Cartagena de Indias (Colombia)." In FORTMED2020 - Defensive Architecture of the Mediterranean. Valencia: Universitat Politàcnica de València, 2020. http://dx.doi.org/10.4995/fortmed2020.2020.11388.

Full text
Abstract:
An expeditious emergency survey. Fort San José in Cartagena de Indias (Colombia)The recent methods of survey and modeling based on digital images or laser scanner technologies, today widely tested, are an exceptional support for the rapidity of acquisition, especially in emergency situations where it is necessary to quickly acquire a documentation in order not to stay long in a place. The Fort San Jose, designed by Juan de Herrera between 1714 and 1725 and completed by Antonio de Arévalo after almost 50 years, completes the defense of navigable access to the bay of Cartagena de Indias between the island of Bocachica and Isla Bomba. Placed on an artificial island in front of the fort of S. Ferdinando it has undergone frequent flooding in recent years due to a sinking process. Studies relating to emergency expeditious surveys are limited and episodic, detailed in most cases in the archaeological field where urgent excavations must be carried out and phenomena and situations that can be lost must be recorded rapidly. The Italian Ministry of Heritage and Cultural Activities in 2013 prepared card systems to document the damage following natural disasters. In the case of study, modern surveying methods are used, integrating the use of laser scanner technologies for accessible areas and aerial photogrammetry for those facing the sea. The objective is to draw up an architectural survey that documents the state of consistency of the fortress that has never been detected to date and in this way initiate a monitoring of the ongoing processes. At the same time, it constitutes an indispensable cognitive support for possible activities and intervention strategies that aim to put an end to instability.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Papa, Lia Maria, and Saverio D’Auria. "Rilievo e modellazione digitale: un percorso critico per la valorizzazione del Castello di Ischia." In FORTMED2020 - Defensive Architecture of the Mediterranean. Valencia: Universitat Politàcnica de València, 2020. http://dx.doi.org/10.4995/fortmed2020.2020.11343.

Full text
Abstract:
Survey and digital modeling: a critical approach for the enhancement of the Castle of IschiaThe development and dissemination of ICT have also influenced the cultural heritage sector. In the last decade, for this reason and not only, the way of doing scientific research, documentation and enhancement has quickly changed, to such a degree to question the real benefits brought by the digitization and virtualization of the historical buildings, in the fields just mentioned. The paper is part of a research field linked to the analysis of the metric and formal reliability of 3D integrated surveying and digital modeling of architectural heritage, and to the critical evaluation of the photogrammetry and laser scanning as tools for the deep knowledge and for the dissemination of the object of study. In particular, the focus is on the majestic Aragonese Castle of Ischia –whose origins date back to the fifth century BC, located in the eastern part of the island, on an area of over 5 hectares– and on the ruins of the Cathedral of the Assumption, of the fourteenth century, preserved inside. Starting from particular analysis and coming to general methodological considerations, the research had different objectives: comparing qualitatively and quantitatively the goodness of image-based and range-based surveys of single environments, determining the spatial location of some volumes compared to others, analyzing the “Castle-Cathedral system” through the development of virtual reality applications built from photo-modeling and laser scanning at the urban scale.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Muscatello, Giovanna. "La torre nella torre. Recupero e rilievo 3D per la fruizione della Torre Matta ad Otranto." In FORTMED2020 - Defensive Architecture of the Mediterranean. Valencia: Universitat Politàcnica de València, 2020. http://dx.doi.org/10.4995/fortmed2020.2020.11357.

Full text
Abstract:
The tower in the tower. Recovery and 3D survey for virtual visits to the Torre Matta in OtrantoOtranto is one of the biggest ancient settlements in the Salento (Puglia), in the easternmost part of the Italian peninsula. This location has always affected the city’s history, which has a stratified system of defence. As a result of the Turkish invasion of 1480, the city was completely destroyed. During the counter-offensive of 1481 the city was reconquered by the Aragonese, who are credited with the reconstruction of the city and its defences, building high walls with circular towers (still visible and well conserved), which housed artillery pieces on the various floors of the casemates. Around the mid sixteenth century the existing defensive structures were enriched with bastions including the imposing pentagonal structure that incorporates the circular tower of the late fifteenth century, the so-called Torre Matta, facing the harbour. As part of recent recovery measures, the enormous room inside the bastion was completely emptied. This entailed removing all the accumulated material which, over the years, had come to fill the entire space. This material obscured the external wall of the fifteenth century tower enclosed within the bastion, of which, at the beginning of the work, only the stone corbels and the blind arches at the top were visible. The material had also prevented access via the only original entrance, on the south-east side, which was on the level of the moat. The stratified deposits to be removed were about 18 m deep, and the operation served to bring to light the entire room and the tower, making it possible for the first time to appreciate the relationship between the walls. To record the geometry of the individual architectural features, a 3D laser scan was performed, integrated with direct surveys. A three-dimensional model was created in order to enable virtual visits and disseminate knowledge of the monument.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Mitello, Carmine, and Giovanna Muscatello. "La cinta muraria ed i fossati della città di Otranto. Il rilievo tridimensionale integrato per la conoscenza delle evidenze architettoniche ed archeologiche." In FORTMED2020 - Defensive Architecture of the Mediterranean. Valencia: Universitat Politàcnica de València, 2020. http://dx.doi.org/10.4995/fortmed2020.2020.11356.

Full text
Abstract:
The walls and moats of the city of Otranto. An integrated three-dimensional survey for studying the architectural and archaeological evidenceThe system of fortifications that rings the old town of the city of Otranto (Puglia, Italy) conserves the still visible traces of structures belonging to various historical periods, attesting to the evolution of the settlement’s defensive system from the Messapian period (fifth century BC) to the Aragonese period (sixteenth century). As part of a recent urban renewal project targeting the area of the moats, new archaeological, historic and architectural investigations were conducted. These included a painstaking analysis of the circuit of defensive walls and the broad and deep moat, which contains valuable archaeological and architectural evidence that has never before been studied. The use of advanced surveying technologies such as 3D Laser Scanners, parametric and georeferenced, enabled a holistic, synoptic and comparative reading of the structures, recording the distinctive features, building techniques, materials, alignments, range of thicknesses and losses of continuity in the walls, all of which are necessary for a correct identification of the construction phases. In addition, the data arising from the study and three-dimensional survey of some subterranean tunnels, entirely excavated in the rock in the area of the moats surrounding the Aragonese castle, have also enriched the framework of knowledge regarding specific military and defensive dynamics.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

Calisi, Daniele, Maria Grazia Cianci, and Francesca Geremia. "Strumenti contemporanei a servizio del passato: il quartiere della Suburra a Roma tra storia e attualità." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.8008.

Full text
Abstract:
Questo scritto illustra il risultato di 3 anni di sperimentazioni e ricerche svolte in un’area urbana di prioritaria importanza nella formazione della città di Roma troppo spesso, in ragione della sua posizione non baricentrica rispetto all’attuale centro storico, trascurato dagli studi di settore. L’area presa in esame è stata una porzione del centro storico: uno stralcio del rione Monti, noto storicamente con il toponimo Suburra; nel dettaglio quella parte del Rione rimasta inclusa fra la via Panisperna, la via Cavour e via dei Fori Imperiali, che ha conservato in modo più autentico le caratteristiche del tessuto storico originario. La ricerca ha quindi attivato un processo di conoscenza della città intesa come approfondimento e analisi delle trasformazioni urbane attraverso l’indagine storico-archivistica, la lettura delle cartografie e dei documenti, lo studio tipologico, il controllo strutturale delle architetture messo in relazione alla conformazione geomorfologica del territorio ed alle trasformazioni subite dal tessuto edilizio. Contestualmente all’applicazione e verifica dei dati raccolti attraverso il rilievo e la sistematizzazione grafica. Per rendere più accessibile ed immediata la lettura di questo processo si è scelto di utilizzare la modellazione 3D per comunicare efficacemente e rendere agevole il confronto tra le successive epoche col fine di accogliere e dare una risposta innovativa alle istanze richieste dall’applicazione delle ICT nella documentazione del Cultural Heritage (Horizon 2020 - ICT for digital content and creativity). La modellazione, resa possibile dall’integrazione dei dati desumibili dalle fonti con il rilievo diretto, è stata estesa all’intera area oggetto di studio e si è soffermata sulla ricomposizione di determinati momenti della time-line. This paper shows the results of 3 years of research developped on a urban area of priority importance in the formation of the city of Rome, too often overlooked by the sector’s studies because of its not barycentric position in comparison to the actual historical center. The area is an excerpt of the Rione Monti, historically known with the toponym Suburra; in detail that Rione portion included among via Panisperna, via Cavour and via dei Fori Imperiali, which has preserved the original historic fabric characteristics. The research has then enabled a process of knowledge of the city meant as analysis of urban transformation through the historical-archival investigation, the maps and documents reading, the typological study, the architecture's structural control, all correlated to the geomorphological conformation of the territory and the urban farbic transformations. With the simultaneous application and the collected data examination through the survey and the graphic systematization. To make the reading of this process more accessible and immediate it has been chosen to use the 3D modeling to communicate and facilitate the comparison between the successive eras in order to receive and give a innovative response to the instances required by the application of ICT in the documentation of Cultural Heritage (Horizon 2020 - ICT for digital content and creativity). Modeling, possible by the integration of the data produced from the sources with the direct relief, was extended to the entire studied area and it’s been focused on the reconstruction of certain moments of the timeline.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
We offer discounts on all premium plans for authors whose works are included in thematic literature selections. Contact us to get a unique promo code!

To the bibliography