Dissertations / Theses on the topic 'Rilievi digitali'

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Conti, Denise. "La documentazione dei Beni Culturali attraverso rilievi e restituzioni digitali. Applicazioni di TLS sui Misteri del Portico di San Luca a Bologna." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/19906/.

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Abstract:
Nell'elaborato di tesi sono stati trattati i rilievi svolti con applicazioni di TLS sui Misteri del Portico di San Luca di Bologna. L'oggetto del rilievo è una serie di quindici cappelle facenti parte del tratto di portico cosiddetto "di salita" che dall'arco del Meloncello conduce al Santuario della Madonna di San Luca. La prima parte di ricerca riguarda le informazioni storiche riferite alla città di Bologna e alla nascita dei portici, per poi approfondire la storiografia del portico di San Luca. Nella parte metodologica vengono descritte le tecnologie di rilievo tridimensionale, soffermandosi sulle caratteristiche del laser scanner quale strumento in grado di acquisire e ordinare le coordinate spaziali di beni architettonici o paesaggistici aventi qualsiasi tipo di forma o dimensione. Sono stati poi approfonditi gli aspetti relativi all'applicazione al caso di studio di tale metodologia di rilevamento. Utilizzando il laser Scanner ScanStation C5, sono state fatte 21 scansioni dei Misteri (dal IX° al XV°). I prodotti delle scansioni sono nuvole di punti 3D rappresentanti le superfici rilevate dal laser; per ogni scansione sono stati individuati dei punti comuni, necessari per la registrazione degli ScanWorld. Dalla sovrapposizione delle nuvole abbiamo ottenuto modelli 3D completi per ogni Mistero, con un errore inferiore a un centimetro. A partire dai dati di rilievo, tramite il software Leica Geosystems Cyclone 9.0 sono stati elaborati i modelli 3D delle nuvole di punti, ottenendo delle proiezioni ortografiche bidimensionali. Queste tramite il software Autodesk AutoCAD 2017 sono state vettorializzate, per ottenere elaborati tecnici quali piante, prospetti, sezioni longitudinali e trasversali, viste ipografiche delle volte.
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2

Lamberti, Francesca. "Modelli BIM da rilievi digitali. Metodi, confronti e flussi operativi per la verifica illuminotecnica. Applicazioni per la loggia di Palazzo Quadrio de Maria Pontaschelli a Chiuro." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
La tesi di laurea affronta metodi e procedure per la costruzione di un modello Reality Based, finalizzato - oltre che alla documentazione dell'oggetto indagato - anche all'utilizzo come strumento di progetto: le applicazioni svolte nello studio riguardano la messa a punto di un workflow per il progetto illuminotecnico degli spazi esterni. Il rilievo è stato eseguito con tecniche digitali, con l'integrazione dei dati provenienti dalla fotogrammetria e dalle scansioni laser, finalizzato all'ottenimento di un modello 3D mesh poligonale. L'ottimizzazione del modello è stata realizzata finalizzandolo ad un ipotetico restauro dell'oggetto indagato: pertanto a partire dai dati 2D del modello ottenuto è stato elaborato un modello BIM, in modo da raccogliere in un unico "contenitore" tutte le informazioni sui materiali, le geometrie e le quantità degli elementi che costituiscono l’oggetto indagato. Nell'ipotesi di un intervento di restauro conservativo, lo studio ha affrontato il progetto di illuminazione degli spazi esterni con l'obiettivo di migliorare la fruibilità e visitabilità del sito stesso, oltre che per migliorare la qualità della percezione architettonica. Il percorso intrapreso ha consentito di valutare le criticità nelle tecniche di acquisizione, modellazione e foto-modellazione tridimensionale applicate ai beni culturali, per poi approfondire il tema della modellazione BIM e comprenderne gli innumerevoli vantaggi ma anche evidenziandone i limiti.
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3

Emiliani, Elisabetta. "Rilievi digitali e modelli 3D per la documentazione, l'analisi e il progetto di Palazzo Besta de' Gatti a Chiuro (So). Applicazioni ed esempi per il riuso come struttura ricettiva." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/19126/.

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Abstract:
La tesi si basa sul rilievo digitale di Casa Besta De’ Gatti di Chiuro (SO) e sperimenta, mettendole a punto, alcune fra le possibili applicazioni del rilievo stesso e dei modelli tridimensionali che a partire da esso si costruiscono. Il rilievo è stato eseguito tramite laser scanner integrato da applicazioni di fotogrammetria digitale, procedura che consente di ottenere risultati più precisi e veloci rispetto alle tecniche tradizionali. Casa Besta De’ Gatti sorge su una dimora fortificata di origine medievale, con successive fondamentali modifiche fra i secoli XV e XVIII e numerosi rimaneggiamenti successivi per adeguare l’edificio alle esigenze delle diverse famiglie che lo abitarono. L’edificio così come lo vediamo oggi è solo una parte di un nucleo più vasto e complesso, che nel corso dei secoli è stato trasformato e diviso in varie proprietà. Il lavoro di rilievo ha consentito di ottenere il modello 3D dell’intero edificio, comprensivo degli spazi interni ed esterni, da cui sono stati ricavati gli elaborati 2D dello stato di fatto. In seguito, a partire dal materiale bidimensionale e tridimensionale, si è proceduto ad elaborare una proposta di riuso dell’edificio attraverso una restituzione 3D, includendo attività e funzioni che il comune di Chiuro ha interesse ad incentivare. A questo scopo è stato valutato il riuso dell’edificio come struttura ricettiva comprensiva di zona ristorazione e un’area benessere. L’obiettivo principale della proposta è quello di utilizzare il modello digitale ottenuto dal rilievo come base per la produzione di schemi tridimensionali distributivi delle varie attività e di viste realistiche. Per fare ciò gli elementi tridimensionali originali del palazzo ottenuti sono stati integrati con nuovi modelli elaborati mediante software di modellazione 3D, in una commistione tra caratteri originali e caratteri di nuova concezione.
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Hochstetter, Sarah. "Rilievi digitali e modelli 3D per la documentazione, l'analisi e il progetto di Palazzo Besta de' Gatti a Chiuro (So). Applicazioni ed esempi per il riuso come cantina vinicola." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/19125/.

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Abstract:
Il rilievo ha come fine ultimo quello di riprodurre l’oggetto studiato attraverso la rappresentazione grafica e costituisce la base per sviluppi, analisi e studi successivi. La rappresentazione, infatti, è il veicolo di comunicazione per eccellenza. Il modello digitale, frutto dell’operazione di rilievo, ha la funzione di presentare in forma solida tridimensionale quelle caratteristiche che nella loro rappresentazione bidimensionale non sempre risultano di chiara interpretazione da parte dei fruitori generici. In questo contesto si inserisce il rilievo tramite la tecnologia laser scanner del Palazzo Besta De’ Gatti a Chiuro (So). Attraverso la campagna di rilevamento e le successive fasi di elaborazione del materiale estrapolato, sono state ottenute delle restituzioni bi- e tridimensionali dell’edificio, che hanno permesso di leggere ed interpretare il palazzo, la sua composizione generale e i suoi singoli elementi costitutivi. Grazie alla possibilità di esplorare in maniera diretta in tempo reale il modello tridimensionale, risulta infatti molto più semplice l’analisi delle componenti del manufatto e della sua distribuzione spaziale e temporale. In una fase successiva, si è deciso di utilizzare il modello digitale per un’analisi funzionale in ambito progettuale, nonché per la produzione di schemi tridimensionali e viste renderizzate, con l’obiettivo di evidenziare la sua utilità all'interno di una proposta di riuso, includendo attività e funzioni che il comune di Chiuro ha interesse ad incentivare. La proposta prevede l’inserimento di una cantina vinicola, che si propone di far conoscere le tecniche di produzione e lavorazione del prodotto tipico per eccellenza della zona. Essa affida al modello tridimensionale e agli elaborati bidimensionali il compito di comunicare visivamente la sua distribuzione spaziale e l’impatto che avrebbe sul palazzo, in un incontro tra la preesistenza e il nuovo.
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Chiarelli, Rosamaria. "Elaborazione ed analisi di dati geomatici per il monitoraggio del territorio costiero in Emilia-Romagna." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/19783/.

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Abstract:
La tesi analizza nel dettaglio, attraverso dati topo-batimetrici ripetuti nel tempo, quale sia stato il comportamento di alcuni litorali emiliano-romagnoli, valutando anche l’influenza della modalità di gestione del dato a posteriore, nella creazione dei modelli digitali del terreno e nell'uso delle tecniche interpolative. Nello specifico, introduce il problema dell’erosione costiera, descrive le tipologie di opere di difesa da poter adoperare per fronteggiare il fenomeno, esplicita l’importanza del monitoraggio e quindi del sistema di riferimento, e illustra le tecniche di rilievo per il litorale. Inoltre, mostra sia i metodi utilizzati per l’analisi dei dati, che i risultati ottenuti in termini di mappe e grafici, grazie all'utilizzo di specifici software. Le elaborazioni prodotte riguardano la "Macrocella 1" del litorale emiliano-romagnolo, con particolare attenzione alle spiagge di Misano e Riccione che rientrano tra quelle coinvolte dal Progettone 2 nel 2007 e dal Progettone 3 nel 2016, dell'Arpae. L'attività di tesi termina con lo sviluppo di un argomento legato all'ambito della ricerca. Infatti, per la stessa area di indagine, sono state confrontate delle mappe di accumulo-erosione e dei grafici relativi all'andamento dei profili di spiaggia, ottenuti con metodi di post-elaborazione differenti. Quindi è stato valutato come i punti interpolati con un certo tipo di algoritmo, producano risultati diversi sia a livello visivo che di volume stimato, a seconda della densità di punti, della posizione che essi occupano e della densità del grid cercato.
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LUCIDI, ALIGHIERO. "Il dato di rilievo digitale per la conoscenza, valutazione e gestione del patrimonio storico costruito ​." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2021. http://hdl.handle.net/11566/289599.

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Abstract:
L’evoluzione degli strumenti e delle tecniche di rilievo del patrimonio storico costruito hanno ormai raggiunto livelli tecnologici tali da permettere l’acquisizione di un enorme volume di dati in un tempo sempre più limitato. Questo rapporto inversamente proporzionale tra capacità e tempo di acquisizione pone sempre più al centro della ricerca il tema della gestione del dato di rilievo. In questa ottica il presente lavoro mira a offrire sistemi e processi in grado di ottimizzare la gestione, l’uso e l’analisi di una grande mole di dati nel campo dell’architettura storica. Nel dettaglio la problematica è stata affrontata in due ambiti distinti: alla scala urbana e alla scala dell’edificio. Alla scala urbana l’obiettivo è stato quello di implementare e migliorare un sistema di gestione esistente all’interno della azienda che ha ospitato il dottorato di ricerca. Attraverso casi studio su centri storici come Ascoli Piceno e Venezia, si sono ottimizzati strumenti, testandoli nell’ambito particolarmente sfidante della rappresentazione dell’architettura storica. In quanto alla scala dell’edificio la ricerca ha indagato la possibilità di utilizzare la nuvola di punti ai fini dell’analisi strutturale ad elementi finiti, attraverso la generazione di un processo semi-automatico che consenta di sfruttare la nuvola di punti per la generazione del modello strutturale. I casi studio, su cui la metodologia è stata studiata, si sono concentrati sulla tipologia delle torri storiche in muratura. In entrambi gli ambiti di ricerca affrontati, le soluzioni proposte sono state validate: nell’ambito urbano la piattaforma è stata testata dall’uso della stessa in ambiente professionale; mentre nell’ambito dell’edificio è stato condotto un confronto tra i risultati forniti dal modello strutturale, ottenuto attraverso la metodologia proposta, e i dati sperimentali registrati in campo. ​
The evolution of the tools and techniques of survey of the historical built heritage has reached technological levels that allow the acquisition of a huge volume of data in an increasingly limited time. This inversely proportional relationship between capability and acquisition time places the issue of managing the survey data more and more at the center of research. From this perspective, this work aims to offer systems and processes that can optimize the management, use, and analysis of a large amount of data in the field of historical architecture. In detail, the problem was addressed in two distinct areas: at the urban scale and at the scale of the building. At the urban scale, the goal was to implement and improve an existing management system within the company that hosted the PhD. Through case studies on historical centers such as Ascoli Piceno and Venice, instruments have been optimized, testing them in the particularly challenging context of the representation of historical architecture. As for the scale of the building, the research investigated the possibility of using the point cloud for the purposes of finite element structural analysis, through the generation of a semi-automatic process that allows to exploit the point cloud for the generation of the structural model. The case studies, on which the methodology was studied, focused on the typology of historic masonry towers. In both research areas addressed, the proposed solutions have been validated: in the urban environment the platform has been tested by its use in a professional environment; while in the building environment a comparison was made between the results provided by the structural model, obtained through the proposed methodology, and the experimental data recorded in the field. ​
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Guidazzi, Giulia. "Integrazione di rilievi 3D nella Domus di M. Obellius Firmus, Pompei." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:
La conservazione e la valorizzazione dei Beni Culturali richiedono per essi un’accurata conoscenza di base, ed in quest’ottica giocano un ruolo fondamentale le discipline del rilevamento: le più avanzate tecniche geomatiche, integrate tra loro, permettono infatti oggi di ottenere una documentazione sempre più precisa e completa di un bene. Il campo dei Beni Culturali sta quindi vivendo una fase di profondo rinnovamento, sia dal punto di vista delle tecnologie e procedure adottate, che da quello delle modalità stesse di approccio al problema: la chiave per un corretto rilievo sta nell’integrazione e nell’utilizzo congiunto di tecniche, strumentazioni e figure professionali differenti. Questa Tesi di Laurea si riferisce al sito di Pompei, e in particolare alle attività condotte sulla domus di Obellio Firmo, situata nella Regio IX, oggetto di rilievi nell’ambito di un’attività condotta dal DICAM e dal DISCI dell’Università di Bologna in accordo con la Soprintendenza di Pompei. Oggetto della tesi sono in particolare gli arredi presenti nell’atrio della domus: si è fatto ricorso all’utilizzo di scanner a proiezione di luce strutturata e della fotogrammetria digitale al fine di creare modelli tridimensionali texturizzati ad altissima precisione, che descrivano nella maniera più completa sia gli aspetti geometrici che quelli artistici degli oggetti rilevati. Tali modelli sono stati successivamente integrati al rilievo generale della domus: lo scopo è quello di far colloquiare tra loro i risultati ottenuti in un ambiente multi-risoluzione, cioè a molteplici Livelli di Dettaglio (LoD), anche in previsione di possibili sviluppi futuri.
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Stella, Tommaso. "Dal rilievo digitale all'ipotesi di ricostruzione della Biblioteca Greca di Villa Adriana." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/19988/.

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Abstract:
L’obiettivo della tesi è esplorare nuovi metodi e tecniche di documentazione dei Beni Culturali, nel campo dell’archeologia e anche per eventuali esperienze virtuali di esplorazione, mostrando i possibili vantaggi di portabilità derivanti dall'applicazione di tecniche di compressione dei dati ottenute con strumenti dedicati all’entertainment. Lo studio espone in maniera dettagliata l’esperienza del rilevamento tramite l’uso di moderne tecnologie di acquisizione digitale dei dati, che si uniscono nell'elaborazione dei dati stessi a metodi e tecniche di reverse modeling. La definizione di una pipeline operativa che metta in successione logica queste tecniche, la loro sistemazione e ottimizzazione , consentono di ottenere una valida documentazione in formato digitale della Biblioteca Greca di Villa Adriana (TI), completa sia dal punto di vista tridimensionale che di elaborati bidimensionali.
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Pugliese, Maria Chiara. "Dal rilievo digitale ai Modelli di Rappresentazione Derivati. Un caso studio: l’Istituto di Chimica G. Ciamician a Bologna." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
Le tecnologie range based ed image based, ed in particolare la tecnologia Laser Scanner e quella Fotogrammetrica, hanno ciascuna delle potenzialità e dei punti di criticità che le contraddistinguono. In particolare, la fotogrammetria digitale costituisce una tecnica che richiede una strumentazione nettamente più economica rispetto alle metodologie di rilievo condotte con strumentazione laser scanner. La fotogrammetria si fonda però su un metodo di calcolo a molte variabili, che se gestite in modo poco accurato non portano alla precisione necessaria per l’ottenimento di dati metrici affidabili. Dunque la presente tesi parte da un’analisi approfondita delle suddette tecnologie, per poi declinare quanto trattato in linea generale in un caso studio specifico: l’Istituto di Chimica G. Ciamician di Bologna, approfondendo di volta in volta gli aspetti legati al progetto del rilievo. Una volta condotto il rilievo del caso studio secondo entrambe le pipeline, viene eseguito un confronto fra i prodotti ottenuti da queste. Ciò consente di dimostrare che il progetto di rilievo eseguito per la fotogrammetria digitale è affidabile. Tuttavia, un modello a nuvola di punti, o una mesh texturizzata, non sono sufficienti per essere utilizzati per definire lo stato di un edificio. Il passo successivo è dunque rivolto all’acquisizione di Modelli di Rappresentazione Derivati 2D e 3D, che consentano una più agevole comprensione dell’architettura e dove i singoli elementi sono geometrie “pulite”, ma ricavate in maniera diretta dal rilievo fotogrammetrico, e che dunque vengono dimostrate essere molto fedeli alla realtà del costruito.
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DE, MARCO RAFFAELLA. "Forme e Modelli. Il rilievo digitale per l'analisi dei sistemi strutturali nell'edilizia storica." Doctoral thesis, Università degli studi di Pavia, 2020. http://hdl.handle.net/11571/1340609.

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Di, Costanzo Giuliano. "La Sala dei Filosofi di Villa Adriana: documentazione digitale dopo il restauro." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/17907/.

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Abstract:
La tesi affronta metodi e tecnica di rilievo e restituzione grafica digitale, applicati al caso di studio della Sala dei Filosofi a Villa Adriana, dopo il restauro iniziato nel 2014 e finito nel 2016. L'importanza della restituzione digitale della Sala dei Filosofi è legata alla prossimità di questa al più celebre edificio di Villa Adriana, il Teatro Marittimo, e al fatto che il suo studio nel rapporto con questo è sempre stato finora realizzato solo superficialmente, attraverso rilievi planimetrici. La tesi si compone di due parti distinte: la prima realizzata in situ, la "campagna di rilievo" per l'acquisizione dei dati; la seconda di elaborazione di questi, "post processing". Lo strumento utilizzato per il rilievo è un Laser Scanner modello C5 della Leyca che attraverso la creazione di nuvole di punti, lavorate successivamente in Cyclone - programma della medesima casa produttrice - ha permesso di estrapolare piante, sezioni e viste assonometriche. Una volta esportate in Autocad si è proceduto con le analisi geometriche della Sala, che hanno evidenziato analogie con altri edifici di quell’epoca, nella fattispecie la Basilica di Palazzo Flavio sul Palatino. L’obiettivo fondamentale di documentazione di un manufatto di Villa Adriana poco studiato si unisce a studi maggiormente specifici riguardo le affinità geometriche con la Basilica del Palazzo Flavio sul Palatino a Roma.
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Girelli, Valentina Alena <1976&gt. "Tecniche digitali per il rilievo, la modellazione tridimensionale e la rappresentazione nel campo dei beni culturali." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/310/1/Girelli.pdf.

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Abstract:
Le soluzioni tecnologiche rese oggi disponibili dalle discipline della moderna Geomatica, offrono opportunità di grande interesse per il rilevamento nel settore dei Beni Culturali, sia per quanto riguarda il momento primario del rilievo, cioè la fase di acquisizione del dato metrico, sia per quanto concerne la questione della rappresentazione per oggetti di interesse archeologico, artistico, architettonico. Lo studio oggetto della presente tesi si propone, sulla base di numerose esperienze maturate nel corso del Dottorato dal Laboratorio di Topografia e Fotogrammetria del DISTART, di affrontare e approfondire le problematiche connesse all’utilizzo della fotogrammetria digitale e del laser a scansione terrestre per applicazioni nell’ambito dei Beni Culturali. La ricerca condotta è prettamente applicata, quindi è stata primaria l’esigenza di avere a disposizione reali casi di studio su cui sperimentare le tecniche di interesse; è però importante sottolineare che questo è un campo in cui ogni esperienza presenta proprie caratteristiche e peculiarità che la rendono interessante e difficilmente descrivibile con schemi convenzionali e metodologie standardizzate, quindi le problematiche emerse hanno di volta in volta indirizzato e spinto la ricerca all’approfondimento di certi aspetti piuttosto che altri. A tal proposito è stato evidenziato dalle esperienze effettuate che il campo dei Beni Culturali è forse il più emblematico delle potenzialità rese oggi disponibili dalle moderne tecnologie della Geomatica, e soprattutto dalle possibilità offerte da un approccio integrato e multi – disciplinare di tecniche e tecnologie diverse; per questo nell’Introduzione si è voluto sottolineare questo aspetto, descrivendo l’approccio metodologico adottato in molti lavori in contesto archeologico, che include generalmente diverse tecniche integrate tra loro allo scopo di realizzare in modo veloce e rigoroso un rilievo multi – scala che parte dal territorio, passa attraverso l’area del sito archeologico e degli scavi, ed arriva fino al singolo reperto; questo approccio è caratterizzato dall’avere tutti i dati e risultati in un unico e ben definito sistema di riferimento. In questa chiave di lettura l’attenzione si è poi focalizzata sulle due tecniche che rivestono oggi nel settore in esame il maggiore interesse, cioè fotogrammetria digitale e laser a scansione terrestre. La struttura della tesi segue le fasi classiche del processo che a partire dal rilievo porta alla generazione dei prodotti di rappresentazione; i primi due capitoli, incentrati sull’acquisizione del dato metrico, riguardano quindi da un lato le caratteristiche delle immagini e dei sensori digitali, dall’altro le diverse tipologie di sistemi laser con le corrispondenti specifiche tecniche; sempre nei primi capitoli vengono descritte le caratteristiche metodologiche e tecnico – operative e le relative problematiche delle due tipologie di rilievo. Segue un capitolo sulle procedure di calibrazione delle camere digitali non professionali, imperniato sull’utilizzo di software diversi, commerciali e sviluppati in house per questo scopo, prestando attenzione anche agli strumenti che essi offrono in termini di risultati ottenibili e di controllo statistico sugli stessi. La parte finale della tesi è dedicata al problema della rappresentazione, con l’obiettivo di presentare un quadro generale delle possibilità offerte dalle moderne tecnologie: raddrizzamenti, ortofoto, ortofoto di precisione e infine modelli tridimensionali foto – realistici, generati a partire sia da dati fotogrammetrici sia da dati laser.
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Girelli, Valentina Alena <1976&gt. "Tecniche digitali per il rilievo, la modellazione tridimensionale e la rappresentazione nel campo dei beni culturali." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/310/.

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Abstract:
Le soluzioni tecnologiche rese oggi disponibili dalle discipline della moderna Geomatica, offrono opportunità di grande interesse per il rilevamento nel settore dei Beni Culturali, sia per quanto riguarda il momento primario del rilievo, cioè la fase di acquisizione del dato metrico, sia per quanto concerne la questione della rappresentazione per oggetti di interesse archeologico, artistico, architettonico. Lo studio oggetto della presente tesi si propone, sulla base di numerose esperienze maturate nel corso del Dottorato dal Laboratorio di Topografia e Fotogrammetria del DISTART, di affrontare e approfondire le problematiche connesse all’utilizzo della fotogrammetria digitale e del laser a scansione terrestre per applicazioni nell’ambito dei Beni Culturali. La ricerca condotta è prettamente applicata, quindi è stata primaria l’esigenza di avere a disposizione reali casi di studio su cui sperimentare le tecniche di interesse; è però importante sottolineare che questo è un campo in cui ogni esperienza presenta proprie caratteristiche e peculiarità che la rendono interessante e difficilmente descrivibile con schemi convenzionali e metodologie standardizzate, quindi le problematiche emerse hanno di volta in volta indirizzato e spinto la ricerca all’approfondimento di certi aspetti piuttosto che altri. A tal proposito è stato evidenziato dalle esperienze effettuate che il campo dei Beni Culturali è forse il più emblematico delle potenzialità rese oggi disponibili dalle moderne tecnologie della Geomatica, e soprattutto dalle possibilità offerte da un approccio integrato e multi – disciplinare di tecniche e tecnologie diverse; per questo nell’Introduzione si è voluto sottolineare questo aspetto, descrivendo l’approccio metodologico adottato in molti lavori in contesto archeologico, che include generalmente diverse tecniche integrate tra loro allo scopo di realizzare in modo veloce e rigoroso un rilievo multi – scala che parte dal territorio, passa attraverso l’area del sito archeologico e degli scavi, ed arriva fino al singolo reperto; questo approccio è caratterizzato dall’avere tutti i dati e risultati in un unico e ben definito sistema di riferimento. In questa chiave di lettura l’attenzione si è poi focalizzata sulle due tecniche che rivestono oggi nel settore in esame il maggiore interesse, cioè fotogrammetria digitale e laser a scansione terrestre. La struttura della tesi segue le fasi classiche del processo che a partire dal rilievo porta alla generazione dei prodotti di rappresentazione; i primi due capitoli, incentrati sull’acquisizione del dato metrico, riguardano quindi da un lato le caratteristiche delle immagini e dei sensori digitali, dall’altro le diverse tipologie di sistemi laser con le corrispondenti specifiche tecniche; sempre nei primi capitoli vengono descritte le caratteristiche metodologiche e tecnico – operative e le relative problematiche delle due tipologie di rilievo. Segue un capitolo sulle procedure di calibrazione delle camere digitali non professionali, imperniato sull’utilizzo di software diversi, commerciali e sviluppati in house per questo scopo, prestando attenzione anche agli strumenti che essi offrono in termini di risultati ottenibili e di controllo statistico sugli stessi. La parte finale della tesi è dedicata al problema della rappresentazione, con l’obiettivo di presentare un quadro generale delle possibilità offerte dalle moderne tecnologie: raddrizzamenti, ortofoto, ortofoto di precisione e infine modelli tridimensionali foto – realistici, generati a partire sia da dati fotogrammetrici sia da dati laser.
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Costa, Elisa <1983&gt. "Tecniche di rilievo digitale per la documentazione, lo studio e la fruizione di imbarcazioni lignee." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/14984.

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Abstract:
Scopo della presente ricerca sono l’analisi critica delle recenti metodologie di rilievo e l’applicazione di tecnologie digitali tridimensionali nel campo della documentazione, dello studio e della divulgazione di imbarcazioni lignee, di interesse archeologico ed etnografico, sottolineando l’importanza dell’impiego di queste tecniche di rilievo nell’affiancare e migliorare il lavoro dell’archeologo navale. La ricerca di una tecnica che sia al contempo precisa e veloce nella modalità di esecuzione è ancora più importante nel caso dell’archeologia navale e subacquea per la deperibilità del legno e per le tempistiche di scavo e di esposizione dell’imbarcazione ristrette. Il filo conduttore che attraversa i capitoli della tesi è il rilievo. La prima parte comincia con un’analisi storica del disegno come mezzo rappresentativo, passando attraverso all’esposizione analitica di alcune delle principali tecniche di rilievo esistenti e concludendosi con la descrizione dei procedimenti operativi svolti per il rilievo dei due relitti, scelti come casi studio. La seconda parte è legata ai diversi risultati che si possono ottenere sulla base dei rilievi tridimensionali, dimostrando, attraverso gli studi analitici e ricostruttivi, l’importanza attribuita alle tecnologie digitali; il fine ultimo del rilievo e del modello virtuale ottenuto è rappresentato da due aspetti che si scindono e si integrano allo stesso tempo: la finalità scientifica e l’aspetto didattico e divulgativo.
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Nespeca, Romina. "Point cloud come sistema informativo. Il trattamento della nuvola di punti in un rilievo integrato finalizzato alla documentazione digitale del Cultural Heritage." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2016. http://hdl.handle.net/11566/242984.

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Abstract:
La necessità di una documentazione validata ed economicamente sostenibile del Cultural Heritage (CH) invita alla ricerca di metodologie speditive per la digitalizzazione, per la documentazione, la diagnostica e la tutela. Attraverso l’uso di nuove tecnologie è possibile creare un vero e proprio fac-simile dell’oggetto, fedele all’originale, misurabile e oggettivo. L’obiettivo di questo lavoro di tesi è la definizione di best-practices, attraverso la sperimentazione di procedure di integrazione strumentale e analitica per trasformare il dato grezzo della nuvola di punti in informazione utile, senza passare per la fase di modellazione e lavorando sui dati tridimensionali acquisiti. La prima fase ha visto l’analisi di diversi casi studio per l’individuazione di punti deboli e punti di forza. Il successivo lavoro di ricerca è stato condotto sulla matrice di informazioni contenuta nel listato della nuvola di punti. Nella seconda parte sono descritte procedure di integrazione multi-strumentale. La terza parte, condotta durante lo stage al laboratorio MAP del CNRS di Marsiglia, mostra come a partire dalle sole grandezze geometriche sia possibile estrapolare informazioni per mezzo di analisi e operazioni di clustering, generando cartografie automatiche e quantitative, finalizzate all’implementazione di software per annotazioni 3D su nuvola di punti. Infine, nel progetto “ArcheoFano” si mostra come gli output delle integrazioni possano confluire in differenti metodologie di rappresentazione. In conclusione, questo lavoro giunge alla definizione di pratiche condivisibili e riutilizzabili per la digitalizzazione del CH, tramite la creazione di un sistema controllato e calibrato di dati integrati e l’estrapolazione semi-automatica di informazioni per la diagnostica. Questa ricerca si inserisce perfettamente nelle attuali politiche internazionali di gestione e tutela del CH e dimostra come una campagna diffusa di digitalizzazione tramite point cloud sia un mezzo efficace.
The necessity of validated and economically sustainable documentation of Cultural Heritage (CH) invites to research expeditious methods for the digitization, documentation, diagnostics and protection. By using new technologies it is possible to create a real facsimile of the object, true to the original, measurable and objective. The aim of this thesis is the definition of best practices, through the testing of procedures of instrumental and analytical integration to transform the raw data of the point cloud into useful information, without going through the modeling phase and working on the acquired 3D data. The first stage consists in the analysis of different case studies for the identification of weak and strength points. The following research was conducted on the matrix of information contained in the listing of the point cloud. In the second part are described procedures of multi-instrumental integration. The third part, conducted during the internship at the MAP laboratory of CNRS in Marseille, shows how information can be estimated starting just from geometric characteristics through analyses and clustering operations. This generates automated and quantitative maps, aimed at the implementation of software for 3D annotations on the point cloud. Finally, in the "ArcheoFano" project it is shown how the outputs of the integrations can flow into different methods of representation. In conclusion, this paper comes to the definition of shareable and reusable practices for digitization of CH, to the creation of a controlled and calibrated system of integrated data and to the semi-automatic extrapolation of information for diagnostics. This research fits perfectly in the current international political of management and protection of CH and demonstrates how a widespread campaign of scanning using point cloud is an effective means.
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Rocchi, Lea. "Fotogrammetria da drone nel rilievo dei beni culturali: il caso della porta di San Leo." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:
Negli ultimi tempi si è registrato un importante sviluppo degli algoritmi di ricostruzione tridimensionale, che attraverso elaborazioni automatiche in tempo reale, permettono la realizzazione di prodotti sempre più affini a quelli ottenuti da scansioni laser con costi molto inferiori. Con questo elaborato si è dunque voluto analizzare la validità dei prodotti ottenuti tramite procedure di elaborazione fotogrammetrica mediante software automatici, a partire da un rilievo eseguito da drone e da una scansione laser della Porta di San Leo. Grazie ad un software di gestione e di comparazione di nuvole di punti, i prodotti ottenuti sono stati sovrapposti e opportunamente georeferenziati, poi sono stati eseguiti diversi tipi di confronti. Le comparazioni tra i modelli ottenuti sono state realizzate tenendo come riferimento la nuvola di punti tridimensionale acquisita con il rilievo laser. Sono state considerate analisi di tipo qualitativo e quantitativo, valutando la validità e l’accuratezza della restituzione fotogrammetrica. Tale procedimento ha permesso di dare un giudizio su ciò che si ottiene tramite software basati sui criteri della Structure from Motion, attraverso un termine di paragone con la tecnica di rilievo laser scanner. Inoltre è stato possibile definire quale calcolo teorico approssimativo dell’errore può essere funzionante per il caso della porta di San Leo e per altri casi simili.
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Pinto, Marco. "Rilievo fotogrammetrico da drone per la generazione di modelli termici di porzioni di territorio." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/11047/.

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Abstract:
In questo elaborato viene sperimentato un iter processuale che consenta di utilizzare i sensori termici affiancati a fotocamere digitale in ambito fotogrammetrico al fine di ottenere prodotto dal quale sono estrapolabili informazioni geometriche e termiche dell’oggetto di studio. Il rilievo fotogrammetrico è stato svolto mediante l’utilizzo di un drone con equipaggiamento multisensoriale, termico e digitale, su una porzione di territorio soggetto ad anomalie termiche nei pressi di Medolla (MO). Per l’analisi termica e geometrica sono stati posizionati sul campo 5 target termici di cui ne sono state misurate le coordinate per la georeferenziazione delle nuvole dense di punti e la temperatura. In particolare sono state eseguite due riprese aeree dalle quali sono stati estratti i frame necessari per i processi di restituzione fotogrammetrica. Le immagini sono state sottoposte ad una fase di trattamento che ha prodotto immagini rettificate prive di delle distorsioni impresse dall’obbiettivo. Per la creazione degli elaborati vettoriali e raster a colori e termici sono stati impiegati inizialmente software di fotogrammetria digitale in grado di fornire scene tridimensionali georeferenziate dell’oggetto. Sono state sviluppate sia in un ambiente open-source, sia sfruttando programmi commerciali. Le nuvole dense sono state successivamente trattate su una piattaforma gratuita ad interfaccia grafica. In questo modo è stato possibile effettuare dei confronti tra i diversi prodotti e valutare le potenzialità dei software stessi. Viene mostrato come creare un modello tridimensionale, contenente sia informazioni geometriche che informazioni termiche, partendo dalla nuvola termica e da quella a colori. Entrambe georeferenziate utilizzando gli stessi punti fotogrammetrici d’appoggio. Infine i prodotti ottenuti sono stati analizzati in un ambiente GIS realizzando sovrapposizioni grafiche, confronti numerici, interpolazioni, sezioni e profili.
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Dall'Olio, Irene. "Rilievi e restituzioni da fotomodellazione basata suSfM. Applicazioni sulla Chiesa di Santa Maria della Salute di Medicina (BO)." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Abstract:
La ricerca che ha prodotto la tesi nasce dal desiderio di ridestare l’interesse pubblico nei confronti di edifici monumentali di pregevole importanza architettonica, storica ed artistica ormai nascosti e spesso dimenticati, inseriti nel proprio tessuto urbano. Lo studio si propone, quindi, di descrivere l’esperienza del rilievo attraverso le moderne tecnologie di acquisizione digitale e foto-modellazione realistica, in pieno sviluppo, specificando le procedure che consentono di ottenere una fedele ricostruzione tridimensionale dell’oggetto di studio. Il caso di studio presentato è una chiesa settecentesca sconsacrata, dedicata a Santa Maria della Salute, realizzata su disegno dell’architetto scenografico Ferdinando Bibiena, sita a Medicina, un paese del bolognese. La documentazione avviene tramite l'utilizzo di tecniche di fotogrammetria digitale Structure from Motion, che permettono di fissare non solamente la geometria del manufatto, ma anche di descriverne lo stato di conservazione al momento dell’acquisizione dei dati. L’obiettivo che la tesi si prefigge è quindi la realizzazione di una documentazione digitale valida ed affidabile che ponga le basi per lo studio del passato, presente e futuro di questo manufatto, fornendo uno strumento utile per la valutazione di interventi di restauro. La chiesa in oggetto, inoltre, per le criticità che presenta e che sono illustrate nello studio, si sostanzia come esemplare caso di studio per la valutazione di alcune problematiche ricorrenti nell’applicazione di tecniche e metodiche di fotogrammetria digitale.
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Ghedini, Silvia. "Le capriate del teatro Farnese di Parma. Rilievo digitale e analisi statico costruttiva per la loro conservazione nel tempo." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/17223/.

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Abstract:
Il seguente lavoro nasce dalla volontà di ampliare ed approfondire lo studio delle coperture lignee storiche a grande luce all’interno del territorio italiano. A tal proposito, si è analizzata la copertura del teatro Farnese di Parma, opera di ragguardevole interesse storico, architettonico e culturale, che occupa una posizione particolarmente significativa all’interno della storia dell’architettura. L’edificio, di notevolissime dimensioni, nasce come sala d’armi all’interno del palazzo della Pilotta e si trasforma agli inizi del Seicento in uno dei primi esempi di teatro all’italiana. Mentre sono presenti molti studi sul teatro, i contributi scientifici analizzati hanno marcato l’assenza di uno studio specifico sulla copertura, in particolare delle originalissime capriate. Il metodo proposto per l’analisi delle capriate è articolato in tre passaggi supportati dall’uso di tecnologia laser scanner e schede tecniche per la valutazione dello stato conservativo e comportamentale. La strumentazione laser è essenziale per l’esecuzione del rilievo in presenza di forti limitazioni all’accesso. L’obiettivo finale della tesi è quello di delineare la storia e di ottenere informazioni sul comportamento della copertura, fornendo uno strumento di monitoraggio in previsione di una sua manutenzione e conservazione nel tempo. Si dimostrerà anche che la progettazione e realizzazione di questo elemento costruttivo dell’edificio è stato erroneamente attribuito all’Aleotti.
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Tisi, Roberta. "Dal rilievo digitale al modello 3D polifunzionale. Procedure e applicazioni per la condivisione dei modelli 3D in ambito archeologico." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Abstract:
La direzione d'indagine della tesi trae origine dalla necessità ricorrente di sviluppare e ottimizzare una pipeline utile a convertire mesh poligonali in NURBS, mantenendo una elevata coerenza formale e morfologica con il manufatto digitalizzato. Il tema appare di grande importanza nello studio di beni culturali tramite modelli basati sulla realtà, che presentano sì una grande precisione ma allo stesso tempo anche una geometria molto complessa, caratterizzata anche da lacune e profili frastagliati che sono la conseguenza dell’azione del tempo, dei fenomeni metereologici e dell’azione dell’uomo. A partire dalle ricerche di documentazione e studio condotte sulle Piccole Terme di Villa Adriana, in occasione dei recenti restauri è emersa l'importanza di individuare una metodologia che fosse capace di produrre dei modelli “aperti”, ovvero condivisibili tra diversi applicativi (CAD, BIM, entertainment) senza incorrere in problemi legati al linguaggio. Posto questo come obiettivo generale, sono state messe in campo diverse risorse legate al mondo della restituzione tridimensionale, sostanzialmente riferibili alla combinazione di software appartenenti ad ambiti diversi (CAD/CAID, reverse modeling, per l’intrattenimento) e a tipologie standard di restituzione (mesh, NURBS, solidi). Lo studio svolto ha consentito di sviluppare una tecnica integrata finalizzata ad indagare un manufatto, in questo caso un bene archeologico, attraverso una documentazione tecnica polivalente, e che permette, tra le opportunità, di costituire base tecnica dell'intervento di restauro, con una buona affidabilità geometrica e al tempo stesso un'elevata rispondenza alle forme e alla morfologia dell’oggetto indagato.
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Fantini, Mattia. "Scan2BIM: processi e metodologie per il rilievo digitale e la restituzione parametrica e semantica della Rocca di Reggiolo in modello BIM." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/13574/.

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Abstract:
Questo lavoro di tesi propone lo studio, tramite i metodi della modellazione digitale e del rilievo, della Rocca medievale di Reggiolo, in provincia di Reggio Emilia. Dopo un’analisi dettagliata dello stato dell’arte, con lo studio dei testi di riferimento per le discipline coinvolte nel lavoro (rilievo fotogrammetrico e mediante laser scanning terrestre, modellazione parametrica BIM e rappresentazione digitale di beni artistici e monumentali), si è svolto il rilievo digitale ad alta risoluzione. L’acquisizione informativa geometrica dello stato attuale del monumento è stata realizzata tramite strumenti attivi e passivi, oltre che mediante consultazione di elaborati grafici tradizionali. La parte più corposa riguarda l’elaborazione successiva delle informazioni, raccolte in modelli progettati per ospitare contenuti, non sola geometrici ma anche materici. Le nuvole di punti raccolte e registrate con il rilievo sono state rielaborate parametricamente per giungere alla produzione di astrazioni architettoniche digitali dalle proprietà semantiche (BIM-fitting), aggregate secondo regole specifiche per valutare come proporzione e grammatica siano state interpretate nella realizzazione dell’opera. Anche le difformità con i disegni originali sono state considerate nel raggiungimento dell’obiettivo finale: la costruzione di un modello conoscitivo regolato da parametri e integrato da informazioni pertinenti lo stato di conservazione del monumento. Il modello finale, ma prima ancora il processo metodologico seguito per generarlo, possono garantire una documentazione completa e analitica delle condizioni nelle quali si trova l’edificio storico, anche in funzione di future operazioni di restauro, recupero, manutenzione o salvaguardia. Il lavoro di tesi, si inserisce nell’ambito della ricerca applicativa che riguarda l’adozione di criteri di Building Information Modeling e restituzione digitale degli edifici, storico-monumentali, indagandone potenzialità e limiti attuali.
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Arfelli, Lorenza. "Rilievo digitale integrato come strumento d’indagine per la documentazione del patrimonio architettonico. Applicazioni sulla Porta Fiorentina di Terra del Sole (FC)." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/21655/.

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Abstract:
Lo studio svolto in tesi affronta metodi e tecniche digitali di rilievo e rappresentazione del patrimonio architettonico, quali fonti di documentazione per i Beni Culturali. Il caso di studio affrontato è Porta Fiorentina della cinta di Terra del Sole, che appare di particolare interesse in quanto consente sia di descrivere e ottimizzare alcune applicazioni delle tecniche digitali, sia di analizzare gli impieghi dei modelli 3D ottenuti come documentazione e studio di un’architettura urbana. Sono state quindi individuate e applicate metodologie di rilievo ritenute maggiormente idonee in termini di precisione, accuratezza e finalità d’impiego per la documentazione del Bene; i modelli 3D sono stati sviluppati in base alle caratteristiche morfologiche del caso di studio, con l’obiettivo di ottenerne una restituzione accurata. Tali tecniche si avvalgono di strumentazioni con sensori che forniscono dati compatibili e integrabili, al fine di minimizzare l’incertezza legata alla misura in fase di rilievo e modellazione digitale. In questo modo è stato possibile migliorare la qualità delle informazioni complessive e avere una più ampia conoscenza dell’oggetto. I risultati ottenuti rendono evidenti le potenzialità delle tecniche di rilievo digitale relative alla restituzione geometrica e materica dell’oggetto; parallelamente la forma e le dimensioni, per sua natura “collaborante” rispetto alle tecniche di rilievo, unite alle condizioni di illuminazione naturale, fanno emergere alcune criticità che hanno portato a importanti applicazioni di rappresentazione per i modelli 3D, al fine di rendere omogenei i livelli di documentazione ottenuti nei vari ambienti. Le possibilità e limiti delle tecniche di rilievo digitale sono stati sperimentati e valutati criticamente a partire dai risultati ottenuti, mettendo in evidenza come l’elaborazione delle numerose informazioni costituisca un’esaustiva documentazione e un valido supporto interpretativo-comunicativo del bene architettonico.
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Montanari, Gaia. "Il rilievo della facciata della chiesa di Santa Lucia a Bologna, mediante sistemi fotogrammetrici a basso costo e open source." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/10331/.

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Abstract:
Questo elaborato presenta una procedura di rilievo eseguito con la scansione Laser e la Fotogrammetria per lo studio della facciata della Chiesa di Santa Lucia in Bologna e le successive elaborazioni dei dati tramite software di correlazione automatica Open Source e commerciali Low Cost basati sui principi della Structure from Motion. Nel particolare, il rilievo laser è stato eseguito da 5 posizioni diverse e tramite l’utilizzo di 7 target, mentre il rilievo fotogrammetrico è stato di tipo speditivo poiché le prese sono state eseguite solo da terra ed è stato impiegato un tempo di lavoro minimo (una decina di minuti). I punti di appoggio per la georeferenziazione dei dati fotogrammetrici sono stati estratti dal datum fornito dal laser e dal set di fotogrammi a disposizione è stato ottenuta una nuvola di punti densa tramite programmi Open Source e con software commerciali. Si sono quindi potuti operare confronti tra i risultati ottenuti con la fotogrammetria e tra il dato che si aveva di riferimento, cioè il modello tridimensionale ottenuto grazie al rilievo laser. In questo modo si è potuto verificare l’accuratezza dei risultati ottenuti con la fotogrammetria ed è stato possibile determinare quale calcolo teorico approssimativo dell’errore poteva essere funzionante per questo caso di studio e casi simili. Inoltre viene mostrato come produrre un foto raddrizzamento tramite l’utilizzo di una sola foto utilizzando un programma freeware. Successivamente è stata vettorializzata la facciata della chiesa ed è stata valutata l’accuratezza di tale prodotto, sempre confrontandola con il dato di riferimento, ed infine è stato determinato quale calcolo teorico dell’errore poteva essere utilizzato in questo caso. Infine, avendo notato la diffusione nel commercio odierno della stampa di oggetti 3D, è stato proposto un procedimento per passare da una nuvola di punti tridimensionale ad un modello 3D stampato.
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Zuppella, Giulia. "Le capriate lignee della cattedrale di San Pietro a Bologna. Applicazione della modellazione parametrica per la valutazione e l’interpretazione dei movimenti e degli stati di deformazione." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
La presente tesi si colloca all’interno di un collaudato percorso di ricerca, il cui obiettivo è l’analisi delle coperture lignee, in particolare delle capriate storiche, poiché il comportamento di queste strutture è stato indagato solamente in pochi elaborati. Tale lavoro si pone quindi come obiettivo la rielaborazione dei precedenti protocolli, al fine di valutare lo stato attuale del caso studio, la cattedrale della città di Bologna, la chiesa di San Pietro. La base fondamentale è costituita dal rilievo tridimensionale, effettuato tramite laser scanner, della struttura, ovvero del sottotetto completo dell’edificio. L’output consiste quindi in una nuvola di punti e rappresenta il primo passo per la ricostruzione del cosiddetto “modello di rilievo”. Tramite l’utilizzo di software di gestione della nuvola completa, è possibile estrarre le capriate che si desidera andare ad esaminare e da esse le curve che rappresentano le sezioni degli elementi che formano la capriata medesima: nel presente lavoro, si va ad intervenire su questa fase del protocollo, in modo da eliminare quanto più possibile le arbitrarietà connesse alle scelte dell’operatore, meccanizzando il passaggio di creazione delle sezioni. È quindi possibile creare un algoritmo che consenta di ottenere il modello delle capriate allo stato attuale, ovvero il “modello di rilievo”. Nelle fasi successive, implementando l’algoritmo iniziale, è possibile generare un ulteriore modello, che ricrei un ipotetico stato iniziale della capriata. È il cosiddetto “modello rettificato”. Il confronto finale tra i due modelli generati e la nuvola di punti iniziale consente di analizzare in maniera approfondita ed esauriente le deformazioni subite dagli elementi della capriata nel corso del tempo. È inoltre possibile, sulla base di tali analisi, formulare una valutazione attendibile dello stato di conservazione della struttura e, conseguentemente, prevedere e progettare eventuali interventi di recupero o rinforzo strutturale.
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SOLA, Rossella. "L'identificazione e il rilievo geometrico delle tipologie costruttive al di sotto degli intonaci, mediante una tecnica low cost basata sull'uso integrato della termografia e della fotogrammetria digitale." Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2014. http://hdl.handle.net/11392/2389386.

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Abstract:
This study is framed within the field of survey of buildings belonging to the Cultural Heritage and Architectural . In particular it is classifiable within the technical investigation of the indirect type ( without contact with the object under investigation ) and nondestructive test ( without demolition, partial removals and / or micro - sampling ). Its aim is to identify, describe, test and verify a technique to carry out a survey of photographic type and integrate it with additional data derived from the acquired thermal imager with mid-level. It must be able to perform, for both the thermal image and for that camera, the correction of errors due to different optical (calibration) and in order to provide geometrically correct the overlapping of the images thus extracted. It is to have information concerning materials present beneath the plaster or finishes (such as frescoes) can not be eliminated, in order to understand the technical and construction characteristics, geometry and additional analysis of the degradation of the substrate hidden. It is often useful, then, to avoid errors in the process of restructuring, recovery or rehabilitation, you can make a correct geometric survey, referenced to adjacent architectural elements , and be able to report on the virtual model, to be developed subsequently and enrich the historical data, etc. degradation. The technique identified, from the calibration phase to that of relief and return graphics, allows to obtain useful data to additional relief techniques normally in use, especially if not integrated. The reliability of the data obtained was compared with the substrate as following the removal (in this case possible) of the plaster. Some detectable elements are defined, the conditions that allow us to obtain additional data, the thickness through which it is possible to "read" the heat elements, the " correctness " of the given geometric indirect, with respect to the detected directly.
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Dicesare, Franco. "L'architettura dell'illusione a Palazzo Poggi." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/15698/.

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Abstract:
Il lavoro svolto per l’elaborazione di questa tesi si basa sulla raffigurazione dell’architettura nel genere della quadratura, un tipo di pittura illusoria, raffiguranti architetture, che utilizza la tecnica della prospettiva per creare l’illusione di uno spazio tridimensionale su un piano o una superficie voltata. Lo sfondato prospettico preso in esame consiste nell'affresco rappresentante “la caduta di Fetonte” realizzato da Pellegrino Tibaldi a Palazzo Poggi a Bologna nel 1551. E' stato eseguito un rilevo digitale della sala, mediante laser scanner a differenza di fase CAM2 Focus3D, a cui è seguita la redazione di elaborati grafici (utili per comprendere gli aspetti geometrici della sala), lo studio di trattati prospettici in un periodo storico compreso dal XVI al XVII e un'analisi della superficie pittorica (riferimenti geometrici quali assi, individuazione del punto “riguardante”). E' stata infine ricostruita, con software di modellazione tridimensionale, l'architettura illusoria rappresentata nella quadratura.
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Serpieri, Maurizio. "Rilevamento fotogrammetrico digitale non convenzionale ed analisi strutturale agli elementi finiti dell'Arco d'Augusto di Rimini." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2005. http://amslaurea.unibo.it/7394/.

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Abstract:
L’Arco d’Augusto di Rimini rappresenta da sempre il monumento simbolo della città; ha visto ogni periodo storico, dei quali riporta tuttora i segni in modo visibile. L’alto valore storico, culturale ed artistico che l’Arco porta con se merita di essere valorizzato, conservato e studiato. E’ stato realizzato un rilievo fotogrammetrico del monumento romano e una successiva analisi strutturale mediante la tecnica F.E.M. Il rilievo è stato eseguito con la moderna tecnica digitale non convenzionale, la quale ha permesso di comprendere quanto essa sia in grado di soddisfare le varie esigenze di rilievo nell’ambito dei Beni Culturali. Nel primo capitolo si affrontano le tematiche relative al rilievo dei Beni Culturali, si concentra poi l’attenzione sul settore della fotogrammetria digitale. Il secondo capitolo è dedicato interamente alla storia dell’Arco d’Augusto, riportando tutti i rilievi dell’Arco realizzati dal Medioevo ad oggi. Il terzo capitolo riporta la serie di restauri che l’Arco riminese ha subito nel corso dei secoli, fra cui i due grandi interventi di restauro: il primo eseguito nel 1947 dall’Ing. Rinaldi G., il secondo nel 1996-98 per opera dell’Arch. Foschi P.L. Nel quarto capitolo si parla di come la tecnica fotogrammetrica si presti molto bene all’analisi e al controllo delle deformazioni strutturali. Il capitolo cinque è dedicato al rilievo topo-fotogrammetrico dell’oggetto, affrontato in tutte le sue fasi: ricognizione preliminare,progettazione ed esecuzione delle prese. Il sesto capitolo affronta l’elaborazione dei dati mediante il software PhotoModeler Pro 5. Nel settimo capitolo si confronta il presente rilievo con l’ortofoto realizzata nel 1982 dall’Arch. Angelini R. Il capitolo otto riporta alcune informazioni al riguardo della geomorfologia della zona limitrofa all’Arco. Nell’ultimo capitolo si descrive l’impiego del software agli elementi finiti Straus7 per creare ed elaborare il modello numerico dell’Arco.
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Carretta, Nicola. "Confronto tra tecniche di remote sensing per la caratterizzazione di un ammasso roccioso presso le Gole di Scascoli, Loiano (BO)." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/11882/.

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Abstract:
Il versante sinistro delle Gole di Scascoli (BO) è caratterizzato da una marcata tendenza evolutiva per crollo e ribaltamento. Negli ultimi 25 anni si sono verificati eventi parossistici con volumi di roccia coinvolti rispettivamente di 7000 m3, 20000 m3 e 35000 m3. Il sito è di grande rilevanza a causa del forte fattore di rischio rappresentato per la strada di fondovalle ad esso adiacente. Il lavoro di tesi è stato finalizzato allo studio dei fenomeni di versante di una parete rocciosa inaccessibile nota in letteratura come “ex-Mammellone 1” mediante tecniche di telerilevamento quali TLS (Terrestrial Laser Scanning) e CRP (Close Range Photogrammetry) al fine affiancare il rilievo geomeccanico soggettivo dell’area svolto nel 2003 da ENSER Srl in seguito ai fenomeni di crollo del 2002. Lo sviluppo di tecnologie e metodi innovativi per l’analisi territoriale basata sull’impiego di UAV (Unmanned Aerial Vehicle, meglio noti come Droni), associata alle tecniche di fotogrammetria digitale costituisce un elemento di notevole ausilio nelle pratiche di rilevamento in campo di sicurezza e tempi di esecuzione. Il lavoro ha previsto una prima fase di rilevamento areo-fotogrammetrico mediante strumentazione professionale e amatoriale, a cui è seguita l’elaborazione dei rispettivi modelli. I diversi output sono stati confrontati dal punto di vista geomorfologico, geometrico, geomeccanico e di modellazione numerica di caduta massi. Dal lavoro è stato possibile indagare l’evoluzione morfologica del sito in esame negli ultimi 10 anni, confrontare diversi metodi di rilevamento e analisi dati, sperimentare la robustezza e ripetibilità geometrica del metodo fotogrammetrico per il rilievo di fronti rocciosi e mettere a punto un metodo semiautomatico di individuazione e analisi delle giaciture delle discontinuità.
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Cundari, Maria Rosaria. "Rilievi integrati del patrimonio architettonico. Dalle nuvole di punti ai modelli digitali: Ravello, il chiostro di Villa Rufolo." Doctoral thesis, 2013. http://hdl.handle.net/11577/3267621.

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Bigongiari, Matteo. "L’architettura fortificata di Leonardo da Vinci in Toscana. Rilievi digitali delle fortificazioni di Piombino per la interpretazione critica dei progetti leonardiani." Doctoral thesis, 2020. http://hdl.handle.net/2158/1186132.

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Abstract:
This research focuses on the study of the designs and projects that Leonardo da Vinci carried out for the for- tification of the city of Piombino, with the intention of improving knowledge, an intervention which, although already partially analyzed, still presents important hints for the deepening of the work of the master of Vinci. In particular, the work involved the realization of de- tailed digital 3D surveys of the fortifications still exist- ing to create a morphological documentary base useful for comparing, with the architectures that still exist to- day, the drawings contained in Code II preserved in the National Library of Madrid, in which they are contained the sketches for the Piombino projects. The importance of Piombino in the design of architec- tural works in the life of Leonardo da Vinci consists not only in the concreteness of the intervention, really re- quested by Jacopo IV Appiani and necessary after the invasion of Cesare Borgia, but also in the quantity of notes and drawings that Leonardo handed down to us in his manuscript, which makes the Piombino experience the most documented military architecture project in the master’s career. The contribution of the digital survey, performed with modern laser scanner and SfM technologies, allowed to obtain highly detailed drawings that would allow to document the fortified architectures of Piombino and to refer to the historical-documentary and archaeologi- cal analyzes carried out by the experts over the years of the sector on the medieval city and on the Renaissance Lordship. The ability to manage large databases of information has made it possible to create highly reliable cartogra- phies of the existing urban fabric to understand the re- lationships between fortified architecture in their design within the modern system of defenses. The approach to the figure of the master of Vinci re- quired the in-depth study of his architectural works and in particular of the evolution of his military knowledge which, after the Milanese period at the service of the Duke Sforza, rapidly progressed and led him to become a reference figure in the design of fortification for at least a decade. The intervention of Leonardo in Piombino falls in fact in a period of continuous updating of the oxidation tac- tics and of the morphology and functioning of the de- fensive structures, which led a few decades later to the definition of the cardinal principles of modern fortified architecture. This period of continuous evolution and discovery highlighted the need for Leonardo himself to confront the architectures and ideas of contemporary architects, while the approach to a new field of investigation such as the martial one required the study of texts and trea- tises classics of the Renaissance period. In this continu- ous research and study, the relationship with the Sienese architect Francesco di Giorgio Martini was privileged, a pivotal figure in the evolution of fortified architecture of which Leonardo possessed a copy of the first version of the civil and military architecture treatise, from which he had surely resumed the forms experimented by Mar- tini during his life on the field at the service of Federico da Montefeltro. The resumption of all these topics, from the analysis of the Leonardian architecture, from the comparison with Renaissance studies and treatises, from the study of re- search on archival documents, from the study of archae- ological and architectural evidences, it was possible on the basis of the survey to further investigate further the knowledge of the condition in which Leonardo found Piombino and what his intervention made practically, also allowing to clarify the ideas in the field of military architecture of the master and his design method. Questa ricerca si concentra sullo studio dei disegni e dei progetti che Leonardo da Vinci ha eseguito per la fortifi- cazione della città di Piombino, con l’intenzione di mi- gliorare la conoscenza un intervento che, seppur sia già in parte stato analizzato, presenta ancora degli importanti spunti per l’approfondimento dell’opera del maestro di Vinci. In particolare il lavoro ha interessato la realizzazi- one di dettagliati rilievi digitali delle fortificazioni ancora esistenti in modo tale da creare una base documentaria morfologica utile a confrontare i disegni contenuti nel Codice II conservato alla Biblioteca Nazionale di Ma- drid, in cui sono contenuti gli schizzi per i progetti di Pi- ombino, con le architetture ancora oggi esistenti. L’importanza di Piombino all’interno della progettazione di opere architettoniche nella vita di Leonardo da Vinci consiste non solo nella concretezza dell’intervento, real- mente richiesto da Jacopo IV Appiani e necessario dopo l’invasione di Cesare Borgia, ma anche nella quantità di note, appunti e disegni che Leonardo ci ha tramandato nel suo manoscritto, cosa che rende l’esperienza piombi- nese il progetto di architettura militare più documentato nella carriera del maestro. Il contributo del rilievo digitale, eseguito con le moderne tecnologie laser scanner e S.f.M., ha permesso di ottenere elaborati grafici altamente dettagliati che consentissero di documentare le architetture fortificate di Piombino e di basare sulla carta le analisi storiche-documentarie ed archeologiche che negli anni sono state condotte dagli esperti del settore sulla città medievale e sulla signoria rinascimentale. La possibilità di gestire grandi database di informazioni ha consentito di realizzare cartografie altamente affidabili del tessuto urbano esistente per comprendere le relazio- ni tra le architetture fortificate nella loro progettazione all’interno del sistema moderno di difese. L’approccio alla figura del maestro di Vinci ha richiesto lo studio approfondito delle sue opere architettoniche ed in particolare dell’evoluzione delle sue conoscenze in ambito militare che, dopo il periodo milanese al servizio del Duca Sforza, sono rapidamente progredite e lo hanno portato a divenire una figura di riferimento nella proget- tazione di fortificazione per almeno un decennio. L’intervento di Leonardo a Piombino rientra infatti in un periodo di continuo aggiornamento delle tattiche ossidi- onali e della morfologia e del funzionamento delle strut- ture difensive, che hanno portato pochi decenni più tardi alla definizione dei principi cardine dell’architettura for- tificata moderna. Questo periodo di continua evoluzione e scoperta ha evi- denziato la necessità dello stesso Leonardo di confron- tarsi con le architetture e le idee degli architetti a lui con- temporanei, mentre l’approccio ad un nuovo campo di indagine come quello marziale ha necessitato lo studio dei testi e delle trattazioni classiche del periodo rinasci- mentale. In questa continua ricerca e studio, si è privi- legiato il rapporto con l’architetto senese Francesco di Giorgio Martini, figura cardine nell’evoluzione delle ar- chitetture fortificate di cui Leonardo possedeva una copia della prima versione del trattato di architettura civile e militare, da cui aveva sicuramente ripreso le forme speri- mentate dal Martini nell’arco della sua vita sul campo al servizio di Federico da Montefeltro. La ripresa di tutti questi argomenti, dall’analisi delle ar- chitetture leonardiane, dal confronto con gli studi e la trattatistica rinascimentale, dallo studio delle ricerche sui documenti d’archivio, dallo studio delle evidenze arche- ologiche ed architettoniche è stato possibile sulla base del rilievo approfondire ulteriormente la conoscenza della condizione in cui Leonardo ha trovato Piombino e cosa ha apportato praticamente il suo intervento, consentendo inoltre di chiarificare le idee in campo di architettura mil- itare del maestro ed il suo metodo di progettazione.
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GIUSTINIANI, CLAUDIO. "Il rilievo per l'analisi stratigrafica dell'architettura scavata - la casa-museo di Mimar Sinan." Doctoral thesis, 2017. http://hdl.handle.net/2158/1076426.

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Abstract:
la tesi si concentra sul rilievo e l'analisi di alcune tipologie di architetture scavate in diversi luoghi del mondo, sperimentando diversi metodi e strumenti di misurazione dalla fotogrammetria digitale al rilievo laser scanner. l'intento è quello di individuare le evoluzioni funzionali e strutturali delle strutture, fino all analisi del complesso museale di Agirnas. con la produzione di elaborati adatti alla analisi ed alla divulgazione
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bercigli, monica. "Sistemi di fruizione virtuale e serious game per la valorizzazione e la divulgazione del Patrimonio. Masada: la fortezza del deserto." Doctoral thesis, 2019. http://hdl.handle.net/2158/1150778.

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Abstract:
This work is focused the theme of the access to Cultural Heritage through the most recent digital technologies developed in last decades. The entertainment industry, and more specifically that concerning videogames, is now considered the most promising in order to bridge the gap, generated by the contemporary, between those who ‘create’ or preserve the Heritage and those who enjoy it. For this reason, a particular study is dedicated to the theme of serious games, a potential tool for the re-appropriation of museum spaces and all those places that no longer arouse the spontaneous interest of people. Starting from the definition of the notions of material and immaterial Heritage and investigating their evolution in the international debate, the theme of the use of the Heritage is addressed. Today there is a clear need to preserve the heritage from the test of time in order to ensure the preservation of the 'memory'. The museum structures, together with all the disciplines that regulate its functioning, have available 'new tools' to reach these purposes. Today, 3D models, as well as providing design support, are important for permanently recording the shape of existing architectural works and artifacts, in order to achieve the future generations. The 3D model therefore becomes an important 'tool' of the discipline of representation, useful for the construction of virtual scenarios for the use of the Heritage. Part of this work concerns the complex case study of the archaeological site of Masada in Israel, under UNESCO protection, and the construction of the digital archive obtained through the use of integrated digital survey methodologies and 3D modeling. The research presented aimed at the definition of a methodological process that, starting from a digital database, reach in information obtained by archival research, photographic and digital survey campaigns, allows to 'translate' this data and these 'materials' in contents accessible and usable by the general public. For this reason, within this research, a serious game called 'Masada Museum' was designed and partially developed as a potential tool in order to increase the potentiality of the current museum structure.
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Cioli, Federico. "Identità urbana e patrimonio immateriale. Il rilievo e la rappresentazione delle attività commerciali storiche e tradizionali fiorentine." Doctoral thesis, 2021. http://hdl.handle.net/2158/1231420.

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Abstract:
La tesi affronta la tematica del rapporto tra la città e le attività commerciali, le quali costituiscono un’importante testimonianza della sua evoluzione storica e culturale, rappresentando tradizioni e abitudini sociali che si riflettono nei fronti urbani e nelle strade. Lo studio, attraverso l’approfondimento del caso studio delle attività storiche di Firenze, pone le basi per comprendere quelle che possono essere le implicazioni legate alla loro tutela. La ricerca ha l’obiettivo di definire un protocollo operativo per la documentazione delle attività commerciali applicabile sia sul piano nazionale che sul panorama internazionale che tenga in considerazione sia gli aspetti materiali della struttura architettonica sia gli aspetti immateriali relativi al prodotto, alle tecniche di lavorazione, alla cultura economica e alla tradizione, ma soprattutto alla storia e all’identità sociale di una città che esiste in quanto sintesi di entrambi questi aspetti. The thesis deals with the issue of the relationship between the city and commercial activities, which constitute an important testimony of its historical and cultural evolution, representing traditions and social habits that are reflected in the urban fronts and in the streets. The study, through an in-depth study of the case study of the historical activities of Florence, sets the stage for understanding what may be the implications related to their protection. The research aims to define an operational protocol for the documentation of commercial activities applicable both nationally and internationally that takes into consideration both the material aspects of the architectural structure and the intangible aspects relating to the product, to the processing techniques, to economic culture and tradition, but above all to the history and social identity of a city that exists as a synthesis of both these aspects.
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GRIFFO, MARIKA. "Dal dato all’informazione. Integrazioni ed evoluzioni del modello digitale." Doctoral thesis, 2020. http://hdl.handle.net/11573/1357997.

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Abstract:
L’entropia nello spazio tridimensionale virtuale sembra inarrestabile. La creazione dei “cloni digitali” pare essere l’unica precauzione efficace per assicurare che rimanga traccia del mondo reale, così come noi lo conosciamo, anche in futuro. Di fronte questa prospettiva pare evidente la necessità di comporre sistemi di gestione dei dati che diano l’ordine della produzione esistente e che ne assicurino l’intellegibilità futura. La ricerca qui presentata investe l’ambito della rappresentazione del patrimonio culturale costruito indagando le possibilità di interazione tra dati eterogenei nel dominio del modello digitale. Questo approccio si affida ad un principio di complementarità dei processi di conoscenza finalizzato alla convergenza, in ambiente virtuale, dei diversi ambiti di indagine coinvolti. Le tematiche fondanti affrontate riguardano da una parte, le procedure d’integrazione di dati eterogenei nello spazio virtuale tridimensionale e dall’altra, le diverse possibilità di organizzazione di questi stessi dati in un sistema informativo dotato di una struttura logica condivisa. Lo studio si articola ripercorrendo ed analizzando le fasi distintive delle operazioni informatiche necessarie a produrre conoscenza: l’input, ossia il dato di partenza, la materia prima; l’elaborazione, ossia il processo di trasformazione della configurazione iniziale; e l’output, inteso come prodotto, come fase informativa. Questa impostazione viene declinata rispetto a due diverse tipologie di sistemi informativi, il primo, è quello legato alla discretizzazione numerica della realtà e si avvale di modelli numerici, l’altro, invece, interpreta la realtà mediante i modelli continui di rappresentazione. I due approcci agiscono su campi di applicazione con più punti di intersezione, l’interferenza tra i due sistemi contribuisce significativamente alla produzione di un unico strumento conoscitivo che porti con sé non solo la traccia dell’intero ciclo di vita del bene architettonico, ma anche la testimonianza di tutto l’iter conoscitivo ad esso connesso. Con questo scopo, la ricerca parte dall’analisi dei diversi modi di comporre il modello di architettura per valutarne le affinità e la compatibilità. La ricerca qui presentata intende valutare le potenzialità delle varie modalità d’integrazione attualmente in uso e di sviluppare un approccio di sistematizzazione dei dati integrati in modelli conoscitivi avanzati. Rispetto a questi panorami speculativi, lo studio affronta i sistemi informativi sviluppati nell’ambito della modellazione numerica: le strategie di segmentazione e classificazione, di manipolazione spaziale di dati eterogenei e gli strumenti di organizzazione semantica dei dati. Dall’altra parte, il tema d’indagine tocca l’ambito dell’HBIM, della costruzione di modelli parametrici relazionali semanticamente strutturati.
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Becherini, Pietro. "Le Mura di Verona. Il rilievo digitale per la tutela e valorizzazione del Patrimonio UNESCO." Doctoral thesis, 2020. http://hdl.handle.net/2158/1186421.

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Abstract:
A 20 anni dalla nomina di Patrimonio UNESCO della città veronese, il presente lavoro si concentra sulla salvaguardia del Patrimonio della città scaligera attraverso le più recenti tecnologie digitali sviluppatesi negli ultimi decenni. La via della conservazione non può che partire da quella della conoscenza e il rilievo delle mura di Verona, processo inedito sul territorio scaligero, è stato così occasione di verifica di un procedimento di rilievo integrato dove gli sviluppi tecnologici messi a disposizione nel campo della documentazione, danno notevoli opportunità per il rilevamento dell’Architettura e soprattutto per il rilievo nel settore dei Beni Culturali, sia per quanto riguarda l’acquisizione delle informazioni riferite all’oggetto d’indagine, cioè la fase di acquisizione del dato metrico, sia per quanto riguarda la questione della rappresentazione e divulgazione. Il progetto di ricerca Verona Fortificata, riguardo alla documentazione del sito UNESCO di Verona, nasce nel 2015 grazie alla collaborazione dell’Università degli Studi di Firenze e dell’Università degli Studi di Pavia, con il Comune di Verona e la partecipazione di professori, studiosi e ricercatori del settore. Nell’ottica di costruire, per la prima volta sul territorio veronese, una documentazione digitale completa del Patrimonio UNESCO, durante le varie campagne di rilievo svolte tra il 2015 e il 2019, sono stati acquisiti un grande mole di contenuti riguardanti parte della cinta muraria e delle fortificazioni presenti sul territorio scaligero. La raccolta ordinata degli stessi va ad assumere un punto chiave per la riuscita del progetto, per la sua facile comprensione e condivisione dei suoi risultati. La ricerca si divide in tre parti, di cui la prima ha carattere introduttivo, conoscitivo proponendosi di fornire le basilari informazioni storico-culturali imprescindibili al corretto inquadramento delle attività di ricerca e studio del perimetro scaligero; viene presentata una panoramica generale sulle vicende storiche che hanno portato la trasformazione nei secoli della città di Verona e le sue mura, che, tramite l’operato dei numerosi architetti e ingegneri, contribuì alla diffusione della concezione di architettura della difesa “alla moderna”, intendendo evidenziare con quali dinamiche i sistemi culturali e la tecnologia militare sviluppati in Italia si sono poi diffusi in tutto il continente europeo prima e nel mondo successivamente. Segue una seconda parte dove viene trattata l’acquisizione mediante sistemi laser e sensori digitali con una disamina sulla strumentazione sperimentale utilizzata e relativi dati ottenuti, quindi, dopo una rappresentazione di alcuni esempi di studio e analisi sul territorio nazionale, di gestione dei perimetri delle città fortificate nel secondo dopoguerra, si passa a una descrizione generale del valore e del significato del Patrimonio culturale in ambito nazionale e internazionale Nella terza e ultima parte della discussione, a partire dall’analisi del modello teorico desunto dagli allegati UNESCO, ne viene verificata l’applicazione del campo pratico e, attraverso i rilievi svolti sul campo coadiuvati da un attento studio, vengono evidenziati gli aspetti salienti tipici del caso preso in esame. Le indagini hanno preso in considerazione solo alcune porzioni delle mura, dove è stato ritenuto fossero più evidenti le difformità dal fronte delle mura, andando così a creare dei tipici casi di studio del problema della Buffer Zone. La rappresentazione grafica in questo percorso di ricerca è stato uno strumento fondamentale, capace di visualizzare, materializzare, dare volume e comprendere i disegni di progetto e di riprodurre, attraverso modelli digitali, gli elementi della fortificazione andando a creare, ove richiesto, sezioni dei singoli manufatti o ambientali come nel caso dello studio della buffer zone veronese. Con la proposta di istituzione della nuova zona cuscinetto “visibile” e la conseguente creazione di uno strumento operativo per la sua gestione, interrogabile nel tempo, in accordo con le indicazioni del Comitato del Patrimonio Mondiale, l’intento di questa ricerca è stato quello di cercare di rispondere a due delle principali questioni affrontate nel primo Piano di Gestione: promuovere uno sviluppo sostenibile del Centro Storico di Verona e salvaguardarne lo skyline. Il presente lavoro rappresenta una tappa all’interno di quell’articolato percorso conoscitivo volto alla comprensione delle principali architetture militari censite all’interno della città e sul territorio.
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dell'amico, anna. "La sperimentazione di procedure di modellazione parametrica per i beni culturali. Dal rilievo digitale al modello HBIM per la valorizzazione e gestione di alcuni esempi del patrimonio storico architettonico." Doctoral thesis, 2021. http://hdl.handle.net/2158/1232138.

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Abstract:
The research developed within the doctoral thesis addresses the issue related to the introduction of new BIM (Building Information Modeling) processes and tools in the architectural representation of built heritage. The evolution of Building Information Modeling protocols in the AEC sector changes the related representation methods and a change in the design process structure. Over the last few years, the conceptual approach of Building Information Modeling has had a substantial impact on traditional workflows, radically transforming standard professional protocols and practices. Digital information communication applied to cultural heritage (HBIM, Historical Building Information Modeling) uses specific workflows for coordinating the entire process, from data collection to the final interactive model, the data to query the model elements based on different structured information levels. This trend is the object of criticism and study by the scientific sector of representation, investigating the possibilities of applying these methodologies to the world of representation and management of built historical heritage. The research was aimed at investigating HBIM methodological protocols and the relationships between 3D databases and BIM models. The construction of a multidimensional and multidisciplinary representation model, in which the representation of the elements results from the model structuring and critical reading of the real digitized space. As part of the research, reference was made to different scales of detail to distinguish between the types of models proposed for specific objectives and purposes to investigate the types of modeling and representation that can be performed in the reading levels’ gradual development. The act of transposing the architectural heritage into its virtual “double” implies a comparison of experiences and an in-depth evaluation of digital acquisition methodologies to make choices. Implementing meanings in the virtual context of digital expression implies granting a second life to the dimension of places, a life whose laws are dictated by information technology. The investigation is structured in a system of case studies chosen for the difference in detail scale to set up a granular research protocol, starting from the micro object scale to the architectural scale of the building, arriving at the representation of the relationship between buildings and territorial system at a macro-scale level. The analysis involves a breakdown of the representation problem, identifying protocols that can be applicable at different levels and scales of reading to represent and discretize parts and elements linked together in a hierarchical or interconnected relationship, outlining their criticality potential. This determines a process of simplification of the complexity of the real space. Through the construction of the image, digital transposition replicates in all respects the act of drawing. The products produced become tools from which to derive simplified and critically interpreted information. The research proposes a reflection between the relationship between digital survey and the development of 3D databases and the connection of these with modeling platforms and digital enhancement supported by analyzing the different data transformation steps. Information is processed from the three-dimensional database to produce drawings capable of transmitting and documenting the artifact’s historical value. The collection of this data will flow into an HBIM management model resulting from a critical and interpretative process of the architectural complex. This system is adapted, constituting itself as a valid data container for the cataloging and semantic qualification of the modeled elements that flow into the structuring of schedules of indexed elements. Research remains an open and constantly evolving topic, subject to criticism and developments. The necessary relationship between data acquired through reality-based technologies and the contradictory nature between identity and uniqueness of the historical heritage elements is evident. The search for a standardized catalog of elements typical of the BIM modeling concept aims to make a useful contribution to understanding technical and theoretical terms of the possibilities of the BIM tool applied to the Cultural Heritage sector.
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Nicastro, Giuseppe. "Badia a Passignano, un monastero fortificato in Val di Pesa. Rilievo digitale integrato per la valorizzazione delle strutture architettoniche e del patrimonio artistico." Doctoral thesis, 2020. http://hdl.handle.net/2158/1214875.

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Abstract:
L'elaborato affronta il tema del rilievo digitale integrato applicato al caso studio dell’abbazia vallombrosana di San Michele Arcangelo, nucleo del borgo di Badia a Passignano, nella provincia di Firenze. Il complesso di Passignano appare oggi come un monastero fortificato la cui immagine è stata modellata dalle ristrutturazioni e dalle modifiche che hanno interessato l’intero complesso nel corso dei secoli: l’obiettivo che questo studio si pone è dunque quello di effettuare il rilievo di tale manufatto allo scopo di documentarne le consistenze e le caratteristiche architettoniche per fini di conoscenza e di valorizzazione. Il progetto di documentazione della Badia a Passignano è stato condotto secondo un iter metodologico che vede la prima parte del lavoro inquadrare il problema da un punto di vista storico. Nei primi due capitoli, si sono infatti indagate le principali vicende che hanno caratterizzato l’affermazione dell’Ordine vallombrosano dalla fine dell’XI secolo in poi. La seconda parte della ricerca è invece dedicata alla documentazione da rilievo condotto sul campo, alla restituzione dei dati acquisiti e alla definizione del progetto di comunicazione. La campagna di acquisizione dei dati è stata condotta con la volontà di ottenere tutti quei contenuti adatti ad essere utilizzati in una proposta di valorizzazione immateriale: le possibilità offerte dall’avanzamento tecnologico nel campo del rilievo hanno infatti permesso di poter applicare al caso studio di Badia a Passignano le attuali metodologie di acquisizione e restituzione avanzata dei dati. Tra gli obiettivi che hanno guidato il lavoro di ricerca, ha avuto senz’altro priorità la volontà di costruire una prima base documentaria di tipo digitale per la conoscenza del complesso: muovendo da queste premesse, pertanto, si è inteso favorire la trasmissione delle informazioni acquisite durante tutte le fasi della ricerca rendendo così maggiormente leggibili le caratteristiche di pregio dell’abbazia di Passignano.
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Cera, Valeria. "Il rilievo dell’Architettura tra identificazione tipologica e strutturazione semantica. La Certosa di San Lorenzo a Padula nella rappresentazione digitale per il Cultural Heritage." Tesi di dottorato, 2018. http://www.fedoa.unina.it/12596/1/cera_valeria_31.pdf.

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Abstract:
La digitalizzazione delle testimonianze del patrimonio costruito ha animato una nuova sfida dell’epoca contemporanea: la creazione di sistemi intelligenti, efficienti e scalabili per l’indicizzazione, l’archiviazione, la ricerca e la gestione delle collezioni digitali e della relativa documentazione. La strutturazione delle informazioni, spazializzate in ragione di attributi semantici, risponde efficacemente alle esigenze di documentazione e interoperabilità, proprie degli studi interdisciplinari, potenziando la condivisione delle risorse e la creazione collaborativa di conoscenza. L’analisi degli approcci formalizzati finora, mostra diverse questioni aperte e spunti di riflessione connessi con le implicazioni teoriche di una segmentazione architettonica guidata dalla semantica, con le potenzialità espressive e applicative di una interazione più immediata con la rappresentazione digitale nonché con le modalità di accesso e recupero della documentazione spazializzata. Un primo scopo della ricerca è la definizione di una metodologia di annotazione semantica che risolva l’ambiguità e codifichi l’incertezza della etichettatura, affinando la qualità dell’informazione. Una seconda finalità è l’indagine di approcci che razionalizzino e ottimizzino il processo di annotazione, migliorando l’interoperabilità e l’interpretabilità da parte di Intelligenze Artificiali.
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GIUGLIANO, ALESSANDRA MARINA. "Il disegno come strumento di indagine delle trasformazioni urbane. “Le Chiese” di San Gregorio dei Muratori." Doctoral thesis, 2021. http://hdl.handle.net/11573/1501101.

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Abstract:
Questa ricerca indaga il campo delle trasformazioni dell’ambito urbano delle “chiese” di San Gregorio Magno dei Muratori nel rione Campo Marzio a Roma, entrambe facenti parte del tratto terminale dell’isolato a sud dell’estinto porto di Ripetta; di una, realizzata nel 1704 prospettante sul porto e ritenuta distrutta in seguito alla costruzione dei Muraglioni del Tevere, rimane solo l’immagine della facciata tramandata dalle numerose vedute del XVIII e XIX secolo, dell’altra, ancora esistente ma poco conosciuta, rimangono oggi gli ambienti inglobati nel novecentesco Palazzo Marescalchi Belli. La chiesa sopravvissuta, alla quale si accede unicamente dal ramo chiuso di via Leccosa, è da più autori identificata come l’oratorio della chiesa sul porto. Altri autori riportano, invece, che la chiesa in via Leccosa sia stata dotata, con la costruzione del porto, di una seconda facciata. Tuttavia, alcuni materiali bibliografici e iconografici hanno suggerito l’ipotesi che la chiesa sul porto fosse composta unicamente da una finta facciata, costruita in aderenza, non con l’aula della chiesa, ma con il fronte cieco dell’isolato, costituito da alcune abitazioni. Attraverso il rilievo digitale integrato della chiesa in via Leccosa e del suo contesto, e attraverso la creazione di modelli diacronici bidimensionali e tridimensionali, è stato intrapreso un percorso di documentazione e analisi critica del ruolo delle chiese di San Gregorio Magno dei Muratori all’interno del contesto urbano del porto di Ripetta nel Campo Marzio, indagando le trasformazioni della porzione di isolato tra le due chiese e aprendo la strada a nuovi scenari interpretativi di questa porzione di città. Oltre a documentare un bene architettonico poco conosciuto, la ricerca restituisce l’immagine di una porzione del rione Campo Marzio inedita, che si auspica possa andare ad integrare l’immagine figurativa del quartiere già nota.
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PETRINI, Maria Celeste. "IL MARKETING INTERNAZIONALE DI UN ACCESSORIO-MODA IN MATERIALE PLASTICO ECO-COMPATIBILE: ASPETTI ECONOMICI E PROFILI GIURIDICI. UN PROGETTO PER LUCIANI LAB." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251084.

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Abstract:
Con l’espressione “marketing internazionale” ci si riferisce a quell’insieme di attività adottate dall’impresa al fine di sviluppare o perfezionare la propria presenza sul mercato estero. Oggetto della presente ricerca è l’analisi degli aspetti problematici che tali attività sollevano sul piano giuridico: attraverso un approccio basato sull’integrazione della cultura economica del marketing d’impresa con quella più propriamente giuridica, l’indagine mira ad individuare le fattispecie di marketing rilevanti sotto il profilo giuridico e giuspubblicistico, ad analizzarne i profili che risultano più critici per l’impresa e proporre soluzioni concrete. La ricerca è stata condotta in collaborazione all’azienda Gruppo Meccaniche Luciani, che oltre ad essere un affermato fornitore di stampi per calzature, progetta design innovativi attraverso una sua articolazione organizzativa creativa, denominata Luciani LAB. L’impresa investe molto nell’innovazione, ed in questo senso, particolarmente significativo è stato l’acquisto di una potente stampante 3D, tecnologicamente all’avanguardia, che ha consentito all’azienda di progettare diversi prodotti, tra cui una borsa, realizzarli in prototipazione rapida, e successivamente renderli oggetto di specifiche campagne promozionali, illustrate nel presente lavoro. Viene evidenziato come queste rispecchino la peculiarità dell’approccio al marketing da parte della piccola/media impresa, descritto dalla dottrina maggioritaria come intuitivo ed empirico, distante da quello teorico e strategico del marketing management. La collaborazione con l’impresa partner del progetto ha costituito il riferimento principale per l’elaborazione del metodo con cui condurre la ricerca: l’azienda ha promosso i propri prodotti mediante diverse strumenti di marketing, come inserti pubblicitari su riviste, campagne di e-mail marketing e fiere di settore. Queste attività si distinguono tra esse non solo rispetto alle funzioni, alle differenti modalità con cui vengono impiegate e al pubblico cui si rivolgono, ma anche e soprattutto rispetto alla disciplina giuridica di riferimento: ognuna di esse infatti è regolata da un determinato complesso di regole e solleva questioni che si inseriscono in una specifica cornice giuridica. Al fine di giungere ad una sistematica trattazione dei profili giuridici connessi, si è scelto di classificare le diverse azioni di marketing in tre gruppi: quelle riferite alla comunicazione, quelle inerenti l’aspetto del prodotto e quelle che si riferiscono al cliente Per ognuna di queste aree si individua una precisa questione critica per l’impresa, e se ne trattano i profili problematici dal punto di vista giuridico. In relazione al primo gruppo, ovvero la comunicazione pubblicitaria d’impresa, si evidenziano le criticità connesse alla possibilità di tutelare giuridicamente l’idea creativa alla base del messaggio pubblicitario: si mette in discussione l’efficacia degli strumenti giuridici invocabili a sua tutela, in particolare della disciplina del diritto d’autore, della concorrenza sleale e dell’autodisciplina. Si prende come riferimento principale il contesto italiano, considerando la pluralità degli interessi pubblici, collettivi ed individuali coinvolti. Il secondo profilo d’indagine riguarda la disciplina giuridica riconducibile all’e-mail marketing, uno degli strumenti più diffusi di comunicazione digitale. L’invasività di questo sistema nella sfera personale dei destinatari impone l’adozione di adeguati rimedi da parte delle imprese per evitare di incorrere nella violazione delle disposizioni a tutela della privacy. Si trattano le diverse implicazioni derivanti dall’uso di tale strumento, in particolare quelle riferite al trattamento dei dati personali alla luce della normativa vigente in Italia e nell’Unione Europea, e connesse alle modalità di raccolta degli indirizzi e-mail dei destinatari potenzialmente interessati. Infine, la costante partecipazione alle fiere di settore da parte dell’azienda dimostra quanto l’esteriorità del prodotto costituisca uno strumento di marketing decisivo per la competitività aziendale, dunque grande è l’interesse dell’impresa a che il suo aspetto esteriore venga protetto dall’imitazione dei concorrenti. Il tema giuridico più significativo che lega il processo di marketing al prodotto dell’azienda è proprio la protezione legale del suo aspetto, ovvero la tutela del diritto esclusivo di utilizzarlo, e vietarne l’uso a terzi. L’aspetto di un prodotto può essere oggetto di protezione sulla base di diverse discipline che concorrono tra loro, sia a livello nazionale che sovranazionale, dei disegni e modelli, del marchio di forma, del diritto d’autore e della concorrenza sleale. Si è scelto di concentrare il lavoro, in particolare, sulla prima: si ricostruisce il quadro normativo e l’assetto degli interessi implicati dalla fattispecie, per arrivare ad evidenziare le principali criticità nell’interpretazione delle norme, sia a livello nazionale, che nell’Unione Europea. Si approfondiscono gli orientamenti di dottrina e giurisprudenza di alcune disposizioni chiave per l’applicazione della disciplina, quali gli artt. 6 e 7 del Regolamento CE, n. 6/2002, concernenti rispettivamente il «carattere individuale» e la «divulgazione», i due requisiti fondamentali per ottenere la registrazione e conseguente protezione giuridica del disegno. Tali nozioni sono soggette ad interpretazioni parzialmente difformi da parte dei giudici dei diversi Stati membri, e ciò contribuisce a minare l’applicazione omogenea della disciplina in tutto il territorio UE. In questo senso, viene messo in evidenza il ruolo chiave dell’orientamento della Corte di Giustizia dell’Unione Europea nell’interpretazione di tali concetti, avente l’effetto di uniformare l’approccio degli Stati. La Direttiva 98/71/CE ha introdotto la possibilità di cumulare la protezione conferita all’aspetto del prodotto dalla disciplina dei disegni e modelli con quella riconosciuta dalle altre normative. Tale previsione solleva questioni di rilievo sistematico e concorrenziale: ci si interroga su quali problemi di tipo sistematico e di concorrenza vengano sollevati dal riconoscimento su uno stesso prodotto della protezione sia come disegno che come marchio di forma, e sia come disegno che come opera dell’ingegno. In particolare nell’ambito del diritto dei marchi d’impresa e del diritto d’autore, le tutele hanno durata potenzialmente perpetua, diversamente dalla registrazione come disegno o modello, che garantisce la titolarità del diritto di utilizzare il proprio disegno in via esclusiva per un periodo limitato di massimo 25 anni. Questa differenza temporale rende il cumulo problematico sia a livello di coordinamento, che di concorrenza, poiché incentiva il sorgere di “monopoli creativi” sulle forme del prodotto. Il presente lavoro ha come obiettivo l’ampliamento della conoscenza sul tema del marketing con particolare riferimento ai profili giuridici che si pongono, con riguardo alla promozione del prodotto nell’ambito dell’Unione Europea. Si ritiene che il valore aggiunto e l’aspetto più originale della ricerca consista nella sua forte aderenza alla realtà della piccola/media impresa: tramite l’integrazione della ricerca giuridica e dello studio dei fenomeni di marketing si delineano i problemi pratici che questa si trova a dover affrontare nell’implementazione delle attività quotidiane di marketing. Tale indagine vuole essere utile a tutte le piccole/medie imprese che si trovano impreparate nell’affrontare le sfide poste dal marketing e nel conoscere le implicazioni giuridiche che da questo derivano.
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