Academic literature on the topic 'Rilievi digitali'

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Journal articles on the topic "Rilievi digitali"

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Caso, Roberto, and Giovanni Pascuzzi. "Valutazione dei prodotti scientifici nell'area giuridica e ruolo delle tecnologie digitali." RIV Rassegna Italiana di Valutazione, no. 49 (May 2012): 25–38. http://dx.doi.org/10.3280/riv2011-049003.

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Abstract:
Al fine di valutare i prodotti della scienza giuridica italiana e renderli confrontabili con i lavori di altre aree scientifiche, alcuni attori istituzionali hanno proposto di classificare generi letterari (ad es., monografia, articolo, nota a sentenza ecc.), sedi editoriali e riviste. Una parte delle associazioni scientifiche dell'area giuridica ha preso una posizione comune nel "documento sulla valutazione" del 1° ottobre 2010 su metodi e criteri che dovvrebbero essere applicati da vari organismi istituzionali per differenti scopi. La pagine che seguono sono dedicate a svolgere rilievi critici a margine del documento e a rilevare che le tecnologie digitali (in particolare, il sistema dell'Accesso Aperto alla scienza) possono giocare un ruolo di primo piano nella valutazione dei prodotti della scienza giuridica.
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Santagati, Cettina. "Metodologie digitali per il rilievo e la valorizzazione del patrimonio culturale ipogeo." Virtual Archaeology Review 5, no. 10 (May 2, 2014): 82. http://dx.doi.org/10.4995/var.2014.4222.

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Abstract:
The study addresses the problems of acquisition and enhancement in the field of underground sites with particular regard to the Catacomb of St. John in Syracuse. In addition to the proposed survey methodology, the research highlightes that only through a reliable and objective documentation you can understand and study in depth these places. 3D documentation of these places hidden from the eyes of the city and, therefore, very complex to interpret has provided a powerful tool for investigation as it has allowed to show the relationships between the plano-altimetric environments and to study from a geometrical point of view the spatiality of these places providing new and valuable information to scholars of the monument.
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3

Zanazzi, Silvia, and Silvia Coppola. "Experiencing art from a distance. Digital technologies for museums during and beyond the pandemic." Form@re - Open Journal per la formazione in rete 21, no. 3 (December 31, 2021): 118–32. http://dx.doi.org/10.36253/form-11617.

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Abstract:
This article proposes a reflection on the role of digital technologies in emergency museum education during the Sars-Cov-2 pandemic, starting from some relevant experiences at national and international level. In particular, it explores the use of serious games and storytelling as tools to realize the idea of a participatory, accessible, interactive and inclusive museum: a museum that doesn’t go into quarantine, but tries its best to keep the relationship with the audience. Vivere l’arte a distanza. Le tecnologie digitali per i musei durante e oltre la pandemia. Questo articolo propone una riflessione sul ruolo delle tecnologie digitali nella didattica museale di emergenza durante la pandemia da Sars-Cov-2, a partire da alcune esperienze di rilievo in ambito nazionale e internazionale. In particolare, si approfondisce l’uso dei serious games e dello storytelling come strumenti per realizzare l’idea di un museo partecipato, accessibile, interattivo e inclusivo: un museo che non va in quarantena, ma fa di tutto per mantenere viva la relazione con il suo pubblico.
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Passerone, Francesca. "Navigatori o ragni pescatori?" STUDI JUNGHIANI, no. 35 (February 2013): 59–73. http://dx.doi.org/10.3280/jun2012-035004.

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Abstract:
L'articolo propone alcune riflessioni sull'influenza delle nuove tecnologie digitali sul modo di pensare, di conoscere e di comunicare. Il virtuale determina una consistente modificazione della qualitŕ della presenza, che si manifesta in nuovi modi di rappresentare la realtŕ e di entrare in relazione. L'Autrice paragona la Rete a una "mente collettiva" e si interroga sulle vicissitudini dei processi immaginativi individuali nell'era attuale. Particolare attenzione viene data alla peculiaritŕ delle relazioni che si instaurano attraverso Facebook e piů in generale alla comunicazione nell'era digitale, evidenziandone luci ed ombre. L'aspetto centrale messo in rilievo, specialmente rispetto all'emergere di nuove patologie, č l'assenza del corpo nelle relazioni virtuali. La capacitŕ di ritornare al corpo, di incarnare le esperienze vissute in Rete, determina quel momento riflessivo che si configura come essenziale per "fare anima". Solo attraverso l'integrazione fra mente e corpo possiamo esperire la Rete come un'immagine viva dell'inconscio collettivo che si dispiega nella contemporaneitŕ, donando forma e significato a ciň che sperimentiamo nella realtŕ virtuale.
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Di Giacomo, Giacomo, Massimo Limoncelli, and Giuseppe Scardozzi. "Rilievo e ricostruzione virtuale del Ponte Sud di Hierapolis di Frigia (Turchia)." Virtual Archaeology Review 4, no. 8 (November 20, 2015): 20. http://dx.doi.org/10.4995/var.2013.4281.

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Abstract:
<p>The paper concerns the topographical survey and the 3D reconstruction of a Roman bridge-aqueduct located immediately to the south of Hierapolis in Phrygia (south-western Turkey), along the ancient route directed to Colosse and the internal Anatolia; only its southern abutment and scarce remains of the northern one are preserved. It is in a very difficult location, inside the narrow and deep valley, and it was never studied before. During the 2011 field work campaign of the Italian Archaeological Mission, it was surveyed using a high precision differential GPS system (for the plan documentation and its positioning in the digital archaeological map of Hierapolis) and through a Motorized Robotic Total Station (for the documentation of the elevation and the creation of a 3D model of the southern side) with the aim of its virtual reconstruction.</p>
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Gonizzi Barsanti, Sara, and Adriana Rossi. "La Tomba di Giulio II a Roma: dal rilievo fotogrammetrico alla stampa 3D per non vedenti." Mimesis.jasd 1, no. 2 (March 23, 2022): 63–76. http://dx.doi.org/10.56205/mim.1-2.5.

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Abstract:
3D printing artefacts and monuments allows blind and visually impaired people to discover,understand and enjoy the beauty of Cultural Heritage. The reproduction of the artefactsusually starts with the 3D survey with reality-based techniques in order to obtain their metric,accurate digital copy. With a proper post-processing, the digital model is then set up ready forthe printing. The result is a physical model that can be touched and inspected, making the artvisible to everyone.This paper presents the pipeline followed for the 3D reproduction of the famous Michelangelo’sTomb of Giulio II, visible in San Pietro in Vincoli church in Rome. The photogrammetricsurvey is descripted and evaluated, and all the process followed to postprocess the 3D modelin order to make it countable for the 3D printing. A particular attention was given to theproblems occurred during the survey (lack of space, lights) and then the postprocessing relatedto the creation of different printed physical models. The fi nal models have been printed inaccomplish with the requests of the costumer, in order to make them suitable for blind people.
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La Barbera, Daniele. "Dis-social network: gli schermi digitali e gli adolescenti che odiano." MINORIGIUSTIZIA, no. 2 (January 2022): 81–91. http://dx.doi.org/10.3280/mg2021-002008.

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Abstract:
Le tecnologie della comunicazione hanno assunto oggi un ruolo centrale in molte attività umane e rappresentano il principale fattore di cambiamento sociale, culturale, degli stili di vita, ma anche del funzionamento della nostra mente. Questi aspetti acquisiscono grande rilievo nel comprendere gli effetti di tali dispositivi sulle traiettorie di sviluppo e sul comportamento infantile, specialmente in relazione ai loro possibili usi disfunzionali e patologici e alle ricadute negative su alcune condotte inappropriate direttamente legate all'utilizzo delle tecnologie della comunicazione e dei Social media. Vengono quindi approfondite quali caratteristiche di questi mezzi possono favorire modalità relazionali aggressive e abnormi nell'infanzia e nell'adolescenza, come quelle messe in atto dai cyberbulli e dagli haters, in particolare si sottolinea come la "distanza relazionale2 che caratterizza i contatti negli spazi virtuali, oltre che dare un senso di protezione, possa contribuire, privando l'incontro di elementi essenziali come quelli legati alla discriminazione del non-verbale e all'interazione degli sguardi, a un calo determinante delle componenti empatiche della comunicazione e al rinforzo degli aspetti egoreferenziali e narcisistici. Viene infine sottolineata l'esigenza di una precisa e accorta valutazione degli aspetti educativi connessi all'uso dei dispositivi digitali nell'infanzia e nell'adolescenza, che dovrebbero essere considerati con molta attenzione da famiglie, scuole, agenzie educative e istituzioni.
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Wiyaringtyas, Anggis Rizky, and Irma Damajanti. "Kajian Visual Graphic User Interface (Gui) Pada Aplikasi Konseling Online Riliv Dan Bicarakan.Id." Jurnal Nawala Visual 4, no. 2 (October 28, 2022): 113–22. http://dx.doi.org/10.35886/nawalavisual.v4i2.437.

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Abstract:
Konseling merupakan sebuah cara yang dilakukan oleh konselor dalam menyelesaikan permasalahan klien dengan tujuan mengurangi dampak buruk yang terjadi. Pada era digital seperti saat ini berbagai kegiatan dapat dilakukan secara online, begitu pula dengan kegiatan konseling, aplikasi konseling online saat ini banyak dirancang untuk mencapai tujuan konseling secara lebih fleksibel dimanapun dan kapanpun. Penelitian ini dilakukan untuk mengetahui keberhasilan visual graphic user interface (GUI) pada aplikasi Riliv dan Bicarakan.Id. Penelitian dilakukan dengan metode kualitatif dari studi literatur dan observasi elemen visual dan prinsip-prinsip desain pada user interface kedua aplikasi tersebut dengan berlandaskan teori Cooper. Dari hasil analisis ditarik kesimpulan bahwa aplikasi konseling online Riliv dan Bicarakan.Id sudah mengikuti prinsip desain user interface, namun perlu lebih diperhatikan lagi pada beberapa elemen, seperti pemilihan warna, layout, pemilihan image pendukung, dan penambahan animasi pada ikon, sehingga visual GUI pada aplikasi Riliv dan Bicarakan.Id dapat dikatakan estetik sesuai dengan teori dari Cooper.
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Balaguer Callejón, Francisco. "L'impatto dei nuovi intermediari dell'era digitale sulla libertà di espressione." CITTADINANZA EUROPEA (LA), no. 1 (August 2021): 33–62. http://dx.doi.org/10.3280/ceu2021-001002.

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Abstract:
Le nuove tecnologie hanno un impatto sia positivo che negativo sulla libertà di espressio-ne, sui diritti costituzionali e sui processi democratici. Tale incidenza è stata positiva nelle fasi iniziali di sviluppo del Web e in particolare nelle prime fasi del Web 2.0, quando Internet era progettato in modo più partecipativo e cooperativo. Negli ultimi anni, tuttavia, sono emersi processi gerarchici di organizzazione di informazioni e dati ad opera di grandi socie-tà tecnologiche che si pongono come nuovi intermediari tra utenti e sfera pubblica. La libertà di espressione è attualmente condizionata da questi intermediari che controllano i processi di comunicazione. L'articolo si propone di riflettere sul ruolo di questi nuovi intermediari in relazione alla configurazione della sfera pubblica nei sistemi democratici, mettendone in rilievo l'impatto riguardo alla libertà di espressione nell'ambito dei rapporti tra sfera pub-blica e privata e tra sfera statale e globale. In questi ambiti la capacità di regolazione e con-trollo da parte dello Stato si indebolisce a fronte del potere di queste grandi società che occu-pano e monopolizzano uno spazio pubblico dove la libertà di espressione viene ridotta a merce, tanto che informazioni e opinioni si trasformano in dati monetizzabili, attraverso gli algoritmi delle applicazioni Internet. In tal modo l'utilizzo di questi algoritmi, allo scopo di promuovere fake news e radicalizzazione per attirare l'attenzione del pubblico e generare maggiori guadagni, rischia di distruggere una percezione sociale condivisa della realtà. Tra le tante misure che possono essere adottate, spiccano quelle legate al diritto della concorren-za, ovvero basate su misure previste da regolatori istituzionali e volte ad ostacolare una concentrazione ancora maggiore di potere monopolistico. Tuttavia, invece di restrizioni, sarebbe preferibile lasciare spazio a una tecnologia aperta che ponga fine alla natura chiusa e gerarchica delle applicazioni.
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Gasperini, Massimo. "Pisae Forma Urbis. Digital drawing and ‘reading’ of the city." ZARCH, no. 8 (October 2, 2017): 200. http://dx.doi.org/10.26754/ojs_zarch/zarch.201782156.

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Abstract:
Se il territorio costituisce il supporto materiale sul quale si sono impressi e sovrapposti i segni lasciati dall’uomo attraverso i secoli, la città può essere a ragione considerata la massima manifestazione dell’intervento dell’uomo su di esso. I processi urbani che determinano un impianto con tutte le sue modificazioni dinamiche sono interconnessi senza soluzione di continuità storica tanto da essere riassunti e rinvenuti nella trama stessa della città. Possedere gli strumenti per cercare di comprenderne i contenuti costituisce un primo atto cognitivo di fondamentale importanza qualora si intenda partecipare consapevolmente all’accumulazione di nuove proposte all’interno del tessuto storicizzato.La fase analitica della lettura conduce alla comprensione di questi processi dinamici che hanno determinato storicamente gli assetti insediativi e infrastrutturali del territorio. In analogia con la letteratura possiamo asserire che il palinsesto territoriale corrisponde al testo della storia dell’uomo e per essere compreso deve essere letto con la logica del progetto, lo strumento eletto della disciplina dell’architettura. Il documento principale per la lettura è il rilievo. Sottoporre la forma urbana di Pisa all’indagine sperimentale della lettura mediante l’adozione di nuovi strumenti digitali costituisce un momento di approfondimento e di sintesi delle conoscenze acquisite oltre ad esperire nuove metodologie analitiche sia nel campo degli studi storico-archeologici che in quelli dell’urbanistica e dell’architettura. I modelli tridimensionali digitali di Pisa e del suo territorio entrano per la prima volta a far parte di tale apparato strumentale, potenzialmente aperto verso nuovi possibili modi di utilizzazione. In particolare la Pianta della città si pone come supporto tecnico per molteplici e multiformi applicazioni.If the territory is the material support on where the marks left by man through the centuries are impressed and superimposed, the city could be rightly considerated as the greatest manifestation of the human intervention on it. The process that determine an urban system with all its dynamic changes are interconnected in a historical continuum so as to be summarized and found in the same interlaced city. To have the means in such a way as to try to understand its contents is primary importance if one intends to participate with good knowledge of a case in proposing new plans within the historical tissue. The analytical phase of reading leads to understand these dynamic process that have historically caused the settling down order and the territorial structure. On the analogy of the literature we can assert that the territorial palimpsest accords with the man history text and to be understood should be read with the logic of the plan, the elect instrument of the architectonic discipline. The main document for reading is the survey. To submit the urban form of Pisa to the experimental research of the reading by using new digital instruments is an opportunity of search and synthesis of the acquired knowledges besides to test new analithical methodologies both in the field of historical and archaeologic studies and in those of the town-planning and architecture. For the first time the digital threedimensional models of Pisa and its territory take part of this instrumental system, potentially open to new modes of use. Particularly the 3D representation of the town is a technical support for many and multiform applications. However, these new instruments of representation need to be connected with new methods of ‘reading’ and interpretation.KEYWORDS: 3D city model, G.I.S., territory and town, reading and typological interpretation
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Dissertations / Theses on the topic "Rilievi digitali"

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Conti, Denise. "La documentazione dei Beni Culturali attraverso rilievi e restituzioni digitali. Applicazioni di TLS sui Misteri del Portico di San Luca a Bologna." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/19906/.

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Abstract:
Nell'elaborato di tesi sono stati trattati i rilievi svolti con applicazioni di TLS sui Misteri del Portico di San Luca di Bologna. L'oggetto del rilievo è una serie di quindici cappelle facenti parte del tratto di portico cosiddetto "di salita" che dall'arco del Meloncello conduce al Santuario della Madonna di San Luca. La prima parte di ricerca riguarda le informazioni storiche riferite alla città di Bologna e alla nascita dei portici, per poi approfondire la storiografia del portico di San Luca. Nella parte metodologica vengono descritte le tecnologie di rilievo tridimensionale, soffermandosi sulle caratteristiche del laser scanner quale strumento in grado di acquisire e ordinare le coordinate spaziali di beni architettonici o paesaggistici aventi qualsiasi tipo di forma o dimensione. Sono stati poi approfonditi gli aspetti relativi all'applicazione al caso di studio di tale metodologia di rilevamento. Utilizzando il laser Scanner ScanStation C5, sono state fatte 21 scansioni dei Misteri (dal IX° al XV°). I prodotti delle scansioni sono nuvole di punti 3D rappresentanti le superfici rilevate dal laser; per ogni scansione sono stati individuati dei punti comuni, necessari per la registrazione degli ScanWorld. Dalla sovrapposizione delle nuvole abbiamo ottenuto modelli 3D completi per ogni Mistero, con un errore inferiore a un centimetro. A partire dai dati di rilievo, tramite il software Leica Geosystems Cyclone 9.0 sono stati elaborati i modelli 3D delle nuvole di punti, ottenendo delle proiezioni ortografiche bidimensionali. Queste tramite il software Autodesk AutoCAD 2017 sono state vettorializzate, per ottenere elaborati tecnici quali piante, prospetti, sezioni longitudinali e trasversali, viste ipografiche delle volte.
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Lamberti, Francesca. "Modelli BIM da rilievi digitali. Metodi, confronti e flussi operativi per la verifica illuminotecnica. Applicazioni per la loggia di Palazzo Quadrio de Maria Pontaschelli a Chiuro." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
La tesi di laurea affronta metodi e procedure per la costruzione di un modello Reality Based, finalizzato - oltre che alla documentazione dell'oggetto indagato - anche all'utilizzo come strumento di progetto: le applicazioni svolte nello studio riguardano la messa a punto di un workflow per il progetto illuminotecnico degli spazi esterni. Il rilievo è stato eseguito con tecniche digitali, con l'integrazione dei dati provenienti dalla fotogrammetria e dalle scansioni laser, finalizzato all'ottenimento di un modello 3D mesh poligonale. L'ottimizzazione del modello è stata realizzata finalizzandolo ad un ipotetico restauro dell'oggetto indagato: pertanto a partire dai dati 2D del modello ottenuto è stato elaborato un modello BIM, in modo da raccogliere in un unico "contenitore" tutte le informazioni sui materiali, le geometrie e le quantità degli elementi che costituiscono l’oggetto indagato. Nell'ipotesi di un intervento di restauro conservativo, lo studio ha affrontato il progetto di illuminazione degli spazi esterni con l'obiettivo di migliorare la fruibilità e visitabilità del sito stesso, oltre che per migliorare la qualità della percezione architettonica. Il percorso intrapreso ha consentito di valutare le criticità nelle tecniche di acquisizione, modellazione e foto-modellazione tridimensionale applicate ai beni culturali, per poi approfondire il tema della modellazione BIM e comprenderne gli innumerevoli vantaggi ma anche evidenziandone i limiti.
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Emiliani, Elisabetta. "Rilievi digitali e modelli 3D per la documentazione, l'analisi e il progetto di Palazzo Besta de' Gatti a Chiuro (So). Applicazioni ed esempi per il riuso come struttura ricettiva." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/19126/.

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Abstract:
La tesi si basa sul rilievo digitale di Casa Besta De’ Gatti di Chiuro (SO) e sperimenta, mettendole a punto, alcune fra le possibili applicazioni del rilievo stesso e dei modelli tridimensionali che a partire da esso si costruiscono. Il rilievo è stato eseguito tramite laser scanner integrato da applicazioni di fotogrammetria digitale, procedura che consente di ottenere risultati più precisi e veloci rispetto alle tecniche tradizionali. Casa Besta De’ Gatti sorge su una dimora fortificata di origine medievale, con successive fondamentali modifiche fra i secoli XV e XVIII e numerosi rimaneggiamenti successivi per adeguare l’edificio alle esigenze delle diverse famiglie che lo abitarono. L’edificio così come lo vediamo oggi è solo una parte di un nucleo più vasto e complesso, che nel corso dei secoli è stato trasformato e diviso in varie proprietà. Il lavoro di rilievo ha consentito di ottenere il modello 3D dell’intero edificio, comprensivo degli spazi interni ed esterni, da cui sono stati ricavati gli elaborati 2D dello stato di fatto. In seguito, a partire dal materiale bidimensionale e tridimensionale, si è proceduto ad elaborare una proposta di riuso dell’edificio attraverso una restituzione 3D, includendo attività e funzioni che il comune di Chiuro ha interesse ad incentivare. A questo scopo è stato valutato il riuso dell’edificio come struttura ricettiva comprensiva di zona ristorazione e un’area benessere. L’obiettivo principale della proposta è quello di utilizzare il modello digitale ottenuto dal rilievo come base per la produzione di schemi tridimensionali distributivi delle varie attività e di viste realistiche. Per fare ciò gli elementi tridimensionali originali del palazzo ottenuti sono stati integrati con nuovi modelli elaborati mediante software di modellazione 3D, in una commistione tra caratteri originali e caratteri di nuova concezione.
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Hochstetter, Sarah. "Rilievi digitali e modelli 3D per la documentazione, l'analisi e il progetto di Palazzo Besta de' Gatti a Chiuro (So). Applicazioni ed esempi per il riuso come cantina vinicola." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/19125/.

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Abstract:
Il rilievo ha come fine ultimo quello di riprodurre l’oggetto studiato attraverso la rappresentazione grafica e costituisce la base per sviluppi, analisi e studi successivi. La rappresentazione, infatti, è il veicolo di comunicazione per eccellenza. Il modello digitale, frutto dell’operazione di rilievo, ha la funzione di presentare in forma solida tridimensionale quelle caratteristiche che nella loro rappresentazione bidimensionale non sempre risultano di chiara interpretazione da parte dei fruitori generici. In questo contesto si inserisce il rilievo tramite la tecnologia laser scanner del Palazzo Besta De’ Gatti a Chiuro (So). Attraverso la campagna di rilevamento e le successive fasi di elaborazione del materiale estrapolato, sono state ottenute delle restituzioni bi- e tridimensionali dell’edificio, che hanno permesso di leggere ed interpretare il palazzo, la sua composizione generale e i suoi singoli elementi costitutivi. Grazie alla possibilità di esplorare in maniera diretta in tempo reale il modello tridimensionale, risulta infatti molto più semplice l’analisi delle componenti del manufatto e della sua distribuzione spaziale e temporale. In una fase successiva, si è deciso di utilizzare il modello digitale per un’analisi funzionale in ambito progettuale, nonché per la produzione di schemi tridimensionali e viste renderizzate, con l’obiettivo di evidenziare la sua utilità all'interno di una proposta di riuso, includendo attività e funzioni che il comune di Chiuro ha interesse ad incentivare. La proposta prevede l’inserimento di una cantina vinicola, che si propone di far conoscere le tecniche di produzione e lavorazione del prodotto tipico per eccellenza della zona. Essa affida al modello tridimensionale e agli elaborati bidimensionali il compito di comunicare visivamente la sua distribuzione spaziale e l’impatto che avrebbe sul palazzo, in un incontro tra la preesistenza e il nuovo.
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Chiarelli, Rosamaria. "Elaborazione ed analisi di dati geomatici per il monitoraggio del territorio costiero in Emilia-Romagna." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/19783/.

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Abstract:
La tesi analizza nel dettaglio, attraverso dati topo-batimetrici ripetuti nel tempo, quale sia stato il comportamento di alcuni litorali emiliano-romagnoli, valutando anche l’influenza della modalità di gestione del dato a posteriore, nella creazione dei modelli digitali del terreno e nell'uso delle tecniche interpolative. Nello specifico, introduce il problema dell’erosione costiera, descrive le tipologie di opere di difesa da poter adoperare per fronteggiare il fenomeno, esplicita l’importanza del monitoraggio e quindi del sistema di riferimento, e illustra le tecniche di rilievo per il litorale. Inoltre, mostra sia i metodi utilizzati per l’analisi dei dati, che i risultati ottenuti in termini di mappe e grafici, grazie all'utilizzo di specifici software. Le elaborazioni prodotte riguardano la "Macrocella 1" del litorale emiliano-romagnolo, con particolare attenzione alle spiagge di Misano e Riccione che rientrano tra quelle coinvolte dal Progettone 2 nel 2007 e dal Progettone 3 nel 2016, dell'Arpae. L'attività di tesi termina con lo sviluppo di un argomento legato all'ambito della ricerca. Infatti, per la stessa area di indagine, sono state confrontate delle mappe di accumulo-erosione e dei grafici relativi all'andamento dei profili di spiaggia, ottenuti con metodi di post-elaborazione differenti. Quindi è stato valutato come i punti interpolati con un certo tipo di algoritmo, producano risultati diversi sia a livello visivo che di volume stimato, a seconda della densità di punti, della posizione che essi occupano e della densità del grid cercato.
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LUCIDI, ALIGHIERO. "Il dato di rilievo digitale per la conoscenza, valutazione e gestione del patrimonio storico costruito ​." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2021. http://hdl.handle.net/11566/289599.

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Abstract:
L’evoluzione degli strumenti e delle tecniche di rilievo del patrimonio storico costruito hanno ormai raggiunto livelli tecnologici tali da permettere l’acquisizione di un enorme volume di dati in un tempo sempre più limitato. Questo rapporto inversamente proporzionale tra capacità e tempo di acquisizione pone sempre più al centro della ricerca il tema della gestione del dato di rilievo. In questa ottica il presente lavoro mira a offrire sistemi e processi in grado di ottimizzare la gestione, l’uso e l’analisi di una grande mole di dati nel campo dell’architettura storica. Nel dettaglio la problematica è stata affrontata in due ambiti distinti: alla scala urbana e alla scala dell’edificio. Alla scala urbana l’obiettivo è stato quello di implementare e migliorare un sistema di gestione esistente all’interno della azienda che ha ospitato il dottorato di ricerca. Attraverso casi studio su centri storici come Ascoli Piceno e Venezia, si sono ottimizzati strumenti, testandoli nell’ambito particolarmente sfidante della rappresentazione dell’architettura storica. In quanto alla scala dell’edificio la ricerca ha indagato la possibilità di utilizzare la nuvola di punti ai fini dell’analisi strutturale ad elementi finiti, attraverso la generazione di un processo semi-automatico che consenta di sfruttare la nuvola di punti per la generazione del modello strutturale. I casi studio, su cui la metodologia è stata studiata, si sono concentrati sulla tipologia delle torri storiche in muratura. In entrambi gli ambiti di ricerca affrontati, le soluzioni proposte sono state validate: nell’ambito urbano la piattaforma è stata testata dall’uso della stessa in ambiente professionale; mentre nell’ambito dell’edificio è stato condotto un confronto tra i risultati forniti dal modello strutturale, ottenuto attraverso la metodologia proposta, e i dati sperimentali registrati in campo. ​
The evolution of the tools and techniques of survey of the historical built heritage has reached technological levels that allow the acquisition of a huge volume of data in an increasingly limited time. This inversely proportional relationship between capability and acquisition time places the issue of managing the survey data more and more at the center of research. From this perspective, this work aims to offer systems and processes that can optimize the management, use, and analysis of a large amount of data in the field of historical architecture. In detail, the problem was addressed in two distinct areas: at the urban scale and at the scale of the building. At the urban scale, the goal was to implement and improve an existing management system within the company that hosted the PhD. Through case studies on historical centers such as Ascoli Piceno and Venice, instruments have been optimized, testing them in the particularly challenging context of the representation of historical architecture. As for the scale of the building, the research investigated the possibility of using the point cloud for the purposes of finite element structural analysis, through the generation of a semi-automatic process that allows to exploit the point cloud for the generation of the structural model. The case studies, on which the methodology was studied, focused on the typology of historic masonry towers. In both research areas addressed, the proposed solutions have been validated: in the urban environment the platform has been tested by its use in a professional environment; while in the building environment a comparison was made between the results provided by the structural model, obtained through the proposed methodology, and the experimental data recorded in the field. ​
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Guidazzi, Giulia. "Integrazione di rilievi 3D nella Domus di M. Obellius Firmus, Pompei." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:
La conservazione e la valorizzazione dei Beni Culturali richiedono per essi un’accurata conoscenza di base, ed in quest’ottica giocano un ruolo fondamentale le discipline del rilevamento: le più avanzate tecniche geomatiche, integrate tra loro, permettono infatti oggi di ottenere una documentazione sempre più precisa e completa di un bene. Il campo dei Beni Culturali sta quindi vivendo una fase di profondo rinnovamento, sia dal punto di vista delle tecnologie e procedure adottate, che da quello delle modalità stesse di approccio al problema: la chiave per un corretto rilievo sta nell’integrazione e nell’utilizzo congiunto di tecniche, strumentazioni e figure professionali differenti. Questa Tesi di Laurea si riferisce al sito di Pompei, e in particolare alle attività condotte sulla domus di Obellio Firmo, situata nella Regio IX, oggetto di rilievi nell’ambito di un’attività condotta dal DICAM e dal DISCI dell’Università di Bologna in accordo con la Soprintendenza di Pompei. Oggetto della tesi sono in particolare gli arredi presenti nell’atrio della domus: si è fatto ricorso all’utilizzo di scanner a proiezione di luce strutturata e della fotogrammetria digitale al fine di creare modelli tridimensionali texturizzati ad altissima precisione, che descrivano nella maniera più completa sia gli aspetti geometrici che quelli artistici degli oggetti rilevati. Tali modelli sono stati successivamente integrati al rilievo generale della domus: lo scopo è quello di far colloquiare tra loro i risultati ottenuti in un ambiente multi-risoluzione, cioè a molteplici Livelli di Dettaglio (LoD), anche in previsione di possibili sviluppi futuri.
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Stella, Tommaso. "Dal rilievo digitale all'ipotesi di ricostruzione della Biblioteca Greca di Villa Adriana." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/19988/.

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Abstract:
L’obiettivo della tesi è esplorare nuovi metodi e tecniche di documentazione dei Beni Culturali, nel campo dell’archeologia e anche per eventuali esperienze virtuali di esplorazione, mostrando i possibili vantaggi di portabilità derivanti dall'applicazione di tecniche di compressione dei dati ottenute con strumenti dedicati all’entertainment. Lo studio espone in maniera dettagliata l’esperienza del rilevamento tramite l’uso di moderne tecnologie di acquisizione digitale dei dati, che si uniscono nell'elaborazione dei dati stessi a metodi e tecniche di reverse modeling. La definizione di una pipeline operativa che metta in successione logica queste tecniche, la loro sistemazione e ottimizzazione , consentono di ottenere una valida documentazione in formato digitale della Biblioteca Greca di Villa Adriana (TI), completa sia dal punto di vista tridimensionale che di elaborati bidimensionali.
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Pugliese, Maria Chiara. "Dal rilievo digitale ai Modelli di Rappresentazione Derivati. Un caso studio: l’Istituto di Chimica G. Ciamician a Bologna." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
Le tecnologie range based ed image based, ed in particolare la tecnologia Laser Scanner e quella Fotogrammetrica, hanno ciascuna delle potenzialità e dei punti di criticità che le contraddistinguono. In particolare, la fotogrammetria digitale costituisce una tecnica che richiede una strumentazione nettamente più economica rispetto alle metodologie di rilievo condotte con strumentazione laser scanner. La fotogrammetria si fonda però su un metodo di calcolo a molte variabili, che se gestite in modo poco accurato non portano alla precisione necessaria per l’ottenimento di dati metrici affidabili. Dunque la presente tesi parte da un’analisi approfondita delle suddette tecnologie, per poi declinare quanto trattato in linea generale in un caso studio specifico: l’Istituto di Chimica G. Ciamician di Bologna, approfondendo di volta in volta gli aspetti legati al progetto del rilievo. Una volta condotto il rilievo del caso studio secondo entrambe le pipeline, viene eseguito un confronto fra i prodotti ottenuti da queste. Ciò consente di dimostrare che il progetto di rilievo eseguito per la fotogrammetria digitale è affidabile. Tuttavia, un modello a nuvola di punti, o una mesh texturizzata, non sono sufficienti per essere utilizzati per definire lo stato di un edificio. Il passo successivo è dunque rivolto all’acquisizione di Modelli di Rappresentazione Derivati 2D e 3D, che consentano una più agevole comprensione dell’architettura e dove i singoli elementi sono geometrie “pulite”, ma ricavate in maniera diretta dal rilievo fotogrammetrico, e che dunque vengono dimostrate essere molto fedeli alla realtà del costruito.
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DE, MARCO RAFFAELLA. "Forme e Modelli. Il rilievo digitale per l'analisi dei sistemi strutturali nell'edilizia storica." Doctoral thesis, Università degli studi di Pavia, 2020. http://hdl.handle.net/11571/1340609.

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Books on the topic "Rilievi digitali"

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Battini, Carlo. Rilievo digitale e restituzione: Concetti base ed esempi. Firenze: Alinea, 2012.

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Caffarelli, Francesco Vergara. Il soffitto dello Steri di Palermo: Rilievo fotogrammetrico digitale. Palermo: CRICD, 2009.

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Manuale di rilievo e di documentazione digitale in archeologia. Roma: Aracne, 2007.

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Sinapi, L. Errori commessi in un rilievo idrografico e differenti tecniche di modellazione tridimensionale. Genova: Istituto idrografico della marina, 2000.

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Zerbi, Andrea. Dalla misura al modello digitale: Problematiche nel rilievo dell'architettura storico-monumentale affrontate attraverso un caso operativo : le torri dei Paolotti a Parma. Fidenza (Parma): Mattioli, 2007.

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Macrı̀, Valeria. Dall' architettura concreta al modello immateriale: Il rilievo digitale nelle sue valenze euristiche : [atti del seminario di studi, Reggio Calabria, 30 aprile 2004]. Reggio Calabria: Laruffa, 2005.

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Book chapters on the topic "Rilievi digitali"

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Di Me, A. "Fotogrammetria digitale per il rilievo dello scavo in grotta." In Nel regno del fango: speleoarcheologia della Grotta di Polla (Salerno, Italia), 78–89. Archaeopress Publishing Ltd, 2020. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctv1zckz7h.12.

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Fabio Bianconi, Marco Filippucci, Lara Anniboletti, and Tiziana Caponi. "Eredità archeologiche. Linguaggi, distanze, tecnologie dal rilievo classico ai modelli digitali immersivi." In 42th INTERNATIONAL CONFERENCE OF REPRESENTATION DISCIPLINES TEACHERS. CONGRESS OF UNIONE ITALIANA PER IL DISEGNO. PROCEEDINGS 2020. LINGUAGGI, DISTANZE, TECNOLOGIE. FrancoAngeli srl, 2021. http://dx.doi.org/10.3280/oa-693.115.

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Alessandro Basso. "Visualità digitale applicata a metodologie di rilievo integrato. Sinergie collaborative tra sperimentazione e tecnologia." In DIALOGHI / DIALOGUES • visioni e visualità / visions and visuality. FrancoAngeli srl, 2022. http://dx.doi.org/10.3280/oa-832-c170.

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Matteo Bigongiari. "Il rilievo digitale di una fabbrica del Quattrocento: la Sagrestia Vecchia di San Lorenzo." In 42th INTERNATIONAL CONFERENCE OF REPRESENTATION DISCIPLINES TEACHERS. CONGRESS OF UNIONE ITALIANA PER IL DISEGNO. PROCEEDINGS 2020. LINGUAGGI, DISTANZE, TECNOLOGIE. FrancoAngeli srl, 2021. http://dx.doi.org/10.3280/oa-693.116.

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Anastasia Cottini and Roberta Ferretti. "Rilievo digitale integrato e documentazione delle quadrature all'interno della chiesa di Santa Teresa a Piacenza." In CONNETTERE - UN DISEGNO PER ANNODARE E TESSERE · CONNECTING - DRAWING FOR WEAVING RELATIONSHIPS. FrancoAngeli srl, 2020. http://dx.doi.org/10.3280/oa-548.110.

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Damiano Antonino Angelo Aiello and Cettina Santagati. "Preservare la memoria: dal rilievo digitale alla realtà virtuale per la conservazione del patrimonio naturale a rischio." In CONNETTERE - UN DISEGNO PER ANNODARE E TESSERE · CONNECTING - DRAWING FOR WEAVING RELATIONSHIPS. FrancoAngeli srl, 2020. http://dx.doi.org/10.3280/oa-548.84.

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Billi, Dario, Valeria Croce, Giammarco Montalbano, and Piergiuseppe Rechichi. "La Torre degli Upezzinghi a Caprona: analisi storico-archivistica e rilievo digitale per la documentazione dell'evoluzione temporale." In Defensive Architecture of the Mediterranean. Pisa University Press, 2023. http://dx.doi.org/10.12871/978883339794850.

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Federico Cioli. "La rappresentazione del suono. Rilievo digitale e modellazione 3D per la virtualizzazione multisensoriale di tre grandi teatri europei." In DIALOGHI / DIALOGUES • visioni e visualità / visions and visuality. FrancoAngeli srl, 2022. http://dx.doi.org/10.3280/oa-832-c163.

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Stefano Bertocci and Matteo Bigongiari. "Le fortificazioni di Piombino di Leonardo da Vinci: la riscoperta delle tracce dell'impianto rinascimentale attraverso il rilievo digitale e il disegno." In CONNETTERE - UN DISEGNO PER ANNODARE E TESSERE · CONNECTING - DRAWING FOR WEAVING RELATIONSHIPS. FrancoAngeli srl, 2020. http://dx.doi.org/10.3280/oa-548.6.

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Conference papers on the topic "Rilievi digitali"

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Bertocci, Stefano, and Matteo Bigongiari. "Rilievo digitale delle fortificazioni di Piombino." In FORTMED2020 - Defensive Architecture of the Mediterranean. Valencia: Universitat Politàcnica de València, 2020. http://dx.doi.org/10.4995/fortmed2020.2020.11530.

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Abstract:
Digital survey of the fortifications in PiombinoThis paper deals with the documentation and digital survey of fortifications in the historic city of Piombino. During the Renaissance the fortified perimeter of the city was considerably enlarged, both because of the will of the Lords of Piombino, the Appiani, to build a fortified citadel, deeming the previous urban palace inadequate for the ruling family, and to improve the defenses by land with the construction of a rivellino in front of the north door and of a fortress to the east. The defenses, conquered by Valentino’s troops in 1502, were redesigned by Leonardo da Vinci, as documented in the pages of Code II of Madrid, which contains drawings and calculations for the construction of the works. The present project, started in April 2018, plans to carry out an accurate digital survey of fortifications, in order to provide the basis for graphic documentation on which to base further cognitive investigations, from archaeological ones to diagnostic ones. The survey operations were carried out with today’s digital technologies, laser scanners and cameras, creating reliable point clouds and three-dimensional models mapped with texture, from which to extract 2D drawings. The study of the sources, of the texts of Leonardo’s scholars and accurate archaeological investigations will provide the opportunity to further analyze Leonardo’s intervention on the still existing structures.
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Carpiceci, Marco, and Fabio Colonnese. "Le mura di Leonardo. I rilievi del 1502." In FORTMED2020 - Defensive Architecture of the Mediterranean. Valencia: Universitat Politàcnica de València, 2020. http://dx.doi.org/10.4995/fortmed2020.2020.11363.

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Abstract:
Leonardo’s Walls. Surveys in 1502In the summer of 1502, Cesare Borgia appointed Leonardo da Vinci for his engineering expertise. His assignment was specific and concerning with military architecture: he was expected to “see, measure and do good estimation”. The Codex L, a small notebook conserved in the Library of the Institute of France, show the results of the survey of the city walls of Cesena and Urbino. The technique Leonardo adopted consists in traversing rectilinear stretches, measuring their length by means of an instrument able to count his steps and establishing their orientation by means of a compass. At the end of the path, the data relative to the sides of a closed polygon are obtained, resulting the geometric plan of the walls. This practice is testified by some residual eidotypes provided with quotas and orientations. In some cases, only the lists of distances in numbers are present, but the analysis of the figures makes it possible to reconstruct the surveyed plans, as Nando De Toni pioneered many years ago. This study focuses on the tools and the urban survey technique used by Leonardo. The analysis of some sheets from the Codex L, contextualized with respect to the actual topography of the sites, allows to understand the correct sequence of the operations carried out first in the site and then at the drawing board. By means of specific digital reconstructions, it is therefore possible to study the instrumental and operational limits of this practice and, by comparing it with the current state, to reconstruct the entire defensive structure.
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Bigongiari, Matteo, and Federico Cioli. "Rilievo digitale e analisi dell’ala lusignana del castello di Kyrenia." In FORTMED2020 - Defensive Architecture of the Mediterranean. Valencia: Universitat Politàcnica de València, 2020. http://dx.doi.org/10.4995/fortmed2020.2020.11396.

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Abstract:
Digital survey and analysis of the lusignan wing of Kyrenia CastleThe paper illustrates the documentation and analysis methods of a wing of the Kyrenia castle in Cyprus. The laser-scanner and photogrammetry Structure from Motion (SfM) survey campaigns took place during the international workshop “Reading and designing the Kyrenia Castle” held in May 2018 in Girne, involving the Girne American University (Cyprus) and the University of Florence. The survey required a more in-depth analysis of the environments around the courtyard, in particular those located on the eastern front, which host numerous archaeological finds, including the Kyrenia shipwreck, dating back to the fourth century BC. The analysis was based on the drawings (plans, elevations and sections) served as support for diagnostic and material investigations aimed at highlighting the state of superficial conservation and structures and their historical stratigraphy.
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Bertocci, Stefano, Giovanni Pancani, and Anastasia Cottini. "La cinta muraria di Lastra a Signa: metodologie di rilievo digitale integrato." In FORTMED2020 - Defensive Architecture of the Mediterranean. Valencia: Universitat Politàcnica de València, 2020. http://dx.doi.org/10.4995/fortmed2020.2020.11498.

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Abstract:
The city wall of Lastra a Signa: integrated digital survey methodologiesThe survey of the Lastra a Signa city walls (built between the second half of 1300 and the first half of 1400) is the result of three different survey campaigns made in 2006-2007-2008 and of the following data processing carried out as part of a Master thesis. It is a paradigmatic example of the overcoming of the concept of “survey as a mere measurement and graphic representation of a certain element”, by using a methodology protocol. At that time, survey operations became more complex because it was necessary to coordinate with a scientific basis the different survey phases: preliminary documentation, data taking with several instruments, data processing, data filing and cataloguing, two-dimensional representation of plans, cross-sections and elevations, wall decay interpretation and building materials analysis. The survey subject became a dynamic and ever-changing process, thanks to the introduction of digital survey and the availability of new technologies. This paper describes the methodologies that were used in each different part of the survey campaign, of the data cataloguing operations and of the representation process, underlining the importance of the strict hierarchy of the acquired and rendered data. This hierarchy allowed to manage information obtained from topographic, laser, direct and photographic survey, and then to discretise, clean, georeference and make two-dimensional representations of the acquired data. Ultimately, it allowed creating a database that contains all these elements and ensures that the archived data can be updated in the future.
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Papa, Lia Maria, and Saverio D’Auria. "Rilievo e modellazione digitale: un percorso critico per la valorizzazione del Castello di Ischia." In FORTMED2020 - Defensive Architecture of the Mediterranean. Valencia: Universitat Politàcnica de València, 2020. http://dx.doi.org/10.4995/fortmed2020.2020.11343.

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Abstract:
Survey and digital modeling: a critical approach for the enhancement of the Castle of IschiaThe development and dissemination of ICT have also influenced the cultural heritage sector. In the last decade, for this reason and not only, the way of doing scientific research, documentation and enhancement has quickly changed, to such a degree to question the real benefits brought by the digitization and virtualization of the historical buildings, in the fields just mentioned. The paper is part of a research field linked to the analysis of the metric and formal reliability of 3D integrated surveying and digital modeling of architectural heritage, and to the critical evaluation of the photogrammetry and laser scanning as tools for the deep knowledge and for the dissemination of the object of study. In particular, the focus is on the majestic Aragonese Castle of Ischia –whose origins date back to the fifth century BC, located in the eastern part of the island, on an area of over 5 hectares– and on the ruins of the Cathedral of the Assumption, of the fourteenth century, preserved inside. Starting from particular analysis and coming to general methodological considerations, the research had different objectives: comparing qualitatively and quantitatively the goodness of image-based and range-based surveys of single environments, determining the spatial location of some volumes compared to others, analyzing the “Castle-Cathedral system” through the development of virtual reality applications built from photo-modeling and laser scanning at the urban scale.
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Spadafora, Giovanna, Gabriele Bellingeri, Marco Canciani, Elisabetta Pallottino, Simone Ferretti, Eleonora Antonucci, and Roberto Dolfini. "Rilievo 3D e modellazione avanzata nello studio dei Forti di Roma: il Forte Monte Antenne." In FORTMED2020 - Defensive Architecture of the Mediterranean. Valencia: Universitat Politàcnica de València, 2020. http://dx.doi.org/10.4995/fortmed2020.2020.11424.

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Abstract:
3D survey and advanced modeling in the study of the Forts of Rome: the Forte Monte AntenneIn the studies the authors are conducting on the entrenched camp of Rome, 3D surveys and digital models are used as means to understand constructions with the aim of developing restoration and re-utilization projects. For Forte Monte Antenne (1882-1891), the authors have carried out systematic studies of the formal and structural aspects. The data acquired from a direct survey and with laser scanner, drone and photogrammetry, integrated with data obtained from iconographic and bibliographic sources, were integrated in the creation of a digital model, which made the classification of the various elements in a structured database possible, including the verification of the relationship among the parts at varying levels, and the system of aeration ducts. Convective motions and the thermo-hygrometric and visual comfort within some of the environments, as well as thermographic surveys of the walls were conducted. The BIM model was integrated, therefore, with a MEP model. The hypothesis of restoration and possible adaptation to new functions cannot disregard the analysis of those parameters which complete the picture of environmental quality and thus of the effective potentials in repurposing of the structure.
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Verdiani, Giorgio, Ludovica Marinaro, and Denise Reitano. "La batteria Valdilocchi alla Spezia, rilievo digitale e documentazione di un’architettura alla fine di un’epoca." In FORTMED2020 - Defensive Architecture of the Mediterranean. Valencia: Universitat Politàcnica de València, 2020. http://dx.doi.org/10.4995/fortmed2020.2020.11432.

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Abstract:
The “Valdilocchi Battery” in La Spezia, digital survey and documentation of an architecture on the edge of an epochAll the fortifications have their time. They respond to specific way of defending and attacking they change in time accordingly to the terrible habits of the weaponry and technology evolution. For a long time, from the age of the great fortifications, to the use of cannons, to the invention of the aerial war, the military built heritage have seen a long transformation made of sudden architectural changes, until the moment when the possibility of bombing and attacking from the sky signed the sunset of the large over ground buildings in favour of mimetic and underground structures. The “Valdilocchi Battery” belong to the last age of the large fortress, capable to resist to ground attack while showing the aspect of an inexpugnable stronghold. Sited on the top of a hill in the eastern part of the La Spezia gulf, this battery had the function of second line defense to control the neighboring valleys. The particular pentagonal plant and the state of excellent preservation, except for a part of collapse on the front of the gorge due to the German bombing, make it an artifact of great value.
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Cabrera Cruza, Alfonso, Massimo Leserri, Gabriele Rossi, and Ricardo Zabaleta. "Un rilievo speditivo di emergenza. Forte San José a Cartagena de Indias (Colombia)." In FORTMED2020 - Defensive Architecture of the Mediterranean. Valencia: Universitat Politàcnica de València, 2020. http://dx.doi.org/10.4995/fortmed2020.2020.11388.

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Abstract:
An expeditious emergency survey. Fort San José in Cartagena de Indias (Colombia)The recent methods of survey and modeling based on digital images or laser scanner technologies, today widely tested, are an exceptional support for the rapidity of acquisition, especially in emergency situations where it is necessary to quickly acquire a documentation in order not to stay long in a place. The Fort San Jose, designed by Juan de Herrera between 1714 and 1725 and completed by Antonio de Arévalo after almost 50 years, completes the defense of navigable access to the bay of Cartagena de Indias between the island of Bocachica and Isla Bomba. Placed on an artificial island in front of the fort of S. Ferdinando it has undergone frequent flooding in recent years due to a sinking process. Studies relating to emergency expeditious surveys are limited and episodic, detailed in most cases in the archaeological field where urgent excavations must be carried out and phenomena and situations that can be lost must be recorded rapidly. The Italian Ministry of Heritage and Cultural Activities in 2013 prepared card systems to document the damage following natural disasters. In the case of study, modern surveying methods are used, integrating the use of laser scanner technologies for accessible areas and aerial photogrammetry for those facing the sea. The objective is to draw up an architectural survey that documents the state of consistency of the fortress that has never been detected to date and in this way initiate a monitoring of the ongoing processes. At the same time, it constitutes an indispensable cognitive support for possible activities and intervention strategies that aim to put an end to instability.
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Palestini, Caterina, and Carlos Cacciavillani. "Integrazioni multidisciplinari: storia, rilievo e rappresentazioni del castello di Palmariggi in Terra d’Otranto." In FORTMED2020 - Defensive Architecture of the Mediterranean. Valencia: Universitat Politàcnica de València, 2020. http://dx.doi.org/10.4995/fortmed2020.2020.11358.

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Abstract:
Multidisciplinary integrations: history, survey and representations of the castle of Palmariggi in Terra d’OtrantoThe contribution integrates historical readings, conducted through archive documents and iconographic materials, with surveys and graphical analyzes carried out through direct knowledge of Palmariggi’s historic center in Salento. The imposing Aragonese castle of which today only the two cylindrical towers remain, joined together by a stretch of perimeter masonry, initially presented a quadrangular plan with four corner towers, of which three are cylindrical and one is square and was surrounded by an existing moat, until the middle of the twentieth century, with a wooden drawbridge on the eastern side. The fortress was part of a strategic defensive system, designed to protect the village and the productive Otranto’s land with which it was related. The fortified Palmeriggi’s center represented an important defensive bulwark placed within the network of routes and agricultural activities that led from the hinterland to the port of Otranto, where flourishing trade took place. The research examines the changes undergone by the defensive structure that has had several adaptations made initially in relation to changing military requirements, resulting from the use of firearms, the upgrades that were supposed to curb the repeated looting and the military reprisals against the inhabited coastal and inland centers of Salento peninsula, and later social that led to the expansion of fortified village with Palazzo Vernazza’s (eighteenth century) adjacent construction and the original parade ground’s elimination. Summing up, the contribution in addition to documenting the current situation with integrated surveys, the state of preservation of fortified structure with its village, of which it examines the urban evolution based on the construction, typological and morphological systems, relates to the surrounding territory by comparing the plant of the ancient nucleus with that of neighboring fortified Salento’s centers. Finally, digital study models allow fortified structure’s three-dimensional analysis, its construction techniques, assuming the original shape.
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Calisi, Daniele, Maria Grazia Cianci, and Francesca Geremia. "Strumenti contemporanei a servizio del passato: il quartiere della Suburra a Roma tra storia e attualità." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.8008.

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Abstract:
Questo scritto illustra il risultato di 3 anni di sperimentazioni e ricerche svolte in un’area urbana di prioritaria importanza nella formazione della città di Roma troppo spesso, in ragione della sua posizione non baricentrica rispetto all’attuale centro storico, trascurato dagli studi di settore. L’area presa in esame è stata una porzione del centro storico: uno stralcio del rione Monti, noto storicamente con il toponimo Suburra; nel dettaglio quella parte del Rione rimasta inclusa fra la via Panisperna, la via Cavour e via dei Fori Imperiali, che ha conservato in modo più autentico le caratteristiche del tessuto storico originario. La ricerca ha quindi attivato un processo di conoscenza della città intesa come approfondimento e analisi delle trasformazioni urbane attraverso l’indagine storico-archivistica, la lettura delle cartografie e dei documenti, lo studio tipologico, il controllo strutturale delle architetture messo in relazione alla conformazione geomorfologica del territorio ed alle trasformazioni subite dal tessuto edilizio. Contestualmente all’applicazione e verifica dei dati raccolti attraverso il rilievo e la sistematizzazione grafica. Per rendere più accessibile ed immediata la lettura di questo processo si è scelto di utilizzare la modellazione 3D per comunicare efficacemente e rendere agevole il confronto tra le successive epoche col fine di accogliere e dare una risposta innovativa alle istanze richieste dall’applicazione delle ICT nella documentazione del Cultural Heritage (Horizon 2020 - ICT for digital content and creativity). La modellazione, resa possibile dall’integrazione dei dati desumibili dalle fonti con il rilievo diretto, è stata estesa all’intera area oggetto di studio e si è soffermata sulla ricomposizione di determinati momenti della time-line. This paper shows the results of 3 years of research developped on a urban area of priority importance in the formation of the city of Rome, too often overlooked by the sector’s studies because of its not barycentric position in comparison to the actual historical center. The area is an excerpt of the Rione Monti, historically known with the toponym Suburra; in detail that Rione portion included among via Panisperna, via Cavour and via dei Fori Imperiali, which has preserved the original historic fabric characteristics. The research has then enabled a process of knowledge of the city meant as analysis of urban transformation through the historical-archival investigation, the maps and documents reading, the typological study, the architecture's structural control, all correlated to the geomorphological conformation of the territory and the urban farbic transformations. With the simultaneous application and the collected data examination through the survey and the graphic systematization. To make the reading of this process more accessible and immediate it has been chosen to use the 3D modeling to communicate and facilitate the comparison between the successive eras in order to receive and give a innovative response to the instances required by the application of ICT in the documentation of Cultural Heritage (Horizon 2020 - ICT for digital content and creativity). Modeling, possible by the integration of the data produced from the sources with the direct relief, was extended to the entire studied area and it’s been focused on the reconstruction of certain moments of the timeline.
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