Academic literature on the topic 'Ricorrenza quant'

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Journal articles on the topic "Ricorrenza quant"

1

Carfora, Vincenzo, and Agostino Lopizzo. "Dissezione coronarica spontanea, quanto conta la familiarità?" Cardiologia Ambulatoriale 30, no. 3 (December 9, 2022): 184–89. http://dx.doi.org/10.17473/1971-6818-2022-3-7.

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Abstract:
La dissezione coronarica spontanea (SCAD) rappresenta una causa importante di sindrome coronarica acuta (SCA) nelle giovani donne senza classici fattori di rischio cardiovascolare. La coronarografia non sempre riesce a riconoscere le diverse tipologie di dissezioni coronariche spontanee dovendo pertanto ricorrere all’imaging intracoronarico per poterla diagnosticare. Il trattamento prevede l’approccio non invasivo con terapia farmacologica ricorrendo all’angioplastica coronarica solo nelle forme instabili. Viene descritto il caso di una donna di 55 anni, ipertesa in buon controllo farmacologico e senza altri fattori di rischio cardiovascolare che durante angioplastica coronarica su arteria interventricolare anteriore va incontro a dissezione retrograda dell’arteria interventricolare anteriore prossimale e del tronco comune trattata con approccio multistent. La modalità con cui si è verificata la dissezione retrograda, il sesso, l’età della paziente, la rivalutazione dell’angioplastica primaria praticata due mesi prima sull’asse arteria circonflessa-ramo marginale ottuso e l’anamnesi familiare hanno indotto a prendere in considerazione la SCAD come diagnosi più probabile ed il fenomeno dello “squeezing” come causa della dissezione retrograda a seguito della pre-dilatazionedella lesione coronarica. L’imaging intracoronarico sarebbe stata l’unica metodica in grado di diagnosticare la SCAD consentendo quindi di ricorrere all’approccio farmacologico piuttosto che l’angioplastica coronarica.
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2

Malusa, Luciano. "UN CONFRONTO RICORRENTE NELLA CULTURA CATTOLICA: IL CASO GALILEI ED IL CASO ROSMINI." Trans/Form/Ação 37, spe (2014): 117–34. http://dx.doi.org/10.1590/s0101-3173201400ne00008.

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Abstract:
Le espressioni "caso Galilei" e "questione galileiana" inducono gli studiosi a riflettere su un'analoga condanna, emessa dagli organismi repressivi della Chiesa cattolica, circa duecentocinquant'anni dopo la condanna di Galilei, contro un sacerdote il quale aveva cercato una conciliazione tra l'avanzamento nella riflessione filosofico-scientifica e la via della tradizione. Antonio Rosmini-Serbati fu condannato nel 1887 con il Decreto Post obitum del Santo Uffizio. A tale sentenza egli non poté sottomettersi come Galilei, in quanto era morto da ormai trentadue anni. Rosmini, prima della sua dipartita (1855), aveva avuto dalla Chiesa il dispiacere di una condanna all'Indice di due sue opere (1849); aveva tuttavia ricevuto l'assoluzione su tutta la linea circa la sua produzione filosofico-teologica (1854). Dopo la morte i suoi avversari impugnarono questa decisione ufficiale della Chiesa, riuscendo a farlo condannare. Anche per Rosmini gli storici parlano di "questione rosminiana", e di "caso Rosmini". Nel presente articolo si confrontano le dimensioni delle due "questioni", e si rileva che la "riabilitazione" di Rosmini è passata attraverso una Nota della Congregazione per la Dottrina della Fede (2001), mentre nessun pronunciamento ufficiale ha "riabilitato" Galilei, verso il quale la cultura cattolica è stata largamente favorevole.
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3

Calafŕ, Laura. "Tribunale di Milano, sez. I civile - ordinanza 20 dicembre 2010, giud. Bichi, B. e altri contro Comune Milano e altri." QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 1 (April 2011): 141–48. http://dx.doi.org/10.3280/qg2011-001012.

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Abstract:
Discriminazione fondata su razza e origine etnica - art. 1 d.lgs 215/2003 - Mancato adempimento obblighi assunti dalla Pubblica amministrazione - Sussistenza Ha natura discriminatoria la scelta di rivedere l'assegnazione degli alloggi destinati ai residenti presso il campo nomadi autorizzato di Triboniano nell'ambito dei singoli accordi denominati "Progetto di autonomia abitativa", legati a una precedente convenzione sottoscritta tra il Commissario della emergenza nomadi in Lombardia, Comune di Milano e dalla Casa della caritŕ Angelo Ambriani. Il mancato adempimento degli obblighi assunti dalle parti firmatarie costituisce comportamento discriminatorio in quanto esclusivamente legato all'appartenenza etnica dei ricorrenti in questo modo trattati meno favorevolmente rispetto alla genericitŕ dei cittadini nei confronti dei quali la Pubblica amministrazione tiene fede ai patti sottoscritti.
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Tedeschi, Antonella. "Clodia, Celio e la retorica dell’abbandono (A proposito di Cic. Cael. 61)." Cuadernos de Filología Clásica. Estudios Latinos 42, no. 2 (January 20, 2023): 187–95. http://dx.doi.org/10.5209/cfcl.85040.

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Abstract:
La ‘retorica dell’abbandono’ si basa su elementi ricorrenti e meccanismi comportamentali divenuti topici, come attestato dalla poesia e dal teatro. Anche l’oratoria vi ricorre. Cicerone, ad esempio, fa rientrare nella topica di un crudelissimum discidium le accuse che Clodia aveva rivolto al suo assistito, Celio (Cic. Cael. 30-31). Il termine discidium diventa, pertanto, funzionale a rendere persuasive le argomentazioni difensive, in quanto vettore dell’idea della violenza della separazione: una violenza in grado di produrre risentimento e devastanti conseguenze emotive che si traducono in parole e azioni mirate a colpire un ex innamorato. La trasformazione dell’affettuosa consuetudo in astiosa simultas, descritta in Cic. Cael. 61, dunque, viene indicata come causa delle azioni intraprese da Clodia contro Celio: un efficace modo per attenuare i crimina attribuiti al giovane e per minare l’attendibilità della teste.
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5

Farinella, Romeo, and Edoardo Seconi. "Il delta del Po ferrarese. Racconto di una fragilità ambientale e politica." ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE, no. 3 (February 2021): 51–62. http://dx.doi.org/10.3280/es2020-003004.

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Abstract:
La storica mutevolezza del paesaggio è paradossalmente il carattere più permanente del Delta del Po. Si parla di un territorio di valli e lagune che è sempre stato povero, ma che fu al centro di una delle operazioni più importanti di colonizzazione nel territorio italiano. Il Delta nel do-poguerra fu oggetto di ipotesi progettuali che, se realizzate, lo avrebbero devastato, ben oltre quanto successo con le urbanizzazioni costiere anche perché negli anni del boom economico si puntava alla "modernizzazione" ma si iniziò anche a parlare di Parco del Delta del Po. Altra fragilità ricorrente è certamente quella ambientale associata ai temi del rischio idraulico, dell'ingressione salina, dell'urbanizzazione turistica diffusa e senza qualità, dell'innalzamento del livello del mare. Il Delta costituisce uno straordinario laboratorio di ricerca progettuale sui temi posti dai cambiamenti climatici, necessario per definire strategie centrate su conflitti, con-traddizioni e opportunità.
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Lattanzi, Rosaria. "Problemi anestesiologici con il paziente gravemente disabile." CHILD DEVELOPMENT & DISABILITIES - SAGGI, no. 3 (April 2012): 29–32. http://dx.doi.org/10.3280/cdd2010-003005.

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Abstract:
La mancanza di collaborazione del paziente disabile rappresenta uno dei principali problemi per l'anestesista, che si trova nell'impossibilitŕ di informare e preparare il soggetto alla procedura chirurgica e alle manovre ad essa correlate. In questi casi č fondamentale rendere consapevoli i genitori e assicurarsi il loro assenso. I problemi di natura clinica sono relativamente modesti per quanto concerne l'anestesia, grazie agli strumenti sofisticati di cui oggi disponiamo; sorgono invece difficoltŕ maggiori nel postoperatorio: queste difficoltŕ si possono superare mantenendo il paziente intubato e in anestesia per le 24-48 ore successive all'intervento, allo scopo di controllare efficacemente il dolore. Un altro tipo di provvedimento a cui si deve spesso ricorrere con il disabile grave č la tracheotomia postoperatoria, per la mancanza di un sufficiente controllo della respirazione che predispone a polmoniti ricorrenti. A questo proposito non di rado si incontrano resistenze dei genitori, ma č opportuno superarle perché l'alternativa della ventilazione non invasiva si č dimostrata di difficile applicazione. Infine, un ulteriore problema in ambito anestesiologico č rappresentato dalla presenza di comizialitŕ, molto frequente in questi pazienti.
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Boero, Pino. "Per un Rodari “ecologico”." Italica Wratislaviensia 13, no. 1 (June 30, 2022): 29–51. http://dx.doi.org/10.15804/iw.2022.13.1.02.

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Abstract:
Nelle sue opere Gianni Rodari ha avuto sempre uno sguardo attento all’ambiente e alle parole che lo caratterizzano e in anni in cui ancora dominava una visione sempre bella e positiva della natura ha saputo creare testi capaci di divertire ma anche far riflettere il lettore. Scopo di questo lavoro è dimostrare quanto lo scrittore abbia anticipato temi che oggi appartengono all’emergenza ambientale. Rodari dedica all’ambiente e alla natura poesie, favole e articoli; a livello di metodo la ricerca parte dalla schedatura completa di tutti i testi rodariani presenti su volumi e riviste e si sviluppa sia attraverso la valutazione dei temi più ricorrenti (la scarsa attenzione degli adulti alle esigenze dei bambini, la speculazione edilizia, le stagioni che cambiano, gli animali che non riescono più ad orientarsi nelle città soffocate dall’inquinamento), sia attraverso la valutazione dello stile di Rodari, mai didascalico e sempre teso alla leggerezza del sorriso. I risultati confermano che lo scrittore attraverso la dimensione fantastica riesce a far emergere l’importanza del rispetto dell’ambiente e il ruolo che l’infanzia può avere nello sviluppo di idee positive verso l’ambiente. Le conclusioni ribadiscono l’attualità dei testi di Rodari in ambito ecologico e la loro validità in campo educativo.
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8

De Corso, E., G. Bastanza, V. Di Donfrancesco, M. L. Guidi, G. Morelli Sbarra, G. Passali, A. Poscia, C. de Waure, G. Paludetti, and J. Galli. "Riduzione volumetrica dei turbinati inferiori con radiofrequenze: risultati clinici a lungo termine." Acta Otorhinolaryngologica Italica 36, no. 3 (May 2016): 199–205. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-964.

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Abstract:
Lo scopo del nostro studio è stato quello di valutare i risultati a lungo termine della procedura di riduzione volumetrica dei turbinati inferiori mediante radiofrequenze (RVTR). Abbiamo eseguito una valutazione prospettica longitudinale a lungo termine di 305 pazienti affetti da rinite (114 allergici e 191 non allergici) refrattari alla terapia medica e sottoposti a intervento di RVTR (gennaio 2004 - dicembre 2010). I pazienti sono stati seguiti per un Follow-up medio di 39,70±19,41 mesi (minimo-24, massimo-60 mesi) e sono stati valutati mediante la somministrazione del questionario NOSE-scale prima e dopo l’intervento a distanza di un mese e successivamente ogni anno per 5 anni. I pazienti sono stati considerati affetti da recidiva durante il periodo di follow-up in caso di ricomparsa dei sintomi con un aumento del punteggio totale del NOSE scale di almeno il 75% e necessità di riassumere trattamenti medici. La ricorrenza è stata valutata mediante analisi di sopravvivenza con il metodo di Kaplan-Meyer. Complessivamente abbiamo documentato una buona soddisfazione dei pazienti per quanto riguarda la procedura, con un elevato controllo del dolore e poche complicanze. Nel post-operatorio abbiamo avuto un significativo miglioramento di ostruzione nasale e respirazione orale vicariante (p < 0,05). Dopo 36 mesi abbiamo osservato un peggioramento dei sintomi, in particolare, dopo 36 mesi con un progressivo crescente tasso di recidive significativamente più elevato nei pazienti allergici rispetto a quelli non-allergici (p < 0,05). Abbiamo anche osservato una leggera diminuizione della soddisfazione generale dei pazienti. Il nostro studio conferma la buona tollerabilità da parte dei pazienti della procedura di decongestione dei turbinati inferiori con radiofrequenze con un basso rischio di complicanze. I nostri dati confermano inoltre una buona efficacia a lungo termine nella maggior parte dei pazienti per almeno 36 mesi dopo l’intervento con una probabilità di rimanere liberi da recidiva in questo periodo sempre superiore a 0,8. Nei mesi successivi si assiste a una progressiva riduzione del beneficio clinico in particolare nei pazienti allergici, con una differenza statisticamente significativa rispetto ai pazienti non allergici (p < 0,05).
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Battistella, P. A., D. L. Fiore, M. Pellone, and K. Pardatscher. "Il trattamento endovascolare dell'aneurisma della vena di Galeno." Rivista di Neuroradiologia 7, no. 4 (August 1994): 671–81. http://dx.doi.org/10.1177/197140099400700416.

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Abstract:
L'aneurisma della vena di Galeno (AVG) è una rara condizione malformativa artero-venosa cerebrale: essa è caratterizzata dalla presenza di shunts artero-venosi unici o multipli a livello della parete della vena mediana del prosencefalo. L'espressione clinica dell'AVG è età dipendente: in età neontale si manifesta con scompenso cardiaco, nell'infanzia con macrocefalia, idrocefalo sopratentoriale ostruttivo da compressione dell'acquedotto ed eventuali manifestazioni convulsive secondarie ad emorragie. Può rimanere, peraltro, anche a lungo silente, determinando solo in età giovanile-adulta cefalea, sintomi neurologici focali o manifestazioni convulsive causate da sanguinamenti. La mortalità per tale patologia non trattata è elevata, specie nelle forme ad esordio neontatale. Viene presentato un paziente di 8 anni con riscontro di AVG di tipo murale alla RM eseguita per cefalea ricorrente e macrocefalia, uniche manifestazioni cliniche della malformazione vasculare. Nel corso di 3 sedute di terapia endovascolare per via arteriosa vengono esclusi i 5 peduncoli afferent all'AVG (4 a partenza dall'arteria cerebrale posteriore destra ed 1 a partenza dalla arteria cerebrale posteriore sinistra), ottenendo sia la guarigione angiografica della lesione vascolare, sia la completa remissione della sintomatologia cefalalgica, senza alcuna complicanza. Vengono quindi discussi: a) i differenti quadri anatomo-patologici dell'AVG secondo le più recenti classificazioni; b) le diverse tecniche diagnostiche utilizzabili a seconda dell'età; c) i diversi approcci del trattamento chirurgico ed endovascolare (arterioso e venoso), confrontando rischi e risultati; d) i rischi della derivazione liquorale rispetto all'approccio diretto sull'AVG. L'embolizzazione rappresenta attualmente la metodica terapeutica più valida nella cura di questa patologia, grazie soprattutto ai progressi tecnici per quanto riguarda sia i materiali impiegati per il cateterismo superselettivo dei vasi cerebrali, sia i diversi agenti embolizzanti (NBCA, «Coils»). Tale trattamento è in grado di dare risultati eccellenti quali l'esclusione morfologica completa dell'AVG e percentuali di miglioramento in oltre il 50% dei casi, con trascurabile morbilità e drastica riduzione della mortalità rispetto ai soggetti operati o non trattati.
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Masina, Filippo. "Wutausbrüche und Bittgesuche." Quellen und Forschungen aus italienischen Archiven und Bibliotheken 97, no. 1 (December 20, 2017): 24–43. http://dx.doi.org/10.1515/qfiab-2017-0004.

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Abstract:
Riassunto L’articolo tratta delle misure assistenziali in pro dei sinistrati di guerra nell’Italia repubblicana, ma nell’ottica di inquadrare tali provvedimenti nel piu ampio contesto dei nuovi diritti di cittadinanza sanciti con la Carta costituzionale del 1947. Andando oltre il gia noto nesso tra warfare e welfare, l’articolo ricostruisce l’esercizio di tali nuovi diritti (un vero e proprio „diritto al benessere“ che, preso a „fondamento della nuova cittadinanza“, e stato giudicato come uno dei punti cardine della transizione tra guerra e dopoguerra) da parte di una categoria sovente giudicata dallo Stato meritevole delle piu ampie attenzioni, ma che lamento molto spesso la trascuratezza da parte delle istituzioni nel garantirle quanto stabilito dalla legge. L’ipotesi di partenza e, pertanto, che tali difficolta abbiano contribuito a minare l’affezione di una porzione non piccola della cittadinanza rispetto alle nuove istituzioni democratiche, molto fragili nei primi anni del dopoguerra. L’articolo analizza nello specifico alcuni casi di pratiche pensionistiche, relative a diverse categorie di beneficiari, afflitte pero dai medesimi problemi: in particolare, la lentezza talvolta sconcertante con cui il Dipartimento Generale delle Pensioni di Guerra - che pure era, in effetti, letteralmente inondata di domande di pensione - gestiva l’iter delle pratiche, tanto che alcune si sono trascinate sino agli anni ’90. Il cittadino che faceva richiesta di pensione di guerra (che spettava agli invalidi per cause di guerra con almeno il 30 per cento di capacita lavorativa perduta) doveva spesso attendere anni anche soltanto per avere una prima risposta. Cio provocava un fenomeno ricorrente, cioe quello di rivolgersi alle piu diverse personalita ed autorita politiche auspicando la loro intercessione: non percependo la forza del diritto, ci si rifugiava nella speranza di una generosita paternalistica. Talvolta, queste lettere - di rabbia, e di supplica - addirittura precedevano i gravi ritardi dell’espletamento delle pratiche, segnalando dunque l’esistenza di una consuetudine predemocratica nei suoi stessi presupposti. Uno dei segnali di una condizione di cittadinanza rimasta incompiuta.
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Dissertations / Theses on the topic "Ricorrenza quant"

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GIROTTI, FEDERICO. "Absorption in Invariant Domains for quantum Markov evolutions." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2022. http://hdl.handle.net/10281/364224.

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Abstract:
Lo scopo del presente lavoro di tesi è lo studio delle dinamiche di assorbimento in domini invarianti (enclosures) per semigruppi markoviani quantistici. Il lavoro è diviso in tre capitoli. Nel primo capitolo ricordiamo le principali definizioni, proprietà e risultati riguardanti gli oggetti matematici con cui si avrà a che fare: W*-algebre, stati normali e semigruppi markoviani quantistici. Nel secondo capitolo introduciamo la nozione di operatore di assorbimento associato ad un determinato dominio invariante, che è la generalizzazione non commutativa delle probabilità di assorbimento; gli operatori di assorbimento condividono numerose proprietà con la loro controparte classica. Inizialmente mostriamo le prime proprietà degli operatori di assorbimento, specialmente l'interazione tra la loro risoluzione spettrale e la struttura di comunicazione del semigruppo. Successivamente spostiamo l'attenzione sullo studio della relazione tra operatori di assorbimento e ricorrenza; un risultato collaterale rilevante è che lo spazio ricorrente nullo è un dominio invariante e questo completa il risultato sulla decomposizione dei semigruppi markoviani quantistici nelle loro restrizioni transiente, ricorrente positiva e ricorrente nulla. Gli operatori di assorbimento sono anche punti fissi del semigruppo e, a condizione che lo spazio ricorrente sia assorbente, siamo in grado di fornire una descrizione dei punti fissi in termini degli operatori di assorbimento; questo permette di dedurre alcune utili proprietà dei punti fissi e dei domini invarianti. Inoltre, analizziamo il ruolo rivestito dagli operatori di assorbimento nel quadro della teoria ergodica e mostriamo la generalizzazione non commutativa del teorema ergodico per le catene di Markov. Concludiamo il capitolo presentando e studiando alcuni modelli concreti che possiedono delle dinamiche di assorbimento non banali e che variano tra dimensione finita o infinita e tempo discreto o continuo.
This thesis addresses the study of absorption dynamics in invariant domains (enclosures) for semigroups of quantum Markov maps. The work is divided in three chapters. In Chapter 1 we recall the main definitions, properties and results about the mathematical objects involved in this work: W*-algebras, normal states, semigroups of quantum Markov maps. In Chapter 2 we introduce the notion of absorption operator associated to an invariant domain, which is a generalization of absorption probabilities in the noncommutative setting; absorption operators turn out to share many remarkable features with their classical counterpart. We start showing some first properties of absorption operators, especially the interplay between their spectral resolution and the communication structure of the semigroup. We then move on to study the relationship between absorption operators and recurrence; as a relevant byproduct, we show that the null recurrent space is an enclosure and this allows to complete the result about the decomposition of semigroups of quantum Markov maps into their transient, positive recurrent and null recurrent restrictions. Absorption operators are also fixed points of the semigroup and, under the assumption that the recurrent space is absorbing, we are able to provide a description in terms of absorption operators of the fixed points set of the semigroup; this allows us to deduce some useful properties about fixed points and enclosures. Moreover, we analyze the role played by absorption operators in ergodic theory and we are able to prove a noncommutative generalization of the ergodic theorem for Markov chains. We conclude the chapter presenting and studying some concrete models showing non-trivial absorption dynamics and ranging from finite to infinite dimension, from discrete to continuous time. Chapter 3 is devoted to study the long-time behavior of the position process associated to a homogeneous open quantum random walk on a lattice with finite dimensional local space. We prove that the properly rescaled position process asymptotically approaches a mixture of Gaussian measures. We can generalize the existing central limit type results and give more explicit expressions for the involved asymptotic quantities, dropping any additional condition on the walk. We use deformation and spectral techniques, together with reducibility properties of the local map associated with the open quantum walk; a key role is also played by absorption operators. Further, we can provide a large deviation principle in the case of a positive recurrent local map and at least lower and upper bounds in the general case. Finally, we are able to show the almost sure convergence of the mean shift on the lattice to a random variable that we can completely describe.
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