Academic literature on the topic 'Riconoscimento ed esecuzione delle decisioni'

Create a spot-on reference in APA, MLA, Chicago, Harvard, and other styles

Select a source type:

Consult the lists of relevant articles, books, theses, conference reports, and other scholarly sources on the topic 'Riconoscimento ed esecuzione delle decisioni.'

Next to every source in the list of references, there is an 'Add to bibliography' button. Press on it, and we will generate automatically the bibliographic reference to the chosen work in the citation style you need: APA, MLA, Harvard, Chicago, Vancouver, etc.

You can also download the full text of the academic publication as pdf and read online its abstract whenever available in the metadata.

Journal articles on the topic "Riconoscimento ed esecuzione delle decisioni"

1

Yüksel, ERSOY. "Riconoscimento Ed Esecuzione Delle Sentenze Straniere In Turchia." Ankara Üniversitesi SBF Dergisi 49, no. 1 (1994): 1. http://dx.doi.org/10.1501/sbfder_0000001681.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Guarriello, Fausta. "I diritti di contrattazione collettiva in un'economia globalizzata." GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no. 135 (September 2012): 341–59. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2012-135001.

Full text
Abstract:
Il saggio esamina la tensione esistente tra il riconoscimento del diritto di contrattazione collettiva come diritto sociale fondamentale nelle fonti internazionali ed europee e gli effetti di destrutturazione dei sistemi contrattuali, ancora prevalentemente ancorati a livello nazionale, indotti dalla globalizzazione. L'assenza di effettive misure di sostegno alla contrattazione collettiva su scala sovranazionale, dove le decisioni economiche vengono prese, l'interpretazione restrittiva della Corte di giustizia, lesiva del principio di autonomia collettiva e di libertŕ sindacale, la subordinazione alle libertŕ economiche sottesa alla visione funzionalista delle istituzioni europee, rischiano di indebolire e snaturare il diritto di contrattazione collettiva anche all'interno dei sistemi nazionali, dove esso si č storicamente sviluppato.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Chiapponi, Giovanni. "Can harmonized time limits in European civil procedure enhance the effectiveness of the enforcement of EU Law? = Possono termini processuali armonizzati in materia civile incre-mentare l’ effettività nell’esecuzione del diritto dell’Unione Europea?" CUADERNOS DE DERECHO TRANSNACIONAL 12, no. 1 (March 5, 2020): 543. http://dx.doi.org/10.20318/cdt.2020.5202.

Full text
Abstract:
Abstract: The article focuses on the judgment Al Bosco, rendered by the ECJ on 4th October 2018. Al Bosco gives a new insight as to how the ECJ interprets the following questions: firstly, it clarifies the relationship between the doctrine of extended effects and that of equivalent effects; secondly, it underlines the importance of the principle of legal certainty; finally, it addresses issues concerning the time limit for the enforcement of a provisional measure issued in a Member State other than the Member State in which enforcement is sought. Against such a background, I will examine the pos-sibility of introducing a uniform and autonomous concept of harmonized time limits within the EU.Keywords: Time limits, provisional measures, recognition and enforcement of judgments in civil and com-mercial matters, civil judicial cooperation, harmonisation.Riassunto: lo scritto è di commento alla sentenza “Al Bosco”, pronunciata dalla CGUE il 4 ottobre 2018. L’arresto in parola si segnala per il quid novi introdotto dalla Corte di Lussemburgo sull’interpretazione di talune questioni: inizialmente, chiarifica il rapporto tra il principio di estensione dell’efficacia e quello di equivalenza degli effetti; sottolinea, quindi, la centralità del principio di legalità giuridica. Affronta, da ultimo, talune problematiche relative all’applicazione del termine per l’esecuzione di una misura cautelare (un sequestro conservativo) in un contesto transfrontaliero. La sentenza mi fornisce lo spunto per svolgere alcune brevi considerazioni circa l’opportunità di valutare l’introduzione di un concetto autonomo ed uniforme di termini processuali armonizzati all’interno dell’Unione Europea. Parole chiave: termini processuali, misure cautelari, riconoscimento ed esecuzione di decisioni in materia civile e commerciale, cooperazione giudiziale in materia civile, armonizzazione.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Magnaldi, S., and M. Ukmar. "La tomografia computerizzata nella diagnostica delle metastasi spinali." Rivista di Neuroradiologia 8, no. 2 (April 1995): 167–74. http://dx.doi.org/10.1177/197140099500800206.

Full text
Abstract:
Nella diagnosi delle metastasi spinali la TC presenta alcuni punti deboli, che emergono soprattutto nel caso di un suo impiego scorretto. L' avvocato del diavolo deve individuare le indicazioni più corrette della TC e descriverne i limiti. I protocolli diagnostici si differenziano a seconda che il paziente abbia o meno una neoplasia primitiva nota. La ricerca di metastasi ossee in un paziente con neoplasia primitiva nota inizia con la scintigrafia ossea. Se essa risulta negativa, non occorrono altre indagini, soprattutto se alla negatività scintigrafica si associa quella di altri esami di laboratorio. Se la scintigrafia è positiva, si possono eseguire dei radiogrammi mirati ed eventualmente una tomografia convenzionale nelle aree sospette. Se il risultato di queste indagini è positivo, il paziente viene avviato all'oncologo; solo talora può essere utile una TC per una migliore definizione morfologico-volumetrica delle lesioni. Se l'esame radiologico convenzionale è negativo, si preferisce la RM, più panoramica e sensibile. Nel paziente senza una neoplasia primitiva nota ma con sintomi riferiti al rachide, dopo un esame clinico, vengono in genere eseguiti dei radiogrammi convenzionali. Se essi risultano negativi, il paziente può essere sottoposto ad una visita specialistica, ad esempio neurologica o ortopedica; se anche queste indagini risultassero negative, può essere avviata una terapia medica e ulteriori indagini possono essere programmate solo se la sintomatologia non regredisce. Se l'esame neurologico è positivo, si possono eseguire una TC, se la sede della lesione è clinicamente precisabile, o una RM, se il livello della lesione non è clinicamente precisabile. Se nel radiogramma convenzionale si evidenziano dei reperti patologici, il protocollo si differenzia a seconda del loro numero: nel caso di lesioni multiple con l'aspetto delle metastasi, il paziente può essere avviato all'oncologo senza altre indagini di imaging a livello rachideo. Solo in casi selezionati può essere utile il ricorso ad una RM, per visualizzare compressioni o infiltrazioni del midollo o della cauda. Se il radiogramma convenzionale evidenzia una lesione isolata, l'indagine più utile è la scintigrafia ossea. Dai risultati di quest'ultima indagine dipendono le decisioni successive, tra le quali la TC dovrebbe essere eseguita solo come guida per un'eventuale biopsia. Solo raramente dunque la TC è indicata in prima battuta nello studio delle metastasi vertebrali, ponendosi piuttosto a cavallo tra le indagini di primo livello, con scopi diagnostici, e quelle di secondo livello, con finalità terapeutiche. La TC ha anche alcuni limiti. A causa delle acquisizioni sul piano assiale e della qualità non sempre soddisfacente delle ricostruzioni elettroniche su piani diversi, situazioni parafisiologiche possono essere scambiate con metastasi litiche. La scarsa panoramicità della TC può causare il mancato riconoscimento di lesioni a distanza da quella/e responsabile/i della sintomatologia. La sensibilità della TC, sebbene superiore a quella del radiogramma convenzionale, è inferiore a quelle della scintigrafia ossea e della RM soprattutto per quelle con estensione all'interno dello speco vertebrale. La specificità della TC è sovrapponibile a quella delle altre indagini finora considerate: la diagnosi di metastasi spinali è favorita da un'anamnesi positiva del paziente e dalla molteplicità delle lesioni. Le lesioni vertebrali con l'aspetto TC delle metastasi possono porre problemi diagnostici differenziali con numerose altre condizioni patologiche, come i tumori ossei primitivi, le localizzazioni scheletriche di malattie ematologiche, i processi flogistici ossei, gli esiti di traumi, i crolli vertebrali su base osteopenica, le malformazioni congenite, la malattia di Paget e le malattie metaboliche. Gli aspetti che più spesso si associano a processi patologici non metastatici sono l'unicità delle lesioni, la sede cervicale, la localizzazione all'arco vertebrale, il coinvolgimento congiunto di piatti vertebrali contigui e l'interessamento del disco intervertebrale.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

"Osservatorio italiano." DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no. 3 (November 2010): 257–76. http://dx.doi.org/10.3280/diri2010-003020.

Full text
Abstract:
Leggi, regolamenti e decreti statali 1. Legge 2.7.2010 n. 108 - Ratifica ed esecuzione della Convenzione del Consiglio d'Europa sulla lotta contro la tratta di esseri umani, fatta a Varsavia il 16.5.2005.2. Decreto legislativo 9.9.2010 n. 261 - Disposizioni per conformare il diritto interno alla Decisione quadro 2008/909/ GAI - reciproco riconoscimento alle sentenze penali.3. Decreto interministeriale 4.6.2010 - Modalitŕ di svolgimento del test di conoscenza della lingua italiana, previsto dall'art. 9 TU n. 286/98.4. Decreto Ministro lavoro e politiche sociali 6.7.2010 - programmazione flussi ingresso per corsi di formazione professionale e tirocini formativi - contingente annuale 2010.5. Decreto Ministro interno 5.8.2010 - Modifiche al decreto 22.7.2008 recante linee guida per la presentazione delle domande di contributo per il Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell'asilo.CircolariCittadini extracomunitariAsilo1. Ministero interno 13.7.2010 n. 4089 - ambito di applicazione dell'art. 11, co. 1, del d.lgs. n. 140/2005Ingresso2. Ministero interno 27.7.2010 n. 4848 - ingresso in Italia per lavoratori altamente qualificati e ricongiungimento familiare del genitore naturale.3. Ministero interno 23.8.2010 n. 5500 - ingresso per motivi di studio per periodi inferiori a 90 giorni.Lavoro e previdenza sociale4. Ministero interno, lavoro e politiche sociali 18.6.2010 n. 3965 - lavoro stagionale: misure di contrasto al lavoro "in nero".5. Ministero lavoro, salute e politiche sociali 22.7.2010 n. 23 - conversione del permesso di soggiorno per studio o formazione in lavoro autonomo - contratto c.d. a progetto.Soggiorno6. Ministero istruzione, universitŕ e ricerca 7.7.2010 n. 1304 - art. 27 ter del d.lgs. 286/98 - ingresso e soggiorno per ricerca scientifica - chiarimenti.7. Ministero interno 23.8.2010 n. 5493 - stranieri coniugi di cittadini italiani e comunitari - matrimonio celebrato in altro Stato.8. Ministero interno 15.9.2010 n. 6020 - studenti stranieri soggiornanti in Italia. Prosecuzione all'estero degli studi.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Abreu, Eduardo João Gabriel Fleck da Silva, and Marcelo de Oliveira Fausto Figueiredo Santos. "Certezza del diritto ed esecuzione delle decisioni della Corte interamericana dei diritti dell’uomo: il caso “Gomes Lund e altri. (“Guerrigliero di Araguaia”) vs. Brasile”." Revista Científica Multidisciplinar Núcleo do Conhecimento, February 9, 2022, 78–104. http://dx.doi.org/10.32749/nucleodoconhecimento.com.br/legge/esecuzione-delle-decisioni.

Full text
Abstract:
I valori della sovranità nazionale e l’obbligo di rispettare gli obblighi internazionali sono spesso scioccati. Per illustrare questa situazione, prendiamo il caso “Gomes Lund e altri. (‘Guerrigliero di Araguaia’) vs. Brasile”, giudicato nel 2010, ad esempio, considerando che, oltre a essere ancora in attesa di conformità da parte del paese, ha avuto la sua decisione contraddetta dai tribunali nazionali. In questo panorama, sorge la questione fondamentale sulla possibilità che lo Stato nazionale si stacchi dai suoi obblighi internazionali sotto la pretesa di sovranità, nonché sull’esistenza di criteri che possano guidare la condotta dello Stato e, quindi, fornire una maggiore prevedibilità, in considerazione del requisito costituzionale della certezza del diritto. L’obiettivo è rispondere a questa domanda dalla ricerca dei massimi organi della magistratura nazionale e dalla dottrina specializzata nei campi del diritto costituzionale e dei diritti umani. Lungo questo percorso, miriamo a comprendere la struttura e le particolarità del sistema interamericano, la forza coercitiva delle decisioni della Corte interamericana dei diritti umani e le caratteristiche giuridiche del requisito costituzionale della certezza del diritto nel comportamento dello stato in questa interazione tra diritto interno e internazionale. Ciò può essere concluso sull’applicazione obbligatoria delle decisioni del sistema regionale e sugli effetti deleteri che la loro inosservanza provoca al principio costituzionale della certezza del diritto, nonché sarà possibile cercare modi per cercare di superare questa impasse.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Zanella, Antonio. "Simmetrie Spezzate. Natura, nascita ed evoluzione della proprietà privata." REVISTA PROCESOS DE MERCADO, March 19, 2021. http://dx.doi.org/10.52195/pm.v5i1.318.

Full text
Abstract:
Il liberalismo, fin dalle sue origini, si basa sul riconoscimento e sul rispetto di tre diritti fondamentali: vita, proprietà e libertà —uno dei fondatori di questa dottrina politica fu il filosofo inglese John Locke (1632-1704)—. Per il liberalismo classico la libertà e la proprietà sono strettamente correlate; i liberali e, in seguito, i libertari, si sono spinti oltre affermando che la libertà e la proprietà sono la stessa cosa. Anche il diritto alla vita è stato riformulato nei termini di proprietà di sé, cioè ognuno è proprietario del proprio corpo e del proprio intelletto, insomma della propria vita. I tre diritti fondamentali —inalienabili— che stanno alla base di ogni altro diritto sono quindi riconducibili al diritto di proprietà. Nel giustificare questo diritto alcuni autori liberali e libertari —come per esempio Murray N. Rothbard (1926-1995)— si sono appoggiati al giusnaturalismo, cioè a una dottrina filosofico-giuridica che si basa sul riconoscimento dell’esistenza di un diritto naturale e razionale universalmente valido, considerato il fondamento di ogni diritto civile. In questo lavoro cercheremo di giustificare il concetto di proprietà abbandonando la sua fondazione giusnaturalistica, che molti contestano per le sue pretese universalistiche —non tutti, infatti, sono disposti a riconoscere l’universalismo dei diritti naturali e l’aura di «sacralità» e «misticismo» che sembrano emanare— sforzandoci di dare un fondamento razionale al rispetto che gli individui tendono ad avere nei confronti dei diritti di proprietà. Per fare ciò utilizzeremo la branca della teoria della scelta razionale che si occupa delle decisioni interattive o strategiche: la teoria dei giochi. In questo passo mostreremo, quindi, servendoci dei principi della teoria evoluzionistica dei giochi (TEG),1 come il concetto di proprietà privata non sia arbitrario, ma sia nato e si sia evoluto per la sua efficienza nel dirimere contese, sia nel mondo animale che tra gli esseri umani. Non sono solo gli esseri umani, infatti, a riconoscere e rispettare la proprietà altrui; anche la maggior parte degli animali distinguono tra lo stato di proprietario e quello di intruso e si comportano in modo diverso qualora si trovino nel primo o nel secondo. Nel primo paragrafo forniremo una breve introduzione ai concetti fondamentali della teoria evoluzionistica dei giochi; nel secondo definiremo il concetto di proprietà privata. Nel terzo considereremo, sulle tracce di David Friedman e degli autori della scuola «austriaca»,2 la funzione sociale della proprietà privata, per passare poi, nel quarto paragrafo, all’analisi della nascita e dell’evoluzione della proprietà, analisi che verrà condotta sulla base della TEG.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

Scalella, Roberto. "Cefalea cervicogenica e manipolazioni vertebrali." Journal of Advanced Health Care, August 9, 2019. http://dx.doi.org/10.36017/jahc1908-001.

Full text
Abstract:
Una revisione scrupolosa della letteratura scientifica più attuale, ed un confronto attento tra i più accreditati studi clinici, con lo scopo di individuare criteri diagnostici e terapeutici basati sulle migliori evidenze disponibili (EBD) “Evidence Based approach” necessari al riconoscimento, trattamento e gestione della cefalea cervicogenica (CH). La correlazione tra disfunzione cervicale e cefalea cervicogenica è un noto dato clinico già da qualche anno, e diversi studi anche meno recenti come quelli di Nilson (2004), Haas. (2010), pur essendo tra loro eterogenei nei metodi, lo hanno dimostrato. Considerando l’assunto di base che la terapia manuale, anche se in maniera empirica, sia sempre stata parte integrante del trattamento di alcune cefalee e in generale delle cervicalgie, l’articolo intende focalizzare l’attenzione sugli studi del Dottor James Dunning (presidente e fondatore di AAMT American Academy of Manipulative Therapy) e del suo gruppo di lavoro tra cui il collega italiano Dr. Firas Mourad (tra i massimi esperti in tecniche manipolative HVLA), i quali si distinguono dagli altri studi per specificità degli obiettivi e qualità metodologica. Dr. Dunning e colleghi in uno Studio del 2016 hanno evidenziato come in particolare alcune tecniche di manipolazione spinale “High Velocity Low Amplitude Thrust Manipulation (HVLA)” eseguite da Fisioterapisti specializzati su determinati distretti cervicali e toracici, risultino di maggior efficacia nel trattamento della CH rispetto all’utilizzo di altre tecniche terapeutiche “classiche” come quelle di mobilizzazione e/o esecuzione di esercizi. Efficacia dimostrata non solo dalla significativa riduzione dell’intensità della cefalea (obiettivo primario dello studio) ma anche dalla riduzione della disabilità, della frequenza degli episodi e riduzione della durata degli stessi (obiettivi secondari). Lo studio di Dunning (2016) può essere considerato oggi tra le migliori evidenze disponibili su cui basarsi per riconoscere e trattare in modo incisivo questo tipo di cefalea in quanto risulta attualmente l’unico studio ad aver messo a confronto diretto l’efficacia di tecniche di manipolazione (HVLA) rispetto ad altre tecniche terapeutiche nella gestione delle CH. Tutto ciò ha un impatto importante sia sulle scelte formative post-laurea che sulla pratica professionale del Fisioterapista il quale, perseguendo un modello di cura virtuoso, deve poter formulare strategie terapeutiche personalizzate basate sul miglior rapporto costo-efficacia del trattamento, ed evitare che il paziente si sottoponga a cicli terapeutici lunghi nei tempi, confusi nei metodi e spesso inefficaci.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

Puccetti, Renzo, Maria Cristina Del Poggetto, Vincenzo Costigliola, and Maria Luisa Di Pietro. "Dichiarazioni Anticipate di Trattamento (DAT): revisione della letteratura." Medicina e Morale 58, no. 3 (June 30, 2009). http://dx.doi.org/10.4081/mem.2009.246.

Full text
Abstract:
Introduzione: In tutti i paesi in cui le dichiarazioni anticipate di trattamento (DAT) hanno ottenuto un riconoscimento giuridico, si è ritenuto che esse potessero consentire l’estensione dell’esercizio dell’autonomia e autodeterminazione delle persone anche nel caso di perdita della competenza. Mediante revisione della letteratura sono stati verificati 5 presupposti fondativi della validità delle DAT: 1. i desideri dei pazienti sono stabili nel tempo, 2. i pazienti sono in grado di trasferire tali desideri nelle DAT, 3. i fiduciari sono in grado di interpretare correttamente i desideri dei pazienti, 4. i pazienti desiderano che la condotta clinica segua pedissequamente le indicazioni contenute nelle DAT, 5. i medici sono in grado di modificare la condotta usuale in ossequio al contenuto delle DAT. Metodi: ricerca multifonte nelle principali banche dati elettroniche (Medline, EMBASE, PASCAL Biomed) e ricerca manuale nelle referenze degli articoli identificati. Risultati: nessuno dei 5 presupposti teoretici esaminati ha dimostrato un sufficiente livello di attendibilità. Le preferenze del paziente mostrano ampi ed imprevedibili livelli di variabilità, peraltro crescenti nel tempo. Molto spesso i pazienti stilano le DAT in assenza di basilari conoscenze sia delle procedure che delle implicazioni delle scelte nei diversi scenari clinici. La capacità di prevedere i desideri del paziente da parte dei fiduciari è complessivamente scarsa ed in molti casi non avviene in misura più accurata di quanto reso possibile dalla semplice casualità. Il pattern decisionale preferito dai pazienti consiste nella capacità di condividere le decisioni da parte del medico e dei familiari. Infine la letteratura mostra che i medici ignorano le DAT e quindi non modificano le procedure standard, oppure che, nel tentativo di uniformarsi a quanto espresso nelle DAT, possono mettere in atto condotte non conformi ai migliori standard terapeutici e pregiudicare la salute dei pazienti. Conclusioni: è da ritenere che al posto delle DAT, per gli intrinseci limiti di tali documenti, sia da proporre l’estensione dell’anamnesi del paziente, senza obbligo vincolante per i medici. ---------- Introduction: wherever advance directives of treatment (DAT) have been legalized they have been expected to allow the extension of autonomy and self-determination in case of loss of competence. By reviewing literature 5 establishing postulates for the validation of DAT have been verified: 1. wishes of patient are stable over time, 2. patients can transfer those wishes into their DAT, 3. surrogates can correctly understand wishes of patients, 4. patients want clinical management slavishly follows instructions expressed by their DAT, 5. physicians can modify their usual therapeutic behaviour according to the content of DAT. Methods: multi-source search in main electronic databases (Medline, EMBASE, PASCAL Biomed) and manual research in identified article references. Results: none of the 5 theoretical postulates examined has demonstrated a sufficient validity. Wishes of patient show wide and unpredictable variability, moreover increasing over time. Very often patients draft their DAT without any basic knowledge about either procedures or implications of choices in different clinical scenarios. The ability to predict patients’ wishes from surrogates is overall scarce and in many cases prediction is not more accurate than expected by chance alone. Patients’ favourite decisional pattern is represented by shared decisions between family members and physicians. Lastly the majority of literature shows that either physicians ignore DAT and do not change their standard procedures, or that in the intent of conforming to the content of DAT, they may realize behaviours inconsistent with the best therapeutic standards, harming patients’ health. Conclusions: it is reputed that in the place of DAT, because of their intrinsic limits, we can propose the extension of patient’s anamnesis, without mandatory obligation on physicians.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles

Dissertations / Theses on the topic "Riconoscimento ed esecuzione delle decisioni"

1

Capozzolo, Michela. "La «libera circolazione» delle decisioni in materia civile e commerciale nello Spazio giudiziario europeo. Regime generale e settori specifici." Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2017. http://hdl.handle.net/10556/3175.

Full text
Abstract:
2015 - 2016
The doctoral thesis analyses the discipline of the “circulation” of judgments in civil and commercial matters within the European judicial area, comparing the evolution of the “general” regime - in the light of the amendments made by Regulation (EU) No. 1215/2012, which systematically reproduces and revises Regulation (EC) No 44/2001 (Brussels I) - with that of the sectoral regulations, which have to varying degrees been inspired by this regime. The work consists of two parts and has been structured in the form of a comparison between the general and sectoral regulations. The first part analyses the so-called Brussels I-bis system in order to highlight its innovations and its elements of continuity with the previous system, in particular by identifying the changes made to the system of recognition and enforcement of judgments. The second part is aimed at examining the rules governing the recognition and enforcement of judgments and extrajudicial decisions in specific areas of civil and commercial practice. Dealing with these pieces of legislation is far from easy, especially in relation to the sensitivity and transversality of the legislation at issue. Ultimately, the techniques of “automatic” recognition and enforcement, supported by the acquired equivalence between the procedural systems of the Member States and by a high degree of functional subsidiarity of their national law, are proving to be the most radical means to achieve the overriding objective of establishing and maintaining equivalent protection throughout the European judicial area. [edited by Author]
XXIX ciclo
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

BALBI, FRANCESCA. "La circolazione delle decisioni a livello globale: il progetto di convenzione della Conferenza dell'Aia per il riconoscimento e l’esecuzione delle sentenze straniere." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2019. http://hdl.handle.net/10281/241225.

Full text
Abstract:
La Commissione speciale della Conferenza dell’Aia di diritto internazionale privato, nell’ultima seduta del maggio 2018, ha predisposto una bozza di convenzione relativa al riconoscimento e all’esecuzione delle sentenze straniere in materia civile e commerciale, il c.d. Judgments Project, il quale sarà auspicabilmente adottato nel corso della Sessione diplomatica che si svolgerà all’Aia nell’estate del 2019. Dopo aver esaminato i primi lavori della Conferenza in materia di giurisdizione e di riconoscimento delle decisioni, l’elaborato si sofferma sulle complessità e sulle criticità riscontrate durante la negoziazione – primo fra tutti il tentativo di conciliare i criteri giurisdizionali dei vari Paesi coinvolti – che non hanno consentito di raggiungere l’accordo auspicato. La tesi si focalizza quindi sulla ripresa dei lavori della Conferenza in tema di riconoscimento ed esecuzione delle decisioni a livello globale, evidenziando come la Conferenza in generale – e il c.d. Judgments Project in particolare – possano rappresentare una nuova prospettiva di cooperazione giudiziaria importante anche nell’ottica dei rapporti tra Unione europea e Regno Unito a seguito della «Brexit». La tesi prende quindi in esame l’architettura e l’ambito di applicazione proposti nel Judgments Project, mettendo a confronto i possibili modelli di convenzioni, per poi soffermarsi sulla struttura scelta dai redattori: quella di una convenzione semplice, la quale detta criteri di giurisdizione in via indiretta che, se rispettati, consentono il riconoscimento e l’esecuzione delle decisioni straniere. Nell’ambito di tale struttura, ci si concentra sulla circolazione delle decisioni in specifici settori, che la Commissione speciale ha proposto di escludere dall’ambito di applicazione del Progetto, quali la diffamazione e la privacy, soffermandosi sulle problematiche lasciate aperte dalla loro esclusione. L’elaborato si sofferma inoltre sul tema del mutuo riconoscimento, ossia di quel principio in forza del quale le decisioni di uno Stato contraente vengono riconosciute ed eseguite in un altro Stato contraente. Ci si interroga in particolare sul suo fondamento giuridico-politico, mettendolo a confronto con il principio di mutua fiducia delineatosi in ambito europeo, dove, oltre alla libera circolazione delle decisioni, vigono la libera circolazione di merci, persone, servizi e capitali. Particolare attenzione è dedicata ai criteri indiretti di giurisdizione i quali, se rispettati, consentono il riconoscimento e l’esecuzione delle decisioni ai sensi delle norme del Progetto. Viene quindi analizzata la circolazione delle decisioni riguardanti la materia contrattuale, gli illeciti civili, i contratti di consumo e di lavoro e la proprietà intellettuale, con l’intento di comprenderne il funzionamento operativo a livello globale ed evidenziarne le relative criticità. Infine, vengono affrontati i motivi di diniego del riconoscimento e dell’esecuzione che consentono di derogare al principio del mutuo riconoscimento, quali la violazione dei diritti di difesa del convenuto, la frode, l’ordine pubblico e il contrasto tra decisioni. La ricerca si conclude con lo sguardo rivolto al futuro, interrogandosi sulle prospettive di successo della convenzione e sulla possibilità di procedere, nel corso degli anni, verso l’unificazione delle norme giurisdizionali.
In May 2018 the special commission of the Hague Conference on private international law has prepared a draft convention on recognition and enforcement of foreign judgments relating to civil and commercial matters, the so-called Judgments Project. The Draft will hopefully be adopted by the Conference during its Diplomatic Session in the Hague in summer 2019. The thesis, after examining the first works of the Conference in the field of jurisdiction and recognition of judgments, points out the difficulties encountered during the negotiations: first, the attempt of the Conference to reach an agreement upon the criteria of the different court systems of the countries involved. The significant diversities encountered did not lead to the hoped deal. Therefore, the thesis focuses on the recovery of the Conference works on the subject of recognition and enforcement of judgments from a global point of view. The present work highlights how the Conference in general and the Judgments Project in particular, could be considered as a new prospect of international judicial cooperation also in the relations between the European Union and the United Kingdom after «Brexit». Then, the thesis analyses the architecture and the scope of application envisaged by the Judgments Project, comparing the different models of conventions and pointing out the structure chosen by the negotiators: a simple convention frame, with indirect jurisdiction criteria. If these criteria are satisfied, they allow the recognition and the enforcement of judgments given by a court of other contracting states. Always in this legal frame, the argumentation goes on considering the judgments in the specific sectors that the Conference has decided to exclude from the Project. Accordingly, the Judgments Project shall not apply to matters such as privacy and defamation. The dissertation ponders also the resulting unsolved problems. The principle of mutual recognition of judgments is addressed as well, which is the principle according to which a judgment given by a court of a Contracting State shall be recognised and enforced in another Contracting State. The thesis tries to question the political and legal foundations of this principle, comparing it with EU law, which establishes not only the principle of free circulation of judgments, but also and foremost the four freedoms of the European Single Market (i.e. the free circulation of persons, goods, capital and services). Particular attention is paid to the indirect criteria of jurisdiction. In case these criteria are met, they allow recognition and enforcement of the judgments complying with the rules of the Project. Hence the essay analyses the circulation of judicial decisions relating to different contracts, as civil torts, consumer and employment contracts, and intellectual property with the aim to understand the global working principles and related problems. In the end the thesis considers the grounds for refusing recognition and enforcement of judgments, which allow to derogate from the principle of mutual recognition, such as the violation of the defendant’s rights of defense, fraud, public order and parallel proceedings. The thesis comes to conclusion looking to the future, questioning about the outlook of the success of the Convention and the possibilities, over the years, to reach a solid unification of the jurisdictional rules at the international level.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles

Books on the topic "Riconoscimento ed esecuzione delle decisioni"

1

Mansi, Francesco Paolo. Il giudice italiano e le controversie europee: Dalla Convenzione di Bruxelles del 1968 alla Convenzione di Lugano del 1988 ed al Regolamento (CE) n. 44/2001 : competenza giurisdizionale, riconoscimento ed esecuzioni delle decisioni. Milano: Giuffrè, 2004.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
We offer discounts on all premium plans for authors whose works are included in thematic literature selections. Contact us to get a unique promo code!

To the bibliography