Journal articles on the topic 'Responsabilità reato'

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Conti, Andrea. "L'applicazione automatica della pena accessoria della sospensione dall'esercizio della responsabilità genitoriale: illegittimità costituzionale e profili interpretativi." MINORIGIUSTIZIA, no. 4 (June 2021): 234–33. http://dx.doi.org/10.3280/mg2020-004023.

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Abstract:
L'Autore prenderà in esame la sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato costituzionalmente illegittima l'automatica applicazione della pena accessoria della sospensione dall'esercizio della responsabilità genitoriale a seguito della condanna per il reato di sottrazione e trattenimento di minore all'estero. In particolare, verrà analizzato il quadro interpretativo di riferimento, l'ordinanza di rimessione, la sentenza della Corte Costituzionale e i problemi interpretativi ancora aperti, con specifico riferimento alla durata della pena accessoria e al ruolo dell'Autorità Giudiziaria penale.
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Galluccio, Alessandra. "Misure di prevenzione e "caporalato digitale": una prima lettura del caso Uber Eats." GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no. 169 (April 2021): 105–20. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2021-169006.

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Abstract:
L'articolo ripercorre la vicenda di una delle prime applicazioni giurisprudenziali di una misura di prevenzione - quella dell'amministrazione giudiziaria a una società che si avvale di riders sottoposti a condizioni di sfruttamento lavorativo potenzialmente integranti il reato di cui all'art. 603-bis del codice penale. Il contributo, dopo avere offerto una panoramica della vicen-da e degli istituti coinvolti, si sofferma in particolar modo su alcune peculiarità del caso di spe-cie: l'uso degli indici di sfruttamento; la penale responsabilità di Uber e dei suoi dipendenti; il ruolo dell'amministratore giudiziario.
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Santoriello, Ciro. "Decreto spazza-corrotti e responsabilità da reato delle società : ovvero come tornare indietro di vent'anni nella prevenzione del reato nelle aziende." Archivio penale, no. 1 (2019): 77. http://dx.doi.org/10.12871/97888331805026.

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4

Pani, Luca, and Gilberto Corbellini. "Etica, Diritto e Neuroscienze. Saggio sui confini del giudizio umano." DIRITTO COSTITUZIONALE, no. 3 (October 2020): 9–38. http://dx.doi.org/10.3280/dc2020-003002.

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Abstract:
Da almeno tre decenni, le neuroscienze studiano le basi biologiche e psicologiche di comportamenti implicati nella regolazione della socialità umana, quali i giudizi e le azioni morali, nonché come riconoscere, stabilire e sanzionare comportamenti illegali. E' pertanto importante capire come usare la scienza nella determinazione dei processi che stabiliscono responsabilità e sanzioni per un reato commesso ovvero dell'imparzialità o indipendenza del giudice e della giuria, che sono condizionati nelle loro decisioni da pregiudizi. In tal senso le neuroscienze hanno ridefinito in modi del tutto diversi e quasi opposti alle assunzioni filosofiche di senso comune che ispirano la logica della giustizia, i presupposti di coscienza e volontà e, in ultima istanza, l'idea stessa di libero arbitrio.
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Skonieczny, Piotr. "Przestępstwa przeciwko Najświętszej Eucharystii : komentarz do art. 2 "Norm" Kongregacji Nauki Wiary "De gravioribus delictis" z 2001 r." Prawo Kanoniczne 54, no. 3-4 (July 9, 2011): 247–85. http://dx.doi.org/10.21697/pk.2011.54.3-4.09.

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Abstract:
L’Articolo offre un commento esegetico riguardo ai disposti dell’art. 2 delle Norme della Congregazione per la Dottrina della fede De gravioribus delictis del 2001. L’Autore tratta diversi problemi particolari. Alcuni, in occasione dell’attentata azione liturgica del sacrificio eucaristico o la simulazione della medesima (art. 2 § 1, 2°): la sistemazione sbagliata (i due diversi tipi dei delitti – l’attentatio e la simulatio – nella stessa prescrizione); l’azione delle donne (il problema nel C.I.C. con la descrizione del delitto con i molti disposti); i „concelebranti” dell’attentato come i coautori (il concorso accidentale: il can. 1329 § 2 C.I.C. non può essere il titolo della loro responsabilità penale); „l’identificazione del momento della commissione del reato” (secondo l’Autore: qualsiasi azione liturgica della Santa Messa e non solo dopo la consacrazione; eppure questo è una richiesta de lege ferenda). Il reato della simulazione del sacrificio eucaristico può essere commesso soltanto da un sacerdote; finora questo peccato non era punibile. De lege ferenda bisogna avanzare la richiesta di cambiamento del can. 1044 § 1, 3° C.I.C.; esso deve riguardare anche il delitto di simulazione. I problemi scelti della concelebrazione vietata del sacrificio eucaristico assieme a ministri di comunità ecclesiali, che non hanno la successione apostolica ne riconoscono la dignità sacramentale dell’ordinazione sacerdotale (art. 2 § 1, 3°): la formulazione errata del disposto (la soggettivazione dell’elemento nec agnoscunt ordinationis sacerdotalis sacramentalem dignitatem, che è stato relattivizzato dal ministro acattolico!); una proposta della correzione de lege ferenda: una cum ministris communitatum ecclesialium, qui successionem apostolicam non habent aut quorum communitates ecclesiales non agnoscunt ordinationis sacerdotalis sacramentalem dignitatem. Comunque le Norme del 2001 appaiono come un „Rinascimento” del diritto penale nella Chiesa.
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Pesce, Mario, Lavinia Bianchi, and Alberto Pesce. "Dalla dimensione disumana della tratta al riscatto sociale. Percorsi di violenza di genere." WELFARE E ERGONOMIA, no. 2 (January 2021): 76–97. http://dx.doi.org/10.3280/we2020-002007.

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Abstract:
Le vittime di tratta, ostaggio della criminalità organizzata e destinate al mercato del sesso, sono un fenomeno omogeneo, che ha bisogno di buone prassi, particolari e ad hoc, proprio per superare la percezione emergenziale e le generalizzazioni deleterie. In prevalenza le vittime di tratta sono donne che provengono dall'est europeo, oppure di na-zionalità nigeriane o sono transessuali che arrivano principalmente dal Sud America e rap-presentano un business importantissimo per i criminali. Queste donne, invisibili e senza voce, sono il più delle volte ostaggio di chi organizza il viaggio e, di conseguenza, tutto questo ren-de difficile la presa in carico da parte dei servizi sociali. L'intervento prende in esame, come caso di studio, le buone pratiche di accoglienza e presa in carico del servizio Roxanne del Comune di Roma, e delle discipline di scarsità, di sospetto e resistenza (Theodossopoulos, 2014) che le vittime di tratta attivano al fine di gestire il disa-gio della migrazione e della violenza (Appadurai, 2005), ricomponendo i disagi psicofisici della loro condizione. Le narrazioni delle donne nigeriane, delle donne dell'Est Europa e delle transessuali, che hanno contattato il servizio Roxanne o sono state intercettate dall'unità di strada, sono la prima parte del corpus qualitativo della ricerca. La seconda parte è un lavoro di analisi dei contenuti relativamente alle schede conservate dal servizio Roxanne e nelle strutture dove le vittime di tratta vengono inviate. La terza parte del corpus è l'analisi delle narrazioni di alcu-ni uomini detenuti per il reato di sfruttamento della prostituzione nelle carceri di Pavia e di Bollate (MI) per comprendere la totale disumanizzazione e la retorica della cosiddetta "pro-tezione" da parte degli sfruttatori. Le donne vittime di tratta sono permanentemente controllate e abusate dai loro carcerieri, in una costellazione di violenze e di continui atti brutali. A loro volta, i maltrattanti, respingono totalmente ogni responsabilità proiettando ogni colpa verso le maltrattate. Racconta uno di loro "sono libere di fare quello che vogliono, noi siamo qui solo per proteggerle, lei non le aiuterebbe?". Quello che emerge, dall'analisi dei dati, è una forma di normalizzazione della violenza da parte delle vittime di tratta, una forte marginalità (Douglas, 1993) ma, anche, una propen-sione alla resilienza.
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Tullini, Patrizia. "I sistemi di gestione della prevenzione e della sicurezza sul lavoro." GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no. 127 (October 2010): 403–14. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2010-127001.

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Abstract:
Il d.lgs. n. 81/2008 ha valorizzato i sistemi di gestione della salute e sicurezza sul lavoro, prevedendo una pluralitŕ di modelli e sollevando problemi di coordinamento con i modelli organizzativi previsti dal d.lgs. n. 231/2001, ai fini dell'esonero dalla responsabilitŕ amministrativa da reato per le persone giuridiche. Il saggio affronta, in particolare, il tema dell'efficacia dei sistemi gestionali nella prospettiva dell'adempimento dell'obbligo di sicurezza e della responsabilitŕ civile del datore di lavoro.
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Poniz, Luca. "Intervento di tutela e responsabilitŕ delle persone giuridiche." QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 2 (June 2012): 203–22. http://dx.doi.org/10.3280/qg2012-002008.

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Abstract:
Premessa / 1. Il quadro normativo / 2. La natura della responsabilitŕ codificata dal decreto n. 231/2001: l'interpretazione della giurisprudenza / 3. I presupposti applicativi. Interesse, vantaggio e reati colposi / 4. La struttura dell'illecito; il rapporto tra i profili delineati dal decreto n. 231/2001 e le norme prevenzionali / 5. L'organo di vigilanza e i suoi requisiti / 6. Cenni all'identificazione dei soggetti; apicali e sottoposti / 7. La grande responsabilitŕ della magistratura.
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Berardi, Silvio. "Le colonie italiane nel secondo dopoguerra: il Partito repubblicano e la questione somala (1948-1950)." MONDO CONTEMPORANEO, no. 1 (July 2012): 91–118. http://dx.doi.org/10.3280/mon2012-001004.

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Abstract:
Il saggio intende ricostruire una tra le pagine piů complesse della politica coloniale italiana: la questione somala dai tragici fatti di Mogadiscio dell'11 gennaio 1948 al ritorno italiano in Somalia del 1950. La stampa nazionale fu concorde nel ritenere indirettamente responsabili dell'eccidio i funzionari britannici in Somalia, incapaci di tutelare e proteggere la comunitŕ italiana presente sul territorio. Il Partito repubblicano, impegnato in una difficile e complessa riorganizzazione interna, evitň di prendere nell'immediato una posizione ufficiale. Il ministro degli Esteri, il repubblicano Carlo Sforza, intervenendo a Napoli al XX congresso del partito, in cui l'orientamento prevalente fu quello di continuare a sostenere l'esecutivo e le politiche democristiane, escluse la responsabilitŕ del governo britannico nella strage. All'interno del partito, tuttavia, si stavano delineando delle frizioni, del resto sempre presenti, ma mai cosě ben avvertite: mentre la maggioranza era vicina alla posizione di Sforza di favorire il ritorno degli italiani negli antichi territori somali al fine di stimolare la collaborazione tra Europa ed Africa e salvare l'onore nazionale, una piccola minoranza, composta tra gli altri da Giovanni Conti e Giulio Andrea Belloni, richiamandosi agli antichi ideali del Partito repubblicano, era contraria a tale ritorno. La posizione "colonialista" risultň vincitrice, anche per l'emergere di una nuova classe dirigente, destinata a modificare, non senza contraccolpi, gli orientamenti del partito stesso.
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Lorettu, Liliana, and Giancarlo Nivoli. "La pericolositŕ sociale psichiatrica tra attualitŕ e criticitŕ." RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, no. 1 (April 2011): 43–52. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2011-001004.

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Abstract:
L'evoluzione della legislazione in tema di assistenza psichiatrica a partire dal 1978 non č stata accompagnata da una parallela trasformazione dell'interfaccia giuridica; la posizione del malato di mente autore di reato considerato incapace di intendere e volere continua ad essere sottoposta al giudizio di pericolositŕ sociale psichiatrica con le conseguenti misure di sicurezza, su cui si regge l'esistenza dell'Ospedale Psichiatrico Giudiziario. In questa prospettiva il trattamento del paziente psichiatrico autore di reato si configura come estremamente complesso e gravato dalla irrisolta antinomia cura/custodia. Tuttavia l'abolizione della presunzione di pericolositŕ ha modulato l'applicazione stessa delle misure di sicurezza verso assetti piů terapeutici. Le criticitŕ di percorso riguardano la valutazione della pericolositŕ sociale, la individuazione di luoghi di trattamento appropriati, la opportunitŕ di interventi mirati al comportamento violento e non ultimo il profilo di responsabilitŕ dello psichiatra.
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Mazzacuva, Francesco. "Il trust come condotta distrattiva nel reato di bancarotta fraudolenta prefallimentare (Cass. 28 ottobre 2021, n. 38920)." Trusts, no. 4 (August 4, 2022): 681–83. http://dx.doi.org/10.35948/1590-5586/2022.153.

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Abstract:
Massima Rispondono di bancarotta fraudolenta i due soci illimitatamente responsabili di una S.n.c. – coniugi – i quali abbiano conferito in un trust, istituito in tempi non molto antecedenti la presentazione della domanda di concordato preventivo e comunque quando la crisi aziendale era già manifesta, gli immobili personali (tra cui la casa di abitazione), essendo costoro consapevoli di sottrarre i beni alla garanzia dei creditori.
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Syryjczyk, Jerzy. "Pojęcie przestępstwa w świetle Kodeksu Prawa Kanonicznego Jana Pawła II." Prawo Kanoniczne 28, no. 1-2 (June 5, 1985): 85–96. http://dx.doi.org/10.21697/pk.1985.28.1-2.07.

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Abstract:
Le nouveau Co:de me donne pas directem ent la définition purem ent form elle du délit (comme l’a fait le législateur dans le Code provenantdu 1917). Il déterm ine cependant qui esit soum is à la responsabilité pénale (can. 1321 §§ 1'—2„ can, 1399). D ans cette définition l’élém entform el e t l’élém ent m atériel de la notion du délit sont liés entre eux.De cette constatation découle le faiilt que, en oe qui concerne ce problèm e, le législation du droit canon pénal n ’a pas changé essentiellem ent. C ependant la prise en considération subjective législative du Code de 1983 dém ontre, que le sujet des délibérations dams un délit concret devrait être plutôt la pensionne du délinquant que l’exam en du délit m êm e com me u n acte,Q uant au problèm e de la responsabilité le nouveau Code, de même que celui de 191(7 exprim e la même pensée qui dit, que la source de la responsabilité pour le délit est la culpabilité intentionnelle ou involontaire. M algré cela le nouveau droit adm et essentiellem ent laresponsabilité pénale pour la culpabilité intentionnelle. C’est le reto u rau droit rom ain e t au droit des D écrétâtes ioù la responsabilité était adm ise pour la culpabilité intentionnelle et lqs délits commis ,,cum culpa” sont traités comme „quaisi delicta”. Le Code de 1983 adm et la responsabilité pénale pour la culpabilité inconciente .seulement exceptionnellem ent, c’est à dire quand la punissabilité de ce délit é ta it clairem ent signalée dans la loi concrète du droit pénal.
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G.P. Flora, Matteo, and Edel Margherita Beckman. "Non-consensual pornography e victim blaming. Ruolo e responsabilità sociale." PSICOBIETTIVO, no. 2 (June 2021): 111–24. http://dx.doi.org/10.3280/psob2021-002007.

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Abstract:
Il confine che separa la vita reale da quella virtuale dipende principalmente da quanto una riesce ad influenzare l'altra. Difatti, quanto più le due dimensioni si influenzano tra loro, diventando una la longa manus dell'altra, tanto più sarà difficile tenerle separate. E come sempre accade ed è ora più evidente, ciò che accade on-line ha conseguenze anche off-line per gli individui. E tra i diversi reati che possono essere commessi on-line si annovera anche la nonconsensual pornography (o pornografia non-consensuale), una delle peggiori forme di sfruttamento sessuale e violazione della privacy (nonché dell'intimità) perpetrata in rete, con conseguenze che si estendono anche all'off-line andando a colpire la vittima a 360 gradi. Il termine non-consensual pornography viene utilizzato da parte della comunità scientifica per indicare l'illecita condivisione di immagini o video sessualmente espliciti, destinati a rimanere privati, senza il consenso della persona rappresentata, al fine di arrecare un danno alla vittima. In questo articolo vengono elencate le principali problematiche rilevate in oltre 18 mesi di lavoro costante sul campo del contrasto alla pornografia non-consensuale, affrontate nell'esperienza di PermessoNegato APS, una no-profit di promozione sociale che offre supporto tecnologico e legale alle vittime, elaborando non solo le statistiche delle tipologie di intervento, ma anche le principali conseguenze psicologiche del fenomeno sulle vittime.
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Rossi, Alessandra. "Riflessioni sulla responsabilità degli enti per associazione per delinquere e reati-fine in materia agroalimentare." Archivio penale, no. 3 (2018): 857. http://dx.doi.org/10.12871/978883318042713.

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Manso, Maria Eliza Gonzalez. "Construção ativa do conhecimento: experiência em um Centro Universitário de São Paulo, SP." Revista de Graduação USP 2, no. 3 (December 22, 2017): 151. http://dx.doi.org/10.11606/issn.2525-376x.v2i3p151-157.

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Abstract:
Formar profissionais médicos com perfil mais humanístico, crítico, que se responsabilize pelo sujeito que o procura em um momento de sofrimento, que se volte para as necessidades de saúde deste sujeito e que esteja comprometido com a população para a qual trabalha é o desafio atual dos cursos de medicina. Novas diretrizes curriculares vêm sendo colocadas às graduações nesta área, as quais destacam a importância da construção ativa do conhecimento e a incorporação de tecnologias ativas de aprendizagem. Este relato refere-se a uma experiência que se considera exitosa na construção ativa do conhecimento discente dentro de conteúdos curriculares nem sempre valorizados pelos ingressantes como necessários para sua formação técnico-instrumental.
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De Rui, Laura. "Dire l'indicibile. I presupposti necessari alle verifiche di attendibilità e credibilità nei casi di violenza sessuale infantile." MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL'INFANZIA, no. 1 (April 2022): 53–68. http://dx.doi.org/10.3280/mal2022-001004.

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Abstract:
Il presente articolo tratta il tema della testimonianza delle persone minorenni vittime di reati di natura sessuale e dei necessari presupposti per porle nelle migliori condizioni per rendere tale testimonianza. In primo luogo, il rispetto della loro individualità e della loro dignità, con particolare attenzione alla tutela del diritto alla salute psico-fisica. In particolare, anche attraverso la disamina di casi concreti, si riferirà di alcune buone prassi ritenute adeguate al fine di evitare effetti di vittimizzazione secondaria, circostanza che incide anche sulla genuinità delle dichiarazioni rese, con possibile danno anche degli indagati/imputati. Tali prassi fortificano la tutela dei diritti delle persone offese, tra cui quello all'assistenza affettiva e psicologica in ogni fase del procedimento penale, il diritto di partecipare in modo informato e con l'assistenza di un legale o di un curatore speciale. Si tratta di procedure troppo spesso disattese da parte delle Autorità Giudiziarie, con rischio di compromissione dell'integrità psico-fisica di qualsiasi minorenne tenuto a testimoniare e di un'errata valutazione sulla responsabilità dei presunti rei.
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De Oliveira Fornasier, Mateus, and Ana Lara Tondo. "A RESPONSABILIDADE SOCIAL EMPRESARIAL ENTRE O DIREITO, A ECONOMIA E A POLÍTICA DA SOCIEDADE GLOBAL: desastres ambientais e reflexividade." Caderno CRH 32, no. 87 (December 31, 2019): 591. http://dx.doi.org/10.9771/ccrh.v32i87.25684.

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Abstract:
<p>A presente pesquisa tem como objetivo geral discutir de que modo a responsabilidade social empresarial pode facilitar a observação da reflexividade entre os sistemas jurídico, político e econômico da sociedade global, permitindo um aprendizado sistêmico pelo próprio direito. Como hipótese, o trabalho considera que a sociedade funcionalmente diferenciada vem cobrando maior responsabilidade das empresas, principalmente, no que diz respeito à questão ambiental, o que leva ao estabelecimento de novos padrões de conduta, abrindo espaço para a manifestação de organismos internacionais. Para tanto, este relato foi dividido em três momentos. No primeiro, o que se buscará é compreender as noções básicas de responsabilidade social empresarial, utilizando-se, para isso, dos casos paradigmáticos de Mariana, Bhopal e Chernobyl. No segundo, será estudada a variabilidade de sentido da responsabilidade social empresarial, observando-a como um conceito que vai além do mero cumprimento das leis pelas empresas. Finalmente, no último, o interesse do trabalho converge na perspectiva das formas de aprendizado pelo sistema do direito. Como procedimentos metodológicos, emprega-se aqui o método sistêmico construtivista, de abordagem monográfica, e a técnica de pesquisa bibliográfico-documental.</p><p> </p><p>CORPORATE SOCIAL RESPONSIBILITY AMONG LAW, ECONOMY AND POLITICS OF GLOBAL SOCIETY: environmental disasters and reflexivity</p><p>This research has the main objective of researching how corporate social responsibility can facilitate the observation of reflexivity between the legal,<br />political and economic systems of the global society, and how its variability of meaning can facilitate the understanding of the reflexivity between such<br />systems, allowing a systemic learning by the Law itself. To do so, it was divided into three moments: in the first section, what will be sought is to understand the basic notions of corporate social responsibility, using, for this, the paradigmatic cases of Mariana, Bhopal and Chernobyl. In the second section, we will study the variability of meaning in corporate social responsibility, observing it as a concept that goes beyond mere compliance with laws by corporations. Finally, in the last section, the interest of the work converges in the perspective of the ways of learning, by the Law system, of the performance of corporate social responsibility. As a hypothesis, the work considers that the functionally differentiated society has been taking greater responsibility of companies, especially with regard to the environmental issue, which leads to the establishment of new standards of conduct, opening space for the manifestation of international organizations. As methodological procedures, the constructivist systemic method is used here, with a monographic approach and a bibliographicaldocumental technique.</p><p>Keywords: Environmental disasters. Corporate social responsibility. Reflexivity.</p><p> </p><p>RESPONSABILITÉ SOCIALE D’ENTREPRISE ENTRE LE DROIT, L’ÉCONOMIE ET LA<br />POLITIQUE DE LA SOCIÉTÉ MONDIALE: catastrophes environnementales et réflexivité</p><p>La présente recherche vise à discuter de la manière dont la responsabilité sociale des entreprises peut faciliter l’observation de la réflexivité entre les systèmes juridique, politique et économique de la société mondiale, permettant un apprentissage systémique à part entière. À titre d’hypothèse, le document considère que la société fonctionnellement différenciée a exigé une plus grande responsabilité des entreprises, notamment en ce qui concerne la question environnementale, ce qui conduit à l’établissement de nouvelles normes de conduite, laissant place à la manifestation des organisations internationales. Ce rapport est donc divisé en trois étapes. Dans le premier, ce qui sera recherché, c’est de comprendre les notions de base de la responsabilité sociale des entreprises, en utilisant les cas paradigmatiques de Mariana, Bhopal et Tchernobyl. Dans le second, la variabilité du sens de la responsabilité sociale des entreprises sera étudiée, en l’observant comme un concept qui va au-delà de la simple conformité des entreprises aux lois. Enfin, dans ce dernier, l’intérêt du travail converge dans la perspective des formes d’apprentissage par le système juridique. En tant que procédures méthodologiques, la méthode systémique constructiviste de l’approche monographique et la technique de recherche bibliographique-documentaire sont utilisées ici.</p><p>Mots-clés: Catastrophes environnementales; Responsabilité sociale des entreprises; Réflexivité.</p>
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Orlowski, Nelem, Luciane Ferreira Mocrosky, and Maria Aparecida Viggiani Bicudo. "Professoras em tempos de pandemia: do que estamos nos dando conta?" Revista Pesquisa Qualitativa 10, no. 23 (May 30, 2022): 01–24. http://dx.doi.org/10.33361/rpq.2022.v.10.n.23.478.

Full text
Abstract:
Neste texto, expomos um estudo orientado pela interrogação: o que é isto, educar na pandemia em isolamento social? Focamos o relato da experiência vivenciada de uma professora da Rede Municipal de Ensino, atuante nos anos iniciais do ensino fundamental, em meio aos determinantes decorrentes da pandemia causada pelo SARS-CoV-2. Amparadas em uma análise de leitura-de-prática, numa abordagem qualitativa fenomenológica, explicitamos compreensões sobre o interrogado, evidenciando que o fenômeno educar-na-pandemia-em-isolamento-social se mostrou pelo ensino remoto distante, possível de ser modificado pelas decisões docentes de estar junto com seus pares, no qual, as possibilididades tecnológicas podem reestabelecer e fortalecer vínculos humanos capazes de sustentar a continuidade do ensino. Concluímos destacando a urgência da presença e a aproximação tecnológica para o retorno à proximidade humana como modo pelo cada um se responsabiliza, age e se lança a buscar compreensões endereçadas ao futuro. Palavras-chave: Educação Matemática; Leituras de práticas; Fenomenologia; Ensino remoto; Pandemia SARS-CoV-2.
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Gelbcke, Francine, Eliane Matos, Ilza S. Schmidt, Maria Patrícia Locks de Mesquita, and Maria de Fátima Custódio Padilha. "Planejamento estratégico participativo: um espaço para a conquista da cidadania profissional." Texto & Contexto - Enfermagem 15, no. 3 (September 2006): 515–20. http://dx.doi.org/10.1590/s0104-07072006000300018.

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Abstract:
Relato de experiência acerca da realização do Planejamento Estratégico Participativo da Diretoria de Enfermagem, gestão 2004 -2008, realizado no Hospital Universitário Prof. Polydoro Ernani de São Thiago da Universidade Federal de Santa Catarina, entre julho a dezembro de 2004. O planejamento constituiu-se num momento de compartilhar poder, estimulando a definição de projetos coletivos e solidários e a capacitação dos trabalhadores. Teve como objetivos atender a necessidade interna de organização, estabelecer metas e planos de ação, bem como formar os trabalhadores e responsabilizá-los com a missão institucional cuidar, educar e pesquisar. No processo de construção, definiu-se missão, visão, valores e crenças, oportunidades e ameaças do ambiente externo, fortalezas e fragilidades do ambiente interno e a partir do diagnóstico inicial, traçou-se objetivos estratégicos, elaborando-se o plano de ação dos objetivos prioritários. Destaca-se a riqueza do processo de discussão, viabilizando pensar o cotidiano, revitalizando a construção coletiva como uma forma de fortalecer a profissão.
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Nanni, Stefano. "La delega di funzioni e i ruoli di coordinatore per la sicurezza e preposto in cantiere." Fascicolo 1 | luglio-dicembre 2022, no. 1 (July 25, 2022): 1–12. http://dx.doi.org/10.35948/rdpi/2022.7.

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Abstract:
La Corte di Cassazione torna sulla delega di funzioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro e, in particolare, sui presupposti e i requisiti cui è subordinata l’efficacia liberatoria della posizione di garanzia a titolo originario e di vertice dell’organizzazione. Nel caso specifico, in capo al datore di lavoro di un’impresa edile, a fronte di contravvenzioni contestate nel cantiere ove questa operava, la responsabilità per i reati ascritti viene confermata nonostante la diligente designazione da parte sua di tutti i ruoli di cui la normativa vigente in materia impone la nomina (incluso il coordinatore della sicurezza e il preposto al montaggio di ponteggi). Si ritiene, infatti, che tali nomine siano insuscettibili di provocare una devoluzione della responsabilità penale alla stregua della delega di funzioni, questo perché la designazione costituisce solo l’adempimento parziale del debito di garanzia del datore di lavoro, alla cui integrale ottemperanza concorrono gli altri soggetti che sono direttamente destinatari di ulteriori obblighi di legge già in via originaria e non derivata. Parole chiave:&nbsp;Delega di funzioni, Sicurezza sul lavoro, Posizione di garanzia, Garante originario, Garante derivato The Suprem Court returns to the delegation of functions in the field of health and safety at work and, in particular, to the conditions and requirements to which the release effectiveness of the original and top management position of guarantee is subject. In the specific case, despite the diligent designation by him of all the roles which the current legislation requires the appointment (including the safety coordinator and the person in charge of scaffolding assembly), the responsibility of the employer of a company construction for the crimes committed on the construction site was confirmed. It is believed, indeed, that such appointments are unable to provoke a devolution of criminal responsibility such as the delegation of functions, this is because the designation constitutes only the partial fulfillment of the employer's guarantee debt, whereas the full compliance is ensured by the afrorementioned appointed subjects who are directly bound by the law.Keywords:&nbsp;Delegation of functions, Health and safety on work, Position of guarantee, Original guarantor, Derivative guarantor
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Fenudi, L. R., and M. Marchetti. "Elettroshock e autonomia di scelta dello psichiatra." Medicina e Morale 44, no. 1 (February 28, 1995): 113–22. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1995.994.

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Abstract:
Il tema del consenso alla terapia psichiatrica sembra occupare, negli ultimi tempi, una considerevole parte delle riflessioni etico-deontologiche degli studiosi, con l'affermarsi di posizioni decisamente lontane dall'antico patemalismo che pareva connotare la Psichiatria forse più di altri ambiti della Medicina. Ci si interroga, infatti, sul diritto al rifiuto ed alla scelta della terapia da parte del paziente. Del resto le recenti acquisizioni del dibattito scientifico sul consenso del paziente psichiatrico sembrano essere state recepite solo in minima parte al di fuori del contesto culturale dal quale sono emerse. Ad esemplificazione delle difficoltà di concretizzare in normativa i principi etico-deontologici, si è presa in esame la Circolare n. 33/94 dell'Assessorato alla Sanità della Regione Lazio, nella quale sono contenute delle raccomandazioni in tema di terapia elettroconvulsivante (elettroshock o ES). Al di là dell'aspetto formale, emergono dei punti criticabili. Anzitutto l'assimilazione dell'elettroshock all'insulina-shock-terapia; la possibile eccessiva burocratizzazione della raccolta del consenso del paziente; la possibilità che sia riconosciuto valido il consenso prestato da altri (parenti o sanitari del Centro di Igiene Mentale); l'equiparazione acritica di intetventi tanto diversi quali la psicoterapia, la psicofarmacoterapia e l'ES. A conclusione viene ribadito che la migliore tutela della libertà e dignità del paziente, e in particolare di quello psichiatrico, si può ottenere con una forte riaffermazione della responsabilità individuale del medico.
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Eusebi, Luciano. "Il diritto penale di fronte alla malattia." Medicina e Morale 50, no. 5 (October 31, 2001): 905–28. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2001.736.

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Abstract:
Viene discusso il ruolo del consenso rispetto alla qualificazione giuridicopenale del trattamento medico-chirurgico. Si sostiene che il principio di autodeterminazione non può costituire unico criterio orientativo per risolvere le problematiche etiche e giuridiche oggi emergenti in ambito biomedico, configurandosi altrimenti il pericolo di una medicina puramente contrattualistica e difensiva, ovvero concepita non come scienza (umana), ma come mero insieme di abilità tecniche. Sono in questo senso evidenziate varie situazioni in merito alle quali il riferimento al consenso è impossibile o inadeguato. Si mette in luce, del resto, come sia coessenziale al concetto moderno di democrazia il confronto teso a definire convergenze su ciò che risulti fondamentale per la tutela della dignità umana, e dunque a definire linee-guida condivise circa settori di attività particolarmente delicati. In particolare vengono sviluppate motivazioni pertinenti anche in un contesto laico e pluralista al fine di mantenere fermo il divieto giuridico dell’eutanasia sia passiva che attiva, nell’ottica di un approccio solidaristico alla sofferenza: approccio che dalle normative favorevoli all’eutanasia risulta inevitabilmente compromesso. In questo senso, è individuato un limite intrinseco al diritto nell’impossibilità di autorizzare giuridicamente una relazionalità inter-soggettiva – come quella fra medico e paziente – giocata per la morte. La questione dell’eutanasia viene tenuta distinta, ovviamente, dai problemi attinenti all’accanimento terapeutico e alla proporzionalità dell’intervento medico. In rapporto alla permanente validità giuridica del principio di indisponibilità della vita uno specifico approfondimento è dedicato all’interpretazione dell’art. 32, 2° comma, della Costituzione italiana. Sono altresì presi in considerazione problemi concernenti i soggetti incapaci, il ruolo della norma sullo stato di necessità, i compiti assolti dai comitati etici ospedalieri (anche con riguardo alla responsabilità dei relativi membri) e la necessità di nuovi modelli giuridici intesi alla prevenzione degli eventi medici “avversi”.
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Pereira, Moacir, and Marco Antonio Silveira. "A NECESSIDADE DE ADAPTAÇÃO ÀS REGULAÇÕES AMBIENTAIS DA POLÍTICA NACIONAL DE RESÍDUOS SÓLIDOS: DO FABRICANTE AO CONSUMIDOR ORGANIZACIONAL NO SETOR DE EQUIPAMENTOS ELETROMÉDICOS." Review of Administration and Innovation - RAI 11, no. 4 (January 10, 2015): 88. http://dx.doi.org/10.11606/rai.v11i4.100274.

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Abstract:
O impacto causado no meio ambiente pelo descarte de produtos eletroeletrônicos tem tornado uma tendência mundial as regulações ambientais no que tange à gestão adequada de Resíduos de Equipamentos Eletroeletrônicos (REEE). O governo brasileiro, ciente dessa necessidade, elaborou e promulgou em 2010 a Política Nacional de Resíduos Sólidos (PNRS), que responsabiliza as empresas dos vários setores econômicos, e demais participantes da cadeia produtiva, pela destinação final dos produtos quando estes atingem o prazo de vida útil ou tornam-se inservíveis ao consumidor organizacional. Diante dessas novas demandas, iniciou-se em 2010 um projeto resultante da parceira entre o Centro de Tecnologia da Informação Renato Archer (CTI) e a Associação Brasileira da Indústria de Artigos e Equipamentos Médicos, Odontológicos, Hospitalares e de Laboratórios (ABIMO), denominado projeto CTI-ABIMO, para apoiar a adequação do setor às novas regulações ambientais. O setor visado é intensivo na utilização de tecnologia, exportador e composto majoritariamente por empresas de pequeno e médio portes nacionais. O objetivo deste trabalho é relatar os fundamentos, métodos e resultados do projeto CTI-ABIMO em apoio à adequação de empresas piloto aos requisitos da PNRS, de modo a manter a sua competitividade e contribuindo para a sustentabilidade do setor brasileiro de equipamentos eletromédicos. Foram consideradas as especificidades do setor para a gestão de REEE, dentre elas: equipamentos de longa vida útil comparado com outros produtos eletrônicos, predominância de hospitais e clínicas como clientes finais e parcela significativa de compras governamentais sobre o total de vendas do setor.
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Díe Olmos, Luis. "Dimensión política de la pobreza: reflexión sobre la responsabilidad pública en un contexto de desresponsabilización política." Barataria. Revista Castellano-Manchega de Ciencias Sociales, no. 5 (April 27, 2006): 51–88. http://dx.doi.org/10.20932/barataria.v0i5.258.

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Abstract:
Apuntes para la comprensión de la pobreza en las sociedades desarrolladas. La pobreza no es una fatalidad ni una característica natural de la sociedad. Mucho menos, corresponde al "orden" social o a la "naturaleza" de la sociedad. La pobreza, hoy más que nunca en la historia de la humanidad, es evitable puesto que hay en el mundo y entre nosotros recursos suficientes para remediarla. El problema no es de medios, sino de prioridades políticas y de objetivos: de querer o no querer. La pobreza supone un sufrimiento tal para las personas que la padecen que ninguna de ellas podría desearla para sí o para los suyos I. Esto nos exige desmentir y denunciar toda afirmación que responsabilice únicamente a estas personas de su situación de pobreza o que, todavía peor, las culpabilice. Tal responsabilización o culpabilización tiende a servir y perpetuar las distintas formas de poder y privilegios y, por ello, plantean como inevitables la pobreza y la injusticia, puesto que aísla la pobreza y sus causas del resto de la sociedad como si nada ni nadie más que los pobres tuviera nada que ver con las situaciones en las que viven éstos. La causa última de la pobreza es la desigual, y por ello injusta, distribución de los recursos de todo tipo (vivienda, sanidad, educación y cultura, muy especialmente la capacitación profesional y el empleo, ingresos, posibilidades de ocio y de utilización del tiempo libre, seguridad y estabilidad vitales, relaciones humanas y afectivas, autorrealización personal y sentido vital...) y de las oportunidades de promoción personal y familiar de desarrollo humano.
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Negrete-Yankelevich, Simoneta, Israel Portillo, Guadalupe Amescua-Villela, and Alejandra Núñez-de la Mora. "Proyecto DeMano." Regions and Cohesion 8, no. 2 (June 1, 2018): 107–24. http://dx.doi.org/10.3167/reco.2018.080206.

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Abstract:
*Full forum is in Spanish.English Abstract: Interview with the coordinators of the DeMano project, who work with multidisciplinary perspectives of food insecurity in milpa-producing families in Ocotepec, Mexico. We talk about their achievements and the challenges for programs oriented to developing skills for both raising children and women’s empowerment; sustainable production in milpas and orchards; and human ecology and maternal and child health. The great challenge of Ocotepec’s great challenge, like other rural communities in Mexico is to overcome productive, social and economic instability to revalue and care for natural resources and human capital, moving towards a self-sufficient and self-managed vision. De Mano contributes through science, providing feedback on problems in the fields, and fostering collective responsibility for the biotic resources that feed families.Spanish Abstract: Entrevista a las coordinadoras del proyecto DeMano, quienes trabajan multidisciplinariamente temas de inseguridad alimentaria en familias milperas de Ocotepec, México. Platicamos sobre logros y retos en sus programas de desarrollo de habilidades para la crianza y empoderamiento de mujeres; producción sostenible en milpas y huertos; y ecología humana y salud materno-infantil. El gran reto de Ocotepec y otras comunidades rurales en México es superar la situación de inestabilidad productiva, social y económica para revalorar y cuidar los recursos naturales y capital humano, transitando hacia una visión autosuficiente y autogestiva. DeMano realiza ciencia en continua retroalimentación con la problemática del campo, promoviendo un sentido más amplio de comunidad y de responsabilidad colectiva de los recursos bióticos que dan de comer a las familias de México.French Abstract:Entretien avec les coordinateurs du projet DeMano qui travaillent de façon multidisciplinaire sur les thèmes de l’insécurité alimentaire dans les familles de producteurs de maïs d’Ocotepec au Mexique. Nous parlons de leurs réalisations et des défi s qu’ils rencontrent dans leurs programmes de développement de compétences pour les enfants et l’autonomisation des femmes, de la production durable des champs de maïs et des vergers, de l’écologie humaine et de la santé maternoinfantile. Le grand défi d’Ocotepec et des autres communautés rurales du Mexique est de surmonter la situation d’instabilité productive, sociale et économique pour réévaluer et prendre soin des ressources naturelles et du capital humain, en privilégiant l’évolution vers l’autosuffisance et l’autogestion. DeMano contribue à travers la science à rétroalimenter les problématiques de terrain, en promouvant un sens plus aigu de la communauté et de la responsabilité collective face aux ressources biotiques qui nourrissent la famille.
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De la Rosa Figueroa, Julissa. "La estigmatización estudiantil: Amenaza para la convivencia escolar." GACETA DE PEDAGOGÍA, no. 40 (August 20, 2021): 58–71. http://dx.doi.org/10.56219/rgp.vi40.909.

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Abstract:
En las instituciones educativas confluyen diferentes especificidades humanas que afectan las interacciones y la convivencia entre estudiantes, lo que ocasiona problemas de violencia, discriminación y estigmatización que originan aislamiento, deserción escolar, exclusión. El presente artículo tiene como finalidad analizar los elementos teóricos de la estigmatización estudiantil y sus implicaciones en la convivencia escolar. El estudio es de enfoque cualitativo de diseño documental, se basó principalmente en el análisis e interpretación de información de fuentes electrónicas e impresas por medio del método hermenéutico. Los resultados indican que los educadores tienen una gran responsabilidad en la erradicación y disminución de la estigmatización estudiantil. El reto es construir mecanismos necesarios desde las instituciones escolares a partir de los cuales se propicie y fortalezca el respeto a la diferencia y a los otros. ABSTRACT Different human specificities converge in educational institutions that affect interactions and coexistence between students, which causes problems of violence, discrimination and stigmatization that can cause isolation, school dropout, exclusion, among others. The present research aims to analyze the theoretical elements of student stigmatization and its implications in school coexistence. The study has a qualitative approach to documentary design, it was based mainly on the analysis and interpretation of information from electronic and printed sources by means of the hermeneutical method. Among the results obtained, it is found that educators have a great responsibility in the eradication and reduction of student stigmatization, since sometimes they go unnoticed or are consciously or unconsciously promoted not only by the students themselves, but also by the institutional authorities, teachers and context. Therefore, the challenge is to build necessary mechanisms from school institutions from which respect for difference and for others are fostered and strengthened. Key words: stigmatization, student stigmatization, school coexistence. RESUMÉ Différentes spécificités humaines convergent dans les établissements d'enseignement qui affectent les interactions et la coexistence entre les élèves, ce qui provoque des problèmes de violence, de discrimination et de stigmatisation qui provoquent l'isolement, le décrochage scolaire et l'exclusion. Le but de cet article est d'analyser les éléments théoriques de la stigmatisation des élèves et ses implications dans la coexistence scolaire. L'étude a une approche qualitative de la conception documentaire, elle était basée principalement sur l'analyse et l'interprétation d'informations provenant de sources électroniques et imprimées au moyen de la méthode herméneutique. Les résultats indiquent que les éducateurs ont une grande responsabilité dans l'éradication et la réduction de la stigmatisation des élèves. Le défi est de construire les mécanismes nécessaires à partir des institutions scolaires à partir desquelles le respect de la différence et des autres est encouragé et renforcé. Mots clés: stigmatisation, stigmatisation des élèves, coexistence scolaire.
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Barrón Pastor, Juan Carlos. "¿Promoviendo relaciones interculturales? Racismo y acción afirmativa en México para indígenas en Educación Superior." Revista Trace, no. 53 (July 6, 2018): 22. http://dx.doi.org/10.22134/trace.53.2008.328.

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Abstract:
Este trabajo presenta una reflexión crítica sobre el Programa de Apoyo a Estudiantes Indígenas en Instituciones de Educación Superior (PAEIIES) llevado a cabo por la Asociación Nacional de Universidades y Escuelas de Educación Superior (ANUIES) y la Fundación Ford (FF) en coordinación con 16 instituciones educativas. Este documento revisa y discute, a la luz de recientes polémicas y debates teóricos en torno a la acción afirmativa, algunos aspectos de un trabajo de investigación realizado durante el año 2004 para ver el impacto del programa en cinco instituciones (Flores Crespo & Barrón Pastor 2006) y la memoria del PAEIIES (Castellanos 2005). Para hacerlo, se contrastan algunas experiencias del programa en relación con las dificultades para definir la identidad indígena, el problema del privilegio de minorías al interior de las escuelas y de las etnias, las dificultades para promover una mejor convivencia intercultural y combatir el racismo. Como una conclusión abierta, se plantea el reto de incluir de forma activa a los estudiantes indígenas, fortalecer y multiplicar los espacios de interacción, y profundizar el alcance del programa en las instituciones.Abstract: This paper presents a critical reflection about an Indigenous Support Program in Higher Education in Mexico (PAEIIES). This program has been sponsored by the National Higher Education Institutions Association (ANUIES) and the Ford Foundation (FF) in coordination with other 16 universities. This document reviews recent polemics and theoretical debates around Affirmative Action (AA) and faces them to some of the outcomes in a research conducted in 2004 to analyze the impact of PAEIIES in five institutions (Flores Crespo & Baron Pastor 2006). The work consists in contrasting some experiences of the program in relation to the difficulties to determine indigenous identities, the problem of privileging minorities within schools and ethnic groups, the difficulties for promoting better intercultural relationship, and to eradicate racism from schools. As an open conclusion, the paper reinforces the challenge of including more actively to indigenous students, the necessity of strengthening and multiplying interaction spaces, and the responsibility of deepening these programs in the institutions.Résumé : Ce texte présente une réflexion critique sur le Programme d’appui aux étudiants indigènes dans les institutions d’éducation supérieure (PAEIIES) financé par l’ANUIEES et la Fondation Ford (FF) en coordination avec 16 universités. Cet article met l’accent sur de récents débats théoriques et polémiques en les confrontant à certains résultats obtenus par un travail de recherche réalisé durant l’année 2004 et dont le but était d’analyser l’impact du Programme dans cinq institutions (Flores Crespo & Barrón Pastor 2006). Le but de cette étude était de mettre en contraste certaines expériences du Programme avec les difficultés de définir l’identité indigène, le problème de privilégier certaines minorités au sein des écoles et des ethnies, la difficulté de promouvoir de meilleures relations interculturelles et d’effacer le racisme des écoles. Comme conclusion ouverte, cet exposé insiste sur le défit d’inclure de manière active chez les étudiants indigènes la nécessité de renforcer et multiplier les espaces d’interaction et sur la responsabilité des institutions de donner plus d’importance à ces programmes.
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Giambastiani, Valentina. "I vulnera del sistema punitivo delle persone giuridiche per reato di corruzione internazionale alla luce dei principi eurounitari." Rivista di Studi e Ricerche sulla criminalità organizzata 7, no. 2 (December 18, 2021). http://dx.doi.org/10.54103/cross-16850.

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Abstract:
L’articolo pone in luce, partendo da una sentenza di primo grado del Tribunale di Milano relativa ad una vicenda di corruzione internazionale, una disparità sanzionatoria in materia di responsabilità amministrativa degli enti derivante da reato, di cui si analizza l’adeguatezza alla luce dei principi del diritto eurounitario.
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Galla, Giuseppe. "Responsabilità dal reato dell’Ente secondo il d.lgs. n. 231/2001." Ricerche giuridiche, no. 2 (December 28, 2018). http://dx.doi.org/10.30687/rg/2281-6100/2018/02/007.

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Manna, Adelmo. ""Costanti" e "variabili" della responsabilità da reato degli enti nell'era della globalizzazione." Archivio penale, no. 3 (2015). http://dx.doi.org/10.12871/978886741480228.

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Santoriello, Ciro. "I reati tributari nella responsabilità da reato degli enti collettivi: ovvero dell'opportunità di configurare la responsabilità amministrativa delle società anche in caso di commissione di reati fiscali." Archivio penale, no. 1 (2017). http://dx.doi.org/10.12871/97888684181768.

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Santoriello, Ciro. "I reati tributari nella responsabilità da reato degli enti collettivi : ovvero dell'opportunità di configurare la responsabilità amministrativa delle società anche in caso di commissione di reati fiscali." Archivio penale, no. 1 (2017). http://dx.doi.org/10.12871/97888674181768.

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Cavana, Paolo. "Gli enti ecclesiastici tra diritto speciale e diritto comune." Stato, Chiese e pluralismo confessionale, November 2, 2022. http://dx.doi.org/10.54103/1971-8543/18981.

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Abstract:
SOMMARIO - 1. L’ente ecclesiastico: una figura soggettiva complessa - 2. Il diritto speciale nella disciplina dell’ente ecclesiastico - 3. La specialità derivante dal carattere bilaterale della normativa sugli enti: il caso emblematico della responsabilità amministrativa derivante da reato - 4. L’espansione del diritto comune nella disciplina dell’ente ecclesiastico - 5. La specialità di regime degli enti ecclesiastici nell’evoluzione dell’ordinamento - 6. Diritto speciale e diritto comune nella riforma del Terzo settore. Ecclesiastical bodies between special rules and general law ABSTRACT: This contribution examines the relationship between special law rules of a treaty nature and general law in the Italian discipline of civilly recognized ecclesiastical bodies, in particular those of the Catholic Church, which still represents most part of these entities. This aspect is examined with respect to the latest regulatory evolution, in particular the reform of the Third sector, which tends to confirm the duplicity of regime of ecclesiastical bodies. It also highlights the growing attention and protection of the normative peculiarities of this category of legal entities by the State legislator.
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"Diritto italiano. Minori." DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no. 3 (November 2010): 204–20. http://dx.doi.org/10.3280/diri2010-003016.

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Abstract:
1. Consiglio di Stato 15.9.2010 n. 4232 - minore straniero in tutela ai Servizi sociali - raggiungimento della maggiore etŕ - richiesta di rinnovo del permesso di soggiorno - nuove previsioni dell'art. 32, co. 1 bis TU 286/98 - applicazione della nuova disposizione una volta decorso il termine di durata.2. Tribunale di Bari 21.5.2009 n. 576 - intervento di circoncisione maschile - esecuzione da parte di persona non abilitata - reato di esercizio abusivo della professione medica - sussistenza - morte del bambino - responsabilitŕ dei genitori - reato di omicidio colposo - sussistenza.3. Tribunale per i minorenni di Bologna 12.1.2010 - reato di soggiorno illegale - commissione da parte di minore - non configurabilitŕ del reato.4. Tribunale di Verona 14.4.2010 n. 979 - intervento su clitoride di bambina - esecuzione da parte di persona non abilitata - reato di esercizio abusivo della professione medica - sussistenza - responsabilitŕ dei genitori - reato di lesioni genitali - sussistenza.
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"Diritto comunitario ed europeo. Giurisprudenza." DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no. 4 (February 2011): 100–116. http://dx.doi.org/10.3280/diri2010-004008.

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Abstract:
Rassegna giurisprudenza (periodo aprile/novembre 2010) 1. Corte di giustizia dell'Unione europea 9.11.2010, caso Germania c. B e Germania c. D, cause riunite C-57/09 e C- 101/09 - norme minime sulle condizioni per il riconoscimento dello status di rifugiato o di beneficiario della protezione sussidiaria - esclusione dallo status di rifugiato - nozione di "reato grave di diritto comune" - nozione di "atti contrari alle finalitŕ e ai principi delle Nazioni Unite" - appartenenza ad un'organizzazione coinvolta in atti di terrorismo - responsabilitŕ individuale per una parte degli atti commessi da tale organizzazione - diritto d'asilo in forza del diritto costituzionale nazionale.
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Gonçalves, Natamy de Almeida, and Camila Santos Dias. "Abusi sessuali su minori: aspetti storici, legali e danni allo sviluppo del bambino." Revista Científica Multidisciplinar Núcleo do Conhecimento, September 9, 2021, 183–208. http://dx.doi.org/10.32749/nucleodoconhecimento.com.br/psicologia-it/aspetti-storici.

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Abstract:
Poiché è una violenza che affligge diversi bambini e adolescenti nel mondo nel corso della storia, l’abuso sessuale sui minori richiede molta attenzione, considerando che si tratta di un fenomeno complesso e, in molti casi, difficile da identificare, essendo l’abusatore di solito una persona fidata della famiglia e che ci si aspetta che si prenda cura della vittima, come genitori biologici, patrigno, zii o amici intimi, per esempio. Inoltre, la maggior parte dei casi di abuso sessuale si verificano nella casa della vittima, dove ci si aspetta poco dal bambino e dall’adolescente che si trovano in una situazione vulnerabile. Sulla base dei fattori descritti, questa ricerca presenta la seguente domanda guida: cos’è l’abuso sessuale e quali sono i suoi impatti sullo sviluppo del bambino? Questo articolo mirava a rivedere gli aspetti storici e legali dell’abuso sessuale, esplorando le complessità delle sue definizioni e presentando i possibili effetti sulla vittima. Per questo è stata fatta una rassegna bibliografica di carattere qualitativo, descrittivo ed esplorativo, suscitando riflessioni sul tema. Si è visto che il bambino e l’adolescente non avevano sempre il supporto legale, avendo subito diverse violenze senza la dovuta punizione per i loro aggressori. Nel corso del tempo, sono state istituite leggi e, in Brasile, lo Statuto dei bambini e degli adolescenti (ECA) aveva segnato un momento di determinazione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, stabilendo meccanismi di protezione, anche contro la violenza come l’abuso sessuale. Infine, è stato considerato in questo studio che vi è una mancanza di informazioni alla popolazione sull’argomento, che corrobora la riproduzione del suddetto reato. È stato osservato che, considerando i danni alla salute biopsicosociale della vittima e della sua famiglia, sono stati realizzati studi e progetti di prevenzione, nonché istituito diverse forme di denuncia di questo crimine. Si è concluso che è necessario preparare strategie per preparare le famiglie, i professionisti e le istituzioni responsabili di garantire i diritti dei bambini e degli adolescenti in modo che possano contribuire a rafforzare la lotta contro gli abusi sessuali.
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Pelechá-i-Pons, Josep. "The disassociation between television and education." Comunicar 13, no. 25 (October 1, 2005). http://dx.doi.org/10.3916/c25-2005-166.

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Abstract:
Today’s youth lives leaping between two differing environments: that of mass culture technologies, fundamentally television, and that of educational institutions. Teaching staff is faced with the challenge of integrating school-aged youth into the social and educational medium and into a basic awareness of their cultural surroundings; regardless of their social, familial or cultural status. In our media system the educational body is unaided by the most powerful media: television. A (re) orientation towards television becomes of utmost importance; at the very least a change of strategy to make this media into a tool of which, beyond its role in escapism, entertainment and fun, are demanded changes in its educational aims. In addition, television subjects in keeping with the educational curriculum should be asked for with the aim of incorporating critical education in communication as an habitual and realistic activity in learning centres. Los jóvenes de ahora viven a saltos entre dos espacios ambientales diferenciados: el de la tecnología de la cultura de masas, fundamentalmente la televisión, y el delas instituciones educativas. Estas permutas se realizan como quien cambia de dimensión radicalmente y se perciben como dos entornos sin conexión. En general los centros de enseñanza ofrecen una información austera, ordenada y estructurada según modelos clasificados y dispuestos mediante materias y horarios. La televisión opta por la espectacularidad de su discurso. Ambos entornos asincrónicos se perciben separados por un profundo malestar que provoca desconcierto entre la juventud y vértigo en el profesorado. Mientras los primeros detectan la diferencia entre el ambiente escolar y el mediático, los segundos se enfrentan a la televisión con el rencor de considerarla el origen del incumplimiento de los objetivos educativos básicos.Los profesionales de la educación se ven impotentes frente a un medio tan hegemónico y seductor como la televisión. En estos contextos, la distancia se manifiesta mediante dicotomías y contrastes: así, mientras la escuela enseña el valor del esfuerzo físico y mental para la adquisición de conocimientos y habilidades generales, la televisión potencia una visión del mundo donde cualquier deseo está al alcance de la mano, recreándose en el conocimiento superficial y ligero, justamente lo contrario que el conocimiento científico. Otros ejemplos serían la tendencia de la televisión a jugar la baza del reduccionismo y la simplicidad, la manifestación de conductas poco edificantes, el carácter de discurso no lineal de los programas televisivos junto con su condición de no favorecer laatención del alumno, etc. El profesorado se enfrenta al reto de integrar a la juventud de edad escolar en el medio social, en el docente y en los conocimientos básicos de la cultura de su entorno, independientemente de su condición social, familiar y cultural. En nuestro panorama mediático el cuerpo docente está desasistido por el medio más potente: la televisión. Se hace imprescindible una (re)orientación de la televisión, como mínimo un cambio de estrategia que haga de este medio una herramienta, que más allá de evadir, entretener y divertir, se le exijan cambios en los objetivos educativos a su discurso como medio, pues, para bien o para mal, la televisión siempre educa, aunque ella no lo asuma ni se responsabilice, educando o maleducando. También hay que pedírselo a los temas que conforman el currículo educativo con tal de poder incorporar la educación crítica en comunicación como una actividad pragmática habitual en los centros de aprendizaje. Esta comunicación pretende ser una reflexión para promover cambios globales en el fenómeno televisivo que contribuya a acercar la realidad mediática y la realidad educativa. Aunque un elevado grado del profesorado está cargado de desconfianza, escepticismo y dudas sobre la verdad y eficacia de la televisión, hay otro sector que reconoce las potencialidades de la televisión como aliado del sistema educativo. Así, la educación en medios y con los medios habría que planteársela con dos objetivos didácticos acordes con nuestras necesidades socialesactuales y a largo plazo: - La formación de una conciencia crítica y participativa con el medio televisivo. - La progresiva aceptación por parte de la televisión de un profundo compromiso con la educación.
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