Academic literature on the topic 'Resistenza-tempo'

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Journal articles on the topic "Resistenza-tempo"

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Iovino, Serenella. "Il chewing gum di Primo Levi. Piccola semantica della resistenza al tempo dell'Antropocene." MLN 135, no. 1 (2020): 231–54. http://dx.doi.org/10.1353/mln.2020.0000.

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2

Ciglioni, Laura. "Le guerre italiane nei rotocalchi degli anni Settanta." MONDO CONTEMPORANEO, no. 1 (April 2010): 121–64. http://dx.doi.org/10.3280/mon2010-001005.

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Abstract:
Il saggio ricostruisce le immagini delle guerre combattute dall'Italia nel XX secolo, e in particolare quelle della prima e della seconda guerra mondiale, diffuse presso l'opinione pubblica italiana negli anni Sessanta, attraverso l'analisi di otto rotocalchi di ampia diffusione e di differente orientamento: Famiglia cristiana, L'Europeo, Oggi, Tempo, Epoca, Vie nuove, L'Espresso e Gente. Analizzando tanto la natura di prodotto dell'industria dell'intrattenimento che di giornale di opinione, propria del rotocalco, l'autrice ne ricostruisce i diversi livelli di fruizione e individua in particolare tre processi che operavano nella struttura dei settimanali illustrati: mitizzazione, ideologizzazione e affabulazione. Accanto ad un sentimento di estraneitŕ verso le guerre nazionali che emerge quale mito comune a tutti i rotocalchi, l'autrice individua come dato dominante l'esistenza di memorie contrapposte e polemiche del passato nazionale (in particolare della Resistenza) presso l'opinione pubblica italiana del tempo. Il saggio analizza, infine, gli elementi di continuitŕ e di frattura di alcune di queste memorie nel tempo e il loro rapporto con il discorso politico pubblico proposto dalle forze politiche protagoniste del centrosinistra.
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3

Bonelli, Caterina. "La scuola “resistente”: pratiche autobiografiche per la valorizzazione delle storie di scuola." Revista Brasileira de Pesquisa (Auto)biográfica 6, no. 19 (December 24, 2021): 992–98. http://dx.doi.org/10.31892/rbpab2525-426x.2021.v6.n19.p992-998.

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Abstract:
Le testimonianze scritte dalle maestre ci permettono di entrare “in punta di piedi” nelle pagine della storia, delle loro storie per meglio conoscere e comprendere una professione ancora nell’ombra. Le storie di vita delle e degli insegnanti sono dei veri e propri “giacimenti di storie” e l’obiettivo del contributo è di far emergere e valorizzare tali narrazioni. Attraverso le testimonianze autobiografiche dei professionisti dell’educazione e, al contempo degli studenti, emergono storie inconsuete, di “resistenza”, preziose microstorie che raccontano un tempo, un gruppo sociale, l’intera comunità. Il contributo si avvale di esperienze autobiografiche a scuola in collaborazione con la Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari - LUA.
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4

Gentile, A., and S. La Malfa. "Il miglioramento genetico per la resistenza agli insetti: una sfida difficile ed attuale." Bullettin of the Gioenia Academy of Natural Sciences of Catania 52, no. 382/SFE (December 22, 2019): DECA10—DECA16. http://dx.doi.org/10.35352/gioenia.v52i382/sfe.80.

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Abstract:
Nello scenario di una nuova agricoltura, le tecniche di miglioramento genetico sono chiamate a svolgere un ruolo importante al fine di rendere i processi produttivi sostenibili anche sotto il profilo ambientale ed economico. Nei prossimi anni sarà necessario produrre di più in condizioni di risorse naturali decrescenti e al tempo stesso assicurare produzioni anche attraverso una riduzione degli input chimici. Negli ultimi cinquant’anni l’integrazione di diverse tecniche e lo sviluppo di metodi di rigenerazione in vitro e di strategie molecolari ha consentito la definizione di nuovi strumenti di miglioramento genetico. Le conoscenze genomiche degli ultimi decenni hanno, infatti, innovato gli strumenti per la realizzazione di programmi di miglioramento genetico, sia in termini di disponibilità di marcatori per selezione assistita o per selezione genomica, sia in termini di conoscenze sulla funzione dei geni responsabili di caratteri agronomici fondamentali, tra i quali la resistenza a stress biotici. I nuovi metodi molecolari, che consentono di ottenere piante cisgeniche, o con sequenze modificate mediante genome editing, si affiancano ai metodi tradizionali di miglioramento genetico superando i limiti dell’incrocio e della selezione, soprattutto con riferimento alla lunghezza dei tempi ed alla impossibilità di prevederne il risultato in termini di caratteristiche modificate. Nella nota vengono descritti i principali metodi di miglioramento genetico e le principali strategie utilizzabili per migliorare la resistenza delle piante agli insetti.
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5

Rossi, Mario G. "Dalla Resistenza alla Costituzione. La formazione della nuova classe dirigente nella Toscana postfascista." ITALIA CONTEMPORANEA, no. 265 (June 2012): 552–66. http://dx.doi.org/10.3280/ic2011-265002.

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Abstract:
L'antifascismo e l'ereditŕ della Resistenza, oltre che fattore costitutivo dell'aggregazione del nuovo blocco di forze politiche e sociali alternativo a quello dominante nella Toscana liberale e fascista, rappresentano un vero carattere originale profondamente radicato nelle masse popolari e nelle élite dirigenti della Toscana contemporanea. A questo risultato ha contribuito in modo determinante il Comitato toscano di liberazione nazionale (Ctln) che, ponendosi come organo unitario di autogoverno, al di sopra delle contrapposizioni ideologiche e politiche, ha diretto la battaglia per le autonomie locali e il governo regionale e ha promosso un ampio processo di rinnovamento in tutti i settori delle classi dirigenti, operanti non solo nella politica e nell'amministrazione, ma anche nell'economia e nella societŕ civile. L'ampiezza e il radicamento della scelta antifascista si sarebbero consolidati nel tempo, impedendo, anche dopo la rottura provocata dalla guerra fredda, il recupero delle posizioni e degli interessi dei gruppi piů retrivi e consentendo lo sviluppo in termini articolati e non rigidi della dialettica tra le forze politiche della regione.
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6

Gatti, Marzio. "La decostruzione della visione etnocentrica: Il contributo dell’antropologia culturale e filosofica nel pensiero africano sulla religione." Trans/Form/Ação 45, spe (2022): 51–66. http://dx.doi.org/10.1590/0101-3173.2022.v45esp.04.p51.

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Abstract:
Riassunto: L’uomo ha sempre riflettuto su se stesso e sulla sua identità e la sua riflessione si è strutturata attraverso molteplici forme espressive. Le domande esistenziali nascono nell’uomo con il suo esistere. Il pensiero filosofico occidentale ha egemonizzato il campo filosofico e antropologico imponendo le proprie categorlie di pensiero come le uniche razionali e scientifiche in nome di una presunta superiorità legata a un’idea di sviluppo fondata su un modello prettamente economico. In questo articolo si cercherà di decostruire le certezze scientifiche del pensiero filosofico occidentale e analizzare criticamente il suo primato evidenziando come esistano diverse forme e rappresentazioni dell’esistenza umana. Il pensiero filosofico africano ci offre una prospettiva di lettura dell’essere che contrasta con la visione antropologica occidentale, ma allo stesso tempo ha una sua dignità e coerenza logica fondata su presupposti antropologici propri. Nata come resistenza al dominio del pensiero filosofico e antropologico occidentale, la filosofia africana si è sviluppata e contaminata dalle riflessioni che l’hanno preceduta. Non esiste un pensiero puro, poiché tutte le riflessioni umane sono ibride e nascono dall’incontro e dallo scontro con le altre posizioni filosofiche. Forse è venuto il tempo per riformulare il pensiero filosofico e antropologico da un punto di vista interculturale.
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Melis, Guido. "LA CONTINUITÀ NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE." Il Politico 251, no. 2 (March 3, 2020): 308–30. http://dx.doi.org/10.4081/ilpolitico.2019.250.

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Abstract:
"Continuità" e "pausa", sono le parole chiave dell'amministrazione italiana, la prima generalmente prevalente sulla seconda. Ma in più di 150 anni, nonostante la continuità, ci sono state numerose interruzioni. Il modello della Legge Cavour (1853) è stato subito frammentato dalla creazione di uffici speciali, nuove funzioni e servizi collaterali. Il ridotto numero di dipendenti crebbe notevolmente nel tempo. La conoscenza tecnica a volte accompagnava la cultura burocratica dominante. Nacquero le amministrazioni "di guerra"; poi, con il fascismo, il parastato, le corporazioni, la burocrazia del Partito crebbe. Le principali caratteristiche della pubblica amministrazione furono le seguenti: la continuità degli uomini nel passaggio dal regime alla democrazia, ma anche le rotture, come quelle della Cassa per il Mezzogiorno e dell'Ente nazionale idrocarburi (ENI); le innovazioni del centro-sinistra (rottura) contro la tradizione (continuità); i successivi tentativi di riforma contro la resistenza dell'apparato. La continuità vince? Tuttavia, l'Europa, la digitalizzazione e le trasformazioni strutturali degli Stati agiscono come nuove fratture.
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8

Girardi, Giacomo. "Il mito della neutralitŕ violata. Lotta politica e rivolta in armi nelle Pasque veronesi." IL RISORGIMENTO, no. 1 (June 2016): 55–80. http://dx.doi.org/10.3280/riso2016-001003.

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Abstract:
L'articolo torna sulle Pasque veronesi, la rivolta cittadina di Verona contro i francesi del 1797, episodio a lungo rimasto confinato nell'ambito della storia municipale e da qualche tempo riscoperto, ma in una chiave identitaria dallo scarso rilievo storiografico. Avvalendosi di documenti d'archivio e di fonti a stampa coeve, si propone di accostare la controrivoluzione veronese alla caduta di Venezia. La spontaneita della rivolta di plebe viene cosi limitata e si insiste sull'esistenza di un progetto politico, orientato dal ceto dirigente della Serenissima, per tagliare i rifornimenti all'esercito francese e costringerlo a ripiegare. Le Pasque veronesi sarebbero cosi una manovra concertata a Venezia da un gruppo interno al Senato, che considerava inutile insistere sulla neutralita e chiamava alle armi per allontanare la minaccia francese. Il mito di una Venezia pacifica e ingiustamente tradita da Bonaparte viene cosi largamente ridimensionato a vantaggio di una lettura nella quale gruppi politici della Serenissima giocarono la carta della resistenza in armi all'arrivo dei francesi.
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Costantino, Maria, Amelia Filippelli, Grazia Cioffi, Giuseppina Moccia, and Francesco De Caro. "Stewardship per l’utilizzo degli antibiotici." La Sanità Pubblica. Ricerca applicata 2 (July 25, 2021): 11–48. http://dx.doi.org/10.48268/antibioticoresistenza/2021/0001.1.

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Abstract:
Ridurre l’uso eccessivo, incontrollato o inappropriato degli antibiotici, è essenziale per garantire la sicurezza dei pazienti e la qualità dell’Assistenza Medica. Per prevenire e controllare le infezioni correlate all’assistenza (ICA) e lo sviluppo dell’antimicrobico-resistenza si possono utilizzare varie strategie: • adozione di programmi di sorveglianza e controllo condivisi a livello nazionale, comprendenti lo sviluppo di percorsi diagnostici e terapeutici comuni, • implementazione della stewardship antimicrobica e dei programmi di formazione rivolti al personale sanitario, finalizzati alla promozione di una maggiore osservanza delle Linee Guida, • incremento della sorveglianza, effettuando studi di prevalenza ripetuti nel tempo, per poter identificare precocemente eventuali criticità e valutare l’efficacia dei presidi messi in atto, • potenziamento delle strutture ospedaliere, aumento delle camere singole destinate all’isolamento di pazienti particolarmente a rischio, • miglioramento delle procedure di pulizia e sanificazione e dei percorsi dedicati all’igiene delle mani, • promozione di campagne di sensibilizzazione rivolte non solo al personale sanitario, ma anche ai cittadini, allo scopo di rendere i pazienti parte attiva del processo di lotta alle infezioni.
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10

Cerro, Giovanni. "Una umanità più squisita e migliore”. Gli eugenisti italiani e il First International Eugenics Congress (Londra, 1912)." Asclepio 74, no. 2 (December 2, 2022): p613. http://dx.doi.org/10.3989/asclepio.2022.26.

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Abstract:
[it] L’articolo indaga la partecipazione degli studiosi italiani al First International Eugenics Congress, tenutosi a Londra, sotto la presidenza di Leonard Darwin (24-30 luglio 1912). L’analisi delle relazioni presentate dagli eugenisti italiani rivela le caratteristiche principali del movimento eugenico nazionale: un’impostazione interdisciplinare, che coinvolge antropologia, psichiatria, sociologia, demografia, economia e politica; il ruolo preminente riconosciuto alle condizioni sociali e ambientali; l’enfasi posta sulle riforme educative e igieniche. Allo stesso tempo, tuttavia, l’articolo mostra come alcuni importanti eugenisti italiani fossero in linea di principio favorevoli all’adozione di misure repressive, tra cui la sterilizzazione degli inadatti; la rifiutavano unicamente per ragioni pratiche, dal momento che era difficile sterilizzare interi gruppi umani e vincere la resistenza della popolazione e della Chiesa cattolica. Questo aspetto consente di sottolineare i limiti del concetto di eugenica latina applicato al caso italiano. Inoltre, l’articolo sostiene che il congresso ha costituito una svolta nella storia dell’eugenica italiana, fornendo una cornice istituzionale al movimento, incoraggiando la discussione di questioni relative al miglioramento umano nel dibattito scientifico e politico e segnando il passaggio da un’eugenica qualitativa a un’eugenica quantitativa.
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Dissertations / Theses on the topic "Resistenza-tempo"

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CICIOTTI, FULVIO. "Oscillator-Based CMOS Readout Interfaces for Gas Sensing Applications." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2019. http://hdl.handle.net/10281/241089.

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Abstract:
Il rilevamento di gas tossici e pericolosi è sempre stato necessario per motivi di sicurezza. Negli ultimi anni, in particolare, l’attenzione per lo sviluppo di sistemi portatili e a basso costo per il rilevamento dei gas è aumentata notevolmente. Questa tesi presenta circuiti CMOS versatili, veloci, ad alta precisione e basso consumo per applicazioni portatili di rilevamento di gas. I sensori target sono i Metal Oxide Semiconductor (MOX). Questi sensori sono ampiamente utilizzati per la loro intrinseca compatibilità con le tecnologie MEMS integrate. Le tipologie di lettura scelte sono basate su un oscillatore controllato dalla resistenza del sensore stessa, in modo da ottenere una conversione resistenza-tempo. Ciò garantisce un ampio range dinamico, una buona precisione e la capacità di far fronte alle grandi variazioni di resistenza del sensore MOX. Quattro diversi prototipi sono stati sviluppati e testati con successo. Sono state anche eseguite misurazioni chimiche con un vero sensore SnO2 MOX, validando i risultati ottenuti. Le misure hanno mostrato come il sensore e l’interfaccia sia in grado di rilevare fino a 5ppm di CO in aria. Gli ASIC sono in grado di coprire 128 dB di DR a 4Hz di output data rate digitale, o 148 dB a 0.4Hz, garantendo un errore relativo percentuale sempre migliore dello 0,4% (SNDR> 48 dB). Le prestazioni target sono state raggiunte con aggressive strategie di progettazione e ottimizzazione a livello di sistema. È stata utilizzata una tecnologia CMOS a 130nm fornita da Infineon Technologies AG. La scelta di un nodo tecnologico così scalato (rispetto alle tipiche implementazioni in questo settore) ha consentito di ridurre ulteriormente i consumi fino a circa 450 μA. Inoltre, questo lavoro introduce la possibilità di utilizzare la stessa architettura basata su oscillatore per eseguire la lettura di sensori capacitivi. I risultati delle misurazioni con sensori capacitivi MEMS hanno mostrato 116 dB di DR, con un SNR di 74 dB a 10Hz di velocità di trasmissione dati digitale. Le architetture sviluppate in questa tesi sono compatibili con gli standard moderni nel settore del rilevamento del gas per dispositivi portatili.
Detection of toxic and dangerous gases has always been a need for safety purpose and, in recent years, portable and low-cost gas sensing systems are becoming of main interest. This thesis presents fast, high precision, low-power, versatile CMOS interface circuits for portable gas sensing applications. The target sensors are Metal Oxide Semiconductor (MOX) sensors which are widely used due to their inherent compatibility with integrated MEMS technologies. The chosen readout typologies are based on the time-domain Resistor-Controlled Oscillator. This guarantees wide dynamic range, good precision and the ability to cope with the large MOX sensor resistance variations. Four different prototypes have been successfully developed and tested. Chemical measurements with a real SnO2 MOX sensor have also been performed to validate the results, showing a minimum CO detection capability in ambient air of 5 ppm. The ASICs are able to cover 128 dB of DR at 4 Hz of digital output data rate, or 148 dB at 0.4 Hz, while providing a relative error always better than 0.4% (SNDR >48 dB). Target performances have been achieved with aggressive design strategies and system-level optimization, and using a scaled (compared to typical implementations in this field) 130nm CMOS technology provided by Infineon Technologies AG. Power consumption is about 450 μA. Moreover, this work introduces the possibility to use the same oscillator-based architecture to perform capacitive sensors readout. Measurement results with capacitive MEMS sensors have shown 116 dB of DR in CSENS mode, with an SNR of 74 dB at 10 Hz of digital output data rate. The architectures developed in this thesis are compatible with the modern standards in the portable gas sensing industry.
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Mobili, Alessandra. "Geopolymeric and cementitious mortars for buildings: comparison at the same strength class." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2016. http://hdl.handle.net/11566/243089.

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Abstract:
La tesi ha riguardato lo studio di malte geopolimeriche e cementizie a parità di classe di resistenza meccanica (R1, R2, R3 e R4 secondo la UNI EN 1504-3:2006) per applicazioni edili. Nella prima parte sono state testate malte cementizie contenenti fibre o tessuti come rinforzo di pannelli murari assemblati con malta di allettamento in calce aerea o cementizia. I rinforzi migliori sono risultate le malte di classe R2 contenenti fibre in polipropilene, poiché hanno impedito il collasso sotto compressione assiale e incrementato del 47% la resistenza diagonale dei pannelli murari assemblati con malta cementizia. Nella seconda parte, malte cementizie e geopolimeriche appartenenti alle classi R1, R2, R3 e R4 sono state confrontate in termini di densità, lavorabilità, modulo elastico dinamico, tensione di aderenza, porosità, permeabilità al vapore acqueo, assorbimento d’acqua per capillarità, ritiro igrometrico libero e contrastato, resistenza ai solfati e comportamento a corrosione di eventuali barre immerse in acciaio nero e zincato indotta da cloruri o carbonatazione. Nei geopolimeri il ritiro libero è maggiore rispetto alle malte cementizie, ma quello contrastato è minore per via del basso modulo elastico. Le dimensioni dei pori influenzano la permeabilità al vapore, maggiore nei geopolimeri, e l’assorbimento d’acqua, minore nei geopolimeri con cenere volante. L’alta alcalinità dei geopolimeri ritarda il raggiungimento dello stato passivo delle armature, soprattutto se zincate, ma dopo un mese di stagionatura si ottengono velocità di corrosione simili a quelle riscontrate nelle malte cementizie. Durante l’esposizione ai cloruri e dopo carbonatazione, i geopolimeri in cenere volante proteggono maggiormente le armature in acciaio nero; mentre le malte cementizie proteggono maggiormente gli acciai zincati. Infine, è stata studiata la possibilità di ottenere geopolimeri “one-part” aggiungendo solo acqua agli ingredienti solidi per renderne più facile l’utilizzo pratico.
The work deals with the study of geopolymeric and cementitious mortars with the same mechanical strength class (R1, R2, R3 and R4 according to UNI EN 1504-3:2006) for building applications. In the first part, cementitious mortars strengthened with fibres or textiles applied to masonry panels assembled with hydrated lime- or cement-based joining mortar were compared. R2 mortar with polypropylene fibres is the best reinforcement, since it hinders the collapse under axial compression and enhances of 47% the diagonal strength of masonry panels assembled with cement-based joining mortar. In the second part, cementitious and geopolymeric mortars belonging to R1, R2, R3 and R4 strength classes were tested and compared in terms of density, workability, dynamic modulus of elasticity, adhesive strength, porosimetry and water vapour permeability. Capillary water absorption, drying and restrained shrinkage, resistance to sulphate attack, corrosion behaviour of embedded black and galvanized reinforcements in chloride-rich solution and after carbonation were also investigated. In geopolymers, drying shrinkage is higher than that of cementitious mortars, but restrained shrinkage is lower due to lower modulus of elasticity. Pore dimensions affect water vapour permeability, more pronounced in geopolymers, and capillary water absorption, much lower in fly ash ones. The high alkalinity of geopolymers delays the achievement of the passive state in particular for galvanized steels, but after one month of curing they reach the same corrosion rates of those embedded in cementitious mortars. During chlorides exposure and after carbonation, fly ash geopolymers offer the highest protection to embedded black bars. On the other hand, cementitious mortars maintain the lowest corrosion rates of galvanized steels. To permit easier practical use, the manufacture of one-part “just add water” geopolymers by substituting the alkaline activators with biomass ash was also investigated.
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Abuaddous, Musab. "Experimental analysis of time-temperature dependency of bituminous interlayer shear strength." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2016. http://hdl.handle.net/11566/243102.

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Abstract:
Questa ricerca concerne lo studio dell'influenza dei parametri di resistenza a taglio all’interfaccia degli strati che compongono i manti stradali flessibili tramite investigazioni sperimentali e l'analisi di molteplici parametri che possono alterarne le prestazioni. La resistenza a taglio dipende da molteplici parametri quali i materiali di cui è composto il conglomerato bituminoso, le caratteristiche dell'interfaccia (presenza di rinforzi o di mani d’attacco) e dei parametri di prova. La prima parte dello studio si focalizza sull’analisi dei fattori che influenzano la resistenza a taglio. I provini sono stati preparati con e senza mano d’attacco cosi da valutarne l'influenza in termini di resistenza a taglio. Molteplici parametri sperimentali sono stati investigati tramite due apparecchiature comunemente impiegate per misurare la resistenza a taglio (Leutner e ASTRA), considerando molteplici parametri sperimentali quali il diametro dei provini (100 e 150 mm), la temperatura a cui sono stati svolti i test (5°, 20°, 40° C) e la velocità di deformazione (mm/min), con valori diversi tra il Leutner test (1, 2.5, 5, 10, 25 e 50 mm/min) e la prova ASTRA (1, 2.5, 5 e 9.5 mm/min). Nella seconda parte si è investigato l’effetto dovuto alla presenza di rinforzi geocompositi tra gli strati di conglomerato valutando la resistenza a taglio all’interfaccia tramite prove ASTRA e la rigidezza (i.e. resistenza flessionale) del manto stradale tramite test di flessione su tre punti. L’elaborazione dei risultati acquisiti nella prima parte di indagine ha mostrato elevati valori di resistenza a taglio per i provini preparati con mano d’attacco a 5°C e 20°C. A 40°C i provini con mano d’attacco sono risultati caratterizzati da dati più variabili, mostrando sia piccoli miglioramenti che, in altri casi, un’influenza negativa sulla resistenza a taglio rispetto ai provini senza mano d’attacco. I valori di resistenza a taglio hanno mostrato un incremento all'aumentare della velocità di deformazione ed una diminuzione con la temperatura di prova. Inoltre, i provini con 100 mm di diametro hanno raggiunto valori maggiori se comparati ai provini di 150 mm di diametro. Infine, i risultati dei test Leutner sono risultati più dispersi se confrontati con i risultati dei test ASTRA a parità di condizioni di prova (e.g. velocità di deformazione, temperatura). Relativamente alla seconda parte di indagine, i test eseguiti per valutare la resistenza a taglio hanno mostrato come i rinforzi interposti all’interfaccia riducano la collaborazione tra gli strati di conglomerato, nonostante permanga una certa resistenza residua a coesione dopo la rottura completa a taglio. Analizzando le proprietà di flessione, il reale contributo dei rinforzi consiste in un ritardo nella propagazione della cricca più che in una inibizione dell’innesco della stessa.
This research focuses on the parameters influence the interlayer shear strength in in flexible pavements through the experimental investigation and the analysis of several parameters that affect interlayer bonding. The interlayer shear strength depends on various parameters such as the asphalt materials, the interface characteristics (presence of reinforcements or tack-coat) and the testing parameters. The first part of the study concentrates on the presence of the tack coat and the testing parameters influencing the shear strength. The specimens were prepared with and without tack coat to evaluate the influence of the tack coat in the interlayer bonding. Several testing parameters were invested using two testing equipments to measure the shear strength (Leutner and ASTRA), testing parameters such as the specimens diameter (100 and 150) mm, the testing temperature (5°, 20° and 40°) C and deformation rate (mm/min) in particular deformation rate (1, 2.5, 5, 10, 25 and 50) mm/min used in Leutner test and (1, 2.5, 5 and 9.5) mm/min in ASTRA test were used the evaluate the interlayer shear strength. The second part investigate the existence of a geocomposite reinforcement between asphalt layers by evaluate interlayer shear strength using ASTRA test and the toughness (i.e. fracture resistance) of the pavement system using the three point bending test. The experimental analysis for the first part showed higher values of the interlayer shear strength for the specimens prepared with tack coat at 5°C and 20°C, at 40°C the tack coat specimens showed a small improvement and in some cases negative influence on the shear strength compared to the specimens prepared without tack coat. The shear strength values showed an increase with the increase of the deformation rate and the decrease of the testing temperature, also the specimens with a 100mm diameters achieved higher result compared to the 150 mm specimens in general. Finally the results of Leutner test were more scattered compared to the result of the ASTRA test under the same deformation rate. Regarding the second part, the Shear tests showed that the reinforcement at the interface reduces the bonding between asphalt layers even if a residual cohesion contribution is provided after shear failure. As far as flexural properties are concerned, the real contribution of the reinforcement consists in the delay of crack propagation rather than in the inhibition of crack initiation.
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Toni, Federica. "Invecchiamento di materiali compositi: effetto del tempo." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:
Il presente elaborato propone lo studio degli effetti dell'invecchiamento termo-ossidativo sulla resistenza interlaminare e sulla temperatura di transizione vetrosa di materiali compositi a matrice polimerica rinforzata da fibre di carbonio (CFRP), in particolare ricerca una correlazione fra la perdita di peso e la perdita delle proprietà meccaniche. I materiali analizzati sono di tre tipi: uno pre-impregnato e due ottenuti per infusione di resina (RTM), con stessa forma ma diversa formulazione della resina epossidica. I test sono stati effettuati seguendo gli standard ASTM. I provini sono stati invecchiati a diverse temperature e per diversi tempi, rispettivamente a 180°C, 200°C, 220°C, 240°C e 24, 72 e 168 ore. I risultati dei test mostrano che la perdita di peso dovuta al processo di invecchiamento non influisce in modo decisivo sulla resistenza a taglio interlaminare se non alle alte temperature vicine e al di sopra della temperatura di transizione vetrosa e ad elevati tempi, e che quindi a temperature più basse la degradazione meccanica è dominata da altri fenomeni di tipo fisico e chimico.
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Book chapters on the topic "Resistenza-tempo"

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Spiganti, Mario. "Bambini in tempo di guerra. Raccontare il passaggio della guerra e la Resistenza attraverso video-interviste di testimonianza: luoghi, memorie, racconti." In Raccontare la Resistenza a scuola, 103–11. Florence: Firenze University Press, 2022. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-5518-650-6.14.

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Abstract:
The paper aims at dealing mainly with infantry and it is carried on with methodological reflections, oral history research and audio-visive narrations. It sums up some issues about how to use oral and audio-visive sources on a didactic basis. Afterwards, the paper aims at dealing with the front passage in Tuscany in 1944 a Carda (Casentino region) and Florence. The paper describes and uses five interviews reacheable through the following link: .
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