Journal articles on the topic 'Resistenza civile'

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Pezzino, Paolo. "Resistenza, resistenza civile, guerra ai civili, memorie divise: note in margine al saggio di Mario Mirri." SOCIETÀ E STORIA, no. 158 (January 2018): 693–704. http://dx.doi.org/10.3280/ss2017-158007.

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Neri, Serneri Simone. "Guerra, guerra civile, liberazione La Toscana nella crisi del fascismo e dello Stato nazionale 1943-1944." ITALIA CONTEMPORANEA, no. 265 (June 2012): 535–51. http://dx.doi.org/10.3280/ic2011-265001.

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Abstract:
Cosa significň per la Toscana l'esperienza della guerra, della guerra civile e della Resistenza? Quale fu l'apporto della Toscana alla ricostruzione dello Stato nazionale dopo la crisi innescata dal crollo del fascismo? L'articolo risponde a questi interrogativi ripercorrendo sinteticamente l'impatto della guerra sul consenso al regime in Toscana, l'occupazione tedesca e il ricorso della Rsi alla guerra civile, intesa come violenza sistematica contro avversari e popolazione civile per fondare un nuovo ordine politico. Si evidenziano le peculiaritŕ della regione nel contesto della guerra nella penisola, perché essa fu retroterra del fronte e ciň accelerň notevolmente le dinamiche dell'occupazione e della Resistenza. Si sottolineano il radicamento del partigianato nelle specifiche condizioni del rapporto cittŕ-campagna e il parallelo affermarsi del Comitato toscano di liberazione nazionale, anche grazie alla scelta decisiva dell'autogoverno e dell'insurrezione, una scelta di grande rilievo nella ancora breve storia del movimento di Resistenza. Quelle esperienze aprirono una prospettiva di liberazione sociale e culturale e furono determinanti, al di lŕ del consenso piů o meno esteso, per infrangere i tradizionali assetti moderati e fondare una nuova identitŕ regionale.
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Brazzoduro, Andrea. ""Se un giorno tornasse quell'ora".La nuova sinistra tra eredità antifascista e terzomondismo." ITALIA CONTEMPORANEA, no. 296 (August 2021): 255–75. http://dx.doi.org/10.3280/ic296-oa3.

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Abstract:
Questo articolo propone un'inedita genealogia della nuova sinistra in Europa occidentale tra la metà degli anni Cinquanta alla metà degli anni Settanta. Discostandosi dalle interpretazio-ni correnti, riafferma l'importanza storica della Guerra d'indipendenza algerina (1954-62), e più in generale del terzomondismo, nella genealogia delle nuove culture politiche che si svi-lupparono nei global 1960s. Una generazione di militanti si riappropriò della memoria della Resistenza declinandola in un registro non semplicemente difensivo ma attivante, sovrappo-nendo il mito della "Resistenza tradita" all'immagine dell'imperialismo come il "nuovo fascismo". La guerra civile europea, identificata da Enzo Traverso come il tratto caratteristico del-la prima metà del ventesimo secolo, veniva così riconfigurata su scala mondiale come "guerra civile globale".
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Delzell, Charles F. "La Grecia tra Resistenza e Guerra Civile, 1940-1949. Giorgio Vaccarino." Journal of Modern History 63, no. 1 (March 1991): 197–99. http://dx.doi.org/10.1086/244307.

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Natoli, Claudio. "Resistenza civile a Berlino: il soccorso degli ebrei da parte dei concittadini tedeschi." PASSATO E PRESENTE, no. 80 (May 2010): 61–79. http://dx.doi.org/10.3280/pass2010-080005.

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Daoud, Ahmed. "«Trasformare la guerra imperialista in guerra civile». Il Partito comunista internazionalista tra conflitto mondiale e Resistenza." HISTORIA MAGISTRA, no. 22 (March 2017): 45–62. http://dx.doi.org/10.3280/hm2016-022005.

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Rossi, Mario G. "Dalla Resistenza alla Costituzione. La formazione della nuova classe dirigente nella Toscana postfascista." ITALIA CONTEMPORANEA, no. 265 (June 2012): 552–66. http://dx.doi.org/10.3280/ic2011-265002.

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Abstract:
L'antifascismo e l'ereditŕ della Resistenza, oltre che fattore costitutivo dell'aggregazione del nuovo blocco di forze politiche e sociali alternativo a quello dominante nella Toscana liberale e fascista, rappresentano un vero carattere originale profondamente radicato nelle masse popolari e nelle élite dirigenti della Toscana contemporanea. A questo risultato ha contribuito in modo determinante il Comitato toscano di liberazione nazionale (Ctln) che, ponendosi come organo unitario di autogoverno, al di sopra delle contrapposizioni ideologiche e politiche, ha diretto la battaglia per le autonomie locali e il governo regionale e ha promosso un ampio processo di rinnovamento in tutti i settori delle classi dirigenti, operanti non solo nella politica e nell'amministrazione, ma anche nell'economia e nella societŕ civile. L'ampiezza e il radicamento della scelta antifascista si sarebbero consolidati nel tempo, impedendo, anche dopo la rottura provocata dalla guerra fredda, il recupero delle posizioni e degli interessi dei gruppi piů retrivi e consentendo lo sviluppo in termini articolati e non rigidi della dialettica tra le forze politiche della regione.
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Pastori, Bianca. "Resistenza, rappresaglia e memoria di paese Robecco sul Naviglio, 20 e 21 luglio 1944." ITALIA CONTEMPORANEA, no. 264 (March 2012): 385–405. http://dx.doi.org/10.3280/ic2011-264003.

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Abstract:
Il 20 e 21 luglio 1944, in seguito all'uccisione di un soldato tedesco da parte di un gruppo di giovani partigiani, il piccolo paese di Robecco sul Naviglio (Milano) e le campagne circostanti subiscono una dura rappresaglia. Nel saggio l'autrice ripercorre le vicende di quelle giornate e la strutturazione della memoria dei fatti nel corso dei decenni successivi. Apparentemente il paese reagisce seguendo uno schema rintracciabile in analoghi casi di rappresaglia contro la popolazione civile nel corso della seconda guerra mondiale in Italia, dando vita a una memoria non perfettamente in linea con quella nazionale e istituzionale, specialmente per quanto riguarda la valutazione del ruolo dei partigiani. Eppure, anche attraverso l'intervento delle istituzioni locali (le amministrazioni comunali e la Chiesa), la comunitŕ giunge, nel dopoguerra, a una narrazione condivisa; essa č parziale, reticente e semplificata, ma, contribuendo a confermare il senso di coesione interno al paese, riesce a impedire il verificarsi di lacerazioni simili a quelle riscontrate altrove.
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Mencarelli, Paolo. ""Meritarsi la libertŕ" Conflitto sociale e ordine pubblico nelle carte del Ctln." ITALIA CONTEMPORANEA, no. 265 (June 2012): 597–610. http://dx.doi.org/10.3280/ic2011-265004.

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Abstract:
Le carte dell'archivio del Comitato toscano di liberazione nazionale (Ctln) restituiscono un quadro assai variegato delle funzioni svolte dall'organismo di direzione politica della Resistenza toscana soprattutto nell'opera di autogoverno della cittŕ di Firenze nel periodo che intercorre tra la liberazione di quest'ultima (agosto-settembre 1944) e la cessazione della sua attivitŕ (marzo 1946). Lo studio si sofferma in particolare sui complessi problemi di legalitŕ ed equitŕ legati alla contraddittoria transizione alla normalitŕ della vita politica in un periodo ancora segnato dalla guerra civile. Il Ctln, malgrado un contrastato rapporto con il prefetto, svolse un'opera significativa di mediazione sia in tema di ordine pubblico ed epurazione in relazione ai non rari episodi di conflitto sociale (manifestazioni di disoccupati, partigiani e reduci, ecc.) sia tra le istanze centrali e quelle periferiche della stessa rete ciellenistica.
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Malgeri, Francesco, Sergio Zoppi, and Emma Fattorini. "Piero Gobetti tra storia e mito. Il mondo di Gobetti di fronte alla sua morte ; Dalle amiche e espressioni piů toccanti ; La differenza nella partecipazione al dolore." ITALIA CONTEMPORANEA, no. 258 (September 2010): 103–7. http://dx.doi.org/10.3280/ic2010-258006.

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Abstract:
Francesco Malgeri, Sergio Zoppi, Emma Fattorini intervengono sul libro curato da Bartolo Gariglio, L'autunno delle libertŕ. Lettere ad Ada in morte di Piero Gobetti. Malgeri si sofferma con finezza sui temi della morte e dell'esilio, sia sulla scorta delle lettere raccolte nel volume - di antifascisti intellettuali (Croce, Fortunato, Salvemini, Einaudi, Dorso, Salvatorelli, Rosselli, Sraffa), e uomini politici (Sturzo, Tasca, Miglioli e altri) - sia facendo riferimento a pagine di contemporanei come Gaetano Salvemini, la stessa Ada, Francesco Luigi Ferrari. Zoppi considera i sentimenti espressi nelle lettere ad Ada, e i valori che vi sono testimoniati - rigore morale, importanza della cultura e dell'impegno civile, fratellanza - in quel momento dispersi, ma "capaci di sopravvivere nel corso della dittatura e di rigenerarsi, alimentando la resistenza alla barbarie e la nascita di una repubblica fondata su libertŕ e giustizia". Emma Fattorini evidenzia come le numerose lettere di donne siano tutte segnate in primo luogo dalla preoccupazione per - e dalla presa in carico di - Ada, mentre in quelle degli uomini "sono presenti tutti gli ingredienti classici della costruzione identitaria del modello maschile degli anni venti: la forza morale, l'eroismo della volontŕ, l'audacia della causa giusta, la franchezza di uno spirito aperto, [...] in una dimensione ancora positiva e idealizzata, tipica della cultura prebellica".
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Absalom, Roger. "Sarah Morgan, Rappresaglie dopo la Resistenza. L'eccidio di Schio tra guerra civile e guerra fredda, Bruno Mondadori, Milan, 2002, i-xv + 176 pp., ISBN 88-424-9558-1, €18.00." Modern Italy 9, no. 1 (May 2004): 127–30. http://dx.doi.org/10.1017/s1353294400013867.

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Font Oporto, Pablo. "Resistencia civil en Suárez." Pensamiento. Revista de Investigación e Información Filosófica 77, no. 294 (October 28, 2021): 249–63. http://dx.doi.org/10.14422/pen.v77.i294.y2021.002.

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Abstract:
El motor de la teoría política suareciana es la consecución del bien común inserto en la facticidad de la realidad humana concreta. Desde ahí cabe sostener que la admisión de la resistencia al poder político supone, en última instancia, erigir esta última como límite de aquel y abrir la puerta a un uso ponderado, proporcional y precavido de la violencia. En definitiva, esta opera como un instrumento fáctico de legítima defensa en la búsqueda del bien común concreto.
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Lázaro, Bruno de Oliveira, Rodrigo Rodrigues da Cunha, and Andrielli Morais de Oliveira. "Estudo da resistência superficial de estacas de fundação em concreto armado por esclerometria de Reflexão e por extração de testemunhos." Revista Científica Multidisciplinar Núcleo do Conhecimento 10, no. 04 (July 22, 2019): 20–31. http://dx.doi.org/10.32749/nucleodoconhecimento.com.br/engenharia-civil/resistencia-superficial.

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Revilla-Cuesta, Víctor, Vanesa Ortega-López, Marta Skaf, Francisco Fiol, and Juan Manuel Manso. "¿Por qué el efecto del árido de hormigón reciclado en la resistencia a compresión del hormigón autocompactante no es homogéneo? Una revisión bibliográfica." Informes de la Construcción 74, no. 565 (March 25, 2022): e435. http://dx.doi.org/10.3989/ic.87668.

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Abstract:
La presente revisión bibliográfica profundiza en cómo las características del Árido de Hormigón Reciclado (AHR) afectan al comportamiento resistente del Hormigón AutoCompactante (HAC) y cómo el efecto esperado del AHR puede alterarse por cambios en la composición del HAC. Se demuestra que, si la trabajabilidad del HAC se mantiene constante, la resistencia a compresión disminuye linealmente con el contenido de AHR, aunque este descenso será menor si el AHR procede del machaqueo de un hormigón de mayor resistencia. La disminución de la relación agua/cemento permite compensar esta pérdida de resistencia, aunque su valor debe permitir también mantener una adecuada trabajabilidad del HAC. La absorción de agua del AHR y su interacción con otros compontes incrementan la variabilidad del efecto del AHR. Debido a la gran cantidad de factores implicados en este comportamiento, es recomendable un estudio experimental del AHR y del HAC producido con él antes de su utilización.
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Martinez Bernal, Daniel Ricardo. "La resistencia y la resistencia civil: la importancia de la teoría noviolenta." Papel Político 21, no. 2 (May 23, 2017): 343. http://dx.doi.org/10.11144/javeriana.papo21-2.rrci.

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Abstract:
Son muchos los artículos, los textos y las publi-caciones que hacen referencia a la resistencia y la resistencia civil, pero muy pocos los que hablan de la noviolencia como uno de sus pilares. Es más, es tal su desconocimiento que noviolencia la escriben indistintamente (no violencia, novio-lencia o no-violencia). Por esa razón, el objeto de este artículo es darle un giro a estas ideas, y mostrar cómo la noviolencia es el sustento de las nociones de resistencia y resistencia civil. Gracias a los estudios y las luchas gandhianos es que estos dos conceptos cobraron mayor sentido y en esa medida es que se les puede reconocer como luchas distintas de las militares o bélicas. El fundamento teórico de la noviolencia permite ver tanto la importancia que tiene el factor de lo no armado como la relevancia del estudio de los medios-métodos y fines-estrategias. To-mar como base estas dos variables amplía las perspectivas de análisis y, sobre todo, permite in-cluir valores, como el de la paz, en medio de una constante tan predominante como la violencia. Pensar desde el punto de vista de la noviolencia y sus diferentes acepciones facilita entender y conceptualizar las luchas sociales de forma más precisa y sistematizada.
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Useche Aldana, Oscar. "El poder ciudadano de la resistencia civil." Polisemia 6, no. 9 (September 19, 2010): 69–74. http://dx.doi.org/10.26620/uniminuto.polisemia.6.9.2010.69-74.

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Abstract:
El presente artículo es un producto de investigación que recoge las reflexiones realizadas en diferentes escenarios académicos y sociales, en procura de reconocer en los ejercicios emergentes de ciudadanía que se vienen manifestando prolíficamente en las sociedades actuales, las claves de lectura de un fenómeno que extiende sus raíces en las diversas formas de afirmación de la vida: la resistencia. Es posible reconocer en algunas manifestaciones de la vida una práctica permanente de resistencia, una capacidad para enfrentar todo aquello que pueda amenazarla o ponerla en riesgo, buscando además vías para reproducirse y transformarse. La resistencia puesta en ejercicio por parte de los y las ciudadanas, se revela como un proyecto de poder ciudadano mediante el cual se despliegan las potencias personales tales como la libertad, la autonomía e incluso la fragilidad, posibilitando incluso el despliegue también de potencias colectivas, capaces de transformar las condiciones culturales, económicas y políticas en unas circunstancias determinadas.
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Sarabia Ríos, Cecilia, and Nemesio Castillo Viveros. "Desarrollo e incidencia de las Organizaciones de la Sociedad Civil en Chihuahua, México." Clivajes. Revista de Ciencias Sociales, no. 9 (April 24, 2018): 50–70. http://dx.doi.org/10.25009/clivajes-rcs.v0i9.2537.

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Abstract:
Las Organizaciones de la Sociedad Civil en Chihuahua han desarrollado un proceso de reflexión e innovación en cuanto a estrategias de participación en el espacio público y en el posicionamiento de sus demandas sociales en la agenda oficial. En esta investigación, se analiza el origen y los cambios provocados por la implementación de las políticas económicas neoliberales en México y su correspondencia con los registrados en la relación entre el Estado y la sociedad civil, en particular, con sus organizaciones. Se expone el caso del Plan Estratégico de Juárez como ejemplo emblemático en los procesos de adaptación, innovación e incidencia en la toma de decisiones, y se argumenta a favor de una lógica de adaptación y resistencia ante las políticas neoliberales del Estado Mexicano, a través de la definición, negociación y renegociación con sus instituciones.Palabras clave: Neoliberalismo y Sociedad civil, y Organizaciones Development and incidence of Civil Society Organizations in Chihuahua, MexicoSummaryThe Civil Society Organizations in Chihuahua have developed a process of reflection and innovation regarding strategies of participation in the public space and the positioning of their social demands in the official agenda. In this research, we analyze the origin and changes caused by the implementation of neoliberal economic policies in Mexico and their correspondence with those registered in the relationship between the State and civil society, in particular, with their organizations. The case of the Juarez Strategic Plan is presented as an emblematic example in the processes of adaptation, innovation and incidence in decision-making, and it is argued in favor of a logic of adaptation and resistance to the neoliberal policies of the Mexican State, through the definition, negotiation and renegotiation with its institutions.Keywords: Neoliberalism and Civil society, and Organizations Développement et impact des organisations de la société civile à Chihuahua, MexiqueRésuméLes organisations de la société civile à Chihuahua ont développé un processus de réflexion et d’innovation à propos des stratégies de participation dans l’espace public et du positionnement de leurs demandes sociales dans l’agenda officielle. Dans cette recherche, nous analysons l’origine et les changements provoqués par la mise en œuvre des politiques économiques néolibérales au Mexique et leur corrélation avec ceux observés dans la relation entre l’Etat et la société civile, en particulier avec ses organisations. Nous présentons le cas du Plan Stratégique de Juárez en tant qu’exemple emblématique des processus d’adaptation, d’innovation et d’impact dans la prise de décision et nous argumentons en faveur d’une logique d’adaptation et de résistance face aux politiques néolibérales de l’Etat mexicain, au travers de la définition, négociation et renégociation avec ses institutions.Mots-clés: Néolibéralisme, Société civile, Organisations
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Neira, Hernán. "Suicidio revolucionario y tradición de desobediencia civil: Huey P. Newton." Araucaria, no. 49 (2022): 104–23. http://dx.doi.org/10.12795/araucaria.2022.i49.06.

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Abstract:
Nuestro objetivo es analizar el concepto y la práctica del suicidio revolucionario, tal como fue concebido por Huey Pierce Newton, fundador del Partido Pantera Negra para la Autodefensa. El contexto histórico-teórico de nuestro trabajo son algunas teorías políticas revolucionarias del autosacrificio, que establecen la diferencia y el vínculo entre Newton y otras concepciones de la resistencia civil. Nos centramos en la colección de ensayos de Newton titulada The Huey P. Newton Reader (1970) y en su autobiografía Revolutionary Suicide (1973). El concepto de suicidio revolucionario ha sido escasamente desarrollado y estuvo ausente en el número especial sobre el Partido Pantera Negra publicado en 2017 por el Journal of African American Studies. Nuestra conclusión es que Newton fue un líder con una inspiración intelectual compleja, que va de Platón a Fanon. El autosacrificio revolucionario es la clave que le permite abrazar, renovar y transmitir una determinada inflexión teórica de la resistencia civil, que también parte de algunos autores que rara vez cita. Palabras-clave: Suicidio revolucionario, desobediencia civil, Black Panther Party for Self-Defense, Huey Pierce Newton, Henry David Thoreau, violencia política
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Checa Hidalgo, Diego. "Intervenciones internacionales ciudadanas y la resistencia no-violenta en los territorios Palestinos." Polisemia 9, no. 16 (December 12, 2015): 32–48. http://dx.doi.org/10.26620/uniminuto.polisemia.9.16.2013.32-48.

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Abstract:
Este artículo de investigación realiza una aproximación al fenómeno de la resistencia civil en los Territorios Palestinos contra la ocupación y a los efectos del apoyo noviolento que recibe desde sectores de la sociedad civil global. La resistencia civil tiene, en la historia del movimiento nacional palestino, un papel mayoritariamente subordinado a la lucha armada. Sin embargo, esto ha cambiado en los últimos años donde la lucha no-violenta predomina como estrategia de resistencia. En este contexto, las intervenciones internacionales ciudadanas están beneficiando a los movimientos palestinos que practican esta resistencia mediante el aumento de su protección y favoreciendo su empoderamiento. Además, están extendiendo la cultura de paz y desafiando el militarismo existente en las sociedades israelí y palestina.
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Godínez Baltazar, Víctor Manuel, Sulpicio Sánchez Tizapa, and Sulpicio Sánchez Tizapa. "Cálculo simplificado de la curva de capacidad basal carga-distorsión en edificaciones de baja altura elaboradas con mampostería confinada y ubicadas en zonas de alto peligro sísmico." Informes de la Construcción 74, no. 566 (June 7, 2022): e441. http://dx.doi.org/10.3989/ic.77920.

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Abstract:
El documento presenta una metodología para evaluar la curva de capacidad cortante en estructuras de mampostería confinada. Las hipótesis de colapso son: tensión diagonal en la mampostería y cortante en elementos verticales confinantes (EVC). La mampostería y EVC son sustituidos por resortes formando un sistema de un grado de libertad. La curva simplificada tiene 5 puntos, cada uno asociado a un nivel de daño y fue calibrada con resultados experimentales de muros y estructuras 3D. La precisión aumenta para rangos definidos de propiedades mecánicas y geométricas de la mampostería y EVC. La aplicación en cuatro construcciones entre uno y tres niveles muestra la capacidad del método en el cálculo rápido de la curva resistente, indicando factores de sobre-resistencia con rango 2.20-4.50 en dirección larga, 1.40-3.70 en dirección corta. El cortante resistente máximo ocurre con distorsiones entre 0.0025 a 0.0034. El modelo tiene similar aproximación a la obtenida con análisis no lineal.
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Parmudi, Mochamad. "KEBANGKITAN CIVIL SOCIETY DI INDONESIA." At-Taqaddum 7, no. 2 (February 6, 2017): 295. http://dx.doi.org/10.21580/at.v7i2.1208.

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Abstract:
<p>Secara sederhana model pemahaman Islam universal terekspresi pada dua corak pemikiran mengenai hubungan antara Islam dengan realitas sosial, ekonomi, dan politik. <strong><em>Pertama</em></strong>, adalah model organik yang menghendaki hubungan secara legal-formal antara Islam dengan semua aspek kehidupan manusia. Dalam perspektif model ini, Islam harus terwujud secara formal kelembagaan sebagaimana nampak dalam bentuk seperti partai Islam, sistem ekonomi Islam, dan bahkan negara Islam. <strong><em>Kedua</em></strong>, adalah corak pemikiran yang menghendaki hubungan secara substansial antara Islam dengan semua aspek kehidupan. Islam lebih dilihat pada tataran moral, etik, dan spiritual. Dalam hal ini, Islam tampil secara <em>inklusif</em>.</p>Kebangkitan <em>civil society </em>dimanifestasikan ke dalam beberapa jenis gerakan sosial. <em>Pertama,</em> resistensi simbolik yang meliputi pelbagai aksi tidak langsung untuk mengontrol dominasi negara. Tujuan utarna dari jenis aktivitas ini adalah untuk menampilkan pelbagai keluhan dan gugatan secara simbolik dalam bentuk tulisan, pertunjukan seni, dan diskusi yang bernada kritik. <em>Kedua, </em>resistensi pragmatis yang dilakukan sebagai reaksi langsung terhadap kebijaksanaan pemerintah atau sistem sosial-ekonomi-politik yang sedang berjalan. Resistensi semacam ini biasanya melibatkan ormas, partai politik, dan bahkan mahasiswa (contoh yang actual: demonstrasi penolakan penaikan harga BBM). <em>Ketiga,</em> resistensi simbolik-pragmatis yang merupakan aksi langsung maupun tidak langsung yang menuntut terciptanya situasi sosial-politik yang lebih baik terutama <em>wong cilik </em>dan juga menuntut pengurangan kontrol negara terhadap pelbagai bidang kehidupan masyarakat.
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López-Martínez, Mario. "La resistencia civil examinada: de Thoreau a Chenoweth." Polis (Santiago) 15, no. 43 (April 2016): 41–65. http://dx.doi.org/10.4067/s0718-65682016000100003.

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Henao, Andrés Fabian. "La teoría postrawlsiana de la desobediencia civil." Estudios Políticos (Medellín), no. 28 (June 15, 2006): 63–97. http://dx.doi.org/10.17533/udea.espo.1331.

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Abstract:
El presente artículo busca acercarse a la teoría política contemporánea sobre la desobediencia civil, motivado por lo atractivo de sus características como forma de resistencia susceptible de ser tolerada en una democracia. Con tal propósito, se expone la forma en que la desobediencia civil es caracterizada por la perspectiva de Ronald Dworkin, Hannah Arendt, Jürgen Habermas y Ulrich Rödel, Günter Frankenberg y Helmut Dubiel; teorías que han tenido como referente la inscripción que de ese concepto hace John Rawls en su Teoría de la justicia. Este panorama teórico de ningún modo pretende agotar lo que se ha escrito en torno a este tipo de resistencia política; el objetivo del trabajo, por el contrario, es introducir al lector en los debates que en la teoría política suscita este tipo de resistencia y ofrecerle algunas de las posiciones más relevantes.
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González, Ana Marta. "ALCANCE Y LÍMITES DEL DEBER DE OBEDIENCIA AL GOBIERNO SEGÚN HUME." Tópicos, Revista de Filosofía 37, no. 1 (November 28, 2013): 77. http://dx.doi.org/10.21555/top.v37i1.117.

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Abstract:
Se explora la justificación que ofrece Hume del gobierno en dos momentos, y, a partir de ahí, los argumentos con los que pretende salvar la posibilidad de la resistencia civil sin afirmar tajantemente un derecho a la resistencia. Para ello pone en juego su distinción entre obligación natural —u obligación de interés—y obligación moral —-avalada por el sentimiento. Al hilo de esta distinción puede señalarse un criterio para distinguir normalidad y excepción, y, eventualmente, el tipo de situación que podría respaldar acciones de resistencia civil.
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Rodríguez Vargas, María Francesca. "Resistencia civil antigubernamental: Análisis del movimiento social “Chile despertó” en Concepción." Revista de Paz y Conflictos 13, no. 2 (July 20, 2021): 79–97. http://dx.doi.org/10.30827/revpaz.v13i2.16985.

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Abstract:
Este artículo analiza las acciones de resistencia desarrolladas en la ciudad de Concepción, en el contexto del movimiento social antigubernamental que emergió en octubre de 2019 en Chile. Particularmente, se aborda cómo civiles han utilizado estrategias noviolentas para transformar las estructuras políticas y económicas en este conflicto, para lo cual se ha utilizado una metodología cualitativa de análisis de contenidos que consideró entrevistas a informantes clave, publicaciones en redes sociales y fuentes hemerográficas. Las movilizaciones se iniciaron en la capital chilena por el aumento de la tarifa del Metro de Santiago, sin embargo, el incremento previsto para el 8 de octubre fue desafiado por estudiantes de educación media que realizaron llamados a la evasión del pago del transporte capitalino; aunque posteriormente las protestas se extendieron a otras regiones donde se levantaron reivindicaciones relacionadas con una desigualdad social percibida en todo el territorio nacional. Como principales hallazgos de esta investigación, se identifica una amplia gama de métodos noviolentos utilizados por grupos de la sociedad civil en la ciudad de Concepción, uno de los principales núcleos urbanos de las movilizaciones, siendo los más numerosos los métodos de protesta y persuasión. Finalmente, se estima un éxito parcial del movimiento antigubernamental en base al análisis de su comportamiento en el territorio y se propone un conjunto de desafíos para los actores de la noviolencia frente al ambicioso objetivo de acabar con la violencia estructural.
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Prieto López, Leopoldo José. "El derecho de resistencia en Francisco Suárez." Daímon, no. 80 (March 22, 2020): 201–8. http://dx.doi.org/10.6018/daimon.383671.

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Abstract:
Este trabajo presenta y valora el reciente libro de Pablo Font, El derecho de resistencia civil en Francisco Suárez. Virtualidades actuales, deteniéndose especialmente en los precedentes y contexto del derecho de resistencia, las cuestiones fundamentales de la teoría política de Suárez y en los tres niveles de la doctrina suareciana del derecho de resistencia al tirano: desobediencia, deposición y occisión o tiranicidio. This paper presents and values Pablo Font's recent book, El derecho de resistencia civil en Francisco Suárez. Virtualidades actuales attending especially to the precedents and context of the right of resistance, the fundamental issues of the political theory of Suárez and the three levels of Suárez’s doctrine of the right of resistance to the tyrant: disobedience, deposition and occision or tyrannicide
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Garrido, María Belén, Cécile Mouly, and Annette Idler. "Jiu-jitsu en contexto de conflicto armado: el poder de la resistencia no violenta." Ciudad Paz-ando 9, no. 2 (December 26, 2016): 155–67. http://dx.doi.org/10.14483/2422278x.11410.

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Abstract:
En este artículo se explica cómo la comunidad de Samaniego logró, a través de la resistencia civil, que los abusos de los actores armados en su territorio resultaran contraproducentes, un fenómeno que se describe como jiu-jitsu. Se examinaron las estrategias utilizadas para generar dicho fenómeno durante tres periodos de mayor resistencia, con énfasis en dos aspectos: la estructura organizativa del movimiento de resistencia civil y el acceso a medios de difusión de información sobre la situación. A partir de entrevistas y observación in situ, principalmente, se muestra cómo el lograr un jiu-jitsu ayudó a la comunidad a obtener más autonomía en su relación con los actores armados.
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Rocha, Carolina da Cunha. "Canciones de resistencia, canciones de esperanza: formas de protagonismo negro en las protestas raciales de Estados Unidos (1950-1960)." Revista Eletrônica da ANPHLAC, no. 27 (December 27, 2019): 257–79. http://dx.doi.org/10.46752/anphlac.27.2019.3461.

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Abstract:
Resumen: El objetivo de este ensayo es estudiar cómo manifestaciones culturales, en este caso, la religión y las canciones tanto esclavas como las posteriormente utilizadas en las protestas por los derechos civiles en el siglo XX, pueden ser comprendidas como instrumentos de resistencia y mecanismos de ruptura del silencio dentro de un contexto opresor. La hipótesis propuesta es que detrás del poder hegemónico de la mayor parte de la comunidad blanca norteamericana, el protagonismo de los afrodescendientes se hizo notar por medio de su música y espiritualidad. Este arsenal cultural, surgido en los años de esclavitud, sirvió como código compartido y como memoria colectiva de la comunidad negra, perpetuándose como legado de resistencia para las luchas de los derechos civiles en los años 50 y 60, momento en que los pequeños actos de resistencia se convirtieron en amenaza abierta al sistema segregacionista.Palabras-clave: expresión cultural y política – resistencia afrodescendiente – Estados Unidos
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Navas Santos, Lucía, Cristina Nolasco Monterroso, Cristina Elena Carmona Moriel, Mª Dolores López Zamorano, Rafael Santamaría Olmo, and Rodolfo Crespo Montero. "Relación entre la ingesta de sal y la presión arterial en pacientes hipertensos." Enfermería Nefrológica 19, no. 1 (February 24, 2016): 20–28. http://dx.doi.org/10.4321/s2254-28842016000100003.

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Abstract:
Introducción: La hipertensión arterial resistente o refractaria al tratamiento supone un serio problema de salud pública y aunque, no están claros los mecanismos por los que se produce esta resistencia, se sospecha que el consumo de sodio puede jugar un papel importante en el mantenimiento de la misma. Objetivo: Determinar si los pacientes con hipertensión resistente toman sodio oculto en los alimentos ingeridos en su dieta; así como relacionar este consumo con sus hábitos dietéticos. Pacientes y Métodos: Se estudiaron 32 pacientes con una media de edad de 74,25±6,38 años, (65,6% hombres y 34,4% mujeres). Se realizó un estudio descriptivo y transversal mediante entrevista estructurada sobre consumo de alimentos. Se estudió: edad, género, estado civil, presión arterial, responsable de la elaboración de las comidas, índice de masa corporal (IMC), consumo de sodio oculto en la dieta y percepción de los pacientes sobre su consumo de sodio. Resultados: Se encontró una ingesta media real de 3693,56±2330,97 mg de sodio. En el 59,4% de los casos las comidas las elaboraba otra persona diferente al paciente, siendo mayor el consumo de sodio en estos pacientes (3.709,44±529,37 frente a 3.677,69±649,27 mg. Respecto a la percepción sobre la cantidad de sodio ingerida, el 9,4% decían no tomar nada, el 56,3% poco, el 21,9% lo normal y el 12,5% bastante. Los que decían no tomar nada de sodio y lo normal, el mayor aporte lo hacían durante la cena; y los que decían tomar poco sodio y bastante, era en el almuerzo. Se encontró correlación significativa entre ingesta de sodio total e IMC (r=0,411, p
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González Moreno, Obed. "Cine, resistencia y barrio: Marcelino Aupart en la colonia Aviación civil, testimonio de una localidad." Revista Stultifera 3, no. 2 (2020): 185–215. http://dx.doi.org/10.4206/rev.stultifera.2020.v3n2-09.

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González, Luis Armando, and Roxana Martel. "Pobreza y sociedad civil." ECA: Estudios Centroamericanos 58, no. 659 (September 30, 2003): 881–904. http://dx.doi.org/10.51378/eca.v58i659.5449.

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Abstract:
El objetivo del presente artículo es examinar, por un lado, los factores que inciden en la pobreza, haciendo que la misma se profundice y multiplique; y, por otro, la situación de la sociedad civil, sus niveles de organización y participación de cara a hacer frente al deterioro creciente de sus condiciones de vida. Su argumento de fondo es que el desarrollo de la sociedad civil salvadoreña supone la ciudadanización de sus miembros, la cual obviamente no puede alcanzarse mientras persistan mecanismos de exclusión socioeconómica, pero también mientras persistan el aletargamiento social, la resistencia a participar en los asuntos públicos y el rechazo a cualquier tipo de organización comunitaria. ECA Estudios Centroamericanos, Vol. 58, No. 659, 2003: 881-904.
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Ameglio Patella, Pietro. "Noviolencia y Resistencia Civil: una mirada teórica desde la lucha social." Revista Latinoamericana Estudios de la Paz y el Conflicto 3, no. 5 (December 15, 2021): 201–15. http://dx.doi.org/10.5377/rlpc.v3i5.12795.

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Abstract:
El artículo plantea un abordaje epistémico desde la relación acción-reflexión-acción, acerca de una mayor conceptualización de la resistencia civil y la lucha social noviolenta, en su interacción, sobreposición y especificidades. Para ello, se partirá de la integración y discusión de enfoques y experiencias de diferentes autores y luchadores sociales, a partir de ejes conceptuales como la desobediencia, el poder, la construcción de armas morales y noviolentas, la toma de conciencia de los cuerpos y sus identidades, los niveles de las acciones. Finalmente, se hará un análisis, desde estas variables, de la resistencia civil noviolenta de los familiares de víctimas de desaparecidxs y asesinadxs en México, a partir de las Brigadas Nacionales de Búsqueda.
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Aguilar López-Barajas, José Luis. "Resistencia civil noviolenta: la lucha contra el Socialismo Real en Polonia." Polis (Santiago) 15, no. 43 (April 2016): 203–27. http://dx.doi.org/10.4067/s0718-65682016000100010.

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Ramos, Alicia, and Manuel Azcarate. "Derrotas y esperanzas: La Republica, la Guerra Civil y la Resistencia." Hispania 79, no. 2 (May 1996): 234. http://dx.doi.org/10.2307/344885.

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Ruiz Valencia, Daniel Mauricio, Paula Rossana Galindo Jaramillo, Anyi Lizeth Hernández Niño, Juan Carlos Reyez Ortiz, Manuela Restrepo Palacio, Natalia Barrera Ospina, José Gustavo Martínez Murcia, and Cecilia Teresa López Pérez. "Reforzamiento estructural de edificaciones patrimoniales en tierra de 1 y 2 pisos: aplicación de la normativa AIS-610-EP-2017." Informes de la Construcción 75, no. 269 (March 1, 2023): e488. http://dx.doi.org/10.3989/ic.90103.

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Abstract:
Los españoles que conquistaron la zona andina latinoamericana construyeron edificios en adobe y tapia apisonada. Por esta razón, el 90% de los edificios patrimoniales en Colombia están construidos en tierra; la mayoría ubicados en zonas de amenaza sísmica intermedia y alta. Considerando que estas edificaciones son sísmicamente vulnerables, en 2019 se incluyó la norma AIS-610-EP-2017 en la reglamentación sismo-resistente del país (norma para reforzamiento sísmico de edificios patrimoniales en tierra). Utilizando esta norma, se analizaron dos edificios construidos en el siglo XVI. Los muros fueron reforzados con placas de acero (o de madera). Los resultados indican que para cargas sísmicas solo el 24% de los muros sin refuerzo tendrían tensiones menores que la resistencia a la tracción de la tierra, mientras que en los muros reforzados este porcentaje es del 98%. Asimismo, las tensiones en los elementos de refuerzo (acero y madera) se mantienen por debajo de los límites permisibles.
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Pulido Varon, Heidi Smith, and Nicolasa María Durán Palacio. "El papel de las emociones en los procesos de resistencia civil no armada y construcción de paz en Medellín." Revista Colombiana de Ciencias Sociales 12, no. 2 (August 6, 2021): 516. http://dx.doi.org/10.21501/22161201.3461.

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Abstract:
El presente artículo parte de un diálogo entre la filosofía, la ciencia política y la mirada psicosocial para analizar el papel que los líderes de la ciudad de Medellín atribuyen a las emociones en los procesos de resistencia civil no armada y construcción comunitaria de paz. La investigación asumió una mirada cualitativa bajo el método de la narración testimonial para acceder a la perspectiva de los participantes. Los resultados evidencian que las emociones adquieren una dimensión política asociada a vertientes subjetivas del cuidado, el amor, la alegría, como también del miedo, la ira, la vergüenza y la desconfianza, que, en conjunto, participan en procesos de resistencia civil no armada y construcción de paz en la ciudad de Medellín.
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Noguera Sanchez, Helvert. "Dinámicas socio jurídicas en comunidades en resistencia o paz." Via Inveniendi Et Iudicandi 4, no. 2 (July 5, 2016): 1. http://dx.doi.org/10.15332/s1909-0528.2009.0002.01.

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Abstract:
El artículo pretende analizar las dinámicas socio-jurídicas de la Comunidad de Paz<br />de San José de Apartadó, y establecer si estas rechazan la aplicación formal del<br />derecho interno colombiano; desde la coyuntura humanitaria, como Zona<br />Temporalmente Autónoma y de resistencia civil no violenta que practica hace más<br />de una década.
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Friska Dianing Puspa, Felisitas, and Nicolas Kriswinara Astanujati. "The Failure on Our Governance: Reaksi Masyarakat Sipil terhadap Kebijakan Publik di Masa Pandemi." Jurnal PolGov 3, no. 2 (January 7, 2022): 127–62. http://dx.doi.org/10.22146/polgov.v3i2.2817.

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Abstract:
Tulisan ini berusaha memberikan elaborasi mengenai faktor-faktor apa saja yang berperan dalam kegagalan pemerintah atas kebijakannya di masa pandemi hingga memunculkan reaksi dari masyarakat sipil. Mulai dari minimnya preparedness, perbedaan sense of urgency, broken linkage, hingga rendahnya sense of belonging menjadi bahasan yang disajikan secara lebih lanjut dalam tulisan ini. Bagaimana pemerintah akhirnya mengakomodasi hadirnya komunitas sebagai bentuk resistensi yang mewujudkan terciptanya self-governing community. Yang mana keberadaannya juga mendorong berjalannya suatu demokratisasi. Melihat bahwa pergerakan dan polarisasi perlawanan sipil yang semakin tumbuh menjamur sebagai bentuk gerak komunal di masa pandemi. Indonesia menjadi salah satu negara yang turut meningkatkan resistensi. Melalui realita serta sumber-sumber sekunder, tulisan ini menjelaskan apa yang menyebabkan pemerintah gagap dalam penanganan pandemi hingga memicu kemunculan masyarakat sipil. Hingga akhirnya, civil society menjadi solusi (mobilizing for action) dalam tata kelola pemerintahan. Kata kunci: civil society, broken linkage, network governance, self-governing community, civil resistance, social contract
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Marín Bardales, Noe Humberto, and Guillermo David Evangelista Benites. "INFLUENCIA DE LA RESISTENCIA DEL SUELO MEJORADO EN EL DISEÑO DE LOSA DE CIMENTACIÓN MEDIANTE UN MODELO DE INTERACCIÓN SUELO-ESTRUCTURA." INGENIERÍA: Ciencia, Tecnología e Innovación 8, no. 2 (October 1, 2021): 135–48. http://dx.doi.org/10.26495/icti.v8i2.1916.

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Abstract:
El crecimiento urbano, ha hecho que las edificaciones se sitúen sobre suelos flexibles, la cual su resistencia es pequeña, para las edificaciones que se desea proyectar, generando problemas de asentamiento de las estructuras y sobre esfuerzos de diseño en las losas de cimentación. Como alternativa de solución, los ingenieros civiles, colocan capas de material de préstamo (afirmado) sobre el suelo natural, para luego ser compactado. Esta técnica logra incrementar la resistencia del suelo en su conjunto, debido a que el estrato compactado, su resistencia es mayor a la del suelo natural, pero no es utilizado en el diseño de la losa de cimentación. El problema estudiado es ¿En qué medida la resistencia del suelo mejorado influye en el diseño de la losa de cimentación mediante un modelo de interacción suelo-estructura de Pasternak?. El objetivo de la investigación es determinar la influencia de la resistencia del suelo mejorado en el diseño de losa de cimentación mediante un modelo de interacción suelo-estructura. El diseño de investigación es descriptivo, no experimental Los resultados encontrados muestran que la resistencia del suelo se incrementa en un 30.54% respecto a la resistencia del suelo natural con el material de afirmado de la cantera “Racarrumi” y el modelo dinámico N.G.Shariya expresa las condiciones de flexibilidad del suelo. Se concluye que el suelo mejorado de la cantera Racarrumi logra incrementar la resistencia de diseño en un 30.54% a una altura de capa compactada de 65 cm.
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Bedon López, Jorge Emiliano. "Diseño óptimo para obtener concreto de alta resistencia para obras civiles en zonas altoandinas del Perú." APORTE SANTIAGUINO 9, no. 2 (December 26, 2017): 205. http://dx.doi.org/10.32911/as.2016.v9.n2.195.

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Abstract:
<p>Tradicionalmente, en la ciudad de Huaraz, la construcción inmobiliaria tuvo una tendencia marcada hacia el uso del concreto ordinario o convencional, en razón de que las edificaciones urbanas difícilmente superaban los seis pisos. El casi nulo desarrollo vertical de las construcciones en Huaraz, conllevó a que no se utilizara el concreto de alta resistencia (CAR); pero, la estructuración y forma de desarrollo que caracteriza a los proyectos habitacionales y comerciales en actual desarrollo en dicha ciudad, resulta siendo propicio para el uso del CAR. En el contexto descrito y teniendo en cuenta la similitud con otras ciudades en términos de desarrollo inmobiliario y altitud, nos propusimos: Diseñar un tipo de concreto de alta resistencia que se ajuste a los requerimientos de las obras civiles en las zonas altoandinas del Perú. Para el logro del objetivo se diseñó un concreto convencional patrón, el cual sirvió de base para obtener concretos de mayor resistencia mediante la manipulación de materiales y agregados locales, aditivo y microsílice. Los resultados dan cuenta que en zonas altoandinas del Perú, el CAR (91.5 Mpa a los 90 días), es factible de ser logrado con la siguiente dosificación: materiales y agregados locales, aditivo 2.3% y microsílice 12%.</p>
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Vera Díaz, Adriana. "Acercamiento al análisis de John Rawls sobre la revolución o desobediencia civil." Amauta 17, no. 34 (December 5, 2019): 43–53. http://dx.doi.org/10.15648/am.34.2019.5.

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Abstract:
A lo largo de la actividad intelectual de la época contemporánea, se da el interés de enfocar sus estudios al problema del derecho a la resistencia como un derecho natural dando relevancia a la relación y diferencias con el derecho a la rebelión y la desobediencia civil; por ello, las diversas perspectivas se pueden catalogar de acuerdo a las diferentes posiciones que han adoptado los autores conforme a sus temáticas, particularmente de filosofía política y del derecho, en donde, se analizan implicaciones jurídicas y el tratamiento filosófico ante la relación sistemática propia del contexto; entendiendo a su vez, al derecho de resistencia como un sistema de restricción legítima del poder de la máxima autoridad del Estado para proteger el bien común, éste materializado en actos de justicia y salvaguardar la libertad del pueblo. Por esta razón, en este escrito se abordarán los estudios en torno a la desobediencia civil del filósofo John Rawls.
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Vázquez García, Agustín Raymundo. "La autogestión energética ante la guerra capitalista. El caso de la resistencia en México." Revista CoPaLa, Construyendo Paz Latinoamericana Número 17, no. 17 (January 1, 2023): 41–54. http://dx.doi.org/10.35600/25008870.2023.17.0266.

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Abstract:
Este artículo interpreta el discurso de la Red Nacional de Resistencia Civil (RNRC) en términos de la guerra que opera tanto el estado como la corporación empresarial (nacional y transnacional) sobre la población mexicana durante el periodo neoliberal. Una de las propuestas de esa red: autogestión energética, es interpretada como una postura que desestabiliza la dicotomía liberal: propiedad estatal-propiedad privada, y, por otro lado, como una fuente objetiva de incremento del bienestar de la población. Esto resulta en un gesto de la democracia plebeya llevada al campo económico vía la resistencia.
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Strogov, Nikita D. "The nature of Ius resistendi in the context of legal schools and theories." Izvestiya of Saratov University. Economics. Management. Law 22, no. 3 (August 24, 2022): 339–45. http://dx.doi.org/10.18500/1994-2540-2022-22-3-339-345.

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Abstract:
Introduction. Many researchers consider ius resistendi as the right to violent uprising, while nowadays this right plays the role of a legal institution that restrains public authorities from abuses and encroachments on other human and civil rights. Ius resistendi is rooted in classical iusnaturalism, but is comprehended by means of modern natural law, legal positivism and sociological science, including the theory of conflict, which makes it possible to analyze the nature of the right of resistance more comprehensively. Theoretical analysis. The nature of ius resistendi does not belong to the state, but to individuals and society, which is confirmed by the theoretical provisions of iusnaturalism and sociological and legal science. The positive ius resistendi creates more reliable guarantees for the implementation of this right, and also increases the effectiveness as a legal institution. Еmpirical analysis. The author carried out the analysis of the constitutional acts and came to the conclusion about the possibilities of constructing ius resistendi into the body of a positive law. By legal recognition of ius resistendi, the state institutionalizes control over itself. Results. The nature of ius resistendi appears to be broader than that suggested by classical doctrines. Although ius resistendi remains in the sphere of “ideal” law, the possibility of the implementation of this right in normative acts as an institution that restrains public authorities from possible abuse, and as a “right to commit an offense” is not excluded. The positive ius resistendi acts as one of the ways to resolve the conflict of law and justice.
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Nicoloff Silverio, Adriana. "La Numancia de Rafael Alberti en la guerra civil española." Filología, no. 51 (November 1, 2019): 29–40. http://dx.doi.org/10.34096/filologia.n51.8904.

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Abstract:
El 18 de julio de 1936 se produce el levantamiento militar que desencadena la guerra civil española, enfrentando a los bandos nacionalista y republicano. En este contexto emerge el denominado teatro de urgencia, cuya finalidad era funcionar como un instrumento de agitación y propaganda al servicio de la causa republicana. Se planteaba combinar la temática revolucionaria coetánea con los clásicos del teatro del Siglo de Oro, porque poseían una conexión con las masas populares que los dramaturgos contemporáneos no podían ignorar. En 1937, Rafael Alberti se apropia de la Numancia cervantina, adaptándola y poniéndola al servicio de la causa republicana, por su ejemplo heroico, cuando comienza la ofensiva nacionalista sobre Madrid y es imperioso alentar a los combatientes y a la población civil en la resistencia. El texto albertiano está hecho en vistas de la lucha y resistencia republicana y no se vislumbra una posible derrota, pues los españoles se convertirán en los vengadores de Numancia. El presente trabajo aborda la Numancia de 1937, su proceso de reescritura a través del paradigma de la hipertextualidad de Gerard Genette, la resignificación del texto cervantino en el contexto bélico español, y cómo esta versión funciona como un parapeto ideológico para exaltar los valores republicanos.
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Mira, Roberta. "Razzie di uomini per il lavoro nella Germania nazista. Una messa a punto sul caso italiano." ITALIA CONTEMPORANEA, no. 266 (September 2012): 80–95. http://dx.doi.org/10.3280/ic2012-266004.

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Abstract:
Durante la seconda guerra mondiale, lo sfruttamento di milioni di lavoratori stranieri, anche italiani, da parte della Germania nazista, oltre a costituire una condizione indispensabile per sostenere lo sforzo bellico, rappresentň uno dei cardini del sistema di dominio messo in atto dal Terzo Reich in Europa. Dopo una breve disamina delle dimensioni del fenomeno e della storiografia, l'autrice si concentra sul caso italiano, focalizzando l'attenzione sul tema dei rastrellamenti di civili da impiegare come manodopera. Rastrellamenti operati dai tedeschi nell'estate-autunno del 1944 specialmente in prossimitŕ del fronte, che spesso avvennero in connessione con stragi di civili e operazioni condotte contro la Resistenza. Il prelievo forzato di lavoratori e la loro deportazione in Germania sono dunque da inserire e analizzare nel piů generale contesto di guerra e violenza perpetrate a danno della popolazione nell'Italia occupata dai nazisti fra il 1943 e il 1945.
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Uribe de Hincapié, María Teresa. "Notas preliminares sobre resistencias de la sociedad civil en un contexto de guerras y transacciones." Estudios Políticos (Medellín), no. 29 (December 15, 2006): 63–78. http://dx.doi.org/10.17533/udea.espo.1296.

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Abstract:
El artículo discute sobre las resistencias de los grupos subordinados en contextos de guerra y luchas por la soberanía. Interesa mostrar que los dominios y controles de los operadores de violencia no logran imponer sus mandatos y prohibiciones completamente sobre la población, y más bien generan diversas formas de resistencia que pueden expresarse como oposición abierta, contestataria y rebelde, o formas sutiles, ocultas de difícil aprehensión. Estas formas no ortodoxas de resistencia social en contextos locales o territorios de conflicto abierto son abordadas a partir de dos escenarios: el primero, caracterizado por la existencia de un solo operador de orden y violencia, con una precaria presencia institucional; el segundo, marcado por la competencia de operadores de violencia en el que la presencia institucional además de precaria, es también bélica e intermitente.
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Bantjes, Adrian A. "Idolatry and Iconoclasm in Revolutionary Mexico: The De-Christianization Campaigns, 1929-1940." Mexican Studies/Estudios Mexicanos 13, no. 1 (January 1, 1997): 87–120. http://dx.doi.org/10.2307/1051867.

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Abstract:
Este ensayo analiza la llamada campaña desfanatizante de los años trienta desde la perspectiva del Estado revolucionario. Su objetivo era la creación de "gente nueva" y de una religión civil revolucionaria. Sin embargo, este intento violento fracasó por la resistencia tenaz de los católicos mexicanos.
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Mahecha, Jimena. "Iniciativas locales de paz: tres casos desde la resistencia civil para la reflexión." Ciencia Política 13, no. 26 (July 1, 2018): 153–81. http://dx.doi.org/10.15446/cp.v13n26.70226.

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Abstract:
Con el fin de determinar los aportes en términos de construcción de paz que tienen algunas manifestaciones de resistencia civil, este artículo busca aproximarse al significado de las iniciativas locales de paz en Colombia a partir del análisis de tres casos concretos: la Asociación Campesina Integral del Atrato, la Comunidad de Paz de San José de Apartadó y la Asamblea Municipal Constituyente de Mogotes. Además, muestra cómo las iniciativas configuran una nueva forma de construcción de paz posliberal, surgida de un giro hacia lo local que se desarrolla en la cotidianidad y que a su vez cuestiona el papel del Estado como el actor legítimo y monopólico en un escenario de posconflicto.
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Luengo López, Jordi, and Raquel García Fuentes. "Metadiscursos de resistencia. Arengas, proclamas y poesía de compromiso en la prensa catalana durante la Guerra Civil (1936-1939)." Historia y Comunicación Social 27, no. 1 (April 19, 2022): 207–19. http://dx.doi.org/10.5209/hics.81582.

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Abstract:
Más allá de los discursos hallados en la prensa catalana durante la Guerra Civil, manifiestos tanto en su antifascismo frente al avance del ejército nacional como en su perseverancia por mantener los ideales republicanos, hubo una amalgama de mensajes que testimoniaron dicha resistencia. Ciertas arengas exaltantes y fragmentos de “poesía comprometida” mostraron un latente inconformismo ante un régimen que ahogaba la libertad vivencial de todo un pueblo. Mediante la singularidad del territorio catalán, uno de los últimos en caer, analizaremos cómo, a través del lenguaje, estos metadiscursos infundieron un espíritu de resistencia al imaginario colectivo ante la “conquista” militar.
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Antelo, Raúl. "Il n'y a pas le sujet: vive le citoyen!" El Taco en la Brea 1, no. 9 (May 2, 2019): 57–63. http://dx.doi.org/10.14409/tb.v1i9.8188.

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Abstract:
El sujeto, entendido como síntesis moderna de lo transcendental y lo fenoménico, se ha vuelto, en el pensamiento contemporáneo, un límite más que una fundación. La guerra civil o stasis es actualmente la auténtica condición de lo político y por ello la viabilidad del sujeto depende de su participación en la lucha democrática. Cincuenta años después de 1968, una exposición (¡Proteste! Resistencia en cartel) nos brinda no solo un atlas de memoria visual así como un llamado a la necesidad de resistencia sino también nos muestra el lugar del sujeto latinoamericano desde la perspectiva europea.
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