Academic literature on the topic 'Relazioni di genere'

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Journal articles on the topic "Relazioni di genere"

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Weber, Carla. "Ambiguitŕ della differenza." EDUCAZIONE SENTIMENTALE, no. 18 (September 2012): 28–44. http://dx.doi.org/10.3280/eds2012-018005.

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Abstract:
Il contributo, avvalendosi di un approccio clinico, considera l'identitŕ di genere in relazione ai processi di individuazione psichica e sessuale. Mette in evidenza come tali processi siano simultaneamente interni ed esterni, cioč non riconducibili solo alla base endogena del dato biologico, ma co-generati nelle relazioni primarie fin dal concepimento, e co-evolutivamente appresi nell'esperienza. Accanto al costrutto culturale di genere e alla differenza genitale del sesso, viene proposta la rilevanza dei codici affettivi inconsci, nella loro funzione di significanti dell'esperienza di sé e dell'altro che si esprime nella risonanza della relazione. Viene posta l'attenzione, inoltre, alla dimensione creativa della differenza in un margine d'individuazione possibile che rinvia ad un femminile e maschile, che si perturbano e si ibridano conflittualmente.
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Mazzara, Bruno, and Lorenzo Montali. "Il genere in psicologia sociale: questioni epistemologiche e metodologiche." PSICOLOGIA DI COMUNITA', no. 2 (February 2011): 21–29. http://dx.doi.org/10.3280/psc2010-002003.

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Abstract:
Nella ricerca sul genere, la proposta di una prospettiva teorica innovativa - centrata sulla critica al riduzionismo biologista e all'essenzialismo - si č accompagnata a una riflessione critica sull'approccio cognitivoe sulla sua caratterizzazione di genere, il. Tale riflessione viene discussa nell'articolo in relazione a temi epistemologici - il realismo e la svolta linguistica - e metodologici, relativi al confronto tra metodi qualitativi e quantitativi. Dall'analisi emerge come alcune delle questioni poste, in particolare dalla psicologia femminista, quali la soggettività del ricercatore, il ruolo del contesto, il tema del potere nelle relazioni ricercatori-ricercati, costituiscano dimensioni problematiche tuttora rilevanti per chi fa ricerca psicosociale.
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3

Monaci, Maria Grazia, and Rosanna Trentin. "Intelligenza emotiva e consumo di eroina." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 3 (December 2012): 127–38. http://dx.doi.org/10.3280/pds2012-003008.

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Abstract:
Le evidenze empiriche sulla relazione fra intelligenza emotiva (IE) e consumo di sostanze psicoattive sono ancora scarse e spesso contraddittorie. Il presente studio indaga la relazione fra IE e consumo di una sostanza illecita e potenzialmente in grado di indurre dipendenza quale l'eroina. L'ipotesi di partenza č che una bassa IE sia associata al consumo di eroina. Vengono inoltre esaminate le relazioni fra IE e altri costrutti generalmente considerati negli studi sul consumo di sostanze, in particolare l'health locus of control, gli stili di coping e le emozioni associate all'eroina, controllando inoltre gli effetti del genere. In base alle evidenze precedenti, si č ipotizzato che l'IE mostri relazioni significative con comportamenti adattivi. Un gruppo di tossicodipendenti in trattamento per dipendenza da eroina (44, F = 14) č stato confrontato con un gruppo di controllo (48, F = 22) di persone non tossicodipendenti ma con caratteristiche socio-demografiche simili. Una misura globale di IE č stata ottenuta tramite la versione italiana dello strumento di Schutte e colleghi. I risultati evidenziano la presenza di una correlazione positiva dell'IE con uno stile di coping adattivo quale il confronto diretto, e negativa con l'evitamento nei soli tossicodipendenti, nonché con le emozioni a basso arousal, positive nei tossicodipendenti e negative nei non consumatori, confermando parzialmente le ipotesi. Non emergono invece relazioni fra IE e consumo di eroina. L'IE si conferma piů connessa a comportamenti esplorativi dell'ambiente e alla regolazione affettiva, mentre non sembra direttamente connessa a comportamenti di consumo di sostanze.
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Cozzi, Ambrogio, Lara Franzoni, Katia Romelli, and Sandro Feller. "Tra care e cure: una ricerca sulle famiglie con un paziente in stato vegetativo." TERAPIA FAMILIARE, no. 95 (April 2011): 47–72. http://dx.doi.org/10.3280/tf2011-095004.

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Abstract:
Lo stato vegetativo č una condizione medica che incide gravemente sul benessere psicologico dei familiari coinvolti nella cura. La ricerca indaga relazioni, conflitti ed il funzionamento familiare durante la presenza della condizione di stato vegetativo del paziente, il processo di cura a casa e in struttura, l'impatto economico dell'evento, il benessere del caregiver. Il campione č composto da 120 caregiver di pazienti curati in Lombardia. Lo studio ha utilizzato un'intervista semi-strutturata analizzata con il software ‘T-Lab', il Disegno simbolico dello spazio di vita familiare e SF-36 Questionario sullo stato di salute. I risultati hanno mostrato come il funzionamento familiare e il benessere del caregiver siano relazionati al genere e al ruolo del caregiver, al tempo trascorso dall'evento che ha causato lo stato vegetativo e al luogo di cura. La ricerca ha inoltre mostrato un'estrema povertŕ e chiusura delle relazioni familiari, difficoltŕ nelle fasi di trasferimento del paziente, forte isolamento di alcuni membri dalle attivitŕ sociali e deboli relazioni con la famiglia allargata, un forte impatto sull'attivitŕ lavorativa di almeno uno dei membri familiari.
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Enrichens, Arianna. "Violenza di genere e violenza assistita: la prospettiva di genere nell'uso degli strumenti civilistici di tutela e prevenzione." MINORIGIUSTIZIA, no. 3 (January 2021): 115–24. http://dx.doi.org/10.3280/mg2020-003012.

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Abstract:
In questo articolo ci si propone di tracciare un quadro, secondo un approccio di genere, degli strumenti di tutela civilistica che il nostro ordinamento offre alle donne, ai loro figli e alle loro figlie, offesi dalla violenza maschile. Si analizzeranno pertanto anzitutto le caratteristiche specifiche delle dinamiche violente delle relazioni familiari, differenziandole da quelle tout court conflittuali e dando valore all'autodeterminazione della donna nei percorsi di affrancamento. Si evidenzierà, quindi, l'importanza di riconoscere nella pratica giudiziaria civile inerente la separazione, il divorzio e l'affidamento della prole minorenne la rilevanza della violenza assistita ai fini delle decisioni a tutela della prole, stigmatizzando gli stereotipi purtroppo ancora esistenti.
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Ciurlo, Alessandra. "Donne colombiane in Italia: relazioni di genere e famiglie transnazionali." MONDI MIGRANTI, no. 1 (March 2017): 133–54. http://dx.doi.org/10.3280/mm2017-001008.

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7

Miano, Paola, Valeria Granatella, and Maria Garro. "Identitŕ di genere e benessere psicosociale nella condizione intersessuale." PSICOLOGIA DI COMUNITA', no. 1 (May 2011): 9–14. http://dx.doi.org/10.3280/psc2011-001002.

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Abstract:
Le autrici sottolineano come il ricorso a strategie di coping funzionali aumenti l'espressione di esiti positivi relativamente all'identitŕ di genere, alla funzionalitŕ sessuale e alle relazioni sociali, focalizzando l'attenzione sia sui processi di costruzione dell'identitŕ sessuale e di genere, sia sugli elementi che i soggetti con una diagnosi di Disturbo della Differenziazione Sessuale (DSD) percepiscono come distonici rispetto al sé. A partire dalla carente disponibilitŕ di schemi narrativi in grado di contenere la storia dei soggetti in condizione intersessuale, viene evidenziata la possibilitŕ che il punto di vista delle persone con DSD influenzi la definizione dei protocolli di intervento e promuova la valutazione della condizione intersessuale come un aspetto dell'identitŕ di genere.
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Rossi, Nicolino. "Una particolare forma di relazione perversa nella coppia: il pigmalionismo." INTERAZIONI, no. 2 (July 2010): 66–89. http://dx.doi.org/10.3280/int2010-002007.

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Abstract:
Una particolare forma di relazione perversa nella coppia: il pigmalionismo, di Nicolino Rossi L'aggressivitŕ e la violenza in una relazione di coppia non si presentano sempre in una forma aperta o attraverso un comportamento aggressivo evidente; il piů delle volte essa assume delle coloriture sottili e discrete, non facilmente riconoscibili dagli attori implicati nella relazione, quegli stessi attori che vivono la relazione non soddisfacente, carica di sofferenza e di scambi conflittuali. Una via attraverso la quale una tale dinamica di coppia puň funzionare č quella legata al controllo di un partner da parte dell'altro, finché l'amato non risponde totalmente alle sue aspettative. I dati clinici rilevano che questo genere di relazione, che ha come modello il mito di Pigmalione e che puň essere considerata una relazione perversa, non si basa su uno scambio unilaterale nel quale un soggetto si comporta in modo attivo verso il partner che subisce il suo controllo e la sua intrusione, ma č sostenuto da un'idea onnipresente di entrambi i coniugi, quella di formare una coppia ideale e perfetta. Le osservazioni cliniche delle terapie di coppia sono utilizzate per illustrare i processi psicodinamici soggiacenti a questo tipo di relazioni.
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9

Baldi, Andrea. "Strategie di potere, relazioni di genere e dinamiche familiari nelle Lettere di Annibale Guasco." LaborHistórico 8, no. 3 (December 31, 2022): 290–321. http://dx.doi.org/10.24206/lh.v8i3.56323.

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Penzo, Ilaria, Enrichetta Giannetti, Cristina Stefanile, and Saulo Sirigatti. "Stili umoristici e possibili relazioni con il benessere psicologico secondo una versione italiana dello Humor Styles Questionnaire (HSQ)." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 2 (July 2011): 33–50. http://dx.doi.org/10.3280/pds2011-002004.

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Abstract:
Sono state esaminate, nel contesto italiano, la struttura fattoriale e alcune caratteristiche psicometriche dello HSQ di Martin(2003), nonché le differenze di genere nei diversi stili umoristici e le loro relazioni con il benessere psicologico. Hanno partecipato 242 studenti di scuola media secondaria e di universitŕ. Sono state impiegate le versioni italiane dello HSQ e delle(RPWB). Partendo da correlazioni policoriche, č stata effettuata un'analisi fattoriale esplorativa utilizzando il metodo(ML) per l'estrazione dei fattori e ilper la loro rotazione obliqua. Analisi discriminanti e di regressione lineare multiple sono state condotte per esaminare le relazioni tra le variabili. Sono stati individuati i quattro fattori ipotizzati, anche se non tutti gli item risultano adeguatamente rappresentati; l'affidabilitŕ delle scale, fatta eccezione per una, č adeguata. I partecipanti maschili riferiscono un maggiore uso dello stile. Sono emerse relazioni positive tra gli stiliee negative traee il benessere psicologico. Ulteriori indagini sono richieste per approfondire la natura multifattoriale dello HSQ e le relazioni tra stili di umorismo e benessere psicologico.
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Dissertations / Theses on the topic "Relazioni di genere"

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Politanò, Carlotta. "Stereotipi di genere e linguaggio delle relazioni: proposta di traduzione del discorso di Carlotta Vagnoli." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022.

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Abstract:
Il presente elaborato contiene l’analisi e la proposta di traduzione in inglese del discorso di Carlotta Vagnoli al TEDxBrianza 2021. L’elaborato è composto da tre parti principali: nella prima parte vengono introdotti l’autrice e il suo lavoro di divulgazione sulle questioni di genere, a cui segue la spiegazione dell’organizzazione TED e dell’evento TEDxBrianza; nella seconda parte viene fatta un’analisi del discorso di Vagnoli dal punto di vista del contenuto, della retorica e dello stile, seguita dalla proposta di traduzione in inglese; l’ultima parte corrisponde al commento alla traduzione, in cui vengono illustrate le strategie e le scelte di traduzione, insieme a riflessioni sul significato di alcuni termini.
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Bressan, Alice <1996&gt. "Verso la parità di genere: dal suffragio universale al riconoscimento internazionale." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19249.

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Abstract:
Il tema che si affronta in questa tesi di laurea specialistica riguarda le modalità attraverso le quali si è giunti al riconoscimento internazionale della parità di genere. Per attuare questa analisi, nel capitolo primo verrà data una definizione di genere basandosi sul lavoro della storica statunitense Joan Wallach Scott. Attraverso la prospettiva sociologica, si delineeranno le tappe fondamentali della formulazione del concetto di genere nella società. A conclusione del capitolo si evidenzierà il concetto di parità di genere. Successivamente nel secondo capitolo si analizzerà la prima ondata del movimento femminista per la conquista del suffragio universale. In questo capitolo, si esamineranno le opere della suffragista inglese Millicent Garrett Fawcett per ricostruire il suo operato per la conquista del diritto di voto in Gran Bretagna. Si analizzerà, in seguito, la collaborazione delle suffragiste inglesi e americane per il suffragio femminile negli Stati Uniti d’America. Nel terzo capitolo verrà approfondita la seconda ondata del movimento femminista, principalmente negli Stati Uniti d’America. Per ricostruire il movimento femminista americano degli anni Sessanta, verrà analizzata una raccolta di giornali composta da tre numeri pubblicati dall’organizzazione Women’s Liberation Movement. Infine, nel quarto ed ultimo capitolo, si prenderanno in considerazione gli organismi e le normative internazionali create dall’Organizzazione delle Nazioni Unite al fine di riconoscere e promuovere la parità di genere.
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Goffi, Ester Maria Rosa <1996&gt. "Gente moderna in relazioni imperfette. Coppia, matrimonio e ruoli di genere nella commedia all’italiana." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21685.

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Abstract:
Tra gli anni Sessanta e Settanta il filone cinematografico della commedia all’italiana si è spesso concentrato sulla satira di costume, prendendo di mira i rapporti tra donne e uomini, l’istituto del matrimonio e i problemi all’interno della coppia tradizionale. Il cinema di quegli anni riflette le evoluzioni morali, storiche e sociali che avvennero in Italia. Dall’abolizione dell’articolo 587 del codice penale che legittimava il delitto d’onore all’introduzione del divorzio, dalle rivendicazioni femministe all’ingresso sempre maggiore delle donne nel mondo del lavoro, tali avvenimenti influenzarono profondamente la gestione del rapporto di coppia e le relazioni tra i generi. Partendo da "Divorzio all’italiana" di Pietro Germi (1961) per arrivare a "La Terrazza" di Ettore Scola (1980), la tesi presenta una selezione di film ritenuti rilevanti per la trattazione delle questioni sopracitate, analizzandone le tematiche principali e contestualizzandole storicamente, al fine di tracciare un’evoluzione dei costumi sentimentali italiani sia nella società reale che nel cinema.
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Paolitti, Chiara <1993&gt. "Il ruolo di Amnesty International nella tutela dei diritti delle donne con focus sulla violenza di genere e la campagna sul consenso." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19422.

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Abstract:
Il lavoro di tesi presentato vuole esaminare il contributo di Amnesty International in materia di tutela dei diritti umani e, in particolar modo, con un focus sui diritti delle donne e la violenza di genere. Percorrendo le tappe storiche, politiche e culturali che hanno portato alla nascita del discorso sui diritti umani e di Amnesty International, tenterò di arrivare a parlare specificatamente di diritti delle donne con i relativi sviluppi storico-culturali, dei cambiamenti di significato del concetto di violenza di genere e mi concentrerò sull’analisi del lavoro di Amnesty International in materia di diritti di genere portando l’esempio concreto della nuova campagna del 2020 che si batte per adattare il codice penale italiano alla Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, o Convenzione di Istanbul. Tale campagna, denominata Io Lo Chiedo, si focalizza anche sull’educazione riguardo al concetto di consenso.
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RODOGNA, Adele. "Permanenze e mutamenti nella struttura della famiglia molisana tra il 1880 e il 1924 alla luce delle implicazioni storiche, sociali ed economiche delle pratiche migratorie sulle relazioni familiari." Doctoral thesis, Università degli studi del Molise, 2017. http://hdl.handle.net/11695/86337.

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Abstract:
Attraverso l'analisi delle strutture parentali, la tesi svela i cambiamenti che si sono manifestati nella famiglia molisana tra la fine dell'Ottocento e i primi del Novecento, nel quadro del balzo migratorio dell'epoca. Sulla base dell'analisi e dell'interpretazione dei fascicoli penali, si ricostruisce il fenomeno delle "vedove bianche", con la conseguente evoluzione dei rapporti tra i generi, all'interno di diverse fisionomie di sviluppo: la struttura della famiglia, la distribuzione della ricchezza tra produzione-riproduzione della forza lavoro, partenze migratorie, conflittualità e gerarchie sessuali.
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mazzon, r. m. "Una radio di relazioni. Il caso di Radio Cooperativa di Padova." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2011. http://hdl.handle.net/11577/3421709.

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Abstract:
The research has as object relations that are established between non-mainstream media, their audience and their network of supporters. The moment with the advent of Web 2.0 interactivity between media and users is radically changing the social action and interesting to identify the processes that create a community around an average. To do this, the emphasis has been on the experience of a Venetian Local Radio, Radio Cooperativa of Padua, a radio based on pure voluntary, not income derived from advertising and is maintained by voluntary contributions from listeners and supporters. As stated mission, the issuer has the "give voice to the voiceless" and deals mainly with issues related to civil rights, environmental protection and peace. The choice of a radio depends on whether the media has long been the way for greater interaction with the audience than other media by using the phone
La ricerca ha come oggetto le relazioni che si instaurano tra media non mainstream, il loro pubblico e la loro rete di sostenitori. Nel momento in cui con l’avvento del web 2.0 l’interattività tra media e utenti sta radicalmente mutando l’agire sociale e interessante individuare i processi che creano una comunità attorno a un media. Per fare questo l'attenzione si è rivolta sull'esperienza di una Radio locale veneta, Radio Cooperativa di Padova, una radio basata sul volontariato puro, che non ricava introiti da inserzioni pubblicitarie e viene mantenuta con i contributi volontari di ascoltatori e sostenitori. Come mission dichiarata, l'emittente ha il “dare voce a chi non ha voce” e si occupa, principalmente, di temi legati ai diritti civili, alla salvaguardia dell'ambiente e alla pace. La scelta di una radio dipende dal fatto che questo media ha da tempo reso possibile una maggiore interazione con gli ascoltatori rispetto ad altri media grazie all'utilizzo del telefono
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Alaimo, Mara <1989&gt. "Una ricerca sulle relazioni interetniche nelle scuole secondarie di primo grado di Bressanone." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/11462.

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Abstract:
Nelle scuole italiane, la presenza di alunni di origine straniera costituisce una parte sempre più ampia della popolazione scolastica. Contestualmente all’aumento continuo della presenza di alunni stranieri è emersa la questione della loro integrazione scolastica e sociale, in quanto oltre alla cruciale funzione educativa la scuola è un luogo di contatto, incontro e confronto con le differenze culturali e coi diversi modi di vita e di pensare. La scuola raffigura uno spazio relazionale molto centrale nella società odierna, fondamentale per osservare sia i processi di integrazione nel micro ovvero nella classe scolastica, sia per afferrare le ampie dinamiche di esclusione sociale e i processi di inclusione sociale in un determinato territorio, nelle reti informali e nel mercato del lavoro. Partendo dal presupposto che le relazioni orizzontali (tra pari) e le relazioni verticali (tra docenti e alunni) rappresentano dei fattori fondamentali per il successo formativo e la riuscita scolastica degli alunni, l’obiettivo generale della tesi consiste nell’analisi dei processi e delle modalità di relazione e comunicazione tra alunni “autoctoni” e alunni di origine straniera nelle classi della scuola secondaria di primo grado italiana e tedesca di Bressanone. Le relazioni interetniche vengono analizzate con l’aiuto di metodi di ricerca qualitativi. Con l’aiuto delle interviste semistrutturate si cerca di raccogliere le rappresentazioni e le esperienze degli insegnanti. Tramite l’osservazione partecipante nelle classi si cerca di riconoscere i processi relazionali e in un secondo momento avviene il coinvolgimento degli alunni tramite la compilazione di un questionario qualitativo.
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PESENTI, ROSANGELA. "Racconti di case. Il linguaggio dell’abitare nella relazione tra generi e generazioni." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2012. http://hdl.handle.net/10446/26740.

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Abstract:
HOME NARRATIONS. The Language of Dwelling In Gender and Generation relationships. Home is where the different historical path of the two sexes engrafts and portrays itself within the contingency of time and the inhabited territory; looking at the home-house in its endless inner variations requires the patience of retracing all disciplines from an historically ‘feminine’ point of view, one based on the internal space of the home as a place where the reproduction process, situated in its first biological phase within the female body, happens and continues. Identity gender structures and the transmission to the human specie’s young are deposited in the inner home patterns, and in the forms of dwelling in which they grow up. The home is a language that expresses and determines the structure of relationships and the experience of the world. It is inside homes that the variations of gender and generation relations, even the most unperceivable ones, grow: the objects, the furniture, the space arrangement, the ways of using objects and places, even the colors, materials and forms are both sensors and symptoms of these changes. There is a contiguity/continuity between lived space, body and thought that is recently beginning to be considered as an investigation subject. If we are to think human beings within an environment, then the home can be considered as the space of an irreducible surviving unity. My research was carried out on a sample of ten houses, situated in a town of the Eastern province of Bergamo (Northern Italy), and inhabited by parents with children within the age range of two and eighteen. The meeting with each home and its inhabitants has been narrated in single stories, including the entire interviews which can be found in the appendix.
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Morandi, Anna <1988&gt. "Burundi cuore d'Africa. Le relazioni uomo-ambiente tra generi di vita e conflitti territoriali." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6185.

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Abstract:
Il Burundi, piccolo Paese a forma di cuore, sito a sua volta nel cuore dell'Africa è uno dei paesi più poveri del mondo. La terra, principale fonte di sostentamento per la popolazione burundese, rappresenta un valore economico da difendere ed assume inoltre implicazioni culturali e politiche. Pressione demografica e scarsità della terra rappresentano il binomio che sta alla base dei numerosi e gravi conflitti inter ed intra familiari. Le problematiche connesse all’accesso alla terra e alla regolazione dei relativi conflitti, la necessità di garantire una sufficiente alimentazione a tutta la popolazione sono temi centrali e sempre più attuali in un Paese che ancora oggi versa in una precaria situazione politica e sociale. Il presente lavoro è uno scritto compilativo, arricchito dall'esperienza sul campo di oltre tre mesi che mi ha dato la possibilità di sviluppare i temi trattati con interviste in profondità somministrate a persone significative appartenenti a comunità e contesti diversi. Nella prima parte del lavoro viene descritta la geografia fisica ed umana del Burundi ed analizzati gli effetti tuttora persistenti del colonialismo tedesco e di quello successivo belga sulla organizzazione istituzionale e la situazione sociale del Paese. Nella seconda parte si affrontano i temi inerenti l’agricoltura, la malnutrizione e la questione fondiaria.
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Favaro, Elena <1987&gt. "Minori autori di reato e comunità residenziali: percorsi di giustizia riparativa tra coordinamento interno e relazioni col territorio." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/20022.

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Abstract:
L'elaborato analizza lo stato dell'arte della Giustizia nel rapportarsi ai minori autori di reato. Dopo aver delineato un primo quadro normativo, con particolare attenzione agli sviluppi più recenti (dal DPR 448/1988 al D.Lgs 121/2018), il testo si concentra sulla realtà delle comunità per minori in cui vengono accolti anche ragazzi sottoposti a misura penale. Analizza in tal senso i vantaggi così come le problematiche relative al loro inserimento. Dopo una prima parte più bibliografica, il lavoro si concentra in ottica di ricerca sul territorio della Regione Veneto, con interviste alle realtà che in essa operano e con un focus specifico sull'organizzazione interna alle comunità, sul ruolo del coordinatore e sulla gestione delle relazioni con l'ambiente esterno. L'inserimento di minori sottoposti a misura penale in comunità residenziali miste del privato sociale permette di sviluppare percorsi di giustizia riparativa virtuosi? Sono suddette comunità un luogo privilegiato per il riscatto del percorso di crescita di questi ragazzi? A queste e altre domande cercheremo di rispondere.
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Books on the topic "Relazioni di genere"

1

Etnografie di genere: Immaginari, relazioni e mutamenti sociali. Lungavilla (PV) [i.e. Pavia, Italy]: Altravista, 2012.

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2

Emma, Scaramuzza, ed. Politica e amicizia: Relazioni, conflitti e differenze di genere, 1860-1915. Milano, Italy: FrancoAngeli, 2010.

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3

Donne e uomini che cambiano: Relazioni di genere, identità sessuali e mutamento sociale. Milano: Guerini scientifica, 2005.

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4

Pieracci, Riccardo. Donne, uomini, relazioni di genere: Repertorio dei fondi librari della Biblioteca della Facoltà di lettere e filosofia di Arezzo. Montepulciano: Le balze, 2004.

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5

Nel desiderio delle tue care nuove: Scritture private e relazioni di genere nell'Ottocento risorgimentale. Milano: F. Angeli, 2006.

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6

Sotto le ali della colomba: Famiglie assistenziali e relazioni di genere a Milano dall' Età moderna alla Restaurazione. Roma: Viella, 2014.

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7

Nosilia, Viviana, and Marco Prandoni, eds. Trame controluce. Il patriarca 'protestante' Cirillo Loukaris / Backlighting Plots. The 'Protestant' Patriarch Cyril Loukaris. Florence: Firenze University Press, 2015. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-782-1.

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Abstract:
Quella di Cirillo Loukaris (1570-1638), patriarca ortodosso di Alessandria e poi di Costantinopoli, è una figura affascinante e controversa. Oltre che autorità religiosa, il patriarca si dimostrò politico e diplomatico di prima grandezza, in grado di intessere una vastissima rete di relazioni. Acuto mediatore tra le culture, fu intellettuale di spicco nella sua epoca. Il volume, il primo di questo genere in Italia, raccoglie contributi di studiosi di discipline diverse, che fanno emergere la molteplicità di piani e ambiti culturali e geopolitici nei quali si esplicò l’attività del patriarca ‘protestante’ Loukaris. Per la varietà degli approcci e delle aree esaminate, i saggi rispecchiano la multiformità di questa figura, di cui vengono pubblicati un sermone inedito e documenti a lui relativi provenienti dagli Archivi di Stato di Mosca.
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8

Relazioni e differenze: Questioni di linguistica razionale. Palermo: Sellerio, 2011.

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9

Un genere letterario instabile: Sulla relazione del viaggio al Capo Nord (1799) di Giuseppe Acerbi. Roma: Archivio Guido Izzi, 1996.

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10

Lara, Michelacci, and Guarini Battista 1538-1612, eds. Battista Guarini e la retorica dell'altrove politico: Un genere fra epistola, relazione diplomatica e resoconto di viaggio. Bologna: I libri di Emil, 2009.

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Book chapters on the topic "Relazioni di genere"

1

Dicé, Francesca. "Parlare di genere nella relazione sanitaria." In Pluralità identitarie tra bioetica e biodiritto, 371–79. Mimesis Edizioni, 2016. http://dx.doi.org/10.4000/books.mimesis.1078.

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2

Bubbico, Davide. "4 • L’industria automotive italiana tra problematiche di settore e transizione verso l’auto elettrica Stellantis e le ricadute produttive e occupazionali." In Osservatorio sulle trasformazioni dell’ecosistema automotive italiano 2022. Venice: Fondazione Università Ca’ Foscari, 2023. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-703-6/004.

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Abstract:
L’industria dell’auto in Italia ha conosciuto nel corso degli ultimi tre anni, complice la pandemia COVID-19 e il più recente conflitto russo-ucraino, un’ulteriore complicazione della sua prospettiva manifatturiera e occupazionale. Non solo in relazione al tema delle mancate forniture di semiconduttori e di altri componenti e all’andamento più generale del mercato dell’auto (in flessione da diversi anni e che risente necessariamente delle condizioni complessive dell’economia nazionale), ma anche in relazione alla decisione assunta in ambito comunitario di mettere fine alla vendita di auto con motore endotermico entro il 2035. Quest’ultimo aspetto, che riguarda naturalmente tutti Paesi dell’Unione, se sta avendo un impatto principalmente sui produttori europei inevitabilmente è destinato ad interessare anche quegli OEM (Original Equipment Manufacturers) che fuori dall’Europa producono per il mercato europeo. Le conseguenze della crisi pandemica con tutti i problemi relativi al sistema delle forniture e alla contrazione delle vendite hanno invece interessato in ugual modo tutti gli altri mercati (dagli Stati Uniti alla Cina) inclusi quelli del Sud-est asiatico, seppure con dinamiche differenziate a livello di ogni singolo Paese.
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Conference papers on the topic "Relazioni di genere"

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Michele, Paolicelli, Tamborra Michela, Davanzante Emanuela, Tamborra Pasquale, and Tarricone Luigi. "Dotazione in composti aromatici della varietà Italia in relazione all'incisione anulare e alla somministrazione di acido gibberellico." In 37th World Congress of Vine and Wine and 12th General Assembly of the OIV. Les Ulis, France: EDP Sciences, 2014. http://dx.doi.org/10.1051/oivconf/201405002.

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2

Salomone, Veronica. "Strategie di sopravvivenza: riciclare – rigenerare – includere nella città mediterranea." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.8013.

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Abstract:
Le trasformazioni che investono la città mediterranea contemporanea rendono l’abitare sempre più complesso e contaminato. La precarietà è una condizione ricorrente che genera paesaggi imprevedibili e incostanti. Nasce l’esigenza di rileggere la città attraverso le sue stratificazioni non più solo materiali: si abita riciclando spazi, stravolgendo relazioni, utilizzando strategie di mercato inusuali. La città perde la sua organicità apparente ma, trasformandosi, mantiene i suoi elementi fondanti, sopravvivendo nelle forme di autocostruzione e appropriazione, nelle relazioni sociali e negli assetti economici. La condizione di sopravvivenza si fa strategia e nuova frontiera dell’abitare. La tesi trova le sue argomentazioni in contesti dove condizioni ambientali e socio-economiche generano paesaggi al limite della sopravvivenza. È il caso del Cairo in cui interi quartieri sono stati trasformati dall’ingente domanda di sopravvivenza. In particolare, il paper vuole approfondire il caso studio della Città dei Morti. Inizialmente occupata da strutture temporanee di parenti adoranti, Al-Qarāfa è oggi abitata da circa un milione di egiziani. La densità abitativa è alta e i servizi non sempre sufficienti, per cui le autorità locali decisero nel 2010 di radere al suolo intere sezioni del cimitero attraverso l’attuazione del piano urbanistico Cairo 2050, stravolgendo l’impianto originario dell’area. Qual’è il ruolo del progetto? Quali sono i modelli politici, economici e sociali in grado di rigenerare la città mediterranea contemporanea? Si può ancora parlare di ‘modello mediterraneo’? The transformations that affect the contemporary Mediterranean city make the way of living more and more complex and contaminated. Precariousness is a recurring condition that generates unforeseeable and variable landscapes. It becomes necessary to reassess the city through its layers not only the material ones: you live by recycling spaces, changing relationships, using unusual market strategies. The city loses its apparent organicity but, transforming itself, keeps its basic elements, surviving in self-constructions and appropriation forms, in social relations and in the economic arrangements. The condition of survival becomes strategy and new border of living. The thesis finds its arguments in contexts where environmental and socio-economic conditions produce landscapes at the limits of survival. This is the case of Cairo where entire districts have been transformed by the huge demand of survival. In particular, the paper wants to deepen the study case of the City of the Dead. Initially occupied by temporary structures of adoring relatives, Al-Qarāfa is today inhabited by about a million of Egyptians. The population density is high and the services aren't always enough, so the local authorities decided in the 2010 to demolish entire sections of the cemetery through the implementation of the development plan Cairo 2050, changing the original structure of the area. What is the role of the project? What are the political, economic and social models capable of regenerating the contemporary mediterranean city? Can we still speak of 'Mediterranean model'?
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Albissini, Piero, Antonio Catizzone, Laura De Carlo, Laura Carlevaris, Vittorio Di Stefano, and Alessandro Micucci. "Le trasformazioni dello spazio urbano: la quarta dimensione nella georeferenziazione dell’iconografia storica di Rome." In International Conference Virtual City and Territory. Barcelona: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2009. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7549.

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Abstract:
Se si considera la componente fisica del sistema città come espressione materiale dell’insieme dei fenomeni evolutivi dei luoghi, appare evidente come la sua rappresentazione possa essere considerata come sistema di conoscenza generale in grado di manifestare una convergenza di informazioni di natura altamente eterogenea. Le vaste trasformazioni che hanno interessato le città nella storia hanno determinato una evoluzione non solo nelle modifiche morfologiche degli assetti territoriali e nella stratificazione architettonica delle strutture urbane, ma anche nella percezione e fruizione degli spazi urbani. Se si considera l’organizzazione dello spazio urbano come ambito di relazione tra gli uomini, i contributi che provengono dalle fonti bibliografiche, iconografiche e cartografiche in particolare possono consentire la ricostruzione diacronica dei tessuti urbani. Questa ricostruzione è resa possibile dalla lettura delle diverse rappresentazioni che della città sono state date nel tempo, come rappresentazioni iconografiche o pittoriche, talvolta simboliche se non addirittura metaforiche, che consentono di acquisire conoscenze dei luoghi, anche quando presentano uno scarso grado di attendibilità. L’introduzione dell’informatica nel rilevamento e nella rappresentazione cartografica e la realizzazione dei sistemi informativi territoriali hanno aperto nuove possibilità non solo nella realizzazione di database collegati e georeferenziati, che possono contenere una notevole quantità di informazioni di diversa natura progressivamente incrementabili, ma soprattutto rendendo agevoli sia le molteplici interrogazioni sia le successive elaborazioni. Lo sviluppo della cartografia digitale dalla quale si possono derivare direttamente modelli tridimensionali, si pone quindi come punto di partenza per una corretta rappresentazione della complessità del fenomeno urbano e per un ripensamento dello spazio non più sulla base di esplorazioni planimetriche, ma tramite la creazione di modelli virtuali generati in maniera più o meno automatica a partire dalla cartografia stessa. In questo senso, il modello di derivazione cartografica costituisce l’aspetto metrico-quantitativo della rappresentazione della città, aspetto che risulta tanto più esatto, obiettivo e verificabile in quanto ottenuto con strumenti che rendono le misurazioni sufficientemente attendibili. Si tratta dunque di esplorare la cartografia tridimensionale cogliendone le peculiarità e la ricchezza nella restituzione dello spazio urbano, caratteristiche, queste, che suggeriscono immediatamente di tentare di ricostruire con la stessa vivacità rappresentativa anche tutti i trascorsi storici della città o, quanto meno, di alcuni dei suoi momenti topici, con particolare attenzione alle trasformazioni di natura orografica ed edilizia. In questo quadro emergono due distinti aspetti di natura metodologica, l’uno concernente la generazione del modello urbano e le implicazioni tecniche che questo comporta (implementazione di dati, automatismi, studi tipo-morfologici, scala del modello, …), l’altro relativo all’evoluzione della città attraverso il confronto tra modelli cartografici diversi (bi e tridimensionali). La realizzazione di un modello virtuale basato sulla cartografia digitale 3D, che fotografa lo stato attuale della struttura urbana, può rappresentare la griglia tridimensionale di riferimento per una visualizzazione delle trasformazioni spaziali attuata con una procedura che ripercorre a ritroso il cammino della storia. Si tratta di riferire a questa griglia orientata sulla base di capisaldi topografici certi i dati cartografici e iconografici provenienti dalla ricerca storico-documentaria, sulla base della individuazione di elementi invarianti della struttura urbana, come assetti orografici, vuoti urbani o edifici esistenti, etc., che non hanno mutato la loro localizzazione e le loro caratteristiche morfologiche. Così concepito, il modello tridimensionale di derivazione cartografica si caratterizza per la capacità di recepire e valorizzare documenti molto diversi e non necessariamente “scientifici” ai fini di una visualizzazione interattiva della storia del singolo brano di città o del singolo edificio per valutarne le trasformazioni sul piano morfologico e dimensionale, ma anche percettivo.
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Ortolani, Chiara. "Morfologia urbana, trasporti, energia: indicatori di impatto." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7910.

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Abstract:
La mobilità svolge un ruolo vitale per il mercato interno, per l’occupazione e, più in generale per la qualità della vita dei cittadini. Rivolgendo l'attenzione al contesto mondiale, europeo e nazionale si vede come sia divenuta una necessità sempre crescente: la mobilità media per persona in Europa, misurata in passeggeri-chilometro per abitante, è aumentata del 7% tra il 2000 e il 2008 e si prevede che nel 2050 i passeggeri-km nell’Europa OECD saranno il doppio rispetto al 2000. Per ciò che riguarda il trasporto merci la domanda ha continuato a crescere oltre il PIL negli ultimi dieci anni (EC, 2011). L’attuale modello di trasporto è basato però sull'uso dei combustibili fossili e sul predominio del trasporto su strada, sia per le merci che per i passeggeri (EC, 2011) e inoltre una larga parte della mobilità oggi esistente potrebbe essere evitata (McLellan & Marshall, 1998). Di conseguenza, tale modello è responsabile del 23% dell’energia consumata in Europa. Circa i tre quarti dipendono dal trasporto su strada (IPCC, 2007) e il consumo energetico, in questo settore, si stima che aumenterà circa dell’80% entro il 2030. In conseguenza del fatto che l’energia consumata in questo settore proviene per il 96% dal petrolio e dai suoi derivati (IPCC, 2007; EC, 2011) questo stesso è responsabile di elevate emissioni di CO2 e altre sostanze clima-alteranti, dell'aumento della temperatura e di rilevanti problemi di salute nelle popolazioni esposte (U.S. EPA, 2010). La forte dipendenza dal petrolio potrebbe inoltre portare a conseguenze severe sulle possibilità di approvvigionamento di merci e spostamento dei cittadini, sulla sicurezza economica e la competitività globale ed europea nei decenni futuri (EC, 2011; U.S. Joint Forces Command, 2010). La maggior parte degli spostamenti sono interni alle aree urbane e, per il settore dei trasporti, queste sono le aree che influiscono di più sui cambiamenti climatici e sui consumi energetici globali. La città può essere assimilata ad un organismo (Samaniego & Moses, 2008) e gli spostamenti che si compiono in essa, affinché siano efficaci, devono avvenire attraverso una rete che rappresenti una configurazione ordinata di relazioni -o connettività- (Capra, 1996) che implica una certa forma, una struttura definita (con il rispettivo schema) e uno o più processi specifici (Samaniego & Moses, 2008). Le caratteristiche che osserviamo oggi negli organismi sono il risultato di milioni di anni di evoluzione verso l’ottimizzazione delle strutture: minimizzazione dell’energia spesa per la distribuzione delle risorse e massimizzazione del rendimento. Tendono quindi a minimizzare il loro grado di entropia. Per arrivare ad una configurazione del tessuto connettivo urbano che possa minimizzare il suo grado di entropia è necessario innanzi tutto individuare un insieme di indicatori sulla base dei quali sia possibile caratterizzare lo spazio stesso e che rendano possibili analisi dinamiche della morfologia urbana. In quest’ottica, questo contributo si pone quindi come obiettivo quello di individuare un primo set di indicatori significativi derivati dal confronto tra le caratteristiche delle reti vascolari di un organismo e il tessuto connettivo urbano. The mobility plays a very important role for the internal market, employment and, more generally, the citizens’s life quality that takes great advantages from an effective and sustainable transport system. In the last twenty years, mobility has become an ever increasing necessity: the average mobility per capita in Europe, measured in passenger-kilometres per capita, is increased by 7% between 2000 and 2008 and it is expected that in 2050 the passenger-km OECD Europe will double compared to 2000. Furthermore demand for resources and food is continued to grow well beyond the GDP over the past decade (EC, 2011), enhancing thus the freight. The current transport model that responds to this mobility demand, which also includes a large part of trips that could be avoided (McLellan & Marshall, 1998), is based on the dominance of road transport and use of fossil fuels (EC, 2011), both for freight and transport of passengers. As a conseguence this transport model is accountable for 23% of energy consumed in Europe, and about three quarters of which depends on road transport (IPCC, 2007) It is estimated that energy consumption in this sector will increase by around 80% for 2030. In this sector, the energy consumed originates of 96% from oil and its products (IPCC, 2007; EC, 2011; Lerch, 2011). Therefore, the transport sector is responsible for high emissions of CO2 and other climate-altering gases, for the temperature increase and for significant health problems in population directly exposed to oil-derived pollutants(U.S. EPA, 2010). The strong dependence on oil may also have important consequences on the resource supply and mobility of citizens for the next decades (EC, 2011; U.S. Joint Forces Command, 2010). The majority of trips are internal to the urban areas that are affected by this congestion, local air pollution, road accidents and social harms. Finally, urban trips have a major influence on climate change and energy consumption at the global level. Samaniego & Moses (2008) show the similarities existing between cities and organisms. Urban trips are effective if are done through a network representing an ordered configuration of relationships -connectivity-(Capra, 1996) which implies a particular shape, definite structure and one or more specific processes. The characteristics that are observed in organisms today are the result of millions of years of evolution that led to optimized structures that tend to minimize the energy cost for resource allocation thus maximizing their productivity. Therefore, the organisms tend to minimize their degree of entropy. To arrive at a configuration of urban connective tissue that can minimize its level of entropy is first necessary to identify a set of indicators on the basis of which it is possible to characterize the space and make possible dynamic analysis of urban morphology. In this context, the aim of this contribution is to identify a first set of meaningful indicators derived from a comparison of the characteristics of the vascular networks of an organism with the urban connective tissue.
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